alphacygni
24-07-2009, 09:07
il cliente ha deciso di non ritirare i capi lavati: «Mi conviene ricomprarli»
Stangata in tintoria: conto da 614 euro per 10 camicie, due jeans e sette T-shirt
Pessima sorpresa per un milanese all'estero: contenzioso con il titolare di una lavanderia della zona Castello
MILANO - In vacanza da amici, affida la biancheria sporca al portie*re del condominio di via Borgonuovo dove abita, perché lo aiuti a trovare una tintoria. Ma quando gli mettono in mano il conto salato preferisce abbandonare la biancheria dal tintore e rivolgersi a un avvocato. E pensare che la tinto*ria gli ha fatto anche omaggio del lavaggio di due paia di calzini. E che in calce alla fattura da «614 euro per dieci camicie, sette T-shirt e due paia di jeans», c’è scritto a chiare lettere che è omaggio anche il «servizio di presa e consegna da Milano a Varese».
E’ stato uno choc per Luca Giussani, imprenditore che da tempo si è trasferito a Mia*mi e nella sua città ritorna so*lo qualche settimana d’estate, scoprire che quelle vecchie magliette colorate era meglio ricomprarle nuove di zecca piuttosto che farle lavare e sti*rare. Al costo 30 euro l’una. Solo 3 euro meno di quanto ri*chiesto per una camicia. La tintoria, prestigioso ne*gozio in zona Castello, respin*ge ogni addebito. «Chiarire*mo davanti al giudice». I prez*zi, nel bel negozio che non sembra risentire della crisi, non saranno esposti in vista in una tabella ma l’anziana che ti accoglie alla cassa è ge*nerosa in spiegazioni: «Un completo da uomo? 74 euro. Le camicie? Non le trattia*mo».
Ma il turista Giussani chiarisce: «Quando il portiere mi ha consegnato il preventi*vo, per poco non mi è venuto un colpo. Mi sono precipitato in tintoria, ho detto che non se ne faceva più niente, che non ero disposto a pagare una simile cifra e che mi ripor*tavo via la biancheria. Ma era già lavata. Non ho avuto alter*nativa e l’ho lasciata lì. Mi co*sta meno ricomprarla nuo*va». I prezzi esposti in fattura, precisa l’avvocato, «sono die*ci volte superiori a quelle di mercato. Ma non è questo il nocciolo della questione, ab*biamo mandato la messa in mora, cioè la contestazione prezzo, perché non è autoriz*zata alcuna prestazione senza previa presa visione del pre*ventivo». Dura la reazione del titolare della lavanderia: «Cau*sa civile? Non escludiamo di andare per vie penali».
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_luglio_23/stangata_tintoria_614_euro_camicie_magliette_lavanderia-1601595448320.shtml
Quasi quasi... :sofico:
ma, seriamente: non si vergognano? :mbe:
Stangata in tintoria: conto da 614 euro per 10 camicie, due jeans e sette T-shirt
Pessima sorpresa per un milanese all'estero: contenzioso con il titolare di una lavanderia della zona Castello
MILANO - In vacanza da amici, affida la biancheria sporca al portie*re del condominio di via Borgonuovo dove abita, perché lo aiuti a trovare una tintoria. Ma quando gli mettono in mano il conto salato preferisce abbandonare la biancheria dal tintore e rivolgersi a un avvocato. E pensare che la tinto*ria gli ha fatto anche omaggio del lavaggio di due paia di calzini. E che in calce alla fattura da «614 euro per dieci camicie, sette T-shirt e due paia di jeans», c’è scritto a chiare lettere che è omaggio anche il «servizio di presa e consegna da Milano a Varese».
E’ stato uno choc per Luca Giussani, imprenditore che da tempo si è trasferito a Mia*mi e nella sua città ritorna so*lo qualche settimana d’estate, scoprire che quelle vecchie magliette colorate era meglio ricomprarle nuove di zecca piuttosto che farle lavare e sti*rare. Al costo 30 euro l’una. Solo 3 euro meno di quanto ri*chiesto per una camicia. La tintoria, prestigioso ne*gozio in zona Castello, respin*ge ogni addebito. «Chiarire*mo davanti al giudice». I prez*zi, nel bel negozio che non sembra risentire della crisi, non saranno esposti in vista in una tabella ma l’anziana che ti accoglie alla cassa è ge*nerosa in spiegazioni: «Un completo da uomo? 74 euro. Le camicie? Non le trattia*mo».
Ma il turista Giussani chiarisce: «Quando il portiere mi ha consegnato il preventi*vo, per poco non mi è venuto un colpo. Mi sono precipitato in tintoria, ho detto che non se ne faceva più niente, che non ero disposto a pagare una simile cifra e che mi ripor*tavo via la biancheria. Ma era già lavata. Non ho avuto alter*nativa e l’ho lasciata lì. Mi co*sta meno ricomprarla nuo*va». I prezzi esposti in fattura, precisa l’avvocato, «sono die*ci volte superiori a quelle di mercato. Ma non è questo il nocciolo della questione, ab*biamo mandato la messa in mora, cioè la contestazione prezzo, perché non è autoriz*zata alcuna prestazione senza previa presa visione del pre*ventivo». Dura la reazione del titolare della lavanderia: «Cau*sa civile? Non escludiamo di andare per vie penali».
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_luglio_23/stangata_tintoria_614_euro_camicie_magliette_lavanderia-1601595448320.shtml
Quasi quasi... :sofico:
ma, seriamente: non si vergognano? :mbe: