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View Full Version : VoiceCentral e le non ragioni del rifiuto di Apple


Xile
30-07-2009, 17:51
La rimozione di VoiceCentral, l’applicazione Google che permette tra le altre cose di effettuare chiamate Voip su 3G, è forse il simbolo del controllo che Apple vuole svolgere sulla piattaforma iPhone, attraverso il proprio App Store.

Fenomeno unico nel suo genere, stimolo per i diretti competitor e ormai benchmark del mercato mobile, lo store delle applicazioni per iPhone comincia a mostrare i suoi (tanti) punti deboli, primo su tutti il metodo di approvazione/rifiuto delle app che necessita trasparenza ed uniformità. Ma non sembra che Apple senta minimamente questa necessità, vista la testimonianza di Riverturn, uno degli sviluppatori che ha lavorato a VoiceCentral.

Nei giorni scorsi, racconta Kevin di Riverturn, riceve una telefonata da un responsabile Apple (Richard) riguardante il rifiuto di VoiceCentral da parte di Apple e, a leggere il transcript della conversazione, si ha l’impressione di essere catapultati in una dimensione molto più affine alla vecchia Germania dell’Est, dove c’era il controllo della Stasi, piuttosto che ad una situazione del XXI secolo, per come si è svolta la conversazione telefonica: una voce domanda e l’altra non fornisce che risposte circolari, inutili.

Di seguito i punti salienti della telefonata tra Kevin e l’addetto Apple:

Richard: La chiamo per informarla che VoiceCentral è stata rimossa dall’App Store poiché duplica funzioni già esistenti sull’iPhone.

Riverturn: Non capisco questa motivazione. Seguendo tale logica, applicazioni come Textfree, Skype, Fring, o iCall non dovrebbero essere considerate duplicazioni?

Richard: Non posso discutere con lei su altre applicazioni.

Riverturn: Non sono le app in sé, desidero solamente discutere la mancanza di costistenza nell’applicazione delle regole.

Richard: Posso soltanto dirle che la sua duplica funzioni dell’iPhone ed è stata causa di confusione nella comunità degli utenti.

Riverturn: Perciò cos’è cambiato che ora è contro la policy? E’ stata nello store per gli ultimi 4 mesi senza nessun problema. Non c’erano problemi nemmeno per il mese e mezzo precedente, quando era sottoposta a vostra revisione. E questo non è emerso con nessuno degli aggiornamenti che abbiamo rilasciato dopo che era già nello store.

Richard: Non posso dirle nulla - solamente che la sua non rispetta i termini della nostra policy.

Riverturn: Potrebbe dirmi quali parti dell’applicazione erano funzioni duplicate?

Richard: Non posso entrare nei dettagli.

Riverturn: C’è qualcosa che potremmo cambiare o modificare per poter ottenere nuovamente la possibilità di entrare nello store?

Richard: Non posso dirlo.

Riverturn: Se lei non è in grado di indicare il problema, come potremo sapere se fare nuovamente il submit dell’applicazione? E come potremo sapere se investire altre risorse nello sviluppo? Il rilascio delle prossime applicazioni potrebbe risentirne.

Richard: Non posso aiutarla.

[…]

Riverturn: Certamente qualcuno ad Apple le ha chiesto di fare questa telefonata. Potrei parlare con questa persona riguardo tutto ciò?

Richard: Sono l’unico con cui può parlare riguardo a questa cosa.

Riverturn: Deve esserci qualcuno con il quale posso discutere alcune decisioni strategiche da prendere e anche sul fatto se questa partnership abbia alcun senso.

Richard: Lei può parlare soltanto con me.

Riverturn: Niente di personale poiché so che le è stato richiesto di fare questa chiamata ma non stiamo realmente parlando qui. Non c’è una discussione, non si fanno passi avanti, lei non è autorizzato a rispondere a nessuna domanda. La posso implorare a che lei domandi ai suoi responsabili se c’è qualcuno che voglia discutere con me e avere una reale conversazione? Non mi importa se c’è la necessità di farlo in maniera ufficiosa oppure ci sia la necessità di firmare un altro NDA ma qui siamo ad un punto morto. Noi abbiamo bisogno di prendere decisioni, se sia il caso o meno di continuare nello sviluppo.

Richard: Lo riferirò ai miei responsabili.

Le notizie di applicazioni rifiutate sono sempre più frequenti, visto il numero esponenziale di submission cui Apple è chiamata a rispondere. Proprio per questo motivo, l’urgenza di una riformalizzazione di questo modello è una cosa fondamentale. Immaginate se una telefonata simile fosse stata effettuata da un responsabile Microsoft, si sarebbero spese parole come “controllo dello sviluppo”, “conversazioni univoche”, “risposte da call-center”, “posizione dominante”. In questo caso, invece, tutto tace. Anzi, tutti tacciono.

Apple sta facendo qualcosa di molto simile: fornisce regole e strumenti per lo sviluppo, lei soltanto giudica quali applicazioni possono essere accettate in maniera insindacabile (e sin qui è “giusto” poiché possiede l’App Store), ma non fornendo motivazioni precise e/o un metodo trasparente di giudizio, ricopre con un alone fumoso l’intero processo.

MelaBlog (http://www.melablog.it/post/9312/voicecentral-e-le-non-ragioni-del-rifiuto-di-apple#continua)

Come fa un'azienda che dello Store fa il suo punto centrale comportarsi così pure con Big come Google?! Boh forse il successo dell'iPod e del'iPhone gli ha dato la testa...mah. Oppure è uno sgarro nei confronti di Google perché ha progettato Android.
Boh, si sa solo che non si avrà mai una risposta.

Fil9998
30-07-2009, 19:30
google ha fatto uno sgarro che chiunque della sua famggggghia deve pagare...

M@n
31-07-2009, 08:48
o forse Apple e' stata costretta a rimuoverlo a causa di pressioni da parte dei carrier? con simili applicazioni (SKYPE non permette le chiamate su 3G ma solo in WiFi) nessuno userebbe piu' la rete GSM per chiamare
IMHO, naturalmente

SerPRN
31-07-2009, 09:12
o forse Apple e' stata costretta a rimuoverlo a causa di pressioni da parte dei carrier? con simili applicazioni (SKYPE non permette le chiamate su 3G ma solo in WiFi) nessuno userebbe piu' la rete GSM per chiamare
IMHO, naturalmente

La seconda che hai detto...

Drakenest
31-07-2009, 09:17
Continuando cosi Cydia surclassera l'Apple Store

dual2duo
31-07-2009, 09:21
Come fa un'azienda che dello Store fa il suo punto centrale comportarsi così pure con Big come Google?! Boh forse il successo dell'iPod e del'iPhone gli ha dato la testa...mah. Oppure è uno sgarro nei confronti di Google perché ha progettato Android.
Boh, si sa solo che non si avrà mai una risposta.

In casa di Apple è lei a decidere.
Non siete d'accordo?
Ok, fuori dai maroni.

Cos'ha da reclamare Google?
Ha android ed allora perchè se ne sta sull'apple store?

Google vuole fare soldi vendendo sull'apple store e con quei soldi rubare mercato ad Apple ed agli altri.

Apple mica è fessa.

Xile
31-07-2009, 12:30
o forse Apple e' stata costretta a rimuoverlo a causa di pressioni da parte dei carrier? con simili applicazioni (SKYPE non permette le chiamate su 3G ma solo in WiFi) nessuno userebbe piu' la rete GSM per chiamare
IMHO, naturalmente

Beh At&T dice che non c'entra, poi ognuno è libero di crederci.

In casa di Apple è lei a decidere.
Non siete d'accordo?
Ok, fuori dai maroni.

Cos'ha da reclamare Google?
Ha android ed allora perchè se ne sta sull'apple store?

Google vuole fare soldi vendendo sull'apple store e con quei soldi rubare mercato ad Apple ed agli altri.

Apple mica è fessa.

Ti darei anche ragione, ma l'App è stata tolta dopo qualche mese che era nello store e non dicono neanche le ragioni, e se permetti per uno sviluppatore questa cosa è abbastanza frustrante visto che ci hai messo soldi nello sviluppo, inoltre a lungo andare questo atteggiamento può far allontanare sviluppatori vestro altri lidi dove i confini sono più chiari. Oltretutto io penso che non possa permettersi di far incazzare più di tanto Google visto che anche lei ci guadagna e gli fa comodo un Big come loro che ci sviluppano sopra.

BK-201
31-07-2009, 13:10
In casa di Apple è lei a decidere.
Non siete d'accordo?
Ok, fuori dai maroni.
Questo è il motivo per il quale se la apple non la smette di chiudere a chiave tutto quello che fa e downgradare al minimo umano ogni cosa prima o poi perderà consensi di quelli che comprano apple per scelta (me compreso), e rimarrà solo con quelli che comprano apple perché fa figo, i quali costituiscono una marmaglia di gente che segue la corrente, cambia idea spesso ed è quindi inaffidabile, e determinerà il declino della mela

dual2duo
31-07-2009, 13:12
Beh At&T dice che non c'entra, poi ognuno è libero di crederci.



Ti darei anche ragione, ma l'App è stata tolta dopo qualche mese che era nello store e non dicono neanche le ragioni, e se permetti per uno sviluppatore questa cosa è abbastanza frustrante visto che ci hai messo soldi nello sviluppo, inoltre a lungo andare questo atteggiamento può far allontanare sviluppatori vestro altri lidi dove i confini sono più chiari. Oltretutto io penso che non possa permettersi di far incazzare più di tanto Google visto che anche lei ci guadagna e gli fa comodo un Big come loro che ci sviluppano sopra.
Google ha commercializzato android a giugno.
Il trattamento riservato a Google è un trattamento speciale di chi ha un so che fa concorrenza a quello Apple.
Tolti Google e Microsoft penso che non ci siano problemi visti le oltre 24.000 applicazioni sull'apple store.
Non facciamo di un erba un fascio per cortesia.
Non vi allarmate e non andate nel panico, non è successo niente.

M@n
31-07-2009, 13:49
Beh At&T dice che non c'entra, poi ognuno è libero di crederci.

Beh, rimangono Vodafone, TIM, Britsh Telecom, France Telecom, O2 (e cosi' via, non so nemmeno se ho citato operatori esteri realmente GSM o solo PSTN, e' giusto per fare un esempio)

dual2duo
31-07-2009, 16:59
Beh, rimangono Vodafone, TIM, Britsh Telecom, France Telecom, O2 (e cosi' via, non so nemmeno se ho citato operatori esteri realmente GSM o solo PSTN, e' giusto per fare un esempio)

Peccato che l'86% del mercato mondiale dell'iPhone sia in America e che tutte queste compagnie messe insieme non raggiungono neanche un ottavo dell'importanza di quella americana.
Vodafone e Tim non fanno neanche il 2% del mercato mondiale.

Xile
31-07-2009, 17:27
Google ha commercializzato android a giugno.
Il trattamento riservato a Google è un trattamento speciale di chi ha un so che fa concorrenza a quello Apple.
Tolti Google e Microsoft penso che non ci siano problemi visti le oltre 24.000 applicazioni sull'apple store.
Non facciamo di un erba un fascio per cortesia.
Non vi allarmate e non andate nel panico, non è successo niente.

Il problema di Google, ossia riuti di App senza spiegazioni lo hanno in molti, non so te ma io non trovo giusto che mi si riufiuti una App senza un motivo e non posso sapere cosa fare per averla ripristinata, è vero che Apple può fare quello che vuole ma è anche vero lasciare nel buio sviluppatori che possono sia aumentare il mercato del telefono che portare introiti.

Peccato che l'86% del mercato mondiale dell'iPhone sia in America e che tutte queste compagnie messe insieme non raggiungono neanche un ottavo dell'importanza di quella americana.
Vodafone e Tim non fanno neanche il 2% del mercato mondiale.

Comunque da quel che ho capito la cosa al momento è rivolta solo agli USA visto che è li che era commercializzata.

dual2duo
31-07-2009, 17:58
Il problema di Google, ossia riuti di App senza spiegazioni lo hanno in molti, non so te ma io non trovo giusto che mi si riufiuti una App senza un motivo e non posso sapere cosa fare per averla ripristinata, è vero che Apple può fare quello che vuole ma è anche vero lasciare nel buio sviluppatori che possono sia aumentare il mercato del telefono che portare introiti.



Comunque da quel che ho capito la cosa al momento è rivolta solo agli USA visto che è li che era commercializzata.

io non ci vedo niente di strano.

è come se io venissi sempre a cena a casa tua tutte le sere ed andassi a letto con tua moglie.

scommetto che eviteresti di invitarmi ancora a cena...

google faceva applicazioni per apple e ci guadagnava.

a giugno ha commercializzato android, rivale di mac os x e cosa vorrebbe google?

vendere applicazioni sull'apple store e con il ricavato sviluppare android per tirarlo nel di dietro ad apple?

una spiegazione?
potrebbe pensarci un po senza che la apple gli dica tutto esplicitamente.

è come se mi chiedessi perchè non mi inviti più a cena a casa tua dopo che sono stato a letto con tua moglie.

non dovrei immaginarmelo?

così google.

mi fai concorenza e poi vuoi vendere i tuoi prodotti a casa mia?
vuoi magari anche una fettina di culo oltre che una spiegazione?



google vuole una motivazione?

eccola:

"per vendere applicazioni sull'apple store bisogna che smettiate di produrre sistemi operativi che possono farci concorrenza".

Xile
01-08-2009, 00:11
Perché allora non lo ha bloccato prima di metterlo sullo store?!

MacNeo
01-08-2009, 00:35
Ricordiamoci che Google Voice è ancora in beta privata. Si può dire che fino ad ora il fatto che esistesse o meno l'applicazione era abbastanza secondario, visto che in ogni caso toccava poca gente.
Con l'ampliamento (pur se lento) del bacino d'utenza, è probabile che abbiano dovuto rivalutare la questione.

Non mi trovo d'accordo col discorso di dual2duo.
Non credo che Apple sia così umorale da fare ripicche di questo genere. Sono aziende che valutano le cose solo a livello economico e di marketing: più servizi può avere gratuitamente sull'iPhone, più Apple sarebbe contenta.
Il modo per "battere" Android è cercare di offrire tutto quello che offre Android, se non di più. Se Google sviluppa gratuitamente questi servizi per l'iPhone, fa solo un piacere ad Apple.
Se Apple decide di non sfruttarli è solo perché quel servizio da fastidio a qualcuno (AT&T e altri).

È un po' come la storia dei VoIP (skype&co) che vanno solo in WiFi e non in rete mobile… Apple non ne trae nessun vantaggio, è solo legato a motivi commerciali dei gestori telefonici.

BK-201
01-08-2009, 07:39
Se Apple decide di non sfruttarli è solo perché quel servizio da fastidio a qualcuno (AT&T e altri).

È un po' come la storia dei VoIP (skype&co) che vanno solo in WiFi e non in rete mobile… Apple non ne trae nessun vantaggio, è solo legato a motivi commerciali dei gestori telefonici.
concordo e sottoscrivo

patanfrana
01-08-2009, 09:04
Intanto è stata aperta da parte dell'FCC un'indagine riguardo a questi fatti, e gli "indagati" sono Apple e AT&T: ci si chiede se quest'ultima abbia fatto pressioni di qualche tipo su Cupertino per la rimozione..

Questo è il testo della mail (in inglese) ricevuta dai legali Apple, che per ora si è trincerata dietro un no-comment:

Catherine A. Novelli, Vice President
Worldwide Government Affairs
Apple Inc.
901 15th Street, NW, Suite 1000
Washington, DC 20005

RE: Google Voice and related iPhone applications

Dear Ms. Novelli:
Recent press reports indicate that Apple has declined to approve the Google Voice
application for the iPhone and has removed related (and previously approved) third-party applications from the iPhone App Store.1 In light of pending FCC proceedings regarding wireless open access (RM-11361) and handset exclusivity (RM-11497), we are interested in a more complete understanding of this situation.

To that end, please provide answers to the following questions by close of
business on Friday, August 21, 2009.

1. Why did Apple reject the Google Voice application for iPhone and remove related third-party applications from its App Store? In addition to Google Voice, which related third-party applications were removed or have been rejected? Please provide the specific name of each application and the contact information for the developer.

2. Did Apple act alone, or in consultation with AT&T, in deciding to reject the Google Voice application and related applications? If the latter, please describe the communications between Apple and AT&T in connection with the decision to reject Google Voice. Are there any contractual conditions or non-contractual understandings with AT&T that affected Apple’s decision in this matter?

3. Does AT&T have any role in the approval of iPhone applications generally (or in certain cases)? If so, under what circumstances, and what role does it play? What roles are specified in the contractual provisions between Apple and AT&T (or any non-contractual understandings) regarding the consideration of particular iPhone applications?

4. Please explain any differences between the Google Voice iPhone application and any Voice over Internet Protocol (VoIP) applications that Apple has approved for the iPhone. Are any of the approved VoIP applications allowed to operate on AT&T’s 3G network?

5. What other applications have been rejected for use on the iPhone and for what reasons? Is there a list of prohibited applications or of categories of applications that is provided to potential vendors/developers? If so, is this posted on the iTunes website or otherwise disclosed to consumers?

6. What are the standards for considering and approving iPhone applications? What is the approval process for such applications (timing, reasons for rejection, appeal process, etc.)? What is the percentage of applications that are rejected? What are the major reasons for rejecting an application?

Request for Confidential Treatment. If Apple requests that any information or documents responsive to this letter be treated in a confidential manner, it shall submit, along with all responsive information and documents, a statement in accordance with section 0.459 of the Commission’s rules. 47 C.F.R. § 0.459. Requests for confidential treatment must comply with the requirements of section 0.459, including the standards of specificity mandated by section 0.459(b). Accordingly, “blanket” requests for confidentiality of a large set of documents are unacceptable. Pursuant to section 0.459(c), the Bureau will not consider requests that do not comply with the requirements of section 0.459.

Thank you in advance for your anticipated cooperation.

Sincerely,

James D. Schlichting
Acting Chief
Wireless Telecommunications Bureau
Federal Communications Commission

dual2duo
01-08-2009, 09:22
un fuoco di paglia come l'ingiustificato scapore di una manciata di persone.

google gonfia dismisura la cosa per farsi pubblicità e promuovere i suoi prodotti.

apple in casa sua faciò che gli pare.

se una applicazione non la vuole è libera di decidere di non commercializzarla nel suo store.

sull'apple store ci sono oltre 24.000 applicazioni, qesto vuol dire che non sono così "cattivi" come il rivale google sostiene.

A&T non vuole l'applicazione? ed allora? in motogp la repsol vuole pedrosa ed allora? sono partnersip in cui ci si accontenta a vicenda.

cosa vuole google?

creare polemiche per pubblicizzarsi?

vendere i soui prodotti sull'apple store per pubblicizzarli e portare a se nuovi acquirenti sfruttando la fma dei sui prodoti fatta sull'apple store?

se una applicazioe va in conflitto con gli interessi di apple e dei suoi partner che cè di male se viene rimossa?

BK-201
01-08-2009, 10:38
se una applicazioe va in conflitto con gli interessi di apple e dei suoi partner che cè di male se viene rimossa?
ecco che male c'è
Questo è il motivo per il quale se la apple non la smette di chiudere a chiave tutto quello che fa e downgradare al minimo umano ogni cosa prima o poi perderà consensi di quelli che comprano apple per scelta (me compreso), e rimarrà solo con quelli che comprano apple perché fa figo, i quali costituiscono una marmaglia di gente che segue la corrente, cambia idea spesso ed è quindi inaffidabile, e determinerà il declino della mela
se Apple, per accordi commerciali, fa qualcosa che non conviene agli utenti (un servizio gratuito e utile in più fa comodo) e ci prende la mano a farlo perderà il consenso degli utenti che, come ho detto, comprano apple per scelta, perché questi comportamenti sono scorretti

l'iPhone è un aggeggio con potenzialità enormi, decisamente sottosfruttato, e questo non è un bene: il discorso "Apple in casa sua fa quello che vuole" non regge, servirebbe solo a dimostrare, nel caso in cui quello che apple vuole vada contro quello che vorrebbero gli utenti, che Apple gioca sporco

Massimo87
01-08-2009, 11:30
ma dove avete letto che VoiceCentral è di google?

l'applicazione è sviluppata da RiverTurn ed usa il servizio GoogleVoice, ma non è un'applicazione "ufficiale" di Google stesa..

mi pare che Apple non abbia segato la suite di Google dove c'è anche il supporto ai comandi vocali..

:)

Xile
02-08-2009, 09:09
YES. The FCC is looking into Apple's chickenshit shenanigans with Google Voice, asking whether AT&T was involved, why it was rejected and what's going on with this Google Voice thing. Updated with correspondence among FCC, Apple, AT&T and Google.

The request is part of a broader-ranging inquiry by the commission on exclusive deals between cell phone carriers and handset manufacturers for hot phones. FCC Chairman Julius Genachowski said Thursday that the FCC wants to look into rural areas where customers can't buy the latest fancy phones because of such exclusive deals.

Update: We now have access to the letters sent by the FCC to Apple, AT&T, and Google, trying to sort this whole mess out. The questions to Apple and AT&T are exactly what we ourselves want to know: What role, specifically, does AT&T play in Apple's app approval process? What are Apple's specific reasons for pulling the Google Voice app, among others? And why in the hell is Google Voice approved for BlackBerrys and not the iPhone? Check out the letters here at Techcrunch.

AT&T responded with a very frosty denial that they have any influence on the app approval process, which is a tough argument to make when everybody everywhere is convinced they do. Here's their statement:

AT&T does not manage or approve applications for the App Store. We have received the letter and will, of course, respond to it.

We'll keep you updated when AT&T, Apple, and Google formally respond to the FCC's inquiry.

This doesn't signal, by any means, that Google Voice is going to get onto the iPhone, but it does put some pressure onto Apple to not pull moves like this in the future.

Link (http://gizmodo.com/5327640/hallelujah-fcc-investigating-apple-for-google-voice-app-rejection)

Qua se si va a fondo si aprirà il vaso di pandora, vara scommetto che il processo di approvazione delle App sia ad cazzum, sennò non capisco perché non fornire motivazioni e fare tanto i misteriosi e richidere l'NDA ai vari developers.

It’s been a long and confusing week for Kevin Duerr, thanks to Apple’s stubborn belief that it’s perfectly fine to conduct business as if you are high-level government officials from a particularly snarky banana republic.

Duerr and his team at Riverturn, a technology consulting firm that also builds iPhone apps, have spent the past five days trying to figure out the real reason why Apple pulled their VoiceCentral Google Voice app from the App Store and whether there is any hope that Apple will reconsider its decision.

“We knew from reading about other people’s experiences that developing for the iPhone is not always the easiest thing in the world. We had read plenty of the horror stories. But the thing that we hadn’t anticipated was this utter lack of communication,” says Duerr.



To make life even more interesting, Riverturn has also been bombarded with questions from people who bought VoiceCentral when it was available and now want to know if Riverturn will continue to support and upgrade the app, how they can get a refund, or whether the app will be magically deleted from their device the next time they sync.

Duerr says that he believes that “unless Apple goes really” overboard, those who have purchased the app can continue to use it for as long as they want -- just don’t delete it. But among the many things currently giving him grief is that Apple expects Riverturn to refund customers' money on request.

“Apple made it impossible for our customers to receive the fixes, updates, and support by pulling the app. We were fulfilling our end of the bargain. Why should those refunds come out of our pocket?” says Duerr. “The refund issue and lack of respect for our mutual customers has further soured us on the belief that Apple cares at all about their developers … other than the dollars they bring in.”

Riverturn, which develops apps to sell as well as apps for its customers to distribute, has now put all iPhone development on hold until they see how the situation pans out.

“We are interested in both the Android and WebOS (Pre) platforms. But at this moment, we have not made any final decisions at all, other than that it would be really hard to continue to invest our own dollars in the iPhone development program for our own apps. We think that we will continue to develop apps for our clients but will strongly caution them that they too could lose their investment if Apple ever decides to pull their app.”

It’s still uncertain whether Apple or its iPhone partner AT&T is ultimately behind the decision to push all Google Voice apps off of the App Store’s virtual shelves. What is certain is that Apple has opted to handle the situation in its usual Voice-of-God fashion, rather than dealing with its app developers as equal partners.

iPhone app developers have long complained that Apple’s app rejection process is random and illogical, resulting in apps getting rejected or removed from the store on what sometimes seems like a whim.

In Duerr’s case, it’s not hard to figure out what the problem is -- he stepped on some delicate corporate toes with VoiceCentral. Apple pulled all Google Voice applications from the App Store on July 27, claiming that the apps “duplicate features that come with the iPhone.” The glaringly obvious real issue here is that Google Voice offers free services that phone service providers rely on heavily to rake in big bucks such as SMS messaging, sophisticated call management features, pricey long-distance charges, and long-term contract lock-ins.

Duerr found out that VoiceCentral had been removed from the App Store when a potential customer emailed customer support via the Riverturn website, saying they were unable to purchase the app. VoiceCentral was still present in the store, but any attempts to pay for it produced an iTunes error.

“We immediately went in to verify it and found the same thing,” said Duerr. “We were surprised, but then again every once in a while there are tech hiccups in the store, so we thought it might have just been a glitch. We figured it might just be fixed soon, but we continued to research the problem. Then we saw that a competitor posted on his blog about his app being removed, and real concern set in. This was definitely more than a glitch.”

Duerr and his team shot off frantic emails to the Apple Dev Support folks, the Apple app-review team, and “every address they you give you as the ‘proper channels’ for these kinds of questions." As the day wore on with no response, Duerr urged the team to squelch their panic and give Apple a little more time to respond.

On June 30, the team was finally contacted by Richard from Apple, a cordial person who was profoundly unable to provide specific, useful information to Duerr, details beyond the fact that “VoiceCentral has been removed from the App Store because it duplicates features of the iPhone … and was causing confusion in the user community.” When Duerr pointed out that other apps like Textfree, Skype, fring, and iCall also duplicated iPhone features, Richard said he couldn’t discuss other apps.

Richard also couldn’t say whether specific features could be removed to make VoiceCentral compliant or whether Riverturn should even bother to resubmit the app. He was able to offer one concrete bit of information -- there was no one else at Apple that Duerr could talk to about this, but Richard.

And Richard is certainly right about that. Five days later, Duerr says he hasn’t been able to pry any further information from Apple.

“We have learned zero from Apple. They will not respond to anything, and our only communication was that 'conversation' with Richard, if you can call that a conversation,” says Duerr.

“I look at this way: ‘My house my rules’ is a fair statement, but you should make those rules known and you should be consistent. Apple’s approach with its iPhone app developers is more along the lines of ‘Go ahead and try whatever you want and we’ll let you know when we don’t like it anymore, even if we once did.’ There’s no sense of fair play here.”

Duerr’s experience has inspired some strongly negative responses that echo his conviction that Apple isn’t behaving honorably or intelligently.

Anil Dash, Vice President at blog company Six Apart, pointed out in a post that all the mysterious silence may have been OK back when Apple was niche player, but secrecy just doesn’t scale well.

“… This squelching of communication about Apple's products results in customers being unhappy or uncertain of the future value of their purchases, (and) developers being too afraid to bet their livelihoods on a platform whose fundamental opportunities could be destroyed at any time … The sad truth is that Apple is still stuck in an anachronistic, 1984 mode of communicating with the world.”

Duerr says he’s an optimist and believes that the strong public response to this issue can encourage Apple to change the way it works with the development community.

“I’ve been of big supporter of Apple over the years, and I truly want to see them succeed. Doing the right thing by their extended developer network is going to be a key part in achieving that success. The App Store is a huge competitive advantage if it stays vibrant, but if Apple loses that... who knows?”

Link (http://www.maclife.com/article/feature/how_google_voice_debacle_hurting_thirdparty_developers)

pollodigomma2002
02-08-2009, 12:12
Qualcuno mi può spiegare in cosa consiste questo VoiceCentral? :)

MacNeo
02-08-2009, 12:53
Voice Central è solo una interfaccia per Google Voice (ex GrandCentral).

Praticamente ti viene assegnato un numero di telefono che puoi usare come centralino unico da usare per qualunque cosa.
Quindi puoi fare in modo, ad esempio, che dalle 9 alle 18 le telefonate vengano inviate all'ufficio, alla sera a casa, nei weekend al cellulare… oppure rimbalzare in automatico la suocera verso la segreteria telefonica, essere sempre rintracciabile da tuo fratello ma non dal collega rompiscatole…
praticamente il paradiso insomma, dai alla gente un numero solo senza preoccupazioni, personalizzando poi ogni singola telefonata in qualunque momento. Anche per la privacy è ottimo, visto che i tuoi veri numeri diretti puoi non darli a nessuno.
Aggiungici sms gratis e telefonate a prezzi internazionali a prezzi convenienti.

Tutto questo non è ancora attivabile in italia, serve almeno un numero di telefono reale americano (non valgono VoIP o roba simile, ho provato) su cui farlo appoggiare.
Quindi tutta questa vicenda per ora non ci tocca minimamente, purtroppo. Anche se riapprovassero Voice Central, in ogni caso è impossibile registrare un account in Italia quindi non potremmo usarlo.

khelidan1980
03-08-2009, 16:59
certo che tutti questi scenari ipotetici fanno un po sorridere quando si apprende che tal Eric Schmidt è stato fino ad oggi CEO di google e membro del consiglio di amministrazione di Apple... ;)

MacNeo
03-08-2009, 17:07
Per lo meno in america quando c'è un conflitto di interesse si dimettono…

Prima era abbastanza normale che Google e Apple avessero membri direttivi in comune… negli ultimi mesi sinceramente fra Android, Chrome e GoogleOS mi domandavo quanto tempo ancora sarebbe durata, era palese che non avrebbero potuto continuare così.

Ora sinceramente spero solo che non nasca una vera guerra fra Apple e Google, visto che uso prodotti di entrambi e mi seccherebbe iniziare a trovarmi problemi di compatibilità dei servizi.

Xile
06-08-2009, 13:28
Le applicazioni per iPhone cadono come pere cotte davanti al grand jury dell’App Store, ormai è risaputo. La ghigliottina selettiva ha mietuto come sua ultima vittima Ninjawords, un dizionario per iPhone (link app store): 2 mesi per l’approvazione, 3 rifiuti e (cosa che ha dell’incredibile) l’applicazione è ora disponibile all’acquisto come contenuto 17+ ed epurata dagli objectionable content i quali, trattandosi di un dizionario, non sono altro che parolacce come “fuck”, “ass”, “cunt”, “snatch”, “pussy”, “cock”, “screw” .

Se a quest’ultimo episodio affianchiamo gli altri riguardanti rifiuti stravaganti, cosa otteniamo? Un sentimento di malumore che sta prendendo piede in molti possessori di iPhone statunitensi. Le critiche sopraggiungono sia da sviluppatori che dai cosiddetti guru dei media, e riguardano il controllo che Apple sta attuando nei confronti della piattaforma iPhone e di tutto il suo environment: Steven Frank, di Panic, ha dichiarato di essere stanco dell’ecosistema che ruota attorno all’iPhone:

The iPhone ecosystem is toxic, and I can’t participate any more until it is fixed. As people have told me so many times: It’s Apple’s ballgame, and Apple gets to make the rules, and if I don’t like it, I can leave. So, I don’t like it, and I’m leaving.

OmMalik, di GigaOm, annunciò lo scorso febbraio di voler abbandonare anch’egli l’utilizzo di iPhone a causa dei continui problemi in cui incappava e, non secondariamente, a causa dei disservizi e limiti imposti da At&t, unico carrier telefonico per gli states per iPhone.
Segue poi l’abbandono di Mike Arrington, il quale ha dichiarato di propendere per l’utilizzo futuro del Palm Pre. La causa? La solita, lamentata già da altri, ovvero i limiti che l’accoppiata Apple e At&t stanno imponendo da diverso tempo ai possessori statunitensi di iPhone.

La questione in Europa è meno grave, almeno ad un primo sguardo, poiché nel Vecchio Continente l’iPhone è venduto anche scevro da contratti telefonici, nonostante i prezzi di vendita sembrano aver seguito nel nostro paese un cartello tra i principali carrier a danno dunque dell’acquirente finale.

Optare per lasciare il mondo dello sviluppo su iPhone OS, potrebbe impattarsi non soltanto su una grossa perdita in termini di fatturato per l’App Store (e quindi per Apple), ma anche in termini di popolarità e diffusione della piattaforma di sviluppo tra gli addetti ai lavori. Se gli sviluppatori, ormai esausti per i continui rifiuti a causa di “objectional content” o per “funzioni duplicate”, abbandonassero iPhone OS per dedicarsi a WebOS ed Android, per Apple significherebbe ritrovarsi con molte meno risorse dedicate allo sviluppo su futuri prodotti che monteranno iPhone OS, siano essi netbook o tablet.

La bolla potrebbe scoppiare prima di quanto si possa pensare, visto che il rifiuto di Google Voice e quello che c’è dietro sta facendo innervosire molti. Apple, dal canto suo, non ha mai mostrato un cambio di direzione, continuando a mantenere la sua linea caratterizzata dal controllo e attuata nei confronti della piattaforma iPhone, la quale già di per sé risulta chiusa.

Il desiderio di controllo sembra ora svelare la sua controparte limitante, ovvero il sentimento di oppressione e di mancanza di libertà. In questa gabbia dorata edificata da Apple, l’aria sta per finire e gli sviluppatori, per continuare a viverci dentro, stanno perdendo le proprie forze.

Link (http://www.melablog.it/post/9383/sviluppatori-e-media-guru-boicottano-iphone-os#continua)

Fare un ratin di 17+ per colpa di certe paroline, anzi le hanno pure tolte :rolleyes: Io spero che grazie alla FCC si capisca meglio i vari metodi con cui si decide, se continuano così ci saranno altri sviluppatori che lascieranno o comunque che svilupperano assieme ad altre piattaforme, perché Android di certo non è l'ultima ruota del carro.

Prome
06-08-2009, 13:43
apple in casa sua faciò che gli pare.
Secondo me no.

Posso capire che non voglia questa app venduta nel suo store, ma non dovrebbe vietarne l'installazione.

E' come se Microsoft decidesse che su Windows non possono essere installati programmi concorrenti e che replicano funzioni già esistenti (IE - Firefox - Opera).

Cioè, a mio avviso a lungo andare sarà esaminata da chi di dovere.

Xile
07-08-2009, 07:46
ohn Gruber attraverso il proprio blog ha duramente criticato l’atteggiamento di Apple circa la censura operata al dizionario Ninjawords per iPhone ed iPod Touch. A distanza di 2 giorni, Phil Schiller (vice presidente dell’area marketing di Apple) ha personalmente risposto inviando una e-mail direttamente all’autore del blog.

Phil Schiller ha chiarito le varie fasi a cui è stata sottoposta l’applicazione affermando che Apple non ha nessuna responsabilità per l’accaduto: la colpa è dello sviluppatore che non ha accettato il consiglio del team di revisione e che si è limitato ad un’auto-filtraggio. I termini impropri, anche dopo il filtraggio, sarebbero comunque rimasti, costringendo Apple a taggare l’applicazione come 17+.

In effetti la spiegazione, questa volta, regge; soprattutto dopo che lo stesso creatore di Ninjawords ha confermato le parole di Phil Schiller. John Gruber ha comunque criticato gli standard comunicativi che governano il rapporto di Apple con gli sviluppatori, ritenendo in ogni caso eccessiva la classificazione dell’applicazione come adatta ad utenti più grandi di 17 anni.

Dopo il salto la traduzione della porzione di e-mail che John Gruber, con il consenso di Phil Schiller, ha pubblicato sul proprio blog.

Quando la scorsa sera ho letto il suo articolo sull’applicazione-dizionario Ninjawords ho immediatamente provveduto ad investigare con l’aiuto della squadra revisione di App Store per capire esattamente come fossero andate le cose.

Mi lasci cominciare con il punto più importante - Apple non ha censurato il contenuto in questa applicazione ed Apple non ha rigettato questa applicazione per la presenza di riferimenti a parolacce. Lei accusa Apple di entrambe le cose nel suo articolo ma nessuna delle due azioni è stata compiuta.

Ninjawords è un applicazione che usa contenuti di Wiktionary.org, un wiki-dizionario online, per fornire un’applicazione carina e veloce su web e su iPhone. Contrariamente a quanto ha riportato, l’applicazione non è stata rigettata nel processo di revisione di App Store per l’inclusione di parolacce. Infatti ognuno può facilmente osservare come Apple abbia precedentemente approvato altri dizionari in App Store che includono parolacce: gli stessi che ha preso come riferimento nel suo articolo.

Il problema che i revisori di App Store hanno trovato nell’applicazione è che contiene un numero elevato di riferimenti a parolacce che non si trovano affatto su comuni dizionari, parole che persone ragionevoli potrebbero trovare sconvolgenti o sgradevoli. Una veloce ricerca su Wiktionary.org mostra facilmente tante termini offensivi di “urban slang” che non vorrebbe trovare in un dizionario come uno che menziona, il New Oxford American Dictionary incluso in Mac OS X. Apple ha rifiutato la sottomissione iniziale dell’applicazione per questo motivo, fornendo allo sviluppatore di Ninjawords chiarimenti in merito ai termini impropri e suggerendogli di rispedire l’applicazione per l’approvazione una volta che fosse stato sviluppato un sistema di parental control.

Lo sviluppatore dopo ha deciso di filtrare alcuni termini nell’applicazione e rispedirla per l’approvazione e la successiva distribuzione in App Store prima che il parental control fosse implementato. Apple non ha chiesto allo sviluppatore di censurare alcun contenuto di Ninjawords, lo sviluppatore ha deciso il da farsi da solo privilegiando il rapido reinserimento in App Store. Anche se lo sviluppatore avesse deciso di censurare alcuni termini, ne sarebbero rimasti abbastanza da richiedere comunque l’immissione nella categoria delle 17+.

Ha ragione quando dice che l’applicazione non avrebbe dovuto essere censurata se appartenente alla categoria 17+, ma è stato il risultato delle azioni dello sviluppatore, non di Apple. Io credo che la soluzione suggerita dal team di revisione (di rispedire l’applicazione con un sistema di controllo parentale), senza censura, sarebbe stata la migliore per tutti; Wiktionary.org è una risorsa aperta ed in continuo cambiamento ed il filtraggio del contenuto non sembra essere ragionevole o necessario.

Link (http://www.melablog.it/post/9398/phil-schiller-risponde-alle-accuse-di-censura-su-ninjawords#continua)

Missà che hanno una paura fottuta della questione Voice Central se adirittura Shiller si mette a rispondere ad un sviluppatore neanche troppo importante.

Xile
22-08-2009, 12:19
Now that all of the letters to the FCC have been filed by Apple, AT&T and Google, we’re more carefully reading them over for interesting details. The Apple letter would seem to have the most interesting information, as it controls the App Store, and has given some new information about it. Here are some interesting tidbits.

On general app rejections:

We created an approval process that reviews every application submitted to Apple for the App Store in order to protect consumer privacy, safeguard children from inappropriate content, and avoid applications that degrade the core experience of the iPhone. Some types of content such as pornography are rejected outright from the App Store, while others such as graphic combat scenes in action games may be approved but with an appropriate age rating. Most rejections are based on bugs found in the applications. When there is an issue, we try to provide the developer with helpful feedback so they can modify the application in order for us to approve it.

On the app approval rate:

95% of applications are approved within 14 days of their submission.

On the Google Voice rejection:

Contrary to published reports, Apple has not rejected the Google Voice application, and continues to study it. The application has not been approved because, as submitted for review, it appears to alter the iPhone’s distinctive user experience by replacing the iPhone’s core mobile telephone functionality and Apple user interface with its own user interface for telephone calls, text messaging and voicemail.

Apple has a problem with Google Voice’s phone icon, voicemail functionality and SMS functionality:

Apple spent a lot of time and effort developing this distinct and innovative way to seamlessly deliver core functionality of the iPhone. For example, on an iPhone, the “Phone” icon that is always shown at the bottom of the Home Screen launches Apple’s mobile telephone application, providing access to Favorites, Recents, Contacts, a Keypad, and Visual Voicemail. The Google Voice application replaces Apple’s Visual Voicemail by routing calls through a separate Google Voice telephone number that stores any voicemail, preventing voicemail from being stored on the iPhone, i.e., disabling Apple’s Visual Voicemail. Similarly, SMS text messages are managed through the Google hub—replacing the iPhone’s text messaging feature.

Apple believes Google Contacts may be a security risk:

In addition, the iPhone user’s entire Contacts database is transferred to Google’s servers, and we have yet to obtain any assurances from Google that this data will only be used in appropriate ways. These factors present several new issues and questions to us that we are still pondering at this time.

On a Google Voice web app:

Google is of course free to provide Google Voice on the iPhone as a web application through Apple’s Safari browser, just as they do for desktop PCs, or to provide its “Google-branded” user experience on other phones, including Android-based phones, and let consumers make their choices.

On AT&T’s role in the Google Voice app rejection:

Apple is acting alone and has not consulted with AT&T about whether or not to approve the Google Voice application. No contractual conditions or non-contractual understandings with AT&T have been a factor in Apple’s decision-making process in this matter.

On Apple’s approval process with regards to its partners:

Apple alone makes the final decisions to approve or not approve iPhone applications.

But, Apple does reject apps on AT&T’s behalf that are VoIP or streaming video apps (like SlingBox):

There is a provision in Apple’s agreement with AT&T that obligates Apple not to include functionality in any Apple phone that enables a customer to use AT&T’s cellular network service to originate or terminate a VoIP session without obtaining AT&T’s permission. Apple honors this obligation, in addition to respecting AT&T’s customer Terms of Service, which, for example, prohibit an AT&T customer from using AT&T’s cellular service to redirect a TV signal to an iPhone. From time to time, AT&T has expressed concerns regarding network efficiency and potential network congestion associated with certain applications, and Apple takes such concerns into consideration.

But VoIP apps are okay over WiFi:

Apple has approved numerous standard VoIP applications (such as Skype, Nimbuzz and iCall) for use over WiFi, but not over AT&T’s 3G network.

A bit more on rejections:

Most rejections are based on the application containing quality issues or software bugs, while other rejections involve protecting consumer privacy, safeguarding children from inappropriate content, and avoiding applications that degrade the core experience of the iPhone.

On what takes up most of app reviewers time:

Given the volume and variety of technical issues, most of the review process is consumed with quality issues and software bugs, and providing feedback to developers so they can fix applications.

The number of App Store reviewers:

There are more than 40 full-time trained reviewers, and at least two different reviewers study each application so that the review process is applied uniformly.

Apple now has an App Store executive review board that meets once a week:

Apple also established an App Store executive review board that determines procedures and sets policy for the review process, as well as reviews applications that are escalated to the board because they raise new or complex issues. The review board meets weekly and is comprised of senior management with responsibilities for the App Store.

On the amount of applications that get submitted:

We receive about 8,500 new applications and updates every week, and roughly 20% of them are not approved as originally submitted. In little more than a year, we have reviewed more than 200,000 applications and updates.

All of this information sheds some light on the mystery that has been the App Store. As we’ve noted, the approval process has seemed to improve since Senior VP Phil Schiller got personally involved. It seems likely that he’s on or even leading this App Store executive review team, though Apple doesn’t say that.

Techcrunch.com (http://www.techcrunch.com/2009/08/21/app-store-exposed-notes-of-interest-from-apples-statement-to-the-fcc/)


Mah, se il processo di approvazione di una App e il caso VoiceCentral non hanno niente di così misterioso allora perché fare tanto i misteriosi alimentando inutili allarmi?! Con poco si poteva evitare l'inchiesta da parte della FCC che potrebbe rivelare invece segreti industriali più importanti.

Xile
24-08-2009, 18:13
In molti avranno notato che la lettera di risposta inviata da Apple alla FCC sulla questione GoogleVoice non appariva totalmente convincente, e lasciava spazio a più di qualche perplessità. A riguardo uno degli sviluppatori coinvolti nel progetto di Mountain View, Kevin Duerr, asserisce fermamente: Apple sta mentendo.

E in effetti, è ragionevole bocciare un’applicazione perché, ad esempio, sincronizza i suoi dati sui server Google? Apple afferma che l’applicazione vi trasferisca l’intero database dei contatti e che ciò rappresenta un problema per la privacy. Ma questo è falso: primo perché GoogleVoice si integra semplicemente con la Rubrica del telefono senza inviare alcun dato ad alcun server. Secondo perché, durante la sincronizzazione con iPhone, iTunes stesso consente di sincronizzare la rubrica con Google e Yahoo. Se la privacy non viene lesa su iTunes, perché è invece tanto determinante a livello di applicazione per iPhone?

Riguardo l’altra questione invece, quella antipatica duplicazione delle funzionalità, Kevin Duerr dice:

La cosa più frustrante di tutte è che si sono fissati con questa storia della duplicazione. A che punto le applicazioni duplicano [le funzionalità] dell’iPhone?

Duerr afferma senza battere ciglio che Apple mente quando dice di essere ancora nel pieno dello studio di GoogleVoice, VoiceCentral e altri due software analoghi (ufficialmente “intenta a scoprirne l’impatto potenziale sull’esperienza utente iPhone”), perché i titoli suddetti sono stati già cassati da tempo. Ma allora, perché non è stato bocciato anche AIM? Infondo, duplica le funzionalità SMS (solo in USA e Canada) e oltretutto si integra pure con la Rubrica. E che dire di Skype, allora? Certo, le chiamate voce sono consentite solo con connettività WiFi: e quindi perché non introdurre un vincolo simile anche su GoogleVoice, prima di bocciarlo?

Insomma, nonostante i chiarimenti ufficiali, l’impressione è che l’approvazione su App Store sia guidata da elementi ancora imprevedibili ed assolutamente arbitrali. Cioè, sembra quasi che a Cupertino evitino accuratamente di fornire linee guida coerenti così da mantenere una certa libertà nelle decisioni. Ma, probabilmente, è solo un’impressione.

MelaBlog.it (http://www.melablog.it/post/9497/gli-sviluppatori-contro-la-risposta-di-apple-alla-fcc)