View Full Version : Garlasco, Alberto Stasi scagionato dalla perizia medico legale
luposelva
31-10-2009, 23:42
Mi pare che vicini di Stasi abbiano confermato che sia rincasato...
E comunque l'onere della prova spetta all'accusa :)
Si questa l'ho gia' sentita è a dir poco ridicola, i vicini l'hanno sentito non prova una cippa, puo' essere riuscito piu' tardi quando i vicini ronfavano di brutto.
Rimango esterrefatto di come questo possa essere considerato un alibi e come l'accusa non porti avanti il pernottamento dello Stasi, resta il fatto che le indagini sono state svolte in maniera dilettantesca, rimango dell'idea che il colpevole sia lui.
_TeRmInEt_
01-11-2009, 00:06
Si questa l'ho gia' sentita è a dir poco ridicola, i vicini l'hanno sentito non prova una cippa, puo' essere riuscito piu' tardi quando i vicini ronfavano di brutto.
Rimango esterrefatto di come questo possa essere considerato un alibi e come l'accusa non porti avanti il pernottamento dello Stasi, resta il fatto che le indagini sono state svolte in maniera dilettantesca, rimango dell'idea che il colpevole sia lui.
Sticazzi non prova na' cippa :D Confermano il fatto che sia rincasato. Sicuramente questo è in relazione ad altri fatti oggettivi di cui forse non siamo a conoscenza (esempio analisi delle lenzuola et similia), hanno fatto scartare questa ipotesi agli investigatori.
luposelva
01-11-2009, 17:16
investigatori.
:mbe: :rotfl:
Kharonte85
04-11-2009, 20:05
Ultime:
fino ad ora come possibili armi del delitto si era parlato di un martello o di una picozza
«Chiara uccisa con forbici da sarto»
È l'ipotesi dei consulenti della Procura a due anni dal delitto di Garlasco
MILANO - Chiara Poggi potrebbe essere stata uccisa con una grossa forbice da sarto. Lo ipotizzano, a oltre due anni di distanza dall’omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, i consulenti della Procura di Vigevano. Da quanto si è saputo i consulenti medico legali del pm Rosa Muscio, in base alle loro ricostruzioni tecniche, hanno individuato come possibile arma del delitto, proprio un paio di grosse forbici da sarto. E questo anche in base all'esame delle lesioni riportate da Chiara.Tra le ipotesi emerse fino ad ora c’erano invece quelle di un martello da carpentiere o di una picozza.
SI ERA PARLATO ANCHE DI UN PORTAVASO - In base all’autopsia sul cadavere di Chiara il medico legale Marco Ballardini aveva concluso che la ragazza era stata uccisa da un corpo contundente con una stretta superficie battente e una parte tagliente. Un’analisi, emersa dallo studio delle lesioni sul corpo della Poggi, che aveva fatto pensare come possibile arma del delitto a un martello con una parte a coda di rondine. Ora si apprende invece che lo stesso Ballardini, affiancato dal maggio scorso dall’ex direttore dell’istituto di Medicina legale di Pavia, Giovanni Pierucci, ha depositato una relazione a fine settembre nella quale si fa riferimento a una grossa forbice. Ultimamente l’avvocato di parte civile per la famiglia Poggi, Gianluigi Tizzoni, aveva invece ventilato la possibilità di chiedere il sequestro di un portavaso in ferro battuto presente in casa Poggi al momento del delitto per verificare se potesse essere stato quello lo strumento utilizzato dal killer per uccidere Chiara.
LA PERIZIA -L’udienza di mercoledì, dedicata alla discussione sulla perizia medico-legale, è iniziata con l’esposizione e le risposte del perito torinese Lorenzo Varetto sull’ora della morte di Chiara. Poi è proseguita con l’analisi della parte della relazione che riguarda il portasapone di casa Poggi e i pedali della bicicletta di Stasi. Secondo quanto si apprende Varetto, che nella perizia aveva scritto di un’aggressione in due fasi durata «anche per decine di minuti» avrebbe circoscritto la finestra temporale a una ventina di minuti. Proprio la dinamica del delitto di Chiara Poggi e l'impossibilità di determinare con precisione l'ora della sua morte sono i due punti chiave della perizia che Varetto, assieme ai suoi colleghi Fabrizio Bison e Carlo Rubino, gli esperti nominati dal gup di Vigevano Stefano Vitelli, ha illustrato in aula al processo. Da quanto si è saputo i tre periti hanno cominciato a parlare dopo che i due ingegneri informatici Roberto Porta e Daniele Occhetti hanno presentato per iscritto gli approfondimenti sulle sette telefonate fatte da Alberto col suo cellulare a quello di Chiara tra le 10.46 e le 10.47 della mattina dell'omicidio e delle quali solo una è andata a buon fine e risulta memorizzata sul portatile della giovane assassinata. Dopodiché la parola è passata a Varetto e ai suoi colleghi che, servendosi anche di una lavagna, hanno spiegato alle parti nei dettagli i risultati del loro lavoro. Solo gli esiti che riguardano le suole delle scarpe di Alberto Stasi (capitolo sul quale il legale dei Poggi ha eccepito la nullità) verranno illustrati in una prossima udienza, probabilmente lunedì prossimo, alla presenza degli altri periti che si sono occupati sotto il profilo chimico delle scarpe di Alberto e sotto il profilo semi virtuale della cosiddetta camminata di Alberto.
04 novembre 2009
Fides Brasier
10-12-2009, 15:45
http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200912articoli/50262girata.asp
10/12/2009 (15:18) - IL GIALLO DI GARLASCO
Il pm chiede 30 anni per Alberto Stasi
"Chiara è stata uccisa dopo le 12,20"
PAVIA
Alberto mente. È questo che il pm Rosa Muscio vuole dimostrare nell’aula del tribunale di Vigevano dove è in corso il processo contro Alberto Stasi accusato dell’omicidio della fidanzata Chiara Poggi. L’ultima mossa a sorpresa è l’orario dell’omicidio del 13 agosto 2007: Chiara non è morta tra le 11 e le 11.30 ma «nella seconda metà della mattinata». Un orario che spiegherebbe l’impossibilità per Alberto di non sporcarsi le scarpe: le macchie di sangue sul pavimento di casa Poggi, erano ancora fresche. La 26enne, dunque, è morta dopo le 12,20, quando Alberto smette di lavorare alla sua tesi.
Le lancette in avanti lasciano più tempo per compiere e "spegare" alcuni dettagli di un delitto ancora irrisolto. Secondo la perizia informatica Alberto lavora al Pc portatile dalle 9,36 alle 12,20, mentre Chiara disattiva l’allarme di casa alle 9,10. Il biondino di Garlasco, potrebbe avere ucciso la fidanzata nell’arco di 26 minuti: un tempo limitato ma possibile, come ha sempre sostenuto la parte civile. Altrimenti, è questa la nuova tesi sostenuta dall’accusa, Alberto potrebbe avere agito dopo. Solo alle 13.49 l’allora laureando scopre il corpo senza vita di Chiara. Per il pm Rosa Muscio il punto cruciale per dimostrare che Alberto mente e non è mai rientrato in casa Poggi, è la consistenza delle macchie di sangue trovate sul pavimento della villetta di via Pascoli e descritte da alcuni investigatori.
Le macchie sul pavimento sarebbero state troppo fresche per consentire ad Alberto di non sporcarsi, anche se in alcune perizie si parla di macchie quasi secche nella loro totalità. L’accusa, invece, sostiene che il sangue era liquido considerando anche l’ambiente di casa Poggi: le finestre erano ancora chiuse impedendo di fatto l’ingresso di luce e calore. Il nuovo orario della morte consente anche di «cancellare la testimonianza di una vicina di casa Poggi che ha sempre sostenuto di avere visto una bici, mai identificata, davanti alla villetta dell’omicidio alle 9,10 circa. Al momento nella sua ricostruzione il pm non ha ancora parlato nè dell’arma, nè del movente per cui Chiara è stata uccisa.
Mah ....mi sembra improbabile visto che la ragazza non ha aperto le finestre e dubito che avesse dormito fino alle 12,20 oltretutto percè avrebbe staccato l'allarme alle 9,10?
Sono convinto che sia stato lui ma al tempo stesso sono sempre più convinto dell'incapacità di questi investigatori.....:rolleyes: :rolleyes:
Esploditore_di_piu_pance
10-12-2009, 16:43
Molto probabilmente finira' come il processo di Perugia :O
Amen!
Molto probabilmente finira' come il processo di Perugia :O
Amen!
