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View Full Version : Crisi alle spalle: Pil ancora giù, nel 2009 crolla a -5,1 per cento


DvL^Nemo
10-03-2010, 12:40
http://www.repubblica.it/economia/2010/03/10/news/produzione_industriale_torna_il_segno_pi_a_gennaio_crescita_tendenziale_dello_0_1_-2575907/



Pil ancora giù, nel 2009 crolla a -5,1 per centoProduzione industriale, torna il segno più

Il ministro Sacconi: "La ripresa c'è nel commercio globale e quindi anche in casa nostra, ma è selettiva e a tratti discontinua"

ROMA - Ancora cattive notizie per il Pil di casa nostra. L'anno scorso il Prodotto interno lordo italiano ha accusato una contrazione del 5,1%. L'Istat specifica che nel quarto trimestre del 2009 il prodotto interno lordo corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato è diminuito dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente e del 3 per cento nei confronti del quarto trimestre del 2008.

Meglio, invece, la produzione industriale che mostra segnali - timidi - di ripresa. Secondo l'Istat la produzione industriale a gennaio ha segnato un aumento congiunturale del 2,6% e un calo tendenziale del 3,3%. L'indice corretto per i giorni lavorativi (19 contro i 20 di gennaio 2009) segna invece un aumento su anno dello 0,1%, ed è il dato migliore da aprile 2008. "Siamo in una fase di fine del calo" della produzione, commenta il responsabile dell'indagine.

Produzione industriale. Nel settore auto la produzione industriale ha registrato a gennaio un aumento annuale del 44,1%. L'Istat precisa che si tratta del dato grezzo; la variazione tendenziale corretta per gli effetti di calendario è del 47,1%.

In generale la media degli ultimi tre mesi è risultata invariata rispetto a quella dei tre mesi precedenti. L'Istat ha inoltre rivisto i dati di dicembre, portando il calo congiunturale destagionalizzato da -0,7% a -0,2%.

Per quanto riguarda i principali raggruppamenti industriali, si registrano tutte variazioni positive: +3,3% per i beni strumentali, +2,3% per l'energia, +2,1% per i beni intermedi e +1% per i beni di consumo totale (+3,3% per i beni durevoli, -0,1% per i beni non durevoli). Mentre su base annua si registra un aumento del 2,9% per i beni di consumo totale (+3,8% per i beni non durevoli, -1,1% per i beni durevoli) e una variazione nulla per i beni intermedi. Diminuzioni si sono verificate, invece, per i beni strumentali (-1,9%) e per l'energia (-0,1%).


Guardando ai diversi settori di attività economica, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, si registrano aumenti nei settori dei prodotti farmaceutici (+12,8%), dei prodotti chimici (+11,8%), della fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica (+10,2%) e dei mezzi di trasporto (+6,9%). Le diminuzioni più marcate hanno, invece, riguardato la metallurgia e i prodotti in metallo (-10%) e l'attività estrattiva (-8,4%).

Il Pil 2009. Crolla del 5,1% nel 2009, il dato peggiore dal 1971, dall'inizio cioè della serie storica. L'anno scorso il prodotto interno lordo è diminuito infatti del 5,1%. Nel quarto trimestre del 2009 il Pil è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e del 3% nei confronti del quarto trimestre del 2008. Nel complesso, il Pil dei paesi dell'area euro è cresciuto dello 0,1 per cento in termini congiunturali ed è diminuito del 2,1 per cento in termini tendenziali.

In termini congiunturali, nel quarto trimestre del 2009 le importazioni di beni e servizi sono cresciute del 3,2 per cento, il totale delle risorse (Pil e importazioni di beni e servizi) dello 0,4 per cento. Dal lato della domanda, le esportazioni sono aumentate dello 0,1 per cento, gli investimenti fissi lordi sono diminuiti dell'1,0 per cento, i consumi finali nazionali sono diminuiti dello 0,1 per cento. Nell'ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti è diminuita dello 0,1 per cento, quella della Pubblica amministrazione e delle istituzioni sociali private è diminuita dello 0,2 per cento. La diminuzione degli investimenti è stata determinata da una contrazione dell'1,6 per cento degli investimenti in costruzioni e dello 0,5 per cento degli investimenti in macchine, attrezzature e altri prodotti mentre gli acquisti di mezzi di trasporto sono aumentati dell'1,2 per cento.

In termini tendenziali, le esportazioni sono diminuite dell'11,4 per cento, le importazioni del 7,6 per cento. La spesa delle famiglie residenti è diminuita dello 0,5 per cento, quella delle pa e delle isp è aumentata dello 0,2 per cento. La spesa delle famiglie sul territorio nazionale ha registrato una flessione, in termini tendenziali, dello 0,5 per cento; in particolare i consumi di beni non durevoli sono diminuiti dell'1 per cento, gli acquisti di servizi sono diminuiti dello 0,4 per cento, mentre i consumi di beni durevoli sono cresciuti del 3,7 per cento. Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso una diminuzione del 7,4 per cento, con contrazioni del 10,1 per cento per i mezzi di trasporto, dell'8,2 per cento per i macchinari e gli altri prodotti, e del 6,3 per cento per le costruzioni.

Il Pil 2010. La variazione del Prodotto interno lordo "acquisito" per il 2010 è pari a -0,1%, fa sapere ancora l'Istat, spiegando che la crescita, in questo caso la decrescita, "acquisita" annuale è quella che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla per i trimestri del 2010. E' stata così rivista al ribasso la stima preliminare diffusa il 12 febbraio, che attestava la variazione pari a zero.

Il ministro Sacconi. I dati sulla produzione industriale diffusi oggi dall'Istat "dimostrano che la ripresa c'è nel commercio globale e quindi anche in casa nostra, ma che è una ripresa selettiva e a tratti discontinua", ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, intervenendo ad un convegno su "Il lavoro che verrà". Per Sacconi "dobbiamo accompagnare" la ripresa anche "attraverso le risorse umane".