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View Full Version : Lavorare gratis...non mi ci fate pensare!


Mr6600
28-02-2010, 11:07
Parlando con questo e con quello, noto con grande dispiacere la pratica del lavoro a titolo gratuito (leggi: schiavismo) è molto diffusa.

1 anno prima di laurearmi (ero già in tesi), contattai il proprietario di un piccolo laboratorio di analisi cliniche il quale, essendo il padre di un mio amico, mi fece un discorso di favore, da vero amico!! :rolleyes: :rolleyes: : intanto vieni a lavorare con noi, ti ambienti, impari, vediamo cosa sai fare, poi (forse...dopo 6 mesi di sfruttamento quotidiano...) in base a quel che sai fare verrai pagato.
Gli ho stretto cordialmente la mano e me ne sono andato.

Ora sto iniziando a presentare CV presso le aziende. Nelle grosse di realtà si parla fin da subito di contratto di inserimento, di RAL, di contributi previdenziali, di cell e auto aziendale, ecc..., ma nelle piccole aziende con una ventina di dipendenti, rischio seriamente di sentirmi ripetere la solita solfa del "vieni qui, fai esperienza, ti incateniamo con tanto di palla di ferro al piede, ti sfruttiamo per i primi 6 mesi, poi se sai fare qualcosa ti diamo un tozzo di pane raffermo e vivi contento..."

Discorsi simili mi fanno rabbrividire...e mi fanno pure alzare i tacchi. Non so voi, ma se ricevessi ancora una proposta del genere scapperei a gambe levate....faccio male?
Va bene che qui in Sicilia la realtà è meno rosea del nord, va bene la crisi, va bene non pretendere 2000€ mensili subito, ma buttarsi così a terra da fare beneficenza, NO!!

anonimizzato
28-02-2010, 11:13
Va bene che qui in Sicilia la realtà è meno rosea del nord, ma buttarsi così a terra da fare beneficenza, NO!!

Fidati che anche al nord siamo messi male.

La situazione delle piccole imprese è sconfortante e anche qui lo schiavismo regna sovrano.

Il problema è che c'è tanta gente a spasso (me compreso) che fornisce "carne fresca" a questi macellai del lavoro che possono dunque sempre contare su qualche poveraccio che si vende il c**o per 1000€ al mese.

Ovviamento tutto questo con contratti farlocchi a progetto, P.IVA o body rental selvaggio.

Ormai il dipendente è un costo e non una risorsa nelle menti malate degli "imprenditori" moderni, lo metto tra virgolette perchè tutta questa gentaglia è quella che poi si pavoneggia col SUV nuovo mentre la sua azienda va avanti grazie agli stagisti.

Un nuovo modo di fare impresa senza il "rischio d'impresa", ma quel passaggio gli deve essere sfuggito durante il corso di economia aziendale.

Mr6600
28-02-2010, 11:24
Il problema è che c'è tanta gente a spasso (me compreso) che fornisce "carne fresca" a questi macellai del lavoro che possono dunque sempre contare su qualche poveraccio che si vende il c**o per 1000€ al mese.
Venderglielo per 1000€ al mese sarebbe già una gran cosa nel mio caso.
Il costo della vita qui è la metà del nord e pago un affitto abbordabile (200€/mese per la stanza). Come prima esperienza di lavoro non sarebbe malissimo.

La cosa tragica è che spesso sei costretto a vendertelo per poco più della metà (vedi mia esperienza all'università) o per nulla (vedi padre del mio amico). È questo che mi fa incazzare.

Allure
28-02-2010, 11:25
Fidati che anche al nord siamo messi male.

La situazione delle piccole imprese è sconfortante e anche qui lo schiavismo regna sovrano.

Il problema è che c'è tanta gente a spasso (me compreso) che fornisce "carne fresca" a questi macellai del lavoro che possono dunque sempre contare su qualche poveraccio che si vende il c**o per 1000€ al mese.

Ovviamento tutto questo con contratti farlocchi a progetto, P.IVA o body rental selvaggio.

Ormai il dipendente è un costo e non una risorsa nelle menti malate degli "imprenditori" moderni, lo metto tra virgolette perchè tutta questa gentaglia è quella che poi si pavoneggia col SUV nuovo mentre la sua azienda va avanti grazie agli stagisti.

Un nuovo modo di fare impresa senza il "rischio d'impresa", ma quel passaggio gli deve essere sfuggito durante il corso di economia aziendale.

Direi che 1000€ al mese sono anche molto ottimistiche. Sto cercando anche io un lavoro un po' più stabile e girando per queste aziende (informatica), si trovano ormai stage su stage sottopagati o addirittura non pagati con il classico discorsetto "per i primi due anni sarà dura, giornate lavorative fino a 10 ore al giorno, fine settimana impegnati per finire i progetti..." etc etc. Il massimo mi capitò qualche anno fa, una di queste società, oltre a non pagarti lo stage, se decidevi di lasciare dovevi pagare una penale tipo di 3000€!!!!

fuocoz
28-02-2010, 11:35
A me avevan proposto un contratto di prova di 3 mesi in un'ass, 55-60 ore settimanali (8.30-20 circa con pausa pranzo lun-ven più 8.30-13 circa il sabato).

Quando ho chiesto, al secondo colloquio, quale sarebbe stata la retribuzione mi sono sentito dire: "ma si, non è importante, non volevo parlare di quello".
Alchè ho girato i tacchi e me ne sono andato.

Presumo volessero offrirmi un 8-900€

pierodj
28-02-2010, 12:01
è una pratica molto diffusa perché c'è sempre gente che accetta queste condizioni...
se tutti accettassero solo contratti regolari e con una retribuzione degna di essere definita tale, probabilmente questi "imprenditori" ritornerebbero dove meritano, cioè per strada a frugare tra i bidoni della spazzatura.

fuocoz
28-02-2010, 12:04
è una pratica molto diffusa perché c'è sempre gente che accetta queste condizioni...
se tutti accettassero solo contratti regolari e con una retribuzione degna di essere definita tale, probabilmente questi "imprenditori" ritornerebbero dove meritano, cioè per strada a frugare tra i bidoni della spazzatura.


Anche perchè a fare gli imprenditori così sono capaci tutti.

Uno o due in regola pagati poco, un paio che variano con contratti falsi tipo cocopro, retribuzioni conglomerate (che danno la parvenza di uno stipendio degno), stage e via dicendo, poi magari un'altro paio in nero (parenti o no) ed ecco che si fa la fabbrichetta e la villetta.

fabio80
28-02-2010, 14:11
è una pratica molto diffusa perché c'è sempre gente che accetta queste condizioni...
se tutti accettassero solo contratti regolari e con una retribuzione degna di essere definita tale, probabilmente questi "imprenditori" ritornerebbero dove meritano, cioè per strada a frugare tra i bidoni della spazzatura.

ma fino quando ci sono dei fresconi che accettano, che vuoi farci? e c'è pure chi lo reputa giusto perchè "non sai fare nulla"

Mr6600
28-02-2010, 15:07
ma fino quando ci sono dei fresconi che accettano, che vuoi farci? e c'è pure chi lo reputa giusto perchè "non sai fare nulla"
o perchè "fai esperienza". Accettare condizioni simili significa svendersi letteralmente.
E vedo con mio sommo dispiacere che non sono l'unico a cui vengono fatte queste proposte indecenti.

Una volta, durante il solito meeting-farsa organizzato dall'università per favorire l'incontro tra aziende e neolaureati, un imprenditore, nel giro di 30 minuti ha demolito i laureati, irritando noi studenti ma anche i docenti: i laureati non sanno fare nulla, il 110 è privo di valore all'atto pratico, mi trovo con persone col pezzo di carta in mano che sono dei perfetti incompetenti...

Mi sa che questi signori sono davvero convinti chi si fa un mazzo così sulla laurea non sa fare nulla e quindi non merita nulla, neanche le briciole.

fabio80
28-02-2010, 15:11
o perchè "fai esperienza". Accettare condizioni simili significa svendersi letteralmente.
E vedo con mio sommo dispiacere che non sono l'unico a cui vengono fatte queste proposte indecenti.

Una volta, durante il solito meeting-farsa organizzato dall'università per favorire l'incontro tra aziende e neolaureati, un imprenditore, nel giro di 30 minuti ha demolito i laureati, irritando noi studenti ma anche i docenti: i laureati non sanno fare nulla, il 110 è privo di valore all'atto pratico, mi trovo con persone col pezzo di carta in mano che sono dei perfetti incompetenti...

Mi sa che questi signori sono davvero convinti chi si fa un mazzo così sulla laurea non sa fare nulla e quindi non merita nulla, neanche le briciole.

beh, e magari sto imprenditore manco aveva la licenza elementare e non inanellava un congiuntivo manco a pagarlo. poi sono quelli che alle riunioni di confcazzari si lamentano che l'aziendina va a picco....

ma l'italia la manda avanti spazzatura di quel genere, per questo mi domando fino a che punto oggi convenga istruirsi. in fondo, ci sono molti lavori manuali ben pagati e sicuramente meno stressanti che stare in ufficio a diventare scemo per due lire o nulla e produrre reddito per idioti di quella catgoria di cui sopra

carter100
28-02-2010, 15:35
Parlando con questo e con quello, noto con grande dispiacere la pratica del lavoro a titolo gratuito (leggi: schiavismo) è molto diffusa.

1 anno prima di laurearmi (ero già in tesi), contattai il proprietario di un piccolo laboratorio di analisi cliniche il quale, essendo il padre di un mio amico, mi fece un discorso di favore, da vero amico!! :rolleyes: :rolleyes: : intanto vieni a lavorare con noi, ti ambienti, impari, vediamo cosa sai fare, poi (forse...dopo 6 mesi di sfruttamento quotidiano...) in base a quel che sai fare verrai pagato.
Gli ho stretto cordialmente la mano e me ne sono andato.

Ora sto iniziando a presentare CV presso le aziende. Nelle grosse di realtà si parla fin da subito di contratto di inserimento, di RAL, di contributi previdenziali, di cell e auto aziendale, ecc..., ma nelle piccole aziende con una ventina di dipendenti, rischio seriamente di sentirmi ripetere la solita solfa del "vieni qui, fai esperienza, ti incateniamo con tanto di palla di ferro al piede, ti sfruttiamo per i primi 6 mesi, poi se sai fare qualcosa ti diamo un tozzo di pane raffermo e vivi contento..."

Discorsi simili mi fanno rabbrividire...e mi fanno pure alzare i tacchi. Non so voi, ma se ricevessi ancora una proposta del genere scapperei a gambe levate....faccio male?
Va bene che qui in Sicilia la realtà è meno rosea del nord, va bene la crisi, va bene non pretendere 2000€ mensili subito, ma buttarsi così a terra da fare beneficenza, NO!!

Al nord non si sta meglio eh. Garantisco.
Ho fatto non so quanti colloqui, dove mi ridevano in faccia mentre mi dicevano che non avrei dovuto pagare io loro. :muro:
Spero abbiano già chiuso.

ma fino quando ci sono dei fresconi che accettano, che vuoi farci? e c'è pure chi lo reputa giusto perchè "non sai fare nulla"

Il guaio è che ci sarà sempre qualcuno che accetta, se hai mutui sulle spalle che fai?Pure 200 euro son meglio di 0.

o perchè "fai esperienza". Accettare condizioni simili significa svendersi letteralmente.
E vedo con mio sommo dispiacere che non sono l'unico a cui vengono fatte queste proposte indecenti.


Secondo 1 mio parente si.
Se per caso mi buttano fuori da dove son ora, secondo questa persona dovrei accettare di lavorare gratis, perchè devo fare esperienza. :rolleyes:

Non sa che a quel punto invece me ne vado a far soldi all'estero.

fuocoz
28-02-2010, 15:41
Al nord non si sta meglio eh. Garantisco.
Ho fatto non so quanti colloqui, dove mi ridevano in faccia mentre mi dicevano che non avrei dovuto pagare io loro. :muro:
Spero abbiano già chiuso.


Sei già a buon punto, io mi son laureato a luglio col massimo e ne ho fatti 3, più un paio di stage non retribuiti a 1,30 di viaggio da casa (3 ore al giorno) che ho rifiutato direttamente al telefono

fabio80
28-02-2010, 16:00
Il guaio è che ci sarà sempre qualcuno che accetta, se hai mutui sulle spalle che fai?Pure 200 euro son meglio di 0.



neolaureati col mutuo ne devo ancora vedere sinceramente

pierodj
28-02-2010, 16:09
neolaureati col mutuo ne devo ancora vedere sinceramente

ma infatti... se accettassero solo quelli che sono veramente in una situazione economica disastrata neanche si porrebbe il problema...

il punto è che c'è troppa gente che magari non ha grossi problemi economici ma che accetta il primo lavoro sottopagato perché "bisogna fare esperienza", "coi tempi che corrono", "sono neolaureato", "meglio 300€ che nulla", ecc.

è chiaro che poi le aziende se ne approfittano e partono di default col contratto a progetto da 900€ :rolleyes:

carter100
28-02-2010, 16:11
neolaureati col mutuo ne devo ancora vedere sinceramente

Anche io :asd:
Non mi riferivo a neolaureati, ma a fasce di età sui 30 anni. Son contratti orridi, ma tanto qualcuno che ha famiglia e la deve mantenere lo trovi sempre.
Ovviamente a quel punto estendi il tutto anche ai neolaureati, e questi, prima o poi, 1 lavoro dovranno pure accettarlo. Gratis o sottopagato, ovviamente.

Ma tanto stiam uscendo benissimo dalla crisi, di che ci stiam a preoccupare?

markk0
28-02-2010, 19:51
Mi sa che questi signori sono davvero convinti chi si fa un mazzo così sulla laurea non sa fare nulla

il più delle volte purtroppo è vero, anche se non per colpa dei laureati, ma dell'ignobile sistema scolastico italiano.

se hai occasione di confrontarti con laureati di altri paesi europei, ti renderai conto della triste realtà.

fabio80
28-02-2010, 20:32
il più delle volte purtroppo è vero, anche se non per colpa dei laureati, ma dell'ignobile sistema scolastico italiano.

se hai occasione di confrontarti con laureati di altri paesi europei, ti renderai conto della triste realtà.

ehm sì mi succede tutti i giorni, e debbo dire che sta decantata superiorità è la classica eredità del concetto che neighbour's grass is always greener, per non parlare degli indiani che spaccano il culo a tutti (a me finora più delle palle non han spaccato altro...)

mrhanky
28-02-2010, 21:26
Interessante il quadretto che è venuto fuori da questa discussione....
Giusto per puntualizzare, visto che qualcuno, forse i più giovani, potrebbe pensare che tutto questo sia storia recente, dico che non è così.
Ovviamente, vista la crisi, la cosa è ben più grave, ma da quel che leggo qui (e non solo qui) ci ricolleghiamo ad un altro mito da sfatare:
come dicevo, la storia della crisi che ha portato questi avvoltoi, specialmente nel settore IT, è solo parzialmente vera, la crisi ne ha accentuato gli effetti,
ma se pensate bene a chi propone certe trappole, capirete che davanti non avete altro che la generazione che ci ha preceduto, i fantomatici genitori che
si sono spaccati la schiena e che hanno faticato tanto per vestirvi e farvi studiare.
Ecco che appare abbastanza chiaro il fatto che "si, vanno a lavorare tutti i giorni", ma tra i ragazzi che lavorano a nero (e io sono stato uno di quelli), le ricevute che si fanno una volta si e 5 no, e le vere e proprie acrobazie per evadere il fisco, abbiamo un bel contributo a quello che oggi noi dobbiamo subire.
Sono cambiati solo i metodi, ma chi ha tutt'ora un'attività (non parlo certo di lavoratori dipendenti) sa bene come farla "girare" a proprio vantaggio, anche di insospettabili ne ho visti parecchi, gente che lavora duro ma che se vai a cercare bene nascondono tanta di quella merda da ricoprirli fino al collo.
Certo il sistema faceva poco prima, e adesso meno che mai, ad ogni modo i fatti parlano chiaro, non sono certo i 30enni a offire contratti a progetto fasulli o rimborsi spese.

Gargoyle
28-02-2010, 22:06
o perchè "fai esperienza". Accettare condizioni simili significa svendersi letteralmente.
E vedo con mio sommo dispiacere che non sono l'unico a cui vengono fatte queste proposte indecenti.

Una volta, durante il solito meeting-farsa organizzato dall'università per favorire l'incontro tra aziende e neolaureati, un imprenditore, nel giro di 30 minuti ha demolito i laureati, irritando noi studenti ma anche i docenti: i laureati non sanno fare nulla, il 110 è privo di valore all'atto pratico, mi trovo con persone col pezzo di carta in mano che sono dei perfetti incompetenti...

Mi sa che questi signori sono davvero convinti chi si fa un mazzo così sulla laurea non sa fare nulla e quindi non merita nulla, neanche le briciole.

In una certa misura, per me è vero.

Non so voi, ma io uscito dall'università non so fare niente per cui qualcuno mi dovrebbe pagare... nel senso, nessuna cosa che so fare può servire per produrre redditto in una azienda.

Le storie tipo "ma l'azienda deve investire su di noi" onestamente mi sembrano delle cagate mostruose...
Ma investire che? Su di chi? Su di me? Cioè, voi foste degli imprenditori investireste su di uno che non sa fare niente e che si presenta a voi solo col suo statino da studente?
Io no, sinceramente.
Anche perché quello statino da studente significa sempre di meno, ormai: siamo comunque zeppi di 110&Lode che nonostante i 5 e passa anni di studio sono ancora semianalfabeti...

Intendiamoci, io prendo meno di 5€ l'ora e non sto imparando niente che mi possa servire in futuro in azienda, per cui non sono nella posizione di fare la lezione a nessuno, però mi rendo conto che uno come me (neolaureato come tanti) non vale davvero niente e (forse) non merita niente.
Quando io stavo a studiare spesato dal mio papi c'era gente che si spaccava il culo a scaricare casse e segare l'alluminio, quelli si che avrebbero qualche titolo di incazzarsi.

mrhanky
28-02-2010, 22:35
Le storie tipo "ma l'azienda deve investire su di noi" onestamente mi sembrano delle cagate mostruose...



Sostanzialmente sono d'accordo con te, in linea di massima un neolaureato non ha mai lavorato un giorno, ed esce dall'università senza saper fare niente.
Però voglio farti una domanda: quanto valuti 8 ore giornaliere della tua vita, 5 giorni a settimana? Non importa a fare cosa, che sia a spaccare legna o a stare seduto su una sedia con le gambe sul tavolo.
Ti reputi così inutile da non meritare nemmeno uno stipendio?
Ci hai messo impegno nella preparazione, hai studiato, ti alzi tutte le mattine, spendi dei soldi per recarti a lavoro, per mangiare, vestirti, non credi di meritare qualcosa?
Da qualche parte sta scritto che il lavoro deve essere dignitoso e adeguatamente retribuito, questa cosa oggi è tutelata (male), ma comunque penso che se hanno deciso che gli apprendisti siano retribuiti (male anche loro, seppur non sappiano fare niente), perchè c'è gente che dovrebbe lavorare gratis, o con delle cifre da fame?

Gargoyle
28-02-2010, 22:46
Però voglio farti una domanda: quanto valuti 8 ore giornaliere della tua vita, 5 giorni a settimana? Non importa a fare cosa, che sia a spaccare legna o a stare seduto su una sedia con le gambe sul tavolo.
Ti reputi così inutile da non meritare nemmeno uno stipendio?
Ci hai messo impegno nella preparazione, hai studiato, ti alzi tutte le mattine, spendi dei soldi per recarti a lavoro, per mangiare, vestirti, non credi di meritare qualcosa?
Non lo so, diciamo che se io fossi dall'altra parte della barricata non mi pagherei uno stipendio, no.

Anche quando andavo all'università o a scuola mi svegliavo tutte le mattine e spendevo per recarmi in facoltà, mangiare, vestirmi ecc ecc, ed infatti nessuno mi pagava uno stipendio.
Erano problemi miei (o meglio, della mia famiglia): non vedo perché ora un imprenditore debba farsi carico di queste mie necessità senza che io gli renda nulla in cambio... non è mica l'assistenza sociale.


Da qualche parte sta scritto che il lavoro deve essere dignitoso e adeguatamente retribuito, questa cosa oggi è tutelata (male), ma comunque penso che se hanno deciso che gli apprendisti siano retribuiti (male anche loro, seppur non sappiano fare niente), perchè c'è gente che dovrebbe lavorare gratis, o con delle cifre da fame?
Però i contratti di apprendistato in genere si fanno per mestieri che già dopo una settimana di training sai cosa e come fare con una certa autonomia.

Un mestiere da laureato ha tempi più lunghi durante i quali all'azienda che ti paga non torna niente.
E se poi scopre che ha speso tempo e denaro a formare un cretino (perché il mondo è pieno di cretini col 110&Lode di ordinanza) è veramente un investimento buttato.

pierodj
28-02-2010, 23:21
In una certa misura, per me è vero.

Non so voi, ma io uscito dall'università non so fare niente per cui qualcuno mi dovrebbe pagare... nel senso, nessuna cosa che so fare può servire per produrre redditto in una azienda.

Le storie tipo "ma l'azienda deve investire su di noi" onestamente mi sembrano delle cagate mostruose...
Ma investire che? Su di chi? Su di me? Cioè, voi foste degli imprenditori investireste su di uno che non sa fare niente e che si presenta a voi solo col suo statino da studente?
Io no, sinceramente.
Anche perché quello statino da studente significa sempre di meno, ormai: siamo comunque zeppi di 110&Lode che nonostante i 5 e passa anni di studio sono ancora semianalfabeti...

Intendiamoci, io prendo meno di 5€ l'ora e non sto imparando niente che mi possa servire in futuro in azienda, per cui non sono nella posizione di fare la lezione a nessuno, però mi rendo conto che uno come me (neolaureato come tanti) non vale davvero niente e (forse) non merita niente.
Quando io stavo a studiare spesato dal mio papi c'era gente che si spaccava il culo a scaricare casse e segare l'alluminio, quelli si che avrebbero qualche titolo di incazzarsi.

perdonami, ma questo post mi fa rotolare le balle per terra :fagiano:

tanto per cominciare, se uno mi assume paga il mio impegno e la mia disponibilità a dedicare 8-9 ore della giornata alla sua azienda.

in secondo luogo, se un'azienda investe sulla formazione di un dipendente, ha un ritorno in termini di competenze acquisite e produttività, in un lasso di tempo tutto sommato neanche troppo lungo.
in Italia manca proprio una mentalità di questo tipo, investire all'inizio per trarre guadagno dopo... meglio lo schiavo pagato un cazzo subito, che smaltisce il lavoro nell'immediato, poi si vedrà...
ci credo che poi le aziende falliscono :rolleyes:


Un mestiere da laureato ha tempi più lunghi durante i quali all'azienda che ti paga non torna niente.
E se poi scopre che ha speso tempo e denaro a formare un cretino (perché il mondo è pieno di cretini col 110&Lode di ordinanza) è veramente un investimento buttato.

esistono anche i periodi di prova, durante i quali l'azienda può valutare se sei una persona sulla quale si può investire, oppure se sei il semianalfabeta di cui sopra.
e questo non vuol dire un contratto a progetto, può essere benissimo un contratto serio nel quale sono previsti alcuni mesi di prova (comunque retribuiti, ma nei quali sia dipendente che l'azienda hanno facoltà di rescindere il contratto senza preavviso) ;)

fuocoz
28-02-2010, 23:36
Mah, quoto Piero.

Alla fine ci saranno sicuramente dei casi in cui si verifica quello che dice Gargoyle ma in linea di massima non è così, altrimenti non si spiegherebbe perchè esistano questi stage non finalizzati all'assunzione e il 90% di quelli proposti è di questo tipo.
Ne si spiegherebbe l'abuso di cocopro, contratti a tempo determinato, stage e tutto il resto.

Per i lavori che richiedono lunghi tempi per imparare ci sono i praticantati, i restanti si imparano grosso modo in poco tempo.
Poi chiaro, si parla della base della gerarchia aziendale, a fare il dirigente mica lo si impara in 2 mesi ma non mi sembra che esistano offerte di questo tipo per i giovani...

Se ciò che dice G. fosse vero ci starebbero anche i 6 mesi di lavoro gratis dai quali però arriverebbe un lavoro più o meno sicuro.
Quindi o siamo tutti rincoglioniti (che dopo 6 mesi non veniamo più chiamati) oppure sono loro che se ne approfittano.

Quindi, per favore, non prendiamoci per il culo che a farlo ci pensano già loro.

fabio80
28-02-2010, 23:53
state tranquilli che qeui mesi in cui siete un peso li ripagherete abbondantemente poi, e non vi staranno a compensare per quello che farete di più

sveglia, che i datori di lavoro non sono dei santi, è una guerra e la pelle va venduta cara :rolleyes:

Fedozzo
01-03-2010, 00:24
ehm sì mi succede tutti i giorni, e debbo dire che sta decantata superiorità è la classica eredità del concetto che neighbour's grass is always greener, per non parlare degli indiani che spaccano il culo a tutti (a me finora più delle palle non han spaccato altro...)

Niente di piu vero. Sinceramente, ho conosciuto studenti sia europei che americani, e secondo me quelli del mio corso ad ingegneria a Roma II sono migliori di tutti loro, sia come conoscenze che ownership (forza di volontà).

Woah, ragazzi, in questo 3d c'è del Self-Hating estremo, vi rendete conto di quello che dite? Il mondo va avanti perchè ci sono professionisti che hanno studaito, qui state delirando, ora capisco come mai le condizioni contrattuali attuali sono possibili. .

Gargoyle
01-03-2010, 07:44
tanto per cominciare, se uno mi assume paga il mio impegno e la mia disponibilità a dedicare 8-9 ore della giornata alla sua azienda.
Tu la vedi così, io no (o meglio, non più).
Se io sto sul posto di lavoro 8-9 ore il giorno ma non produco nulla che serva a chi mi paga, qual è il senso della mia permanenza lì?
Per cosa mai prendo lo stipendio?

Ok, io butto via le mie ore, ma lo facevo anche a scuola o all'università, e nessuno mi ha pagato per aver studiato 18 anni buttando via le mie preziose ore.
Perché mi dovrebbe pagare adesso per questo un privato?


in secondo luogo, se un'azienda investe sulla formazione di un dipendente, ha un ritorno in termini di competenze acquisite e produttività, in un lasso di tempo tutto sommato neanche troppo lungo.

Questo nell'ipotesi che il dipendente valga qualcosa, cosa che l'azienda non può sapere finché non ti mette alla prova per un po'.
E se inizia a investire su di te da subito e poi si scopre che sei un mentecatto quelli sono soldi buttati per l'azienda.

in Italia manca proprio una mentalità di questo tipo, investire all'inizio per trarre guadagno dopo... meglio lo schiavo pagato un cazzo subito, che smaltisce il lavoro nell'immediato, poi si vedrà...
ci credo che poi le aziende falliscono :rolleyes:
Questo è anche vero, ma è anche vero perché per come è strutturato il nostro sistema produttivo, le competenze che (in linea teorica) dovrebbe fornire una laurea (ma anche un diploma se è per questo) sono largamente inutili.


esistono anche i periodi di prova, durante i quali l'azienda può valutare se sei una persona sulla quale si può investire, oppure se sei il semianalfabeta di cui sopra.
e questo non vuol dire un contratto a progetto, può essere benissimo un contratto serio nel quale sono previsti alcuni mesi di prova (comunque retribuiti, ma nei quali sia dipendente che l'azienda hanno facoltà di rescindere il contratto senza preavviso) ;)
Sì ma quei mesi di periodo di prova in cui sono licenziabile "ad nutum", percepisco comunque uno stipendio. Ma se sono lì per imparare perché non so fare niente, perché dovrei percepire uno stipendio?
Ripeto, io fossi un imprenditore non sarei per niente contento all'idea di pagare gente che sta in azienda ad "imparare" ed a "formarsi" senza ridarmi indietro niente... queste cazzate da psicopedagogisti in erba andranno bene alle elementari, non sul posto di lavoro.
Lo stàge è nato proprio per formare gente senza doverla pagare.
Che poi ci siano abusi di questa pratica è palese.



Niente di piu vero. Sinceramente, ho conosciuto studenti sia europei che americani, e secondo me quelli del mio corso ad ingegneria a Roma II sono migliori di tutti loro, sia come conoscenze che ownership (forza di volontà).
Io ho conosciuto uno studente portoghese e secondo me ci dava le paste a tutti, fai un po' tu...


Woah, ragazzi, in questo 3d c'è del Self-Hating estremo, vi rendete conto di quello che dite? Il mondo va avanti perchè ci sono professionisti che hanno studaito, qui state delirando, ora capisco come mai le condizioni contrattuali attuali sono possibili.
Il mondo va avanti perché mentre facevamo gli studenti pagati coi soldi dei genitori, c'erano nostri coetanei che lavoravano e che (giustamente?) ci sono passati avanti.
Ben pochi di noi hanno imparato qualcosa dal proprio corso di studi e quello che si impara comunque non è spendibile nel mercato del lavoro italiano.

A queste condizioni solo un pazzo o un raccomandato o uno determinato (davvero! a parole tutti sono determinati, ma poi...) a scappare di qua ha senso che si laureino.

Oh, poi intendiamoci, non voglio fare la predica.
Figuriamoci, io sto ancora cazzeggiando alla mia età all'università e tra tre anni la pagherò cara, ma ho visto cosa fanno i miei amici laureati anche dopo di me, cosa dicono eccetera. E sono gli stessi discorsi inconcludenti che si sentono qua: la colpa è sempre degli altri, del "sistema", delle aziende, ecc ecc.
Tutta la mia stima ai miei conoscenti che dopo la scuola sono andati dritti dritti nella bottega dell'artigiano ad imparare un mestiere, senza nessun forum su cui lamentarsi se non venivano pagati i primi mesi... Non si sa perché la laurea, di questi tempi, dà diritto a sentirsi superiori e pretendere trattamenti particolari...

pierodj
01-03-2010, 08:03
ci rinuncio...
continua pure a lavorare gratis per non far scomodare il povero imprenditore :doh:

fuocoz
01-03-2010, 09:18
Sta di fatto che ancora non hai risposto ai miei dubbi.

Se l'azienda i primi 6/12 mesi va "in rosso" con il dipendente, dato che non produce nulla ma assorbe risorse per esser formato, per qualche strano motivo vengono proposti solo contratti di questo tipo? :rolleyes:
Dopo 6 mesi di stage, visto che hanno investito, dovrebbero cercare di vincolarti per evitare che un'altra azienda assuma senza aver speso per la formazione. Invece, "manco per il cazzo..." [Cit. Full metal jacket, Srg. Hartman] :D

Ti ripeto, ciò che dici può esser vero ma lo è per una % risicata dei lavori, generalizzare significa avere una visione un pò limitata del tutto.

Mr6600
01-03-2010, 09:27
Tu la vedi così, io no (o meglio, non più).
Se io sto sul posto di lavoro 8-9 ore il giorno ma non produco nulla che serva a chi mi paga, qual è il senso della mia permanenza lì?
Per cosa mai prendo lo stipendio?
Gargoyle, sbaglio o su un altro thread (Voi lavorereste per 5,95€ l'ora? (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2134599)) dicevi che stai facendo un dottorato di ricerca all'università? E sbaglio, o dicevi che ti stai occupando di chimica teorica?
No, non mi sbaglio...
Mi sono occupato di chimica computazionale e spettroscopia.
Roba non rivendibile.
Ti avevo già spiegato che quello NON è un lavoro, e ti avevo pure spiegato che quel che ti stanno insegnando ti torna utile SOLO in un centro di ricerca (università e CNR). Il tuo è un caso particolare per quel che stai studiando. Fatti un dottorato in scienze dei materiali o in chimica organica, e vediamo se non è rivendibile in azienda quel che impari. Ci sarebbe un elenco lungo quanto il traforo del monte bianco:
Wyeth, Pfizer, Bayer, Dow, Monsanto, ST Microelectronics, BASF, Sigma Aldrich, Glaxo Smith Kline, Sanofi-Aventis, P&G, Henkel, ERG, ENI, and so on...

Poi non ho capito questa storia, francamente al limite del ridicolo, che chi esce dall'università non sa fare nulla. Uno che si laurea in ing. informatica non è in grado di scrivere un programma da rivendere a un cliente, di gestire un sito internet o di curarne la grafica, di mettere in piedi una rete locale con server e quant'altro?
Parlo da ignorante in materia perchè mi occupo di tutt'altro io, ma quando, laureato fresco da soli 2 mesi, mi han sbattuto in un laboratorio di ricerca all'università, sapevo come usare un cromatografo, come fare una estrazione liquido-solido o una lastrina TLC, come ricavare una retta di taratura dello strumento tramite best-fit lineare (se il "collega" masand passa da queste parti capirà di cosa sto parlando ;))

Se così non fosse stato, la mia laurea avrebbe avuto lo stesso valore di qesto
http://www.terranauta.it/foto/carta_igienica1235924926.jpg

L'unica cosa che mi hanno dovuto spiegare appena messo piede lì dentro è come accendere il cromatografo. Fine.

Come in 5 anni hanno insegnato a me qualcosa di spendibile nel mondo del lavoro, l'avranno insegnata pure a tutti voi, quindi sta storia del "non so fare nulla, quindi non merito uno stipendo", oltre che ridicola, è al limite dell'autolesionismo.

Yota79
01-03-2010, 09:51
Non si sa perché la laurea, di questi tempi, dà diritto a sentirsi superiori e pretendere trattamenti particolari...

Per me questa è la verità :)

ilguercio
01-03-2010, 10:02
è una pratica molto diffusa perché c'è sempre gente che accetta queste condizioni...
se tutti accettassero solo contratti regolari e con una retribuzione degna di essere definita tale, probabilmente questi "imprenditori" ritornerebbero dove meritano, cioè per strada a frugare tra i bidoni della spazzatura.

Quoto,sarebbe pure ora che si rivendicasse il culo che ci si è fatti studiando e buttando sangue per anni ed anni.
Fare esperienza si,essere preso in giro e schiavizzato no.
Ecco perchè mi sento demoralizzato,ecco perchè non riesco ad apprezzare al meglio il mio corso di laurea e a metterci l'anima.
Se il mondo del lavoro è cosi farei meglio a inventarmi qualcosa.

Mr6600
01-03-2010, 10:06
Ecco perchè mi sento demoralizzato,ecco perchè non riesco ad apprezzare al meglio il mio corso di laurea e a metterci l'anima.
Se il mondo del lavoro è cosi farei meglio a inventarmi qualcosa.
Da ex-studente, approdato alla dura realtà del mondo del lavoro, ti consiglio di affiancare allo studio qualche lavoro saltuario, anche part-time, possibilmente affine al tuo corso di laurea.
Non arriverai a 25-26 anni con un bel 110 e lode stampato sul CV e 0 esperienze lavorative.

ilguercio
01-03-2010, 10:13
Da ex-studente, approdato alla dura realtà del mondo del lavoro, ti consiglio di affiancare allo studio qualche lavoro saltuario, anche part-time, possibilmente affine al tuo corso di laurea.
Non arriverai a 25-26 anni con un bel 110 e lode stampato sul CV e 0 esperienze lavorative.

E son d'accordo con te.
Io,onestamente,vorrei provare ad inserirmi in un altro settore,sfruttando l'inglese e le conoscenze che ha mia madre in campo di traduttore simultaneo/insegnante per progetti.
Vedi Gargoyle,l'azienda non paga te soltanto per quello che dai ma anche per le ore che tu stai lì a far qualcosa.
8 ore lavorative fornite sono 8 ore levate ad altro e DEVONO essere retribuite.
Sta storia dei periodi di prova(che poi si sa già come finiscono) ha francamente scocciato.Pensa che anche i più accessibili call center hanno preso il vizietto.
Io capisco che ci sta gente che è con l'acqua alla gola e si accontenta di poco ma è proprio questa gente a dare man forte agli sfruttatori.
Sfruttatori che spesso non è che abbiano chissà quale intelligenza,anzi,probabile che siano lì più per furbizia al limite o grazia di dio.
Anche se a te piacesse tanto fare il dottorato dubito che riusciresti a passare la tua vita a lavorare a gratis.Il pane a casa non ci arriverebbe lo stesso.
Hai studiato,speso soldi e fatto sacrifici.
Non prendersi sul serio e non pretendere almeno una giusta ricompensa per questo è da,perdonami,autolesionisti.
Le cose devono cambiare qua,fortuna che almeno sono cittadino australiano và.

fuocoz
01-03-2010, 10:14
Comunque secondo me fin che non si deciderà qual'è l'oggetto della discussione non ci capiremo mai.

Certo, alcune lauree e alcuni lavori esigono una formazione in azienda anche piuttosto lunga, però la maggior parte dei laureati (diciamo, boh, tutti quelli che non sono ingegneri) si trova a fare un lavoro vero e proprio nel quale dopo 15 giorni si è autonomi ed esser non-pagati per 6 mesi.

ilguercio
01-03-2010, 10:19
Comunque secondo me fin che non si deciderà qual'è l'oggetto della discussione non ci capiremo mai.

Certo, alcune lauree e alcuni lavori esigono una formazione in azienda anche piuttosto lunga, però la maggior parte dei laureati (diciamo, boh, tutti quelli che non sono ingegneri) si trova a fare un lavoro vero e proprio nel quale dopo 15 giorni si è autonomi ed esser non-pagati per 6 mesi.

L'oggetto della discussione,per quanto ho capito,è la diffusa pratica dello schiavismo autorizzato.
Anche io ho fatto corsi ad ing.meccanica e non ho mai visto gli attrezzi e gli oggetti studiati.Dico davvero,non ci sta un laboratorio adatto e con tutto ciò che ti serve.
E' ovvio,come dici te,che ci siano lauree che ti permettono già da subito di lavorare ed altre che hanno bisogno di un periodo di formazione e di ambientazione per iniziare a rendere.
E' altrettanto ovvio che se un'azienda non ti dà modo(per davvero) di iniziare un percorso tu rimarrai sempre allo stesso punto e la tua laurea varrà quanto la scottex di cui sopra.
Ed è altrettanto vero che la colpa è anche di alcuni corsi di laurea o di alcune università che pensano solo a fare soldi e a dare solo il minimo sindacale a gente che paga e che investe anni con lo scopo di avere un lavoro DECENTE(senza fare i miliardi).
Questo è ciò che mi fa scoraggiare,onestamente facevo meglio a fare l'industriale e non fare l'università...

yorkeiser
01-03-2010, 10:20
Non so voi, ma io uscito dall'università non so fare niente per cui qualcuno mi dovrebbe pagare... nel senso, nessuna cosa che so fare può servire per produrre redditto in una azienda.

Due sono le cose:
1) nella tua università si passavano gli esami leggendo Topolino
2) hai poca autostima

Un conto è dire che un neolaureato può non avere gli skill specifici richiesti da una singola azienda e che quindi dovrà investire i primi mesi, oltre che a produrre, anche per essere formato (formazione che verrà largamente ripagata nel medio termine). Un altro è dire che un neolaureato, assunto in un ambito di sua competenza, non sappia fare nulla.
Ragazzi, fatevi un favore: svegliatevi.

Gargoyle
01-03-2010, 10:21
Ti avevo già spiegato che quello NON è un lavoro, e ti avevo pure spiegato che quel che ti stanno insegnando ti torna utile SOLO in un centro di ricerca (università e CNR). Il tuo è un caso particolare per quel che stai studiando. Fatti un dottorato in scienze dei materiali o in chimica organica, e vediamo se non è rivendibile in azienda quel che impari. Ci sarebbe un elenco lungo quanto il traforo del monte bianco:
Mr6600, siamo seri, se quella roba fosse rivendibile, ci sarebbe la fila per fare quei dottorati lì e dopo aver preso il titolo la gente si darebbe da fare per entrare in azienda.
Invece non è così, chi ha il titolo cerca disperatamente di restare all'università in un modo o nell'altro, anche passando mesi senza ricevere la borsa.

Quindi, non ci prendiamo in giro: siamo una economia di mercato, se i titoli dessero davvero delle opportunità in più ce ne saremmo già accorti.

ilguercio
01-03-2010, 10:21
Ragazzi, fatevi un favore: svegliatevi.

*

ilguercio
01-03-2010, 10:23
Mr6600, siamo seri, se quella roba fosse rivendibile, ci sarebbe la fila per fare quei dottorati lì e dopo aver preso il titolo la gente si darebbe da fare per entrare in azienda.
Invece non è così, chi ha il titolo cerca disperatamente di restare all'università in un modo o nell'altro, anche passando mesi senza ricevere la borsa.

Quindi, non ci prendiamo in giro: siamo una economia di mercato, se i titoli dessero davvero delle opportunità in più ce ne saremmo già accorti.

In caso non fosse rivendibile sarebbe un grosso problema,visto che già di lauree farlocche ce ne stanno a iosa e ci vorrebbe una bella riformina per mettere un pò di ordine nelle facoltà e nei loro programmi.
Io ti ripeto:valorizzati e cerca di reclamare ciò che è giusto,visto che ne hai tutto il diritto.

Gargoyle
01-03-2010, 10:43
Due sono le cose:
1) nella tua università si passavano gli esami leggendo Topolino
E' certamente vero.
Solo che temo non sia un caso isolato.

Samos87
01-03-2010, 10:52
Gargoyle c'é anche chi non ha modo di fare il dottorato per mancanza di borse di studio.
Quindi, se la tua ambizione massima é finire in azienda a produrre e non fare il ricercatore, potresti smettere di fare il dottorato e lasciare il posto a qualcuno più motivato.

Bismark85
01-03-2010, 11:02
Mr6600, siamo seri, se quella roba fosse rivendibile, ci sarebbe la fila per fare quei dottorati lì e dopo aver preso il titolo la gente si darebbe da fare per entrare in azienda.
Invece non è così, chi ha il titolo cerca disperatamente di restare all'università in un modo o nell'altro, anche passando mesi senza ricevere la borsa.

Quindi, non ci prendiamo in giro: siamo una economia di mercato, se i titoli dessero davvero delle opportunità in più ce ne saremmo già accorti.

Beh a questo punto però la colpa non è certo degli studenti. Se un laureato non vale nulla, allora perchè le aziende non prendono solo diplomati per formarli 1-2 anni e invece la maggior parte si ostina a prendere comunque laureati di 24-25-26... anni minimo??
Io fossi imprenditore e avessi bisogno di ricoprire un ruolo di medio/basso profilo, prenderei l'elenco dei migliori studenti delle scuole limitrofe e offrirei un contratto di inserimento (ovviamente non eccessivamente alto ma neanche da schiavista).
A questo punto dobbiamo metterci d'accordo: o l'università deve formare la classe dirigente del paese e tecnici di medio/alto profilo (come in teoria dovrebbe essere), o deve servire per fare qualsiasi cosa (spazzino, autista dell'atac, disoccupato ecc...). Nel secondo caso non ci lamentiamo che poi vada tutto a rotoli e all'università si presentano in milioni poco motivati che uccidono il sistema universitario e il paese.

Froze
01-03-2010, 11:08
altrimenti non si spiegherebbe perchè esistano questi stage non finalizzati all'assunzione e il 90% di quelli proposti è di questo tipo.
Ne si spiegherebbe l'abuso di cocopro, contratti a tempo determinato, stage e tutto il resto.


eccesso di offerta, ecco come si spiega.
e questo vale non solo per chi e' senza esperienza, ma anche per chi l'esperienza ce l'ha.
Mi sto guardando intorno per cambiare lavoro, ma dei diversi colloqui che ho fatto, la migliore offerta e' stato un cocopro per 6 mesi finalizzato all'assunzione con uno stipendi di quasi 300euro in meno rispetto a quanto prendo ora.
Le proposte peggiori invece oltrepassano la soglia del ridicolo e ve le risparmio...

Fedozzo
01-03-2010, 12:08
Il mondo va avanti perché mentre facevamo gli studenti pagati coi soldi dei genitori, c'erano nostri coetanei che lavoravano e che (giustamente?) ci sono passati avanti.


Giusto, il mondo va avanti con manovali ed operai.
Peccato che gli operai senza l'ingegnere che fa il progetto non potrebbero costruire nulla di piu che tumuli paleolitici, e che praticamente tutto quello che di moderno esiste al mondo a partire dalle automobili agli aeroplani ai pc è stato inventato da gente che " mentre i loro coetanei facevano i manovali studiavano con i soldi del papi".

No, davvero, non pensavo di arrivare a leggere queste cose.

Mr6600
01-03-2010, 13:40
Mr6600, siamo seri, se quella roba fosse rivendibile, ci sarebbe la fila per fare quei dottorati lì e dopo aver preso il titolo la gente si darebbe da fare per entrare in azienda.
Invece non è così, chi ha il titolo cerca disperatamente di restare all'università in un modo o nell'altro, anche passando mesi senza ricevere la borsa.

Quindi, non ci prendiamo in giro: siamo una economia di mercato, se i titoli dessero davvero delle opportunità in più ce ne saremmo già accorti.
Non è rivendibile?
Vedi che ti dice il ragazzo che lavorarava prima di me all'università, laureato in scienze biologiche, dottorato in scienze chimiche, assunto dalla Wyeth ancor prima della fine del dottorato.
Vedi che ti dice il ragazzo che ha fatto il dottorato dove ero io in tesi, e che faceva la stessa vita: lavorava e faceva il dottorato contemporaneamente.
Vedi che ti dicono tutti i ragazzi che han fatto la tesi all'univesità di Catania nel gruppo di chimica-fisica, e han trovato lavoro a 1 mese dalla laurea alla ST Microelectronics.
Ma per piacere....butta il naso fuori dall'università, parla coi colleghi, e vedrai che ti sbagli di grosso.

Dappertutto sento dire che l'università fornisce una quantità talmente ampia di competenze, che spesso neanche servono per lavorare, che i nostri laureati (ingegneri, fisici, chimici) sono tra i migliori al mondo...Arrivo qui, e leggo che quel che si studia è buttato nel cesso e devi imparare da zero un mestiere. Che magari devi essere tu a pagare il tuo capo perchè ti da 1 anno di "formazione" in azienda...

EDIT : in cosa sei laurato esattamente? chimica, chimica industriale, CTF...?