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View Full Version : Serve una rivoluzione...ma contro chi?


mrhanky
12-11-2009, 22:23
Premessa:
Il quesito nasce da una discussione abbastanza coinvolgente, e anche piuttosto rara a dire la verità, almeno per quel che mi riguarda, visto che di solito non escono mai discorsi con temi troppo impegnativi, ma si finisce sempre a parlare di fesserie e cose di poco conto, segno che forse il problema inizia a sentirsi anche tra i giovani.

Si parte dai problemi come il lavoro, il caro vita, i soldi che non bastano mai, e si arriva alla politica (niente di nuovo sotto il sole), poi qualcuno dice:
Basta, bisogna fare la rivoluzione!
Non credo di essere l'unico ad aver pensato che cosa ci abbia portato ad una situazione di decadimento come quella che stiamo vivendo, in tutti i settori, nel lavoro, nella politica, nel semplice rapporto tra le persone.
Dal mio parere scaturisce questa risposta:
Se ti dicessi contro chi fare questa rivoluzione, cambieresti idea!
Segue un plebiscito di pareri negativi contro il governo corrotto, la classe politica, i sindacati....confesso che mi sono sentito una voce fuori dal coro, penso di esserlo, ma non per questo sento che la mia opinione sia meno solida della loro, anzi il contrario.
E se ti dicessi che la rivoluzione la devi fare contro i tuoi genitori, contro la generazione che ci ha preceduto? che si sono arricchiti togliendo le opportunità e restando ben saldi alle loro comode poltrone? sei ancora disposto a farla?.

Qualcuno ha vacillato, io non pretendo di avere ragione, ma è facile alzare il dito contro Berlusconi, perchè è un bersaglio facile e perchè ha le sue colpe, ma è difficile dover ammettere che forse c'è qualcuno in casa propria che ne ha di più grandi. Penso sia anche più che ragionevole pensarlo, visto che il problema è molto radicato, di radici più profonde di quanto una cattiva gestione politica possa giustificare.

Io sono di questo parere, un conflitto contro l'eredità che abbiamo ricevuto, molto più che contro la classe politica.
E voi da che parte state? Contro chi fareste la rivoluzione?

kpaso
12-11-2009, 22:29
....E voi da che parte state? Contro chi fareste la rivoluzione?

Forse...

Credo...

Paradossalmente contro noi stessi, contro il nostro modo di essere, contro come abbiamo trattato noi, gli altri e il pianeta...

Dream_River
12-11-2009, 23:03
Non farei nessuna rivoluzione, vivo nel 2009 è ho abbastanza spirito civico per non sentirmi legittimato in nome dei miei interessi e non sono abbastanza ubriaco di ideologia per mettermi a sovvertire la democrazia

Semmai mi impegno politicamente per poter un giorno vivere in una liberal-democrazia

Oppure mi impegno economicamente per lo stesso obiettivo, risparmiando i soldi per emigrare :asd:

lowenz
12-11-2009, 23:05
E voi da che parte state? Contro chi fareste la rivoluzione?
Io farei come Pierino Brunelli una quindicina di anni fa!

http://www.youtube.com/watch?v=779hnNwDDx0

:sofico:

EDIT: http://www.youtube.com/watch?v=ymnO12L0sbA :rotfl:

Fides Brasier
12-11-2009, 23:09
ma è difficile dover ammettere che forse c'è qualcuno in casa propria che ne ha di più grandi.ma perche' mai "in casa propria"? la gente si muove e opera nel perimetro delle regole che vengono stabilite dalla politica e che vengono diffuse dai media.
se fino a poco tempo fa c'erano leggi che permettevano di andare in pensione a quarantacinque anni, usufruirne non e' rubare ma anzi e' sciocco non approfittarne.
e se oggi la gente non ha consapevolezza del proprio disagio perche' gli viene mascherato dai media (che come sappiamo in italia sono controllati dalla politica), perche' mai guardare in casa propria?

Matteo Trenti
12-11-2009, 23:09
Contro chi fareste la rivoluzione?


E' da molto che non scrivo sul forum ma prima di andare in nine esprimo una mia profonda convinzione: dato che il signor B ormai governa (si fa per dire :rolleyes:) da 15 anni, è Lui solo la causa dello schifo in cui versa il nostro paese. Ecco io però la Rivoluzione non la farei contro di lui e neanche contro chi lo vota, io farei la Rivoluzione contro la cara Madre Natura che continua a dargli tempo... :mad:

frankytop
12-11-2009, 23:19
Pensierino della notte.:O

L'unica rivoluzione ragionevole che si possa fare consiste nel reinventarsi,nel riformare il modo di pensare di fare ed agire.Cosa ovviamente diffcile da realizzarsi.

Per il resto io me la piglio con chi in passato è stato comunista,prima della caduta del muro di Berlino perchè per colpa loro,per la loro ottusità ideologica hanno materialmente impedito che in Italia potesse esistere una democrazia compiuta.
Non era infatti pensabile un periodico ricambio politico permettendo che i comunisti andassero al potere,ovviamente e giustamente,quindi la mancanza di una alternativa di governo ha portato a quella degenerazione di gestione del denaro e della cosa pubblica i cui effetti sono tuttora presenti.

In Germania ad esempio c'erano i socialdemocratici e dunque l'alternanza era possibile e c'è stata;non è che il ricambio sia strettamente indispensabile,in Giappone ad esempio è dagli anni cinquanta che governa una coalizione di destra e solo nel 2009 c'è una maggioranza di sinistra.
Quello che conta è la possibilità anche solo potenziale di un ricambio della dirigenza politica con quella competizione e vantaggi annessi che ciò comporta.

LightIntoDarkness
13-11-2009, 07:58
http://www.youtube.com/watch?v=WnGQGTed_EU

Acrobat
13-11-2009, 08:14
Mi ripugna doverlo dire, ho rifiutato l'idea il più possibile, ma adesso siamo oltre ogni limite: quando non li si può più fermare per vie legali, che opzioni restano?

Due + due fa sempre quattro eh..

Non reagendo, stiamo SCATARRANDO sulla memoria di tutti quelli che nella storia si sono battuti per libertà e diritti(molti dei quali nostri nonni).

Fil9998
13-11-2009, 08:26
la rivoluzione VERA è cambiare nelle persone il modo di considerare se stessi e il rapporto con gli altri!

i politici sono solo uno specchio della qualità media dei cittadini!

se le persone non cominciano ad abbandonare il modo di pensare ed agire "fotti il prossimo prima che fottano te, io sono migliore degli altri e che questi crepino quanto prima così ne trarrò vantaggio" non ci sarà nessun miglioramento, MAI.


smettere di ragionare e vivere da caimani e ESSERE Uomini con la U maiuscola... qusta è l'unic arivoluzione fruttuosa.


la classe politica e dirigente cambierà di conseguenza.


fre l'altro in italia ci vuole anceh poco: la classe caimana dirigente attuale è fatta i 60/70 enni ... fra massimo 10 anni SE I GIOVANI SAPRANNO NON ESSERE CAIMANI sti vecchi dinosauri passereranno a miglior vita, il paese nel frattempo sarà uno sfacelo con nessuno spazio per i furbi che vivono sulle spalle degli altri...

ma con un immenso spazio di RICOSTRUZIONE ONESTA VOLENTEROSA ELABORIOSA, fatta da persone veramente NUOVE "dentro"...


io guardo a questa crisi come alla cometa che estinse i dinosauri: fun un brutto periodo per il pianeta, ma si voltò pagina nella storia.

Fil9998
13-11-2009, 08:35
[QUOTE=Acrobat;29667656]che opzioni restano?

/QUOTE]

Mai letta la storia di Gandhi??






SE la maggioranza degli italiani VERAMENTE fosse matura per un "essere migliori" basterebbe che smettesse di guardare la TV, di comperare prodotti INUTILI e dannosi in quanto motore di una economia e stile di vita dannosi,

e non dico neanche scendesse in piazza prender manganellate, ma

semplicemente se ne stesse a casa dal lavoro per un mese di fila.





sarebbe IPER sufficiente per far capire ai potentati TUTTI che se ne devono andar fuori dalle OO, che c'è un nazione di Uomini maturi e responsabili pronta a sostituirli in meglio.




non serve fare manifestazioni, comizi o altro.

chi vuole oggi fortunatamente ha OGNI informazione possibile da internet, conosco gente di c anni he non ha internet ma che si fa stampare su carta da chi ce l'ha i vari blog di grillo travaglio & co.

giusto per fare esempi.




soprattutto imho è necessario cominciare a SPEGNERE LO SCATOLOTTO LOBOTOMIZZANTE MALEDETTO.

proprio LASCIARLO SCOLLEGATO.


è come smettere di fumare e di drogarsi in definitiva.

riprendiamoci la nostra mente!

Acrobat
13-11-2009, 08:55
la rivoluzione VERA è cambiare nelle persone il modo di considerare se stessi e il rapporto con gli altri!

i politici sono solo uno specchio della qualità media dei cittadini!

se le persone non cominciano ad abbandonare il modo di pensare ed agire "fotti il prossimo prima che fottano te, io sono migliore degli altri e che questi crepino quanto prima così ne trarrò vantaggio" non ci sarà nessun miglioramento, MAI.


smettere di ragionare e vivere da caimani e ESSERE Uomini con la U maiuscola... qusta è l'unic arivoluzione fruttuosa.


la classe politica e dirigente cambierà di conseguenza.


fre l'altro in italia ci vuole anceh poco: la classe caimana dirigente attuale è fatta i 60/70 enni ... fra massimo 10 anni SE I GIOVANI SAPRANNO NON ESSERE CAIMANI sti vecchi dinosauri passereranno a miglior vita, il paese nel frattempo sarà uno sfacelo con nessuno spazio per i furbi che vivono sulle spalle degli altri...

ma con un immenso spazio di RICOSTRUZIONE ONESTA VOLENTEROSA ELABORIOSA, fatta da persone veramente NUOVE "dentro"...


io guardo a questa crisi come alla cometa che estinse i dinosauri: fun un brutto periodo per il pianeta, ma si voltò pagina nella storia.


Può sembrare un controsenso visto quello che ho appena scritto, ma sono d'accordo su tutto eh.
E' che son sfiduciato. Lavoro a scuola, vedo i giovani, e una percentuale preoccupante(non tutti eh, per carità) di loro è completamente plagiata dalla mentalità "fotti il prossimo prima che fottano te" e del "chissenefrega di tizio l'importante è che sto bene io" ecc.

Dream_River
13-11-2009, 09:12
Quanto altruismo in questo forum :asd:

Wolfgang Grimmer
13-11-2009, 09:16
pensare di cambiare le cose in modo pacifico e "democratico" è la più grande utopia del nostro secolo, altro che comunismo e altre ideologie utopiche per eccellenza.
Ma d'altronde siamo riusciti a passare dalla monarchia assoluta alla monarchia eletta (monarchia democratica lol), senza considerare quegli stati moderni e civili che ancora sono sudditi di re e regine.
Non si può credere che basti votare in massa la parte meno marcia per cambiare le cose, il potere economico con la volontà popolare ci si pulisce il culo, e questo un po' ovunque. L'esempio più lampante sono gli USA dove le lobby comandano indipendentemente da chi è il presidente, anzi probabilmente senza appoggi lobbystici Obama sarebbe ancora uno sconosciuto avvocato.
E puntualmente ogni qualvolta succede qualche disgrazia (attentati, colpi di stato) sappiamo solo fare faccine tristi e dire "e vabbeh", mentre i mandanti se la ridono tranquillamente alle nostre spalle.

