View Full Version : Utilità dei controlli manuali su compatte?
Spesso vedo consigliare e chiedere consigli riguardo specifici modelli di compatte perchè ci sono i controlli manuali.
Ma su una compatta cosa permettono di fare in più rispetto alle altre?
Con i sensori microscopici in circolazione, la profondità di campo non è più un parametro da valutare, quindi il diaframma andrebbe regolato, in accoppiata al tempo, solo per la corretta esposizione.
Ma il problema è eventualmente solo di poca luce, mai di troppa.
Per cui credo che le compattine automatiche siano sempre regolate per la massima apertura possibile ad una determinata lunghezza focale, variando il tempo di conseguenza.
Considerando che anche le compatte più automatiche permettono una regolazione sulla compensazione dell'esposizione e degli iso (per quel poco che serve su di una compatta), in pratica l'unica cosa che i controlli manuali permettono in più è di chiudere il diaframma per quelle rare volte in cui si ha bisogno di allungare i tempi senza bruciare la foto (ad esempio per ottenere l'effetto "seta" su di una cascata).
E' così oppure dimentico qualcosa?
lo_straniero
26-11-2009, 12:54
Spesso vedo consigliare e chiedere consigli riguardo specifici modelli di compatte perchè ci sono i controlli manuali.
Ma su una compatta cosa permettono di fare in più rispetto alle altre?
Con i sensori microscopici in circolazione, la profondità di campo non è più un parametro da valutare, quindi il diaframma andrebbe regolato, in accoppiata al tempo, solo per la corretta esposizione.
Ma il problema è eventualmente solo di poca luce, mai di troppa.
Per cui credo che le compattine automatiche siano sempre regolate per la massima apertura possibile ad una determinata lunghezza focale, variando il tempo di conseguenza.
Considerando che anche le compatte più automatiche permettono una regolazione sulla compensazione dell'esposizione e degli iso (per quel poco che serve su di una compatta), in pratica l'unica cosa che i controlli manuali permettono in più è di chiudere il diaframma per quelle rare volte in cui si ha bisogno di allungare i tempi senza bruciare la foto (ad esempio per ottenere l'effetto "seta" su di una cascata).
E' così oppure dimentico qualcosa?
Il manuale conta molto ....è una cosa che non va messa in dubbio sui benefici che da sia su compatta sia su reflex :cool:
su reflex, o comunque su fotocamere con sensori un po' piu' grandi d'accordo.
Ma su sensori minuscoli, in pratica, quali sono questi benefici?
marklevi
26-11-2009, 15:15
dopo aver avuto una compatta full auto, presi una compattona nel 2004, ben presto mi accorsi che in effetti i controlli manuali non erano di chissà quale utilità perchè cmq limitati nel range di sfruttamento... il diaframma es da f2.8 a f8 e gli iso da 100 a 400...
molto diverso un discorso su una reflex dove si spazia in range decisamente + estesi...
jumpermax
26-11-2009, 23:40
su reflex, o comunque su fotocamere con sensori un po' piu' grandi d'accordo.
Ma su sensori minuscoli, in pratica, quali sono questi benefici?
E' vero che non hai molta possibilità di agire sulla profondità di campo.
Sui tempi però agisci esattamente come su una reflex.
Se vuoi fare una foto in notturna l'unica è contare su un cavalletto e su una macchina che ti consenta di settare i tempi almeno fino a 15-20 secondi...
spostato in MONDO COMPATTE E BRIDGE
MOVED!!
>bYeZ<
E' vero che non hai molta possibilità di agire sulla profondità di campo.
Sui tempi però agisci esattamente come su una reflex.
Se vuoi fare una foto in notturna l'unica è contare su un cavalletto e su una macchina che ti consenta di settare i tempi almeno fino a 15-20 secondi...
Credo che anche le compattine automatiche consentano le lunghe pose (almeno quelle che ho avuto modo di provare).
Quello che non consentono di fare è di scattare in priorità di tempi (vera, non solo per le lunghe pose), in priorità di diaframmi o totalmente in manuale.
Il resto lo fanno, magari in un range limitato, ma lo fanno.
e dici poco ? sono le cose che consentono di personalizzare le foto.
