View Full Version : Pedofilia nella Chiesa: anche in Olanda partono le indagini
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/03/09/visualizza_new.html_1731950929.html
Pedofilia: Chiesa Olanda avvia indagine
Obiettivo, accertare abusi su bambini in varie scuole cattoliche
09 marzo, 18:13
(ANSA) - L'AJA,9 MAR - La Conferenza episcopale olandese ha annunciato che avviera' un'inchiesta indipendente su casi di abusi su bambini in varie scuole cattoliche.I vescovi olandesi, secondo quanto si legge in una nota della Conferenza episcopale, sono 'profondamente colpiti' dalle scioccanti storie di abusi sessuali su minori emerse in queste ultime settimane. Il caso e' scoppiato una decina di giorni fa e fino a ieri erano circa 200 le denuncie giunte a un'organizzazione cattolica che aiuta le vittime degli abusi.
Forse sarà il caso di modificare questo cartellone
http://www.repubblica.it/online/cronaca/prideroma/prideroma/esterne0024026fcxw200h283c00.jpg
sostituendo la parola gay con qualcosa altro.
MadJackal
10-03-2010, 09:30
Oddio, mi viene da ridere nonostante ci sia solo da piangere... :stordita:
Praticamente ne usce una al giorno, di notizia simile.
trallallero
10-03-2010, 10:01
Praticamente ne usce una al giorno, di notizia simile.
Anche quì in Germania. Io non seguo le notizie ma i miei colleghi m'han detto che ogni giorno ne esce una. In pratica prima nessuno parlava, ora una notizia tira l'altra.
ConteZero
10-03-2010, 10:06
Credo sia un effetto valanga... chi prima non ne parlava perché pensava che il suo fosse un caso isolato poi (sentendo che anche altri hanno passato la stessa cosa) s'è fatto forza ed ha deciso di raccontare il suo dramma.
Il risultato è che c'è un picco dovuto non tanto al numero altissimo di casi quanto al fatto che si stanno scoprendo anche gli "arretrati" insabbiati da anni.
bluelake
10-03-2010, 10:19
ho editato il titolo per renderlo più conforme all'argomento del thread. Per il resto, quando dicevo che Benedetto XVI avrebbe fatto meglio a preoccuparsi dei problemi interni alla sua Chiesa anziché rompere le scatole se io voglio sposare il mio ragazzo, mi riferivo (anche) a questi temi.
trallallero
10-03-2010, 10:25
Credo sia un effetto valanga... chi prima non ne parlava perché pensava che il suo fosse un caso isolato poi (sentendo che anche altri hanno passato la stessa cosa) s'è fatto forza ed ha deciso di raccontare il suo dramma.
Il risultato è che c'è un picco dovuto non tanto al numero altissimo di casi quanto al fatto che si stanno scoprendo anche gli "arretrati" insabbiati da anni.
Da quello che m'han detto, è esattamente quello che sta succedendo quì ed immagino anche in Olanda.
ConteZero
10-03-2010, 10:25
Come ebbero a dire alcuni all'indomani dell'elezione il problema con Ratzinger è che è un DOTTORE (cioè essenzialmente uno studioso) e non un PASTORE.
La faccenda è molto grave, e terribile. Un bambino resta segnato per tutta la vita, dopo simili esperienze.
Visto che lo dico per tutti, lo dico anche per i preti (così non mi si dice che difendo solo gli atei e dò addosso ai chierici): sarebbe anche ora di smettere di usare un termine psichiatrico per designare le "molestie sessuali su minori/adolescenti" perchè un conto è la diagnosi clinica di pedofilia, un conto i comportamenti sessuali che possono essere legati ad altre cose (ANCHE la pedofilia clinicamente diagnosticata, ovvio).
Perchè è come dire che la malaria la prendi con l'aria cattiva (che è vero SOLO SE nell' "aria cattiva" ci sono zanzare che fanno da vettore per il patogeno della malaria).
I termini SONO importanti, non si devono usare ad cazzum, pena generare immensa confusione nei non-esperti.
Anche quì in Germania. Io non seguo le notizie ma i miei colleghi m'han detto che ogni giorno ne esce una. In pratica prima nessuno parlava, ora una notizia tira l'altra.
Ovviamente attenzione ai falsi positivi, non è raro che si siano.
in germania sono ca@@i amari per il vaticano ... visto che è coinvolto in uno scandalo anche il fratello del papa .. :fagiano:
chi semina raccolgie.. :banned:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/03/08/visualizza_new.html_1731173422.html
http://www.newnotizie.it/2010/03/05/preti-pedofili-in-germania-abusi-nel-coro-di-georg-ratzinger/
Preti pedofili: in Germania abusi nel coro di Georg Ratzinger
Dopo l'Irlanda e la Germania, stavolta tocca all'Austria.
Il copione, manco a dirlo, è più o meno il solito: abusi sessuali su minori negli istituti cattolici, offerta di piccole somme alle famiglie delle vittime in cambio del silenzio, trasferimento dei preti coinvolti in altri istituti, niente denunce.
Nell'attesa (angosciosa) di notizie dalle altre parti del continente, vi giro un interrogativo: non è che i famosi "casi isolati" finiranno per diventare quei pochi paesi in cui simili nefandezze non sono successe?
http://metilparaben.blogspot.com/2010/03/leuropa-dei-casi-isolati.html
Padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, ha ritenuto opportuno ricordare che la pedofilia non alligna soltanto nella Chiesa, ma pure in altri ambienti; e a riprova di tale affermazione (della quale peraltro nessuno dubitava) si è premurato di fornire alcuni dati riguardanti l'Austria, in cui in un determinato periodo di tempo
i casi accertati in istituzioni riconducibili alla Chiesa sono stati 17, mentre ve ne sono stati altri 510 in altri ambienti.
Ecco, io finora mi sono astenuto dal parlare di cifre, giacché mi pareva sufficiente rilevare che gli abusi perpetrati da uomini di chiesa sono comunque più gravi degli altri, a prescindere dal loro numero, in quanto commessi da individui che per il loro ruolo dovrebbero assumere ben altri atteggiamenti.
Però, siccome Padre Lombardi mi ci tira per i capelli, mi rassegno a prendere in esame i numeri che cita, rilevando in prima battuta che
17 : (510 + 17) ≈ 0,03
il che equivale a dire che gli abusi sessuali sui minori commessi in Austria dai preti in un certo periodo di tempo sono stati circa il 3% del totale.
Ebbene, se i sacerdoti austriaci rappresentassero circa il 3% della popolazione maschile adulta vorrebbe dire che la percentuale di preti pedofili è più o meno analoga alla percentuale di pedofili nel resto della popolazione; mentre se la quota di preti sul totale della popolazione fosse inferiore, significherebbe che tra i preti, in termini percentuali, ci sono più pedofili che tra gli altri.
Non dispongo del numero di sacerdoti austriaci, ma credo si possano tranquillamente utilizzare come pietra di paragone i dati del nostro paese, in cui i preti, nel 2000, erano circa 35.000, mentre nello stesso anno i maschi adulti in tutta la popolazione ammontavano a circa 20 milioni; siccome
35.000 : 20.000.000 ≈ 0,002
se ne deduce che i preti (almeno in Italia, ma non c'è ragione per ritenere che in Austria le cose debbano stare diversamente) rappresentano circa il 2 per mille della popolazione maschile adulta; dal momento che il 3% dei casi di pedofilia sono messi in opera dai preti, che i preti rappresentano il 2‰ della popolazione maschile adulta, e che
0,03 : 0,002 = 15
se ne deduce, stando ai dati di Padre Lombardi, che la percentuale di pedofili nei sacerdoti è quindici volte superiore alla percentuale di pedofili nel resto della popolazione; il che equivale a dire, se non mi sbaglio, che non parliamo di una differenza minima, ma proprio di un altro ordine di grandezza, che risalta in modo evidente nonostante il fatto che l'analisi sia stata fatta davvero in modo grossolano e, per così dire, "a spanne".
Non sono stato io, ripeto, a tirare in ballo le cifre, che per come la vedo lasciano comunque il tempo che trovano: sta di fatto, però, che se fossi il portavoce del Vaticano ci penserei due o tre volte prima di impelagarmi nel magico mondo dei numeri.
Come avete appena visto, la cosa può rivelarsi tutt'altro che conveniente.
http://metilparaben.blogspot.com/2010/03/vi-conviene-parlare-di-numeri.html
trallallero
10-03-2010, 11:31
Ovviamente attenzione ai falsi positivi, non è raro che si siano.
Si c'ho pensato, anche perchè vai a dimostrare un abuso fatto 40 anni fa.
momo-racing
10-03-2010, 11:56
fino a ieri erano circa 200 le denuncie giunte a un organizzazione cattolica che aiuta le vittime degli abusi.
un organizzazione cattolica che aiuta le vittime degli abusi da parte dei preti cattolici? Già mi immagino il supporto che danno: "si, non è una cosa bella quella che ti è successa, ma non è nemmeno così grave, è meglio se non fai la denuncia, vatti a confessare e il signore penserà a tutto ma mi raccomando non andare dagli avvocati che sono dei maniaci pruriginosi e ti chiederanno tutti i dettagli e faranno del male a tante persone e tu non lo vuoi vero?" :rolleyes:
d'altronde non è così difficile da immaginare che si inneschino certi meccanismi: prendi una persona sana che normalmente sarebbe sessualmente attiva, reprimi e condanna una delle sue pulsioni più naturali e umane e condisci il tutto facendogli passare gran parte del suo tempo solo con altri uomini o ancora peggio con i bambini. Quello che reprimi finisce per saltare fuori in altri modi e quindi le possibilità che un prete si dia alla sodomia ( come in prigione ) o alla pedofilia non sono poi così remote. I preti sono pur sempre esseri umani e come tali dotati delle medesime debolezze.
Comunque la Videocrazia già si è messa in moto:
ieri seguivo il tg1, che ricordava che ogni 500 casi di pedofilia solo 7 sono imputabili a preti, quindi bisogna smettere con questa moda di sparare contro la chiesa (eh certo, perchè il numero di preti e di laici è notoriamente lo stesso...:muro: ).
Non hanno proprio vergogna:doh:
Comunque la Videocrazia già si è messa in moto:
ieri seguivo il tg1, che ricordava che ogni 500 casi di pedofilia solo 7 sono imputabili a preti, quindi bisogna smettere con questa moda di sparare contro la chiesa (eh certo, perchè il numero di preti e di laici è notoriamente lo stesso...:muro: ).
Non hanno proprio vergogna:doh:
Anche perchè l'abito talare dovrebbe garantire sicurezza, affidabilità.......in questo caso è una aggravante . Come il poliziotto corrotto, un doppio danno.
StefAno Giammarco
10-03-2010, 17:31
Credo sia un effetto valanga... chi prima non ne parlava perché pensava che il suo fosse un caso isolato poi (sentendo che anche altri hanno passato la stessa cosa) s'è fatto forza ed ha deciso di raccontare il suo dramma.
Il risultato è che c'è un picco dovuto non tanto al numero altissimo di casi quanto al fatto che si stanno scoprendo anche gli "arretrati" insabbiati da anni.
Penso tu abbia ragione ma...
Dopo l'Irlanda e la Germania, stavolta tocca all'Austria.
Il copione, manco a dirlo, è più o meno il solito: abusi sessuali su minori negli istituti cattolici, offerta di piccole somme alle famiglie delle vittime in cambio del silenzio, trasferimento dei preti coinvolti in altri istituti, niente denunce.
Nell'attesa (angosciosa) di notizie dalle altre parti del continente, vi giro un interrogativo: non è che i famosi "casi isolati" finiranno per diventare quei pochi paesi in cui simili nefandezze non sono successe?
http://metilparaben.blogspot.com/2010/03/leuropa-dei-casi-isolati.html
Padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, ha ritenuto opportuno ricordare che la pedofilia non alligna soltanto nella Chiesa, ma pure in altri ambienti; e a riprova di tale affermazione (della quale peraltro nessuno dubitava) si è premurato di fornire alcuni dati riguardanti l'Austria, in cui in un determinato periodo di tempo
i casi accertati in istituzioni riconducibili alla Chiesa sono stati 17, mentre ve ne sono stati altri 510 in altri ambienti.
Ecco, io finora mi sono astenuto dal parlare di cifre, giacché mi pareva sufficiente rilevare che gli abusi perpetrati da uomini di chiesa sono comunque più gravi degli altri, a prescindere dal loro numero, in quanto commessi da individui che per il loro ruolo dovrebbero assumere ben altri atteggiamenti.
Però, siccome Padre Lombardi mi ci tira per i capelli, mi rassegno a prendere in esame i numeri che cita, rilevando in prima battuta che
17 : (510 + 17) ≈ 0,03
il che equivale a dire che gli abusi sessuali sui minori commessi in Austria dai preti in un certo periodo di tempo sono stati circa il 3% del totale.
Ebbene, se i sacerdoti austriaci rappresentassero circa il 3% della popolazione maschile adulta vorrebbe dire che la percentuale di preti pedofili è più o meno analoga alla percentuale di pedofili nel resto della popolazione; mentre se la quota di preti sul totale della popolazione fosse inferiore, significherebbe che tra i preti, in termini percentuali, ci sono più pedofili che tra gli altri.
Non dispongo del numero di sacerdoti austriaci, ma credo si possano tranquillamente utilizzare come pietra di paragone i dati del nostro paese, in cui i preti, nel 2000, erano circa 35.000, mentre nello stesso anno i maschi adulti in tutta la popolazione ammontavano a circa 20 milioni; siccome
35.000 : 20.000.000 ≈ 0,002
se ne deduce che i preti (almeno in Italia, ma non c'è ragione per ritenere che in Austria le cose debbano stare diversamente) rappresentano circa il 2 per mille della popolazione maschile adulta; dal momento che il 3% dei casi di pedofilia sono messi in opera dai preti, che i preti rappresentano il 2‰ della popolazione maschile adulta, e che
0,03 : 0,002 = 15
se ne deduce, stando ai dati di Padre Lombardi, che la percentuale di pedofili nei sacerdoti è quindici volte superiore alla percentuale di pedofili nel resto della popolazione; il che equivale a dire, se non mi sbaglio, che non parliamo di una differenza minima, ma proprio di un altro ordine di grandezza, che risalta in modo evidente nonostante il fatto che l'analisi sia stata fatta davvero in modo grossolano e, per così dire, "a spanne".
Non sono stato io, ripeto, a tirare in ballo le cifre, che per come la vedo lasciano comunque il tempo che trovano: sta di fatto, però, che se fossi il portavoce del Vaticano ci penserei due o tre volte prima di impelagarmi nel magico mondo dei numeri.
Come avete appena visto, la cosa può rivelarsi tutt'altro che conveniente.
http://metilparaben.blogspot.com/2010/03/vi-conviene-parlare-di-numeri.html
... al di la di questi conti (che ritengo realistici o comunque di buona approssimazione) fosse anche un solo prete la cosa sarebbe gravissima (non mi viene un termine più pesante ma se c'è è quello).
Meglio sarebbe per loro non essere mai nati o gettarsi nel mare con una macina al collo.
StefAno Giammarco
10-03-2010, 17:38
un organizzazione cattolica che aiuta le vittime degli abusi da parte dei preti cattolici? Già mi immagino il supporto che danno: "si, non è una cosa bella quella che ti è successa, ma non è nemmeno così grave, è meglio se non fai la denuncia, vatti a confessare e il signore penserà a tutto ma mi raccomando non andare dagli avvocati che sono dei maniaci pruriginosi e ti chiederanno tutti i dettagli e faranno del male a tante persone e tu non lo vuoi vero?" :rolleyes:
Ma ti sbagli proprio. Capitasse a me di scoprire una cosa del genere lo denuncerei di corsa e non è detto che non gli darei un anticipo di pena "brevi manu".
d'altronde non è così difficile da immaginare che si inneschino certi meccanismi: prendi una persona sana che normalmente sarebbe sessualmente attiva, reprimi e condanna una delle sue pulsioni più naturali e umane e condisci il tutto facendogli passare gran parte del suo tempo solo con altri uomini o ancora peggio con i bambini. Quello che reprimi finisce per saltare fuori in altri modi e quindi le possibilità che un prete si dia alla sodomia ( come in prigione ) o alla pedofilia non sono poi così remote. I preti sono pur sempre esseri umani e come tali dotati delle medesime debolezze.
Guarda che così deresponsabilizzi le persone, non è così per due ragioni: la prima e che se vogliono una donna non gli mancano le occasioni e la seconda e che scelgono una vita, se non si trovano se ne possono andare altrove. Non ci sono scuse (anche se so che non era questa la tua intenzioni ma come attacco è deboluccio) è solo gente pessima da mettere in galera e buttare la chiave.
Ziosilvio
10-03-2010, 17:39
Da utente, grassetto mio:
Penso tu abbia ragione ma...
... al di la di questi conti (che ritengo realistici o comunque di buona approssimazione) fosse anche un solo prete la cosa sarebbe gravissima (non mi viene un termine più pesante ma se c'è è quello).
Meglio sarebbe per loro non essere mai nati o gettarsi nel mare con una macina al collo.
E questa cosa qui non sei neanche il primo che la dice...
StefAno Giammarco
10-03-2010, 17:39
Anche perchè l'abito talare dovrebbe garantire sicurezza, affidabilità.......in questo caso è una aggravante . Come il poliziotto corrotto, un doppio danno.
Secondo me il danno è almeno quadruplo.
Gesù invita al suicidio? (C'è chi vivrebbe con una macina al collo in fondo al mare?) :O
Gesù diabolico :D
Secondo me semplicemente chi non conosce la psichiatria/psicologia NON dovrebbe parlare di queste cose perchè NON sa che quelle persone con la possibile macina al collo sono spesso frutto di innumerevoli violenze subite da bambini.
Che siano o non siano preti.
E se non dovevano nascere era appunto per non patire quando le violenze toccarono a loro.
ConteZero
10-03-2010, 17:58
La responsabilità è personale, non è colpa della Chiesa ma di chi si lascia andare, anche perché è risaputo che la Chiesa non ha mai tollerato certe cose (se non altro negli ultimi vent'anni).
Semmai il problema è che la Chiesa ed i suoi formalismi sono un humus in cui è facile che spuntino certe perversioni (inteso come "più facile" rispetto alla media) ma lì il problema è delle gerarchie, che dovrebbero iniziare ad esercitare un vero controllo ed al contempo trovare un modo per allentare la pressione sessuale sui religiosi, che è la prima causa del problema.
PS: Non ho parlato di matrimonio o onanismo, ma magari si potrebbe passare il progesterone ai frati, in modo che non abbiano pulsioni... così magari campano anche meglio le loro scelte.
Più che altro quello che contenerebbe è relazionare le tendenze pedofile (se così si possono chiamare) con l'età dell'ingresso in seminario.
Se salta fuodi che TUTTI o quasi i preti che hanno queste tendenze sono entrati in seminario a 12 anni la spiegazione che se ne deduce è ovvia: o sono stati a loro volta abusati, oppure sono sessualmente fermi a quell'età.
Non è che ci siano tante alternative eh.....
Cmq ripeto, se non dicono l'età delle vittime non ha alcun senso parlare di pedofilia e lanciarsi in giudizi.
StefAno Giammarco
10-03-2010, 18:06
Gesù invita al suicidio? (C'è chi vivrebbe con una macina al collo in fondo al mare?) :O
Gesù diabolico :D
Sai qual è il problema? Sei un esegeta biblico di scuola odifreddiana con le conseguenze del caso. Se ci rifletti meglio vedrai che non è poi difficilissimo capire il senso di quella frase (che non è un invito al suicidio, mi pare evidente).
Per il resto ritengo che i pedofili "clinici" in quei casi ce ne siano ben pochi, come tu stesso hai fatto notare non è una patente che si può dare a tutti (e anche fosse la cosa sarebbe ancora più grave perché i seminaristi vengono anche esaminati da psicologi e da formatori teoricamente esperti).
Sai qual è il problema? Sei un esegeta biblico di scuola odifreddiana con le conseguenze del caso. Se ci rifletti meglio vedrai che non è poi difficilissimo capire il senso di quella frase (che non è un invito al suicidio, mi pare evidente).
Le faccine queste sconosciute :O
Odifreddiano io? Ma per piacere, io passo sopra Odifreddi col bulldozer se voglio :D
momo-racing
10-03-2010, 23:56
Ma ti sbagli proprio. Capitasse a me di scoprire una cosa del genere lo denuncerei di corsa e non è detto che non gli darei un anticipo di pena "brevi manu".
Guarda che così deresponsabilizzi le persone, non è così per due ragioni: la prima e che se vogliono una donna non gli mancano le occasioni e la seconda e che scelgono una vita, se non si trovano se ne possono andare altrove. Non ci sono scuse (anche se so che non era questa la tua intenzioni ma come attacco è deboluccio) è solo gente pessima da mettere in galera e buttare la chiave.
non era affatto mia intenzione trovare scusanti o alibi come del resto anche tu hai potuto capire, era mia intenzione, nei limiti delle mie deboli conoscenze, cercare di capire i motivi che determinano questo legame tra clero e pedofilia e la mia opinabilissima conclusione è appunto che essendo il sesso una delle pulsioni umane più viscerali ( di fatto la vita in tutta la terra in tutte le sue forme è accomunata da due principi caridine: il sostentarsi e il riprodursi ) il fatto che la sessualità sia da sempre oggetto di repressione, a livello sociale porta alla nascita delle più disparate parafilie mentre nel contesto specifico visti i fattori in gioco credo che la pedofilia sia la più prevedibile delle conseguenze. Con questo non cerco di giustificare assolutamente nulla.
l'idea di pensare che i preti pedofili siano stati a loro volta vittime di abusi mi sembra troppo limitante, sarebbe come sostenere che i gay sono solo figli di gay ( sia inteso senza volere accomunare in alcun modo omosessualità e pedofilia prima che si scateni un flame ancora maggiore ).
Dopo l'Irlanda e la Germania, stavolta tocca all'Austria.
Il copione, manco a dirlo, è più o meno il solito: abusi sessuali su minori negli istituti cattolici, offerta di piccole somme alle famiglie delle vittime in cambio del silenzio, trasferimento dei preti coinvolti in altri istituti, niente denunce.
Nell'attesa (angosciosa) di notizie dalle altre parti del continente, vi giro un interrogativo: non è che i famosi "casi isolati" finiranno per diventare quei pochi paesi in cui simili nefandezze non sono successe?
http://metilparaben.blogspot.com/2010/03/leuropa-dei-casi-isolati.html
Padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, ha ritenuto opportuno ricordare che la pedofilia non alligna soltanto nella Chiesa, ma pure in altri ambienti; e a riprova di tale affermazione (della quale peraltro nessuno dubitava) si è premurato di fornire alcuni dati riguardanti l'Austria, in cui in un determinato periodo di tempo
i casi accertati in istituzioni riconducibili alla Chiesa sono stati 17, mentre ve ne sono stati altri 510 in altri ambienti.
Ecco, io finora mi sono astenuto dal parlare di cifre, giacché mi pareva sufficiente rilevare che gli abusi perpetrati da uomini di chiesa sono comunque più gravi degli altri, a prescindere dal loro numero, in quanto commessi da individui che per il loro ruolo dovrebbero assumere ben altri atteggiamenti.
Però, siccome Padre Lombardi mi ci tira per i capelli, mi rassegno a prendere in esame i numeri che cita, rilevando in prima battuta che
17 : (510 + 17) ≈ 0,03
il che equivale a dire che gli abusi sessuali sui minori commessi in Austria dai preti in un certo periodo di tempo sono stati circa il 3% del totale.
Ebbene, se i sacerdoti austriaci rappresentassero circa il 3% della popolazione maschile adulta vorrebbe dire che la percentuale di preti pedofili è più o meno analoga alla percentuale di pedofili nel resto della popolazione; mentre se la quota di preti sul totale della popolazione fosse inferiore, significherebbe che tra i preti, in termini percentuali, ci sono più pedofili che tra gli altri.
Non dispongo del numero di sacerdoti austriaci, ma credo si possano tranquillamente utilizzare come pietra di paragone i dati del nostro paese, in cui i preti, nel 2000, erano circa 35.000, mentre nello stesso anno i maschi adulti in tutta la popolazione ammontavano a circa 20 milioni; siccome
35.000 : 20.000.000 ≈ 0,002
se ne deduce che i preti (almeno in Italia, ma non c'è ragione per ritenere che in Austria le cose debbano stare diversamente) rappresentano circa il 2 per mille della popolazione maschile adulta; dal momento che il 3% dei casi di pedofilia sono messi in opera dai preti, che i preti rappresentano il 2‰ della popolazione maschile adulta, e che
0,03 : 0,002 = 15
se ne deduce, stando ai dati di Padre Lombardi, che la percentuale di pedofili nei sacerdoti è quindici volte superiore alla percentuale di pedofili nel resto della popolazione; il che equivale a dire, se non mi sbaglio, che non parliamo di una differenza minima, ma proprio di un altro ordine di grandezza, che risalta in modo evidente nonostante il fatto che l'analisi sia stata fatta davvero in modo grossolano e, per così dire, "a spanne".
Non sono stato io, ripeto, a tirare in ballo le cifre, che per come la vedo lasciano comunque il tempo che trovano: sta di fatto, però, che se fossi il portavoce del Vaticano ci penserei due o tre volte prima di impelagarmi nel magico mondo dei numeri.
Come avete appena visto, la cosa può rivelarsi tutt'altro che conveniente.
bravo, hai applicato il concetto di "enrichment". :O
adesso per dargli una validità scientifica devi applicare un test statistico: Wilcoxon o Kolmogorov-Smirnov? :O
Più che altro quello che contenerebbe è relazionare le tendenze pedofile (se così si possono chiamare) con l'età dell'ingresso in seminario.
Se salta fuodi che TUTTI o quasi i preti che hanno queste tendenze sono entrati in seminario a 12 anni la spiegazione che se ne deduce è ovvia: o sono stati a loro volta abusati, oppure sono sessualmente fermi a quell'età.
Non è che ci siano tante alternative eh.....
Cmq ripeto, se non dicono l'età delle vittime non ha alcun senso parlare di pedofilia e lanciarsi in giudizi.
Guarda , volevo postarlo io, anche perchè ho avuto l'occasione di parlare personalmente con un ex-seminarista.
Guarda , volevo postarlo io, anche perchè ho avuto l'occasione di parlare personalmente con un ex-seminarista.
Parla parla, per chi mi hai scambiato, per un opinion leader?
:asd:
:asd:
Bè potete immaginare.
entanglement
11-03-2010, 19:01
da imporre la castrazione chimica REVERSIBILE a chi decide la carriera ecclesiastica.
in alternativa gli si potrebbe tatuare in fronte qualcosa tipo i pacchetti di sigarette :asd:
:asd: un cacchio, non c'è niente da ridere, se capita una cosa del genere a mio figlio (ammesso e non concesso che gli permetta di entrare in chiesa) mi presento dal prete col black&decker e lo concio come un quadro di magritte :mad:
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