simone1980
16-07-2009, 21:09
http://lanazione.ilsole24ore.com/firenze/2009/07/16/206339-travolta_uccisa_ragazza.shtml#
L'INCHIESTA
Travolta e uccisa ragazza
Indagato l'agente che guidava l'auto
E' stato iscritto nel registro degli indagati il vigile urbano che due notti fa era alla guida dell'auto che ha travolto e ucciso Carlotta Fondelli. Dalla Procura un appello: "Chi ha visto parli". ''E' distrutto, sotto choc". Così l'avvocato Pasquale De Luca descrive lo stato d'animo del vigile
Firenze, 16 luglio 2009 - E' stato iscritto nel registro degli indagati il vigile urbano che due notti fa era alla guida dell'auto della polizia municipale che a Firenze ha travolto e ucciso Carlotta Fondelli, 18 anni, mentre era su uno scooter con il fidanzato, Edoardo Conti, 19 anni, poi ricoverato per una frattura alla gamba.
La procura di Firenze ipotizza i reati di omicidio colposo e lesioni colpose. Dalla procura è stato anche lanciato un appello affinché chi ha assistito all'incidente si presenti per fornire la propria testimonianza. ''Le modalità del fatto hanno una certa singolarità'', ha detto il procuratore Giuseppe Quattrocchi, spiegando di essere in attesa di altri atti che possano fare luce sulla dinamica dell'incidente.
''E' distrutto, sotto choc. Viene assistito da uno psicologo''. Così l'avvocato Pasquale De Luca descrive lo stato d'animo del suo assistito, il vigile urbano di 53 anni indagato per omicidio colposo per la morte di Carlotta. Il vigile, spiega De Luca, ''avverte l'immane peso di chi si sente comunque responsabile della morte di una ragazza di 18 anni, dell'irrimediabile e atroce dolore causato alla famiglia di questa. Non sa spiegarsi l'accaduto, non si dà pace. E' a totale disposizione delle autorità inquirenti, con le quali assumerà da subito un atteggiamento di piena collaborazione per ricostruire l'accaduto. Lui stesso vuole capire come sia potuto succedere, pronto ad assumersi le sue responsabilità. Ma una cosa è certa: si e' trattato di una disgrazia, di un tragico evento che non è stato voluto dal mio assistito''.
Su particolari quali lampeggianti, sirena, velocità, semaforo rosso o verde ''non possiamo allo stato dire nulla - spiega De Luca - per rispetto verso il lavoro della polizia e del pm che deve ancora interrogare il mio assistito''. ''Sull'affermazione del padre della ragazza riportata dalla stampa e secondo la quale 'è un omicidio volontario' - aggiunge il legale - posso solo dire che comprendo l'immenso dolore di un padre e lo rispetto'', mentre sull'iniziativa del sindaco di visitare la famiglia della vittima e annunciare un'indagine del Comune, ''trovo apprezzabile - spiega De Luca - la prontezza di Matteo Renzi nel dare un segno concreto che disgrazie di questa portata riguardano la città intera e che l'accertamento della verità costituisce un bene comunitario''.
Intanto, i funerali di Carlotta dovrebbero svolgersi sabato mattina, nella chiesa dei Sette Santi, dove è allestita la camera ardente.
CARLOTTA Fondelli aveva 18 anni. Era una bellissima ragazza, con una sorella gemella, Flavia, e una vita davanti, fatta di momenti spensierati e di impegno per affermarsi. Carlotta non c’è più. E’ stata dichiarata morta alle 19.30 di ieri sera, dopo che i genitori avevano autorizzato l’espianto degli organi. La sua vita, le sue speranze, sono state spazzate via l’altra sera intorno a mezzanotte, mentre viaggiava all’incrocio tra via Fra Giovanni Angelico e viale Amendola col suo fidanzato, il diciannovenne Edoardo Conti, a bordo di uno scooter Honda Sh 125. Un impatto terribile con un’auto civetta della polizia municipale fiorentina, e una dinamica ancora tutta da capire. Ieri, intorno a mezzogiorno, i medici di Careggi hanno avviato le procedure per l’accertamento di morte cerebrale della diciottenne, alla presenza dei familiari, distrutti dal dolore ma con tanta voglia di arrivare fino in fondo alla questione.
http://lanazione.ilsole24ore.com/firenze/2009/07/16/206234-hanno_ammazzata.shtml
"Me l’hanno ammazzata
devono pagare tutto"
«Me l’hanno ammazzata — ha detto il padre Luca — Carlotta era bionda e bellissima, sfilava come modella. Questo è un omicidio volontario. L’agente che era al volante della macchina che ha ucciso mia figlia è responsabile. Credo andasse a 100 all’ora; da quello che mi hanno detto è passato all’incrocio mentre il semaforo era rosso e ha travolto il motorino che è finito a una ventina di metri. Il corpo di mia figlia, straziato, era a 14 metri. Mi hanno detto che quando l’agente è sceso dalla macchina, prima di vedere cosa era successo, si sarebbe preoccupato di sistemare il lampeggiante sul tettuccio. Abbiamo già preso un avvocato perché voglio giustizia».
Mentre i medici avevano avviato l’accertamento di morte, al terzo piano del Cto, il fidanzato Edoardo non conosceva ancora l’epilogo della tragedia. Ma sulla dinamica dell’incidente le idee invece erano chiare: «Ho attraversato l’incrocio — ha detto dal letto d’ospedale — avevo il semaforo verde. Poi ho sentito il suono di una sirena che partiva, una volta sola. Subito dopo siamo stati travolti, abbiamo gridato forte. Non ho potuto fare niente». L’incidente è successo intorno alla mezzanotte dell’altra sera. Lo scooter con i due ragazzi a bordo proveniva da via Fra Giovanni Angelico. L’auto della polizia municipale invece era sul viale Amendola. Alla guida c’era un agente di 53 anni, che avrebbe portato altri due colleghi e una donna fermata poco prima. Le certezze si bloccano qui. Toccherà al pubblico ministero, Massimo Lastrucci, accertare l’esatta dinamica dell’incidente. Secondo il codice della strada però, l’uso dei dispositivi di segnalazione acustica e luminosa non esime dal rispetto della segnaletica, e quindi anche dei semafori. E sulla sirena bitonale, questa non può essere disgiunta dal lampeggiante. Attivato uno, deve andare anche l’altra. C’è un precedente analogo verificatosi anni addietro. Allora l’agente coinvolto nella vicenda, fu condannato per omicidio colposo con sentenza passata in giudicato.
CONDANNE e risarcimenti, non restituiranno comunque Carlotta ai suoi affetti. Ai suoi amici del quarto anno del liceo di Santa Marta, ai militanti di Azione Giovani coi quali era andata a distribuire volantini per la campagna elettorale appena finita. Un destino malvagio l’aspettava a quell’incrocio. Ma ora più che mai resta una verità da accertare per rendere giustizia a una famiglia. La stessa che chiedono anche gli amici della ragazza in collegamento su Facebook. Ieri, durante tutta la giornata, si sono susseguiti numerosi messaggi, anche molto crudi. «Non ho parole... la vita è ingiusta... mi dispiace...» scrive Debora. «E’ un disastro... ci sarà giustizia per tutti...» aggiunge Edoardo. E ancora, «siamo appesi al filo del destino» e «non ho parole... Dio continua a portarci via amici e amiche... ragazzi così giovani... io non so più a cosa credere!!!».
Vediamo a quest'altro intelligentone a quanto lo condannano.
Ma si sentono invincibili per il fatto di avere una divisa?
L'INCHIESTA
Travolta e uccisa ragazza
Indagato l'agente che guidava l'auto
E' stato iscritto nel registro degli indagati il vigile urbano che due notti fa era alla guida dell'auto che ha travolto e ucciso Carlotta Fondelli. Dalla Procura un appello: "Chi ha visto parli". ''E' distrutto, sotto choc". Così l'avvocato Pasquale De Luca descrive lo stato d'animo del vigile
Firenze, 16 luglio 2009 - E' stato iscritto nel registro degli indagati il vigile urbano che due notti fa era alla guida dell'auto della polizia municipale che a Firenze ha travolto e ucciso Carlotta Fondelli, 18 anni, mentre era su uno scooter con il fidanzato, Edoardo Conti, 19 anni, poi ricoverato per una frattura alla gamba.
La procura di Firenze ipotizza i reati di omicidio colposo e lesioni colpose. Dalla procura è stato anche lanciato un appello affinché chi ha assistito all'incidente si presenti per fornire la propria testimonianza. ''Le modalità del fatto hanno una certa singolarità'', ha detto il procuratore Giuseppe Quattrocchi, spiegando di essere in attesa di altri atti che possano fare luce sulla dinamica dell'incidente.
''E' distrutto, sotto choc. Viene assistito da uno psicologo''. Così l'avvocato Pasquale De Luca descrive lo stato d'animo del suo assistito, il vigile urbano di 53 anni indagato per omicidio colposo per la morte di Carlotta. Il vigile, spiega De Luca, ''avverte l'immane peso di chi si sente comunque responsabile della morte di una ragazza di 18 anni, dell'irrimediabile e atroce dolore causato alla famiglia di questa. Non sa spiegarsi l'accaduto, non si dà pace. E' a totale disposizione delle autorità inquirenti, con le quali assumerà da subito un atteggiamento di piena collaborazione per ricostruire l'accaduto. Lui stesso vuole capire come sia potuto succedere, pronto ad assumersi le sue responsabilità. Ma una cosa è certa: si e' trattato di una disgrazia, di un tragico evento che non è stato voluto dal mio assistito''.
Su particolari quali lampeggianti, sirena, velocità, semaforo rosso o verde ''non possiamo allo stato dire nulla - spiega De Luca - per rispetto verso il lavoro della polizia e del pm che deve ancora interrogare il mio assistito''. ''Sull'affermazione del padre della ragazza riportata dalla stampa e secondo la quale 'è un omicidio volontario' - aggiunge il legale - posso solo dire che comprendo l'immenso dolore di un padre e lo rispetto'', mentre sull'iniziativa del sindaco di visitare la famiglia della vittima e annunciare un'indagine del Comune, ''trovo apprezzabile - spiega De Luca - la prontezza di Matteo Renzi nel dare un segno concreto che disgrazie di questa portata riguardano la città intera e che l'accertamento della verità costituisce un bene comunitario''.
Intanto, i funerali di Carlotta dovrebbero svolgersi sabato mattina, nella chiesa dei Sette Santi, dove è allestita la camera ardente.
CARLOTTA Fondelli aveva 18 anni. Era una bellissima ragazza, con una sorella gemella, Flavia, e una vita davanti, fatta di momenti spensierati e di impegno per affermarsi. Carlotta non c’è più. E’ stata dichiarata morta alle 19.30 di ieri sera, dopo che i genitori avevano autorizzato l’espianto degli organi. La sua vita, le sue speranze, sono state spazzate via l’altra sera intorno a mezzanotte, mentre viaggiava all’incrocio tra via Fra Giovanni Angelico e viale Amendola col suo fidanzato, il diciannovenne Edoardo Conti, a bordo di uno scooter Honda Sh 125. Un impatto terribile con un’auto civetta della polizia municipale fiorentina, e una dinamica ancora tutta da capire. Ieri, intorno a mezzogiorno, i medici di Careggi hanno avviato le procedure per l’accertamento di morte cerebrale della diciottenne, alla presenza dei familiari, distrutti dal dolore ma con tanta voglia di arrivare fino in fondo alla questione.
http://lanazione.ilsole24ore.com/firenze/2009/07/16/206234-hanno_ammazzata.shtml
"Me l’hanno ammazzata
devono pagare tutto"
«Me l’hanno ammazzata — ha detto il padre Luca — Carlotta era bionda e bellissima, sfilava come modella. Questo è un omicidio volontario. L’agente che era al volante della macchina che ha ucciso mia figlia è responsabile. Credo andasse a 100 all’ora; da quello che mi hanno detto è passato all’incrocio mentre il semaforo era rosso e ha travolto il motorino che è finito a una ventina di metri. Il corpo di mia figlia, straziato, era a 14 metri. Mi hanno detto che quando l’agente è sceso dalla macchina, prima di vedere cosa era successo, si sarebbe preoccupato di sistemare il lampeggiante sul tettuccio. Abbiamo già preso un avvocato perché voglio giustizia».
Mentre i medici avevano avviato l’accertamento di morte, al terzo piano del Cto, il fidanzato Edoardo non conosceva ancora l’epilogo della tragedia. Ma sulla dinamica dell’incidente le idee invece erano chiare: «Ho attraversato l’incrocio — ha detto dal letto d’ospedale — avevo il semaforo verde. Poi ho sentito il suono di una sirena che partiva, una volta sola. Subito dopo siamo stati travolti, abbiamo gridato forte. Non ho potuto fare niente». L’incidente è successo intorno alla mezzanotte dell’altra sera. Lo scooter con i due ragazzi a bordo proveniva da via Fra Giovanni Angelico. L’auto della polizia municipale invece era sul viale Amendola. Alla guida c’era un agente di 53 anni, che avrebbe portato altri due colleghi e una donna fermata poco prima. Le certezze si bloccano qui. Toccherà al pubblico ministero, Massimo Lastrucci, accertare l’esatta dinamica dell’incidente. Secondo il codice della strada però, l’uso dei dispositivi di segnalazione acustica e luminosa non esime dal rispetto della segnaletica, e quindi anche dei semafori. E sulla sirena bitonale, questa non può essere disgiunta dal lampeggiante. Attivato uno, deve andare anche l’altra. C’è un precedente analogo verificatosi anni addietro. Allora l’agente coinvolto nella vicenda, fu condannato per omicidio colposo con sentenza passata in giudicato.
CONDANNE e risarcimenti, non restituiranno comunque Carlotta ai suoi affetti. Ai suoi amici del quarto anno del liceo di Santa Marta, ai militanti di Azione Giovani coi quali era andata a distribuire volantini per la campagna elettorale appena finita. Un destino malvagio l’aspettava a quell’incrocio. Ma ora più che mai resta una verità da accertare per rendere giustizia a una famiglia. La stessa che chiedono anche gli amici della ragazza in collegamento su Facebook. Ieri, durante tutta la giornata, si sono susseguiti numerosi messaggi, anche molto crudi. «Non ho parole... la vita è ingiusta... mi dispiace...» scrive Debora. «E’ un disastro... ci sarà giustizia per tutti...» aggiunge Edoardo. E ancora, «siamo appesi al filo del destino» e «non ho parole... Dio continua a portarci via amici e amiche... ragazzi così giovani... io non so più a cosa credere!!!».
Vediamo a quest'altro intelligentone a quanto lo condannano.
Ma si sentono invincibili per il fatto di avere una divisa?