Ho provato a fare un pò di macro o pseudo tale (cioé fotografare oggetti medio piccoli) con una compatta tutto automatica (solo +2/-2 esposizione) e con una vecchia coolpix 5400 che ha molte regolazioni quasi come una buona reflex.
Se fotografo in piena luce non ci sono molte differenze tra le due, ma verso sera o nelle giornate molto nuvolose, la compattina apre tutto il diaframma e la profondità di campo é uguale a zero.
Le cose che mi mancano rispetto alla coolpix 5400 sono ad esempio, il controllo della messa a fuoco e dell'esposizione (p. tempi, p. diaframmi o manuale), la possibilità di scegliere il tipo di luce (nella automatica é molto più limitata, ad esempio non c'é la possibilità di tararla puntando su uno sfondo di colore appropraiato).
La differenza quindi sta proprio in quelle cose che la compattina auto non ha. La coolpix ha in pratica molti settaggi quasi come una buona reflex e ciò sovente fa la differenza tra le due.
L'unico motivo per cui uso a volte la compattina (quando c'é molta luce) é che ha un bel monitor da 3", mentre la vecchia coolpix ne ha uno da 1e qualcosa pollici su cui si vede ben poco.
Ma come versatilità d'impiego non c'é paragone, la coolpix con tutte le sue regolazioni è di gran lunga meglio !
Se poi uno fa foto "punta e scatta, se viene ... bene ... altrimenti é lo stesso ..." meglio l'automatica, se non altro non spreca 2-300 euro !
TimoteoX
27-11-2009, 12:02
io faccio una sostanziale differenza:
reflex-> è la macchina per fare 'LE FOTO', che riproduce perfettamente quello che voglio fotografare, che mi da modo di creare utilizzando il diaframma e i tempi...
compattina-> è la macchina per le istantanee, per le foto veloci, da usare quando non c'è il tempo per studiare la composizione o tutti i dettagli, una tuttofare che deve essere veloce ed affidabile.
bridge-> una via di mezzo tra le due (ma che personalmente non capisco, visti i prezzi così alti pari alle reflex entry level).
Andiamo con ordine (spero che non dia fastidio questo mio modo di quotare:) ):
e dici poco ? sono le cose che consentono di personalizzare le foto.
Sto appunto cercando di capire quali sono queste personalizzazioni delle foto che i controlli manuali (priorità di diaframmi, tempi o totalmente manuale) permettono in più su di una compattina con sensore minuscolo.;)
Se fotografo in piena luce non ci sono molte differenze tra le due, ma verso sera o nelle giornate molto nuvolose, la compattina apre tutto il diaframma e la profondità di campo é uguale a zero.
Sicuro che la tua compatta non sia qualche vecchio modello con sensori molto più grandi rispetto a quelli in circolazione oggi (tipo alcune vecchie olympus)?
Io sinceramente quando fotografo, anche in modalità pseudo-macro, non ho mai notato il problema della profondità di campo, sempre piuttosto estesa visto le dimensioni minuscole del sensorino della mia attuale ixus 70 (e fotografo con scarsa luce, visto che sono per lo più foto subacquee).
Le cose che mi mancano rispetto alla coolpix 5400 sono ad esempio, il controllo della messa a fuoco e dell'esposizione (p. tempi, p. diaframmi o manuale)
Ok che ti manchino.;)
Sto appunto cercando di capirne il perchè: su sensori piccini la profondità di campo è veramente molto estesa anche alle massime aperture, quindi non si può agire sul diaframma per separare i piani.
A questo punto tanto vale avere sempre il diaframma sempre alla massima apertura possibile per minimizzare il rischio di mosso; che poi è praticamente quello che succede in automatico (con eccezione della modalità panorama che privilegia il diaframma eventualmente appena un po' più chiuso anche in grandangolo per avere veramente tutto a fuoco!).
Le cose che mi mancano rispetto alla coolpix 5400 sono ad esempio...la possibilità di scegliere il tipo di luce (nella automatica é molto più limitata, ad esempio non c'é la possibilità di tararla puntando su uno sfondo di colore appropraiato).
Intendi il bilanciamento del bianco?
Tutte le compattine che ho avuto modo di provare lo fanno:boh: .
E comunque per questo non sarebbe più utile la possibilità di salvare in raw anzichè i controlli manuali?
io faccio una sostanziale differenza:
reflex-> è la macchina per fare 'LE FOTO', che riproduce perfettamente quello che voglio fotografare, che mi da modo di creare utilizzando il diaframma e i tempi...
compattina-> è la macchina per le istantanee, per le foto veloci, da usare quando non c'è il tempo per studiare la composizione o tutti i dettagli, una tuttofare che deve essere veloce ed affidabile.
bridge-> una via di mezzo tra le due (ma che personalmente non capisco, visti i prezzi così alti pari alle reflex entry level).
Più o meno sono d'accordo, ma con qualche eccezione, ad esempio la sony qualche anno fa produsse una compatta/bridge con un sensore aps-c:eek:
Ci si poteva "sfiziare" molto, pur non essendo una reflex.
AlphaGamma
27-11-2009, 13:57
Anche senza essere esperti (ed io non lo sono), ed anche se è vero che la compatta offre molte meno possibilità rispetto alla reflex, ci sono dei vantaggi. Il fatto di poter un minimo scegliere l'apertura del diaframma permette comunque di scegliere (anche se limitatamente) la profondità di campo, per esempio nel fare foto a soggetti relativamente vicini. Ovviamente senza la pretesa di ottenere risultati come quelli di una reflex.
Per quanto riguarda i tempi, poi c'è la possibilità (anche qui con tutti i distinguo ed i però) di dare dinamicità alla scena.
In conclusione senza voler strafare, sarebbe fantastico avere quel minimo di creatività in più oltre ai vantaggi delle compattine.
arecce71
27-11-2009, 14:19
spesso si commette l'errore di paragonare una compatta ad una reflex, cosa sbagliata.
Per una compatta avere i controlli manuali non significa voler fare concorrenza alle reflex ma voler semplicemente emergere sulle altre compatte punta e scatta.
é vero che anno range di applicazione limitati ma comunque consentono un minimo di possibilità che altrimenti non hai e che per l'utente medio va più che bene.
Esistono oggi in commercio compatte dalle ottime caratteristiche che grazie ai settaggi manuali forniscono comunque ottime foto (anche in raw) vedi panasonix LX3 o simili, decenti anche per fotografi esperti che non sempre vogliono portasi al seguito tutto il kit reflex.
Personalmente con la LX3 nonto grossi vantaggi (di sera e al chiuso), grazie ai comandi manuali, che non avevo con le precedenti compatte.
spesso si commette l'errore di paragonare una compatta ad una reflex, cosa sbagliata.
Per una compatta avere i controlli manuali non significa voler fare concorrenza alle reflex ma voler semplicemente emergere sulle altre compatte punta e scatta.
é vero che anno range di applicazione limitati ma comunque consentono un minimo di possibilità che altrimenti non hai e che per l'utente medio va più che bene.
Esistono oggi in commercio compatte dalle ottime caratteristiche che grazie ai settaggi manuali forniscono comunque ottime foto (anche in raw) vedi panasonix LX3 o simili, decenti anche per fotografi esperti che non sempre vogliono portasi al seguito tutto il kit reflex.
Personalmente con la LX3 nonto grossi vantaggi (di sera e al chiuso), grazie ai comandi manuali, che non avevo con le precedenti compatte.
Probabilmente mi sono espresso male io, ma io non voglio paragonare le compatte alle reflex, nè tantomeno dire che le compatte facciano brutte foto.
Quello che mi (e vi) chiedo è se i comandi manuali, e più specificatamente la possibilità di lavorare in priorità di diaframmi, di tempi, o totalmente in manuale, diano la possibilità di fare foto diverse dai soli controlli automatici su sensori piccoli.
Cioè di fare delle foto che i soli comandi automatici non permettono.
A me sembra "quasi" di no per i limiti insiti nel sensore stesso.
Su sensori così piccoli il fattore profondità di campo è praticamente ininfluente.
