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View Full Version : INPS 2009: dimezzate le pensioni di anzianità


Mailandre
28-12-2009, 12:31
INPS 2009: dimezzate le pensioni di anzianità

[ansa]Nel 2009 diminuisce il numero dei pensionati di anzianità dipendenti e aumenta quello delle pensioni di vecchiaia. Il Presidente dell’INPS Mastrapasqua dichiara che il crollo dell’avvio al pensionamento durante il 2009 è stato il frutto di una corretta operazione orientata alla riforma del sistema pensionistico italiano.

Secondo i dati ufficiali diffusi dall’INPS, il calo dei pensionamenti per anzianità è stato del 53%, infatti si è passati da 196.522 pensionati del 2008 ai 91.925 nei primi 11 mesi del 2009. Per le pensioni di anzianità il discorso è stato invece inverso: un aumento del 63% nell’ultimo anno, ovvero si è passati dai 52.132 ai 120.626 pensionati.

'Siamo abbondantemente sopra i 60 anni di eta' per l'uscita dal lavoro'.

Mastropasqua ha anticipato che l'Inps chiuderà il 2009 con almeno 6-7 miliardi di avanzo finanziario. "Riteniamo di chiudere il 2009 con 6-7 miliardi di avanzo finanziario - ha detto - ma il risultato potrebbe essere anche molto superiore".

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Ecco ,..direi che tutti i paragnosti Economisti Italiani & non ,etc etc... continuano a fare figure barbine e perdere continuamente la loro credibilità !!
Capisco i "media" che sono solo replicanti riempi pagine .... ma i "nostri tecnici" si tacciano e smettano di riempire la testa ai creduloni "bevi tutto" itaGliani!!

Abbiamo il miglior sistema previdenziale al mondo ..... e se non verrà corretto AL RIALZO per le nuove generazioni (che pagano tanto e ricevono pochissimo) ,..il sistema diventerà anche un forziere pieno di soldi!!
C'è si ,una riforma da fare:
quella che vedrà i giovani d'oggi fra 30 anni , poveri e vecchi come non mai ...vittime di un ragionamento sui coefficienti ,sbagliato fin dal principio !!
Lo "scontro" fra generazioni "sputato" dai soliti strumentalizzatori , non ha alcuna colpa sul ragionamento becero dei MiniCoefficienti applicati alle nuove generazioni , sarà un grosso problema che ricadrà sui Governi del 2040 ...quelli di adesso operano con tutta la disonestà intellettuale le li contraddistingue.
Ai posteri ardua sentenza.

cdimauro
28-12-2009, 13:07
Dateli a me i miei contributi versati anziché all'INPS: penserò io a investirli per ottenere un rendimento migliore quando sarà il momento.

Altrimenti qui finisce che mi converrà continuare a lavorare fino a quando non chiuderò gli occhi... :muro:

lowenz
28-12-2009, 13:09
Altrimenti qui finisce che mi converrà continuare a lavorare fino a quando non chiuderò gli occhi... :muro:
Fino a quando non si scaricherà la batteria del CMOS vorrai dire :O :sofico:

:dissident:
28-12-2009, 13:10
Dateli a me i miei contributi versati anziché all'INPS: penserò io a investirli per ottenere un rendimento migliore quando sarà il momento.


Uhm mi sembra una storia gia' vista :asd:

:dissident:
28-12-2009, 13:10
Ecco ,..direi che tutti i paragnosti Economisti Italiani & non ,etc etc... continuano a fare figure barbine e perdere continuamente la loro credibilità !!


:confused:

mixkey
28-12-2009, 13:11
Dateli a me i miei contributi versati anziché all'INPS: penserò io a investirli per ottenere un rendimento migliore quando sarà il momento.

Altrimenti qui finisce che mi converrà continuare a lavorare fino a quando non chiuderò gli occhi... :muro:

Vorresti investire i miei soldi e sei costretto a lavorare? Qualcosa non mi torna od ho capito male?

CUBIC84
28-12-2009, 13:12
...

mixkey
28-12-2009, 13:15
Lavoreremo fino alla fine dei nostri giorni, mi pare evidente... Non è questione di convenienza o meno, siamo praticamente condannati... Trovi un lavoro per 2-3 mesi... Poi ne devi cercare un altro e non è detto che lo trovi subito... O trovi qualcosa a tempo indeterminato o sono ca**i amari, c'è poco da fare.

Sei troppo pessimista. A meno che non tu sia in la con gli anni quando dovrai andare in pensione la nostra classe politica sara tutta sottoterra da tempo.

Abbi fiducia, tutto cambia, quello che oggi e' di moda domani sara' terribilmente out.

CUBIC84
28-12-2009, 13:16
Sei troppo pessimista. A meno che non tu sia in la con gli anni quando dovrai andare in pensione la nostra classe politica sara tutta sottoterra da tempo.

Abbi fiducia, tutto cambia, quello che oggi e' di moda domani sara' terribilmente out.

Ho a che fare con l'Inps per lavoro... Preferirei essere ottimista ma non posso, purtroppo.

mixkey
28-12-2009, 13:20
Ho a che fare con l'Inps per lavoro... Preferirei essere ottimista ma non posso, purtroppo.

Io sono ottimista, alla fine il bene vince e qualcuno capira' chi ha i loro soldi. Peccato che ormai sia troppo vecchio per vedere questo ma chi lo sa.

HolidayEquipe™
28-12-2009, 13:21
prima la pensione si bsava sul retributivo...uno andava in pensione e predeva il 90% del'ultimo stipendio...


ora siamo sul contributivo...
in base alle previzioni siamo intorno al 50/60 %

questo significa...semplicemente...ce su uno stipendio di 1000 euro di adesso, andremo in pensione (parlo di chi comincia ora) con uno stipendio del valore di 550 euro di adesso...

questo perchè...

hanno fatto andare in pensione gente con 15 anni di servizio ( a 40 anni di età)..e adesso noi poveri stronzi siamo qui a pagare il conto per tutti...

io mi chiedo dove straminchia erano i sindacati allora...ma certo a loro llora faceva comodo...aumetavano gli iscritti...INFAMI

siamo la generazione sbagliata care signore e signori...la generazione che paga il conto...e sarà parecchio salato.

FabioGreggio
28-12-2009, 13:22
Ho a che fare con l'Inps per lavoro... Preferirei essere ottimista ma non posso, purtroppo.

E se ci sarà utile esso verrà utilizzato, giustamente, per aiutare i grandi Tycoon come Benetton, che quest'anno ha preso un miliardo di euro o ai Gavio, con 450 milioni (Espresso di questa settimana pag 126).

Wow, che figata!

fg

cdimauro
28-12-2009, 14:03
Uhm mi sembra una storia gia' vista :asd:
Quale? :confused:
Vorresti investire i miei soldi e sei costretto a lavorare? Qualcosa non mi torna od ho capito male?
Penso tu abbia capito male. Intendevo dire che l'azienda dovrebbe versare a me i contributi che, al momento, destina all'INPS, lasciando che li investa come ritengo meglio per costruirmi la mia futura pensione.

:dissident:
28-12-2009, 14:10
Quale? :confused:


Madoff :asd:

Mailandre
28-12-2009, 15:51
Dateli a me i miei contributi versati anziché all'INPS: penserò io a investirli per ottenere un rendimento migliore quando sarà il momento.

Altrimenti qui finisce che mi converrà continuare a lavorare fino a quando non chiuderò gli occhi... :muro:

Ma anche no!! :stordita:
Il sistema si basa sul versamento contributivo perpetuo!
Io che lavoro , pago per chi è adesso in pensione,....quello che adesso è in pensione , aveva già pagato!!

Se tu ti vuoi tenere i soldi dei contributi , salta il sistema e tuo padre non avrebbe più i soldini della sua pensione!! :fagiano:

Idea bislacca e egoista/populista ... impraticabile per il nostro sistema.:read:

condivido con te il fatto che dovrai lavorare ad oltranza ..finche morte non sopravvenga!! :D

Mailandre
28-12-2009, 16:02
Originariamente inviato da Mailandre

Ecco ,..direi che tutti i paragnosti Economisti Italiani & non ,etc etc... continuano a fare figure barbine e perdere continuamente la loro credibilità !!

:confused:

Hai qualche dubbio sui paragnosti specialisti economisti veggenti et simila che negli ultimi anni ci hanno fatto credere che lo "scalone" era meglio dello "scalino" e che le casse erano buke e che il sistema andava al tracollo ...e che tutti dovevamo lavorare fino a 65 anni ??!! :stordita: :fagiano: :O

Dici che i vari "maghetti dell'economia "pseudo otelma ,se la indovinano sono bravi , meritano la stima a proposito delle loro baggianate portate a supporto del politico di turno??!! :confused: :rolleyes:

Ne indovina più l'oroscopo di questi "ciarlatani" della verità perduta!!
..... sulla nuova crisi stile 29 , mica hanno detto qualcosa.....!! Adesso sono tutti bravi a dire come siamo.....!!Dio ci salvi da questi ciarlatani pagati per fare l'oroscopo!! :O

:dissident:
28-12-2009, 16:08
Hai qualche dubbio sui paragnosti specialisti economisti veggenti et simila che negli ultimi anni ci hanno fatto credere che lo "scalone" era meglio dello "scalino" e che le casse erano buke e che il sistema andava al tracollo ...e che tutti dovevamo lavorare fino a 65 anni ??!! :stordita: :fagiano: :O

Dici che i vari "maghetti dell'economia "pseudo otelma ,se la indovinano sono bravi , meritano la stima a proposito delle loro baggianate portate a supporto del politico di turno??!! :confused: :rolleyes:


