View Full Version : Le negano la pillola del giorno dopo e denuncia la Asl:maternità non voluta!!!!
The Pein
13-01-2010, 12:27
TERAMO. Ha trascinato la Asl in tribunale con l’accusa di non averle dato la pillola del giorno dopo. Per questo ha dovuto affrontare una maternità non voluta: ora una donna di 37 anni chiede che l’azienda sanitaria di Teramo le paghi un risarcimento danni di mezzo milione di euro. La seconda udienza davanti al giudice civile, in programma ieri, è stata aggiornata a maggio.
La donna, residente in una cittadina della costa vibratiana, è rappresentata dall’avvocato Felice Franchi del foro di Ascoli, mentre l’azienda sanitaria si è affidata all’a vvocato Bruno Massucci. La donna, oltre alla maternità non voluta, ha dovuto far fronte anche alla decisione del partner di non riconoscere il bambino che è nato da quel rapporto sessuale.
LA STORIA. Tutto inizia tre anni fa, quando durante un rapporto sessuale all’uomo che è con la donna si rompe il preservativo, causando così la dispersione del liquido seminale. Quando la giovane si accorge della lacerazione del profilattico, inizia una sorta di pellegrinaggio tra strutture sanitarie e ambulatori medici, per chiedere la pillola del giorno dopo ed interrompere così quella gravidanza non programmata. Per prima cosa prova a chiedere aiuto alla guardia medica di Tortoreto, che però si rifiuta di prescriverle l’anticoncezionale. Il giorno dopo, secondo quanto denunciato dalla donna nell’atto di citazione, tenta la strada del pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova. I medici del pronto soccorso, dopo averla visitata, la indirizzano al reparto di ginecologia. Qui arriva un nuovo categorico no alla pillola. Lo stesso succede anche alla guardia medica di Giulianova dove è stata mandata dai medici. Solo dopo qualche giorno ottiene da un medico ginecologo la ricetta per l’acquisto del farmaco. Ma è troppo tardi: è trascorso troppo tempo tra l’avvenuto rapporto sessuale e l’assunzione della pillola del giorno dopo.
LA GRAVIDANZA. La donna vive 28 giorni in ansia, sperando di non essere rimasta incinta. Ma le successive analisi e il test di gravidanza non lasciano spazio ai dubbi. La 37enne dopo nove mesi partorisce un maschietto. La giovane mamma spera almeno nel sostegno economico e morale del padre del bimbo, ma l’uomo non vuole riconoscerlo. La donna, come sostiene nell’atto di citazione, deve affrontare la gravidanza da sola «subendo un danno morale, biologico, esistenziale, patrimoniale e alla vita di relazione». «Il ritardo con cui la sanità pubblica le ha prestato soccorso per interrompere la gravidanza prima della formazione del feto», si legge ancora nella denuncia presentata dalla donna, «è stato deleterio». Una omissione considerata grave dalla mamma che ha deciso di chiedere un maxi risarcimento danni alla Asl che le ha vietato la pillola del giorno dopo. Prima di ricorrere alla carta bollata, la donna ha tentato anche di ottenere in via breve un ristoro economico dalla Asl ma senza successo, visto che la sua richiesta di risarcimento non ha avuto nessuna risposta. Ha così deciso di agire con una denuncia trascinando l’ azienda sanitaria locale davanti al tribunale civile di Teramo per chiedere giustizia. Ora sarà il giudice a decidere.
LInk: repubblica...
Jammed_Death
13-01-2010, 12:34
vicenda da seguire che potrebbe creare qualche precedente...interessante :sisi:
Jacoposki
13-01-2010, 12:34
paese di merda. Spererei che oltre al risarcimento tutti i coinvolti venissero estromessi a vita dall'esercizio della professione medica, e che lo stato garantisca supporto al mantenimento del figlio fino alla maggiore età.
Ovviamente non succederà niente di tutto questo, anzi daranno la colpa a lei che poteva abortire.
perchè il conto non lo paga il vaticano ??? :fagiano:
ma non poteva abortire ?
C;,a;,z;,a;,a;,
Fratello Cadfael
13-01-2010, 12:44
Purtroppo, se il Tribunale darà ragione alla donna, sarà la struttura pubblica a pagare (e cioè, alla fine, noi tutti). Mentre invece dovrebbero pagare quei medici che hanno rifiutato quanto dovevano fare per legge.
E non parlatemi di obiezione di coscienza.
Ma come, tutti questi liberisti e liberali che vorrebbero che medici e giudici pagassero di tasca propria gli errori che possono commettere nell'esercizio delle loro funzioni non pretendono altrettanto per le omissioni?
CoreDump
13-01-2010, 12:50
Purtroppo, se il Tribunale darà ragione alla donna, sarà la struttura pubblica a pagare (e cioè, alla fine, noi tutti). Mentre invece dovrebbero pagare quei medici che hanno rifiutato quanto dovevano fare per legge.
E non parlatemi di obiezione di coscienza.
Ma come, tutti questi liberisti e liberali che vorrebbero che medici e giudici pagassero di tasca propria gli errori che possono commettere nell'esercizio delle loro funzioni non pretendono altrettanto per le omissioni?
Ti quoto alla grande, l'obiezione di coscenza non dovrebbe valere quando va in palese contrasto con la professione esercitata, fosse per me
se un medico si comporta cosi gli farei un richiamo, al secondo puo pure cominciare a cercarsi un'altro lavoro, francamente mi hanno
rotte le palle con sta storia :rolleyes:
ConteZero
13-01-2010, 12:50
Purtroppo, se il Tribunale darà ragione alla donna, sarà la struttura pubblica a pagare (e cioè, alla fine, noi tutti). Mentre invece dovrebbero pagare quei medici che hanno rifiutato quanto dovevano fare per legge.
E non parlatemi di obiezione di coscienza.
Ma come, tutti questi liberisti e liberali che vorrebbero che medici e giudici pagassero di tasca propria gli errori che possono commettere nell'esercizio delle loro funzioni non pretendono altrettanto per le omissioni?
Si spera che la cassazione decida di fare giurisprudenza indicando che è obbligatorio, per i medici delle guardie mediche, assicurare l'accesso al farmaco... altrimenti si configura l'interruzione di pubblico servizio.
Per il padre NO PROBLEM, basta iniziare le pratiche per il riconoscimento "forzoso"... un esame del DNA ed è tutto a posto (vedasi Maradona Jr).
trallallero
13-01-2010, 12:52
Per il padre NO PROBLEM, basta iniziare le pratiche per il riconoscimento "forzoso"... un esame del DNA ed è tutto a posto (vedasi Maradona Jr).
Ma infattti, non è che basta rifutarsi di riconoscerlo e si è liberi da qualsiasi responsabilità.
Ma infattti, non è che basta rifutarsi di riconoscerlo e si è liberi da qualsiasi responsabilità.
Ma la donna non ha piena facolta' di non riconoscimento? (E' una delle opzioni declamate dagli anti-abortisti)
Perche' per l'uomo dovrebbe essere diverso?
ma non poteva abortire ?
Gia'. E' un suo diritto. Non vincera' per questo.
trallallero
13-01-2010, 12:59
Ma la donna non ha piena facolta' di non riconoscimento? (E' una delle opzioni declamate dagli anti-abortisti)
Perche' per l'uomo dovrebbe essere diverso?
Penso che non ce l'abbia per via di questo:
Gia'. E' un suo diritto. Non vincera' per questo.
ovvero può abortire.
Ma non sono esperto in materia quindi potrei sbagliare (uso solo la mia logica).
edit: anzi, a pensarci bene, non può rifutarlo e lasciarlo all'ospedale ? mi sembra di si ...
Penso che non ce l'abbia per via di questo:
ovvero può abortire.
Ma non sono esperto in materia quindi potrei sbagliare (uso solo la mia logica).
edit: anzi, a pensarci bene, non può rifutarlo e lasciarlo all'ospedale ? mi sembra di si ...
Si, poteva darlo in adozione.
Quindi secondo me alla fine non ci sarà nessuna condanna per questo, perché non é possibile stabilire un legame di causa ed effetto, tra la pillola negata e la maternità.
Rimane però assurdo il comportamento dei medici. Ma quando c'é il vaticano di mezzo il sopruso e la violazione dei diritti altrui diventano "questioni etiche" o "di coscienza".
L'aborto e l'abbandono in ospedale sono traumi che se uno usa il preservativo vuol dire che non vuole affrontare.
Il danno morale in questi casi esiste eccome.
Esiste anche il legame, visto che la pillola del giorno dopo e' garantita per legge e il mancato servizio può aver causato la gravidanza.
Che la madre non voglia poi abortire o abbandonare il figlio sono cose completamente diverse.
blade9722
13-01-2010, 13:06
ma non poteva abortire ?
C;,a;,z;,a;,a;,
Potrebbe essere benissimo contraria all'aborto. Non dimentichiamo che la pillola del giorno dopo é un metodo contraccettivo, e non abortivo, motivo in piú per cui l'obiezione di coscienza in questo caso é ancor meno giustificata.
blade9722
13-01-2010, 13:10
Si, poteva darlo in adozione.
Quindi secondo me alla fine non ci sarà nessuna condanna per questo, perché non é possibile stabilire un legame di causa ed effetto, tra la pillola negata e la maternità.
Non sono d'accordo per ció che ho scritto nel post precedente: una persona potrebbe benissimo essere contraria all'aborto, ma favorevole all'uso di contraccettivi. In tal caso, negare la pillola del giorno dopo costituisce una violazione della libertá individuale che comporata come conseguenza una gravidanza non voluta.
Che se ne parli di sta cosa, ci sono un sacco di ginecologi in coda, che sia data precedenza ai non obiettori visto che deve essere garantito il servizio pubblico legalmente riconosciuto e per il quale PAGHIAMO!!! E che sia scritto chi è obiettore e chi no, perché è giusto che una donna sappia da chi si fa visitare.
argomento trattato un sacco di volte.
come sempre dico che basterebbe un pò di buonsenso per risolvere questioni apparentemente così spinose.
si all'obiezione di coscienza, si alla garanzia da parte delle asl della presenza di non obiettori a coprire il servizio non offerto dagli obiettori.
invece no, tutto deve essere bianco o nero, così c'è sempre qualcuno scontento.
sto paese non ha bisogno di cose impossibili, solo di un pò di buonsenso.
ZetaGemini
13-01-2010, 13:16
Si, poteva darlo in adozione.
Quindi secondo me alla fine non ci sarà nessuna condanna per questo, perché non é possibile stabilire un legame di causa ed effetto, tra la pillola negata e la maternità.
Rimane però assurdo il comportamento dei medici. Ma quando c'é il vaticano di mezzo il sopruso e la violazione dei diritti altrui diventano "questioni etiche" o "di coscienza".
e invece si perchè bene o male si può calcolare quando è rimasta incinta.
io mi domando... ma sti medici che facciano direttametne i preti se devono rompere le palle al mondo intero con le loro convinzioni da medioevo.
ZetaGemini
13-01-2010, 13:17
argomento trattato un sacco di volte.
come sempre dico che basterebbe un pò di buonsenso per risolvere questioni apparentemente così spinose.
si all'obiezione di coscienza, si alla garanzia da parte delle asl della presenza di non obiettori a coprire il servizio non offerto dagli obiettori.
invece no, tutto deve essere bianco o nero, così c'è sempre qualcuno scontento.
sto paese non ha bisogno di cose impossibili, solo di un pò di buonsenso.
ma quale diritto di obiezione. che cambino lavoro altro che diritto all'obiezione...
Si spera che la cassazione decida di fare giurisprudenza indicando che è obbligatorio, per i medici delle guardie mediche, assicurare l'accesso al farmaco...
se si procede con il muro contro muro, ovviamente la soluzione meno auspicabile, si andrà a finire necessariamente al giudizio della corte costituzionale.
ma quale diritto di obiezione. che cambino lavoro altro che diritto all'obiezione...
se vuoi riscrivere le regole della democrazia, sappi che silvio è pronto e disponibile
blade9722
13-01-2010, 13:20
Che se ne parli di sta cosa, ci sono un sacco di ginecologi in coda, che sia data precedenza ai non obiettori visto che deve essere garantito il servizio pubblico legalmente riconosciuto e per il quale PAGHIAMO!!! E che sia scritto chi è obiettore e chi no, perché è giusto che una donna sappia da chi si fa visitare.
Non é cosi' semplice, da quanto ho capito, i sedicenti obiettori, magari anche per questioni opportunistiche, non sono una minoranza, per cui si rischierebbe di non avere la copertura del servizio. Inoltre, se fossero vittima di una discriminazione sulla base della loro posizione, sarebbero i primi a fare le vittime.
Il punto é un altro: da quanto ne so, non si puó negare la pillola del giorno dopo con motivazioni di coscienza, pertanto chi si comporta cosi' andrebbe perseguito. Il problema é che ció non avviene.
Ma non é l'unico caso, basti pensare al gruppetto che ha bloccato per l'ennesima volta i lavori per la TAV in Val di Susa.
indelebile
13-01-2010, 13:23
fatto più che bene a denunciarli , non è possibile continuare così
blade9722
13-01-2010, 13:25
argomento trattato un sacco di volte.
come sempre dico che basterebbe un pò di buonsenso per risolvere questioni apparentemente così spinose.
si all'obiezione di coscienza, si alla garanzia da parte delle asl della presenza di non obiettori a coprire il servizio non offerto dagli obiettori.
invece no, tutto deve essere bianco o nero, così c'è sempre qualcuno scontento.
sto paese non ha bisogno di cose impossibili, solo di un pò di buonsenso.
Mmmmh, non e' cosi' semplice. Innanzitutto, nessuno vieta l'obiezione di coscienza, pero' é responsabilitá dell'obiettore scegliersi una attivitá che non sia incompatibile. Se l'attivitá di ginecoloco o guardia medica é incompatibile con l'obiezione, allora é sacrosanto che l'obiettore si scelga un altro lavoro. Invece no, tipicamente si vuole la botte piena e la moglie ubriaca: l'obiettore vuole avere il diritto ad esercitare come ginecologo e contemporaneamente a non prescrivere il farmaco.
anonimizzato
13-01-2010, 13:27
Purtroppo, se il Tribunale darà ragione alla donna, sarà la struttura pubblica a pagare (e cioè, alla fine, noi tutti). Mentre invece dovrebbero pagare quei medici che hanno rifiutato quanto dovevano fare per legge.
E non parlatemi di obiezione di coscienza.
Ma come, tutti questi liberisti e liberali che vorrebbero che medici e giudici pagassero di tasca propria gli errori che possono commettere nell'esercizio delle loro funzioni non pretendono altrettanto per le omissioni?
Quotone.
Obiettore di coscienza? Mi spiace dovevi pensarci prima quando ti sei iscritto a Medicina, non ti ha obbligato nessuno.
Hai commesso un'azione da cui sapevi che poi il singolo e l'intera comunità avrebbero avuto un danno? (maternità non voluta + richiesta risarcimento).
Adesso paghi TU e quando hai pagato il debito REVOCA dell'abilitazione professionale.
:)
Non ho parole...:muro:
Chi ci rimetterà molto probabilmente sarà il figlio, con il rischio di sviluppare problemi psichici e sociali. Era meglio darlo in adozione prima di trasformare la sua vita in un inferno (un padre biologico che lo rifiuta e pure la madre).
Il figlio in età adulta rischierebbe anche episodi depressivi se venisse a sapere del passato
Ovviamente condanno in primis i medici. :rolleyes:
anonimizzato
13-01-2010, 13:28
edit: anzi, a pensarci bene, non può rifutarlo e lasciarlo all'ospedale ? mi sembra di si ...
Diritto di recesso? :fagiano:
Mmmmh, non e' cosi' semplice. Innanzitutto, nessuno vieta l'obiezione di coscienza, pero' é responsabilitá dell'obiettore scegliersi una attivitá che non sia incompatibile. Se l'attivitá di ginecoloco o guardia medica é incompatibile con l'obiezione, allora é sacrosanto che l'obiettore si scelga un altro lavoro. Invece no, tipicamente si vuole la botte piena e la moglie ubriaca: l'obiettore vuole avere il diritto ad esercitare come ginecologo e contemporaneamente a non prescrivere il farmaco.
io non vedo che problemi ci sarebbero ad inserire nelle liste di reperibilità, oltre a chirurghi, anestesisti, radiologi, ecc., anche medici non obiettori per prescrivere questo genere di farmaci
Non sono d'accordo per ció che ho scritto nel post precedente: una persona potrebbe benissimo essere contraria all'aborto, ma favorevole all'uso di contraccettivi. In tal caso, negare la pillola del giorno dopo costituisce una violazione della libertá individuale che comporata come conseguenza una gravidanza non voluta.
C'é un processo e ovviamente si vedrà.
Ma io sono scettico che si possa dimostrare non tanto la violazione alla libertà individuale per la negazione dell'accesso al farmaco, quanto il danno derivante dalla maternità non voluta.
Quotone.
Obiettore di coscienza? Mi spiace dovevi pensarci prima quando ti sei iscritto a Medicina, non ti ha obbligato nessuno.
di solito una persona di iscrive a medicina per salvare vite, non sopprimerle (secondo il suo punto di vista)
se si procede con il muro contro muro, ovviamente la soluzione meno auspicabile, si andrà a finire necessariamente al giudizio della corte costituzionale.
La corte costituzionale si esprime sulla costituzionalità delle leggi.
Quale sarebbe la legge che sancisce l'obiezione per la pillola del giorno dopo?
di solito una persona di iscrive a medicina per salvare vite, non sopprimerle (secondo il suo punto di vista)
Stiam parlando della pillola del giorno dopo, che é un anticoncezionale di emergenza.
Gli slogan anti aborto qua sono davvero fuoriluogo.
Potrebbe essere benissimo contraria all'aborto. Non dimentichiamo che la pillola del giorno dopo é un metodo contraccettivo, e non abortivo, motivo in piú per cui l'obiezione di coscienza in questo caso é ancor meno giustificata.
e' una sua scelta.
diverso se l'aborto non avesse potuto farlo per motivi di salute.
ma se e' solo una scelta e' perlomeno corresponsabile della situazione.
come la scelta dei dottori obiettori ( che non difendo minimamente )
C;'.a'.z'.a'.za
La corte costituzionale si esprime sulla costituzionalità delle leggi.
Quale sarebbe la legge che sancisce l'obiezione per la pillola del giorno dopo?
la legge in discussione sarebbe quella che dovrebbe obbligare le persone a non poter professare il proprio credo religioso e morale, come è stato richiesto nel thread
anonimizzato
13-01-2010, 13:36
di solito una persona di iscrive a medicina per salvare vite, non sopprimerle (secondo il suo punto di vista)
Entriamo nel discorso di cosa sia già vita e cosa no.
A mio modo di vedere un embrione non può essere considerato INDIVIDUO.
Come già detto, comunque, la professione medica ha molteplici applicazioni, se sei obiettore di coscienza non fai il ginecologo o svolgi altra mansione che possa portarti a prescrivere/non prescrivere pillole abortive.
Stiam parlando della pillola del giorno dopo, che é un anticoncezionale di emergenza.
Gli slogan anti aborto qua sono davvero fuoriluogo.
non hai capito, ho scritto quale è il punto di vista dell'obiettore.
non è che una persona fa l'obiettore perchè non ha niente di meglio da fare
yorkeiser
13-01-2010, 13:37
Quotone.
Obiettore di coscienza? Mi spiace dovevi pensarci prima quando ti sei iscritto a Medicina, non ti ha obbligato nessuno.
Hai commesso un'azione da cui sapevi che poi il singolo e l'intera comunità avrebbero avuto un danno? (maternità non voluta + richiesta risarcimento).
Adesso paghi TU e quando hai pagato il debito REVOCA dell'abilitazione professionale.
:)
Intanto ti quoto alla grande, così mi perdoni per il Ragionier Filini :asd:
Comunque, riguardo la vicenda, per come la vedo io un obiettore di coscienza non è compatibile con lavori di questo genere, allo stesso modo in cui un pacifista convinto non è buono per andare a fare la guerra. Basterebbe selezionarli a priori e ci si risparmierebbe un sacco di grane.
blade9722
13-01-2010, 13:39
io non vedo che problemi ci sarebbero ad inserire nelle liste di reperibilità, oltre a chirurghi, anestesisti, radiologi, ecc., anche medici non obiettori per prescrivere questo genere di farmaci
di solito una persona di iscrive a medicina per salvare vite, non sopprimerle (secondo il suo punto di vista)
Ma che c'entra? Innanzitutto, la pillola del giorno dopo non sopprime nessuna vita, neppure un embrione, quindi non si parla nemmeno di aborto.
Inoltre, se una attivita' prevede che chi la pratica debba erogare un servizio, allora é tenuto ad erogarlo. Punto. Nessuno gli sta imponendo di svolgere questa attivitá, tantomeno di rinunciare alla sua obiezione. In compenso, con il suo comportamento, l'obiettore sta imponendo le sue scelte agli altri.
Per quanto riguarda il discorso delle liste, in linea di principio sarebbe anche fattibile, ma ci sono due ostacoli:
- la percentuale di "obiettori" é tutt'altro che marginale (tempo fa in un servizio alla TV, addirittura sembrava fossero la maggioranza)
- sono gli stessi "obiettori" a non volerle, perché non vogliono essere discriminati.
la legge in discussione sarebbe quella che dovrebbe obbligare le persone a non poter professare il proprio credo religioso e morale, come è stato richiesto nel thread
:mbe: :mbe: :mbe: :mbe:
A parte il solito vittimismo catto talebano per cui professare la propria religione coincide col violare i diritti altrui (allora anche i sacrifici umani alla dea kahli vanno garantiti, mica vorrai ledere il diritto alla religione dei fedeli di kahli:doh: ), hai confermato che non esiste nessuna legge che sancisce diritto di obiezione al medico per non prescrivere la pillola del giorno dopo.
E' solo una prassi, fuori dalla legge. quindi non c'entra la corte costituzionale, ma é al massimo affare della cassazione.
non hai capito, ho scritto quale è il punto di vista dell'obiettore.
non è che una persona fa l'obiettore perchè non ha niente di meglio da fare
E' come se io volessi fare chirurgo e mi facesse schifo il sangue.
chissenefrega se nel mezzo di ogni operazione svengo , io ho il diritto di fare il chirurgo !
:asd:
e la salute delle persone vada al diavolo ! cribbio !
:asd:
chi fa l'obiettore e si aggrappa ad un posto palesemente incompatibile col suo ideale denota solo una grandissima mancanza di rispetto verso gli altri ed un profondo egoismo.
ca;'.z'.a'.z'.'.aza
cmq senza trascendere in flame o discorsi strani, ribadisco il mio pensiero:
"io non vedo che problemi ci sarebbero ad inserire nelle liste di reperibilità, oltre a chirurghi, anestesisti, radiologi, ecc., anche medici non obiettori per prescrivere questo genere di farmaci"
si rispetterebbe la volontà dell'individuo sia medico che paziente, senza dovere intraprendere guerre che non vedrebbe nessun vincitore, ma solo vinti.
E' come se io volessi fare chirurgo e mi facesse schifo il sangue.
chissenefrega se nel mezzo di ogni operazione svengo , io ho il diritto di fare il chirurgo !
tu si che hai capito il nocciolo della questione.
di solito una persona di iscrive a medicina per salvare vite, non sopprimerle (secondo il suo punto di vista)
Di solito la gente sa che il contraccettivo non è una soppressione.
blade9722
13-01-2010, 13:42
C'é un processo e ovviamente si vedrà.
Ma io sono scettico che si possa dimostrare non tanto la violazione alla libertà individuale per la negazione dell'accesso al farmaco, quanto il danno derivante dalla maternità non voluta.
e' una sua scelta.
diverso se l'aborto non avesse potuto farlo per motivi di salute.
ma se e' solo una scelta e' perlomeno corresponsabile della situazione.
come la scelta dei dottori obiettori ( che non difendo minimamente )
C;'.a'.z'.a'.za
Potrebbe non stare in piedi l'accusa piena di maternitá non voluta, in quanto determinata da due scelte, quella dei medici e quella della madre. Diciamo che si potrebbe parlare di concorso di colpa.
Di sicuro peró la donna ha subito un danno, e non da poco.
domthewizard
13-01-2010, 13:43
la donna ha ragione, i medici hanno fatto schifo bla bla bla e su questo siamo d'accordo. però... se tu donna sai che sei predisposta ad elargirla in quel periodo, perchè non vai prima all'asl, ti fai prescrivere la pillola, te la metti in borsa e DOPO fai fiki-fiki? :stordita:
non hai capito, ho scritto quale è il punto di vista dell'obiettore.
non è che una persona fa l'obiettore perchè non ha niente di meglio da fare
A te sfugge però una cosa che ribalta la questione di 180°: molti ginecologi anti-pilloladelgiornodopo o antiabortisti sono diventati ginecologi più per fare proselitismo che per amore della ginecologia.
Insomma strumentalizzano la loro posizione e competenza APPOSTA per condurre una battaglia ideologica, del lavoro in sè non penso gli interessi molto, anche perchè potrebbero fare i PEDIATRI a quel punto.
E questo (la strumentalizzazione) è perfettamente compatibile AHIME' con la libertà: insomma si può giocare sporco restando puliti proprio perchè c'è la libertà.
blade9722
13-01-2010, 13:45
tu si che hai capito il nocciolo della questione.
Ti faccio un altro esempio: una persona potrebbe considerare per questioni di coscienza o religiose il dolore fisico come una benedizione, e quindi rinunciare a qualsiasi farmaco che lo allevi. Fin qui tutto OK.
Un bel giorno decide di iscriversi a medicina, dopodiché si rifiuta di prescrivere analgesici o di somministrare l'anestesia in sala operatoria.
L'analogia con il caso specifico é evidente.
non hai capito, ho scritto quale è il punto di vista dell'obiettore.
non è che una persona fa l'obiettore perchè non ha niente di meglio da fare
Mi sa che il punto di vista dell'obiettore sia invece un altro...
Visto lo strapotere di associazioni cattoliche nella sanità, moltissimi sono obiettori per pura scelta carrieristica.
D'altronde molti di questi obiettori li beccano poi a fare aborti privati.:rolleyes:
Per non parlare poi dei casi in cui é il primario a obbligare tutto il reparto all'obiezione di coscienza, per fanatismo, o per carrierismo (cosi puo vantare crediti chiesistici con chi di dovere)
vergognoso il fatto che il padre non voglia riconoscere il figlio !
insomma, prima si bomba la madre.....poi.... sparge un po si spermatozoi in giro....e quando arriva il bebè non vuole riconoscerlo....:confused: mah !
e questa con tutte le possibilità di interrompere la gravidanza... ha aspettato di far nascer eil figliolo....?
la struttura ha colpa se non ha assistito la donna,,, ma di persone così è meglio stare alla larga !
blade9722
13-01-2010, 13:49
la donna ha ragione, i medici hanno fatto schifo bla bla bla e su questo siamo d'accordo. però... se tu donna sai che sei predisposta ad elargirla in quel periodo, perchè non vai prima all'asl, ti fai prescrivere la pillola, te la metti in borsa e DOPO fai fiki-fiki? :stordita:
L'obiezione (nel senso di argomentazione contrastante) é valida, peró rimane il problema: se devi girare una settimana per trovare un medico disposto a darti la pillola, e nel frattempo hai un incontro galante? E se non trovi nessuno?
blade9722
13-01-2010, 13:51
Mi sa che il punto di vista dell'obiettore sia invece un altro...
Visto lo strapotere di associazioni cattoliche nella sanità, moltissimi sono obiettori per pura scelta carrieristica.
D'altronde molti di questi obiettori li beccano poi a fare aborti privati.:rolleyes:
Per non parlare poi dei casi in cui é il primario a obbligare tutto il reparto all'obiezione di coscienza, per fanatismo, o per carrierismo (cosi puo vantare crediti chiesistici con chi di dovere)
Si, peró cosi' si entra nel merito del processo alle intenzioni.
la donna ha ragione, i medici hanno fatto schifo bla bla bla e su questo siamo d'accordo. però... se tu donna sai che sei predisposta ad elargirla in quel periodo, perchè non vai prima all'asl, ti fai prescrivere la pillola, te la metti in borsa e DOPO fai fiki-fiki? :stordita:
Post banale, secondo me. Una donna in linea di massima non è un animale, che va in calore e in quel periodo la dà (affermazione pessima), magari le sarà capitato. Inoltre, lui aveva il preservativo, quindi....
Detto questo, l'argomento è trito e ritrito, ma a quanto pare c'è ancora qualcuno che pensa sia giusto voler fare il medico e contemporaneamente non fare (per scelta personale) tutto ciò per cui ha GIURATO.
ChristinaAemiliana
13-01-2010, 13:55
Premesso che, come è già stato osservato, la donna aveva pieno diritto di ricorrere alla pillola del giorno dopo e non all'aborto o all'affidamento (che non sono certo equiparabili al farmaco in quanto a conseguenze sia fisiche sia psicologiche), mi sembrerebbe eccessivo se la responsabilità della struttura si estendesse fino al riconoscimento del disservizio come causa diretta della maternità non voluta. Insomma, mi sembra logico che l'Asl paghi perché non ha fornito un servizio che doveva essere garantito, tuttavia mi pare strano che la donna abbia continuato per due giorni a rimbalzare da un ospedale all'altro senza risultato e soprattutto senza pretendere la prescrizione (se sei capace di alzare il polverone e denunciare quando è troppo tardi per rimediare, a maggior ragione avresti dovuto essere in grado di fare rispettare i tuoi diritti prima).
Non concordo affatto, inoltre, con chi sostiene che agli obiettori di coscienza dovrebbe essere inibito l'accesso alla professione medica...semplicemente tale posizione andrebbe dichiarata per tempo ed essere incompatibile con determinati percorsi di specializzazione e magari anche con l'incarico di medico ospedaliero in struttura pubblica. I medici obiettori in questo modo potrebbero tranquillamente sistemarsi in strutture private, magari gestite a indirizzo cattolico. Un po' come quando, ai tempi della leva obbligatoria, se ti dichiaravi obiettore poi non potevi ovviamente fare concorsi per iniziare una carriera militare (a meno di non ritrattare l'obiezione).
A te sfugge però una cosa che ribalta la questione di 180°: molti ginecologi anti-pilloladelgiornodopo o antiabortisti sono diventati ginecologi più per fare proselitismo che per amore della ginecologia.
avrai delle accurate statistiche a supporto di questa tesi, immagino
Si, peró cosi' si entra nel merito del processo alle intenzioni.
MA se conosci qualcuno che fa il medico (e non é di CL) te lo conferma... :asd:
D'altronde non é mica l'obiezione di coscienza del soldato di leva che rifiuta l'obbligo di fare il soldato.
E' una obiezione che é nienta'altro, come diceva lowenz, che un modo per imporre i propri "valori" agli altri. E a questa battaglia "etica" si mischia una battaglia molto piu mondana di potere e soldi.
Senno, davvero, non esisterebbero i casi di medici obietori, poi beccati a fare aborti privati. O anche solo i vari servizi di iene o striscia in cui a telecamera nascosta, il medico di turno dice "non posso fare la prescrizione perché il primario é obiettore.
perchè nessuno dice cosa pensa della mia proposta invece?
non ho voglia di partecipare a un flame.
Non concordo affatto, inoltre, con chi sostiene che agli obiettori di coscienza dovrebbe essere inibito l'accesso alla professione medica...semplicemente tale posizione andrebbe dichiarata per tempo ed essere incompatibile con determinati percorsi di specializzazione e magari anche con l'incarico di medico ospedaliero in struttura pubblica. I medici obiettori in questo modo potrebbero tranquillamente sistemarsi in strutture private, magari gestite a indirizzo cattolico.
oh ecco.
non c'è per forza da scannarsi, a volte le soluzioni sono li a portata di mano, basta cercarle.
ConteZero
13-01-2010, 14:01
Potrebbe non stare in piedi l'accusa piena di maternitá non voluta, in quanto determinata da due scelte, quella dei medici e quella della madre. Diciamo che si potrebbe parlare di concorso di colpa.
Di sicuro peró la donna ha subito un danno, e non da poco.
Certo che questa è da ridere.
Per com'è concepita la legge sull'aborto una donna NON PUO'abortire a meno che non rischi fisicamente o psicologicamente.
Se una donna non vuole commettere un falso ideologico (o non se la sente di abortire) non è che "è colpa sua"... è colpa dell'ASL che non ha prestato il servizio.
Peraltro una cosa è la CONTRACCEZIONE (vedasi pillola del giorno dopo) ed un altra è l'ABORTO (vedasi RU486).
Fate prima a venire qui.
Quasi tutte le farmacie (tutte quelle che ce l'hanno, meglio telefonare prima) la vendono a 22£=25€, senza prescrizione, quindi anche ai turisti. Con viaggio compreso, caro perche' preso all'ultimo minuto, siete sui 125€. Fate 175€ e dormite fuori.
Arrivate a 200€ ci scappa anche un giro sulla ruota panoramica.
Peraltro il "medico della mutua" la puo' far passare gratis (ticket), sempreche' lo si riesca a contattare per tempo. Tempo che comunque e' circa 72 ore e non "il giorno dopo".
C'e' anche da notare un punto pero'.
Q. Se la pillola non dovesse funzionare, potrebbero esserci problemi per il feto?
A. Non conosciamo la risposta a questa domanda.
Nessuna ricerca ha mostrato un incremento di anomalie nei bimbi le cui madri presero la pillola del giorno dopo, ma esperienze passate ci hanno mostrato come ormoni presi all'inizio di una gravidanza abbiano causato problemi nel nascituro.
Premesso che, come è già stato osservato, la donna aveva pieno diritto di ricorrere alla pillola del giorno dopo e non all'aborto o all'affidamento (che non sono certo equiparabili al farmaco in quanto a conseguenze sia fisiche sia psicologiche), mi sembrerebbe eccessivo se la responsabilità della struttura si estendesse fino al riconoscimento del disservizio come causa diretta della maternità non voluta. Insomma, mi sembra logico che l'Asl paghi perché non ha fornito un servizio che doveva essere garantito, tuttavia mi pare strano che la donna abbia continuato per due giorni a rimbalzare da un ospedale all'altro senza risultato e soprattutto senza pretendere la prescrizione (se sei capace di alzare il polverone e denunciare quando è troppo tardi per rimediare, a maggior ragione avresti dovuto essere in grado di fare rispettare i tuoi diritti prima).
Non concordo affatto, inoltre, con chi sostiene che agli obiettori di coscienza dovrebbe essere inibito l'accesso alla professione medica...semplicemente tale posizione andrebbe dichiarata per tempo ed essere incompatibile con determinati percorsi di specializzazione e magari anche con l'incarico di medico ospedaliero in struttura pubblica. I medici obiettori in questo modo potrebbero tranquillamente sistemarsi in strutture private, magari gestite a indirizzo cattolico. Un po' come quando, ai tempi della leva obbligatoria, se ti dichiaravi obiettore poi non potevi ovviamente fare concorsi per iniziare una carriera militare (a meno di non ritrattare l'obiezione).
Son d'accordo se uno fa il ginecologo in una struttura pubblica rispetti le leggi e le direttive del servizio pubblico.
Se non gli va bene faccia il ginecologo privato.
la donna ha ragione, i medici hanno fatto schifo bla bla bla e su questo siamo d'accordo. però... se tu donna sai che sei predisposta ad elargirla in quel periodo, perchè non vai prima all'asl, ti fai prescrivere la pillola, te la metti in borsa e DOPO fai fiki-fiki? :stordita:
Tu programmi tutti i tuoi rapporti in anticipo?
ConteZero
13-01-2010, 14:05
Premesso che, come è già stato osservato, la donna aveva pieno diritto di ricorrere alla pillola del giorno dopo e non all'aborto o all'affidamento (che non sono certo equiparabili al farmaco in quanto a conseguenze sia fisiche sia psicologiche), mi sembrerebbe eccessivo se la responsabilità della struttura si estendesse fino al riconoscimento del disservizio come causa diretta della maternità non voluta. Insomma, mi sembra logico che l'Asl paghi perché non ha fornito un servizio che doveva essere garantito, tuttavia mi pare strano che la donna abbia continuato per due giorni a rimbalzare da un ospedale all'altro senza risultato e soprattutto senza pretendere la prescrizione (se sei capace di alzare il polverone e denunciare quando è troppo tardi per rimediare, a maggior ragione avresti dovuto essere in grado di fare rispettare i tuoi diritti prima).
Non concordo affatto, inoltre, con chi sostiene che agli obiettori di coscienza dovrebbe essere inibito l'accesso alla professione medica...semplicemente tale posizione andrebbe dichiarata per tempo ed essere incompatibile con determinati percorsi di specializzazione e magari anche con l'incarico di medico ospedaliero in struttura pubblica. I medici obiettori in questo modo potrebbero tranquillamente sistemarsi in strutture private, magari gestite a indirizzo cattolico. Un po' come quando, ai tempi della leva obbligatoria, se ti dichiaravi obiettore poi non potevi ovviamente fare concorsi per iniziare una carriera militare (a meno di non ritrattare l'obiezione).
oh ecco.
non c'è per forza da scannarsi, a volte le soluzioni sono li a portata di mano, basta cercarle.
Perché voi vivete in un mondo dove la gente non cambia mai idea (e magari mai per convenienza... vero ?).
Semmai ci vorrebbero liste d'aspettativa automatiche per chi si dichiara obiettore, appena lo diventa (procurando incompatibilità) viene messo in apposite liste, quando "si ricrede" torna a ricoprire il posto.
Peraltro la pillola del giorno dopo NON E'una pillola abortiva quindi i medici non hanno alcun diritto di non prescriverla per "motivi di coscienza".
tu si che hai capito il nocciolo della questione.
certo che l'ho capito
C;,a;,z,a;z;,a
mariorossi36
13-01-2010, 14:08
Mi fa "imbestialire" chi tira dentro il VATICANO!!!!!!
I discorsi dove è sempre colpa del Papa o di Berlusconi sono di un "populismo" ed "ignoranza" fastidiosi da leggere o ascoltare per una persona dotata di un minimo di cervello!!!!!
Il Vaticano ha espresso la sua idea...... c'è chi la pensa in quel modo e chi la pensa diversamente.....
Un medico che crede al Vaticano dovrà rispettare sia le "regole" della professione che le "regole" del Vaticano..... se sono in contrasto, vorrà dire che si chiamerà fuori e farà esaminare il paziente da qualcun'altro.....
Che colpa ha il papa se il medico che ha visitato la signora non sa fare il suo lavoro e non ha rispettato la "deontologia professionale"? Mi pare che di "malasanità" in Italia ne sappiamo qualcosa......
Sarà contento il figlio quando da grandicello capirà che tutto Italia sa che che lui è il frutto "dell'errore".......
Premesso che, come è già stato osservato, la donna aveva pieno diritto di ricorrere alla pillola del giorno dopo e non all'aborto o all'affidamento (che non sono certo equiparabili al farmaco in quanto a conseguenze sia fisiche sia psicologiche), mi sembrerebbe eccessivo se la responsabilità della struttura si estendesse fino al riconoscimento del disservizio come causa diretta della maternità non voluta. Insomma, mi sembra logico che l'Asl paghi perché non ha fornito un servizio che doveva essere garantito, tuttavia mi pare strano che la donna abbia continuato per due giorni a rimbalzare da un ospedale all'altro senza risultato e soprattutto senza pretendere la prescrizione (se sei capace di alzare il polverone e denunciare quando è troppo tardi per rimediare, a maggior ragione avresti dovuto essere in grado di fare rispettare i tuoi diritti prima).
Non concordo affatto, inoltre, con chi sostiene che agli obiettori di coscienza dovrebbe essere inibito l'accesso alla professione medica...semplicemente tale posizione andrebbe dichiarata per tempo ed essere incompatibile con determinati percorsi di specializzazione e magari anche con l'incarico di medico ospedaliero in struttura pubblica. I medici obiettori in questo modo potrebbero tranquillamente sistemarsi in strutture private, magari gestite a indirizzo cattolico. Un po' come quando, ai tempi della leva obbligatoria, se ti dichiaravi obiettore poi non potevi ovviamente fare concorsi per iniziare una carriera militare (a meno di non ritrattare l'obiezione).
Questo è pacifico ma non tiene conto che le persone non fanno il ginecologo solo per amore della ginecologia (o dei soldi) cosiccome un militare non fa il militare solo per amore della patria (o dei soldi) ma anche per motivi ideologici.
Nessuno proibisce a me di fare un lavoro non per amore di quel lavoro ma per sfruttare la posizione che ottengo per fare determinate pressioni / indirizzare certe dinamiche.
Eddai, il mondo reale funziona ANCHE così, lo sappiamo tutti, perchè non ammetterlo?
Perché voi vivete in un mondo dove la gente non cambia mai idea (e magari mai per convenienza... vero ?).
Semmai ci vorrebbero liste d'aspettativa automatiche per chi si dichiara obiettore, appena lo diventa (procurando incompatibilità) viene messo in apposite liste, quando "si ricrede" torna a ricoprire il posto.
[B]
perchè, la lista di reperibilità significa non dover mai cambiare idea per convenienza?
semmai sono le tue liste d'aspettativa ad essere cinesi, come certe proposte sentite sinora.
è in momenti come questi che vengono fuori i veri estremisti inside, altro che balle.
Perché voi vivete in un mondo dove la gente non cambia mai idea (e magari mai per convenienza... vero ?).
Semmai ci vorrebbero liste d'aspettativa automatiche per chi si dichiara obiettore, appena lo diventa (procurando incompatibilità) viene messo in apposite liste, quando "si ricrede" torna a ricoprire il posto.
Peraltro la pillola del giorno dopo NON E'una pillola abortiva quindi i medici non hanno alcun diritto di non prescriverla per "motivi di coscienza".
Guarda che dicono due cose ben diverse.... :asd:
Mi fa "imbestialire" chi tira dentro il VATICANO!!!!!!
I discorsi dove è sempre colpa del Papa o di Berlusconi sono di un "populismo" ed "ignoranza" fastidiosi da leggere o ascoltare per una persona dotata di un minimo di cervello!!!!!
coraggio, passerà come tutte le mode
Basterebbe istituire una buona volta per tutte la figura del medico "Abortista", con tanto di reparto, infermieri e targhetta, senza obbligare un medico a cui piacerebbe limitarsi a curare malattie.
Una figura che fa solo quello, presente in quasi tutti gli ospedali, che ovviamente non puo' obiettare.
Da quanto si legge immagino difficilmente resterebbe disoccupato.
perchè, la lista di reperibilità significa non dover mai cambiare idea per convenienza?
semmai sono le tue liste d'aspettativa ad essere cinesi, come certe proposte sentite sinora.
è in momenti come questi che vengono fuori i veri estremisti inside, altro che balle.
Se estremista é la pretesa che uno non imponga la propria religione agli altri..... :rolleyes:
avrai delle accurate statistiche a supporto di questa tesi, immagino
Esci di casa, parla con una persona REALE e avrai la tua statistica.
ConteZero
13-01-2010, 14:13
Mi fa "imbestialire" chi tira dentro il VATICANO!!!!!!
I discorsi dove è sempre colpa del Papa o di Berlusconi sono di un "populismo" ed "ignoranza" fastidiosi da leggere o ascoltare per una persona dotata di un minimo di cervello!!!!!
Il Vaticano ha espresso la sua idea...... c'è chi la pensa in quel modo e chi la pensa diversamente.....
Un medico che crede al Vaticano dovrà rispettare sia le "regole" della professione che le "regole" del Vaticano..... se sono in contrasto, vorrà dire che si chiamerà fuori e farà esaminare il paziente da qualcun'altro.....
Che colpa ha il papa se il medico che ha visitato la signora non sa fare il suo lavoro e non ha rispettato la "deontologia professionale"? Mi pare che di "malasanità" in Italia ne sappiamo qualcosa......
Sarà contento il figlio quando da grandicello capirà che tutto Italia sa che che lui è il frutto "dell'errore".......
Il medico DI GUARDIA non può fare pilatescamente il "si faccia visitare da qualcun altro, io non posso prescriverla" perché la pillola va assunta nelle 72 ore successive all'atto e più tempo passa meno diventa efficace.
Inoltre :
1. lo STATO (toh, c'entra il governo) concede l'obiezione di coscienza per le pratiche abortive (194) e non per la pillola del giorno dopo che è CONTRACCETTIVA.
2. il medico PAGATO per svolgere il servizio di MEDICO REPERIBILE in notturna ha il DOVERE di fornire i servizi che lo Stato offre, e per cui è stipendiato secondo contratto.
3. dove cazzo lo trovi un medico che ti visita alle 9 di mattina ?
4. e se il 99% dei medici dice "si faccia visitare da un altro" che fine fa il diritto della persona a prendere la pillola contraccettiva ?
coraggio, passerà come tutte le mode
Non è una moda, è un sintomo di insoddisfazione che trova sfogo "banale" :doh:
Basterebbe istituire una buona volta per tutte la figura del medico "Abortista", con tanto di reparto, infermieri e targhetta, senza obbligare un medico a cui piacerebbe limitarsi a curare malattie.
Una figura che fa solo quello, presente in quasi tutti gli ospedali, che ovviamente non puo' obiettare.
Da quanto si legge immagino difficilmente resterebbe disoccupato.
Troppo facile cosi'!
eh no il vaticano deve avere anche lui i suoi diritti.
quindi due medici arbotisti : uno non obiettore ed uno obiettore.
il primo che cerchera' di far abortire le donne e l'altro , nel pieno della sua liberta' , che cerchera' in tutti i modi di impedirlo.
cosi' si fa in italia aho!
C'.a'.z'.'.z'.a
Non concordo affatto, inoltre, con chi sostiene che agli obiettori di coscienza dovrebbe essere inibito l'accesso alla professione medica...semplicemente tale posizione andrebbe dichiarata per tempo ed essere incompatibile con determinati percorsi di specializzazione e magari anche con l'incarico di medico ospedaliero in struttura pubblica. I medici obiettori in questo modo potrebbero tranquillamente sistemarsi in strutture private, magari gestite a indirizzo cattolico. Un po' come quando, ai tempi della leva obbligatoria, se ti dichiaravi obiettore poi non potevi ovviamente fare concorsi per iniziare una carriera militare (a meno di non ritrattare l'obiezione).
*
Questo è pacifico ma non tiene conto che le persone non fanno il ginecologo solo per amore della ginecologia (o dei soldi) cosiccome un militare non fa il militare solo per amore della patria (o dei soldi) ma anche per motivi ideologici.
no.
il paragone corretto con la tua tesi, sarebbe con il tizio che va a fare il militare professionista per convincere gli altri militari a fare bum con la bocca invece di premere il grilletto.
semplicemente assurdo, ma se sei convinto fai pure.
io cmq aspetto la statistica a supporto prima di poter anche solo lontanamente prendere in considerazione quello che stai affermando.
no.
il paragone corretto con la tua tesi, sarebbe con il tizio che va a fare il militare professionista per convincere gli altri militari a fare bum con la bocca invece di premere il grilletto.
semplicemente assurdo, ma se sei convinto fai pure.
io cmq aspetto la statistica a supporto prima di poter anche solo lontanamente prendere in considerazione quello che stai affermando.
Ma che stai dicendo?
Ma sai cosa è una lobby di pressione? :doh:
ConteZero
13-01-2010, 14:16
perchè, la lista di reperibilità significa non dover mai cambiare idea per convenienza?
semmai sono le tue liste d'aspettativa ad essere cinesi, come certe proposte sentite sinora.
è in momenti come questi che vengono fuori i veri estremisti inside, altro che balle.
Un medico che deve fornire dei servizi nel momento in cui non è in grado di offrirli deve licenziarsi o farsi mettere in aspettativa (tipo un chirurgo che non vuole più operare) perché altrimenti, tenendo occupato un posto che per definizione deve offrire certi servizi, limita la libertà dei cittadini.
Quando ad un tuo caro prende un infarto e lo ricoverano e ti viene davanti il cardiochirurgo di turno che però non opera perché è diventato evangelico e per lui "solo Dio salva" che fai ? Chiedi dov'è la lista di reperibilità ?
ChristinaAemiliana
13-01-2010, 14:20
Perché voi vivete in un mondo dove la gente non cambia mai idea (e magari mai per convenienza... vero ?).
Semmai ci vorrebbero liste d'aspettativa automatiche per chi si dichiara obiettore, appena lo diventa (procurando incompatibilità) viene messo in apposite liste, quando "si ricrede" torna a ricoprire il posto.
Peraltro la pillola del giorno dopo NON E'una pillola abortiva quindi i medici non hanno alcun diritto di non prescriverla per "motivi di coscienza".
Be', io replicavo alle considerazioni di chi sosteneva che avendo certe idee non si dovesse direttamente fare il medico, ma sicuramente esiste anche il caso di chi diventa obiettore quando medico lo è già e magari quando occupa un bel posto in una struttura pubblica ed è naturale che tale caso andrebbe trattato in maniera analoga, altrimenti al medico basterebbe ritardare la dichiarazione di obiezione a dieci minuti dopo aver firmato il contratto per non incorrere in alcuna limitazione. :D
Sulla classificazione della pillola del giorno dopo sono pienamente d'accordo con te, tuttavia a quanto pare (almeno qui in Italia) essa fa comunque parte dei farmaci che i medici obiettori possono rifiutare, quindi il problema va affrontato a partire da questa realtà...:boh:
Esci di casa, parla con una persona REALE e avrai la tua statistica.
uhuhuh, nel tuo repertorio hai pure questo genere di attacchi, non l'avrei mai pensato (nel senso che ti sopravvalutavo).
c'è un limite al tuo peggio? o devo iniziare a rivedere le mie posizioni riguardo l'ignore?
cmq volendo rispondere seriamente a questa frase da bimbominkia, direi che avere qualche conoscente nel settore non sia propriamente un campione esaustivo per potere avere una idea abbastanza chiara del fenomeno.
così non fosse, e guardando questo forum, potrei tranquillamente affermare che l'estrema sinistra sia al 95% dei consensi in questo paese.
:D :D :D
ConteZero
13-01-2010, 14:21
Guarda che dicono due cose ben diverse.... :asd:
Me ne frego delle loro idee bislacche su come far andare qualcosa senza ripararlo.
Non c'è il diritto all'obiezione per i mezzi contraccettivi, quindi non esiste alcun pretesto per fare delle liste di reperibilità... i medici facciano il loro lavoro o lascino a qualcuno che lo farebbe.
Il mio diritto di persona è quello di avere il farmaco il più presto possibile perché altrimenti diventa inutile, il dovere del medico di guardia è quello di prescrivermelo.
Se non è in grado, non vuole o c'ha le crisi di coscienza stia a casa.
uhuhuh, nel tuo repertorio hai pure questo genere di attacchi, non l'avrei mai pensato (nel senso che ti sopravvalutavo).
c'è un limite al tuo peggio? o devo iniziare a rivedere le mie posizioni riguardo l'ignore?
cmq volendo rispondere seriamente a questa frase da bimbominkia, direi che avere qualche conoscente nel settore non sia propriamente un campione esaustivo per potere avere una idea abbastanza chiara del fenomeno.
così non fosse, e guardando questo forum, potrei tranquillamente affermare che l'estrema sinistra sia al 95% dei consensi in questo paese.
:D :D :D
:doh: :help:
ConteZero
13-01-2010, 14:23
Sulla classificazione della pillola del giorno dopo sono pienamente d'accordo con te, tuttavia a quanto pare (almeno qui in Italia) essa fa comunque parte dei farmaci che i medici obiettori possono rifiutare, quindi il problema va affrontato a partire da questa realtà...:boh:
Non è vero, è un assunto che non esiste è che si regge solo perché non si è mai arrivati in tribunale.
L'obiezione di coscienza è qualcosa che è indicato nella legge 194 sull'aborto e come tale si applica a quello e solo a quello.
Come non esiste l'obiezione di coscienza per le operazioni al cuore non esiste per i contraccettivi.
:doh: :help:
ti ha dato del bimbominkia !!!!!
ah ah ah
scusa...
ah ah ah
:ciapet: :ciapet: :ciapet: :ciapet:
C;,a;,z;,a;,z;,a
Quando ad un tuo caro prende un infarto e lo ricoverano e ti viene davanti il cardiochirurgo di turno che però non opera perché è diventato evangelico e per lui "solo Dio salva" che fai ? Chiedi dov'è la lista di reperibilità ?
certo che si, mi faccio mandare un altro chirurgo e tutti siamo contenti.
se poi non me lo danno chiamo i carabinieri.
tu che faresti, prenderesti un mitra e faresti una strage?
ti ha dato del bimbominkia !!!!!
ah ah ah
scusa...
ah ah ah
:ciapet: :ciapet: :ciapet: :ciapet:
C;,a;,z;,a;,z;,a
Notare che io parlo di un fenomeno ampiamente riconosciuto (i gruppi di pressione), non tiro in ballo demoniaci massoni spinti da odio verso l'umanità tutta!
E no, adesso scopro che non esistono e che il bimbominkia sono io :doh:
certo che si, mi faccio mandare un altro chirurgo e tutti siamo contenti.
se poi non me lo danno chiamo i carabinieri.
tu che faresti, prenderesti un mitra e faresti una strage?
intanti che chiamano l'altro chirurgo , che sta giocando a golf a 100km di distanza , il tuo parente schiatta...
C'.a'.'.zaz'.a'.
Peraltro preparatevi.
Qui le farmacie "normali" si sono gia' evolute da un po'.
Ma quelle gestite da Musulmani invece :asd:
Muslim pharmacist refuses to give morning after pill 'on religious grounds'
Worried mum Jo-Ann Thomas was left stunned when Muslim pharmacist refused her a morning after pill on religious grounds.
Jo-Ann, aged 37, a school lollipop lady, went to her local chemist but when she asked for the pill she was told she would have to speak to the pharmacist.
She was told she would be quizzed by the pharmacist - described by staff as a "deeply religious Muslim" who would ask her a few questions.
But after waiting for several minutes another assistant told Jo-Ann her: "Sorry I can't give you the pill, why don't you go to your GP."
http://www.thisislondon.co.uk/news/article-23370746-muslim-pharmacist-refuses-to-give-morning-after-pill-on-religious-grounds.do
Che rrridere.
Non farete in tempo ad alzare i cartelloni contro il Vaticano che dovrete gia' fare i cartelloni per LaMecca.
A sto punto lasciate le parole in bianco, e attaccate con l'adesivo il destinatario di volta in volta, cosi' riciclate i cartelloni e salvate l'ambiente.
e salvate l'ambiente.
L'ecologismo è l'ideologia neognostica (->Gaia) del XXI secolo per alcuni :O
Quindi avrebbero da ridire pure su quello.
blade9722
13-01-2010, 14:29
Certo che questa è da ridere.
Per com'è concepita la legge sull'aborto una donna NON PUO'abortire a meno che non rischi fisicamente o psicologicamente.
Se una donna non vuole commettere un falso ideologico (o non se la sente di abortire) non è che "è colpa sua"... è colpa dell'ASL che non ha prestato il servizio.
Peraltro una cosa è la CONTRACCEZIONE (vedasi pillola del giorno dopo) ed un altra è l'ABORTO (vedasi RU486).
Non ho capito se questo quote con la prima frase (in neretto) sia da in intendersi come una contestazione di ció che ho scritto. Nel qual caso, visto che stiamo sostenendo la stessa posizione, a cominciare della distinzione fra aborto e contraccezione, ti invito a leggere con attenzione i miei post, e non a contestarmi per partito preso non appena vedi il mio Nickname.
L'ecologismo è l'ideologia neognostica (->Gaia) del XXI secolo per alcuni :O
Quindi avrebbero da ridire pure su quello.
Mi dicono dalla regia che va di moda "Pandora" quest'anno. "Gaia" riprendera' quello dopo.
cdimauro
13-01-2010, 14:30
vergognoso il fatto che il padre non voglia riconoscere il figlio !
Lo stesso vale per le donne che abortiscono o danno il bambino in adozione.
insomma, prima si bomba la madre.....poi.... sparge un po si spermatozoi in giro....e quando arriva il bebè non vuole riconoscerlo....:confused: mah !
Capita, se uno non si sente pronto per fare il padre.
e questa con tutte le possibilità di interrompere la gravidanza... ha aspettato di far nascer eil figliolo....?
la struttura ha colpa se non ha assistito la donna,,, ma di persone così è meglio stare alla larga !
Infatti avrebbe potuto abortire se non voleva diventare madre, oppure dare il bambino in adozione. Non l'ha fatto, pur potendo esecitare questo diritto, per cui perché si lamenta se il padre non vuol riconoscere il bambino? Ha deciso LEI di tenerlo, perché è l'unica che può esercitare questo diritto (il padre non può decidere nulla, alla fine).
Per cui lo tenga pure lei senza chiedere nulla al padre.
mariorossi36
13-01-2010, 14:34
[..] e se il 99% dei medici dice "si faccia visitare da un altro" che fine fa il diritto della persona a prendere la pillola contraccettiva ?
Tu mi rispondi come risponderebbe uno squallido dipendente pubblico ITALIANO...... "Si faccia visitare da un altro"..... e purtroppo temo che c'è un fondo di verità in quel che dici....
Ma io ragionavo diversamente..... se io sono medico e per "coscienza" non voglio fare un certo intervento allora SARA' IO A TROVARE UN COLLEGA CHE MI SOSTITUISCA...... SUBITO!!!!! Perchè per "deontologia professionale" se una persona chiede il mio aiuto io devo aiutarla.......
E quindi magari telefono al collego alle 4 di notte se necessario!!!!!
Ma nella nostra società ormai si pensa solo a noi stessi ed a "fregarsene del prossimo"........
Tu mi rispondi come risponderebbe uno squallido dipendente pubblico ITALIANO...... "Si faccia visitare da un altro"..... e purtroppo temo che c'è un fondo di verità in quel che dici....
Ma io ragionavo diversamente..... se io sono medico e per "coscienza" non voglio fare un certo intervento allora SARA' IO A TROVARE UN COLLEGA CHE MI SOSTITUISCA...... SUBITO!!!!! Perchè per "deontologia professionale" se una persona chiede il mio aiuto io devo aiutarla.......
E quindi magari telefono al collego alle 4 di notte se necessario!!!!!
Ma nella nostra società ormai si pensa solo a noi stessi ed a "fregarsene del prossimo"........
Se ideologicamente ritieni l'intervento sbagliato la tua "coscienza" ti impone di non cercare nessuno, altro che sostituti, dato che prima viene la coscienza e dopo la deontologia nelle persone REALI (ahimè, mi fa pure ridere chiamarla "coscienza", ma chiamiamola pure così).
Per questo certe scelte sono pericolose seppure apparentemente innocue.
Tu mi rispondi come risponderebbe uno squallido dipendente pubblico ITALIANO...... "Si faccia visitare da un altro"..... e purtroppo temo che c'è un fondo di verità in quel che dici....
Ma io ragionavo diversamente..... se io sono medico e per "coscienza" non voglio fare un certo intervento allora SARA' IO A TROVARE UN COLLEGA CHE MI SOSTITUISCA...... SUBITO!!!!! Perchè per "deontologia professionale" se una persona chiede il mio aiuto io devo aiutarla.......
E quindi magari telefono al collego alle 4 di notte se necessario!!!!!
Ma nella nostra società ormai si pensa solo a noi stessi ed a "fregarsene del prossimo"........
Auesto presupponendo che l'obiezione di coscienza sia una mera testimonianza personale.
Ma non é cosi. Si tratta di uno strumento. Uno strumento di proselitismo e per "illuminare" la società alla luce dei dettami religiosi. E siccome, dal punto di vista del credente lo si fa a fin di bene, i fini giustificano i mezzi. Anche se si tratta di insultare in corsia due donne davanti a tutti, come ha fatto quel primario ciellino in lombardia qualche tempo fa.
ChristinaAemiliana
13-01-2010, 14:41
Non è vero, è un assunto che non esiste è che si regge solo perché non si è mai arrivati in tribunale.
L'obiezione di coscienza è qualcosa che è indicato nella legge 194 sull'aborto e come tale si applica a quello e solo a quello.
Come non esiste l'obiezione di coscienza per le operazioni al cuore non esiste per i contraccettivi.
OK, ma il punto è che nella realtà il fenomeno esiste, tant'è che ogni tanto qualcuno si infuria e finisce sul giornale denunciando la situazione...quindi o lo si affronta così com'è (ma a quel punto si fanno controlli seri e chi si rifiuta di prescrivere la pillola del giorno dopo viene equiparato a chi rifiuta di prescrivere un qualsiasi farmaco debba essere preso con urgenza, con tutte le conseguenze del caso e un iter veloce di esame del caso e delibera) oppure si risolve il problema alla radice disponendo che i medici obiettori non possano mai trovarsi nei panni del medico di guardia. :boh:
Ecco un caso di medico effettivamente coerente con se stesso:
http://milano.repubblica.it/dettaglio/melzo-in-tre-chiedono-di-abortire-il-primario-urla-in-corsia:-assassine/1761756
Questo è coerente e non ha problemi a mostrare che agisce per """coscienza""" e se ne sbatte della deontologia.
Anche se si tratta di insultare in corsia due donne davanti a tutti, come ha fatto quel primario ciellino in lombardia qualche tempo fa.
Mi hai anticipato, marrano :D
Se ideologicamente ritieni l'intervento sbagliato la tua "coscienza" ti impone di non cercare nessuno, altro che sostituti, dato che prima viene la coscienza e dopo la deontologia nelle persone REALI (ahimè, mi fa pure ridere chiamarla "coscienza", ma chiamiamola pure così).
Per questo certe scelte sono pericolose seppure apparentemente innocue.
Peraltro per deontologia il medico e' tenuto a curare le persone malate. Non quelle sane. E la gravidanza anche se indesiderata non e' una malattia (provate a chiedere ad una assicurazione :asd:)
Inoltre le farmacie non sono gli unici posti dove si comprano prodotti chimici.
Se e' vero che questa pillola non ha alcuna controindicazione, perche' non la mettono in vendita nei banconi dei negozi che vendono i polveroni per palestrati, che tanto gia' pieni di principi chimici sono?
Non penso che questi signori si farebbero tutti sti problemi etici, e sarebbero contenti tutti. Medici, farmacisti, pazienti e palestrati.
Me ne frego delle loro idee bislacche su come far andare qualcosa senza ripararlo.
Non c'è il diritto all'obiezione per i mezzi contraccettivi, quindi non esiste alcun pretesto per fare delle liste di reperibilità... i medici facciano il loro lavoro o lascino a qualcuno che lo farebbe.
Il mio diritto di persona è quello di avere il farmaco il più presto possibile perché altrimenti diventa inutile, il dovere del medico di guardia è quello di prescrivermelo.
Se non è in grado, non vuole o c'ha le crisi di coscienza stia a casa.
Ma secondo me non hai capito che christina ha detto una cosa analoga a quanto detto da te :asd:
OK, ma il punto è che nella realtà il fenomeno esiste, tant'è che ogni tanto qualcuno si infuria e finisce sul giornale denunciando la situazione...quindi o lo si affronta così com'è (ma a quel punto si fanno controlli seri e chi si rifiuta di prescrivere la pillola del giorno dopo viene equiparato a chi rifiuta di prescrivere un qualsiasi farmaco debba essere preso con urgenza, con tutte le conseguenze del caso e un iter veloce di esame del caso e delibera) oppure si risolve il problema alla radice disponendo che i medici obiettori non possano mai trovarsi nei panni del medico di guardia. :boh:
Hai mai visto funzionare metodi di ottimizzazione non vincolata su problemi di ottimizzazione vincolata? Possono funzionare solo per puro caso.
ConteZero
13-01-2010, 14:43
Tu mi rispondi come risponderebbe uno squallido dipendente pubblico ITALIANO...... "Si faccia visitare da un altro"..... e purtroppo temo che c'è un fondo di verità in quel che dici....
Ma io ragionavo diversamente..... se io sono medico e per "coscienza" non voglio fare un certo intervento allora SARA' IO A TROVARE UN COLLEGA CHE MI SOSTITUISCA...... SUBITO!!!!! Perchè per "deontologia professionale" se una persona chiede il mio aiuto io devo aiutarla.......
E quindi magari telefono al collego alle 4 di notte se necessario!!!!!
Ma nella nostra società ormai si pensa solo a noi stessi ed a "fregarsene del prossimo"........
Nelle due ore necessarie a trovare il collega e farle scrivere il farmaco intanto c'è l'impianto, ed il farmaco perde d'efficacia.
A cosa serve la tua deontologia professionale in quel caso ?
Una persona "deontologicamente integra" dovrebbe licenziarsi o farsi mettere in aspettativa.
Non penso che questi signori si farebbero tutti sti problemi etici, e sarebbero contenti tutti. Medici, farmacisti, pazienti e palestrati.
Non credo proprio perchè da me il vecchio farmacista obietta sui contraccettivi normali, figurati gli altri :asd:
Mi hai anticipato, marrano :D
Comunque ho sbagliato ne ha insultate 3...
In ogni caso l'antiabortismo é arrivato a produrre anche fenomeni di terrorismo. Nel vero senso "jihadista" del termine.
E anche senza le bombe, non pochi di strumenti di propaganda utilizzati sono al limite del terrorismo psicologico.
Per trattarlo come fosse una banale testimonianaza personale bisogna vivere su un altro pianeta.
ConteZero
13-01-2010, 14:50
OK, ma il punto è che nella realtà il fenomeno esiste, tant'è che ogni tanto qualcuno si infuria e finisce sul giornale denunciando la situazione...quindi o lo si affronta così com'è (ma a quel punto si fanno controlli seri e chi si rifiuta di prescrivere la pillola del giorno dopo viene equiparato a chi rifiuta di prescrivere un qualsiasi farmaco debba essere preso con urgenza, con tutte le conseguenze del caso e un iter veloce di esame del caso e delibera) oppure si risolve il problema alla radice disponendo che i medici obiettori non possano mai trovarsi nei panni del medico di guardia. :boh:
Infatti questo medico verrà probabilmente accusato d'interruzione di pubblico servizio, e sono dai cinque ai sette anni di carcere (e, se l'ordine dei medici non fosse come tutti gli altri ordini in italia, la radiazione).
Solo che in Italia tutti cercano di evitare che si arrivi al punto, perché se ci fosse una sentenza in tal senso poi i medici dovrebbero cominciare a lavorare rigorosamente, e nessuno vuole avere "grane" coi cattolici.
Peraltro per deontologia il medico e' tenuto a curare le persone malate. Non quelle sane.
Non mi pare esista nulla del genere nella deontologia medica.
Anche perché la differenza tra "sano" e "malato" é inevitabilmente soggettiva.
A me però fa un po' ridere vedere come si giri intorno alla cosa cmq :asd:
Un antiaborstista farà il pediatra e stop (sia che lo sia in quanto cattolico o credente al jedismo :D) e visto che ne abbiamo tanti possiamo pure occupare tutti i posti di pediatra con medici antiabortisti e usare gli altri per il resto, tanto scenari come "Il medico che ti invoglia ad abortire" sono roba da film, dato che all'abortista non interessa "convincere che l'aborto è bello" :doh:, ma solo che è fattibile come soluzione per certe condizioni problematiche.
E se i medici antiabortisti avessero un po' di fiducia nei loro colleghi lo ammetterebbero anche loro, ma ammetterlo sarà ben difficile.....
first register
13-01-2010, 14:59
LInk: repubblica...
spero che il risarcimento a favore della donna e del suo bambino sia gigantesco.:mad:
Non credo proprio perchè da me il vecchio farmacista obietta sui contraccettivi normali, figurati gli altri :asd:
Eh pota, voi si' che siete avanti.
Ma non dovendoli piu' vendere magari si tranquillizzerebbe e non andrebbe piu' all'inferno no?
spero che il risarcimento a favore della donna e del suo bambino sia gigantesco.:mad:
Mamma mamma, perchè siamo tanto ricchi?
Perchè non ti volevo!
Un po' straniante :asd:
Eh pota, voi si' che siete avanti.
Ma non dovendoli piu' vendere magari si tranquillizzerebbe e non andrebbe piu' all'inferno no?
POTA, l'è scé! ("Pota", è così!) :D
Già facciamo da cavie per le sue erbe officinali, così se ci lasciamo la pelle compensa con l'obiezione! :sofico: :asd:
mariorossi36
13-01-2010, 15:09
Se ideologicamente ritieni l'intervento sbagliato la tua "coscienza" ti impone di non cercare nessuno, [..]
Quindi un medico Testimone di Geova se dovesse fare una trasfusione ad un tizio che sta per morire lo lascia crepare?
Ma dai...... non esageriamo.....
Guarda che la "legge di Dio" non ti dice che LA LEGGE DEGLI UOMINI NON VA RISPETTATA.....
E poi leggiti il giuramento di Ippocrate "attuale" (non quello originario.... :D .... e se lo leggi capirai perchè sorrido..... :D).....
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuramento_di_Ippocrate
[..] perché la pillola va assunta nelle 72 ore successive all'atto [..]
Nelle due ore necessarie a trovare il collega e farle scrivere il farmaco intanto c'è l'impianto, ed il farmaco perde d'efficacia.
[..]
Sinceramente non conosco i tempi e come funziona la pillola.... però deciditi...... o c'è tempo 72 ore o c'è tempo 2 ore.......
E' vero che siamo in Italia, ma in 72 ore un medico lo troverò....... se invece ho tempo 2 ore, bhe credo che la pillola l'utilizzeranno in pochi, perchè non appena il partner ha l'orgasmo la donna deve "sganciarsi" e correre in ospedale.....
Quindi un medico Testimone di Geova se dovesse fare una trasfusione ad un tizio che sta per morire lo lascia crepare?
Ma dai...... non esageriamo.....
Guarda che la "legge di Dio" non ti dice che LA LEGGE DEGLI UOMINI NON VA RISPETTATA.....
Dice che ha la precedenza in casi di contesa, su Cesare vince Dio (ed è anche ovvio che sia così), in particolar modo per aborto ed eutanasia.
Quindi non nascondiamoci dietro ad un dito, per piacere!
E poi leggiti il giuramento di Ippocrate "attuale" (non quello originario.... :D .... e se lo leggi capirai perchè sorrido..... :D).....
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuramento_di_Ippocrate
Gia' ampiamente letto, discusso, trattato in anni e anni e anni.....e anni.
ConteZero
13-01-2010, 15:12
Quindi un medico Testimone di Geova se dovesse fare una trasfusione ad un tizio che sta per morire lo lascia crepare?
Ma dai...... non esageriamo.....
Guarda che la "legge di Dio" non ti dice che LA LEGGE DEGLI UOMINI NON VA RISPETTATA.....
E poi leggiti il giuramento di Ippocrate "attuale" (non quello originario.... :D .... e se lo leggi capirai perchè sorrido..... :D).....
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuramento_di_Ippocrate
Sinceramente non conosco i tempi e come funziona la pillola.... però deciditi...... o c'è tempo 72 ore o c'è tempo 2 ore.......
E' vero che siamo in Italia, ma in 72 ore un medico lo troverò....... se invece ho tempo 2 ore, bhe credo che la pillola l'utilizzeranno in pochi, perchè non appena il partner ha l'orgasmo la donna deve "sganciarsi" e correre in ospedale.....
La pillola rende difficoltoso l'impianto.
La pillola va presa PRIMA dell'impianto.
L'impianto avviene ENTRO 72 ORE dal rapporto.
Ne consegue che prima la pigli meglio è e che ogni minuto perso può fare la differenza.
paese di merda. Spererei che oltre al risarcimento tutti i coinvolti venissero estromessi a vita dall'esercizio della professione medica, e che lo stato garantisca supporto al mantenimento del figlio fino alla maggiore età.
Ovviamente non succederà niente di tutto questo, anzi daranno la colpa a lei che poteva abortire.
in base a cosa dici questo??? io dall'articolo non deduco abbia incontrato obbiettori....ma ho pensato subito (visto che conosco persone che ci son passate) a una visita medica (obbligatoria prima di prescrivere la pillola, mica è messa lì tanto per...) che ha mostrato che non era conveniente prendere la pillola per rischi di salute alla donna....e questo è POSSIBILISSIMO.
Poi se non voleva davvero partorire, una volta scoperto di essere incinta poteva benissimo interrompere la gravidanza entro il limite di tempo legale.
ChristinaAemiliana
13-01-2010, 15:15
Infatti questo medico verrà probabilmente accusato d'interruzione di pubblico servizio, e sono dai cinque ai sette anni di carcere (e, se l'ordine dei medici non fosse come tutti gli altri ordini in italia, la radiazione).
Solo che in Italia tutti cercano di evitare che si arrivi al punto, perché se ci fosse una sentenza in tal senso poi i medici dovrebbero cominciare a lavorare rigorosamente, e nessuno vuole avere "grane" coi cattolici.
E' chiaro che se la legge dice che la pillola del giorno dopo non può essere rifiutata per obiezione di coscienza, allora il medico che non la prescrive per quella ragione ha mancato nelle sue funzioni e pagherà le conseguenze. Però bisognerebbe fare qualcosa anche per evitare questi "insabbiamenti", perché spesso lo scarso rigore è anche dovuto al fatto che il paziente davanti al rifiuto si incavola dieci minuti, poi sa che ha fretta quindi corre da un altro medico e infine, ottenuto il farmaco, manda mentalmente al diavolo l'obiettore e non fa altro, quindi probabilmente l'iter per denunciare la faccenda è scoraggiante già di suo.
Poi oh, il fatto di lasciare gli obiettori completamente fuori dalle strutture pubbliche magari è eccessivo, io la vedo così perché l'ingerenza delle "motivazioni religiose" in ambito lavorativo, almeno per il servizio pubblico, mi sta bene solo entro certi limiti di flessibilità e non quando va a creare "caste privilegiate" di lavoratori che hanno più gradi di libertà dei colleghi. Per fare un esempio banale, se ogni lavoratore ha diritto a tot minuti di pausa al giorno da collocare a piacimento mi sta benissimo che ci sia quello che li usa per pregare e quello che invece legge il giornale mentre beve il caffè e una scelta non mi appare più opportuna dell'altra, ma non mi sembrerebbe giusto che qualcuno fosse esentato per sempre dai turni domenicali perché secondo la sua religione quel giorno non si lavora.
Quindi un medico Testimone di Geova se dovesse fare una trasfusione ad un tizio che sta per morire lo lascia crepare?
Ma dai...... non esageriamo.....
Guarda che la "legge di Dio" non ti dice che LA LEGGE DEGLI UOMINI NON VA RISPETTATA.....
E poi leggiti il giuramento di Ippocrate "attuale" (non quello originario.... :D .... e se lo leggi capirai perchè sorrido..... :D).....
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuramento_di_Ippocrate
Sinceramente non conosco i tempi e come funziona la pillola.... però deciditi...... o c'è tempo 72 ore o c'è tempo 2 ore.......
E' vero che siamo in Italia, ma in 72 ore un medico lo troverò....... se invece ho tempo 2 ore, bhe credo che la pillola l'utilizzeranno in pochi, perchè non appena il partner ha l'orgasmo la donna deve "sganciarsi" e correre in ospedale.....
il tempo MASSIMO per prenderla è 72 ore. se presa nelle immediate 2 ore ha un'efficacia del 100%. se presa entro 24 ore ha un'efficacia altissima, circa del 98%. se presa nelle successive 24 fino alle 72 cala un po'.
ChristinaAemiliana
13-01-2010, 15:21
in base a cosa dici questo??? io dall'articolo non deduco abbia incontrato obbiettori....ma ho pensato subito (visto che conosco persone che ci son passate) a una visita medica (obbligatoria prima di prescrivere la pillola, mica è messa lì tanto per...) che ha mostrato che non era conveniente prendere la pillola per rischi di salute alla donna....e questo è POSSIBILISSIMO.
In teoria è vero, ma allora a quel punto sarebbe fuori di testa la protagonista della vicenda a voler denunciare...a meno che i medici non abbiano usato la scusa del rischio di salute per evitare la prescrizione senza che la ragione sussistesse, ma allora si rientra nel primo caso. :stordita:
in base a cosa dici questo??? io dall'articolo non deduco abbia incontrato obbiettori....ma ho pensato subito (visto che conosco persone che ci son passate) a una visita medica (obbligatoria prima di prescrivere la pillola, mica è messa lì tanto per...) che ha mostrato che non era conveniente prendere la pillola per rischi di salute alla donna....e questo è POSSIBILISSIMO.
Poi se non voleva davvero partorire, una volta scoperto di essere incinta poteva benissimo interrompere la gravidanza entro il limite di tempo legale.
curioso... Un farmaco disponibile in farmacia in mezzo mondo... In Italia invece sorgono tremendi rischi per la salute :asd:
Un po' come la RU 486 usata da ormai quasi 30 anni... ma in Italia sembra piu rischiosa di un trapianto di cuore:doh:
Il tutto ovviamente per tutelare la salute della donna :fiufiu: :fiufiu: La religione non c'entra nulla noooooooooooooooooooooooo noooooooooooooooo :asd:
per quanto mi riguarda appena mi abilito (1 mese) prescriverò pillole del giorno dopo a CHIUNQUE me lo chieda...anche per strada :asd: :asd: :asd:
e lo stesso fannno i miei amici..almeno la zona fiorentina è coperta :asd:
no comment per la vicenda
La religione non c'entra nulla noooooooooooooooooooooooo noooooooooooooooo :asd:
I massoilluminati ti hanno lavato il cervello :O
per quanto mi riguarda appena mi abilito (1 mese) prescriverò pillole del giorno dopo a CHIUNQUE me lo chieda...anche per strada :asd: :asd: :asd:
e lo stesso fannno i miei amici..almeno la zona fiorentina è coperta :asd:
no comment per la vicenda
Domanda scema: che effetti ha su un maschio biologicamente maschio? :D
Vedi però se lo fai con quello spirito poi dai ragione agli altri, troppa foga è controproducente.
ChristinaAemiliana
13-01-2010, 15:28
curioso... Un farmaco disponibile in farmacia in mezzo mondo... In Italia invece sorgono tremendi rischi per la salute :asd:
Un po' come la RU 486 usata da ormai quasi 30 anni... ma in Italia sembra piu rischiosa di un trapianto di cuore:doh:
Il tutto ovviamente per tutelare la salute della donna :fiufiu: :fiufiu: La religione non c'entra nulla noooooooooooooooooooooooo noooooooooooooooo :asd:
I rischi ci sono anche per la pillola anticoncezionale "normale"...non tremendi e di norma trascurabili per una donna sana in età fertile, però è giusto che la visita ci sia. :D
E' chiaro che però la visita non deve diventare una collezione di potenziali scuse per non prescrivere il farmaco, tra le quali scegliere la più plausibile partendo già con l'intenzione di rifiutare. :asd:
E' chiaro che però la visita non deve diventare una collezione di potenziali scuse per non prescrivere il farmaco, tra le quali scegliere la più plausibile partendo già con l'intenzione di rifiutare. :asd:
Meno male che il mondo reale fa capolino ogni tanto.
Ogni tanto.
I rischi ci sono anche per la pillola anticoncezionale "normale"...non tremendi e di norma trascurabili per una donna sana in età fertile, però è giusto che la visita ci sia. :D
E' chiaro che però la visita non deve diventare una collezione di potenziali scuse per non prescrivere il farmaco, tra le quali scegliere la più plausibile partendo già con l'intenzione di rifiutare. :asd:
Il rischio 0 (lo hai detto tu in altri ambiti) non esiste in nulla... Secondo me c'é pure chi é morto mangiando i Plasmon :asd:
Ma la valutazione del rischio varia in modo particolarmente "curioso" a seconda della sensibilità etica e politica dell'argomento.
D'altronde la sicurezza é un ottimo argomento di propaganda. Uno pone come precondizione l'argomento che "vogliamo essere sicuri che non ci siano rischi", cosi facendo finta di essere altruista e disinteressato, mentre in realtà é, sostanzialmente, una truffa.
Non c'entra nulla, ma mi ricorda anche il discorso degli "anti ogm".
è "semplicemente" una botta di ormoni femminili...una dose singola non da nella massima parte dei casi nessun effetto...poi ovvio che se un maschio inizia a prenderle tanto per vedere cosa gli fanno...inizia la "trasformazione" :asd:
odio questi dibattiti sulla pillola del giorno dopo..:rolleyes: e odio ancora di più i medici (soprattutto ginecologi)...che si dicono "obiettori" per qualcosa che NON è ABORTIVO..ma contraccettivo! quindi secondo la 194 NEANCHE si potrebbe obiettare a prescrivere la pillola del giorno dopo!!!!
succedesse a me (ma non può succedere :asd: ..genitori e sorella..TUTTI ginecologi :ciapet: :ciapet: :asd: )...minaccerei il medico con cellulare in mano e 113 pronto a essere chiamato...LUI NON PUò rifiutarsi!!..
LUI NON PUò rifiutarsi!!..
Può rifiutarsi cmq , divenendo martire (Cesare vs Dio -> finisce in galera per Dio) e quindi "esempio da seguire" :p
E quindi ha ancora più potere (a livello di esempio da seguire).
Non se ne esce, mi spiace :p
Dire che ha fatto bene a denunciarli è dire poco. Chissà se tutte le donne che hanno subito una cosa del genere possono unirsi in una class action.
i Plasmon :asd:
Adesso ti fa la battuta sul PLASMA :O
D'altronde la sicurezza é un ottimo argomento di propaganda. Uno pone come precondizione l'argomento che "vogliamo essere sicuri che non ci siano rischi", cosi facendo finta di essere altruista e disinteressato, mentre in realtà é, sostanzialmente, una truffa.
Esattamente.
Poi uno inizia a domandarsi "Ma chi è che sarebbe DIABOLICO?"
Mumble mumble mumble.....
Peraltro ho letto come la qualita' e la dose di ormoni della pillola sia solo di un po' maggiore rispetto al rilascio di una spirale normale.
Puo' essere che mettendo una spirale a posteriori, ma sufficientemente in tempo, si ottenga lo stesso risultato?
Poiche' non penso che venga "obiettata" anche la spirale, potrebbe essere una soluzione tampone fino a che non si chiarisce...
Peraltro ho letto come la qualita' e la dose di ormoni della pillola sia solo di un po' maggiore rispetto al rilascio di una spirale normale.
Puo' essere che mettendo una spirale a posteriori, ma sufficientemente in tempo, si ottenga lo stesso risultato?
Poiche' non penso che venga "obiettata" anche la spirale, potrebbe essere una soluzione tampone fino a che non si chiarisce...
Sì ma richiede un intervento quella, non la spingi dentro "così" :asd:
Esattamente.
Poi uno inizia a domandarsi "Ma chi è che sarebbe DIABOLICO?"
Mumble mumble mumble.....
Poi si dimenticano di ricordare che anche la gravidanza é un rischio. Ancor piu il parto, durante il quale capita che la madre muoia...
Non so i termini, ma scommetto quasi che se bisognasse attenersi a una pura valutazione del rischio, l'aborto rischierebbe di essere preferibile alla gravidanza :asd:
Poi si dimenticano di ricordare che anche la gravidanza é un rischio. Ancor piu il parto, durante il quale capita che la madre muoia...
Non so i termini, ma scommetto quasi che se bisognasse attenersi a una pura valutazione del rischio, l'aborto rischierebbe di essere preferibile alla gravidanza :asd:
Dipende dalle condizioni della donna gravida, ovviamente: c'è quella che può farti 10 parti/gravidanze senza problemi e quella per cui 1 può essere a rischio.
Dipende dalle condizioni della donna gravida, ovviamente: c'è quella che può farti 10 parti/gravidanze senza problemi e quella per cui 1 può essere a rischio.
vabbeh questo é ovvio. Ma era riferito all'obiezione generale, pensando a tutti quelli che han scritto e detto "eh ma nel mondo son morte 16 donne in seguito all'utilizzo della RU 486", tralasciando i dettagli specifici. Ma se si usasse lo stesso metodo, 16 su tot milioni versus la mortalità per parto (altrettanto generica)... mi sa che il dato non piacerebbe ad Avveenire :asd:
per quanto mi riguarda appena mi abilito (1 mese) prescriverò pillole del giorno dopo a CHIUNQUE me lo chieda...anche per strada :asd: :asd: :asd:
e lo stesso fannno i miei amici..almeno la zona fiorentina è coperta :asd:
no comment per la vicenda
in teoria rientreresti nella statistica di lowenz, però siccome non sei una persona REALE allora non fai testo.
curioso... Un farmaco disponibile in farmacia in mezzo mondo... In Italia invece sorgono tremendi rischi per la salute :asd:
Un po' come la RU 486 usata da ormai quasi 30 anni... ma in Italia sembra piu rischiosa di un trapianto di cuore:doh:
Il tutto ovviamente per tutelare la salute della donna :fiufiu: :fiufiu: La religione non c'entra nulla noooooooooooooooooooooooo noooooooooooooooo :asd:
io non so per coa l'abbiano fatto quei medici e non nego ovviamente che la chiesa ci governi. ti dico solo che il problema esiste e lo dico per "esperienza": mia zia ha rischiato grosso per una trombosi alla gamba dopo averla presa. PS mia zia abita in Puglia, le han dato la pillola senza la minima visita.
Alla mia ragazza è capitato anni fa di doverla prendere, ha entrambi i genitori medici ma siamo comunque andati al consultorio e le han spiegato i vari pericoli, dicendole anche che una volta bene, due ok....dopo diventa molto pericolosa. (lei per genetica è soggetta a trombosi, motivo per il quale non può prendere nemmeno la pillola:muro: )
è "semplicemente" una botta di ormoni femminili...una dose singola non da nella massima parte dei casi nessun effetto...poi ovvio che se un maschio inizia a prenderle tanto per vedere cosa gli fanno...inizia la "trasformazione" :asd:
odio questi dibattiti sulla pillola del giorno dopo..:rolleyes: e odio ancora di più i medici (soprattutto ginecologi)...che si dicono "obiettori" per qualcosa che NON è ABORTIVO..ma contraccettivo! quindi secondo la 194 NEANCHE si potrebbe obiettare a prescrivere la pillola del giorno dopo!!!!
succedesse a me (ma non può succedere :asd: ..genitori e sorella..TUTTI ginecologi :ciapet: :ciapet: :asd: )...minaccerei il medico con cellulare in mano e 113 pronto a essere chiamato...LUI NON PUò rifiutarsi!!..
siam sicuri venga considerato contraccettivo??? io ho sempre considerato un preservativo, un cerotto, una spirale...un contraccettivo...perchè blocca qualcosa che altrimenti accadrebbe.
La pillola del giorno dopo, se c'è già fecondazione, stecca qualcosa che c'è già....a me sembra diverso ;)
siam sicuri venga considerato contraccettivo??? io ho sempre considerato un preservativo, un cerotto, una spirale...un contraccettivo...perchè blocca qualcosa che altrimenti accadrebbe.
La pillola del giorno dopo, se c'è già fecondazione, stecca qualcosa che c'è già....a me sembra diverso ;)
La pillola del giorno dopo e' un contraccettivo. Non stacca niente. Impedisce solamente la fecondazione.
L'altra, quella abortiva, e' la RU486 e non si sta parlando di questa.
E su questa disinformazione molti ci sguazzano (o fanno finta di... dato che sono i medici stessi)
Non vedo alcun motivo, uno che sia uno, di vietare la pillola del giorno dopo.
Invece che prenderla prima, la si prende dopo. Sempre ormoni sono, sempre impedire fecondazione fanno.
in teoria rientreresti nella statistica di lowenz, però siccome non sei una persona REALE allora non fai testo.
No, è finto, un parto della tua fantasia :asd:
Chissà cosa si nasconde nella fantasia di utentessa tessa, ma preferisco non saperlo! :D
Occazzo, adesso interpretarai come giochino! Sono spacciato! Finirò nell'ignore list :p
per quanto mi riguarda appena mi abilito (1 mese) prescriverò pillole del giorno dopo a CHIUNQUE me lo chieda...anche per strada :asd: :asd: :asd:
e lo stesso fannno i miei amici..almeno la zona fiorentina è coperta :asd:
no comment per la vicenda
Evito di entrare nella discussione, ma mi limito a consigliare al futuro collega cautela:
...
Nel caso della "pillola del giorno dopo" l'obiezione di coscienza ha motivazioni cliniche che occorre conoscere:
a) le forti dosi di ormoni assunte per via orale con il farmaco causano totale sconvolgimento del delicato equilibrio ormonale della donna, soprattutto se minorenne;
b) il Norlevo è escluso dalla dispensazione libera: occorre cioè esibire in farmacia prescrizione nominativa non ripetibile, sempre obbligatoria perché si tratta di un farmaco delicato che necessita di valutazione medica preliminare e di accertamenti diagnostici;
c) il meccanismo di azione del farmaco non è completamente definito: nello stesso bugiardino è riportato, tra gli effetti collaterali, che può impedire l'impianto dell'ovulo eventualmente fecondato (ovvero agire come abortivo precoce);
d) il farmaco non va somministrato in pazienti a rischio per gravidanza extrauterina, perché non ne esclude l'insorgenza;
e) è controindicato in molti casi: disfunzioni epatiche gravi, sindromi da malassorbimento intestinale, soggetti con polimorfismi dei fattori della coagulazione, portatori di anemie falciformi, intolleranze al galattosio... Tutte patologie di difficile accertamento immediato;
f) rischi maggiori possono rilevarsi nelle giovanissime che non hanno ancora completato l'accrescimento somatico-riproduttivo;
g) non sono del tutto note le conseguenze malformative o gli effetti avversi per il concepito qualora la gravidanza proceda
Il solo dubbio anche di un ipotetico possibile danno per la donna o l'embrione dovrebbe obbligare il medico a non condividere la prescrizione e ancor di più l'obbligatorietà della dispensazione.
*direttore Dipartimento Materno infantile
e Fisiopatologia della riproduzione
nell'Unità di ostetricia e ginecologia Asl provincia di Bari,
presidente Società italiana di bioetica e comitati etici
http://www.farmaciadellastazione.com/rassegna-stampa-medico-farmaceutico/ultime-notizie-farmaceutiche/quanti-inganni-nella-pillola-del-giorno-dopo.html
La strada più sensata è indirizzare la Pz al più vicino PS o, ancor meglio, al PS ginecologico. Per il resto non v'è l'obbligo assoluto di prescrizione. Non è un salvavita.
P.S.
Non replicherò a nessun altro utente che non sia plut0ne.
Buona serata.:)
ChristinaAemiliana
13-01-2010, 18:47
Il rischio 0 (lo hai detto tu in altri ambiti) non esiste in nulla... Secondo me c'é pure chi é morto mangiando i Plasmon :asd:
Ma la valutazione del rischio varia in modo particolarmente "curioso" a seconda della sensibilità etica e politica dell'argomento.
D'altronde la sicurezza é un ottimo argomento di propaganda. Uno pone come precondizione l'argomento che "vogliamo essere sicuri che non ci siano rischi", cosi facendo finta di essere altruista e disinteressato, mentre in realtà é, sostanzialmente, una truffa.
Non c'entra nulla, ma mi ricorda anche il discorso degli "anti ogm".
Sicuramente il rischio zero non esiste ma esistono le procedure che permettono a un professionista di valutare se una pratica sia (1) giustificata e (2) ottimizzata. Il rischio dovrebbe essere analizzato e quantificato allo scopo di portarlo al valore minimo che si possa ragionevolmente ottenere, non certo per avere in tasca il dato da sfoderare per fare paura alla gente in modo da influenzarne le scelte...:D
Detto per inciso, la valutazione più difficile che il professionista deve affrontare è contenuta proprio in quel "ragionevolmente", non tanto nell'atto di dare un valore alle probabilità di accadimento, alle conseguenze, al rischio in sé. In altre parole, l'analisi del rischio nuda e cruda è composta di statistica, di logica e di un po' di euristica, ma nel momento in cui devi decidere concretamente che cosa definire "rischio accettabile" la responsabilità è pesante.
Alla mia ragazza è capitato anni fa di doverla prendere, ha entrambi i genitori medici ma siamo comunque andati al consultorio e le han spiegato i vari pericoli, dicendole anche che una volta bene, due ok....dopo diventa molto pericolosa. (lei per genetica è soggetta a trombosi, motivo per il quale non può prendere nemmeno la pillola:muro: )
E perchè 2? :confused:
Viene metabolizzata come tutte le altre cose, al massimo non prenderla 2 volte RAVVICINATAMENTE (mica 2 volte in tutta la vita).
blade9722
13-01-2010, 19:06
La pillola del giorno dopo, se c'è già fecondazione, stecca qualcosa che c'è già....a me sembra diverso ;)
La pillola del giorno dopo é un contraccettivo proprio perché se c'é giá fecondazione non interrompe niente.
E si vede che in gran parte del mondo libero sono tutti sconsiderati e solo in Italia abbiamo medici illuminati...
Stati Uniti
Dal 2006, per decisione della Food and Drug Administration, la pillola del giorno dopo è liberamente venduta tra i medicinali da banco e quindi non solo nelle farmacie ma anche nei supermercati. Tutte le donne che abbiano compiuto i 18 anni possono acquistarla senza prescrizione medica. Permane per le minorenni l'obbligo di presentazione della ricetta. Dal 2009 l'acquisto senza ricetta è stato esteso anche alle ragazze diciasettenni.
Francia
È disponibile nelle farmacie senza la necessità di prescrizione medica. È inoltre disponibile gratuitamente nelle scuole anche per ragazze minorenni, senza l'obbligo di dichiarare la propria identità.
Spagna
Dal 2009 la pillola del giorno dopo è acquistabile in tutte le farmacie senza ricetta, anche dalle minorenni.In precedenza la pillola richiedeva la prescrizione medica, tuttavia poiché la legge spagnola permette ai Comuni libertà di scelta rispetto a tali ambiti regolamentari, in alcuni centri la distribuzione della pillola del giorno dopo era già libera e gratuita.
Svizzera
Dal 2002 è disponibile nelle farmacie senza la necessità di prescrizione medica.
Regno Unito
È disponibile senza la prescrizione medica in tutto il territorio britannico, alcune città come Manchester hanno iniziato in via sperimentale la distribuzione gratuita.
Altri Stati
La pillola del giorno dopo è inoltre disponibile senza prescrizione medica nei seguenti paesi: Sudafrica, Albania, Algeria, Australia, Belgio, Canada (Québec), Cile, Danimarca, Finlandia, Grecia, Israele, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo e Svezia.
Peraltro nel 2005 l'Oms chiarisce che “la contraccezione di emergenza con levonorgestrel ha dimostrato di prevenire l’ovulazione e di non avere alcun rilevabile effetto sull’endometrio (la mucosa uterina) o sui livelli di progesterone, quando somministrata dopo l’ovulazione. La pillola è inefficace dopo l'annidamento e non provoca l'aborto.”
ConteZero
13-01-2010, 19:35
Evito di entrare nella discussione, ma mi limito a consigliare al futuro collega cautela:
...
Nel caso della "pillola del giorno dopo" l'obiezione di coscienza ha motivazioni cliniche che occorre conoscere:
a) le forti dosi di ormoni assunte per via orale con il farmaco causano totale sconvolgimento del delicato equilibrio ormonale della donna, soprattutto se minorenne;
b) il Norlevo è escluso dalla dispensazione libera: occorre cioè esibire in farmacia prescrizione nominativa non ripetibile, sempre obbligatoria perché si tratta di un farmaco delicato che necessita di valutazione medica preliminare e di accertamenti diagnostici;
c) il meccanismo di azione del farmaco non è completamente definito: nello stesso bugiardino è riportato, tra gli effetti collaterali, che può impedire l'impianto dell'ovulo eventualmente fecondato (ovvero agire come abortivo precoce);
d) il farmaco non va somministrato in pazienti a rischio per gravidanza extrauterina, perché non ne esclude l'insorgenza;
e) è controindicato in molti casi: disfunzioni epatiche gravi, sindromi da malassorbimento intestinale, soggetti con polimorfismi dei fattori della coagulazione, portatori di anemie falciformi, intolleranze al galattosio... Tutte patologie di difficile accertamento immediato;
f) rischi maggiori possono rilevarsi nelle giovanissime che non hanno ancora completato l'accrescimento somatico-riproduttivo;
g) non sono del tutto note le conseguenze malformative o gli effetti avversi per il concepito qualora la gravidanza proceda
Il solo dubbio anche di un ipotetico possibile danno per la donna o l'embrione dovrebbe obbligare il medico a non condividere la prescrizione e ancor di più l'obbligatorietà della dispensazione.
*direttore Dipartimento Materno infantile
e Fisiopatologia della riproduzione
nell'Unità di ostetricia e ginecologia Asl provincia di Bari,
presidente Società italiana di bioetica e comitati etici
http://www.farmaciadellastazione.com/rassegna-stampa-medico-farmaceutico/ultime-notizie-farmaceutiche/quanti-inganni-nella-pillola-del-giorno-dopo.html
La strada più sensata è indirizzare la Pz al più vicino PS o, ancor meglio, al PS ginecologico. Per il resto non v'è l'obbligo assoluto di prescrizione. Non è un salvavita.
P.S.
Non replicherò a nessun altro utente che non sia plut0ne.
Buona serata.:)
E si vede che in gran parte del mondo libero sono tutti sconsiderati e solo in Italia abbiamo medici illuminati...
Peraltro nel 2005 l'Oms chiarisce che “la contraccezione di emergenza con levonorgestrel ha dimostrato di prevenire l’ovulazione e di non avere alcun rilevabile effetto sull’endometrio (la mucosa uterina) o sui livelli di progesterone, quando somministrata dopo l’ovulazione. La pillola è inefficace dopo l'annidamento e non provoca l'aborto.”
Ecco cosa succede a mettere i papaveroni della bioetica nei posti chiave, sparano cazzate propagandistiche e le fanno passare per verità scientifiche.
ConteZero
13-01-2010, 19:37
E perchè 2? :confused:
Viene metabolizzata come tutte le altre cose, al massimo non prenderla 2 volte RAVVICINATAMENTE (mica 2 volte in tutta la vita).
Si può prendere tranquillamente tutta la vita (ovviamente non continuativamente).
Difatto i ginecologi di loro ci tengono a dire di andarci con cautela per evitare che le ragazze smettano di usare altri sistemi contraccettivi perché "tanto casomai non riesci ad uscire c'è la pillola del giorno dopo".
(tratto da un intervista ad una ginecologa)
blade9722
13-01-2010, 19:44
*direttore Dipartimento Materno infantile
e Fisiopatologia della riproduzione
nell'Unità di ostetricia e ginecologia Asl provincia di Bari,
presidente Società italiana di bioetica e comitati etici
http://www.farmaciadellastazione.com/rassegna-stampa-medico-farmaceutico/ultime-notizie-farmaceutiche/quanti-inganni-nella-pillola-del-giorno-dopo.html
In merito alla parte in neretto: si tratta di un soggetto chiaramente di parte, e questo é sufficiente far insorgere legittimi dubbi non tanto sull'esattezza (quelli ci sono sempre, nessuno é infallibile), quanto sulla buona fede dell'autore.
Dire poi che "non essendo un salvavita, non c'e' l'obbligo della prescrizione", e' una riduzione semplicistica. Se viene rifiutato sulla base di motivazioni cliniche documentate é un conto, ma se viene fatto sulla base di una scelta personale, allora il medico non sta facendo il suo lavoro. Vedi il discorso precedente sugli analgesici.
...
Nel caso della "pillola del giorno dopo" l'obiezione di coscienza ha motivazioni cliniche che occorre conoscere:
a) le forti dosi di ormoni assunte per via orale con il farmaco causano totale sconvolgimento del delicato equilibrio ormonale della donna, soprattutto se minorenne;
b) il Norlevo è escluso dalla dispensazione libera: occorre cioè esibire in farmacia prescrizione nominativa non ripetibile, sempre obbligatoria perché si tratta di un farmaco delicato che necessita di valutazione medica preliminare e di accertamenti diagnostici;
c) il meccanismo di azione del farmaco non è completamente definito: nello stesso bugiardino è riportato, tra gli effetti collaterali, che può impedire l'impianto dell'ovulo eventualmente fecondato (ovvero agire come abortivo precoce);
d) il farmaco non va somministrato in pazienti a rischio per gravidanza extrauterina, perché non ne esclude l'insorgenza;
e) è controindicato in molti casi: disfunzioni epatiche gravi, sindromi da malassorbimento intestinale, soggetti con polimorfismi dei fattori della coagulazione, portatori di anemie falciformi, intolleranze al galattosio... Tutte patologie di difficile accertamento immediato;
f) rischi maggiori possono rilevarsi nelle giovanissime che non hanno ancora completato l'accrescimento somatico-riproduttivo;
g) non sono del tutto note le conseguenze malformative o gli effetti avversi per il concepito qualora la gravidanza proceda
Il solo dubbio anche di un ipotetico possibile danno per la donna o l'embrione dovrebbe obbligare il medico a non condividere la prescrizione e ancor di più l'obbligatorietà della dispensazione.
*direttore Dipartimento Materno infantile
e Fisiopatologia della riproduzione
nell'Unità di ostetricia e ginecologia Asl provincia di Bari,
presidente Società italiana di bioetica e comitati etici
http://www.farmaciadellastazione.com/rassegna-stampa-medico-farmaceutico/ultime-notizie-farmaceutiche/quanti-inganni-nella-pillola-del-giorno-dopo.html
Grazie ad idee come queste ora un bambino/a NON voluto crescerà senza un padre. E probabilmente verrà a sapere anche di essere stato un errore.
Questo sì che si chiama tutelare la vita :rolleyes:
ConteZero
13-01-2010, 19:54
Grazie ad idee come queste ora un bambino/a NON voluto crescerà senza un padre. E probabilmente verrà a sapere anche di essere stato un errore.
Questo sì che si chiama tutelare la vita :rolleyes:
Ma è bello sapere che:
1. quando la donna è maggiorenne miracolosamente gli squilibri ormonali smettono di essere così delicati :read:
2. che per il tizio vigono regole tutte diverse da quelle stabilite per legge ed in ambito medico... regole che fanno parlare d'aborto anziché di mancato impianto
3. che un farmaco non va dato a chi ha una certa predisposizione perché non contrasta tale predisposizione (pur non favorendola)
4. che secondo il tizio c'è qualche ginecologo così cretino da prescrivere un contraccettivo ad una ragazza che ancora non ha le mestruazioni
Ed io che sapevo che l'organismo femminile conosceva solo tre fasi:
1. Pre menarca
2. Post menarca
3. Menopausa
Insert coin
13-01-2010, 20:09
vergognoso il fatto che il padre non voglia riconoscere il figlio !
Se lei avesse voluto abortire, la volontà o meno del padre di riconoscere il figlio avrebbe avuto lo stesso valore del due di bastoni quando la briscola regna a denari, visto che è la legislazione stessa a riconoscere la donna come unica "proprietaria" del figlio che porta in grembo, allora che si arrangi fino in fondo e non si ricordi del ruolo del padre o del valore della paternità solo quando si profila l'opportunità di far scucire a qualcuno soldi non guadagnati.....
ConteZero
13-01-2010, 20:13
Se lei avesse voluto abortire, la volontà o meno del padre di riconoscere il figlio avrebbe avuto lo stesso valore del due di bastoni quando la briscola regna a denari, visto che è la legislazione stessa a riconoscere la donna come unica "proprietaria" del figlio che porta in grembo, allora che si arrangi fino in fondo e non si ricordi del ruolo del padre o del valore della paternità solo quando si profila l'opportunità di far scucire a qualcuno soldi non guadagnati.....
Bella l'idea di punire QUESTA donna per quello che eventualmente possono fare ALTRE donne.
Per il resto non è vero un cavolo, si può ottenere il riconoscimento tramite tribunale, previo esame del DNA.
Evito di entrare nella discussione, ma mi limito a consigliare al futuro collega cautela:
...
Nel caso della "pillola del giorno dopo" l'obiezione di coscienza ha motivazioni cliniche che occorre conoscere:
a) le forti dosi di ormoni assunte per via orale con il farmaco causano totale sconvolgimento del delicato equilibrio ormonale della donna, soprattutto se minorenne;
b) il Norlevo è escluso dalla dispensazione libera: occorre cioè esibire in farmacia prescrizione nominativa non ripetibile, sempre obbligatoria perché si tratta di un farmaco delicato che necessita di valutazione medica preliminare e di accertamenti diagnostici;
c) il meccanismo di azione del farmaco non è completamente definito: nello stesso bugiardino è riportato, tra gli effetti collaterali, che può impedire l'impianto dell'ovulo eventualmente fecondato (ovvero agire come abortivo precoce);
d) il farmaco non va somministrato in pazienti a rischio per gravidanza extrauterina, perché non ne esclude l'insorgenza;
e) è controindicato in molti casi: disfunzioni epatiche gravi, sindromi da malassorbimento intestinale, soggetti con polimorfismi dei fattori della coagulazione, portatori di anemie falciformi, intolleranze al galattosio... Tutte patologie di difficile accertamento immediato;
f) rischi maggiori possono rilevarsi nelle giovanissime che non hanno ancora completato l'accrescimento somatico-riproduttivo;
g) non sono del tutto note le conseguenze malformative o gli effetti avversi per il concepito qualora la gravidanza proceda
Il solo dubbio anche di un ipotetico possibile danno per la donna o l'embrione dovrebbe obbligare il medico a non condividere la prescrizione e ancor di più l'obbligatorietà della dispensazione.
*direttore Dipartimento Materno infantile
e Fisiopatologia della riproduzione
nell'Unità di ostetricia e ginecologia Asl provincia di Bari,
presidente Società italiana di bioetica e comitati etici
http://www.farmaciadellastazione.com/rassegna-stampa-medico-farmaceutico/ultime-notizie-farmaceutiche/quanti-inganni-nella-pillola-del-giorno-dopo.html
La strada più sensata è indirizzare la Pz al più vicino PS o, ancor meglio, al PS ginecologico. Per il resto non v'è l'obbligo assoluto di prescrizione. Non è un salvavita.
P.S.
Non replicherò a nessun altro utente che non sia plut0ne.
Buona serata.:)
grazie ;)
La pillola del giorno dopo é un contraccettivo proprio perché se c'é giá fecondazione non interrompe niente.
a me han detto una cosa diversa (medici eh :D ) quindi boh....a me è stato detto, come ha anche detto il dottore qui su, che può anche impedire l'impianto di un ovulo già fecondato. Forse lo dicono per evitare che venga usato come un anticoncezionale qualsiasi (e da quello che state dicendo sembra che la pensiate così, invece è molto pericoloso pensarla così)
Si può prendere tranquillamente tutta la vita (ovviamente non continuativamente).
Difatto i ginecologi di loro ci tengono a dire di andarci con cautela per evitare che le ragazze smettano di usare altri sistemi contraccettivi perché "tanto casomai non riesci ad uscire c'è la pillola del giorno dopo".
(tratto da un intervista ad una ginecologa)
era quello che intendevo ;) ovvio che preso 2 volte a distanza di anni non vuol dire nulla :D
ConteZero
13-01-2010, 20:19
a me han detto una cosa diversa (medici eh :D ) quindi boh....a me è stato detto, come ha anche detto il dottore qui su, che può anche impedire l'impianto di un ovulo già fecondato. Forse lo dicono per evitare che venga usato come un anticoncezionale qualsiasi (e da quello che state dicendo sembra che la pensiate così, invece è molto pericoloso pensarla così)
E'quello l'effetto, rende difficile l'innesto.
Ma normalmente capita anche abbastanza spesso che l'innesto fallisca, in NATURA...
Non si parla comunque d'aborto perché non c'è un effettiva GRAVIDANZA.
E'quello l'effetto, rende difficile l'innesto.
Ma normalmente capita anche abbastanza spesso che l'innesto fallisca, in NATURA...
Non si parla comunque d'aborto perché non c'è un effettiva GRAVIDANZA.
Nono Conte.
L'OMS ha confermato come viene impedita l'Ovulazione, non l'innesto.
Il Levonorgestrel agisce bloccando l'ovulazione e non è quindi in alcun modo abortivo
Prima dell'incontro tra spermatozoo e ovulo.
ConteZero
13-01-2010, 21:16
Nono Conte.
L'OMS ha confermato come viene impedita l'Ovulazione, non l'innesto.
Il Levonorgestrel agisce bloccando l'ovulazione e non è quindi in alcun modo abortivo
Prima dell'incontro tra spermatozoo e ovulo.
Sorry, ricordavo male (il modus operandi, ricordavo bene che non è un abortivo).
Questo è quello che succede a parlare troppo con Anakin.
Grazie ad idee come queste ora un bambino/a NON voluto crescerà senza un padre. E probabilmente verrà a sapere anche di essere stato un errore.
Questo sì che si chiama tutelare la vita :rolleyes:
Mah, questa la quoto. I danni psicologici sono i più devastanti...
Fratello Cadfael
13-01-2010, 22:23
argomento trattato un sacco di volte.
come sempre dico che basterebbe un pò di buonsenso per risolvere questioni apparentemente così spinose.
si all'obiezione di coscienza, si alla garanzia da parte delle asl della presenza di non obiettori a coprire il servizio non offerto dagli obiettori.
invece no, tutto deve essere bianco o nero, così c'è sempre qualcuno scontento.
sto paese non ha bisogno di cose impossibili, solo di un pò di buonsenso.
Andrebbe anche bene, purché lo stipendio del medico obiettore fosse ridotto (visto che, se devono essere presenti altri medici che fanno quello che lui non fa, evidentemente non svolge in pieno il suo compito).
Ho conosciuto un bravo medico che si è convertito a Testimone di Geova. Prima lavorava in chirurgia. Non è che ha detto "continuo a stare qui ma non voglio aver a che fare col sangue perché la mia fede me lo impedisce" ma si è specializzato in apparecchiature elettromedicali e ora esegue le M.O.C.
vergognoso il fatto che il padre non voglia riconoscere il figlio !
insomma, prima si bomba la madre.....poi.... sparge un po si spermatozoi in giro....e quando arriva il bebè non vuole riconoscerlo....:confused: mah !
Le precauzioni necessarie le aveva prese, per cui non vedo perche debba pagare LUI per colpa di un preservativo difettoso e di un medico che non ha fatto il suo dovere in primo luogo e della compagna che non ha voluto abortire in seguito.
E giusto che il padre abbia il diritto di non riconoscere il figlio, altrimenti se il padre vuole tenere il figlio ma la madre non lo vuole e decide di abortire l'opinione del padre è irrilevante, mentre se la madre vuole il bimbo ma il padre no è costretto a mantenerlo? Sarebbe ingiusto cosi...
Lo stesso vale per le donne che abortiscono o danno il bambino in adozione.
Capita, se uno non si sente pronto per fare il padre.
Infatti avrebbe potuto abortire se non voleva diventare madre, oppure dare il bambino in adozione. Non l'ha fatto, pur potendo esecitare questo diritto, per cui perché si lamenta se il padre non vuol riconoscere il bambino? Ha deciso LEI di tenerlo, perché è l'unica che può esercitare questo diritto (il padre non può decidere nulla, alla fine).
Per cui lo tenga pure lei senza chiedere nulla al padre.
*
cdimauro
13-01-2010, 23:26
Bella l'idea di punire QUESTA donna per quello che eventualmente possono fare ALTRE donne.
Ma di quale punizione parli? Se il padre non vuol riconoscere il figlio, non implica che stia "punendo" la madre.
Per il resto non è vero un cavolo, si può ottenere il riconoscimento tramite tribunale, previo esame del DNA.
Vero, e purtroppo la legge lo obbliga a farlo e a mantenerlo, anche se non vuole.
Le soluzioni giuste sarebbero due: darlo in affido (dove avrà due genitori, anziché uno soltanto e sapendo di non essere stato voluto dal padre) oppure provveda interamente a lui la madre.
Evito di entrare nella discussione, ma mi limito a consigliare al futuro collega cautela:
in effetti plutone ha parlato con una leggerezza molto grave.
spero che scherzasse, soprattutto per le sue future pazienti
ZetaGemini
14-01-2010, 00:08
in effetti plutone ha parlato con una leggerezza molto grave.
spero che scherzasse, soprattutto per le sue future pazienti
le sue future pazienti lo ringrazieranno invece
te e quelli della tua parte politica criticate tanto i musulmani e poi siete peggio di loro
le sue future pazienti lo ringrazieranno invece
te e quelli della tua parte politica criticate tanto i musulmani e poi siete peggio di loro
hai letto quelo che gli è stato scritto?
la pillola non è esattamente acqua fresca. cioè uno che parte con questa idea in testa ragiona da fondamentalista, perchè provocherà guai seri alla salute delle persone solo per soddisfare la propria ideologia.
si, certi musulmani c'entrano a pennello, ma non nel senso che intendevi tu.
ConteZero
14-01-2010, 00:24
Ragazzi, non andiamo fuori dal seminato.
Da quando la Corte Costituzionale con la sentenza 341/1990 ha ritenuto illegittimo l’articolo 274 del Codice Civile, il riconoscimento non è più un atto discrezionale del genitore naturale, ma è possibile costituire un rapporto giuridico di filiazione anche contro la volontà del genitore naturale che non riconosce il figlio. Il figlio ha cioè diritto di vedere costituito il proprio rapporto di filiazione portando la prova biologica in giudizio sulla paternità o maternità. L’articolo 274 prevedeva che fosse necessario valutare l’ammissibilità dell’azione in giudizio (fumus boni iuris) nonché valutare se il riconoscimento andasse a beneficio del figlio. Dopodiché la sentenza poteva essere impugnata fino all’ultimo grado di giudizio. Tutto ciò comportava una durata spasmodicamente lunga del caso, impedendo al figlio di vedere soddisfatto il suo diritto. Il genitore che la dichiarazione giudiziale ha decretato come tale sarà costretto a pagare ex tunc gli arretrati per mantenere il figlio.
Il figlio ha il diritto d'essere riconosciuto dal genitore.
kronos323
14-01-2010, 00:27
hai letto quelo che gli è stato scritto?
la pillola non è esattamente acqua fresca. cioè uno che parte con questa idea in testa ragiona da fondamentalista, perchè provocherà guai seri alla salute delle persone solo per soddisfare la propria ideologia.
si, certi musulmani c'entrano a pennello, ma non nel senso che intendevi tu.
e tu hai letto plutone?
è "semplicemente" una botta di ormoni femminili...una dose singola non da nella massima parte dei casi nessun effetto...poi ovvio che se un maschio inizia a prenderle tanto per vedere cosa gli fanno...inizia la "trasformazione"
quello detto da plutone è confermato dal fatto che in molti paesi non è necessaria la prescrizione medica(post di gugoxx pag 8 post 145)
a mio avviso negli ospedali pubblici dovrebbe essere sempre garantita la presenza di un medico non obiettore.
Quando questo, per qualsiasi motivo, non dovesse essere presente allora non dovrebbe essere ammessa nessuna obiezione (salve, ovviamente, complicazioni di carattere strettamente medico; es: non prescrivo la pillola del giorno dopo perchè il paziente è allergico ad un certo componente e in caso di somministrazione rischia di morire ecc....).
Ma è bello sapere che:
1. quando la donna è maggiorenne miracolosamente gli squilibri ormonali smettono di essere così delicati :read:
2. che per il tizio vigono regole tutte diverse da quelle stabilite per legge ed in ambito medico... regole che fanno parlare d'aborto anziché di mancato impianto
3. che un farmaco non va dato a chi ha una certa predisposizione perché non contrasta tale predisposizione (pur non favorendola)
4. che secondo il tizio c'è qualche ginecologo così cretino da prescrivere un contraccettivo ad una ragazza che ancora non ha le mestruazioni
Ed io che sapevo che l'organismo femminile conosceva solo tre fasi:
1. Pre menarca
2. Post menarca
3. Menopausa
La fonte è chiaramente di parte e va valutata e derisa come tale.
Mancava solo che aggiungesse che quando una donna prende la pillola del giorno dopo da qualche una fata muore.
ZetaGemini
14-01-2010, 01:10
hai letto quelo che gli è stato scritto?
la pillola non è esattamente acqua fresca. cioè uno che parte con questa idea in testa ragiona da fondamentalista, perchè provocherà guai seri alla salute delle persone solo per soddisfare la propria ideologia.
si, certi musulmani c'entrano a pennello, ma non nel senso che intendevi tu.
infatti la pillola del giorno dopo non va presa tutti i giorni ma è appunto un'EMERGENZA!!!
ZetaGemini
14-01-2010, 01:14
e tu hai letto plutone?
è "semplicemente" una botta di ormoni femminili...una dose singola non da nella massima parte dei casi nessun effetto...poi ovvio che se un maschio inizia a prenderle tanto per vedere cosa gli fanno...inizia la "trasformazione"
quello detto da plutone è confermato dal fatto che in molti paesi non è necessaria la prescrizione medica(post di gugoxx pag 8 post 145)
beh di cosa ci meravigliamo? non vorrei andare OT ma guardate in che paese del medioevo abitiamo:
http://www.corriere.it/salute/10_gennaio_13/diagnosi-preimpianto-salerno_6e5e132a-006a-11df-b35f-00144f02aabe.shtml
Procreazione: primo sì a coppia fertile per test preimpianto
Un'estratto del commento della sottosegretaria Roccella:
Una sentenza motivata con il "diritto alla salute": ma la salute di chi? - si chiede il sottosegretario - non certo degli embrioni, che anzi vengono sacrificati in un numero molto alto, anche 20. Il giudice in sostanza stabilisce che per il diritto alla salute di uno si può sacrificare il diritto alla vita di venti». Con la diagnosi preimpianto e la selezione degli embrioni da impiantare, autorizzate dal giudice, secondo il sottosegretario «si introduce un principio di eugenetica
1. Qualcuno spiega alla signora che l'embrione non è una persona?
2. Una coppia DEVE avere il diritto di scegliere se mettere al mondo un bambino sano
Ecco perchè dico che i nostri politici e certa opinione pubblica sono PEGGIO dei musulmani fondamentalisti
ConteZero
14-01-2010, 01:22
infatti la pillola del giorno dopo non va presa tutti i giorni ma è appunto un'EMERGENZA!!!
Anche perché se la prendi tutti i giorni tanto vale che prendi la pillola propriamente detta, che è fatta per quello.
mattia.pascal
14-01-2010, 01:28
Evito di entrare nella discussione, ma mi limito a consigliare al futuro collega cautela:
e) è controindicato in molti casi: disfunzioni epatiche gravi, sindromi da malassorbimento intestinale, soggetti con polimorfismi dei fattori della coagulazione, portatori di anemie falciformi, intolleranze al galattosio... Tutte patologie di difficile accertamento immediato;
Onestamente mi sembra una mera ricopiatura del foglietto illustrativo. :rolleyes:
Ma che discorsi sono? Secondo chi ha redatto questa paginetta è possibile che un paziente affetto da una di queste patologie, nonostante sia ormai un adulto, non ne sia a conoscenza. Secondo questo ragionamento i medici non potrebbero prescrivere nessun farmaco senza fare prima decine di esami. :rolleyes:
ConteZero
14-01-2010, 01:36
Penso che basta che chiedi alla ragazza: "hai qualche malattia particolare, tipo anemia falciforme, problemi epatici... intolleranza al latte ?".
E questo lo chiede qualsiasi medico prima di qualsiasi genere di accertamento/visita (e sicuramente prima di scrivere una ricetta).
Siddhartha
14-01-2010, 05:06
almeno la zona fiorentina è coperta :asd:
Napoli presente!!! :O
hai letto quelo che gli è stato scritto?
la pillola non è esattamente acqua fresca. cioè uno che parte con questa idea in testa ragiona da fondamentalista, perchè provocherà guai seri alla salute delle persone solo per soddisfare la propria ideologia.
si, certi musulmani c'entrano a pennello, ma non nel senso che intendevi tu.
tu sei libera di non prenderla e mettere al mondo 12 figli.
basta che non neghi questa possibilita' agli altri , difendendo a spada tratta i medici obiettori che lo fanno...
C'a'.z'.az,;l,sal,
cdimauro
14-01-2010, 08:55
Ragazzi, non andiamo fuori dal seminato.
Il figlio ha il diritto d'essere riconosciuto dal genitore.
Non mi sembra di averlo negato: ho già affermato che la legge è così, purtroppo, e quell'uomo sarà costretto al riconoscimento forzato e a mantenerlo.
Come dicevo, è una legge ingiusta che non tiene conto della volontà del padre, ma esclusivamente di quella della madre.
blade9722
14-01-2010, 10:35
a me han detto una cosa diversa (medici eh :D ) quindi boh....a me è stato detto, come ha anche detto il dottore qui su, che può anche impedire l'impianto di un ovulo già fecondato. Forse lo dicono per evitare che venga usato come un anticoncezionale qualsiasi (e da quello che state dicendo sembra che la pensiate così, invece è molto pericoloso pensarla così)
Puó anche darsi che, in via del tutto eccezionale, possa accadere quello che descrivi. Magari c'e' uno 0.01% di probabilitá che ció accada, come ci puó essere uno 0.01% che accada la stessa cosa con il cortisone. Chi é ideologicamente schierato trascura lo 0.01% del cortisone e fa diventare lo 0.01% della pillola del giorno dopo un 100%. Come si suol dire, per chi crede le prove non sono necessarie, per chi non crede non sono mai sufficienti.
Il punto é: in qualsiasi campo di applicazione, quando entra in gioco l'ideologia, la veritá viene meno. L'ideologia purtroppo é uno dei flagelli della nostra societá.
Resta il fatto che il nostro paese, a differenza di Francia, Spagna, Regno Unito, é l'unico in cui viene richiesta la prescrizione per questo farmaco. Qual é la ragione di ció? E' perché i nostri medici sono piú preparati, oppure perché ideologicamente schierati, oppure soggetti a pressioni a riguardo?
Io propendo per la seconda ipotesi.
ZetaGemini
14-01-2010, 10:40
per i denigratori della pillola del giorno dopo dico che anche lo sciroppo per la tosse è pericoloso avete mai letto il bugiardino? :D
Eppure lo pubblicizzano.
La verità è che l'italia è un paese medioevale in cui la chiesa la fa purtroppo da padrone.
ConteZero
14-01-2010, 10:58
Non mi sembra di averlo negato: ho già affermato che la legge è così, purtroppo, e quell'uomo sarà costretto al riconoscimento forzato e a mantenerlo.
Come dicevo, è una legge ingiusta che non tiene conto della volontà del padre, ma esclusivamente di quella della madre.
Veramente la legge tiene conto della volontà del figlio.
mattia.pascal
14-01-2010, 11:11
Puó anche darsi che, in via del tutto eccezionale, possa accadere quello che descrivi. Magari c'e' uno 0.01% di probabilitá che ció accada, come ci puó essere uno 0.01% che accada la stessa cosa con il cortisone. Chi é ideologicamente schierato trascura lo 0.01% del cortisone e fa diventare lo 0.01% della pillola del giorno dopo un 100%. Come si suol dire, per chi crede le prove non sono necessarie, per chi non crede non sono mai sufficienti.
Il punto é: in qualsiasi campo di applicazione, quando entra in gioco l'ideologia, la veritá viene meno. L'ideologia purtroppo é uno dei flagelli della nostra societá.
Resta il fatto che il nostro paese, a differenza di Francia, Spagna, Regno Unito, é l'unico in cui viene richiesta la prescrizione per questo farmaco. Qual é la ragione di ció? E' perché i nostri medici sono piú preparati, oppure perché ideologicamente schierati, oppure soggetti a pressioni a riguardo?
Io propendo per la seconda ipotesi.
Ti sbagli. :nonsifa:
I medici italiani sono più scrupolosi. Pensa che sono in grado di ingessarti un braccio ancora prima che si rompa e lasciare penzolare quello fratturato. D'altronde si sa prevenire è meglio che curare.
cdimauro
14-01-2010, 11:12
Veramente la legge tiene conto della volontà del figlio.
Che, finché non è in grado di intendere e di volere, non c'è.
Ma non è questo il punto. Il nocciolo della discussione è che, al momento, il padre non ha nessun diritto ma esclusivamente obblighi, mentre la madre può decidere quello che vuole: abortire, tenere il bambino o darlo in affidamento.
E' un'enorme disparità, se permetti, visto che sulla carta il figlio è di entrambi, ma nella sostanza è proprietà privata della madre.
Se il padre non lo vuol riconoscere e/o mantenere, non pensi che la soluzione migliore sarebbe darlo in adozione? Poi se la madre ci tiene a tenerselo, sarà la prima nella lista e avrà priorità su tutti gli altri, ma dovrà provvedere soltanto a lei a mantenerlo.
beh e' vero anche che c'e' pure una disparita' naturale durante la gravidanza :D
C;.a;z;.,a;.,za
cdimauro
14-01-2010, 12:58
Come disse qualcuno: "jé la natura". :D
Noi uomini non possiamo farci niente, se ha "disposto" così.
Detto ciò, non penso che ciò dia loro automaticamente la "proprietà" (scusami per il termine squallido, ma rende) dei figli una volta nati. Anche perché poi non si capirebbe perché vanno a batter cassa dai padri... :read:
beh e' vero anche che c'e' pure una disparita' naturale durante la gravidanza :D
C;.a;z;.,a;.,za
Più che altro oltre le questioni economiche/giudiziarie, ma il lato umano?
Rifiutare una propria creazione?
Una creatura vivente?
Non riesco a concepire in nessun modo i padri/le madri che rifiutano i figli(non metto in mezzo le condizioni economiche, ma la responsabilità).
Che, finché non è in grado di intendere e di volere, non c'è.
Ma non è questo il punto. Il nocciolo della discussione è che, al momento, il padre non ha nessun diritto ma esclusivamente obblighi, mentre la madre può decidere quello che vuole: abortire, tenere il bambino o darlo in affidamento.
E' un'enorme disparità, se permetti, visto che sulla carta il figlio è di entrambi, ma nella sostanza è proprietà privata della madre.
mi pare una compensazione naturale, visto che il padre ha il "diritto" di svignarsela non riconoscendo il figlio
ConteZero
14-01-2010, 13:25
Come disse qualcuno: "jé la natura". :D
Noi uomini non possiamo farci niente, se ha "disposto" così.
Detto ciò, non penso che ciò dia loro automaticamente la "proprietà" (scusami per il termine squallido, ma rende) dei figli una volta nati. Anche perché poi non si capirebbe perché vanno a batter cassa dai padri... :read:
Solo perché generalmente i padri lavorano e guadagnano e le madri no (o meno).
In generale se non c'è "coppia" la madre prende i soldi dal padre, ma li gestisce per l'educazione e la crescita dei figli... mica per "batter cassa".
ConteZero
14-01-2010, 13:27
mi pare una compensazione naturale, visto che il padre ha il "diritto" di svignarsela non riconoscendo il figlio
Veramente il figlio può chiedere il riconoscimento ed averlo (con tanto di pagamento degli "arretrati") sulla base della paternità accertata da esami inconfutabili (DNA).
Il diritto di "svignarsela" non esiste.
ZetaGemini
14-01-2010, 14:11
Veramente il figlio può chiedere il riconoscimento ed averlo (con tanto di pagamento degli "arretrati") sulla base della paternità accertata da esami inconfutabili (DNA).
Il diritto di "svignarsela" non esiste.
si anche perchè è troppo comodo pucciare il biscottino e poi svignarsela
State però parlando solo dell'obbligo economico del padre.
Il figlio crescerà lo stesso senza una figura paterna, anche senza mai aver visto il padre.
A fronte del danno sulla crescita del ragazzo quei soldi redendo felice (o più serena) solo la madre.
cdimauro
14-01-2010, 15:45
mi pare una compensazione naturale, visto che il padre ha il "diritto" di svignarsela non riconoscendo il figlio
Non ce l'ha invece.
Solo perché generalmente i padri lavorano e guadagnano e le madri no (o meno).
E se il padre non lavorasse? Lo sai che è obbligato a versare comunque gli alimenti (su quale base, poi, non si capisce, visto che non lavora, appunto)?
In generale se non c'è "coppia" la madre prende i soldi dal padre, ma li gestisce per l'educazione e la crescita dei figli... mica per "batter cassa".
Li gestisce senza dar conto di quel che fa. Non è che alla fine del mese porta gli scontrini per le spese che ha sostenuto ESCLUSIVAMENTE PER I FIGLI.
Poi le spese non vengono suddivise equamente fra padre e madre. Oggi l'assegno minimo che i padri debbono scucire per i figli è pari a 250€, ma non è che dall'altra parte la madre ne versa altrettanti né sarebbe tenuta a dar conto.
In buona sostanza, a pagare sono sempre i padri e nemmeno possono sapere come vengono impiegati i LORO soldi.
si anche perchè è troppo comodo pucciare il biscottino e poi svignarsela
Il biscottino piace anche alla madre: mica stiamo parlando di violenza sessuale.
Poi non capisco perché il bambino non dovrebbe essere dato in adozione se il padre non lo vuole. Qui "stranamente" nessuno s'è pronunciato. Si vede che c'ho azzeccato, allora: il figlio rimane di proprietà esclusiva della madre, e al padre tocca soltanto mantenerlo. :read:
State però parlando solo dell'obbligo economico del padre.
Il figlio crescerà lo stesso senza una figura paterna, anche senza mai aver visto il padre.
A fronte del danno sulla crescita del ragazzo quei soldi redendo felice (o più serena) solo la madre.
Esatto. D'altra parte ci sono donne che nemmeno cercano un lavoro dopo: fatto il figlio è molto più comodo farsi mantenere.
Freeskis
14-01-2010, 20:05
argomento trattato un sacco di volte.
come sempre dico che basterebbe un pò di buonsenso per risolvere questioni apparentemente così spinose.
si all'obiezione di coscienza, si alla garanzia da parte delle asl della presenza di non obiettori a coprire il servizio non offerto dagli obiettori.
invece no, tutto deve essere bianco o nero, così c'è sempre qualcuno scontento.
sto paese non ha bisogno di cose impossibili, solo di un pò di buonsenso.
sei incinta, e a causa di una gravidanza a rischio tu rischi di morire ma io mi rifiuto di farti abortire perché per la mia religione chi muore a causa di una gravidanza va a vivere nel mondo dei folletti frollosi...
mi pare lineare :asd:
vicenda da seguire che potrebbe creare qualche precedente...interessante :sisi:
LInk: repubblica...
Purtroppo, se il Tribunale darà ragione alla donna, sarà la struttura pubblica a pagare (e cioè, alla fine, noi tutti). Mentre invece dovrebbero pagare quei medici che hanno rifiutato quanto dovevano fare per legge.
E non parlatemi di obiezione di coscienza.
Ma come, tutti questi liberisti e liberali che vorrebbero che medici e giudici pagassero di tasca propria gli errori che possono commettere nell'esercizio delle loro funzioni non pretendono altrettanto per le omissioni?
Si spera che la cassazione decida di fare giurisprudenza indicando che è obbligatorio, per i medici delle guardie mediche, assicurare l'accesso al farmaco... altrimenti si configura l'interruzione di pubblico servizio.
Per il padre NO PROBLEM, basta iniziare le pratiche per il riconoscimento "forzoso"... un esame del DNA ed è tutto a posto (vedasi Maradona Jr).
bah che storia!
a mio parere dovrebbe essere obbligatorioo peril medico prescrivere il farmaco ma è abbastanza ovvio che non verrà mai dato alcun risarcimento. intanto non è detto che la tipa sia rimasta incinta dopo quel rapporto sessuale. poi la donna avrebbe potuto abortire se avesse voluto.
Ma infattti, non è che basta rifutarsi di riconoscerlo e si è liberi da qualsiasi responsabilità.
Esatto bisogna disconoscerlo.
ConteZero
14-01-2010, 21:40
bah che storia!
a mio parere dovrebbe essere obbligatorioo peril medico prescrivere il farmaco ma è abbastanza ovvio che non verrà mai dato alcun risarcimento. intanto non è detto che la tipa sia rimasta incinta dopo quel rapporto sessuale. poi la donna avrebbe potuto abortire se avesse voluto.
Ma anche no.
Una cosa è la contraccezione, un altra è l'aborto.
Ci sono persone che non se la sentono d'abortire (motivi religiosi, culturali e/o personali), non per questo chi gli impedisce di prendere misure contraccettive d'emergenza (preservativo rotto = emergenza) deve passarla liscia.
E neanche si può dire "poteva darlo in adozione", perché non tutti sono disposti a dar via i propri figli.
cdimauro
15-01-2010, 08:58
E allora se ne accollino anche i costi.
girodiwino
15-01-2010, 10:40
Certo che questa è da ridere.
Per com'è concepita la legge sull'aborto una donna NON PUO'abortire a meno che non rischi fisicamente o psicologicamente.
Se una donna non vuole commettere un falso ideologico (o non se la sente di abortire) non è che "è colpa sua"... è colpa dell'ASL che non ha prestato il servizio.
Peraltro una cosa è la CONTRACCEZIONE (vedasi pillola del giorno dopo) ed un altra è l'ABORTO (vedasi RU486).
All'esame di med. leg. l'ho studiata diversamente: il discrimine tra gravidanza oltre il terzo mese e entro il terzo mese non riguarda la possibilità in astratto di abortire ma i presupposti che servono per poterlo fare.
Entro il terzo mese l'aborto può essere compiuto con una certa libertà; in effetti ti presenti per un consulto, ti dicono di pensarci su una settimana e se poi la pensi ancora così allora si procede con l'aborto. E' così nella legge e funziona così nella realtà, attualmente conosco tre ragzze che hanno abortito solo perchè non lo volevano pur avendo in astratto le possibilità economiche per mantenerlo.
Oltre il terzo mese entrano in campo i fattori oggettivi: pericolo fisico/psichico per la madre che deve avere oggettivo riscotro; tuttavia c'è da sottolineare che in questa categoria rientrano pure le pazienti che non hanno le capacità economiche per sostenere il bimbo con evidente collegamento alla tutela del benessere psicologico.
Pillola del giorno dopo: sono un po' arrugginito (dio benedica la pillola (classica) e i miglioramenti tecnologici dei goldoni) ma se non erro c'è una differenza tra ru486 e pillola del giorno dopo: l'ru è un farmaco che agisce chimicamente sul coso (non mi ricordo i vari stadi di sviluppo dell'embrione/feto) che è già fisso all'utero, mentre la pillola del giorno dopo impedisce che l'ovulo fecondato attecchisca.
La 486 a mio parere vale come aborto e quindi è obiettabile, la pillola del giorno dopo non conta come aborto e quindi non dovrebbe essere obiettabile.
Correva l'anno 2001 (I gennaio, data facile facile) e con la mia morosa dell'epoca, a causa di una rottura, abbiamo dovuto ricorrere alla pillola del giorno dopo (peraltro in commercio da pochi mesi). E' stato semplicemente un delirio: prima al pronto soccorso di ostetricia a cercare un medico che accettasse di prescrivere la pillola, poi a cercare una farmacia che fosse disposto a venderla... Rileggetevi la data e pensate a quanto abbiamo dovuto patire
ConteZero
15-01-2010, 10:50
Legge 194/78 - Articolo 4
Per l'interruzione volontaria della gravidanza entro i primi novanta giorni, la donna che accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito, si rivolge ad un consultorio pubblico istituito ai sensi dell'articolo 2, lettera a), della legge 29 luglio 1975 numero 405, o a una struttura socio-sanitaria a ciò abilitata dalla regione, o a un medico di sua fiducia.
E comunque la pillola del giorno dopo (hanno corretto anche me) impedisce l'ovulazione, non l'impianto.
Non ce l'ha invece.
ti è sfuggito un passaggio dell'articolo
"La donna, oltre alla maternità non voluta, ha dovuto far fronte anche alla decisione del partner di non riconoscere il bambino che è nato da quel rapporto sessuale."
cdimauro
15-01-2010, 13:47
ti è sfuggito un passaggio dell'articolo
"La donna, oltre alla maternità non voluta, ha dovuto far fronte anche alla decisione del partner di non riconoscere il bambino che è nato da quel rapporto sessuale."
Non mi è sfuggito. Non conta quel che non vuol fare il padre, ma quel che prescrive la legge, per cui sarà obbligato a riconoscerlo, che lo voglia o no.
Non mi è sfuggito. Non conta quel che non vuol fare il padre, ma quel che prescrive la legge, per cui sarà obbligato a riconoscerlo, che lo voglia o no.
non mi risulta che un padre sia obbligato a riconoscere il figlio. ogni persona è libera di scegliere, non può essere altrimenti.
può esserlo in seguito a disposizione di un magistrato, ma non in modo automatico.
mi sbaglio?
ZetaGemini
15-01-2010, 14:07
non mi risulta che un padre sia obbligato a riconoscere il figlio. ogni persona è libera di scegliere, non può essere altrimenti.
può esserlo in seguito a disposizione di un magistrato, ma non in modo automatico.
mi sbaglio?
sbagli eccome perchè se con l'esame del DNA risulta la paternità... deve pure pagare gli arretrati.
non ci si scappa. chi puccia il biscottino sa a cosa va incontro :D
cdimauro
15-01-2010, 14:09
non mi risulta che un padre sia obbligato a riconoscere il figlio. ogni persona è libera di scegliere, non può essere altrimenti.
può esserlo in seguito a disposizione di un magistrato, ma non in modo automatico.
mi sbaglio?
Non ti sbagli, ma contano gli effetti: un giudice può disporre che un tizio sia riconosciuto padre di un bambino, con tutto ciò che comporta.
sbagli eccome perchè se con l'esame del DNA risulta la paternità... deve pure pagare gli arretrati.
non ci si scappa. chi puccia il biscottino sa a cosa va incontro :D
Sbagli tu. Si può sempre opporre alla prova del DNA, ed essere comunque condannato.
sbagli eccome perchè se con l'esame del DNA risulta la paternità... deve pure pagare gli arretrati.
non ci si scappa. chi puccia il biscottino sa a cosa va incontro :D
senti, io sono ignorante come una capra tibetana, però non mi pare di avere capito male:
"Ma tale parificazione non è stata effettuata in maniera generalizzata per tutti i figli naturali, ma solo per i figli naturali riconosciuti dai genitori: mentre, invece, quando manchi il riconoscimento o la dichiarazione giudiziale di paternità o maternità naturale, la situazione del figlio continua ad essere deteriore rispetto a quella dei figli legittimi, non potendosi attribuire lo status di figlio naturale automaticamente per il solo fatto della nascita. "
"Nel caso in cui uno solo dei genitori abbia riconosciuto il figlio, l’atto di riconoscimento non può avere effetti nei confronti dell’altro e non può contenere disposizioni riguardanti l’altro genitore e se tale divieto non è rispettato le indicazioni non hanno efficacia e, qualora annotate sui registri di stato civile, si hanno per non apposte. "
ecc.ecc.
tratto da
http://www.101professionisti.it/guide/diritto_minorile/filiazione_naturale.aspx
Non ti sbagli, ma contano gli effetti: un giudice può disporre che un tizio sia riconosciuto padre di un bambino, con tutto ciò che comporta.
tu mi hai ripreso mica per gli effetti, ma perchè avevo detto che un padre può svignarsela
ZetaGemini
15-01-2010, 14:18
senti, io sono ignorante come una capra tibetana, però non mi pare di avere capito male:
"Ma tale parificazione non è stata effettuata in maniera generalizzata per tutti i figli naturali, ma solo per i figli naturali riconosciuti dai genitori: mentre, invece, quando manchi il riconoscimento o la dichiarazione giudiziale di paternità o maternità naturale, la situazione del figlio continua ad essere deteriore rispetto a quella dei figli legittimi, non potendosi attribuire lo status di figlio naturale automaticamente per il solo fatto della nascita. "
"Nel caso in cui uno solo dei genitori abbia riconosciuto il figlio, l’atto di riconoscimento non può avere effetti nei confronti dell’altro e non può contenere disposizioni riguardanti l’altro genitore e se tale divieto non è rispettato le indicazioni non hanno efficacia e, qualora annotate sui registri di stato civile, si hanno per non apposte. "
ecc.ecc.
tratto da
http://www.101professionisti.it/guide/diritto_minorile/filiazione_naturale.aspx
appunto, infatti io ti sto dicendo in caso in cui si faccia il test di paternità. e se il presunto padre si rifiuta basta sempre l'autorizzazione del giudice :D
senti, io sono ignorante come una capra tibetana, però non mi pare di avere capito male:
"Ma tale parificazione non è stata effettuata in maniera generalizzata per tutti i figli naturali, ma solo per i figli naturali riconosciuti dai genitori: mentre, invece, quando manchi il riconoscimento o la dichiarazione giudiziale di paternità o maternità naturale, la situazione del figlio continua ad essere deteriore rispetto a quella dei figli legittimi, non potendosi attribuire lo status di figlio naturale automaticamente per il solo fatto della nascita. "
"Nel caso in cui uno solo dei genitori abbia riconosciuto il figlio, l’atto di riconoscimento non può avere effetti nei confronti dell’altro e non può contenere disposizioni riguardanti l’altro genitore e se tale divieto non è rispettato le indicazioni non hanno efficacia e, qualora annotate sui registri di stato civile, si hanno per non apposte. "
ecc.ecc.
tratto da
http://www.101professionisti.it/guide/diritto_minorile/filiazione_naturale.aspx
appunto, infatti io ti sto dicendo in caso in cui si faccia il test di paternità. e se il presunto padre si rifiuta basta sempre l'autorizzazione del giudice :D
ovviamente bisogna ricorrere al giudice attraverso il quale conseguire la dichiarazione giudiziale di paternità o maternità ;)
senti, io sono ignorante come una capra tibetana
Chissà chi è il pastore allora :sofico: :sofico: :sofico:
cdimauro
15-01-2010, 14:45
tu mi hai ripreso mica per gli effetti, ma perchè avevo detto che un padre può svignarsela
L'unico modo per svignarsela è fuggire dall'Italia.
Finché sta qui, la legge lo può obbligare al riconoscimento e mantenimento del figlio. Questo anche se lui continua a negarlo (cioè a "svignarsela").
In buona sostanza, è una "fuga" inutile.
ovviamente bisogna ricorrere al giudice attraverso il quale conseguire la dichiarazione giudiziale di paternità o maternità ;)
Esattamente.
ZetaGemini
15-01-2010, 14:46
L'unico modo per svignarsela è fuggire dall'Italia.
Finché sta qui, la legge lo può obbligare al riconoscimento e mantenimento del figlio. Questo anche se lui continua a negarlo (cioè a "svignarsela").
In buona sostanza, è una "fuga" inutile.
Esattamente.
si anche perchè se ti rifiuti di pagare ti tolgono i soldi dallo stipendio.
cdimauro
15-01-2010, 15:02
Appunto. Quindi ha voglia il padre di "svicolare". A parole può dire tutto: poi contano i fatti e gli obblighi di legge.
ilguercio
15-01-2010, 16:57
ma quale diritto di obiezione. che cambino lavoro altro che diritto all'obiezione...
*
Sei pagato per fare una cosa e la devi fare.PUNTO.
Roba da pazzi,ci manca solo il medico testimone di Geova che si rifiuta di operare una trasfusione(mi pare che non siano ammesse nel giro,o sbaglio?).
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