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View Full Version : La nuova Alitalia vola sempre più in alto


IpseDixit
26-07-2009, 10:37
:asd:

Notizia-bomba su Cai-Alitalia. La cordata dei 'salvatori della patria' si è sfracellata al suolo. Il volo della Fenice di Passera sta per finire.


Da fonti ben informate vieniamo a sapere che l'amministratore delegato Rocco Sabelli potrebbe essere sfiduciato a breve. Di fronte alle perdite enormi della compagnia di bandiera, i soci storici si sono rifiutati di versare la seconda parte dell'aumento del capitale.

E sottolineano ancora le nostri fonti di uno violento scontro esploso in Intesa - la banca che si è assunta l'onere del salvataggio perché gravata del debito enorme di Air One di Carlo Toto, fra l'amministrato delegato Corradino Passera e il direttore del Corporate Micciché, colui che ha voluto e ottenuto, anche contro la volontà del presidente Roberto Colaninno, Rocco Sabelli alla guida della compagnia.

Sarebbe stato chiesto, inoltre, per tamponare un buco pauroso, l'intervento governativo della Cassa Depositi e Prestiti. Intanto, da parte sua, Passera sta consultando un nuovo manager: ne ha già contattati due, più un outsider.

Nei prossimi giorni è atteso infine un incontro risolutivo di Colaninno con il vertice di Air France intenzionato a commissariare Sabelli con un proprio manager.

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-8115.htm

IpseDixit
26-07-2009, 10:39
Ora finalmente i francesi avranno il controllo della compagnia.

ConteZero
26-07-2009, 10:56
Davanti al crack Alitalia (d'allora) si poteva vendere ad AirFrance o chiudere, passare tutto a CAI era una cazzata.
Ora la situazione è riemersa (ma molti, pur senza la sfera di cristallo, sapevano che CAI avrebbe battuto tutti i record negativi).
A questo punto il governo non può più foraggiare CAI, i capitani coraggiosi abbandoneranno la nave che affonda ed AirFrance prenderà per due soldi quello che al governo Prodi avrebbe pagato molto di più.

Grazie Berlusconi!

fabio80
26-07-2009, 11:00
Sarebbe stato chiesto, inoltre, per tamponare un buco pauroso, l'intervento governativo della Cassa Depositi e Prestiti. Intanto, da parte sua, Passera sta consultando un nuovo manager: ne ha già contattati due, più un outsider.


m andate a cac£$%& voi e l'intervento governativo, avete già scaricato sullo stato la bad company per fare intervenire quei patetici parassiti coraggiosi :rolleyes:

Fil9998
26-07-2009, 11:01
Davanti al crack Alitalia (d'allora) si poteva vendere ad AirFrance o chiudere, passare tutto a CAI era una cazzata.
Ora la situazione è riemersa (ma molti, pur senza la sfera di cristallo, sapevano che CAI avrebbe battuto tutti i record negativi).
A questo punto il governo non può più foraggiare CAI, i capitani coraggiosi abbandoneranno la nave che affonda ed AirFrance prenderà per due soldi quello che al governo Prodi avrebbe pagato molto di più.

Grazie Berlusconi!



nel frattempo intesaspaolo ci rimetterà una barca di soldi ceh come sempre troverà il modo di farli pagare a tutti i peones....

Xile
26-07-2009, 11:04
Ora vediamo cosa diranno quelli che inneggiavano all'Italianità...Ricordiamo che AirFrance si prendeva tutto, compresi i debiti. Anzi, quanto ce la pagava che non ricordo?!

zesto
26-07-2009, 11:05
Non sono un giustizialista, ma se fallissero ci vorrebbe la confisca dei beni personali di tutti i "patrioti" e di coloro che li hanno fatti salire...oltre ad un cospicuo numero di anni di galera...

Fantasie da forum...lo so...

;)

ConteZero
26-07-2009, 11:14
nel frattempo intesaspaolo ci rimetterà una barca di soldi ceh come sempre troverà il modo di farli pagare a tutti i peones....

Al massimo faranno un piano "anticrisi" per salvare le banche :asd:

fabio80
26-07-2009, 11:16
Non sono un giustizialista, ma se fallissero ci vorrebbe la confisca dei beni personali di tutti i "patrioti" e di coloro che li hanno fatti salire...oltre ad un cospicuo numero di anni di galera...

Fantasie da forum...lo so...

;)

io invece sono giustizialista e vorrei anche punizioni corporali per chi danneggia tutta la nazione con ste stronzate

Special
26-07-2009, 11:18
bella sputtanata......... c'ha mangiato chi doveva ed ora tutto a picco...

la scusa quale sarà?
Interferenze comuniste?
L'eredità del governo prodi? :asd:

Son proprio curioso di vedere la tecnica di :mc: di questo giro..

ConteZero
26-07-2009, 11:20
bella sputtanata......... c'ha mangiato chi doveva ed ora tutto a picco...

la scusa quale sarà?
Interferenze comuniste?
L'eredità del governo prodi? :asd:

Son proprio curioso di vedere la tecnica di :mc: di questo giro..

1. La crisi... (quella che c'è solo quando fa comodo)
2. E'una questione privata di CAI, che non è una società di Stato e risponde al mercato.
3. Lo Stato non ci perde un euro se CAI fallisce.
4. Eh, ma Telekom Serbia...

gigio2005
26-07-2009, 11:20
ma porca puttana!

io ho un volo ad agosto! maledetti...MA NON ERA STATO TUTTO RISOLTO?????



L'INCOMPETENZA AL POTERE!
paese di merda

MadJackal
26-07-2009, 11:30
Prevedo nessun intervento di destri in questo thread.
E silenzio totale sulla faccenda in TV, se è tutto vero.


Che la CAI si sarebbe sfracellata al suolo già si sapeva, comunque.
Il problema era *quando*. :rolleyes:

fabio80
26-07-2009, 11:30
ma porca puttana!

io ho un volo ad agosto! maledetti...MA NON ERA STATO TUTTO RISOLTO?????



L'INCOMPETENZA AL POTERE!
paese di merda

con CAI? foraggi sto cornuti? :asd:

Cfranco
26-07-2009, 11:43
Quanto ci è costata questa schifezza ?

MadJackal
26-07-2009, 11:51
Quanto ci è costata questa schifezza ?

Tra i 2 ed i 4 miliardi di euro, se non ricordo male.

ConteZero
26-07-2009, 12:05
Tra i 2 ed i 4 miliardi di euro, se non ricordo male.

And counting visto che CAI non è ancora defunta e Tremonti/Berlusconi si commuovono più per i capitani coraggiosi in crisi che per i terremotati in tenda.

anonimizzato
26-07-2009, 15:05
Ora vediamo cosa diranno quelli che inneggiavano all'Italianità...Ricordiamo che AirFrance si prendeva tutto, compresi i debiti. Anzi, quanto ce la pagava che non ricordo?!

*

fabio80
26-07-2009, 15:07
e poi ce la smollano malpensa o no? fuori dai c$%&!!!!!

factanonverba
26-07-2009, 15:09
Beh con i dipendenti che si ritrovano. Non si cambiano in due minuti persone abituate a vivere nella bambagia, per non parlare della crisi di tutte le compagnie aeree.

Sicuri che Air France la voglia? :confused:

Comunque sono d'accordo, basta con ste palle, che pensino a mollare Malpensa immediatamente! :mad:

dantes76
26-07-2009, 15:23
e poi ce la smollano malpensa o no? fuori dai c$%&!!!!!

tanto le rotte internazioni sono accorpate con alimerda... o pensi che qualcuno possa, anzi che qualcuno serio possa comparer alimerda solo per la gloria, come la cordata dal nord detta cai..caii caiii caii...

fabio80
26-07-2009, 15:25
tanto le rotte internazioni sono accorpate con alimerda... o pensi che qualcuno possa, anzi che qualcuno serio possa comparer alimerda solo per la gloria, come la cordata dal nord detta cai..caii caiii caii...

e pace a sto cazzo, io itanto in ferie parto da francoforte, di certonon scendo a fiusmiSCino. per quel poco che posso fare glielo credo, danno.

Cfranco
26-07-2009, 15:27
Sicuri che Air France la voglia? :confused:

Bastava che se la prendessero e poi erano c@##i loro .
Invece così sono c@##i nostri ... :rolleyes:

Ah l' italianità ...
Vuol dire che a prenderselo nel didietro sono gli italiani ?

zesto
26-07-2009, 15:28
tanto le rotte internazioni sono accorpate con alimerda... o pensi che qualcuno possa, anzi che qualcuno serio possa comparer alimerda solo per la gloria, come la cordata dal nord detta cai..caii caiii caii...

...caimani... :D

la mancata vendita ai francesi è stata un fail clamoroso. Lo pensavo allora e ne sono sempre più convinto. Vediamo come evolve la questione nei prossimi giorni...


Anche se sinceramente Dagospia non è che mi susciti grandissima fiducia come fonte di informazioni... :D

Onisem
26-07-2009, 18:25
:asd:

Notizia-bomba su Cai-Alitalia. La cordata dei 'salvatori della patria' si è sfracellata al suolo. Il volo della Fenice di Passera sta per finire.


Da fonti ben informate vieniamo a sapere che l'amministratore delegato Rocco Sabelli potrebbe essere sfiduciato a breve. Di fronte alle perdite enormi della compagnia di bandiera, i soci storici si sono rifiutati di versare la seconda parte dell'aumento del capitale.

E sottolineano ancora le nostri fonti di uno violento scontro esploso in Intesa - la banca che si è assunta l'onere del salvataggio perché gravata del debito enorme di Air One di Carlo Toto, fra l'amministrato delegato Corradino Passera e il direttore del Corporate Micciché, colui che ha voluto e ottenuto, anche contro la volontà del presidente Roberto Colaninno, Rocco Sabelli alla guida della compagnia.

Sarebbe stato chiesto, inoltre, per tamponare un buco pauroso, l'intervento governativo della Cassa Depositi e Prestiti. Intanto, da parte sua, Passera sta consultando un nuovo manager: ne ha già contattati due, più un outsider.

Nei prossimi giorni è atteso infine un incontro risolutivo di Colaninno con il vertice di Air France intenzionato a commissariare Sabelli con un proprio manager.

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-8115.htm

Non ci si poteva aspettare altro. Italianità = FALLITI.

Xile
26-07-2009, 19:11
Chi posta l'immagine di Magic Italy?! Io non la ho :asd:

FalconXp
26-07-2009, 19:18
Chi posta l'immagine di Magic Italy?! Io non la ho :asd:

http://www.cabaretbisanzio.com/wp-content/uploads/2009/06/magicitaly.jpeg

Ecco qui in tutto il suo splendore :D

Ora chi posta la vasella ? :O

Xile
26-07-2009, 20:01
http://www.cabaretbisanzio.com/wp-content/uploads/2009/06/magicitaly.jpeg

Ecco qui in tutto il suo splendore :D

Ora chi posta la vasella ? :O

http://www.maracana.it/img/NENCINI/cfg_olio_di_vasellina_tecni.jpg

:O

shake
26-07-2009, 20:10
Sicuri che Air France la voglia? :confused:


Erano interessati quando ancora si dovevano prendere la bad company e avviare trattative con i sindacati, ora quanto saranno potuti andare sotto da qualche mese a sta parte, per non dire che i sindacati sono già stati "sistemati" :cool:

sarebbe una gran bella inculata...

indelebile
26-07-2009, 20:11
silvio non può permettere di farla fallire....prima cercarà di far mettere altri soldi allo stato, poi mille e più mille favori ancora a questi imprenditori, poi al limite ci metterà anche i suoi soldi....e poi eventualmente lo regalerà a qualche paese straniero...

factanonverba
26-07-2009, 20:12
Erano interessati quando ancora si dovevano prendere la bad company e avviare trattative con i sindacati, ora quanto saranno potuti andare sotto da qualche mese a sta parte, per non dire che i sindacati sono già stati "sistemati" :cool:

sarebbe una gran bella inculata...

Ora hanno visto che bei dipendenti si prendono, mi sa che hanno ridimensionato l'interesse.

Quello che interessa di Alimerda (cit.) sono gli hub.

Onisem
26-07-2009, 20:14
silvio non può permettere di farla fallire....prima cercarà di far mettere altri soldi allo stato, poi mille e più mille favori ancora a questi imprenditori, poi al limite ci metterà anche i suoi soldi....e poi eventualmente lo regalerà a qualche paese straniero...

:sbonk: ...

MadJackal
27-07-2009, 08:31
Erano interessati quando ancora si dovevano prendere la bad company e avviare trattative con i sindacati, ora quanto saranno potuti andare sotto da qualche mese a sta parte, per non dire che i sindacati sono già stati "sistemati" :cool:

sarebbe una gran bella inculata...

Alla faccia dell'italianità.
Comunque mi sembra ci fosse una clausola per gli azionisti di CAI di non poter vendere le azioni per 5 anni, o qualcosa del genere. Quindi lo stato sborserà e sborserà e sborserà.

Alla faccia dell'italianità, ripeto.

Xile
27-07-2009, 08:38
Per me la "danno" a Gheddaffi :stordita:

cocis
27-07-2009, 08:52
Non sono un giustizialista, ma se fallissero ci vorrebbe la confisca dei beni personali di tutti i "patrioti" e di coloro che li hanno fatti salire...oltre ad un cospicuo numero di anni di galera...

Fantasie da forum...lo so...

;)

in america sarebbero già tutti in galera .. :mad:

yorkeiser
27-07-2009, 09:29
Fonti vicine a palazzo Chigi dicono che l'inesauribile Silviuccio da Caltanissetta ha già in mente il nome che riporterà in auge la nostra splendida compagnia di bandiera: Carcarlo Pravettoni.

alphacygni
27-07-2009, 09:49
sticazzi, tanto ormai il mio viaggio negli USA a 350 euro a/r me lo sono fatto :O

ciuketto
27-07-2009, 09:51
Marchigiano dove seiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii????
:cry: :cry:

Encounter
27-07-2009, 10:33
Facile dare la colpa a Berlusconi. Purtroppo Alitalia è una patata bollente che andava curata già 20 anni fa. Lo stesso Prodi non è venuto a capo di nulla.

cdimauro
27-07-2009, 10:42
E di chi sarebbe la colpa? Chi ha voluto la cordata italiana a cui è andata soltanto la parte buona dell'azienda, lasciando ai soliti italiani il risanamento dei debiti accumulati?

Alitalia andava fatta fallire o ceduta ad AirFrance quando c'è stata la possibilità.

Pucceddu
27-07-2009, 10:44
Facile dare la colpa a Berlusconi.
Si, in effetti è facile, dato che è palesemente colpa sua, insomma :stordita:

Encounter
27-07-2009, 10:45
E di chi sarebbe la colpa? Chi ha voluto la cordata italiana a cui è andata soltanto la parte buona dell'azienda, lasciando ai soliti italiani il risanamento dei debiti accumulati?

Alitalia andava fatta fallire o ceduta ad AirFrance quando c'è stata la possibilità.

Dai, è da 20 anni che si parla dei debiti di Alitalia.

Lorekon
27-07-2009, 10:46
ecco appunto, Berlusconi poverino vittima di Alitalia :asd:

Spinetta starà facendo GRASSE LOLLATE :asd:

Onisem
27-07-2009, 10:53
Dai, è da 20 anni che si parla dei debiti di Alitalia.

E grazie a lui ce li siamo accollati insieme a quelli dei suoi amici falliti. E male che vada a noi restano debiti e bad company, a qualcuno la good company, magari da vendere all'estero.

MadJackal
27-07-2009, 10:58
E grazie a lui ce li siamo accollati insieme a quelli dei suoi amici falliti. E male che vada a noi restano debiti e bad company, a qualcuno la good company, magari da vendere all'estero.

Ma non si può cedere la compagnia di bandiera ai francesi che avrebbero ripianato tutti i debiti senza caricarli sulle nostre spalle! L'identità nazionale! Il patriottismo! :O

Dai, è da 20 anni che si parla dei debiti di Alitalia.

Se stiamo pagando miliardi per alitalia, la colpa è di Berlusconi.
Punto ed a capo. Non arrampichiamoci sugli specchi. ;)

cdimauro
27-07-2009, 11:18
Dai, è da 20 anni che si parla dei debiti di Alitalia.
E ciò giustifica secondo te un ULTERIORE esborso di soldi da parte dei contribuenti?

factanonverba
27-07-2009, 11:36
Ma la smettete o no? Che esborso di denaro pubblico, Alitalia dovrà cavarsela da sola ora per fortuna.

Pensate che già con la parte buona di Alitalia e tagliati tanti dipendenti probabilmente non ce la farà comunque. Solo questo dovrebbe farvi pensare alle condizioni in cui versava.

cdimauro
27-07-2009, 11:40
E la parte "non buona" che fine ha fatto?

ConteZero
27-07-2009, 11:42
Facile dare la colpa a Berlusconi. Purtroppo Alitalia è una patata bollente che andava curata già 20 anni fa. Lo stesso Prodi non è venuto a capo di nulla.

I tempi i modi ed il "tifo" rispetto alla vendita d'Alitalia (quella che Berlusconi ha fatto fallire per poi chiamare in campo i "capitani coraggiosi") è nota anche ai sassi.
I casi sono due, o sei profondamente ignorante (as in "nato ieri", cioè non hai memoria di quello che è avvenuto prima del 2007) o ti sei scordato l'onestà intellettuale negli altri pantaloni.

Kharonte85
27-07-2009, 12:06
CVD non poteva finire altrimenti...

Davanti al crack Alitalia (d'allora) si poteva vendere ad AirFrance o chiudere, passare tutto a CAI era una cazzata.
Ora la situazione è riemersa (ma molti, pur senza la sfera di cristallo, sapevano che CAI avrebbe battuto tutti i record negativi).
A questo punto il governo non può più foraggiare CAI, i capitani coraggiosi abbandoneranno la nave che affonda ed AirFrance prenderà per due soldi quello che al governo Prodi avrebbe pagato molto di più.

Grazie Berlusconi!
Esattamente.

Encounter
27-07-2009, 12:33
E ciò giustifica secondo te un ULTERIORE esborso di soldi da parte dei contribuenti?

No però ve la prendete con l'unico che ha preso una iniziativa. le altre legislature si sono passate la patata bollente senza fare nulla.

MadJackal
27-07-2009, 12:36
No però ve la prendete con l'unico che ha preso una iniziativa. le altre legislature si sono passate la patata bollente senza fare nulla.

