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View Full Version : L' idealista che cadde sul pianeta Gulag


frankytop
16-01-2010, 12:50
Il diario di un militante comunista sopravvissuto ai campi di sterminio sovietici: la vita quotidiana fra umanità e abbrutimento
Vent' anni di gelo e di percosse: i ricordi di Jacques Rossi ai confini del terrore

Prendiamo un uomo giovane, intelligente, colto e attratto dalle grandi utopie. Facciamone un comunista convinto, anzi di più, un agente segreto del Komintern, un inviato speciale in tutto il mondo del potere sovietico. Diamogli un nome: Jacques Rossi, francese di nascita, poi emigrato con la madre a Varsavia e più tardi iscritto al partito polacco. Fissiamo una data, il 1937, quella delle grandi purghe staliniane, e spediamo in quell' anno il nostro eroe, dopo un processo sommario istruito sulla base di false accuse, a fare la conoscenza dei gulag, i campi di concentramento sovietici. Lasciamolo a marcire là per vent' anni (più altri quattro di residenza coatta) in modo che sperimenti gelo e percosse, fame e minacce, torture e celle d' isolamento. E adesso consentiamogli, per un caso fortunato, di uscire vivo dall' inferno: ovvio che si presenterà a noi un personaggio del tutto diverso dall' inizio, fisicamente ridotto a una larva però mentalmente una specie di eroe. Accordiamogli a questo punto una naturale inclinazione alla scrittura e anche la volontà di manifestarla: ecco il ritratto esistenziale del nostro Jacques Rossi, oggi autore della raccolta di racconti intitolata Com' era bella quella utopia. Leggerla è un' esperienza che lascia il segno. Certo, il libro va a collocarsi idealmente all' interno di un genere ormai classico: quello della letteratura concentrazionaria di ambientazione russa o tedesca, ispirata ai campi di sterminio sovietici o nazisti. Paragoni con i capolavori assoluti, Se questo è un uomo di Primo Levi o I racconti della Kolyma di Salamov, sono ovviamente improponibili. Tuttavia è giusto riconoscere che l' antologia di Rossi, liberandosi dalle limitazioni del genere, dimostra di possedere un timbro personale, intrinseco, in gran parte dovuto allo stile quasi aforistico: più che veri e propri racconti, ci vengono incontro squarci, bozzetti, situazioni, fulminee notazioni psicologiche che, nel lampo di poche righe, ci dicono tutto quello che c' è da sapere su quell' incubo estremo. L' autore non ha l' ambizione di saltare a conclusioni, o di illustrarci una morale: si limita a far sfilare davanti ai nostri occhi spie e vigliacchi, idealisti e lenoni, utili idioti e corrotti, prostitute e aguzzini, funzionari di partito e poveri cristi, esseri primitivi strappati alle steppe e fini intellettuali, in cattedra fino al giorno prima della loro caduta in disgrazia. Tutti inghiottiti e centrifugati dalla macchina del potere, scagliati senza ragione né spiegazione razionale a migliaia di chilometri dal luogo dell' arresto, in campi di concentramento sparsi al di qua o al di là degli Urali, nel gelo artico della penisola di Kola o al caldo rovente delle steppe kazake. Rossi racconta questi personaggi e annota le reazioni suscitate in lui da simili incontri: il risultato è una specie di atroce commedia buffa, però senza abbellimenti né snodi drammatici. Tutto è prevedibile e tutto si ripete sempre uguale, nell' arcipelago gulag di Rossi, benché siano infinite le variazioni sul tema. In cima alla piramide c' è il funzionario di partito, che controlla i sorveglianti, che controllano le spie, le quali a loro volta si basano sulla collaborazione dei prigionieri anziani, i kapò, e così si discende fino al controllo dei prigionieri, a loro volta divisi fra quelli che hanno il privilegio di restare al riparo di un tetto, in qualche infermeria o laboratorio delle baracche, e la gran massa degli altri, i forzati del piccone e della vanga, candidati a morire di fame e stenti, nei boschi, in miniera o nelle cave di pietra, a quaranta sotto zero per sedici ore al giorno. Con una speranza media di sopravvivenza da sei mesi a un anno, secondo la costituzione fisica e la volontà di non lasciarsi cadere. Lo strano pianeta visitato per vent' anni da Jacques Rossi ospita essenzialmente due tipi umani: ci sono i comuni, malviventi che hanno rapinato o ucciso, protetti e anche temuti dai secondini, capaci di conquistarsi privilegi persino nei lager; e poi i «poveri fessi», gli «scoppiati», cioè i prigionieri politici come lo stesso protagonista. Questi sono per lo più militanti comunisti, resi sospetti dalla loro stessa purezza, perseguitati per quell' insidiosa mancanza di duttilità e opportunismo che dimostrano. I «poveri fessi» sono gente che non impara mai la lezione, ripete gli stessi errori ideologici, per lo più non riesce a distaccarsi da quella «bella utopia» che, con tragico senso dello humour, dà il titolo a tutta la raccolta. Dunque «scoppiati», fisicamente ormai indifesi, rassegnati a starsene sull' ultimo gradino della scala sociale del gulag, a cedere la minestra ai più forti, a farsi rubare senza reagire la camicia e le altre povere cose trafugate miracolosamente fin là dal mondo libero o inviate per posta dalle mogli. È la pena del contrappasso degli utopisti: proprio loro, che avevano fantasticato di un mondo migliore governato dal popolo, imparano che su questa terra vale la legge del più forte, per cui chi ha i muscoli e la fedina penale sporca dorme vicino alla stufa della baracca, chi invece ha conosciuto la vita attraverso i libri di Marx può ringraziare la buona sorte se viene ammesso a coricarsi sul pavimento gelato, e non troppo vicino alla porta. Invariabilmente, gli utopisti attraversano la fase dell' incredulità, durante la quale si dichiarano convinti di essere stati vittime di equivoci destinati ad essere chiariti: meccanismi già approfonditi nei grandi romanzi del pensiero antitotalitario, cominciando da Buio a mezzogiorno di Koestler. Piano piano, però, la verità si fa strada nei cervelli meno intorpiditi. E un bel giorno il nostro Jacques Rossi si rende conto del colossale, irreparabile equivoco. Se bastasse la luce della conoscenza per rimediare a una vita sbagliata, tutto si aggiusterebbe. Che guaio, invece: è troppo tardi, il destino è bruciato. Da Lenin a Stalin, in una catena d' acciaio impossibile da spezzare, si è ormai messo in piedi un colossale sistema di annientamento (come mette in rilievo Frediano Sessi nella sua stringente introduzione). Non resta che concludere con le parole di Rossi: «Sono passati settant' anni da quando mi sono dato anima e corpo al movimento comunista. Ma occorre farsi coraggio e riconoscere: mi sono sbagliato». Dario Fertilio Il saggio: Jacques Rossi, «Com' era bella questa utopia», introduzione di Frediano Sessi, Marsilio, pagine 257, euro 14,50 IL BOIA «Come si uccide senza sporcarsi» Brevi racconti, in media di due o tre pagine soltanto, quelli dedicati da Jacques Rossi ai suoi ricordi nei lager sovietici. Uno fra i tanti, intitolato «Il carnefice», descrive con gelido cinismo la tecnica di eliminazione dei prigionieri. Un boia, in seguito a sua volta incarcerato, racconta a Rossi, che è suo vicino di cella: «Si accosta il revolver alla nuca del condannato, ma senza toccarlo perché non abbia modo di rendersi conto. Poi si preme il grilletto, mentre gli si appioppa un gran calcio...». Perché questa pedata?, gli chiede Rossi. «Perché il sangue non ti schizzi sulla giubba», risponde imperterrito il carnefice.

Fertilio Dario

Corriere della sera (http://archiviostorico.corriere.it/2003/agosto/17/idealista_che_cadde_sul_pianeta_co_0_030817062.shtml)

whistler
16-01-2010, 12:55
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

gigio2005
16-01-2010, 12:59
le dittature comuniste sono state orribili...e tali orrori andrebbero studiati in tutte le scuole



.....

si puo' chiudere




ps: riesci ad afferrare la differenza tra noi e voi?

whistler
16-01-2010, 13:04
le dittature comuniste sono state orribili...e tali orrori andrebbero studiati in tutte le scuole



.....

si puo' chiudere




ps: riesci ad afferrare la differenza tra noi e voi?



no! perchè il fascismo o il nazismo sono stati male interpretati :O
i libri di scuola sono comunisti :O
i treni arrivavano in orario :O
c era sicurezza:O

è tutto un gombloddo dei comunisti!

dantes76
16-01-2010, 13:06
le dittature comuniste sono state orribili...e tali orrori andrebbero studiati in tutte le scuole



.....

si puo' chiudere




ps: riesci ad afferrare la differenza tra noi e voi?

perche' chiudere... si deve dimostrare che loro spalano merda sul comunismo, non perche' anticomunisti, ma perche nazistoidi e fascistoidi, propio in questi momenti, sto discutendo con un leghista ultra cattolico... che midice, che la dobbiamo finire di vedere antisemitismo, ovunque.. e dopo lui e' iscritto in un gruppo pieno di nazistoidi.. e pur sapensolo, mi dice: prima devono scrfivere qualcosa di strano, per cancellarsi dal gruppo.

koshchay
16-01-2010, 13:14
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

le dittature comuniste sono state orribili...e tali orrori andrebbero studiati in tutte le scuole



.....

si puo' chiudere




ps: riesci ad afferrare la differenza tra noi e voi?

perche' chiudere... si deve dimostrare che loro spalano merda sul comunismo, non perche' anticomunisti, ma perche nazistoidi e fascistoidi, propio in questi momenti, sto discutendo con un leghista ultra cattolico... che midice, che la dobbiamo finire di vedere antisemitismo, ovunque.. e dopo lui e' iscritto in un gruppo pieno di nazistoidi.. e pur sapensolo, mi dice: prima devono scrfivere qualcosa di strano, per cancellarsi dal gruppo.

si ok, conosco anch'io le tendenze dell'utente frankytop... però qui ha semplicemente postato un articolo che rileva un fatto... non c'è bisogno di buttarla sulla lotta comunismo -nazifasciamo--- (non prima che lo faccia lui almeno;) )

basta rilevare un fatto, gli orrori dei gulag russi, di ispirazione effettivamente comunista,non da meno a quelli dei lager...

dantes76
16-01-2010, 13:22
basta rilevare un fatto, gli orrori dei gulag russi, di ispirazione effettivamente comunista,non da meno a quelli dei lager...

e aggiungo... loro sono come il 90% dei partigiani, volevano abbattare una dittatura, ma per istaurarne un'altra

frankytop
16-01-2010, 16:31
Nessuno deve sentirsi in obbligo a rispondere eh,soprattutto se si tratta di dire cazzate(escluso uno),è sufficiente prendere atto dei contenuti dell'artico e amen.

By.

lowenz
16-01-2010, 17:18
Ma se i fessi - come sono chiamati - erano i "veri comunisti" siamo sempre al solito punto :p

Questi sono per lo più militanti comunisti, resi sospetti dalla loro stessa purezza, perseguitati per quell' insidiosa mancanza di duttilità e opportunismo che dimostrano.

Insomma i veri comunisti sono fessi e buoni :D

shambler1
16-01-2010, 17:20
Nessuno deve sentirsi in obbligo a rispondere eh,soprattutto se si tratta di dire cazzate(escluso uno),è sufficiente prendere atto dei contenuti dell'artico e amen.

By.


Accidenti Franktop stai spalando merda sul comunismo..qualcuno potrebbe non capire la differenza tra i due elementi.

redsith
16-01-2010, 17:30
Ma chi se ne frega dell'orientamento politico di chi ha postato l'articolo, già più interessante può essere l'orientamento di chi l'ha scritto, ma qui si parla di campi di concentramento e sterminio, non si può essere di parte su questi argomenti, altrimenti non siamo più esseri umani.

Solertes
16-01-2010, 17:31
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a0/One_day_in_the_life_of_I_D.JPG/240px-One_day_in_the_life_of_I_D.JPG

1962

http://www.simonel.com/prime/gulag1.gif

1974

frankytop
16-01-2010, 17:42
Accidenti Franktop stai spalando merda sul comunismo..qualcuno potrebbe non capire la differenza tra i due elementi.

Sbagli,una differenza c'è:sullo sterco almeno possono crescere dei bellissimi fiorellini.
Lascio ad altri l'onere di spiegare cosa è cresciuto sul comunismo.

frankytop
16-01-2010, 17:43
Ma se i fessi - come sono chiamati - erano i "veri comunisti" siamo sempre al solito punto :p

Questi sono per lo più militanti comunisti, resi sospetti dalla loro stessa purezza, perseguitati per quell' insidiosa mancanza di duttilità e opportunismo che dimostrano.

Insomma i veri comunisti sono fessi e buoni :D

C'è sempre un puro più puro di te(o che si crede tale) che ti epura (cit.) :D

sander4
16-01-2010, 17:45
le dittature comuniste sono state orribili...e tali orrori andrebbero studiati in tutte le scuole



.....

si puo' chiudere




.
:fagiano:

shambler1
16-01-2010, 17:48
Sbagli,una differenza c'è:sullo sterco almeno possono crescere dei bellissimi fiorellini.
Lascio ad altri l'onere di spiegare cosa è cresciuto sul comunismo.

Touchè, peccavo di eccesso di ottimismo.

superanima
16-01-2010, 18:34
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

Un intervento qualificante e che la dice lunga sulla «bontà d'animo» dei comunisti. Parafrasando un altro detto: «Non sui miei morti!».

aeterna
16-01-2010, 18:52
perche' chiudere... si deve dimostrare che loro spalano merda sul comunismo, non perche' anticomunisti, ma perche nazistoidi e fascistoidi, propio in questi momenti, sto discutendo con un leghista ultra cattolico... che midice, che la dobbiamo finire di vedere antisemitismo, ovunque.. e dopo lui e' iscritto in un gruppo pieno di nazistoidi.. e pur sapensolo, mi dice: prima devono scrfivere qualcosa di strano, per cancellarsi dal gruppo.


a parti invertite, bondi non avrebbe saputo fare di meglio

anonimizzato
16-01-2010, 18:56
CUT

http://it.wikipedia.org/wiki/Paragrafo

^TiGeRShArK^
16-01-2010, 18:58
Ma possibile che tante persone sono state traviate a tal punto da Ilvio che vedono comunisti ovunque? :mbe:
Mah...
e poi mi si viene a dire che la dittatura mediatica non esiste. :doh:

lowenz
16-01-2010, 19:38
Sbagli,una differenza c'è:sullo sterco almeno possono crescere dei bellissimi fiorellini.
Lascio ad altri l'onere di spiegare cosa è cresciuto sul comunismo.
Mai visti i fiori sul letame :asd:
Saranno state vacche comuniste :asd:

Sul comunismo è cresciuto il campione di democrazia Putin (con lettone a seguito) :D :D :D

shambler1
16-01-2010, 19:39
Ma possibile che tante persone sono state traviate a tal punto da Ilvio che vedono comunisti ovunque? :mbe:
Mah...
e poi mi si viene a dire che la dittatura mediatica non esiste. :doh:
Purtroppo tanti ragazzini oggi nemmeno si rendono conto di essere comunisti anche la struttura mentale deriva in linea retta da quella delle zecche degli anni 70. Chi li usa, astutamente, evita di far presente questo particolare.

lowenz
16-01-2010, 19:41
Purtroppo tanti ragazzini oggi nemmeno si rendono conto di essere comunisti anche la struttura mentale deriva in linea retta da quella delle zecche degli anni 70. Chi li usa, astutamente, evita di far presente questo particolare.
Guarda che il comunista è quello che vuole abolire la proprietà privata dei mezzi di produzione, il resto sono i trip liserigici dei reazionari che chiamano "comunista" ogni persona che non la pensa come loro :p

Julian_Kay
16-01-2010, 19:41
http://www.socialisti.net/archivio10/000006fc.htm

Dante Corneli, "il redivivo tiburtino", colui che inopinatamente ricomparve a Tivoli suo paese natio dopo 50 anni in Unione Sovietica, di cui 24 trascorsi ai lavori forzati nell'inferno polare delle miniere di Vorkuta, e che dedicò quelli che gli rimasero da vivere a rintracciare prove e protagonisti di una storia cui nessuno voleva credere, ha elencato nomi e cognomi di qualcosa come 500 vittime italiane dello stalinismo, ma altre fonti parlano di 600.
Dovrebbe far riflettere che i libri che Corneli dette alle stampe fra la fine degli anni 70 e gli 80 furono ben una ventina: una serie di libretti e opuscoli in modesta brossura bianca che lo sventurato operaio pagò a proprie spese, così come condusse con sue risorse, aiutato da pochi, le pazienti ricerche per ritrovare famiglie e conoscenti. Una produzione che circolò in Italia alla stregua di samizdat semiclandestini: se li scambiavano sommessamente alcuni studiosi, circolavano fra i vecchi militanti, ma l'autocensura comunista era tale che nessuno osava parlarne apertamente. Neanche l'autobiografia che la casa editrice La Pietra pubblicò nel 1977 smosse veramente qualcosa. Così come non riuscì a scalfire gran che il volume di memorie della più nota dirigente comunista torinese Felicita Ferrero che, nel suo "Un nocciolo di verità" del 1978, aveva ben descritto il meccanismo psicologico del terrore, raccontando come sul finire degli anni 30 negli uffici di Radio Mosca, il suo osservatorio privilegiato, le scrivanie si spopolassero ogni mattina di più senza che nessuno osasse chiedere perché... Più scalpore fece la pubblicazione delle lettere del giovane operaio torinese Emilio Guarnaschelli arrivato a Mosca pieno di illusioni nel 1933 e morto di stenti in Siberia nel 1939 (Garzanti, 1982).

Ma sostanzialmente nella sinistra comunista non si innescò mai un serio dibattito storico che avrebbe significato rimettere in discussione non solo l'operato di Togliatti, che dai vertici del Comintern e delle organizzazioni comuniste internazionali non poté non sapere del massacro degli italiani e nulla fece per impedirlo, ma anche la storia del partito, delle sue connivenze e delle sue complicità, e soprattutto la natura totalitaria del comunismo. Fu questo il limite invalicabile del dibattito quando venne meno la consegna del silenzio: salvare l'ideologia comunista ammettendo le sue degenerazioni. Lo stalinismo si riduceva ad una deviazione dai giusti principi e aveva quindi portato a conseguenze così tragiche.

lowenz
16-01-2010, 19:45
Interessante il sito, "socialisti liberali".....come il rosa pallido celestino :p

^TiGeRShArK^
16-01-2010, 19:48
Guarda che il comunista è quello che vuole abolire la proprietà privata dei mezzi di produzione, il resto sono i trip liserigici dei reazionari che chiamano "comunista" ogni persona che non la pensa come loro :p

shhhh...
Non gli fare crollare il suo mondo fatato. :)

shambler1
16-01-2010, 19:50
http://www.socialisti.net/archivio10/000006fc.htm

Dante Corneli, "il redivivo tiburtino", colui che inopinatamente ricomparve a Tivoli suo paese natio dopo 50 anni in Unione Sovietica, di cui 24 trascorsi ai lavori forzati nell'inferno polare delle miniere di Vorkuta, e che dedicò quelli che gli rimasero da vivere a rintracciare prove e protagonisti di una storia cui nessuno voleva credere, ha elencato nomi e cognomi di qualcosa come 500 vittime italiane dello stalinismo, ma altre fonti parlano di 600.
Dovrebbe far riflettere che i libri che Corneli dette alle stampe fra la fine degli anni 70 e gli 80 furono ben una ventina: una serie di libretti e opuscoli in modesta brossura bianca che lo sventurato operaio pagò a proprie spese, così come condusse con sue risorse, aiutato da pochi, le pazienti ricerche per ritrovare famiglie e conoscenti. Una produzione che circolò in Italia alla stregua di samizdat semiclandestini: se li scambiavano sommessamente alcuni studiosi, circolavano fra i vecchi militanti, ma l'autocensura comunista era tale che nessuno osava parlarne apertamente. Neanche l'autobiografia che la casa editrice La Pietra pubblicò nel 1977 smosse veramente qualcosa. Così come non riuscì a scalfire gran che il volume di memorie della più nota dirigente comunista torinese Felicita Ferrero che, nel suo "Un nocciolo di verità" del 1978, aveva ben descritto il meccanismo psicologico del terrore, raccontando come sul finire degli anni 30 negli uffici di Radio Mosca, il suo osservatorio privilegiato, le scrivanie si spopolassero ogni mattina di più senza che nessuno osasse chiedere perché... Più scalpore fece la pubblicazione delle lettere del giovane operaio torinese Emilio Guarnaschelli arrivato a Mosca pieno di illusioni nel 1933 e morto di stenti in Siberia nel 1939 (Garzanti, 1982).

Ma sostanzialmente nella sinistra comunista non si innescò mai un serio dibattito storico che avrebbe significato rimettere in discussione non solo l'operato di Togliatti, che dai vertici del Comintern e delle organizzazioni comuniste internazionali non poté non sapere del massacro degli italiani e nulla fece per impedirlo, ma anche la storia del partito, delle sue connivenze e delle sue complicità, e soprattutto la natura totalitaria del comunismo. Fu questo il limite invalicabile del dibattito quando venne meno la consegna del silenzio: salvare l'ideologia comunista ammettendo le sue degenerazioni. Lo stalinismo si riduceva ad una deviazione dai giusti principi e aveva quindi portato a conseguenze così tragiche.

E' un blocco mentale che dura ancora adesso.

blamecanada
16-01-2010, 19:52
Interessante il sito, "socialisti liberali".....come il rosa pallido celestino :p
Estimatori di Craxi tra l'altro.

Comunque l'articolo non dice nulla di nuovo: è arcinoto che nei gulag ci finirono moltissimi comunisti, e che parte di essi si ricredettero, altri rimasero comunisti ma avversi al regime.

Invece non è noto che in buona parte nei gulag ci finirono anche stalinisti di stretta osservanza: persone che non si opponevano affatto al regime, ma che erano usati capri espiatori per l'inefficienze del sistema.

lowenz
16-01-2010, 19:54
E' un blocco mentale che dura ancora adesso.
Nella testa dei reazionari sicuramente :D

Infatti tu ad esempio passi la vita a dire queste cose atteggiandoti a unico profeta che "ha capito", da bravo "San Paolo converso" come si dice da noi a Bergamo.

Peccato che questo sia un fenomeno psicologico stranoto: la persona per ritrovare identità fa un cambio di 180° ma in realtà ricade nelle stesse meccaniche di prima (anche se lui non ci crede e non vuole crederci).

ilguercio
16-01-2010, 20:15
Guarda che il comunista è quello che vuole abolire la proprietà privata dei mezzi di produzione, il resto sono i trip liserigici dei reazionari che chiamano "comunista" ogni persona che non la pensa come loro :p

E glielo facevo notare anche io da qualche altra parte ma evidentemente è comodo cavalcare l'onda alzata dal diversamente alto.
Comunista io?Con il pc portatile e la reflex?Seeeeeeeeeeeeeee...

sander4
16-01-2010, 20:21
Mai visti i fiori sul letame :asd:
Saranno state vacche comuniste :asd:

Sul comunismo è cresciuto il campione di democrazia Putin (con lettone a seguito) :D :D :D

Anche quell'uomo "amato dal popolo" (il partito dell'amore pure lì!) di nome Lukashenko, pure lui campione. :D

shambler1
16-01-2010, 20:21
Guarda che il comunista è quello che vuole abolire la proprietà privata dei mezzi di produzione, il resto sono i trip liserigici dei reazionari che chiamano "comunista" ogni persona che non la pensa come loro :p

Ho capito: delle 10-15 stronzate che riempivano la mente della zecca anni 70, UNA è stata rimossa con il crollo dell'urss..il resto NO però.

ilguercio
16-01-2010, 20:24
Ho capito: delle 10-15 stronzate che riempivano la mente della zecca anni 70, UNA è stata rimossa con il crollo dell'urss..il resto NO però.
A shambler,e basta!
Hai rotto co sti comunisti...
Minchia che fissa...il lavaggio funziona a dovere.
Magari sei pure gentile da illustrarmi le 14 stronzate comuniste rimaste nella mente dei sovversivi odierni.

shambler1
16-01-2010, 20:30
A shambler,e basta!
Hai rotto co sti comunisti...
Minchia che fissa...il lavaggio funziona a dovere.
Magari sei pure gentile da illustrarmi le 14 stronzate comuniste rimaste nella mente dei sovversivi odierni.

iniziamo dal "mondo migliore" ..un bel gg apriamo un bel topic apposito.
Lo so che disturba farlo notare però è importante che la gente ne prenda coscienza.

frankytop
16-01-2010, 20:32
E glielo facevo notare anche io da qualche altra parte ma evidentemente è comodo cavalcare l'onda alzata dal diversamente alto.
Comunista io?Con il pc portatile e la reflex?Seeeeeeeeeeeeeee...

Ah beh allora siamo a posto...ci si limita ad eliminare gli industriali e dunque la possibilità dell'esistenza di soggetti molto più ricchi della media che possano incentivare la produzione di beni di consumo di più alto valore aggiunto,nessuna possibilità di produrre beni di eccellenza a disposizione di una minoranza che possa fornire uno stimolo di innovazione che si rifletterà poi in un secondo tempo verso le fasce meno abbienti.

La diversità deve essere sacrificata in nome di una uniformità ideologica per accontentare quelli che fanno gne gne lo voglio anch'io ma non posso,abbasso i ricchi,viva il comunismo!anzi,"l'abolizione dei mezzi di produzione privata..."

:doh:

lowenz
16-01-2010, 21:00
iniziamo dal "mondo migliore" ..un bel gg apriamo un bel topic apposito.
Lo so che disturba farlo notare però è importante che la gente ne prenda coscienza.
Il mondo può solo essere PEGGIORE :D

Se lo dico da opinion leader dici che rimuoviamo un'altra stronzata (che nessun comunista ha mai detto, se non in riferimento all'amenissima situazione di schiavitù sotto gli zar, e lo so, dà fastidio ricordare che gli zar non fossero proprio santi :D)?

:asd:

lowenz
16-01-2010, 21:01
Ah beh allora siamo a posto...ci si limita ad eliminare gli industriali e dunque la possibilità dell'esistenza di soggetti molto più ricchi della media che possano incentivare la produzione di beni di consumo di più alto valore aggiunto,nessuna possibilità di produrre beni di eccellenza a disposizione di una minoranza che possa fornire uno stimolo di innovazione che si rifletterà poi in un secondo tempo verso le fasce meno abbienti.

La diversità deve essere sacrificata in nome di una uniformità ideologica per accontentare quelli che fanno gne gne lo voglio anch'io ma non posso,abbasso i ricchi,viva il comunismo!anzi,"l'abolizione dei mezzi di produzione privata..."

:doh:
Guarda che le SPA sono comunismo a tutti gli effetti :sofico:

Così adesso Shambler parte con "Ecco la stronzata delle piccole aziende da eliminare :O"

Per quanto riguarda l'innovazione.....la cosa non torna per nulla: l'URSS parte dalla situazione zarista ed arriva a mandare Gagarin in orbita.....qualcosa non torna nel tuo ragionamento sull'innovazione tecnologica.

shambler1
16-01-2010, 21:48
Guarda che le SPA sono comunismo a tutti gli effetti :sofico:

Così adesso Shambler parte con "Ecco la stronzata delle piccole aziende da eliminare :O"

Per quanto riguarda l'innovazione.....la cosa non torna per nulla: l'URSS parte dalla situazione zarista ed arriva a mandare Gagarin in orbita.....qualcosa non torna nel tuo ragionamento sull'innovazione tecnologica.

Si bonanotte.

frankytop
16-01-2010, 21:55
Guarda che le SPA sono comunismo a tutti gli effetti :sofico:

Così adesso Shambler parte con "Ecco la stronzata delle piccole aziende da eliminare :O"

Per quanto riguarda l'innovazione.....la cosa non torna per nulla: l'URSS parte dalla situazione zarista ed arriva a mandare Gagarin in orbita.....qualcosa non torna nel tuo ragionamento sull'innovazione tecnologica.

Anche il sasso lanciato sulla fanghiglia un po' rotola,ma sull'asfalto rotola molto meglio.

Della serie,quando l'empirismo smentisce i modelli teorici.
http://images.virgilio.it/sg/notizie1024/upload/tra/0003/trabant.jpg

E per i meno abbienti...
http://www.gunners4life.com/forum/avatars/trabant10-full(1).jpg

The technology's power ;)

lowenz
16-01-2010, 22:01
Si bonanotte.
Dove sta il proprietario di una SPA?
L'azionista di maggioranza magari a sua volta è un'intera società, mica un individuo, e a sua volta avrà magari fra gli azionisti di maggioranza una banca che a sua volta avrà un collegio di amministratori.....ecc.....dove sta l' "individuo proprietario" in strutture a matrioska come queste?

Non ci sta, ci stanno i CEO, non i proprietari.

lowenz
16-01-2010, 22:04
Anche il sasso lanciato sulla fanghiglia un po' rotola,ma sull'asfalto rotola molto meglio.

Della serie,quando l'empirismo smentisce i modelli teorici.
http://images.virgilio.it/sg/notizie1024/upload/tra/0003/trabant.jpg
Perchè, una Cinquecento del '60 è più "bella"? :confused:
Una Citroen 2 cavalli? :confused:


E per i meno abbienti...
http://www.gunners4life.com/forum/avatars/trabant10-full(1).jpg
Questa è Albania o Romania però :asd:

frankytop
16-01-2010, 22:23
Perchè, una Cinquecento del '60 è più "bella"? :confused:
Una Citroen 2 cavalli? :confused:


Allora questa che è identica...cambia solo il colore.
Notoriamente le Trabant erano il fiore all'occhiello per tutta la produzione del blocco dell'est.
http://www.autosoviet.altervista.org/TRABANT-WHITE.JPG

Il link di un sito in cui un tizio l'ha provata:

http://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.autosoviet.altervista.org/TRABANT-WHITE.JPG&imgrefurl=http://www.autosoviet.altervista.org/automotorusse-artluca.htm&usg=__GMHOxKKSQfDCnULMGvc9wc5yk9E=&h=254&w=379&sz=12&hl=it&start=18&tbnid=kmwBRQD8raA_dM:&tbnh=82&tbnw=123&prev=/images%3Fq%3DTrabant%2Banni%2B80%26gbv%3D2%26hl%3Dit%26sa%3DG

La vettura era un modello P601 De Luxe costruita nei primi anni 80',color carta da zucchero con il tetto bianco e gli interni in finta pelle marrone.

Anche se l’esemplare che ho guidato io era nato nei primi anni ’80, mettersi al volante della vettura significa fare un salto indietro di trent’anni almeno. Significa mettere in discussione tutte quelle comodità alle quali siamo più o meno inconsciamente abituati quando ci mettiamo al volante. E’ un’esperienza di guida che richiede una buona dose di sangue freddo per essere portata a termine. O di incoscienza. O di entrambi, per uno come me che ha quasi esclusivamente guidato macchine costruite dal 1975 in avanti. Al contrario chi usa normalmente una vecchia 500 o una 600 nella Trabant non potrà che sentirsi a casa sua.(<----in effetti come dicevi tu)

Questo giocattolo era l’unica macchina che il comune cittadino della DDR potesse aspirare di poter possedere. C’erano due possibilità. Comperarla nuova oppure usata. Nel primo caso bastava mettersi in lista d’attesa, attendere 10-12 anni e prima o poi la macchina sarebbe arrivata. Spesso più poi che prima, perchè c’era sempre qualcuno che ti passava avanti nella lista d’attesa, perchè aveva gli agganci giusti. Nel secondo caso occorreva sperare che ci fosse qualcuno disposto a separarsene. E nella maggior parte dei casi pagare quello che veniva chiesto, perchè il margine di trattativa era molto ridotto, prendere (e pagare) o lasciare.

L'economia pianificata....:D

lowenz
16-01-2010, 22:34
Allora questa che è identica...cambia solo il colore.
Notoriamente le Trabant erano il fiore all'occhiello per tutta la produzione del blocco dell'est.
http://www.autosoviet.altervista.org/TRABANT-WHITE.JPG

Il link di un sito in cui un tizio l'ha provata:

http://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.autosoviet.altervista.org/TRABANT-WHITE.JPG&imgrefurl=http://www.autosoviet.altervista.org/automotorusse-artluca.htm&usg=__GMHOxKKSQfDCnULMGvc9wc5yk9E=&h=254&w=379&sz=12&hl=it&start=18&tbnid=kmwBRQD8raA_dM:&tbnh=82&tbnw=123&prev=/images%3Fq%3DTrabant%2Banni%2B80%26gbv%3D2%26hl%3Dit%26sa%3DG

La vettura era un modello P601 De Luxe costruita nei primi anni 80',color carta da zucchero con il tetto bianco e gli interni in finta pelle marrone.

Anche se l’esemplare che ho guidato io era nato nei primi anni ’80, mettersi al volante della vettura significa fare un salto indietro di trent’anni almeno. Significa mettere in discussione tutte quelle comodità alle quali siamo più o meno inconsciamente abituati quando ci mettiamo al volante. E’ un’esperienza di guida che richiede una buona dose di sangue freddo per essere portata a termine. O di incoscienza. O di entrambi, per uno come me che ha quasi esclusivamente guidato macchine costruite dal 1975 in avanti. Al contrario chi usa normalmente una vecchia 500 o una 600 nella Trabant non potrà che sentirsi a casa sua.(<----in effetti come dicevi tu)

Questo giocattolo era l’unica macchina che il comune cittadino della DDR potesse aspirare di poter possedere. C’erano due possibilità. Comperarla nuova oppure usata. Nel primo caso bastava mettersi in lista d’attesa, attendere 10-12 anni e prima o poi la macchina sarebbe arrivata. Spesso più poi che prima, perchè c’era sempre qualcuno che ti passava avanti nella lista d’attesa, perchè aveva gli agganci giusti. Nel secondo caso occorreva sperare che ci fosse qualcuno disposto a separarsene. E nella maggior parte dei casi pagare quello che veniva chiesto, perchè il margine di trattativa era molto ridotto, prendere (e pagare) o lasciare.

L'economia pianificata....:D
E questo dovrebbe dimostrarmi cosa? Che il Comunismo nella DDR (ma facciamo pure "Comunismo" e basta, sennò parte la solita tiritera) è incompatibile con le comodità e con l'efficienza (che scoperta :asd: ) o che in URSS lo sviluppo tecnologico era fermo all'aratro e ai servi della gleba di qualche anno prima perchè non c'era il meccanismo del Capitalismo che hai descritto prima come se fosse l'unico a creare sviluppo tecnologico? :mbe:

aeterna
16-01-2010, 22:45
Magari sei pure gentile da illustrarmi le 14 stronzate comuniste rimaste nella mente dei sovversivi odierni.


bè una è il pacifismo.
è un'utopia assurda pensare, anzi pretendere, che i governi possano gestire situazioni di crisi internazionale risolvendola con un volemose bene.

frankytop
16-01-2010, 22:47
E questo dovrebbe dimostrarmi cosa? Che il Comunismo nella DDR (ma facciamo pure "Comunismo" e basta, sennò parte la solita tiritera) è incompatibile con le comodità e con l'efficienza (che scoperta :asd: ) o che in URSS lo sviluppo tecnologico era fermo all'aratro e ai servi della gleba di qualche anno prima perchè non c'era il meccanismo del Capitalismo che hai descritto prima come se fosse l'unico a creare sviluppo tecnologico? :mbe:

Ah per carità,io sono mentalmente aperto a vagliare meccanismi alternativi purchè realistici e realmente nuovi ma a fronte delle sperimentazioni sul campo di vari modelli sociali di sviluppo,dall'estrema destra all'estrema sinistra, il libero mercato improntato sul modello capitalista si è rivelato essere il motore più efficiente di creazione di ricchezza e sufficientemente razionale nella sua distribuzione.

Beninteso,la ricchezza distribuita in modo "sufficientemente" razionale deve essere intesa tenendo conto della ben nota limitatezza della risorse disponibili che impongono il possesso di prodotti di alta qualità ad una elite.

lowenz
16-01-2010, 22:58
bè una è il pacifismo.
è un'utopia assurda pensare, anzi pretendere, che i governi possano gestire situazioni di crisi internazionale risolvendola con un volemose bene.
Infatti l'URSS era famoso per usare i cannoni a fiori :asd:

Dove è nato il pacifismo? Assì, in USA :D

lowenz
16-01-2010, 22:59
Ah per carità,io sono mentalmente aperto a vagliare meccanismi alternativi purchè realistici e realmente nuovi ma a fronte delle sperimentazioni sul campo di vari modelli sociali di sviluppo,dall'estrema destra all'estrema sinistra, il libero mercato improntato sul modello capitalista si è rivelato essere il motore più efficiente di creazione di ricchezza e sufficientemente razionale nella sua distribuzione.

Beninteso,la ricchezza distribuita in modo "sufficientemente" razionale deve essere intesa tenendo conto della ben nota limitatezza della risorse disponibili che impongono il possesso di prodotti di alta qualità ad una elite.
Ma nessuno mette in discussione questo, ma cosa c'entra con lo sviluppo tecnologico?
Devo ricordarti io che i matematici russi li avrebbero voluti gli americani nella Guerra Fredda ? :D

aeterna
16-01-2010, 23:01
Infatti l'URSS era famoso per usare i cannoni a fiori :asd:

Dove è nato il pacifismo? Assì, in USA :D

frega una cippa di dove sia nato, quello che mi frega è dove OGGI ancora persiste, e fa danni

:rolleyes:

Tensai
16-01-2010, 23:03
frega una cippa di dove sia nato, quello che mi frega è dove OGGI ancora persiste, e fa danni

:rolleyes:

Ok, è il pacifismo il problema, mica la guerra.

lowenz
16-01-2010, 23:06
frega una cippa di dove sia nato, quello che mi frega è dove OGGI ancora persiste, e fa danni

:rolleyes:
Scometto che quando lo fanno i cristiani però è "troppo avanti"!

Da wiki :D

Durante il XIX secolo, nell'Ungheria dominata dall'Austria, le chiese protestanti subirono una dura repressione. Ai processi contro vescovi e pastori arrestati, gli studenti fecero manifestazioni di solidarietà, in totale silenzio e vestiti di nero. Il popolo intero fece resistenza nonviolenta per l'indipendenza del paese. Furono boicottati i prodotti austriaci; nessuno pagò le tasse. Nel 1866, l'imperatore Francesco Giuseppe introdusse la coscrizione militare per la guerra contro la Prussia: nessuno si presentò. Nel 1867 l'Ungheria ottenne l'indipendenza anche grazie ai "disertori" (e quindi in barba ad una diffusa definizione militarista di patriottismo), disertori che oggi chiameremmo semplicemente obiettori di coscienza

Cristosatanici pacifisti!

aeterna
16-01-2010, 23:06
Ok, è il pacifismo il problema, mica la guerra.


certo che la guerra è un problema da un punto di vista individuale e soggettivo.
ma dal punto di vista dei governi, della storia, dell'umanità tutta, la guerra non sempre è un problema.
spesso è un'opportunità, il motore del progresso e della scienza, o l'unico modo per, paradosso dei paradossi, portare la pace.
lo stile di vita agiato della società occidentale moderna, è frutto della guerra.

lowenz
16-01-2010, 23:07
certo che la guerra è un problema da un punto di vista individuale e soggettivo.
ma dal punto di vista dei governi, della storia, dell'umanità tutta, la guerra non sempre è un problema.
spesso è un'opportunità, il motore del progresso e della scienza, o l'unico modo per, paradosso dei paradossi, portare la pace.
lo stile di vita agiato della società occidentale moderna, è frutto della guerra.
E' un po' più complicato eh :asd:

aeterna
16-01-2010, 23:14
E' un po' più complicato eh :asd:

ovviamente

frankytop
16-01-2010, 23:18
Ma nessuno mette in discussione questo, ma cosa c'entra con lo sviluppo tecnologico?
Devo ricordarti io che i matematici russi li avrebbero voluti gli americani nella Guerra Fredda ? :D

Devo ricordarti io che l'high tech era riservata ad un settore di nicchia,quello militare il cui bilancio sottraeva risorse ingenti al sociale?Le spese militari in URSS erano realmente soffocanti per il bilancio.

In occidente i beni di consumo di qualità sono sempre stati fruibili dalla popolazione perchè è il mercato che lo permetteva;che te ne fai dell'high tech se non puoi disporne?

Cfranco
16-01-2010, 23:20
Sono felice di essere nato in Italia , dove il comunismo non c' è mai stato e i comunisti erano pochi .
Il giorno che ci libereremo anche di fascisti , corrotti , corruttori , ladri , bancarottieri , mafiosi e puttane potrebbe persino diventare un paese normale , in cui poter fare una riforma liberista per poter rilanciare l' economia , ma finchè il potere è in mano a quelli di cui sopra continueremo a prenderlo nel sedere senza vaselina e pagare per mantenere i pochi privilegiati , fancazzisti , delinquenti e veline a spese nostre .
Però qua almeno i gulag ce li siamo risparmiati .

frankytop
16-01-2010, 23:21
Scometto che quando lo fanno i cristiani però è "troppo avanti"!

Da wiki :D



Cristosatanici pacifisti!

Ehehe ciò mi ricorda che il nick che usavo su HTML era sacristofelico :asd:

frankytop
16-01-2010, 23:23
Sono felice di essere nato in Italia , dove il comunismo non c' è mai stato e i comunisti erano pochi .
Il giorno che ci libereremo anche di fascisti , corrotti , corruttori , ladri , bancarottieri , mafiosi e puttane potrebbe persino diventare un paese normale , in cui poter fare una riforma liberista per poter rilanciare l' economia , ma finchè il potere è in mano a quelli di cui sopra continueremo a prenderlo nel sedere senza vaselina e pagare per mantenere i pochi privilegiati , fancazzisti , delinquenti e veline a spese nostre .
Però qua almeno i gulag ce li siamo risparmiati .

In pratica vuoi quello che voglio io,la secessione. :asd:

lowenz
16-01-2010, 23:28
Devo ricordarti io che l'high tech era riservata ad un settore di nicchia,quello militare il cui bilancio sottraeva risorse ingenti al sociale?Le spese militari in URSS erano realmente soffocanti per il bilancio.

In occidente i beni di consumo di qualità sono sempre stati fruibili dalla popolazione perchè è il mercato che lo permetteva;che te ne fai dell'high tech se non puoi disporne?
Niente, ma tu avevi fatto strisciare l'idea che SOLO il Capitalismo porta allo sviluppo tecnologico e non è vero :p

Il libero mercato non essendo pianificato permette di trovare l'ottimo come lo trovano alcuni metodi di ricerca operativa (mi viene in mente quello della temperatura, è molto simile a come funziona il libero mercato), ma questo non significa che agli ottimi ci arrivi solo lui, questo mi pare pacifico.

Cfranco
16-01-2010, 23:32
In pratica vuoi quello che voglio io,la secessione. :asd:
Purtroppo i personaggi di cui sopra sono distribuiti in maniera parecchio uniforme sul territorio nazionale per cui è difficile liberarsene in maniera semplice .
troverei più semplice semplicemente permettere alle forze dell' ordine di sbattere in galera i delinquenti , ma pare che farlo sia troppo difficile in quanto una volta eletti diventano pressochè invulnerabili alle leggi che governano noi comuni mortali .

frankytop
16-01-2010, 23:41
Purtroppo i personaggi di cui sopra sono distribuiti in maniera parecchio uniforme sul territorio nazionale per cui è difficile liberarsene in maniera semplice .
troverei più semplice semplicemente permettere alle forze dell' ordine di sbattere in galera i delinquenti , ma pare che farlo sia troppo difficile in quanto una volta eletti diventano pressochè invulnerabili alle leggi che governano noi comuni mortali .

In alcune regioni (devo specificarti quali?...) per quanto tu sbatta in galera i delinquenti,altri sono immediatamente pronti a sostituirli con l'appoggio della popolazione,connivente,che usufruisce dei servizi delinquenziali offerti.

Quando uno ruba,spende e spande mandando in malora i bilanci nella veste,per esempio di sindaco o governatore e ciononostante viene rieletto (lui o i suoi soci) vuol dire che è la popolazione stessa da mandare in galera integralmente.

Tu dici che è così anche su scala nazionale?Mmmh,sarebbe troppo generico.

civale
17-01-2010, 00:49
Quando uno ruba,spende e spande mandando in malora i bilanci nella veste,per esempio di sindaco o governatore e ciononostante viene rieletto (lui o i suoi soci) vuol dire che è la popolazione stessa da mandare in galera integralmente.

Tu dici che è così anche su scala nazionale?Mmmh,sarebbe troppo generico.

E mettiamoci pure anche altre cariche.
Ebbene si, la popolazione che ha votato quella feccia sarebbe da punire.


:muro:

Solertes
17-01-2010, 01:56
Allora questa che è identica...cambia solo il colore.
Notoriamente le Trabant erano il fiore all'occhiello per tutta la produzione del blocco dell'est.
http://www.autosoviet.altervista.org/TRABANT-WHITE.JPG

Il link di un sito in cui un tizio l'ha provata:

http://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.autosoviet.altervista.org/TRABANT-WHITE.JPG&imgrefurl=http://www.autosoviet.altervista.org/automotorusse-artluca.htm&usg=__GMHOxKKSQfDCnULMGvc9wc5yk9E=&h=254&w=379&sz=12&hl=it&start=18&tbnid=kmwBRQD8raA_dM:&tbnh=82&tbnw=123&prev=/images%3Fq%3DTrabant%2Banni%2B80%26gbv%3D2%26hl%3Dit%26sa%3DG

La vettura era un modello P601 De Luxe costruita nei primi anni 80',color carta da zucchero con il tetto bianco e gli interni in finta pelle marrone.

Anche se l’esemplare che ho guidato io era nato nei primi anni ’80, mettersi al volante della vettura significa fare un salto indietro di trent’anni almeno. Significa mettere in discussione tutte quelle comodità alle quali siamo più o meno inconsciamente abituati quando ci mettiamo al volante. E’ un’esperienza di guida che richiede una buona dose di sangue freddo per essere portata a termine. O di incoscienza. O di entrambi, per uno come me che ha quasi esclusivamente guidato macchine costruite dal 1975 in avanti. Al contrario chi usa normalmente una vecchia 500 o una 600 nella Trabant non potrà che sentirsi a casa sua.(<----in effetti come dicevi tu)

Questo giocattolo era l’unica macchina che il comune cittadino della DDR potesse aspirare di poter possedere. C’erano due possibilità. Comperarla nuova oppure usata. Nel primo caso bastava mettersi in lista d’attesa, attendere 10-12 anni e prima o poi la macchina sarebbe arrivata. Spesso più poi che prima, perchè c’era sempre qualcuno che ti passava avanti nella lista d’attesa, perchè aveva gli agganci giusti. Nel secondo caso occorreva sperare che ci fosse qualcuno disposto a separarsene. E nella maggior parte dei casi pagare quello che veniva chiesto, perchè il margine di trattativa era molto ridotto, prendere (e pagare) o lasciare.

L'economia pianificata....:D

La Trabant era per la Germania Est, quindi un minimo sottoinsieme della galassia dei paesi a regime comunista....in URSS a Togliattigrad :asd: facevano la Fiat 124 su licenza....per fare un parallelismo, nella Spagna di Franco (che non era per niente comunista) era la stessa storia, la SEAT produceva vetture Fiat su licenza....se non erro l'ultima è stata la Marbella (e l'ibiza contemporanea della Marbella aveva tecnologia Fiat, anche se la spacciavano per "System Porsche" :asd: )....

Ad ogni modo non è con i beni di consumo che vanno valutate queste situazioni...e l'economia pianificata era destinata a fallire in partenza perchè pianificata a vanvera....ricordo che la pianificazione nella produzione di carri armati nella WWII ebbe (per svariati motivi) successo.

In alcune regioni (devo specificarti quali?...) per quanto tu sbatta in galera i delinquenti,altri sono immediatamente pronti a sostituirli con l'appoggio della popolazione,connivente,che usufruisce dei servizi delinquenziali offerti.

Quando uno ruba,spende e spande mandando in malora i bilanci nella veste,per esempio di sindaco o governatore e ciononostante viene rieletto (lui o i suoi soci) vuol dire che è la popolazione stessa da mandare in galera integralmente.

Tu dici che è così anche su scala nazionale?Mmmh,sarebbe troppo generico.

Lombardia? :stordita:

Cfranco
17-01-2010, 09:04
In alcune regioni (devo specificarti quali?...) per quanto tu sbatta in galera i delinquenti,altri sono immediatamente pronti a sostituirli con l'appoggio della popolazione,connivente,che usufruisce dei servizi delinquenziali offerti.

Quando uno ruba,spende e spande mandando in malora i bilanci nella veste,per esempio di sindaco o governatore e ciononostante viene rieletto (lui o i suoi soci) vuol dire che è la popolazione stessa da mandare in galera integralmente.

Tu dici che è così anche su scala nazionale?Mmmh,sarebbe troppo generico.

Conosco almeno 19 regioni in cui succede regolarmente .

ilguercio
17-01-2010, 11:24
certo che la guerra è un problema da un punto di vista individuale e soggettivo.
ma dal punto di vista dei governi, della storia, dell'umanità tutta, la guerra non sempre è un problema.
spesso è un'opportunità, il motore del progresso e della scienza, o l'unico modo per, paradosso dei paradossi, portare la pace.
lo stile di vita agiato della società occidentale moderna, è frutto della guerra.

Già,peccato che per ogni popolo agiato ce ne sta uno nella merda,ma tanto nella merda.
A te il compito di scovare l'arcano.

_Magellano_
17-01-2010, 11:45
Questa faccenda dei campi di concentramento in Russia è altrettanto grave quando quella dei campi di concentramento in Germania dal momento che come tutti voi concorderete non ci sono morti piu importanti di altri a seconda di chi li ha uccisi.
Questa è la dimostrazione che non ci sono buoni e cattivi da una parte ma anzi che all'occorrenza chiunque come buono può diventare cattivo e macchiarsi di colpe gravissime quasi oltre l'umanità.

Oltre l'intelligenza invece ho letto i soliti commenti di chi da subito si mostra per quello che è e prende spunto anche da fatti orribili come questo per lasciarsi andare in boccacce,pernacchie o addirittura fare propaganda inversa,massimo disprezzo in ogni caso.
Mentre mi ha fatto piacere vedere utenti dai quali mi sarei aspettato altrettanto invece essere obiettivi e vedere una tragedia storica per quello che è. :)

sider
17-01-2010, 12:00
Sono felice di essere nato in Italia , dove il comunismo non c' è mai stato e i comunisti erano pochi .
Il giorno che ci libereremo anche di fascisti , corrotti , corruttori , ladri , bancarottieri , mafiosi e puttane potrebbe persino diventare un paese normale , in cui poter fare una riforma liberista per poter rilanciare l' economia , ma finchè il potere è in mano a quelli di cui sopra continueremo a prenderlo nel sedere senza vaselina e pagare per mantenere i pochi privilegiati , fancazzisti , delinquenti e veline a spese nostre .
Però qua almeno i gulag ce li siamo risparmiati .

Abbiamo però avuto, perlomeno dalle mie parti , le foibe, risposta al simpatico ed amichevole comportamento dei soldati fascisti con le popolazioni slave.
Insomma avvolgersi il corpo di una bandiera rossa o nera poco cambiava.
Le alte cariche politiche vivevano da re, ed il popolo faceva la fame. Sia fr ai rossi che fra i neri.

shambler1
17-01-2010, 12:48
Abbiamo però avuto, perlomeno dalle mie parti , le foibe, risposta al simpatico ed amichevole comportamento dei soldati fascisti con le popolazioni slave.
Insomma avvolgersi il corpo di una bandiera rossa o nera poco cambiava.
Le alte cariche politiche vivevano da re, ed il popolo faceva la fame. Sia fr ai rossi che fra i neri.

Che fai "rossi e neri sono uguali" come nel film di Nanni Moretti? Il gulag e tutti gli altri orrori del comunismo sovietico (come l'holomodor (http://it.wikipedia.org/wiki/Holodomor)) non centrano NIENTE col tuo ragionamento improvvisamente qualunquista.

whistler
17-01-2010, 12:51
Che fai "rossi e neri sono uguali" come nel film di Nanni Moretti? Il gulag e tutti gli altri orrori del comunismo sovietico (come l'holomodor (http://it.wikipedia.org/wiki/Holodomor)) non centrano NIENTE col tuo ragionamento improvvisamente qualunquista.



:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

shambler1
17-01-2010, 12:56
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

hahaha fatte sta risata su 10 milioni di morti tu, l'uomo colla superiorità MORALE

whistler
17-01-2010, 13:02
hahaha fatte sta risata su 10 milioni di morti tu, l'uomo colla superiorità MORALE

la risata me la faccio non sui morti ma sui criceti..

shambler1
17-01-2010, 13:41
la risata me la faccio non sui morti ma sui criceti..

SI parla di stragi, di gulag..la risata "rossa" te la fai su quelli e ti sento tutto superiore moralmente..guardi travaglio quindi sei superiore..

whistler
17-01-2010, 13:43
SI parla di stragi, di gulag..la risata "rossa" te la fai su quelli e ti sento tutto superiore moralmente..guardi travaglio quindi sei superiore..

http://www.youtube.com/watch?v=V-1gnEBEB9g

gigio2005
17-01-2010, 13:45
io devo capire ancora quale danno ha ricevuto frankytop dai comunisti italiani...


magari se vuole partecipare pure il criceto al sondaggio

_Magellano_
17-01-2010, 14:27
io devo capire ancora quale danno ha ricevuto frankytop dai comunisti italiani...


magari se vuole partecipare pure il criceto al sondaggio
Attento a metterla cosi perchè se tu chiedi a loro che danno gli hanno fatto i comunisti loro ti chiederanno che danno ti ha fatto a te forzanova o msi.

gigio2005
17-01-2010, 14:34
Attento a metterla cosi perchè se tu chiedi a loro che danno gli hanno fatto i comunisti loro ti chiederanno che danno ti ha fatto a te forzanova o msi.

a parte che a domanda si risponde con una risposta e non con un'altra domanda...

comunque non avro' problemi a rispondere a qualsiasi domanda

lowenz
17-01-2010, 14:37
Attento a metterla cosi perchè se tu chiedi a loro che danno gli hanno fatto i comunisti loro ti chiederanno che danno ti ha fatto a te forzanova o msi.
MSI nulla, FN è più la setta di Roberto Fiore che un partito politico.

MadJackal
17-01-2010, 14:44
Attento a metterla cosi perchè se tu chiedi a loro che danno gli hanno fatto i comunisti loro ti chiederanno che danno ti ha fatto a te forzanova o msi.

Ma infatti il problema non sono forza nuova e l'msi.
Sono i coglioni - sia a destra che a sinistra.

Che fai "rossi e neri sono uguali" come nel film di Nanni Moretti? Il gulag e tutti gli altri orrori del comunismo sovietico (come l'holomodor (http://it.wikipedia.org/wiki/Holodomor)) non centrano NIENTE col tuo ragionamento improvvisamente qualunquista.

Shambler, lo sai che i marxisti ce l'hanno più a morte con URSS e Cina di quanto ce la possiate avere te e frankytop, vero? Ho amici che tremano, quando ne sentono parlare, e sono spudoratamente marxisti.
No, non lo sai.

Continuate pure a spalarvi fango addosso da soli, ma non lamentatevi poi se vi si ride in faccia quando sparate minchiate.

shambler1
17-01-2010, 14:54
Shambler, lo sai che i marxisti ce l'hanno più a morte con URSS e Cina di quanto ce la possiate avere te e frankytop, vero? Ho amici che tremano, quando ne sentono parlare, e sono spudoratamente marxisti.
No, non lo sai.

.
E' una specie di schizzofrenia. Urss, Cina, Cambogia etc SONO l'applicazione del marxismo, non ce ne sono altre e non possono essercene perchè quella è la conclusione .

whistler
17-01-2010, 15:01
E' una specie di schizzofrenia. Urss, Cina, Cambogia etc SONO l'applicazione del marxismo, non ce ne sono altre e non possono essercene perchè quella è la conclusione .

:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

shambler1
17-01-2010, 15:03
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

hahaha fatti la risata pure sul genocidio rosso in Cambogia.

lowenz
17-01-2010, 15:09
E' una specie di schizzofrenia. Urss, Cina, Cambogia etc SONO l'applicazione del marxismo, non ce ne sono altre e non possono essercene perchè quella è la conclusione .
Una Z :D

In che parte del Capitale c'è scritto "Uccidi gli oppositori e fa una rivoluzione VIOLENTA"? :confused:

E no, "dittatura del proletariato" non va intesa come una dittatura del '900 dato che Marx è nato giusto quel tantino PRIMA del '900 e ha usato quel termine pensando alla dittatura romana.....dai che lo sai pure tu.

Altrimenti non siamo molto distanti da quelli che considerano Nietzsche il padre del Nazismo :doh:
E alcuni comunisti rimbambiti lo pensano tutt'oggi :D

MadJackal
17-01-2010, 15:16
E' una specie di schizzofrenia. Urss, Cina, Cambogia etc SONO l'applicazione del marxismo, non ce ne sono altre e non possono essercene perchè quella è la conclusione .

Prendo atto quindi che le crociate e l'inquisizione SONO applicazioni del cristianesimo, e che i cristiani di oggi le approvino e le giustifichino - e nel farlo siano bravi cristiani. E se non lo fanno sono schizofrenici.

E se vuoi possiamo fare esempi simili con la rivoluzione francese, quella industriale... Con lo stesso capitalismo. :fagiano:



Sono de-ge-ne-ra-zio-ni.
Poi si può sempre dire che il marxismo sia pura utopia realizzarlo correttamente. E sono d'accordo. Ma che ci sia qualcuno come te che crede che se uno è anche vagamente di sinistra allora approva certi massacri... Beh... :stordita:

shambler1
17-01-2010, 15:18
Una Z :D

In che parte del Capitale c'è scritto "Uccidi gli oppositori e fa una rivoluzione VIOLENTA"? :confused:

E no, "dittatura del proletariato" non va intesa come una dittatura del '900 dato che Marx è nato giusto quel tantino PRIMA del '900 e ha usato quel termine pensando alla dittatura romana.....dai che lo sai pure tu.

Altrimenti non siamo molto distanti da quelli che considerano Nietzsche il padre del Nazismo :doh:
E alcuni comunisti rimbambiti lo pensano tutt'oggi :D

Un momento
i regimi comunisti TUTTI sono stati e sono delle dittature brutali dove si alternano elevati ed alati principi a stragi inaudite.
Ci mettiamo anche lo Zimbawu (http://www.zimbabwemetro.com/politics/seventh-white-farmer-killed-in-zimbabwe/)e se vuoi, dove agli alati principi si accompagna la carestia (il primo produttore di grano è diventato importatore) . Cosa importa cosa ha scritto Marx?! il marxismo leninismo applicato è sempre e solo stato quella roba li. Come il capitalismo, sono PEGGIO.
quindi è non è un elemento positivo per la società se non in dosi davvero omeopatiche.

lowenz
17-01-2010, 15:24
Un momento
Ci mettiamo anche lo Zimbawu (http://www.zimbabwemetro.com/politics/seventh-white-farmer-killed-in-zimbabwe/)e se vuoi
White farmer? :D

E' un tentativo di messaggio subliminale per l'altro tuo argomento "Anche i neri uccidono?" :D

Ma dai, non l'avrei mai detto, e io che pensavo fossero Cherubini :asd:
Aggià che tu credi che tutti - a parte te e Mannitolo - pensino al nero come ad Arnold :asd:

CHE CAVOLO HAI DETTO WILLIS?!

Vincenzo1968
17-01-2010, 15:30
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/esteri/berlusconi-bielorussia/berlusconi-bielorussia/berlusconi-bielorussia.html

http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/esteri/berlusconi-bielorussia/posizione-ue/posizione-ue.html

Berlusconi va da Lukashenko e lo elogia

http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/esteri/berlusconi-bielorussia/posizione-ue/ap_17341537_13110.jpg


ROMA - Silvio Berlusconi va in visita e in Bielorussia, e sulle sue manifestazioni di stima e amicizia per presidente Alexander Lukashenko in Italia scoppia la polemica.

"Grazie a lei e alla sua gente che so che la ama, e questo è dimostrato anche dai risultati elettorali, che sono sotto gli occhi di tutti": così il premier conclude la sua trasferta nel paese ex sovietico, rivolgendosi a un capo di Stato la cui leadesrhip è considerata non certo un trionfo di democrazia. In quindici anni al potere, infatti, Lukashenko, bollato come l'ultimo dittatore d'Europa, non ha mai ricevuto la visita di un presidente dei paesi occidentali. Ed è proprio Berlusconi a rompere l'isolamento diplomatico in cui era caduto il paese fin dal 1994, dopo le numerose violazioni dei diritti umani.

''Possiamo dare inizio a relazioni industrali ed economiche'', dice il capo del nostro governo, promettendo al presidente bielorusso la prossima visita di una delegazione di industriali italiani. ''Abbiamo lavorato per raggiungere un certo livello di cooperazione fra i due paesi e le nostre compagnie più importanti'', gli fa eco Lukashenko, che in passato ha ricevuto a Minsk solo leader politici anti-occidentali, come il colonnello Gheddafi, il presidente venezuelano Chavez e quello iraniano Ahmadinejad.

E in Italia scoppia la polemica. A innescarla è il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini: "Aveva destato in me già profonda meraviglia - dichiara - il fatto che il nostro sia stato il primo capo di un governo occidentale ad andare in visita ufficiale in Bielorussia. Ma era niente in confronto allo sbigottimento di oggi nel leggere gli elogi del nostro premier. A questo punto ritengo doveroso che Berlusconi venga in Parlamento - e su questo rivolgerò una richiesta formale al presidente della Camera Gianfranco Fini - per illustrare su quali basi si poggi e a quali linee si ispiri la nuova politica estera italiana".

shambler1
17-01-2010, 15:32
White farmer? :D

E' un tentativo di messaggio subliminale per l'altro tuo argomento "Anche i neri uccidono?" :D

Ma dai, non l'avrei mai detto, e io che pensavo fossero Cherubini :asd:
Aggià che tu credi che tutti - a parte te e Mannitolo - pensino al nero come ad Arnold :asd:

CHE CAVOLO HAI DETTO WILLIS?!

Mugabe è MARXISTA (http://www.giornalettismo.com/archives/200/lo-zimbawe-di-mugabe-ovvero-della-sconfitta-orfana-di-troppi-padri/) come lo è la sua dottrina.
Un altro risultato del fallimento di una ideologia che dice di basarsi sull'altruismo ( a spese altrui) e che nella pratica fa peggio di prima in tutti i casi. E' come prima ma PEGGIO.
Quello che voglio dire che anche gli alati e meravigliosi ideali fanno parte di quel peggio perchè soddisfano la coscienza allentando nel contempo i freni morali.
Rimane lecito ammazzare un oppositore politico perchè tanto si "nel giusto" e cosi via.

lowenz
17-01-2010, 15:39
Quello che voglio dire che anche gli alati e meravigliosi ideali fanno parte di quel peggio perchè soddisfano la coscienza allentando nel contempo i freni morali.
Rimane lecito ammazzare un oppositore politico perchè tanto si "nel giusto" e cosi via.
Ma quello capita con mille cose, anche con le vendette personali per "difendere la famiglia".....eliminiamo la famiglia allora, così allora nessuno in nome della famiglia potrà più massacrare qualcun altro :D

gigio2005
17-01-2010, 15:40
Mugabe è MARXISTA (http://www.giornalettismo.com/archives/200/lo-zimbawe-di-mugabe-ovvero-della-sconfitta-orfana-di-troppi-padri/) come lo è la sua dottrina.
Un altro risultato del fallimento di una ideologia che dice di basarsi sull'altruismo ( a spese altrui) e che nella pratica fa peggio di prima in tutti i casi. E' come prima ma PEGGIO.
Quello che voglio dire che anche gli alati e meravigliosi ideali fanno parte di quel peggio perchè soddisfano la coscienza allentando nel contempo i freni morali.
Rimane lecito ammazzare un oppositore politico perchè tanto si "nel giusto" e cosi via.

un bambino di seconda elementare avrebbe fatto un'analisi meno banale...

shambler1
17-01-2010, 15:41
Ma quello capita con mille cose, anche con le vendette personali per "difendere la famiglia".....eliminiamo la famiglia allora, così allora nessuno in nome della famiglia potrà più massacrare qualcun altro :D

Il marxismo leninismo causa questo stato mentale di "giustizia" di default. Non è episodico. Non risultano nemmeno Perlasca o Schindler marxisti, nell'est o in Asia. Se il muro non fosse caduto questi eventi sarebbero ancora in larga parte sconosciuti ( tanti sinistri ancora non ci credono).

shambler1
17-01-2010, 15:42
un bambino di seconda elementare avrebbe fatto un'analisi meno banale...

Vuoi una analisi secondo la dialettica marxista? Allan Poe diceva che non sempre la verità è in fondo ad un pozzo anzi per quello che riguarda le questioni più importanti essa è estremamente superficiale.

lowenz
17-01-2010, 15:50
Il marxismo leninismo causa questo stato mentale di "giustizia" di default. Non è episodico. Non risultano nemmeno Perlasca o Schindler marxisti, nell'est o in Asia. Se il muro non fosse caduto questi eventi sarebbero ancora in larga parte sconosciuti ( tanti sinistri ancora non ci credono).
Ma questo capita in tutti gli stati con la legge, semplicemente quella comunista ha assunto contorni meccanicistici che l'hanno portata ad un grado di disumanità maggiore nonostante aspetti umanissimi come la corruzione continuassero ad esserci nei dirigenti di partito; la domanda infatti è: mi puoi TU tracciare la linea di confine fra le cause di queste atrocità?

E' stata la corruzione e la paranoia dei funzionari o la deresponsabilizzazione indotta dai principi?

Chi ha la priorità?

La prima, la seconda è il mezzo che permette alla prima di prendere forma.

shambler1
17-01-2010, 16:27
Ma questo capita in tutti gli stati con la legge, semplicemente quella comunista ha assunto contorni meccanicistici che l'hanno portata ad un grado di disumanità maggiore nonostante aspetti umanissimi come la corruzione continuassero ad esserci nei dirigenti di partito; la domanda infatti è: mi puoi TU tracciare la linea di confine fra le cause di queste atrocità?

E' stata la corruzione e la paranoia dei funzionari o la deresponsabilizzazione indotta dai principi?

Chi ha la priorità?

La prima, la seconda è il mezzo che permette alla prima di prendere forma.

La seconda. I principi nella loro reale applicazione tirano fuori il PEGGIO e la situazione peggiora rapidamente quindi è proprio l'idea che è sbagliato perchè introduce una serie di scorciatoie di pensiero che portano alla violenza, soddisfacendo il senso morale.
Che Guevara comandava tremendi campi di prigionia per oppositori politici, ad esempio con centinaia di esecuzioni sommarie (se non migliaia) ma questo non gli impediva di sentirsi un eroe. Immagino lo stesso Pol Pot e Beria.

lowenz
17-01-2010, 16:38
La seconda. I principi nella loro reale applicazione tirano fuori il PEGGIO e la situazione peggiora rapidamente quindi è proprio l'idea che è sbagliato perchè introduce una serie di scorciatoie di pensiero che portano alla violenza, soddisfacendo il senso morale.
Che Guevara comandava tremendi campi di prigionia per oppositori politici, ad esempio con centinaia di esecuzioni sommarie (se non migliaia) ma questo non gli impediva di sentirsi un eroe. Immagino lo stesso Pol Pot e Beria.
Ma che dici, Beria non lo volevano manco i suoi compagni :asd:
Devo ricordarti che fine ha fatto la MOGLIE di Mao poi?

Non sono i principi a tirar fuori il peggio, è il peggio che segui i principi come via per uscire: perchè il peggio è sempre lì ad aspettare, comunismo o non comunismo.

lowenz
17-01-2010, 16:42
Ecco cosa pensavano i compagni di Beria :D

Eroe :asd:

http://cronologia.leonardo.it/mondo24w.htm

BERIA VISTO DA VICINO

Grazie a indubbie doti psicologiche personali, Beria riuscì sempre a comprendere le sfumature psicopatologiche di Stalin, a incanalarle verso i propri avversari e a deviarle dalla propria persona. Amy Knight si spinge fino ad affermare che, fin dagli anni quaranta, Stalin divenne in un certo senso psicologicamente dipendente da Beria. L’arma principale di Beria fu senza dubbio la lucidità perfettamente incastonata nel cinismo e nell’assenza di ogni sentimento di pietà. Il "compagno Lavrentij" era colui che - come ricordò lo jugoslavo Milovan Gilas, uno degli uomini fidati di Tito - nei grandi banchetti offerti da Stalin, in un perfetto gioco delle parti con il dittatore, induceva i commensali a bere smodatamente, per poi esporli e colpirli da una posizione di perfetta sobrietà. Una esatta metafora di come Beria condusse tutta la sua carriera.

L"Himmler di Stalin" condivideva, paradossalmente, affinità fisiche e caratteriali con il famigerato capo delle SS naziste. Perennemente in divisa cekista, di altezza inferiore alla media, aveva una testa tondeggiante, un naso pronunciato con occhi piccoli, sopra i quali stavano gli inseparabili occhiali a pince-nez. La maggior parte delle descrizioni - scrive la Knight - concorda sulla sgradevolezza del suo volto.

Lo storico Antonov-Ovseenko scrive che "al principio tutti si fidavano di Beria; ma dopo averlo conosciuto meglio non riuscirono più ad essere amichevoli con lui: era, infatti, un campione dell’intrigo e della delazione. era insuperabile nel far filtrare, al momento giusto, voci sgradevoli così da danneggiare i rivali nella scalata al potere. Poi li perseguitava uno per uno. Il giovane Beria riusciva tuttavia, ogni volta che fosse necessario, a reggere in modo convincente la parte del ‘gran bravo ragazzo’, ingenuo e allegrone."

INFIDO PER I COMPAGNI - Alla morte di Stalin, Beria apparì come il più pericoloso e potente uomo politico sovietico. Avendo assunto il controllo totale dell’apparato poliziesco, Beria rappresentò una minaccia per i suoi colleghi, che si organizzarono dietro al sottovalutato ( e per questo motivo fortunato) Krusciov per eliminarlo. I suoi tentativi riformatori, che contribuirono a creare le prime crepe nel monolitico sistema sovietico, convinsero la nomenklatura guidata da colui che sarebbe poi passato alla storia come il "destalinizzatore" Krusciov a capeggiare un complotto. Con l’avvento della glasnost negli anni ottanta, Beria è divenuto oggetto di un rinnovato interesse storico sia in Russia che in Georgia.

Lavrentij Pavlovic Beria nasce il 29 marzo 1899 nel villaggio di Merheuli, Georgia. Per tutta la vita rimarrà legato al proprio paese, a differenza di Stalin che cercò sempre di perdere ogni retaggio georgiano e si definiva "russo". Proveniente da una famiglia di contadini mingreli (una minoranza etnica nella regione dell’Abcasia), il giovane Beria era cresciuto in una società fortemente tradizionalista, patriarcale, fondata sulla famiglia e sul culto dei morti.

I primi passi politici Lavrentij li compie nel marzo del 1917 a Baku nell’Azeirbagian, subito dopo l’abdicazione dello zar e la nascita del governo provvisorio guidato da Kerenskij. Entra nelle file dell’ala bolscevica del RSDRP (partito socialdemocratico dei lavoratori) e insieme a qualche compagno di scuola fonda una cellula di partito.

Pochi mesi dopo Beria partirà per il servizio militare e lì svolgerà attività propagandistica, finché agli inizi del 1918 torna a Baku per terminare gli studi e conseguire il diploma di perito meccanico.

lowenz
17-01-2010, 16:46
Mi permetto di sottolineare che Beria:

*fosse patriottista georgiano
*avviò riforme liberali (LOL :D)

e:

il giovane Beria era cresciuto in una società fortemente tradizionalista, patriarcale, fondata sulla famiglia e sul culto dei morti.

E poi qualcuno ancora si domanda perchè il Comunismo russo è andato male :asd:

E Stalin era pure stato in seminario :D

lowenz
17-01-2010, 17:04
Cmq questi thread hanno qualcosa di molto strano :asd:

Perchè le persone che vogliono la scomparsa dei comunisti si lamentano con i comunisti che hanno sterminato altri comunisti?

Non tiriamo in ballo "Eh ma erano esseri umani", perchè altrove i comunisti (quindi anche quelli uccisi) vengono descritti come macchine sataniche.....ergo non vedo perchè lamentarsi se si sono fatti fuori fra di loro visto che secondo certi opinion leader cricetali (con tanto di forum :D) la loro umanità non c'era già più :boh:

sider
17-01-2010, 17:13
per votare dx ed estrema dx bisogna per forza avere una certa idea del comunismo, vederne soltanto le sue applicazioni deviate ed estreme.

_Magellano_
17-01-2010, 17:31
a parte che a domanda si risponde con una risposta e non con un'altra domanda...

comunque non avro' problemi a rispondere a qualsiasi domanda
E difatti nessuno ti ha chiesto niente :asd:

Ma infatti il problema non sono forza nuova e l'msi.
Sono i coglioni - sia a destra che a sinistra.



Qui sono d'accordissimo,sono anche portato a dire che esaltati di destra e sinistra hanno piu in comune fra loro che non con le persone sane del loro stesso schieramento.

Dream_River
17-01-2010, 21:27
iniziamo dal "mondo migliore" ..un bel gg apriamo un bel topic apposito.

Parlerai anche della concezione Cristiana del "essere pronti all'avvento del regno dei Cieli"?

Così magari inizierò anche io a capire come fai a fare certe (alcune giuste, altre un pò meno) critiche al comunismo senza pensare che le stesse cose potreste dirle a qualsiasi cristiano:read:

Mica abbiamo avuto (e abbiamo tutt'ora) ferventi cattocomunisti mica per niente:D

shambler1
18-01-2010, 00:32
Parlerai anche della concezione Cristiana del "essere pronti all'avvento del regno dei Cieli"?

Così magari inizierò anche io a capire come fai a fare certe (alcune giuste, altre un pò meno) critiche al comunismo senza pensare che le stesse cose potreste dirle a qualsiasi cristiano:read:

Mica abbiamo avuto (e abbiamo tutt'ora) ferventi cattocomunisti mica per niente:D

L'edificazione del regno di Dio a furia di cannonate ed esecuzioni ha una matrice "eretica" non propriamente cristiana. Gesù diceva chiaramente che il suo Regno non era di questo mondo.
Il regno di Dio, tu ti ricorderai almeno la citazione del film, è nel cuore dell'uomo.
Eliminata ogni spiritualità rimane cosa? L'esigenza di eliminare "le ingiustizie" in fretta, magari a fucilate.
Finita la fase "rivoluzionaria" il nuovo ordine non è tanto diverso dalla democrazia se non (in molti casi) davvero peggio.

lowenz
18-01-2010, 00:45
L'edificazione del regno di Dio a furia di cannonate ed esecuzioni ha una matrice "eretica" non propriamente cristiana.
Dai dai, dillo "Messianismo americano".....su su, non trattenerti :D

Lo so che lo vuoi dire :p

lowenz
18-01-2010, 00:46
Gesù diceva chiaramente che il suo Regno non era di questo mondo.
In realtà la faccenda è più complicata.....il Regno di Dio in fieri è la Chiesa stessa che partecipa della Comunione dei Santi stando cmq fuori dall'Eternità (cioè stando nel tempo) ma proiettata verso di essa :p

Eh, Shambler bocciato a Catechismo :O

lowenz
18-01-2010, 00:49
Eliminata ogni spiritualità rimane cosa? L'esigenza di eliminare "le ingiustizie" in fretta, magari a fucilate.
Farsi una bella dormita senza sognare le anime dei defunti che ti danno numeri magari con in parte Padre Pio e il fritto misto di Santi del calendario? :D

Tu parli tanto di "illuminati satanici", ma poi guarda che le persone comuni la religione la vivono in modo altrettanto imbastardito :p