La verita' e' che l'unico motivo per cui il sistema non e' al tracollo e' che le pensioni sono cosi' misere che la gente e' costretta a continuare a lavorare perche' con la pensione non ce la farebbe...Bella consolazione eh..

nesema
28-12-2009, 16:13
Vorresti investire i miei soldi e sei costretto a lavorare? Qualcosa non mi torna od ho capito male?

a te non torna....
ma gli emuli di Bernard Madoff sanno cosa fare :D :) :O

http://it.wikipedia.org/wiki/Bernard_Madoff

Mailandre
28-12-2009, 16:27
prima la pensione si bsava sul retributivo...uno andava in pensione e predeva il 90% del'ultimo stipendio...

ora siamo sul contributivo...
in base alle previzioni siamo intorno al 50/60 %

questo significa...semplicemente...ce su uno stipendio di 1000 euro di adesso, andremo in pensione (parlo di chi comincia ora) con uno stipendio del valore di 550 euro di adesso...

questo perchè...

hanno fatto andare in pensione gente con 15 anni di servizio ( a 40 anni di età)..e adesso noi poveri stronzi siamo qui a pagare il conto per tutti...

io mi chiedo dove straminchia erano i sindacati allora...ma certo a loro llora faceva comodo...aumetavano gli iscritti...INFAMI

siamo la generazione sbagliata care signore e signori...la generazione che paga il conto...e sarà parecchio salato.

Bè guarda , c'è da fare una differenziazione specifica su quanto affermi:

prima cosa distinguere il "Pubblico" dal "Privato"!!
Il settore Privato mai ha usufruito del beneficio del Pubblico Impiego!!
I 15 anni di contribuzione li avevano i dipendenti Pubblici e non i Privati!!
I Privati avevano i 35 anni dalla nascita del sistema pensionistico, ed ogni anno è calcolato il 2% ,..va da se che la percentuale della pensione è del 70% ...mica del 90% !!:read:
Ora la soglia è dei 40 anni , moltiplicata der il 2% , si raggiunge l'80% del salario!!
Per i Pubblici è cosa diversa , e comunque ridimensionata alla grande per chi ora vuole andare in pensione!!
Quelli dei 15 anni , son quasi tutti morti ...adesso!! :D :fagiano:

La storia dei "sindacati" che la colpa è tutta loro , non al condivido!
Piuttosto quei "benefici" ai dipendenti Pubblici erano dati perchè è sempre stato di moda scialaquare le casse pubbliche dal governo di turno pur di avere consenso!!E poi , un Sindacato dei Pubblici più "forte" nella contrattazione ,perchè più "potente" nelle forme di lotta perchè più incisive per come è strutturato il Paese.

E poi , comunque le casse "separate" dell'INPS non hanno mai avuto nessun buco ,..e l'affermazione "generazione che paga il conto" non è da riferirsi all'INPS e i suoi soldi,..ma a quelli delle casse dello Stato , che è altra cosa!!!
La "generazione sbagliata" potrebbe alzare la testa e fare come ha fatto tuo padre negli anni 60/70 !! Sò che questa generazione è abituata a dar tutto per scontato e pacifico,....ma se si vogliono le cose , ci si deve mettere d'impegno e cercare di conquistarsele scavalcando la soglia della finestra a cui si è stati abituati a guardare!!

Per quanto sia critico con i sindacati , devo anche dire che ognuno ha la propria responsabilità .....e ognuno fa battaglie diverse per le diverse tipologie di problematiche.
mischiare TUTTI con TUTTO è riduttivo e controproducente.
Però , ragazzi , se questo è il passo con i tempi ......andate avanti voi , che a me mi viene da ridere!! :D

Mailandre
28-12-2009, 16:33
La verita' e' che l'unico motivo per cui il sistema non e' al tracollo e' che le pensioni sono cosi' misere che la gente e' costretta a continuare a lavorare perche' con la pensione non ce la farebbe...Bella consolazione eh..

guarda:
il motivo del perchè le pensioni sono basse e misere , è perchè chi non ha versato i contributi ha lavorato a nero. (punto)

E' costretta a continuare a lavorare a nero , perchè lo ha sempre fatto prima. :fagiano:

Chi ha pagato i contributi GIUSTI per tutta la sua vita lavorativa , considerando che in pensione le trattenute previdenziali non esistono più , percepisce poco meno del salario che aveva durante il lavoro.

diverso è il discorso del sistema attuato con i giovani d'oggi e i suoi coefficienti,....quì è diverso ,..ma adesso non incide nulla sull'andamento economico dell'INPS.....ci penseremo fra 30 anni!!!

Peter Sellers
29-12-2009, 18:02
http://www.giornalettismo.com/archives/45478/pensioni-senza-riforme-crac-lontano/

Economia di Carlo Cipiciani (Comicomix)

Pensioni, senza riforme il crac non è lontano

pubblicato il 29 dicembre 2009 alle 10:30 dallo stesso autore

Il Presidente dell’Inps Mastrapasqua ha commentato il crollo di quelle di anzianità nel 2009 come la conferma che tutto va bene. Peccato che secondo esperti di destra e di sinistra le cose siano un po’ diverse, e che una riforma a breve sia indispensabile per tenere i conti in equilibrio

Secondo i dati ufficiali diffusi dall’Inps, nei primi undici mesi del 2009 le pensioni di anzianità si sono dimezzate rispetto all’anno scorso: 91.925 contro le 196.522 dell’intero 2008, un calo del 53%. Un calo molto sensibile soprattutto per i lavoratori dipendenti: l’Inps ha infatti erogato 52.132 nuovi assegni contro i 120.626 che erano stati concessi nel 2008. “Sono i dati migliori dal 2002 – ha spiegato Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps – le riforme previdenziali introdotte nel nostro Paese hanno funzionato, generando un arretramento delle pensioni d’anzianità. Inoltre si registra una maggiore disponibilità delle persone a rimanere al lavoro”. Un ottimismo che si spinge anche sul versante della stima della chiusura dell’attivo dell’Inps, che sarà tra i 6 e 7 miliardi di euro.

UN OTTIMISMO NON GIUSTIFICATO – La dichiarazione del Presidente dell’Inps, che magnifica i risultati delle riforme e induce a ritenere che non c’è bisogno di ulteriori interventi sul fronte delle pensioni avrà fatto felice il ministro Sacconi. Per capire meglio cosa è accaduto, basta prendere in considerazione l’impennata che, sempre negli ultimi 11 mesi del 2009, hanno registrato le pensioni di vecchiaia, un aumento del 63% nell’ultimo anno, ovvero si è passati dai 52.132 ai 120.626 pensionati. La spiegazione del dato è quindi “meccanica”, legata cioè all’entrata in vigore delle nuove regole stabilite con l’ultima riforma, quella del 2007, varata dal Governo Prodi. Infatti, per il vicepresidente della Commissione lavoro della Camera, Giuliano Cazzola del Pdl, il paragone con il 2008 è finto: “Il calo è dovuto all’entrata in vigore della riforma delle anzianità che ha corretto lo scalone e ha previsto requisiti più severi. Da luglio 2009 ogni 18 mesi l’età minima cresce di un anno”.

UN SEMPLICE CAMBIO DI REGOLE – Da quella data, quindi, è semplicemente entrata in vigore la nuova età minima di pensionamento e la cosiddetta quota 95. Per andare in pensione d’anzianità servono almeno 59 anni d’età con 36 anni di contributi, se lavoratori dipendenti, oppure 60 anni con 35 anni di contributi se autonomi. Possono andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica i soli lavoratori che hanno oltre 40 anni di contribuzione. Un criterio che resterà immutato per tutto il 2010, e che poi verrà via via modificato fino al 2013, anno in cui la riforma andrà a regime con la quota 97 (61 anni di età e 36 di contributi o 62 anni e 36 di contributi). Cosa abbia da festeggiare il Presidente dell’Inps (che dovrebbe essere un tecnico) non è molto chiaro. Ad esempio, riguardo all’avanzo dell’Inps.

COSA DETERMINA L’AVANZO INPS – Il Presidente Mastrapasqua non dovrebbe ignorare che il 35% delle entrate dell’Istituto è rappresentato da trasferimenti dallo Stato, cioè trasferimenti dalle tasse pagate dai cittadini a favore dell’ente previdenziale. Senza questa entrata, i soli contributi previdenziali di lavoratori e imprese che rappresentano circa il 63% delle entrate, sarebbero insufficienti a coprire le spese. Ma c’è di più. Giuliano Cazzola dice che se “andiamo a vedere i conti dell’Inps e apparirà chiaro che la situazione non è così rosea.” Perché il bilancio in attivo dell’Inps si deve alla gestione dei parasubordinati, in attivo perché ha molti iscritti e poche pensioni pagate., ed a quella delle prestazioni temporanee cioè gli assegni familiari, la Cig, la disoccupazione, le indennità di maternità e malattia. E, aggiunge Agar Brugiavini, “anche i lavoratori immigrati”. Le gestioni pensionistiche invece hanno un affanno consistente. Tengono i conti della gestione dei lavoratori dipendenti ma, è sempre Cazzola a parlare “Quelle del lavoro autonomo hanno un disavanzo di 10 miliardi di euro. Non si può dire che le cose vanno bene. Il deficit pensionistico è coperto dagli avanzi di altre prestazioni”. Il rapporto NUSVAP afferma, infatti che “il sistema pensionistico pubblico, nonostante i numerosi interventi correttivi, presenta un consistente deficit annuale”. Un deficit di 7,2 miliardi di euro nel 2007, senza contare i 31 miliardi di ulteriori trasferimenti dello Stato per gli interventi Assistenziali.


