View Full Version : Ancora danni: Il decreto killer che abolisce le tariffe agevolate per l'editoria
La cultura va affossata con ogni mezzo :)
Il decreto killer
di Federico Tulli
EDITORIA. Il decreto ministeriale del 31 marzo che abolisce le tariffe agevolate postali per l’editoria libraria, strangolerà le piccole case editrici.
Non è stato un Pesce d’Aprile. Il decreto ministeriale del 31 marzo che abolisce le tariffe agevolate postali per l’editoria libraria, strangolerà le piccole case editrici. Per denunciare l’inesorabile epilogo oltre un centinaio di piccoli (ma agguerriti) editori hanno lanciato un appello ai ministri di Economia e Sviluppo economico, Tremonti e Scajola, affinché il provvedimento venga ritirato al più presto.
Questione di vita o di morte. L’aumento del 700 per cento delle tariffe di spedizione postale rischia infatti di inaridire irrimediabilmente lo sviluppo di questo mercato che in Italia fattura oltre il 40 per cento del totale. Un settore fino a oggi molto vitale e che ha saputo reagire con fantasia e acume al perdurare della crisi economica.
«Le case editrici, specie quelle piccole e indipendenti - si legge nella nota -sopravvivono senza incentivi statali di nessun genere, tengono duro anche durante la crisi, scommettono sulle librerie e sui lettori e diffondono cultura, pluralità di opinioni e sapere, pur in assenza di una seria legge a sostegno della loro attività, come avviene invece nella maggior parte dei Paesi europei».
Causando «un rilevante danno economico agli editori», conclude l’appello, il provvedimento mette in pericolo «il loro fondamentale ruolo sociale». «Tanto per parlare un po’ di numeri, perché quelli si capiscono facilmente - osserva Silvia De Marchi, caporedattrice di Mangrovie edizioni -, per spedire un libro di narrativa si passa da una tariffa di 0,97 euro a una ordinaria di 5,20. Se un libro costa 12 euro che fine fa il guadagno dell’editore? E quello di un libraio?».
http://www.terranews.it/news/2010/04/il-decreto-killer
marchigiano
07-04-2010, 15:10
a parte che un prioritaria costa meno di 5.20€, poi ci sarebbe sempre la versione digitale, infine se prendi la macchina e vai in libreria tra benzina parcheggio e tempo perso ti costa molto di più
poi non è che sono esenti anche quelle raccolte di minchiate che si vedono in TV?
thewebsurfer
07-04-2010, 15:13
.
abbasso la cultura, viva la cul-tura
ps: ignoro le cazzate e edito
Jacoposki
07-04-2010, 15:51
a parte che un prioritaria costa meno di 5.20€, poi ci sarebbe sempre la versione digitale, infine se prendi la macchina e vai in libreria tra benzina parcheggio e tempo perso ti costa molto di più
poi non è che sono esenti anche quelle raccolte di minchiate che si vedono in TV?
certo perchè un libro lo puoi infilare in una busta da lettere, non serve un pacco, no.
la versione digitale... che pochi vogliono e ancora meno usano effettivamente, almeno per adesso, e comunque non vedo il nesso.
"ti costa molto di più".. che? cosa? a chi? di che diavolo stai parlando? che c'entra quanto spende adesso l'acquirente? il punto è che il prezzo finale aumenterà comunque, o i profitti dei piccoli editori caleranno, indipendentemente da come sto libro me lo vado a prendere.
probabile che siano esenti anche le raccolte di minchiate. preferisco una minchiata esente che qualcosa di meritevole ostacolato.
guarda che non è che devi difendere qualsiasi stronzata fatta da questo governo, eh. davvero, se gli argomenti sono su questo livello fai molto prima a lasciar perdere.
marchigiano
07-04-2010, 15:54
probabile che siano esenti anche le raccolte di minchiate. preferisco una minchiata esente che qualcosa di meritevole ostacolato.
guarda che non è che devi difendere qualsiasi stronzata fatta da questo governo, eh. davvero, se gli argomenti sono su questo livello fai molto prima a lasciar perdere.
e certo con i soldi pubblici ci finanziamo le raccolte di bamboline wodoo in 64 fascicoli il primo a 1€ gli altri a 24€ :rolleyes:
non sono io che devo difendere, siete voi che non dovreste trovare la più stupida delle scuse per attaccare il governo, "decreto killer" ma va là!!!!!!
Jacoposki
07-04-2010, 16:02
e certo con i soldi pubblici ci finanziamo le raccolte di bamboline wodoo in 64 fascicoli il primo a 1€ gli altri a 24€ :rolleyes:
non sono io che devo difendere, siete voi che non dovreste trovare la più stupida delle scuse per attaccare il governo, "decreto killer" ma va là!!!!!!
se così fosse, e non ne siamo sicuri, non trovi che sarebbe stato più sensato escludere le raccolte di minchiate dai benefici postali salvaguardando le piccole case editrici?
Con la privatizzazione delle poste, mi stupisco che queste agevolazioni siano rimaste in vita fino ad oggi.
Mi auguro davvero che questo spinga gli editori a spostarsi sempre più sul digitale.
Crazy rider89
07-04-2010, 16:20
e certo con i soldi pubblici ci finanziamo le raccolte di bamboline wodoo in 64 fascicoli il primo a 1€ gli altri a 24€ :rolleyes:
non sono io che devo difendere, siete voi che non dovreste trovare la più stupida delle scuse per attaccare il governo, "decreto killer" ma va là!!!!!!
brutti comunisti ! :O
a parte gli scherzi vorrei sottolineare questo:
«Le case editrici, specie quelle piccole e indipendenti - si legge nella nota -sopravvivono senza incentivi statali di nessun genere, tengono duro anche durante la crisi, scommettono sulle librerie e sui lettori e diffondono cultura, pluralità di opinioni e sapere, pur in assenza di una seria legge a sostegno della loro attività, come avviene invece nella maggior parte dei Paesi europei».
ed indovinate chi ha la più importante casa editrice :asd:
ah giusto è solo un caso :asd:
Imho alla stragrande maggioranza dei cittadini italiani non frega nulla del decreto killer.
Jacoposki
07-04-2010, 17:30
Imho alla stragrande maggioranza dei cittadini italiani non frega nulla del decreto killer.
giusto, come del conflitto di interessi, d'alema docet.
che razza di ragionamento sarebbe? "alla gente non importa quindi facciamo un po' come cazzo ci pare :fagiano:"?
Imho alla stragrande maggioranza dei cittadini italiani non frega nulla del decreto killer.
Ma va? E come mai? Non sono informati del tutto o proprio non gliene frega un kaiser? :rolleyes:
Ma va? E come mai? Non sono informati del tutto o proprio non gliene frega un kaiser? :rolleyes:
Penso la seconda che hai detto.
Imho alla stragrande maggioranza dei cittadini italiani non frega nulla del decreto killer.
Perchè la stragrande maggioranza degli italiani è ignorante e l'unica cosa che legge è la Gazzetta al bar.
Io conosco abbastanza bene il mondo editoriale, e questa è una mazzata direi assolutamente simile, come intento nascosto ed effetti, a quella tirata a Sky con l'abbassamento del tetto pubblicitario e l'altro provvedimento passato sul regime Iva.
Anche qui, decreto passato in sordina.
Anche qui, guardacaso il decreto va a colpire entità concorrenti di proprietà della famiglia dell'esimio PdC.
Anche qui, il decreto favorisce una lobby ben precisa.
Passare al digitale, ovvero e-book, è un'ottima cosa, ma non è certo questo il sistema.
Che poi, come dicevo ad inizio post, l'Italia è l'unico paese del mondo occidentale dove per essere annoverati nella categoria "grandi lettori" nelle statistiche basti leggersi qualcosa meno di dieci libri ALL'ANNO. Compresi quelli del comico di turno a carattere 20 con 50 pagine.
Con un livello di cultura così basso, non è che ci si possano aspettare chissà quali reazioni inorridite... toccagli il calcio o il tronista/velina di turno, allora sì che vedrai le levate di scudi.
Perchè la stragrande maggioranza degli italiani è ignorante e l'unica cosa che legge è la Gazzetta al bar.
Immaginavo questa considerazione, che si ritrova nel 90% dei thread.