Mai letta la storia di Gandhi??
io ricordo anche le rivolte VIOLENTE degli indiani contro gli inglesi.
Dannati indiani avrebbero potuto sedersi e votare democraticamente, sicuramente il governo inglese avrebbe tenuto in grande considerazione i loro voti.
Le monarchie si sarebbero potute abbattere stando a casa a fare sciopero dal lavoro?

PazZo!!!
13-11-2009, 09:24
La rivoluzione è necessaria, perché questa intercalatura dei soliti governi non funziona. Sono collegati, litigano proteggendosi a vicenda, e a me pare evidente una stretta relazione esclusiva ai propri fini personali dove escludono ogni qualsivoglia bisogno del paese. E la sinistra che cade una settimana dopo il diritto alla pensione, senza aver fatto nulla per ostacolare Berlusconi, e la destra che si para il sedere con il lodo Alfano, e Luxuria che va nel bagno delle donne, e Barbareschi che è onorevole per hobby, e la carfagna e li e la... Basta...

Per rivoluzione a me basterebbe che le persone lasciassero perdere i propri idealismi, e continuasse ad andare a votare mettendo una bella x che prende tutti i partiti, (come ho fatto io alle provinciali) cosi sono tutti contenti :D e il voto è nullo. E un'utopia, ma vi immaginate un paese dove votano milioni di persone e il 70 - 80 % è voto nullo? Ma siamo lontani, speravo un fallimento delle primarie di sinistra, ma purtroppo i dati dicono che le persone hanno ancora molta fiducia e quindi il sistema continuerà...

La rivoluzione fatta di manganellate non è la via giusta, l'italia non va male per colpa degli italiani, secondo me. E le manganellate ce le diamo fra noi, il problema sta più in alto. Anzi io, al contrario di molti, vedo nel popolo italiano un grande popolo, l'unico che riesce a prenderlo nel posto giusto per anni e continua a camminare senza zoppicare...

Fil9998
13-11-2009, 09:40
spegniamo la tv , smettiamo di fare acquisti ceh non siano quelli INDISPENSABILISSIMI (e ricordo le molte possibilità del KM zero per non ingrassare la grande distribuzione e la mafia deiipermercati) per due mesi, stiamo a casa per due mesi come forma di sciopero generale invece che andar a raccogliere manganellate in piazza.


i politici e potentati passeranno porta a porta come i venditori ambulanti implorando che qualcuno se li caghi ...


non serve andare in piazza, non servono atti eclatanti , non serve chiedere NULLA.

serve CAMBIARE DENTRO TUTTI ASSIEME e si può fare a partire da OGGI!!

Acrobat
13-11-2009, 10:03
spegniamo la tv , smettiamo di fare acquisti ceh non siano quelli INDISPENSABILISSIMI (e ricordo le molte possibilità del KM zero per non ingrassare la grande distribuzione e la mafia deiipermercati) per due mesi, stiamo a casa per due mesi come forma di sciopero generale invece che andar a raccogliere manganellate in piazza.


i politici e potentati passeranno porta a porta come i venditori ambulanti implorando che qualcuno se li caghi ...


non serve andare in piazza, non servono atti eclatanti , non serve chiedere NULLA.

serve CAMBIARE DENTRO TUTTI ASSIEME e si può fare a partire da OGGI!!


Ho capito Fil, tu però stai dipingendo l'evoluzione IDEALE, la cosa più GIUSTA da fare.. però è quasi impossibile.. io intendo questo: se adesso son quasi tutti rincoglioniti, i pochi che si rendono conto della situazione cosa devono/possono fare? Oltre a scappare dico?

mrhanky
13-11-2009, 10:03
la rivoluzione VERA è cambiare nelle persone il modo di considerare se stessi e il rapporto con gli altri!

Certe cose non succedono, SI INSEGNANO!
le persone non cambiano da un giorno a un altro, nessuno si sveglia e dice basta, da oggi smetto di fregare il prossimo e conduco una vita dignitosa, perchè ormai si è abituati a pensare al proprio tornaconto, si è già entrati in un meccanismo in cui per forza di cose devi giocare sporco se vuoi emergere.
Un cambiamento così radicale può accadere solo in caso di eventi eccezionali, disastri naturali, epidemie, dove le persone sono costrette a recuperare valori essenziali che oggi sono ignorati e sepolti da leggi economiche, tv e pubblicità.
Oppure cominciamo ad educare i nostri figli (cosa che non hanno fatto i nostri genitori) a fare le cose perbene.
Non sarà certo la classe politica a fare questo.
Berlusconi, Mastella, Barbareschi? se domani sparissero non cambierebbe una virgola.

baolian
13-11-2009, 12:00
Contro chi fareste la rivoluzione?

Dipende da ciò che cerchi:
se quello che vuoi è la vendetta, allora puoi anche fare una rivoluzioni verso le precedenti generazioni.
Se invece cerchi il cambiamento delle cose, allora la rivoluzione dovresti farla verso chi OGGI è avvinghiato al proprio scranno e pur di non perdere potere è disposto a qualsiasi nefandezza nei confronti di chi quel potere lo subisce.

Franco2
13-11-2009, 12:25
Contro chi fareste la rivoluzione?

Contro gli italiani, per salvare l'Italia.
Hai voglia a dare contro la generazione che ci ha preceduto. Noi siamo fatti della stessa pasta, cresciuti nello stesso brodo culturale. Solo che siamo quelli rimasti con il cerino in mano.

