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View Full Version : WONDER-GELMINI:«Via dalla scuola i prof che fanno politica»


FabioGreggio
14-09-2009, 08:55
«Ci sono alcuni dirigenti scolastici e insegnanti, una minoranza, che disattendono l’attuazione delle riforme». In che senso disattendono? «Ad esempio vogliono mantenere il modulo anche se il modulo è stato abolito con il passaggio al maestro unico prevalente». Alcuni docenti, come sa, non condividono la riforma. «Criticare è legittimo ma comportarsi così significa far politica a scuola e questo non è corretto. Se un insegnante vuol far politica deve uscire dalla scuola e farsi eleggere. Quella è la sede per le sue battaglie, non la cattedra ». Comincia l’anno scolastico, il ministro della Pubblica istruzione Mariastella Gelmini ha appena fatto gli auguri («in bocca al lupo») agli 8 milioni di studenti che da oggi torneranno in classe. Ma, con la protesta dei precari e la manifestazione annunciata dal Pd, questo primo giorno di scuola sembra portare con sé nuove tensioni.

Ieri, sul Corriere, Ernesto Galli della Loggia ha paragonato il ruolo del ministro dell’Istruzione a San Sebastiano, bersagliato da ogni parte e destinato quasi sempre a scontentare tutti. Lei è su quella poltrona da un anno e mezzo, si trova d’accordo?
«È vero, è un ruolo complicato ma non mi sento un ministro particolarmente contestato. Tempo fa, ricordo, ne parlai con il mio predecessore Luigi Berlinguer».

Anche lui ebbe qualche guaio.
«Con un certo senso dell’umorismo mi disse che ero molto fortunata perché il vero inferno l’aveva vissuto lui, criticato anche dalla sua stessa maggioranza».
Lei non ha questo problema ma oggi ci saranno manifestazioni di protesta in tante città. «Rispetto chi contesta ma sono convinta che si tratti di un numero molto limitato di persone».
Limitato?
«Limitato rispetto ai tanti genitori e studenti che non si vogliono più accontentare di una scuola mediocre. E che non vogliono sentir parlare solo di organici e di curriculum ma di scuola come luogo di educazione, di un servizio che dovrebbe stare a cuore a tutti. Come gli ospedali».

Per rimettere ordine nel campo dell’istruzione Galli della Loggia si augura proprio uno sforzo congiunto di tutte le forze politiche interessate al bene del Paese. Lei ci crede?
«No. Nella mia prima audizione in Parlamento avevo auspicato che tutte le riforme venissero affrontate con uno spirito bipartisan. Dopo un anno, dalla sinistra non ho sentito proposte ma solo invettive contro il governo: se necessario, quindi, andremo avanti da soli. Su questo punto sono delusa dal mio predecessore, Giuseppe Fioroni ».
Alcune riforme del ministro Pd, ad esempio sull’istruzione tecnica e sulla formazione, lei però le ha confermate.
«Sì, perché sono decisioni che condivido. Ma credo che ormai Fioroni debba scegliere se fare il responsabile istruzione del Pd, e quindi lavorare per il bene della scuola italiana, oppure fare politica punto e basta. Nessuna sorpresa se lui gioca una partita in vista del congresso del suo partito ma non usi la scuola come strumento della contesa tra Franceschini e Bersani. La scuola non può essere il luogo della protesta della sinistra e della Cgil».
Intende dire che la protesta dei precari è strumentalizzata dalla sinistra?
«La protesta esprime un disagio reale che va rispettato. Ma la sinistra preferisce salire sui tetti per esprimere la solidarietà ai professori e cavalcare il disagio sociale senza assumersi responsabilità per il passato».

Sono solo loro le responsabilità? In questi anni ha governato anche il centrodestra.
«Sono responsabilità che vengono da lontano. Per anni, complici i sindacati, si è data la sensazione che ci fosse spazio per tutti quelli che volevano fare gli insegnanti, per poi lasciarli in graduatoria anni ed anni. Sono state vendute illusioni che si sono trasformate in cocenti disillusioni».
Ma chi aspetta un posto da 20 anni ed è ancora precario ha forse torto a scendere in piazza e chiedere una cattedra, uno stipendio?
«No, certo. Credo che nei prossimi cinque anni, grazie ai prepensionamenti, la gran parte di questi precari verrà assorbita negli organici. Ma è fondamentale impedire che nel frattempo si allunghi di nuovo la coda. Per questo abbiamo chiuso le sis, le scuole di specializzazione per l’insegnamento, e introdotto il numero programmato ».
È vero che il Quirinale ha espresso dubbi sull’inserimento della norma salva precari nel decreto Ronchi sulle violazioni comunitarie? Servirà un decreto ad hoc?
«Dal Colle non ci è arrivata nessuna comunicazione ufficiale. Se arriverà la rispetteremo anche se resto convinta della nostra scelta. In ogni caso sarebbe uno slittamento di pochi giorni ».

