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View Full Version : [3d unificati] RICOSTRUZIONE ABRUZZO: Spunta uomo legato al prestanome di Ciancimino


Ser21
29-06-2009, 08:22
Abruzzo, l'uomo che ha avviato i lavori è legato ai prestanome di Ciancimino
L'Aquila, le amicizie pericolose
all'ombra della prima new town
dal nostro inviato ATTILIO BOLZONI

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/cronaca/sisma-aquila-12/inchiesta-bolzoni/inchiesta-bolzoni.html




L'AQUILA - Nel primo cantiere aperto per ricostruire L'Aquila c'è un'impronta siciliana. L'ha lasciata un socio di soci poco rispettabili, uno che era in affari con personaggi finiti in indagini di alta mafia.

I primi lavori del dopo terremoto sono andati a un imprenditore abruzzese in collegamento con prestanome che riciclavano, qui a Tagliacozzo, il "tesoro" di Vito Ciancimino.

Comincia da questa traccia e con questa ombra la "rinascita" dell'Abruzzo devastato dalla grande scossa del 6 aprile 2009. Comincia ufficialmente con un caso da manuale, una vicenda di subappalti e di movimento terra, di incastri societari sospetti. Tutto quello che leggerete di seguito è diventato da qualche giorno "materia d'indagine" - un'informativa è stata trasmessa dalla polizia giudiziaria alla procura nazionale antimafia - ma l'intreccio era già rivelato in ogni suo dettaglio da carte e atti di pubblico accesso.

Partiamo dall'inizio. Dai fatti, dai luoghi e dai nomi di tutti i protagonisti e dei comprimari di questo primo lavoro per il terremoto d'Abruzzo. Partiamo dalla statale 17, la strada tortuosa e alberata che dall'Aquila passa per Onna, il paese che non c'è più, il paese spazzato via alle 3,32 di quasi ottanta notti fa. È qui, sotto la collina di Bazzano, dove sorgerà la prima delle venti "piccole città" promesse da Berlusconi agli aquilani per la fine di novembre - sono le famose casette, i 4500 alloggi per ospitare fra i 13 mila e i 15 mila sfollati - che è stato dato il via in pompa magna alla grande ricostruzione. È qui che sarà costruita la prima "new town". È qui che hanno alzato il primo cartello: "Lavori relativi agli scavi e ai movimenti di terra lotto Ts". Ed è qui che l'imprenditore Dante Di Marco, alla fine di maggio, ha cominciato a spianare la collina con le sue ruspe e i suoi bulldozer. Così si chiama l'amico degli amici siciliani che nascondevano in Abruzzo i soldi di don Vito, l'ex sindaco mafioso di Palermo.

Dante Di Marco ha 70 anni, ha amicizie importanti in tutto l'Abruzzo, è residente a Carsoli che è un piccolo paese fra l'Aquila e Roma. L'appalto per rosicchiare la collina di Bazzano e sistemare una grande piattaforma di cemento - è là sopra che costruiranno quelle casette sostenute dai pilastri antisismici - è stato aggiudicato da un'"associazione temporanea di imprese". La capogruppo era la "Prs, produzione e servizi srl" di Avezzano, la seconda ditta era la "Idio Ridolfi e figli srl" (anch'essa di Avezzano, sta partecipando anche ai lavori per la ristrutturazione per il G 8 dell'aeroporto di Preturo), la terza era la "Codisab" di Carsoli, la quarta era l'impresa "Ing. Emilio e Paolo Salsiccia srl" di Tagliacozzo e la quinta l'"Impresa Di Marco srl" con sede a Carsoli, in via Tiburtina Valeria km 70.

L'impresa Di Marco è stata costituita nel 1993, ha una ventina di dipendenti e un capitale sociale di 130 mila euro, l'amministratore unico è Dante Di Marco (gli altri soci sono il figlio Gennarino e la figlia Eleana), la ditta non è mai stata coinvolta direttamente in indagini antimafia ma il suo amministratore unico - Dante - risulta come socio fondatore della "Marsica Plastica srl" con sede a Carsoli, sempre in via Tiburtina Valeria km 70. È questo il punto centrale della storia sul primo appalto del terremoto: un socio della "Marsica Plastica srl" ha praticamente inaugurato la ricostruzione.

Quest'impresa, la "Marsica Plastica srl", è molto nota agli investigatori dell'Aquila e anche a quelli di Palermo. È nata il 22 settembre del 2006 nello studio del notaio Filippo Rauccio di Avezzano. Tra i soci di Dante Di Marco c'era l'abruzzese Achille Ricci, arrestato tre settimane prima del terremoto per avere occultato i soldi di Vito Ciancimino in un villaggio turistico a Tagliacozzo. C'era Giuseppe Italiano (il nome di suo fratello Luigi è stato trovato in uno dei "pizzini" del boss Antonino Giuffrè quando era ancora latitante), che è un ingegnere palermitano in affari di gas con Massimo Ciancimino. C'era anche Ermelinda Di Stefano, la moglie del commercialista siciliano Gianni Lapis, il regista degli investimenti del "tesoro" di Ciancimino fuori dalla Sicilia.

Il 22 settembre del 2006, nello studio dello stesso notaio di Avezzano Filippo Rauccio, era stata costituita anche un'altra società, l'"Ecologica Abruzzi srl". Fra i suoi soci ci sono ancora alcuni della "Marsica Plastica srl" (la moglie di Lapis e il palermitano Giuseppe Italiano per esempio) e poi anche Nino Zangari, un altro imprenditore abruzzese arrestato il 16 marzo del 2009 per il riciclaggio del famigerato "tesoro" di don Vito. Erano due società, la "Marsica Plastica" e l'"Ecologica Abruzzo", che con la "Ricci e Zangari srl" - se non ci fosse stata un'inchiesta del Gico della finanza e i successivi arresti - avrebbero dovuto operare per la produzione di energia, lo smaltimento rifiuti, nel settore della metanizzazione. Un labirinto di sigle, patti, commerci, incroci. Tutto era stata pianificato qualche anno fa. E tutto alla luce del sole.

Ecco come ricostruisce le cose Dante Di Marco, l'imprenditore che ha vinto il primo sub appalto per la ricostrizione dell'Aquila: "Ho presentato una regolare domanda per accreditarmi ai lavori di Bazzano e sono entrato nel consorzio di imprese, che cosa c'è di tanto strano?". A proposito dei suoi vecchi soci siciliani ricorda: "Quella gente io nemmeno la conoscevo, mi ci sono ritrovato in società così, per fare il mio lavoro di movimento terra". E consiglia: "Chiedete in giro chi è Dante Di Marco, tutti diranno la stessa cosa: uno che pensa solo a lavorare con tutti quelli che vogliono lavorare con lui".

Proprio con tutti. Dante Di Marco ha una piccola impresa, tanti lavori e tantissimi amici in Abruzzo. È entrato in società non soltanto con i siciliani amici di Ciancimino ma anche con Ermanno Piccone, padre di Filippo, senatore della repubblica e coordinatore regionale del Pdl. Sono insieme dal 2006 - e con loro c'è pure il parlamentare del Pdl Sabatino Aracu, sotto inchiesta a Pescara, accusato di avere intascato tangenti per appalti sanitari - nella "Rivalutazione Trara srl", quella ha comprato alla periferia di Avezzano 26 ettari di terreno e un antico zuccherificio per trasformarlo in un termovalorizzatore. Fili che si mescolano, finanziamenti, compartecipazioni, una ragnatela. E appalti. Come quello di Bazzano, l'opera prima della ricostruzione. Per il governo Berlusconi è la splendente vetrina del dopo terremoto in Abruzzo. Per Dante Di Marco da Carsoli, socio dei soci dei Ciancimino, era un'occasione da non perdere.

(29 giugno 2009)


Iniziamo bene ma d'altronde qualcuno di voi aveva dubbi sulla sicura evoluzione della vicenda ricostruzione ?

Poi quando crollerà la prossima palazzina fatta di materiale scadente,tutti a gridare allo scandalo....pidiellini per primi.

Che paese.

zio.luciano
29-06-2009, 08:40
Nessun dubbio purtroppo, già dalle prime ore del 6/4/'09 :(

Ma almeno i nomi stanno uscendo alla luce...

ConteZero
29-06-2009, 08:49
La speranza è che gli abitanti invece di affidarsi a questa gente (ed ai piani governativi) si ricostruiscano le case "in proprio", tenendo fuori strani figuri.

zio.luciano
29-06-2009, 09:11
La speranza è che gli abitanti invece di affidarsi a questa gente (ed ai piani governativi) si ricostruiscano le case "in proprio", tenendo fuori strani figuri.

Questa sarebbe la soluzione ideale, ma è fortemente ostacolata da chi sta in alto. Di fatto, il comune è esautorato di qualsiasi potere....per capirci, dentro L'Aquila girano più "faccendieri" & affaristi che muratori al momento....rendo l'idea?

Per chi obietterà "come fai ad affermare queste cose?" posso dire che la settimana scorsa sono stato un'intera giornata tra Via Strinella e la Torretta, e i personaggi che erano in giro oltre alle FdO erano quelli...

Stigmata
29-06-2009, 09:42
Abruzzo, l'uomo che ha avviato i lavori è legato ai prestanome di Ciancimino
L'Aquila, le amicizie pericolose
all'ombra della prima new town
dal nostro inviato ATTILIO BOLZONI

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/cronaca/sisma-aquila-12/inchiesta-bolzoni/inchiesta-bolzoni.html





Iniziamo bene ma d'altronde qualcuno di voi aveva dubbi sulla sicura evoluzione della vicenda ricostruzione ?

Poi quando crollerà la prossima palazzina fatta di materiale scadente,tutti a gridare allo scandalo....pidiellini per primi.

Che paese.

Nessun dubbio in proposito, ovviamente.

first register
29-06-2009, 09:59
Io devo esser sincero per un attimo ho creduto al Presidente della Repubblica, quando ha detto che avrebbe istituito una commissione per verificare l'attività della mafia sulla ricostruzione dell'Abruzzo.

