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28-09-2009, 13:07
2009-09-28 12:20
PAPA: C'E' BISOGNO DI GOVERNANTI CREDENTI E CREDIBILI (http://ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_1675732339.html)
STARA BOLESLAV (PRAGA) - Oggi c'é bisogno di responsabili politici "credenti" e "credibili", dediti "non al proprio interesse egoistico, bensì al bene comune". Papa Benedetto XVI ha lanciato stamani questo appello da Stara Boleslav, una trentina di chilometri da Praga, dove ha reso omaggio, con una messa di popolo in una spianata all'aperto, a San Venceslao, il re boemo buono e generoso ucciso per motivi politici nel 935 e divenuto patrono della nazione ceca. Oggi è la sua ricorrenza liturgica e festa nazionale.
Davanti a 20-30 mila persone, perlopiù giovani accampati da ieri sera per un pellegrinaggio in onore del loro eroe-patrono, Benedetto XVI ha chiesto ai governanti di oggi di seguire l'esempio di San Venceslao. "Egli - ha spiegato - è modello di santità per tutti, specialmente per quanti guidano le sorti delle comunità e dei popoli". Il Papa ha constatato con rammarico che nella società moderna si ricerca soprattutto "il successo terreno" e "la gloria degli uomini". "Il secolo passato - ha tuttavia ricordato - ha visto cadere non pochi potenti, che parevano giunti ad altezze quasi irraggiungibili. All'improvviso si sono ritrovati privi del loro potere". Solo apparentemente, ha ammonito, chi nega Dio e "di conseguenza non rispetta l'uomo, sembra avere vita facile e conseguire un successo materiale". "Ma basta scrostare la superficie - ha detto - per constatare che, in queste persone, c'é tristezza e insoddisfazione". "C'é oggi bisogno di persone - ha ripetuto più volte - che siano credenti e credibili, pronte a diffondere in ogni ambito della società quei principi e ideali cristiani ai quali si ispira la loro azione. Questa è la santità, che spinge a compiere il proprio dovere con fedeltà e coraggio, guardando non al proprio interesse egoistico, bensì al bene comune, e ricercando in ogni momento la volontà divina". L'esempio di San Venceslao, ha proseguito, "incoraggia chi si dice cristiano ad essere credibile, cioé coerente con i principi e la fede che professa. Non basta infatti apparire buoni e onesti; occorre esserlo realmente".
Vorrei ricordare il martire ucciso per mano dal fratello pagano :asd:
SAN VENCESLAO (VACLAV) martire (http://www.enrosadira.it/santi/v/venceslao.htm)
Venceslao, fu duca di Boemia nel X secolo. Fu educato cristianamente dalla nonna paterna santa Ludmilla, uccisa probabilmente su ordine della nuora Drahomira, madre di Venceslao. Venceslao può compiere gli studi e impara anche la lingua latina. Alla morte del padre Vratislav, gli succede al governo, ma la reggenza, fu affidata alla madre, che gli predilige il secondogenito Boleslao. Quando Venceslao assunse direttamente il potere politico, unì a questa attività, la preoccupazione di cristianizzare il suo paese con l'aiuto di missionari della chiesa di Germania. La tradizione fa di lui un modello di virtù: tra queste il coraggio e la generosità. Si racconta che durante la lotta contro un altro duca boemo, Venceslao gli propose di risolvere la controversia con un duello tra loro, per evitare inutili stragi, ottenendo come risultato la riconciliazione col nemico. Venceslao viene però avversato da quella parte della nobiltà che per motivi politici e religiosi si è schierata con il fratello Boleslao e con la madre, che erano rimasti pagani. Boleslao invitò il fratello nel suo castello di Stará Boleslav per tendergli un imboscata: mentre si recava in chiesa per il mattutino Boleslao affronta Venceslao in un duello con la spada, ma ne rimane sconfitto e Venceslao gli risparmia la vita e lo perdona. Ciò nonostante Boleslao ma lo fa assassinare dai suoi sicari il 28 settembre del 935. La leggenda racconta che nessuno riuscì a lavare il suo sangue sparso sul pavimento in legno. Il corpo fu poi portato a Praga e sepolto nella chiesa di San Vito. Subito Venceslao divenne oggetto di culto e nel XI secolo diviene il simbolo dello Stato boemo. Il suo nome venne poi scritto dalla Chiesa nel Martirologio Romano, venerandolo come martire per la fede. E' patrono della Boemia, della Repubblica Ceca e della Slovacchia.
Ecco, perché il nostro governante non ascolta il suo amico Benedetto e va a sfidare a singolar tenzone da bravo cavaliere i suoi nemici invece di lasciare che si sparga ancora inutile sangue?