Ministro, gli stranieri sono sempre più numerosi nelle nostri classi. In alcuni casi si arriva al 97 per cento degli studenti: va bene così?
«No, rischiamo di creare delle classi ghetto. Dall’anno prossimo ci sarà un limite del 30 per cento. Volevamo introdurlo già quest’anno ma non c’erano i tempi tecnici per procedere ».
L’inglese alla scuola media. La possibilità di aggiungere due ore alle tre già previste si è scontrata con le ordinanze del Tar del Lazio. Ci riproverà l’anno prossimo?
«È vero che ci sono delle difficoltà applicative. Ma, compatibilmente con gli organici, è una strada percorribile già quest’anno. È stata chiesta dal 15 per cento delle famiglie».
E per l’università? Quando crede che arriverà in porto la riforma?
«Tra ottobre e novembre partirà l’esame in Parlamento, spero che il prossimo anno sia operativa».
Anche quest’anno ci sono stati errori nei test d’ingresso. È un modello da modificare?
«Per medicina c’era solo un errore sul sito internet, l’abbiamo corretto e il quesito sarà conteggiato. Mentre per architettura stiamo valutando se non tener conto di una domanda che forse non era chiara. In futuro i test non saranno più gestiti dalle singole università ma nazionali, per ogni facoltà. Così sarà possibile indirizzare ogni ragazzo verso la facoltà più adatta al suo talento ed al suo merito».

http://www.corriere.it/politica/09_settembre_14/gelmini_intervista_61676100-a0f0-11de-9cad-00144f02aabc.shtml


Povero Tremonti.

FabioGreggio
14-09-2009, 08:56
Invece dei politici che fanno anche informazione con i media, ciccia.
Liberisti a macchia di leopardo.

fg

MARCA
14-09-2009, 09:23
Invece dei politici che fanno anche informazione con i media, ciccia.
Liberisti a macchia di leopardo.

fg

Non sapevo che negli ALTRI stati democratici i politici non potevano informare i cittadini tramite i media :asd: :asd:
Coerentisti a macchia di leone(ndr)...

Wee-Max
14-09-2009, 09:27
quindi seguendo il discorso della Gelmini dovrebbero licenziare circa il 90% degli insegnanti :asd:


:eek: ecco come risolverà il problema dei precari! licenzia tutti quelli che non sono d'accordo e assume quelli senza lavoro, geniale! :sofico:

Fil9998
14-09-2009, 09:57
ma solo a me il discorso pare di un nazista sfacciato??:confused: :confused: :confused:

la scuola è la formazione del cittadino e della vita sociale:

DEVE esserci attività politica!

non mazzate come purtroppo fanno molti, ma civile e MOTIVATO dialogo sulle varie idee Si, ECCOME !!!

è su quello che si basa il crescere cittadini coinvolti, partecipi attivi e propositivi,


altro che la mandria di pecore sminchiate e tosate all'asso che ci hanno ridotti ad essere...


ah, ecco forse è proprio quello il punto:

i ragazzi NON devono crescere motivati, attivi, propositivi ... devono crescere pecore da latte, da lana da CARNE.

Jacoposki
14-09-2009, 10:12
Ministro, gli stranieri sono sempre più numerosi nelle nostri classi. In alcuni casi si arriva al 97 per cento degli studenti: va bene così?
«No, rischiamo di creare delle classi ghetto. Dall’anno prossimo ci sarà un limite del 30 per cento. Volevamo introdurlo già quest’anno ma non c’erano i tempi tecnici per procedere ».

a me questo fa paura... me che cacchio vuol dire? Perchè il 30%? E' un numero sparato a caso? Cosa succede del 67% di ragazzi in eccesso negli "alcuni casi"? Verrano spediti in altre classi? In altre scuole? In altri paesi? Per strada?

Di cosa accidenti stiamo parlando? -.-

mixkey
14-09-2009, 10:46
Non sapevo che negli ALTRI stati democratici i politici non potevano informare i cittadini tramite i media :asd: :asd:
Coerentisti a macchia di leone(ndr)...

Negli altri stati democratici i politici non posseggono i media.

LUVІ
14-09-2009, 10:48
a me questo fa paura... me che cacchio vuol dire? Perchè il 30%? E' un numero sparato a caso? Cosa succede del 67% di ragazzi in eccesso negli "alcuni casi"? Verrano spediti in altre classi? In altre scuole? In altri paesi? Per strada?

Di cosa accidenti stiamo parlando? -.-

La cosa grave è che non lo sa manco la ministro.

Scannabue²
14-09-2009, 11:03
Piuttosto dove trova quel 70% di bambini italiani da mettere insieme al 30% di stranieri :asd:

xenom
14-09-2009, 11:10
ma solo a me il discorso pare di un nazista sfacciato??:confused: :confused: :confused:

la scuola è la formazione del cittadino e della vita sociale:

DEVE esserci attività politica!

non mazzate come purtroppo fanno molti, ma civile e MOTIVATO dialogo sulle varie idee Si, ECCOME !!!

è su quello che si basa il crescere cittadini coinvolti, partecipi attivi e propositivi,


altro che la mandria di pecore sminchiate e tosate all'asso che ci hanno ridotti ad essere...


ah, ecco forse è proprio quello il punto:

i ragazzi NON devono crescere motivati, attivi, propositivi ... devono crescere pecore da latte, da lana da CARNE.

dipende se per attività politica si intende propaganda, o semplice discussione imparziale.
In entrambi i casi è molto rischioso, difficilmente si riesce a rimanere imparziali.
Anche se sarebbe una buona cosa, secondo me è meglio evitare; c'è la possibilità che il professore, anche a livello inconscio, non tratti a pari livello lo studente che per esempio è palesemente fascista/nazista/forza nuova o comunista, nel caso remoto che il professore fosse berlusconiano o peggio ( :asd: ).

Meglio evitare, poi escono casini.

Mi va bene comunque la discussione su temi di attualità, per esempio se succede qualcosa. ricordo che il giorno dopo l'attacco alle torri gemelle ne avevamo parlato a scuola, e anche durante l'inizio della guerra in iraq


PS: conosco un prof di religione che fa politica in classe.. si, ma a senso unico. parla solo lui e fa il lavaggio del cervello. inoltre propina e fa pubblicità ad un libro da lui pubblicato, e tutti puntualmente lo comprano. :rolleyes:

FabioGreggio
14-09-2009, 11:25
Non sapevo che negli ALTRI stati democratici i politici non potevano informare i cittadini tramite i media :asd: :asd:
Coerentisti a macchia di leone(ndr)...

Negli altri Paesi democratici informani, ma non direttamente dalle loro tv, giornali e Tv di stato occupata.

Logici a macchia di leopardo.

fg

Teox82
14-09-2009, 11:29
Mi sembra una cosa giusta,gli alunni devono farsi una loro idea sulla politica,non subire il lavaggio del cervello.

mixkey
14-09-2009, 11:32
Mi sembra una cosa giusta,gli alunni devono farsi una loro idea sulla politica,non subire il lavaggio del cervello.

Allora andrebbe vietata loro la televisione.

Teox82
14-09-2009, 11:33
Allora andrebbe vietata loro la televisione.

Questo è un altro discorso

mixkey
14-09-2009, 11:36
Questo è un altro discorso

Assolutamente no.

Teox82
14-09-2009, 11:44
Assolutamente no.

Secondo me si.Innanzitutto il professore deve insegnare,non indirizzare le idee politiche di persone in giovane età che non hanno le idee ben chiare sulla politica.Non possono secondo me dire "questo è meglio,questo è peggio".
La differenza con la tv?Il professore interagisce e conosce chi ha davanti.L'alunno si affida diciamo "intellettualmente" a esso e tende a fidarsi di tutto quello che dice,in più conoscendo gli alunni sa dove colpire.
In tv invece se appare il Silvio uno può dire semplicemente che dice coglionate e cambiare canale.Se prendi uno di 15 anni e gli dai professori forzisti per 4 anni vedi che tenderanno a votare Silvio.IMHO
Io poi ho avuto 5 anni di lavaggio del cervello su questo tema: professori di estrema sinistra,ora alla settimana di discussione politica.Il bello è che tutto ciò ha avuto un effetto contrario :asd:
Un prof di fisica non dovrebbe fare politica,insegna fisica e stop!
(così come un prof di topografia non dovrebbe avere 8 lavori e stare mezza lezione fuori dalla porta col cellulare,ma anche questo è un altro discorso)