Uh? Ma Prodi mica stava vedendo ad Air France? Non è stato l'unico che ha preso una iniziativa. Quando lui ha preso iniziativa, già c'erano trattative in corso.
O SB ha fatto qualcosa nel 1994 e nel 2001 che io non so, a parte mettere su un paio di amministratori delegati (legati alla Lega, se non ricordo male) che han fatto cadere Alitalia ancor più in profondo rosso e se ne sono andati con fior di quattrini in tasca? :rolleyes:

Encounter
27-07-2009, 12:38
Uh? Ma Prodi mica stava vedendo ad Air France? Non è stato l'unico che ha preso una iniziativa. Quando lui ha preso iniziativa, già c'erano trattative in corso.
O SB ha fatto qualcosa nel 1994 e nel 2001 che io non so, a parte mettere su un paio di amministratori delegati (legati alla Lega, se non ricordo male) che han fatto cadere Alitalia ancor più in profondo rosso e se ne sono andati con fior di quattrini in tasca? :rolleyes:

Bella roba svendere ad Air France. A prodi piace fare favori alle multinazionali straniere, per questo è stimato all'estero.

marchigiano
27-07-2009, 12:39
http://it.wikipedia.org/wiki/Alitalia_-_Linee_aeree_italiane

consiglierei la lettura delle fasi di privatizzazione prima di elogiare l'operato di prodi

yossarian
27-07-2009, 12:39
Non sono un giustizialista, ma se fallissero ci vorrebbe la confisca dei beni personali di tutti i "patrioti" e di coloro che li hanno fatti salire...oltre ad un cospicuo numero di anni di galera...

Fantasie da forum...lo so...

;)

io invece sono giustizialista e vorrei anche punizioni corporali per chi danneggia tutta la nazione con ste stronzate

quoto tutti e due. Per la cronaca, non hanno pagato per intero neppure la prima ricapitalizzazione.

Beh con i dipendenti che si ritrovano. Non si cambiano in due minuti persone abituate a vivere nella bambagia, per non parlare della crisi di tutte le compagnie aeree.

Sicuri che Air France la voglia? :confused:

Comunque sono d'accordo, basta con ste palle, che pensino a mollare Malpensa immediatamente! :mad:

i dipendenti se li sono scelti togliendo di mezzo quelli definiti "facinorosi" o "problematici" con criteri di selezione del tutto discutibili atti a favorire determinati soggetti tra cui i soliti noti, magari anche inventandosi graduatorie speciali http://www.spreconi.it/2009/01/alitaliacai-il.html .
La colpa è dei manager, strapagati e straincapaci, come lo era per alitalia: un branco di raccomandati, piagnoni e furbetti del quartierino, bravi a fare affari solo se hanno il culo parato da un sistema protezionistico come quello italiano (che fa assistenzialismo nei confronti di banche e grande impresa). Finchè continueremo ad alimentare questo cancro le cose non potranno che andare sempre peggio.

Comunque tranquilli, ormai hanno capito come funziona: basta scindere CAI in altre due compagnie, una "bad" a cui accollare i debiti da sbolognare allo stato italiano e una "good" con cui ripartire. Insomma, socializzazione dei debiti e privatizzazione degli utili e se gli azionisti non finanziano, i soldi ce li mette lo stato (come al solito). :ciapet:

zerothehero
27-07-2009, 12:42
Con la crisi che c'è ammesso e non concesso che non abbiano fatto degli errori clamorosi (abbandono di malpensa, portata avanti da Maurizino Prato e poi di fatto "ratificato" dalla Cai) sarebbero cmq in perdita....la stessa Air France è in perdita.
A questo punto (tanto di Fiumicino non me ne può fregare di meno), auspico il fallimento...conviene a Malpensa.
Nessuna vendita, l'ideale è la svendita..e poi asta sugli slot.

ConteZero
27-07-2009, 13:21
Bella roba svendere ad Air France. A prodi piace fare favori alle multinazionali straniere, per questo è stimato all'estero.

I termini di quella tentata vendita sono noti, ed erano molto più favorevoli (per l'erario) del piano dei capitani coraggiosi/CAI.
Mettici che i capitani coraggiosi probabilmente manco pagheranno (perché la CAI è in profondo rosso e 'sti qua non vogliono andare in perdita) e pensa un po'che sorta d'inculata fiammeggiante che Berlusconi c'ha infilato.

Prodi che svende ad AirFrance per far favori alle multinazionali straniere... PFUI.

cdimauro
27-07-2009, 13:27
Bella roba svendere ad Air France. A prodi piace fare favori alle multinazionali straniere, per questo è stimato all'estero.
Meglio svendere che accollare sempre ai soliti fessi tutte le spese, lasciando agli amici gli utili.

^TiGeRShArK^
27-07-2009, 13:29
Facile dare la colpa a Berlusconi. Purtroppo Alitalia è una patata bollente che andava curata già 20 anni fa. Lo stesso Prodi non è venuto a capo di nulla.

Prodi la stava vendendo ad airfrance prima che subentrasse al governo quell'INCAPACE che hai votato che ha detto chiaro e tondo che sarebbe rimasta italiana. :)

FAIL #1

^TiGeRShArK^
27-07-2009, 13:31
No però ve la prendete con l'unico che ha preso una iniziativa. le altre legislature si sono passate la patata bollente senza fare nulla.

Falso.
Prodi era in trattativa con i francesi.
Il tutto è naufragato CLAMOROSAMENTE solo DOPO la vittoria di Ilvio alle elezioni dato che aveva detto CHIARAMENTE che non avrebbe mai venduto ai francesi.

FAIL #2

(vediamo quanti FAIL riesci a collezionare prima della fine del thread. :) )

^TiGeRShArK^
27-07-2009, 13:32
Bella roba svendere ad Air France. A prodi piace fare favori alle multinazionali straniere, per questo è stimato all'estero.

Prodi non stava svendendo niente, anzi airfrance, a differenza di CAI, si sarebbe accollata anche i debiti e ci avrebbe PAGATO. :)

FAIL #3

^TiGeRShArK^
27-07-2009, 13:33
http://it.wikipedia.org/wiki/Alitalia_-_Linee_aeree_italiane

consiglierei la lettura delle fasi di privatizzazione prima di elogiare l'operato di prodi

Io consiglierei la lettura delle DECINE di articoli dei vari giornali del tempo che confermano ESATTAMENTE quello che sostengo, come più e più volte DIMOSTRATO inequivocabilmente a suo tempo. :)

FAIL #4

marchigiano
27-07-2009, 13:41
I termini di quella tentata vendita sono noti, ed erano molto più favorevoli (per l'erario) del piano dei capitani coraggiosi/CAI.

una azione airfrance contro 160 (CENTOSESSANTA) alitalia, pesanti vincoli contrattuali, 2100 licenziamenti, un solo dirigente italiano, svendita di parte della flotta, vincoli sulle tratte, isolamento da malpensa, accordi per servizi e assistenza...

azz un vero affarista romano prodi, come con iri e cirio. mi dispiace solo che non sia andato a dirigere fiat

Guille
27-07-2009, 13:52
una azione airfrance contro 160 (CENTOSESSANTA) alitalia, pesanti vincoli contrattuali, 2100 licenziamenti, un solo dirigente italiano, svendita di parte della flotta, vincoli sulle tratte, isolamento da malpensa, accordi per servizi e assistenza...

azz un vero affarista romano prodi, come con iri e cirio. mi dispiace solo che non sia andato a dirigere fiat

Bel tentativo evidenziare il concambio ma quanti euro valeva allora un'azione Airfrance e quanti centesimi una di Alitalia ? :rolleyes:

Quetzal
27-07-2009, 13:59
una azione airfrance contro 160 (CENTOSESSANTA) alitalia, pesanti vincoli contrattuali, 2100 licenziamenti,
Quanta gente è andata a casa con CAI ? :rolleyes:

un solo dirigente italiano,
Evidentemente, i francesi conoscono bene noi italiani, e non vogliono incapaci cazzofacenti strapagati.

yossarian
27-07-2009, 14:01
una azione airfrance contro 160 (CENTOSESSANTA) alitalia, pesanti vincoli contrattuali,

air france si accollava anche i debiti e questo basta a far si che possa dettare le condizioni di acquisto. CAI le ha dettato lo stesso scaricando i debiti sui contribuenti: E poi, basta vedere il controvalore, all'epoca, delle azioni delle due

2100 licenziamenti,

CAI 3250 secondo alcune fonti
http://www.inviatospeciale.com/2008/09/alitalia-numeri-confusi/
4500 secondo altre
http://www.cub.it/article/?c=Dossier-Alitalia&id=5047

un solo dirigente italiano,
personalmente avrei evitato anche quello data l'incapacità cronica dei soggetti.

svendita di parte della flotta,
meno male: con la miriade di modelli che si ritrova (caso unico al mondo) è la cosa più sensata da fare
vincoli sulle tratte, isolamento da malpensa, accordi per servizi e assistenza...



vincoli sulle tratte pèr evitare concorrenza interna con air france e KLM, isolamento da malpensa che si è dimostrata da subito una macchina mangiasoldi. Sono normali ottimizzazioni di quelle che in itaglia, dove vige il clientelismo, non si vuole assolutamente sentir parlare, ma che sono alla base di ogni sana gestione economica

flisi71
27-07-2009, 14:08
No però ve la prendete con l'unico che ha preso una iniziativa. le altre legislature si sono passate la patata bollente senza fare nulla.

Bella roba svendere ad Air France. A prodi piace fare favori alle multinazionali straniere, per questo è stimato all'estero.

http://it.wikipedia.org/wiki/Alitalia_-_Linee_aeree_italiane

consiglierei la lettura delle fasi di privatizzazione prima di elogiare l'operato di prodi

:rolleyes:
E' realmente patetico il tentativo, a poco più di un anno di distanza dalla vicenda, di "revisione creativa".
Ma qui non siamo in tv.

La discussione fiume:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1752172

Ricordando alcuni degli slogan del partito-azienda alla vigilia delle elezioni 2008 "preservare l'italianità della compagnia" "cordata italiana in poche settimane" "contro la svendita ai francesi, che vogliono portare tutti i turisti a Parigi"
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=22146160&postcount=165

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=25665528&postcount=2400


Le differenze fra piano AF-KLM (marzo 2008) e piano Fenice
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000553.html

Stime sui costi
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000617.html


L'epilogo dello scorso gennaio, quando si chiude finalmente la partita con il passaggio ad AF del controllo:

DIECI mesi dopo, con quasi lo 0,3 per cento di pil sottratto ai contribuenti e 7.000 posti di lavoro in meno, Alitalia torna a parlare francese.
...In questi 300 giorni gli italiani hanno visto franare il prestito ponte di 300 milioni di euro concesso quasi all'unanimità dal Parlamento italiano. Oltre a perdere così un milione al giorno, i contribuenti si sono accollati i debiti contratti dalla bad company per quasi tre miliardi.
Ci sono poi circa 7.000 posti di lavoro in meno nella nuova compagnia rispetto all'offerta iniziale di Air France, che comporteranno, oltre ai costi sociali degli esuberi (soprattutto di quelli che riguardano i lavoratori precari), oneri aggiuntivi sul contribuente legati al finanziamento in deroga degli ammortizzatori sociali, per almeno un miliardo di euro.
Il conto pagato dal contribuente è, dunque superiore ai 4 miliardi di euro...
Sarà Air France-KLM l'azionista di maggioranza, in grado di decidere vita, morte e miracoli della compagnia sorta dalle ceneri di Alitalia....
La composita cordata italiana ha dovuto subito rinunciare all'italianità della compagnia perché non era da sola in grado di far decollare neanche il primo aereo ....
Air France rileva il 25% della nuova compagnia, versando 300 milioni. Questo significa che il 100 per cento del capitale viene oggi valutato 1200 miliardi, circa 150 milioni in più dei 1052 pagati a Fantozzi da Colaninno e soci solo un mese fa.
Questo sovrapprezzo si spiega col fatto che CAI ha nel frattempo acquisito Air One. Si tratta di una compagnia in crisi, con un debito verso i soli fornitori valutato attorno ai 500 milioni di euro, ma il valore dell'acquisizione di Air One è tutto nella soppressione dell'unico concorrente sulla tratta Milano-Roma....
Conti fatti, è soprattutto Air France dunque ad aver fatto un affare. Rileva una compagnia più leggera di 7000 dipendenti rispetto a quella che avrebbe acquisito nel marzo scorso, che ha nel frattempo assunto una posizione di monopolio nella tratta più redditizia versando molto meno di quel miliardo su cui si era impegnata solo 10 mesi fa.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/01/alitalia-les-echos.shtml
Grazie Silvio, i francesi ringraziano del buon affare Alitalia

i francesi ringraziano il premier Silvio Berlusconi per avere impedito in aprile un'acquisizione ben più onerosa per Air France-Klm. Ora – sottolinea il quotidiano economico e finanziario d'Oltralpe - la compagnia franco-olandese fa un affare migliore, spende meno e ottiene «l'essenziale»...

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/01/alitalia-air-france-klm-investimenti.shtml?uuid=815ef72c-e23f-11dd-a975-e94d8f9c74f9&DocRulesView=Libero


I tempi i modi ed il "tifo" rispetto alla vendita d'Alitalia (quella che Berlusconi ha fatto fallire per poi chiamare in campo i "capitani coraggiosi") è nota anche ai sassi.
I casi sono due, o sei profondamente ignorante (as in "nato ieri", cioè non hai memoria di quello che è avvenuto prima del 2007) o ti sei scordato l'onestà intellettuale negli altri pantaloni.

.


E come non concludere questo intervento con l'angolo del buonumore?

1 ottobre 2008 alle 17:00
“Mentre nel mondo la crisi finanziaria ed il prezzo del petrolio creano problemi drammatici, la sinistra dell’invidia e delle bugie contrasta un provvedimento che corona un nuovo successo del centro destra. Contro il partito del fallimento e dei licenziamenti andremo avanti con la nuova Alitalia”. Lo dichiara il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. “La sinistra — sostiene Gasparri — dopo aver sfasciato l’Alitalia nei decenni di prodismo, di Iri e di governo, e di ipersindacalismo.....”

marchigiano
27-07-2009, 14:09
con le azioni a 0,1€ è da scemi vendere

http://it.finance.yahoo.com/q/bc?s=AZA.MI&t=my&l=off&z=m&q=l&c=

il prezzo stava a 6-8€ nel 2005

yossarian
27-07-2009, 14:12
con le azioni a 0,1€ è da scemi vendere

http://it.finance.yahoo.com/q/bc?s=AZA.MI&t=my&l=off&z=m&q=l&c=

il prezzo stava a 6-8€ nel 2005

infaqtti si doveva vendere nel 2005, quando al governo c'era..............indovina chi? :D

marchigiano
27-07-2009, 14:19
http://it.finance.yahoo.com/q/bc?s=AF.PA&t=my&l=off&z=m&q=l&c=

e stranamente air france in quel periodo era ai massimi storici... e ora con il 1.4% di air france cosa avevamo? compravamo a 35 e ora avevamo 8

grande prodi :winner:

marchigiano
27-07-2009, 14:21
infaqtti si doveva vendere nel 2005, quando al governo c'era..............indovina chi? :D

per quale motivo? :mbe: lo stato non è uno speculatore finanziario, le quote azionarie dovrebbero servire a garantire i servizi e i dipendenti

^TiGeRShArK^
27-07-2009, 14:22
http://it.finance.yahoo.com/q/bc?s=AF.PA&t=my&l=off&z=m&q=l&c=

e stranamente air france in quel periodo era ai massimi storici... e ora con il 1.4% di air france cosa avevamo? compravamo a 35 e ora avevamo 8

grande prodi :winner:

Ma almeno sei consapevole che ti stai ricoprendo di ridicolo continuando a difendere le malefatte del TUO mito che sono costate a TUTTI NOI svariati MILIARDI di euro ?:)

ConteZero
27-07-2009, 14:26
http://it.finance.yahoo.com/q/bc?s=AF.PA&t=my&l=off&z=m&q=l&c=

e stranamente air france in quel periodo era ai massimi storici... e ora con il 1.4% di air france cosa avevamo? compravamo a 35 e ora avevamo 8

grande prodi :winner:

Almeno non avevamo sul groppone tutti i debiti della bad company.
O quelli li paghi tu di tasca tua e lasci fuori il tesoro?

marchigiano
27-07-2009, 14:28
se era per voi vendevamo anche fiat :rolleyes: geni della finanza...

a starvi a sentire l'italia rimarrebbe vuota, vendiamo tutto, vendiamo anche l'italia... facciamoci invadere dall'albania dai

marchigiano
27-07-2009, 14:37
Ma almeno sei consapevole che ti stai ricoprendo di ridicolo continuando a difendere le malefatte del TUO mito che sono costate a TUTTI NOI svariati MILIARDI di euro ?:)

osi contraddire il tuo capo supremo?

Di Pietro: "Offerta umiliante". Ha espresso invece solo "disappunto" Antonio Di Pietro, che ha definito quella di Air France una proposta "finalizzata unicamente al profitto dell'offerente, un danno per la compagnia, per le maestranze e per tutto il Paese". Soprattutto, secondo il ministro delle Infrastrutture, il piano presentato dai francesi "umilia un hub importante come Malpensa, che da solo vale dieci volte Alitalia e nei confronti del quale dovremmo tutti impegnarci per salvaguardarne le potenzialità".

flisi71
27-07-2009, 14:40
se era per voi vendevamo anche fiat :rolleyes: geni della finanza...

a starvi a sentire l'italia rimarrebbe vuota, vendiamo tutto, vendiamo anche l'italia... facciamoci invadere dall'albania dai

:rolleyes:
Ma l'hai capito che il pacchetto di controllo di Alitalia è nelle mani di AF, che ha sborsato a gennaio 2009 solo una frazione di quanto avrebbe sborsato a marzo 2008, lasciando esuberi e debiti a carico nostro?

Mr.AudioIsIviItumIre
27-07-2009, 14:42
Ora finalmente i francesi avranno il controllo della compagnia.

A prezzo stracciato... Molto meno di quanto sarebbe stata venduta da Prodi... :rolleyes:

Facile dare la colpa a Berlusconi. Purtroppo Alitalia è una patata bollente che andava curata già 20 anni fa. Lo stesso Prodi non è venuto a capo di nulla.

No però ve la prendete con l'unico che ha preso una iniziativa. le altre legislature si sono passate la patata bollente senza fare nulla.

Ah no? E chi era l'unico che stava attuando una trattativa ottimizzando gli sprechi dell'azienda per venderla a un prezzo onesto a Air France perchè era l'unica via invece del fallimento? Il tuo Silvio b che ha spaccato il 2 l'azienda privatizzando gli utili e socializzando le perdite??? Hai visto la stessa fine che abbiamo fatto ? Degni di questa itaglia non dell'Italia... ma per favore...

marchigiano
27-07-2009, 14:47
con air france la sea avrebbe fatto una causa di 1.25 miliardi di euro a alitalia

a marzo 2008 air france offre una sua azione del valore di 20€ per 160 azioni alitalia del valore di 0,5€

azioni air france che oggi valgono 8€

azzo che affarista prodi :rolleyes:

^TiGeRShArK^
27-07-2009, 14:48
osi contraddire il tuo capo supremo?