PAPA: C'E' BISOGNO DI GOVERNANTI CREDENTI E CREDIBILI (http://ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_1675732339.html)
STARA BOLESLAV (PRAGA) - Oggi c'é bisogno di responsabili politici "credenti" e "credibili", dediti "non al proprio interesse egoistico, bensì al bene comune". Papa Benedetto XVI ha lanciato stamani questo appello da Stara Boleslav, una trentina di chilometri da Praga, dove ha reso omaggio, con una messa di popolo in una spianata all'aperto, a San Venceslao, il re boemo buono e generoso ucciso per motivi politici nel 935 e divenuto patrono della nazione ceca. Oggi è la sua ricorrenza liturgica e festa nazionale.
Davanti a 20-30 mila persone, perlopiù giovani accampati da ieri sera per un pellegrinaggio in onore del loro eroe-patrono, Benedetto XVI ha chiesto ai governanti di oggi di seguire l'esempio di San Venceslao. "Egli - ha spiegato - è modello di santità per tutti, specialmente per quanti guidano le sorti delle comunità e dei popoli". Il Papa ha constatato con rammarico che nella società moderna si ricerca soprattutto "il successo terreno" e "la gloria degli uomini". "Il secolo passato - ha tuttavia ricordato - ha visto cadere non pochi potenti, che parevano giunti ad altezze quasi irraggiungibili. All'improvviso si sono ritrovati privi del loro potere". Solo apparentemente, ha ammonito, chi nega Dio e "di conseguenza non rispetta l'uomo, sembra avere vita facile e conseguire un successo materiale". "Ma basta scrostare la superficie - ha detto - per constatare che, in queste persone, c'é tristezza e insoddisfazione". "C'é oggi bisogno di persone - ha ripetuto più volte - che siano credenti e credibili, pronte a diffondere in ogni ambito della società quei principi e ideali cristiani ai quali si ispira la loro azione. Questa è la santità, che spinge a compiere il proprio dovere con fedeltà e coraggio, guardando non al proprio interesse egoistico, bensì al bene comune, e ricercando in ogni momento la volontà divina". L'esempio di San Venceslao, ha proseguito, "incoraggia chi si dice cristiano ad essere credibile, cioé coerente con i principi e la fede che professa. Non basta infatti apparire buoni e onesti; occorre esserlo realmente".
Vorrei ricordare il martire ucciso per mano dal fratello pagano :asd:
SAN VENCESLAO (VACLAV) martire (http://www.enrosadira.it/santi/v/venceslao.htm)
Venceslao, fu duca di Boemia nel X secolo. Fu educato cristianamente dalla nonna paterna santa Ludmilla, uccisa probabilmente su ordine della nuora Drahomira, madre di Venceslao. Venceslao può compiere gli studi e impara anche la lingua latina. Alla morte del padre Vratislav, gli succede al governo, ma la reggenza, fu affidata alla madre, che gli predilige il secondogenito Boleslao. Quando Venceslao assunse direttamente il potere politico, unì a questa attività, la preoccupazione di cristianizzare il suo paese con l'aiuto di missionari della chiesa di Germania. La tradizione fa di lui un modello di virtù: tra queste il coraggio e la generosità. Si racconta che durante la lotta contro un altro duca boemo, Venceslao gli propose di risolvere la controversia con un duello tra loro, per evitare inutili stragi, ottenendo come risultato la riconciliazione col nemico. Venceslao viene però avversato da quella parte della nobiltà che per motivi politici e religiosi si è schierata con il fratello Boleslao e con la madre, che erano rimasti pagani. Boleslao invitò il fratello nel suo castello di Stará Boleslav per tendergli un imboscata: mentre si recava in chiesa per il mattutino Boleslao affronta Venceslao in un duello con la spada, ma ne rimane sconfitto e Venceslao gli risparmia la vita e lo perdona. Ciò nonostante Boleslao ma lo fa assassinare dai suoi sicari il 28 settembre del 935. La leggenda racconta che nessuno riuscì a lavare il suo sangue sparso sul pavimento in legno. Il corpo fu poi portato a Praga e sepolto nella chiesa di San Vito. Subito Venceslao divenne oggetto di culto e nel XI secolo diviene il simbolo dello Stato boemo. Il suo nome venne poi scritto dalla Chiesa nel Martirologio Romano, venerandolo come martire per la fede. E' patrono della Boemia, della Repubblica Ceca e della Slovacchia.
Ecco, perché il nostro governante non ascolta il suo amico Benedetto e va a sfidare a singolar tenzone da bravo cavaliere i suoi nemici invece di lasciare che si sparga ancora inutile sangue?