View Full Version : Università: proposta di riforma della Gelmini
Gargoyle
30-10-2009, 09:15
http://www.studenti.it/universita/riforma/riforma_universita.php
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/scuola_e_universita/servizi/universita-2009-1/riforma-cdm/riforma-cdm.html
http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_28/riforma-universita-governo-manager-rigore-conti_3e76d23e-c3a0-11de-a7c3-00144f02aabc.shtml
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=78368&sez=HOME_SCUOLA&ssez=UNIVERSITA
In questi articoli sono riportati i punti essenziali della proposta di riorganizzazione delle università italiane.
Non pretendo di riassumerli tutti, ma indico solo i punti essenziali che va a toccare:
* Consiglio di Amministrazione (CDA), che è l'organismo che gestisce i quattrini dell'ateneo, con il 40% dei membri esterni all'ateneo.
Bilanci rispondenti a criteri guida dettati dal ministero a livello nazionale.
Scatti di stipendio solo dopo verifica dell'attività di ricerca dei docenti.
* CDA non elettivo ma nominato.
* Rettore con mandato di 4 anni rieleggibile solo una volta.
* Reclutamento completamente stravolto.
Abolizione dei concorsi sede per sede.
Introduzione della figura di ricercatore a tempo determinato, per un massimo di 6 anni.
Istituzione di un concorso nazionale che abilita il ricercatore a diventare professore associato. Chi non passa è out ma ha uno scivolo per entrare in altri settori della pubblica amministrazione.
Università libere di chiamare gli abilitati.
Voi cosa ne pensate?
Io vi dico la mia: peggiorare l'università italiana non si può.
E questa proposta di riforma, che per ora è solo abbozzata (infatti, finché non si definiscono quali sono i criteri guida che verranno dati a livello nazionale non si può dire troppo), a me pare vada nella giusta direzione.
Qual è la giusta direzione? Secondo me è questa:
1) Togliere potere ai baroni universitari, che mettono parenti ed amici in cattedra e fanno fare carriera a chi vogliono loro.
2) Evitare il ripetersi di università al fallimento (come Siena adesso) che hanno sputtanato soldi e creato decine di posti inutili per sistemare gli amici.
3) Tentare un timido avvicinamento tra mondo universitario e mondo aziendale, con il CDA col 40% di membri esterni.
4) Dare una risposta a chi dopo 5 anni di laurea, 3 di dottorato di ricerca e da lì in poi borse di studio annuali si ritrova a 40 anni a fare il lavoro del ricercatore come precario e senza avere lo stipendio da ricercatore.
Insomma, io sono sospettoso, ma questa riforma potrebbe essere un passo avanti.
i link non funzionano:fagiano:
Sospettoso anch'io ma sembra la prima riforma di questo governo che sia davvero animata da buone intenzioni (certo, i tagli li hanno già fatti...)
Il 40% dei membri esterni però mi preoccupa, in astratto è una buona cosa ma in concreto temo di sapere chi arriverà...
hakermatik
30-10-2009, 09:53
la riforma sembra buona...(almeno a prima vista)
Ma in realtà più che una riforma dell'università, a me sembra una riforma della figura del docente.
Non mi piace solo la questione dei membri esterni in CDA...
Dream_River
30-10-2009, 10:20
La direzione della riforma è buona, ma sarebbe anche ora che qualche ministro dell'istruzione si metta in testa che se si vuole affidare l'università allo stato, lo stato deve sganciare le risorse, altrimenti l'università non rimane altro che un istituzione per le mediocrità nazionale
Se proprio non si vuole seguire il modello inglese o americano, per lo meno non facciamolo anche male
Fino a che non la vedo messa in pratica non ci credo minimamente che sarà così.
* CDA non elettivo ma nominato.
* Rettore con mandato di 4 anni rieleggibile solo una volta.
* Reclutamento completamente stravolto.
Abolizione dei concorsi sede per sede.
Introduzione della figura di ricercatore a tempo determinato, per un massimo di 6 anni.
Istituzione di un concorso nazionale che abilita il ricercatore a diventare professore associato. Chi non passa è out ma ha uno scivolo per entrare in altri settori della pubblica amministrazione.