L'unico ad avere un capo supremo non sono di certo io. :)
E comunque *guarda caso* eviti di riportare le dichiarazioni di di pietro riguardo allo schifo organizzato dal TUO mito con la CAI. :)
Perchè non riporti pure quelle? :)
O vuoi che lo faccio io così arriviamo al FAIL-CARPIATO-MULTIPLO? :)
Certo che ce ne vuole di coraggio a NEGARE il DANNO ENORME che il vostro mito ha causato a NOI TUTTI per favorire i suoi amichetti. :doh:

^TiGeRShArK^
27-07-2009, 14:49
:rolleyes:
Ma l'hai capito che il pacchetto di controllo di Alitalia è nelle mani di AF, che ha sborsato a gennaio 2009 solo una frazione di quanto avrebbe sborsato a marzo 2008, lasciando esuberi e debiti a carico nostro?

evidentemente no. :)

marchigiano
27-07-2009, 14:49
:rolleyes:
Ma l'hai capito che il pacchetto di controllo di Alitalia è nelle mani di AF, che ha sborsato a gennaio 2009 solo una frazione di quanto avrebbe sborsato a marzo 2008, lasciando esuberi e debiti a carico nostro?

ha il 25% che è ben diverso dall'avere il 100%

^TiGeRShArK^
27-07-2009, 14:50
ha il 25% che è ben diverso dall'avere il 100%

:rotfl::rotfl::rotfl:
ha ANCORA il 25% che è ben diverso dall'avere il 100%

Fixed. :)

marchigiano
27-07-2009, 14:51
E comunque *guarda caso* eviti di riportare le dichiarazioni di di pietro riguardo allo schifo organizzato dal TUO mito con la CAI. :)
Perchè non riporti pure quelle? :)

riportale te

ConteZero
27-07-2009, 14:51
ha il 25% che è ben diverso dall'avere il 100%

Secondo te ora che i capitani coraggiosi si fanno indietro chi è che rileverà le loro quote ? I tenenti coraggiosi ? :asd:

^TiGeRShArK^
27-07-2009, 14:59
riportale te

Ora che ne conosciamo i dettagli possiamo affermarlo con certezza: l’operazione del governo su Alitalia non è un salvataggio, ma una colossale porcata. La peggiore nella storia dei rapporti, già di per sé poco edificanti, tra un certo capitalismo di relazione e la politica. Il governo ha fatto coriandoli del codice civile, delle norme europee e di quelle antitrust.

Con questa operazione, che ripulisce Alitalia da ogni debito, da ogni elemento di rischio e lascia a questi intrepidi imprenditori soltanto la ‘ciccia’, ovvero il marchio, il monopolio delle ricchissime rotte italiane e un’importante flotta aerea, si è deciso di fare un colossale regalo a sedici famiglie amiche. Non si tratta di capitani coraggiosi, ma di imprenditori che, grazie allo Stato, campano di tariffe, appalti e debiti.

Diciamolo con franchezza: con tutto questo, il mercato e l’impresa non c’entrano proprio niente. Siamo, invece, nel campo delle più smaccate prebende di Stato. Ci rammarica profondamente, per il ruolo che svolge e per la storia personale, trovare in questa rete anche il presidente degli industriali. La cosa più vergognosa e che rende il tutto una vera e propria truffa è che il prezzo di questo regalo, tra il debito di Alitalia ed il costo sociale degli esuberi, lo pagheranno gli italiani e sarà di almeno un miliardo di euro.

E’ per questo che intendo proporre al mio partito di lanciare la campagna nazionale ‘Fateci tutti soci’. Almeno per una volta cambiamo lo spartito per cui agli italiani vanno i debiti ed a pochi privilegiati della politica i profitti. Trasformiamo Alitalia in una grande public company e istituiamo un fondo per l’azionariato popolare diffuso con quote a partire dai dieci euro: in questo modo si consentirà anche a pensionati e casalinghe di partecipare a questa abbuffata di Stato, al posto soliti noti. Quanto al Partito Democratico, speriamo che inizi a interrogarsi sull’opportunità che il figlio e socio dell’investitore più coinvolto in questa deprecabile operazione continui ad essere il ministro ombra dello Sviluppo Economico.


(ASCA) – Roma, 18 set – ”Nel fine settimana personalmente presentero’ una circostanziata denuncia al procuratore generale della Corte dei Conti, al procuratore generale della Repubblica di Roma e all’Autorita’ antitrust perche’ crediamo che le violazioni di legge nella procedura di vendita di Alitalia alla Cai indicate dal professor Piero Schlesinger e dagli altri professori nella lettera pubblicata oggi sul Corriere della Sera siano tali da ingenerare una responsabilita’ erariale, contabile e amministrativa, ma con dei risvolti anche di interesse privato in atti di ufficio da parte degli organi del governo che la stanno ponendo in essere”.

Lo ha detto ai microfoni di Radio Radicale il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro.

”E’ tanto vero che nel decreto legge che hanno varato si sono premuniti da questa evenienza -ha aggiunto- prevedendo la irresponsabilita’ penale, amministrativa e contabile per quegli amministratori che stanno prendendo le decisioni (quindi il commissario unico Augusto Fantozzi, ndr). Hanno cioe’ fatto una legge nella quale si sono preventivamente dichiarati irresponsabili, e’ chiaramente una norma anticostituzionale e noi attraverso questa denuncia che presentiamo vogliamo sollecitare gli uffici giudiziari a porre la questione costituzionale di fronte alla Consulta”.


La vicenda Alitalia si avvicina a conclusione. La conclusione è una e una sola: cornuti e mazziati, gli italiani, i lavoratori di Alitalia, i lavoratori degli aeroporti di Milano e di Roma, e tutte le persone che ci rimettono un sacco di soldi e di servizi. Ma non ci rimettono tutti: quindici persone, amiche del nostro presidente del Consiglio, ci guadagnano tantissimo.

Si ripropone il problema di sempre. Alitalia è fallita, eppure su tutte le televisioni vi dicono che è stata salvata. No, è fallita: i debiti di Alitalia, tre-quattro miliardi di euro, sono stati messi a carico del contribuente italiano; i beni e i crediti di Alitalia sono stati ceduti a quattro soldi ai soliti furbetti del quartierino, ben conosciuti all'ufficio anche per problemi giudiziari, persone che in un Paese normale non dovrebbero neanche più fare attività imprenditoriale, e invece vengono nominati Cavalieri nel merito.

Ora che il dramma si è concluso, abbiamo oltre 10 mila persone, che lavoravano in Alitalia, che stanno a terra, e non è colpa loro se Alitalia è fallita. E' fallita perché c'erano degli amministratori che hanno sbagliato la politica di governo di Alitalia, e c'erano i politici che hanno sbagliato a farsi la politica degli affari loro. Ve lo ricordate? Alcuni ministri in carica, che si son fatti fare una linea apposta per loro, magari Roma-Albenga, soltanto perché abitavano da quelle parti. E' chiaro che poi si va in debito. Vi ricordate? Alcuni amministratori vengono buttati fuori, perché incapaci e incompetenti, con ben otto milioni di euro di buona uscita.

Ora che la frittata è fatta, che cosa si può fare? Bisogna innanzitutto modificare la legge che è stata fatta apposta per prevedere l'irresponsabilità di chi ne sta approfittando, cioè: per tutto quello che accade in questo periodo non si è responsabili ne penalmente, ne civilmente ne amministrativamente. Quella norma bisogna toglierla, cosi almeno ognuno può rispondere davanti alla legge.
In secondo luogo, piaccia o non piaccia, bisogna mettere in condizione Cai di mettere in gara l'individuazione del partner per vedere chi offre più e meglio, non per i suoi interessi, ma per gli interessi degli italiani.
In terzo luogo bisogna che colui che ha una concessione la paghi davvero. Questo è un altro problema italiano: si prendono una concessione italiana a quattro soldi, come quelle delle slot e dei servizi a terra, e poi si specula molto sopra.

Credo che in questo momento dobbiamo stare vicini ai lavoratori, che devono avere garantiti i loro posto di lavoro, cosi come ce l'avevano prima, e che non debba passare sulle loro teste quelle che sono le speculazioni di un gruppo di cosiddetti “finanziatori”.
Credo che dobbiamo mettere al primo posto il diritto di ogni italiano al trasporto, anche al trasporto aereo, e in questo senso dobbiamo sapere bene e da subito se Cai terrà in piedi soltanto quelle rotte e quelle linee dove ci stra-guadagna o anche gli altri servizi che comunque servono per far funzionare i servizi di trasporto. Un trasporto che deve garantire tutti i cittadini, e non soltanto una certa fascia, una certa area, e chi può permettersi di pagare certi importi.

Noi dell'Italia dei Valori siamo stati e continueremo a stare vicino ai lavoratori di Alitalia, ai lavoratori a terra sia di Fiumicino e di Malpensa, perché in questa guerra tra poveri preferiamo stare dalla parte dei poveri piuttosto che vederli in guerra tra di loro.

.

flisi71
27-07-2009, 15:05
ha il 25% che è ben diverso dall'avere il 100%

:confused:
E cosa cambia/cambierà per i consuntivi dello Stato Italiano qualora AF, già adesso azionista di riferimento di Alitalia, dovesse acquistare le restanti quote (dagli azionisti di CAI)?
Mi sfugge il senso dell'obiezione.

flisi71
27-07-2009, 15:07
edit

Mr.AudioIsIviItumIre
27-07-2009, 15:09
E insiste, e insiste! Ma lo sa costui chi siamo noi? (cit.)

http://www.bbmiseriaenobilta.it/eng/img/casador.jpg

Encounter
27-07-2009, 15:23
Il discorso è: comunque vada o sarebbe andata siamo rovinati.

ConteZero
27-07-2009, 15:32
Il discorso è: comunque vada o sarebbe andata siamo rovinati.

UCP : Un [censored] proprio...
Se vendevamo ad AirFrance i debiti di Alitalia li avrebbe pagati AirFrance (inclusi quei 400mln di prestito ponte concesso dallo Stato su richiesta di Berlusconi), invece sono finiti tutti nella bad company, che attinge (per appianare i debiti) direttamente dal tesoro.

IpseDixit
27-07-2009, 15:37
Nella sua infinita miseria Dagospia può annunciare che domani si terrà a Milano un consiglio di BancaIntesa in cui verranno al pettine i problemi di Cai dove a parte la Banca milanese, la maggior parte dei soci non ha alcuna intenzione di sottoscrivere la prima quota dei 327 milioni che si era impegnata a versare al Commissario Fantozzi.

Il 10 luglio scorso è uscita l'indiscrezione secondo la quale i patrioti di Cai hanno versato soltanto 70 milioni della prima rata che prevedeva un esborso di 170, e adesso si apprende che di fronte al buco delle perdite, che sarebbero tre volte superiori a quelle previste nel budget, la cordata non vede l'ora di scendere dall'aereo.

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-8128.htm

flisi71
27-07-2009, 15:47
Il discorso è: comunque vada o sarebbe andata siamo rovinati.

In nessuno dei 2 casi sarebbe stato un successo, con la differenza di qualche migliaio di esuberi e qualche miliardo di € della "bad company" a carico dello Stato in più che ci ritroviamo adesso.
A parziale discolpa ci sarebbe da considerare però l'andamento dell'economia mondiale nel medesimo periodo.

yossarian
27-07-2009, 16:05
per quale motivo? :mbe: lo stato non è uno speculatore finanziario, le quote azionarie dovrebbero servire a garantire i servizi e i dipendenti

infatti, guarda che garanzie ha fornito CAI. A parte la truffa ai danni dei contribuenti e gli utili per i soliti furbetti del quartierino, cosa ha garantito l'operazione fatta da SB?
Lo stato non è neppure un ente assistenziale per imprenditori incapaci

ConteZero
27-07-2009, 16:08
Se io compro qualcosa "a rate" e non pago la rata o la cosa comprata se la riprendono (hell yeah, di nuovo Alitalia sul gobbone del tesoro) o gli acquirenti rinegoziano le quote.
AirFrance di sicuro continuerà a tenersi stretta la sua quota (anche perché a costo quasi zero s'è assicurata una posizione di quasi monopolio per le tratte internazionali da e verso l'Italia).

yossarian
27-07-2009, 16:11
Se io compro qualcosa "a rate" e non pago la rata o la cosa comprata se la riprendono (hell yeah, di nuovo Alitalia sul gobbone del tesoro) o gli acquirenti rinegoziano le quote.

tu non fai parte dei furbetti del quartierino, aka capitani coraggiosi. :sofico:

ConteZero
27-07-2009, 16:12
tu non fai parte dei furbetti del quartierino, aka capitani coraggiosi. :sofico:

Già, per loro probabilmente partoriranno il rimborso completo + rivalutazione legata all'inflazione.

IpseDixit
27-07-2009, 17:29
Si parla di 500 milioni di perdite in 6 mesi, la nuova alitalia perde molti più soldi della vecchia :sofico:

ALITALIA: SDL, SE VERE VOCI SU PERDITE PLAUSIBILI CONTRASTI
AZIONISTI-MANAGER UN SUICIDIO INDUSTRIALE PRIVILEGIARE MEDIO RAGGIO E TAGLIARE LUNGO RAGGIO
Roma, 27 lug. - (Adnkronos) - ''Se risultassero vere le
indiscrezioni su un buco di bilancio di quasi 500 milioni a
fine anno, non ci stupiremmo che risultassero plausibili
anche le voci su forti contrasti all'interno dei proprietari
di Alitalia e tra il top management''. Ad affermarlo, in una
nota, e' il coordinatore nazionale del Sdl, Fabrizio
Tomaselli. ''Il quadro generale relativo ad Alitalia sta
rapidamente cambiando, che nessuno faccia finta di nulla'',
dice. ''Almeno da oltre un anno, cioe' da molto prima della
nascita della 'nuova Alitalia', affermiamo - ricorda il
sindacalista - che la questione centrale per poter
rilanciare una compagnia aerea e' comprendere i meccanismi
del trasporto aereo, costruire un piano industriale
compatibile con le condizioni economiche, con quelle del
mercato nazionale ed internazionale e, aggiungiamo noi, con
quelle sociali ed occupazionali''. Ma, denuncia Tomaselli,
''tutto cio' non e' stato fatto''. Piuttosto, l'assetto
della compagnia ''vede una riduzione nel medio raggio
(Italia-Europa-Medio Oriente) in parte compensata pero'
dalle sinergie messe in atto tra Alitalia ed AirOne, ed una
fortissima riduzione dei voli intercontinentali''. ''Invece
di aumentare l'attivita' nel settore intercontinentale dove
maggiore e' la redditivita' e minore la concorrenza, si e'
scelto di depotenziarlo al massimo e privilegiare il medio
raggio, soggetto alla concorrenza non solo dei grandi e dei
medi vettori, ma anche delle agguerritissime e poco regolate
low cost: a nostro avviso un vero suicidio industriale''.
Inoltre, per il coordinatore del Sdl, non c'e' stata una
politica delle alleanze''. ''Air France non e' un alleato,
ma uno dei proprietari che al tempo stesso ha una societa'
che per gran parte delle attivita' e' concorrente. Cio' ha
prodotto un ripiegamento delle nostre potenzialita', senza
riuscire a sfruttare le capacita' e le possibilita' offerte
da un alleato forte. Anche la questione Milano/Roma ha
prodotto il peggiore dei risultati. Si sta regalando il
mercato del Nord ai tedeschi e non si e' sviluppato neanche
il nodo intercontinentale di Roma''.
E per Air France, ''questo potrebbe essere il suo piu'
grosso affare degli ultimi anni: auspichiamo pero' che il
management e la proprieta' di questa grande compagnia,
sappiano valutare bene come meglio intervenire, evitando la
'grande abbuffata' e pensando al futuro che e' fatto di un
mercato, quello italiano, ancora molto ricco e di lavoratori
che, se motivati, sanno far molto bene il loro lavoro''.
Altro anello debole e', per Tomaselli, ''la politica delle
cosiddette 'risorse umane', cioe' quelle che continuano a
lavorare in un clima di 'terrore', quelle portate alla cassa
integrazione ed anticipatamente alla pensione, quelle in
cassa integrazione e successivamente disoccupate e quelle
licenziate direttamente (i precari)''. Questa ''ha prodotto
un clima di assoluta demotivazione, la perdita di quella
professionalita' diffusa che era stata alla base della vita
e della sopravvivenza di Alitalia e un sistema senza
recettori nervosi, che non sta reagendo perche' privo di
indicazioni concrete e di buon senso, e in quanto tale, non
condivisibile''. (Sec-Mcc/Zn/Adnkronos) 27-LUG-09

marchigiano
27-07-2009, 19:44
vorrei focalizzare un attimo sull'opa air france, per capire se veramente sarebbe andata in porto, sul costo delle condizioni. tralasciamo cai un attimo

chi ha i dati precisi?

gigio2005
27-07-2009, 19:52
io invece vorrei porre una domanda semplice semplice:

chi mi sintetizza che cazzo sta succedendo? e se i voli di agosto saranno a rischio....

gabi.2437
27-07-2009, 20:01
naaa, voli a rischio non penso proprio, il problema è che buttano nel cesso tonnellate di soldi pubblici, allegria :help:

ma come fanno??????

Onisem
27-07-2009, 20:58
Aspettiamo che inizino a fare furbate anche con la sicurezza e venga giù un aereo. Poi naturalmente lutto nazionale, tutti piangeranno i morti e non sarà colpa di nessuno.

cloud125
27-07-2009, 21:01
con air france la sea avrebbe fatto una causa di 1.25 miliardi di euro a alitalia

a marzo 2008 air france offre una sua azione del valore di 20€ per 160 azioni alitalia del valore di 0,5€

azioni air france che oggi valgono 8€

azzo che affarista prodi :rolleyes:
Guarda che 8 sono meglio di - 2 miliardi eh.
Forse non riesci a capire che AF pagava, CAI invece ha scaricato i debiti su di noi.
Prodi non sarà un grande affarista, ma B. si è preso un'infinocchiata storica.
Sempre che non fosse in malafede ;)
La ciliegina sulla torta è che ora Alitalia è praticamente controllata da Air France, che ha pagato un decimo di quanto avrebbe dovuto pagare con l'affarista Prodi.

sander4
27-07-2009, 21:04
Guarda che 8 sono meglio di - 2 miliardi eh.
Forse non riesci a capire che AF pagava, CAI invece ha scaricato i debiti su di noi.
Prodi non sarà un grande affarista, ma B. si è preso un'infinocchiata storica.
Sempre che non fosse in malafede ;)
La ciliegina sulla torta è che ora Alitalia è praticamente controllata da Air France, che ha pagato un decimo di quanto avrebbe dovuto pagare con l'affarista Prodi.

esattamente come previsto :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:

Jabberwock
27-07-2009, 21:06
Guarda che 8 sono meglio di - 2 miliardi eh.
Forse non riesci a capire che AF pagava, CAI invece ha scaricato i debiti su di noi.
Prodi non sarà un grande affarista, ma B. si è preso un'infinocchiata storica.
Sempre che non fosse in malafede ;)
La ciliegina sulla torta è che ora Alitalia è praticamente controllata da Air France, che ha pagato un decimo di quanto avrebbe dovuto pagare con l'affarista Prodi.

