View Full Version : Dubbi esistenziali: sono in crisi
Salve ragazzi, vi spiego la mia situazione e vi pregherei di evitare commenti inutili quali "hai le idee confuse" o "sei immaturo" perché sono cose che conosco già da me e la discussione la apro più per chiarirmi le idee che non per risolvere effettivamente il problema.
Passo a narrarvi la mia breve storiella da fallito:
Ho terminato le superiori con il massimo dei voti, ero uno dei migliori del mio liceo, amavo soprattutto le materie umanistiche, avevo 9 e 10 in tutto ciò che non fosse scienza, ma anche con le scienze me la cavavo piuttosto bene, più per tenere la media alta che per reale interesse.
Durante le scuole medie ero deciso a proseguire con il liceo ( e quindi con l'università) perché in generale amavo studiare e non deludere le aspettative, mi piaceva il confronto con altre persone e amavo inghiottire nuove conoscenze di giorno in giorno.
Così finito il liceo arriva il baratro, la fatidica scelta: che facoltà frequentare?
Gasato dal voto di maturità, ma sgonfiato dal confronto con altri studenti provenienti da tutta italia decido di non provare i test per alcune scuole di eccellenza, nè i test per medicina ( mi dico che non ho mai avuto la vocazione per fare il medico, nè per fare ricerca medica); medito su scienze della comunicazione, scienze politiche, lettere, filosofia, lingue e su qualche facoltà scientifiche spinto dalla paura di non trovare lavoro, ma un vero obiettivo per il futuro non ce l'ho e rimando la decisione a fine Agosto.
La città in cui studiare per un motivo o per l'altro era già stata decisa, così inizio a documentarmi sul campo e mi ritrovo a parlare con neolaureati in lettere che mi intimidiscono parlando di epoca dei call center, di laureati in lettere e scienze politiche nullafacenti, gente pentita di aver seguito le proprie passioni senza mediare un giusto compresso tra passione e future prospettive di lavoro, ecco che quindi assalito dalla paura di deludere tutti e soprattutto me stesso scarto drasticamente lettere e poi lentamente filosofia, lingue, scienze della comunicazione e scienze politiche ritrovandomi a fare i conti con le facoltà scientifiche verso cui alcuni miei professori mi avevano indirizzato, d'altro canto non ho mai odiato le scienze, semplicemente non le ho trovate stimolanti quanto la letteratura, la storia, la filosofia, così gira e rigira mi sono ritrovato nel tetro mondo di scienze matematiche e fisiche naturali, facoltà di informatica provenendo da un liceo in cui di programmazione chiaramente non avevo fatto assolutamente nulla.
Dopo un anno passato a provare e riprovare esami dei quali non mi importa quasi nulla ( e per i quali in realtà non riesco a trovare la giusta concentrazione/motivazione per studiare) mi balzano in testa una miriade di domande, ma zero risposte.
Il mio sogno è (e rimarrà) avere una laurea ed un lavoro che mi permetta di vivere decentemente, magari di poter fare qualcosa per i miei genitori che hanno sgobbato e sgobbano come dei pazzi per me nonostante entrambi non versino in condizioni di salute positivissime, il punto è che non so quanto valga la pena laurearsi in qualcosa che non mi interessa tanto quanto credevo soprattutto in un momento in cui una laurea in informatica non sembra dare poi tutti questi sbocchi.
Inoltre un'altra mia confusione nasce dal luogo in cui vivo al momento, sento un disagio che non so spiegarmi forse legato al fatto che posso tornare poco al mio paese per via delle lontananza e che mi trovo a vivere spesso tappato in casa (un buco) o a passare le giornate in facoltà, mi sto anche domandando se non sia proprio questa mia situazione ad impedirmi di studiare come si deve, anche perché se da un lato l'informatica mi blocca dall'altro ci sono diversi esami che mi interessano, il motivo per cui avevo scelto informatica era legato anche allo studio delle scienze cognitive che appartengono sia al campo della filosofia che a quello dell'informatica.
Mi dico che forse cambiando città le cose cambierebbero potendo scendere tutti i weekend e che magari riuscirei a laurearmi in informatica, riuscirei a trovare un lavoricchio decente e a coltivare gli interessi che nutro verso le materie umanistiche, poi ripenso a quanto impegno metterei in un corso di laurea che mi piace sul serio e a quanto ne metto in questo e mi scoraggio di nuovo. Forse sarebbe stato meglio impegnarsi in un corso meno "stronzo" in modo da poter avere sempre le mani in pasta anche nelle materie umanistiche perché ora come ora mi sento disorganizzato, fallito, inutile, con pochissimi crediti dopo due mesi dall'inizio del secondo anno, indietro rispetto alla gente della mia età, sento che tutto mi sta crollando addosso e non so come fare. Sono consapevole del fatto che sto parlando come una persone affetta da personalità multipla, confusa e magari anche immatura, ma mi piacerebbe sapere se qualcuno si è trovato in questa stessa situazione e se ha trovato il modo di uscirne. Sono in crisi.
PS: Ci tengo a precisare che nella nuova città in cui vivo sono riuscito a farmi una miriade di amici e anche a trovare il modo di divertirmi, ma qualcosa a volte mi blocca e mi viene voglia di poter tornare più spesso al mio paese, ma i soldi mancano e quindi scendo praticamente solo negli effettivi periodi di vacanza (natale/pasqua/estate).
Traveller23
12-11-2009, 11:06
Non per cattiveria, ma non si capisce molto.
Prova a reimpaginare un po' il messaggio (magari andando anche a capo qualche volta), cosi' viene il mal di testa e passa la voglia di leggere...
Si, in effetti ho scritto tanto e male, ma quel messaggio non è nemmeno la metà di quello che la mia testa pensa e ripensa tutto il giorno.
Quanti anni hai? E dove vivi/studi?
Credo cha a occhio hai tutto il tempo e le possibilità di uscire da questa situazione. Ma dipende da te!
Non capisco come tu possa esserti fatto influenzare sulle tue scelte di vita così pesantemente da altre persone che al 99% non ti conosceva e ne sa ben poco della vita
Ho 20 anni, sono al mio secondo anno, "vivo" a Caserta e studio su al nord (preferisco non dire dove per una serie di motivi :-D ), ma con pochi crediti e voti scarsi. Mi chiedo anche io come possa essere successo, il punto è che ho visto i miei compagni di liceo evolversi ed iscriversi chi ad ingegneria, chi a biologia, chi a fisica, tutta roba di un certo livello. Sembra anche che alcuni di loro stiano andando molto meglio del previsto. Mi chiedo a che siano valsi i miei cinque anni di liceo.
Ma la domanda qual'è? perchè io non ne vedo, vuoi una risposta, un consiglio o cosa?
Non credo che tu sia l'unico con questi dubbi, probabilmente devi trovare la tua strada o la tua vocazione, ma l'unico modo per trovarla è percorre le strade che ti si presentano di fronte, cerca di farti meno seghe mentali e pensare anche che sei un ragazzo, divertiti, vai dietro alle donne, fai quello che devi fare senza tanti ripensamenti, perchè più ci pensi e più è difficile uscirne, certe cose si "aggiustano" da sole.
Per ora prendi gli esami come "li devo fare punto e basta", poi un giorno vedrai le cose da una prospettiva diversa e ti sarà tutto più chiaro, nel bene e nel male.
Ma la domanda qual'è? perchè io non ne vedo, vuoi una risposta, un consiglio o cosa?
Non credo che tu sia l'unico con questi dubbi, probabilmente devi trovare la tua strada o la tua vocazione, ma l'unico modo per trovarla è percorre le strade che ti si presentano di fronte, cerca di farti meno seghe mentali e pensare anche che sei un ragazzo, divertiti, vai dietro alle donne, fai quello che devi fare senza tanti ripensamenti, perchè più ci pensi e più è difficile uscirne, certe cose si "aggiustano" da sole.
Per ora prendi gli esami come "li devo fare punto e basta", poi un giorno vedrai le cose da una prospettiva diversa e ti sarà tutto più chiaro, nel bene e nel male.
Come ho detto nel post, le domande sono tante e in realtà quella che cerco non è una vera e propria risposta, ma solo un modo per rifletterci. La vita la vivo tranquillamente, mi diverto, esco, suono la chitarra, ho parecchi svaghi, anche una ragazza, non sono un uomo delle nevi neh :confused: il punto è che il mio primo anno è andato avanti per inerzia (con soli 20 CFU conseguiti) e con gente attorno a cui interessa sul serio questo campo e di conseguenza mille volte meglio di me in queste cose. Vivo tutta questa situazione con forte disagio e gli esami li faccio proprio come secondo la tua teoria "li devo fare punto e basta" il che da un lato è un pò triste, dall'altro controproduttivo secondo me.
Forse il problema è che mi ritrovo a studiare in una delle facoltà più esigenti qualcosa che in realtà a me non interessa, studiare lettere nelle migliori facoltà d'Italia mi andrebbe pure bene, ma forse mi converrebbe studiare informatica in un ateneo meno esigente, quindi dribblarla al volo e vedere cosa mi riserva la vita. Il punto è che non mi sarei mai aspettato di voler uscire presto dall'università, ho sempre amato studiare, invece questa roba mi fa odiare il sistema, l'università, le conoscenze, non lo so nemmeno io cosa mi sta succedendo.
non lo so nemmeno io cosa mi sta succedendo.
Ho capito, il quadro è piuttosto chiaro, mi dispiace dirtelo così, ma hai una malattia incurabile, non regredisce, e non esistono rimedi efficaci:
STAI CRESCENDO! :D
sorridi, e buona fortuna!
NetEagle83
12-11-2009, 11:55
Come ho detto nel post, le domande sono tante e in realtà quella che cerco non è una vera e propria risposta, ma solo un modo per rifletterci. La vita la vivo tranquillamente, mi diverto, esco, suono la chitarra, ho parecchi svaghi, anche una ragazza, non sono un uomo delle nevi neh :confused: il punto è che il mio primo anno è andato avanti per inerzia (con soli 20 CFU conseguiti) e con gente attorno a cui interessa sul serio questo campo e di conseguenza mille volte meglio di me in queste cose. Vivo tutta questa situazione con forte disagio e gli esami li faccio proprio come secondo la tua teoria "li devo fare punto e basta" il che da un lato è un pò triste, dall'altro controproduttivo secondo me.
Cioè, hai appena 20 anni, hai una ragazza, sai divertirti, sei palesemente intelligente (e anche molto più colto della media dei tuoi coetanei a dire il vero) e ti senti un "fallito" solo perchè senti di aver sbagliato corso di laurea??
Amico mio, non hai idea della gente che c'è in giro... :asd: Conosco uno che ha cambiato 5 (cinque) facoltà diverse (da Sc. Politiche ad Economia passando per Ingegneria) ed è ancora al primo anno... :D
Ad ogni modo, lo vuoi un consiglio serio? Comincia a fregartene di quello che dicono gli altri, dei ragionamenti sul presunto "futuro radioso" che ti può dare questa o quella facoltà, e fai quello che senti. Vuoi studiare Scienze Cognitive? Esistono corsi di laurea specifici, fai una ricerca. E' uno degli ambiti scientifici più affascinanti che esistano (come hai ben ricordato è il punto d'incontro tra Filosofia e Informatica, ma non solo... è molto di più in realtà, te lo dice uno che ci ha fatto la tesi ;)). Però FALLO DAVVERO. Non stare lì a rimuginare e roderti il fegato.
E che cavolo, a 20 anni hai ancora tutto il tempo che vuoi per fare le tue scelte... anzi, sei pure molto più avanti di tanti altri, perchè hai già capito cosa ti stimola e cosa no. ;)
Cioè, hai appena 20 anni, hai una ragazza, sai divertirti, sei palesemente intelligente (e anche molto più colto della media dei tuoi coetanei a dire il vero) e ti senti un "fallito" solo perchè senti di aver sbagliato corso di laurea??
Amico mio, non hai idea della gente che c'è in giro... :asd: Conosco uno che ha cambiato 5 (cinque) facoltà diverse (da Sc. Politiche ad Economia passando per Ingegneria) ed è ancora al primo anno... :D
Ad ogni modo, lo vuoi un consiglio serio? Comincia a fregartene di quello che dicono gli altri, dei ragionamenti sul presunto "futuro radioso" che ti può dare questa o quella facoltà, e fai quello che senti. Vuoi studiare Scienze Cognitive? Esistono corsi di laurea specifici, fai una ricerca. E' uno degli ambiti scientifici più affascinanti che esistano (come hai ben ricordato è il punto d'incontro tra Filosofia e Informatica, ma non solo... è molto di più in realtà, te lo dice uno che ci ha fatto la tesi ;)). Però FALLO DAVVERO. Non stare lì a rimuginare e roderti il fegato.
E che cavolo, a 20 anni hai ancora tutto il tempo che vuoi per fare le tue scelte... anzi, sei pure molto più avanti di tanti altri, perchè hai già capito cosa ti stimola e cosa no. ;)
Grazie, questo commento coincide perfettamente con quello che la vocina meno timida dentro di me continua a ripetermi, il punto è che le finanze della mia famiglia mi permettono due soli posti per studiare (uno è dove vivo e l'altro è dove ho una casa in cui stare per legami di parentela) ecco il motivo per cui avevo scelto informatica, intendendola come il giusto compromesso tra prospettive future e ciò che mi sarebbe piaciuto fare da grande. Il punto è che mi rendo conto che per lavorare nel campo delle scienze cognitive ci vuole veramente fortuna e specializzazione.
Ho capito, il quadro è piuttosto chiaro, mi dispiace dirtelo così, ma hai una malattia incurabile, non regredisce, e non esistono rimedi efficaci:
STAI CRESCENDO! :D
sorridi, e buona fortuna!
Ma non saprei se si tratta proprio di crescere, magari si, però continuo ad essere innamorato delle materie umanistiche e sono un divoratore di libri e sono convinto che studiando lettere o anche filosofia riuscirei ad essere laureato in tre anni e a fare la specialistica senza problemi, mentre l'informatica non mi fa venire tutta questa voglia di proseguire con la specialistica. E comunque non credo che sbattermi a fare il programmatore e a smanettare davanti al pc tutto il giorno sia il mio nirvana e futuro lavoro ( lo è sul serio per qualcuno???). Cavolo se studio, studio per fare qualcosa che mi piace, altrimenti andavo a lavorare in fabbrica e poi nel tempo libero coltivavo i miei interessi, se devo studiare per assicurarmi un lavoro che poi non amo studiare non ha alcun senso. O forse sono io che ragiono male?
NetEagle83
12-11-2009, 12:44
Grazie, questo commento coincide perfettamente con quello che la vocina meno timida dentro di me continua a ripetermi, il punto è che le finanze della mia famiglia mi permettono due soli posti per studiare (uno è dove vivo e l'altro è dove ho una casa in cui stare per legami di parentela) ecco il motivo per cui avevo scelto informatica, intendendola come il giusto compromesso tra prospettive future e ciò che mi sarebbe piaciuto fare da grande. Il punto è che mi rendo conto che per lavorare nel campo delle scienze cognitive ci vuole veramente fortuna e specializzazione.
In realtà per lavorare nel campo delle scienze cognitive bastano due sole cose: una laurea e una valigia capiente per trasferirsi all'estero! :D
Battute a parte, se dobbiamo dirla tutta quello delle scienze cognitive è, per sua natura, un ambito fortemente interdisciplinare... e quindi è possibile approfondire tematiche di quel genere in svariati corsi di laurea, da psicologia ad informatica (quest'ultima, nello specifico, per quanto riguarda l'interazione uomo-macchina) e persino scienze della comunicazione, che a dire il vero (a seconda degli atenei) può anche rivelarsi la scelta migliore, perchè di tutte quelle discipline si ottiene una visione d'insieme...
Questo per dirti che nelle due sedi in cui puoi studiare ci sarà sicuramente un CdL che ti permetterà di approfondire quell'ambito. Parlo con cognizione di causa in quanto laureato in Comunicazione (indirizzo Comunicazione Multimediale) con tesi interdisciplinare sull'Affective Computing (e quindi tonnellate di Psicologia Cognitiva, Interazione uomo-macchina e naturalmente Informatica "tout-court").
Per farla breve insomma, devi solo sederti a tavolino e fare il punto su ciò che vuoi davvero studiare e su ciò che gli atenei a te vicini offrono. Se hai dubbi chiedi pure. :)
:.Blizzard.:
12-11-2009, 14:04
Beh, prima di tutto non sei nè immaturo nè tanto meno un fallito. Anzi, vali molto di più di tante persone che questi problemi non se li pongono per niente.
Le idee confuse però mi pare che tu ce le abbia :D
Il problema di fondo secondo me è che stai facendo una facoltà che non ti interessa e non ti dà abbastanza stimoli. Magari ti dico una cavolata, ma se proprio ti interessano anche materie umanistiche a Pisa c'è proprio "Informatica Umanistica". Solo che non sò quali sbocchi possa dare.
Altrimenti scusa ... perchè non provi qualcosa come psichiatria tramite medicina? Alla fine rimarresti in un ambito che potrebbe interessarti e allo stesso tempo avresti comunque prospettive di lavoro. Il medico non è solo quello con il bisturi. Però si tratta di anni di studio e sacrifici, anche solo per entrare, ma se se hai un bagaglio culturale alla fine si tratta solo di studiare materie scientifiche ed il gioco è fatto.
Ad ogni modo in bocca al lupo. Stà tranquillo comunque che sei ancora giovane e hai ancora tutta la vita davanti per fare le giuste scelte.
Ho 20 anni, sono al mio secondo anno, "vivo" a Caserta e studio su al nord (preferisco non dire dove per una serie di motivi :-D ), ma con pochi crediti e voti scarsi.
probabilmente non hai ancora recepito il fatto che all'università il metodo di studio è fondamentalmente diverso da quello a cui eri abituato alle medie e alle superiori.
Secondo me, se sei ancora all'inizio fai sempre in tempo a dare una sterzata e cambiare facolta'.
Ma qualcosa tipo giurisprudenza non ti interesserebbe? E' faticosa, non proprio scientifica, e in effetti per chi ha voglia di lavorare poi offre sbocchi buoni, seppur nel relativismo di tutto il resto.
Gli esami che hai fatto te li fai riconoscere come opzionali, almeno non perdi i crediti, e meglio perdere 1 anno e rimettersi in carreggiata che sprecarne altri 4 nella scelta sbagliata.
Se no Economia? Non mi sento di dirti vai a fare filosofia o storia, perche' la situazione non pare rosea, ma non sono del settore, quindi forse potrebbe essere una via.
E' vero che il metodo di studio e' (in parte) diverso tra uni e superiori, ma alle superiori sei uscito con voti ottimi e sei quindi un ragazzo in gamba, non credo di aver visto nessuno molto bravo alle superiori e poi una catastrofe all'uni, mentre ci sono esempi del contrario.
Se decidessi per un cambio, visto che siamo ad anno iniziato, potresti afrti inserire nel piano di studi attuale materie opzionali del corso di studio dove vuoi andare, cosi' ti dedichi a queste e quando cambi te le riconoscono.
- CRL -
Beh, prima di tutto non sei nè immaturo nè tanto meno un fallito. Anzi, vali molto di più di tante persone che questi problemi non se li pongono per niente.
Le idee confuse però mi pare che tu ce le abbia :D
Il problema di fondo secondo me è che stai facendo una facoltà che non ti interessa e non ti dà abbastanza stimoli. Magari ti dico una cavolata, ma se proprio ti interessano anche materie umanistiche a Pisa c'è proprio "Informatica Umanistica". Solo che non sò quali sbocchi possa dare.
Altrimenti scusa ... perchè non provi qualcosa come psichiatria tramite medicina? Alla fine rimarresti in un ambito che potrebbe interessarti e allo stesso tempo avresti comunque prospettive di lavoro. Il medico non è solo quello con il bisturi. Però si tratta di anni di studio e sacrifici, anche solo per entrare, ma se se hai un bagaglio culturale alla fine si tratta solo di studiare materie scientifiche ed il gioco è fatto.
Ad ogni modo in bocca al lupo. Stà tranquillo comunque che sei ancora giovane e hai ancora tutta la vita davanti per fare le giuste scelte.
Ad essere sincero ci sto iniziando a riflettere sul serio, il fatto è che dovrei perdere poi un'altro anno, guarda non so più dove buttarmi so solo che il campo informatico è un campo che non mi sta piacendo come credevo.
probabilmente non hai ancora recepito il fatto che all'università il metodo di studio è fondamentalmente diverso da quello a cui eri abituato alle medie e alle superiori.
Ma non saprei, il mio modo di studiare è anche un pò cambiato, ma non credo che il problema stia in quello, probabilmente i blocchi sono dovuti più alla mancanza di stimoli che altro.
il Caccia
12-11-2009, 18:56
io per la mia esperienza posso darti un solo consiglio, se puoi vira su una facoltà che veramente ti piaccia, lingue, lettere, storia... i soldi non sono tutto, assolutamente, mi pare che tu non sia uno di quelli che bramano denaro e potere, visto che ti piacciono materie umanistiche tralaltro, per cui ti consiglio caldamente di scegliere qualcosa che ti soddisfi e alimenti te stesso piuttosto che il portafogli, nessuna laurea offre garanzie ormai, e d'altra parte se uno ha voglia e spirito può avere un buon successo anche se ha solo la 3a media...
Io lavoro da 10anni, mi sono iscritto all'università da 5, e sono fuori corso da 2, mi pento amaramente di non avere iniziato subito l'università, ma il lavoro è arrivato subito e ho stupidamente rinunciato agli studi...
Ma come te ho grande interesse per letterature e materie umanistiche, per cui mi sono iscritto a lingue, porto avanti la questione con grandi difficoltà, ma quello che ho fatto e studiato finora mi ha dato così grandi soddisfazioni e mi ha così arricchito e aperto la mente che se dopo aver concluso l'uni dovessi cmq accontentarmi sullo stipendio non mi interesserebbe, ribadisco che ormai nessuna laurea offre garanzia di impiego, mentre lo spirito di iniziativa e la decisione portano dappertutto...
La voglia non ti manca, le capacità nemmeno, e hai molto tempo per raddrizzare la situazione, sii positivo, solo esserlo ti aiuterà parecchio!
Per quanto riguarda la città invece devi valutare tu
Coraggio! ;)
Da un lato ho anche paura di deludere i miei genitori, spendere tanti soldi per la mia laurea per arrivare praticamente a nulla... mi sentirei tremendamente egoista spostandomi su lettere/filosofia che di sbocchi non mi danno assolutamente nulla a quanto pare.:mc: :mc:
il Caccia
12-11-2009, 21:15
io credo che i tuoi genitori siano felici qualsiasi cosa tu scelga, l'importante è che ti vedano contento, sicuramente sono più dispiaciuti di vederti così "abbattuto e con buone prospettive" che "sereno e in futuro si vedrà"
Dopo una giornata piena di riflessioni mi si sono parate quattro diverse idee davanti (sto iniziando a riassemblare i pezzi perlomeno ho mezza idea chiara):
1)Continuo informatica cercando di personalizzare il curriculum con gli esami a scelta in modo da potermi anche allontanare da questo mondo fatto solo di computer e matematica e dopo la triennale proverò a buttarmi nel mondo delle scienze cognitive, mi do tempo fino a dicembre/gennaio per testare questa scelta e vedere se riesco a cavare un ragno dal buco
2)Mi trasferisco all'ateneo vicino casa in modo da poter scendere più spesso e quindi riorganizzare la vita che adesso vedo un pò statica e ferma
3)Quest'anno cerco di fare l'esame di fisica (che forse possono convalidarmi) e intanto mi preparo per i test a medicina, sempre con l'idea di provare a fare qualcosa (intendo dopo la laurea) che vada verso le neuroscienze
4)Vado a filosofia e chissenefrega, mi specializzo nelle scienze cognitive, faccio master e tutto quello che riesco a fare per lavorare in un campo che perlomeno mi affascina (diversamente dal campo dell'informatica o di qualsiasi altra cosa schifoserrima che ha che fare con l'ingegneria)
Magari qualche persona meno sognatrice potrà dirmi le idee che ritiene più stupide/inutili intanto sto parlando anche con i miei:)
io credo che i tuoi genitori siano felici qualsiasi cosa tu scelga, l'importante è che ti vedano contento, sicuramente sono più dispiaciuti di vederti così "abbattuto e con buone prospettive" che "sereno e in futuro si vedrà"
Grazie Caccia e grazie anche a tutti voi, mi state aiutando ad uscire da questo baratro. :O
il Caccia
12-11-2009, 21:50
Grazie Caccia e grazie anche a tutti voi, mi state aiutando ad uscire da questo baratro. :O
c'è filosofia vicino a casa?
ma sei sicuro filosofia? guarda che è un tantino particolare eh come esami...però decisamente interessante, mi è toccato un solo esame di filosofia finora, però è stato illuminante a dir poco :D (un tantino difficile visto che ho un diploma tecnico, ma insomma...)
guarda, una strada da seguire che ti potrei consigliare è fare filosofia, anche solo la triennale,oppure scegliere anche la specializzazione che ti interessa, poi fare un master in risorse umane, e dopo hai più di qualche alternativa in una miriade di aziende, in italia e all'estero, e la possibilità se ben piazzato (visto che sembri dotato) di fare una buona carriera e anche piuttosto remunerata, senza contare che rimarresti in un campo che ti interessa (umanistica-filosofia-psicologia).
