View Full Version : Il Mose avanza e dà lavoro a tremila persone
frankytop
09-06-2010, 23:50
Le ruspe lavorano incessantemente e sotto il sole di giugno i cantieri del Mose sembrano ancora più imponenti: abbaglia il bianco della pietra e il grigio del cemento in mezzo alla laguna. Alle tre bocche di porto di Venezia (Lido, Malamocco e Chioggia) si stanno costruendo gli enormi cassoni del sistema di paratoie mobili che dovrà mettere all'asciutto la città dalle acqua alte. Adesso che l'avanzamento dei lavori è al 63% il neo governatore del Veneto Luca Zaia ha deciso di organizzare una visita ufficiale a quello che ha definito «il primo committente della Regione Veneto», visto che il sistema Mose dà lavoro – direttamente o indirettamente – a tremila persone.
E continuerà a darlo, tenendo conto che dopo la costruzione ci sarà la fase della gestione e della manutenzione di quest'opera di macroingegneria che non ha precedenti al mondo.
Solo basandosi sulle dimensioni, quello del Mose è attualmente il più grande cantiere esistente al mondo, il volto che l'Italia ha presentato all'Expo 2010 in corso a Shanghai.
Nei tre cantieri in cui il Consorzio Venezia Nuova (concessionario del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) sta costruendo il sistema, sono in via di realizzazione i 35 cassoni in calcestruzzo che andranno collocati alle bocche di porto lagunari e che accoglieranno le 78 paratoie mobili a scomparsa realizzate in acciaio e destinate ad alzarsi al bisogno grazie all'iniezione al loro interno di aria compressa al posto dell'acqua. Secondo il principio di Archimede.
Le modifiche all'ambiente lagunare – Costruire questa specie di palazzo a nove piani disteso sott'acqua, pronto ad alzarsi del tutto o in parte a seconda delle necessità, ha richiesto una profonda modifica dell'ambiente lagunare. Ma che servisse il Mose per salvare la città lagunare è diventata anche la convinzione del neo Presidente Zaia, che ha posto la sua firma su uno dei casseri del cantiere. Del resto, ha ricordato, tutti sanno quanto la Serenissima abbia modificato l'ambiente lagunare per la salvezza della città. Un esempio sta ancora lì, perfettamente efficiente: sono i Murazzi, gli argini in pietra d'Istria costruiti nel Settecento per difendere la laguna sud dall'erosione del mare.
Il Mose però è qualcosa di ben più imponente: te ne rendi conto sorvolando in elicottero la zona perché i cambiamenti saltano all'occhio. Al largo di Chioggia e Malamocco ecco le grandi dighe foranee costruite per smorzare il moto ondoso, alle quali presto se ne aggiungerà un'altra al largo del Lido. Attorno a queste barriere di scogli, che prima non esistevano, la fauna acquatica ha già trovato un suo ambiente ideale.
Poi le conche di navigazione e i porti rifugio costruiti in ciascuna delle bocche di porto, per consentire alle navi di entrare in laguna anche quando le paratoie saranno chiuse. A Malamocco c'è quella più grande, destinata al passaggio delle grandi navi: è lunga 371 metri per 50 di larghezza.
Al centro della bocca di porto del Lido spunta poi la nuova isola artificiale destinata ad accogliere l'area impiantistica principale del Mose. A quest'isoletta di circa 8 ettari si aggancerà da un lato la schiera di paratoie che arriverà fino a San Nicolò e dall'altro quella che arriverà a Treporti.
Tempi e costi - Secondo l'attuale crono-programma, i cassoni di alloggiamento delle paratoie dovrebbero essere posati sui fondali di Malamocco, Chioggia e Lido entro la metà del 2011. Quindi si passerà alla fase di realizzazione delle paratoie, incardinate su quelle specialissime cerniere ideate e prodotte dalla Fip Industriale di Selvazzano Dentro (PD) che sono state presentate un paio di mesi fa.
Il costo complessivo del Mose è di circa 4.678 milioni di euro, di cui 3.244 già assegnati. La fine dei lavori, prevista per il 2014, potrebbe essere rispettata, a patto però che i finanziamenti arrivino dal governo con la stessa regolarità con cui sono arrivati fino ad oggi. Il Presidente del Magistrato alle Acque, Patrizio Cuccioletta, su questo è ottimista. Come è ottimista sul fatto che il Mose, una volta ultimato, verrà sollevato ogni volta che ce ne sarà bisogno, (poco importa se la quota minima sarà 95 oppure 110 centimetri sul medio mare), perché è un sistema estremamente duttile e una volta messo in opera starà agli amministratori decidere che utilizzo farne.
Quello che è certo è che l'opera risponde in primo luogo all'esigenza di difendere Venezia da eventi catastrofici: per questo le paratoie possono fronteggiare una marea massima fino a 2 metri e 70 centimetri. Quanto al resto, la salvaguardia di Venezia deve passare anche attraverso tutta un'altra serie di interventi che vanno dall'escavo dei rii all'innalzamento del suolo al rifacimento delle rive: operazioni che senza il rifinanziamento della Legge Speciale per Venezia sono ormai impossibili da cantierare.
Galleria foto (http://foto.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Notizie/Italia/2010/mose-progetto-venezia/mose-progetto-venezia_fotogallery.php)
Il Sole 24 Ore (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-06-09/mose-primo-committente-regione-192200.shtml?uuid=AY5oQKxB)
killercode
10-06-2010, 00:12
Le ruspe lavorano incessantemente e sotto il sole di giugno i cantieri del Mose sembrano ancora più imponenti: abbaglia il bianco della pietra e il grigio del cemento in mezzo alla laguna. Alle tre bocche di porto di Venezia (Lido, Malamocco e Chioggia) si stanno costruendo gli enormi cassoni del sistema di paratoie mobili che dovrà mettere all'asciutto la città dalle acqua alte. Adesso che l'avanzamento dei lavori è al 63% il neo governatore del Veneto Luca Zaia ha deciso di organizzare una visita ufficiale a quello che ha definito «il primo committente della Regione Veneto», visto che il sistema Mose dà lavoro – direttamente o indirettamente – a tremila persone.
E continuerà a darlo, tenendo conto che dopo la costruzione ci sarà la fase della gestione e della manutenzione di quest'opera di macroingegneria che non ha precedenti al mondo.
Solo basandosi sulle dimensioni, quello del Mose è attualmente il più grande cantiere esistente al mondo, il volto che l'Italia ha presentato all'Expo 2010 in corso a Shanghai.
Nei tre cantieri in cui il Consorzio Venezia Nuova (concessionario del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) sta costruendo il sistema, sono in via di realizzazione i 35 cassoni in calcestruzzo che andranno collocati alle bocche di porto lagunari e che accoglieranno le 78 paratoie mobili a scomparsa realizzate in acciaio e destinate ad alzarsi al bisogno grazie all'iniezione al loro interno di aria compressa al posto dell'acqua. Secondo il principio di Archimede.
Le modifiche all'ambiente lagunare – Costruire questa specie di palazzo a nove piani disteso sott'acqua, pronto ad alzarsi del tutto o in parte a seconda delle necessità, ha richiesto una profonda modifica dell'ambiente lagunare. Ma che servisse il Mose per salvare la città lagunare è diventata anche la convinzione del neo Presidente Zaia, che ha posto la sua firma su uno dei casseri del cantiere. Del resto, ha ricordato, tutti sanno quanto la Serenissima abbia modificato l'ambiente lagunare per la salvezza della città. Un esempio sta ancora lì, perfettamente efficiente: sono i Murazzi, gli argini in pietra d'Istria costruiti nel Settecento per difendere la laguna sud dall'erosione del mare.
Il Mose però è qualcosa di ben più imponente: te ne rendi conto sorvolando in elicottero la zona perché i cambiamenti saltano all'occhio. Al largo di Chioggia e Malamocco ecco le grandi dighe foranee costruite per smorzare il moto ondoso, alle quali presto se ne aggiungerà un'altra al largo del Lido. Attorno a queste barriere di scogli, che prima non esistevano, la fauna acquatica ha già trovato un suo ambiente ideale.
Poi le conche di navigazione e i porti rifugio costruiti in ciascuna delle bocche di porto, per consentire alle navi di entrare in laguna anche quando le paratoie saranno chiuse. A Malamocco c'è quella più grande, destinata al passaggio delle grandi navi: è lunga 371 metri per 50 di larghezza.
Al centro della bocca di porto del Lido spunta poi la nuova isola artificiale destinata ad accogliere l'area impiantistica principale del Mose. A quest'isoletta di circa 8 ettari si aggancerà da un lato la schiera di paratoie che arriverà fino a San Nicolò e dall'altro quella che arriverà a Treporti.
Tempi e costi - Secondo l'attuale crono-programma, i cassoni di alloggiamento delle paratoie dovrebbero essere posati sui fondali di Malamocco, Chioggia e Lido entro la metà del 2011. Quindi si passerà alla fase di realizzazione delle paratoie, incardinate su quelle specialissime cerniere ideate e prodotte dalla Fip Industriale di Selvazzano Dentro (PD) che sono state presentate un paio di mesi fa.
Il costo complessivo del Mose è di circa 4.678 milioni di euro, di cui 3.244 già assegnati. La fine dei lavori, prevista per il 2014, potrebbe essere rispettata, a patto però che i finanziamenti arrivino dal governo con la stessa regolarità con cui sono arrivati fino ad oggi. Il Presidente del Magistrato alle Acque, Patrizio Cuccioletta, su questo è ottimista. Come è ottimista sul fatto che il Mose, una volta ultimato, verrà sollevato ogni volta che ce ne sarà bisogno, (poco importa se la quota minima sarà 95 oppure 110 centimetri sul medio mare), perché è un sistema estremamente duttile e una volta messo in opera starà agli amministratori decidere che utilizzo farne.
Quello che è certo è che l'opera risponde in primo luogo all'esigenza di difendere Venezia da eventi catastrofici: per questo le paratoie possono fronteggiare una marea massima fino a 2 metri e 70 centimetri. Quanto al resto, la salvaguardia di Venezia deve passare anche attraverso tutta un'altra serie di interventi che vanno dall'escavo dei rii all'innalzamento del suolo al rifacimento delle rive: operazioni che senza il rifinanziamento della Legge Speciale per Venezia sono ormai impossibili da cantierare.
Galleria foto (http://foto.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Notizie/Italia/2010/mose-progetto-venezia/mose-progetto-venezia_fotogallery.php)
Il Sole 24 Ore (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-06-09/mose-primo-committente-regione-192200.shtml?uuid=AY5oQKxB)
E' arrivato Emmerich :asd:
Le ruspe lavorano incessantemente e sotto il sole di giugno i cantieri del Mose sembrano ancora più imponenti
Manca solo "Per la gloria degli italianissimi figli della Lupa veneta" :sofico:
pistacchio89
10-06-2010, 08:32
Zaia in passerella al MoSE
Data di pubblicazione: 10.06.2010
Autore: Gasparetto, Cristiano
Un riepilogo, le più preoccupanti novità e un caldo invito a non peggiorare il danno, a proposito dell’ecomostro veneziano. Carta n.20, 11 giugno 2010
Dall'alluvione del novembre 1966 che, con una marea di 1,92 centimetri sul livello medio del mare, ha rischiato di sommergere Venezia, è passato un tempo lungo e molti e diversi sono stati i convincimenti dai quali decidere quali interventi fossero i più opportuni per evitare una catastrofe che si sarebbe poi potuto dire solo annunciata.
Al fine è prevalsa la coscienza che a quell'evento distruttivo, certamente eccezionale ed imprevedibile nella sua dimensione naturale, molto avevano contribuito l'incuria manutentoria delle difese a terra e a mare della laguna e le rilevantissime modificazioni che da metà ottocento vi si erano succedute, riducendone di fatto di un terzo l'invaso e modificandone in maniera significativa l'accesso dell'acqua marina (le attuali tre bocche di porto), scavando canali interni e modificando la morfologia stessa dei suoi fondali. A questo saggio convincimento, raggiunto – va detto – a fatica, si devono le tre buone Leggi Speciali per Venezia (tutt'ora vigenti anche se molto disattese) che stabilivano anche le modalità di intervento su un ecosistema naturale giustamente considerato fortemente antropizzato nella sua millenaria storia: eventuali opere di regolazione delle maree (dighe) venivano subordinate alla verifica di un adeguato avanzamento della realizzazione di tutti gli altri interventi diffusi nella laguna, aventi come scopo il ripristino della morfologia lagunare, l’arresto dei processi di degrado e inquinamento, l’esclusione del traffico petrolifero e la riapertura delle valli da pesca (che erano state separate dal corpo vivo della laguna e privatizzate).
Un primo concorso per la costruzione di tre sbarramenti fissi alle bocche di porto (progettone), è andato senza esito, anche per un'opposizione ambientalmente sensibile che ha saputo farsi valere culturalmente e politicamente. Successivamente però sono state pure totalmente disattese le Leggi Speciali che consideravano eventuali sbarramenti dal mare possibili solo dopo aver verificata l'insufficienza di interventi diversi. Tali sbarramenti comunque avrebbero dovuto essere sperimentali e reversibili. Il partito trasversale del profitto è riuscito, già allora, a ottenere una legge che consentisse e costituisse un concessionario unico per lo studio, la proposta e la realizzazione di dighe mobili di separazione della laguna dal mare come unica soluzione al fenomeno delle alte maree lagunari (acque alte) senza minimamente analizzare e rimuovere le cause che nell'ultimo secolo e mezzo avevano fatto aumentare il fenomeno in frequenza e dimensione.
Un'opposizione caparbia ha coinvolto anche il Comune e la Provincia di Venezia e ha saputo far anche emergere studi e progetti alternativi, nel frattempo predisposti, per una reale politica dei SI (scegliere, dopo confronto, la soluzione migliore e più efficiente): il Comune ha fatto analizzare tutti i progetti alternativi da una apposita commissione tecnico-scientifica che nella graduatoria valutativa finale ha, significativamente, collocato il MoSE al penultimo posto. Nell'occasione si è potuto pure valorizzare uno studio (Pirazzoli-Umgiesser,CNR francese e italiano) che rileva che, con opportuni rialzi dei fondali alle tre bocche di porto, differenziati in relazione al loro uso diverso, è possibile una riduzione di tutte le maree fino a 22 cm. risolvendo così al 95% il fenomeno delle acque alte.
Il 22 novembre 2006 il Governo Berlusconi (a seguito di pari politica di Prodi) ha dato il via alla realizzazione del sistema MoSE. Il progetto, bocciato da una Valutazione d'Impatto Ambientale negativa, illegittimo per violazione di norme e leggi urbanistiche regionali, nazionali ed europee, in assenza di un progetto esecutivo complessivo, con l'opposizione del Comune di Venezia, è stato approvato con il solo voto politico governativo che ha fatto strame di ogni procedura democratica. La stessa Commissione Europea, alla quale il Comune di Venezia e varie Associazioni Ambientaliste si erano rivolte, dopo una prima perplessa messa in mora dell'Italia, ha accettato una così detta compensazione ambientale che proprio in questi giorni rischia di artificializzare ulteriormente la laguna e di eludere ogni controllo democratico. I costi di realizzazione, a forfait chiuso, senza possibilità alcuna di aumenti -veniva detto- erano di 4.271 milioni ma oggi sono già aumentati a 4.678.
Dal 2006 ad oggi molto si realizzato del sistema MoSE (l'insieme cioè di tutte le opere) distruggendo preziosi ambiti lagunari e di costa per dar spazio ai cantieri, modificando strutture foranee, formando nuove dighe marine (lunate) e un'isola artificiale, strutturando conche di navigazione e porti rifugio: le correnti all'interno della laguna si sono già fortemente modificate, ma il MoSE, con le migliaia di pali di fondazioni sotto i fondali, i suoi cassoni di contenimento tecnologico e di alloggio per i 79 portelloni mobili, l'affidamento in appalto dei connettori e cerniere preposti alla rotazione dei portelloni, non è ancora cominciato.
Ma altri avvenimenti inquietanti si sono realizzati in questi 4 anni.
La Corte dei Conti, con propria deliberazione del 20 febbraio 2009 ha pesantemente criticato l'intera operazione sia sotto l'aspetto contabile che procedurale, ma il Governo cui era essenzialmente indirizzata la delibera non ha minimamente provveduto ad effettuare modifiche.
Nel congresso del CIESM del 12.5.2010 tenutosi al Lido di Venezia, il direttore dell'Ismar del CNR nazionale Fabio Tricardi ha confermato tutti i dubbi che da mesi scienziati e ambientalisti stanno avanzando sull'efficacia del sistema di dighe mobili di fronte all'innalzamento del livello medio del mare in alto Adriatico per i cambiamenti climatici.
Nelle riunioni del 2 e 8 novembre 2006 presso la Presidenza del Consiglio, il Comune di Venezia aveva manifestato ancora rilievi critici, osservazioni e raccomandazioni sul sistema MoSE. Prendendo atto che, con la successiva approvazione solo politica, non ne era stato minimamente tenuto conto, per garantire alla comunità veneziana, ma potremmo dire al mondo intero, almeno il corretto funzionamento delle barriere e il dimensionamento strutturale dei suoi componenti, ha incaricato la società Principia, leader mondiale nel campo della modellistica, di verifica e di una comparazione del MoSE (dighe a galleggiamento) con uno dei sistemi alternativi (dighe a gravità).
Dallo studio presentato emerge che le paratoie - con particolari condizioni di mare (altezza d'onda di 2,2metri e periodo di picco 8 secondi), condizioni non rare e verificatesi già 4 volte negli ultimi 4 anni – manifestano un comportamento caratterizzato da instabilità dinamica che comporta una risposta caotica con irregolare amplificazione dell'angolo di oscillazione della singola paratoia. Oltre il linguaggio tecnico (per il quale si rimanda alla relazione nel sito del Comune) ciò significa essenzialmente due pronunciamenti di estrema gravità che si possono verificare in certe condizioni mareali e meteorologiche non infrequenti :
- la tenuta della marea al di fuori della laguna da parte delle dighe mobili risulta assolutamente vanificata perché i varchi esistenti tra portellone e portellone, previsti nel progetto, con la grande oscillazione angolare dei portelloni stessi incernierati sul fondo, non correttamente prevista in progetto, lasciano entrare tanta acqua da far aumentare il livello lagunare in poco tempo anche di 20 e più cm. (a cosa serve, quindi, il MoSE?)
- le grandi oscillazioni dei singoli portelloni (risposta caotica con elevata amplificazione dinamica) non consentono, con gli elementi di analisi esistenti normalmente impiegati nella progettazioni delle opere marine una valutazione affidabile delle stesse oscillazioni e dei carichi di progetto. In altre parole, allo stato delle conoscenze scientifiche odierne, non è possibile progettare con sicurezza né le cerniere né il connettore che le tiene avvinte sul fondo ed l'intero sistema è a rischio di collasso. Per di più non è neppure possibile, come afferma il Magistrato alle Acque, basarsi su esperimenti fatti appositamente in vasca su modelli ridotti, per la viscosità non calcolabile dell'acqua.
Alla luce di questi fatti appare irresponsabile non tanto e solo il comunicato di ieri del governatore regionale Zaia che, con l'ing. Cuccioletta presidente del Magistrato alle Acque di Venezia e l'ing. Mazzacurati presidente del Consorzio Venezia Nuova, annuncia la sua prima visita al MoSE domani mattina con un “vogliamo aprire alla stampa nazionale e internazionale le porte del più grande cantiere di ingegneria idraulica del mondo”, ma la continuazione dei lavori dell'intero sistema.
Ancora oggi questi si possono bloccare con il recupero ad altri fini possibili ed utili delle opere finora realizzate.
E' necessario che un panel internazionale di alto profilo scientifico, terzo rispetto agli enormi interessi in campo, valuti scientificamente lo studio degli esperti di Principia, la loro successiva risposta ad altre richieste del Comune di Venezia, la risposta che dà loro il Magistrato alle Acque, e la nuova replica di Principia. Il rischio è troppo grande per non valutare seriamente la situazione e, qualora fosse necessario, modificare al meglio l'intervento. Primo passo di democrazia reale è la pubblicazione di tutti questi materiali scientifici sul sito del Comune di Venezia a completamento del già inserito studio Principia come è stato pochi giorni or sono richiesto nella Consulta per l'Ambiente comunale dai movimenti lì rappresentati.
Nell'occasione gli scienziati potranno pronunciarsi anche sul più pericoloso fenomeno, in conseguenza anche del MoSE, che minaccia l'intera laguna di Venezia: la perdita continua di sedimenti sottili che si riversano in mare con l'uscita delle maree , impoverendone e svuotandone i fondali e trasformandola di fatto in un braccio di mare senza variazioni morfologiche, biologicamente morto.
http://eddyburg.it/article/articleview/15283/0/178/
In Olanda, che di maree e acqua alta se ne intendono, hanno scartato le difese tipo mose per più efficienti ed economiche strutture di altro tipo.
trapanator
10-06-2010, 10:40
In Olanda, che di maree e acqua alta se ne intendono, hanno scartato le difese tipo mose per più efficienti ed economiche strutture di altro tipo.
vedremo alla fine chi avrà ragione.
In Olanda, che di maree e acqua alta se ne intendono, hanno scartato le difese tipo mose per più efficienti ed economiche strutture di altro tipo.
Non hai capito come funziona. Se fai una cosa che costa poco allora sarà sicuramente scadente, per fare una grande opera bisogna spendere, spendere, spendere.
ConteZero
10-06-2010, 10:45
In Olanda, che di maree e acqua alta se ne intendono, hanno scartato le difese tipo mose per più efficienti ed economiche strutture di altro tipo.
Considerando che hanno cominciato BEN PRIMA il punto non è "chi ha ragione" quanto piuttosto se la strada italiana spunta da qualche parte.
frankytop
10-06-2010, 11:00
In Olanda, che di maree e acqua alta se ne intendono, hanno scartato le difese tipo mose per più efficienti ed economiche strutture di altro tipo.
Si ma la situazione ambientale in Olanda è diversa,la se non ci fossero le dighe di contenimento mezzo paese verrebe sommerso,qui invece si devono fronteggaire delle maree con intensità e caratteristiche diverse,quindi potrebbero risultare più convenienti altre soluzioni ingegneristiche come quelle che sono state adottate.
trapanator
10-06-2010, 11:05
Si ma la situazione ambientale in Olanda è diversa,la se non ci fossero le dighe di contenimento mezzo paese verrebe sommerso,qui invece si devono fronteggaire delle maree con intensità e caratteristiche diverse,quindi potrebbero risultare più convenienti altre soluzioni ingegneristiche come quelle che sono state adottate.
come confrontare cavoli e piselli :D
Si ma la situazione ambientale in Olanda è diversa,la se non ci fossero le dighe di contenimento mezzo paese verrebe sommerso,qui invece si devono fronteggaire delle maree con intensità e caratteristiche diverse,quindi potrebbero risultare più convenienti altre soluzioni ingegneristiche come quelle che sono state adottate.
No è una situazione perfettamente paragonabile a Venezia (Rotterdam) e gli ingegneri responsabili intervistati hanno spiegato le debolezze e di costi di gestione (pazzeschi) dei sistemi tipo mose confrontandoli con la praticità ed economicità del sistema da loro prescelto (progetto delta).
http://www.holland.nl/uk/holland/sights/delta-works.html
Costa 1/10 e la manutenzione è tutta fuori dell'acqua.
La parola magica che fa la differenza è "Impregilo".
frankytop
10-06-2010, 13:33
No è una situazione perfettamente paragonabile a Venezia (Rotterdam) e gli ingegneri responsabili intervistati hanno spiegato le debolezze e di costi di gestione (pazzeschi) dei sistemi tipo mose confrontandoli con la praticità ed economicità del sistema da loro prescelto (progetto delta).
http://www.holland.nl/uk/holland/sights/delta-works.html
Costa 1/10 e la manutenzione è tutta fuori dell'acqua.
La parola magica che fa la differenza è "Impregilo".
Beh ma a Venezia può esserci un'esigenza di gestione del traffico marittimo diversa di quella di Rotterdam,con navi di stazza diversa,penso alle navi da crociera per esempio;non ho elementi per fare dei confronti ma di soluzioni ingegneristiche ce ne possono essere diverse,mica ne esiste una sola e quella adottata in Olanda indubbiamente va bene per l'Olanda.
No è una situazione perfettamente paragonabile a Venezia (Rotterdam)
Cioè, tu vuoi dirmi che avremmo dovuto fare a Venezia questa cosa?
"The four great estuaries in the south-western Netherlands should be closed with dams. These closings must be done in a special order because of the tidal movements The shipping and fishing would also have to be ensures for economical reasons. Because of this the Deltawerken, Deltaworks, is a very complicated collection of locks, sluices, channels, bridges, slides and gates working together.
In time these ideas spread to the north where new dikes were built and old ones restored and re-enforced along all shores and rivers. Today all estuaries has been closed, except the New Waterway and the Western Scheldt, which remain open to allow shipping access to the ports of Rotterdam and Antwerp in Belgium. One of the latest improvements of the Delta plan was the storm surge barrier in the New Waterway near Hoek van Holland built in 1997. It consists of two enormous doors mounted on swing arms that can be used to close the estuary if storm and high water requires in order to protect the country."
ovvero, tradotto con google per mancanza di tempo
"I quattro grandi estuari, nei Paesi Bassi del sud-ovest dovrebbe essere chiuso con dighe. Queste chiusure deve essere fatto in un ordine speciale a causa delle maree La navigazione e la pesca dovrebbe anche essere assicura per ragioni economiche. A causa di questo il Deltawerken, Deltaworks, è una collezione molto complicato di serrature, chiuse, canali, ponti, scivoli e cancelli a lavorare insieme.
Con il tempo queste idee si sviluppa a nord dove sono state costruite dighe nuove e quelle vecchie ristrutturate e rinforzato lungo tutte le spiagge e fiumi. Oggi tutti gli estuari è stato chiuso, ad eccezione della nuova idrovia e la Schelda occidentale, che resta aperto per consentire l'accesso al trasporto marittimo nei porti di Rotterdam e di Anversa in Belgio. Uno degli ultimi miglioramenti del piano di Delta è stata la barriera onda di tempesta nella nuova idrovia vicino a Hoek van Holland costruito nel 1997. Si compone di due enormi porte montate su bracci mobili che possono essere utilizzati per chiudere l'estuario se tempesta e acqua alta richiede, al fine di proteggere il paese."
Poi lo dici tu agli ambientalisti che abbiamo chiuso la laguna? E di grazia, quali estuari avremmo dovuto chiudere? Il mose è stato pensato per impattare il meno possibile sul delicato ecosistema lagunare e anche così è stato molto criticato, e te mi dici che dovremmo riempire Venezia di "dighe, chiuse, canali, ponti, scivoli e cancelli"?
La differenza non è Impregilo, è che a Rotterdam (che, tra l'altro, sorge su un fiume e non in una laguna, quindi non si capisce come possa avere la stessa situazione di Venezia) non hanno un fico secco da preservare visto che è stata ricostruita quasi integralmente negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, che Rotterdam non sorge sopra l'acqua ma nei pressi dell'acqua e che Rotterdam non si trova nell'Adriatico ma alla foce di un fiume sul Mare del Nord...
Beh ma a Venezia può esserci un'esigenza di gestione del traffico marittimo diversa di quella di Rotterdam,con navi di stazza diversa,penso alle navi da crociera per esempio.
sai che paragonare il traffico marittimo di Venezia con quello di Rotterdam equivale a paragonare l'aeroporto di Biella con quello di New York? :fagiano:
trapanator
10-06-2010, 13:52
sai che paragonare il traffico marittimo di Venezia con quello di Rotterdam equivale a paragonare l'aeroporto di Biella con quello di New York? :fagiano:
http://l.yimg.com/us.yimg.com/i/mesg/emoticons7/24.gif
mancava che dicessero: è tutta colpa di Zio Ilvio :O
ConteZero
10-06-2010, 13:57
http://l.yimg.com/us.yimg.com/i/mesg/emoticons7/24.gif
mancava che dicessero: è tutta colpa di Zio Ilvio :O
No, guarda, voleva dire che il traffico marittimo di Rotterdam è molto maggiore rispetto a quello di Venezia, e che quindi se và bene a loro non dovrebbe dar problemi a Venezia.
In Olanda, che di maree e acqua alta se ne intendono, hanno scartato le difese tipo mose per più efficienti ed economiche strutture di altro tipo.
visto in una puntata .. ma noi vogliamo fare gli sboroni .. :O
vedremo alla fine chi avrà ragione.
il mose non servirà a una cippa .. e poi se si rompe .. riparare gli agganci sul fondo del mare costa molto di + che quelli in superfice ... ;)
No, guarda, voleva dire che il traffico marittimo di Rotterdam è molto maggiore rispetto a quello di Venezia, e che quindi se và bene a loro non dovrebbe dar problemi a Venezia.
esatto.
Rotterdam e' il primo porto d'europa e tra i primi al mondo.
Venezia non e' neanche tra i primi in italia.
Cioè, tu vuoi dirmi che avremmo dovuto fare a Venezia questa cosa?
...
Voglio dire che ho visto un paio di servizi giornalistici sull'argomento, che gli ingegneri olandesi hanno spiegato per bene il perchè hanno scartato i sistemi tipo MOSE , che la funzionalità è IDENTICA ma con costi di costruzione e soprattutto di manutenzione che sono una frazione del MOSE, cioè mi sono informato.
EDIT : da Report
WIM JANSSEN - Ingegnere
Quando sta per arrivare l’acqua alta, questo canale che vediamo qui viene riempito d’acqua in modo tale che la diga si solleva. Dopodiché la diga viene ruotata e va a finire nel fiume grazie a quel meccanismo che fa perno. Quando tutti e due i bracci della diga sono arrivati nel fiume, la parte cava si riempie d’acqua e la diga affonda e da quel momento è chiusa a tutti gli effetti.
TIM GELUK – Uff. stampa Ministero Lavori Pubb. Olanda
I meccanismi della diga rimangono a terra all’asciutto e quindi possiamo ispezionarli facilmente una volta al mese e controllare se va tutto bene.
STEFANIA RIMINI
Quanto costa all’anno la manutenzione?
TIM GELUK – Uff. stampa Ministero Lavori Pubb. Olanda
La manutenzione costa circa 4 milioni di euro all’anno.
STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
Tra i progetti presentati alla gara d’appalto a Rotterdam ce n’era uno che è praticamente uguale al Mose.
STEFANIA RIMINI
Avete scartato il sistema di Venezia perché lo avete ritenuto inaffidabile?
TIM GELUK – Uff. stampa Ministero Lavori Pubb. Olanda
No, il sistema di Venezia si sarebbe potuto costruire anche qui ed era un buon progetto, ma è stato scartato per motivi di costo.
STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
Questa diga è costata un decimo del Mose. Gli Olandesi l’hanno completata in 10 anni mentre per il Mose di Venezia a distanza di 20 anni non è ancora finita la progettazione, e al Ministero dell’Ambiente arrivano poche informazioni.
Tanto per smentire chi parlava di diversità di utilizzo senza sapere nememno di cosa parla , e per ribadire il problema dei costi e dei tempi.
E ancora:
STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
Il problema secondo il Ministero dell’ Ambiente è che con le ultime previsioni sull’innalzamento delle maree il Mose potrebbe arrivare a chiudersi fino a 173 volte all’anno invece delle 3/5 volte all’anno previste.
FERNANDO DE SIMONE - Architetto
Queste cerniere sono sempre immerse nell’acqua e lì c’è acqua e sabbia. Ora, anche se noi abbiamo una squadra di sommozzatori oppure dei congegni automatici che vanno a pulirmi esternamente la cerniera, non potranno mai intervenire internamente.
ALBERTO SCOTTI - progettista Mose
Beh, qualsiasi opera deve essere...richiede la manutenzione, le strade la manutenzione...
STEFANIA RIMINI
E quanto sarà questa cifra?
ALBERTO SCOTTI - progettista Mose
Dovrebbe essere nell’ordine dei 12 milioni di euro all’anno.
STEFANIA RIMINI
Mantenere il Mose?
ALBERTO SCOTTI - progettista Mose
Si.
FERNANDO DE SIMONE - Architetto
Ma se poi da 12 si va a finire a 120 milioni, cosa succede? Chi garantisce? Visto che è un prototipo e non ci sono ancora i disegni definitivi.
STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
12 milioni di euro all’anno per mantenere il sistema in efficienza per sempre sono una bella cifra, anche per questo il Comune di Venezia non vuole il Mose.
MASSIMO CACCIARI - Sindaco di Venezia
L’amministrazione comunale ritiene invece che le priorità siano il riassetto morfologico, siano la salvaguardia, la manutenzione della città, il rialzo delle fondamenta, opere sperimentali anche sul rialzo di intere aree della città. Tutti interventi che tutti dichiarano necessari ma che nei fatti non lo sono più perché tutte le risorse se le sta pappando il Mose.
Costa 3 volte tanto sulla carta , poi sappiamo come andrà a finire coi costi.
Se costerà 40 milioni all'anno sarà già un successo.
ConteZero
10-06-2010, 15:01
E ancora:
Costa 3 volte tanto sulla carta , poi sappiamo come andrà a finire coi costi.
Se costerà 40 milioni all'anno sarà già un successo.
Se funzionerà sarà già un successo.
D'altro canto se non funzionerà sarà la volta buona che i leghisti veneti potranno prendersela direttamente con la causa del fallimento : loro stessi ed i loro eletti.
cioè mi sono informato.
Eh, solo tu ti informi e guardi Report... già, mai visto in vita mia... sissì...
Tanto per capire, invece che dighe mobili ancorate sul fondo che non impattano sulle correnti e non deturpano il paesaggio noi avremmo dovuto fare questa roba in qualche punto della laguna di Venezia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Delta_Works
http://moniqblueprint.files.wordpress.com/2010/04/delta1.jpg
http://www.sirharris.com/store/06May2006a.jpg
http://gcaptain.com/maritime/blog/wp-content/uploads/2008/09/stormbarrier_1.jpg
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Haringvlietdam_2006_06_18-2.jpg
Ripeto: a Rotterdam non c'è una pippa, noi abbiamo Venezia e io quella roba in laguna non la vedo molto bene...
Eh, solo tu ti informi e guardi Report... già, mai visto in vita mia... sissì...
Da quello che posti direi proprio di no, e continui a sparare un pò di cavolate a casaccio.
Prima di tutto sono chiuse 3 bocche di porto, lido, malamocco e chioggia. Non proprio attaccate a Venezia.
izutsu stai a guardare il capello, anche tu he
devi dire che e' una boiata e basta
che poi visto che stiamo in ialia vediamo se la finiscono davvero
ConteZero
10-06-2010, 15:39
Tanto per capire, invece che dighe mobili ancorate sul fondo che non impattano sulle correnti e non deturpano il paesaggio noi avremmo dovuto fare questa roba in qualche punto della laguna di Venezia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Delta_Works
Ripeto: a Rotterdam non c'è una pippa, noi abbiamo Venezia e io quella roba in laguna non la vedo molto bene...
1. puoi metterle abbastanza lontane da non deturpare il paesaggio di venezia
2. per lo meno funzionano
3. se per non impattare all'occhio deve costare cinque volte beh, tanto impattino pure
era molto meglio questa che il mose .. .;) ..e costava decisamente meno .. e sappiamo ceh funziona... il mose funzionarà ??? :stordita:
http://gcaptain.com/maritime/blog/wp-content/uploads/2008/09/stormbarrier_1.jpg
ALBIZZIE
10-06-2010, 15:43
ammesso che l'opera sia completata un giorno, ammesso che funzioni... è interessante la conclusione dell'articolo:
Quello che è certo è che l'opera risponde in primo luogo all'esigenza di difendere Venezia da eventi catastrofici: per questo le paratoie possono fronteggiare una marea massima fino a 2 metri e 70 centimetri. Quanto al resto, la salvaguardia di Venezia deve passare anche attraverso tutta un'altra serie di interventi che vanno dall'escavo dei rii all'innalzamento del suolo al rifacimento delle rive: operazioni che senza il rifinanziamento della Legge Speciale per Venezia sono ormai impossibili da cantierare.
ovvero, saremo al riparo dalle maree eccezionali ma non ci saranno più i palazzi o le calli da salvaguardare...
ALBIZZIE
10-06-2010, 15:44
1. puoi metterle abbastanza lontane da non deturpare il paesaggio di venezia
2. per lo meno funzionano
3. se per non impattare all'occhio deve costare cinque volte beh, tanto impattino pure
ma infatti. non è che il MOSE lo abbiano installato sotto piazza san marco..
http://4.bp.blogspot.com/_8_yDJmjSjHg/SnGa7EWoiZI/AAAAAAAAATo/AqQXtrbMKfU/s400/mose-Lopere.jpg
Giuseppe Tubi
10-06-2010, 16:19
Forse il Mose piace perché fa tanto leonardesco, con cassoni che si riempiono e svuotano, galleggiano ecc.