Per altro e' facile fare quei discorsi con il senno di poi, glissando pero' su quello che e' stato fatto, che e' stato peggiore di quello che sarebbe stato (sempre con il senno di poi)! :mbe:

marchigiano
27-07-2009, 21:58
Guarda che 8 sono meglio di - 2 miliardi eh.
Forse non riesci a capire che AF pagava, CAI invece ha scaricato i debiti su di noi.
Prodi non sarà un grande affarista, ma B. si è preso un'infinocchiata storica.
Sempre che non fosse in malafede ;)
La ciliegina sulla torta è che ora Alitalia è praticamente controllata da Air France, che ha pagato un decimo di quanto avrebbe dovuto pagare con l'affarista Prodi.

ok ma io vorrei cifre certe, altrimenti si discute sempre superficialmente

non è come comprare un etto di mortadella...

per es. con la crisi finanziaria, cosa avrebbe fatto airfrance con le sue casse devastate dall'acquisizione alitalia? ci sono clausole a riguardo nell'opa che avevano proposto?

flisi71
28-07-2009, 08:17
Già nel mio intervento #67 avevo riportato alcuni link utili a discussioni passate e ad analisi comparative per inquadrare la questione perchè era palese che alcuni postavano superficialmente.
Superata la quota di 100 interventi è evidentente che che tali link non sono stati nemmeno consultati di sfuggita.

con air france la sea avrebbe fatto una causa di 1.25 miliardi di euro a alitalia


:rolleyes:
Una veloce ricerca con google sarebbe bastata per informarsi che la causa miliardaria e reciproca tra Alitalia e Sea è partita lo stesso. e non poteva essere altrimenti, visto che il motivo del contendere era la paventata rinuncia di Malpensa quale hub della compagnia, decisione poi confemrata e attuata anche da CAI.

^TiGeRShArK^
28-07-2009, 11:52
ok ma io vorrei cifre certe, altrimenti si discute sempre superficialmente

non è come comprare un etto di mortadella...

per es. con la crisi finanziaria, cosa avrebbe fatto airfrance con le sue casse devastate dall'acquisizione alitalia? ci sono clausole a riguardo nell'opa che avevano proposto?

Nei link postati dall'ottimo federico trovi tutto quello che chiedi e anche di +.
E comunque chi ha partecipato alle discussioni linkate è anche ovvio che non discute superficialmente dato che ha già scritto fiumi di parole sui DATI a disposizione ai tempi, facendo delle previsioni che, oltre ad essere azzeccate, si sono rilevate inesatte in alcuni punti solo perchè la realtà del DISASTRO di CAI ha addirittura superato le + nere fantasie di allora.

^TiGeRShArK^
28-07-2009, 12:12
I termini degli accordi, per chi li conosce, erano CHIARISSIMI. :)
Se non li conosci ti consiglierei di informarti, magari iniziando proprio dai link postati da federico. :)

Encounter
28-07-2009, 12:19
Ma credi veramente che i francesi si sarebbero presi sul groppone i debiti, la "bad company" ed il personale eccedente senza scaricarlo sul nostro welfare ?. Se lo credi è evidente che hai scambiato i francesi per degli emeriti coglioni e che di come si agisca nel rilevare/vendere aziende non hai molta esperienza oppure trascuri volutamente parti essenziali dello scenario.

P.S. Una volta stralciati i proclami roboanti degli uni e degli altri ciò che rimane è sempre il dover affrontare la realtà, realtà che molti non hanno visto perchè non gli è stata presentata, ne da prodi ne da berlusconi, come era in realtà ed altri perchè non hanno voluto vederla per le ragioni più svariate. Io ci sono arrivato, mercè esperienze passate nel settore, per via induttiva e non ho mai fatto mistero che se preferivo il tentativo di salvataggio "in proprio" questo non mi era comunque gradito perchè costoso per la finanza pubblica. Anche il falòlimento sarebbe costato moltissimo, gli ammortizzatori sociali, indiscutibilmente il costo di gran lunga maggiore, avrebbero dovuto operare ugualmente e non è il caso di nascondersi parti della realtà per compiacere le proprie idee politiche.

Questo è un discorso attenente alla realtà.

^TiGeRShArK^
28-07-2009, 12:24
Questo è un discorso attenente alla realtà.

Alla realtà di chi EVIDENTEMENTE non conosce i FATTI. :)
Consiglio anche a te di seguire i link postati da federico. :)

MadJackal
28-07-2009, 12:27
Questo è un discorso attenente alla realtà.

No, è un :blah:
Fuffa.

"Davvero credi". Era nei termini dell'accordo che AF si sarebbe assunta i debiti di Alitalia. Punto. Non c'è nessun "davvero credi", se uno non crede nei complotti anglo-franco-usraelian-comun-massonici.
Era negli ACCORDI. Mettetevelo in testa, questa è l'unica REALTA'.
Non potete stravolgerla con tante belle parole una dietro l'altra. ;)

marchigiano
28-07-2009, 12:37
No, è un :blah:
Fuffa.

"Davvero credi". Era nei termini dell'accordo che AF si sarebbe assunta i debiti di Alitalia. Punto. Non c'è nessun "davvero credi", se uno non crede nei complotti anglo-franco-usraelian-comun-massonici.
Era negli ACCORDI. Mettetevelo in testa, questa è l'unica REALTA'.
Non potete stravolgerla con tante belle parole una dietro l'altra. ;)

si trova in rete una copia dell'opa?

yossarian
28-07-2009, 12:44
Ma credi veramente che i francesi si sarebbero presi sul groppone i debiti, la "bad company" ed il personale eccedente senza scaricarlo sul nostro welfare ?. Se lo credi è evidente che hai scambiato i francesi per degli emeriti coglioni e che di come si agisca nel rilevare/vendere aziende non hai molta esperienza oppure trascuri volutamente parti essenziali dello scenario.

P.S. Una volta stralciati i proclami roboanti degli uni e degli altri ciò che rimane è sempre il dover affrontare la realtà, realtà che molti non hanno visto perchè non gli è stata presentata, ne da prodi ne da berlusconi, come era in realtà ed altri perchè non hanno voluto vederla per le ragioni più svariate. Io ci sono arrivato, mercè esperienze passate nel settore, per via induttiva e non ho mai fatto mistero che se preferivo il tentativo di salvataggio "in proprio" questo non mi era comunque gradito perchè costoso per la finanza pubblica. Anche il falòlimento sarebbe costato moltissimo, gli ammortizzatori sociali, indiscutibilmente il costo di gran lunga maggiore, avrebbero dovuto operare ugualmente e non è il caso di nascondersi parti della realtà per compiacere le proprie idee politiche.

di quale tentativo di salvataggio parli? Non mi risulta ci sia mai stato un tentativo di salvataggio; magari ai male informati può essere sembrato così, ma chi sapeva come stavano le cose ha anticipato da subito questi scenari. Peccato che i media non abbiano dato molto spazio a quelle dichiarazioni, quanto invece ne hanno dato alle ciance del pdc e della banda bassotti di CAI. :rolleyes:

cdimauro
28-07-2009, 12:54
Questo è un discorso attenente alla realtà.
Sono ipotesi del tutto infondate, visto che i termini degli accordi erano MOLTO PRECISI. :mc:

Pucceddu
28-07-2009, 12:57
Hai letto i termini, quelli veri mai resi pubblici ndr, contrattuali ?. Se li hai letti faresti bene, prima di definire fuffa e chiacchiere quanto esposto da altri, la buona educazione vorrebbe che ci si dichiarasse in disaccordo senza far ricorso a termini offensivo/dispregiativi, a pubblicarli anche per noi "poveri mortali". In difetto le tue esternazioni assai inopportune e maldestre si applicheranno perfettamente al tuo discorrere.
.

perchè tu li hai letti vero?:asd:
Sai di cosa parli?Presumibilmente no, quindi applica le tue critiche a te stesso, se non sai di cosa parli, taci.
Ma del resto, meglio parlare di cose che non si conoscono che di fatti reali e pubblici :asd:

IpseDixit
28-07-2009, 13:04
La notizia più clamorosa che nella sua infinita miseria Dagospia ha raccolto nelle ultime ore, riguarda la ricerca di un supermanager, esperto di aviazione civile, che sarebbe stato contattato con cautela per verificarne la disponibilità. Si tratta di Michael Cawley, il direttore generale di Ryanair, la Compagnia irlandese low-cost. Questo manager ha iniziato la sua carriera come direttore finanziario del Gruppo Gowen che distribuiva le macchine francesi in Irlanda, poi nel '97 è diventato direttore finanziario e commerciale di Ryanair fino a diventarne direttore generale nel 2003.

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-8166.htm

cdimauro
28-07-2009, 13:37
Precisi nella loro totale e fumosa genericità intendi ?.:D

P.S. Con questo intendo abbracciare entrambe le opzioni, quella berlusca e quella prodiana ndr, nella loro, poco interessante, parte pubblicata. A me intreressano gli accordi che stanno dietro la facciata, quelli si che potrebbero costituire una sorpresa da sballo per i soliti ingenui che, a seconda delle occasioni, sono pronti a credere ai media, asserviti agli interessi più svariati come repubblica è presumibilmente asservita agli interessi del suo, sappiamo bene di chi trattisi, editore, che hanno tacciato di mendacio appena un momento prima.
Non si possono fare accordi "di facciata" con una società quotata in borsa.

Idem per il governo, che su questioni di questa natura non può certo apporre il sigillo del segreto di stato.

Dunque se c'è da vendere una società, il tutto non può che passare alla luce del sole, in atti di carattere strettamente pubblico.

Quindi se sei a conoscenza di atti diversi da quelli pubblicati all'epoca, non hai che da mostrarli.

yossarian
28-07-2009, 13:53
Ti posso solo consigliare di rileggere con più calma, meno pregiudizio ideologico ed evitando, per una volta almeno, le solite interpretazioni capziose.

sono calmissimo, al contrario di te che mi pare non abbia argomenti validi oltre ai soliti velati attacchi personali. Cosa non ti è chiaro nella domanda: di quale tentativo di salvataggio hai parlato nel post da me quotato? Perchè, per i bene informati, quello di CAI era apparso sin da subito un tentativo di truffa ai danni dello stato italiano, oltre ad una manovra pubblicitaria del pdc. Col risultato ampiamente anticipato che alitaglia finirà comunque ad AF-KLM che la pagherà meno di quanto non avrebbe fatto a suo tempo.

Qualora continuasse a sfuggirti il senso della domanda, fammelo sapere: ti quoto di nuvo il tuo post e la domanda stessa. :D

yossarian
28-07-2009, 13:57
Storie, erano coinvolti, dietro le quinte, i governi ed i governi possono accordarsi in modi che aggirano le regole del mercato.

Come ti ho detto, evidentemente leggere è faticoso assai, le mie conclusioni sono attinte da esperienze dirette nel campo imprenditoriale e non si basano su racconti, più o meno telecomandati, da parte di media che, lo ripeto ancora una volta, continuamente definite, non a torto IMHO, menzogneri ed asserviti ad interessi di ogni sorta. Un tantino di coerenza certamente, in questo caso come in tanti altri, non guasterebbe.

P.S. Invece di contare sempre sulle conferme dei soliti noti, perchè non tentate, qualche volta, di ragionare con la vostra testa e secondo logica ?. Vi accorgereste ancor meglio di quanto siano fragili certi castelli nei quali molti sono pronti, da una parte e dall'altra, a prestar fede incondizionata, considera, poi, che la fede incondizionata è quanto di peggio si possa immaginare e la frittata è pronta.

la mia logica mi porta a concludere che i francesi sono più onesti della banda colaninno/San Paolo/Benetton/........., le cui mirabolanti imprese sono tristemente note :sofico:
Inoltre ho fonti interne ad alitalia che mi hanno ragguagliato a suo tempo su ciò che sarebbe successo, compreso il fatto che cai (cai arf arf bau bau) non avrebbe mantenuto fede agli accordi presi. Era tutto scritto e solo un miope o qualcuno che si è fatto fare il lavaggio del cervello poteva non vedere. :p

flisi71
28-07-2009, 14:02
Ma credi veramente che i francesi si sarebbero presi sul groppone i debiti, la "bad company" ed il personale eccedente senza scaricarlo sul nostro welfare ?.....


Le stesse domande le avevi poste nelle ultime pagine della discussione fiume che prima ho linkato, ricevendo diverse risposte.
Basta rileggersela.

Ragionando con la propria testa (e magari avendo seguito la vicenda quantomeno da fine 2007) non si può non aver notato l'assoluta mancanza di un qualsiasi studio/analisi che dichiari ottima la gestione dellavendita di Alitalia a CAI.
Ne ho chiesta l'esistenza a più riprese senza mai ottenere NIENTE se non chiacchiere*.
Sarà un caso che invece si trovino solo analisi con conclusioni in senso opposto?

Altri link in aggiunta a quelli già postati (anche se dubito che verrano letti)

http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/BP/IBL_BP_63_CAI_Alitalia.pdf
Il punto sui Alitalia
Quanto vale l’azienda, quanto la paga Cai e quanto costa l’operazione agli italiani
(21 novembre 2008)

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/alitalia-vale-300-milioni_2.shtml
Alitalia: perchè il piano Air France era migliore del piano Fenice
(6 settembre 2008)

*sempre da ricordare nella sezione "le ultime parole famose"
1 ottobre 2008 alle 17:00
“Mentre nel mondo la crisi finanziaria ed il prezzo del petrolio creano problemi drammatici, la sinistra dell’invidia e delle bugie contrasta un provvedimento che corona un nuovo successo del centro destra. Contro il partito del fallimento e dei licenziamenti andremo avanti con la nuova Alitalia”. Lo dichiara il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. “La sinistra — sostiene Gasparri — dopo aver sfasciato l’Alitalia nei decenni di prodismo, di Iri e di governo, e di ipersindacalismo.....”

yossarian
28-07-2009, 14:16
Le stesse domande le avevi poste nelle ultime pagine della discussione fiume che prima ho linkato, ricevendo diverse risposte.
Basta rileggersela.

Ragionando con la propria testa (e magari avendo seguito la vicenda quantomeno da fine 2007) non si può non aver notato l'assoluta mancanza di un qualsiasi studio/analisi che dichiari ottima la gestione dellavendita di Alitalia a CAI.
Ne ho chiesta l'esistenza a più riprese senza mai ottenere NIENTE se non chiacchiere.
Sarà un caso che invece si trovino solo analisi con conclusioni in senso contrario?

Altri link in aggiunta a quelli già postati (anche se dubito che verrano letti)

http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/BP/IBL_BP_63_CAI_Alitalia.pdf
Il punto sui Alitalia
Quanto vale l’azienda, quanto la paga Cai e quanto costa l’operazione agli italiani
(21 novembre 2008)

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/alitalia-vale-300-milioni_2.shtml
Alitalia: perchè il piano Air France era migliore del piano Fenice
(6 settembre 2008)

ragionando con la porpria testa ci si può anche chiedere cosa ci faccia IMI San Paolo dentro CAI, salvo scoprire che la suddetta banca è il principale creditore di AirOne e uno dei principali di Alitalia. Con la cessione ai francesi, IMI avrebbe forse ripreso solo i crediti vantati nei confronti di alitalia (e avrebbe comunque dovuto trattare con dei privati) e con il fallimento non avrebbe preso un bel niente (come non avrebbe preso nulla se la situazione si continuava a trascinare come negli ultimi 20 anni). Con l'operaziona CAI ha lo stato italiano che garantisce sia per i debiti di alitalia che per quelli di airone. C'è da meravigliarsi che IMI sia stata una delle più attive a portare avanti il progetto cai?

Pucceddu
28-07-2009, 14:53
Io non ho mai detto di aver letto qualcosa al riguardo, evidentemente qualcun'altro non legge neppure quello che gli passa sotto il naso, ma semplicemente che ho attinto, seguendo ed applicando la logica aziendale senza supporre che tizio o caio siano dei perfetti idioti come d'abitudine nel porsi di certi soggetti convinti sempre di essere troppo intelligenti e furbi, dalle mie esperienze in merito maturate nel campo imprenditoriale.

Quali "fatti reali" ?, quelli pubblicati da, tutti ndr, quei media che voi definite, continuamente e non a torto, menzogneri ?.


P.S. Tanto baccano sollevate sui media che raccontano panzane per poi, all'occorrenza, dimenticarvene perchè comodo alla vostra abituale vis polemica. Pensare prima di scrivere issparmierebbe a molti figure assai poco appetibili ma tanto neppure vi accorgete di farle, quindi continuate imperterriti sul vostro cammino con il consueto supremo sprezzo del ridicolo.

antani con scappellamento a destra :asd:

ConteZero
28-07-2009, 15:28
Sbiliguda veniale con la supercazzola brematurata.

Fallen Angel
28-07-2009, 18:27
Storie, erano coinvolti, dietro le quinte, i governi ed i governi possono accordarsi in modi che aggirano le regole del mercato.

Come ti ho detto, evidentemente leggere è faticoso assai, le mie conclusioni sono attinte da esperienze dirette nel campo imprenditoriale

Devo ricordarti i limiti del metodo induttivo, Popper il cigno nero e tutta la storiella oppure rientra anche quello nella tua esperienza per cui ti correggi da solo?

cdimauro
28-07-2009, 19:46
Storie, erano coinvolti, dietro le quinte, i governi ed i governi possono accordarsi in modi che aggirano le regole del mercato.
Tipo? Potresti elencare alcuni modi per aggirare le delibere del consiglio di amministrazione di una società quotata in borsa e i cui atti non possono che essere pubblici?

Idem per il governo: quali torbide manovre potrebbe operare che non siano pubblicamente rilevabili?

Mi basta qualche esempio.
Come ti ho detto, evidentemente leggere è faticoso assai, le mie conclusioni sono attinte da esperienze dirette nel campo imprenditoriale e non si basano su racconti, più o meno telecomandati, da parte di media che, lo ripeto ancora una volta, continuamente definite, non a torto IMHO, menzogneri ed asserviti ad interessi di ogni sorta. Un tantino di coerenza certamente, in questo caso come in tanti altri, non guasterebbe.
La tua esperienza non può nulla contro la forza di legge e la ferrea regolamentazione di una società quota in borsa e che deve dare pubblicamente conto delle sue azioni, in primis anche al più miserabile degli azionisti.

Anche qui, che esperienza concreta hai che sia applicabile al caso in oggetto?
P.S. Invece di contare sempre sulle conferme dei soliti noti, perchè non tentate, qualche volta, di ragionare con la vostra testa e secondo logica ?. Vi accorgereste ancor meglio di quanto siano fragili certi castelli nei quali molti sono pronti, da una parte e dall'altra, a prestar fede incondizionata, considera, poi, che la fede incondizionata è quanto di peggio si possa immaginare e la frittata è pronta.
Non è che ci voglia molto a ragionare con la propria testa: basta prendere le due offerte e confrontarle.

Per te quale sarebbe stata l'offerta migliore per Alitalia? E perché?

cocis
29-07-2009, 09:28
ma almeno è rimasta italiana .. :asd::asd:

x 2 punti passa una retta .. .
x 3 punti passa alitalia :asd::asd::asd:

:read: :read:

http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_29/Alitalia_per_andare_a_Berlino_bisognera_fare_scalo_a_Parigi_Antonella_Baccaro_841652b8-7c03-11de-bec1-00144f02aabc.shtml

Si aggiungono 13 destinazioni, tra cui Hong Kong, Singapore e Montreal

Alitalia, per andare a Berlino
bisognerà fare scalo a Parigi

Le nuove linee internazionali sono tutte dirottate su Francia e Olanda

zesto
29-07-2009, 09:37
Ah ah ah...fantastico! E meno male che era stato chiaro: mai per Parigi...se avesse almeno taciuto...

Nell'articolo gli azionisti si dicono contenti della situazione societaria...mah, sarà...

:mc:

Fil9998
29-07-2009, 09:46
un paluso a tutti quelli che han BOICOTTATO il progetto Prodi di vendere ai francesi...

sindacati compresi.

-MiStO-
29-07-2009, 10:07
che c'è di strano?
per fare torino - trieste mi volevano far passare per roma :asd:








:doh:

Eldavi
29-07-2009, 10:09
Prodi o Berlusconi, ad uscirne sconfitta, in ogni caso e come sempre, è l'Italia.

dantes76
29-07-2009, 10:11
Prodi o Berlusconi, ad uscirne sconfitta, in ogni caso e come sempre, è l'Italia.

prodi? quello del peccato originale? quello che disse ad eva di mangiare la mela???

Eldavi
29-07-2009, 10:13
prodi? quello del peccato originale? quello che disse ad eva di mangiare la mela???

:confused:

dantes76
29-07-2009, 10:13
http://www.leganord.org/immagini/ilmovimento/manifesti/2008/Nord%20Malpensa%20febbraio.gif

dantes76
29-07-2009, 10:14
:confused:

non era prodi quello del peccato capitale???

Eldavi
29-07-2009, 10:21
non era prodi quello del peccato capitale???
...e quindi?

Il mio era un commento generale.
Di fatto, ammettendo che gli scali siano economicamente necessari, considerando un esempio, da Roma a Dubai si deve fare un assurdo scalo a Parigi, e non il contrario come la logica suggerirebbe.

tehblizz
29-07-2009, 10:26
Bravo Berlusconi e bravi tutti quelli che lo votano! :)

mixkey
29-07-2009, 10:28
Bravo Berlusconi e bravi tutti quelli che lo votano! :)

Guarda che "loro" farebero anche scalo a Camberra pur di dargli ragione.

Pucceddu
29-07-2009, 11:53
Educazione al solito infimo livello vero ?.:rolleyes: :rolleyes:

Chi per stì mari va stì pesci piscia, tu non fai altro che insultare e dare come minimo del "poco attento" al tuo interloquitore, quindi prendi la bici e pedala prima di darci del maleducato.

Sciò sciò ciucciuètt'l!:asd:

nomeutente
29-07-2009, 12:13
Educazione al solito infimo livello vero ?.:rolleyes: :rolleyes:

Chi per stì mari va stì pesci piscia, tu non fai altro che insultare e dare come minimo del "poco attento" al tuo interloquitore, quindi prendi la bici e pedala prima di darci del maleducato.

Sciò sciò ciucciuètt'l!:asd:

fine qui

yossarian
29-07-2009, 12:52
E per quale strana ragione ritieni che l'operazione io la quantifichi e qualifichi allo stesso modi della precedente ?.

Come avrai certo rilevato dai miei post non mi piace nessuna delle due perchè le valuto equivalenti nel far danno ai conti pubblici. D'altro canto anche lasciarla fallire avrebbe causato, all'incirca, lo stesso ammontare in esborso e tra le tre alternative ho sempre sostenuto di preferire, se si può utilizzare il verbo nello scegliere tra tre alternative indecenti, il tentativo di salvataggio in proprio ma sempre senza scommetterci neppure una moneta falsa perchè so benissimo, ne ho viste tante ormai, come vanno a finire certi "affarucci" in questo "paese".

Ciò che continua a stupirmi è l'evidente , quanto infantile, tentativo continuato di trovare ragioni per criticare Prodi da un lato e Berlusconi dall'altro. Ciò in barba all'evidenza che gli effetti dei due piani, tra loro passa il filo dellla polenta, sono pressochè i medesimi per le nostre tasche. L'unica cosa che cambia è che i detrattori di Berlusconi sanno, forti della loro predilezione per l'inveire, piagnucolare più forte e, quindi, si fanno sentire meglio. A volte vengono tacitati tramite la fede politica ed il dichiarare solo dati parziali ma se facessero solo i conti della serva, conti a portata di tutti, si renderebbero conto subito che tra il dire ed il fare ..........

Chiudo qui perchè non ho ne tempo ne voglia di farmi trascinare in estenuanti acrobazie semantiche, io sono pragmatico e l'unica cosa che mi interessa sono gli effetti reali di qualsivoglia azione.

P.S. Auspico che Berlusconi cada e se ne vada dalla politica, è l'ultimo legame che trattiene unito un paese che unito non è mai stato ed è tempo che il destino, da troppo tempo procrastinato tramite il solito agire italiota, si compia. Del prezzo, assai elevato, che si dovrà pagare, scusami la franchezza ma non mi frega, se mai me ne è fregato qualcosa, una cippa, crolli finalmente l'italia e travolga tutti gli italioti.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/alitalia-vale-300-milioni.shtml?uuid=dbdff838-7be5-11dd-b71c-ffcc13bc0246&DocRulesView=Libero

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/alitalia-dieci-domande-senza-risposta.shtml?uuid=8075d372-7ce0-11dd-8bfe-f78e92cd983e

http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/economia/alitalia-25/alitalia-4-settembre/alitalia-4-settembre.html

e tabella riassuntiva

http://pasquale1.wordpress.com/2008/09/18/alitalia-confronto-piani-air-france-vs-cai/

http://www.sbilanciamoci.info/Archivio/imprese/Alitalia-il-prezzo-che-paghiamo

e dopo le purghe con relativa aliminazione dei facinorosi e nullafacenti, ecco i risultati della brillante gestione della banda bassotti

http://www.loccidentale.it/articolo/la+cai+per+ora+%C3%A8+la+vecchia+alitalia+dai+sindacati+fasulli+e+i+disservizi+veri.0071321

Lorekon
11-08-2009, 11:43
sempre meglio :asd:

http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_11/alitalia_ritardo_voli_2c6bc484-863b-11de-a11a-00144f02aabc.shtml


Alitalia, in ritardo un volo su due
All'aeroporto di Fiumicino. A luglio la situazione è peggiorata Dopo l'estate compagnia e Adr saranno convocati dall'Enac

I n Alitalia sono moderatamente soddisfatti per i progressi compiuti da gennaio a oggi, ma i passeggeri continuano a subire disagi superiori alla media. In particolare a Fiumicino, lo scalo principale, dove un volo su due parte con ritardi superiori ai 15 minuti e ci sono tempi troppo lunghi anche sulla riconsegna dei bagagli. Problemi che coinvolgono sia la compagnia sia Adr, la società che gestisce l'aeroporto. Il presidente dell'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile, Vito Riggio, già il 16 luglio ha convocato e strigliato le parti.

Dopo le vacanze ci sarà una nuova riunione per fare il punto su come sono andate le cose durante il periodo di massimo traffico. I risultati di luglio presentano luci e ombre. Cominciamo dalla puntualità, misurata come voli partiti in orario o con un ritardo entro i 15 minuti. Il tasso di puntualità generale di Alitalia si mantiene, nel periodo gennaio-luglio, al 70%, contro un obiettivo aziendale dell'80%. Ma crolla al 51%, e al 44% per il solo mese di luglio, quando si considera esclusivamente l'aeroporto di Fiumicino, dal quale partono circa 240 dei 700 voli giornalieri della compagnia guidata da Roberto Colaninno e Rocco Sabelli. In realtà, dicono in Alitalia, il dato del 44% comprende anche i voli charter e quelli effettuati per conto delle Forze armate: tolti questi, che per loro natura hanno una flessibilità d'orario, il dato di luglio salirebbe al 49%. Luglio inoltre è un mese difficile per tutti i vettori.

Ma il tasso di puntualità di Alitalia resta comunque quasi 5 punti sotto la media registrata a luglio per i voli di tutte le compagnie in partenza da Fiumicino. Fino a quando dallo scalo romano un volo su due di Alitalia partirà con un ritardo di almeno un quarto d'ora sarà impossibile per la compagnia raggiungere l'80% di puntualità media. Avvicinarsi cioè allo standard europeo e risalire la china rispetto alla classifica dell'Aea, l'associazione di Bruxelles delle compagnie, che vede quella italiana agli ultimi posti. Servizio scadente anche per la riconsegna dei bagagli, gestita in proprio dalla compagnia su strutture (i nastri trasportatori) di Adr. La carta dei servizi 2009 concordata tra Enac e Aeroporti di Roma prevede che tutti i bagagli debbano essere riconsegnato entro 32 minuti nel caso di voli nazionali (42' per quelli internazionali). Ma ciò è avvenuto per Alitalia solo nel 68% dei casi a luglio, contro una media dei primi sette mesi dell'84% e contro dati riferiti all'insieme delle compagnie del 74,5% a luglio e dell'87% per il periodo gennaio-luglio. E questo nonostante lo stesso Sabelli e i dirigenti della compagnia siano andati lo scorso 2 agosto a Fiumicino ad aiutare il personale di terra a riconsegnare le valigie.

Del resto il problema di bagagli nello scalo romano è storico e la nuova compagnia di Colaninno e Sabelli lo ha ereditato dalla vecchia società pubblica. Alla difficoltà di far lavorare al meglio il personale si aggiungono le strutture dell'aeroporto, a partire dai nastri, che potrebbero essere sicuramente potenziate. Alitalia va invece meglio, nei confronti degli altri vettori, per quanto riguarda l'accettazione dei passeggeri, che a luglio ha rispettato i parametri di qualità nell'85,7% dei casi contro il 79,7% della media dell'aeroporto. Per migliorare la performance su Fiumicino, Alitalia e Adr hanno firmato di recente un memorandum d'intesa che prevede tra l'altro il potenziamento con un altro molo del terminal A e la concentrazione qui di tutti i voli Alitalia-Air France-Klm. C'è poi il Progetto Ground messo a punto dall'amministratore delegato Sabelli che prevede investimenti sui servizi sottobordo, sulla logistica, sulla sala di controllo e sul cosiddetto riconcilio bagagli (lo scarico della valigia quando imbarcata senza il rispettivo passeggero).

Intanto, il load factor, il coefficiente di riempimento degli aerei, continua a migliorare. A luglio, dice l'azienda, è arrivato al 73%, contro il 66,4% di giugno e il 63% di maggio. Ma è normale che in estate i voli si riempiano. E comunque la compagnia tricolore ha un tasso di riempimento che resta ancora di 10 punti abbondanti sotto quello medio fatto registrare dai ventinove vettori europei. Nei primi sei mesi del 2008 Alitalia ha fatto il 59%, piazzandosi al 22esimo posto nella classifica aperta dalla spagnola Iberia con un load factor del 78,9%, seguita da Klm con il 78,7% e Air France col 76,5%. Gli esami ricominceranno a settembre. Il presidente dell'Enac, davanti ai gravi disservizi che si sono verificati a Fiumicino nelle ultime settimane, ha già chiesto spiegazioni ad Alitalia e ad Adr, che tendono a rimpallarsi le responsabilità.

Da entrambe Riggio vuole il rispetto degli impegni presi. In particolare, ad Adr, guidata da Fabrizio Palenzona, ha chiesto di incrementare di almeno 2-3 miliardi gli investimenti. Tanto più che il decreto anticrisi recentemente approvato dovrebbe facilitare gli aumenti tariffari invocati da tempo dalle società aeroportuali. Riggio pensa però che sia arrivato il momento delle contropartite. Già altre volte ha osservato che a fronte di concessioni quarantennali (quella ad Adr scade nel 2044) «lo Stato chiede poco in cambio» e che «se i patti non sono rispettati, le concessioni devono poter essere revocate all'istante» e messe a gara europea, come ha chiesto anche l'Antitrust. Avvertimenti sempre rimasti sulla carta. Finora, infatti, a pagare sono stati solo i passeggeri.

Enrico Marro
11 agosto 2009

Onisem
11-08-2009, 11:44
"Dategli tempo" (cit.).

Lorekon
11-08-2009, 11:45
commentino di Dagospia

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-8484.htm

LA COMPAGNIA PIÙ ODIATA D’ITALIA (VUOI ANDARE IN VACANZA? NON PARTIRE CON ALITALIA) - PER L'AD SABELLI AIR ONE LOW-COST PUO' ESSERE IL SALVAGENTE MA FINIRÀ "COMMISSARIATO" - LA RESA DEI CONTI TRA I DUELLANTI COLANINNO-SABELLI è SOLTANTO RINVIATA ALL’AUTUNNO - UN MALEDETTO PASTICCIACCIO IMPOSTO DALLA DEMOGOGIA DEL CAV. E DAL DUPLEX PASSERA & MICCICHÉ PER SALVARE IL BILANCIO DI INTESA DAL BUCO DEI FINANZIAMENTI AD AIR ONE)
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Roberto Colaninno, l'imprenditore mantovano della "finanza creativa", sapeva benissimo che il salvataggio di Alitalia non sarebbe stato una passeggiata, ma forse aveva sottovalutato la complessita' di un'operazione che si rivela ogni giorno piu' difficile e impopolare.

Nel bunker della Magliana i suoi uomini sentono fischiare nelle orecchie le polemiche di migliaia di passeggeri incazzati per i ritardi e a nulla e' servito l'impegno eroico di Rocco Sabelli che ha costretto i manager ad aiutare il popolo delle vacanze nell'inferno di Fiumicino.

Come non bastasse ci si mettono i grandi quotidiani a denunciare con grandi titoli che la Compagnia nei primi sei mesi dell'anno e' rimasta sotto di 10 punti al tasso di riempimento di 29 vettori europei.

Colaninno, Sabelli, Schisano e il povero Clemente Senni (il 45enne ex-Burson Marsteller, che dal 6 aprile cura la comunicazione) si sentono sotto schiaffo. A menare colpi durissimi sono oggi Il Corriere della Sera (vedi il pezzo di Enzo Marro ripreso oggi da Dagospia) e La Stampa che annunciano per la ripresa una convocazione dell'Enac per Alitalia e Aeroporti di Roma.

Colaninno sa che quello sara' soltanto l'antipasto del processo che i partiti e le associazioni dei consumatori gli stanno preparando, il prologo di una turbolenza politica che investira' anche i patrioti di CAI e il management dell'azienda.

Ai primi ha presentato il conto salato del primo semestre con 270 milioni di perdite che fanno prevedere un salasso di 500 milioni nel bilancio di quest'anno. Ma il vero problema non e' questo anche se la voragine e' destinata ad agitare il sonno di Corradino Passera e Micciche', i veri artefici finanziari di Alicaos.

La questione di fondo e' legata alla gestione dell'azienda che Colaninno ha dovuto mettere nelle mani dell'ingegnere chimico e telefonico Rocco Sabelli (fortissimamente voluto da Micciché di banca Intesa). Per questo molisano calvo come fraticello, il vuoto d'aria rischia di essere letale. Sul suo operato Colaninno non spreca gli elogi e nell'ultima intervista ha detto semplicemente: "finora ha lavorato bene", parole fredde che confermano robuste riserve mentali.

Ci vorrebbe un colpo d'ala, un piano industriale in grado di rimettere la vecchia signora dei cieli (tale e' rimasta, con molte rughe in piu') su quella rotta della competitivita' che Sabelli e la sua squadra non riescono a trovare.

Le ultime notizie (anticipate da Dagospia il 28 luglio) riferiscono l'idea di uno "spacchettamento" e l'intenzione di creare una Compagnia low-cost con i colori di Air One. Nel bunker della Magliana ci stanno lavorando, ma Colaninno intervistato da Sky ha detto che e' un marchio importante e "prima di distruggerlo bisogna pensarci".

Per Sabelli l'Air One low-cost puo' essere il salvagente sotto il sedile, una soluzione che puo' salvargli la poltrona anche a costo di vedersi affiancato da un manager che gli tagliera' la punta delle ali.

L'uomo per questa nuova avventura e' gia stato individuato e arrivera' da Virgin, la compagnia low-cost fondata nel '96 da Richard Branson che insieme a Ryanair ha aperto nuovi mercati.

La resa dei conti tra Colaninno e Sabelli e' soltanto rinviata.