Quel poco range che il sensore offre è praticamente gestito dalle modalità "ritratto" (tutto aperto per sfocare un minimo lo sfondo se mooooolto distante dal soggetto) e "panorama" (diaframma un po' più chiuso per mettere a fuoco da 2cm a infinito!).
Per quanto riguarda i tempi, poi c'è la possibilità (anche qui con tutti i distinguo ed i però) di dare dinamicità alla scena.
:mano: ecco, questa, secondo me, è l'unica cosa che le "scene" preimpostate non riescono a gestire.
arecce71
28-11-2009, 13:57
Quello che mi (e vi) chiedo è se i comandi manuali, e più specificatamente la possibilità di lavorare in priorità di diaframmi, di tempi, o totalmente in manuale, diano la possibilità di fare foto diverse dai soli controlli automatici su sensori piccoli.
Cioè di fare delle foto che i soli comandi automatici non permettono.
Non ho mai usato una reflex, ma scatto sempre in manuale perchè noto comunque dei vantaggi rispetto alle impostazioni automatiche, della mia LX3.
Soprattutto, come già detto, in notturna e in ambienti chiusi cioè in quelle situazioni dove un automatica molto prbabilmente va in crisi.
Considera, sempre per la mia lx3, che ha un ottica Leica f2.0 che difficilmente si trova su compatte e quindi si fa sentire.
per giudizi più approfonditi chiedi al forum dedicato alla lx3
PS parlo della lx3 perchè è l'unica che posseggo.
PS parlo della lx3 perchè è l'unica che posseggo.
Sono andato a vedere le caratteristiche tecniche: alla faccia della compatta!:eek:
Sulla lx3 il sensore è più grande delle normali compatte (che ormai sono tutti da 1/2.5, mentre sulla tua è da 1/1.63), aggiungici un'apertura massima f2.0 contro la classica f2.8 ed ecco spiegato perchè sulla tua fotocamera i controlli manuali hanno un senso!:mano:
Sai se esiste una custodia subacquea per la lx3?
Per fotografare sott'acqua sembra la compatta ideale!
arecce71
29-11-2009, 08:40
mi dispiace ma non lo so e non ne ho sentito parlare di una custodia subacquea. dovresti vedere sul sito panasonic
Sul sito Panasonic avevo già visto, chiedevo se eri a conoscenza di custodie di terze parti.
Grazie comunque.
i controlli manuali "servono" (o meglio sono indispensabili, non se ne può fare a meno) quando si fanno foto "particolari", in condizioni difficili, ecc...
Se ci si limita a fare foto "normali" in condizioni ottimali di illuminazione, ecc..., ovviamente la differenza é poca o nulla.
Io ad esempio faccio foto "naturalistica", sopratutto funghi anche di piccole o piccolissime dimensioni, ed ho necessità assoluta che tutta la scena sia perfettamente a fuoco (dal primo piano a tutto lo sfondo. Lo sfondo mi da informazioni circa l'habitat, le piante presenti, ecc...).
Quindi ho bisogno di un sistema con la massima profondità di campo possibile, con un buon macro, con molte regolazioni per quanto riguarda il tipo di luce, un flash decente, ecc... un obiettivo con una buona escursione focale (da macro a tele...) ecc...
Potrei ottenere il tutto con una buona reflex con tutti gli accessori (vari obiettivi, ecc...), ma ci sarebbero alcuni problemi:
1) quanto costerebbe il tutto ?
2) quanto pesa (me lo devo portatre in giro tutto il giorno, nei boschi, in montagna, ...) ?
3) se si mette a piovere va tutto a bagno (oltre a me stesso) ?
Ricordo un amico (purtroppo ormai defunto) che andò a fare un giro in comitiva sul Monte Rosa - punta Indren ad oltre 3000 m. di quota, munito di tutta la sua attrezzatura (reflex, obiettivi, macro, flash, cavalletto di robustezza adeguata, ecc...). Durante l'escursione si misse a piovere ed a nevicare (anche se eravamo ad agosto) e nonostante zaini impermeabili ecc... finì tutto in un bagno di acqua e ... di sangue.
Al rientro, l'attrezzatura dovette andare tutta in assistenza, senza contare la fatica orba a portarsi appresso tutto quanto ...
