LucaTortuga
09-04-2010, 11:30
La Stampa - Buongiorno 9/4/2010 - Massimo Gramellini
Il miliardario pop
Nella lontanissima Thailandia una massa di contadini poveri e arrabbiati ha invaso la metropoli Bangkok per riportare al potere un miliardario. Si tratta del presidente del partito Thai rak Thai: i Thai amano i Thai. I rivoltosi accusano i governativi di essere una cupola di algidi snob e di aver fatto fuori l’ex premier (il miliardario dell’amore) grazie a un ribaltone parlamentare propiziato dalla compiacenza dei poteri forti e dalle inchieste della magistratura. Il miliardario, in esilio dopo una condanna per corruzione, possiede un impero di telecomunicazioni, una squadra di calcio fra le pił importanti d’Europa e una quantitą imprecisata di villone. Eppure i poveri ribelli sostengono che lui č uno di loro e prendono a calci le auto di media cilindrata della borghesia intellettuale di Bangkok - impiegati, insegnanti, funzionari pubblici - che li disprezza e da cui si sentono disprezzati. Per rappresaglia il governo ha oscurato la tv del miliardario, il cui portavoce (un cantante) ha minacciato pesanti ritorsioni.
Ora, č evidente che quella č la Thailandia e certi fenomeni populisti non potrebbero mai attecchire qui da noi. Ma da osservatori, sia pure distaccati, ci poniamo egualmente un quesito: come č possibile che un povero contadino si senta rappresentato da un miliardario e accusi di snobismo e insensibilitą sociale chi sta appena un po’ meglio di lui? Chissą se qualche thailandese si degnerą di risponderci.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41
E' una domanda che anch'io mi pongo spesso.
Mi chiedo se, passando da queste parti, qualche italico sostenitore del miliardario nostrano sia in grado di spiegare l'arcano..
Il miliardario pop
Nella lontanissima Thailandia una massa di contadini poveri e arrabbiati ha invaso la metropoli Bangkok per riportare al potere un miliardario. Si tratta del presidente del partito Thai rak Thai: i Thai amano i Thai. I rivoltosi accusano i governativi di essere una cupola di algidi snob e di aver fatto fuori l’ex premier (il miliardario dell’amore) grazie a un ribaltone parlamentare propiziato dalla compiacenza dei poteri forti e dalle inchieste della magistratura. Il miliardario, in esilio dopo una condanna per corruzione, possiede un impero di telecomunicazioni, una squadra di calcio fra le pił importanti d’Europa e una quantitą imprecisata di villone. Eppure i poveri ribelli sostengono che lui č uno di loro e prendono a calci le auto di media cilindrata della borghesia intellettuale di Bangkok - impiegati, insegnanti, funzionari pubblici - che li disprezza e da cui si sentono disprezzati. Per rappresaglia il governo ha oscurato la tv del miliardario, il cui portavoce (un cantante) ha minacciato pesanti ritorsioni.
Ora, č evidente che quella č la Thailandia e certi fenomeni populisti non potrebbero mai attecchire qui da noi. Ma da osservatori, sia pure distaccati, ci poniamo egualmente un quesito: come č possibile che un povero contadino si senta rappresentato da un miliardario e accusi di snobismo e insensibilitą sociale chi sta appena un po’ meglio di lui? Chissą se qualche thailandese si degnerą di risponderci.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41
E' una domanda che anch'io mi pongo spesso.
Mi chiedo se, passando da queste parti, qualche italico sostenitore del miliardario nostrano sia in grado di spiegare l'arcano..