In pratica è sempre la solita menata che i cittadini italiani non votano il centrosinistra perché sono stupidi e che il B. è brutto e cattivo.
Spero che nei prossimi tre anni si riesca a trovare qualche nuova idea.
nomeutente
07-04-2010, 18:08
Immaginavo questa considerazione, che si ritrova nel 90% dei thread.
In pratica è sempre la solita menata che i cittadini italiani non votano il centrosinistra perché sono stupidi e che il B. è brutto e cattivo.
Spero che nei prossimi tre anni si riesca a trovare qualche nuova idea.
Il problema qui è che se un utente fa un intervento sensato passa per comunista. Tenebra non è di sinistra: ha semplicemente detto la verità in merito al rapporto fra gli italiani e i libri, che non è certo un rapporto d'amore.
Crazy rider89
07-04-2010, 18:11
Immaginavo questa considerazione, che si ritrova nel 90% dei thread.
In pratica è sempre la solita menata che i cittadini italiani non votano il centrosinistra perché sono stupidi e che il B. è brutto e cattivo.
Spero che nei prossimi tre anni si riesca a trovare qualche nuova idea.
ma l'hai detto tu:
"Imho alla stragrande maggioranza dei cittadini italiani non frega nulla del decreto killer."
e non gli frega nulla perchè la maggioranza (parla più che altro della fascia giovane, che è quella che conosco) è ignorante per quanto riguarda la cultura.
Perchè la stragrande maggioranza degli italiani è ignorante e l'unica cosa che legge è la Gazzetta al bar.
Io conosco abbastanza bene il mondo editoriale, e questa è una mazzata direi assolutamente simile, come intento nascosto ed effetti, a quella tirata a Sky con l'abbassamento del tetto pubblicitario e l'altro provvedimento passato sul regime Iva.
Anche qui, decreto passato in sordina.
Anche qui, guardacaso il decreto va a colpire entità concorrenti di proprietà della famiglia dell'esimio PdC.
Anche qui, il decreto favorisce una lobby ben precisa.
Passare al digitale, ovvero e-book, è un'ottima cosa, ma non è certo questo il sistema.
Che poi, come dicevo ad inizio post, l'Italia è l'unico paese del mondo occidentale dove per essere annoverati nella categoria "grandi lettori" nelle statistiche basti leggersi qualcosa meno di dieci libri ALL'ANNO. Compresi quelli del comico di turno a carattere 20 con 50 pagine.
Con un livello di cultura così basso, non è che ci si possano aspettare chissà quali reazioni inorridite... toccagli il calcio o il tronista/velina di turno, allora sì che vedrai le levate di scudi.
*
C'è anche da dire che tante case editrici sfuttavano il T.R.E. per spedire cani e porci, cosa illegale... tipo la società per cui lavoro.
Comunque si, una bella batosta. Un pacco ordinario TRE passa da €0,89 a €7.
girodiwino
07-04-2010, 18:43
e certo con i soldi pubblici ci finanziamo le raccolte di bamboline wodoo in 64 fascicoli il primo a 1€ gli altri a 24€ :rolleyes:
non sono io che devo difendere, siete voi che non dovreste trovare la più stupida delle scuse per attaccare il governo, "decreto killer" ma va là!!!!!!
Quelli non vengono venduti in edicola? Credo che come spese in questo caso si intendano quelle che riguardano le ordinazioni da catalogo...
Per quanto riguarda gli e-book, io sono abbastanza favorevole perchè non trovo stancante leggere al computer ma non credo che si possa criticare chi vuole il piacere di sentire il libro vero tra le mani, my two cents.
Cmq è tutto sinergico: i tagli alla scuola sono l'inizio, così poi non si sentirà fastidio quando si taglierà l'editoria e il teatro:(
Il problema qui è che se un utente fa un intervento sensato passa per comunista. Tenebra non è di sinistra: ha semplicemente detto la verità in merito al rapporto fra gli italiani e i libri, che non è certo un rapporto d'amore.
Esatto, e mi preoccupa il fatto che sarà la terza volta che lo quoto :mbe:
sid_yanar
07-04-2010, 19:31
il decreto risponde a due evidenti obiettivi, il primo con l'intento di censurare ed affossare voci fuori dal coro, il secondo con quello di favorire le aziende del capo del governo, governo dal quale "casualmente" il decreto è stato creato. Siamo un paese senza futuro, anzi un paese di merda.
Esatto, e mi preoccupa il fatto che sarà la terza volta che lo quoto :mbe:
:D
A differenza di quanto sostengono alcuni, ritengo che le idee siano contagiose solo in presenza di menti deboli; quindi puoi stare tranquillo, nel tuo caso quotarmi ogni tanto non ti farà diventare di destra :p
E' curioso il fatto che in vita mia, mai nessuno mi ha dato del comunista fino ad un paio di anni fa, poi con l'inasprirsi della politica dell' "o con me o contro di me" ogni qual volta apro bocca per contestare qualche idiozia legislativa di questo governo, mi becco del comunista :mbe:
Mi consola il fatto che quando contestavo provvedimenti o idee altrettanto idioti del governo scorso mi beccavo del berlusconiano, se andava bene (si fa per dire...), altrimenti del fascista, (nazi)leghista o razzista :mbe:
Questo è il livello della discussione politica in Italia, il che ci riporta in topic: non pretendo che l'interlocutore medio si scandalizzi per un'oggettiva boiata come questa, quando gli unici libri che ha in casa li mette sotto il tavolo per livellarlo... cosa vuoi che cambi per lui?
Poi quando l'anno prossimo si accorgerà che buona parte dei libri scolastici sono di editori MINORI, e che questa bella scoperta lobbistica glieli farà aumentare minimo del 15%, vedrai gli strilli all'indirizzo degli editori esosi... ma nessuno farà due più due dando la colpa ai veri responsabili.
Finchè non li tocchi nel portafoglio... la cultura in Italia è un optional. E trovo orrido che si associ la lettura in generale alla cultura tout court, si legge anche solo per puro piacere.
La cultura va affossata con ogni mezzo :)
Il decreto killer
di Federico Tulli
EDITORIA. Il decreto ministeriale del 31 marzo che abolisce le tariffe agevolate postali per l’editoria libraria, strangolerà le piccole case editrici.
Non è stato un Pesce d’Aprile. Il decreto ministeriale del 31 marzo che abolisce le tariffe agevolate postali per l’editoria libraria, strangolerà le piccole case editrici. Per denunciare l’inesorabile epilogo oltre un centinaio di piccoli (ma agguerriti) editori hanno lanciato un appello ai ministri di Economia e Sviluppo economico, Tremonti e Scajola, affinché il provvedimento venga ritirato al più presto.
Questione di vita o di morte. L’aumento del 700 per cento delle tariffe di spedizione postale rischia infatti di inaridire irrimediabilmente lo sviluppo di questo mercato che in Italia fattura oltre il 40 per cento del totale. Un settore fino a oggi molto vitale e che ha saputo reagire con fantasia e acume al perdurare della crisi economica.
«Le case editrici, specie quelle piccole e indipendenti - si legge nella nota -sopravvivono senza incentivi statali di nessun genere, tengono duro anche durante la crisi, scommettono sulle librerie e sui lettori e diffondono cultura, pluralità di opinioni e sapere, pur in assenza di una seria legge a sostegno della loro attività, come avviene invece nella maggior parte dei Paesi europei».
Causando «un rilevante danno economico agli editori», conclude l’appello, il provvedimento mette in pericolo «il loro fondamentale ruolo sociale». «Tanto per parlare un po’ di numeri, perché quelli si capiscono facilmente - osserva Silvia De Marchi, caporedattrice di Mangrovie edizioni -, per spedire un libro di narrativa si passa da una tariffa di 0,97 euro a una ordinaria di 5,20. Se un libro costa 12 euro che fine fa il guadagno dell’editore? E quello di un libraio?».
http://www.terranews.it/news/2010/04/il-decreto-killer
La cosa mi dispiace fino a un certo punto.
La realtà editoriale italiana è malata fino al midollo, siamo allo stesso tempo il paese che produce più manoscritti e quello che acquista meno libri: l'ambiente è zeppo di furbetti senza scrupoli pronti a pubblicare (a pagamento) qualunque porcata pur di spillare qualche soldo al mediocre montato di turno.
anonimizzato
07-04-2010, 20:30
Siete sempre a pensare male, capisco se Berlusconi avesse interessi anche nell'editor...