Ora l'imprenditore in questione è stato socio dell'abruzzese Achille Ricci, arrestato tre settimane prima del terremoto per avere occultato i soldi di Vito Ciancimino in un villaggio turistico a Tagliacozzo.

Non so fino a che punto questo sia un buon motivo per escluderlo come imprenditore dalla ricostruzione dell'Abruzzo... mi sembra un pò troppo poco.

Speriamo bene.

:stordita:

Mr. Orange
29-06-2009, 10:05
Non avevo alcun dubbio.
Con un governo colluso con la mafia a questi livelli, era impossibile non farli entrare in un affare di ricostruzione di questa portata.

ilguercio
29-06-2009, 10:08
Ah,mi raccomando...non ne parlate troppo che magari qualche italiano apre gli occhi.Lasciateli dormire in pace.
Che dire...c'era da aspettarselo anche se speravo in una ricostruzione seria.

majin mixxi
29-06-2009, 10:14
te pareva....

cocis
29-06-2009, 10:20
mi sarei sorpreso del contrario ... :mc:

Xile
29-06-2009, 10:35
Un'azienda dell'Alto Adige è stata esclusa da un bando di concorso perché non aveva presentato il certificato sulla estraneità alla mafia :mad: Ipocriti!!!

Freeskis
29-06-2009, 10:47
bisogna stupirsi ? :)

tulifaiv
29-06-2009, 10:48
- "no ma non è stato condannato"

- "no ma non è mafioso, conoscere un mafioso non vuol dire essere mafiosi"

- "no ma è solo alla fine della catena (chi ha detto utilizzatore finale?)"


ed eventualmente, per i casi più gravi, c'è sempre l'evergreen:
"ma la condanna non è definitiva" (evergreen perché in Italia le condanne definitive sono praticamente inesistenti)


quindi che c'è di male? i soliti giustizialisti che gridano allo scandalo...

dantes76
29-06-2009, 12:11
Allora i soldi che arriveranno in sicilia saranno molti di piu' di 6.000.000.000 di euro :asd:

Il Pirata
29-06-2009, 13:02
cosa c'è da meravigliarsi ?

secondo voi perchè è stata tolta la password per il controllo dei conti correnti bancari dei boss mafiosi ?

Mr. Orange
29-06-2009, 13:11
cosa c'è da meravigliarsi ?

secondo voi perchè è stata tolta la password per il controllo dei conti correnti bancari dei boss mafiosi ?

Che è questa storia?!?!?!?!?!

Stigmata
29-06-2009, 13:18
Che è questa storia?!?!?!?!?!

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1989767

enjoy :muro:

Onisem
29-06-2009, 14:29
Strano, STRANISSIMO... Ecco forse perchè hanno completamente esautorato gli amministratori locali e falcidiato le commissioni antimafia, gli "uomini del fare".

ilguercio
29-06-2009, 19:46
C'è uno speciale su La 7 in questo momento...a me vengono i brividi...
Una città rasa al suolo,gente nelle tende e si organizza un meeting sulla farmacia accanto alle tende.No,ma dico...ma ci prende in giro?
E la ricostruzione?Com'è che per fare due strade e delle infrastrutture fini a se stesse ci mettono dieci secondi e per fare delle case che servirebbero a una popolazione ci vuole la grazia divina?Posso dire che sono avvelenato?Lasciatemelo dire...

Onisem
29-06-2009, 19:52
C'è uno speciale su La 7 in questo momento...a me vengono i brividi...
Una città rasa al suolo,gente nelle tende e si organizza un meeting sulla farmacia accanto alle tende.No,ma dico...ma ci prende in giro?
E la ricostruzione?Com'è che per fare due strade e delle infrastrutture fini a se stesse ci mettono dieci secondi e per fare delle case che servirebbero a una popolazione ci vuole la grazia divina?Posso dire che sono avvelenato?Lasciatemelo dire...

Per un G8 ti costruiscono strade, montano radar etc. in due giorni. Quella volta che a Linate sono morti in non ricordo quanti il radar di terra era guasto da mesi. Così è l'italia.

gabi.2437
29-06-2009, 19:56
Che schifo :Puke: e c'è pure gente il cui scopo è dire che "eh ma mica c'è la condanna"

ilguercio
29-06-2009, 19:57
Per un G8 ti costruiscono strade, montano radar etc. in due giorni. Quella volta che a Linate sono morti in non ricordo quanti il radar di terra era guasto da mesi. Così è l'italia.

Fossi un aquilano farei il peggio,credimi.Hanno tutto il santo diritto di incazzarsi come belve.Cioè ma ti rendi conto?Rinfresco in mezzo alle tende senza dire un cacchio alla popolazione...ma siamo matti?Io non ci credo...

elect
29-06-2009, 20:58
E' troppo furiosa questa lotta alla mafia, la stanno proprio massacrando

Brakon
29-06-2009, 21:06
I motorini azzurri stanno tutti aspettando il prossimo editoriale del Giornale che parla del trattore di Di Pietro e dei trans di Sircana per rispondere a tono. Nel frattempo attendiamo fiduciosi.

StefAno Giammarco
30-06-2009, 02:02
Non avevo alcun dubbio.
Con un governo colluso con la mafia a questi livelli, era impossibile non farli entrare in un affare di ricostruzione di questa portata.

Sono certo che non hai prove di quanto scrivi e tantomeno sentenze definitive in mano per cui, inevitabilmente, non possiamo che ascrivere il tuo post nel novero delle calunnie le quali sono vietate dal regolamento del forum ma sopratutto dalle leggi italiane. Sono due settimane di sospensione nelle quali sono certo saprai trovare il modo di esprimere le tue opinioni anche forti senza incorrere nelle mie sanzioni ma sopratutto in altre ben più pesanti nelle quali trascineresti anche i gestori del forum.

Fradetti
30-06-2009, 02:30
Sono certo che non hai prove di quanto scrivi e tantomeno sentenze definitive in mano per cui, inevitabilmente, non possiamo che ascrivere il tuo post nel novero delle calunnie le quali sono vietate dal regolamento del forum ma sopratutto dalle leggi italiane. Sono due settimane di sospensione nelle quali sono certo saprai trovare il modo di esprimere le tue opinioni anche forti senza incorrere nelle mie sanzioni ma sopratutto in altre ben più pesanti nelle quali trascineresti anche i gestori del forum.

Dell'Utri (che non è ministro ma è una parte importante della maggioranza attualmente al governo) è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Non è una calunnia, è verità.

Le infiltrazioni mafiose all'interno dei lavori pubblici per la ricostruzione sono l'argomento di discussione di questo topic.

Non vedo cosa ci sia di calunnioso nelle parole di Mr. Orange

elect
30-06-2009, 08:31
Ricordiamoci poi che a Milano la commissione antimafia per l'Expo (15 miliardi di €) è stata tolta, ed il quadro è completo.

Questi sono i fatti, poi ognuno tira le proprie conclusioni

Onisem
30-06-2009, 09:41
IL FONDATORE DI FI E' UN MAFIOSO condannato, questo è un fatto. Ora se volete rendervi complici e sospendere anche me... Bruttissima la piega che sta prendendo questo paese e l'assenza totale di reazione anche da parte di gente istruita e consapevole.

dantes76
30-06-2009, 20:35
uppetetetee

StefAno Giammarco
01-07-2009, 00:26
Dell'Utri (che non è ministro ma è una parte importante della maggioranza attualmente al governo) è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Non è una calunnia, è verità.

Le infiltrazioni mafiose all'interno dei lavori pubblici per la ricostruzione sono l'argomento di discussione di questo topic.

Non vedo cosa ci sia di calunnioso nelle parole di Mr. Orange

Ora, a parte il fatto che le contestazioni all'operato dei mod si fanno in privato e diciamo che non l'ho vista o che non me ne sono accorto, quanto scrivi è vero anche se va precisato che è una condanna in primo grado e solo recentemente, a maggio, e cominciato il processo d'appello. A mettere il sigillo sulla questione direi che manca ancora qualcosa. Comunque questo lo puoi scrivere, è la verità.

StefAno Giammarco
01-07-2009, 00:30
IL FONDATORE DI FI E' UN MAFIOSO condannato, questo è un fatto. Ora se volete rendervi complici e sospendere anche me... Bruttissima la piega che sta prendendo questo paese e l'assenza totale di reazione anche da parte di gente istruita e consapevole.

Quando si scrive la forma è sostanza, sono mesi che cerco di farvelo capire ma vedo che non passa il concetto. Questo non lo puoi scrivere per le ragioni che ho scritto sopra. Naturalmente ti becchi la sospensione, di una settimana, perché nel tuo caso oltre la calunnia a Dell'Utri, pur facendo finta anche in questo caso di non cogliere la contestazione, calunni anche me dandomi sostanzialmente del mafioso.

dantes76
01-07-2009, 00:31
Quando si scrive la forma è sostanza, sono mesi che cerco di farvelo capire ma vedo che non passa il concetto. Questo non lo puoi scrivere per le ragioni che ho scritto sopra. Naturalmente ti becchi la sospensione, di una settimana, perché nel tuo caso oltre la calunnia a Dell'Utri, pur facendo finta anche in questo caso di non cogliere la contestazione, calunni anche me dandomi sostanzialmente del mafioso.

Voti PDL???

StefAno Giammarco
01-07-2009, 01:50
Voti PDL???

Cos'è, un modo velato di contestare? TI ricordo che si fnno in privato... le contestazioni.

elect
01-07-2009, 08:01
Non sono bastate 300 vittime a far capire le cause della tragedia


Che dire? Fiero di non aver dato neanche un € e si resta in attesa della prossima sciagura, con conseguenti morti, edifici distrutti costruiti da mafiosi con la sabbia, passerelle, promesse, ecc

dantes76
10-07-2009, 13:22
Mafia, Ciancimino jr: "A Berlusconi messaggio di Provenzano"
oggi, 10 luglio 2009 11:43
Leggi i commenti 1 Inserisci un tuo commento

Sarebbe stato inviato dal boss Bernardo Provenzano il messaggio che aveva come destinatario finale Silvio Berlusconi: è quanto emerge dall'interrogatorio di Massimo Ciancimino, depositato stamani nel processo in Corte d'Appello in cui è imputato il senatore Marcello Dell'Utri (Pdl), accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Il messaggio cui fa riferimento Ciancimino è quello trovato scritto in una lettera sequestrata nel 2005 tra le carte di Vito Ciancimino, e scoperta solo adesso dai pm della procura di Palermo. Nella missiva si fa riferimento "all'onorevole Berlusconi" e a una minaccia che gli sarebbe stata rivolta nel caso in cui non avesse messo a disposizione una delle sue reti televisive. Nel messaggio, vergato a mano, si fa anche riferimento a un "contributo" politico che l'autore della missiva avrebbe dato.

Sono due i verbali depositati stamani dalla Procura Generale e sono datati 30 giugno e 1 luglio. Secondo quanto sostiene Massimo Ciancimino, la lettera doveva avere come mediatore proprio il senatore Dell'Utri, che avrebbe dovuto girare il messaggio a Berlusconi.
Fonte: ansa


http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/57527/mafia-ciancimino-berlusconi-messaggio-provenzano.htm

Marco83_an
10-07-2009, 13:33
Qualcosa di nuovo sotto al sole ??? :D

yggdrasil
10-07-2009, 13:37
ha così tanti scheletri che non si può parlare più dell'armadio...bisogna passare ai caveou :asd:

toms
10-07-2009, 16:19
Ciancimino: «Il messaggio a Berlusconi con le minacce? Era di Provenzano»

Il figlio di Vito Ciancimino: «Ho ricevuto personalmente il biglietto in una villetta di Pino Lipari»

PALERMO - I giudici della corte d'appello che stanno processando il senatore Marcello Dell'Utri (Pdl), accusato di concorso esterno in associazione mafiosa (in primo grado è stato condannato a 9 anni di reclusione), si sono riservati di accogliere la documentazione prodotta dalla procura generale. Si tratta di due verbali di interrogatorio di Massimo Ciancimino e di una lettera risalente a una ventina d'anni fa e sequestrata nel 2005, fra le carte di Vito Ciancimino, in cui Bernardo Provenzano avrebbe avanzato richieste minacciose destinate - secondo quanto affermato dal figlio di Vito Ciancimino - a Silvio Berlusconi. I giudici scioglieranno la riserva il 17 settembre.

IL MESSAGGIO - Il messaggio cui fa riferimento Ciancimino è quello trovato scritto in una lettera sequestrata nel 2005 tra le carte di Vito Ciancimino, e scoperta solo adesso dai pm della procura di Palermo. Nella missiva si fa riferimento «all'onorevole Berlusconi» e a una minaccia che gli sarebbe stata rivolta (un «luttuoso evento») nel caso in cui non avesse messo a disposizione una delle sue reti televisive. Nel messaggio, vergato a mano, si fa anche riferimento a un «contributo» politico che l'autore della missiva avrebbe dato. Secondo quanto sostiene Massimo Ciancimino, la lettera gli sarebbe stata consegnata da Pino Lipari, uomo di fiducia di Provenzano. Il messaggio, secondo quanto racconta il figlio dell'ex sindaco di Palermo condannato per mafia e poi morto, lo avrebbe ricevuto nella villa a San Vito Lo Capo di proprietà di Lipari, e in quella occasione sarebbe stato presente anche Provenzano. Massimo Ciancimino non ricorda con precisione la data in cui avvenne la consegna (il periodo della consegna del «pizzino» sarebbe però successivo all'arresto di Vito Ciancimino, cioè al 23 dicembre 1992). Ma sottolinea invece che il messaggio era completo, cioè non era tagliato nella prima parte così com'è stato trovato dai carabinieri durante una perquisizione. Il foglio di carta, infatti, è strappato a metà e in questo modo i pm lo hanno mostrato a Ciancimino. Questo particolare ha fatto preoccupare il dichiarante, il quale ha detto ai pm che questo fatto lo ha colto alla sprovvista e sostiene che si tratta di una vicenda «più grande di me». Infine, secondo Ciancimino, vi sarebbero altre due lettere che Provenzano avrebbe inviato a Berlusconi attraverso Ciancimino e poi Dell'Utri, di cui però ancora non vi è traccia.


10 luglio 2009

http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_10/ciancimino_corte_messaggio_utri_1bd4b3d8-6d40-11de-9715-00144f02aabc.shtml

tulifaiv
10-07-2009, 16:20
ha così tanti scheletri che non si può parlare più dell'armadio...bisogna passare ai caveou :asd:

http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/52530/scheletri.jpg

yggdrasil
10-07-2009, 17:14
http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/52530/scheletri.jpgla battuta mi è uscita pensando proprio a quella vignetta :sofico:

Ser21
10-07-2009, 21:30
up

marchigiano
10-07-2009, 21:37
se la lettera è di una ventina di anni fa (o del 1992 dice provenzano jr?) come mai c'è scritto "onorevole" berlusconi?

ferste
10-07-2009, 21:55
ma prove ce ne sono oltre alle dichiarazioni del figlio del virtuoso? se B è stato minacciato dalla mafia c'è qualche prova che B abbia ceduto alla minaccia?

marchigiano
10-07-2009, 21:58
e siamo sicuri che la magistratura non stia utilizzando la "tecnica mangano" sul piccolo provy? ;)

dantes76
10-07-2009, 22:16
se la lettera è di una ventina di anni fa (o del 1992 dice provenzano jr?) come mai c'è scritto "onorevole" berlusconi?

provenzano jr??? nel 2005 lo era... lo e' anche adesso...

ripsk
10-07-2009, 22:38
se la lettera è di una ventina di anni fa (o del 1992 dice provenzano jr?) come mai c'è scritto "onorevole" berlusconi?
L'articolo dice solo che è successivo all'arresto di Vito Ciancimino:
(il periodo della consegna del «pizzino» sarebbe però successivo all'arresto di Vito Ciancimino, cioè al 23 dicembre 1992)


...oppure più semplicemente può essere un appellativo usato comunemente dai mafiosi ^^

atinvidia284
10-07-2009, 22:45
Cioè il senatore Marcello dell'Utri,cofondatore di Forza Italia,spalla destra,amico intimo e di infanzia di Berlusconi (per il qualche ha anche lavorato),condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa,definitivamente per false fatture e frode e che ha portato Mangano (condannato all'ergastolo e definito "...testa di ponte dell'organizzazione mafiosa nel Nord Italia" da Borsellino) a casa di Silvio ,sarebbe stato l'intermediaro di Cosa Nostra??? La stessa che avrebbe dato un forte contributo politico come descritto nella lettera...

Siete dei maliziosi comunisti se a tutto questo aggiungete l'effettivo pieno di voti che fa sempre in Sicilia "l'onorevole",è ovvio che sia solo un caso e che Silvio non si sia mai innocentemente accorto di niente...mangiabambini :O

marchigiano
10-07-2009, 22:51
in effetti bisogna capire se "onorevole" è scritto nella lettera o lo dice provy jr. e per quale motivo

ma se SB fu minacciato dalla mafia e si candidò premier per evitare di fare una brutta fine, ora non avrebbe interesse a combatterla?

se invece era veramente invischiato con la mafia, non faceva prima a dargli una rete che tanto poi se la sarebbe ripagata con gli interessi con i traffici illeciti o che altro una protezione della mafia gli potesse garantire? da dietro le quinte non poteva gestirsi tutti i politici di tutti gli schieramenti?

sto facendo ipotesi eh...

yggdrasil
10-07-2009, 23:49
ma se SB fu minacciato dalla mafia e si candidò premier per evitare di fare una brutta fine, ora non avrebbe interesse a combatterla?

no, se ora, sempre ragionando nell'ipotesi che tu hai fatto, in cambio di favori alle organizzazioni della cupola ricevesse moltissimi voti in sicilia. ;) in quell'eventualità sarebbe un do ut des veramente utile a tutti e due.

se invece era veramente invischiato con la mafia, non faceva prima a dargli una rete che tanto poi se la sarebbe ripagata con gli interessi con i traffici illeciti o che altro una protezione della mafia gli potesse garantire? da dietro le quinte non poteva gestirsi tutti i politici di tutti gli schieramenti?
a dargli una rete in che senso? aiuti tipo leggine ad hoc che favoriscono indirettamente i mafiosi? o il blocco di password?

sto facendo ipotesi eh...anche io, seguendo i tuoi ragionamenti. sono tutte ipotesi, sia chiaro :D

^TiGeRShArK^
10-07-2009, 23:59
in effetti bisogna capire se "onorevole" è scritto nella lettera o lo dice provy jr. e per quale motivo

ma se SB fu minacciato dalla mafia e si candidò premier per evitare di fare una brutta fine, ora non avrebbe interesse a combatterla?

se invece era veramente invischiato con la mafia, non faceva prima a dargli una rete che tanto poi se la sarebbe ripagata con gli interessi con i traffici illeciti o che altro una protezione della mafia gli potesse garantire? da dietro le quinte non poteva gestirsi tutti i politici di tutti gli schieramenti?

sto facendo ipotesi eh...

basta guardare la scansione del manoscritto che era stata postata nell'altro thread per leggere con i proprio occhi la parola "onorevole".

giannola
11-07-2009, 06:16
ma prove ce ne sono oltre alle dichiarazioni del figlio del virtuoso? se B è stato minacciato dalla mafia c'è qualche prova che B abbia ceduto alla minaccia?

ma più che altro se berlusconi con dell'utri era stato in rapporti con la mafia per quale motivo mandargli una minaccia ?

La mafia non minaccia i propri "amici".....a maggior ragione se parliamo di scambio di voti/favori nello scenario politico....alla mafia non sarebbe convenuto affatto colpire l'amico di dell'utri in ogni caso....giusto per evitare faide.

Sempre per quanto attiene allo scambio di voti grazie alla mafia Berlusconi si è dimostrato un grande catalizzatore anche in regioni lontane dalla sicilia....

Quanto al dargli una rete...in effetti si potrebbe obiettare che il capo dei capi...la famosa fiction...è sembrata un opera giustificatoria di certi comportamenti....ma dal 1992 al 2007 ritengo siano passati troppi anni e la mafia di solito non è abituata ad attendere tutto questo tempo per le sue richieste senza fare intimidazioni.


dall'altro lato però nemmeno berlusconi ha mai denunciato la cosa... l'unica conclusione che mi viene in mente è che possano essere dei falsi. :boh:

cometa18
11-07-2009, 07:43
ma più che altro se berlusconi con dell'utri era stato in rapporti con la mafia per quale motivo mandargli una minaccia ?

La mafia non minaccia i propri "amici".....a maggior ragione se parliamo di scambio di voti/favori nello scenario politico....alla mafia non sarebbe convenuto affatto colpire l'amico di dell'utri in ogni caso....giusto per evitare faide.

Sempre per quanto attiene allo scambio di voti grazie alla mafia Berlusconi si è dimostrato un grande catalizzatore anche in regioni lontane dalla sicilia....

Quanto al dargli una rete...in effetti si potrebbe obiettare che il capo dei capi...la famosa fiction...è sembrata un opera giustificatoria di certi comportamenti....ma dal 1992 al 2007 ritengo siano passati troppi anni e la mafia di solito non è abituata ad attendere tutto questo tempo per le sue richieste senza fare intimidazioni.


dall'altro lato però nemmeno berlusconi ha mai denunciato la cosa... l'unica conclusione che mi viene in mente è che possano essere dei falsi. :boh:

Sì, ovviamente sono dei falsi, mia nonna ha le ruote ed è una carriola... Ma per paicere, non svilite ogni intervento, leggete anche le telefonate di berlusconi ai propri soci, attorno alla fine degi anni 80...

dario fgx
11-07-2009, 11:30
a tal proposito

http://www.youtube.com/watch?v=4pmM3...eature=channel

sander4
11-07-2009, 11:37
Ciancimino jr: Provenzano scrisse a Berlusconi
di NICOLA BIONDO

Massimo Ciancimino: «La lettera per Berlusconi me la diede Provenzano». È un vero colpo di scena quello che è avvenuto alle 10.27 minuti di ieri al tribunale di Palermo nel corso del processo d’appello al senatore Marcello Dell’Utri. Tutti aspettavano la requisitoria del Pg Antonino Gatto. E invece il magistrato ha chiesto di poter interrogare Massimo Ciancimino, il figlio del boss democristiano, in relazione ad una lettera di minaccia che Cosa nostra avrebbe inviato a Silvio Berlusconi dopo il suo ingresso in politica. La minaccia riguarderebbe la vita di uno dei figli di Berlusconi, in cambio della quale i boss chiedevano l’uso di una delle reti del Cavaliere.

LA LETTERA SCOMPARSA Su questa missiva, scoperta nel 2005, dimenticata fino a oggi e poi riesumata recentemente in un vecchio fascicolo dai magistrati Nino Di Matteo e Antonio Ingroia, Ciancimino ha reso una lunga testimonianza negli scorsi giorni. Verbali di interrogatorio coperti da alcuni omissis che il Pg Gatto ha chiesto vengano acclusi al procedimento contro Dell’Utri.

SPUNTA MARCELLO DELL’UTRI Il motivo è semplice. Massimo Ciancimino racconta di aver ricevuto quella lettera in un villino di S.Vito Lo Capo direttamente dalle mani di Pino Lipari, il consigliere politico di Bernardo Provenzano, alla presenza dello stesso Binnu. La lettera andava consegnata al padre Vito, in quel momento in carcere per poi arrivare a Dell’Utri e quindi a Berlusconi. Per l’accusa sarebbe l’ennesima prova che il senatore e fondatore di Forza Italia è in rapporti con ambienti mafiosi. Qualcosa però non torna. Innanzitutto il foglio dove compare la lettera di minaccia è incompleto. Massimo Ciancimino sostiene invece di averlo ricevuto intero. Questo particolare preoccupa non poco il testimone che si dice convinto di essere entrato «in una vicenda più grande di me». Secondo: i magistrati escludono che il testo della minaccia a dir poco sgrammaticato, sia stato scritto da Vito Ciancimino. Eppure l’autore fa riferimento ad un proprio ruolo politico: «...Posizione politica intendo portare il mio contributo (che non sarà di poco) perché questo triste evento non ne abbia a verificarsi. Sono convinto che questo evento onorevole Berlusconi vorrà mettere a disposizione le sue reti televisive».

MISSIVA D’ACCOMPAGNAMENTO L’ipotesi è che questo brano possa essere stato una sorta di accompagnamento al vero testo della minaccia. A conferma di questo c’è la testimonianza di Ciancimino Jr secondo cui il padre avrebbe dovuto prestare «la propria consulenza, il proprio parere». Terzo problema: la datazione di questa minaccia e l’obiettivo. Che Silvio Berlsconi fosse già entrato in politica (come riportato dall’Unità il 7 luglio scorso) non c’è alcun dubbio. Quindi siamo dopo il 1994. Proprio a cavallo tra il 1994 e il 1995 Cosa nostra ricevette, secondo la sentenza che ha condannato Dell’Utri a nove anni per mafia, una promessa e un consiglio proprio dal senatore azzurro: «Non fate rumore, perché altrimenti ci mettete in una condizione di non potere fare niente». Il messaggio arrivò alla Cupola tramite il vecchio amico Vittorio Mangano.

IL RAPIMENTO DI COSA NOSTRA In quel periodo racconta un collaboratore di giustizia, Cosa nostra stava progettando un rapimento di una persona importante di Palermo che non venne compiuto proprio dopo il consiglio strategico di stare calmi. Ma da quando Berlusconi è sceso in politica ci sono altri momenti in cui Cosa nostra ha dimostrato la sua insofferenza. È avvenuto nel luglio del 2002. In un rapporto il Sisde segnalava il pericolo di attentati di Cosa nostra, insoddisfatta delle mancate promesse, contro Dell’Utri e Previti come «personalità della politica che indipendentemente dal suo effettivo coinvolgimento in affari di mafia, comunque percepito come “mascariato”, come compromesso con la mafia e quindi non difendibile a livello di opinione pubblica». Pochi mesi dopo la protesta di Cosa nostra divenne pubblica con uno striscione allo stadio di Palermo che recitava: «Uniti contro il 41 bis, Berlusconi dimentica la Sicilia». Comunque sia appare certo che anche questo brandello di lettera entra a far parte della lunga trattativa che Cosa nostra ha intavolato con pezzi dello stato prima durante e dopo le stragi del ’92-’93. Una storia che sembra ancora tutta da ricostruire.
11 luglio 2009

fonte: http://www.unita.it/news/giustizia/86316/ciancimino_jr_provenzano_scrisse_a_berlusconi

dantes76
11-07-2009, 11:55
ma più che altro se berlusconi con dell'utri era stato in rapporti con la mafia per quale motivo mandargli una minaccia ?

La mafia non minaccia i propri "amici".....

di quale mafia stai parlando???? di quella stragista o quella di basso profilo?
quella di toto' riina? o quella di provenzano capo, che fotte quella di riina?

sander4
11-07-2009, 12:00
ma più che altro se berlusconi con dell'utri era stato in rapporti con la mafia per quale motivo mandargli una minaccia ?

La mafia non minaccia i propri "amici".....

E invece li "minaccia" (forse non è il termine giusto, se si sente l'intercettazione in cui la bomba di Mangano viene definita un segnale acustico per dire eccomi sono qui, forse il termine giusto è ricordare che loro ci sono e vogliono ripagati i favori elettorali) -- quelli che non "minaccia" in questo senso, ma solo per intimidirli tanto non si piegherebbero mai comunque, sono i nemici, per quelli c'era direttamente il tritolo o in tempi più recenti le campagne di screditamento a suon di "comunista, comunista" fatte - ma che coincidenza! - con le televisioni e alcuni giornali (se le sono subite i giudici del maxiprocesso, tangentopoli, grandi combattenti della mafia come Caselli, Ingroia etc).

ConteZero
11-07-2009, 12:03
ma più che altro se berlusconi con dell'utri era stato in rapporti con la mafia per quale motivo mandargli una minaccia ?

La mafia non minaccia i propri "amici".....a maggior ragione se parliamo di scambio di voti/favori nello scenario politico....alla mafia non sarebbe convenuto affatto colpire l'amico di dell'utri in ogni caso....giusto per evitare faide.

Sempre per quanto attiene allo scambio di voti grazie alla mafia Berlusconi si è dimostrato un grande catalizzatore anche in regioni lontane dalla sicilia....

Quanto al dargli una rete...in effetti si potrebbe obiettare che il capo dei capi...la famosa fiction...è sembrata un opera giustificatoria di certi comportamenti....ma dal 1992 al 2007 ritengo siano passati troppi anni e la mafia di solito non è abituata ad attendere tutto questo tempo per le sue richieste senza fare intimidazioni.


dall'altro lato però nemmeno berlusconi ha mai denunciato la cosa... l'unica conclusione che mi viene in mente è che possano essere dei falsi. :boh:

Dipende dal livello d'amicizia.
Uno che paga il pizzo non è "amico" in senso stretto, è solo un "protetto".
Poi ovviamente si può far "carriera", ad esempio ospitando amici che hanno "problemi" o mettendosi a disposizione quando occorre...
Quella di Ciancimino non è una lettera intimidatoria, è una lettera a sottoposto, del classico tipo "bastone o carota".

Ser21
11-07-2009, 13:18
up

giannola
11-07-2009, 19:19
Dipende dal livello d'amicizia.
Uno che paga il pizzo non è "amico" in senso stretto, è solo un "protetto".
Poi ovviamente si può far "carriera", ad esempio ospitando amici che hanno "problemi" o mettendosi a disposizione quando occorre...
Quella di Ciancimino non è una lettera intimidatoria, è una lettera a sottoposto, del classico tipo "bastone o carota".


tuttavia non potrebbe essere che questa lettera rappresenti adesso (e non allora visto che non era mai stata consegnata) una sorta di intimidazione dai vertici attuali della mafia nei confronti di berlusconi ?

Intendo dire...non potrebbe essere che la lettera attuale sia stata scritta pensando al fatto che un giorno sarebbe divenuta utile quale strumento ricattatorio ?