Guarda io non l'ho seguito ma la cosa che mi risulta strana è che Guede è stato condannato a 30 anni con rito abbrevviato (quindi 1/3 della pena) mentre gli altri due a 25 e 26 anni. Qualcosa non quadra. Forse che il primo non si poteva permettere gli avvocati degli altri due????:muro: :muro:
La cui centenza, almeno stando a quanto è pubblico riguardo il procedimento e le prove, appare essere sul confine dello scandaloso e forse ben oltre.
In base a cosa? In base al fatto che i colpevoli affermano di essere innocenti?
A me non pare ci sia nulla di scandaloso nel procedimento giudiziario di Perugia.
paditora
17-12-2009, 17:42
Il fidanzato di Chiara giudicato non colpevole dell'omicidio della fidanzata
Verdetto per "insufficienza di prove". L'accusa aveva chiesto 30 anni
Garlasco, assolto Stasi
Alberto: "L'incubo è finito"
L'abbraccio ai legali: "Hanno riconosciuto che ho sempre detto la verità"
Rita Poggi: "Giustizia non è fatta". E si riapre il giallo: chi è stato ad uccidere?
VIGEVANO - Alberto Stasi è stato assolto. Le nuove perizie hanno convinto il gup di Vigevano Stefano Vitelli, al termine di 24 udienze e una camera di consiglio durata cinque ore, che non è Alberto Stasi l'assassino della sua fidanzata Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco, vicino Pavia. Anche se il giudice ha usato "il comma 2", cioè la vecchia formula che assolve per "insufficienza di prove".
"Lo sapevo: hanno riconosciuto che ho sempre detto la verità", ha esclamato con le lacrime agli occhi Alberto Stasi. Ha poi abbracciato i suoi avvocati e le lacrime si sono trasformate in sorrisi: "Sono uscito da un incubo. Adesso voglio solo silenzio".
Diverso il commento di Rita Poggi, la mamma di Chiara: "Giustizia non è fatta. Accetto la sentenza, ma è chiaro che continueremo a cercare la verità". La parte civile e i pm hanno annunciato ricorso in appello.
Qualche giornalista ha chiesto ai genitori di Chiara se dopo la sentenza si scioglierà il muro di distacco che hanno innalzato tra loro e Alberto dopo i primi sospetti: "Per il momento non ci sarà nessun riavvicinamento con Alberto", ha risposto secco il padre di Chiara, Giuseppe. Con la voce rotta dall'emozione ha aggiunto: "Non siamo stati noi a ritenere Alberto colpevole ma sono le indagini ad essere andate in quella direzione. Se con il proseguimento dei gradi di giudizio sarà confermata la sua innocenza, vedremo".
Per l'imputato, l'unico in questi due anni di indagini, l'accusa aveva chiesto trent'anni di carcere, ma la superperizia informatica sul computer di Alberto è stata decisiva. Una consulenza superpartes chiesta dal gup di Vigevano Stefano Vitelli e depositata il 13 agosto 2009, "esattamente due anni dopo il delitto, come se esistesse un destino", come ha osservato Angelo Giarda, uno dei legali di Alberto Stasi.
E' stata quella perizia a restituire ad Alberto Stasi l'alibi cancellato dagli accessi illeciti al suo computer portatile fatti dai militari dopo il sequestro. Gli esperti hanno stabilito che nelle ore in cui veniva assassinata Chiara, dalle 9.35 alle 12.20, Alberto Stasi ha lavorato alla sua tesi di laurea, salvando continuamente il file. Segno che non è stato lui ad alzare l'arma contro la sua fidanzata.
La sentenza del gup assolve quindi Alberto ma riapre il giallo. Chi è stato allora ad uccidere Chiara?
(17 dicembre 2009)
Tratto da Repubblica.it
VIGEVANO - Alberto Stasi è stato assolto. Le nuove perizie hanno convinto il gup di Vigevano Stefano Vitelli, al termine di 24 udienze e una camera di consiglio durata cinque ore, che non è Alberto Stasi l'assassino della sua fidanzata Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco, vicino Pavia. Anche se il giudice ha usato "il comma 2", cioè la vecchia formula che assolve per "insufficienza di prove".
Articolo 530
2. Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l'imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile.
Kharonte85
17-12-2009, 19:36
si andrà all'assoluzione per insufficienza di prove...probabilmente nessun'altro verrà indagato: nessuno avrà ucciso quella ragazza.
E infatti è successo proprio così.
Lilunyel
17-12-2009, 22:02
E infatti è successo proprio così.
D'altronde non si può neanche condannare qualcuno perché è "logico" sia stato lui, nonstante manchino prove con la P maiuscola. Anche io credo sia stato lui, ma ben capisco la sentenza e temo sia corretta... :(
Kharonte85
18-12-2009, 08:20
Spero tu non ti sia espressa così intenzionalmente. Io non temo un magistrato che si attiene allo spirito che si pone alla base del nostro ordinamento giuridico, temo quelli che, per qualsivoglia, mediatica o ideologica che sia, ragione, sentenziano, e sono molti, al di fuori dei binari che quell'ordinamento fissa.
Veramente non mi pare che abbia espresso una sentenza...mai vista una sentenza che condanna qualcuno dicendo: credo che l'imputato sia colpevole quindi lo condanno ad anni tot.
Fra l'altro questo processo è la migliore dimostrazione che la ricerca della verità processuale poco si cura del processo mediatico che la circonda ribadendo il concetto di garantismo quale fondante della nostra giurisprudenza.
Quindi personalmente sono molto più preoccupato che sia stata uccisa una ragazza e nessuno è stato in grado di capire chi l'ha uccisa, che la famiglia della vittima non abbia avuto delle risposte e che ci sia un assassino che l'ha fatta franca.
Quando non se ne trovano di migliori o se ne sono escluse tutte si ha l'obbligo di pensare anche a quelle indiziarie...in altre parole si lavora con quello che si ha perchè c'è la consapevolezza che l'inesistenza delle prove certe non significa che l'omicidio non sia accaduto e che non ci sia un colpevole...in queste circostanze riuscire a dimostrare che Stasi avrebbe mentito riuscirebbe praticamente a risolvere il caso.
Se questo avverrà o meno lo deciderà il giudice valutando tutte le prove e le varie discussioni delle perizie ecc ecc...
Purtroppo nella realtà chi conduce le indagini puo' non essere preciso come quelli di CSI...forse siamo noi che ci stiamo abituando a "pretendere" prove scientifiche certe che in realtà è quasi sempre difficile individuare e comunque non risolvono il problema dell'interpretazione e soprattutto a volte conducono a perdere di vista il quadro generale.
Sì...lui ha rifatto il percorso che sostiene di aver fatto quel giorno.
In quella casa, nei giorni immediatamente successivi, hanno camminato 25 persone e due gatti.
Kharonte85
18-12-2009, 10:14
In quella casa, nei giorni immediatamente successivi, hanno camminato 25 persone e due gatti.
A parte la grave leggerezza di aver lasciato un gatto in casa mi pare che tutte le persone che sono passate in quella casa siano state identificate ed accertate come appartenenti agli "addetti ai lavori"...un po' più di attenzione sarebbe dovuta essere d'obbligo ma del resto non possono mica volare...come non poteva farlo l'assasino.
I RIS se non sbaglio parlarono di 25 impronte di scarpa riconducibili "certamente" all'assassino, solo che non sono mai riusciti con certezza a individuare il tipo di scarpe
Garlasco, le impronte del killer incompatibili con le scarpe di Stasi
la Provincia Pavese — 11 settembre 2009
GARLASCO. Le scarpe indossate da Alberto Stasi nella foto di una vacanza a Londra non sono le stesse calzate dal killer quando ha ucciso Chiara. Lo avrebbero stabilito i periti nominati dal gup. Se confermata - la perizia non è ancora stata depositata - questa analisi chiarirebe uno dei tanti punti oscuri nell’indagine sulla morte di Chiara Poggi. Premessa: dai rilievi fatti sulla scena del crimine (villa Poggi), risultano impronte insanguinate di una scarpa con suola a pallini, tipo Tod’s. Nella foto di una vacanza fatta a Londra prima del delitto, Stasi indossa scarpe che erano sembrate simili a quel tipo di calzatura. Anche se non c’era stata finora un’identificazione precisa del modello da parte dei consulenti dell’accusa. Alberto non ha mai consegnato quelle scarpe, dicendo di averle buttate - perché consumate - prima di rientrare in Italia. Questo secondo la procura, che ha chiesto per Stasi la condanna a 30 anni, getterebbe un ’ulteriore ombra sulla posizione del ragazzo. Infatti, le scarpe Lacoste con cui dice di essere entrato a villa Poggi nel primo pomeriggio del 13 agosto 2007 - trovando Chiara già morta - avevano la suola senza tracce di sangue. La procura di Vigevano crede che Stasi non sia entrato a villa Poggi nel pomeriggio, ma la mattina per uccidere Chiara, indossando un altro paio di scarpe che non si trovano più. Per questo secondo la procura ha finto il ritrovamento, sapendo già che Chiara era morta perché l’ha uccisa lui. E’ nato allora il sospetto che le scarpe fatte sparire fossero quelle di Londra. Ora la nuova perizia avrebbe appurato che in ogni caso, quelle scarpe non sono compatibili con le impronte del killer, individuandone il modello: Police 883, marca di scarpe sportive. Una conclusione comunque non risolutiva: Alberto Stasi, se ha commesso lui il delitto, potrebbe aver indossato per uccidere Chiara un altro paio di scarpe, diverse da quelle di Londra. Poi le ha fatte sparire insieme all’arma del delitto, anche quella mai ritrovata, come pure eventuali indumenti sporchi di sangue. Quanto alle scarpe Lacoste che Stasi indossava quando è andato dai carabinieri a dire di aver trovato Chiara morta, le suole non sono idrorepellenti le suole, almeno secondo il perito del gup. In pratica, se il fidanzato di Chiara Poggi avesse pestato sangue, sulla suolane doveva rimanere traccia. Per la difesa dell’unico indagato non basta per condannarlo. Secondo indiscrezioni il perito nominato dal gup Vitelli, il professor Ciardelli, dice che il sangue avrebbe dovuto lasciare una pur minima traccia sulle Lacoste. Questo perché le suole non sono idrorepellenti e comunque il sangue non è acqua, quindi avrebbe dovuto appiccicarsi alle scarpe.
http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2009/09/11/PV3PO_PV301.html
Durante il processo si è parlato molto delle impronte ma relative al momento del ritrovamento perchè secondo la procura potevano dimostrare che Stasi avrebbe solo finto il ritrovamento; ed in effetti la perizia superpartes (se i giornali sono affidabili) concludeva che sostanzialmente era molto improbabile che sulle Lacoste non sia rimasta nessuna traccia di sangue.
Ma siccome improbabile non vuol dire impossibile questo elemento inserito nel resto del quadro probatorio-indiziario è stato giudicato insufficiente per emettere un verdetto di colpevolezza. (comunque ne sapremo di più alla lettura delle motivazioni)
Forse hai lette poche sentenze, frasi come "la convinzione maturara durante lo svolgersi del dibattimento" sono all'ordine del giorno ed una convinzione, a casa mia ndr, somiglia assai più ad un'opinione che ad una conclusione sollecitata da prove certe e non, come di solitito si è spinti a pensare, da castelli accusatori sostenuti da indizi.
Peccato sia più unico che raro un magistrato tanto attento e preso nel valutare perizie ed indizi in relazione allospririto dell'ordinamento giuridico vigente in questo paese. Se ancheal processo di Perugia ci si fosse attenuti a questa metodologia son certo che l'americana ed il suo ex fidanzato non sarebbero in carcere con una pesante condanna sulle spalle.
La preoccupazione, di default al punto che mi sono sentito di poter evitare di farne cenno, per la ragazza è di chiunque., comunque ritengo che a questa, già grave, preoccupazione non fosse il caso di sommarne un'altra che riguardi il fiunzionamento della giustizia.
P.S. Plaudo, Stasi colpevole o innocente che sia non è rilevante, all'opera di quel magistrato, magistrato che ritengo sia da prendere a modello da parte della stragrande maggioranza dei suoi colleghi. Moltissimi, ipocritamente, si lasciano andare ad affermazioni che indicano come professionalmente inadeguata una minoranza tra i magistrati. Io non temo, invece, di affermare che le cose, assai probabilmente ndr, potrebbero essere ben diverse. Sappiamo tutti che i magistrati divengono tali per concorso pubblico, siccome tutti sappiamo come abbiano sempre funzionato tali concorsi, in questo paese e che è in forte dubbio il fatto che meritocrazia e professionalità abbiano, in questi concorsi, costituito elementi decisivi nello stabilire chi dovesse accedere alla carriera e chi no, il resto puoi facilmente dedurlo, ammenochè tu non pensi che i concorsi costituiscano la classica "isola felice" quanto immune dalle pessime abitudini italiote, da te medesimo e non credo che, se ci pensi bene, tu possa essere di parere tanto diverso dal mio.
Guarda che il problema non è tanto questo quanto la formazione dei magistrati. Tutto gli insegnano meno che indagare e valutare.
Kharonte85
19-12-2009, 13:28
Forse hai lette poche sentenze, frasi come "la convinzione maturara durante lo svolgersi del dibattimento" sono all'ordine del giorno ed una convinzione, a casa mia ndr, somiglia assai più ad un'opinione che ad una conclusione sollecitata da prove certe e non, come di solitito si è spinti a pensare, da castelli accusatori sostenuti da indizi.
Faccio solo notare che un "convincimento" è ben diverso da una "credenza".
Peccato sia più unico che raro un magistrato tanto attento e preso nel valutare perizie ed indizi in relazione allospririto dell'ordinamento giuridico vigente in questo paese. Se ancheal processo di Perugia ci si fosse attenuti a questa metodologia son certo che l'americana ed il suo ex fidanzato non sarebbero in carcere con una pesante condanna sulle spalle.
Come fai a dirlo? Sei innocentista per partito preso oppure c'è qualcosa di ben preciso che ti fa pensare in questo modo?
La preoccupazione, di default al punto che mi sono sentito di poter evitare di farne cenno, per la ragazza è di chiunque., comunque ritengo che a questa, già grave, preoccupazione non fosse il caso di sommarne un'altra che riguardi il fiunzionamento della giustizia.
P.S. Plaudo, Stasi colpevole o innocente che sia non è rilevante, all'opera di quel magistrato, magistrato che ritengo sia da prendere a modello da parte della stragrande maggioranza dei suoi colleghi. Moltissimi, ipocritamente, si lasciano andare ad affermazioni che indicano come professionalmente inadeguata una minoranza tra i magistrati. Io non temo, invece, di affermare che le cose, assai probabilmente ndr, potrebbero essere ben diverse. Sappiamo tutti che i magistrati divengono tali per concorso pubblico, siccome tutti sappiamo come abbiano sempre funzionato tali concorsi, in questo paese e che è in forte dubbio il fatto che meritocrazia e professionalità abbiano, in questi concorsi, costituito elementi decisivi nello stabilire chi dovesse accedere alla carriera e chi no, il resto puoi facilmente dedurlo, ammenochè tu non pensi che i concorsi costituiscano la classica "isola felice" quanto immune dalle pessime abitudini italiote, da te medesimo e non credo che, se ci pensi bene, tu possa essere di parere tanto diverso dal mio.
Se questa è la tua preoccupazione (in parte condivisa) mi sembra che la soluzione migliore sarebbe quella di vigilare meglio sui concorsi...comunque sono convinto anche io (come ha detto Sheera) che sia un problema di formazione.
Kharonte85
20-12-2009, 11:11
Certo, con credenza era, un tempo, si definiva mobile che si trovava in cucina e nel quale si riponevano cibi ed attrezzi culinari.
Carina questa...:asd:
Ma ovviamente mi riferivo a "credenza" tratto dal verbo "credere".
Convincimento da prove è un conto, allora si direbbe: "in base alle prove mostrate nel corso del dibattimento", mentre il convincimento da opinione formata duranrteil dibattimento è altra cosa. Inoltre sappi che in giurispruidenzqa la forma si confonde con la sostanza, proprio per questo il linguaggio che si utilizza è, almeno dovrebbe ndr, formale, puntiglioso ed attento anche ai minimi particolari e/o significati.
La verità processuale - è data dal “convincimento” di uno o più giudici di essere in possesso di una verita sostanzialmente simile a quella oggettiva, scaturita da un dibattito processuale tra le ragioni dell’accusa e della difesa, preceduto da serie indagini conoscitive sui fatti riscontrabili e l’ascolto delle verità oggettive degli attori e dei testimoni.
Ed è sempre così. Con questo volevo solo precisare che c'è una bella differenza fra una opinione-credenza (come quella che potrei esprimere io o tu) ed un "convincimento" espresso da un giudice.
Non sono ne innocentiista ne colpevolista. Io amo attenermi ai fatti ed alle prove, le congetture derivandi dalle deduzioni e/o induzioni, per quanto plausibili e probabili possano rivelarsi, non lo sono. Siccome il nostro ordinamento imporrebbe di attenersi alle prove e non ai castelli accusatori il resto puoi facilmente dedurlo da te.
Questa ad esempio è una tua opinione...io in mancanza di dati sul processo tendo a pensare in buonafede (perlomeno fino a prova contraria) che abbiano avuto validi motivi per emettere una sentenza di condanna.
Vigilare meglio su cosa !!!!!?, ti pare un traguardo raggiungibile in questo paese ?. Io sono, dopo tanti anni, pessimista al massimo grado, tu forse sei ancora ottimista ma temo che non appena comprenderai di cosa trattisi a fondo diverrai assai scettico come lo sono divenuto io.
Non ci sono alternative migliori del concorso per selezionare candidati capaci e preparati.
Formazione de chè ?, di burocrati reclutati attraverso procedure che inducono al grave sospetto di esserlo stati senza tener conto, se non marginalmente ed in secondo/terzo piano, della meritocrazia e della professionalità ?.:eek: :eek:
P.S. Allora da dove è sbucato il magistrato, terzo di nome e di fatto, che ha presieduto, con puntiglio e professionalità, il processo del quale stiamo discutendo ?.
Probabilmente non hai mai letto i requisiti dei concorsi per magistrati, qui ne trovi un esempio:
ROMA - Dopo anni di attesa, il ministero della Giustizia ha bandito un nuovo concorso per il reclutamento di magistrati. Sono oltre 500 i posti previsti nel bando. Il ministro della Giustizia Luigi Scotti ha richiesto al Csm di indire anche un altro concorso a 350 posti che sara' bandito dopo l'estate.
"Si tratta -ha sottolineato il Ministro di un primo concreto passo per incidere sulla lunghezza dei processi e sull'aumento dell'arretrato. Fenomeni, questi, legati anche al ritardo, accumulato negli anni passati, con cui e' stata avviata la copertura dei posti vacanti negli uffici giudiziari".
Concorso, per esami, a 500 posti di magistrato ordinario
(D.M. 27 febbraio 2008 pubblicato nella G.U. n. 23 del 21 marzo 2008 – 4a serie speciale – concorsi ed esami)
Art. 1
Posti messi a concorso
È indetto un concorso, per esami, a 500 posti di magistrato ordinario.
Art. 2
Requisiti per l'ammissione al concorso
Per essere ammesso al concorso é necessario che l'aspirante:
1. sia cittadino italiano (sono equiparati ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica);
2. abbia l'esercizio dei diritti civili;
3. sia di condotta incensurabile;
4. sia fisicamente idoneo all'impiego a cui aspira;
5. sia in posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale sia stato eventualmente chiamato;
6. non sia stato dichiarato per tre volte non idoneo nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;
7. rientri, senza possibilità di cumulare le anzianità di servizio previste come necessarie nelle singole ipotesi, in una delle seguenti categorie:
1. magistrati amministrativi e contabili;
2. procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
3. i dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni dell'area C prevista dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
4. gli appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
5. i dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
6. gli avvocati iscritti all'albo che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
7. coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario (giudice di pace, giudice onorario di tribunale, vice procuratore onorario, giudice onorario aggregato) per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
8. i laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali previste dall'articolo 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, e successive modifiche;
9. i laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche;
10. i laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162;
11. i laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, essendosi iscritti al relativo corso di laurea anteriormente all'anno accademico 1998 – 1999;
8. sia in possesso degli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti.
Tutti i requisiti devono essere posseduti entro il termine di 30 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica 4a serie speciale – concorsi ed esami.
http://www.universinet.it/master/stage-concorsi-borse-di-studio/2035-concorso-per-500-posti-magistrato.html
500 posti, 100 raccomandati 400 ne avanzano...:sofico: qualcuno buono capita per forza :D il problema della formazione c'è sempre perchè tutti comunque devono avere una laurea.
Quello che mi ha sorpreso di questo giudice "illuminato" è che ha citato Popper nella sentenza di slittamento del processo. Cosa che non avviene praticamente mai, mentre invece tutti i Giudici dovrebbero conoscere la filosofia, l'epistemologia, la logica e l'ermeneutica ecc...questo ha a che fare con la formazione.
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