...ops.
anonimizzato
07-04-2010, 20:32
che razza di ragionamento sarebbe? "alla gente non importa quindi facciamo un po' come cazzo ci pare :fagiano:"?
http://www.youtube.com/watch?v=u-NRmT0R5eg
entanglement
07-04-2010, 20:35
Il problema qui è che se un utente fa un intervento sensato passa per comunista. Tenebra non è di sinistra: ha semplicemente detto la verità in merito al rapporto fra gli italiani e i libri, che non è certo un rapporto d'amore.
oh a volte passa anche per legaiolo e gli rinfacciano (come se fosse colpa dell'utente...) che il sig Renzo Bossi detto "la trota" sia stato eletto a brescia
il decreto risponde a due evidenti obiettivi, il primo con l'intento di censurare ed affossare voci fuori dal coro, il secondo con quello di favorire le aziende del capo del governo, governo dal quale "casualmente" il decreto è stato creato. Siamo un paese senza futuro, anzi un paese di merda.
Esatto, ci guadagna sia dal punto di vista delle sue aziende contro la concorrenza, sia da quello della censura e strangolamento subdolo (è tutto fatto in srodina) di cultura e informazione fuori dal (suo) coro: operazione analoga, anche se nel settore televisivo, ha fatto contro sky (e penso che tornerà all'attacco) come ha ricordato Tenebra.
Mi chiedo quale settore sarà la prossima "vittima" di questo governo del Monopolio: anche perchè esclusi chi lavora per lui e chi ci guadagna direttamente, la maggior parte dei citadini ci PERDE in questo modo, anche dal punto di vista economico perchè si pagheranno di più tanti libri.
1) a parte che un prioritaria costa meno di 5.20€,
2) poi ci sarebbe sempre la versione digitale,
3) infine se prendi la macchina e vai in libreria tra benzina parcheggio e tempo perso ti costa molto di più
4) poi non è che sono esenti anche quelle raccolte di minchiate che si vedono in TV?
1) i libri non si spediscono mica in prioritaria
2) certo, come no, è noto che TUTTI i prodotti editoriali vengono realizzati anche in versione digitale e che TUTTI gli acquirenti dispongono di un computer per leggerli, certo...
3) come dire che è meglio non andare in libreria a perdere tutto quel tempo? :p
4) scusa, a proposito delle raccolte di minchiate, ma questo tuo post come lo definiresti? :p
Jacoposki
07-04-2010, 22:18
http://www.youtube.com/watch?v=u-NRmT0R5eg
era ovviamente un riferimento a questo :asd:
scusate ma il cosiddetto "piego di libri" è stato quindi abolito ?
AVVENIRE - 3 Aprile 2010
Colpo mortale all’editoria
Pesce(cane) d’aprile per 8.000 testate
Ma che bel pesciolone d’aprile. Vivi di stenti perché si sa che la stampa annaspa. Hai appena chiuso la campagna abbonamenti. Raggiungi i lettori tramite le Poste Italiane, con i cassetti ingolfati di proteste per ritardi e mancate consegne. E che cosa succede giovedì scorso? Un pesce, anzi un pescecane d’aprile: entra in vigore il decreto interministeriale che sopprime le agevolazioni postali per tutta l’editoria libraria, quotidiana e periodica. A spanne, si tratta di circa ottomila testate, tra minuscole e grandi. Questa compresa.
Gnam, il pescecane rischia di papparsi una buona fetta del branco delle ottomila. Sono a rischio, ad esempio, i bollettini di informazione e raccolta fondi delle Ong. In 23 hanno sottoscritto una protesta: le nostre spese di spedizione subiranno un incremento del 500 per cento, lamentano. Tra le firme troviamo molti poco noti e alcuni noti come Amnesty International, Medici Senza Frontiere, Greenpeace, Unicef Italia, Wwf Italia, Moige. Non moriranno per questo; semplicemente, una fetta considerevole di fondi andranno alle Poste, anziché agli aiuti. L’Uspi (Unione stampa periodica) parla di "inaudita gravità", con un aumento dei costi del 120 per cento ad abbonamenti già venduti. Protesta la Fnsi (sindacato dei giornalisti). Adiconsum addirittura suggerisce al Governo: ma non potevate aumentare le tariffe soltanto alle pubblicazioni commerciali? Per loro, le agevolazioni sono in effetti incentivi alla pubblicità…
Quella pubblicità, aggiungiamo noi, che sulla stampa è sempre più scarsa anche perché in Italia, caso unico nel mondo occidentale, un’azienda può distribuire i propri investimenti pubblicitari come le pare, anche tutto alla tv, lasciando agli altri media le briciole.
La Fisc, la Federazione dei 186 settimanali diocesani che diffondono un milione di copie, in una lettera indirizzata a Berlusconi, Letta e Bonaiuti fa notare che l’aumento improvviso sarebbe di oltre il 121 per cento; che molte testate dovrebbero chiudere; e che comunque qualcosa non quadra. È vero: a partire dalla legge 46 del 2004 è stato previsto, e sempre ribadito, che il rimborso a Poste Italiane per le agevolazioni viene effettuato nei limiti dello stanziamento previsto nei capitoli. Ma la norma prevede che siano i rimborsi a Poste Italiane a dipendere dall’ammontare dello stanziamento, non le tariffe agevolate. Per la Fisc, il decreto pesce d’aprile è "un atto gravissimo e antidemocratico perché viene a colpire il pluralismo dell’informazione".
E forse proprio questo è il punto. Quanto ci sta a cuore il pluralismo dell’informazione? Quanti, nel nostro Paese, hanno coscienza che più voci, anche fortemente dissonanti tra di loro, sono garanzia di libertà per tutti? Chi riesce ancora a comprendere che l’esistenza, sia pure precaria, della libera stampa è un bene per l’intera collettività, un bene anche per chi non legge e neanche guarda le figure, un bene per chi vota e chi si astiene, un bene per chi s’informa ed è impegnato e un bene anche per chi se ne frega?
Questo è il punto. È un bene talmente prezioso da meritarsi perfino un modesto sostegno da parte del Parlamento e del Governo, che esistono proprio perché siamo un Paese democratico dove le idee circolano liberamente. Se alle idee togliamo il francobollo, non circolano più. E ci rimettiamo tutti. Perfino le stesse Poste. Perfino, guarda un po’, il Governo.
Umberto Folena
scusate ma il cosiddetto "piego di libri" è stato quindi abolito ?
Si, temo proprio si tratti anche di quello.... :muro:
I bookcorsari come me ringraziano (per chi non lo sapesse... http://www.bookcrossing.com ).
LuVi
claudioborghi
08-04-2010, 00:45
Il decreto killer
Ma non era mica un'idea di Grillo?
http://www.grillonews.com/index.php?option=com_content&task=view&id=222&Itemid=6
Jacoposki
08-04-2010, 00:52
Ma non era mica un'idea di Grillo?
http://www.grillonews.com/index.php?option=com_content&task=view&id=222&Itemid=6
adesso vi va bene anche grillo se dice qualcosa che vagamente ricorda un provvedimento di questo governo? :asd:
comunque ti renderai perfettamente conto che questo provvedimento colpisce tutti indistintamente invece di salvaguardare i piccoli editori che comunque diffondono cultura e colpire invece più sui soldi regalati a pseudo-giornali di partiti più o meno esistenti che magari nemmeno arrivano in edicola. :rolleyes:
claudioborghi
08-04-2010, 01:08
adesso vi va bene anche grillo se dice qualcosa che vagamente ricorda un provvedimento di questo governo?
No, non mi va bene perche' il mio interesse alla questione e' molto basso. Se voglio un libro ci sono bellissime biblioteche o librerie... penso che la spedizione per posta sia un problema di pochi e soprattutto legato agli abbonamenti dei giornali. Non conosco la questione ma ad occhio e' un sussidio e da liberista i sussidi non mi piacciono, non cambio idea a seconda di quello che propone Grillo.
Mi domandavo semplicemente perche' della gente che inneggiava ad un referendum adesso si scandalizza se quello che chiedeva viene, almeno in parte, attuato.
Si, temo proprio si tratti anche di quello.... :muro:
I bookcorsari come me ringraziano (per chi non lo sapesse... http://www.bookcrossing.com ).
LuVi
da quello che ho intuito se si tratta del piego di libri è stata abolita la tariffa agevolata degli editori
quelle per i privati sono (dovrebbero essere):
* fino a 2 Kg 1,28 euro per posta ordinaria e 3,63 per raccomandata
* fino a 5 Kg 3,95 euro per posta ordinaria e 6,30 per raccomandata
adesso vi va bene anche grillo se dice qualcosa che vagamente ricorda un provvedimento di questo governo? :asd:
comunque ti renderai perfettamente conto che questo provvedimento colpisce tutti indistintamente invece di salvaguardare i piccoli editori che comunque diffondono cultura e colpire invece più sui soldi regalati a pseudo-giornali di partiti più o meno esistenti che magari nemmeno arrivano in edicola. :rolleyes:
Fra l'altro non c'entra manco un razzo, quello che ha riportato l'economista di larga fama... :rolleyes: e soprattutto non c'entra un razzo con me....
AVVENIRE - 3 Aprile 2010
...le nostre spese di spedizione subiranno un incremento del 500 per cento, lamentano. Tra le firme troviamo molti poco noti e alcuni noti come Amnesty International, Medici Senza Frontiere, Greenpeace, Unicef Italia, Wwf Italia, Moige.
E questo è forse l'unico vantaggio del decreto, riduciamo la capacità di propaganda di certa spazzatura...
No, non mi va bene perche' il mio interesse alla questione e' molto basso. Se voglio un libro ci sono bellissime biblioteche o librerie... penso che la spedizione per posta sia un problema di pochi e soprattutto legato agli abbonamenti dei giornali.
Invece no, è certo legato ai quotidiani o periodici, ma col "piego di libri" le case editrici minori facevano arrivare i testi alle "bellissime biblioteche o librerie".
Perchè la maggior parte dei libri arriva in numero di copie inferiore a 5 ad una libreria e passa del tempo prima che siano smaltite tutte (il tutto sempre grazie alla risibile attitudine alla lettura degli italiani).
Solo le case editrici più grandi, come Monda...cough...dori, possono permettersi di razionalizzare la distribuzione tramite librerie di proprietà e corrieri e grazie ai grandi numeri tenere sotto controllo le spese di spedizione.
Pensate al libro di testo del pargolo, a settembre. Nel Bel Paese c'è la pessima abitudine di far cambiare agli studenti i libri di testo a raffica, spesso libri scritti dagli stessi insegnanti (i furboni...). Credete che questi pubblichino con MONDADORI, SPERLING & KUPFNER o RIZZOLI?
Macchè, case editrici minuscole. E queste come pensate che facciano arrivare i libri in libreria? Pagano a peso d'oro un corriere? No... almeno, non finora.
Che poi, se l'abolizione delle tariffe postali privilegiate serva a far sparire questo malcostume appena citato o altri simili, ben venga.
In realtà, farà più danno che altro, e come ormai d'abitudine, favorirà pochi, selezionati soggetti che sono MOLTO facilmente individuabili.
Jacoposki
08-04-2010, 10:23
Invece no, è certo legato ai quotidiani o periodici, ma col "piego di libri" le case editrici minori facevano arrivare i testi alle "bellissime biblioteche o librerie".
Perchè la maggior parte dei libri arriva in numero di copie inferiore a 5 ad una libreria e passa del tempo prima che siano smaltite tutte (il tutto sempre grazie alla risibile attitudine alla lettura degli italiani).
Solo le case editrici più grandi, come Monda...cough...dori, possono permettersi di razionalizzare la distribuzione tramite librerie di proprietà e corrieri e grazie ai grandi numeri tenere sotto controllo le spese di spedizione.
this.
credevo fosse ovvio che il problema non era tanto per l'acquisto online con spedizione, ma proprio per la spedizione da casa editrice a libreria.
Imho alla stragrande maggioranza dei cittadini italiani non frega nulla del decreto killer.
Certo, mica hanno abolito uno dei mille reality.
this.
credevo fosse ovvio che il problema non era tanto per l'acquisto online con spedizione, ma proprio per la spedizione da casa editrice a libreria.
Oltretutto, piccolo OT per chi vede nel decreto un incentivo al passare al digitale: probabilmente non lo sapete, ma l'IVA in italia sui libri è agevolata, al 10% mi pare.
Sugli ebook, ovvero stesso prodotto ma formato diverso?
Ovviamente è del 20% :muro:
Tralasciando il fatto che "grazie" all'iPad (mattonella su cui è improponibile leggersi veramente un libro, ha un LCD e non un e-ink), le canaglie in tutto il mondo hanno alzato il prezzo medio di un ebook da 9,99 dollari a 14,99 (ed i costi per loro sono enormemente inferiori) credete che un libro in formato digitale vi costerà molto meno di un libro cartaceo?
Beata innocenza... preparatevi a dover pagare, da qui ad un paio d'anni, un ebook la stessa cifra di un libro cartaceo, ed in più a dovervi comprare l'ebook e a dover litigare coi formati proprietari.
Nel frattempo, i libri cartacei costeranno minimo 5 euro in più a copia. Già me li vedo, i best-seller di 200 pagine a 35/40 euro...
DonaldDuck
08-04-2010, 10:53
Scusate per l'OT
@ Tenebra: potresti per cortesia abilitarmi ad inviarti pvt? Grazie.
doctorstein
08-04-2010, 11:19
Oltretutto, piccolo OT per chi vede nel decreto un incentivo al passare al digitale: probabilmente non lo sapete, ma l'IVA in italia sui libri è agevolata, al 10% mi pare.
Sugli ebook, ovvero stesso prodotto ma formato diverso?
Ovviamente è del 20% :muro:
Tralasciando il fatto che "grazie" all'iPad (mattonella su cui è improponibile leggersi veramente un libro, ha un LCD e non un e-ink), le canaglie in tutto il mondo hanno alzato il prezzo medio di un ebook da 9,99 dollari a 14,99 (ed i costi per loro sono enormemente inferiori) credete che un libro in formato digitale vi costerà molto meno di un libro cartaceo?
Beata innocenza... preparatevi a dover pagare, da qui ad un paio d'anni, un ebook la stessa cifra di un libro cartaceo, ed in più a dovervi comprare l'ebook e a dover litigare coi formati proprietari.
Nel frattempo, i libri cartacei costeranno minimo 5 euro in più a copia. Già me li vedo, i best-seller di 200 pagine a 35/40 euro...
è del 4%
è del 4%
Vero, ma sul cartaceo...
Scusate per l'OT
@ Tenebra: potresti per cortesia abilitarmi ad inviarti pvt? Grazie.
OT, dovresti farlo prima tu, che ne pensi?
doctorstein
08-04-2010, 11:32
Vero, ma sul cartaceo...
Si, si parlava di quello.
Per semplificare l'editore paga l'IVA al 4% e poi da li in poi tutte le transazioni sono esenti IVA. L'iva viene pagata vado a memoria sul 60% della tiratura.
Per quanto riguarda la distribuzione e le spedizione, si spera si eliminio gran parte delle putxxxnate che ci sono in giro.
Comunque non sono per niente d'accordo sulla legge anche se di fatto vanno a colpire chi spedisce direttamente al pubblico. Quasi tutte le case editirci si avvalgono di un distributore che gestisce anche il magazzino e spedisce periodicamente in "groupage" alle sue librerie clienti. Es. Al raggiungimento dei 100 €.
Per gli ebook l'iva è al 20% perchè non c'è una tiratura su cui applicare il regime forfettario.
Però calcolando che il costo copia digitale per un editore è nullo, il prezzo di vendita è ricavo puro.
Dubito che l'ebook possa spodestare in breve tempo il cartaceo, ad esempio nei libri fotografici o artistici.
Per gli ebook l'iva è al 20% perchè non c'è una tiratura su cui applicare il regime forfettario.
Però calcolando che il costo copia digitale per un editore è nullo, il prezzo di vendita è ricavo puro.
Appunto, ricavo puro - anche perchè, se non erro, è pur vero che alcune case editrici riconoscono agli autori maggiori percentuali sugli e-book, ma sono briciole, il resto è incamerato.