_______________________________

una cosa sicuramente vera c'è: Alitalia, la compagnia più odiata dagli italiani :asd:

Lorekon
21-08-2009, 10:57
SEMPRE PIU' IN ALTOOOOOOOOOOOOOOOOO :sofico:

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/09_agosto_19/Fiumicino_ritardi_voli-1601682251772.shtml

Aeroporti, Fiumicino primo in Europa
per ritardi e disguidi con i bagagli
Secondo i dati di Eurocontrol, oltre la metà dei voli
non è in orario. Incide il rodaggio della nuova Alitalia

Ritardo su ritardo, Fiumicino conquista il suo primato. Lo scalo romano è il primo in Europa per la poca puntualità con cui gli aerei si staccano da terra (in media, più di 20 minuti di attesa). Non solo, da record anche il tempo impiegato per la consegna dei bagagli. Come emerge dai dati raccolti dall'Eurocontrol (organizzazione europea per la sicurezza del traffico aereo), al Leonardo da Vinci oltre un decollo ogni due è in ritardo e per metà degli atterraggi si segnalano problemi nella riconsegna della valigia. A incidere sulla situazione dell'aeroporto di Roma , spiegano i tecnici, le difficoltà di rodaggio della nuova Alitalia. Non a caso, l'Enac ha già inviato ad Alitalia tre multe da duemila euro per il mancato rispetto degli standard minimi previsti per il servizio bagagli. Secondo indiscrezioni nel reparto di smistamento bagagli dell'Alitalia, nell' aeroporto romano, vi sarebbe una percentuale di assenteismo di circa il 12,5 % che inciderebbe sui ritardi di riconsegna.

L'ENAC CHIEDE PIU' POTERI PER SANZIONARE- «Purtroppo il dato di Fiumicino ci era noto - dice il presidente dell'Enac, Vito Riggio -. Lo sforzo che si sta facendo è di è quello di ridurre almeno della metà l'attuale livello di ritardi e di inadempimenti sulla riconsegna dei bagagli. L'impegno assunto da Aeroporti di Roma e dalle principali linee aeree a luglio ha cominciato a dare risultati ma non siamo ancora soddisfatti. A me dispiace che i funzionari Enac facciano le multe - aggiunge -. Ma io ho bisogno di poteri sanzionatori più intensi e consistenti come ho già chiesto da cinque anni. Aspetto che il Parlamento me li dia».

PROBLEMI AUMENTATI IN ESTATE - Gli ultimi dati, ancora informali, indicano che con l'estate è aumentato il numero dei voli di Alitalia in ritardo a Fiumicino. Sono stati puntuali il 44,1% dei voli a luglio, ed il 46,5% nei primi quindici giorni di agosto. E quanto ai bagagli, gli standard minimi del servizio di riconsegna ai passeggeri non sono stati rispettati per il 40% dei voli atterrati a luglio e per il 50% ad agosto. Da qui le prime multe dell'Enac, che ha altri casi ancora sotto esame e continua un monitoraggio. A giugno la puntualità generale a Roma Fiumicino (tutti i voli di tutte le compagnie) è stata del 59,5%. Pesa il 50,5% di puntualità dei voli della nuova Alitalia (Alitalia e Air One); la puntualità delle altre compagnie è tra il 65 ed il 70%.

IN MEDIA 20,8 MINUTI DI RITARDO - I dati ufficiali sui ritardi confermano i disagi a Fiumicino: l' Eurocontrol assegna allo scalo romano, a giugno, il primo posto in Europa per poca puntualità al decollo, con una media di 20,8 minuti per ogni volo. Subito dopo Fiumicino, figurano l'aeroporto cipriota di Larnaca e quello greco di Rodi (entrambi 20,2 minuti in media). Ma poi c'è di nuovo Roma, questa volta con l'aeroporto di Ciampino (19,3 minuti). Per trovare grandi aeroporti nella classifica degli scali con maggiori ritardi al decollo si va direttamente al nono posto per New Jork Jfk (fuori l'area di Eurocontrol, ma inserito come termine di paragone) con 17,2 minuti, poi Istanbul all'undicesimo con 15,7 minuti, Londra al dodicesimo con 15,1 minuti. Gli altri sono per lo più scali secondari, con tre aeroporti italiani: Pisa al settimo posto, Napoli al sedicesimo, Torino al diciottesimo.

ROMA-TORINO E' LA TRATTA PIU' COLPITA - Fatta eccezione per la rotta Parigi Charles de Gaulle-Istanbul, che registra il peggior dato europeo, le tratte con i maggiori ritardi a livello Ue partono tutte da Roma Fiumicino. Già al secondo posto della classifica (per un secondo) c'è Fiumicino-Torino, la rotta italiana con maggiori ritardi in partenza, 25,1 minuti in media per volo. Al terzo posto Fiumicino-Palermo (24,8 minuti), al quarto Fiumicino-Malpensa (24,6 minuti), al sesto Fiumicino-Atene (23,4 minuti), al decimo Fiumicino-Catania (19,5 minuti), al diciassettesimo Fiumicino-Venezia (17,8 minuti), al ventesimo Torino-Fiumicino (17,3 minuti).

LA CRISI DIMINUISCE LE ATTESE - Più in generale, a giugno 2009 rispetto a giugno 2008 Eurocontrol ha rilevato per gli aeroporti europei un calo del traffico dell'8%, colpa della crisi, ed una media di ritardi che considerando tutte le cause è stata di 10,4 minuti per i decolli (in calo del 24%) e 10,1 minuti per gli arrivi (-25%). Il 39,4% dei voli è decollato in ritardo, il 36,7% è stato in ritardo all'arrivo. Ma va anche registrato che a giugno in Europa il 17,1% dei voli è decollato in anticipo rispetto all'orario previsto, il 37,5% è atterrato in anticipo.

19 agosto 2009(ultima modifica: 20 agosto 2009)


http://www.corriere.it/editoriali/09_agosto_21/editoriale_alitalia_mucchetti_77ca579c-8e1a-11de-895f-00144f02aabc.shtml

La nuova Alitalia
più in ritardo della vecchia

L’estate avrebbe dovuto rilanciare la nuova Alitalia all’insegna della qualità. E invece la compagnia di bandiera, dopo il salvataggio tricolore voluto da Silvio Berlusconi, sta rendendo un servizio peggiore di prima. Gli italiani in viaggio per le vacanze avrebbero dovuto scoprire le virtù taumaturgiche della gestione privata e invece sono tentati di pensare che andava meglio quando andava peggio. L’allarme viene dal maggior aeroporto italiano, Fiumicino.

A luglio a Fiumicino la percentuale dei voli Alitalia in partenza puntuali, o con un ritardo inferiore ai 15 minuti, è scesa al 44%. Dodici mesi prima, quando la società era sull’orlo del fallimento, la percentuale di puntualità era al 50% e nel luglio 2007 al 53%. Agosto sta confermando la tendenza. E la compagnia ha ridotto del 23% i collegamenti. I velivoli restano fermi sulla pista, manca il catering, il pilota viene con un altro volo che però è in ritardo. Le scusanti di sempre. E anche peggio, se si passa al servizio bagagli.

Secondo gli standard internazionali, il 90% dei bagagli dovrebbe poter essere ritirato entro 32 minuti dall’atterraggio dei voli nazionali ed entro 42 minuti per gli internazionali. Ebbene tra il luglio 2008 e il luglio 2009 siamo scesi dal 67 al 51%. Eppure, questa volta, non c’è conflittualità sindacale. Certo, Fiumicino non è un gioiello di efficienza. Negli anni Novanta, governi ed economisti pensarono che, separando lo scalo monopolio naturale dalla compagnia di bandiera che qui aveva e ha la sua base d’armamento, si facilitasse la competizione tra i vettori a beneficio dei consumatori. E ritennero che lo si potesse vendere senza curarsi se l’acquirente pagava con soldi suoi o con quelli delle banche. Adesso scopriamo che la società Aeroporti di Roma avrebbe dovuto ultimare il molo C entro il 2005 e invece, se andrà bene, lo farà tra due anni. La sua priorità non era investire per lo sviluppo, ma spremere il limone per pagare i debiti fatti dall’acquirente per comprare le azioni. L’economia del debito non è solo un’invenzione americana.

Stiamo imparando che gestire una compagnia aerea— ma anche un grande aeroporto o, su un altro piano, la rete ferroviaria—è un mestiere terribilmente complicato, che richiede società stabili, capaci di allevare e selezionare nel tempo una classe manageriale competente. Questa è la storia di Air France e Lufthansa. O di hub come Parigi Charles de Gaulle o Francoforte e Monaco che hanno conservato legami di ferro con le compagnie nazionali. Con l’alibi della Cisl che non voleva lo straniero e della Cgil incapace di fare un accordo separato, il governo ha fatto decadere la cessione di Alitalia ad Air France, che avrebbe garantito la continuità aziendale a beneficio di creditori, dipendenti ed erario. In nome della bandiera: anche quando non conviene più. E del Nord: anche se il treno della grande Malpensa il Nord l’aveva perso da anni.

Adesso, abbiamo un’Alitalia mignon, in ritardo, con i soldi contati e Air France che comunque condiziona tutto pur avendo solo il 25%. E Fiumicino sempre al centro, ma con 85 milioni da prendere dalla liquidazione. E il ragionevole sospetto che i soci reggano il gioco contando i giorni che mancano a quando potranno finalmente vendere Alitalia ai francesi.

Massimo Mucchetti
21 agosto 2009

MadJackal
21-08-2009, 11:19
Ma piantatela, almeno è italiana! :O

Deuced
21-08-2009, 16:32
Ma piantatela, almeno è italiana! :O

certo :O almeno finquando air france non salverà il carrozzone pagandolo 4 spiccioli:quel giorno assisteremo a politici che cercheranno di convincerci che i francesi sono in fondo italiani emigrati oltralpe,ma sempre italiani restano :help:

ConteZero
21-08-2009, 16:47
Berlusconi sta già preparando l'uscita "ma non potevo sapere che sarebbe finita così, io ho fatto IL MEGLIO per salvarla".

MadJackal
21-08-2009, 17:26
certo :O almeno finquando air france non salverà il carrozzone pagandolo 4 spiccioli:quel giorno assisteremo a politici che cercheranno di convincerci che i francesi sono in fondo italiani emigrati oltralpe,ma sempre italiani restano :help:

Si, ma a quel punto non sarà più colpa di Silvio, ma di quei cattivoni comunisti che andranno al governo dopo di lui! :O

Lorekon
26-08-2009, 20:01
scusate se insisto... non riesco a levarmela dalla testa Alitalia :asd:

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/09_agosto_26/alemanno_bagagli_fulloni-1601702320263.shtml

I bagagli non arrivano, Alemanno
in balia dei disservizi a Fiumicino
Il suo volo Alitalia da Venezia, più di ora per le valigie

Un’ora abbondante in piedi davanti al nastro della riconsegna bagagli «in piedi e senza aria condizionata ». Il sindaco di Roma a braccia conserte ad attendere le valigie che non arrivavano mai, ad aspettarlo nell’auto blindata fuori dal terminal la scorta innervosita per quel ritardo imprevisto. Anche Gianni Alemanno è stato vittima del caos-bagagli che in questi giorni di pesante controesodo sta bersagliando Fiumicino, con disagi che anche ieri sono rimbalzati su altri scali, da Linate a Lamezia. Lunedì sera il primo cittadino era di ritorno da Venezia, volo Az 1474, dopo essere stato qualche giorno a Cortina. Il rientro è stato anticipato per partecipare, ieri a Roma, ai funerali di Bartolo Gallitto, 88 anni, paracadutista nella Rsi con la Decima Mas e tra i fondatori del Msi con un passato di segretario federale nella Capitale.

L’aereo Alitalia ha toccato terra alle 20.30. Assieme alla moglie Isabella Rauti, il sindaco ha atteso con pazienza l’arrivo dei bagagli. Che sono apparsi solo dopo più di un’ora, assicurati da un nastro adesivo tricolore, lo stesso usato per arrotolare gli effetti personali degli atleti durante gli spostamenti ai Mondiali di nuoto. «Mi piaceva tutto quel biancorossoverde e ho chiesto agli organizzatori se potevo averne un rotolo », ha spiegato Alemanno a qualche passeggero incuriosito che aveva notato la singolare striscia di scotch. Passato un po’ di tempo a firmare autografi e a rispondere al cellulare, il sindaco ha finito per spazientirsi come le altre centinaia di passeggeri in attesa al molo della riconsegna.

Per questo ieri, visto il ripetersi dei disagi, ha convocato un vertice in Campidoglio (la data è da fissare tra il 7 e l’8 settembre) con Adr, Enac e le società di handling che operano al Leonardo da Vinci. «Si tratta di una situazione grave che perdura da tempo — è sbottato Alemanno — e il problema riguarda anche la società di gestione degli aeroporti. L’obiettivo è mettere in campo uno sforzo comune per portare Fiumicino al rango di uno scalo intercontinentale ». A fargli eco, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo — «Roma non può permettersi disservizi nello scalo» — e il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, che parla di «sporcizia indecente nelle toilette di Fiumicino». Sotto accusa per i disagi sono gli handler che si occupano dello stivaggio. Per le tribolazioni sopportate a luglio dai viaggiatori, l’Enac (il «governo » dell’aviazione) ha fatto partire una raffica di 20 multe, per un totale 40 mila euro, alle società che operano al Leonardo da Vinci, Aviapartner, Flight Care e Alitalia Airport che da sola ne ha collezionate 10. Ma dall’ex compagnia di bandiera annunciano ricorsi contro le sanzioni.
Alessandro Fulloni
© RIPRODUZIONE RISERVATA

26 agosto 2009

(vabbè questa non è colpa dialitalia... però danneggia molto Alitalia, e soprattutto i passeggeri)

nb notare che Alemanno ha aspettato che cpaitasse a LUI per convocare la gente... non avesse volato quel giorno sarebbe tutto come prima. :muro:

EDIT levato gli asterischi

MesserWolf
26-08-2009, 20:03
SPero di cuore che fallisca ormai.

Lorekon
26-08-2009, 20:08
da La STampa (attraverso Dago, non riesco a leggere l'originale)
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-8752.htm


Alitalia perde Fiumicino: La sua quota cala al 48% (Nel luglio 2008 aveva il 55%) - come si spiega che le altre compagnie attive nell’aeroporto guadagnano passeggeri e quote? - Ieri due aerei della Cai sono decollati per Linate lasciando a terra tutte le valigie…

luigi grassia per La Stampa

Doveva essere il punto di forza della nuova Alitalia liberatasi dalla maledizione dei due «hub» e invece l'aeroporto di Fiumicino sembra il tallone d'Achille della compagnia rinata dalle sue ceneri, almeno a giudicare dai dati del traffico di luglio.

E a prima vista non si capisce perché le cose debbano andare così, visto che le altre compagnie attive nell'aeroporto romano guadagnano passeggeri e quote, tanto che Alitalia-AirOne perde la supremazia e scende sotto la metà del mercato (al 48,1% dal 55,1% che aveva nel luglio 2008). Intanto i piloti denunciano che la Cai di Colaninno e soci ha assunto 100 di loro in meno di quanto promesso, e minacciano una raffica di scioperi.

Comunque ci sono notizie positive. Nel mese di luglio i passeggeri della nuova Alitalia-AirOne aumentano sul complesso della rete, salendo a oltre 2,2 milioni (+9% rispetto a giugno) con un tasso di riempimento medio del 73% (+6%), che è un dato essenziale per la redditività del settore.

Le prenotazioni raccolte sul mercato nazionale sono state pari a 2,2 milioni e questo, secondo l'amministratore delegato Rocco Sabelli, «è un buon dato, considerato il periodo, che contribuisce a mantenere solido il portafoglio dei prossimi mesi. Tali cifre, unitamente all'andamento della prima quindicina di agosto, incoraggiano le nostre speranze di conseguire risultati buoni nel terzo trimestre».

Resta il problema di Fiumicino. Lo scorso mese, secondo i numeri in possesso delle autorità aeronautiche, i passeggeri della nuova Alitalia a Fiumicino (comparati con la sommatoria della vecchia Alitalia e di AirOne) hanno segnato un calo del 19,1% sul luglio 2008 a 1,625 milioni (comunque in miglioramento rispetto al -24,2% a 1,425 milioni del confronto fra giugno e giugno). Per quanto riguarda gli altri vettori, sempre nello scalo romano il dato da luglio a luglio ha segnato invece un incremento del 7,3% a 1,756 milioni.

Per quanto riguarda la puntualità in partenza (cioè i voli decollati con un ritardo massimo di 15 minuti) a Fiumicino dal 1° al 23 luglio il dato percentuale è pari al 53,7%, il totale di Cai (Alitalia + AirOne) è del 44,1% mentre il totale di Fiumicino senza la Cai è pari al 62,8%, cioè la nuova Alitalia abbassa la media.

Nella riconsegna del bagaglio, complessivamente i voli regolari a Fiumicino sono stati pari al 64,3%; per Cai il dato è 51% mentre senza Cai è del 69,6%.

Ieri sono continuati i problemi coi bagagli dei voli Alitalia partiti da Fiumicino per Linate. All'arrivo all'aeroporto milanese, dopo un'inutile attesa al nastro per il ritiro delle valigie, i passeggeri di due voli sono stati informati che i loro bagagli non erano stati imbarcati, sono rimasti a Fiumicino. Durante la giornata altri aerei sono arrivati a Linate con il carico incompleto.

fabio80
26-08-2009, 20:17
gh gh gh gh dai dai che presto vedremo nuove escort in tailleur verde ai lati delle strade :sofico:

Sursit
26-08-2009, 20:36
gh gh gh gh dai dai che presto vedremo nuove escort in tailleur verde ai lati delle strade :sofico:
Ma quelli che si fermeranno invece di "quanto vuoi?" potranno chiedere "quanto ci dai?" :stordita:

fabio80
26-08-2009, 20:44
Ma quelli che si fermeranno invece di "quanto vuoi?" potranno chiedere "quanto ci dai?" :stordita:

considerandone la bellezza media direi di sì

knivv
26-08-2009, 22:22
e poi ce la smollano malpensa o no? fuori dai c$%&!!!!!

Poteva esserci RyanAir già da un bel pò a Malpensa, e invece... :muro: :muro:

Lorekon
29-09-2009, 11:01
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_settembre_28/alitalia_penalizza_utenti_ministero_trasporti-1601818261576.shtml


«Il monopolio di Alitalia su Roma-Milano
penalizza gli utenti e la concorrenza»
Relazione del ministero dei Trasporti: la nuova compagnia ha il 98% degli slot tra Fiumicino e Linate

ROMA - Troppi slot tra Roma e Milano, praticamente tutti, il 98%. Impossibile per i viaggiatori scegliere, visto che Alitalia e Air One hanno il monopolio dei voli tra Fiumicino e Linate. Una situazione che scoraggia anche l'ingresso di nuovi concorrenti. Così la relazione semestrale del ministero dei Trasporti al Parlamento sullo stato del trasporto aereo.

«PROBLEMA DI CONCORRENZA» - «La posizione di monopolio di Alitalia e Air One sul mercato - evidenzia la relazione - incide sulle scelte dei consumatori. La nuova Alitalia ha il 98% degli slot tra Linate e Fiumicino e si è prospettato da più parti un problema reale di concorrenza che non permette l'entrata di nuovi operatori su tale rotta». Nel fare il punto sull'andamento dei processi di liberalizzazione del settore, i tecnici del ministero guidato da Altero Matteoli ripercorrono anche la vicenda Alitalia, dalle gare al debutto nel gennaio scorso del nuovo operatore aeronautico Alitalia-Cai.

IL TRENO - Tuttavia, a minacciare la compagnia aerea sulla tratta più remunerativa non sono altri vettori quanto il Frecciarossa. La concorrenza aereo-treno, si rileva nella relazione, è «per ora limitata al 10% del traffico aereo domestico e a poco più del 10% del traffico ferroviario ad alta velocità», ma comincia a prospettarsi sulla linea Milano-Roma «anche dal punto di vista della competizione tariffaria sui prezzi dei biglietti» scrive il dicastero. Tuttavia, per quel che resta del mercato, il vettore frutto della fusione Alitalia-Air One domina incontrastato, è il parere dei tecnici ministeriali. «Per il restante 90% del mercato - scrivono - nel trasporto aereo la gran parte delle rotte oggi operate all'interno del territorio italiano e comunitario in generale, vede la posizione dominante della nuova Alitalia».

GLI SLOT - Inoltre, la nuova norma sul congelamento degli slot del Parlamento Ue se da un lato aiuta le compagnie, di fatto però non favorisce la concorrenza, bacchettano ancora i tecnici questa volta all'indirizzo di Bruxelles. Con le nuove norme infatti, viene previsto il «congelamento» degli slot non utilizzati dalle compagnie nella stagione corrente, fino all'estate 2010, mentre in precedenza la regole permettevano alle compagnie tradizionali di mantenere gli slot da una stagione all'altra (omologa) solo se utilizzati per almeno l'80%. Questo regime «di fatto, se da un lato nel momento di crisi del sistema del trasporto aereo, costituisce certamente una garanzia per i vettori che pur avendo visto una diminuzione della domanda di traffico possono conservare le bande orarie non utilizzate, dall'altro - si legge nella Relazione - può limitare la concorrenza, mantenendo inalterata l'assegnazione delle bande orarie sugli aeroporti coordinati e non favorendo lo sviluppo della concorrenza e, come ultima conseguenza, la liberalizzazione».

LE TARIFFE -Va meglio però sulla trasparenza delle tariffe. In virtù delle «lenzuolate» dell' ex ministro Bersani, «le condizioni tariffarie devono essere chiaramente e immediatamente leggibili, con pari evidenza grafica di tutte le componenti del prezzo finale, mediante l'inclusione nella tariffa di ogni onere economico, determinabile ex ante». «Ci sorprende che, a distanza di otto mesi dalla cessione dell'ex compagnia di bandiera alla Cai, il ministero dei Trasporti sia costretto ad ammettere e stigmatizzare la posizione dominante della nuova Alitalia sulla tratta Roma-Milano», commenta Michele Meta, capogruppo Pd in Commissione Trasporti della Camera.«Tutto ciò - aggiunge - è un'altra beffa per i consumatori».

28 settembre 2009

ma che cazzo si aspettavano?
l'hanno praticamente garantito per legge il monopolio...

Onisem
29-09-2009, 11:08
Io tra un pò mi aspetto un qualche incidente come ciliegina. Ho letto cose che non mi sono molto piaciute sulla manutenzione degli aerei con il nuovo corso. Ma naturalmente poi si parlerà di tragica fatalità etc. etc. e la politica costernata esprimerà le proprie condoglianze ai familiari delle vittime lavandosene però di fatto le mani.

Lorekon
18-02-2010, 13:22
torniamo volentieri ad occuparci di Alitalia :asd:

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1644405&codiciTestate=1&sez=notfoundG&testo=alitalia&titolo=Con%20Alitalia,%20da%20Milano%20a%20New%20York%20ci%20vogliono%2016%20ore

Con Alitalia, da Milano a New York ci vogliono 16 ore

I passeggeri, anche i frequent flyer, sono abbandonati a loro stessi a Fiumicino

Da qualche settimana Alitalia non ha più un volo da Malpensa per New York. In compenso, ce ne sono due da Roma. Per cui chi vuole cercare di sostenere la compagnia nazionale o ha ricordo del miglior servizio sul Nord Atlantico, può anche commettere l'errore di partire da Linate per l'hub di Fiumicino. Non fatelo. Il vostro viaggio diventa una vera disavventura. Per evitare di arrivare a New York e non trovare i bagagli, conviene ritirarli all'arrivo dei voli nazionali. E, da qui, comincia la disavventura, nella quale il contributo dell'inefficenza di Adr, Aereoporti di Roma, è sostanziale.

Per arrivare dal terminal nazionali a quello internazionali, il T3, bisogna fare un discreto percorso fuori dall'aereoporto. Se avete bagagli consistenti, il trolly vi farà pensare di essere Felice Gismondi alla Liegi-Bastogne-Liegi, tanto incidentato è il pavé del percorso. Entrati nel T3 per salire al piano delle partenze c'è, su tutto il piano un unico ascensore che dovete condividere anche con i carichi di servizio. La coda, così, non dura mai meno di 6-7 minuti. Se pensate di essere un frequent flyer, con tessera Freccia Alata, magari Plus, e quindi pensate di poter usufruire del ceck-in riservato, scordatevelo. Per trovare la sala Freccia Alata, priva di qualsiasi segnalazione, dovete impiegare almeno 5 minuti perchè anche il banco informazioni fornisce indicazioni vaghe.

Comunque, se finalmente arrivate davanti alla mitica porta (per la cronaca, il segnale di riferimento è, di fatto, la croce verde della farmacia) non vi spaventate. È un buco angusto, con solo due operatori e, in genere, una coda lunga. Il personale è, per fortuna, gentile, anche perchè sa che il ceck-in non comprende la spedizione del bagaglio, per il quale, a operazioni concluse, verrà un giovanotto che vi inviterà a seguire (per ragioni di sicurezza) il vostro bagaglio. Il controllo bagagli a mano è a circa 250 metri. Pensando di agevolarvi, chi controlla il biglietto e il passaporto, se vede che viaggiate in business (Magnifica) vi indirizza al passaggio riservato al personale di sevizio. Ma poiché il flusso dei passeggeri con biglietto business è, di fatto, composto dal numeroso gruppo della sala Freccia alata, la coda è assai più lunga delle altre anche perché, quel passaggio, non ha il classico tubo dove scorrono i cestelli, ma solo i cestelli sopra alla macchina di controllo. Quindi non è neppure possibile prepararsi alla cerimonia di togliersi anche la cintura e le scarpe. Morale: 10-15 minuti di attesa.

Finalmente passato il controllo bagagli a mano, al vostro corpo non resta che il controllo passaporti. Dopo, come vi è stato indicato, vi attende la sala di attesa Giotto. Ma dov'è la sala Giotto? Per saperlo, può anche capitarvi di dover salire alla sala Navi, sempre di Alitalia, praticamente deserta, perché posta proprio in mezzo a decine di negozi e lontano dai gate di partenza.

La sala Giotto è davanti al gate G 11, quello del volo per New York. Per arrivarci occorre fare altri 200 metri di galleria-negozi, girare a destra e prendere la scala mobile. Quindi la navetta teleguidata che, a mo' di grande hub, vi porterà finalmente all'area GM. Ancora uno sforzo e, pur senza alcuna segnaletica, cercando conferma a qualche lavoratore Alitalia di passaggio, vi trovate di fronte alla porta della sala Giotto, si apre la porta automatica e vi può capitare di vedere qualche viaggiatore asiatico con aria spersa. Li non c'è la sala Giotto ma una piattaforma con tanti cartelli e tre porte di ascensore. Quale prendere ? E quale tasto del piano schiacciare? Signori, dopo aver salito, si scende di nuovo. Finalmente Giotto, un nome così mal utilizzato da far rigirare nella tomba il progettista del campanile del Duomo di Firenze. Comunque, finalmente, alla meta. Tempo di percorrenza: un'ora e mezzo.

Quindi per andare il mercoledì a New York da Milano, non vi resta che prendere il volo AZ delle 14,30. Partendo da Linate almeno alle 10,30. Se sommate il maggior tempo di volo da Roma per New York il vostro viaggio non dura meno di 16 ore.

No, signor presidente Roberto Colaninno; no, signor ad, Rocco Sabelli, così proprio non va. Anche i passeggeri più affezionati alla bandiera bianca rossa e verde, si stanno rompendo. Perché anche il mercoledì i milanesi e tutto il Nord Italia hanno bisogno di andare a New York. Lufthansa, con scalo a Francoforte o Monaco, fa arrivare a New York massimo in 10 ore.

Lorekon
18-02-2010, 13:24
orbene, direte voi, la colpa non è di CAI ma di ADR, che ci può fare Colaninno?

poteva scegliere la più efficiente e moderna Malpensa, che invece langue semideserta con grave danno economico della zona, posti di lavoro perduti e costose infrastrutture ormai inutili.

easyand
18-02-2010, 13:33
quella è la punta dell' iceberg...

Alitalia e la sfida alle low cost
di Antonio Bordoni

Sarebbe ormai imminente l’ufficializzazione della sfida Alitalia nei confronti delle compagnie low cost LCC). Per far ciò si ricorrerà al marchio Air One servendosi della base di Malpensa. L’idea, niente affatto originale, sarebbe quella di offrire tariffe basse, non certo a livello di pochi centesimi, fornendo però servizi maggiori rispetto a quelli "messi in vendita" dalle classiche LCC. Abbiamo detto "niente affatto originale" perché non sono stati pochi, specialmente all’avvio del fenomeno LCC, i vettori che hanno pensato che abbassando le tariffe e fornendo qualche servizio in più potevano sperare di catturare traffico e inserirsi lucrosamente nel mercato low cost. Questo modo di vedere le cose non ha niente a che spartire con il modello low cost e ricorda le esperienze di defunte compagnie quali GO o Debonair, tanto per limitarci a due nomi. La tipologia low cost - quella di successo, non quella che con estrema faciloneria qualcuno si vanta di aver adottato solo perché applica tariffe ribassate rispetto alla concorrenza o, al limite, rispetto a quelle che lo stesso vettore vendeva fino al giorno prima - è fatta di una vasta disponibilità di velivoli con cui offrire un’ampia gamma di frequenze giornaliere, avvalendosi di una struttura imprenditoriale nata come modello low cost e non trasformatasi tale attraverso alchimie societarie.
È un dato di fatto che le compagnie tradizionali sopravvivono grazie ad un mondo virtuale fatto di pseudo-fusioni o accordi marketing mentre l’intero settore si sta consolidando attorno a tre mega-poli di operatori internazionali. Se si escludono i "potentati" delle aerolinee arabe, ormai non vi è più una compagnia aerea che è in grado di mantenere da sola una solida struttura di collegamenti intorno al globo.
Anche Alitalia - non poteva essere differentemente - fa parte di una alleanza, ma dubitiamo assai che abbiano successo i suoi tentativi di volersi costruire un proprio ruolo ora che il suolo italiano, aeronauticamente parlando, ancora fuma per le ceneri delle macerie provocate da decenni di disastri causati da polemiche, indecisioni, scelte sbagliate, tagli e ritirate che hanno fatto la fortuna dei vettori stranieri.
Il peggio è alle spalle? A un anno di distanza dalla sua nascita, nessuno può metterlo in dubbio visto che Alitalia doveva chiudere e invece vola ancora. Ma non può essere questo un motivo di vanto. Il problema è piuttosto vedere quale ruolo può avere Alitalia nello scenario nel quale si muove l’aviazione commerciale. Di certo si è capito che la nuova compagnia non ha voluto puntare sull’intercontinentale, ma una volta escluso quest’ultimo rimane solo quel medio-corto raggio ormai dominato dai vettori low cost. Ed è proprio qui che Alitalia vuole lanciare la sua sfida? Contro le EasyJet e Ryanair che hanno un network diffuso e capillare, con tassi di puntualità di tutto rispetto? Sinceramente non crediamo davvero che basti offrire un panino o bevanda gratis a bordo per riguadagnare posizioni di mercato.
Di fatto compagnie come Austrian, Swiss, Brussels Airline le cui dimensioni presentano analogie con quelle di Alitalia, sono tutte entrate nell’orbita di Lufthansa. L’unica differenza fra il nostro vettore e questi è data da un mercato domestico più vasto e interessante, ma tenuto conto che non è solo su questo fronte che Alitalia potrà costruire il suo rilancio, va detto che questo particolare potrebbe invece costituire un motivo in più per essere fagocitati da un altro vettore. Molto probabilmente uno di quelli che, mentre negli anni passati Alitalia tagliava rotte internazionali, si espandeva e guadagnava posizioni. Alitalia sfida le low cost? C’è un precedente illustre in Europa di compagnia aerea "di bandiera" che ci ha provato e che, dopo essersi sottoposta a una cura dimagrante che faceva ben sperare, ha poi ricominciato a perdere alla grande. Parliamo di Aer Lingus, che a ottobre 2009 per bocca del nuovo a.d. Christoph Mueller ha annunciato il lancio di un nuovo piano che prevede risparmi per 97 milioni di euro da qui fino al 2011. E parlando di Aer Lingus va pure ricordato il salvataggio da parte di Bruxelles la quale non ha permesso a Ryanair di concludere il suo secondo tentativo di acquisto, lasciandole il controllo parziale con il 29,4 di azionariato.
Alitalia vuol cimentarsi davvero su questa strada? Buona fortuna.

Lorekon
19-03-2010, 16:33
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-14103.htm

3 - QUANTO RETICENZA PER IL BILANCIO DISASTRO DELL'ALITALIA. NESSUNO CHE HA IL CORAGGIO DI SCRIVERE CHE I VECCHI SOCI DI CAI SON PRONTI A TAGLIARE LA CORDA
C'è molto pudore e una buona dose di reticenza nei giudizi che oggi corrono sui giornali per il bilancio 2009 di Alitalia.

I risultati non sono certo esaltanti perché la Compagnia dei patrioti italiani guidata da Roberto Colaninno e Rocco Sabelli ha chiuso l'anno con una perdita di 326 milioni che provoca qualche brivido. È stato un anno difficile per tutte le compagnie aeree, ma ciò che più preoccupa i top manager della Magliana è la prospettiva del 2010 dove secondo Giovanni Bisignani, presidente della Iata, le perdite per il 2010 di tutte le compagnie potrebbero superare i 3 miliardi di dollari.

I numeri di Alitalia sono in parte confortati dall'indebitamento (799 milioni) e dalla liquidità che alla fine dell'anno era di circa 333 milioni. A leggerli con un certo affanno sono i soci di Cai, quegli uomini audaci che il Cavaliere di Palazzo Chigi e Corradino Passera nel dicembre 2008 hanno infilato come anelli nella cordata di salvataggio. Alcuni di loro hanno avuto contropartite quasi sfacciate.

Così è accaduto ad esempio per i Benetton con l'aumento delle tariffe autostradali, e per Emma Marcegaglia che si è rifatta con l'affitto di una manciata di euro che le consentirà di gestire per 40 anni il complesso turistico-alberghiero realizzato in Sardegna per il G8.

Altri sono rimasti al palo e sperano che AirFrance (azionista al 25% della società) rilevi le loro quote, ma questa è una prospettiva che si allontana sempre di più perché i francesi si stanno leccando le loro ferite. Da qui i rumors che vorrebbero i vecchi soci di Cai (oggi Alitalia) pronti a tagliare la corda.

Di questa possibile fuga ha parlato ieri a Sky Economia anche Gianni Dragoni, il giornalista del "Sole 24 Ore" più esperto di cose aeronautiche. Oggi lo stesso Dragoni firma sul "Sole 24 Ore", il quotidiano della Confindustria guidata da Emma Marcegaglia, l'articolo sulle perdite di Alitalia, ma con grande discrezione evita di parlare della fuga dei "patrioti". (Riotta vigila)

ConteZero
19-03-2010, 16:48
CAI ad orologeria!

fabio80
19-03-2010, 18:54
e io anche quest'anno passo da heathrow con british... alitalia sto cazz :cool:

nesema
19-03-2010, 19:12
e io anche quest'anno passo da heathrow con british... alitalia sto cazz :cool:

comunista al soldo del financial times.... :asd:

fabio80
19-03-2010, 19:14
comunista

:mbe: :mbe: :mbe:

Lorekon
26-05-2010, 15:09
altro giro altra corsa

oltre a inchiappettare gli italiani accollandogli i debiti della bad company, inchiappettati anche azionisti e obbligazionisti della vecchia Alitalia.
Con AirFrance al posto di CAI avrebbero preso molto di più (ma sopratutto, ZERO BAD COMPANY)

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-15926.htm
(dal FATTO QUOTIDIANO)

Ferruccio Sansa per "Il Fatto Quotidiano"

"I titoli di Stato per rimborsare gli azionisti e gli obbligazionisti Alitalia? Non ne sappiamo niente". È la risposta più frequente che si ottiene interpellando le banche. Ma ce ne sono di diverse. Alcune desolanti: "Gli azionisti della vecchia Alitalia? Poveracci". Altre appena più incoraggianti: "I titoli arriveranno, ma finora non ne sappiamo nulla".

Le cronache del salvataggio della compagnia di bandiera hanno riempito migliaia di pagine dei quotidiani: si dibatteva di italianità, di cordate, di soci stranieri. Ma di loro, degli azionisti e degli obbligazionisti della vecchia Alitalia, tutti, o quasi, si sono dimenticati.

E pensare che non si tratta di quattro gatti, ma di almeno 40 mila persone che nell'Alitalia avevano investito centinaia di milioni di euro. Gente comune che, magari ascoltando le promesse del governo, aveva puntato i propri risparmi. Una vicenda che non sembra avere uguali.

Perfino in Italia: un titolo prima "garantito" dal Governo, poi sospeso e alla fine cancellato. Con i risparmiatori che in mano si ritrovano pezzi di carta spendibili come i soldi del Monopoli (in attesa del promesso rimborso con i titoli di Stato). Che pendono dalle parole del governo e dalle mezze frasi della Borsa Italiana e del presidente della Consob, Lamberto Cardia, ormai in scadenza. Parli di azionisti Alitalia e pensi ai grandi nomi della cordata: Colaninno, Ligresti, Bellavista Caltagirone.

Ma questa è un'altra storia, la Cai non c'entra, parliamo di chi aveva nel portafogli le azioni della vecchia compagnia. Gente che non ha avuto l'imbeccata giusta per disfarsi in tempo dei titoli oppure si è fidata di chi, come Berlusconi, disse: nessun risparmiatore ci rimetterà un euro.


La storia comincia nel marzo 2008, tempo di campagna elettorale: il governo Prodi sta contrattando con Air France la vendita di Alitalia e il Cavaliere lancia il sasso nello stagno, parla di una cordata italiana. Il titolo della società agonizzante comincia un'altalena spericolata: ad aprile +18 per cento, il 28 maggio +2,25, il 3 giugno -7,1.

Così Consob e Borsa il 6 giugno decidono di sospendere il titolo. Anche per salvaguardare i risparmiatori, si dirà. Ma qui la storia prende una piega tipicamente italiana (del resto si parlava di "italianità"): la nuova compagnia decolla, più o meno, mentre la vecchia finisce nel dimenticatoio insieme con i suoi azionisti e obbligazionisti.

Il signor Carlo di Aprilia (Latina), la racconta così: "Sono un piccolo azionista, ho acquistato 10.000 azioni Alitalia dopo aver sentito in televisione Berlusconi che inneggiava a una cordata italiana e che assicurava agli azionisti una forte rivalutazione del titolo. Invece sono rimasto ingabbiato, non posso più venderle". È uno dei tanti.

Gente comune che si sfoga: "Di Cirio e Parmalat hanno parlato, giustamente, in tanti. Perché di noi azionisti e obbligazionisti Alitalia nessuno dice niente? Acquistare titoli comporta dei rischi, però qui è diverso: non ci hanno nemmeno lasciato la possibilità di vendere, magari a un prezzo di saldo".

"Di fatto ci hanno espropriato dei titoli", attacca Giovanna da Milano. Intanto passano i mesi, nel più totale disinteresse. "Nel gennaio 2009 il titolo, dopo essere stato sospeso, viene cancellato dal listino, senza spiegazioni di Cardia", racconta la senatrice Maura Leddi (Pd). Lamberto Cardia ad aprile dedica alla questione un rapido passaggio: "Va data una qualche forma di risarcimento, soprattutto agli obbligazionisti".

Alla fine, dopo l'ennesima interrogazione, il ministero dell'Economia risponde: i risparmiatori dovranno attendere fino al 31 maggio 2009 per eventuali risarcimenti. Ma il termine passa. E tutto resta in una nube di incertezza: azionisti e obbligazionisti saranno rimborsati attingendo al fondo dei conti dormienti che, racconta Leddi, "da due miliardi è passato a 800 milioni".

Intanto Franco Vecchi, presidente dell'associazione azionisti e obbligazionisti Alitalia, indica l'ordine di risarcimento: "I primi ad essere rimborsati saranno i crediti di Stato, poi ci sono i dipendenti, poi le banche, dopo gli obbligazionisti, poi vengono i fornitori e solo per ultimi gli azionisti". Tutto chiaro? Mica tanto.

I termini per presentare la domanda scadono nell'agosto 2009. Vengono anche fissate le condizioni. Che a tanti azionisti e obbligazionisti suonano come una presa in giro: "Il rimborso avverrà, se avverrà, attraverso titoli di Stato", sorride amaro Giuseppe D'Orta dell'Aduc (Associazione per la difesa degli utenti e dei consumatori). Aggiunge: "Ma così la carta straccia verrà sostituita con altra carta. Si tratterà infatti di titoli senza cedola che scadranno nel dicembre 2012, fino ad allora insomma non diventeranno denaro e non potranno essere ceduti".

Non basta. Racconta Maria Grazia, azionista torinese di Alitalia: "Il decreto prevede che i rimborsi siano arrotondati per difetto: io ho 7000 azioni Alitalia, mi spetterebbero 1.905 euro. Invece me ne daranno mille e se ne terranno 905. Lo ritengo un furto legalizzato".

"Alla fine, se tutto andrà bene, gli azionisti otterranno 0,27 euro ad azione, il 50 per cento del valore medio del titolo nell'ultimo mese di quotazione. E gli obbligazionisti il 70,9 per cento di quanto gli spettava (se fosse stata accettata l'offerta Air France avrebbero preso l'85 per cento). Con un tetto: 50 mila euro per gli azionisti, 100 mila per gli obbligazionisti", racconta l'Aduc.

Ma andrà davvero così? Le scadenze saranno rispettate? Gianluca Di Ascenzo del Codacons allarga le braccia: "Le banche non sanno ancora nulla. Regna l'incertezza più assoluta. Intanto degli azionisti e degli obbligazionisti Alitalia nessuno si ricorda più".

Lorekon
07-06-2010, 13:52
altro pezzo interessante :D

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-16227.htm

ALLARME ROSSO DOPO L'ESTERNAZIONE DI COLANINNO: ALITALIA DA RICAPITALIZZARE. I 9 FUGGIASCHI DEL CAI SONO AUMENTATI DI NUMERO MENTRE CORRADINO PASSERA TREMA ALL'IDEA DI IMPEGNARE LA SUA BANCA PER UN ALTRO SALVATAGGIO
Non è davvero piaciuta a Palazzo Chigi l'esternazione di Roberto Colaninno sull'Alitalia al Festival dell'Economia di Trento.
Quando nel pomeriggio di venerdì è salito sul palco del Teatro Sociale, l'imprenditore di Mantova aveva l'aria distesa anche se gli organizzatori gli avevano messo accanto due professori come Andrea Boitani e Carlo Scarpa che la sanno lunga sul trasporto aereo. Il presidente di Alitalia non ama gli accademici e durante una cena all'inizio di febbraio con l'Harvard Club of Italy aveva manifestato il suo disprezzo "per i professori che sanno tutto e in pratica non capiscono niente".
Nonostante la presenza dei due accademici della Cattolica e dell'università di Brescia, Colaninno non sembrava preoccupato perché era reduce dal consiglio di amministrazione di Piaggio dove in mattinata l'azienda della Vespa aveva annunciato il suo sbarco in India con un investimento di 30 milioni per produrre 150mila unità l'anno.
La sorpresa si è avuta quando parlando della Compagnia di bandiera ha detto senza mezzi termini che il vulcano islandese e la brutta congiuntura mettono a repentaglio la sopravvivenza della società salvata nel 2008 con gli audaci patrioti di Cai e di Corradino Passera (l'uomo che il "Wall Street Journal" di oggi definisce "il banchiere del Paese"). Adesso Colaninno confessa che i piani di rilancio sono in ritardo di un anno e che entro questo periodo si dovrà raggiungere il pareggio operativo "per salvare Alitalia".
Questa affermazione stride fortemente con l'ottimismo del suo braccio destro Rocco Sabelli che avrebbe dovuto partecipare al Festival di Trento, ma all'ultimo momento il suo nome è stato cancellato. Il bilancio 2009 si è chiuso con una perdita di 326 milioni (quasi 1 milione al giorno) e i debiti sfiorano gli 800 milioni, ma nonostante questi dati il tandem Colaninno-Sabelli ha sempre dato fiato alle trombe sull'efficienza e sulla puntualità.
Le parole del 66enne imprenditore che nel '99 scalò Telecom per poi rivenderla a Tronchetti Provera con il guadagno di 1,5 miliardi, sono state accolte con sorrisi ironici dai due professori Boitani e Scarpa che non hanno mai creduto al salvataggio definitivo della Compagnia. Entrambi hanno sempre detto che l'operazione più furba sarebbe stata quella di vendere la vecchia Alitalia quando AirFrance se la voleva comprare con tutti i debiti per 1,7 miliardi. Dal palco del Teatro Sociale di Trento Colaninno fa capire che sarà quasi indispensabile una nuova ricapitalizzazione rispetto ai 3 miliardi di euro scaricati sulle spalle dei contribuenti e all'impegno finanziario dei soci di Cai.
Sono questi adesso a tremare di fronte alla prospettiva di rimettere la mano al portafoglio. Quanti soldi abbiano effettivamente cacciato finora questi 20 capitani coraggiosi resta un mistero. Per chiarirlo ci vorrebbe un giornalista esperto come Gianni Dragoni del "Sole 24 Ore", lo stesso che nel 2008 ha scritto il libro "La paga dei padroni", e che giovedì scorso è apparso ad "Annozero" per scodellare i nomi dei top manager straricchi.
Resta il fatto comunque che gli "audaci" sedotti dal Cavaliere e da Corradino Passera all'inizio della loro avventura, hanno la possibilità di evitare donazioni di sangue in base al lock-up, la clausola che consente al 66% degli azionisti di tagliare la corda. Facendo la somma del 25% in mano ad AirFrance occorre trovare altri 9 soci per superare il vincolo che impedisce di prendere il largo.
Dopo l'esternazione di Colaninno nel weekend, i 9 fuggiaschi sono aumentati di numero mentre Corradino Passera trema all'idea di impegnare la sua banca per un altro salvataggio.

havanaclub83
07-06-2010, 14:21
altro pezzo interessante :D

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-16227.htm

ALLARME ROSSO DOPO L'ESTERNAZIONE DI COLANINNO: ALITALIA DA RICAPITALIZZARE. I 9 FUGGIASCHI DEL CAI SONO AUMENTATI DI NUMERO MENTRE CORRADINO PASSERA TREMA ALL'IDEA DI IMPEGNARE LA SUA BANCA PER UN ALTRO SALVATAGGIO
Non è davvero piaciuta a Palazzo Chigi l'esternazione di Roberto Colaninno sull'Alitalia al Festival dell'Economia di Trento.
Quando nel pomeriggio di venerdì è salito sul palco del Teatro Sociale, l'imprenditore di Mantova aveva l'aria distesa anche se gli organizzatori gli avevano messo accanto due professori come Andrea Boitani e Carlo Scarpa che la sanno lunga sul trasporto aereo. Il presidente di Alitalia non ama gli accademici e durante una cena all'inizio di febbraio con l'Harvard Club of Italy aveva manifestato il suo disprezzo "per i professori che sanno tutto e in pratica non capiscono niente".
Nonostante la presenza dei due accademici della Cattolica e dell'università di Brescia, Colaninno non sembrava preoccupato perché era reduce dal consiglio di amministrazione di Piaggio dove in mattinata l'azienda della Vespa aveva annunciato il suo sbarco in India con un investimento di 30 milioni per produrre 150mila unità l'anno.
La sorpresa si è avuta quando parlando della Compagnia di bandiera ha detto senza mezzi termini che il vulcano islandese e la brutta congiuntura mettono a repentaglio la sopravvivenza della società salvata nel 2008 con gli audaci patrioti di Cai e di Corradino Passera (l'uomo che il "Wall Street Journal" di oggi definisce "il banchiere del Paese"). Adesso Colaninno confessa che i piani di rilancio sono in ritardo di un anno e che entro questo periodo si dovrà raggiungere il pareggio operativo "per salvare Alitalia".
Questa affermazione stride fortemente con l'ottimismo del suo braccio destro Rocco Sabelli che avrebbe dovuto partecipare al Festival di Trento, ma all'ultimo momento il suo nome è stato cancellato. Il bilancio 2009 si è chiuso con una perdita di 326 milioni (quasi 1 milione al giorno) e i debiti sfiorano gli 800 milioni, ma nonostante questi dati il tandem Colaninno-Sabelli ha sempre dato fiato alle trombe sull'efficienza e sulla puntualità.
Le parole del 66enne imprenditore che nel '99 scalò Telecom per poi rivenderla a Tronchetti Provera con il guadagno di 1,5 miliardi, sono state accolte con sorrisi ironici dai due professori Boitani e Scarpa che non hanno mai creduto al salvataggio definitivo della Compagnia. Entrambi hanno sempre detto che l'operazione più furba sarebbe stata quella di vendere la vecchia Alitalia quando AirFrance se la voleva comprare con tutti i debiti per 1,7 miliardi. Dal palco del Teatro Sociale di Trento Colaninno fa capire che sarà quasi indispensabile una nuova ricapitalizzazione rispetto ai 3 miliardi di euro scaricati sulle spalle dei contribuenti e all'impegno finanziario dei soci di Cai.
Sono questi adesso a tremare di fronte alla prospettiva di rimettere la mano al portafoglio. Quanti soldi abbiano effettivamente cacciato finora questi 20 capitani coraggiosi resta un mistero. Per chiarirlo ci vorrebbe un giornalista esperto come Gianni Dragoni del "Sole 24 Ore", lo stesso che nel 2008 ha scritto il libro "La paga dei padroni", e che giovedì scorso è apparso ad "Annozero" per scodellare i nomi dei top manager straricchi.
Resta il fatto comunque che gli "audaci" sedotti dal Cavaliere e da Corradino Passera all'inizio della loro avventura, hanno la possibilità di evitare donazioni di sangue in base al lock-up, la clausola che consente al 66% degli azionisti di tagliare la corda. Facendo la somma del 25% in mano ad AirFrance occorre trovare altri 9 soci per superare il vincolo che impedisce di prendere il largo.
Dopo l'esternazione di Colaninno nel weekend, i 9 fuggiaschi sono aumentati di numero mentre Corradino Passera trema all'idea di impegnare la sua banca per un altro salvataggio.

Fantastico.:)
Immagino che i vertici di IntesaSanPaolo saranno sconvolti dalla felicità.:)
Dev'essere stupendo finanziare a fondo perduto un'azienda senza futuro.:D

Quando ogni banca italiana si rifiuterà di partecipare a qualsivoglia operazione di salvataggio di quel carrozzone ci sarà da divertirsi.:D I francesi e i tedeschi si faranno tante di quelle risate che si sentiranno anche a Lampedusa.

X fortuna che Fiumicino avrebbe dovuto contribuire al rilancio di Alitalia.

sparagnino
07-06-2010, 15:28
I francesi e i tedeschi si faranno tante di quelle risate che

I mangiaformaggio ed i crucchi stanno ridendo già talmente forte che gli australiani hanno chiesto di fare meno confusione.

Se lo stato italiano metterà anche solo un alito nella vicenda si rischia l'esplosione del governo tutto. E mi sa anche dei prossimi...

easyand
07-06-2010, 15:49
si nemmeno all'estero ridono però, air france e british hanno una perdita molto maggiore di alitalia, un po meglio lufthansa ma sempre in rosso di oltre cento milioni

marchigiano
07-06-2010, 23:28
altro giro altra corsa

oltre a inchiappettare gli italiani accollandogli i debiti della bad company, inchiappettati anche azionisti e obbligazionisti della vecchia Alitalia

ancora co sta storia? tutte le altre compagnie prendono molti più incentivi da enti locali che alitalia ma nessuno fiata... vedi ryanair

fabio80
07-06-2010, 23:30
I mangiaformaggio ed i crucchi stanno ridendo già talmente forte che gli australiani hanno chiesto di fare meno confusione.

Se lo stato italiano metterà anche solo un alito nella vicenda si rischia l'esplosione del governo tutto. E mi sa anche dei prossimi...

illuso, vedrai che i capitani coraggiosi verranno richiamati di nuovo... e la difesa dell'italianità vincerà contro il regno del male

marchigiano
07-06-2010, 23:32
ma te preferisci dare un milione a ryanair che è straniera o a una compagnia italiana?

fabio80
07-06-2010, 23:33
ma te preferisci dare un milione a ryanair che è straniera o a una compagnia italiana?

a nessuno dei due

Lorekon
07-06-2010, 23:33
ancora co sta storia? tutte le altre compagnie prendono molti più incentivi da enti locali che alitalia ma nessuno fiata... vedi ryanair

prendono 1,7 miliardi di €? :rolleyes:

Lorekon
07-06-2010, 23:37
ma te preferisci dare un milione a ryanair che è straniera o a una compagnia italiana?

io preferirei che decidesse il cosiddetto "libero mercato".

purtroppo però il liberismo è un concetto che viene sbandierato solo quando bisogna chiudere fabbriche o inchiappettare i lavoratori.

quando un'azienda deve fallire, diventan tutti socialdemocratici che manco in Svezia :asd:

marchigiano
07-06-2010, 23:42
prendono 1,7 miliardi di €? :rolleyes:

fai il rapporto con i voli o servizi prestati

gli incentivi ai voli li fanno per aiutare la gente per lavoro o turismo, come fanno le agevolazioni per treni e bus e traghetti

o pensate davvero che per andare in sardegna col traghetto costa solo 6€? sarà mica che lo stato ci da dietro un 50€ alla tirrenia o sardinia ferries?

IpseDixit
22-06-2010, 17:56
22/06/2010
Enac, dopo due avarie ai motori, declassa i due Airbus 330 con livrea Air One di Alitalia restringendo i parametri per il loro utilizzo con licenza etops: ora i velivoli potranno effettuare voli a una distanza massima di 60 minuti dal primo aeroporto disponibile anziché 120 minuti. Una 'prudenza' dovuta per due aeromobili, di cui uno già stato spostato sulle rotte africane per Lagos e Accra mentre il secondo è ancora a Boston per le opportune verifiche, ed è atteso in Italia non prima di venerdì. I voli transatlantici devono così esser operati dai Boeing 777 in flotta del vettore (che già volano su Los Angeles). I due Airbus 'sotto osservazione' furono acquistati da Etihad circa un anno prima del passaggio di Air One ad Alitalia.

http://www.ttgitalia.com/pagine/Restrizioni-sulla-licenza-etops-per-due-A330-Alitalia,Dettaglio001,IT,261844,Home-news.aspx

ConteZero
22-06-2010, 19:26
Ecco cosa succede a comprare in seconda mano dagli emirati arabi, altro che pagare moneta vedere cammello...

Pitonti
22-06-2010, 19:49
Ecco cosa succede a comprare in seconda mano dagli emirati arabi, altro che pagare moneta vedere cammello...

Noto che l'aeronautica non è il tuo campo

Anodaram
22-06-2010, 19:59
illuso, vedrai che i capitani coraggiosi verranno richiamati di nuovo... e la difesa dell'italianità vincerà contro il regno del male

scusa forse volevi dire:

....i capitani coraggiosi verranno richiamati di nuovo e gli verrà offerta qualche altra fetta di culo degli italiani per mandare quello che resta allo sfascio.......allo sfascio ma con il tricolore!!!

ConteZero
22-06-2010, 20:42
Noto che l'aeronautica non è il tuo campo

E l'umorismo non è il tuo

gugoXX
22-06-2010, 23:53
Mah.
Io ho trovato questo

On 12 May 2010, Alitalia released their first quarter 2010 results. Alitalia said the first quarter has been very good with an increase by 12.5% for load factor bringing the total up to 64.5%. Passengers have increased as well with notably an increase of 35% in intercontinental passengers. Losses have been narrowed down to 125 million, a 40% decrease compared to last year. Finally, on-time performances increased by 8%, in fact Alitalia has recently been nominated Europe's most punctual airline. The airline's strong point in this area is the Milan Linate-Rome route, with over 90% of flights on time

^TiGeRShArK^
22-06-2010, 23:58
e certo che gli è aumentato il traffico aereo, sto prendendo 4 voli ogni due mesi visto che non c'è il diretto.... :doh:
...quanto alla puntualità stendiamo un velo pietoso vah... :fagiano:
:asd: