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View Full Version : Video-pestaggi di Stato


luxorl
12-05-2010, 08:52
Video-pestaggi di Stato

di Luca Telese

Roma, 12 marzo 1977, 33 anni fa. I più giovani non se lo ricordano l’agente Giovanni Santone. Nella giornata più feroce degli anni di piombo, apparve come uno spettro,in mezzo al fumo negli scontri fra polizia e manifestanti. Vestito“dacompagnostudente”: folta chioma riccioluta, maglia sportiva bianca con striscia alla Charlie Brown, borsello a tracolla. E una pistola in mano. I “fotografi democratici” (come si diceva allora) lo immortalarono al fianco di un blindato identificandolo come poliziotto infiltrato. Fu scandalo: Forattini disegnò Santone con le fattezze di Cossiga, i Radicali fecero un manifesto con il ministro dell’Interno: “Il mandante”. Mai prima di allora la cosiddetta “Controinformazione” aveva prodotto prove documentarie sulla presenza di agenti in borghese armati. Quel giorno moriva, colpita da proiettile anonimo, Giorgiana Masi.

Genova, luglio 2008. L’immagine che non si dimentica, fra tante, è un ispettore di polizia che prende un ragazzo a calci in faccia. Di questa efferata sequenza – volto sfigurato, sangue, ecchimosi – esistono almeno tre diverse riprese, come di tutti gli scontri di quei giorni: il G8 è stato il primo rito di violenza collettivo immortalato da un coro di testimonianze video. Dopo di allora nulla è stato come prima. Cosa unisce i casi di Cucchi e Aldrovandi? Che la prova delle percosse è fornita dalle foto obitoriali delle autopsie, coraggiosamente diffuse dalle famiglie, usate come arma mediatica. Per Giuseppe Uva, a Varese, la prova dell’aggressione è incastonata nelle telefonate dell’amico al 118. Nel presunto pestaggio della caserma di Ferrara, le immagini impresse nel circuito chiuso sono arrivate fino al Tg3. A Teramo l’incredibile disposizione delle guardie carcerarie (“Il negro ha visto tutto. Un detenuto non si massacra in sezione, si massacra sotto…”) è stata catturata da un telefonino. La violenza su Stefano Gugliotta sarebbe una diceria, se gli abitanti di viale Pinturicchio non avessero filmato con i cellulari. Un operatore si è preso un pugno per documentare gli scontri all’Olimpico.

A noi non interessa il disco rotto delle forze dell’ordine che fanno il loro dovere (ovviamente è vero). E nemmeno chiederci se ci sia più o meno violenza che negli anni ‘70: l’opinione pubblica oggi questa violenza la vede, documentata in modo inoppugnabile da una sorta di “Grande fratello democratico ”che ha mille occhi: è in ogni strada, in tutte le città. Ha ragione il Secolo, a pretendere che il ministro parli. Che il governo non dica nulla sulle violenze denunciate è grave. Ma che pensi di poter tacere di fronte ai video-pestaggi di Stato è inaccettabile.

IFQ di oggi


Fuori le mele marce da chi dovrebbe proteggerci. :mad:

mixkey
12-05-2010, 08:57
Video-pestaggi di Stato

di Luca Telese



IFQ di oggi


Fuori le mele marce da chi dovrebbe proteggerci. :mad:

Giorgiana Masi fu assassinata il 12 maggio.

LUVІ
12-05-2010, 08:59
Ho lavorato in un cortometraggio incentrato su quelle vicende, non le dimenticherò mai.
Grazie Kossino.

luxorl
12-05-2010, 09:03
I MANGANELLI CHE FANNO MALE A TUTTI
Sindacati, stampa, associazioni chiedono un gesto politico concreto

di Silvia D’Onghia

Le immagini dei poliziotti che fermano un ragazzo a bordo di un motorino e si accaniscono contro di lui hanno fatto il giro di tutti i telegiornali e di tutti i siti. Così come accadde, nove anni fa, con quelle del G8 di Genova; così come è accaduto, nell’ottobre scorso, dopo la morte di Stefano Cucchi. La divisa violenta non è, purtroppo, uno spettacolo inusuale nel nostro Paese. Bisogna capire se si può parlare ancora, soltanto, di “mele marce” o se l’abuso della forza sia diventato uno strumento di “contrasto” al crimine.

“Dalla prima conferenza stampa che facemmo insieme a Ilaria Cucchi – racconta il presidente dell’associazione “A buon diritto”, Luigi Manconi – registriamo ogni mese tre o quattro segnalazioni di illegalità per mano delle forze dell’ordine (non certo solo in carcere). Noi le valutiamo con attenzione, alcune le archiviamo, altre le denunciamo. E noi siamo solo uno degli osservatori presenti in Italia”. Le denunce arrivano da cittadini che, nella propria vita quotidiana, incontrano le divise, e non necessariamente perchè si sono macchiati di qualche reato. “Molto spesso – prosegue Manconi – si tratta di atti di devianza, come l’ubriachezza, che dovrebbero essere soltanto sanzionati con una contravvenzione, e che invece si trasformano in resistenza a pubblico ufficiale. Da qui il trasporto in caserma o in commissariato e gli episodi di abusi che registriamo”.

“Si sono venuti a creare dei “mostri” – spiega il segretario dei Radicali, Mario Staderini – gli ultras, i drogati, gli immigrati. E’ dal 2001, per esempio, che si è criminalizzato il tifoso. Chi va allo stadio non è per forza un ultras, ma essere percepiti in maniera negativa fa modificare anche il proprio stato d’animo. È stato consentito che la moneta cattiva cacciasse quella buona”.
Tra i poliziotti gira una poesia (sul proprio status), che in un passaggio recita: “Se siete voi a colpirlo per primo... è un vigliacco! Se è lui a colpirvi... è considerato un violento!”. La percezione cambia a seconda della posizione in cui ci si trova. Uno dei problemi veri, al di là delle inclinazioni personali, si chiama “formazione”. Basti pensare che “a gestire situazioni potenzialmente a rischio, come la finale di Coppa Italia della scorsa settimana, vengono mandati non solo agenti dei reparti mobili, ma anche dipendenti che normalmente hanno altre funzioni, dall’investigativo all’amministrativo”: a dirlo è il segretario generale del Sap, uno dei più rappresentativi (e tendenzialmente di destra) sindacati di polizia. La svolta nella formazione del personale addetto all’ordine pubblico - a detta di tutti - è arrivata con la scuola di Nettuno (vicino Roma), fortemente voluta dal capo della polizia Manganelli. “Ai giovani viene insegnato come distinguere chi si ha di fronte – sottolinea il segretario generale del Silp Cgil, Claudio Giardullo – devono imparare a decidere in tempi rapidissimi e a controllare le proprie reazioni”. “Il poliziotto deve prendere in un secondo decisioni che a un avvocato richiederebbero un mese”, si legge nella poesia. Ma le risorse investite in questo ambito sono state drammaticamente tagliate ad ogni finanziaria. Guai, però, per i sindacati, a parlare di fenomeno diffuso: tutti ripetono che sono episodi isolati. Come le “mele marce” che hanno ricattato l’ex governatore del Lazio, Marrazzo. “Generalizzare sarebbe un errore”, puntualizza Giardullo. “Il nostro ambiente punisce certi atteggiamenti – chiosa Tanzi – con provvedimenti disciplinari, trasferimenti, sospensioni e licenziamenti. Le responsabilità penali sono personali”. È vero, lo dice l’articolo 27 della nostra Costituzione. A volte, però, si ha la sensazione che indossare una divisa renda più liberi da certi vincoli. Nessuno parla con nome e cognome, ma alcuni poliziotti e carabinieri raccontano di aver assistito personalmente, e più volte, a calci e schiaffi affibbiati nelle caserme. Il secondo problema, forse ancora più grosso, è allora “politico”. “Da parte dei titolari politici di quegli apparati dello Stato – sostiene Manconi – non c’è alcuna strategia di dissuasione e disincentivazione della violenza. Pochi giorni dopo la morte di Cucchi, il ministro della Difesa La Russa proclamò che l’onore dell’Arma non era in discussione. Fu una dichiarazione quanto meno intempestiva. L’esercizio irresponsabile della violenza, se è vero che non è sollecitato, non è comunque contrastato”.

