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View Full Version : Tour de France 2009


teogros
07-07-2009, 18:48
Iniziamo, anche se in ritardo!

Armstrong re della cronosquadre, Cancellara salvo per 22 centesimi
L'Astana del texano vince la quarta tappa del Tour. Lance raggiunge al comando lo svizzero che però conserva la maglia gialla grazie al conteggio dei centesimi della cronometro individuale di Montecarlo

MONTPELLIER, 7 luglio 2009 - L'Astana di Armstrong e Contador vince la cronometro a squadre di 39 km con partenza e arrivo a Montpellier, quarta tappa del Tour de France. Il 37enne texano recupera i 40'' di distacco che aveva da Cancellara: il sette volte vincitore del Tour è allo stesso in tempo in classifica dello svizzero, che mantiene la maglia gialla grazie al conteggio dei centesimi della prima cronometro, quella di Montecarlo: è avanti di 22 centesimi. Al secondo posto della tappa la Garmin di Vandevelde. Buon quarto posto dell'italiana Liquigas, che ha in Kreuziger e Nibali gli uomini classifica, e in Bennati l'uomo per gli sprint: battuta di un secondo la Columbia di Mark Cavendish. Sastre perde oltre un minuto, Evans e Menchov oltre due minuti.

Cadute — Il tracciato della cronometro si dimostra subito temibile: su una delle prime curve in partenza cadono il vincitore del Giro d'Italia Menchov e l'iridato Ballan. Nel complesso sono quasi una quindicina le cadute, complice una strada stretta in molti punti e con un asfalto non completamente rifatto: polemiche da parte di alcuni corridori. Fra i più sfortunati Marzio Bruseghin, che infila la terza caduta in tre giorni.


Daje Lance! :cool:

teogros
07-07-2009, 20:56
"Nessun rimpianto, questo è lo sport"
Lance Armstrong non si dispera per i 22 centesimi che gli hanno impedito di vestire il giallo: "Certo, dispiace. ma abbiamo dato tutto: magari ci sarà un'altra maglia gialla nel mio futuro". "Io e Contador? Ci sono due tipi di capitano: il primo è il più forte. Il secondo è il più esperto, il più vecchio, quello in cui i compagni hanno più fiducia: e quello sono io"

MONTPELLIER (Francia) , 7 luglio 2009 - Lance Armstrong: questa tappa, comunque, è sua. E lui lo sa. Sale sul podio e sul palco. Esulta, celebra, festeggia. Poi parla.

Armstrong, deluso?
"Secondo a pari merito. Ma anche questo è il ciclismo, anche questo è il Tour, anche questo è la natura dello sport".

Il Tour?
"Troppi giornalisti sono qui solo per scrivere solo di doping. E dimenticano che il bello del ciclismo sta nelle prestazioni. La nostra, oggi, è stata perfetta".

Rimpianti?
"Nessun rimpianto. Abbiamo dato tutto, perduto due compagni per strada come previsto. Il percorso era difficile, l’asfalto brutto, certe curve pericolose. Sfiorare la maglia gialla per così poco, quasi niente, è un dispiacere, ma la corsa è lunga, magari ci sarà un’altra maglia gialla nel mio futuro".

Patrice Clerc, l’ex presidente dell’Aso, la società che organizza il Tour, aveva detto che con il suo ritorno sarebbero ritornati anche i dubbi nel gruppo.
"Mi chiedo, e vi chiedo: perché il Tour, da quando me ne sono andato, ha avuto una situazione perfetta? Io so che dovunque, in qualsiasi azienda, in qualsiasi industria, quando le cose vanno male o sono sporche, si cambia il boss. Mi dispiace che adesso lui sia senza lavoro, ma io sono qui".

Si aspettava la maglia gialla?
"Lo confesso: 12 mesi fa avrei detto sì, perché pensavo che sarebbe stato facile. Sei mesi fa avrei detto no, e avrei detto no anche durante il Giro, perché non pensavo che sarebbe stato così duro. E ho mancato di rispetto a Sastre, quando ho detto, ed è stato scritto, che il Tour che lui ha vinto nel 2008 è stato uno scherzo. Ora sono più realistico, e considero il livello molto più alto di quello che immaginavo".

E’ un Tour più eccitante di quello degli ultimi anni, quando lei non c’era?
"Devo essere onesto, non ho prestato molta attenzione agli ultimi Tour. La tappa di ieri è stata eccitante. Si è parlato fin troppo di tattiche, di giochi, di imboscate... La domanda giusta non era: perché eri là davanti? La domanda giusta era: perché nessuno degli otto pretendenti al Tour era là davanti? Ma il ciclismo è una ruota, domani può girare tutto, e la gente potrà dire: ehi, ragazzo, che ti è successo? Non so come andrà a finire il Tour, so che finirà sul Mont Ventoux, e so che sarà un grande Tour".

Venerdì il primo arrivo in salita. Che cosa succederà?
"Il primo giorno di montagne sarò ancora fra i corridori protetti e difesi dalla squadra. Altre squadre avranno interesse ad attaccare. Dopo quell’arrivo ad Andorra-Arcalis, le cose saranno diverse. Dovremo parlarne anche noi".

Oggi, nella crono di Montpellier, com’è stato deciso l’ordine dei corridori dell’Astana?
"Settimane fa abbiamo visto il percorso. Ho chiesto a Bruyneel: ’Johann, quale sarà l’ordine?’. E lui mi ha dato un ordine. Poi quell’ordine è completamente cambiato per le diverse situazioni di corsa. Ma su quell’ordine io non ho avuto voce. E lui, Bruyneel, come al solito, ha avuto ragione". .

Armstrong, chi è il vostro capitano?
"Ci sono due diversi modi d’intendere il capitano. Il primo: il più forte. Il secondo: il più esperto, il più vecchio, quello in cui i compagni hanno più fiducia. E quello sono io. Prima della cronosquadre ho detto a Contador: ’Alberto, penso che vinceremo, ma dovremo fare una corsa perfetta. E oggi il Tour per qualcuno finirà. E così è stato".