Una bella compattina con tutti i comandi (od una bridge) avrebbero soddisfatto egregiamente le sue esigenze senza creargli tutti quei problemi.
Certo avrebbe dovuto rinunciare a qualcosa in fatto di qualità ma, a pensarci bene no. Con tutta la sua attrezzatura, visto il tempo, non riuscì nemmeno ad aprire le borse, avese avuto una compatta forse qualche foto sarebbe riuscito a farla ...
in sostanza: Uso di solito una compatta (con monitor orientabile) e non una reflex sopratutto per due motivi: comodità e leggerezza (se mi serve un cavalletto me ne basta uno piccolino da quattro soldi ...) e profondità di campo spinta all'estremo.
Però nel contempo mi sono molto utili tutte quelle "opzioni" che possiedono le buone reflex.
Con ciò non voglio dire che una compatta sia come una reflex ...
Se però, ci si limita a scattare impostando la sensibilità minima che la fotocamera consente, i risultati non sono malvagi, il tutto con molti meno problemi che usando una reflex.
Se poi, invece, si fotografa in condizioni normali di luce, non si fanno foto particolari, ecc... anche una compattina da quattro soldi tutta automatica può dare risultati soddisfacenti.
astrolabe
02-12-2009, 23:22
Il tuo amico è stato sfortunato.....per il tempo...
il suo intento era di fare foto che con una compatta non avrebbe mai potuto fare...
portandola....al posto di....
le sue esigenza sarebbero state sicuramente da rivedere a prescindere;)
Chelidon
07-12-2009, 17:47
Secondo me il vantaggio c'è ed è una questione di riproducibilità e controllo del risultato.
Certo, dipende molto da come uno vuole usare una compatta, se come dici te solo per fare istantanee senza tanti problemi sono d'accordo è inutile infatti è per questo che le chiamano punta-e-scatta (be' ma allora provocatoriamente :Perfido: per questo basta quasi prendersi un cellulare con fotocamera: ce l'hai sempre a dietro e senza tanti problemi via e dai pure meno nell'occhio).
Però se uno semplicemente così come fa con la reflex volesse scattare sapendo quello che fa la macchina quelle modalità sono molto utili: un automatismo è anche fatto per funzionare bene in condizioni normali e non è detto che sia il caso in cui ti trovi tu, ma a parte questo se non puoi prevedere come si comporta e su cosa basa le sue scelte diverrebbe frustrante cercare di fare qualcosa come vuoi te (non è detto che l'automatismo faccia sempre la scelta giusta, ma by-passandolo a priori sai già che dovrai prendertela solo con te e ciò è di sicuro pure molto più educativo dal punto di vista fotografico); al di là del semplice controllo sull'esposizione un po' più libero che già l'automatismo puro preclude o limita molto nei suoi canoni, mettiamo ad esempio (sono solo alcuni esemplificativi) usare una sensibilità specifica quando la macchina farebbe una scelta diversa, oppure un tempo che ti permetta un minimo panning o effetti di mosso o fisso sui movimenti o ancora una pdc maggiore.
Sì ho scritto giusto, :p perché anche se è vero che in generale le compatte non presentano sfocato degno di nota...
Sicuro che la tua compatta non sia qualche vecchio modello con sensori molto più grandi rispetto a quelli in circolazione oggi (tipo alcune vecchie olympus)?
Io sinceramente quando fotografo, anche in modalità pseudo-macro, non ho mai notato il problema della profondità di campo, sempre piuttosto estesa visto le dimensioni minuscole del sensorino della mia attuale ixus 70.
Dimentichi che la pdc dipende anche dalla distanza del soggetto (anche senza arrivare al caso esemplare della macro dove si nota facilmente, se si cerca di avere il piano del soggetto a confronto con qualcosa di parecchio lontano l'effetto c'è usando buone aperture). Il fatto che sulla tua Ixus non l'hai mai visto, in realtà è verissimo e ne sono sicuro, ma paradossalmente è proprio perché lì non c'è il controllo di apertura.. :O (aspetta, aspetta che ti sorprendo! :p )
Non ti sei mai chiesto perché non ci sia, :Perfido: non è solo per il fatto dell'automatismo, anzi ne è una sua :p conseguenza: per risparmiare visto che tanto sono punta-e-scatta, sulle Ixus non c'è proprio l'iride :eek: e quel finto diaframma chiuso per allungare l'esposizione lo raggiungono con un filtro ND integrato! :Prrr:
(e fotografo con scarsa luce, visto che sono per lo più foto subacquee) Mi meraviglia proprio il fatto che tu usandola in condizioni difficili (e quelle mi sembrano estreme :sofico:), non ti consideri che qualche manualità ti potrebbe aiutare molto? :confused:
Ad esempio se tu potessi regolare la "forza" del flash sott'acqua (a parte il problema di pulviscolo enorme causato dalla sua vicinanza all'obiettivo) non ti potrebbe aiutare nell'esporre più correttamente in questo caso critico dove sei stiracchiato fra i due estremi di una portata bassa e del rischio di bruciare negli scatti più ravvicinati. E mettiamo che per assurdo l'AF in automatico ti becca l'anemone dietro al gamberetto del primo piano ravvicinato e ti fa perder tempo ogni volta che ti sposti di poco, non saresti più sicuro nel fissare te la messa a fuoco alla minima distanza e magari spostarti leggermente fino al punto giusto da esser sicuro di riprendere con le dimensioni maggiori il soggetto della macro?
Oppure un bilanciamento del bianco completamente manuale o meglio ancora (come fai notare tu) poter recuperare qualcosa nelle ombre e bilanciamenti più che da un jpeg tosato dalla componente blu da un formato raw. Oppure trovare un compromesso fra un tempo per quella situazione al limite dell'adeguato, per poter così abbassare a sensibilità che non ti renda ancora più difficile poter recuperare qualcosa. :stordita:
Comunque è vero non è certo nell'uso più comune che se ne apprezza l'utilità, ma in condizioni un po' più difficili poter contare su cose come queste un po' più avanzate (sì lo so, :p ti ho allargato un pochino il discorso anche a comandi manuali in senso lato, perché di solito sono quelli che si accompagnano a quelle modalità sulle compatte appena più avanzate di una punta-e-scatta) delle scene preimpostate può fare la differenza, secondo me.
A questo punto tanto vale avere sempre il diaframma sempre alla massima apertura possibile per minimizzare il rischio di mosso; che poi è praticamente quello che succede in automatico (con eccezione della modalità panorama che privilegia il diaframma eventualmente appena un po' più chiuso anche in grandangolo per avere veramente tutto a fuoco!).
Però metti solo, per assurdo, che non puoi cambiare l'esposizione agendo sui tempi (mettiamo che ti serve per forza quello e di ragioni realistiche ne puoi trovare tranquillamente) e allo stesso modo preferisci evitare troppa piallatura fissando la sensibilità alla minima disponibile, secondo me non ti resterebbe altro da fare, se a questo punto vuoi controllare l'esposizione, che agire sulla variabile del diaframma e staresti lavorando infatti in Tv. ;) (tant'è che pure sulla tua Ixus che è in pratica a diaframma fisso hanno preferito poter avere almeno la possibilità di abbassare l'esposizione con un valore dell'ND piuttosto che niente)
Chelidon
07-12-2009, 17:54
Sulla lx3 il sensore è più grande delle normali compatte (che ormai sono tutti da 1/2.5, mentre sulla tua è da 1/1.63), aggiungici un'apertura massima f2.0 contro la classica f2.8 ed ecco spiegato perchè sulla tua fotocamera i controlli manuali hanno un senso!:mano:
Ocio che, anche se è vero che quella macchina è formidabile, non è che sia poi così grande il sensore né l'apertura almeno per quanto riguardo lo sfocato ci vuol ben altro (f/2 è comunque un record per compatte, anche se non sono rare le f/2.8 alla minima focale, per i sensori la cosa era analoga fino a qualche anno fa non era difficile trovarne coi 1/1.6 o gli 1/1.8 o persino 2/3 adesso ormai la maggior parte è ben più sotto con rare e costose eccezioni e ciò influisce più che altro sul rumore più che sullo sfocato)
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