hellohaka
11-07-2010, 11:30
l ministro delle politiche agricole contro il provvedimento voluto dalla Lega per far slittare i pagamenti delle multe elevate dall’Ue agli allevatori padani. “Se passerà sono pronto ad andarmene”.
Il ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan è pronto a dimettersi se dovesse passare l’emendamento alla manovra per far slittare i pagamenti delle multe sulle quote latte presentato ieri al Senato dal relatore Antonio Azzolini.
ME NE VADO – Galan comunica il suo disappunto in due interviste al Sole 24 Ore e al ‘Corriere della Sera e nel minacciare le dimissioni, ribadisce la sua posizione, ferma sul principio che quelle multe vanno pagate come va dicendo da giorni, come ha dichiarato a chiare lettere in un’audizione alla Commissione Agricoltura della Camera la scorsa settimana, e ha riaffermato ieri durante il Question time. E ora si dichiara pronto a lasciare il ministero che ha ereditato dal leghista Luca Zaia, in corso di legislatura, non appena questi ha vinto le elezioni nel Veneto. «Se la maggioranza di governo di cui fai parte si esprime contro di te non ti resta che fare una cosa – dice Galan - Berlusconi conosce la mia posizione ora vediamo se qualcuno mi chiama per risolvere questa vicenda» afferma al Sole, lamentandosi che nonostante si stato più volte in commissione al Senato «nessuno mi ha consultato, nemmeno per buona educazione». «Se l’emendamento non verrà ritirato, – dice inoltre al Corriere - vorrà dire che il governo non appoggia chi sta dalla parte della legalità. Ne prenderò atto e tornerò a casa».
LA LEGA DIETRO TUTTO – Il ministro avverte anche a proposito della richiesta sulla proroga dei pagamenti sulle quote latte che «un ulteriore rinvio scatterebbe una procedura d’infrazione e il rischio di dover pagare ancora centinaia di milioni», e coglie l’occasione anche per lamentarsi nelle due interviste per il fatto che i suoi emedamenti in un’ottica di risparmio, «sono stati fermati, quello sulle quote latte, che va in senso contrario, avanza». Un provvedimento, tra l’altro, voluto fortemente dalla Lega Nord, e in particolare proprio dal figlio del Senatùr ormai proiettato in politica, ovvero Renzo Bossi: era stato lui a promettere agli allevatori la sospensione delle multe da pagare, caricando così di fatto l’emolumento sullo Stato italiano, che a Bruxelles dovrà comunque corrispondere l’intero importo. E l’emendamento è poi puntualmente arrivato, nonostante l’opposizione non solo del ministero, ma anche delle associazioni degli agricoltori Cia e Coldiretti.
http://www.giornalettismo.com/archives/71625/galan-contro-renzo-bossi-quote/
:doh:
Il ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan è pronto a dimettersi se dovesse passare l’emendamento alla manovra per far slittare i pagamenti delle multe sulle quote latte presentato ieri al Senato dal relatore Antonio Azzolini.
ME NE VADO – Galan comunica il suo disappunto in due interviste al Sole 24 Ore e al ‘Corriere della Sera e nel minacciare le dimissioni, ribadisce la sua posizione, ferma sul principio che quelle multe vanno pagate come va dicendo da giorni, come ha dichiarato a chiare lettere in un’audizione alla Commissione Agricoltura della Camera la scorsa settimana, e ha riaffermato ieri durante il Question time. E ora si dichiara pronto a lasciare il ministero che ha ereditato dal leghista Luca Zaia, in corso di legislatura, non appena questi ha vinto le elezioni nel Veneto. «Se la maggioranza di governo di cui fai parte si esprime contro di te non ti resta che fare una cosa – dice Galan - Berlusconi conosce la mia posizione ora vediamo se qualcuno mi chiama per risolvere questa vicenda» afferma al Sole, lamentandosi che nonostante si stato più volte in commissione al Senato «nessuno mi ha consultato, nemmeno per buona educazione». «Se l’emendamento non verrà ritirato, – dice inoltre al Corriere - vorrà dire che il governo non appoggia chi sta dalla parte della legalità. Ne prenderò atto e tornerò a casa».
LA LEGA DIETRO TUTTO – Il ministro avverte anche a proposito della richiesta sulla proroga dei pagamenti sulle quote latte che «un ulteriore rinvio scatterebbe una procedura d’infrazione e il rischio di dover pagare ancora centinaia di milioni», e coglie l’occasione anche per lamentarsi nelle due interviste per il fatto che i suoi emedamenti in un’ottica di risparmio, «sono stati fermati, quello sulle quote latte, che va in senso contrario, avanza». Un provvedimento, tra l’altro, voluto fortemente dalla Lega Nord, e in particolare proprio dal figlio del Senatùr ormai proiettato in politica, ovvero Renzo Bossi: era stato lui a promettere agli allevatori la sospensione delle multe da pagare, caricando così di fatto l’emolumento sullo Stato italiano, che a Bruxelles dovrà comunque corrispondere l’intero importo. E l’emendamento è poi puntualmente arrivato, nonostante l’opposizione non solo del ministero, ma anche delle associazioni degli agricoltori Cia e Coldiretti.
http://www.giornalettismo.com/archives/71625/galan-contro-renzo-bossi-quote/
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