View Full Version : Scelta distro per imparare veramente
Salve a tutti, ormai sono diversi anni che utilizzo linux (partii con madrake al tempo, ubuntu per qualche anno e ultimamente linux mint). Ultimamente mi è venuta la voglia di conoscere a fondo ciò che faccio e ho deciso di abbandonare quanto più possibile le distro preconfezionate in favore di un vero apprendimento di linux e devo decidere cosa installare tra: sabayon, gentoo(documentazione fantastica, mi tenta molto ma il compilare tutto non mi attira), arch e slack (la meno quotata per il momento). Che consigliate ?
Slackware, distro pulita, stabile e con una buona community :)
Slackware, distro pulita, stabile e con una buona community :)
Non sei l'unico ad avermela consigliata, rimane però qualche dubbio sulla non risoluzione delle dipendenze dei pacchetti che causano non poche grane e il tempo perso non è molto ben speso
Non sei l'unico ad avermela consigliata, rimane però qualche dubbio sulla non risoluzione delle dipendenze dei pacchetti che causano non poche grane e il tempo perso non è molto ben speso
Per le dipendenze cerca swaret su google ;)
Non sei l'unico ad avermela consigliata, rimane però qualche dubbio sulla non risoluzione delle dipendenze dei pacchetti che causano non poche grane e il tempo perso non è molto ben speso
è proprio per quello che te l'hanno consigliata (e te la consiglio anche io): slack è sinceramente più scomoda di altre distro ma ti costringe a sporcarti le mani e a "perdere tempo". E' stata la mia palesta, quasi quasi mi sale la nostalgia! :sofico:
Alternativamente c'è debian che nemmno scherza sul fronte "insegnamento"...
Energy++
29-08-2009, 08:50
arch sembra molto interessante :)
io sono passato a slack dopo decenni di redhat e sinceramente non ho trovato questa leggendaria scomodita` dei pacchetti
le dipendenze comunque sono sempre scritte, una volta che le sai le installi prima e fine. Mal che vada, il programma non partira` dicendo la libreria che gli manca. Non vedo particolari tragedie...
Poi c'e` il sito slacky.eu che e` comodissimo..
tutto sommato potrei aver persino risparmiato tempo considerando gli intrichi di dipendenze che si creano con gli rpm..
cmq la scelta ricade su slack, non c'e` paragone come carisma..
jeremy.83
29-08-2009, 11:26
Se vuoi prima fare dei passi intermedi ti consiglio debian (in cui ritroveresti apt) e arch, che non sono complesse come slackware, ma che ti fanno prendere ottima confidenza con la shell, ad esempio
maurinO_o
29-08-2009, 13:17
Se l'informatica non ti serve per lavorare: installa windows e passa il tempo libero a fare altre cose.
slackware è quella che insegna di più: una banalità? Per localizzare in toto il sistema in lingua nostrana, devi editare alcuni file di sistema, e qui capisci come una distribuzione acquisisce il locale.
Anche una linux from scratch non sarebbe male, ma troppo impegnativa.
Per quanto riguarda le dipendenze su slack, dire che c'è da sbattersi è poco ;)
Giusto ieri, dopo anni, stavo pensando di rifarmici un giretto con la 13, poi ho pensato all'incredibile casino anche solo per installare uno straccio di mplyer e ho lasciato perdere. :banned:
Matteo Trenti
29-08-2009, 13:38
edit... cerchi una Distro non preconfezionata non avevo letto...
Vinnie Costante
29-08-2009, 20:18
Allora per imparare una slackware oppure una lfs (come ti hanno già detto).
Lascia perdere sabayon.
La arch può essere un passo di mezzo come la gentoo ma essendo entrambe due distro che "personalizzano" un po la gestione io ti consiglierei di saltarle a pié pari se il tuo quesito è solo imparare.
Se mi posso permettere, non è la distribuzione che fa imparare, ma è l'utente che vuole imparare.
Se uno ha questo requisito, anche la ultima Ubuntu supergrafica andrebbe benissimo: basta aprire il terminale e iniziare a fare a riga di comando quello che normalmente si farebbe con il mouse.
Certo Slackware o Debian netinstall (magari senza interfaccia grafica - giusto per aggiungerla a mano dopo), sarebbero una bella palestra.
se vuoi imparare davvero, LFS, te la devi costruire pezzo per pezzo, file per file ...
CaFFeiNe
30-08-2009, 01:50
Se mi posso permettere, non è la distribuzione che fa imparare, ma è l'utente che vuole imparare.
Se uno ha questo requisito, anche la ultima Ubuntu supergrafica andrebbe benissimo: basta aprire il terminale e iniziare a fare a riga di comando quello che normalmente si farebbe con il mouse.
Certo Slackware o Debian netinstall (magari senza interfaccia grafica - giusto per aggiungerla a mano dopo), sarebbero una bella palestra.
concordo in pieno
zulutown
30-08-2009, 10:16
Salve a tutti, ormai sono diversi anni che utilizzo linux (partii con madrake al tempo, ubuntu per qualche anno e ultimamente linux mint). Ultimamente mi è venuta la voglia di conoscere a fondo ciò che faccio e ho deciso di abbandonare quanto più possibile le distro preconfezionate in favore di un vero apprendimento di linux e devo decidere cosa installare tra: sabayon, gentoo(documentazione fantastica, mi tenta molto ma il compilare tutto non mi attira), arch e slack (la meno quotata per il momento). Che consigliate ?
debian
pabloski
30-08-2009, 11:30
beh a questo punto parti da linux from scratch
tieni presente che linux gira tutto intorno ad un ciclo per determinato e cioè
grub --> carica kernel + initramfs --> che passano il controllo all'init script --> che legge i file di configurazione, cicla nei runlevel, avvia i demoni, ecc...
slackware può darti un'idea di come funziona un sistema unix sysv, arch fa lo stesso ma è un bsd-like
arch però come hanno detto alcuni automatizza alcuni aspetti....un esempio banale sono i locales
con arch editi un file, decidi quali locale utilizzare e lui automaticamente avvia la generazione ( anche se veramente solo l'installer fa così )....con slackware devi per forza seguire tutti i singoli passi ed eseguirli a mano
linux from scratch è ancora più di basso livello nel senso che ti costringe a compilare tutto dai sorgenti e quindi illustra pure come funziona realmente la procedura d'installazione di un sistema gnu/linux
Vinnie Costante
30-08-2009, 19:39
Se mi posso permettere, non è la distribuzione che fa imparare, ma è l'utente che vuole imparare.
Se uno ha questo requisito, anche la ultima Ubuntu supergrafica andrebbe benissimo: basta aprire il terminale e iniziare a fare a riga di comando quello che normalmente si farebbe con il mouse.
Certo Slackware o Debian netinstall (magari senza interfaccia grafica - giusto per aggiungerla a mano dopo), sarebbero una bella palestra.concordo in pieno
Io invece non sono d'accordo, è vero si può imparare con qualsiasi distribuzione ma questo non rende automaticamente falsa l'affermazione che "esistono distro migliori per imparare"
A questo punto si potrebbe imparare anche con una live direttamente, ma tutte le "scomodità" del caso renderebbero quest'azione scellerata.
beh a questo punto parti da linux from scratch
tieni presente che linux gira tutto intorno ad un ciclo per determinato e cioè
grub --> carica kernel + initramfs --> che passano il controllo all'init script --> che legge i file di configurazione, cicla nei runlevel, avvia i demoni, ecc...
slackware può darti un'idea di come funziona un sistema unix sysv, arch fa lo stesso ma è un bsd-like
arch però come hanno detto alcuni automatizza alcuni aspetti....un esempio banale sono i locales
con arch editi un file, decidi quali locale utilizzare e lui automaticamente avvia la generazione ( anche se veramente solo l'installer fa così )....con slackware devi per forza seguire tutti i singoli passi ed eseguirli a mano
linux from scratch è ancora più di basso livello nel senso che ti costringe a compilare tutto dai sorgenti e quindi illustra pure come funziona realmente la procedura d'installazione di un sistema gnu/linux
Invece questo messaggio mi trova d'accordo.
In ultima istanza aggiungo che a questo punto potresti tenere installato un sistema a te funzionale e installare il tuo sistema "istruttivo" in una macchina virtuale salvando capra e cavoli.
Una volta che ti senti sicuro potresti passare a installare definitivamente il sistema che hai creato tu direttamente sulla macchina reale.
dipende dal tempo che vuoi/puoi dedicargli e dalla pazienza che hai.
Se installerai LFS avrai anche l'orgoglio (giustificato) di poter dire agli amici di essere capace di "farti" un sistemma operativo, non solo di usarlo. Valuta tu se ne hai voglia...
P.S. Il più grave difetto delle distro facili è che usandole non si impara nulla (e si disimpara quel poco che si sapeva). Io, soddisfattissimo utente mandriva, non so più dove mettere le mani, ho disimparato quel poco che avevo appreso "sporcandomi le mani" con numerose distro, live cd, ecc... in precedenza !
zephyr83
31-08-2009, 13:10
io invece consiglio gentoo che tra l'altro ha un'ottima guida proprio per chi deve iniziare. è "lunga" da installare perch? si compila tutto ma meglio di così che c'è? :sofico: bhe ovviamente dopo LFS :D
Vinnie Costante
31-08-2009, 20:26
Per gentoo il discorso è uguale ad arch, è una bsd like.
Per il discorso del tempo, si per imparare ci vuole tempo ed applicazione, anche io stavo pensando di prendermi una settimana sabbatica distaccato da qualsiasi cosa non sia lfs, avevo trovato sto messaggio di persone intenzionate a tradurre la nuova 6.5 ( http://lists.pluto.it/pipermail/pluto-ildp-lfs/2009-July/001056.html ) ne ho provato a contattare uno ma non mi ha risposto.
Proverò a contattarli tutti magari (sono particolarmente rompi balle come persona).
Come altri consiglio slackware.
Secondo la mia modesta opinione, le altre qui consigliate non vanno bene perchè:
LFS: troppo estrema, si rischia di seguire passo passo un manuale che non si capisce. In ogni caso LFS non insegna a usare ma piuttosto a capire come è fatto linux
Gentoo: io attualmente la uso, ma devo dire che la ho trovata molto + complicata della Slackware, le infinite possibilità di configurazione spiazzano!
Per quanto riguarda
non è la distribuzione che fa imparare, ma è l'utente che vuole imparare.
Questo è certamente vero! Tuttavia alcune distribuzioni possono aiutare in questo senso.
Slackware, per la sua semplicità (nel design intendo), a mio parere è la più adatta a questo scopo.
eclissi83
01-09-2009, 09:50
beh a questo punto parti da linux from scratch
tieni presente che linux gira tutto intorno ad un ciclo per determinato e cioè
grub --> carica kernel + initramfs --> che passano il controllo all'init script --> che legge i file di configurazione, cicla nei runlevel, avvia i demoni, ecc...
uhm... esiste anche lilo e l'initrd non e' una necessita', giusto per precisare..
LFS e' un modo per capire bene come si fa una distribuzione, ma necessita di conoscenze un po' piu' profonde...
slackware può darti un'idea di come funziona un sistema unix sysv, arch fa lo stesso ma è un bsd-like
mi spiace ma ho da contraddirti: slackware non ha assolutamente gli script sysV (al contrario di debian o redhat, per esempio) ma un sistema derivato da BSD, mentre invece archlinux (come crux da cui arch inizialmente deriva) e' in pieno stile BSD.
per il resto non posso che consigliare slackware.
Vinnie Costante
01-09-2009, 10:18
Per l'utilizzo c'è un'altra guida che si chiama blfs (beyond linux from scratch) che però in teoria se non vado errato va eseguita dopo lfs per avere un senso di continuità.
io ti consiglio gentoo, diversamente da slack ti evita tempo inutile per la gestione manuale delle dipendenze e comunque essendo tutte indicate quando installi non limita per niente "l'insegnamento"
pabloski
01-09-2009, 10:34
uhm... esiste anche lilo e l'initrd non e' una necessita', giusto per precisare..
LFS e' un modo per capire bene come si fa una distribuzione, ma necessita di conoscenze un po' piu' profonde...
vero, però poi diventa troppo dispersivo
ci sono tanti metodi per creare un disco di avvio di linux, tra cui l'uso di syslinux e/o dei vari filesystem tipo squashfs
ho indicato solo una strada perchè è la più praticata, così pure l'utilizzo di un'initramfs diventa obbligatorio in certi casi come per i filesystem criptati e comunque è una cosa che bisogna conoscere
mi spiace ma ho da contraddirti: slackware non ha assolutamente gli script sysV (al contrario di debian o redhat, per esempio) ma un sistema derivato da BSD, mentre invece archlinux (come crux da cui arch inizialmente deriva) e' in pieno stile BSD.
confesso di non aver mai usato slackware, però ho letto nella documentazione che implementa un init system in stile sysv, con tanto di runlevels
io ti consiglio gentoo, diversamente da slack ti evita tempo inutile per la gestione manuale delle dipendenze e comunque essendo tutte indicate quando installi non limita per niente "l'insegnamento"
a proposito di gentoo, se ricordo bene hanno introdotto nella release del 2006 un installer giusto?
però ho visto sul sito che c'è ancora la guida per installarlo manualmente, quindi effettivamente gentoo è una scelta consigliata nel suo caso
killercode
01-09-2009, 14:17
arch: pulita, veloce, non troppo complicata. Ti insegna tutto senza fartelo pesare
p.s e in più fa durare la batteria del mio portatile 4 ore :eek: (con fedora 2 ore)
vero, però poi diventa troppo dispersivo
ci sono tanti metodi per creare un disco di avvio di linux, tra cui l'uso di syslinux e/o dei vari filesystem tipo squashfs
ho indicato solo una strada perchè è la più praticata, così pure l'utilizzo di un'initramfs diventa obbligatorio in certi casi come per i filesystem criptati e comunque è una cosa che bisogna conoscere
confesso di non aver mai usato slackware, però ho letto nella documentazione che implementa un init system in stile sysv, con tanto di runlevels
a proposito di gentoo, se ricordo bene hanno introdotto nella release del 2006 un installer giusto?
però ho visto sul sito che c'è ancora la guida per installarlo manualmente, quindi effettivamente gentoo è una scelta consigliata nel suo caso
l'installer c'è da anni ma non conosco nessuno che l'ha mai usato :D
Partendo dal presupposto che Linux è sempre Linux e che il fatto che si chiami Fedora o Gentoo, secondo è di importanza secondaria.
Spiego il perché.
Partendo da un utente che NON SA NIENTE DI UN COMPUTER, MA POSSIEDE TEMPO ED È NORMALMENTE SVEGLIO, se si prende Ubuntu, la curva di apprendimento per imparare a gestire in maniera produttiva tale distro, sarà sicuramente molto più dolce (e meno frustrante) che se si prende una Gentoo che avrà invece una curva di apprendimento molto più ripida per imparare a gestire il sistema alla stessa maniera di Ubuntu.
Calcolando che, io posso usare gli stessi strumenti e compilare in tutte le distro trovo onestamente indifferente cosa scelgo per iniziare.
Se voglio imparare e HO INTENZIONE di farlo, SECONDO ME, che sia Slack (tra l'altro è uscita o sta uscendo la nuova versione con KDE/XFCE), Gentoo o Ubuntu (ma come Fedora, SuSE o Mandriva o qualsiasi altra) non credo faccia differenza.
Poi una volta preso confidenza con Linux, magari sceglierò la distro che più si avvicina alle mie esigenze.
Il tutto ovviamente IMHO.
eclissi83
01-09-2009, 18:02
vero, però poi diventa troppo dispersivo
si ma infatti non volevo assolutamente consigliare l'uso di LFS.
confesso di non aver mai usato slackware, però ho letto nella documentazione che implementa un init system in stile sysv, con tanto di runlevels
mah, guarda, uso slackware da 9 anni circa e no, gli script di init non sono in SysV (con la nomenclatura S##nome o K##nome nelle dir /etc/rc#.d) ma in stile - e non uguali - BSD (la dir /etc/rc.d al cui interno ci sono i vari script che si chiamano rc.nome).
Partendo dal presupposto che Linux è sempre Linux e che il fatto che si chiami Fedora o Gentoo, secondo è di importanza secondaria.
Spiego il perché.
Partendo da un utente che NON SA NIENTE DI UN COMPUTER, MA POSSIEDE TEMPO ED È NORMALMENTE SVEGLIO, se si prende Ubuntu, la curva di apprendimento per imparare a gestire in maniera produttiva tale distro, sarà sicuramente molto più dolce (e meno frustrante) che se si prende una Gentoo che avrà invece una curva di apprendimento molto più ripida per imparare a gestire il sistema alla stessa maniera di Ubuntu.
Calcolando che, io posso usare gli stessi strumenti e compilare in tutte le distro trovo onestamente indifferente cosa scelgo per iniziare.
Se voglio imparare e HO INTENZIONE di farlo, SECONDO ME, che sia Slack (tra l'altro è uscita o sta uscendo la nuova versione con KDE/XFCE), Gentoo o Ubuntu (ma come Fedora, SuSE o Mandriva o qualsiasi altra) non credo faccia differenza.
Poi una volta preso confidenza con Linux, magari sceglierò la distro che più si avvicina alle mie esigenze.
Il tutto ovviamente IMHO.
uhm... io invece non sono del tutto d'accordo. tendenzialmente quello che dici e' vero, ma secondo me l'utente medio e' portato per la soluzione piu' comoda; utilizzando una distribuzione in cui i tool sono molto semplici, si e' in qualche modo costretti a fare le cose "a manina". tutto questo per esperienza personale :)
ciaps :*
uhm... io invece non sono del tutto d'accordo. tendenzialmente quello che dici e' vero, ma secondo me l'utente medio e' portato per la soluzione piu' comoda; utilizzando una distribuzione in cui i tool sono molto semplici, si e' in qualche modo costretti a fare le cose "a manina". tutto questo per esperienza personale :)
ciaps :*
Infatti,
un utente medio (come posso essere io), io ho parlato e premesso che il mio discorso l'ho fatto principalmente per chi non sa niente, ma VUOLE imparare ad usare Linux nella sue potenzialità e non installare Linux e usare il computer che sono per me, due cose distinte.
Inutile dire che io ho provato Slack, Gentoo, Arch ecc. e ho lasciato il cuore a Gentoo e ho fatto la mia esperienza, ma ora come ora, che lavoro, ho una famiglia e altri impegni, l'uso di Linux ha dovuto far spazio all'uso del computer, che appunto mi serve per navigare fare ricerche su Internet, piccole applicazioni Office e uso multimediale.
Ovvio che queste cose le fai con una qualsiasi distro citata prima, ma è indubbio che con distro orientate al Desktop (io per molti motivi ho scelto Ubuntu) hai tutta la pappa già bella pronta all'uso e in condizioni come le mie, la cosa non è niente male.
Il mio discorso "Qualsiasi distro va bene per imparare" è valido ed ovviamente direttamente (e proporzionalmente) legato all'interesse e all'obiettivo prefissato di chi si cimenta con questo OS.
Un saluto a tutti...
masand
Se mi posso permettere, non è la distribuzione che fa imparare, ma è l'utente che vuole imparare.
@V|x: questo è l'unico approccio che devi adottare. tolte le distribuzioni che hanno troppe configurazioni con tools "non-standard" (tipo SUSE, in cui "fare le cose a mano" è spesso impossibile) va bene anche ubuntu, basta avere un minimo di voglia, quando fai qualcosa, di capire cosa stai facendo effettivamente, e, tanto per, sostituire con la riga di comando alcune cose che fai per via grafica.
se non hai troppo tempo da buttare tieniti ubuntu (o debian, che ormai ha l'installer grafico) perché almeno quando smanetti -ammesso che non faccia troppo casino- hai sempre un sistema funzionante.
Tasslehoff
01-09-2009, 23:44
Se parliamo di distribuzioni prettamente didattiche io consiglio vivamente Gentoo, l'installazione da zero seguendo il manuale ti da una panoramica completa e dettagliata su tutti gli aspetti che cosituiscono l'ossatura del sistema operativo.
L'approccio è simile a Linux from scratch (che però non ho mai provato) e parti con un live cd minimale che ti permette di cominciare a partizionare a mano, creare i filesystem, kernel etc etc etc fino ad arrivare al sistema completo e funzionante.
Io però invito a ragionare bene sulla didattica in ambito linux anche in rapporto a cosa realmente serve.
Il motivo è presto detto, se parliamo di ambito lavorativo e l'approccio è prepararsi o migliorarsi su questo, allora tanto vale buttare tutte le debian, tutte le slack e tutte le gentoo e prendere confidenza con Suse e RedHat.
Possiamo rigirarla finchè vogliamo, ma in un ambiente enterprise solo il parlare di sorgenti è una bestemmia ed è esclusa a priori, figuriamoci mettersi a ricompilare il kernel, sono tutte pratiche che generano ambienti non certificati e difficilmente riproducibili, quindi assolutamente inadatti ad ambienti di produzione.
Se poi andiamo a considerare i requisiti dei principali software usati in ambito enterprise (es i vari prodotti Oracle o IBM) i requisiti in termini di os parlano chiaro, solo Suse o RedHat e anche solo immaginare di installare un'altra distribuzione (anche se perfettamente funzionante allo scopo) è escluso a priori pena il vedersi rifiutare il supporto tecnico.
Se la tua intenzione è migliorare la tua familiarità con linux in ambito lavorativo ti consiglio di prendere una RedHat o Suse e studiarti per bene i meccanismi di clustering (es cluster attivo/passivo redhat), di bilanciamento di carico (es lvs) e di gestione logica dello storage (es lvm).
Una volta che sai destreggiarti bene con questi gingilli hai un buon patrimonio di know-how da rivendere, non qualche inutile pezzo di carta con stampata sopra una inutile certificazione. :O
Se parliamo di distribuzioni prettamente didattiche io consiglio vivamente Gentoo, l'installazione da zero seguendo il manuale ti da una panoramica completa e dettagliata su tutti gli aspetti che cosituiscono l'ossatura del sistema operativo.
L'approccio è simile a Linux from scratch (che però non ho mai provato) e parti con un live cd minimale che ti permette di cominciare a partizionare a mano, creare i filesystem, kernel etc etc etc fino ad arrivare al sistema completo e funzionante.
Io però invito a ragionare bene sulla didattica in ambito linux anche in rapporto a cosa realmente serve.
Il motivo è presto detto, se parliamo di ambito lavorativo e l'approccio è prepararsi o migliorarsi su questo, allora tanto vale buttare tutte le debian, tutte le slack e tutte le gentoo e prendere confidenza con Suse e RedHat.
Possiamo rigirarla finchè vogliamo, ma in un ambiente enterprise solo il parlare di sorgenti è una bestemmia ed è esclusa a priori, figuriamoci mettersi a ricompilare il kernel, sono tutte pratiche che generano ambienti non certificati e difficilmente riproducibili, quindi assolutamente inadatti ad ambienti di produzione.
Se poi andiamo a considerare i requisiti dei principali software usati in ambito enterprise (es i vari prodotti Oracle o IBM) i requisiti in termini di os parlano chiaro, solo Suse o RedHat e anche solo immaginare di installare un'altra distribuzione (anche se perfettamente funzionante allo scopo) è escluso a priori pena il vedersi rifiutare il supporto tecnico.
Se la tua intenzione è migliorare la tua familiarità con linux in ambito lavorativo ti consiglio di prendere una RedHat o Suse e studiarti per bene i meccanismi di clustering (es cluster attivo/passivo redhat), di bilanciamento di carico (es lvs) e di gestione logica dello storage (es lvm).
Una volta che sai destreggiarti bene con questi gingilli hai un buon patrimonio di know-how da rivendere, non qualche inutile pezzo di carta con stampata sopra una inutile certificazione. :O
Quoto in toto.
Se parliamo di distribuzioni prettamente didattiche io consiglio vivamente Gentoo, l'installazione da zero seguendo il manuale ti da una panoramica completa e dettagliata su tutti gli aspetti che cosituiscono l'ossatura del sistema operativo.
L'approccio è simile a Linux from scratch (che però non ho mai provato) e parti con un live cd minimale che ti permette di cominciare a partizionare a mano, creare i filesystem, kernel etc etc etc fino ad arrivare al sistema completo e funzionante.
Io però invito a ragionare bene sulla didattica in ambito linux anche in rapporto a cosa realmente serve.
Il motivo è presto detto, se parliamo di ambito lavorativo e l'approccio è prepararsi o migliorarsi su questo, allora tanto vale buttare tutte le debian, tutte le slack e tutte le gentoo e prendere confidenza con Suse e RedHat.
Possiamo rigirarla finchè vogliamo, ma in un ambiente enterprise solo il parlare di sorgenti è una bestemmia ed è esclusa a priori, figuriamoci mettersi a ricompilare il kernel, sono tutte pratiche che generano ambienti non certificati e difficilmente riproducibili, quindi assolutamente inadatti ad ambienti di produzione.
Se poi andiamo a considerare i requisiti dei principali software usati in ambito enterprise (es i vari prodotti Oracle o IBM) i requisiti in termini di os parlano chiaro, solo Suse o RedHat e anche solo immaginare di installare un'altra distribuzione (anche se perfettamente funzionante allo scopo) è escluso a priori pena il vedersi rifiutare il supporto tecnico.
Se la tua intenzione è migliorare la tua familiarità con linux in ambito lavorativo ti consiglio di prendere una RedHat o Suse e studiarti per bene i meccanismi di clustering (es cluster attivo/passivo redhat), di bilanciamento di carico (es lvs) e di gestione logica dello storage (es lvm).
Una volta che sai destreggiarti bene con questi gingilli hai un buon patrimonio di know-how da rivendere, non qualche inutile pezzo di carta con stampata sopra una inutile certificazione. :O
Mi dispiace non avervelo detto prima ma il mio ambito lavorativo è tutt'altro. Quello che vorrei imparare lo vorrei fare per me, per conoscere meglio ciò che faccio e ciò che uso!
eclissi83
02-09-2009, 10:28
Se parliamo di distribuzioni prettamente didattiche io consiglio vivamente Gentoo, l'installazione da zero seguendo il manuale ti da una panoramica completa e dettagliata su tutti gli aspetti che cosituiscono l'ossatura del sistema operativo.
L'approccio è simile a Linux from scratch (che però non ho mai provato) e parti con un live cd minimale che ti permette di cominciare a partizionare a mano, creare i filesystem, kernel etc etc etc fino ad arrivare al sistema completo e funzionante.
si ok, pero' dopo l'installazione fai emerge nomepacchetto e fa tutto gentoo. non che cio' sia un male, anzi (sono un felice utente gentoo), ma non e' cio' che gli serve, imho.
Io però invito a ragionare bene sulla didattica in ambito linux anche in rapporto a cosa realmente serve.
Il motivo è presto detto, se parliamo di ambito lavorativo e l'approccio è prepararsi o migliorarsi su questo, allora tanto vale buttare tutte le debian, tutte le slack e tutte le gentoo e prendere confidenza con Suse e RedHat.
Possiamo rigirarla finchè vogliamo, ma in un ambiente enterprise solo il parlare di sorgenti è una bestemmia ed è esclusa a priori, figuriamoci mettersi a ricompilare il kernel, sono tutte pratiche che generano ambienti non certificati e difficilmente riproducibili, quindi assolutamente inadatti ad ambienti di produzione.
Se poi andiamo a considerare i requisiti dei principali software usati in ambito enterprise (es i vari prodotti Oracle o IBM) i requisiti in termini di os parlano chiaro, solo Suse o RedHat e anche solo immaginare di installare un'altra distribuzione (anche se perfettamente funzionante allo scopo) è escluso a priori pena il vedersi rifiutare il supporto tecnico.
Se la tua intenzione è migliorare la tua familiarità con linux in ambito lavorativo ti consiglio di prendere una RedHat o Suse e studiarti per bene i meccanismi di clustering (es cluster attivo/passivo redhat), di bilanciamento di carico (es lvs) e di gestione logica dello storage (es lvm).
Una volta che sai destreggiarti bene con questi gingilli hai un buon patrimonio di know-how da rivendere, non qualche inutile pezzo di carta con stampata sopra una inutile certificazione. :O
posso solo essere d'accordo, anche se in molte aziende avere una certificazione e' un vantaggio.
zephyr83
02-09-2009, 10:40
si ok, pero' dopo l'installazione fai emerge nomepacchetto e fa tutto gentoo. non che cio' sia un male, anzi (sono un felice utente gentoo), ma non e' cio' che gli serve, imho.
eh, magari fosse così semplice :sofico: se nn imposti per bene le flag sn dolori (a meno di nn metterle tutte). Alla fine imparare a usare le flag è come sbattersi per cercare le varie dipendenze ma almeno "ottimizzi" al meglio i programmi per la tua macchina e le tue esigenze. Tra l'altro impari "meglio" a compilare un programma. Per me nn c'è niente di meglio di gentoo a una richiesta del genere! io avevo iniziato cn fedora (durata niente), debian (mepis) e slackware......ma quando ho provato gentoo facendo un'installazione da rete seguendo la guida mi si è aperto un mondo :sofico: ho capito meglio come funzionavano alcune cose. Però visto che sto sempre a "formattare" e installare continuare con gentoo era un suicidio :sofico:
eclissi83
02-09-2009, 15:16
eh, magari fosse così semplice :sofico: se nn imposti per bene le flag sn dolori (a meno di nn metterle tutte). Alla fine imparare a usare le flag è come sbattersi per cercare le varie dipendenze ma almeno "ottimizzi" al meglio i programmi per la tua macchina e le tue esigenze. Tra l'altro impari "meglio" a compilare un programma. Per me nn c'è niente di meglio di gentoo a una richiesta del genere! io avevo iniziato cn fedora (durata niente), debian (mepis) e slackware......ma quando ho provato gentoo facendo un'installazione da rete seguendo la guida mi si è aperto un mondo :sofico: ho capito meglio come funzionavano alcune cose.
beh si, e' un modo diverso di affrontare il problema, ma assolutamente corretto. il punto a sfavore e' che non bisogna imparare solo a compilare, ma anche a gestire ed amministrare il problema; piu' tool ci sono per gestire il sistema e meno impari, pur avendo la buona volonta' di farlo.
l'obiettivo credo sia quello di imparare a sporcarsi le mani nelle varie pieghe del sistema per poi essere in grado di affrontare, con le dovute precauzioni, tutte le altre distribuzioni. per far cio' e' meglio avere a che fare con distribuzioni le cui sovrastrutture sono minime o inesistenti.
Però visto che sto sempre a "formattare" e installare continuare con gentoo era un suicidio :sofico:
beh gentoo dovrebbe eliminare il problema delle reinstallazioni :oink: lo puoi considerare un "punto di non ritorno" :Prrr:
ciaps
Gentoo e Debian non scherzano ma IMHO preferisco di gran lunga la Slackware. Flessibile, snella.....elegante direi e poi anche perchè ricordati che: "Quando conosci Slackware, conosci Linux... quando conosci Red Hat, conosci solo Red Hat." :D
P.S.
E' da poco uscita la ver. 13.0 con Kde 4 il nuovo xfce e pure un sistema nuovo di pacchettizzazione, appena posso aggiorno portatile e mulo :D
Tasslehoff
02-09-2009, 15:48
Gentoo e Debian non scherzano ma IMHO preferisco di gran lunga la Slackware. Flessibile, snella.....elegante direi e poi anche perchè ricordati che: "Quando conosci Slackware, conosci Linux... quando conosci Red Hat, conosci solo Red Hat."Aggiungo solo un dettaglio in coda al quote: "...e lavori" :O
Aggiungo solo un dettaglio in coda al quote: "...e lavori" :O
e dai su che facciamo un pò di sfottò e ogni tanto non guasta :D
Cmq concordo in pieno con quello che hai detto prima, nessuno penserebbe in ambito enterprise ad un sistema con slackware ma la domanda posta è: "quale distro per imparare?" e slackware lasciamelo dire è una palestra coi controcogl**ni..........
eclissi83
02-09-2009, 18:14
Aggiungo solo un dettaglio in coda al quote: "...e lavori" :O
... poi ti trovi di fronte a gentoo (giusto per prendere una distro molto diversa da redhat) e non sai da dove iniziare perche' conosci solo red hat :ciapet:
scherzi a parte, e' vero che con redhat ci lavori, ma e' anche vero che bisogna essere preparati ad ampio spettro perche' vi posso assicurare che ci si trova di fronte alle situazioni piu' disparate e quasi mai si puo' reinstallare...
zephyr83
02-09-2009, 19:27
Bhe i tempi sn cambiati, ora in quella frase bisogna sostituire redhat cn ubuntu :D
atom6000
06-09-2009, 19:11
Salve a tutti, ormai sono diversi anni che utilizzo linux (partii con madrake al tempo, ubuntu per qualche anno e ultimamente linux mint). Ultimamente mi è venuta la voglia di conoscere a fondo ciò che faccio e ho deciso di abbandonare quanto più possibile le distro preconfezionate in favore di un vero apprendimento di linux e devo decidere cosa installare tra: sabayon, gentoo(documentazione fantastica, mi tenta molto ma il compilare tutto non mi attira), arch e slack (la meno quotata per il momento). Che consigliate ?
Mi associo a chi ti ha consigliato la slackware, pulita ed essenziale senza fronzoli, le dipendenze non rappresentano un problema, quando installi qualche software dai sorgenti sarà più che sufficiente leggere i file README e INSTALL che troverai nel tarball.
Ti sconsiglio di utilizzare strumenti come swaret o slapt-get, la mia personale esperienza mi ha insegnato che portano più danni che benefici :muro:
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