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View Full Version : Formazione: quanto spende la Sicilia


dantes76
01-07-2009, 21:13
Formazione: quanto spende la Sicilia
oggi, 01 luglio 2009 19:58
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Già l’anno scorso era stato esaminato il settore della formazione professionale, stante il rilievo che riveste per i soggetti che coinvolge, per gli obiettivi che si propone di realizzare e per le risorse finanziarie che utilizza.



I risultati dello scorso anno, relativi all’esercizio 2007, vengono oggi raffrontati con quelli dell’esercizio 2008, onde coglierne analogie o differenze.



Nel 2007 risultavano finanziati 519 progett, nel corso del 2008 sono stati autorizzati 891 progetti, con un incremento di oltre il 71%. Di detti progetti, 473 sono stati finanziati con fondi statali, 31 con fondi dell’Unione europea e 387 con fondi della Regione siciliana. Nel 2007, a fronte di 519 progetti, furono avviati n. 3.069 corsi, cui risultarono iscritti n. 46.035 studenti.



Nel 2008 risultano attivati 2.514 corsi con 31.918 iscritti. Nel 2008 sono stati effettuati pagamenti per complessive 362.896.566,99 euro (nel 2007 i pagamenti erano ammontati a 302.945.780,48). Si è speso, quindi, circa 60 milioni di euro in più, pari a +20%, mentre curiosamente è diminuito sia il numero dei corsi (- 18%) che il numero degli iscritti (- 30,6%). La logica sottesa alle autorizzazioni dei vari progetti dovrebbe essere quella dell’inserimento nel mondo del lavoro dei corsisti qualificati, ma, come evidenziato lo scorso anno, non risulta che il Dipartimento preposto effettui specifiche e mirate ricerche per valutare preventivamente le esigenze del mercato del lavoro e la probabilità di inserimento dei giovani una volta concluso il corso, laddove l’indagine di mercato dovrebbe essere non solo preliminare, ma anche condizionante al fine di rilasciare i relativi nulla osta al finanziamento dei progetti proposti.



Nel 2008 non sono emersi significativi segnali di cambiamento di tale politica rispetto all’anno precedente, essendo la programmazione di fatto lasciata all’iniziativa degli enti gestori dei corsi. Nel 2008 risultano effettuati dal Dipartimento Formazione Professionale della Regione rilevazioni sui risultati occupazionali conseguenti agli interventi realizzati negli anni formativi precedenti.



L’indagine è stata fatta a campione ed ha interessato 2.324 allievi iscritti a 141 corsi di formazione professionali iniziati nel 2006. I risultati vanno presi, ovviamente, con cautela, in primo luogo, perché riguardano un campione percentualmente molto limitato dei corsi finanziati e dei relativi iscritti e, in secondo luogo, perché risultano estrapolati da interviste effettuate e realizzate dagli stessi enti di formazione senza alcuna verifica o controverifica da parte del Dipartimento regionale.



In pratica, il Dipartimento regionale non effettua gli accertamenti in proprio, ma li delega agli stessi soggetti che organizzano i corsi, senza poi verificarne l’attendibilità.



Nonostante le predette riserve e perplessità, i dati ricavati sono emblematici: dei 2.324 iscritti ai 141 corsi risultano avere completato il percorso formativo solo 1.641 allievi; di essi soltanto 196 risultano avere ottenuto un lavoro in mansioni definite “coerenti”.



Per essere chiari, circa il 30% degli allievi si ritira prima della fine del corso, per cui in definitiva a ciascun corso partecipano in media appena 11,6 discenti: per fare un paragone con la scuola pubblica, negli Istituti di II grado statali una classe non può essere attivata se non vi sono almeno 27 studenti, numero che può arrivare anche a 30, mentre in Sicilia è ritenuto normale che un corso di formazione sia frequentato in media da 11 allievi.



Dei predetti pochi frequentanti, in media solo 1 studente e mezzo per corso ottiene un lavoro per giunta definito “coerente”, che sarebbe un eufemismo per dire che si tratta di lavoro affine, ma non proprio ottenuto “spendendo” la qualifica conseguita attraverso il corso di formazione.



Se si considera, però, che ciascun corso costa in media 108 mila euro, ne discende che ciascun frequentante costa ai contribuenti 9.391,00 euro; nella scuola statale siciliana uno studente, nell’ultimo anno scolastico, è costato quasi il 50% in meno, per l’esattezza 6.384,31 euro.



Se poi si prendono in considerazione coloro che trovano un posto di lavoro, sia pure “coerente”, si ricava che l’effettivo avviamento al lavoro di un singolo giovane attraverso la formazione professionale siciliana grava sulle tasche dei contribuenti per ben 72.000 euro, non so fino a che punto ne valga la pena.



A tutto ciò si aggiunge che non si sa con quali criteri e attraverso quali selezioni vengono reclutati i docenti dei corsi a garanzia della loro professionalità; non sembra, però, che vengano predisposte apposite graduatorie come nella scuola pubblica, e non si comprende la ragione della differenza dal momento che anche i docenti dei corsi di formazione professionale vengono pur sempre pagati con soldi pubblici.



Torno a ripetere la stessa domanda fatta lo scorso anno: cui prodest? A chi giovano i corsi di formazione professionale? Certamente giovano poco a chi li frequenta.


http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/56610/formazione-quanto-spende-sicilia.htm