Kratos
14-09-2009, 11:47
Non per difendere la Gelmini, ma ha spiegato cosa intende per "fare politica": disattendere volontariamente le indicazioni della riforma. Per me (a malincuore) ha ragione: È una legge dello stato, puoi protestare e far protestare i tuoi referenti politici, ma boicottarla non è un comportamento tollerabile da un funzionario pubblico.

blamecanada
14-09-2009, 11:54
Io al liceo ho avuto un prof. di storia e filosofia ipercomunista, però si limitava ad esporre la propria idea su un argomento se gliela si chiedeva, e quando si facevano discussioni in aula tendeva a lasciar parlare gli studenti.

C'è da dire che non c'era certo bisogno di difendere la bandiera, visto che la mediocrità dei miei colleghi rendeva molto semplice per me ed un mio amico far valere le ragioni di Karl Marx :O, ma credo si comportasse cosí anche altrove.

Tra l'altro il prof. piú preparato che abbia mai avuto.

mixkey
14-09-2009, 11:59
Secondo me si.Innanzitutto il professore deve insegnare,non indirizzare le idee politiche di persone in giovane età che non hanno le idee ben chiare sulla politica.Non possono secondo me dire "questo è meglio,questo è peggio".
La differenza con la tv?Il professore interagisce e conosce chi ha davanti.L'alunno si affida diciamo "intellettualmente" a esso e tende a fidarsi di tutto quello che dice,in più conoscendo gli alunni sa dove colpire.
In tv invece se appare il Silvio uno può dire semplicemente che dice coglionate e cambiare canale.Se prendi uno di 15 anni e gli dai professori forzisti per 4 anni vedi che tenderanno a votare Silvio.IMHO
Io poi ho avuto 5 anni di lavaggio del cervello su questo tema: professori di estrema sinistra,ora alla settimana di discussione politica.Il bello è che tutto ciò ha avuto un effetto contrario :asd:
Un prof di fisica non dovrebbe fare politica,insegna fisica e stop!
(così come un prof di topografia non dovrebbe avere 8 lavori e stare mezza lezione fuori dalla porta col cellulare,ma anche questo è un altro discorso)

Un adulto che inculca idee politiche agli allievi andrebbe licenziato su due piedi e su questo sono d'accordo col ministro.

Solamente che non e' pericoloso perche' le prediche di un vecchio (come appare un prof ai ragazzi) hanno l'effetto opposto.

Ben piu' pericolosa e' l'arma di di - istruzione di massa rappresentata dalla televisione.

Ziosilvio
14-09-2009, 12:00
Da utente:
Non per difendere la Gelmini, ma ha spiegato cosa intende per "fare politica": disattendere volontariamente le indicazioni della riforma. Per me (a malincuore) ha ragione: È una legge dello stato, puoi protestare e far protestare i tuoi referenti politici, ma boicottarla non è un comportamento tollerabile da un funzionario pubblico.
Concordo.
Io al liceo ho avuto un prof. di storia e filosofia ipercomunista, però si limitava ad esporre la propria idea su un argomento se gliela si chiedeva, e quando si facevano discussioni in aula tendeva a lasciar parlare gli studenti.
Su questo comportamento non ho nulla da ridire.

FabioGreggio
14-09-2009, 12:04
Secondo me si.Innanzitutto il professore deve insegnare,non indirizzare le idee politiche di persone in giovane età che non hanno le idee ben chiare sulla politica.Non possono secondo me dire "questo è meglio,questo è peggio".
La differenza con la tv?Il professore interagisce e conosce chi ha davanti.L'alunno si affida diciamo "intellettualmente" a esso e tende a fidarsi di tutto quello che dice,in più conoscendo gli alunni sa dove colpire.
In tv invece se appare il Silvio uno può dire semplicemente che dice coglionate e cambiare canale.Se prendi uno di 15 anni e gli dai professori forzisti per 4 anni vedi che tenderanno a votare Silvio.IMHO
Io poi ho avuto 5 anni di lavaggio del cervello su questo tema: professori di estrema sinistra,ora alla settimana di discussione politica.Il bello è che tutto ciò ha avuto un effetto contrario :asd:
Un prof di fisica non dovrebbe fare politica,insegna fisica e stop!
(così come un prof di topografia non dovrebbe avere 8 lavori e stare mezza lezione fuori dalla porta col cellulare,ma anche questo è un altro discorso)

Anche la Tv pubblica e privata non dovrebbe fare politica, ma solo informare obiettivamente.
Una perchè è di tutti, l'altra perchè trasmette affittando l'etere che è di tutti.

Eppure guarda che fregatura.
Ma su questo non vi vedo così preoccupati.
E si che i danni sono sotto gli occhi di tutti.

fg

blamecanada
14-09-2009, 12:06
Su questo comportamento non ho nulla da ridire.
Beh ci mancherebbe! Quando non sarà piú cosí vorrà dire che siamo in un paese mccartista...

itsnotfair
14-09-2009, 12:13
ma solo a me il discorso pare di un nazista sfacciato??:confused: :confused: :confused:


si......

Teox82
14-09-2009, 12:17
Anche la Tv pubblica e privata non dovrebbe fare politica, ma solo informare obiettivamente.
Una perchè è di tutti, l'altra perchè trasmette affittando l'etere che è di tutti.

Eppure guarda che fregatura.
Ma su questo non vi vedo così preoccupati.
E si che i danni sono sotto gli occhi di tutti.

fg

Umò,è un discorso diverso!!!E sono d'accordo,ma sono anche d'accordo che la politica a scuola non vada fatta!Piuttosto di vedere il TG4 butto la tv dalla finestra,ma se un professore mi parla non posso lanciarlo dal 6° piano!!In tv la politica c'è,ma a scuola non dovrebbe esserci!

blamecanada
14-09-2009, 12:18
Umò,è un discorso diverso!!!E sono d'accordo,ma sono anche d'accordo che la politica a scuola non vada fatta!Piuttosto di vedere il TG4 butto la tv dalla finestra,ma se un professore mi parla non posso lanciarlo dal 6° piano!!In tv la politica c'è,ma a scuola non dovrebbe esserci!
Beh, dipende.
Se fatta dagli studenti non vedo il problema.

Per politica ovviamente non intendo propaganda di partito, quella mi risulta vietata anche dai regolamenti.

mixkey
14-09-2009, 12:20
Umò,è un discorso diverso!!!E sono d'accordo,ma sono anche d'accordo che la politica a scuola non vada fatta!Piuttosto di vedere il TG4 butto la tv dalla finestra,ma se un professore mi parla non posso lanciarlo dal 6° piano!!In tv la politica c'è,ma a scuola non dovrebbe esserci!

In tv la politica deve esserci, solo che dovrebbero poter parlare tutti.
Perche dovrei buttare la tv? Poi sky con cosa la vedo.

ally
14-09-2009, 12:23
http://bookology.files.wordpress.com/2007/09/250px-dolores_umbridge.jpg

...ciao Andrea...

Tensai
14-09-2009, 12:24
Secondo me si.Innanzitutto il professore deve insegnare,non indirizzare le idee politiche di persone in giovane età che non hanno le idee ben chiare sulla politica.Non possono secondo me dire "questo è meglio,questo è peggio".

Ma in ogni caso incoraggiare il dibattito politico non è certamente un male.

cat1
14-09-2009, 13:51
Il passaggio chiave del ministro Gelmini è questo:

«Ci sono alcuni dirigenti scolastici e insegnanti, una minoranza, che disattendono l’attuazione delle riforme». In che senso disattendono? «Ad esempio vogliono mantenere il modulo anche se il modulo è stato abolito con il passaggio al maestro unico prevalente».

Provo a spiegare..
Il modulo esiste solo nella scuola primaria (elementare), consiste in un gruppo di insegnanti che si occupano, in genere, di due classi. Può essere "orizzontale", cioè formato da un gruppo di insegnanti impiegati su due classi prime, oppure verticale, cioè da un gruppo di insegnanti impiegati su una prima ed una seconda. Ad esempio, fino all'anno scorso, l'insegnante di matematica (che quasi sempre insegna anche geometria, scienze e qualche altra materia) lavorava su due classi facendo le stesse materie in entrambe le classi.
Il ministro cosa vuole ora con la sua pseudoriforma? Vuole che lo stesso insegnante di cui si parlava prima debba insegnare solo su una classe, quindi non solo matematica (e varie) ma anche italiano (e varie). Cosa significa? Significa che l'insegnante che per anni si è specializzato in un ambito (quello logico-matematico dell'esempio di prima) di punto in bianco passi anche a quello linguistico nella stessa classe. Va da se che l'esperienza e la formazione accumulata negli anni viene automaticamente dispersa perchè l'insegnante diventa così un "generalista". Stessa cosa succede per l'insegnante che ha sempre fatto italiano ed ora si ritrova a fare anche matematica. Quello che il ministro non dice è che il tanto sbandierato ritorno al maestro unico è praticamente impossibile. Dalla seconda elementare in poi i bambini stanno in classe 29h settimanali (tempo normale, il tempo pieno ne prevede 40), come fa un maestro a coprire questo orario se ne fa 22h per contratto? Inoltre il ministro dimentica che le scuole dispongono dell'autonomia scolastica.. se il collegio docenti ritiene che è meglio lasciare inalterata la struttura del vecchio modulo non sta facendo nulla di illegale. Anzi, spesso queste decisioni vengono prese proprio in virtù di una migliore organizzazione didattica/pedagogica.
Altro che politica.. semmai quella la fa lei con risultati a dir poco imbarazzanti.