Non so dire se può essere davvero efficace, ma ho l'impressione che la manutenzione sia destinata a diventare una cosa spaventosa. Nemmeno una nave è eterna, che fine faranno quegli enormi cassoni esposti sia all'interno che all'esterno all'azione alternata di ossigeno e acqua di mare? Ce ne sarà poi sempre uno fermo in manutenzione?
ConteZero
10-06-2010, 16:29
Forse il Mose piace perché fa tanto leonardesco, con cassoni che si riempiono e svuotano, galleggiano ecc.
Non so dire se può essere davvero efficace, ma ho l'impressione che la manutenzione sia destinata a diventare una cosa spaventosa. Nemmeno una nave è eterna, che fine faranno quegli enormi cassoni esposti sia all'interno che all'esterno all'azione alternata di ossigeno e acqua di mare? Ce ne sarà poi sempre uno fermo in manutenzione?
Più che altro pensa che figo appena se ne buca/rompe uno e la marea passa tranquillamente (anche perché se se ne buca uno sul fondale non è che hai modo di saperlo PRIMA di quando non attivi il sistema).
Giuseppe Tubi
10-06-2010, 16:46
Sì, ma io penso anche a cosa succede se arriva la marea mentre uno è in manutenzione (e magari un altro è guasto). Che si fa? "Via tutti che si chiude!"?
FagioloOne
10-06-2010, 17:20
era molto meglio questa che il mose .. .;) ..e costava decisamente meno .. e sappiamo ceh funziona... il mose funzionarà ??? :stordita:
http://gcaptain.com/maritime/blog/wp-content/uploads/2008/09/stormbarrier_1.jpg
Questo progetto per quanto riguarda la bocca di porto del Lido bisogna contare che bisogna costruire un prolungamento di un isola visto che da qualche parte deve pur poggiare.
killercode
10-06-2010, 18:24
Ripeto: a Rotterdam non c'è una pippa, noi abbiamo Venezia e io quella roba in laguna non la vedo molto bene...
Se non vedi bene questo chissa che conati di vomito hai per porto marghera
Bisogna vedere come sarebbe stato preso dagli ambientalisti un progetto come quello olandese, ricordo bene che uno dei punti più combattuti è stato quello della minima alterazione paesaggistica.
Tanto se qualcuno vuole mangiare sulla manutenzione lo farà sia col mose e lo avrebbe pure fatto col sistema delta.
Da quello che posti direi proprio di no, e continui a sparare un pò di cavolate a casaccio.
Prima di tutto sono chiuse 3 bocche di porto, lido, malamocco e chioggia. Non proprio attaccate a Venezia.
Già, io sparo le cavolate ma tu non commenti quelle dighe e quelle chiuse tanto superiori al mose... ma le sparo io le cavolate, tranquillo...
1. puoi metterle abbastanza lontane da non deturpare il paesaggio di venezia
Non è detto, ma non sono certo nelle condizioni di contestarlo
2. per lo meno funzionano
Il MOSE non funziona? Ma se non è ancora finito... ;)
3. se per non impattare all'occhio deve costare cinque volte beh, tanto impattino pure
Visto che viviamo anche di turismo, visto che io ci tengo al mio Paese, visto che gli ambientalisti avrebbero sfondato le palle a vita, visto che la legge prevede che non si modifichino correnti e compagnia bella, direi che questo punto per me è decisamente molto contestabile.
Se non vedi bene questo chissa che conati di vomito hai per porto marghera
Cos'è, visto che c'è porto marghera allora possiamo fare qualsiasi schifo nel resto d'italia? Non mi pare il caso...
Bisogna vedere come sarebbe stato preso dagli ambientalisti un progetto come quello olandese, ricordo bene che uno dei punti più combattuti è stato quello della minima alterazione paesaggistica.
Eh... ma qui sembra difficile farlo capire...
ConteZero
10-06-2010, 20:06
Il MOSE non funziona? Ma se non è ancora finito... ;)
Ci manca poco, l'inaugureranno subito dopo questo:
http://www.oltrelacoltre.com/public/uploads/2009/10/ponte_sullo_stretto3.jpg
Visto che viviamo anche di turismo, visto che io ci tengo al mio Paese, visto che gli ambientalisti avrebbero sfondato le palle a vita, visto che la legge prevede che non si modifichino correnti e compagnia bella, direi che questo punto per me è decisamente molto contestabile.
ALLORA visto che i soldi non sono infiniti mettiamo il mose in attesa con altre migliaia di opere da farsi in modalità fighetta e poi, quando si trovano i soldi (tipo nel 3514) se c'è ancora Venezia ci si comincia a lavorare.
trapanator
10-06-2010, 20:12
posso dire la mia? Qualsiasi soluzione che sarebbe stata adottata, non andrà mai bene a voi. Troverete sempre 1000 modi per criticare, dal più semplice "si spendono troppi soldi" al "da altre parti non fanno così".
Questo sport non mi garba proprio per niente.
ConteZero
10-06-2010, 20:19
posso dire la mia? Qualsiasi soluzione che sarebbe stata adottata, non andrà mai bene a voi. Troverete sempre 1000 modi per criticare, dal più semplice "si spendono troppi soldi" al "da altre parti non fanno così".
Questo sport non mi garba proprio per niente.
Non è colpa di nessuno se l'Italia è maestra nel prendere progetti che tutti gli altri scartano e che sistematicamente si rivelano X volte più cari degli equivalenti scelti dagli altri paesi.
Più che altro pensa che figo appena se ne buca/rompe uno e la marea passa tranquillamente (anche perché se se ne buca uno sul fondale non è che hai modo di saperlo PRIMA di quando non attivi il sistema).
La manutenzione del mose fa molto bp in messico ..
frankytop
10-06-2010, 21:01
posso dire la mia? Qualsiasi soluzione che sarebbe stata adottata, non andrà mai bene a voi. Troverete sempre 1000 modi per criticare, dal più semplice "si spendono troppi soldi" al "da altre parti non fanno così".
Questo sport non mi garba proprio per niente.
Questa è la prassi,questo è il forum,non c'è niente da fare e soprattutto tra coloro che si mostrano campioni in questo sport non li vedrai mai ammettere di non avere competenze nel settore di cui si sta discutendo mostrando sempre una sicurezza invidiabile.sssssh....sono tutti onniscenti qua!
:asd:
No è una situazione perfettamente paragonabile a Venezia (Rotterdam) e gli ingegneri responsabili intervistati hanno spiegato le debolezze e di costi di gestione (pazzeschi) dei sistemi tipo mose confrontandoli con la praticità ed economicità del sistema da loro prescelto (progetto delta).
http://www.holland.nl/uk/holland/sights/delta-works.html
Costa 1/10 e la manutenzione è tutta fuori dell'acqua.
La parola magica che fa la differenza è "Impregilo".
Perchè non ho sentito parlare di federalismo in questa occasione? :O
trapanator
11-06-2010, 07:17
sssssh....sono tutti onniscenti qua!
Oooops... sono capitato in un forum di ingegnieri meccanici e nucleari? :D
fdA40-99
11-06-2010, 07:23
Io la prima volta che sentii parlare di dighe mobili fu ad un programma su Rai Uno, "I Cervelloni", ove questo signore faceva vedere una sua idea di dighe per Venezia. Credo siano passati 20 anni da allora (mi sento vecchio :cry:) ed ancora c'è da chiedersi se sia la soluzione e se essa sia quella migliore.
trapanator
11-06-2010, 07:30
Io la prima volta che sentii parlare di dighe mobili fu ad un programma su Rai Uno, "I Cervelloni", ove questo signore faceva vedere una sua idea di dighe per Venezia. Credo siano passati 20 anni da allora (mi sento vecchio :cry:) ed ancora c'è da chiedersi se sia la soluzione e se essa sia quella migliore.
solo il tempo ce lo dirà
ALBIZZIE
11-06-2010, 08:06
posso dire la mia? Qualsiasi soluzione che sarebbe stata adottata, non andrà mai bene a voi. Troverete sempre 1000 modi per criticare, dal più semplice "si spendono troppi soldi" al "da altre parti non fanno così".
Questo sport non mi garba proprio per niente.
forse perchè nessuno si è preso la briga di dire il PERCHE' una soluzione altrove già funzionante, con un costo molto inferiore, con una manutenzione più semplice ed economica NON potesse andare bene anche a Venezia.
NO, come altrove si preferisce dire "facciamo così e basta." e via con gli appalti.
killercode
11-06-2010, 08:13
Perchè non ho sentito parlare di federalismo in questa occasione? :O
perchè i leghisti ladroni hanne bisogno di rubare un'altro pò dei nostri soldi
pistacchio89
11-06-2010, 08:48
posso dire la mia? Qualsiasi soluzione che sarebbe stata adottata, non andrà mai bene a voi. Troverete sempre 1000 modi per criticare, dal più semplice "si spendono troppi soldi" al "da altre parti non fanno così".
Questo sport non mi garba proprio per niente.
Proposte riguardo altri interventi per la salvaguardia della città non sono mai mancate e hanno ricevuto valutazioni di gran lunga migliori del Mose, quindi sarebbe il caso di evitare i soliti luoghi comuni su chi sa solo criticare e dire no senza avanzare alcuna iniziativa.
Una soluzione che non è stata voluta dalle amministrazioni locali e dai cittadini, che costa almeno 4.678 milioni di euro e richiederà dei costi di manutenzione elevatissimi e continui, che è un progetto vecchio e inutile per quello che si prefigge e risulta dannoso e pericoloso perché devasta irreversibilmente fondali, bocche di porto, aree naturali protette e beni culturali e modifica le correnti della laguna, non andrà mai bene a nessuno che abbia cognizione di cosa si stia parlando.
Giuseppe Tubi
11-06-2010, 08:54
E smontare Venezia pezzo per pezzo e rimontarla in un posto più idoneo, a spese dell'UNESCO? In fin dei conti l'abbiamo già fatto a File e Abu Simbel con risultati spettacolari. :)
pistacchio89
11-06-2010, 08:58
esatto.
Rotterdam e' il primo porto d'europa e tra i primi al mondo.
Venezia non e' neanche tra i primi in italia.
Nel settore crocieristico quello di Venezia è il primo home port d'Europa e tra i primi nel mondo.
beh paragonare il traffico di Venezia a Rotterdam...
E smontare Venezia pezzo per pezzo e rimontarla in un posto più idoneo, a spese dell'UNESCO? In fin dei conti l'abbiamo già fatto a File e Abu Simbel con risultati spettacolari. :)
è vagamente più complesso oltreché inaccettabile come idea
Nel settore crocieristico quello di Venezia è il primo home port d'Europa e tra i primi nel mondo.
io ho fatto riferimento alle statistiche sul traffico merci e su quello passeggeri, e anche sul totale dei passeggeri venezia non spicca.
indipendentemente dal fatto che siano aliscafi, navi da crociera o traghetti ;)
pistacchio89
11-06-2010, 10:35
io ho fatto riferimento alle statistiche sul traffico merci e su quello passeggeri, e anche sul totale dei passeggeri venezia non spicca.
indipendentemente dal fatto che siano aliscafi, navi da crociera o traghetti ;)
Quello di Rotterdam è il più grande porto commerciale in Europa ma non è minimamente paragonabile a Venezia per quanto riguarda il traffico crocieristico.
Basta guardare il calendario qui (http://www.cruiseportrotterdam.com/) sotto la voce "cruise calls 2010" e confrontarlo con questo (http://www.vtp.it/calendario/ricerca.jsp?CercaNave=OK&password=null&CodNave=&CodArmatore=&Giorno=&Mese=&Anno=) per rendersene conto.
E smontare Venezia pezzo per pezzo e rimontarla in un posto più idoneo, a spese dell'UNESCO? In fin dei conti l'abbiamo già fatto a File e Abu Simbel con risultati spettacolari. :)
uhm non male come idea...
Si potrebbero anche smontare pezzo per pezzo Padova e Verona e ricostruirle , tipo... boh in papua nuova guinea o borneo...
:O
Cml,òazò,mlaza
ConteZero
11-06-2010, 11:29
uhm non male come idea...
Si potrebbero anche smontare pezzo per pezzo Padova e Verona e ricostruirle , tipo... boh in papua nuova guinea o borneo...
:O
Cml,òazò,mlaza
Perché non smontare e rimontare la Lombardia fra la Sicilia e la Libia ?
Io voto a favore :asd:
Steinoff
11-06-2010, 11:34
Morale della favola, a fronte di diverse proposte anche gia' collaudate s'e' scelta e si sta (moooooolto lentamente) eseguendo quella piu' complessa, costosa, incognita nell'avere successo e di difficile manutenzione.
Logico, no?
Ach, impregilo.... E poi dovremmo fare anche le centrali nucleari, co 'sti criteri seeeeeeeee...........
Morale della favola, a fronte di diverse proposte anche gia' collaudate s'e' scelta e si sta (moooooolto lentamente) eseguendo quella piu' complessa, costosa, incognita nell'avere successo e di difficile manutenzione.
Logico, no?
Ach, impregilo.... E poi dovremmo fare anche le centrali nucleari, co 'sti criteri seeeeeeeee...........
Voglio ancora ricordare che uno dei requisiti fondamentali era che dovesse avere un basso impatto paesaggistico, clausola perorata fino alla morte dai vari ambientalisti; molto probabilmente se non avessero messo così tanti paletti si sarebbe scelta un'altra soluzione.
Da chiuso il Mose non si vede e all'epoca fu vista come l'unica soluzione per realizzare qualcosa senza la spada di damocle degli ambientalisti.
Quindi certo il magna magna che c'è sempre in Italia, ma certe scelte furono praticamente obbligate.
SinghaJoe
11-06-2010, 12:52
Perché non smontare e rimontare la Lombardia fra la Sicilia e la Libia ?
Io voto a favore :asd:
Volete averla più vicina per rubarle ancora più soldi di quanto non fate adesso? :doh:
pistacchio89
11-06-2010, 13:48
Voglio ancora ricordare che uno dei requisiti fondamentali era che dovesse avere un basso impatto paesaggistico, clausola perorata fino alla morte dai vari ambientalisti; molto probabilmente se non avessero messo così tanti paletti si sarebbe scelta un'altra soluzione.
Da chiuso il Mose non si vede e all'epoca fu vista come l'unica soluzione per realizzare qualcosa senza la spada di damocle degli ambientalisti.
Quindi certo il magna magna che c'è sempre in Italia, ma certe scelte furono praticamente obbligate.
Non so come si faccia a dire che non si veda, mica ci sono solo le paratie mobili.
Hanno creato pure isole che non c'erano e queste sono foto di due anni e mezzo fa circa, figurati com'è adesso!
