View Full Version : Cos'è per voi la felicità?
ciuketto
06-05-2009, 17:31
Domanda secca..cosa intendete per felicità? Vi siete mai sentiti felici? Secondo voi è una sensazione che può perdurare nel tempo o qualcosa di estremamente labile?
Io provo a rendere leggibili i miei pensieri e poi lo scrivo.:D :D
Black Dawn
06-05-2009, 17:44
La felicità è equilibrio...
(Augh...!) (Cit.) :O
Gabriyzf
06-05-2009, 17:46
è un'illusione ;)
giannola
06-05-2009, 17:46
Domanda secca..cosa intendete per felicità?
uno stato di estremo benessere mentale. :O
Vi siete mai sentiti felici?
si, spesso. :O
Secondo voi è una sensazione che può perdurare nel tempo o qualcosa di estremamente labile?
è possibile renderla duratura....:D
Io provo a rendere leggibili i miei pensieri e poi lo scrivo.:D :D
braf noi aspettiamo e saremo felici di sentirti. :O
Domanda secca..cosa intendete per felicità? Vi siete mai sentiti felici? Secondo voi è una sensazione che può perdurare nel tempo o qualcosa di estremamente labile?
Io provo a rendere leggibili i miei pensieri e poi lo scrivo.:D :D
dare amore a chi ci vuol bene, star bene con noi stessi e con gli altri.
mi sono sentita felice molte volte e accadrà ancora, lo so :)
dura a lungo o meno.. dipende dal tipo di felicità e da cosa la genera.
essere felici perchè si ama qualcuno è una cosa.. esserlo per un bel vestito è un'altra cosa.
attendiamo i tuoi pensieri :D
avere tutto quello che voglio: salute, soldi, fig@, lavoro...inutile dire che forse e dico FORSE attualmente ho solo la salute :stordita:
retyty85
06-05-2009, 17:57
Un buon livello di endorfine nel sangue.
29Leonardo
06-05-2009, 17:59
Il concetto di felicità per me è relativo solo a brevi momenti, se uno fosse perennemente felice non saprebbe di esserlo e appunto per questo non ne godrebbe di quei momenti.
La felicita' e' una bella sensazione che va e viene.
L'uomo va alla ricerca della serenita',quella dura nel tempo:)
la felicità è una sensazione che si prova quando non si hanno brutti pensieri o non si hanno problemi. E' difficile da ottenere e dura molto poco imho.
domthewizard
06-05-2009, 18:07
Domanda secca..cosa intendete per felicità? Vi siete mai sentiti felici? Secondo voi è una sensazione che può perdurare nel tempo o qualcosa di estremamente labile?
Io provo a rendere leggibili i miei pensieri e poi lo scrivo.:D :D
ti offendi se dico che la felicità è un bicchiere di vino con un panino? :asd:
cmq certo che mi sono sentito felice, poi dipende dal momento: posso sentirmi felice sia quando compro/ricevo qualcosa che ho desiderato, sia quando vivo qualche bel momento da solo o in compagnia di qualcuno. e ripensando al momento in cui ero felice lo divento di nuovo :sofico:
Tommy_83
06-05-2009, 18:08
Albano che canta
ciuketto
06-05-2009, 18:08
è un'illusione ;)
Condivido in parte.
Tutto finisce, la vita stessa.
Quindi anche la vita secondo questo ragionamento potrebbe essere un'illusione.
Parto dal presupposto che tu abbia detto illusione perchè finisce.;)
uno stato di estremo benessere mentale. :O
Da te mi aspettavo un discorso più profondo.:asd:
dare amore a chi ci vuol bene, star bene con noi stessi e con gli altri.
mi sono sentita felice molte volte e accadrà ancora, lo so :)
dura a lungo o meno.. dipende dal tipo di felicità e da cosa la genera.
essere felici perchè si ama qualcuno è una cosa.. esserlo per un bel vestito è un'altra cosa.
attendiamo i tuoi pensieri :D
Tu i miei pensieri li sai già.:O
Mi leggi nella mente.:O
avere tutto quello che voglio: salute, soldi, fig@, lavoro...inutile dire che forse e dico FORSE attualmente ho solo la salute :stordita:
Visione un pò troppo materialista, non credi?;)
Il concetto di felicità per me è relativo solo a brevi momenti, se uno fosse perennemente felice non saprebbe di esserlo e appunto per questo non ne godrebbe di quei momenti.
Su questo condivido totalmente.
Io credo che la felicità sia essere in uno stato mentale da potersi godere tutto, anche le piccole, piccolissime cose, ma sempre condividendole. Credo che senza condivisione non sia felicità ma semplice benessere, essere sereni. Almeno per me è così.
Inoltre credo sia uno stato mentale assolutamente labile, non protraibile nel tempo, come diceva qualcuno qui sopra essere perennemente felici equivarrebbe a non esserlo. Non esiste felicità senza il suo opposto ossia la tristezza, la sofferenza.
Sono stato realmente felice poche volte nella vita, e in linea di massima me ne sono sempre accorto dopo.
ciuketto
06-05-2009, 18:09
ti offendi se dico che la felicità è un bicchiere di vino con un panino? :asd:
Ci credi che prendendo spunto da quello che ho scritto sopra secondo me è la descrizione di felicità più verosimile che esista?;)
StateCity
06-05-2009, 18:16
la felicità è uguale alla derivata del cambiamento di umore verso un valore positivo :O
Per me la felicità... è la salute... quando uno sta bene cosa vuole di più???
StateCity
06-05-2009, 18:24
la felicità è uguale alla derivata del cambiamento di umore verso un valore positivo :O
http://operaez.net/mimetex/felicita(x)=\frac{d%20Umore(x)}%20{dx}%20+%20C
sono matematicamente felice :O
cidenti al latex :O
SquallSed
06-05-2009, 18:25
Un buon livello di endorfine nel sangue.
ahah :asd:
per me un bicchiere di vino con un panino :O
Vi siete mai sentiti felici?
Totalmente felice mai, mi capita spesso di ricordare con una malinconica felicità momenti passati che magari sul momento non mi erano sembrati nulla di che...
Secondo voi è una sensazione che può perdurare nel tempo o qualcosa di estremamente labile?
Credo di no
Ciao :)
columbia83
06-05-2009, 18:31
Happiness
More or less
It's just a change in me
Something in my liberty
- S y l a r -
06-05-2009, 18:50
Con la felicità viene a mancare il desiderio che di conseguenza elimina la ricerca che a sua volta azzera il miglioramento.
Un essere che non migliora non si adatta al cambiamento che avviene costante e muore.
Ergo la felicità è morte.
paulus69
06-05-2009, 19:02
"la felicità è la massima concordanza fra realtà e desiderio".
ah ciukè!ma ti ci metti pure tu con 'sto filone filosofico introspettivo??!!:huh:
per me la felicità è assenza di turbamento......
si, sono stato felice, ma, rispondendo anche alla 3a domanda, la felicità è estremamente labile.............
Con la felicità viene a mancare il desiderio che di conseguenza elimina la ricerca che a sua volta azzera il miglioramento.
Un essere che non migliora non si adatta al cambiamento che avviene costante e muore.
Ergo la felicità è morte.
ti stimo :D
ciuketto
06-05-2009, 19:07
ah ciukè!ma ti ci metti pure tu con 'sto filone filosofico introspettivo??!!:huh:
Lo trovo un filone molto interessante, con notevoli potenzialità!!!:D :D
Gabriyzf
06-05-2009, 19:10
Condivido in parte.
Tutto finisce, la vita stessa.
Quindi anche la vita secondo questo ragionamento potrebbe essere un'illusione.
Parto dal presupposto che tu abbia detto illusione perchè finisce.;)
quando mi pare di essere felice subito mi ricordo dei miei lutti e mi prende un nodo in gola e la felicità, se è mai stata in me per un istante, se ne è già andata
Seifer86
06-05-2009, 19:12
"La felicità è reale solo quando è condivisa" - Into the wild - :O
ciuketto
06-05-2009, 19:14
"La felicità è reale solo quando è condivisa" - Into the wild - :O
ehm..hai letto la mia firma??:sofico: :sofico:
Ps:la frase è di Chris Mccandless, dalla cui vita poi è stato tratto il film;)
paulus69
06-05-2009, 19:16
per me la felicità è assenza di turbamento......
la massima recita così:"la felicità è assenza del dolore";molto nichilistica direi..
paulus69
06-05-2009, 19:18
Lo trovo un filone molto interessante, con notevoli potenzialità!!!:D :D
per chi è in piena tempesta ormonale....sicuro.:O
:D
La felicità imho è uno stato di soddiffazione, appagamento e tranquillità interiore, è un equilibrio dovuto all'assenza di turbamenti.
Penso che il suo perdurare nel tempo dipenda molto dal carattere di una persona, ovvero dal suo modo di affrontare la vita, i problemi e dalla sua sensibilità a recepire ciò che gli succede intorno.:)
Io sì, sicuramente ho passato dei periodi felici, anche se sinceramente non saprei dire quali sono stati e quanti...perchè purtroppo la mente tende a ricordare più i periodi tristi, forse sono stati essenzialmente "momenti" tra periodi di relativa tranquillità.:)
Seifer86
06-05-2009, 19:38
ehm..hai letto la mia firma??:sofico: :sofico:
Ps:la frase è di Chris Mccandless, dalla cui vita poi è stato tratto il film;)
:doh: :cool:
uno dei film più belli che ho mai visto....
paulus69
06-05-2009, 19:40
La felicità imho è uno stato di soddiffazione, appagamento e tranquillità interiore, è un equilibrio dovuto all'assenza di turbamenti.
capziosa.:O
capziosa.:O
Io non ho capito bene bene bene...:stordita:
ciuketto
06-05-2009, 19:44
Chissà perchè ma per me la felicità è tutto il contrario di equilibrio. Quella per me è serenità. :asd:
E' disequilibrio sconvolgente.
Sto parlando di un significato decisamente più profondo e astratto.
Almeno per me.
paulus69
06-05-2009, 19:55
Chissà perchè ma per me la felicità è tutto il contrario di equilibrio. Quella per me è serenità. :asd:
E' disequilibrio sconvolgente.
Sto parlando di un significato decisamente più profondo e astratto.
Almeno per me.
rispondo a te...ma,indirettamente,pure a femi......ci sei andato vicino:
una situazione di equilibrio deve necessariamente essere composta da tutti i fattori noti nella medesima quantità,l'assenza di uno è già di per sè causa di squilibrio.:boh:
la massima recita così:"la felicità è assenza del dolore";molto nichilistica direi..
"[...]il piacere viene inteso come serenità d’animo, assenza di turbamento e di dolore. La posizione di Epicuro è particolarmente rappresentativa di questa seconda tendenza. Secondo Epicuro, il piacere non è sempre bene di per sé. Alcuni piaceri, infatti, possono turbare l’animo, o perché troppo violenti, o perché durano poco e il loro venir meno provoca dolore. Sarà allora necessario fare un calcolo dei piaceri, sotto la guida della ragione, in modo da scegliere quelli stabili, quelli facilmente raggiungibili, quelli che non provocano dolore futuro e che non privano di piaceri maggiori. Ad esempio, mangiare e bere smodatamente può per alcuni essere un piacere. Se però analizziamo le conseguenze negative sulla forma fisica e sulla salute, ci rendiamo conto che a lungo andare tale piacere provoca dolore, e dunque è saggio astenersene."
tratto da un sito che ho trovato googlando....
direi che sono d'accordo su questa posizione....
ora mi informo su cosa voglia dire nichilista xD
EDIT: Il termine nichilismo designa in senso generico l'atteggiamento o la dottrina volti a negare in modo definitivo e radicale l'esistenza di qualsiasi valore in sé e l'esistenza di una qualsiasi verità oggettiva. (da wiki). si, sono d'accordo...
Ehm, sarà meglio che non mi venga in mente di postare...
Comunque seguirò la discussione.:O
ciuketto
06-05-2009, 20:18
"[...]il piacere viene inteso come serenità d’animo, assenza di turbamento e di dolore. La posizione di Epicuro è particolarmente rappresentativa di questa seconda tendenza. Secondo Epicuro, il piacere non è sempre bene di per sé. Alcuni piaceri, infatti, possono turbare l’animo, o perché troppo violenti, o perché durano poco e il loro venir meno provoca dolore. Sarà allora necessario fare un calcolo dei piaceri, sotto la guida della ragione, in modo da scegliere quelli stabili, quelli facilmente raggiungibili, quelli che non provocano dolore futuro e che non privano di piaceri maggiori. Ad esempio, mangiare e bere smodatamente può per alcuni essere un piacere. Se però analizziamo le conseguenze negative sulla forma fisica e sulla salute, ci rendiamo conto che a lungo andare tale piacere provoca dolore, e dunque è saggio astenersene."
tratto da un sito che ho trovato googlando....
direi che sono d'accordo su questa posizione....
ora mi informo su cosa voglia dire nichilista xD
EDIT: Il termine nichilismo designa in senso generico l'atteggiamento o la dottrina volti a negare in modo definitivo e radicale l'esistenza di qualsiasi valore in sé e l'esistenza di una qualsiasi verità oggettiva. (da wiki). si, sono d'accordo...
Ma aspetta..piacere e felicità sono distanti chilometri..:mbe:
mi stai dicendo che le cose piacevoli e quindi il piacere, non rendono forse felici?
ciuketto
06-05-2009, 20:25
Ehm, sarà meglio che non mi venga in mente di postare...
Comunque seguirò la discussione.:O
E dai!!!:D :D
mi stai dicendo che le cose piacevoli e quindi il piacere, non rendono forse felici?
Aaaaagh che avatar fleshato:eek:
:asd:
ciuketto
06-05-2009, 20:28
mi stai dicendo che le cose piacevoli e quindi il piacere, non rendono forse felici?
Ma assolutamente no.
Adriano ti sembra felice? :asd:
Eppure ha soldi da buttare e tromba continuamente. Più piacere di quello..
La felicità è un concetto molto meno materiale.:D
Sempre per me.
Domanda secca..cosa intendete per felicità? Vi siete mai sentiti felici? Secondo voi è una sensazione che può perdurare nel tempo o qualcosa di estremamente labile?
Io provo a rendere leggibili i miei pensieri e poi lo scrivo.:D :D
Per me la felicità non esiste, e il discorso è abbastanza complesso.
L' essere umano è felice quando vive per qualcosa a cui tiene particolarmente o meglio cerca di raggiungere una meta, che inconsciamente rende quasi irragiungibile. Per il motivo che appena soddisfatto il desiderio la felicità decade e presto tocca porsi altri obiettivi.
Questo inteso in senso molto oggettivo e materialistico.
Per quanto riguarda i sentimenti la cosa è molto soggettiva e non mi pronuncio.
un conto è sembrarem un conto è essere.
magari può non sembrare felice, ma magari lo è... lo può sapere solo lui
La felicità in persona è mike bongiorno...:p
No scherzo...eheh...la felicità è uno dei sentimenti astratti che son difficili da capire, comunque penso sia essere contornato da amici, quelli veri, voler bene agli altri. Tutto qua.
ciuketto
06-05-2009, 21:31
Avete finito le cose da dire???:asd:
Dream_River
06-05-2009, 22:54
Domanda secca..cosa intendete per felicità?[quote]
Uno stato estremamente piacevole
Se però intendi la Felicità, intendo che sia quello stato di appagamento finale che ti permette di accettare la morte con il sorriso sul volto
[quote]Vi siete mai sentiti felici?