IL FUTURO E’ NERO – In questo quadro, c’è poco da essere ottimisti. Soprattutto se si fanno alcune considerazioni. La prima: la crisi economica, abbassando sensibilmente il Pil italiano, farà aumentare il rapporto Spesa pensionistica e Pil, già oggi molto elevato e che nel 2010 salirà di almeno un punto percentuale. Mastrapasqua dovrebbe conoscere il Rapporto del Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale del Ministero del Lavoro, che dice che “gli effetti della recessione in atto determineranno un incremento del rapporto fra spesa pensionistica e Pil di circa il 10% nel triennio 2008-2010” Sono circa 1,4 punti percentuali di Pil. “Per mantenere stabile il rapporto tra spesa pensionistica e prodotto interno lordo l’economia italiana dovrebbe avere un tasso di crescita reale pari all’1,8% annuo”. Un tale livello “strutturale” di crescita in Italia, come abbiamo detto qui, non si registra da tempi lontanissimi, e quindi sembra piuttosto difficile da realizzare nei prossimi anni. Il complessivo sistema delle pensioni sconterà quindi un pesante disavanzo, che si deve agli squilibri ampi e strutturali (le entrate contributive coprono meno di 1/3 della spesa complessiva) che si registrano nel comparto del lavoro autonomo, come ha ricordato Cazzola.

UNA RIFORMA INDISPENSABILE – Un disavanzo che si deve anche alle pensioni dei dipendenti pubblici (un disavanzo complessivo pari a circa il 20% della spesa per pensioni annualmente erogata). Quest’ultimo dato è confermato anche da uno studio della Ragioneria generale dello Stato, sulle tendenza delle pensioni del pubblico impiego, retaggio di regole ancora molto favorevoli, nonostante qualche intervento correttivo fatto negli anni scorsi. Sul futuro, a meno di non pensare ad uno sviluppo da tigre asiatica per l’Italia, non c’è da sorridere. La spesa pensionistica continuerà a crescere in rapporto al Pil almeno fino al 2035 (anno in cui andrà a regime la riforma Dini), soprattutto perché una fetta consistente di individui godrà ancora delle prestazioni calcolate con il metodo pro rata. Inoltre, anche le gestioni che determinano l’attivo, come il comparto delle prestazioni temporanee potranno creare problemi se gli effetti reali della crisi finanziaria si prolungheranno per qualche anno. I lavoratori “parasubordinati” cominceranno prima o poi a percepire le loro pensioni e questo eroderà gli effetti positivi del loro ingresso nell’Inps. Gli immigrati prima o poi cominceranno anche a percepire pensioni. C’è di che preoccuparsi, ed è evidente che bisogna darsi da fare, ovviamente partendo dalle situazioni più critiche (autonomi e pubblici dipendenti). Invece c’è chi preferisce fare lo struzzo e nascondere la testa sotto la sabbia, come il ministro Sacconi e il suo compare Mastrapasqua.

xenom
29-12-2009, 18:12
probabilmente se andiamo avanti così, quelli della mia generazione andranno in pensione a 75 anni :asd: :doh:

fabio80
29-12-2009, 18:18
a sto punto conviene fare una vita in nero, zero contributi, e via di sociale. versare a fondo perso per cosa?:confused:

Mailandre
29-12-2009, 18:45
http://www.giornalettismo.com/archives/45478/pensioni-senza-riforme-crac-lontano/

...cut...

Carlo Cipiciani (Comicomix) & il vicepresidente della Commissione lavoro della Camera, Giuliano Cazzola del Pdl,



Capisco che comicoMix debba riempire le pagine del suo giornaletto dei piccoli,.....è noto che la SuperCazzola bella pacciarotta spari sempre sul pianista....ma come diceva il nostro carissimo Tremonti:

[cit] è ora che gli Economisti maghetti stiano zitti per 3 anni !! [cit]

Cassandre dell'oroscopo .....:D anche a fronte di un biennio che ha avuto un'attivo di 20 miliardi!!
Piuttosto è strano che la superCazzola non dica nulla sulla miseria e povertà che i nostri giovani affronteranno fra 30 anni!??
Tanto la superCazzola è lì bella pacciarotta ,...attento a non sfondare la poltrona!! :stordita:
Avere la possibilità di fare il tuo lavoro (Astrologo) , e pagato come ti pagano ,..lavoriamo anche noi fino a 70 anni!!:fagiano: :mbe:

http://www.societa-aperta.org/incontri/040506/images/05-Cazzola_Rasi.jpg

Mailandre
29-12-2009, 18:50
a sto punto conviene fare una vita in nero, zero contributi, e via di sociale. versare a fondo perso per cosa?:confused:

E' vero anche questo!!
Tanto a 65 anni ti daranno comunque una pensione Sociale oppure trattamento al minimo,..che ,considerando l'attuale calcolo con i coefficienti e contributi versati in 40 anni (33% del salario) equivale all'80% !! :D :stordita:

Si ,..è un'incentivo al lavoro nero.... :read:

fabio80
29-12-2009, 19:06
E' vero anche questo!!
Tanto a 65 anni ti daranno comunque una pensione Sociale oppure trattamento al minimo,..che ,considerando l'attuale calcolo con i coefficienti e contributi versati in 40 anni (33% del salario) equivale all'80% !! :D :stordita:

Si ,..è un'incentivo al lavoro nero.... :read:

ma conviene sotto ogni aspetto. guadagni esentasse, la sanità è garantita, di pensione prendi egualmente la minima... :confused:

Freeskis
29-12-2009, 19:46
probabilmente se andiamo avanti così, quelli della mia generazione andranno in pensione a 75 anni :asd: :doh:

forse non ti è chiaro che per noi NON ci sarà pensione.

aeterna
29-12-2009, 19:52
Abbiamo il miglior sistema previdenziale al mondo ..... e se non verrà corretto AL RIALZO per le nuove generazioni (che pagano tanto e ricevono pochissimo) ,..il sistema diventerà anche un forziere pieno di soldi!!


scusa se la azzardo, ma se ora l'inps ha risistemato un pò i conti forse è dovuto proprio alle riforme che sono state fatte sulla nostra pelle, da dini (anche prima) in poi

aeterna
29-12-2009, 19:53
forse non ti è chiaro che per noi NON ci sarà pensione.


e chi se la ruba?

fabio80
29-12-2009, 19:53
forse non ti è chiaro che per noi NON ci sarà pensione.

forse non è chiaro a loro che a una certa età di farmi saltare per aria fregherebbe un cazzo, meglio portarne all'inferno il più possibile che morire a bordo di una strada :mbe:

Freeskis
29-12-2009, 20:24
e chi se la ruba?

i folletti del mondo delle fate :)

.marco.
29-12-2009, 20:33
non capisco perché l'inps debba avere un avanzo così gigantesco, 7 miliardi sono tantissimi, non è una società a scopo di lucro, deve pagare le pensioni.

Il prossimo che dice che serve una riforma delle pensioni si becca una spernacchiata lunga un mese, foss'anche la confindustira della marcegaglia piuttosto che standard&poors.

cdimauro
30-12-2009, 09:52
Madoff :asd:
Ah, ok. Ma vorrei delle garanzie precise per i miei soldi. Non devo specularci, come ha fatto parecchia gente con Madoff, ma costruirci la mia futura pensione.
Ma anche no!! :stordita:
Il sistema si basa sul versamento contributivo perpetuo!
Io che lavoro , pago per chi è adesso in pensione,....quello che adesso è in pensione , aveva già pagato!!

Se tu ti vuoi tenere i soldi dei contributi , salta il sistema e tuo padre non avrebbe più i soldini della sua pensione!! :fagiano:
E' un circolo vizioso da cui si dovrebbe uscire prima o poi.

Tra l'altro è iniziato pure male, perché chi ha percepito le prime pensioni l'ha fatto senza aver contribuito. Quindi sulle spalle dei lavoratori che hanno iniziato a contribuire.

E' uno sbaglio che ha fatto lo stato, per cui le spese se le accolli lui.
Idea bislacca e egoista/populista ... impraticabile per il nostro sistema.:read:
Sarà egoista e populista, ma resta il fatto che quelli sono soldi MIEI. E che, visto come vanno le cose, è molto meglio che me li gestisca io per costruirmi una degna pensione.
condivido con te il fatto che dovrai lavorare ad oltranza ..finche morte non sopravvenga!! :D
A maggior ragione, allora: se devo lavorare tutta la vita, datemeli subito i MIEI contribuiti, così migliorerà la qualità della mia vita ADESSO...

entanglement
30-12-2009, 10:16
Altrimenti qui finisce che mi converrà continuare a lavorare fino a quando non chiuderò gli occhi... :muro:

mi sa che prima o poi sarà una scelta obbligata, perchè prima o poi lo stato dovrà (giustamente) riconoscere la pensione ai lavoratori stranieri che hanno deciso di stare in italia anche dopo il periodo di lavoro

das
30-12-2009, 10:16
Dateli a me i miei contributi versati anziché all'INPS: penserò io a investirli per ottenere un rendimento migliore quando sarà il momento.

Altrimenti qui finisce che mi converrà continuare a lavorare fino a quando non chiuderò gli occhi... :muro:

Basta che poi se fai la fine di uno dei tanti americani che in questo periodo hanno visto fallire il proprio ente previdenziale tu non ti lamenti, e ti rassegni a morire lentamente di fame.

Tutti vogliono fare come gli pare, poi se però le cose gli girano male vanno a piangere dallo stato. Ogni fondo d'investimento ha una percentuale di rischio, se sei disposto ad accettarla accomodati.
Ricorda che negli Stati Uniti quelli rimasti scottati non sono solo le vittime di Madoff (truffa) ma anche (la maggioranza) di chi ha agito onestamente sbagliando.

cdimauro
30-12-2009, 13:55
Non c'è problema. Tanto, male che va, dovrei comunque lavorare tutta la vita, no?

xenom
30-12-2009, 14:06
forse non ti è chiaro che per noi NON ci sarà pensione.

Ah beh, se fanno una cosa del genere è rivoluzione, cmq chissà come sarà il futuro tra 50 anni... quindi inutile fare pronostici in effetti :asd:

Mailandre
30-12-2009, 15:03
E' un circolo vizioso da cui si dovrebbe uscire prima o poi.

Tra l'altro è iniziato pure male, perché chi ha percepito le prime pensioni l'ha fatto senza aver contribuito. Quindi sulle spalle dei lavoratori che hanno iniziato a contribuire.

E' uno sbaglio che ha fatto lo stato, per cui le spese se le accolli lui.

Ecco, direi che il tuo esempio fa parte di un'idea antisociale ed egoista ,..naturalmente attuabile nel paese delle banane verdi! :D

Metti in discussione un sistema che nasce nel 1919 e nel corso degli anni ha avuto l'attuale condizione!!:stordita: :rolleyes:

1919 istituzione delle pensioni di vecchiaia (modello bismarckiano)
1929 Cassa nazionale per le assicurazioni sociali diventa nel 1934
INFPS (Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale)
1948 INFPS >>INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale)
1969 LEGGE 153/69 che introduce il finanziamento a ripartizione, cui è abbinato un nuovo metodo di calcolo di tipo retributivo. Introduzione della pensione sociale.
Prima del 1969 vigeva il finanziamento a capitalizzazione, ossia le
pensioni erano pagate attraverso i contributi accantonati per conto del lavoratore e restituiti al momento del pensionamento.
Il finanziamento a ripartizione, “ a staffetta” (si fonda su un patto di
equità intergenerazionale), prevede che i contributi versati dai lavoratori siano immediatamente utilizzati per erogare le pensioni a chi è uscito dal mondo del lavoro.

non c'è nessun sbaglio dello Stato Sociale,..lo sbaglio è il tuo che vorresti uno stato anarchico, sei padrone di volerlo , ma devi cambiare Paese!! :fagiano:

Sarà egoista e populista, ma resta il fatto che quelli sono soldi MIEI. E che, visto come vanno le cose, è molto meglio che me li gestisca io per costruirmi una degna pensione.

A maggior ragione, allora: se devo lavorare tutta la vita, datemeli subito i MIEI contribuiti, così migliorerà la qualità della mia vita ADESSO...

Ecco ,..tutto e il contrario di tutto!! :read:
Prima vuoi farti una degna pensione con i soldi che non vuoi versare,...
Poi , invece , li vuoi per spendere ADESSO e spassarti la vita da giovane!!

No no , guarda,...di modelli simili ne abbiamo già a bizzeffe per il Paese,..tanto dopo li manteniamo NOI con le Pensioni Minime e Sociali !!
Vai avanti a lavorare e non pensarci ,....!! :D :mbe:

Mailandre
30-12-2009, 15:05
Non c'è problema. Tanto, male che va, dovrei comunque lavorare tutta la vita, no?

Lavorerai fino a 65 anni + le finestre al massimo!! :mbe:
Mica "tutta" la vita....., sempre considerando la media speranza di vita dell'uomo ItaGliano!! :read:

zerothehero
30-12-2009, 17:29
Non c'è problema. Tanto, male che va, dovrei comunque lavorare tutta la vita, no?

Tanto in pensione che ci stai a fare?
Ti annoieresti. :O
Fino a 70 anni per me va bene.
Dopo i 70 qualcosina in nero per arrotondare.

cdimauro
30-12-2009, 20:17
Ecco, direi che il tuo esempio fa parte di un'idea antisociale ed egoista ,..naturalmente attuabile nel paese delle banane verdi! :D

Metti in discussione un sistema che nasce nel 1919 e nel corso degli anni ha avuto l'attuale condizione!!:stordita: :rolleyes:

1919 istituzione delle pensioni di vecchiaia (modello bismarckiano)
1929 Cassa nazionale per le assicurazioni sociali diventa nel 1934
INFPS (Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale)
1948 INFPS >>INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale)
1969 LEGGE 153/69 che introduce il finanziamento a ripartizione, cui è abbinato un nuovo metodo di calcolo di tipo retributivo. Introduzione della pensione sociale.
Prima del 1969 vigeva il finanziamento a capitalizzazione, ossia le
pensioni erano pagate attraverso i contributi accantonati per conto del lavoratore e restituiti al momento del pensionamento.
Il finanziamento a ripartizione, “ a staffetta” (si fonda su un patto di
equità intergenerazionale), prevede che i contributi versati dai lavoratori siano immediatamente utilizzati per erogare le pensioni a chi è uscito dal mondo del lavoro.

non c'è nessun sbaglio dello Stato Sociale,..lo sbaglio è il tuo che vorresti uno stato anarchico, sei padrone di volerlo , ma devi cambiare Paese!! :fagiano:
Hai azzeccato perfettamente: infatti sono un anarchico. :D

Quindi che sia antisociale mi pare il minimo (la società va "distrutta", per poi essere ricostruito un nuovo ambiente in cui vivere assieme).

Sono anche egoista, e non potrei essere altrimenti. Come recita Vasco: "il mal di pancia ce l'ho io, mica te". Infatti i soldi dei contributi sono miei: frutto del mio lavoro; né del tuo né degli altri.

Il che NON vuol dire che non sia solidale. Di questo ne parlo meglio dopo.
Ecco ,..tutto e il contrario di tutto!! :read:
Prima vuoi farti una degna pensione con i soldi che non vuoi versare,...
Poi , invece , li vuoi per spendere ADESSO e spassarti la vita da giovane!!

No no , guarda,...di modelli simili ne abbiamo già a bizzeffe per il Paese,..tanto dopo li manteniamo NOI con le Pensioni Minime e Sociali !!
Vai avanti a lavorare e non pensarci ,....!! :D :mbe:
Ci penso perché, ripeto, stiamo parlando di soldi MIEI, per cui mi sembra il minimo che me ne interessi, non credi?

Poi non mi sono mica contraddetto. Bisogna leggere in sequenza e contestualizzare.

PRIMA, a fronte della notizia, ho avanzato una prospettiva: quella di potermi gestire i soldi per costruirmi un'adeguata pensione, se le condizioni e il futuro che mi aspetta sono quelli prospettati.

DOPO, a fronte di quella ben precisa frase che hai detto e che metteva avanti una situazione anche peggiore, ho fatto la seconda affermazione.

Non c'è, quindi, nessuna contraddizione: a fronte di due situazioni diverse le mie prospettive sono, di conseguenza, anch'esse diverse.
Lavorerai fino a 65 anni + le finestre al massimo!! :mbe:
Mica "tutta" la vita....., sempre considerando la media speranza di vita dell'uomo ItaGliano!! :read:
Ma non è questo il punto. Perché non vuoi capire? Non è tanto quello di non poter mai andare in pensione: è chiaro che ci sarà un limite che, per quanto sarà spostato in avanti, sarà comunque presente e, dunque, raggiungibile.

Il nocciolo della questione è: arrivato alla maturazione di tale diritto, IN QUALI CONDIZIONI andrei in pensione? Se l'importo della pensione non sarà adeguato, mi vedrò costretto a NON poter usufruire di questo diritto per potermi garantire un reddito migliore a fine mese.

Il che significa che potenzialmente potrei lavorare tutta la vita. E a QUESTA condizione, allora ho specificato che sarebbe meglio allora poter avere subito tutti i soldi dei contributi per godermeli ADESSO.

Come vedi si tratta di cose diverse. Ma soprattutto il problema risiede nel fatto che l'importo della pensione sarà ben inferiore allo stipendio percepito. Quando invece c'è gente che in passato e adesso ha continuato a prendere il 100% dell'ultima busta paga.

Permettimi: mi sento preso in giro. E a queste condizioni è meglio che abbia in mano i MIEI soldi e mi costruisca una pensione adeguata, appunto (o li utilizzi se la prospettiva è quella di lavorare tutta la vita).

Si tratta di egoismo? Certamente. D'altra parte sono soldi miei, no? Questo NON vuol dire essere non solidali con gli altri lavoratori o con chi è già andato in pensione. Io non ho nulla contro queste persone e col diritto che hanno di avere una pensione. Assolutamente nulla. Per cui i soldi dei miei contributi per me possono finire tranquillamente nelle loro tasche. Ma tutto ciò a patto che io, quando avrò i requisiti per poterlo fare, andrò in pensione riscuotendo un'adeguata retta mensile; come fa già tanta gente adesso.

SE lo stato NON è in grado di garantirmelo, allora mi dia i miei soldi, che i penso io.

Spero di essere stato chiaro questa volta.
Tanto in pensione che ci stai a fare?
Ti annoieresti. :O
Fino a 70 anni per me va bene.
Dopo i 70 qualcosina in nero per arrotondare.
Guarda, a non basterebbero le giornate fatte di 48 ore: ho talmente tante idee e cose che vorrei fare, che anche a 90 (ma spero di più :D) suonati credo che continuerei a darmi da fare.

In pensione però voglio andarci. E non perché sia un lavativo a cui non piace lavorare. Ma perché al momento il lavoro m'impedisce di concretizzare parecchie di queste idee; e infatti mi ci dedico sostanzialmente la sera / notte / mattina presto.

Essendo in pensione e con una buona busta a fine mese, potrei finalmente dare sfogo alla mia creatività (anche se sono sicuro di chiudere gli occhi lasciando comunque nel cassetto tante cose da fare o non finalizzate).

Ecco, diciamo che di certo non starei in panciolle sul divano, con le pantofole, a fare l'ebete davanti alla TV. ;)