Dream_River
13-11-2009, 12:57
dove le persone sono costrette a recuperare valori essenziali che oggi sono ignorati e sepolti da leggi economiche, tv e pubblicità.


Step 2: I valori "essenziali"

Si accettano scommesse per il prossimo step 3: i rituali :sofico:

Balthasar85
13-11-2009, 13:14
Io sono di questo parere, un conflitto contro l'eredità che abbiamo ricevuto, molto più che contro la classe politica.
E voi da che parte state? Contro chi fareste la rivoluzione?
E' sempre la soluzione più facile quella.
Tutti bravi a dar la colpa a chi c'era prima (il precedente Governo, il precedente politico, il precedente..) quando poi alla fine c'è sì una situazione pregressa che ha portato a questo (c'è sempre!!) ma quella situazione pregressa non impedisce di far qualcosa per il futuro, per far qualcosa di meglio basta la volontà di tutti.

Detto questo, il combattere un singolo uomo non fa cadere tutta la struttura che c'è dietro, i problemi o le situazioni negative.. il fine ultimo di una rivoluzione è, oltre quello di tagliare una testa, quello di riunire tutta una popolazione sotto un unico ideale, sotto un'unica bandiera.
Credi che il fascismo in Italia sia caduto solo perché è stato ucciso un oratore? No, non è questo il motivo, quello è stato solo uno dei risultati dell'equazione "rivoluzione". Quello che ha fatto cadere il fascismo in Italia è stata la voglia dei più, incanalata dalla Rivoluzione, al cambiamento al dire "no" a quel che c'era prima in favore del nuovo.

Detto questo, l'obiettivo di una rivoluzione non necessariamente è il produttore materiale del problema, basta che sia un personaggio che incarni il malessere della popolazione e che, con la sua caduta, segni lo spartiacque tra il periodo "buio" ed il periodo "tutto è possibile".


CIAWA

blamecanada
13-11-2009, 18:19
La rivoluzione è necessaria, perché questa intercalatura dei soliti governi non funziona. Sono collegati, litigano proteggendosi a vicenda, e a me pare evidente una stretta relazione esclusiva ai propri fini personali dove escludono ogni qualsivoglia bisogno del paese. E la sinistra che cade una settimana dopo il diritto alla pensione, senza aver fatto nulla per ostacolare Berlusconi, e la destra che si para il sedere con il lodo Alfano, e Luxuria che va nel bagno delle donne, e Barbareschi che è onorevole per hobby, e la carfagna e li e la... Basta...

Per rivoluzione a me basterebbe che le persone lasciassero perdere i propri idealismi, e continuasse ad andare a votare mettendo una bella x che prende tutti i partiti, (come ho fatto io alle provinciali) cosi sono tutti contenti :D e il voto è nullo. E un'utopia, ma vi immaginate un paese dove votano milioni di persone e il 70 - 80 % è voto nullo? Ma siamo lontani, speravo un fallimento delle primarie di sinistra, ma purtroppo i dati dicono che le persone hanno ancora molta fiducia e quindi il sistema continuerà...
A me sembra un discorso qualunquista.

Se tutta l'Italia si astenesse, e Berlusconi fosse l'unico ad andare a votare e votasse se stesso, le elezioni sarebbero valide lo stesso, e controllerebbe tutto il parlamento.

Ci sono già dei Paesi in ci c'è un astensionismo molto elevato, negli stati uniti l'astensionismo alle elezioni parlamentari di solito è circa del 60%, in Slovenia, per l'elezione del parlamento europeo l'astensionismo è stato alle ultime elezioni superiore al 70%.

Bisogna votare qualcuno, e se nessuno ci soddisfa fondare un partito. L'astensionismo è inutile.



La rivoluzione sarebbe semplicemente che le persone cominciassero a informarsi ed a leggere di piú. A quel punto voterebbero anche diversamente.

Se poi, quando accadesse questo, qualcuno volesse sovvertire le scelte democratiche sarebbe legittimo difendere la democrazia anche con la forza, ma di per sé in una democrazia formale non è necessario prendere le armi per cambiare governo.

Fil9998
13-11-2009, 18:27
Ho capito Fil, tu però stai dipingendo l'evoluzione IDEALE, la cosa più GIUSTA da fare.. però è quasi impossibile.. io intendo questo: se adesso son quasi tutti rincoglioniti, i pochi che si rendono conto della situazione cosa devono/possono fare? Oltre a scappare dico?

imho sensibilizzare i conoscenti, quelli che già hanno dei dubbi.

la storia insegna che non è mai più del 40% di cittadini politicamente motivati che cambia le sorti del paese... il restante 60% è zavorra che come non si muove ora, così non si muove comunque. è il tipo di persone che se sta crepando di fame è capace di non sentire i crampi dello stomaco fino a che non glielo dice qualcun altro...

inutile perrderci tempo...

soprattutto non credo in cortei, manifestazioni parate e atti di forza:

se dovessero scendere in piazza milioni di italiani per 15 giorni la risposta sarebbe l'esercito!

però se milioni di italiani cambiano abitudini di spesa e di vita...
e se nel momento di "far casino" invece ceh scendere compatti in piazza a farsi randellare si fa resistenza civile NON muovendosi da casa e NON lavorando... insomma BLOCCANDO il paese...



cazzo vuoi che facciano i potenti?

come insegna cossiga la cosa che temono sono i movimenti pacifici, abbiamo visto che bell'apposta lasciano passare i facinorosi per aver la scusa di randellare TUTTI, signore indifese di mezza età comprese...

imho l'unica è SMETTERE di fare i cittadini-capre. MA ANCHE SMETTERE DI FARE CORTEI E MANIFESTAZIONI UTILI SOLO A FARSI MASSACRARE E A CREARE LA SCUSA PER UNA REPRESSIONE BRUTALE.

NON compriamo! NON consumiamo ! NON produciamo! NON li ascoltiamo!

mica posson andaere in milioni di case a costringere con la forza la gente ad andare al lavoro e a spender soldi e a fare telefonate o guardare la TV.

PazZo!!!
13-11-2009, 18:31
guarda che io non ho parlato di astensionismo, perché so che astensionismo = menefreghismo. Io ho parlato di annuallare il proprio voto, che è diverso. E' comunque un'utopia e lo riconosco ma finche tu voti o l'uno, o l'altro quando tutti questi signori hanno avuto la loro disastrosa possibilità, significa dimostrare fiducia, quando invece non lo è, è invece la semplice selezione del male minore che però viene sempre interpretata come, appunto, FIDUCIA!!!

quote: e se nessuno ci soddisfa fondare un partito
si ve, metticiti pure tu, tanto tu fondi il tuo partito con i tuoi bellissimi ideali, e poi per farlo resistere alle coalizioni (che sono una vergogna) ti devi appunto coalizzare abbattendo i propri ideali con una serie di compromessi che annullano l'effettiva validità del tuo partito. Cé qualcosa che non va...

mrhanky
13-11-2009, 18:44
E' sempre la soluzione più facile quella.
Tutti bravi a dar la colpa a chi c'era prima (il precedente Governo, il precedente politico, il precedente..) quando poi alla fine c'è sì una situazione pregressa che ha portato a questo (c'è sempre!!) ma quella situazione pregressa non impedisce di far qualcosa per il futuro, per far qualcosa di meglio basta la volontà di tutti.


Facile o difficile, per me è così, c'è poco da fare, inutile nascondersi dietro un dito, chi c'era prima e continua ancora ad esserci ha dato il contributo maggiore a creare questa situazione.
In realtà poi mi sembra la soluzione più difficile, quelli che hanno avuto la strada spianata credi che siano disposti a combattere, per permettere che quella stessa strada sia percorribile da tutti?
Io mi ripeto, la volontà di tutti non arriva dal nulla, tu citi la fine del fascismo, ma quella fine fu segnata anche da un episodio che adesso è nella storia, la guerra.
Qualcuno disse "è nei cambiamenti che troviamo uno scopo", e io ne sono fermamente convinto, non si decide da un giorno a un altro di cambiare le cose, l'uomo è un animale tendenzialmente abitudinario e restio a sconvolgere le proprie abitudini senza un evento che lo costringa.

PazZo!!!
13-11-2009, 18:56
IO sono comunque d'accordo con il discorso di Balthasar85, tralasciando la parte "la volontà di tutti." che è un'utopia della stessa fattura del mio voto nullo. Comunque le possibilità per migliorare concretamente le cose ce ne sono. A me da artigiano ne vengono in mente diversi, subito attuabili, che mi migliorerebbero enormemente la vita senza nemmeno toccare le tasse... Pensa tè. quasi te le elenco! Ma niente di tutto questo viene attuato. Sono troppo impegnati a spostare il cuneo fiscale :asd:

Wolfgang Grimmer
13-11-2009, 18:58
La rivoluzione sarebbe semplicemente che le persone cominciassero a informarsi ed a leggere di piú. A quel punto voterebbero anche diversamente.

Se poi, quando accadesse questo, qualcuno volesse sovvertire le scelte democratiche sarebbe legittimo difendere la democrazia anche con la forza, ma di per sé in una democrazia formale non è necessario prendere le armi per cambiare governo.

ma cosa fare quando sono proprio quei "qualcuno" a guidare la volontà popolare? Sperare che tutto il mondo cominci improvvisamente ad informarsi di propria iniziativa è come sperare in una nuova discesa di gesù cristo in terra.
Dovrebbe essere lo stato ad invogliare i propri cittadini a fare ciò ma un ladro non esorterà mai un poliziotto a catturarlo.

blamecanada
13-11-2009, 19:09
guarda che io non ho parlato di astensionismo, perché so che astensionismo = menefreghismo. Io ho parlato di annuallare il proprio voto, che è diverso. E' comunque un'utopia e lo riconosco ma finche tu voti o l'uno, o l'altro quando tutti questi signori hanno avuto la loro disastrosa possibilità, significa dimostrare fiducia, quando invece non lo è, è invece la semplice selezione del male minore che però viene sempre interpretata come, appunto, FIDUCIA!!!
Se tu non voti lasci le cose come sono, e quindi fai il gioco di chi ha il potere.

“La politica consiste in un lento e tenace superamento di dure difficoltà, da compiersi con passione e discernimento al tempo stesso. E’ perfettamente esatto, e confermato da tutta l’esperienza storica, che il possibile non verrebbe raggiunto se nel mondo non si ritentasse sempre l’impossibile. Ma colui il quale può accingersi a questa impresa deve essere un capo, non solo, ma anche – in un senso molto sobrio della parola – un eroe e anche che non sia né l’uno né l’altro deve forgiarsi quella gtempra d’animo tale da poter reggere anche al crollo di tutte le speranze, e fin da ora, altrimenti non sarà nemmeno in grado di portare a compimento quel che oggi è possibile . Solo chi è sicuro di non venir meno anche se il mondo, considerato dal suo punto di vista, è troppo stupido o volgare per ciò che egli vuole offrirgli, e di poter ancora dire di fronte a tutto ciò: ‘Non importa, continuiamo!’, solo un uomo siffatto ha la vocazione per la politica”. (Max Weber)

quote: e se nessuno ci soddisfa fondare un partito
si ve, metticiti pure tu, tanto tu fondi il tuo partito con i tuoi bellissimi ideali, e poi per farlo resistere alle coalizioni (che sono una vergogna) ti devi appunto coalizzare abbattendo i propri ideali con una serie di compromessi che annullano l'effettiva validità del tuo partito. Cé qualcosa che non va...
Innanzitutto bisognerebbe tornare al proporzionale, abolendo quest'aberrazione delle coalizioni fatte prima del voto.

Per il resto io sono comunista, e quindi contrario a tutte le alleanze con partiti liberali, a meno che non ci siano oggettivi pericoli per la democrazia (rinascita di movimenti fascisti). Quello che mi chiedo è il partito per il quale vorrei votare, visto che ci sono tre partiti comunisti, uno peggio dell'altro, ma questo è un altro discorso.

Ognuno può pensarla come vuole, ma di fatto non votare, annullare il voto o cose simili non migliora la situazione, e non lo farebbe nemmeno se lo facessero tutti. Non è un'utopia, ma un'atopia, ossia un'assurdità.

blamecanada
13-11-2009, 19:12
ma cosa fare quando sono proprio quei "qualcuno" a guidare la volontà popolare? Sperare che tutto il mondo cominci improvvisamente ad informarsi di propria iniziativa è come sperare in una nuova discesa di gesù cristo in terra.
Dovrebbe essere lo stato ad invogliare i propri cittadini a fare ciò ma un ladro non esorterà mai un poliziotto a catturarlo.
Ognuno deve fare quel che può. Non c'è nessuna garanzia di riuscita, ma perlomeno chi si impegna contro questa realtà potrà dire: io ho fatto tutto il possibile.

Comunque credo che il primo obiettivo sarebbe una riforma dell'informazione, volta a garantire frequenze televisive ad associazioni, onlus, e tutte le forme di cooperazione dal basso. La riforma dell'informazione argentina va in questa direzione.

Purtroppo non esistono i miracoli.

Dream_River
13-11-2009, 19:21
Quoto e sottoscrivo blamecanada

Cavolo, non ci sono più abituato :stordita:

Raven
13-11-2009, 19:36
Per il resto io me la piglio con chi in passato è stato comunista,prima della caduta del muro di Berlino perchè per colpa loro,per la loro ottusità ideologica hanno materialmente impedito che in Italia potesse esistere una democrazia compiuta.
Non era infatti pensabile un periodico ricambio politico permettendo che i comunisti andassero al potere,ovviamente e giustamente,quindi la mancanza di una alternativa di governo ha portato a quella degenerazione di gestione del denaro e della cosa pubblica i cui effetti sono tuttora presenti.


:confused: ... premesso che non sono comunista, quindi la mia non è una replica "di parte"... fammi capire... tu dici che siccome i comunisti non sono mai andati al potere in italia, la situazione creatasi nel paese nei decenni passati è colpa loro?! :mbe:

PazZo!!!
13-11-2009, 20:01
...cut...

Capisco il tuo discorso è lo comprendo benissimo, però ti chiedo, è giusto anche scegliere per forza colui da cui non ti senti rappresentato solo perché leggermente più vicino nell'ideologia rispetto agli altri? Io la vedo proprio cosi. Proprio nera nella politica italiana. Cerco di essere aperto un po a tutto ma non riesco a vedere soluzioni reali che ci aiutino a vivere meglio, e non è solo "ITALIANI, abbassiamo le tasse!" (poi magari lo facessero). Insomma ci sono tanti punti, anche semplici, che nessuno tocca. Anche tu non sai a chi dare la tua preferenza perché li giudichi uno peggio dell'altro. Allora voterai il meno peggiore perché un voto lo devi dare. E giusto che il partito da te scelto sventoli il tuo voto come una prova di fedeltà, fiducia senza compromessi? Io sono anche aperto a soluzioni alternative del voto nullo! Ma qua tutto è bianco o nero... E veramente frustrante e deprimente!

blamecanada
13-11-2009, 20:11
Per il resto io me la piglio con chi in passato è stato comunista,prima della caduta del muro di Berlino perchè per colpa loro,per la loro ottusità ideologica hanno materialmente impedito che in Italia potesse esistere una democrazia compiuta.
Non era infatti pensabile un periodico ricambio politico permettendo che i comunisti andassero al potere,ovviamente e giustamente,quindi la mancanza di una alternativa di governo ha portato a quella degenerazione di gestione del denaro e della cosa pubblica i cui effetti sono tuttora presenti.
Questa mi era sfuggita...

Ma in base a quale principio ritieni di poter stabilire cosa i i comunisti avrebbero dovuto votare?

Semmai l'ottusità ideologica è di chi pretende che non si possano votare partiti di un'ideologia diversa dalla propria (in questo caso quella liberale nelle sue varianti). In fondo non è un ragionamento diverso da quello che giustifica gli ordinamenti a partito unico.

Probabilmente chi votava comunista era convinto che la sua scelta era, al contrario di quanto dici, l'unica che potesse portare in Italia una democrazia compiuta, ossia una democrazia socialista, in cui il potere fosse davvero nelle mani dei cittadini, e non dei vari capitalisti e banchieri che corrompono e asservono il potere politico nelle democrazie liberali.


Tra l'altro il ragionamento è storicamente sbagliato, perché l'Italia era un Paese corrotto già agl'inizi del Novecento. Giolitti non a caso fu definito da Salvemini “Ministro della malavita”.

blamecanada
13-11-2009, 20:20
Capisco il tuo discorso è lo comprendo benissimo, però ti chiedo, è giusto anche scegliere per forza colui da cui non ti senti rappresentato solo perché leggermente più vicino nell'ideologia rispetto agli altri? Io la vedo proprio cosi. Proprio nera nella politica italiana. Cerco di essere aperto un po a tutto ma non riesco a vedere soluzioni reali che ci aiutino a vivere meglio, e non è solo "ITALIANI, abbassiamo le tasse!" (poi magari lo facessero). Insomma ci sono tanti punti, anche semplici, che nessuno tocca. Anche tu non sai a chi dare la tua preferenza perché li giudichi uno peggio dell'altro. Allora voterai il meno peggiore perché un voto lo devi dare. E giusto che il partito da te scelto sventoli il tuo voto come una prova di fedeltà, fiducia senza compromessi? Io sono anche aperto a soluzioni alternative del voto nullo! Ma qua tutto è bianco o nero... E veramente frustrante e deprimente!
La vita è spesso frustrante e deprimente, si fa quello che si può.

Io voto il partito che ritengo migliore tra quelli che ci sono. Non ci sarà mai un partito perfetto, e non c'è neanche all'estero.

L'unica cosa che si può fare è scegliere: scegliere se fare qualcosa per migliorare le cose, o se lasciare le cose come stanno.

L'uomo è condannato ad essere libero, ed anche chi non fa niente è responsabile di ciò che fa, perché l'inazione è una forma di connivenza.

Ognuno ha facoltà di fare quello che ritiene meglio: informazione, attività politica all'interno d'un partito, attività culturali al di fuori dei partiti, associazionismo, etc.
Ciò che non è giustificato è lamentarsi e non fare niente.

Vermezzese
17-11-2009, 10:03
Finalmente tornato...
quoto pienamente BlameCanada, sono daccordo pienamente con lui, però...

il problema di quello che stiamo vivendo attualmente in Italia, è tutt'altro che democrazia, ma un ribaltamento delle regole a favore di una persona o un gruppo di persone e basta.

l'italia è una repubblica democratica, dicono... ma l'abito non fa il monaco, la democrazia esiste se lo stato è realmente democratico.

per quanto riguarda la rivoluzione, bene... è un argomento scottante, ormai tanta gente la sento gridare "rivoluzione" ma finchè non sarà tantissima, non accadrà mai nulla. ma alla fine noi italiani siamo i soliti a gridare "al lupo al lupo" e poi silenzio....

si è vero, l'unico modo per sconfiggere certa gente è fondare un partito, ma il problema è che quel partito, non vincerà mai fino a quando la gente ogni sera si piazza davanti alla tv.

io personalmente credo proprio che non prenderò mai le armi per sparare ad un'altro italiano, solo perchè penso che lui sia più stupido di me, io spero vivamente che non accadrà mai.
la vera rivoluzione dobbiamo farla alle urne.

pyon
17-11-2009, 11:39
Contro gli italiani, per salvare l'Italia.
Hai voglia a dare contro la generazione che ci ha preceduto. Noi siamo fatti della stessa pasta, cresciuti nello stesso brodo culturale. Solo che siamo quelli rimasti con il cerino in mano.

Contro gli italiani è ovvio.
Ma che rivoluzione...è una battaglia persa prima di cominciare.:rolleyes:

mrhanky
17-11-2009, 12:55
si è vero, l'unico modo per sconfiggere certa gente è fondare un partito



la vera rivoluzione dobbiamo farla alle urne.



Piccolo aneddoto, banale quanto vuoi, ma la gente ormai fa finta di niente,
e questo si allaccia benissimo al mio modo di vedere il problema:
Attraverso la strada e ferma al semaforo vedo una macchina che apre il finestrino,
e con tutta la tranquillità del mondo prende il posacenere e lo svuota in terra,
carte, sigarette e robaccia varia.
Mentre salgo sul marciapiede mi fermo al finestrino e gli faccio:
scommetto che fai così anche a casa tua...
Come risposta ha farfugliato varie parole, tra le quali culo, imbecille...mentre il finestrino
si richiudeva e la macchina ripartiva.
Caso isolato pensai, poi verso casa ho provato a guardare in terra, agli angoli delle strade, e ho iniziato a vederli, sempre di più, gente che fuma col braccio fuori dal finestrino, e lancia la sigaretta quando l'ha finita, quelli che mangiano il gelato e la carta la lasciano andare in terra invece di fare 3 metri verso il cestino, la pubblicità nella cassetta della posta, che viene scaraventata in terra ancora prima di entrare in casa.
Si potrebbe andare avanti per molto a raccontare queste cose, ma il peggio è che sono solo quelle più piccole, così piccole che ormai non vediamo più, poi è un crescendo, si passa a fregarsene del prossimo, si comincia a rubare, evadere le imposte, e il risultato è quello che abbiamo intorno.

Ora vi invito a rifletterci, e vi faccio una domanda:
Siete ancora convinti che il problema si risolva mettendo un nome su un foglio, e infilarlo dentro un'urna?

Per questo non credo nella politica, si tratta di qualcosa di più serio, certe cose non si cambiano con le elezioni, la maggioranza, sistema proporzionale....

Vermezzese
17-11-2009, 14:33
certo, questo lo dico sempre anche io, c'è tanta, tantissima gente che se ne frega di tutti, ma altra che non se ne frega.

cosa proponi te? marcia su roma?

è utopia questa secondo me, la gente, soprattutto l'italiano, per come la vedo io non lo farebbe mai, almeno che l'intero sistema economico scoppi e mandi tutti nel baratro. solo quando la gente è senza niente, è capace a sollevare la testa.

Fides Brasier
17-11-2009, 15:53
Siete ancora convinti che il problema si risolva mettendo un nome su un foglio, e infilarlo dentro un'urna?un vecchio proverbio dice che "il pesce puzza dalla testa".
il risultato delle urne e' una conseguenza degli elettori? in parte si; ma l'esempio viene sempre dall'alto. e in un paese i cui governanti sono privi di moralita' e puntano alla disgregazione sociale per meglio fare i propri interessi, e' facile pensare all'ognun per se e dio per tutti.

gbhu
17-11-2009, 16:09
Così in prima analisi mi verrebbe da dire che nessuna rivoluzione ha mai risolto un bel nulla.
Solo il progresso moderato ed in linea con l'evoluzione della società porta ad un sitema migliore.
L'unica rivoluzione "riuscita" è stata quella americana, che però viene chiamata così ma in realtà era una guerra d'indipendenza.
Le rivoluzioni creano solo nuovi gruppi di potere.
Inoltre i sistemi dell'occidente non mi sembrano così malconci. Ci sono cose da migliorare ma non c'è da spaccare tutto. Proprio perché sono sistemi maturati in centinaia di anni di evoluzione economico-politico-sociale.
Tra l'altro credo che la maggior parte della gente comune sia cosciente di ciò e si guardi bene da chiunque inciti ad una rivoluzione o altra forma di protesta violenta e disorganizzata.

mrhanky
17-11-2009, 16:40
un vecchio proverbio dice che "il pesce puzza dalla testa".



Verissimo, ma a parer mio è l'interpretazione che non è esatta.
Per me la testa è la famiglia, i circoli sociali che frequentiamo, le persone che abbiamo intorno e che hanno infliuenza su di noi.
La puzza che viene dai governanti e dalla classe dirigente è solo un riflesso sbiadito che ci arriva indirettamente, è più siamo distanti dal loro mondo, meno sentiamo il peso delle loro scelte.
Certo, le inclinazioni (incluse quelle sessuali) che stanno prendendo certi politici, l'interessamento ad affrontare problemi che niente hanno a che vedere col benessere del popolo, che ha problemi ad arrivare a fine mese, che non sa come potrà metter su famiglia, comprare una casa, vivere dignitosamente, incide sulla loro parte di responsabilità.
Che fare sinceramente non lo so, quello che posso dire è che tutte le situazioni di emergenza, per essere risolte, richiedono misure drastiche, a partire dal basso, così come dal basso si comincia a costruire una casa con solide fondamenta.
Probabilmente è pura utopia, si parte da una famiglia con dei genitori che insegnano ai propri figli come stare al mondo, una scuola con meno cazzate, roba che non serve a niente, e puntare di più su un'educazione della persona, e sul rispetto del prossimo.

el_rojo
18-11-2009, 00:50
La rivoluzione dovrebbe essere a livello globale.

E' allucinante vivere in un mondo dove, per esempio, se la risoluzione di un problema non porta a vantaggi economici, allora il problema semplicemente non esiste.
E' allucinante vivere in un mondo dove, per esempio, viene deliberatamente ritardata la commercializzazione del vaccino dell'aids perchè per la aziende farmaceutiche è più vantaggioso vendere i farmaci già esistenti.
E' allucinante vivere in un sistema di fatto soggiogato dalle grandi banche e dal fondo monetario internazionale.
E la lista sarebbe lunghissima, ma prima che la rivoluzione abbia inizio occorre che il maggior numero di persone ne prenda coscienza.
Bisogna comunque prendere atto che un sistema basato sulla moneta non ha senso, io sogno un mondo dove l'uomo è mosso dalle emozioni e non dalla necessità.

durbans
18-11-2009, 08:34
Io sono di questo parere, un conflitto contro l'eredità che abbiamo ricevuto, molto più che contro la classe politica.
E voi da che parte state? Contro chi fareste la rivoluzione?

La rivoluzione la dovrebbero fare i giovani contro gli over 50 (ovvero i nostri genitori) , perché ci hanno lasciato un paese allo sfascio.

Vermezzese
18-11-2009, 08:58
La rivoluzione la dovrebbero fare i giovani contro gli over 50 (ovvero i nostri genitori) , perché ci hanno lasciato un paese allo sfascio.

ah si? ma la piantiamo di dare la colpa ai nostri genitori e nonni, i nostri nonni hanno combattuto la Guerra Civile, i nostri genitori si facevano il culo dall'età di 13 anni, e noi, invece? i nuovi ventenni non si muovono per nulla per la società, e i futuri ventenni, anche se gli passerà sopra un carro armato, non gli importera NULLA!!

è colpa loro come è colpa nostra.

guyver
18-11-2009, 10:18
spegniamo la tv , smettiamo di fare acquisti ceh non siano quelli INDISPENSABILISSIMI (e ricordo le molte possibilità del KM zero per non ingrassare la grande distribuzione e la mafia deiipermercati) per due mesi, stiamo a casa per due mesi come forma di sciopero generale invece che andar a raccogliere manganellate in piazza.


i politici e potentati passeranno porta a porta come i venditori ambulanti implorando che qualcuno se li caghi ...


non serve andare in piazza, non servono atti eclatanti , non serve chiedere NULLA.

serve CAMBIARE DENTRO TUTTI ASSIEME e si può fare a partire da OGGI!!

io è da mò che lo dico,
la benzina aumenta a ca**o di cane? Sacrificio e si prende l'autobus o si usa una macchina a famiglia invece di 4 o ecc ecc
Basta con milioni e milioni di persone ammassate d'avanti al GF o programi della De filippo... uscite leggete fate altro (trom**te)
Alle elezioni, non c'è nessuno che vi piace? Scheda nulla (non astinenza scheda nulla). Dove esiste che bisogna votare il meno peggio?? Bisogna dimostrare il dissenso in qulche modo... Basta essere proni ai giochi di potere e potenti che dopo che hai votato per loro se possono ti affossano...