Università libere di chiamare gli abilitati.
primo punto cdanon elettivo ma nominatoo
chi nomina il CDA ? la politica ? nei cda membri esterni ? chi imprenditori ? mecenati finanziatori ?
ci saranno università.... dove nel cda ci sono... certe persone che hanno un certo riguardo...per i figli di... che casualmente frequentano i corsi....
prima di attuare una riforma simile, si devono togliere i parenti che attualmente sono all'interno delle università !
altrimenti è fuffa ! si analizzano i gradi di parentela all'interno delle università e ogni grado di parentela che c'è tra un ricercatore, professore o dottorando si toglie il xx% dei fondi !
per quale motivo si deve dare uno " scivolo " per entrare nei settori della PA a coloro che fanno un concorso da ricercatore ?
se io faccio un concorso la prova vale solo per quel concorso . non lo passo fine della storia, altrimenti tutti coloro che parteciperanno avranno la precedenza sugli altri, delirio di follia pura !
già adesso ci sono furbate di ogni tipo tu arrivi coi voti alti e ti vedi sorpassare da soggetti che avendo voti piu bassi di te hanno fatto stages in aziende, lavori , corsi organizzati da vari enti non a livello nazionale, ecc che gli alzano il punteggio finale ! 'azz di meritocrazia è ? :confused: è la furbocrazia. è proprio questo da togliere ! i vari "scivoli" che ci sono.
poi siamo sicuri che la valutazione sia uguale per tutti ?
quando frequentavo l'università è capitato parecchie volte che il professore guardava il libretto prima di dare il voto ! e a me un sospetto viene in mente.....
abolizione dei concorsi per sede, e concorsi su base nazionale.
Linee guida dal ministero obbligatorie per la gestione del personale
Bilanci secondo quanto dice il ministero.
Scatti d'anzianità secondo quanto decide il ministero.
CDA nominato... da chi? sempre dal ministero?
Come si fa a dire che si vuole seguire la strada dell'autonomia, quando di fatto si accentrano funzioni e decisioni al ministero??
MadJackal
30-10-2009, 10:31
abolizione dei concorsi per sede, e concorsi su base nazionale.
Linee guida dal ministero obbligatorie per la gestione del personale
Bilanci secondo quanto dice il ministero.
Scatti d'anzianità secondo quanto decide il ministero.
CDA nominato... da chi? sempre dal ministero?
Come si fa a dire che si vuole seguire la strada dell'autonomia, quando di fatto si accentrano funzioni e decisioni al ministero??
Komunista! :O
la direzione è:
vi riduco all'osso i finanziamenti (già fatto), scannatevi per le briciole. i più forti sopravviveranno alla fame.
tutto il resto è contorno e coreografia.
ho votato la 3. peggio di quel che è ora non si può certo fare.
btw:
-favorevole all'ingresso dei privati, portano soldi, e se la quota percentuale dei privati non supera il 49 si possono sempre considerare pubbliche, quindi non con tasse all'americana ma con un sistema finanziario un po' più simile (se le prime dieci università al mondo sono private c'è un perchè....)
-assolutamente contrario ai concorsi pubblici. il "direttore " per me deve scegliere i suoi collaboratori/ricercatori/ecc rispondendo di persona per i loro risultati davanti a commissioni dell'università, visto che "fatta la regola, fatta l'eccezzione", tut
hakermatik
30-10-2009, 10:38
ho votato la 3. peggio di quel che è ora non si può certo fare.
btw:
-favorevole all'ingresso dei privati, portano soldi...
e influenzano la ricerca...
E' un qualcosa di realmente osceno.
le università private americane ricevono finanziamenti dallo Stato maggiori di quelli ricevuti dalle università pubbliche italiane.
Privato, si ma i soldi dello Stato non sono sostituibili. Neppure negli USA. C'é poco da fare, se si vuole un sistema d'istruzione di qualità lo Stato deve tirare fuori i soldi. Poi si puo discutere di organizzazione, autonomia, e quant'altro. Ma i soldi non sono sostituibili.
e influenzano la ricerca...
e influenzando la ricerca fanno progetti sui quali vogliono guadagnare, procurando lavoro a ricercatori, e se i progetti vanno bene avranno altri soldi da investire e così via...
il fatto che l'uni poi non sia totalmente nelle loro mani farà sì che ci sia anche una certa libertà per progetti diversi gestiti solo dall'università...
la direzione è:
vi riduco all'osso i finanziamenti (già fatto), scannatevi per le briciole. i più forti sopravviveranno alla fame.
tutto il resto è contorno e coreografia.
Quindi è splendida, per i bananas.
hakermatik
30-10-2009, 10:45
e influenzando la ricerca fanno progetti sui quali vogliono guadagnare, procurando lavoro a ricercatori, e se i progetti vanno bene avranno altri soldi da investire e così via...
il fatto che l'uni poi non sia totalmente nelle loro mani farà sì che ci sia anche una certa libertà per progetti diversi gestiti solo dall'università...
ma secondo te, se una casa farmaceutica decide di finanziare un dipartimento di farmacologia di una certa università, chiede di indirizzare la ricerca sulla scoperta di un vaccino contro l'HIV o chiede di creare nuovi e costosissimi farmaci antiretrovirali per la cura dell'HIV?
E questo è solo un esempio...
Pucceddu
30-10-2009, 10:46
E' un qualcosa di realmente osceno.
come mai?
come mai?
presa da sola la riforma potrebbe anche avere dei punti interessanti.
solo che la si utilizza per mascherare i tagli selvaggi perpetrati ai fondi pubblici dell'università.
l'ho scritto prima, prima vi affamo e poi scrivo le regole per scegliere i più forti, quelli che resisteranno meglio.
Dream_River
30-10-2009, 10:51
ma secondo te, se una casa farmaceutica decide di finanziare un dipartimento di farmacologia di una certa università, chiede di indirizzare la ricerca sulla scoperta di un vaccino contro l'HIV o chiede di creare nuovi e costosissimi farmaci antiretrovirali per la cura dell'HIV?
E questo è solo un esempio...
Questo però un discorso semplicistico che non tiene conto delle complesse dinamiche del mercato
Se fosse tutto riducibile a questo logica, negli U.S.A. non dovrebbero esserci corsi di laurea in filosofia
hakermatik
30-10-2009, 10:59
Questo però un discorso semplicistico che non tiene conto delle complesse dinamiche del mercato
Se fosse tutto riducibile a questo logica, negli U.S.A. non dovrebbero esserci corsi di laurea in filosofia
ma infatti, come qualcuno ha già scritto prima, negli USA è vero che i privati finanziano gli atenei, ma lo stato ci mette anche taaaanti soldini... qui invece ad ogni riforma si fa a gare a togliere qualche milione di euro all'università
Dream_River
30-10-2009, 11:08
ma infatti, come qualcuno ha già scritto prima, negli USA è vero che i privati finanziano gli atenei, ma lo stato ci mette anche taaaanti soldini... qui invece ad ogni riforma si fa a gare a togliere qualche milione di euro all'università
Quello che dici è vero, ed infatti la riforma gelmini assomiglia più a delle parole gentile che ti sussurra un assassino all'orecchio dopo averti pugnalato ai fianchi
Anche se, IMHO, anche il sistema scolastico americano sarebbe migliorabile
L'analisi de "Il Fatto":
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2368290&title=2368290
come mai?
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2368290&title=2368290
killercode
30-10-2009, 13:50
Il cda è sul modello americano, con la differenza che la gli ex alumni regalano un campo da football per fare entrare il delfino della famiglia, qui in italia, il fanciullo entra lo stesso per la mancanza di un selezione rigorosa e il nonno al posto del campo da football ci fa un cinema multisala
blamecanada
30-10-2009, 14:41
Questo però un discorso semplicistico che non tiene conto delle complesse dinamiche del mercato
Se fosse tutto riducibile a questo logica, negli U.S.A. non dovrebbero esserci corsi di laurea in filosofia
Però non è neanche completamente campato per aria.
Per carità, i corsi di filosofia ci sono, ma a meno che non vengano utilizzati per qualche fine economicamente rilevante, sono solo (weberianamente) un residuo di “irrazionalità”.
Varilion
30-10-2009, 21:38
In Italia pantalone (aka Lo Stato) da soldi a pioggia (come metodo, non come quantità) indiscriminatamente semplicemente per evitare che tutto il catafalco che è l'università Italiana vada a gambe all'aria.
Negli Usa lo stato da si un sacco di soldi (diciamo il 25% delle revenue di un università che è di Proprietà dello stato), però per cose precise (borse di studio, o finanziamenti a progetti specifici), non per tamponare il colabrodo.
Le università USA mi pare spendano alla fin fine il 70% dei loro incassi in stipendi (o spese di gestione fisse), in Italia gli atenei migliori sono a quota 90%....
Sul fatto che i rampolli di famiglia entrino sempre, comunque dovunque, non ho dubbio alcuno. Però tutti i professori che ho visto negli USA il loro lavoro lo fanno.... ( e non sembrano avere disturbi psichiatrici)
In Italia.... rotfl...
la direzione è:
vi riduco all'osso i finanziamenti (già fatto), scannatevi per le briciole. i più forti sopravviveranno alla fame.
tutto il resto è contorno e coreografia.
presa da sola la riforma potrebbe anche avere dei punti interessanti.
solo che la si utilizza per mascherare i tagli selvaggi perpetrati ai fondi pubblici dell'università.
l'ho scritto prima, prima vi affamo e poi scrivo le regole per scegliere i più forti, quelli che resisteranno meglio.
*
Semplicemente la verità, quello che stanno facendo considerando la decurtazione dei fondi pubblici è indegno e devastante! Università e ricerca DEVONO RICEVERE adeguati FONDI PUBBLICI, così come avviene negli altri paesi, a cui per questi è destinata una percentuale del pil che mi risulta sia stata persino alzata negli ultimi anni, mentre noi (anzi LORO) la DECURTIAMO. :muro:
Poi questi soldi certo vanno usati bene e lì ci vogliono le giuste regole e magari alcuni punti di questa riforma, senza il taglio dei fondi si potevano considerare, ma non è che puoi togliere i fondi lasciando le BRICIOLE e poi tentare di mascherare il tutto in questo modo. Non ci caschiamo, e NON dimentichiamo i tagli, maledetti.
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