FabioGreggio
14-09-2009, 14:35
Umò,è un discorso diverso!!!E sono d'accordo,ma sono anche d'accordo che la politica a scuola non vada fatta!Piuttosto di vedere il TG4 butto la tv dalla finestra,ma se un professore mi parla non posso lanciarlo dal 6° piano!!In tv la politica c'è,ma a scuola non dovrebbe esserci!

Riduttivino il discrosetto.

Se non mi piace TG4 butto la Tv dalla finestra.
Ma se tutta la TV è come il TG4, chi butto, te che li eleggi, dalla finestra?

Se non ti piace il prof, cambia scuola. Vai dalle Canossiane che poi Formigoni ti da puire il rimborso.
Ti devi ciucciare un rosario al giorno però.
il rimborso lo sovvenzioniamo tutti.

Vedi che alla fine tutti pagano e fanno politica?

fg

MadJackal
14-09-2009, 18:39
Il passaggio chiave del ministro Gelmini è questo:

«Ci sono alcuni dirigenti scolastici e insegnanti, una minoranza, che disattendono l’attuazione delle riforme». In che senso disattendono? «Ad esempio vogliono mantenere il modulo anche se il modulo è stato abolito con il passaggio al maestro unico prevalente».

Provo a spiegare..
Il modulo esiste solo nella scuola primaria (elementare), consiste in un gruppo di insegnanti che si occupano, in genere, di due classi. Può essere "orizzontale", cioè formato da un gruppo di insegnanti impiegati su due classi prime, oppure verticale, cioè da un gruppo di insegnanti impiegati su una prima ed una seconda. Ad esempio, fino all'anno scorso, l'insegnante di matematica (che quasi sempre insegna anche geometria, scienze e qualche altra materia) lavorava su due classi facendo le stesse materie in entrambe le classi.
Il ministro cosa vuole ora con la sua pseudoriforma? Vuole che lo stesso insegnante di cui si parlava prima debba insegnare solo su una classe, quindi non solo matematica (e varie) ma anche italiano (e varie). Cosa significa? Significa che l'insegnante che per anni si è specializzato in un ambito (quello logico-matematico dell'esempio di prima) di punto in bianco passi anche a quello linguistico nella stessa classe. Va da se che l'esperienza e la formazione accumulata negli anni viene automaticamente dispersa perchè l'insegnante diventa così un "generalista". Stessa cosa succede per l'insegnante che ha sempre fatto italiano ed ora si ritrova a fare anche matematica. Quello che il ministro non dice è che il tanto sbandierato ritorno al maestro unico è praticamente impossibile. Dalla seconda elementare in poi i bambini stanno in classe 29h settimanali (tempo normale, il tempo pieno ne prevede 40), come fa un maestro a coprire questo orario se ne fa 22h per contratto? Inoltre il ministro dimentica che le scuole dispongono dell'autonomia scolastica.. se il collegio docenti ritiene che è meglio lasciare inalterata la struttura del vecchio modulo non sta facendo nulla di illegale. Anzi, spesso queste decisioni vengono prese proprio in virtù di una migliore organizzazione didattica/pedagogica.
Altro che politica.. semmai quella la fa lei con risultati a dir poco imbarazzanti.

Quoto in pieno.
Ma che il maestro unico fosse una gran cagata ad oggi, mi sa che l'avevano capito tutti. Tranne la Gelmini e chi gli va dietro. :rolleyes:


La politica a scuola è giusto farla, secondo me. Ovviamente il professore non deve farti lezione, o dirti cosa è giusto e cosa è sbagliato. Ma lasciare che gli alunni si confrontino sui temi facendo notare le lacune più evidenti nei ragionamenti.

tdi150cv
14-09-2009, 18:54
ma solo a me il discorso pare di un nazista sfacciato??:confused: :confused: :confused:

la scuola è la formazione del cittadino e della vita sociale:

DEVE esserci attività politica!

non mazzate come purtroppo fanno molti, ma civile e MOTIVATO dialogo sulle varie idee Si, ECCOME !!!

è su quello che si basa il crescere cittadini coinvolti, partecipi attivi e propositivi,


altro che la mandria di pecore sminchiate e tosate all'asso che ci hanno ridotti ad essere...


ah, ecco forse è proprio quello il punto:

i ragazzi NON devono crescere motivati, attivi, propositivi ... devono crescere pecore da latte, da lana da CARNE.

scusa ma cosa stai dicendo ???
Se vuoi formare politicamente un alunno di sicuro le scuole superiori non sono l'ambiente giusto.
A meno che tu non sia cosi' illuminato da essere in grado di stare sopra le parti e raccontare i fatti per quello che sono.

Fil9998
14-09-2009, 18:55
hoi, far politica mica vuol dire far PROPAGANDA eh...
c'è una differenza abissale.


vabbhè che in italia del FARE politica non c'è la cultura,

da noi non si neanche più propaganda come si faceva negli anni 50 o politica di parte come nei 70 p politica sfascista (nel senso di esser rigorosamnte CONTRO gli "altri" ) come negli 80,

ora siamo passati dalla "nobile arte della politica" in senso greco del termine
al tifo da stadio

pappaaaapapapaaaaaaaapaaaaaaaaaapa

non a caso i partiti scimmiottano le squadre di calcio, i politici scimmiottano gli allenatori e i presidenti di squadre da calcio abusandone terminologie, psicologia e non-valori.



non è questa "tifoseria" che va inssegnata a squola come "politica",

ma "l'arte di ragionare sul come gestire la cosa pubblica" ...
di averecome obbiettivo il bene di tutti non solo dei "nostri"
di ragionarci sopra, tesi, antitesi, sintesi...

nell'ottica che due occhi vedono più di uno, due mani lavorano meglio di una sola,

nell'ottica che la bocca da riempire e il culo da far cacare sono UNO solo checcè ne dicano e pensino la mano destra o l'occhio sinistro !!!



se non gli insegnamo questo ai ragazzini non gli insegnamo veramente NULLA.

frankytop
14-09-2009, 19:10
Se si vuol fare politica a scuola...allora presumo che ci debbano essere interrogazioni,esercizi e compiti in clase in merito.

...se si vuole introdurre l'insegnamento delle scienze politiche alle superiori,vabè,anche se direi che c'è decisamente di meglio da studiare,magari filosofia,altrimenti è meglio che lo si faccia all'università per chi vuole intraprendere questo indirizzo di studi,non prima.

MadJackal
14-09-2009, 19:26
Se si vuol fare politica a scuola...allora presumo che ci debbano essere interrogazioni,esercizi e compiti in clase in merito.

...se si vuole introdurre l'insegnamento delle scienze politiche alle superiori,vabè,anche se direi che c'è decisamente di meglio da studiare,magari filosofia,altrimenti è meglio che lo si faccia all'università per chi vuole intraprendere questo indirizzo di studi,non prima.

Qualcuno ha dimenticato qual'è lo scopo della scuola.
E non è certo riempirti come una scatola di nozioni - quello si chiama nozionismo, ed ha una accezione parecchio negativa.

A scuola si fa "politica" anche quando solo un professore decide di fare parlare i suoi ragazzi di un argomento. Fare politica è diverso da fare propaganda ed è altrettanto diverso dallo studiare la politica o scienze politiche.

frankytop
14-09-2009, 19:55
Qualcuno ha dimenticato qual'è lo scopo della scuola.
E non è certo riempirti come una scatola di nozioni - quello si chiama nozionismo, ed ha una accezione parecchio negativa.

A scuola si fa "politica" anche quando solo un professore decide di fare parlare i suoi ragazzi di un argomento. Fare politica è diverso da fare propaganda ed è altrettanto diverso dallo studiare la politica o scienze politiche.

Bene,e quale disciplina ordinaria insegnata o professore deve vedersi sottrarre il suo tempo per "discettare" di politica?Matematica,storia,scienze?

Se si vuole discutere di politica,lo si faccia in orari extra...ma scommetto che allora tutti sarebbero contro a questa idea,chissà perchè. :asd:

Freeskis
14-09-2009, 20:10
il partito delle libbbbbertà :O
si riempiono la bocca con la libbeeertàààà :O
e poi ci si puliscono il culo con LA NOSTRA LIBERTÀ :rolleyes:

MadJackal
14-09-2009, 20:23
Bene,e quale disciplina ordinaria insegnata o professore deve vedersi sottrarre il suo tempo per "discettare" di politica?Matematica,storia,scienze?

Se si vuole discutere di politica,lo si faccia in orari extra...ma scommetto che allora tutti sarebbero contro a questa idea,chissà perchè. :asd:

Il professore sceglie di propria volontà quando farlo e se farlo.
Nessuno li obbliga, i miei professori di storia-filosofia e religione si sono sempre prestati di propria spontanea volontà, sostenendo che ci faceva bene discutere e parlare.
Qualcuno è arrivato perfino a dire che "i libri di storia avete tutta la vita per studiarli, oggi discutiamo di questo. Ma venerdì io interrogo comunque", pensa un pò - ed era un professore che voleva le date esatte sui compiti, ed i primi 10 articoli della costituzione a memoria.

Maledetti professori comunisti. :rolleyes:

cat1
14-09-2009, 20:36
Quoto in pieno.
Ma che il maestro unico fosse una gran cagata ad oggi, mi sa che l'avevano capito tutti. Tranne la Gelmini e chi gli va dietro. :rolleyes:

cut


Per quanto riguarda la scuola elementare, il ministro-ombra gelmini (suvvia, sappiamo tutti che il vero ministro è tremonti) ha cozzato di brutto. Ha impoverito la scuola elementare, ha tagliato fondi, insegnanti e personale ATA. Scuola che vince non si cambia, invece lei lo ha fatto solo a scopo propagandistico/elettotale.

Nondimeno, appaiono interessanti i risultati dell’indagine Pirls-ICONA* Iea* 2006 dai quali risulta che le competenze in lettura dei nostri bambini di quarta elementare sono di gran lunga superiori a quelli europei e mondiali. Infatti nella classifica mondiale, fra i 40 paesi aderenti e 45 sistemi scolastici messi a confronto, (il Belgio partecipa con 2 sistemi scolastici e il Canada con 5), l’Italia occupa il 6° posto nella classifica mondiale e il 2°, dopo il Lussemburgo, in quella europea. Risulta inoltre aver migliorato le sue prestazioni rispetto al 2001 in special modo nel Sud e nelle Isole (i dati sono diametralmente opposti a quelli PISA –OCSE 2006). Inoltre i bambini italiani sono, a parità di percorso scolastico, più piccoli di età rispetto ai bambini degli altri paesi. Tale competenza è riferita alla Reading Literacy che è una competenza più articolata della semplice lettura, comprendendo anche la capacità di riflettere e saper utilizzare quanto letto per il raggiungimento di obiettivi personali e sociali. In questa accezione quindi le competenze dei nostri bambini di 4° elementare, confrontate a quelle dei compagni di altri paesi del medesimo livello scolare, assumono un significato particolarmente importante.

http://www.insardegna.eu/opinioni/societa/impulsiva-e-riflessiva-il-quaderno-bianco-della-scuola-italiana-e-il-confronto-internazionale

Gianluca99
14-09-2009, 20:39
la mia prof di italiano ci faceva sentire le "perle" di quel filosofo di Buttiglione :D

frankytop
14-09-2009, 21:04
la mia prof di italiano ci faceva sentire le "perle" di quel filosofo di Buttiglione :D

Le mia piena solidarietà nei tuoi confronti per le pene subite...:asd:

StefAno Giammarco
15-09-2009, 02:04
ma solo a me il discorso pare di un nazista sfacciato??:confused: :confused: :confused:

Ma stai dando del nazista alla Gelmini? Fammi capire, nazista è un insulto ed anche pesante.

FabioGreggio
15-09-2009, 07:13
Ma stai dando del nazista alla Gelmini? Fammi capire, nazista è un insulto ed anche pesante.

No. Nazista non è un insulto. Lo sarebbe allora anche "socialdemocratico".
Ebbi una mezza querela una volta perchè diedi della nazista a una pazza.
il risultato : "è una qualifica".

Nazista non è come "idiota".

fg