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View Full Version : [Governo del fare] Più sicurezza per tutti anche sulle strade


luxorl
03-11-2009, 17:24
CINQUEMILA MORTI MA PER LE STRADE NON C’È UN EURO
In Finanziaria spariscono i fondi per la manutenzione

di Daniele Martini

Manutenzione delle strade zero. Mentre il ‘governo del fare’ continua a baloccarsi con il Ponte sullo Stretto, sapete quanto stanzia davvero con la Finanziaria 2010 per tenere in sesto le grandi vie di comunicazione, cioè i circa 22 mila chilometri di pertinenza dell’Anas? Zero euro, appunto. Niente. Nonostante il piano quadriennale di investimenti dell’azienda pubblica delle strade prevedesse per l’anno prossimo un fabbisogno di 1.660 milioni. Un dato che fa impressione, tanto più perché spunta proprio alla vigilia del World Day of Remembrance delle vittime della strada dichiarato dall’Onu per il 15 novembre. Tra la manutenzione e i morti sull’asfalto, infatti, la relazione è strettissima: più le vie sono maltenute, più cresce il tasso di incidentalità. Lo suggerisce l’esperienza e lo ha stabilito anche un gruppo di ricercatori dell’università Federico II di Napoli, i quali hanno calcolato che almeno il 40 per cento dei sinistri è collegabile alle condizioni delle vie di comunicazione, dai guard rail spesso non a norma alla segnaletica approssimativa o addirittura sbagliata all’asfalto traditore, gibboso o pieno di buche e irregolarità. Non occorre essere scienziati per intuire quali saranno le conseguenze delle scelte del governo. In una recente audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, il presidente dell’Associazione dei costruttori (Ance), Paolo Buzzetti, lo ha ricordato ai parlamentari: “L’assenza del contributo annuale in conto capitale provocherà il blocco della regolare attività dell’ente stradale, con gravi conseguenze sullo sviluppo e la manutenzione di tutta la rete”.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, però, forse non riuscendo a recuperare risorse per gli opportuni investimenti, preferisce parlar d’altro alimentando la convinzione che l’ecatombe stradale sia imputabile solo ai comportamenti sbagliati di automobilisti e motociclisti e quindi punta l’indice sullo sballo del sabato sera, gli ubriachi al volante, la velocità, le distrazioni, la guida spericolata, l’impasticcamento e via dicendo. Giornali e tv rincarano la dose, come fosse verità rivelata. E invece è solo un pezzo di verità. Che rischia di diventare una bugia se non accompagnata dalla constatazione che le strade italiane sono quelle tenute peggio d’Europa. Coerente all’idea che sia tutta colpa degli automobilisti, il Ministro ha lanciato una campagna pubblicitaria per esortarli a tenere comportamenti più civili, con testimonial di sicuro effetto, da Maria Grazia Cucinotta al campione di scherma Aldo Montano alla tuffatrice Tania Cagnotto. Il leit motiv dell’iniziativa è Sulla buona strada. Peccato che di buono sulle vie di comunicazione italiane sia rimasto davvero poco.

Gli effetti dell’incuria sono devastanti. Gli incidenti sono la prima causa di morte nella fascia di età fino a 40 anni, in un anno ce ne sono stati 231 mila con 5.131 morti (10 volte i caduti sul lavoro e 100 volte più di tutti gli altri sistemi di trasporto messi insieme, dall’aereo alla nave al treno) e 326 mila i feriti. Ai costi umani si sommano quelli sociali ed economici, dai risarcimenti delle assicurazioni alla perdita di produttività per gli infortuni e i decessi. Secondo l’ultima valutazione disponibile, gli incidenti stradali costano al sistema Italia la bellezza di oltre 30 miliardi di euro all’anno, circa il 2 per cento del Pil, quanto un paio di manovre Finanziarie pesanti. L’incuria si abbatte anche sulle imprese, non solo quelle che hanno bisogno come il pane delle strade per farci viaggiare le merci, ma anche le circa 5.000 aziende specializzate nella manutenzione con 50 mila occupati, dalle ditte dell’asfalto a quelle della segnaletica. La percentuale di fallimenti tra questo tipo di società è di gran lunga superiore a quella purtroppo in crescita degli altri settori produttivi. Per un motivo semplice: mentre su queste ultime si scaricano solo gli effetti della crisi, su quelle della manutenzione pesa anche un altro fattore di lunga durata e cioè il calo delle commesse iniziato anni fa. Fin dai tempi di quello che gli addetti ai lavori chiamano il ‘federalismo stradale’, provvedimento voluto dal ministro Franco Bassanini all’epoca del governo di centrosinistra della fine anni Novanta. In base a quella legge migliaia di chilometri di strade sono passati dall’Anas alle Regioni e se l’Anas spendeva assai poco per migliorare le strade (appena 7.000 euro a chilometro, rispetto ai 20 considerati necessari), alcuni Governatori hanno deciso di spendere anche meno.

Per invertire questa tendenza ci vorrebbero investimenti: il confronto con il resto d’Europa è umiliante. Secondo il Libro bianco sulla sicurezza stradale, mentre in Italia per le strade si spende in media 1 euro per abitante, in Svizzera spendono 26 euro, Svezia 23, Francia 22, Belgio 10, Regno Unito 5. Eppure le risorse, a volerle trovare, ci sarebbero anche in Italia. Secondo uno studio dell’Anfia (l’associazione della filiera dell’industria automobilistica) il carico fiscale sul settore, dalla tassa di immatricolazione al bollo, in 5 anni è cresciuto di quasi il 10 per cento arrivando a circa 80 miliardi di euro. Quasi niente di questa montagna di quattrini, però, ritorna sulle strade. “Non si può soltanto prendere dalle tasche degli automobilisti”, ammonisce Enrico Gelpi, presidente dell’Automobile Club (Aci). Poi ci sarebbe tutto lo stock delle multe stradali, un tesoro di circa 1,2 miliardi. In base al Codice della strada il 50 per cento delle multe locali e il 20 per cento di quelle nazionali (Polizia stradale, Carabinieri, Guardia di Finanza) dovrebbero andare alla manutenzione delle strade. Ma nessuno lo fa, anche perché finora non erano previste sanzioni per gli enti inadempienti. Confindustria e Finco (Federazione delle imprese di prodotti per le costruzioni) in una recente audizione al Senato hanno sollecitato i parlamentari a modificare l’andazzo.

Alla Camera poco tempo fa è stata approvata con un voto bipartisan (2 soli astenuti) la cosiddetta legge Valducci (da Mario Valducci , deputato Pdl) che impone sia l’utilizzo di parte dei proventi delle multe sia l’obbligo per i proprietari delle strade di effettuare interventi costanti e programmati. Ma arrivato al Senato il testo si è impantanato e c’è chi dice che a frenare sia soprattutto il relatore, Angelo Maria Cicolani, anche lui Pdl, ritenuto un buon amico delle Autostrade, società per niente entusiasta di vedersi imporre per legge l’obbligo della manutenzione.

Il Parlamento italiano, inoltre, sta accingendosi a fare propria la direttiva comunitaria sulla cura delle strade e sarà interessante vedere che piega verrà impressa alla faccenda. Se l’Italia, cioè, si limiterà a considerare l’atto europeo come una generica esortazione oppure lo considererà vincolante per tutte le strade e non solo per gli 8.000 chilometri di vie di interesse continentale. Decisiva sarà la decisione sui servizi ispettivi e di controllo. Alla Conferenza sul traffico di Riva del Garda, terminata il 28 ottobre, l’Aci si è proposto come “organismo indipendente per la valutazione dei livelli di sicurezza delle infrastrutture”. Ma anche altre associazioni si stanno facendo avanti e non è escluso un coinvolgimento dell’Inail (l’istituto per gli infortuni sul lavoro), ormai diventata una specie di cassaforte pubblica con oltre 11 miliardi di euro di liquidità. Nella passata legislatura il ministro Alessandro Bianchi ricostituì la Direzione generale per la sicurezza stradale, smontata alcuni anni prima dal governo Berlusconi, ma poi l’esecutivo di centrosinistra cadde e di quella struttura sono rimasti gli uffici, il responsabile e poco più. Questa estate il Governo ci ha ripensato istituendo un altro ispettorato per le strade affidato ad un tecnico stimato, l’ingegner Pasquale Cialdini, e collocato nella sede dell’ex ministero della Marina Mercantile all’Eur. Ma anche questa nuova struttura sembra un cane da guardia privo di denti. Con una sede grande e lussuosa, begli uffici, e poco personale.

IFQ

Steinoff
03-11-2009, 17:37
Al di la' delle seccature dovute al dissesto stradale, questi signori avranno delle persone in piu' sulla coscienza.
Complimenti a chi continua a sostenerli.

חוה
03-11-2009, 18:04
forse perchè si sono concentrati ddl 1720 di cui parla bene pure il presidente di anas?

http://www.stradeanas.it/index.php?/news/dettaglio/id/615

cmq le strade italiane fanno schifo, e non parlo essenzialmente dei 20000km di anas, ma dei restanti mezzo milione in mano a regioni province e comuni :muro:

ps daniele martini ha scritto lo stesso articolo il 15 marzo su panorama?
http://blog.panorama.it/italia/2009/03/15/strade-killer-ecco-dove-in-italia-si-rischia-di-piu-la-vita/

cdimauro
04-11-2009, 04:17
Schifosi. Giocano sulla pelle della gente. :Puke:

cocis
04-11-2009, 08:34
CINQUEMILA MORTI MA PER LE STRADE NON C’È UN EURO
In Finanziaria spariscono i fondi per la manutenzione

di Daniele Martini



IFQ

se non muoiono di visrus A non fanno notizia .. :O

FagioloOne
04-11-2009, 08:45
E' più sicuro andare a fare il militare in IRAQ che utilizzare la bicicletta in città.
Il bello che nessuno se ne rende conto.

luxorl
04-11-2009, 09:10
E' più sicuro andare a fare il militare in IRAQ che utilizzare la bicicletta in città.
Il bello che nessuno se ne rende conto.

Il bello è che thread come questi vengono disertati dagli struzzi* berlusconiani :rolleyes:




* = (nel senso che mettono la testa sotto la sabbia pur di non vedere lo schifo)

girodiwino
04-11-2009, 09:15
Ma non era uscito un 3d in cui il buon bonaiuti affermava che il ponte sullo stretto era gratis? sarà lo stesso principio no?:oink:

Senza contare che nella mia città c'è gente che cade da sbronza e il giorno dopo va a cercarsi una buca per poi fare causa al comune:ciapet:

ozeta
04-11-2009, 09:23
il bello è che continuo a pagare le tasse...non so per quale motivo ormai :fagiano:

gugoXX
04-11-2009, 09:49
Ma noi avremo il ponte piu' bello di tutti.

MadJackal
04-11-2009, 09:56
Ma noi avremo il ponte piu' bello di tutti.

Senza le ferrovie per collegarlo nè al di qua nè al di là dello stretto :asd:

Sheera
04-11-2009, 12:43
Senza le ferrovie per collegarlo nè al di qua nè al di là dello stretto :asd:

Ferrovie che esistono :D

dave4mame
04-11-2009, 14:07
Il bello è che thread come questi vengono disertati dagli struzzi* berlusconiani :rolleyes:




* = (nel senso che mettono la testa sotto la sabbia pur di non vedere lo schifo)

uhm... perchè lo struzzo leghista ha telefonato una mattina per segnalare una buca e la sera, tornando a casa l'ha trovata riempita, direi...

svarionman
04-11-2009, 14:17
uhm... perchè lo struzzo leghista ha telefonato una mattina per segnalare una buca e la sera, tornando a casa l'ha trovata riempita, direi...

Si, come per le ronde.......tutti ad applaudire, poi quando c'è da mettersi la pettorina e scendere in strada, si preferisce rimanere al bar.

חוה
04-11-2009, 14:52
quale voce di quelle del bilancio corrisponde ai fondi rinvenienti da una legge finanziaria?

http://www.stradeanas.it/index.php?/content/index/arg/dati_di_bilancio

aigli enti locali vanno fondi statali per manutenere le strade, dal 2000 ?

dave4mame
04-11-2009, 15:04
Si, come per le ronde.......tutti ad applaudire, poi quando c'è da mettersi la pettorina e scendere in strada, si preferisce rimanere al bar.

a capire cosa diamine c'entra ti risponderei anche.

Vermezzese
04-11-2009, 15:08
Il bello è che thread come questi vengono disertati dagli struzzi* berlusconiani :rolleyes:




* = (nel senso che mettono la testa sotto la sabbia pur di non vedere lo schifo)

mamma mia questa è bellissima, adesso la metto nella mia firma!!!

elect
04-11-2009, 17:03
il bello è che continuo a pagare le tasse...non so per quale motivo ormai :fagiano:

Per Barbareschi ed i suoi 23k € :O

Ma noi avremo il ponte piu' bello di tutti.

:asd:

Senza le ferrovie per collegarlo nè al di qua nè al di là dello stretto :asd:

Unico al mondo :D

bluelake
04-11-2009, 17:51
Ma noi avremo il ponte piu' bello di tutti.
in una bella zona che più sismica non si può soggetta a forti venti e anche mareggiate, l'estremità della Calabria – la punta dell’Italia – che sale ad una velocità di 2mm all’anno, mentre la Sicilia sale di solo 0,5mm l’anno. E i dati GPS mostrano che la Calabria si sta anche muovendo verso Nord-Est mentre la Sicilia si sta spostando a Nord-Ovest, aumentando il divario di 3mm all’anno (vedasi il Financiòl Tàims http://www.ft.com/cms/s/0/017bf9ce-0ab7-11de-95ed-0000779fd2ac.html?nclick_check=1 )...

Per la manutenzione delle strade non mi pronuncio, basta percorrere le due statali che collegano Toscana ed Emilia (la 64 Porrettana e la 65 della Futa), unica alternativa possibile al tratto appenninico della A1 (ove si trova ogni specie possibile di persona che ha preso la patente coi punti delle merendine, da quelli dei camion a quelli delle moto), tenute da schifo peggio delle stradine provinciali.