Ed all'acquirente viene fatto pagare un rincaro varie volte superiore rispetto a quello che c'è sul libro cartaceo, a conti fatti.
Altro che incentivare il cambiamento...
Per quel che riguarda il tasso d'adozione degli e-book, sta esplodendo negli Usa da un anno, ma il nostro è un mercato diverso. Sarà la manna solo per parte dei grandi lettori (categoria al lumicino in Italia) perchè parte non riesce comunque a staccarsi dal lato emotivo del libro cartaceo: la copia rilegata, l'odore della carta, lo spettacolo della libreria piena... lo so per esperienza personale :D
Io passerò all'ebook principalmente perchè sono un geek, e perchè non ho più nemmeno mezzo centimetro cubo per metterci altri libri. Pura praticità. Ma se avessi lo spazio...
LightIntoDarkness
08-04-2010, 12:05
TREMONTI ad un comizio elettorale della lega:
"Noi siano gente semplice, poche volte ci capita di leggere un libro"
.. bisogna stare attenti quando parla quell'uomo.
TREMONTI ad un comizio elettorale della lega:
"Noi siano gente semplice, poche volte ci capita di leggere un libro"
.. bisogna stare attenti quando parla quell'uomo.
Ma che davero davero?
Steinoff
08-04-2010, 13:41
TREMONTI ad un comizio elettorale della lega:
"Noi siano gente semplice, poche volte ci capita di leggere un libro"
.. bisogna stare attenti quando parla quell'uomo.
Cazzarola, ma l'ha detto sul serio???????
:doh: :doh: :doh:
Ora anche la Cultura e' ufficialmente un male.
Se continua cosi' l'Italia diventera' terreno di coltura ideale per gli schiavi ed i servi del XXI secolo.
La cancellazione dei contributi all'editoria è una delle battaglie di Grillo. E in Italia se non si leggono libri non è certo per questione di soldi.
La cancellazione dei contributi all'editoria è una delle battaglie di Grillo. E in Italia se non si leggono libri non è certo per questione di soldi.
Un momento, non confondiamo le mele con le pere.
Non seguo Grillo nè mai lo farò, ma con "contributi all'editoria" si intende di solito il fiume di denaro pubblico sversato nelle casse di quotidiani, mensili o periodici vari a prescindere dalla tiratura, come finanziamento in sè e per sè.
Per intenderci, tutti quei milioni di euro gettati nel pozzo per sovvenzionare opuscoli come il Campanile di Mastella, o le vagonate di soldi dati ai quotidiani nazionali o di partito (mi pare che li prendano tutti, escluso forse uno o due quotidiani. Di certo li prendono Repubblica, Corriere, Libero etc) che vanno a finire a pagare lautissimi stipendi alle varie finte cariche.
Abolire quelli, sarebbe stata cosa buona e giusta - ma mai si farà perchè tutti i partiti politici e lobbies varie hanno un qualche foglio di carta straccia che pubblicano un paio di volte l'anno in un centinaio di copie che vanno al macero, e per il quale prendono centinaia di migliaia di euro a fondo perso.
Il decreto di cui si parla qui invece tocca un contributo la cui entità è nettamente minore a quello, e la cui utilità e ricaduta sulle tasche dei cittadini è nettamente maggiore.
LightIntoDarkness
08-04-2010, 15:40
Ma che davero davero?
Cazzarola, ma l'ha detto sul serio???????
http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50174977 (http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50174977)
Dal minuto 24 in poi.
GUARDATELO PERCHE' E' ALLUCINANTE..
..così come la faccia di Tosi in studio
Scannabue²
08-04-2010, 16:00
AVVENIRE - 3 Aprile 2010
Colpo mortale all’editoria
Pesce(cane) d’aprile per 8.000 testate
Tra le firme troviamo molti poco noti e alcuni noti come Amnesty International, Medici Senza Frontiere, Greenpeace, Unicef Italia, Wwf Italia, Moige.
... beh ... dietro tutto questo ... si capisce benissimo la manovra de bberluscone ...
... metterà economicamente in ginocchio queste organizzazioni ... e poi se le comprerà per un tozzo di pane ... :read:
... già me lo vedo ...
... Amnesty International cambierà ragione sociale ... si chiamerà "Prescription International" ... :fagiano:
... e invece di perdere tempo dietro a qualche detenuto politico morto de fame ... si occuperà di portare all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale ... le miserevoli condizioni in cui versano bancarottieri ... squali ... caimani ... ex dittatori ... colti in fragrante e ingiustamente processati ... se non addirittura condannati (omg) ... e non lesinerà mezzi e avvocati affinché gli siano restituiti patrimoni e cariche ... ingiustamente sottrattigli dai giudicikomunisti di tutto il mondo ...
... e soprattutto ... lotterà con ogni mezzo per giungere ad una moratoria internazionale delle condanne contro i suddetti bancarottieri e caimani ... per poi far approvare in ogni paese delle giuste leggi ... da considerare patrimonio di ogni società civile ... che evitino il ripetersi in futuro di simili abomini ... MAI PIU' ... :O
... Medici Senza Frontiere ... pure questa cambierà ragione sociale ... diventerà "Estetisti Senza Frontiere" ...
... abbandonerà l'insulsa attività di andare a ricucire vittime di guerra ... bambini mutilati dagli ordigni ... terremotati ... tsunamati ... katrinati ... affamati e appestati di tutto il mondo ...
... e si occuperà invece di raccogliere fondi ... allo scopo di promuovere in tutto il pianeta ... e rendere disponibili a tutti ... dagli abitanti delle tonga a quelli del burkina faso ... quei piccoli e grandi interventi ... che miglioreranno in modo tangibile la qualità della vita di suddette popolazioni ...
... come il trapianto di capelli ... la liposuzione addominale ... l'eliminazione delle antiestetiche borse sotto agli occhi ... zinne e culi de silicone ... iniezioni de collagene per spiana' le rughe ...
... e così finalmente quando al tiggiuno ... faranno dei reportage sul continente africano ... non vedremo più quei crani spelacchiati ... quelle pance gonfie ... quelle zinne rinsecchite e quelle facce grinzose ... che la sera davanti ar piatto de bucatini alla matriciana ... nun se ponno proprio guarda' :doh: ... (e diciamole 'ste cose) ...
hellohaka
08-04-2010, 17:39
ROMA - Addio tariffe postali agevolate per il non profit. Dal primo aprile, spedire il proprio giornale associativo, le lettere di ringraziamento ai donatori o pianificare una nuova raccolta fondi tramite le Poste costerà il cinquecento per cento in più. A sancirlo è il decreto interministeriale del 30 marzo 2010 pubblicato a tempo di record sulla Gazzetta Ufficiale del 31 marzo 2010 n. 75. Due semplici articoli, poche righe, in cui si dice senza tanti giri di parole che: "Le tariffe agevolate per le spedizioni di prodotti editoriali di cui ai decreti ministeriali del 13 novembre 2002 e del 1° febbraio 2005, continuano ad applicarsi fino al 31 marzo 2010". Dopo quella data, nessuno sconto per nessuno. Firmato: ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, in accordo col ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti. E scoppia la protesta della società civile.
http://www.repubblica.it/economia/2010/04/07/news/cancellate_le_tariffe_postali_agevolate_rivolta_del_no-profit_contro_il_decreto-3174663/?rss
Quelli che stanno difendendo questa PORCATA dovrebbero solo VERGOGNARSI
io come corriere trasporto moltissime pubblicazioni editoriali (sopratutto mondadori e rizzoli) sda paga circa € 1,30 a spedizione, poste italiane incassa circa 0,97 €uro cent a spedizione, è chiaro che queste tariffe da fame andavano ritoccate.mondadori se non mi sbaglio è di propietà del berlusca,non sò in che modo aumentando le tariffe se ne avvantaggi.l'unica cosa che mi fà incazzare è che di questo aumento noi corrieri non vedremo nemmeno un cent:rolleyes:
StefAno Giammarco
09-04-2010, 02:55
OT, dovresti farlo prima tu, che ne pensi?
Non mi pare tu sia Tenebra, farti una vagonata di affari tuoi? Se hai da dire sugli argomenti dei 3d dì altrimenti taci almeno in pubblico su questo forum, in privato non mi riguarda ne mi interessa.
Non mi pare tu sia Tenebra, farti una vagonata di affari tuoi? Se hai da dire sugli argomenti dei 3d dì altrimenti taci almeno in pubblico su questo forum, in privato non mi riguarda ne mi interessa.
Che dici? L'ho aperto io il thread :confused:. L'altro utente l'ha chiesto in pubblico, ed era ot, così come quello che ho chiesto io a lui, quindi?!?!? Da utente a utente. ma perchè sei così nervoso? :confused: :)
Pace e bene :)
MesserWolf
09-04-2010, 07:49
Un momento, non confondiamo le mele con le pere.
Non seguo Grillo nè mai lo farò, ma con "contributi all'editoria" si intende di solito il fiume di denaro pubblico sversato nelle casse di quotidiani, mensili o periodici vari a prescindere dalla tiratura, come finanziamento in sè e per sè.
Per intenderci, tutti quei milioni di euro gettati nel pozzo per sovvenzionare opuscoli come il Campanile di Mastella, o le vagonate di soldi dati ai quotidiani nazionali o di partito (mi pare che li prendano tutti, escluso forse uno o due quotidiani. Di certo li prendono Repubblica, Corriere, Libero etc) che vanno a finire a pagare lautissimi stipendi alle varie finte cariche.
Abolire quelli, sarebbe stata cosa buona e giusta - ma mai si farà perchè tutti i partiti politici e lobbies varie hanno un qualche foglio di carta straccia che pubblicano un paio di volte l'anno in un centinaio di copie che vanno al macero, e per il quale prendono centinaia di migliaia di euro a fondo perso.
Il decreto di cui si parla qui invece tocca un contributo la cui entità è nettamente minore a quello, e la cui utilità e ricaduta sulle tasche dei cittadini è nettamente maggiore.
tenebra quoto tutto , ma che i contributi ai quotidiani vadano eliminati è discutibile . E' vero che probabilmente ora se ne abusa (i giornali "politici" non dovrebbero riceverli), ma una forma di incentivo per tenere in piedi il mondo dell'editoria, che di suo è in una fase delicata, non lo vedo come un male.
Anche perchè è un modo per incentivare la lettura, la creazione di un buon giornalismo etc etc anche se mi rendo conto che per ora abbia funzionato molto male .... non abbiamo un numero di lettori sufficiente per sperare che basti la raccolta pubblicitaria e il prezzo, e tutto sommato avere quotidiani di livello superiore al metro è una cosa buona e giusta . Paradossalmente probabilmente sopravviverebbero giusto i quotidiani più faziosi e polemici , perchè si sa che fa più $ il giornalismo di parte che quello vero.
tenebra quoto tutto , ma che i contributi ai quotidiani vadano eliminati è discutibile . E' vero che probabilmente ora se ne abusa (i giornali "politici" non dovrebbero riceverli), ma una forma di incentivo per tenere in piedi il mondo dell'editoria, che di suo è in una fase delicata, non lo vedo come un male.
Anche perchè è un modo per incentivare la lettura, la creazione di un buon giornalismo etc etc anche se mi rendo conto che per ora abbia funzionato molto male .... non abbiamo un numero di lettori sufficiente per sperare che basti la raccolta pubblicitaria e il prezzo, e tutto sommato avere quotidiani di livello superiore al metro è una cosa buona e giusta . Paradossalmente probabilmente sopravviverebbero giusto i quotidiani più faziosi e polemici , perchè si sa che fa più $ il giornalismo di parte che quello vero.
Il mondo dell'editoria periodica in Italia è DA SEMPRE in una fase delicata.
La colpa va equamente suddivisa tra lettori mancanti e scarsi, ingresso delle nuove tecnologie e oggettiva incapacità del giornalismo italiano.
I lettori sono sempre stati pochi rispetto agli altri paesi, se poi guardiamo le ultime generazioni c'è da rabbrividire. Quante persone conoscete che leggono almeno una o due volte la settimana un quotidiano, che abbiano meno di trent'anni? Se manca la domanda, è inutile sostenere con fondi pubblici un'offerta sproporzionata. Non volevamo il liberismo? Si tolgono i fondi e il migliore sopravvive.
Le nuove tecnologie, ovvero tv prima e internet poi, hanno dato una mazzata non da poco ai giornali. Le notizie si "consumano" più in fretta e vi si accede gratis. Poco importa al lettore medio che la qualità sia minore, il succo è quello.
Parlando di qualità, il giornalismo italiano ha perso le grandi firme da almeno trent'anni. Oggi abbiamo lacchè e pennivendoli, le maggiori testate sono tutte al soldo di quest'imprenditore o di quel gruppo politico. Oggettivamente non esiste un quotidiano in cui si possa trovare un certo numero di giornalisti CHE SANNO SCRIVERE e ANALIZZARE LE NOTIZIE in modo DEL TUTTO imparziale.
Troviamo invece, come fai notare anche tu, una serie di "interpretazioni" basate sui preconcetti o su quello che il target del giornale vuole sentire. Il che non è giornalismo. Un mio professore di italiano alle superiori diceva "ci sono giornali e fogliacci. Hanno la stessa forma ma uno vi dà notizie che possono piacervi o meno, l'altro vi dice quello che volete sentire"
Ovviamente, questo deriva anche dal fatto che il giornalismo è un mestiere ben pagato solo per alcuni (gli intoccabili, messi lì dal padrone, che scrivono le stesse cose da decenni, per seguire determinati interessi) mentre per i giornalisti veri la paga è da fame.
La soluzione non è continuare a riempire i giornali di contributi (che tanto vanno a finire nelle mani degli EDITORI e non certo dei giornalisti) ma passare alle nuove tecnologie.
Quanti di voi leggono il Corriere o la Repubblica online? Qui, forum di geek, quasi tutti. Anch'io.
Ora, il Corriere da poco si fa pagare un tot a notizia per chi lo visita via iPhone (e presto via iPad). Tanto, sono esosi, la qualità non corrisponde al prezzo etc, ma la via è quella che sarà presto seguita da molti altri.
A costi irrisori per loro, maggiorati per noi.
Ti pare giusto continuare a foraggiarli? De Benedetti poi se n'è uscito con trovate ancora più abominevoli un paio di mesi fa... presto rischieremo non solo di pagare moltissimo per leggere le notizie, ma anche di averle già pagate alla fonte con i contributi - che ovviamente questi signori non vogliono mollare.
E la qualità, sempre peggiore, sempre più balle faziose pagate a peso d'oro.
^TiGeRShArK^
09-04-2010, 09:17
No, non mi va bene perche' il mio interesse alla questione e' molto basso. Se voglio un libro ci sono bellissime biblioteche o librerie... penso che la spedizione per posta sia un problema di pochi e soprattutto legato agli abbonamenti dei giornali. Non conosco la questione ma ad occhio e' un sussidio e da liberista i sussidi non mi piacciono, non cambio idea a seconda di quello che propone Grillo.
Mi domandavo semplicemente perche' della gente che inneggiava ad un referendum adesso si scandalizza se quello che chiedeva viene, almeno in parte, attuato.
guarda che lo si sapeva già che voi pseudo-liberisti non avete la benchè minima idea di cosa voglia dire essere liberali. :)
E infatti con questa mossa state letteralmente STRANGOLANDO il mercato della piccola editoria per favorire, as usual, lo re. :)
E, come effetto collaterale, anch'esso a voi gradito, tirate anche una bella mazzata alla CULTURA.
Ma si sa che per controllare efficacemente le masse avete bisogno che l'IGNORANZA dilaghi. :)
sid_yanar
09-04-2010, 09:23
più ignoranza per tutti :O
è il loro mondo perfetto ;)
a parte che un prioritaria costa meno di 5.20€, poi ci sarebbe sempre la versione digitale, infine se prendi la macchina e vai in libreria tra benzina parcheggio e tempo perso ti costa molto di più
poi non è che sono esenti anche quelle raccolte di minchiate che si vedono in TV?
Per me il tempo che dici non e' tempo perso ma un piacevole modo di passare un pomeriggio, parlo naturalmente delle grandi librerie dove puoi trascorrere molto tempo a scegliere quello che vuoi.