Ieri a chiedere un intervento del ministro Maroni e una riflessione su quanto accaduto è stato anche il Secolo: l’immagine di un ragazzo picchiato “non piace a nessuno, nemmeno all’opinione pubblica più stressata dagli allarmi securitari di ogni genere”. E’ la stessa richiesta che avanzano i sindacati di polizia. Terzo problema, non da poco, è la cosiddetta “emergenza, di-venuta uno strumento di governo ordinario del Paese – conclude Manconi – In questa situazione, una manifestazione, un gruppo di ubriachi, due tossicodipendenti diventano occasione di panico sociale. Chi deve gestire l’ordine pubblico, lo fa non come attività di controllo e contenimento, ma come se si trattasse di una ‘guerra civile simulata eppure cruenta’. Quello che appare di fronte alle forze dell’ordine diventa il ‘guerrigliero urbano’, e questo fa vivere in un costante stato di ansia, una sorta di allarme permanente che degenera in violenza”

IFQ di oggi

whistler
12-05-2010, 09:04
Perchè nessun parlamentare porta un disegno di legge per Numerare le divise antisommosa? o i caschi? molti altri paesi hanno le divise delle fdo riconoscibili per provvedimenti disciplinari. non il nome è cognome ma un numero in modo tale da fare denuncie come si deve , e non regalare scappatoie a questi VERMI MACELLAI



Ho letto che sono stati fatti tagli sulla formazione dele fdo dal governo che più di tutti combatte la crimnalità , è vero?

luxorl
12-05-2010, 09:05
TORTURATI AL G8
BOLZANETO E NAPOLI FERITE APERTE

Napoli e Bolzaneto (Genova). Dopo nove anni sono due i processi andati a sentenza per le violenze contro i manifestanti dei social forum. A Napoli per dieci dei poliziotti imputati, è stato confermata l’accusa di “sequestro di persona aggravato”. I fatti risalgono al 17 marzo 2001. Alla Caserma Raniero Virgilio, alcuni manifestanti bloccati durante gli scontri vicino al Palazzo Reale, e negli ospedali dove erano andati a farsi medicare, furono oggetto di abusi: schiaffi, pugni, umiliazioni, violenze verbali. Alcuni furono costretti a fare flessioni nei bagni della caserma. Sui 21 indagati, ci furono 10 condanne, la più grave delle quali alla pena di 2 anni 8 mesi. Un’altra caserma, a Bolzaneto, Genova, è divenuta l’emblema della violenza, per i fatti del G8 2001. Durante l’appuntamento genovese, i ragazzi che furono portati a Bolzaneto subirono la violenza delle forze dell’ordine. Dal punto di vista della magistratura il processo è arrivato al secondo grado di giudizio. Pur essendo sopraggiunta per intanto la prescrizione, il tribunale della Lanterna ha condannato in appello 44 imputati. I poliziotti, gli agenti della polizia penitenziaria e i medici che falsificarono le cartelle cliniche dei fermati, assolti in primo grado, sono stati riconosciuti colpevoli. La pena maggiore (3 anni e due mesi) è andata a Massimo Luigi Pigozzi che divaricò una mano, strappandone i legamenti, a uno dei fermati.

IFQ di oggi

luxorl
12-05-2010, 09:06
FEDERICO ALDROVANDI
PESTAGGIO LUNGO DIECI MINUTI

Era la notte del 25 settembre 2005, quando al 113 arrivò la telefonata di una donna che segnalava la presenza di Federico Aldrovrandi vicino l’ippodromo di Ferrara. Il ragazzo era drogato, dava fastidio. Arrivarono due pattuglie della polizia e, dopo dieci minuti, due ambulanze. Nonostante i tentativi di rianimazione, Federico morì. Cosa fosse successo dall’arrivo degli agenti all’ultimo respiro del ragazzo lo stabilirà il processo quattro anni più tardi. Il 6 luglio del 2009, infatti, i quattro poliziotti intervenuti vennero condannati a tre anni e sei mesi di carcere: avevano picchiato a morte Federico. La condanna, però, non venne mai scontata grazie all’indulto varato nel 2006. Nel marzo scorso, inoltre, altri tre poliziotti sono stati condannati per depistaggi nelle indagini.