Come ogni neolaureato moderno metti in conto almeno un annetto di stage sottopagati (quando lo sono..)
Naturalmente ci vuole la volontà per riuscire, come in ogni caso d'altra parte...
:.Blizzard.:
12-11-2009, 23:10
Dopo una giornata piena di riflessioni mi si sono parate quattro diverse idee davanti (sto iniziando a riassemblare i pezzi perlomeno ho mezza idea chiara):
1)Continuo informatica cercando di personalizzare il curriculum con gli esami a scelta in modo da potermi anche allontanare da questo mondo fatto solo di computer e matematica e dopo la triennale proverò a buttarmi nel mondo delle scienze cognitive, mi do tempo fino a dicembre/gennaio per testare questa scelta e vedere se riesco a cavare un ragno dal buco
2)Mi trasferisco all'ateneo vicino casa in modo da poter scendere più spesso e quindi riorganizzare la vita che adesso vedo un pò statica e ferma
3)Quest'anno cerco di fare l'esame di fisica (che forse possono convalidarmi) e intanto mi preparo per i test a medicina, sempre con l'idea di provare a fare qualcosa (intendo dopo la laurea) che vada verso le neuroscienze
4)Vado a filosofia e chissenefrega, mi specializzo nelle scienze cognitive, faccio master e tutto quello che riesco a fare per lavorare in un campo che perlomeno mi affascina (diversamente dal campo dell'informatica o di qualsiasi altra cosa schifoserrima che ha che fare con l'ingegneria)
Magari qualche persona meno sognatrice potrà dirmi le idee che ritiene più stupide/inutili intanto sto parlando anche con i miei:)
Da studenti di informatica che stà dentro l'uni ormai da anni ti dò il mio modesto parere. Scarta assolutamente la scelta numero 1. Non saranno 3 esami a scelta che ti cambieranno la vita.
Te ne rimangono 3 ora :D
mark41176
12-11-2009, 23:36
non ho letto i post degli altri per cui sarò ripetitivo però se permetti:
cosa aspetti a prendere le redini in mano della tua vita? cambia assolutamente tipologia di studi perchè hai ancora l'età per potertelo permettere!
e non stare lì a fossilizzarti con la storia dei voti.... al liceo avevi 8,9 e 10 ed ora hai fatto pochi esami e magari con una media assai inferiore alle attese? beh... sinceramente di strada nella vita si può fare anche con il minimo dei voti..
sai una cosa? quando prendi un 30 con la lode hai raggiunto un obiettivo personale, farà piacere ai genitori e a te stesso, indubbiamente .... ma quando raggiungi invece un obiettivo lavorativo (ad esempio un 98% di efficienza tecnica o altri valori elevati di produttività, etc..) fai un piacere ai genitori, a te stesso e pure all'azienda (e tutti ne traggono benefici!).......
non so riesco a farti capire la questione:
anzichè preoccuparti del voto degli esami, pensa a laurearti per poi intreprendere una strada lavorativa ben definita da un percorso studiato e preciso facendo le esperienze giuste con dedizione e professionalità e vedrai che di stimoli ne troverai talmente tanti!
sapessi che soddisfazione immensa (e diversa dalle soddisfazioni scolastiche.... senza sminuirle, per carità!) potrai provare quando da laureato comincerai la tua carriera professionale!
Ciao, ho letto i tuoi interventi e ho compreso un po' la tua situazione...
Vorrei farti leggere la vicenda di un ragazzo di cui ho sentito parlare qualche anno fa e che per certi versi mi ricorda la tua. Te la riassumo brevemente.
Il giovane, classe 1984, si chiama Alessandro e vive nel Salento. Studente brillante, dopo il liceo si iscrive a Giurisprudenza, ma ben presto si accorge che il corso di laurea che sta seguendo non fa per lui e decide così di spostarsi a Filosofia (ti ricorda qualcuno ;) ?).
Alessandro è balzato agli onori delle cronache nel 2005 per aver conquistato il primato di "studente più veloce d'Italia". Infatti, a soli 2 anni dall'immatricolazione rispetto ai 3 canonici previsti dal nuovo ordinamento, ha già conseguito i 180 crediti necessari per laurearsi, ma l'università di Lecce gli fa sapere che non è possibile discutere la tesi prima del terzo anno e decide di "congelare" la sua laurea e di impedirgli l'iscrizione "con riserva" alla specialistica. Ma il giovane non si dà per vinto e decide così di ricorrere al TAR, che gli dà ragione: secondo il nuovo ordinamento infatti non avrebbe importanza il tempo impiegato per superare gli esami, ma solamente il raggiungimento dei crediti necessari e la regolarità del piano di studi. Alessandro diviene così il primo studente italiano a laurearsi in anticipo rispetto ai tempi canonici previsti dal nuovo ordinamento. La sentenza del TAR è stata poi confermata dal Consiglio di Stato creando così un precedente importante che potrà fare da "apripista" per casi analoghi: si è affermato il principio che se uno studente brucia le tappe va premiato e non penalizzato.
Ci tenevo a farti conoscere questa storia perché mi sembra che il ragazzo in questione abbia molti punti in comune con te: è un giovane che ha molta voglia di studiare, è appassionato di filosofia e anche lui, come te, ha inizialmente seguito la strada sbagliata. Ma poi, come vedi, si è rifatto alla grande!
Questo ragazzo ha aperto un sito web in cui racconta se stesso e la sua vicenda e in cui si mette a disposizione di altri studenti che intendono intraprendere il suo percorso:
http://www.alessandrogravili.it/
Ti invito a leggere la sezione "Chi sono" e la rassegna stampa, in particolare questi due articoli:
http://www.alessandrogravili.it/repubblica.htm
http://www.alessandrogravili.it/visto.htm
Segnalo anche altri link:
http://www.almalaurea.it/info/almanews/universita/051031.shtml
http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/scuola_e_universita/servizi/laurealampo/laurealampo/laurealampo.html
Inoltre, sempre restando in tema di università, Volevo farti leggere anche un discorso tenuto da Steve Jobs (il fondatore di Apple) nel 2005 in occasione della cerimonia di laurea agli studenti dell'università di Stanford. Lo trovi qui:
http://www.macitynet.it/macity/aA21726/jobs_agli_studenti_di_stanford_non_accontentatevi_mai.shtml
Trovo che sia molto bello e comunque trasmette un po' di sano ottimismo.
Ti faccio anch'io quest'augurio: "Stay hungry, stay foolish".
Spero di esserti stato utile, nel mio piccolo.
Leggi tutto quello che ti ho segnalato e fammi sapere cosa ne pensi.
E in bocca al lupo per tutto!
Federico
http://www.alessandrogravili.it/
Professione? no spetta, non me lo dire, come disse Pozzetto nel "ragazzo di campagna": beh adesso sono in cerca di un impiego, però ho interessanti prospettive per il futuro :D
Ma per favore, guardiamo in faccia la realtà, filosofia te la puoi benissimo studiare nel tempo libero, ma se ci butti 5 anni all'università, che probabilità pensi di avere nel mondo del lavoro? in Italia poi?
Al massimo puoi accettare la disoccupazione con filosofia, non vedo altri vantaggi.
il Caccia
13-11-2009, 12:48
Professione? no spetta, non me lo dire, come disse Pozzetto nel "ragazzo di campagna": beh adesso sono in cerca di un impiego, però ho interessanti prospettive per il futuro :D
Ma per favore, guardiamo in faccia la realtà, filosofia te la puoi benissimo studiare nel tempo libero, ma se ci butti 5 anni all'università, che probabilità pensi di avere nel mondo del lavoro? in Italia poi?
Al massimo puoi accettare la disoccupazione con filosofia, non vedo altri vantaggi.
non si vive di solo lavoro, e quelli che si affermano nel ramo della propria laurea sono sempre meno, la realtà è che qualsiasi laurea si ottenga occorre spirito di adattamento...
sono del parere che sia decisamente meglio guadagnare 1500-2000€ con una laurea personalmente realizzante e soddisfacente piuttosto che guadagnarne 3-4-5mila con una laurea ottenuta con enorme sforzo e con la prospettiva di doversi occupare per 35 anni di una materia che ci fa schifo... io in questa scelta non ho dubbi..
meglio guadagnare 1500-2000€ con una laurea personalmente realizzante
Ma dove 1500 euro? ma in quale pianeta?
Io capisco la passione ,capisco tutto, ma questo è non voler guardare in faccia la realtà.
Non solo ti precludi molti sbocchi lavorativi, perchè già gli ingegneri, biologi, informatici sono a spasso o nei call center a 3 euro l'ora, ma mi spieghi cosa sa fare un filosofo quando esce? COSA?
Ma se non riesci a entrare in università o non avviene il miracolo di essere presi in una multinazionale dove cercheranno 2-3 laureati in filosofia in tutta Europa, poi che fai? ti metti in proprio? e a fare che, a discorrere di Eraclito seduto sui gradini in Piazza del Pantheon?
Ma dove 1500 euro? ma in quale pianeta?
Io capisco la passione ,capisco tutto, ma questo è non voler guardare in faccia la realtà.
Non solo ti precludi molti sbocchi lavorativi, perchè già gli ingegneri, biologi, informatici sono a spasso o nei call center a 3 euro l'ora, ma mi spieghi cosa sa fare un filosofo quando esce? COSA?
Ma se non riesci a entrare in università o non avviene il miracolo di essere presi in una multinazionale dove cercheranno 2-3 laureati in filosofia in tutta Europa, poi che fai? ti metti in proprio? e a fare che, a discorrere di Eraclito seduto sui gradini in Piazza del Pantheon?
per mia esperienza personale ti posso dire che è meglio fare qualcosa che piaccia. io ho scelto una facoltà scientifica "particolare" mentre la maggior parte dei miei compagni di liceo andava su economia-giurispudenza-ingegneria...sfottuto da tutti che non avrei mai trovato mai lavoro e se lo avessi trovato sicuramente pagato poco.
adesso il mio stipendio è pari al loro se non in certi casi superiore (parlo delle cifre impossibili per mrhanky) e con possibilità di carriera e di esperienze internazionali che tante persone si sognano.
se sei bravo e hai voglia di studiare/fare scegli il percorso di studi più che più ti piace. inoltre nel campo delle materie umanistiche è cmq facile poter avere anche esperienze internazionali...ti consiglio di provare a vedere se il tuo futuro titolo di studio possa essere speso in questo ambito.
il Caccia
13-11-2009, 14:12
Ma dove 1500 euro? ma in quale pianeta?
Io capisco la passione ,capisco tutto, ma questo è non voler guardare in faccia la realtà.
Non solo ti precludi molti sbocchi lavorativi, perchè già gli ingegneri, biologi, informatici sono a spasso o nei call center a 3 euro l'ora, ma mi spieghi cosa sa fare un filosofo quando esce? COSA?
Ma se non riesci a entrare in università o non avviene il miracolo di essere presi in una multinazionale dove cercheranno 2-3 laureati in filosofia in tutta Europa, poi che fai? ti metti in proprio? e a fare che, a discorrere di Eraclito seduto sui gradini in Piazza del Pantheon?
intanto datti una calmata...
in secondo luogo il filosofo come figura professionale neanche esiste credo, a parte insegnanti...
se leggessi qualche messaggio più in alto vedresti che il consiglio è di fare un master, che darà gli sbocchi necessari...
di lavoro ce n'è, basta saperlo cercare, e il ragazzo sembra portato per lo studio e l'impegno, quindi è sicuramente avantaggiato rispetto ad altri..
perso per perso se nessuna facoltà permette una sicurezza lavorativa a maggior ragione è meglio fare qualcosa che piace, ribadisco che 35 anni di un lavoro che ci fa cagare distruggono lo spirito...
la laurea serve soltanto come "requisito" per accedere ad alcune figure professionali, a meno che non si scelga una laurea decisamente tecnica...
il Caccia
13-11-2009, 14:13
per mia esperienza personale ti posso dire che è meglio fare qualcosa che piaccia. io ho scelto una facoltà scientifica "particolare" mentre la maggior parte dei miei compagni di liceo andava su economia-giurispudenza-ingegneria...sfottuto da tutti che non avrei mai trovato mai lavoro e se lo avessi trovato sicuramente pagato poco.
adesso il mio stipendio è pari al loro se non in certi casi superiore (parlo delle cifre impossibili per mrhanky) e con possibilità di carriera e di esperienze internazionali che tante persone si sognano.
se sei bravo e hai voglia di studiare/fare scegli il percorso di studi più che più ti piace. inoltre nel campo delle materie umanistiche è cmq facile poter avere anche esperienze internazionali...ti consiglio di provare a vedere se il tuo futuro titolo di studio possa essere speso in questo ambito.
ecco fatto, ti ringrazio per l'esempio...
Filosofia è un'ottima facoltà che permette molteplici sbocchi.
Io ti consiglio caldamente il punto 4). E poi piantamola co 'sta faccenda dei genitori. La vita è nostra e non è accontentandoli nelle loro idee (che poi sempre giuste? chi lo dice?) che camperemo meglio. Noi e loro
Fai quello che senti e fallo bene. Il resto credimi, non conta. E te lo dice un casertano come te che vive a Milano da molti anni
di lavoro ce n'è, basta saperlo cercare
guarda, di cazzate a raffica ne ho viste, ma questa da sola basterebbe a fare inchiodare il server.
Ci sono migliaia di persone che hanno perso o stanno perdendo il lavoro, Microsoft sta operando altri tagli, Motorola e Nokia seguono a ruota, ma si passa anche a realtà più piccole, guardati il caso Agile e la gente che occupa le fabbriche e gli stabilimenti, e così ce ne sono mille altri, vaglielo a dire a loro che il lavoro c'è basta saperlo cercare....
Per il discorso facoltà, come già detto, ognuno fa quello che si sente ci mancherebbe, ma sentire addirittura che filosofia offre molteplici sbocchi fa solamente ridere, e nemmeno tanto.
Che poi ci sia qualcuno meritevole, che si inserisce, buon per lui, ma io parlo di numeri, di opportunità, non di gocce nel mare, dove per uno che arriva c'è un esercito che sta a spasso (e peggio ancora) che non sa fare niente.
E l'esempio di Tower non mi impressiona, mi colpiscono di più le migliaia di persone e le loro vicende (leggiti le storie su Repubblica e poi mi dici) che non hanno opportunità, ecco ti dico, fai pure filosofia, letteratura o quello che preferisci, ma non mi sembra giusto dare false illusioni e non sono così ipocrita da dire "vai metticela tutta e vedrai che un giorno verrai premiato", preferisco passare da antipatico ma ti dico in faccia come stanno le cose, e queste cose te le conferma la gente che sta nella merda in questo periodo.
Lucido e calmissimo come sempre.....
il Caccia
13-11-2009, 18:33
guarda, di cazzate a raffica ne ho viste, ma questa da sola basterebbe a fare inchiodare il server.
Ci sono migliaia di persone che hanno perso o stanno perdendo il lavoro, Microsoft sta operando altri tagli, Motorola e Nokia seguono a ruota, ma si passa anche a realtà più piccole, guardati il caso Agile e la gente che occupa le fabbriche e gli stabilimenti, e così ce ne sono mille altri, vaglielo a dire a loro che il lavoro c'è basta saperlo cercare....
Per il discorso facoltà, come già detto, ognuno fa quello che si sente ci mancherebbe, ma sentire addirittura che filosofia offre molteplici sbocchi fa solamente ridere, e nemmeno tanto.
Che poi ci sia qualcuno meritevole, che si inserisce, buon per lui, ma io parlo di numeri, di opportunità, non di gocce nel mare, dove per uno che arriva c'è un esercito che sta a spasso (e peggio ancora) che non sa fare niente.
E l'esempio di Tower non mi impressiona, mi colpiscono di più le migliaia di persone e le loro vicende (leggiti le storie su Repubblica e poi mi dici) che non hanno opportunità, ecco ti dico, fai pure filosofia, letteratura o quello che preferisci, ma non mi sembra giusto dare false illusioni e non sono così ipocrita da dire "vai metticela tutta e vedrai che un giorno verrai premiato", preferisco passare da antipatico ma ti dico in faccia come stanno le cose, e queste cose te le conferma la gente che sta nella merda in questo periodo.
Lucido e calmissimo come sempre.....
guarda, sarai lucido e calmissimo ma il tuo avatar mi dice molte cose di te...
se dici che una laurea in campo umanistico non consente sbocchi è palese che non sai di cosa parli, e non mi interessa discuterne con te, io ho voluto dare i miei suggerimenti ad una persona che sembra in un momento di difficoltà destinato senz'altro a esser superato, se tu vuoi puoi esprimergli il tuo di suggerimento, ma venire a dire a me che sparo cazzate fa abbastanza ridere...specialmente leggendo quello che scrivi....
ma ribadisco che non mi interessa discuterne, specialmente in questa sede è fuoriluogo
Jackdaniels
13-11-2009, 21:11
guarda, sarai lucido e calmissimo ma il tuo avatar mi dice molte cose di te...
se dici che una laurea in campo umanistico non consente sbocchi è palese che non sai di cosa parli, e non mi interessa discuterne con te, io ho voluto dare i miei suggerimenti ad una persona che sembra in un momento di difficoltà destinato senz'altro a esser superato, se tu vuoi puoi esprimergli il tuo di suggerimento, ma venire a dire a me che sparo cazzate fa abbastanza ridere...specialmente leggendo quello che scrivi....
ma ribadisco che non mi interessa discuterne, specialmente in questa sede è fuoriluogo
Secondo me sei tu che non sai di che parli.
In questo paese, in questo periodo storico, una laurea è buttata al cesso a prescindere, se poi si tratta di una laurea umanistica...ancora peggio.
E lo dico da laureato (anche) in Filosofia.
guarda, sarai lucido e calmissimo ma il tuo avatar mi dice molte cose di te...
Tralascio il resto, visto che non mi posso certo aspettare la pace dei sensi e dei consensi, un minimo di contenzioso e di confronto ci deve essere per forza, ma quando ti attacchi addirittura al mio avatar per sostenere le tue tesi, dimostri solamente di non avere argomentazioni.
Io ho argomentato, ho riportato fatti e ho esposto il mio pensiero, basato su quello che vedo e che sento, ho letto e continuo a informarmi su un argomento che mi sta molto a cuore, magari avessi avuto la stessa fortuna di avere qualcuno, qualche punto di riferimento, per fare delle scelte così importanti.
Poi non è che ci voglia tutta questa ricerca, non mi sembra di vivere tra le nuvole, chiedi alla gente di cosa ha bisogno, chiedi alle aziende, serve il pane, serve chi fa la dichiarazione dei redditi, servono dei buoni medici, ma io tutta questa richiesta di filosofi e pensatori non la vedo, o forse non sono proprio quel che si dice un tipo lungimirante?
il Caccia
13-11-2009, 22:47
al tuo avatar mi attaccavo soltanto per sostenere che si può argomentare senza usare arroganza o strafottenza, intendevo comunicarti che la simpatia e la cortesia (in questo caso perlomeno) non sono il tuo forte...
è palese che la crisi in questo momento colpisce tutti i settori lavorativi, che si sia laureati oppure no. Io personalmente non conosco nessuno al momento tra i miei amici e conoscenti che sia stato pesantemente colpito dalla crisi stessa (per fortuna, e con questo non intendo dire che non ci sia..) e buona parte di loro ha una laurea in campo umanistico...Certo, un amico laureato in storia moderna e con un master in relazioni umane ora lavora in proprio nel settore assicurativo, si è dovuto adattare, ma la sua laurea per quanto "inutile" sulla carta gli ha consentito di avere la precedenza sull'assunzione rispetto a molti altri candidati, il lavoro gli piace e guadagna bene.
Un'altra amica è laureata in lingue e non ha avuto difficoltà a trovare lavoro nel commerciale, non ama quel posto però ce l'ha e le rende. Un'altra amica si è laureata in scienze della comunicazione, considerata la più inutile delle lauree, ora lavora nella pubblicità, e sembra soddisfatta, e si mantiene bene, non fa certo la fame. Mia sorella si è laureata in scienze della formazione, altra laurea considerata incredibilmente inutile, invece ora è assunta in una scuola dell'infanzia (asilo), guadagna decentemente ed è soddisfatta come poche persone del suo lavoro. E potrei fare altri esempi. Un mio parente invece ha quasi concluso ingegneria aerospaziale al poli mi, con voti parecchio alti, e ora è costretto a fare stage, praticantato e quant'altro in un'azienda piuttosto importante ma che al momento balbetta.. Mio cognato stesso, fresco di laurea triennale in ingegneria aerospaziale pure lui al poli di torino ha trovato un lavoro che gli piacicchia e che è nel suo ramo di studi, ma non guadagna certo miliardi, con un contratto che è quello che è...
L'autore del thread nello specifico sta tentando di seguire una strada che voi forse gli consigliereste, ovvero ha provato a rinunciare ai suoi interessi per frequentare una facoltà che "in teoria" potrebbe offrirgli qualche opportunità in più (per niente certa, attenzione...), e con quali risultati? è scoraggiato, non ha potuto rendere nello studio e sta mettendo in discussione il fatto di sentirsi per questo un fallito. Pensate che possa dopo laureato presentarsi di fronte al mondo del lavoro motivato e produttivo? io no...ma quel che mi preme di più è il fatto che non sarà soddisfatto, nemmeno se la laurea tecnica o quel che gli consigliate gli renderà molto bene dal punto di vista monetario..
Voi cosa gli direste di fare quindi? di lasciare l'università e cercare lavoro come commesso tipo? di accetttare direttamente ora un cococo senza stare a perdere 5 anni di fatica? di continuare a frequentare una facoltà che non gli piace per niente e sperare un giorno di trovare lavoro?
Io per la mia esperienza gli consiglio vivamente di fare quello che gli piace, di arricchirsi personalmente innanzitutto, e di considerare la laurea come qualcosa che gli dia la precedenza rispetto ad altri ad accedere ad un posto, inoltre sostengo che se una laurea umanistica non genera conoscenze tecniche tali da essere valorizzata d'altro canto consente uno spettro molto più ampio di impiego, in primis consente un'apertura mentale per la persona secondo me decisamente diversa da una laurea di tipo tecnico, naturalmente sosterrete che sia una panzana, e che nessun datore di lavore ne tenga mai conto, ma io non la penso così, per esperienza diretta proprio. Il medico ha detto che non lo vuole fare.
Mi pare di aver argomentato con esempi pratici, l'avrei fatto più volentieri senza questa sorta di astio nel porsi che non comprendo sinceramente.
ps: qui al nordest, la crisi c'è, ma se si ha bisogno lavoro lo si trova, ovviamente adattandosi...
Ragazzi mi rifaccio vivo solo ora dopo una serie di ragionamenti ed intrighi internazionali, ho letto tutto/tuttissimo e vi ringrazio di cuore per il supporto e la miriade di spiegazioni che mi state fornendo, ora come ora ho preso una decisione che magari qualcuno reputerà sbagliata poichè mi pone ancora una volta in una sorta di limbo, ma perlomeno studierò un esame che almeno in minima parte mi interessa e che mi verrebbe convalidato ovunque. Ho pensato di darmi tempo fino agli appelli di Gennaio e di provare a dribblare un esame bello tosto da 12 CFU del mio corso di laurea, se per quella sessione continuerò ad essere proiettato con la testa verso un altro corso di laurea, verso altre prospettive e desideri allora prenderò in mano la mia vita e mi iscriverò a filosofia seguendo le mie aspettative e i miei desideri (avrei comunque diversi esami convalidati: logica/matematica/informatica/inglese).
Adesso mi rimbocco le maniche e ci do dentro cercherò di essere più ricettivo in tali materie e meno ossessionato dalla paura del LAVORO che verrà. Insomma scarto a piene manone l'idea di provare i test a medicina per il prossimo anno, credo che ormai sia troppo tardi per quell'idea e d'altronde sarebbe ancora una volta un ripiego perché la medicina e le scienze cognitive sono due campi certamente connessi, ma troppo distanti.
Grazie ancora a tutti.
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