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843958267_mose2.jpg
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843958406_mose3.jpg
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843958565_mose4.jpg
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843958740_mose5.jpg
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843959324_mose.jpg
Ecco smontata l'ipotesi ambientalista. :asd:
Ripeto le paroline magiche sono : soldi pubblici e Impregilo.
Oooops... sono capitato in un forum di ingegnieri meccanici e nucleari? :D
Avrai notato, da lettore attento che è intervenuto leggendo tutto il 3d e non solo gli ultimi 3 post, che si discute sul parere negativo dato sui sistemi tipo MOSE da ingegneri che avevano lo stesso problerma anni fa in uno stato straniero.. Dubbi perfettamente argomerntati.
Dell'altro sistema si sanno esattamente costi e tempi.
ConteZero
11-06-2010, 14:10
Il MOSE è un progetto economico* :O
* Rispetto all'alternativa di fermare le acque all'altezza del Gargano e fare della parte superiore dell'Adriatico un enorme lago.
Non so come si faccia a dire che non si veda, mica ci sono solo le paratie mobili.
Hanno creato pure isole che non c'erano e queste sono foto di due anni e mezzo fa circa, figurati com'è adesso!
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843958267_mose2.jpg
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843958406_mose3.jpg
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843958565_mose4.jpg
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843958740_mose5.jpg
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843959324_mose.jpg
ma sti cazzi :eek: poi dicevano che l'idea olandese è troppo invasiva...
gigio2005
11-06-2010, 14:43
Manca solo "Per la gloria degli italianissimi figli della Lupa veneta" :sofico:
ti giuro che ho pensato la stessa identica cosa!
...e impavido affrontava il nemico bolscevico..
ConteZero
11-06-2010, 15:00
ti giuro che ho pensato la stessa identica cosa!
...e impavido affrontava il nemico bolscevico..
Freghieri, Pini, Santodio e Fecchia lavorano incessantemente sotto l'occhio fascista e quindi sempre attento del gerarca Barbagli, figlio di donna di servizio e giunto al potere solo grazie all'italianissima meritocrazia d'italica stirpe.
Pancho Villa
11-06-2010, 15:37
Dilettanti, potevano spendere molto di più e creare isole artificiali a barriera come a dubai. :O
http://img708.imageshack.us/img708/2408/dubaipalmisland7058727.th.jpg (http://img708.imageshack.us/i/dubaipalmisland7058727.jpg/)
era molto meglio questa che il mose .. .;) ..e costava decisamente meno .. e sappiamo ceh funziona... il mose funzionarà ??? :stordita:
http://gcaptain.com/maritime/blog/wp-content/uploads/2008/09/stormbarrier_1.jpg
Questo progetto per quanto riguarda la bocca di porto del Lido bisogna contare che bisogna costruire un prolungamento di un isola visto che da qualche parte deve pur poggiare.
il mose invece ??? :sofico: :sofico: :sofico:
:read: :read:
Non so come si faccia a dire che non si veda, mica ci sono solo le paratie mobili.
Hanno creato pure isole che non c'erano e queste sono foto di due anni e mezzo fa circa, figurati com'è adesso!
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843958267_mose2.jpg
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843958406_mose3.jpg
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843958565_mose4.jpg
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843958740_mose5.jpg
http://www.verdinrete.it/verdelitorale/1198843959324_mose.jpg
pistacchio89
11-06-2010, 15:46
Aggiungo pure questa conca in cemento, sempre a impatto ambientale prossimo allo zero...
http://files.splinder.com/c1a2ef17bc8ec91f5611f44c371fae60.jpeg
Il tutto è niente rispetto ai lavori sottomarini di scavo e costruzione che stanno facendo :rolleyes:
Ammetto che mi sono perso i lavori, ma quello che mi premeva ricordare erano le polemiche sull'impatto ambientale, che poi nel tempo siano state disattese non fatico a crederlo. Aumentano le spese, aumentano pure le isole...
Non fatemi passare per difensore della politica del governo sulle grandi opere, figuramoci, solo riportare quello che all'epoca aveva spostato sul mose la scelta.
Perché il mose si e le barriere olandesi no?
Il progetto serve eccome, non sono sufficientemente esperto da dire quale sia la scelta tecnica migliore, ma so che si sarebbe potuto finire molto prima e con molti meno soldi.
Se per un maledettissimo ponte di 80 metri (dalla dubbia utilità) sono andati avanti quasi 7 anni (e manca ancora la famigerata ovovia per i disabili) raddoppiandone il costo inziale, o che hanno speso non-so-quanto-e-non-lo-voglio-sapere per una stupida (dalla ancor più dubbia utilità) monorotaia che sembra quella di gardaland, pensate che di fronte a questo faraonico (ma stavolta, alleluia, almeno utile) progetto non si sono buttati come piranha su un pezzo di carne sanguinante?
SVEGLIAAAA e toglietevi l'amo dalla bocca!
Giuseppe Tubi
11-06-2010, 16:56
Dilettanti, potevano spendere molto di più e creare isole artificiali a barriera come a dubai. :O
http://img708.imageshack.us/img708/2408/dubaipalmisland7058727.th.jpg (http://img708.imageshack.us/i/dubaipalmisland7058727.jpg/)
Le isole artificiali di Dubai scompariranno in breve tempo erose dalle correnti appena smetteranno di dragare sabbia dal largo e pomparla sulle rive...
http://commondatastorage.googleapis.com/static.panoramio.com/photos/original/21709270.jpg
http://static.hsw.com.br/gif/dubai-palm-3.jpg
frankytop
11-06-2010, 17:00
A me sembra che questo cosiddetto impatto ambientale esista solo se lo si vede dall'alto.
Ma i vensssssiani sono soliti ad usare l'aereo o l'elicottero per spostarsi? :asd:
ConteZero
11-06-2010, 17:32
A me sembra che questo cosiddetto impatto ambientale esista solo se lo si vede dall'alto.
Ma i vensssssiani sono soliti ad usare l'aereo o l'elicottero per spostarsi? :asd:
Porta rispetto ai tuoi compagni leghisti della laguna.
Perché il mose si e le barriere olandesi no?
Il progetto serve eccome, non sono sufficientemente esperto da dire quale sia la scelta tecnica migliore, ma so che si sarebbe potuto finire molto prima e con molti meno soldi.
Se per un maledettissimo ponte di 80 metri (dalla dubbia utilità) sono andati avanti quasi 7 anni (e manca ancora la famigerata ovovia per i disabili) raddoppiandone il costo inziale, o che hanno speso non-so-quanto-e-non-lo-voglio-sapere per una stupida (dalla ancor più dubbia utilità) monorotaia che sembra quella di gardaland, pensate che di fronte a questo faraonico (ma stavolta, alleluia, almeno utile) progetto non si sono buttati come piranha su un pezzo di carne sanguinante?
SVEGLIAAAA e toglietevi l'amo dalla bocca!
Sul MOSE non mi pronuncio, ma il People Mover è un sistema abbastanza diffuso ed utilizzato all'estero. Il costo di quello realizzato a Venezia è quantificabile in 22 mln di euro. Cosa avresti messo al suo posto?
Più che criticare quello, criticherei il geniale :rolleyes: e molto diffuso :sofico: Translohr....;)
matti157
11-06-2010, 21:06
ma gli ambientalisti preferiscono vedere affondare Venezia o salvare le loro coltivazioni di alghe?
Freeskis
11-06-2010, 21:09
anche la salerno-reggio calabria da lavoro ad un sacco di famiglie....
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