PDA

View Full Version : connessione a internet è un diritto fondamentale del cittadino


marcello1854
10-06-2009, 18:21
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/tecnologia/p2p/sentenza-france/sentenza-france.html

Francia, colpo alla legge anti-pirati
"Accesso al web diritto fondamentale"
La legge più rigida di Europa "corretta" dal Consiglio Costituzionale. "L'utente potrà essere solo avvisato" di ALESSANDRO LONGO

Francia, colpo alla legge anti-pirati "Accesso al web diritto fondamentale"

Disinnescata la bomba francese dell'Hadopi, che doveva essere la legge più severa in Europa contro gli utenti peer to peer (che condividono file di opere pirata su internet).

Con un colpo di scena, il Consiglio Costituzionale francese ha stabilito che la connessione a internet è un diritto fondamentale del cittadino e che quindi nessuna autorità può alienarlo. L'Hadopi obbligava i provider internet a sospendere il contratto di accesso a internet agli utenti colti, per tre volte, a scambiare file pirata.

Adesso, con la presa di posizione del Consiglio, cambia tutto. L'autorità preposta a questi controlli potrà solo avvisare l'utente, scrivendogli che è stato scoperto; non potrà più togliergli l'accesso a internet. Sparisce quindi la sanzione legata all'Hadopi. Resta solo un avviso di dubbio valore deterrente.

Il Consiglio ha deciso sulla base della dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1789, che protegge la libertà di espressione. È la prima volta che un'autorità stabilisce in modo così netto che l'accesso a internet fa parte dei diritti fondamentali di espressione. È quindi una decisione che potrà fare storia, spostando l'ago della bilancia del conflitto tra diritti degli utenti e tutela del copyright. Il legislatore francese, approvando l'Hadopi, aveva stabilito che il copyright è più importante del diritto d'accesso a internet. Il Consiglio ribalta la posizione.

Il Consiglio ha deciso in tal senso anche perché - scrive - il diritto francese mette avanti a tutto la presunzione d'innocenza dell'utente (il titolare dell'abbonamento internet). L'Hadopi invece, togliendogli la connessione, lo presumeva colpevole prima di un effettivo processo. Il punto: in realtà, è sempre possibile- scrive il Consiglio- che a fare peer to peer non sia stato il titolare dell'abbonamento internet, ma qualcun altro che ha accesso alla sua connessione. Solo un processo può stabilire chi sia stato il responsabile.

Il Consiglio così appoggia un'idea sempre sostenuta da coloro che, anche in Italia, difendono i diritti degli utenti contro misure severe come l'Hadopi. E cioè che non è possibile identificare con certezza, senza un processo, il titolare dell'abbonamento internet con il responsabile del traffico peer to peer.

Esultano i socialisti francesi, che si erano appellati al Consiglio contro l'Hadopi, accusandola di incostituzionalità. Era l'ultima spiaggia per bloccare la legge, ormai approvata definitivamente. Mossa riuscita, ora si aspetta la reazione della controparte.

(10 giugno 2009)

luxorl
10-06-2009, 18:24
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/tecnologia/p2p/sentenza-france/sentenza-france.html

Francia, colpo alla legge anti-pirati
"Accesso al web diritto fondamentale"
La legge più rigida di Europa "corretta" dal Consiglio Costituzionale. "L'utente potrà essere solo avvisato" di ALESSANDRO LONGO

Francia, colpo alla legge anti-pirati "Accesso al web diritto fondamentale"

Disinnescata la bomba francese dell'Hadopi, che doveva essere la legge più severa in Europa contro gli utenti peer to peer (che condividono file di opere pirata su internet).

Con un colpo di scena, il Consiglio Costituzionale francese ha stabilito che la connessione a internet è un diritto fondamentale del cittadino e che quindi nessuna autorità può alienarlo. L'Hadopi obbligava i provider internet a sospendere il contratto di accesso a internet agli utenti colti, per tre volte, a scambiare file pirata.

Adesso, con la presa di posizione del Consiglio, cambia tutto. L'autorità preposta a questi controlli potrà solo avvisare l'utente, scrivendogli che è stato scoperto; non potrà più togliergli l'accesso a internet. Sparisce quindi la sanzione legata all'Hadopi. Resta solo un avviso di dubbio valore deterrente.

Il Consiglio ha deciso sulla base della dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1789, che protegge la libertà di espressione. È la prima volta che un'autorità stabilisce in modo così netto che l'accesso a internet fa parte dei diritti fondamentali di espressione. È quindi una decisione che potrà fare storia, spostando l'ago della bilancia del conflitto tra diritti degli utenti e tutela del copyright. Il legislatore francese, approvando l'Hadopi, aveva stabilito che il copyright è più importante del diritto d'accesso a internet. Il Consiglio ribalta la posizione.

Il Consiglio ha deciso in tal senso anche perché - scrive - il diritto francese mette avanti a tutto la presunzione d'innocenza dell'utente (il titolare dell'abbonamento internet). L'Hadopi invece, togliendogli la connessione, lo presumeva colpevole prima di un effettivo processo. Il punto: in realtà, è sempre possibile- scrive il Consiglio- che a fare peer to peer non sia stato il titolare dell'abbonamento internet, ma qualcun altro che ha accesso alla sua connessione. Solo un processo può stabilire chi sia stato il responsabile.

Il Consiglio così appoggia un'idea sempre sostenuta da coloro che, anche in Italia, difendono i diritti degli utenti contro misure severe come l'Hadopi. E cioè che non è possibile identificare con certezza, senza un processo, il titolare dell'abbonamento internet con il responsabile del traffico peer to peer.

Esultano i socialisti francesi, che si erano appellati al Consiglio contro l'Hadopi, accusandola di incostituzionalità. Era l'ultima spiaggia per bloccare la legge, ormai approvata definitivamente. Mossa riuscita, ora si aspetta la reazione della controparte.

(10 giugno 2009)

:winner:

Ogni tanto una buona notizia :D

sander4
10-06-2009, 18:26
ahaahah tiè :D

visto che sospetto vogliano fare qualcosa di simile in Italia, è un bene che già in Francia venga disinnescata

scorpionkkk
10-06-2009, 18:33
Ovvietà che sembravano oramai dimenticate. (Non è cosi per fortuna).
Già il diritto industriale pone il copyright ed i relativi diritti ad un livello più basso rispetto ad i diritti della persona.
Il resto lo fa la giurisprudenza con la presunzione di innocenza.

In Italia per esperienza personale ci sono anche giudici che teroizzano sulla presunzione di colpevolezza. Di solito colpiscono indiscriminatamente grandi numeri di persone, proprio come questa legge, per poi prendere bastonate ( giuridiche) da ognuno singolarmente.

avv
10-06-2009, 19:01
meno male che qualche volta si ricordano che i cittadini hanno dei diritti che nessuno può limitare o attenuare, oggi avere internet può essere considerato un diritto fondamentale del cittadino, come il diritto alla salute, non oso pensare cosa mi succederebbe non avere internet, brava la corte francese, speriamo che in Italia si sveglino

first register
10-06-2009, 19:09
Ottima notizia.
Stando a quanto dice l'articolo nonstante l'accesso ad internet sia un diritto fondamentale, una sentenza di condanna potrebbe limitare questo diritto ?

GianoM
10-06-2009, 19:14
Yeah :cool:

Lo dovrebbe essere anche il libero accesso alla cultura e all'arte :)

Drakogian
10-06-2009, 19:21
Ottima notizia !!!! Internet è un “diritto alla libertà di espressione” e non può essere alienabile da chiunque ma solo dalla giustizia.

Le lobby delle major musicali/cinema ora dovranno cambiare tattica. E anche i loro imitatori italiani nel parlamento e nel governo.

ConteZero
10-06-2009, 19:22
http://www.topnews.in/files/Sweden.Pirate.Party.jpg

We are the champions.

whistler
10-06-2009, 19:40
adesso vale la pena di dirlo :


BENE AVANTI COSI'

dobbiamo tenre gli occhi aperti qui nella repubblica delle banane italiana.

barbareschi carlucci (univideo) hanno a "cuore" il problema....

redsith
10-06-2009, 19:47
Saluti dalla Francia :O :cool:

trallallero
10-06-2009, 20:09
Se è un diritto fondamentale perchè i miei, che abitano a 15 km da Roma, vanno ancora a 56k ? :mbe:

Quindi, così come la legge, i diritti non sono uguali per tutti.

matmat
10-06-2009, 20:25
Yeah :cool:

Lo dovrebbe essere anche il libero accesso alla cultura e all'arte :)

ti straquoto, 56k pet tutti e cultura di base libera.

Teox82
10-06-2009, 22:51
Se è un diritto fondamentale perchè i miei, che abitano a 15 km da Roma, vanno ancora a 56k ? :mbe:

Quindi, così come la legge, i diritti non sono uguali per tutti.

Possono prendere una chiavetta,no?:stordita:

cocis
10-06-2009, 22:54
in italia berlusconi sta facendo la stessa cosa ... :asd: