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View Full Version : Col decreto sicurezza bambini invisibili


Jacoposki
29-07-2009, 09:04
Fonte Repubblica (http://genova.repubblica.it/dettaglio/decreto-sicurezza-quei-figli-delle-immigrate-separati-dalle-madri/1684347)

Qualcuno ci aveva mai pensato? Se per registrare e riconoscere un figlio all'anagrafe è necessario il permesso di soggiorno, le madri clandestine non *potranno* riconoscere il figlio. Il rischio conseguente va dalla compravendita di "riconoscimenti", alle adozioni più o meno forzate, fino al traffico di organi (pessimismo mio questo, nell'articolo non ne parla).

Ancora una volta: semplice incompetenza, o pervicace cattiveria?

Decreto sicurezza, quei figli
delle immigrate separati dalle madri
di Massimo Calandri
Tra le aberrazioni del discutibile decreto-sicurezza, convertito in legge il 24 luglio scorso e operativo dal prossimo 8 agosto, ve n´è una che ferisce più di altre e interessa particolarmente il capoluogo ligure, dove vivono e lavorano almeno quindicimila donne straniere in attesa di permesso. I documenti in regola vengono prima del più elementare diritto umano, dice in sostanza la nuova normativa. E infatti, la madre clandestina che partorisce in ospedale rischierà di vedersi sottrarre alla nascita il figlio, destinato all´adozione: in mancanza di una qualsiasi regolarizzazione dei genitori – anche perché il cosiddetto permesso di soggiorno per gravidanza non è affatto scontato – il piccolo verrà infatti dichiarato in stato di abbandono, ed affidato in un primo tempo ai servizi sociali. Il paradosso è che il neonato, proprio perché abbandonato dai genitori, acquisirà immediatamente la cittadinanza italiana. Sarà sufficiente attendere dieci giorni per verificare se le previsioni più nere avranno puntuale riscontro. Secondo una stima dei medici genovesi, tra città e provincia le straniere in stato interessante –e che porterebbero a termine la gravidanza entro la fine dell´anno - sarebbero alcune centinaia: che fine faranno i loro bimbi?

La domanda se la sono posta anche alcune associazioni genovesi che cercano di tutelare gli ultimi, fantomatici diritti degli immigrati. E che in questi giorni chiederanno alle istituzioni cittadine di impegnarsi affinché l´aberrazione di cui sopra non trovi spazio nel capoluogo ligure. Alessandra Ballerini, avvocato specializzato nei temi dell´immigrazione, conferma il rischio che i piccoli siano tolti alle madri clandestine. «In un recente dibattito parlamentare, Alfredo Mantovano, sottosegretario all´Interno sosteneva che le mamme straniere possono comunque entrare in possesso di un permesso di soggiorno per gravidanza, e che questo tutelerebbe i piccoli. Ma un permesso di questo tipo non è virtuale, è qualcosa di maledettamente concreto: e servono documenti (dichiarazione dell´Asl, ecografie e soprattutto passaporto) che la clandestina non sempre può mettere a disposizione. Senza permesso dei genitori, applicando strettamente la legge, il neonato potrebbe essere dichiarato in stato di abbandono. La straordinaria conseguenza è che, secondo la normativa sulla cittadinanza, il bimbo in stato di abbandono diventa cittadino italiano per nascita».

Considerando l´eventualità di un bimbo sottratto alla madre e dato in adozione, vale la pena di ricordare che la Costituzione italiana e il diritto internazionale – se ancora la Convenzione dei Diritti dell´Uomo vale qualcosa - tutelano l´unità familiare. «E che la Convenzione di New York, quella sui diritti del fanciullo, obbliga al riconoscimento del bimbo: che al momento della nascita deve essere immediatamente registrato e da allora ha diritto ad un nome ed una cittadinanza».

LUVІ
29-07-2009, 09:28
Punto sulla cattiveria.

OUTATIME
29-07-2009, 09:53
Il problema è la parola "clandestino" che si scontra con tutti i più elementari processi di immigrazione in paesi civili....

the_joe
29-07-2009, 10:16
A parte la legge scritta coi piedi....

Tutto mi pare una forzatura da parte dell'articolista, perchè non stà scritto da nessuna parte delle adozioni e di tutto il resto, come al solito si fa la tempesta in un bicchiere d'acqua perchè in primis non spiega come era la situazione precedente alla legge in questione (non la conosco, ma trattandosi di clandestini non vedo come l'anagrafe italiana possa riconoscere qualcosa ad essi non essendo registrati in alcun modo) e punta solo il dito verso le più catastrofistiche previsioni (cosa che riesce molto bene ai giornalai nostrali)....

markk0
29-07-2009, 11:17
come era la situazione precedente alla legge in questione (non la conosco, ma trattandosi di clandestini non vedo come l'anagrafe italiana possa riconoscere qualcosa ad essi non essendo registrati in alcun modo)

L’attuale legge sulla cittadinanza è la legge 5 febbraio 1992 n.91.

La cittadinanza italiana si acquisisce automaticamente per filiazione, per nascita in Italia, per riconoscimento o adozione, per trasmissione di diritto.

La cittadinanza per via paterna si trasmette senza limiti di tempo e di generazione, purché non sia stata interrotta per perdita o rinuncia prima della nascita dei figli.

La cittadinanza per sola via materna si trasmette dal 1° gennaio 1948 (data di entrata in vigore della Costituzione della Repubblica).

nomeutente
29-07-2009, 11:30
La cittadinanza italiana si acquisisce automaticamente per filiazione, per nascita in Italia, per riconoscimento o adozione, per trasmissione di diritto.


La fai troppo facile.
Sei cittadino italiano se nasci in Italia (ius solis) solo se i tuoi genitori sono apolidi o ignoti.
Dal momento che non tutti i clandestini sono apolidi (anzi, lo sono in pochi) i figli degli immigrati non sono cittadini italiani.

Chiarito questo, penso si tratti di una semplice dimenticanza: nell'urgenza di fare una pessima legge, non si sono accorti che il risultato sarebbe stato ancora peggio di quello che volevano.

the_joe
29-07-2009, 11:39
L’attuale legge sulla cittadinanza è la legge 5 febbraio 1992 n.91.

La cittadinanza italiana si acquisisce automaticamente per filiazione, per nascita in Italia, per riconoscimento o adozione, per trasmissione di diritto.

La cittadinanza per via paterna si trasmette senza limiti di tempo e di generazione, purché non sia stata interrotta per perdita o rinuncia prima della nascita dei figli.

La cittadinanza per sola via materna si trasmette dal 1° gennaio 1948 (data di entrata in vigore della Costituzione della Repubblica).

Non è questo il punto in questione, il bambino avrà cittadinanza italiana è lo status di riconoscimento della maternità ad essere messo in discussione che è un aborto giuridico.....

nomeutente
29-07-2009, 11:54
il bambino avrà cittadinanza italiana


Avrà la cittadinanza italiana solo se un italiano va all'anagrafe a dire "ho trovato un bambino". Se nessuno lo registra non avrà la cittadinanza.

markk0
29-07-2009, 14:11
Non è questo il punto in questione,

io ho solo risposto a una tua affermazione, questa qui:

come era la situazione precedente alla legge in questione (non la conosco, ma trattandosi di clandestini non vedo come l'anagrafe italiana possa riconoscere qualcosa ad essi non essendo registrati in alcun modo)