Certo, e non poche volte
Secondo voi è una sensazione che può perdurare nel tempo o qualcosa di estremamente labile?
Niente è eterno, tutto è temporaneo e passeggero, per quanto possa durare, non esiste la felicità eterna, ma proprio per questo tutti ricerchiamo più momenti di felicità possibili
Domanda secca..cosa intendete per felicità? Vi siete mai sentiti felici? Secondo voi è una sensazione che può perdurare nel tempo o qualcosa di estremamente labile?
Io provo a rendere leggibili i miei pensieri e poi lo scrivo.:D :D
Birra,sigaretta, "Shine on your crazy diamond" che suona sull' l'hi-fi.... 17' 32" di felicità. :)
ciuketto
06-05-2009, 23:10
[QUOTE=ciuketto;27364211]Domanda secca..cosa intendete per felicità?[quote]
Se però intendi la Felicità,
Esattamente, per quello dicevo che forse era stata presa da molti che hanno scritto nel 3d come un qualcosa di troppo materiale.;)
-Crissina-
07-05-2009, 00:05
Domanda secca..cosa intendete per felicità?
Felicità...è quel preciso stato d'animo che ti fa ringraziare di essere al mondo. E' euforia dei sensi :)
Vi siete mai sentiti felici?
Spesso mi sento felice. Mi reputo una persona fortunata e ho continue conferme di questo. Sono in salute, ho delle persone meravigliose accanto, un lavoro che amo, una famiglia un pò ripiegata su sè stessa ma che a modo suo mi ama. Non ho motivi per essere infelice...o meglio, per non essere serena...
Secondo voi è una sensazione che può perdurare nel tempo o qualcosa di estremamente labile?
Si può essere sereni a lungo..la felicità è fatta di attimi invece. Sono particolari momenti e durano poco, talvolta giusto il tempo di rendertene conto. A volte sono le cose più banali a renderci felici.
Sono stata felice quando sono tornata nella mia città..quando con due valigioni enormi e con i lucciconi agli occhi ho visto le bancarelle con le lucine di natale. Quando mia sorella mi ha chiesto: "questa volta sei tornata per sempre vero?", quando mia nonna, sulla porta di casa, non ha fatto domande e asciugandosi gli occhi di nascosto mi ha detto con tono fintamente burbero: "devi smetterla con quella palestra, hai un visuccio che non ti si riconosce..." [e io, che non ho per niente il visuccio e che per renderla felice dovrei essere obesa, l'ho abbracciata talmente forte da sentire le ossa scricchiolare]. Quando ho rivisto la mia camera, con le solite smemo sparpagliate sulla scrivania, quando ho capito che alla fine le cose belle, quelle belle davvero, restano sempre...e non c'è tempo e non ci sono distanze. Credo sia stato il momento più bello della mia vita. Sentire che niente è in ordine ma va bene così. Se io ci sono, se il mio mondo è ancora li...l'universo intero può implodere su se stesso :).
Lo so, fottesega a un pò tutti ma stasera avevo voglia di raccontare qualcosa...^^
ciuketto
07-05-2009, 00:12
Sono particolari momenti e durano poco, talvolta giusto il tempo di rendertene conto. A volte sono le cose più banali a renderci felici.
Sono stata felice quando sono tornata nella mia città..quando con due valigioni enormi e con i lucciconi agli occhi ho visto le bancarelle con le lucine di natale. Quando mia sorella mi ha chiesto: "questa volta sei tornata per sempre vero?", quando mia nonna, sulla porta di casa, non ha fatto domande e asciugandosi gli occhi di nascosto mi ha detto con tono fintamente burbero: "devi smetterla con quella palestra, hai un visuccio che non ti si riconosce..." [e io, che non ho per niente il visuccio e che per renderla felice dovrei essere obesa, l'ho abbracciata talmente forte da sentire le ossa scricchiolare]. Quando ho rivisto la mia camera, con le solite smemo sparpagliate sulla scrivania, quando ho capito che alla fine le cose belle, quelle belle davvero, restano sempre...e non c'è tempo e non ci sono distanze. Credo sia stato il momento più bello della mia vita. Sentire che niente è in ordine ma va bene così. Se io ci sono, se il mio mondo è ancora li...l'universo intero può implodere su se stesso :).
"...Perchè la felicità è un'istante, è un punto di contatto con qualcosa di infinito e straordinario."
-Crissina-
07-05-2009, 00:16
"...Perchè la felicità è un'istante, è un punto di contatto con qualcosa di infinito e straordinario."
esattamente :)
ilguercio
07-05-2009, 00:23
Essere felici è tante cose o forse nessuna.
Mi capitano le giornate che mi sento al top,pieno di energia e di risorse.
Però in generale sono davvero poco felice.
Colpa mia,sopratutto.
Colpa del mondo(posos dirlo no?).
Essere felici è forse un qualcosa che si può raggiungere solo in una società,una comunità.
Essere felici da soli non è secondo me possibile.
trallallero
07-05-2009, 08:16
...
Il tuo avatar è molto infelice :banned:
Dream_River
07-05-2009, 08:33
Il tuo avatar è molto infelice :banned:
Quoto :banned:
beach_man
07-05-2009, 08:58
Oltre a quello che porto in firma...:D
La felicita' e' non avere rimpianti. :)
krizalid
07-05-2009, 09:06
la felicità è effimera...Dura pochissimo e appena svanisce la si ricerca subito...
il menne
07-05-2009, 09:58
La felicità.... è soggettiva.
E'uno stato d'animo davvero meraviglioso, che però si realizza non sempre, almeno nella mia esperienza è così.
I quel momento sembra di essere in armonia col mondo e di coglierne l'essenza e il significato... non so come spiegarlo.
A volte questo stato d'animo prende all'improvviso, quando meno te lo aspetti.
Mi ricordo una volta che tornavo da un viaggio di lavoro in un pomeriggio estivo dell'anno scorso e mi fermai a prendere una schiacciatina e una birretta in un baretto, e poi mi misi a mangiarlo su una pietra lì fuori.
Ecco, sarà stato per il paesaggio, ero sulla strada panoramica a picco sul mare del litorale ligure, era quasi il tramonto, una lieve brezza marina mi accarezzava il volto, e allora, in qul momento lì, seduto su quel pietrone ( la ragazza mi aveva mollato da poco e di felicità ne privavo ben poca in quel periodo ) con birra e schiaccina ligure all'improvviso mi son sentito felice ... è stata una bellissima sensazione e mi è rimasto impresso questo momento perchè è stata una delle prime volte che mi son sentito davvero felice dopo che lei mi aveva lasciato.
Realisticamente penso che essere sempre felici non sia possibile, attualmente tendo a cercare la serenità, e già mi sembra un bel risultato, quando ci riesco.
E vedo che spesso la felicità e la serenità stanno nelle piccole cose, che spesso non siamo in grado di ritrovare, spesso lo si fa solo dopo che si son prese diverse batoste nella vita.....
Naturalmente ciò è molto soggettivo, e non potrebbe essere altrimenti. :stordita:
Ognuno ha un suo proprio concetto più o meno conscio di felicità, secondo me....
Il mio concetto conscio di felicità è legato a valori immateriali ( in primis Amore e famiglia, poi serenità e armonia tanto per dirne alcuni .... )
ciuketto
07-05-2009, 10:08
La felicità.... è soggettiva.
E'uno stato d'animo davvero meraviglioso, che però si realizza non sempre, almeno nella mia esperienza è così.
I quel momento sembra di essere in armonia col mondo e di coglierne l'essenza e il significato... non so come spiegarlo.
A volte questo stato d'animo prende all'improvviso, quando meno te lo aspetti.
Mi ricordo una volta che tornavo da un viaggio di lavoro in un pomeriggio estivo dell'anno scorso e mi fermai a prendere una schiacciatina e una birretta in un baretto, e poi mi misi a mangiarlo su una pietra lì fuori.
Ecco, sarà stato per il paesaggio, ero sulla strada panoramica a picco sul mare del litorale ligure, era quasi il tramonto, una lieve brezza marina mi accarezzava il volto, e allora, in qul momento lì, seduto su quel pietrone ( la ragazza mi aveva mollato da poco e di felicità ne privavo ben poca in quel periodo ) con birra e schiaccina ligure all'improvviso mi son sentito felice ... è stata una bellissima sensazione e mi è rimasto impresso questo momento perchè è stata una delle prime volte che mi son sentito davvero felice dopo che lei mi aveva lasciato.
Realisticamente penso che essere sempre felici non sia possibile, attualmente tendo a cercare la serenità, e già mi sembra un bel risultato, quando ci riesco.
E vedo che spesso la felicità e la serenità stanno nelle piccole cose, che spesso non siamo in grado di ritrovare, spesso lo si fa solo dopo che si son prese diverse batoste nella vita.....
Naturalmente ciò è molto soggettivo, e non potrebbe essere altrimenti. :stordita:
Ognuno ha un suo proprio concetto più o meno conscio di felicità, secondo me....
Mi riconosco in ogni singola parola.:)
trallallero
07-05-2009, 10:12
La felicità è noiosa :O
giannola
07-05-2009, 10:21
La felicità è noiosa :O
la noia è noiosa :O
io sono sempre felice. :O
E` pizza e birra, un bel videogame e il letto pieno!
ciuketto
07-05-2009, 10:28
E` pizza e birra, un bel videogame e il letto pieno!
Minchia, mi manca poco per la felicità allora..:asd:
columbia83
07-05-2009, 10:42
La felicità è...stare coi piedi a terra e credere di volare.
trallallero
07-05-2009, 10:44
la noia è noiosa :O
io sono sempre felice. :O
e io non sono mai annoiato :D
Dream_River
07-05-2009, 10:57
Se la fortuna non fosse temporanea ed effimere, finirebbe per portarci alla noia, che è forse più temibile dell'infelicità
La felicità è solo l'effimera ed istantanea illusione dell'uomo determinata da ciò che gli accade. E' soggettiva e spesso egoistica.
trallallero
07-05-2009, 11:13
Se la fortuna non fosse temporanea ed effimere, finirebbe per portarci alla noia, che è forse più temibile dell'infelicità
D'accordo con te ma vedo che per molti felicità = ozio. Per me ozio = noia.
La felicità è solo l'effimera ed istantanea illusione dell'uomo determinata da ciò che gli accade. E' soggettiva e spesso egoistica.
Ovvio che sia egoistica visto che è un piacere che si prova.
La felicità?
Desiderare ciò che si ha.
Giant Lizard
07-05-2009, 11:18
La felicità?
E' un bicchiere di vino, con un panino.
La felicità.
La felicità è una fregnaccia, sono dei momenti in cui il cervello si disconnette e se ne va per i cavoli suoi.
Crescendo si acquista una maggiore capacità di controllo, e si riesce a riportarlo in tempi brevi alla reale percezione della merda quotidiana.
Per me la felicità è equilibrio.
Quando sei nel tuo centro e niente e nessuno ti può smuovere da li.
( si, lo so che è la filosofia buddista... :asd: )
La felicità è...stare coi piedi a terra e credere di volare.
bella :)
Ramirezzz
07-05-2009, 12:07
edit doppio
Ramirezzz
07-05-2009, 12:08
La felicità per me è molto pratica :
- SALUTE
- sentirmi amato
- scopare
- soldi
mi accontento.
beppe1982
07-05-2009, 12:20
Ridendo e scherzando direi come molte....
Sesso
Soldi
Serenità...
Le 3 grandi S
Ma nella realtà direi ciò che mi è stato inviato come messaggio stamattina...
Succedono molte cose nella vita. Ci sono giorni pieni di gioia e momenti di sofferenza. Qualchè volta capitano cose spiacevoli. Ma tutto questo rende la vita più interessante. Gli ostacoli che incontriamo sono conseguenze del nostro essere umani. Se non sperimentassimo cambianti e difficoltà, se non cuccedesse mai nulla di inatteso, saremmo simili ad automi dall'esistenza noiosa e monotona. Vi prego di sviluppare un forte io, affinchè possiate interpretare il dramma della vostra vita con fiducia ed essere pronti di fronte a qualsiasi vicissitudine. gxg 0705
Prendendo spunto da ciò la felicità non è una cosa di passaggio. E' parte di noi, solo che a volte ce lo dimentichiamo e facciamo in modo che sia la tristezza, paura etc.. a esser parte di noi... Non dimentichiamoci che noi siamo importanti e chè ciò che ci gira attorno e ci rende "felici o tristi" è una cosa di passaggio, oggi c'è e domani non più. Invece noi ci saremo per sempre, dobbiamo essere felici di essere e esistere.. Così saremo per sempre felici....
trallallero
07-05-2009, 12:26
Ma nella realtà direi ciò che mi è stato inviato come messaggio stamattina...
Ovvero ?
Una sensazione di benessere psicofisico generata da un evento piacevole improvviso.
La felicità?
E' un bicchiere di vino, con un panino.
La felicità.
Andare a Lenzima senza benzina.
La felicità.
Questa la capirò solo io :p
beppe1982
07-05-2009, 13:29
Ovvero ?
Il messaggio sottostante...
trallallero
07-05-2009, 13:36
Il messaggio sottostante...
:doh:
Non avevo capito :)
Giant Lizard
07-05-2009, 13:36
Andare a Lenzima senza benzina.
La felicità.
Questa la capirò solo io :p
spiega :D e aggiungo:
E' un pugno sul naso, dato per caso.
La felicità.
:O
columbia83
07-05-2009, 14:24
bella :)
Grazie! :)
Al momento per me la felicità rappresenta un lavoro, essere indipendente e stare lontano dalla mia famiglia.
krizalid
07-05-2009, 14:26
Cos'è per voi la felicità?
"Fare quello che ti pare quando ti pare" :O
ilguercio
07-05-2009, 14:30
E' vero pure che senza i momenti di merda la felicità non avrebbe senso di esistere.
Ci vuole il giusto equilibrio di sofferenze e di gioia.
columbia83
07-05-2009, 14:42
Cos'è per voi la felicità?
"Fare quello che ti pare quando ti pare" :O
Ho i miei dubbi su questa affermazione.
krizalid
07-05-2009, 14:45
Ho i miei dubbi su questa affermazione.
Vivere senza imposizioni altrui,facendo quello che ti piace farebbe schifo?
Si anche io ho dei dubbi, fare quello che ti pare quando ti pare significa essere in un certo senso liberi, ma la libertà non porta sempre ad essere felici. Fermo restando che la felicità sia una sensazione soggettiva questa mi pare la meno probabile.
ilguercio
07-05-2009, 14:46
Vivere senza imposizioni altrui,facendo quello che ti piace farebbe schifo?
E se quelle cose non le puoi fare?;)
krizalid
07-05-2009, 14:47
E se quelle cose non le puoi fare?;)
nn sei felice :O
Ti rattristi sul momento...
il menne
07-05-2009, 14:51
E' vero pure che senza i momenti di merda la felicità non avrebbe senso di esistere.
Ci vuole il giusto equilibrio di sofferenze e di gioia.
Più che senso di esistere non saremmo in grado di distinguerla .... se si fosse sempre felici in realtà non lo si sarebbe MAI, imho. :fagiano:
columbia83
07-05-2009, 14:51
Vivere senza imposizioni altrui,facendo quello che ti piace farebbe schifo?
Con tutti gli idioti che esistono, se qualcuno si sentisse libero da ogni imposizione, e per accrescere il suo senso di felicità venisse a fare cacca davanti la porta di casa tua, ti farebbe schifo o no?
Esempio estremo per mostrarti come la felicità non è data dalla possibilità di far tutto quello che si vuole.
columbia83
07-05-2009, 14:52
Più che senso di esistere non saremmo in grado di distinguerla .... se si fosse sempre felici in realtà non lo si sarebbe MAI, imho. :fagiano:
Come dice una recente canzone degli Afterhours, "se tutto vale, niente vale" ;)
krizalid
07-05-2009, 14:53
Con tutti gli idioti che esistono, se qualcuno si sentisse libero da ogni imposizione, e per accrescere il suo senso di felicità venisse a fare cacca davanti la porta di casa tua, ti farebbe schifo o no?
Esempio estremo per mostrarti come la felicità non è data dalla possibilità di far tutto quello che si vuole.
è appunto estremo...ma tipo stile hippie dicevo :asd:
il menne
07-05-2009, 14:55
Vivere senza imposizioni altrui,facendo quello che ti piace farebbe schifo?
Quindi tendenzialmente stai dicendo che tutti gli uomini sono infelici? Noi nasciamo nelle imposizioni, ci viviamo e ci moriamo.... essendo società è necessario che alcune ci siano, la mia libertà termina dove comincia quella degli altri, se no sarebbe solo il caos....
Tale visione inoltre mi pare leggermente egoistica e individualistica.... poi è chiaro che la cosa è soggettiva.... :stordita:
krizalid
07-05-2009, 14:57
Effettivamente sono un tipo tendenzialmente egoista,anche se nn sono figlio unico,ma ultimamente sento la necessità di nn dare più...
Se posso,faccio ciò che ritengo giusto,e mi sento felice...
ilguercio
07-05-2009, 15:04
Da che mondo e mondo le leggi tolgono un pò di libertà in cambio di sicurezza collettiva.
O no?;)
krizalid
07-05-2009, 15:05
Da che mondo e mondo le leggi tolgono un pò di libertà in cambio di sicurezza collettiva.
O no?;)
Certo...nn stavo pensando all'anarchia...ma al fatto che in certe occasioni si abbiano le ali tappate...
ilguercio
07-05-2009, 15:09
Certo...nn stavo pensando all'anarchia...ma al fatto che in certe occasioni si abbiano le ali tappate...
Beh,l'anarchia male non sarebbe.
Intendo una libertà che finisce dove inizia quella dell'altro.
Ma è utopistico,non tutti gli uomini si regolano da soli e comunque non significherebbe essere più felici.
salucard
07-05-2009, 15:54
oh beh come non rispondere citando un filosofo contemporaneo
"la felicità è non nascere" SCHOPENHAUER
willywilly77
07-05-2009, 16:09
Il massimo l'ho raggiunto 2 sere fa :D la mia piccolina accocolata su di me, birra ghiacciata, buon libro, King For a Day, Fool for a Lifetime in sottofondo.
Dream_River
07-05-2009, 17:06
Effettivamente sono un tipo tendenzialmente egoista,anche se nn sono figlio unico,ma ultimamente sento la necessità di nn dare più...
Se posso,faccio ciò che ritengo giusto,e mi sento felice...
E fai bene, e anche quello che fanno tutti, l'altruismo puro è una leggenda ;)
oh beh come non rispondere citando un filosofo contemporaneo
"la felicità è non nascere" SCHOPENHAUER
Quella sarebbe la massima felicità per i deboli
Flegias85
07-05-2009, 17:36
Per quanto mi riguarda la felicità la dovrò rincorrere non poco in questo periodo.
1) sono stato lasciato dopo + di 5 anni fidanzamento, ancora innamorato (ma con tutte le mie colpe, è vero)
2) da lunedì sono in cassa integrazione dopo 2 anni di lavoro in una ditta.
La felicità sarà tutte quelle cose che mi faranno stare bene dopo questi 2 tremendi colpi.
:sperem:
Per quanto mi riguarda la felicità la dovrò rincorrere non poco in questo periodo.
1) sono stato lasciato dopo + di 5 anni fidanzamento, ancora innamorato (ma con tutte le mie colpe, è vero)
2) da lunedì sono in cassa integrazione dopo 2 anni di lavoro in una ditta.
La felicità sarà tutte quelle cose che mi faranno stare bene dopo questi 2 tremendi colpi.
:sperem:
Siamo in due a passare un periodo di m...a!
Flegias85
07-05-2009, 17:39
Siamo in due a passare un periodo di m...a!
Vedi già il fatto che non sono solo mi consola! :D Ma ce ne vuole per dire che sono felice! :help:
Vedi già il fatto che non sono solo mi consola! :D Ma ce ne vuole per dire che sono felice! :help:
A me non è che consola molto...
windsofchange
07-05-2009, 17:44
Cos'è per voi la felicità?
Quando lo scopro vengo a scriverlo qua, promesso :O
Flegias85
07-05-2009, 17:57
A me non è che consola molto...
Si fa per dire!
Si lo so...seguivo lo stesso filone!
verbatim91
07-05-2009, 18:25
nessuno che ti rompa le balle :O
spiega :D e aggiungo:
E' un pugno sul naso, dato per caso.
La felicità.
:O
Lenzima è un paese vicino al mio. Solo che sta a 15 min di strada completamente in salita.. per cui :asd:
La felicità è un caldo tricheco
salucard
08-05-2009, 16:15
Quella sarebbe la massima felicità per i deboli
ma ora ti spiego anche perchè:dal momento in cui si nasce la felicità si presenterà durante la vita in sporadici sprazzi che sono nulla in confronto ai sacrifici e alla sofferenza che ci sono voluti per arrivarci,inoltre non potrà mai esistere una concezione assoluta di felicità causato dal relativismo idealistico,al contrario la sofferenza può essere ben identificata con la presenza della morte causata dall'uomo o dalla sofferenza provocata dal suo avido animo,dunque è meglio non nascere per lasciare nel dubbio l'idea di felicità precludendo automaticamente anche la strada della sofferenza;)
ilguercio
08-05-2009, 16:19
ma ora ti spiego anche perchè:dal momento in cui si nasce la felicità si presenterà durante la vita in sporadici sprazzi che sono nulla in confronto ai sacrifici e alla sofferenza che ci sono voluti per arrivarci,inoltre non potrà mai esistere una concezione assoluta di felicità causato dal relativismo idealistico,al contrario la sofferenza può essere ben identificata con la presenza della morte causata dall'uomo o dalla sofferenza provocata dal suo avido animo,dunque è meglio non nascere per lasciare nel dubbio l'idea di felicità precludendo automaticamente anche la strada della sofferenza;)
Se non nasci non saprai mai cos'è la felicità;)
Se è per questo nemmeno cos'è l'infelicità...nel dubbio...
ilguercio
08-05-2009, 16:28
Se è per questo nemmeno cos'è l'infelicità...nel dubbio...
Infatti non esisti affatto...
Probabile. Sai dare tu la spiegazione a cosa siamo?
-vicarious-
08-05-2009, 16:32
lavorare qui http://www.youtube.com/watch?v=L_fCqg92qks
ilguercio
08-05-2009, 16:32
Probabile. Sai dare tu la spiegazione a cosa siamo?
No.
Ma se non nasci che senso ha di parlare di felicità o infelicità?
Manco esisti...
Quello è il punto, ma mi rallegrerei del fatto che non sarei infelice, non sarei triste perchè non posso essere felice.
ilguercio
08-05-2009, 16:42
Quello è il punto, ma mi rallegrerei del fatto che non sarei infelice, non sarei triste perchè non posso essere felice.
Beh,non potresti proprio rallegrarti di nulla,visto che non esisti:O
ilguercio
08-05-2009, 16:46
Sicuro?
Hai la coscienza di sentire la felicità se esisti...
Ma anche l'infelicità e checché se ne dica, occupa più tempo della nostra vita che la felicità.
ilguercio
08-05-2009, 16:53
Ma anche l'infelicità e checché se ne dica, occupa più tempo della nostra vita che la felicità.
Beh,magari lo è per noi...
L'uomo è sempre insoddisfatto(specialmente ora)e definisce i momenti morti come momenti di infelicità.
La felicità e l'infelicità è relativa,non assoluta.
La vita perfetta dovrebbe avere un 50% di una e un 50% dell'altra cosi da apprezzarle entrambe.
Senza fatica,dolore e sofferenza spesso non si riesce ad andare avanti e a fare passi decisivi per migliorare...
Dream_River
08-05-2009, 16:56
ma ora ti spiego anche perchè:dal momento in cui si nasce la felicità si presenterà durante la vita in sporadici sprazzi che sono nulla in confronto ai sacrifici e alla sofferenza che ci sono voluti per arrivarci,inoltre non potrà mai esistere una concezione assoluta di felicità causato dal relativismo idealistico,al contrario la sofferenza può essere ben identificata con la presenza della morte causata dall'uomo o dalla sofferenza provocata dal suo avido animo,dunque è meglio non nascere per lasciare nel dubbio l'idea di felicità precludendo automaticamente anche la strada della sofferenza;)
Ribadisco che questa è la felicità del debole, che è pronto a non voler essere piuttosto che esserci anche se in continua lotta con il mondo per acquistare un poco di felicità
Il forte al contrario trae felicità anche solo dal fatto di assaporare la tragicità dell'esistenza, perchè sa trarre forza anche dal dolore e dalla sofferenza.
Lo scontro con il mondo è proprio la massima espressione della nostra esistenza.
Il debole proprio per la sua incapacità di sopportare il peso delle proprie passioni e della propria natura limitata preferirebbe non esistere (anche se alcuni nascondono questa voglia di annichilirsi dietro le varie parole con cui viene chiamato il concetto di "Essere")
Inoltre il tu discorso ha un difetto, presuppone che la felicità e il suo opposto siano calcolabili in maniera quantitativa, mentre invece non è cosi.
Quindi non c'è nessuna base per affermare che la vita ci regale più infelicità che felicità
A me sembra solo una scusa per coloro che vogliono giustificare il loro insuccesso (o la loro incapacità) di strappare al mondo un attimo in più di felicità
Tutti vogliamo "divorare il mondo", mentre i forti hanno un "cuore" abbastanza grande per farlo, i deboli preferiscono fare come la volpe che non raggiunge l'uva
Mi vuoi dire che apprezzi l'infelicità?Complimenti!
Dream_River
08-05-2009, 17:01
Mi vuoi dire che apprezzi l'infelicità?Complimenti!
Apprezzo l'opportunità che mi da la sofferenza e il dolore per diventare più forte
Resistere a come il mondo ci vorrebbe ridurre, trovo che sia la più alta manifestazione della nostra vita.
ilguercio
08-05-2009, 17:02
Mi vuoi dire che apprezzi l'infelicità?Complimenti!
Se non conosci l'altra faccia della medaglia come sai che quello che stai provando è la felicità?
Tutte le sensazioni sono dicotomiche,se non conosci il suo opposto non lo apprezzi.
Nessuno apprezza le gesta di un poliziotto se non ci sono i criminali,nessuno apprezza i medici senza le malattie...
Non ammetterlo significa volere vedere solo il lato che conviene non capendo che senza il suo opposto non avrebbe senso di esistere...
Questo non significa dire: - che bello, sono infelice, meno male, altrimenti non potrei apprezzare la felicità! -.
ilguercio
08-05-2009, 17:07
Questo non significa dire: - che bello, sono infelice, meno male, altrimenti non potrei apprezzare la felicità! -.
Leggi bene...non ho detto questo.
salucard
08-05-2009, 19:29
Ribadisco che questa è la felicità del debole, che è pronto a non voler essere piuttosto che esserci anche se in continua lotta con il mondo per acquistare un poco di felicità
Il forte al contrario trae felicità anche solo dal fatto di assaporare la tragicità dell'esistenza, perchè sa trarre forza anche dal dolore e dalla sofferenza.
Lo scontro con il mondo è proprio la massima espressione della nostra esistenza.
Il debole proprio per la sua incapacità di sopportare il peso delle proprie passioni e della propria natura limitata preferirebbe non esistere (anche se alcuni nascondono questa voglia di annichilirsi dietro le varie parole con cui viene chiamato il concetto di "Essere")
Inoltre il tu discorso ha un difetto, presuppone che la felicità e il suo opposto siano calcolabili in maniera quantitativa, mentre invece non è cosi.
Quindi non c'è nessuna base per affermare che la vita ci regale più infelicità che felicità
A me sembra solo una scusa per coloro che vogliono giustificare il loro insuccesso (o la loro incapacità) di strappare al mondo un attimo in più di felicità
Tutti vogliamo "divorare il mondo", mentre i forti hanno un "cuore" abbastanza grande per farlo, i deboli preferiscono fare come la volpe che non raggiunge l'uva
il forte descritto da te è a questo punto un individuo che pecca di superbia,superbia derivata dalla smania di poter dominare la vita,scandita da un irreversibile divenire,dunque il debole non è tale ma semplicemente un individuo resosi conto della caducità della vita e della sua impossibilità di viverla nella felicità assoluta;inoltre come tutte le cose a cui ambisce l'uomo la felicità diviene strumento di vita dunque quantizzabile...
inoltre non dimentichiamoci che essendo l'uomo animale sociale dunque mutevole nei confronti della società,diviene anche mutevole nell' essere,quindi è mutevole anche nel porsi di fronte alla felicità;dunque la felicità per essere posseduta dall'uomo deve assumere anche forme quantitative perchè neccessita di essere confrontata rispetto ad una felicità assoluta che determina un completa autoconservazione,di conseguenza l'uomo cercando la felicità non fa altro che porsi verso l'edonismo che degenera la morale dell'uomo verso la perdizione dell'animo
salucard
08-05-2009, 19:31
Probabile. Sai dare tu la spiegazione a cosa siamo?
siamo agglomerati di proteine complesse,scaraventati su un mondo che in realtà non ci appartiene dal caso
Leggi bene...non ho detto questo.
Conosco anche io la teoria filosofica per cui non esiste una cosa senza l'opposto, ma questo non mi fa urlare: - Evviva c'è l'infelicità e allora esisterà anche la felicità! -. E' ipocrisia dire che la vita moderna è bella, perchè ovunque mi giro vedo sofferenza e insoddisfazione e laddove non ci sono queste sempre più spesso vedo illusioni e ipocrisia.
siamo agglomerati di proteine complesse,scaraventati su un mondo che in realtà non ci appartiene dal caso
Sono d'accordo con la prima parte, la seconda non l'ho capita onestamente, ma questo non spiega i concetti di felicità ed infelicità.
trallallero
08-05-2009, 20:30
Conosco anche io la teoria filosofica per cui non esiste una cosa senza l'opposto, ma questo non mi fa urlare: - Evviva c'è l'infelicità e allora esisterà anche la felicità! -. E' ipocrisia dire che la vita moderna è bella, perchè ovunque mi giro vedo sofferenza e insoddisfazione e laddove non ci sono queste sempre più spesso vedo illusioni e ipocrisia.
Parla per te. La vita non solo è bella ma bellissima ed è l'unica che abbiamo quindi se vedi solo sofferenza e insoddisfazione ti consiglio di cambiare zona o cambiare chiave di lettura ;)
Sono d'accordo con la prima parte, la seconda non l'ho capita onestamente, ma questo non spiega i concetti di felicità ed infelicità.
Lo spiega eccome: essendo noi un ammasso di poteine, felicità ed infelicità sono solo reazione chimiche.
Non conosco la felicità se non la gioia di avere 2 splendide figlie e vederle crescere sane e positive in mezzo a gente genuina, quindi non so cosa dire a proposito (e poi sono eternamente insoddisfatto ma è proprio questo ciò che mi spinge ad inventare ogni giorno qualcosa ed a cercare di farla al meglio), ma se mi ritrovo ad essere depresso od infelice e lo sono stato di brutto, solo la morte potrebbe fermare la mia volontà di cambiare il mio stato d'animo.
Apprezzo l'opportunità che mi da la sofferenza e il dolore per diventare più forte
Resistere a come il mondo ci vorrebbe ridurre, trovo che sia la più alta manifestazione della nostra vita.
Quoto. Pensiero maturo ed ottimista, mi piace :D
Parla per te. La vita non solo è bella ma bellissima ed è l'unica che abbiamo quindi se vedi solo sofferenza e insoddisfazione ti consiglio di cambiare zona o cambiare chiave di lettura ;)
Sono felice che la tua vita sia la cosa meravigliosa che racconti, peccato che il mondo non è costituito da tanti trallallero.
Lo spiega eccome: essendo noi un ammasso di poteine, felicità ed infelicità sono solo reazione chimiche.
Non conosco la felicità se non la gioia di avere 2 splendide figlie e vederle crescere sane e positive in mezzo a gente genuina, quindi non so cosa dire a proposito (e poi sono eternamente insoddisfatto ma è proprio questo ciò che mi spinge ad inventare ogni giorno qualcosa ed a cercare di farla al meglio), ma se mi ritrovo ad essere depresso od infelice e lo sono stato di brutto, solo la morte potrebbe fermare la mia volontà di cambiare il mio stato d'animo.
A me pare ti contraddici da solo. La tua felicità non è così bella perchè hai due figlie che crescono nel paradiso terrestre, bensì perchè il tuo organismo è capace di generare sostanze che ti fanno stare bene. Dunque se per assurdo si trovasse qualcosa di non dannoso capace di sostituire dette sostanze saresti felice?
salucard
08-05-2009, 21:04
Conosco anche io la teoria filosofica per cui non esiste una cosa senza l'opposto, ma questo non mi fa urlare: - Evviva c'è l'infelicità e allora esisterà anche la felicità! -. E' ipocrisia dire che la vita moderna è bella, perchè ovunque mi giro vedo sofferenza e insoddisfazione e laddove non ci sono queste sempre più spesso vedo illusioni e ipocrisia.
Sono d'accordo con la prima parte, la seconda non l'ho capita onestamente, ma questo non spiega i concetti di felicità ed infelicità.
voglio dire che l'uomo è stato scaraventato sulla terra dal caso,il caso regola ogni natura delle cose e la natura stessa che estroflette la propria essenza,sotto il comando del caso;la felicità non è altro che un desiderio dell'uomo,feccia della sostanza perchè mutavole,di ritornare a far parte integralmente della materia quindi amante del caso,padre e figlio del caos
Dream_River
08-05-2009, 21:36
il forte descritto da te è a questo punto un individuo che pecca di superbia,superbia derivata dalla smania di poter dominare la vita,scandita da un irreversibile divenire,dunque il debole non è tale ma semplicemente un individuo resosi conto della caducità della vita e della sua impossibilità di viverla nella felicità assoluta;inoltre come tutte le cose a cui ambisce l'uomo la felicità diviene strumento di vita dunque quantizzabile...
A parte che mi è estranea la concezione di peccato, il forte non ambisce alla felicità assoluta, che è solo una leggenda come tutto ciò che è assoluto ed eterno, ma ambisce costantemente alla felicità, che apprezza proprio perchè temporanea ed effimere, il forte non disdegna il continuo mutamento, anzi, sa che il mutamente continuo è ciò che accomuna tutta la realtà.
Chi non è in grado di sopportare la tragedia dell'esistenza (Che è proprio la maledizione della nostra capacità di concepire oltre i limiti degli enti e supporre l'assoluto, e rischiare di cadere nella nausea nel percepire la differenza ontologica fra l'essere e gli enti che "sono per ora"), preferisce il nulla, anche se avvolte chiamato "essere".
Chi avrebbe preferito non nascere per non soffrire, e come un ingordo che già si immagina il malessere che l'abbuffata gli comporterà e preferisce non toccare cibo per non avere conferma che l'ingordo non è in grado di apprezzare il cibo.
A mi sembra che con questo tuo messaggio confermi quello che ho detto "il debole non è in grado di portare su di se tutto il peso della vita" al contrario del forte che può essere felice perchè accetta anche la sofferenza e tutti gli altri sentimenti che la vita porta con se, anche se ciò lo condanna a essere "costantemente sudato" (cit)
Inoltre, sbagli a vedere la felicità come strumento della vita, ma è la vita strumento della volontà, la cui soddisfazione è l'essenza della felicità, la stessa volontà cieca che muove tutti gli esseri umani, e che non può fare a meno di vedere, piuttosto che non volere preferisce volere il nulla, come a quanto dici vuole la tua
inoltre non dimentichiamoci che essendo l'uomo animale sociale dunque mutevole nei confronti della società,diviene anche mutevole nell' essere,quindi è mutevole anche nel porsi di fronte alla felicità;dunque la felicità per essere posseduta dall'uomo deve assumere anche forme quantitative perchè neccessita di essere confrontata rispetto ad una felicità assoluta che determina un completa autoconservazione
Non vedo questa necessità di confrontare la felicità effimera di questo mondo con una fantasiosa felicità assoluta, a che pro.
di conseguenza l'uomo cercando la felicità non fa altro che porsi verso l'edonismo che degenera la morale dell'uomo verso la perdizione dell'animo
Come se la morale non fosse uno strumento per raggiungere la felicità, e la perdizione dell'animo nient'altro che una minaccia da rivolgere al prossimo per conformarlo alla nostra volontà sotto le mentite spoglie del "bene"
ilguercio
08-05-2009, 21:41
A parte che mi è estranea la concezione di peccato, il forte non ambisce alla felicità assoluta, che è solo una leggenda come tutto ciò che è assoluto ed eterno, ma ambisce costantemente alla felicità, che apprezza proprio perchè temporanea ed effimere, il forte non disdegna il continuo mutamento, anzi, sa che il mutamente continuo è ciò che accomuna tutta la realtà.
Chi non è in grado di sopportare la tragedia dell'esistenza (Che è proprio la maledizione della nostra capacità di concepire oltre i limiti degli enti e supporre l'assoluto, e rischiare di cadere nella nausea nel percepire la differenza ontologica fra l'essere e gli enti che "sono per ora"), preferisce il nulla, anche se avvolte chiamato "essere".
Chi avrebbe preferito non nascere per non soffrire, e come un ingordo che già si immagina il malessere che l'abbuffata gli comporterà e preferisce non toccare cibo per non avere conferma che l'ingordo non è in grado di apprezzare il cibo.
A mi sembra che con questo tuo messaggio confermi quello che ho detto "il debole non è in grado di portare su di se tutto il peso della vita" al contrario del forte che può essere felice perchè accetta anche la sofferenza e tutti gli altri sentimenti che la vita porta con se, anche se ciò lo condanna a essere "costantemente sudato" (cit)
Inoltre, sbagli a vedere la felicità come strumento della vita, ma è la vita strumento della volontà, la cui soddisfazione è l'essenza della felicità, la stessa volontà cieca che muove tutti gli esseri umani, e che non può fare a meno di vedere, piuttosto che non volere preferisce volere il nulla, come a quanto dici vuole la tua
Non vedo questa necessità di confrontare la felicità effimera di questo mondo con una fantasiosa felicità assoluta, a che pro.
Come se la morale non fosse uno strumento per raggiungere la felicità, e la perdizione dell'animo nient'altro che una minaccia da rivolgere al prossimo per conformarlo alla nostra volontà sotto le mentite spoglie del "bene"
Infattamente quoto!:O
trallallero
08-05-2009, 23:04
Sono felice che la tua vita sia la cosa meravigliosa che racconti, peccato che il mondo non è costituito da tanti trallallero.
Ok, se hai qualche problema particolare tipo handicapp o casini familiari che tu non possa risolvere per tua volontà, mi scuso, altrimenti non vedo perchè tu non possa essere trallalleroalmente "felice" come me :boh:
A me pare ti contraddici da solo. La tua felicità non è così bella perchè hai due figlie che crescono nel paradiso terrestre, bensì perchè il tuo organismo è capace di generare sostanze che ti fanno stare bene. Dunque se per assurdo si trovasse qualcosa di non dannoso capace di sostituire dette sostanze saresti felice?
Forse mi sono spiegato male ma non ti seguo ... il mio organismo genera sostante che mi fanno stare bene se funziona bene e per funzionare bene deve essere:
- alimentato bene, alias mangiare
- rinnovato, ovvero sport, cambiamenti di qualsiasi genere
- libero da influenze negative quindi persone cattive, pensieri dannosi, in una parola: stress
Mi stai chiedendo se mi piacerebbe vivere in un posto stressante "tanto c'é la pillola magica che ti rende felice" ?
O, peggio, di rinunciare alle mie 2 figlie tanto si è trovato qualcosa di non dannoso che ti dà la stessa gioia ?
Il livello di felicità è direttamente proprozionale all'infelicità vissuta fino a questo istante di tempo.
ciuketto
09-05-2009, 10:39
Il livello di felicità è direttamente proprozionale all'infelicità vissuta fino a questo istante di tempo.
Azzo se è vero! A volte credo di essere masochista proprio per questo.:stordita:
Ok, se hai qualche problema particolare tipo handicapp o casini familiari che tu non possa risolvere per tua volontà, mi scuso, altrimenti non vedo perchè tu non possa essere trallalleroalmente "felice" come me :boh:
Come se per essere infelici bisogna solo avere problemi di natura fisica o familiare. Al contrario sono tante la ragioni per cui uno può essere infelice, e non mi pare di aver detto che lo sia, semplicemente ho detto il mondo è costituito da persone felici e altre meno felici. E il fatto che tu ci proponi la tua felicità, beh scusami, ma non tutto il mondo la condivide.
Forse mi sono spiegato male ma non ti seguo ... il mio organismo genera sostante che mi fanno stare bene se funziona bene e per funzionare bene deve essere:
- alimentato bene, alias mangiare
- rinnovato, ovvero sport, cambiamenti di qualsiasi genere
- libero da influenze negative quindi persone cattive, pensieri dannosi, in una parola: stress
Mi stai chiedendo se mi piacerebbe vivere in un posto stressante "tanto c'é la pillola magica che ti rende felice" ?
O, peggio, di rinunciare alle mie 2 figlie tanto si è trovato qualcosa di non dannoso che ti dà la stessa gioia ?
Forse la mia spiegazione non è stata felice. Supponiamo esista qualcosa di chimico, perchè qui di chimica stiamo parlando, capace di sostituire le sostanze generate dal tuo corpo e che quindi non necessità più degli stimoli esterni (figlie, situazione professionale/personale/economica ecc.), allora saremmo tutti felici. Per questo io dico che - la felicità - è un concetto fragile, fragile come la nostra natura e della quale ci rallegriamo ingiustificatamente. Spero di essere stato più chiaro ora.
salucard
09-05-2009, 18:29
A parte che mi è estranea la concezione di peccato, il forte non ambisce alla felicità assoluta, che è solo una leggenda come tutto ciò che è assoluto ed eterno, ma ambisce costantemente alla felicità, che apprezza proprio perchè temporanea ed effimere, il forte non disdegna il continuo mutamento, anzi, sa che il mutamente continuo è ciò che accomuna tutta la realtà.
Chi non è in grado di sopportare la tragedia dell'esistenza (Che è proprio la maledizione della nostra capacità di concepire oltre i limiti degli enti e supporre l'assoluto, e rischiare di cadere nella nausea nel percepire la differenza ontologica fra l'essere e gli enti che "sono per ora"), preferisce il nulla, anche se avvolte chiamato "essere".
Chi avrebbe preferito non nascere per non soffrire, e come un ingordo che già si immagina il malessere che l'abbuffata gli comporterà e preferisce non toccare cibo per non avere conferma che l'ingordo non è in grado di apprezzare il cibo.
A mi sembra che con questo tuo messaggio confermi quello che ho detto "il debole non è in grado di portare su di se tutto il peso della vita" al contrario del forte che può essere felice perchè accetta anche la sofferenza e tutti gli altri sentimenti che la vita porta con se, anche se ciò lo condanna a essere "costantemente sudato" (cit)
Inoltre, sbagli a vedere la felicità come strumento della vita, ma è la vita strumento della volontà, la cui soddisfazione è l'essenza della felicità, la stessa volontà cieca che muove tutti gli esseri umani, e che non può fare a meno di vedere, piuttosto che non volere preferisce volere il nulla, come a quanto dici vuole la tua
Non vedo questa necessità di confrontare la felicità effimera di questo mondo con una fantasiosa felicità assoluta, a che pro.
Come se la morale non fosse uno strumento per raggiungere la felicità, e la perdizione dell'animo nient'altro che una minaccia da rivolgere al prossimo per conformarlo alla nostra volontà sotto le mentite spoglie del "bene"
peccato che però il forte una volta resosi conto di non aver potuto raggiungere la felicità non ha più da fare che cessare di vivere non avendo più obiettivi da conseguire,mentre il "debole non deve neanche porsi il problema di dover essere felice dato che è inesistente,se non nella mente di un forte che si lecca le ferite dell'insuccesso pensando che un debole probabilmente preferirebbe togliersi la vita.
aggiungerei inoltre che se non ci fose vita non vi sarebbe neanche volontà e felicità,senza vita non vi sarebbe una sostanza uomo,dunque è la vita che regola il tutto dunque la felicità o la volontà sono accessori della vita stessa
stessa cosa sono la morale e la perdizione che modificano il modo di condurre la vita,ma la vita è sempre tale,quindi cambia solo il modo e non l'attributo
detto ciò ci terrei a dire che la disparità di idee aiuta comunque il prossimo a crescere,grazie dunque per aver esposto le tue idee che certamente contribuiranno a rendermi più giudizioso nei confronti degli infiniti casi del divenire;) ;)
-vicarious-
09-05-2009, 18:31
un bicchiere di vino con uno svuotino :O
ciuketto
16-05-2009, 00:52
"La felicità per me è inversamente proporzionale alla felicità provata sino ad ora(tanto più si prova un "piacere" perfetto tanto più difficile sarà provarlo nuovamente) e direttamente proporzionale all'infelicità provata sino ad ora(tanto più si soffre tanto più si può provare il "piacere" opposto)."
Ecco, scusandomi per l'uso improprio del termine piacere, credo di riassumere bene il tutto in queste due righe.
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