Naturalmente della rivoluzione digitale non si puo' non tener conto e se per quanto riguarda la narrativa preferisco ancora la carta per la parte scientifica tecnica preferisco il digitale con le funzioni di ricerca ed altre.
pistacchio89
09-04-2010, 09:40
No, non mi va bene perche' il mio interesse alla questione e' molto basso. Se voglio un libro ci sono bellissime biblioteche o librerie... penso che la spedizione per posta sia un problema di pochi e soprattutto legato agli abbonamenti dei giornali. Non conosco la questione ma ad occhio e' un sussidio e da liberista i sussidi non mi piacciono, non cambio idea a seconda di quello che propone Grillo.
Mi domandavo semplicemente perche' della gente che inneggiava ad un referendum adesso si scandalizza se quello che chiedeva viene, almeno in parte, attuato.
Se voglio un libro preferisco acquistarlo direttamente dall'editore, specie se è una piccola casa, invece di chiedere che una biblioteca ne prenda una copia, ammesso che lo faccia, per poi essere costretto a leggerlo lì oppure dover attendere che rientri da un prestito chissà quando.
Da liberista i sussidi non ti piacciono, ma scrivere su un quotidiano che li riceve e schierarsi dalla parte di un editore che li toglie ai suoi concorrenti non sembra dispiacerti più di tanto. :rolleyes:
thewebsurfer
09-04-2010, 11:27
Da liberista i sussidi non ti piacciono, ma scrivere su un quotidiano che li riceve e schierarsi dalla parte di un editore che li toglie ai suoi concorrenti non sembra dispiacerti più di tanto. :rolleyes:
dato che fortunatamente non lo conosco bene (forumisticamente, ovvio) di solito che fa in questi casi? smette semplicemente di postare fino alla prossima notizia da commentare (e/o menzogna da postare)?
o continua ignorando il post e ciò che ha detto sugli aiuti pubblici ai giornali, sul quale, è indubbio, sarebbe stato meno ridicolo nel tacere?
lo chiedo per puro per interesse sociologico, non certo per conoscere le risposte tipo del berlusconiano in questi casi..di esempi in tv di questi ultimi ce ne sono fin troppi
MesserWolf
09-04-2010, 11:54
Il mondo dell'editoria periodica in Italia è DA SEMPRE in una fase delicata.
La colpa va equamente suddivisa tra lettori mancanti e scarsi, ingresso delle nuove tecnologie e oggettiva incapacità del giornalismo italiano.
I lettori sono sempre stati pochi rispetto agli altri paesi, se poi guardiamo le ultime generazioni c'è da rabbrividire. Quante persone conoscete che leggono almeno una o due volte la settimana un quotidiano, che abbiano meno di trent'anni? Se manca la domanda, è inutile sostenere con fondi pubblici un'offerta sproporzionata. Non volevamo il liberismo? Si tolgono i fondi e il migliore sopravvive.
Le nuove tecnologie, ovvero tv prima e internet poi, hanno dato una mazzata non da poco ai giornali. Le notizie si "consumano" più in fretta e vi si accede gratis. Poco importa al lettore medio che la qualità sia minore, il succo è quello.
Parlando di qualità, il giornalismo italiano ha perso le grandi firme da almeno trent'anni. Oggi abbiamo lacchè e pennivendoli, le maggiori testate sono tutte al soldo di quest'imprenditore o di quel gruppo politico. Oggettivamente non esiste un quotidiano in cui si possa trovare un certo numero di giornalisti CHE SANNO SCRIVERE e ANALIZZARE LE NOTIZIE in modo DEL TUTTO imparziale.
Troviamo invece, come fai notare anche tu, una serie di "interpretazioni" basate sui preconcetti o su quello che il target del giornale vuole sentire. Il che non è giornalismo. Un mio professore di italiano alle superiori diceva "ci sono giornali e fogliacci. Hanno la stessa forma ma uno vi dà notizie che possono piacervi o meno, l'altro vi dice quello che volete sentire"
Ovviamente, questo deriva anche dal fatto che il giornalismo è un mestiere ben pagato solo per alcuni (gli intoccabili, messi lì dal padrone, che scrivono le stesse cose da decenni, per seguire determinati interessi) mentre per i giornalisti veri la paga è da fame.
La soluzione non è continuare a riempire i giornali di contributi (che tanto vanno a finire nelle mani degli EDITORI e non certo dei giornalisti) ma passare alle nuove tecnologie.
Quanti di voi leggono il Corriere o la Repubblica online? Qui, forum di geek, quasi tutti. Anch'io.
Ora, il Corriere da poco si fa pagare un tot a notizia per chi lo visita via iPhone (e presto via iPad). Tanto, sono esosi, la qualità non corrisponde al prezzo etc, ma la via è quella che sarà presto seguita da molti altri.
A costi irrisori per loro, maggiorati per noi.
Ti pare giusto continuare a foraggiarli? De Benedetti poi se n'è uscito con trovate ancora più abominevoli un paio di mesi fa... presto rischieremo non solo di pagare moltissimo per leggere le notizie, ma anche di averle già pagate alla fonte con i contributi - che ovviamente questi signori non vogliono mollare.
E la qualità, sempre peggiore, sempre più balle faziose pagate a peso d'oro.
Io mi reputo tendenzialmente liberista, e i sussidi mi danno quasi fisicamente fastidio :D ma reputo che avere il giornalismo sia davvero un servizio pubblico necessario , e così anche che sia necessario sostenere i settori che sono "portatori di cultura" (virgolette d'obbligo nel caso del pessimo giornalismo italiano).
In italia il mercato manca di fatto, va creato, va incentivato in qualche modo perchè il giornalismo serve. LA nostra è l'epoca delle informazioni per diana!
Come dicevo ci vorrebbero dei sistemi di incentivo e aiuto più intelligenti che non sussidi a pioggia e a gente che il giornalismo non sa proprio dove sta di casa. D'altronde niente incentivi potrebbe voler dire la morte proprio del giornalismo migliore italiano ....
Condivido certamente che so far i risultati siano stati incredibilmente scarsi , e che la tentazione di tagliare i fondi sia forte . Diciamo che se non ci fosse in ballo anche un cambio di paradigma del settore sarei molto più favorevole al taglio dei fondi.
marchigiano
09-04-2010, 14:35
se così fosse, e non ne siamo sicuri, non trovi che sarebbe stato più sensato escludere le raccolte di minchiate dai benefici postali salvaguardando le piccole case editrici?
si, se si vuole salvaguardare le piccole case editrici si fa un aiuto specifico ma non sulla spedizione
ed indovinate chi ha la più importante casa editrice :asd:
ah giusto è solo un caso :asd:
si perchè la legge è "i libri mondadori possono usufruire dello sconto, gli altri no" :rolleyes: (scherzo ovviamente)
C'è anche da dire che tante case editrici sfuttavano il T.R.E. per spedire cani e porci, cosa illegale... tipo la società per cui lavoro.
Comunque si, una bella batosta. Un pacco ordinario TRE passa da €0,89 a €7.
posta prioritaria fino a 350g e 25mm di spessore costa 2.20€, fino a 2kg e 5cm di spessore 8€
Quelli non vengono venduti in edicola? Credo che come spese in questo caso si intendano quelle che riguardano le ordinazioni da catalogo...
Per quanto riguarda gli e-book, io sono abbastanza favorevole perchè non trovo stancante leggere al computer ma non credo che si possa criticare chi vuole il piacere di sentire il libro vero tra le mani, my two cents.
Cmq è tutto sinergico: i tagli alla scuola sono l'inizio, così poi non si sentirà fastidio quando si taglierà l'editoria e il teatro:(
si potrebbe anche ordinare un libro da far spedire in tabacchierie recevitorie librerie autorizzate e andarli a ritirare li a prezzi di spedizione modici dato che possono fare per dire un pacco di 50 libri e suddividere la spedizione
Si, temo proprio si tratti anche di quello.... :muro:
I bookcorsari come me ringraziano (per chi non lo sapesse... http://www.bookcrossing.com ).
LuVi
aha un chiaro conflitto di interessi :D dimettiti fatti processare ecc...
Cazzarola, ma l'ha detto sul serio???????
:doh: :doh: :doh:
Ora anche la Cultura e' ufficialmente un male.
Se continua cosi' l'Italia diventera' terreno di coltura ideale per gli schiavi ed i servi del XXI secolo.
va bene essere ingenui ma pensare che tremonti non legge libri... :rolleyes: stava chiaramente ironizzando, lo fa spesso
docente all'uni di pavia e oxford, tributarista di livello internazionale, ha scritto anche una decina di libri... che dici li avrà almeno letti per correggere gli errori? ;)
StefAno Giammarco
10-04-2010, 02:17
dato che fortunatamente non lo conosco bene (forumisticamente, ovvio) di solito che fa in questi casi? smette semplicemente di postare fino alla prossima notizia da commentare (e/o menzogna da postare)?
o continua ignorando il post e ciò che ha detto sugli aiuti pubblici ai giornali, sul quale, è indubbio, sarebbe stato meno ridicolo nel tacere?
lo chiedo per puro per interesse sociologico, non certo per conoscere le risposte tipo del berlusconiano in questi casi..di esempi in tv di questi ultimi ce ne sono fin troppi
Facciamo a capirci: questo genere di post è inaccettabile, l'argomento non sono gli utenti ne lo possono essere. Per questa volta la chiudiamo con il rimbrotto ma se rifai posts di questo tipo saprai il perché della sospensione.
claudioborghi
10-04-2010, 09:27
Da liberista i sussidi non ti piacciono, ma scrivere su un quotidiano che li riceve e schierarsi dalla parte di un editore che li toglie ai suoi concorrenti non sembra dispiacerti più di tanto. :rolleyes:
"Il giornale" non riceve alcun contributo diretto. Quindi nessun vantaggio e nessun privilegio sugli altri. Nel caso anche il giornale usufruisse delle tariffe postali sussidiate e' ovvio che dovra' farne a meno anche lui.
dato che fortunatamente non lo conosco bene (forumisticamente, ovvio) di solito che fa in questi casi? smette semplicemente di postare fino alla prossima notizia da commentare (e/o menzogna da postare)?
o continua ignorando il post e ciò che ha detto sugli aiuti pubblici ai giornali, sul quale, è indubbio, sarebbe stato meno ridicolo nel tacere?
lo chiedo per puro per interesse sociologico, non certo per conoscere le risposte tipo del berlusconiano in questi casi..di esempi in tv di questi ultimi ce ne sono fin troppi
non è uno stupido nè un ingenuo, naturalmente.
in genere "si manifesta" solo quando c'è qualche speranza di convincere qualcuno. In buona sostanza quando lo vedi apparire è perchè ha ragione nella questione specifica, o almeno ha un punto di vista sostenibile argomentando.
( tratto da: "Fenomenologia del Borghi", 2008, Lorenzo Editore, Pavia :asd: )
EDit scusa StefanoGiammarco non avevo letto (rispondo man mano che leggo).
non edito perchè non ho scritto nulla di offensivo, se necessario edita tu ;)
claudioborghi
10-04-2010, 13:12
in genere "si manifesta" solo quando c'è qualche speranza di convincere qualcuno. In buona sostanza quando lo vedi apparire è perchè ha ragione nella questione specifica, o almeno ha un punto di vista sostenibile argomentando.
Acuto osservatore. Tuttavia c'e' un torto e una ragione in cio' che dici: il torto e' che non ho speranza di convincere nessuno ne voglio farlo (prova ne e' il mio atteggiamento volutamente antipatico - credi che avrei difficolta' a scrivere in stile suadente?).
La cosa giusta e' che intervengo quando ho ragione. Il bello e' che sapendo cio' c'e' sempre una schiera di kamikaze che si scagliano per dimostrare una causa persa ed e' il bello di questo forum: dato che non penso siano stupidi evidentemente ci credono ed e' quindi un esempio prezioso per individuare le errate convinzioni istillate dalla propaganda sinistro-dipietrista.
non hai affatto uno stile antipatico, anzi rispondi col sorriso anche a fronte degli attacchi più "bassi", sul personale, quando ti chiedono conto del tuo lavoro e dei tuoi soldi.
il 99 % della gente manderebbe (giustamente) a quel paese chi lo attacca in questo modo.
Le tue (encomiabili) calma e pazienza e noncuranza di questi atteggiamenti non sono casuali, naturalmente.
Ogni tanto esageri però, per esempio oggi vorresti far credere che vieni qui per capire come funziona la "propaganda sinistro-dipietrista".
Suvvia, non sei neanche un appassionato di hardware...
Vieni qui perchè ritieni che ci sia una "audience" interessante
Internet è la piccola trincea di molti "motorini azzurri" (e anche "rossi" naturalmente).
Chissà, magari hai davvero convinto qualcuno che Berlusconi è onesto e i giudici sono tutti cattivi :asd:
più ignoranza per tutti :O
è il loro mondo perfetto ;)
A prescindere dai risvolti che questo decreto può avere sull'economia del settore, siamo sicuri che "leggere" sia esattamente sinonimo di cultura e/o istruzione?
Tra non leggere niente o leggere solo libri scritti da gente tipo la De Filippi (o comunque solo i super best seller iper pubblicizzati) non so cosa sia meno peggio.
claudioborghi
10-04-2010, 23:59
non hai affatto uno stile antipatico, anzi rispondi col sorriso anche a fronte degli attacchi più "bassi", sul personale, quando ti chiedono conto del tuo lavoro e dei tuoi soldi.
il 99 % della gente manderebbe (giustamente) a quel paese chi lo attacca in questo modo.
:confused:
A parte che non vedo l'utilita' di mandare a quel paese qualcuno dato che verrei sospeso al volo...
Ma se fossi "simpatico" perche' mi tiro gli insulti?
FORSE potrei risultare "simpatico" a qualche lettore destro che non ha certo bisogno di essere convinto...
Uno che vuole fare proselitismo "seduce" l'avversario politico, di certo non lo sommerge di asd come faccio io con conseguente rancore e incazzatura...
Vabbuo, comunque basta psicanalisi, io piu' trasparente di cosi' non so essere. Ho detto sin dall'inizio chi ero, cosa facevo, che ero fazioso e che facevo apposta a fare l'antipatico per evitare di passare per uno in cerca di "conversioni" ... Sono capitato su questo forum ai tempi perche' c'era una discussione generata da un mio articolo che mi e' stata segnalata. Fate vobis.
pistacchio89
11-04-2010, 03:23
"Il giornale" non riceve alcun contributo diretto. Quindi nessun vantaggio e nessun privilegio sugli altri. Nel caso anche il giornale usufruisse delle tariffe postali sussidiate e' ovvio che dovra' farne a meno anche lui.
Tutti gli iscritti al ROC possono usufruire di quelle agevolazioni postali.
http://www.poste.it/postali/stampeperiodiche/index.shtml
Giocare con le parole non cambia la sostanza delle cose. I contributi indiretti (tariffe telefoniche e postali ridotte, IVA al 4%, rimborso carta, ecc.) finiscono per pesare molto di più di quelli diretti.
A parte il fatto che è quantomeno inopportuno che un editore di punto in bianco imponga quale contributi togliere all'editoria (e sicuramente la grandissima maggioranza di copie de Il Giornale non è venduta in abbonamento per posta), è palese che un tale provvedimento colpisce maggiormente le realtà più piccole che hanno risorse economiche e canali di distribuzione limitati, per non parlare delle pubblicazioni che non hanno fine di lucro.
Liberali a parole, poi nei fatti sussidi a manetta e leggi che colpiscono la concorrenza e le piccole realtà indipendenti. :rolleyes:
Tutti gli iscritti al ROC possono usufruire di quelle agevolazioni postali.
http://www.poste.it/postali/stampeperiodiche/index.shtml
Giocare con le parole non cambia la sostanza delle cose. I contributi indiretti (tariffe telefoniche e postali ridotte, IVA al 4%, rimborso carta, ecc.) finiscono per pesare molto di più di quelli diretti.
A parte il fatto che è quantomeno inopportuno che un editore di punto in bianco imponga quale contributi togliere all'editoria (e sicuramente la grandissima maggioranza di copie de Il Giornale non è venduta in abbonamento per posta), è palese che un tale provvedimento colpisce maggiormente le realtà più piccole che hanno risorse economiche e canali di distribuzione limitati, per non parlare delle pubblicazioni che non hanno fine di lucro.
Liberali a parole, poi nei fatti sussidi a manetta e leggi che colpiscono la concorrenza e le piccole realtà indipendenti. :rolleyes:
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