EMMANUEL BONSU
FERMATO E MALMENATO, MA IL PUSHER NON ERA LUI

Il 29 settembre di due anni fa, Emmanuel Bonsu, studente ghanese di 22 anni, esce dalla sua scuola di Parma. Otto agenti della polizia municipale lo bloccano e, scambiandolo per uno spacciatore, gli puntano contro una pistola, lo ammanettano e lo pestano. Portato al comando, gli agenti lo fanno spogliare e gli rivolgono insulti a sfondo razziale (“Scimmia confessa”). Non può neanche telefonare a casa. Alle 23 arriva il padre: Emmanuel ha un occhio nero, una gamba malmessa e diverse lesioni. E i vigili, per giustificarsi: “Non ha voluto fornire le sue generalità”. Il 22enne viene rilasciato e il giorno dopo sporge denuncia. Dopo un’indagine condotta a tempo di record, 10 vigili vengono mandati a processo con accuse gravissime. La prima udienza sarebbe dovuta tenersi nell’ottobre scorso ma, tra rinvii vari, il processo è iniziato solo a febbraio.

IFQ di oggi

luxorl
12-05-2010, 09:06
ALDO BIANZINO
ENTRA IN CARCERE SANO, MUORE DUE GIORNI DOPO

La mattina del 12 ottobre 2008, i poliziotti arrivano nella casa in campagna di Aldo Bianzino, a Pietralunga, in provincia di Perugia. Trovano quasi cento piante di marijuana. Bianzino, falegname di 44 anni, ammette tutto: “Se ho sbagliato devo pagare”. Lo portano in carcere. Dopo due giorni un detenuto trova il suo corpo privo di vita in cella. Secondo l’autopsia è morto per aneurisma, ma i medici legali riscontrano “evidenti lesioni viscerali di indubbia origine traumatica”. Aldo è stato pestato a sangue. Lascia la moglie, arrestata assieme a lui e morta di dolore nel giugno scorso, e il figlio di 14 anni. Viene indagato un agente della polizia penitenziaria per omissione di soccorso. Il processo è iniziato solo nell’ottobre scorso. A giugno la prossima udienza.

IMMIGRATI
LA CASERMA DI FERRARA E LE IMMAGINI AL TG3

Il 24 febbraio scorso, all’interno della caserma dei carabinieri di via del Campo a Ferrara, le telecamere a circuito chiuso registrano un video. Le immagini sono sfocate, ma si vedono quattro ragazzi stranieri fermati (per ubriachezza e resistenza a pubblico ufficiale). Uno di loro potrebbe aver subìto pesanti maltrattamenti. Il filmato, che mostra anche un carabiniere con un manganello in mano, viene rilanciato dal Tg3 due mesi dopo (il 29 aprile). La Procura di Ferrara indaga sull’accaduto.

IFQ di oggi

luxorl
12-05-2010, 09:08
GIUSEPPE UVA
VARESE, UN CASO SENZA COLPEVOLI

Il 14 giugno del 2008, intorno alle tre del mattino, Giuseppe Uva, 43 anni, viene fermato a Varese da una volante dei carabinieri mentre, assieme a un amico, cammina ubriaco. Entrambi vengono trasferiti nella caserma di via Saffi, e qui separati. Stando alla testimonianza dell’amico, Uva viene picchiato in caserma. Alle 5 di quella stessa mattina i carabinieri chiedono un’ambulanza: il fermato dovrà essere sottoposto a Tso (trattamento sanitario obbligatorio). Lo portano all’ospedale di Circolo. Alle 10:30 va in arresto cardiaco e muore. La frettolosa autopsia, rivela ecchimosi e lesioni. L’uomo è privo degli slip, ma sui jeans, tra il cavallo e la zona anale c’è una “vistosa macchia di liquido rossastro”. Indagati due medici. Per il resto si procede contro ignoti.

RICCARDO RASMAN
IL DISABILE PSICHICO MORTO IN CASA

Trieste, 27 ottobre 2006. In un appartamento Ater, Riccardo Rasman, affetto da una sindrome schizofrenica paranoide, ha appena finito di lanciare petardi nella corte interna dello stabile. Dopo una segnalazione, arrivano sul posto due volanti della polizia. In quattro lo ammanettano a terra, legandogli le caviglie con fil di ferro. Ad un tratto l’uomo inizia a respirare male, rantola, diventa cianotico, muore. All’arrivo dei sanitari Rasman mostra segni di un imbavagliamento. Afferma la sorella: il suo corpo era martoriato. Ci sono schizzi di sangue. La prima inchiesta viene chiusa nel 2007, con una richiesta di archiviazione. Ma la mancanza di uno psichiatra al momento dell’irruzione, complica la posizione degli agenti. Nel 2009, 3 dei 4 sono condannati a sei mesi di carcere, con pena sospesa.

IFQ di oggi

elect
12-05-2010, 10:46
Ai livelli di certi paesi africani..

mixkey
12-05-2010, 10:49
Mi ricordo pero' che anni fa pestarono il figlio di un assessore regionale che gli fece aprire il culo, rimedio italiano per problema italiano.

whistler
12-05-2010, 10:53
Mi ricordo pero' che anni fa pestarono il figlio di un assessore regionale che gli fece aprire il culo, rimedio italiano per problema italiano.

Ingiustizia bella e buona. non tutti sono figli di....
È capitato una volta anche a me di assistere a scene simili Figli di... (anche di gente poco raccomandabile) che non viene fermata o trattata con rispetto ed educazione leggermente diverso da come si fa cn altri.. Mi sono capitati anche persone per bene con le quali è un piacere parlare.;) Ma pochi:rolleyes: I quali si vergognano come ladri di questi loro colleghi.

mixkey
12-05-2010, 10:55
Ingiustizia bella e buona. non tutti sono figli di....
È capitato una volta anche a me di assistere a scene simili Figli di... (anche di gente poco raccomandabile) che non viene fermata o trattata con rispetto ed educazione leggermente diverso da come si fa cn altri.. Mi sono capitati anche persone per bene con le quali è un piacere parlare.;) Ma pochi:rolleyes: I quali si vergognano come ladri di questi loro colleghi.


Certo che e' un'ingiustizia ma immaginare la faccia dei prepotenti quando si sono accorti del loro epic fail non ha prezzo.

ferste
12-05-2010, 10:57
Nulla di nuovo, ma almeno adesso vengono a galla.

....ci vorrebbe una riforma totale degli organi di polizia e fuori dalle palle i nullafacenti, i corrotti e i violenti (si bel sogno, conoscendo la meritocrazia che viene applicata nel pubblico).

guyver
12-05-2010, 11:00
nella polizia ci sono un sacco di mercenari...

ma ultimamente in un pò tutte le fdo si assiste ad un livellamento verso il basso del etica

whistler
12-05-2010, 11:00
Nulla di nuovo, ma almeno adesso vengono a galla.

....ci vorrebbe una riforma totale degli organi di polizia e fuori dalle palle i nullafacenti, i corrotti e i violenti (si bel sogno, conoscendo la meritocrazia che viene applicata nel pubblico).

Hanno tagliato i fondi sulla formazione , il famoso governo che più di tutti combatte la criminalità. Basterebbe come deterrente dei giustizieri della notte un bel numero sulla testolina e gli passa la voglia. ci vuole la formazione e costante controllo psicologico fatto da gente preparata non da dottori compiacenti... se devono comportarsi come la gente che arrestano allora tanto vale farsi giustizia da soli.

Lorekon
12-05-2010, 11:01
3d utile (necessario, direi).

l'avrei aperto io, stavo cercando il tempo per farlo.

a metterli tutti in fila, tutti questi casi iniziano a diventare un pò troppi per poter reggere alla storiella delle "mele marce".

pensiamo anche all'assassino di Gabiele Sandri (che sparò ATTRAVERSO l'autostrada),ai Carabinieri-ricattatori (e forse assassini) di Marrazzo, a quei dieci ladri di polli che hanno rubato alimenti sequestrati a Napoli.

o ancora, questo
http://www.crimeblog.it/post/4423/camorra-napoli-arrestati-4-carabinieri-accusati-di-favorire-clan-scissionisti

o questo
http://www.fuoriluogo.it/sito/home/mappamondo/europa/italia/rassegna_stampa/guerra-alla-droga-brigadiere-carabinieri-arrestato-con-80kg-di-hashish-


per non parlare di Genova 2001, delle molotov inventate e delle coltellate auto-inferte.






mi pare evidente che esista una questione-polizia in Italia.

whistler
12-05-2010, 11:04
Vista la tendenza autoritaria del governo berlusconiano si portano avanti con il lavoro? io trovo Veramente sgradevole avere paura della polizia , e augurarsi di non venire mai fermato , o di non dire qualche parola di troppo , e venire pestati.:(

mixkey
12-05-2010, 11:05
3d utile (necessario, direi).

l'avrei aperto io, stavo cercando il tempo per farlo.

a metterli tutti in fila, tutti questi casi iniziano a diventare un pò troppi per poter reggere alla storiella delle "mele marce".

pensiamo anche all'assassino di Gabiele Sandri (che sparò ATTRAVERSO l'autostrada),ai Carabinieri-ricattatori (e forse assassini) di Marrazzo, a quei dieci ladri di polli che hanno rubato alimenti sequestrati a Napoli.

o ancora, questo
http://www.crimeblog.it/post/4423/camorra-napoli-arrestati-4-carabinieri-accusati-di-favorire-clan-scissionisti

o questo
http://www.fuoriluogo.it/sito/home/mappamondo/europa/italia/rassegna_stampa/guerra-alla-droga-brigadiere-carabinieri-arrestato-con-80kg-di-hashish-


per non parlare di Genova 2001, delle molotov inventate e delle coltellate auto-inferte.






mi pare evidente che esista una questione-polizia in Italia.

No, non sono d'accordo nel criminalizzare la polizia. Chiaro che gli eventi che fanno cronaca hanno visibilita'.

Andrebbbe solo fatta una selezione piu' accurata, soprattutto psicologica.

ferste
12-05-2010, 11:39
Hanno tagliato i fondi sulla formazione , il famoso governo che più di tutti combatte la criminalità. Basterebbe come deterrente dei giustizieri della notte un bel numero sulla testolina e gli passa la voglia. ci vuole la formazione e costante controllo psicologico fatto da gente preparata non da dottori compiacenti... se devono comportarsi come la gente che arrestano allora tanto vale farsi giustizia da soli.

I poliziotti sono così da 30 anni mica dall'anno scorso.....e non è una cosa solo da "manifestazioni" ma che è visibile tutti i giorni per Vigili urbani e compagnia bella, insieme al menefreghismo. Non ci sono le armi per combattere questa piaga. Quindi bisogna fare tabula rasa e ripartire da 0.

Gnubbolo
12-05-2010, 11:40
12 febbraio 2009
http://genova.repubblica.it/dettaglio/articolo/1589046

Indagini partite dal cellulare sotto controllo di un "torturatore" di Bolzaneto. Intercettati al telefono mentre pattugliano la città in divisa. confessano al collega di essersi drogati solo qualche minuto prima. Da dieci a venti poliziotti rischiano la sospensione Anche due agenti fra gli spacciatori.

whistler
12-05-2010, 11:44
I poliziotti sono così da 30 anni mica dall'anno scorso.....e non è una cosa solo da "manifestazioni" ma che è visibile tutti i giorni per Vigili urbani e compagnia bella, insieme al menefreghismo. Non ci sono le armi per combattere questa piaga. Quindi bisogna fare tabula rasa e ripartire da 0.

Quando?

ferste
12-05-2010, 12:55
Quando?

da ieri?

Chevelle
12-05-2010, 13:10
Non bisogna criminalizzare tutte le Forze dell' Ordine: i facinorosi devono essere allontanati, per sempre, dalle loro mansioni.
Quanto ai pestaggi, spero che i responsabili paghino in maniera pesante, molto pesante.

whistler
12-05-2010, 13:15
Non bisogna criminalizzare tutte le Forze dell' Ordine: i facinorosi devono essere allontanati, per sempre, dalle loro mansioni.
Quanto ai pestaggi, spero che i responsabili paghino in maniera pesante, molto pesante.

Nessuno le criminalizza in quanto tali. ma criminalizziamo i criminali che si nascondono a centinaia nelle stesse.

luxorl
13-05-2010, 07:06
Non bisogna criminalizzare tutte le Forze dell' Ordine: i facinorosi devono essere allontanati, per sempre, dalle loro mansioni.
Quanto ai pestaggi, spero che i responsabili paghino in maniera pesante, molto pesante.

Il problema è che mancano i meccanismi per allontanare le mele marce.
Dietro la divisa antisommossa il poliziotto esaltato e assetato di sangue si nasconde troppo facilmente. Senza contare che il più delle volte i processi dei poliziotti si concludono con condanne (quando va bene) farsa.

MadJackal
13-05-2010, 08:27
Il problema è che mancano i meccanismi per allontanare le mele marce.
Dietro la divisa antisommossa il poliziotto esaltato e assetato di sangue si nasconde troppo facilmente. Senza contare che il più delle volte i processi dei poliziotti si concludono con condanne (quando va bene) farsa.

Ma se uno prova a proporre i numeri sui caschi gli danno dell'eversivo komunista.
Mi pare sia successo in passato anche su questo forum.

Bisognerebbe ritrovare il thread e chiedere a quelli che lo dicevano una risposta in questo :)

luxorl
13-05-2010, 08:51
Ma se uno prova a proporre i numeri sui caschi gli danno dell'eversivo komunista.
Mi pare sia successo in passato anche su questo forum.

Bisognerebbe ritrovare il thread e chiedere a quelli che lo dicevano una risposta in questo :)

Sì, lo so bene. Io sono fra quelli che si è preso le offese per aver proposto i numeri sui caschi :p

guyver
13-05-2010, 08:52
Il problema è che mancano i meccanismi per allontanare le mele marce.
Dietro la divisa antisommossa il poliziotto esaltato e assetato di sangue si nasconde troppo facilmente. Senza contare che il più delle volte i processi dei poliziotti si concludono con condanne (quando va bene) farsa.

ma secondo me è anche peggio,
le mele marce sono tutelate e incentivate nel sistema attuale...

basta vedere gli ultimi anni

questo stefano se per sua fortuna (chiamalo CULO) non veniva ripreso da un video poi reso pubblico, faceva la fine di un secondo Cucchi...:rolleyes:

ferste
13-05-2010, 09:09
questo stefano se per sua fortuna (chiamalo CULO) non veniva ripreso da un video poi reso pubblico, faceva la fine di un secondo Cucchi...:rolleyes:

eh si, mentre lo incartavano sapevano di essere ripresi e si son detti "non accoppiamolo altrimenti ci peggiora l'imputazione"

whistler
13-05-2010, 09:20
eh si, mentre lo incartavano sapevano di essere ripresi e si son detti "non accoppiamolo altrimenti ci peggiora l'imputazione"

Oppure ,"Tanto non ci fanno un cazzo" :O

August@1
13-05-2010, 09:24
guardiamo anche il lato positivo
http://lanazione.ilsole24ore.com/umbria/cronaca/2010/02/27/298040-boss_laurea_carcere.shtml
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/erika-laureata/erika-laureata/erika-laureata.html
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/perugia-uccisa6/sollecito-laureato/sollecito-laureato.html

:asd:

guyver
13-05-2010, 09:26
eh si, mentre lo incartavano sapevano di essere ripresi e si son detti "non accoppiamolo altrimenti ci peggiora l'imputazione"

io più che altro intendevo che finiva nel dimenticatoio... fatto passare per un mega ultrà facinoroso e pericoloso... dimenticato in ospedale e in carcere..
vai a dimostrare la tua parola contro dei polizziotti...

era finito
e i polizziotti eroi

August@1
13-05-2010, 09:47
il problema fondamentale è che la pubblica amministrazione non è mai responsabile di nulla,
se invece la stessa cosa succedesse ad un privato, allora sarebbero ucelli per diabetici. :rolleyes: