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View Full Version : Ubuntu fa risparmiare 50 milioni alla polizia francese


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24-04-2009, 08:05
"Gendarmerie Nationale ha risparmiato 50 milioni di euro con la transizione all'open source"

La Polizia francese ha risparmiato 50 milioni di euro grazie ad Ubuntu. La scelta nel 2004 di abbandonare progressivamente Microsoft Windows ha consentito di ridurre le spese in ogni settore IT, quindi non solo in ambito software ma anche hardware.



E dire che l'addio è stato graduale. Gendarmerie Nationale ha iniziato nel 2004 con i primi timidi "tradimenti". L'anno seguente ha rimpiazzato Microsoft Office con OpenOffice su tutta la sua rete. Poi è arrivato il momento di Firefox e Thunderbird. Con il lancio di Vista nel 2006 è stata avviata la migrazione verso Ubuntu – di fatto l'upgrade di Windows XP non era sembrato migliorativo.

Al momento Ubuntu è installato su 5mila workstation, ma entro la fine dell'anno sarà raggiunta quota 15mila. L'obiettivo è di completare il passaggio entro il 2015, dotando di piattaforma open tutte le 90mila workstation.

Il Tenente-colonnello Xavier Guimard ha rivelato che questa strategia ha consentito di ridurre il budget IT del 70%, senza alcun effetto collaterale. I dati dell'operazione sono approfonditi in dettaglio nell'ultimo rapporto dell'Open Source Observatory della Commissione Europea.

Le istituzioni francesi, comunque, hanno sempre guardato di buon occhio l'open source. È sufficiente ricordare che l'Assemblée nationale (Camera dei Deputati) utilizza 1000 workstation basate su Ubuntu, e il Ministero dell'Agricoltura da tempo si affida a Mandriva Linux.

… e noi in Italia abbiamo persino problemi a far utilizzare ai nostri deputati dei banali sistemi di identificazione delle impronte, per le votazioni…




Sti francesi son sempre un passo avanti. Non sarebbe male vedere dei pc con Ubuntu e applicativi opensource anche negli uffici della pubblica amministrazione in Italia.

obefix
24-04-2009, 08:07
:doh:

in italia non accadra' mai :D

Chevelle
24-04-2009, 08:10
Sti francesi son sempre un passo avanti. Non sarebbe male vedere dei pc con Ubuntu e applicativi opensource anche negli uffici della pubblica amministrazione in Italia.

Ricordati che c'è sempre la questione costi - benefici. Cosa costerebbe migrare delle applicazioni, magari sviluppate in .NET, in Java? Quanto si risparmierebbe ora, tra due, tre, cinque, dieci anni? Quanto costerebbe la formazione al back office? Quanto costerebbe la manutenzione? Queste sono le prime domande che mi vengono in mente. Un' analisi dettagliata sarebbe auspicabile.

Freeskis
24-04-2009, 08:21
ubuntu ? :mbe:

balint
24-04-2009, 08:24
Ricordati che c'è sempre la questione costi - benefici. Cosa costerebbe migrare delle applicazioni, magari sviluppate in .NET, in Java? Quanto si risparmierebbe ora, tra due, tre, cinque, dieci anni? Quanto costerebbe la formazione al back office? Quanto costerebbe la manutenzione? Queste sono le prime domande che mi vengono in mente. Un' analisi dettagliata sarebbe auspicabile.

Le applicazioni sviluppate in Java girano ovunque se non sbaglio...
E comunque investire in migrazione degli applicativi, formazione e aggiornamento del personale sarebbe sicuramente più lungimirante rispetto a continuare a pagare in eterno costose licenze per software proprietario.

ConteZero
24-04-2009, 08:30
Oh, allora Vista qualche danno serio l'ha fatto davvero :asd:

Vabè, almeno lì l'hanno capita... per il resto mi piace la storia di Chevelle, che è riassumibile con: "visto che non voglio avere una crisi d'astinenza continuo allegramente a drogarmi".
Magari è la volta buona che i vari enti (non in Italia ovviamente) capiscono che sviluppare ed adottare soluzioni non portabili è un autogol clamoroso.

Scalor
24-04-2009, 08:54
:doh:

in italia non accadra' mai :D

mi sa che bill gates è meglio che i tenga buoni gli italiani !:D

the_joe
24-04-2009, 09:07
Mi sembrano gli annunci di Berlusconi, come fanno a risparmiare 50 milioni lo sanno solo loro visto che OpenOffice esiste anche per Windows (e il passaggio da MsOffice a OOo già lo avevano fatto) sostituire il browser non fà risparmiare niente poichè anche IE non costa niente e FireFox e ThunderBird esistono anche per Windows, e restano le 90.000 licenze Windows che se non devono aggiornare non costano niente e se devono aggiornare non costano certo 50.000.000€

prio
24-04-2009, 09:13
Mi sembrano gli annunci di Berlusconi, come fanno a risparmiare 50 milioni lo sanno solo loro visto che OpenOffice esiste anche per Windows (e il passaggio da MsOffice a OOo già lo avevano fatto) sostituire il browser non fà risparmiare niente poichè anche IE non costa niente e FireFox e ThunderBird esistono anche per Windows, e restano le 90.000 licenze Windows che se non devono aggiornare non costano niente e se devono aggiornare non costano certo 50.000.000€

beh, a sentir:

in ogni settore IT, quindi non solo in ambito software ma anche hardware.

BTW suppongo (e spero) si parli di TCO, non solo di costi di licenza.

Freeskis
24-04-2009, 09:19
Mi sembrano gli annunci di Berlusconi, come fanno a risparmiare 50 milioni lo sanno solo loro visto che OpenOffice esiste anche per Windows (e il passaggio da MsOffice a OOo già lo avevano fatto) sostituire il browser non fà risparmiare niente poichè anche IE non costa niente e FireFox e ThunderBird esistono anche per Windows, e restano le 90.000 licenze Windows che se non devono aggiornare non costano niente e se devono aggiornare non costano certo 50.000.000€

beh così di primo impatto mi viene da pensare
ai costi di manutenzione , non credo facciano tutto internamente
probabilmente hanno degli accordi per avere omini Ms che gli sistemino le cose nel caso ci siano problemi ,
non credo si affidino a personale interno
poi mi vengono in mente i costi di adeguamento dell'hardware
i costi del rinnovamento delle licenze che è vero che non vanno cambiati gli SO ogni giorno però prima o poi andrebbe fatto
costi dell'utilizzo di programmi propietari
la cosa più stupida che mi viene mente può essere un lotus o un programma per la creazione di pdf
o la posta crittografata ...
poi per quanto riguarda il discorso oo.o esiste anche per win ecc ecc
mi pare tanto un voler negare la realtà
chi ha un minimo di esperienza lavorativa in ambito informatico sa
che se uno chiede uindos VUOLE MS Office , IE ecc
perchè il manager sa usare solo quello e basta quindi è più realistico pensare che si passi da un ambiente SOLO MS oriented ad uno OpenSource

the_joe
24-04-2009, 09:20
beh, a sentir:



BTW suppongo (e spero) si parli di TCO, non solo di costi di licenza.

Beh, certamente i loro conti li avranno fatti e se le cifre che risultano sono quelle, buon per loro, anzi.....

Non vorrei passare per difensore di Microsoft, ma tutte le volte che ho affrontato l'argomento per la ditta in cui lavoro, alla fine quello che incideva di meno era il costo delle licenze (che poi se vuoi lavorare devi avere qualcosa di certificato e quindi anche per Linux devi pagare) e ad oggi ho un server con Linux dove gira Oracle quindi sono tutto tranne che pro-microsoft.

Quello che mi lascia diffidente ogni volta che vengono fatti questi annunci, sono le cifre sparate più o meno alte a seconda della convenienza politica del momento, vorrei avere più chiarezza in merito a queste cifre, tutto qua.

the_joe
24-04-2009, 09:24
beh così di primo impatto mi viene da pensare
ai costi di manutenzione , non credo facciano tutto internamente
probabilmente hanno degli accordi per avere omini Ms che gli sistemino le cose nel caso ci siano problemi ,
non credo si affidino a personale interno

E questo vale anche per Linux, anche i tecnici del pinguino si fanno pagare come e forse più dei tecnici MS

poi mi vengono in mente i costi di adeguamento dell'hardware

Una macchina nuova costa uguale sia che ci debba essere installato Win che Linux, anzi per Linux possono esserci problemi con periferiche e accessori non supportati

i costi del rinnovamento delle licenze che è vero che non vanno cambiati gli SO ogni giorno però prima o poi andrebbe fatto
costi dell'utilizzo di programmi propietari
la cosa più stupida che mi viene mente può essere un lotus o un programma per la creazione di pdf
o la posta crittografata ...
poi per quanto riguarda il discorso oo.o esiste anche per win ecc ecc
mi pare tanto un voler negare la realtà
chi ha un minimo di esperienza lavorativa in ambito informatico sa
che se uno chiede uindos VUOLE MS Office , IE ecc
perchè il manager sa usare solo quello e basta quindi è più realistico pensare che si passi da un ambiente SOLO MS oriented ad uno OpenSource

Opinione tua e smentita dal fatto che già avevano fatto il passaggio da MS-Office a OOo e altro per cui i costi erano già stati abbattuti......

prio
24-04-2009, 09:25
Beh, certamente i loro conti li avranno fatti e se le cifre che risultano sono quelle, buon per loro, anzi.....

Non vorrei passare per difensore di Microsoft, ma tutte le volte che ho affrontato l'argomento per la ditta in cui lavoro, alla fine quello che incideva di meno era il costo delle licenze (che poi se vuoi lavorare devi avere qualcosa di certificato e quindi anche per Linux devi pagare) e ad oggi ho un server con Linux dove gira Oracle quindi sono tutto tranne che pro-microsoft.

Quello che mi lascia diffidente ogni volta che vengono fatti questi annunci, sono le cifre sparate più o meno alte a seconda della convenienza politica del momento, vorrei avere più chiarezza in merito a queste cifre, tutto qua.

Non sono ne' pro ne' contro m$, mi limito a prendere atto di quello che hanno dichiarato ;)

Freeskis
24-04-2009, 09:33
E questo vale anche per Linux, anche i tecnici del pinguino si fanno pagare come e forse più dei tecnici MS

ovvio , perché per installare una macchina con windows tutti si possono reinventare sistemisti quindi si sono abbattuti i costi delle consulenze win a causa della concorrenza mentre su linux c'è una certa elitarietà

Una macchina nuova costa uguale sia che ci debba essere installato Win che Linux, anzi per Linux possono esserci problemi con periferiche e accessori non supportati

certo , questo se si acquista hardware senza sapere bene cosa si sta acquistando
io però pensavo più ad un esempio che mi è venuto in mente
cioè se si hanno macchine datate con su windows per quando il lavoro possa non richiedere elevate prestazioni o per quanto un win xp o 2000 possano essere maturi
comunque su un pentium MMX ( estremizzo il concetto ma è per far capire il senso ) non ce lo puoi mettere
linux si quindi puoi riutilizzare magari pc di scuole un po datati e risparmiare su acquisto di altri pc
è comunque un ipotesi ...
in ogni caso credo che se abbiano stimato un risparmio di quell'entità avranno avuto i loro motivi
e non sapendo cosa realmente gli serve e in che modo è stata fatta la stima
è difficile trovare una spiegazione

Opinione tua e smentita dal fatto che già avevano fatto il passaggio da MS-Office a OOo e altro per cui i costi erano già stati abbattuti......

errore mio allora , mi ero perso un pezzo :fagiano:

antonorris
24-04-2009, 09:37
Sti francesi son sempre un passo avanti. Non sarebbe male vedere dei pc con Ubuntu e applicativi opensource anche negli uffici della pubblica amministrazione in Italia.

Qualcosa si sta muovendo anche in Italia, per esempio la Regione Calabria è passata all'Open Source:
http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=585&Itemid=33

cocis
24-04-2009, 09:38
:doh:

in italia non accadra' mai :D

da noi si installano solo quelli che costano di + :sofico:

the_joe
24-04-2009, 09:39
ovvio , perché per installare una macchina con windows tutti si possono reinventare sistemisti quindi si sono abbattuti i costi delle consulenze win a causa della concorrenza mentre su linux c'è una certa elitarietà



certo , questo se si acquista hardware senza sapere bene cosa si sta acquistando
io però pensavo più ad un esempio che mi è venuto in mente
cioè se si hanno macchine datate con su windows per quando il lavoro possa non richiedere elevate prestazioni o per quanto un win xp o 2000 possano essere maturi
comunque su un pentium MMX ( estremizzo il concetto ma è per far capire il senso ) non ce lo puoi mettere
linux si quindi puoi riutilizzare magari pc di scuole un po datati e risparmiare su acquisto di altri pc
è comunque un ipotesi ...
in ogni caso credo che se abbiano stimato un risparmio di quell'entità avranno avuto i loro motivi
e non sapendo cosa realmente gli serve e in che modo è stata fatta la stima
è difficile trovare una spiegazione



errore mio allora , mi ero perso un pezzo :fagiano:

Guarda, che in linea di massima sono d'accordo col discorso generico del "risparmio" possibile con Linux, solo che nel concreto vorrei conoscere le voci di questo risparmio per vedere se è solo un annuncio o c'è della sostanza, questo perchè per esperienza personale non è sempre vero......

Lasciando perdere i PC che sono nelle scuole italiane che conosco bene visto che ho un figlio che le frequenta e che ho dato anche una mano a risistemare il "laboratorio informatico" che è basato su macchine di recupero che stanno assieme con il nastro adesivo.......

Chevelle
24-04-2009, 09:56
Le applicazioni sviluppate in Java girano ovunque se non sbaglio...
E comunque investire in migrazione degli applicativi, formazione e aggiornamento del personale sarebbe sicuramente più lungimirante rispetto a continuare a pagare in eterno costose licenze per software proprietario.

Non hai capito il punto.
Se la migrazione consiste nel sostituire la piattaforma MS con Linux ed il software è sviluppato in java l' incidenza dei costi di migrazione sono minori, se il software è in ambiente .NET come la mettiamo?

riaw
24-04-2009, 10:06
comunque su un pentium MMX ( estremizzo il concetto ma è per far capire il senso ) non ce lo puoi mettere

guarda che quello che ti abbatte i costi in un'azienda non è il costo di acquisto dell'hw (un pc aziendale con xp pro lo puoi tranquillamente pagare 500€ con 3 anni di garanzia nbd), ma la sua manutenzione.
un pentium mmx (mettici anche p2,p3, i p4 prima versione) è fuori garanzia da un pezzo. un suo guasto ti comporta:
- acquisto/rimpiazzamento con un altro pc
- reinstallazione dell's.o.
- intervento di un tecnico
- riconfigurazione del terminale (poco o nulla fino a tantissimo lavoro a seconda di come hai strutturato il tuo sistema).

e se lo sostituisci con un'altra macchina "di rimpiazzo" il problema si può presentare tale e quale il giorno successivo, e quelle che ho elencato sono solo le spese "vive", non tengo conto cioè del mancato lavoro.

seconda considerazione: i pc aziendali, ormai, arrivano a offrirteli con anche 5 anni di garanzia nbd, che è il tempo in cui una macchina diventa obsoleta se si vuole rimanere produttivi, ed è per questo che tendenzialmente credo poco al "uso linux così risparmio perchè uso le macchine più vecchi e non ne compro di nuove". Non significa che sono contro, solo che mi piacerebbe che qualcuno lo dimostrasse....

ultima considerazione, riguardo al thread, mi piacerebbe che qualcuno pubblicasse veramente i conti di questo, per me "fantomatico", risparmio di 50 milioni di euro, perchè sarebbe veramente interessante e qualcuno potrebbe anche stamparlo per portarselo dietro, vi posso garantire che un "case study" di questa portata aiuta molto ;)

Freeskis
24-04-2009, 10:15
guarda che quello che ti abbatte i costi in un'azienda
peccato che qui si parlasse di pubblica amministrazione.

the_joe
24-04-2009, 10:18
peccato che qui si parlasse di pubblica amministrazione.

:confused: :rolleyes:

ConteZero
24-04-2009, 10:22
peccato che qui si parlasse di pubblica amministrazione.

Anche nella PA si parla d'aziende.
Hai presente le ASL ?

Freeskis
24-04-2009, 10:23
:confused: :rolleyes:

la polizia che è ? un'azienda privata ? :fagiano:

Freeskis
24-04-2009, 10:23
Anche nella PA si parla d'aziende.
Hai presente le ASL ?

si ma diciamo che le due cose sono un tantinello diverse come gestione :fagiano:

riaw
24-04-2009, 10:23
peccato che qui si parlasse di pubblica amministrazione.

sì ok e le considerazioni che ho fatto valgono anche per quella, casomai ti fosse sfuggito ;)

trallallero
24-04-2009, 10:25
Una macchina nuova costa uguale sia che ci debba essere installato Win che Linux, anzi per Linux possono esserci problemi con periferiche e accessori non supportati
Scherzi ? una macchina con Linux è priva di costi di licenze e già questo abbassa il prezzo.
E con Ubuntu puoi star tranquillo che riconosce tutte le periferiche senza problemi.

Però 50 milioni mi sembrano un pò tantini ...
Quanto costa una licenza MS ? io prendendo un laptop vuoto ho risparmiato 200€.
Anche se costasse 200€ per una pa che ne compra migliaia di licenze (dubito), con 5000 pc, come scritto nell'articolo, si risparmierebbero 3 milioni.
Ok, ci sono anche le licenze Office, ma da 3 arrivare a 50 ce ne passa ...

riaw
24-04-2009, 10:27
Scherzi ? una macchina con Linux è priva di costi di licenze e già questo abbassa il prezzo.
E con Ubuntu puoi star tranquillo che riconosce tutte le periferiche senza problemi.

Però 50 milioni mi sembrano un pò tantini ...
Quanto costa una licenza MS ? io prendendo un laptop vuoto ho risparmiato 200€.
Anche se costasse 200€ per una pa che ne compra migliaia di licenze (dubito), con 5000 pc, come scritto nell'articolo, si risparmierebbero 3 milioni.
Ok, ci sono anche le licenze Office, ma da 3 arrivare a 50 ce ne passa ...

stai tralasciando il fatto che le licenze ps nn costano come quelle end-user.
non dico che siano regalate, ma non ci si va molto lontano...
se credi che in un pc ps il costo di windows sia quello che paghi tu hai toppato in pieno ;)

ginogino65
24-04-2009, 10:28
Le applicazioni sviluppate in Java girano ovunque se non sbaglio...
E comunque investire in migrazione degli applicativi, formazione e aggiornamento del personale sarebbe sicuramente più lungimirante rispetto a continuare a pagare in eterno costose licenze per software proprietario.

Quoto e aggiungo che i costi per le licenze vanno per la maggior parte all'estero, mentre investire soldi per la formazione, ricerca, sviluppo rimarrebbero in Italia.

Dream_River
24-04-2009, 10:32
Anche se la cifra fosse stata terribilmente cambiata, il passaggio all'Open Source rimane la scelta più lungimirante in ogni caso, non è solo una questione di costi la superiorità del Open Source sul prodotto proprietario

Per quanto mi piacerebbe, dubito che ciò avverrà mai in Italia

Torav
24-04-2009, 10:43
Non hai capito il punto.
Se la migrazione consiste nel sostituire la piattaforma MS con Linux ed il software è sviluppato in java l' incidenza dei costi di migrazione sono minori, se il software è in ambiente .NET come la mettiamo?

ci sono progetti (anche se un po' acerbi, come MONO) per utilizzare la piattaforma .NET su altri SO. In qualche anno saranno utilizzabilissimi

Jammed_Death
24-04-2009, 10:54
a chi si sta divertendo a fare i calcoli :D
vi ricordo che una ditta che vende a un'azienda pubblica gonfia i costi in maniera incredibile...dei pc che all'utente vengono venduti per 500 euro, al comune, alla ditta con fondi pubblici che deve fare il preventivo, alla regione a chi vi pare, viene venduta almeno a 3000 euro licenze escluse :asd:

the_joe
24-04-2009, 10:56
Quoto e aggiungo che i costi per le licenze vanno per la maggior parte all'estero, mentre investire soldi per la formazione, ricerca, sviluppo rimarrebbero in Italia.

Questo è completamente inesatto in quanto è vero che il costo delle licenze (poca cosa) va a Microsoft e comunque se intendi o DEVI usare sistemi operativi certificati come RedHat SuSe & Co. anche in questo caso il costo va ad aziende estere, mentre gli applicativi, la formazione e tutto il resto non cambiano certo a seconda del SO usato, vengono fatti comunque da aziende nazionali......


Anche se la cifra fosse stata terribilmente cambiata, il passaggio all'Open Source rimane la scelta più lungimirante in ogni caso, non è solo una questione di costi la superiorità del Open Source sul prodotto proprietario

Per quanto mi piacerebbe, dubito che ciò avverrà mai in Italia

Questo discorso può essere condivisibile.

the_joe
24-04-2009, 10:58
a chi si sta divertendo a fare i calcoli :D
vi ricordo che una ditta che vende a un'azienda pubblica gonfia i costi in maniera incredibile...dei pc che all'utente vengono venduti per 500 euro, al comune, alla ditta con fondi pubblici che deve fare il preventivo, alla regione a chi vi pare, viene venduta almeno a 3000 euro licenze escluse :asd:

Al comune dove abito hanno venduto PC completi di licenza a 150€ cadauno c'è anche chi per vincere l'appalto fa offerte sottoprezzo...... :asd:

the_joe
24-04-2009, 10:58
ci sono progetti (anche se un po' acerbi, come MONO) per utilizzare la piattaforma .NET su altri SO. In qualche anno saranno utilizzabilissimi

E nel frattempo????? E se non lo saranno mai?????? E se.......

Una PA mica può fare coi se. :rolleyes:

trallallero
24-04-2009, 11:00
a chi si sta divertendo a fare i calcoli :D
vi ricordo che una ditta che vende a un'azienda pubblica gonfia i costi in maniera incredibile...dei pc che all'utente vengono venduti per 500 euro, al comune, alla ditta con fondi pubblici che deve fare il preventivo, alla regione a chi vi pare, viene venduta almeno a 3000 euro licenze escluse :asd:

Vabbè che sono impiegati in pa, ma mica sono scemi :mbe:

AntonioBO
24-04-2009, 11:00
Ricordati che c'è sempre la questione costi - benefici. Cosa costerebbe migrare delle applicazioni, magari sviluppate in .NET, in Java? Quanto si risparmierebbe ora, tra due, tre, cinque, dieci anni? Quanto costerebbe la formazione al back office? Quanto costerebbe la manutenzione? Queste sono le prime domande che mi vengono in mente. Un' analisi dettagliata sarebbe auspicabile.

Ma i francesi sono imbecilli che non hanno fatto queste considerazioni? Se lo hanno fatto, ci sarà la convenienza.

elect
24-04-2009, 11:05
Ma i francesi sono imbecilli che non hanno fatto queste considerazioni? Se lo hanno fatto, ci sarà la convenienza.

:O

the_joe
24-04-2009, 11:14
Ma i francesi sono imbecilli che non hanno fatto queste considerazioni? Se lo hanno fatto, ci sarà la convenienza.

Ma nemmeno sarà imbecille chi è arrivato a conclusioni diverse o no?

riaw
24-04-2009, 11:22
a chi si sta divertendo a fare i calcoli :D
vi ricordo che una ditta che vende a un'azienda pubblica gonfia i costi in maniera incredibile...dei pc che all'utente vengono venduti per 500 euro, al comune, alla ditta con fondi pubblici che deve fare il preventivo, alla regione a chi vi pare, viene venduta almeno a 3000 euro licenze escluse :asd:

seeeeee magari........

Al comune dove abito hanno venduto PC completi di licenza a 150€ cadauno c'è anche chi per vincere l'appalto fa offerte sottoprezzo...... :asd:

appunto.

Ma i francesi sono imbecilli che non hanno fatto queste considerazioni? Se lo hanno fatto, ci sarà la convenienza.

qui mi pare che nessuno dica che sono imbecilli, al contrario gli si chiede maggiore chiarezza appunto per capire, oltre che se è vero, come hanno fatto ;)

ginogino65
24-04-2009, 11:23
Questo è completamente inesatto in quanto è vero che il costo delle licenze (poca cosa) va a Microsoft e comunque se intendi o DEVI usare sistemi operativi certificati come RedHat SuSe & Co. anche in questo caso il costo va ad aziende estere, mentre gli applicativi, la formazione e tutto il resto non cambiano certo a seconda del SO usato, vengono fatti comunque da aziende nazionali......


Se la Pubblica Amministrazione passasse in toto all'Open Source non avrebbe bisogno di appoggiarsi a RedHat e simili, ma si farebbe una sua distribuzione, come mi sembra che abbiano fatto tutti i paesi che hanno fatto una scelta simile.

the_joe
24-04-2009, 11:34
Se la Pubblica Amministrazione passasse in toto all'Open Source non avrebbe bisogno di appoggiarsi a RedHat e simili, ma si farebbe una sua distribuzione, come mi sembra che abbiano fatto tutti i paesi che hanno fatto una scelta simile.

:eek:

Sei sicuro?????

Non mi pare tanto logico mettere su addirittura un team che si occupi di mantenere una intera distribuzione Linux mica è una cosa semplice......e a questo punto altro che costi di licenza :stordita:

AntonioBO
24-04-2009, 11:52
:eek:

Sei sicuro?????

Non mi pare tanto logico mettere su addirittura un team che si occupi di mantenere una intera distribuzione Linux mica è una cosa semplice......e a questo punto altro che costi di licenza :stordita:

Ma anche no, visto che la base - o motore che dir si voglia - di Linux è fatta dalla comunità. Altro discorso sono le applicazioni dedicate.

Torav
24-04-2009, 11:53
E nel frattempo????? E se non lo saranno mai?????? E se.......

Una PA mica può fare coi se. :rolleyes:

e se cosa? Ho detto che sono un po' acerbi ma i prodotti funzionano. Semplicemente ogni entità si farà due conti. Se ad esempio si usano quasi solo prodotti scritti in java (e nella PA è spesso così) non ci sono problemi, altrimenti si vede se la roba scritta in .NET gira su MONO o altrimenti si vede quanto costa rifare il prodotto in maniera che giri su altri sistemi e si tirano le somme per calcolare il rapporto guadagni/costi. Non è una cosa che si possa fare in 2 minuti, ma sicuramente per qualche amministrazione può essere conveniente.

entanglement
24-04-2009, 11:59
:eek:

Sei sicuro?????

Non mi pare tanto logico mettere su addirittura un team che si occupi di mantenere una intera distribuzione Linux mica è una cosa semplice......e a questo punto altro che costi di licenza :stordita:

bè perchè avere uno stabile che gestisca il server exchange, licenze, reti ecc... non costa uguale ?

the_joe
24-04-2009, 11:59
Ma anche no, visto che la base - o motore che dir si voglia - di Linux è fatta dalla comunità. Altro discorso sono le applicazioni dedicate.

Beh, se si entra in campo enterprise, c'è da testare una marea di patch e tutti gli aggiornamenti con gli applicativi che vengono usati, non a caso esistono le certificazioni date a determinate distribuzioni da parte dei produttori di applicativi (es Oracle) cosa che credo sia molto impegnativo da fare in casa.....e naturalmente se un software che richiede un SO certificato lo fai funzionare su un altro SO ti arrangi, nel senso che non hai assistenza garantita.....altrimenti non avrebbero senso le distribuzioni come RedHat SuSe CentOs & Co. se fosse così semplice.

the_joe
24-04-2009, 12:04
bè perchè avere uno stabile che gestisca il server exchange, licenze, reti ecc... non costa uguale ?

Assolutamente NO, nel caso di mantenere una distro, c'è da testare uno per uno ogni aggiornamento ed ogni patch che escono affinchè non creino problemi con il software installato ecc. ecc. non è proprio la stessa cosa.....

ConteZero
24-04-2009, 12:21
Non capisco dove stia il problema.
Se si facesse un nucleo di sviluppo e gestione di una distribuzione "per le PA" si centralizzerebbe tutto.
Ci sarebbe un unico punto da chiamare in caso di problemi, un support team "sul ferro" ed anche aggiornamenti/patch/upgrade sarebbero molto semplificati.

Tra l'altro non è che OGNI patch vada testata, va testata ogni patch che s'intende aggiungere alla distribuzione, cioè tutte quelle di sicurezza (relative ai package inclusi) e quelle necessarie per mantenere funzionante e funzionale il sistema.

Di certo nessuno andrà a rompersi gli zebedei per testare una patch sul modulo che fixa il bug recondito nel driver di gestione del PAD XBOX né per fare il backporting di tale patch...

the_joe
24-04-2009, 12:58
Non capisco dove stia il problema.
Se si facesse un nucleo di sviluppo e gestione di una distribuzione "per le PA" si centralizzerebbe tutto.
Ci sarebbe un unico punto da chiamare in caso di problemi, un support team "sul ferro" ed anche aggiornamenti/patch/upgrade sarebbero molto semplificati.

Tra l'altro non è che OGNI patch vada testata, va testata ogni patch che s'intende aggiungere alla distribuzione, cioè tutte quelle di sicurezza (relative ai package inclusi) e quelle necessarie per mantenere funzionante e funzionale il sistema.

Di certo nessuno andrà a rompersi gli zebedei per testare una patch sul modulo che fixa il bug recondito nel driver di gestione del PAD XBOX né per fare il backporting di tale patch...


Questo è chiaro, ma se per fare un semplice sito internet hanno speso milioni di milioni di milioni di euro, a fare e manutenere una distro quanto potrebbero spendere i nostri beneamati impiegati della PA ???? :D

Chevelle
24-04-2009, 13:02
Ma i francesi sono imbecilli che non hanno fatto queste considerazioni? Se lo hanno fatto, ci sarà la convenienza.

Sono solo che supposizioni, non mi fido del primo articolo scritto su queste tematiche senza prima approfondire e conoscere la realtà informatica della polizia francese.
Spero che i responsabili della migrazione abbiano valutato attentamente il rapporto tra costi / benefici e sarebbe interessante (anche per mia curiosità) conoscere i dettagli dell' operazione. La storia dei 50 milioni messa così a mo' di titolo di articolo giornalistico non mi ha assolutamente impressionato.

cdimauro
24-04-2009, 13:17
50 MILIONI per le sole licenze? :rotfl: :rotfl: :rotfl:

tdi150cv
24-04-2009, 14:25
Sti francesi son sempre un passo avanti. Non sarebbe male vedere dei pc con Ubuntu e applicativi opensource anche negli uffici della pubblica amministrazione in Italia.

secondo me cifre sparate a casaccio ...

Credo che siano in pochi a sapere con cognizione di causa cosa costa una migrazione da Windows a Linux , laddove e' possibile farla.

Quindi ragioniamo con la testa prima di pensare che siamo sempre i piu' coglioni noi italiani ...

ginogino65
24-04-2009, 14:49
:eek:

Sei sicuro?????

Non mi pare tanto logico mettere su addirittura un team che si occupi di mantenere una intera distribuzione Linux mica è una cosa semplice......e a questo punto altro che costi di licenza :stordita:

Invece per uno Stato, oltre che alla Pubblica Amministrazione e successivamente anche alla Difesa e forze di Polizia, avere un controllo totale sul software lo vedo un ottimo investimento per la sicurezza, cosa credi che abbia la marina militare americana, ubuntu o una propria distribuzione.

entanglement
24-04-2009, 14:58
Assolutamente NO, nel caso di mantenere una distro, c'è da testare uno per uno ogni aggiornamento ed ogni patch che escono affinchè non creino problemi con il software installato ecc. ecc. non è proprio la stessa cosa.....

vorrà dire che le persone saranno 2 o 3. se gli vogliamo dare un ragionevole 1400 netti al mese ti costa di meno che rinnovare la licenza ogni 3 anni per i vari office, windows, exchange, SAP e vari se si parla di una ditta con più di 70-80 dipendenti

the_joe
24-04-2009, 15:25
vorrà dire che le persone saranno 2 o 3. se gli vogliamo dare un ragionevole 1400 netti al mese ti costa di meno che rinnovare la licenza ogni 3 anni per i vari office, windows, exchange, SAP e vari se si parla di una ditta con più di 70-80 dipendenti

Scusa, ma da quando le licenze windows o office o altro scadono ogni 3 anni????

E se fosse così facile avere SAP fatto in casa credi che esisterebbe SAP stesso?????

Secondo me siete un po' troppo ottimisti in merito a queste cose, come al solito si sparano cifre a casaccio tanto per fare, ancora non ho visto una analisi seria in merito al rapporto costi/benefici delle soluzioni presentate, quando la vedrò la studierò attentamente in quanto sono molto interessato alla cosa.

ginogino65
24-04-2009, 15:41
Secondo me siete un po' troppo ottimisti in merito a queste cose, come al solito si sparano cifre a casaccio tanto per fare, ancora non ho visto una analisi seria in merito al rapporto costi/benefici delle soluzioni presentate, quando la vedrò la studierò attentamente in quanto sono molto interessato alla cosa.

A quante postazioni hanno dove lavori, perché è solo nei grandi numeri che si hanno grandi risparmi, per farti un esempio nel mia amministrazione ci sono 20.000 computer, prova a quantificare quanto sarebbe il risparmio delle licenze, senza considerare le licenze dei server, pensa che noi siamo utilizziamo ancora l'Oracle versione 7.0 e non ci stanno soldi per passare ad una versione più aggiornata.

entanglement
24-04-2009, 15:47
Scusa, ma da quando le licenze windows o office o altro scadono ogni 3 anni????

E se fosse così facile avere SAP fatto in casa credi che esisterebbe SAP stesso?????

Secondo me siete un po' troppo ottimisti in merito a queste cose, come al solito si sparano cifre a casaccio tanto per fare, ancora non ho visto una analisi seria in merito al rapporto costi/benefici delle soluzioni presentate, quando la vedrò la studierò attentamente in quanto sono molto interessato alla cosa.

bè dopo win 98 la mia ditta ha comprato win 2000, poi xp e dopo aver saltato vista (forse dio esiste :D ) si sta pensando di passare a seven

stesso discorso per i server: ho fatto in tempo a vedere ancora installato nt 4.0, poi windows 2000, poi il 2003 e forse tra poco 2008 ...

per gli office stessa roba: 97, 2000, 2007 (abbiamo saltato l'XP o almeno non ne ho visti installati)

e la ditta ha fatto in tempo a crescere a 400 postazioni più gli stabilimenti ... sono soldi eh !

trallallero
24-04-2009, 15:50
A quante postazioni hanno dove lavori, perché è solo nei grandi numeri che si hanno grandi risparmi, per farti un esempio nel mia amministrazione ci sono 20.000 computer, prova a quantificare quanto sarebbe il risparmio delle licenze, senza considerare le licenze dei server, pensa che noi siamo utilizziamo ancora l'Oracle versione 7.0 e non ci stanno soldi per passare ad una versione più aggiornata.

Scusa ma allora è stata sbagliata dall'inizio la scelta Oracle. Se non si hanno soldi per aggiornare, la società non è gestita bene e sarebbe stato meglio scegliere open dall'inizio.
Anche perchè, se non sbaglio, il supporto e la garanzia di Oracle per la 7.0 te le scordi.

the_joe
24-04-2009, 15:52
A quante postazioni hanno dove lavori, perché è solo nei grandi numeri che si hanno grandi risparmi, per farti un esempio nel mia amministrazione ci sono 20.000 computer, prova a quantificare quanto sarebbe il risparmio delle licenze, senza considerare le licenze dei server, pensa che noi siamo utilizziamo ancora l'Oracle versione 7.0 e non ci stanno soldi per passare ad una versione più aggiornata.

Scusa, perchè allora non lo fate voi il passaggio all'Open se è così semplice e conveniente?

the_joe
24-04-2009, 15:54
bè dopo win 98 la mia ditta ha comprato win 2000, poi xp e dopo aver saltato vista (forse dio esiste :D ) si sta pensando di passare a seven

stesso discorso per i server: ho fatto in tempo a vedere ancora installato nt 4.0, poi windows 2000, poi il 2003 e forse tra poco 2008 ...

per gli office stessa roba: 97, 2000, 2007 (abbiamo saltato l'XP o almeno non ne ho visti installati)

e la ditta ha fatto in tempo a crescere a 400 postazioni più gli stabilimenti ... sono soldi eh !


Anche a te stessa domanda, avete provato a fare una analisi SERIA su quanto possa costare passare ad OPEN visto che comunque di aggiornamenti ne fate spesso.

the_joe
24-04-2009, 15:56
Scusa ma allora è stata sbagliata dall'inizio la scelta Oracle. Se non si hanno soldi per aggiornare, la società non è gestita bene e sarebbe stato meglio scegliere open dall'inizio.
Anche perchè, se non sbaglio, il supporto e la garanzia di Oracle per la 7.0 te le scordi.

Scusa, ma anche 20.000 postazioni appoggiate a server e database NON certificati mi sembra un azzardo bello grosso, aggiornare 20.000 postazioni costa, ma per avere un parco installato così grosso ci devono essere anche delle belle entrate, altrimenti cosa stanno a fare coi pc??????

retyty85
24-04-2009, 16:04
http://www.osor.eu/case_studies/towards-the-freedom-of-the-operating-system-the-french-gendarmerie-goes-for-ubuntu

A questo link spiegano più dettagliatamente i fattori che hanno comportato e comporteranno risparmi con il passaggio ad ubuntu.

trallallero
24-04-2009, 16:13
Scusa, ma anche 20.000 postazioni appoggiate a server e database NON certificati mi sembra un azzardo bello grosso, aggiornare 20.000 postazioni costa, ma per avere un parco installato così grosso ci devono essere anche delle belle entrate, altrimenti cosa stanno a fare coi pc??????
Sicuramente, ma avere oggi Oracle 7 è come avere un db non certificato perché dubito che tu possa lamentarti di qualcosa presso la Oracle.
Anche se trovi un bug mi sa che non ti cagano manco di striscio.

Penso eh, non sono un amministratore.


http://www.osor.eu/case_studies/towa...oes-for-ubuntu

A questo link spiegano più dettagliatamente i fattori che hanno comportato e comporteranno risparmi con il passaggio ad ubuntu.
Si ma non parlano in dettaglio dei costi e di come avrebbero risparmiato 50 milioni di € ;)

tdi150cv
24-04-2009, 16:16
secondo me cifre sparate a casaccio ...

Credo che siano in pochi a sapere con cognizione di causa cosa costa una migrazione da Windows a Linux , laddove e' possibile farla.

Quindi ragioniamo con la testa prima di pensare che siamo sempre i piu' coglioni noi italiani ...

mi riquoto ...

1 -il software cari miei ...
2 -gli utenti cari miei ...

Nel primo caso va riscritto completamente e immaginati a riscrivere procedure che hanno impiegato mesi o anni di lavoro.
Se vogliamo entrare nello specifico voglio vedere come ci fai girare ubuntu nei sistemi backoff industriali , per non parlare di tutti gli erp fatti ad hoc e via dicendo ...

Nel secondo caso i costi di addestramento utenti ... gente che scambia lo start di windows con il power on del pc ... gente che fino a ieri zappava la terra e che la prima domanda che ti farebbe sarebbe :"ma il solitario è diverso !"

e ancora i sistemisti , i dba , etc. etc. etc.

ripeto mi pare che nessuno abbia la minima idea ...

entanglement
24-04-2009, 17:39
Anche a te stessa domanda, avete provato a fare una analisi SERIA su quanto possa costare passare ad OPEN visto che comunque di aggiornamenti ne fate spesso.

guarda, giusto ieri ho aggiornato da ubuntu 8.10 a 9.04 comprendente un aggiornamento da openoffice da 2.4 a 3.0

costo = 0 :p

riaw
24-04-2009, 17:59
guarda, giusto ieri ho aggiornato da ubuntu 8.10 a 9.04 comprendente un aggiornamento da openoffice da 2.4 a 3.0

costo = 0 :p

guarda che migrare da win a linux è diverso da aggiornare linux e openoffice...

cdimauro
24-04-2009, 20:23
http://www.osor.eu/case_studies/towards-the-freedom-of-the-operating-system-the-french-gendarmerie-goes-for-ubuntu

A questo link spiegano più dettagliatamente i fattori che hanno comportato e comporteranno risparmi con il passaggio ad ubuntu.
Hai letto l'intero documento? Dove lo vedi il dettaglio dei fattori che hanno comportato il suddetto risparmio? Non c'è NULLA del genere.

Anzi, continuano a ripetere che 5000 PC sono passati a Ubuntu, ma non mi risulta che 5000 licenze di Windows costino 50 MILIONI di euro.

Questo perché, a parte Windows, tutti gli altri software citati nel documento sono disponibili anche per questo s.o., e non sono esclusiva di Linux.

Dunque, ripeto: il risparmio dove sarebbe? Soprattutto considerando che per gli uffici (pubblici e non) esistono licenze di tipo "volume", che comportano costi nettamente minori delle singole licenze retail.
guarda che migrare da win a linux è diverso da aggiornare linux e openoffice...
Esattamente. E con OpenOffice che è disponibile anche per Windows.

A me sembra tutta un'operazione di marketing atta a pubblicizzare il passaggio all'open source, sottolineando un risparmio gonfiato oltre ogni misura.

Nel documento non è riportata nemmeno la parola TCO. Chissà perché... :rolleyes:

tdi150cv
24-04-2009, 22:04
Hai letto l'intero documento? Dove lo vedi il dettaglio dei fattori che hanno comportato il suddetto risparmio? Non c'è NULLA del genere.

Anzi, continuano a ripetere che 5000 PC sono passati a Ubuntu, ma non mi risulta che 5000 licenze di Windows costino 50 MILIONI di euro.

Questo perché, a parte Windows, tutti gli altri software citati nel documento sono disponibili anche per questo s.o., e non sono esclusiva di Linux.

Dunque, ripeto: il risparmio dove sarebbe? Soprattutto considerando che per gli uffici (pubblici e non) esistono licenze di tipo "volume", che comportano costi nettamente minori delle singole licenze retail.

Esattamente. E con OpenOffice che è disponibile anche per Windows.

A me sembra tutta un'operazione di marketing atta a pubblicizzare il passaggio all'open source, sottolineando un risparmio gonfiato oltre ogni misura.

Nel documento non è riportata nemmeno la parola TCO. Chissà perché... :rolleyes:


ripeto nessuno ha idea di cosa voglia dire una migrazione win -> linux in una azienda ... qualunque essa sia ...
Lasciamo loro credere che abbiano risparmiato , noi sappiamo che probabilmente hanno speso molto di piu' !

ConteZero
24-04-2009, 22:18
ripeto nessuno ha idea di cosa voglia dire una migrazione win -> linux in una azienda ... qualunque essa sia ...
Lasciamo loro credere che abbiano risparmiato , noi sappiamo che probabilmente hanno speso molto di piu' !

Partiamo da un fatto... Windows è un OS in affitto.
Tu puoi avere Windows (qualsiasi versione) ma ce l'hai solo in affitto, e questo perché ogni X anni devi comunque cambiare OS per una serie di ragioni, non ultima quella che Microsoft smette di supportare gli OS vecchi (=niente più patch).
E questo vale per i sistemi server come per i client, e vale per i software applicati etc.

E'vero che non è una cosa facile (anzi, spesso è impossibile) migrare da Windows a Linux, anche perché c'è il viziaccio di farsi scrivere applicazioni closed source da gente che crede che "portabilità" sia una bestemmia.
Detto questo alcune soluzioni per il breve termine ci sono (a partire da Wine) e comunque se si hanno contratti e personale specializzato i problemi nel medio termine si risolvono.

Uscire dal "tunnel" di Windows per un azienda è fattibile, ma richiede ingenti investimenti (investimenti sensati e che comunque rientrano visto che il codice per Linux tende ad essere MOLTO più portabile di quello Microsoft) e si paga con un enorme "scalone" anche dal punto di vista della learning curve.

Ognuno si faccia i suoi conti e decida... ma è comunque fuor di dubbio che oggi come oggi un azienda seria non dovrebbe neanche prendere in considerazione soluzioni che non siano facilmente portabili.

D.O.S.
24-04-2009, 22:28
bello Ubuntu , sto giusto per comprarmi un portatile senza winzozz per metterci la 9.04 ... tanto quasi tutte le applicazioni che uso girano pure su ubunta

ad eccezione di Orcad e Multisim che zoppicano anche con wine :ncomment: :ncomment:

trallallero
24-04-2009, 22:37
Partiamo da un fatto... Windows è un OS in affitto.
Tu puoi avere Windows (qualsiasi versione) ma ce l'hai solo in affitto, e questo perché ogni X anni devi comunque cambiare OS per una serie di ragioni, non ultima quella che Microsoft smette di supportare gli OS vecchi (=niente più patch).
E questo vale per i sistemi server come per i client, e vale per i software applicati etc.

E'vero che non è una cosa facile (anzi, spesso è impossibile) migrare da Windows a Linux, anche perché c'è il viziaccio di farsi scrivere applicazioni closed source da gente che crede che "portabilità" sia una bestemmia.
Detto questo alcune soluzioni per il breve termine ci sono (a partire da Wine) e comunque se si hanno contratti e personale specializzato i problemi nel medio termine si risolvono.

Uscire dal "tunnel" di Windows per un azienda è fattibile, ma richiede ingenti investimenti (investimenti sensati e che comunque rientrano visto che il codice per Linux tende ad essere MOLTO più portabile di quello Microsoft) e si paga con un enorme "scalone" anche dal punto di vista della learning curve.

Ognuno si faccia i suoi conti e decida... ma è comunque fuor di dubbio che oggi come oggi un azienda seria non dovrebbe neanche prendere in considerazione soluzioni che non siano facilmente portabili.
Questo è poco ma sicuro: 50 milioni non ci credo che li abbiano risparmiatí se non come stima, di certo non sull'immediato, ma sul fatto che abbiano fatto bene a passare a Linux, non ci piove. Ci son troppo poche alternative proprietarie per optare per un sistema operativo proprietario.

Dream_River
24-04-2009, 23:19
Questo è poco ma sicuro: 50 milioni non ci credo che li abbiano risparmiatí se non come stima, di certo non sull'immediato, ma sul fatto che abbiano fatto bene a passare a Linux, non ci piove. Ci son troppo poche alternative proprietarie per optare per un sistema operativo proprietario.

***

_BlackTornado_
24-04-2009, 23:43
Bhe... Riguardo alla notizia in questione, non so bene da dove vengano le cifre... Riguardo le pubbliche amministrazioni italiane, però, posso portare qualche esempio...

Mia madre è medico di famiglia, e mi sono trovato spesso a confronto col software di gestione dello studio medico (farmaci, dati personali, prescrizioni, ricoveri ecc).
Attualmente, il 90% dei medici di famiglia che usano il computer per lavorare (escludendo quindi lo zoccolo duro dei "non informatizzati", numerosissimi) utilizza lo stesso software di gestione, (le alternative sono due, e uno dei due software è più evoluto dell'altro).

La licenza costa 300€ annui, da rinnovare obbligatioriamente ogni anno, perchè vanno aggiornati i database dei farmaci e il software deve continuamente adattarsi ad ogni variazione delle normative.

Ora, questi costi, insieme a quelli dell'hardware e delle altre licenze (visto che il programma gira unicamente su windows), vengono rimborsati ai medici di famiglia sotto forma di "contributo di informatizzazione" (o una voce del genere), direttamente in busta paga. E si tratta di una cifretta non proprio trascurabile.

Ora, dal sito dell'azienda che produce il software di cui sopra, si parla di "oltre 12500 medici di famiglia, 500 reparti ospedalieri, 60 clienti tra le aziende ospedaliere pubbliche e le ASL", in aggiunta alle strutture private.
5 sedi principali per un azienda che impiega 150 professionisti (sempre dal sito dell'azienda), contando anche i servizi di assistenza e la formazione del personale (dato che si tratta di un programma piuttosto complesso, che girerà pure si windows, ma crea una quantità infinita di problemi).

Facendo un conto SOLO dei medici di famiglia... 300x12500... Zac... Quasi 4 milioni di euro l'anno di soldi pubblici (anche se indirettamente, perchè in prima battuta paga il medico) che lo stato sborsa ad un azienda privata, per 150 professionisti.

4 milioni di euro sono arrivati fuori solo dai medici di famiglia... Aggiungici i 60 ospedali e ASL, ed ecco che l'azienda nel 2007 fattura 15 milioni di euro (sempre dati del sito dell'azienda), praticamente solo facendo software di cui lo stato ha sempre più bisogno.

Se poi pensate che, almeno qua nel Lazio, ultimamente si sta parlando di "sanità completamente informatizzata", con medici di famiglia tutti in rete tra di loro e connessi con le ASL, gli ospedali, le farmacie e tutto il resto...

Metti tutto in mano a privati con software proprietario ed i 15 milioni di euro si decuplicano... Ed in più, se fallisce il privato, hai mezzo servizio sanitario nazionale KO per mancanza di aggiornamento e manutenzione.

Dite che con tutti sti soldi, una distro "SaniLinux" e uno staff di pure 500 persone che la seguono non ci esce???

riaw
25-04-2009, 06:22
Ed in più, se fallisce il privato, hai mezzo servizio sanitario nazionale KO per mancanza di aggiornamento e manutenzione.


Se succedesse una cosa del genere significa che chi ha scritto il capitolato è un COGLIONE.
non perchè il software gira su linux, ma perchè insieme al software non è stata fornita nessuna documentazione.


Dite che con tutti sti soldi, una distro "SaniLinux" e uno staff di pure 500 persone che la seguono non ci esce???

ok e dopo che li hai spesi per una "sanilinux" dove prendi i soldi per sviluppare il gestionale? ma tu hai la più pallida vaga e fumosa idea di che cosa significhi sviluppare e manutenere un sistema operativo?

cdimauro
25-04-2009, 06:43
Partiamo da un fatto... Windows è un OS in affitto.
Tu puoi avere Windows (qualsiasi versione) ma ce l'hai solo in affitto, e questo perché ogni X anni devi comunque cambiare OS per una serie di ragioni, non ultima quella che Microsoft smette di supportare gli OS vecchi (=niente più patch).
E questo vale per i sistemi server come per i client, e vale per i software applicati etc.
Non sei obbligato al passaggio. Tra l'altro MS ha smesso il supporto a Windows 3.1 soltanto di recente.
E'vero che non è una cosa facile (anzi, spesso è impossibile) migrare da Windows a Linux, anche perché c'è il viziaccio di farsi scrivere applicazioni closed source da gente che crede che "portabilità" sia una bestemmia.
Non capisco che c'entri il closed source con la "portabilità". Ci sono applicazioni closed presenti per s.o. anche molto diversi fra loro.
Detto questo alcune soluzioni per il breve termine ci sono (a partire da Wine)
Wine -> si continua a usare codice che gira per Windows. Non è una soluzione nativa per Linux.

Meglio l'originale, a questo punto, che funziona anche meglio.
e comunque se si hanno contratti e personale specializzato i problemi nel medio termine si risolvono.
Ci vogliono tanti soldi. Il personale costa. Poi c'è anche la formazione.
Uscire dal "tunnel" di Windows per un azienda è fattibile, ma richiede ingenti investimenti (investimenti sensati e che comunque rientrano visto che il codice per Linux tende ad essere MOLTO più portabile di quello Microsoft) e si paga con un enorme "scalone" anche dal punto di vista della learning curve.
Prima di tutto Windows non è una droga.

Secondo se il passaggio comporta ingenti investimenti, diventa difficilmente praticabile.

Terzo il codice per Windows è tanto portabile quanto quello Linux. Anzi, anche di più, se consideriamo che Windows, come quasi tutti i s.o. a parte Linux e qualche altro, la compatibilità richiesta è binaria, non a livello di sorgente.
Hai dimenticato pure .NET, tra l'altro: codice "intermedio" eseguibile ovunque ci sia un runtime .NET. Soluzione che non richede né il codice binario né il sorgente.
Ognuno si faccia i suoi conti e decida...
Appunto. E i conti si fanno TCO alla mano, non con la pura propaganda e numeri tirati fuori dal cilindro.
ma è comunque fuor di dubbio che oggi come oggi un azienda seria non dovrebbe neanche prendere in considerazione soluzioni che non siano facilmente portabili.
Le aziende serie si fanno i conti. E decidono sulla base dei costi COMPLESSIVI, non su numeretti da circo piazzati lì soltanto per far grancassa.

first register
25-04-2009, 07:13
Beh, sulle cifre probabilmente le cose stanno così, forse 50mil è una stima più che una valutazione dei costi che non sono stati sostenuti nell'immediato.
Però non credo che sia così difficile passare a linux, se non ricordo male qualche mese fa, la pubblica amministrazione cubana ha concluso un progetto di riscrittura del kernel linux con l'introduzione di una nuova versione di linux che sarà utilizzata soltanto dalla pubblica amministrazione sull'isola di Cuba.

Insomma, se i cubani ci son riusciti non vedo perchè non potremmo farcela noi italiani.

E' stata infatti creata una distribuzione ad hoc, il suo nome è Nova Baire da una battaglia vinta dai cubani nel 1895 con la quale guadagnarono l'indipendenza dalla Spagna. La distribuzione è stata sviluppata nel 2007 ma annunciata ufficialmente solo in questi giorni. E' basata su Gentoo e come DE usa Gnome, di più non si sa.

http://skalkainprogress.onsugar.com/2809141


Edit:
Link per il donwload di Nova Baire
http://www.nova.uci.cu/website/?q=node/21

lowenz
25-04-2009, 07:14
C'è sempre MONO :D

http://it.wikipedia.org/wiki/Mono_(progetto)

first register
25-04-2009, 07:23
cos'è mono ?

cdimauro
25-04-2009, 08:21
Beh, sulle cifre probabilmente le cose stanno così, forse 50mil è una stima più che una valutazione dei costi che non sono stati sostenuti nell'immediato.
Una stima del tutto sballata, però, perché di "tangibile" fra Windows e Linux c'è soltanto la licenza di acquisto del primo.

Poi ci sono VAGONATE di applicazioni gratuite e/o open source anche per Windows, di cui molti porting di software Linux.
Con l'arrivo di KDE 4 per Windows, poi, arriveranno altre centinaia e centinaia di applicazioni che normalmente vengono utilizzate dalla comunità Linux.

A parte questo, ci sono tutti gli altri costi di cui ovviamente finora non v'è alcuna traccia.

Rimane una cifra altissima sparata senza motivazioni. Perché, ripeto, 50 MILIONI di euro per 5mila computer sono un'enormità, anche in proiezione dei 12mila computer in totale da portare a Linux, e anche considerando eventuali aggiornamenti di Windows.
Però non credo che sia così difficile passare a linux, se non ricordo male qualche mese fa, la pubblica amministrazione cubana ha concluso un progetto di riscrittura del kernel linux con l'introduzione di una nuova versione di linux che sarà utilizzata soltanto dalla pubblica amministrazione sull'isola di Cuba.

Insomma, se i cubani ci son riusciti non vedo perchè non potremmo farcela noi italiani.

http://skalkainprogress.onsugar.com/2809141

Edit:
Link per il donwload di Nova Baire
http://www.nova.uci.cu/website/?q=node/21
Bisogna vedere cosa ci faranno. Un conto è utilizzare applicazioni come OpenOffice, ThunderBird, FireFox (tutte disponibili per Windows), e tutt'altra cosa è realizzare un software come quello di gestione delle farmacie di cui si parlava prima.
C'è sempre MONO :D

http://it.wikipedia.org/wiki/Mono_(progetto)
Vero, ma non è ancora ai livelli di .NET per Windows.
cos'è mono ?
Un monopattino open source, ovviamente. :O

Scherzo. :D E' il l'equivalente di .NET, ma che gira sui s.o. Unix-like (Linux e Mac OS X al momento; non so se gira anche su *BSD).

ConteZero
25-04-2009, 08:23
Non sei obbligato al passaggio. Tra l'altro MS ha smesso il supporto a Windows 3.1 soltanto di recente.

Yeah, sure.
Se non fosse per il fiasco di Vista oggi saremmo già nella fase in cui le patch su XP sarebbero solo a pagamento.

Non capisco che c'entri il closed source con la "portabilità". Ci sono applicazioni closed presenti per s.o. anche molto diversi fra loro.

Infatti non c'entra (e se rileggi la frase non ho detto questo), dico solo che spesso e volentieri il codice closed source sviluppato appositamente per le aziende è anche poco o nulla portabile perché, essendo completamente "verticale" è focalizzato ad una realtà, un ambito ed una piattaforma, cosa che semplifica molto le cose in fase di progettazione.

Wine -> si continua a usare codice che gira per Windows. Non è una soluzione nativa per Linux.

Quale parte di "nel breve termine" non ti è chiara ?
Ovvio che non è una soluzione definitiva, ma se si vuole fare uno switch e ci vuole del tempo per adattare le applicazioni usare Wine è una soluzione praticabile.

Meglio l'originale, a questo punto, che funziona anche meglio.

Ma che ha tanti altri problemi, che poi sono bene o male l'argomento del thread.

Ci vogliono tanti soldi. Il personale costa. Poi c'è anche la formazione.

Anche l'ignoranza costa; spesso costa anche più della formazione.
Non è solo una questione di "dipendenza" da una piattaforma, è tutto un insieme di cose che ti porta ad avere mandrie di analfabeti informatici che vanno in panico alla prima fesseria e/o che agiscono come una mandria d'idioti (tipo premere sempre "Ok" e "Avanti" ai request senza manco leggerli).

Prima di tutto Windows non è una droga.

L'intero ecosistema Microsoft è una droga.
Se cominci a costruire un infrastruttura di rete basata su Microsoft ti trovi ad avere Microsoft-questo, Microsoft-quello, Microsoft-quell'altro... ed a pagare e ripagare in continuazione per avere aggiornamenti, upgrade dei sistemi ed altro...

Secondo se il passaggio comporta ingenti investimenti, diventa difficilmente praticabile.

Tutto dipende da quant'è importante, per l'azienda, il lato IT e qual'è il rientro pianificato.
A nessuno fa piacere spendere $cifrone ma se ci si aspetta, nel medio termine, di recuperarlo con gli interessi allora la cosa diventa praticabile.

Terzo il codice per Windows è tanto portabile quanto quello Linux. Anzi, anche di più, se consideriamo che Windows, come quasi tutti i s.o. a parte Linux e qualche altro, la compatibilità richiesta è binaria, non a livello di sorgente.

Hai finito di bestemmiare ?
Vero è che il codice C può non essere portabilissimo (a causa della pletora di librerie che in genere si usano in Linux), ma a memoria d'uomo fino a quando c'è il compilatore, un codice sorgente ed un programmatore un minimo rodato è possibile far girare quasi qualsiasi cosa quasi dovunque.
Il programma WeSaveTheWorld.c lo compili dovunque (magari fissando quelle piccole discrepanze fra un OS e l'altro) e gira ovunque.
Il programma WeSaveTheWorld.exe invece molto difficilmente girerà al di fuori delle piattaforme Microsoft... e quindi è, di base, limitato (se poi riesci a farmi girare un eseguibile Win32 su ARM...).

Hai dimenticato pure .NET, tra l'altro: codice "intermedio" eseguibile ovunque ci sia un runtime .NET. Soluzione che non richede né il codice binario né il sorgente.

Che non è altro che "l'invidia del pene" di Microsoft nei confronti di Java, che questa cosa l'aveva sperimentata già prima... con la sola differenza che una VM Java la trovi in qualsiasi piattaforma/sistema, .NET è limitato a Microsoft ed alle piattaforme che Microsoft decide di supportare.
Ed è inutile parlare troppo di Mono perché Mono è un implementazione "esterna" non del tutto "sovrapponibile" a .NET, meno portabile e decisamente meno diffusa.

Appunto. E i conti si fanno TCO alla mano, non con la pura propaganda e numeri tirati fuori dal cilindro.

Si, ok, la buzzword del costo totale di possesso l'ho già sentita... embé ?
TCO è il "totalone" mettendo dentro non solo i costi di licenza ma anche quelli necessari per mantenere in funzione il sistema.
Se ci metti lo switch allora il TCO diventa più pesante, ma c'è da vedere se non conviene lo stesso... e questo non dipende da te o da me, dipende dai conti e dalle necessità dell'azienda in esame.

Le aziende serie si fanno i conti. E decidono sulla base dei costi COMPLESSIVI, non su numeretti da circo piazzati lì soltanto per far grancassa.

Appunto.
La polizia francese ha fatto quei conti e dice d'averci guadagnato.
Qual'è il problema ?

cos'è mono ?

Un framework .net "open" per ambienti "non microsoft".

cdimauro
25-04-2009, 08:56
Yeah, sure.
Se non fosse per il fiasco di Vista oggi saremmo già nella fase in cui le patch su XP sarebbero solo a pagamento.
Dimentichi che rimangono le patch per la sicurezza, che sono le più importanti.

Poi è difficile parlere di fiasco per un s.o. che ha venduto più di 140 milioni di copie.
Infatti non c'entra (e se rileggi la frase non ho detto questo), dico solo che spesso e volentieri il codice closed source sviluppato appositamente per le aziende è anche poco o nulla portatile perché, essendo completamente "verticale" è focalizzato ad una realtà, un ambito ed una piattaforma, cosa che semplifica molto le cose in fase di progettazione.
Premesso che per scrivere "spesso" bisognerebbe avere delle stime, ciò che hai detto è un vantaggio di queste soluzioni closed, perché... fanno RISPARMIARE soldi.

Poco importa poi se girano soltanto su Windows.
Quale parte di "nel breve termine" non ti è chiara ?
Ovvio che non è una soluzione definitiva, ma se si vuole fare uno switch e ci vuole del tempo per adattare le applicazioni usare Wine è una soluzione praticabile.
Che è come dire: meglio rimanere con Windows, visto che state eseguendo codice Windows a tutti gli effetti.

Quanto al breve termine, è ampiamente opinabile. Portami PhotoShop CS 4.0 "a breve termine", se ci riesci.
Ma che ha tanti altri problemi, che poi sono bene o male l'argomento del thread.
E Linux non ne ha?
Anche l'ignoranza costa; spesso costa anche più della formazione.
Non è solo una questione di "dipendenza" da una piattaforma, è tutto un insieme di cose che ti porta ad avere mandrie di analfabeti informatici che vanno in panico alla prima fesseria e/o che agiscono come una mandria d'idioti (tipo premere sempre "Ok" e "Avanti" ai request senza manco leggerli).
Mandrie che continuerebbero a esserci anche passando a Linux, OS X, ecc. ecc.
L'intero ecosistema Microsoft è una droga.
Se cominci a costruire un infrastruttura di rete basata su Microsoft ti trovi ad avere Microsoft-questo, Microsoft-quello, Microsoft-quell'altro... ed a pagare e ripagare in continuazione per avere aggiornamenti, upgrade dei sistemi ed altro...
E i costi sarebbero? 50 MILIONI di euro? A me pare che le licenze costino decisamente di meno, e ti ritrovi con un ambiente familiare e per quale esistono tonnellate di software che non ha eguali per nessun s.o. esistente.

Il che, se permetti, è il motivo per cui ancora oggi Windows è il s.o. più diffuso. Perché una piattaforma senza o con poco software può essere bella ed economica quanto vuoi, ma non è produttiva quanto una in cui ci sono valanghe di applicazioni per la qualunque.
Tutto dipende da quant'è importante, per l'azienda, il lato IT e qual'è il rientro pianificato.
A nessuno fa piacere spendere $cifrone ma se ci si aspetta, nel medio termine, di recuperarlo con gli interessi allora la cosa diventa praticabile.
Vediamo i piani di rientro allora, con TUTTI i dettagli. Perché a me sembra che, per com'è messa la questione, l'unica variabile in gioco citata è quella della licenza.
Hai finito di bestemmiare ?
Vero è che il codice C può non essere portabilissimo (a causa della pletora di librerie che in genere si usano in Linux), ma a memoria d'uomo fino a quando c'è il compilatore, un codice sorgente ed un programmatore un minimo rodato è possibile far girare quasi qualsiasi cosa.
Il programma WeSaveTheWorld.c lo compili dovunque (magari fissando quelle piccole discrepanze fra un OS e l'altro) e gira ovunque.
Il programma WeSaveTheWorld.exe invece molto difficilmente girerà al di fuori delle piattaforme Microsoft... e quindi è, di base, limitato (se poi riesci a farmi girare un eseguibile Win32 su ARM...).
Hai finito di bestemmiare tu? Bene, allora comincia a sviluppare qualche applicazione che non sia il classico "Hello, world!", e poi forse ti renderai conto di cosa significa sviluppare software.

Rileggi bene: non ho negato che il sorgente sia comodo. Ho negato i vantaggi della compatibilità in un sistema che RICHIEDE i sorgenti, com'è Linux appunto.

Tanto per fare un esempio: i driver. Su qualunque s.o. che non sia Linux o simile, è sufficiente l'interfaccia BINARIA per realizzarli. Rilasciare o meno i sorgenti è del tutto indifferente, perché so che il mio driver girerà lo stesso, perché è il s.o. che mi garantisce, tramite l'ABI, il suo funzionamento facendosi carico di parametri quali single core, multicore, SMP, ASMP, NUMA, e quant'altro.

Per rispodere alla tua ultima domanda: sì, si può fare. E non ci vuole molto per arrivarci.
Che non è altro che "l'invidia del pene" di Microsoft nei confronti di Java, che questa cosa l'aveva sperimentata già prima... con la sola differenza che una VM Java la trovi in qualsiasi piattaforma/sistema, .NET è limitato a Microsoft ed alle piattaforme che Microsoft decide di supportare.
Ed è inutile parlare troppo di Mono perché Mono è un implementazione "esterna" non del tutto "sovrapponibile" a .NET, meno portabile e decisamente meno diffusa.
Immaginavo che avresti tirato fuori Java. D'altra parte l'amo di .NET l'ho messo apposta per questo. :D

Sì, Java è disponibile per tanti s.o., ma... non per tutti. Esempio pratico: le JVM per AmigaOS, SkyOS, ecc. Difatti Sun supporta soltanto 4 piattaforme ufficialmente: Windows, Solaris, Mac OS X e Linux. Tutte le altre si devono arrangiare.

Secondo, le applicazioni Java in genere te le ritrovi compilate in bytecode. Niente sorgenti quindi, con buona pace di tutti i discorsi che hai fatto finora. :asd:

Terzo, dovresti dirmi qual è il valore aggiunto di far girare un'applicazione Java su Linux piuttosto che su Windows. Il "risparmio" di cui s'è parlato finora dove starebbe?

Passiamo a .NET, perché hai riportato delle informazioni inesatte (a voler essere buoni).

Primo: .NET non è limitato a Windows o ai s.o. che MS decide di supportare. E' uno standard completamente aperto, e chiunque può realizzare runtime .NET per le piattaforme più disparate (altrimenti non esisterebbe nemmeno Mono).

Secondo: lo stato dei lavori di Mono nulla tange rispetto a quanto detto qui sopra. Se Mono è immaturo, che lo supporti la comunità open source.

Terzo, la diffusione di Mono riguarda Mono e le piattaforme su cui gira. Per .NET esistono MIRIADI di applicazioni, e ne esisteranno sempre di più, per cui è la comunità open source che dovrebbe pensare alla sua diffusione.
Si, ok, la buzzword del costo totale di possesso l'ho già sentita... embé ?
TCO è il "totalone" mettendo dentro non solo i costi di licenza ma anche quelli necessari per mantenere in funzione il sistema.
Se ci metti lo switch allora il TCO diventa più pesante, ma c'è da vedere se non conviene lo stesso... e questo non dipende da te o da me, dipende dai conti e dalle necessità dell'azienda in esame.
Bene. Parafrasando quello che si dice nelle comunità open source, FUORI I NUMERI.
Appunto.
La polizia francese ha fatto quei conti e dice d'averci guadagnato.
Qual'è il problema ?
Che i conti non tornano.

ConteZero
25-04-2009, 09:39
Dimentichi che rimangono le patch per la sicurezza, che sono le più importanti.

No, sono quelle che Microsoft non si può esimere dal rilasciare perché condizionano l'intero "ecosistema" internet.

Poi è difficile parlere di fiasco per un s.o. che ha venduto più di 140 milioni di copie.

Quante di queste in OEM ?
Quanti downgrade legittimi ?
Quanti downgrade illegittimi ?

Premesso che per scrivere "spesso" bisognerebbe avere delle stime, ciò che hai detto è un vantaggio di queste soluzioni closed, perché... fanno RISPARMIARE soldi.

Non esattamente.
Fanno risparmiare TEMPO, non soldi.
Un SW verticale, magari scritto da zero per quel compito, può essere fatto molto in fretta, il problema si presenta in seguito per mantenerlo aggiornato e per estenderne le funzionalità (specie se è programmato coi piedi).
Nella realtà poi chi vende il software ha tutto da guadagnarci a scrivere codice poco leggibile/difficilmente portabile per rendersi "indispensabile"... se poi riesce a strappare un contratto che non lo obbliga a rilasciare i sorgenti è in una botte di ferro perché una volta che la società adotta il software o continua ad andar dietro a lui o si trova con un mucchio d'istruzioni assembler inutilizzabili.

Poco importa poi se girano soltanto su Windows.

Poco importa se non hai intenzione di migrare fuori da windows... altrimenti (se non vuoi precluderti la possibilità di una migrazione) importa eccome.

Che è come dire: meglio rimanere con Windows, visto che state eseguendo codice Windows a tutti gli effetti.

No, come dire "la società ci metterà un mesetto per adattare il codice a Gentoo... visto che c'è da lavorare intanto usiamo quello windows su Wine.

Quanto al breve termine, è ampiamente opinabile. Portami PhotoShop CS 4.0 "a breve termine", se ci riesci.

Avendo un contratto che obbliga l'Adobe a farlo sarebbero ca**i e penali di Adobe.

E Linux non ne ha?

Ne ha, ma ha anche molti pregi che Windows NON AVRA'MAI (fra questi il prezzo).

Mandrie che continuerebbero a esserci anche passando a Linux, OS X, ecc. ecc.

Relativamente...
La cretinaggine degli utenti dipende in buona parte dal training che gli fai.
E spesso e volentieri la gente viene ammollata davanti ad un PC con Windows senza fargli granché training (sulla base di "è windows, lo sanno usare tutti").

E i costi sarebbero? 50 MILIONI di euro? A me pare che le licenze costino decisamente di meno, e ti ritrovi con un ambiente familiare e per quale esistono tonnellate di software che non ha eguali per nessun s.o. esistente.

Comincia a sommare licenze, costi per i server, costi per la manutenzione (hai presente quando hai un OS server e chiami Microsoft per chiedere assistenza ?) e vedi come lievitano i costi.

Il che, se permetti, è il motivo per cui ancora oggi Windows è il s.o. più diffuso. Perché una piattaforma senza o con poco software può essere bella ed economica quanto vuoi, ma non è produttiva quanto una in cui ci sono valanghe di applicazioni per la qualunque.

Che in un ambito aziendale NON servono visto che in genere in un ambito lavorativo di applicazioni se ne usano pochissime.
Windows è il s.o.più diffuso perché la gente lo usa, non perché le aziende lo preferiscono.
Le aziende lo preferiscono perché la gente lo usa, cosa che lo rende "standard de facto".

Vediamo i piani di rientro allora, con TUTTI i dettagli. Perché a me sembra che, per com'è messa la questione, l'unica variabile in gioco citata è quella della licenza.

Quant'è per chiamata in caso di problemi in ambito server ?
Lessi 700 euro prima ancora di presentare il problema a Microsoft e senza l'assicurazione che venga risolto.

Hai finito di bestemmiare tu? Bene, allora comincia a sviluppare qualche applicazione che non sia il classico "Hello, world!", e poi forse ti renderai conto di cosa significa sviluppare software.

Ad hominem.

Rileggi bene: non ho negato che il sorgente sia comodo. Ho negato i vantaggi della compatibilità in un sistema che RICHIEDE i sorgenti, com'è Linux appunto.

Nulla vieta di distribuire gli eseguibili, su una FAMIGLIA DI OS come GNU/Linux in genere non si fa, ma all'interno della stessa distribuzione non è difficile veder girare gli eseguibili già belli compilati e pronti.

Tanto per fare un esempio: i driver. Su qualunque s.o. che non sia Linux o simile, è sufficiente l'interfaccia BINARIA per realizzarli. Rilasciare o meno i sorgenti è del tutto indifferente, perché so che il mio driver girerà lo stesso, perché è il s.o. che mi garantisce, tramite l'ABI, il suo funzionamento facendosi carico di parametri quali single core, multicore, SMP, ASMP, NUMA, e quant'altro.

Qualcosa di molto simile lo puoi fare su una distribuzione.
Basta compilare i driver come moduli e distribuirli, nel caso facendo il backporting di quelli sviluppati per kernel successivi.
Una volta che li hai come moduli per il kernel comune alla distribuzione lo puoi tranquillamente distribuire in binario.

Per rispodere alla tua ultima domanda: sì, si può fare. E non ci vuole molto per arrivarci.

Come ? con un emulatore x86 per ARM ?

Immaginavo che avresti tirato fuori Java. D'altra parte l'amo di .NET l'ho messo apposta per questo. :D

No, l'ho detto perché è così.

Sì, Java è disponibile per tanti s.o., ma... non per tutti. Esempio pratico: le JVM per AmigaOS, SkyOS, ecc. Difatti Sun supporta soltanto 4 piattaforme ufficialmente: Windows, Solaris, Mac OS X e Linux. Tutte le altre si devono arrangiare.

Ma Java non lo sviluppa solo SUN.
Buona lettura : http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Java_virtual_machines

Secondo, le applicazioni Java in genere te le ritrovi compilate in bytecode. Niente sorgenti quindi, con buona pace di tutti i discorsi che hai fatto finora. :asd:

Puoi avere sia i sorgenti java (come puoi avere i sorgenti c# e cacchi vari) sia i bytecode (per VM java o .net), non cambia granché.

Terzo, dovresti dirmi qual è il valore aggiunto di far girare un'applicazione Java su Linux piuttosto che su Windows. Il "risparmio" di cui s'è parlato finora dove starebbe?

Che domani il mio software lo vendo a chiunque e gira dovunque.
Se il cliente ha windows il codice gira su windows, se ha linux gira su linux, se ha freebsd gira su freebsd.

Passiamo a .NET, perché hai riportato delle informazioni inesatte (a voler essere buoni).

Sono tutto orecchi...

Primo: .NET non è limitato a Windows o ai s.o. che MS decide di supportare. E' uno standard completamente aperto, e chiunque può realizzare runtime .NET per le piattaforme più disparate (altrimenti non esisterebbe nemmeno Mono).

Mono non è un implementazione sovrapponibile al 100% al .NET che Microsoft mantiene su Windows, da cui il risultato che quello che scrivi su .NET per Windows potrebbe non girare su Mono (l'ha detto anche il capoprogetto di Mono che c'è una parte di .NET Microsoft che ha a che fare col sistema sottostante e che ovviamente non sarà in Mono).

Secondo: lo stato dei lavori di Mono nulla tange rispetto a quanto detto qui sopra. Se Mono è immaturo, che lo supporti la comunità open source.

Con il piccolo problema che se .NET non è portabile non è che ne soffre la comunità open source, ne soffre .NET.
Se .NET non è portabile ed affidabile semplicemente la gente preferisce qualcosa di portabile ed affidabile, per cui .NET fallisce.

Terzo, la diffusione di Mono riguarda Mono e le piattaforme su cui gira. Per .NET esistono MIRIADI di applicazioni, e ne esisteranno sempre di più, per cui è la comunità open source che dovrebbe pensare alla sua diffusione.

Anche per Cobol esistono MIRIADI di applicazioni.

Bene. Parafrasando quello che si dice nelle comunità open source, FUORI I NUMERI.

Che i conti non tornano.

Prenditela con la polizia francese.

elect
25-04-2009, 10:54
Poi è difficile parlere di fiasco per un s.o. che ha venduto più di 140 milioni di copie.


:doh:


Quante di queste in OEM ?
Quanti downgrade legittimi ?
Quanti downgrade illegittimi ?


:read:

cdimauro
25-04-2009, 11:26
No, sono quelle che Microsoft non si può esimere dal rilasciare perché condizionano l'intero "ecosistema" internet.
Potrebbe benissimo farne a meno, visto che mantenere un s.o. che si avvia verso i DIECI anni di vita è già tanto.

La mia Fedora Core 2 dopo nemmeno SEI MESI non mi rilasciava più NESSUN aggiornamento.
Quante di queste in OEM ?
Quanti downgrade legittimi ?
Quanti downgrade illegittimi ?
Cosa non ti è chiaro di questo:

un s.o. che ha venduto più di 140 milioni di copie

?
Non esattamente.
Fanno risparmiare TEMPO, non soldi.
Un SW verticale, magari scritto da zero per quel compito, può essere fatto molto in fretta, il problema si presenta in seguito per mantenerlo aggiornato e per estenderne le funzionalità (specie se è programmato coi piedi).
Il software programmato coi piedi esiste per qualunque s.o..
Nella realtà poi chi vende il software ha tutto da guadagnarci a scrivere codice poco leggibile/difficilmente portabile per rendersi "indispensabile"... se poi riesce a strappare un contratto che non lo obbliga a rilasciare i sorgenti è in una botte di ferro perché una volta che la società adotta il software o continua ad andar dietro a lui o si trova con un mucchio d'istruzioni assembler inutilizzabili.
Linguaggio macchina. Comunque sta a chi ha accetta il contratto valutare i pro e i contro. Se compro quell'applicazione e spendo 1000€, ma all'anno ne risparmio 5000€, software fatto male, senza sorgenti o come vuoi, ho comunque un netto risparmio, e il gioco vale la candela.
Poco importa se non hai intenzione di migrare fuori da windows... altrimenti (se non vuoi precluderti la possibilità di una migrazione) importa eccome.
Alle aziende interessano le cifre, non la migrazione. E se c'è risparmio con una soluzione, se ne fregano di queste cose.
No, come dire "la società ci metterà un mesetto per adattare il codice a Gentoo... visto che c'è da lavorare intanto usiamo quello windows su Wine.
Un mese per codice Win32 è pura utopia. I progetti di un certo calibro richiedono PARECCHIO tempo per un eventuale porting su una piattaforma che delle API completamente diversamente.

Wine dovrebbero continuare a utilizzarlo per ANNI, non per mesi...
Avendo un contratto che obbliga l'Adobe a farlo sarebbero ca**i e penali di Adobe.
Adobe non ha questo tipo di contratti, per fortuna. E continua alacremente a lavorare alle sue applicazioni che non hanno eguali in nessun altro sistema, nonostante ci siano progetti open source vecchi di parecchi anni che tentano inutilmente di colmare non un gap, ma una voragine di differenza.
Ne ha, ma ha anche molti pregi che Windows NON AVRA'MAI (fra questi il prezzo).
Comincia a elencarli allora. Tra l'altro il prezzo non è nemmeno un pregio, quando devi PAGARE per una Red Hat Enterprise, come abbiamo fatto in azienda.
Relativamente...
La cretinaggine degli utenti dipende in buona parte dal training che gli fai.
E spesso e volentieri la gente viene ammollata davanti ad un PC con Windows senza fargli granché training (sulla base di "è windows, lo sanno usare tutti").
Che è la prassi, e non cambierà con nessun s.o. gli si metta davanti.

O vuoi forse dirmi che esistono schiere di appassionati Linuxiani che si offrono di fare training gratuito alle casalinghe?
Comincia a sommare licenze, costi per i server, costi per la manutenzione (hai presente quando hai un OS server e chiami Microsoft per chiedere assistenza ?) e vedi come lievitano i costi.
Le licenze rimangono l'unica variabile, e nemmeno sempre.

I costi dei server ci sono anche con Linux, quando c'è da pagare per una Red Hat Enterprise, come dicevo prima.

La manutenzione, poi, ha costi mediamente più elevati rispetto a quella per Windows.
Che in un ambito aziendale NON servono visto che in genere in un ambito lavorativo di applicazioni se ne usano pochissime.
Ma di che ambito stiamo parlando? Prendiamo una banca, ad esempio: secondo te gli bastano OpenOffice, ThunderBird, FireFox, e mettiamoci pure MySQL?

Per me stai generalizzando troppo.
Windows è il s.o.più diffuso perché la gente lo usa, non perché le aziende lo preferiscono.
Certo, perché giustamente i privati che hanno comprato licenze di Windows, Office, SQL Server, Visual Studio, ecc. l'hanno fatto perché MS gli ha puntato la pistola, quando potevano benissimo passare a Linux e altri prodotti open source...
Le aziende lo preferiscono perché la gente lo usa, cosa che lo rende "standard de facto".
Le aziende o la gente? Perché le aziende possono benissimo farne a meno, visto che i documenti di Office li possono leggere e scrivere con altri strumenti.
Quant'è per chiamata in caso di problemi in ambito server ?
Lessi 700 euro prima ancora di presentare il problema a Microsoft e senza l'assicurazione che venga risolto.
Vedi i prezzi che ha Red Hat.
Ad hominem.
Lo era il tuo "non dire bestemmie": io t'ho risposto con la stessa moneta. :read:
Nulla vieta di distribuire gli eseguibili, su una FAMIGLIA DI OS come GNU/Linux in genere non si fa, ma all'interno della stessa distribuzione non è difficile veder girare gli eseguibili già belli compilati e pronti.
Già. E di distribuzioni ce ne sono un putiferio, contribuendo a caos e incompatibilità varie (LSB è soltanto un miraggio).

Almeno con Windows le versioni si contano sulle dite di una mano monca, e generalmente le applicazioni anche vecchie funzionano sui s.o. più moderni.
Qualcosa di molto simile lo puoi fare su una distribuzione.
Basta compilare i driver come moduli e distribuirli, nel caso facendo il backporting di quelli sviluppati per kernel successivi.
Una volta che li hai come moduli per il kernel comune alla distribuzione lo puoi tranquillamente distribuire in binario.
Tanto lavoro che verrà buttato non appena cambierà qualcosa nell'ABI.

Roba che, invece, su s.o. (non soltanto Windows) che offrono un'ABI stabile, non si verifica.
Come ? con un emulatore x86 per ARM ?
Esatto.
No, l'ho detto perché è così.
Ciò non toglie che hai colto al volo il mio invito a nozze. :read:
Ma Java non lo sviluppa solo SUN.
Buona lettura : http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Java_virtual_machines
Mai negato, e l'avevo anche scritto. Ripeto:

Tutte le altre si devono arrangiare.

fammi girare qualunque applicazione Java su AmigaOS, SkyOS, NewOS, ecc., e poi ne riparliamo.
Puoi avere sia i sorgenti java (come puoi avere i sorgenti c# e cacchi vari) sia i bytecode (per VM java o .net), non cambia granché.
Eh, no, perché i sorgenti Java li ha soltanto se vengono rilasciati, esattamente come per qualunque applicazione.

Del bytecode o dell'IML non te ne fai nulla: è come avere un codice eseguibile.

Java e .NET dimostrano, contrariamente a quanto tu richiedevi, che una qualunque applicazione può (potenzialmente, posto che ci sia un'adeguata VM) girare su qualunque piattaforma senza necessariamente avere i sorgenti. E non c'è né x86 né ARM né PowerPC che tenga.
Che domani il mio software lo vendo a chiunque e gira dovunque.
Se il cliente ha windows il codice gira su windows, se ha linux gira su linux, se ha freebsd gira su freebsd.
Falso. Stiamo parlando di applicazioni JAVA, che possono girare indifferentemente su Windows, Linux, ecc. (ovunque ci sia una VM adeguata).

Ripeto ancora: qual è il valore aggiunto di farle girare su Linux piuttosto che su Windows?
Sono tutto orecchi...
L'ho scritto quando ho parlato di STANDARD aperto.
Mono non è un implementazione sovrapponibile al 100% al .NET che Microsoft mantiene su Windows, da cui il risultato che quello che scrivi su .NET per Windows potrebbe non girare su Mono (l'ha detto anche il capoprogetto di Mono che c'è una parte di .NET Microsoft che ha a che fare col sistema sottostante e che ovviamente non sarà in Mono).
Stai cercando di rigirare la frittata. Cosa non ti è chiaro di questo:

.NET non è limitato a Windows o ai s.o. che MS decide di supportare. E' uno standard completamente aperto, e chiunque può realizzare runtime .NET

?

Tu avevi affermato questo invece:

.NET è limitato a Microsoft ed alle piattaforme che Microsoft decide di supportare

che è falso.
Con il piccolo problema che se .NET non è portabile non è che ne soffre la comunità open source, ne soffre .NET.
Se .NET non è portabile ed affidabile semplicemente la gente preferisce qualcosa di portabile ed affidabile, per cui .NET fallisce.
Questo è un non sequitur. Mi ripeto:

.NET non è limitato a Windows o ai s.o. che MS decide di supportare. E' uno standard completamente aperto, e chiunque può realizzare runtime .NET

Se è uno standard può essere portato ovunque. Altrimenti nemmeno OpenDocument, OpenXML, PDF, JPEG, MPEG, MP3, ecc. ecc. ecc. non sarebbero portabili.
Anche per Cobol esistono MIRIADI di applicazioni.
In tal caso non si capisce perché siano così pochi i programmatori COBOL, e così tanti i programmatori Win32, .NET, Java, ecc.
Prenditela con la polizia francese.
No, me la prendo con chi ha riportato una notizia priva di fondamento, con numeri da circo che non dicono proprio nulla.

Un thread che non sarebbe nemmeno dovuto essere aperto.
:doh:



:read:
Cosa non ti è chiaro di quello che ho scritto? Cosa dovrei leggere? Sii chiaro, cortesemente.

elect
25-04-2009, 11:46
E' facile dire "ha venduto", quando la quasi totalità delle copie sono state imposte all'acquisto di un nuovo pc

cdimauro
25-04-2009, 11:54
Ha venduto. Punto.

Il resto sono soltanto illazioni: MS non obbliga nessuno con la pistola a comprare i suoi prodotti, egli accordi OEM avvantaggiano tutti (MS, OEM e utenti).

elect
25-04-2009, 12:06
Ha venduto. Punto.

Il resto sono soltanto illazioni: MS non obbliga nessuno con la pistola a comprare i suoi prodotti, egli accordi OEM avvantaggiano tutti (MS, OEM e utenti).

:confused:

Certo che ti obbliga

Gli accordi OEM avantaggiano MS, OEM e quelli utenti che vogliono MS


Mi sembra banale questo

ConteZero
25-04-2009, 12:26
Potrebbe benissimo farne a meno, visto che mantenere un s.o. che si avvia verso i DIECI anni di vita è già tanto.

La mia Fedora Core 2 dopo nemmeno SEI MESI non mi rilasciava più NESSUN aggiornamento.

Se ti sei messo una Fedora meriti questo ed altro :asd:
Per il resto parlavamo di XP, che non mi pare abbia dieci anni.

Cosa non ti è chiaro di questo:

un s.o. che ha venduto più di 140 milioni di copie

?

Che i computer li devi vendere con un OS, e se Microsoft non offre più XP in OEM i produttori sono praticamente costretti a metterci Vista... ma questo non significa che Vista sia un SUCCESSO, significa solo che è SPOON FEED agli utenti finali.

Il software programmato coi piedi esiste per qualunque s.o..

Si, ma un s.o.che per anni ha dipeso dal codice fatto in VBasic parte avvantaggiato :asd:

Linguaggio macchina. Comunque sta a chi ha accetta il contratto valutare i pro e i contro. Se compro quell'applicazione e spendo 1000€, ma all'anno ne risparmio 5000€, software fatto male, senza sorgenti o come vuoi, ho comunque un netto risparmio, e il gioco vale la candela.

Questo dipende da chi trovi.
A qualcuno potrebbe anche non piacere il legarsi ad un architettura o ad un particolare programma o considerare la cosa solo nell'ottica di "risparmio €5000"... dipende dai casi.

Alle aziende interessano le cifre, non la migrazione. E se c'è risparmio con una soluzione, se ne fregano di queste cose.

No.
Ad alcune aziende interessano le cifre, ad altre interessa anche l'opportunità di migrazione, ad altre ancora un mix delle due.

Un mese per codice Win32 è pura utopia. I progetti di un certo calibro richiedono PARECCHIO tempo per un eventuale porting su una piattaforma che delle API completamente diversamente.

Wine dovrebbero continuare a utilizzarlo per ANNI, non per mesi...

Dipende dall'applicazione, da com'è stata strutturata, da chi l'ha fatta e da chi si occupa della migrazione.

Adobe non ha questo tipo di contratti, per fortuna. E continua alacremente a lavorare alle sue applicazioni che non hanno eguali in nessun altro sistema, nonostante ci siano progetti open source vecchi di parecchi anni che tentano inutilmente di colmare non un gap, ma una voragine di differenza.

E negli uffici tutti hanno Photoshop... :rolleyes:
Invece cosine più discrete come Oracle sono disponibili più o meno ovunque.

Comincia a elencarli allora. Tra l'altro il prezzo non è nemmeno un pregio, quando devi PAGARE per una Red Hat Enterprise, come abbiamo fatto in azienda.

Performances (specie coi database), più flessibilità, nessun costo addizionale per X macchine, sistema completamente adattabile alle necessità del cliente e così via.

Che è la prassi, e non cambierà con nessun s.o. gli si metta davanti.

O vuoi forse dirmi che esistono schiere di appassionati Linuxiani che si offrono di fare training gratuito alle casalinghe?

No, ma se tanto devi fare il training ai dipendenti per spiegargli "linux" almeno alla fine del corso hai davanti gente che un corso in vita sua l'ha fatto :asd:

Le licenze rimangono l'unica variabile, e nemmeno sempre.

I costi dei server ci sono anche con Linux, quando c'è da pagare per una Red Hat Enterprise, come dicevo prima.

La manutenzione, poi, ha costi mediamente più elevati rispetto a quella per Windows.

Denuncia la polizia francese alla polizia...

Ma di che ambito stiamo parlando? Prendiamo una banca, ad esempio: secondo te gli bastano OpenOffice, ThunderBird, FireFox, e mettiamoci pure MySQL?

Per me stai generalizzando troppo.

Una banca, ai terminali, ha bisogno di molto meno.

Certo, perché giustamente i privati che hanno comprato licenze di Windows, Office, SQL Server, Visual Studio, ecc. l'hanno fatto perché MS gli ha puntato la pistola, quando potevano benissimo passare a Linux e altri prodotti open source...

No, perché se devi fare un sistema di banking online t'interessa che funzioni al meglio, e stranamente l'OS server che s'incastra meglio con l'OS desktop de facto è uno.
Stessa cosa per moltissimi altri ambiti... è per questo che Microsoft sono anni che combatte per mantenere segreti i dati relativi alla sua implementazione SMB.

Le aziende o la gente? Perché le aziende possono benissimo farne a meno, visto che i documenti di Office li possono leggere e scrivere con altri strumenti.

Le aziende usano windows per una questione di praticità e per una questione di maggior integrazione coi sistemi desktop (dove occorre).

Vedi i prezzi che ha Red Hat.

Nel caso di cui parlavamo sopra (le P.A.) si può anche fare un nucleo interno per queste cose, azzerando i costi.

Lo era il tuo "non dire bestemmie": io t'ho risposto con la stessa moneta. :read:

Non è colpa mia se bestemmi.

Già. E di distribuzioni ce ne sono un putiferio, contribuendo a caos e incompatibilità varie (LSB è soltanto un miraggio).

Ma in un azienda e/o P.A. si usa tutti la stessa distribuzione (possibilmente interna), azzerando questo genere di problemi.
Non penso che lo Stato Italiano avrebbe problemi d'incompatibilità se usasse "ItaLinux" (nome a caso) sviluppato internamente in tutte le sue macchine.

Almeno con Windows le versioni si contano sulle dite di una mano monca, e generalmente le applicazioni anche vecchie funzionano sui s.o. più moderni.

Che è anche l'unico modo per farle funzionare. :asd:

Tanto lavoro che verrà buttato non appena cambierà qualcosa nell'ABI.

A meno di non stabilizzarsi su un kernel e mantenere quello, facendo il backporting di quel che serve (come faceva, se non erro, la RedHat che ti piace tanto).

Roba che, invece, su s.o. (non soltanto Windows) che offrono un'ABI stabile, non si verifica.

Infatti i driver per 98 vanno meravigliosamente bene su 2000 :asd:

Esatto.

Ecco, quindi ho la piena portabilità, basta mettere un emulatore x86 ed installarci sopra un sistema operativo Windows, dopodiché posso fare girare il mio bell'exe win32 su ARM.
Le considerazioni dal punto di vista delle performance non le facciamo eh :asd:

Ciò non toglie che hai colto al volo il mio invito a nozze. :read:

Tu parli, io rispondo.

Mai negato, e l'avevo anche scritto. Ripeto:

Tutte le altre si devono arrangiare.

fammi girare qualunque applicazione Java su AmigaOS, SkyOS, NewOS, ecc., e poi ne riparliamo.

Su quegli OS non ci gira manco .NET :doh:

Eh, no, perché i sorgenti Java li ha soltanto se vengono rilasciati, esattamente come per qualunque applicazione.

Del bytecode o dell'IML non te ne fai nulla: è come avere un codice eseguibile.

Java e .NET dimostrano, contrariamente a quanto tu richiedevi, che una qualunque applicazione può (potenzialmente, posto che ci sia un'adeguata VM) girare su qualunque piattaforma senza necessariamente avere i sorgenti. E non c'è né x86 né ARM né PowerPC che tenga.

STRONZATE.
Il bytecode è portabile si, ma se non c'è una VM te ne fai assai.
Java ha VM funzionanti al 100% su almeno quattro PIATTAFORME, e VM più o meno efficienti su quasi tutte le altre, .NET ha la VM su UNA piattaforma, ed un implementazione fallace in qualche altra.
La differenza è evidente :read:

Falso. Stiamo parlando di applicazioni JAVA, che possono girare indifferentemente su Windows, Linux, ecc. (ovunque ci sia una VM adeguata).

Tu parlavi di .NET, io parlavo di Java.

Ripeto ancora: qual è il valore aggiunto di farle girare su Linux piuttosto che su Windows?

Di Java nessuno (considerazioni relative alle performance a parte), è portabile.
Di .NET... voglio vedere chi è che si compra un applicazione .NET per Linux... è una piattaforma portatile "per finta" :asd:

L'ho scritto quando ho parlato di STANDARD aperto.

Ecchissenefrega che è aperto.
E'nato sotto Windows, è pensato per usare al massimo Windows e le implementazioni "fuori Windows" non possono (ovviamente) fornire quell'extra... il risultato è che nessuno lo vuole "fuori Windows", col risultato che la portabilità "reale" è limitata a Windows, cioè estremamente ridotta.

Stai cercando di rigirare la frittata. Cosa non ti è chiaro di questo:

.NET non è limitato a Windows o ai s.o. che MS decide di supportare. E' uno standard completamente aperto, e chiunque può realizzare runtime .NET

?

Tu avevi affermato questo invece:

.NET è limitato a Microsoft ed alle piattaforme che Microsoft decide di supportare

che è falso.

.NET è implementato perfettamente solo su piattaforme Microsoft, e Microsoft non vuole supportarlo al di fuori di Windows (a differenza di Sun).
Il risultato è che nessuna società s'azzarderebbe ad usare .NET fuori da Windows (e questo anche perché Mono è tutto fuorché completo) mentre Java lo si usa dovunque... segue che .NET nel suo proposito originario (essere un contendente a Java sulla portabilità) ha fallito miseramente.

Questo è un non sequitur. Mi ripeto:

.NET non è limitato a Windows o ai s.o. che MS decide di supportare. E' uno standard completamente aperto, e chiunque può realizzare runtime .NET

Se è uno standard può essere portato ovunque. Altrimenti nemmeno OpenDocument, OpenXML, PDF, JPEG, MPEG, MP3, ecc. ecc. ecc. non sarebbero portabili.

Semplicemente perché non è uno standard credibile, tant'è che nemmeno chi l'ha proposto ha fatto qualcosa per spingere sulla portabilità della sua creazione, anzi.
Chi se lo deve filare uno standard che è supportato solo in casa propria ?

In tal caso non si capisce perché siano così pochi i programmatori COBOL, e così tanti i programmatori Win32, .NET, Java, ecc.

Perché il COBOL fa cagare.
Ed anche .NET, dal punto di vista degli sviluppatori, non è che sia esattamente il massimo.
Per quanto possa essere "fighetto" senza una portabilità seria se domani Windows iniziasse a perdere quote di mercato stramazzerebbe al suolo.

No, me la prendo con chi ha riportato una notizia priva di fondamento, con numeri da circo che non dicono proprio nulla.

Denuncia la polizia!

cdimauro
25-04-2009, 14:25
:confused:

Certo che ti obbliga
In tal caso puoi sempre denunciarla.
Gli accordi OEM avantaggiano MS, OEM e quelli utenti che vogliono MS

Mi sembra banale questo
Ottimo, e non ci vedo nulla di male.
Se ti sei messo una Fedora meriti questo ed altro :asd:
Sì, lo so: con Linux quando hai problemi la colpa è sempre della distro sbagliata. :O
Per il resto parlavamo di XP, che non mi pare abbia dieci anni.
Appunto, ed è ancora supportato. Una distro ben più recente, invece, ha cessato COMPLETAMENTE il supporto dopo pochi mesi.
Che i computer li devi vendere con un OS, e se Microsoft non offre più XP in OEM i produttori sono praticamente costretti a metterci Vista... ma questo non significa che Vista sia un SUCCESSO, significa solo che è SPOON FEED agli utenti finali.
In tal caso dovremmo vedere schiere di utenti effettuare il downgrade a XP. Leggendo in giro, invece, mi sembra ci sia gente soddisfatta di Vista. Dai un'occhiata alla sezione Windows del forum, ad esempio.
Si, ma un s.o.che per anni ha dipeso dal codice fatto in VBasic parte avvantaggiato :asd:
Senza ombra di dubbio. Vuoi mettere col codice scritto in C? Non c'è paragone: VB tutta la vita.
Questo dipende da chi trovi.
A qualcuno potrebbe anche non piacere il legarsi ad un architettura o ad un particolare programma o considerare la cosa solo nell'ottica di "risparmio €5000"... dipende dai casi.

No.
Ad alcune aziende interessano le cifre, ad altre interessa anche l'opportunità di migrazione, ad altre ancora un mix delle due.
Devo ancora trovarla un'azienda a cui interessa la migrazione: finora ho sempre visto aziende che si fanno i conti su come abbattere le spese e incrementare i guadagni.
Dipende dall'applicazione, da com'è stata strutturata, da chi l'ha fatta e da chi si occupa della migrazione.
Domanda: hai idea delle differenze che ci sono fra un'applicazione che usa le API Win32 e un'altra che utilizza lo standard POSIX?

Basta prendere un progetto anche piccolo, come ad esempio PSPadPro (http://www.pspad.com/) che è open source: dagli un'occhiata e dimmi quanto ci impiegheresti per portarlo su Linux, BSD, Mac OS X, o altro (posto che dovresti scegliere anche quali librerie usare per svilupparlo).

Questo perché Windows con Linux non c'entra una mazza a livello di API.
E negli uffici tutti hanno Photoshop... :rolleyes:
Era un esempio di applicazione professionale abbastanza complessa da rendere particolarmente difficile e oneroso il porting su Linux.
Invece cosine più discrete come Oracle sono disponibili più o meno ovunque.
Indubbiamente, anche per il tipo prodotto, che necessita di poche funzionalità del s.o. per funzionare.

Ma di Oracle non ci sono i sorgenti: se ti leghi a questo prodotto rischi di farti ingabbiare, come disse qualche utente prima. :read:
Performances (specie coi database),
Bisogna vedere le differenze.
più flessibilità,
In cosa?
nessun costo addizionale per X macchine,
Queste sono le licenze, ma ne abbiamo già parlato.
sistema completamente adattabile alle necessità del cliente e così via.
Se per cliente intendi una società che sviluppa il nocciolo di una centrale nucleare, può essere. Ma per la stragrande maggioranza delle applicazioni che interessano ad aziende e privati è del tutto inutile.
No, ma se tanto devi fare il training ai dipendenti per spiegargli "linux" almeno alla fine del corso hai davanti gente che un corso in vita sua l'ha fatto :asd:
Ho tenuto corsi del genere per Windows. Quindi non ci sarebbero differenze.
Denuncia la polizia francese alla polizia...
OK, ho capito che non vuoi rispondere.
Una banca, ai terminali, ha bisogno di molto meno.
Ai terminali le banche hanno generalmente software in DOS portato malamente su Windows, giusto per farlo funzionare su questo s.o..

Ma le banche non hanno soltanto terminali.
No, perché se devi fare un sistema di banking online t'interessa che funzioni al meglio, e stranamente l'OS server che s'incastra meglio con l'OS desktop de facto è uno.

Stessa cosa per moltissimi altri ambiti...
Mi stai dicendo che Linux non può essere un'alternativa valida in questi casi?
è per questo che Microsoft sono anni che combatte per mantenere segreti i dati relativi alla sua implementazione SMB.
Non sono segreti: paghi le licenze e ne usufruisci. Non è che MS può svendere il SUO lavoro.
Le aziende usano windows per una questione di praticità e per una questione di maggior integrazione coi sistemi desktop (dove occorre).
Quindi hanno la loro convenienza nel farlo.
Nel caso di cui parlavamo sopra (le P.A.) si può anche fare un nucleo interno per queste cose, azzerando i costi.
I costi non vengono azzerata, ma semplicemente spostati. Il "nucleo" dev'essere retribuito, formato, e aggiornato.
Non è colpa mia se bestemmi.
Siamo in due a farlo: inutile lamentarsi. E non dovrei ricordarti che non ho cominciato io con questa storia.
Ma in un azienda e/o P.A. si usa tutti la stessa distribuzione (possibilmente interna), azzerando questo genere di problemi.
Non penso che lo Stato Italiano avrebbe problemi d'incompatibilità se usasse "ItaLinux" (nome a caso) sviluppato internamente in tutte le sue macchine.
Anch'esso ha un costo, che si aggiunge a quelli di cui sopra.
Che è anche l'unico modo per farle funzionare. :asd:
Se Windows è diventato il dominatore del mercato, è perché le cose, nel bene o nel male, hanno funzionato.

Altrimenti sarebbe affondato miseramente.
A meno di non stabilizzarsi su un kernel e mantenere quello, facendo il backporting di quel che serve (come faceva, se non erro, la RedHat che ti piace tanto).
Questo, però, è il "modello" usato da Windows e altri s.o.. Allora che ha senso ha perseguire la compatibilità "by source", come fa Linux?
Infatti i driver per 98 vanno meravigliosamente bene su 2000 :asd:
I cambi nelle major release capitano per qualunque s.o. che si rispetti. Sono i cambi "intra-release" che creano problemi, e di cui sono affetti "certi" s.o..

Inutile che ti ricordi che persino il ciclo di sviluppo dispari / pari di Linux, che prima offriva una certa stabilità, è andato a farsi benedire da qualche tempo a questa parte, a forza di introdurre modifiche e funzionalità "in corso" d'opera.

Non so tu, ma io come sviluppatore ho bisogno di stabilità. Non di continui aggiornamenti.
Ecco, quindi ho la piena portabilità, basta mettere un emulatore x86 ed installarci sopra un sistema operativo Windows, dopodiché posso fare girare il mio bell'exe win32 su ARM.
Le considerazioni dal punto di vista delle performance non le facciamo eh :asd:
Era un requisito? Da quel che avevi scritto non mi pare. Tu avevi posto un dictat assoluto, e mi sono semplicemente premurato di smontartelo subito. :read:
Su quegli OS non ci gira manco .NET :doh:
Non è questo il punto, e lo sai bene. Se non ti va di rispondere, non c'è problema: basta che lo dici chiaro e tondo.
STRONZATE.
Il bytecode è portabile si, ma se non c'è una VM te ne fai assai.
Che ho detto io?
Java ha VM funzionanti al 100% su almeno quattro PIATTAFORME, e VM più o meno efficienti su quasi tutte le altre, .NET ha la VM su UNA piattaforma, ed un implementazione fallace in qualche altra.
La differenza è evidente :read:
Sì, e non era questa la materia del contendere. Nello specifico, ti ricordo che hai sempre parlato di valore dei sorgenti in quanto garantiscono la portabilità del codice. Io ti ho fatto un esempio che dimostra che la portabilità del codice può benissimo fare a meno dei sorgenti, e per giunta con una soluzione che tu stesso hai tirato in ballo: Java.

Poi, ripeto, se non ti va di rispondere alle specifiche questioni che man mano stiamo trattando, per me non c'è problema, ma dillo chiaramente e non spostare il discorso verso altri lidi.
Tu parlavi di .NET, io parlavo di Java.
Io ho parlato di .NET. Tu hai risposto parlando prima di Java e POI di .NET. Io ho risposto in maniera precisa alle cose che hai scritto prima su Java e poi su .NET.

Nello specifico, stavamo parlando di Java e non di .NET. Vatti a rileggere lo scambio di messaggi che abbiamo avuto su questa parte. Per comodità ti riporto quello che avevo scritto e la tua risposta su questo specifico punto:

IO: Terzo, dovresti dirmi qual è il valore aggiunto di far girare un'applicazione Java su Linux piuttosto che su Windows. Il "risparmio" di cui s'è parlato finora dove starebbe?

TU: Che domani il mio software lo vendo a chiunque e gira dovunque.
Se il cliente ha windows il codice gira su windows, se ha linux gira su linux, se ha freebsd gira su freebsd.

Anche qui, ripeto, se non vuoi rispondere per me non c'è problema. Ma sii chiaro una buona volta.
Di Java nessuno (considerazioni relative alle performance a parte), è portabile.
Bene. Era quello che m'interessava. Grazie.
Di .NET... voglio vedere chi è che si compra un applicazione .NET per Linux... è una piattaforma portatile "per finta" :asd:
Su Linux sì, perché c'è gente che sviluppa runtime .NET "per finta", come dici tu.
Ecchissenefrega che è aperto.
Frega nel momento in cui TU fai una PRECISA affermazione che si scontra contro degli altrettanto precisi FATTI. Nello specifico, che .NET è uno STANDARD.
E'nato sotto Windows, è pensato per usare al massimo Windows e le implementazioni "fuori Windows" non possono (ovviamente) fornire quell'extra...
E altrettanto ovviamente mi spiegherai cos'è questo "extra" e perché non si può fornire su piattaforme diverse da Windows.
il risultato è che nessuno lo vuole "fuori Windows", col risultato che la portabilità "reale" è limitata a Windows, cioè estremamente ridotta.
Questo è un altro discorso, se permetti, e riguarda l'ATTUALE situazione delle IMPLEMENTAZIONI disponibili.

Che non intacca di una virgola il fatto che .NET sia uno standard, e che sia portabile.
.NET è implementato perfettamente solo su piattaforme Microsoft, e Microsoft non vuole supportarlo al di fuori di Windows (a differenza di Sun).
Il risultato è che nessuna società s'azzarderebbe ad usare .NET fuori da Windows (e questo anche perché Mono è tutto fuorché completo) mentre Java lo si usa dovunque...
Eppure i progetti sviluppati con Mono non mancano. Quindi non solo sono fuori da Windows, ma sono fuori di testa quelli che li hanno sviluppati.

Fermo restando che non è in discussione la diffusione delle implementazioni di .NET.
segue che .NET nel suo proposito originario (essere un contendente a Java sulla portabilità) ha fallito miseramente.
Purtroppo noto che sconosci anche la storia di .NET, che non è certo nato per contendere la "portabilità" a .NET.

Anzi, per dirla tutta, la portabilità di .NET è soltanto una conseguenza delle sue specifiche, del motivo per cui è nato. Un valore aggiunto, giusto per essere chiari.

Quindi se mi parli di "fallimento" legato al presunto obiettivo della portabilità, non posso che farmi delle grasse risate.
Semplicemente perché non è uno standard credibile, tant'è che nemmeno chi l'ha proposto ha fatto qualcosa per spingere sulla portabilità della sua creazione, anzi.
Idem come sopra: la portabilità non è mai stato l'obiettivo originale che ha portato alla creazione di .NET. Ma nella maniera più assoluta.

Leggiti le interviste al creatore di .NET e C#, che tra parentesi è lo stesso che in passato ha creato il Turbo Pascal prima e Delphi poi.

Poi sulla "credibilità" dello standard, non vedo cosa ci sarebbe da dire: è uno standard, e tanto basta.
Chi se lo deve filare uno standard che è supportato solo in casa propria ?
Fai una cosa: contatta gli sviluppatori di Mono, e digli che sono semplicemente dei pazzi a perseguire nel loro lavoro.

Oppure accetta il fatto che se c'è gente che s'è impuntata con la creazione di un runtime di .NET alternativo a quello di MS, avrà avuto le sue buone ragioni e vede in ciò un notevole potenziale.
Perché il COBOL fa cagare.
Ed è molto difficile vedere nuovi progetti utilizzare questo linguaggio. E' usato più che altro per mantenere il software già scritto.
Ed anche .NET, dal punto di vista degli sviluppatori, non è che sia esattamente il massimo.
Come sviluppatore ho un'opinione diametralmente opposta alla tua. Anzi, ben venga .NET, e spero che in futuro tutte le applicazioni o quasi vengano scritte per esso.
Per quanto possa essere "fighetto" senza una portabilità seria se domani Windows iniziasse a perdere quote di mercato stramazzerebbe al suolo.
Ripeto: non è questo il suo obiettivo. La portabilità "seria" non riguarda .NET, che è uno standard, ma le sue implementazioni.
Denuncia la polizia!
Per cosa? Per aver riportato un documento pubblicitario?

entanglement
25-04-2009, 16:05
:confused:

Certo che ti obbliga

Gli accordi OEM avantaggiano MS, OEM e quelli utenti che vogliono MS


Mi sembra banale questo

e ha pure preso una bella serie di multe per questo.

cdimauro
25-04-2009, 16:59
Le multe le ha prese per pratiche di concorrenza sleale, non per aver siglato accordi con gli OEM, che sono ancora in essere. :read:

:dissident:
25-04-2009, 17:14
Bhe... Riguardo alla notizia in questione, non so bene da dove vengano le cifre... Riguardo le pubbliche amministrazioni italiane, però, posso portare qualche esempio...

CUT

Dite che con tutti sti soldi, una distro "SaniLinux" e uno staff di pure 500 persone che la seguono non ci esce???

Questo discorso non ha senso, se la PA volesse fare un software "pubblico" per l'utilizzo in questo ambito lo farebbe cmq anche sotto WIN.

elect
25-04-2009, 17:46
In tal caso puoi sempre denunciarla.

Ottimo, e non ci vedo nulla di male.


Non vuoi capire eh?

Vabbè..

cdimauro
25-04-2009, 17:53
Evidentemente non ti spieghi bene. Parla chiaro: cosa vorresti dire di preciso?

elect
25-04-2009, 18:35
Evidentemente non ti spieghi bene. Parla chiaro: cosa vorresti dire di preciso?

Ogni utente dovrebbe avere la possibilità di rinunciare a comprare anche del software all'acquisto di hardware


Perchè dovrei essere obbligato a prendere anche del software (Microsoft in questo caso, Apple nel caso di mac)? :confused:

:dissident:
25-04-2009, 18:36
Ogni utente dovrebbe avere la possibilità di rinunciare a comprare anche del software all'acquisto di hardware


e cosi' e' infatti :mbe:

elect
25-04-2009, 18:39
e cosi' e' infatti :mbe:

Tranne rarissimi casi, no

:dissident:
25-04-2009, 18:41
Tranne rarissimi casi, no

:mbe:

Non ne sarei cosi' sicuro

elect
25-04-2009, 18:46
:mbe:

Non ne sarei cosi' sicuro

Bè, io ho visto veramente pochi casi e quelli che dove era permesso consisteva semplicemente nel rimandare indietro la licenza con tutta una procedura laboriosa dietro

(a parte i netbook con linux, ovvio)

:dissident:
25-04-2009, 18:57
Bè, io ho visto veramente pochi casi e quelli che dove era permesso consisteva semplicemente nel rimandare indietro la licenza con tutta una procedura laboriosa dietro

(a parte i netbook con linux, ovvio)

E' valido per tutti i computer con installato windows che io sappia, e il fatto che sia magari laboriosa come prrocedura non vuol dire che sia impossibile come sostenevi ;)

elect
25-04-2009, 19:39
E' valido per tutti i computer con installato windows che io sappia, e il fatto che sia magari laboriosa come prrocedura non vuol dire che sia impossibile come sostenevi ;)

Che io sappia solo Acer prevede una procedura del genere

:dissident:
25-04-2009, 19:44
Che io sappia solo Acer prevede una procedura del genere

Il garante per la libera concorrenza ha confermato e ribadito il diritto al rimborso se non si vuole windows preinstallato, quindi vale per qualunque macchina

ConteZero
25-04-2009, 19:55
Il garante per la libera concorrenza ha confermato e ribadito il diritto al rimborso se non si vuole windows preinstallato, quindi vale per qualunque macchina

Da quando in qua quello che dicono i garanti ha qualche importanza ?
Ad oggi paghi anche se hai bisogno dei DVD d'installazione dell'OS che hai in licenza (anche perché oramai anziché darti i DVD ti schiaffano l'installer in una partizione del disco, col risultato che se lo cambi e/o lo bruci sei nella cacca... ed hai sempre quei 5GB occupati per qualcosa che normalmente non ti serve).
Che poi sia possibile avere indietro qualcosa dopo aver combattuto per due settimane con le poste ed il produttore sarà pur vero, ma questo non è sufficiente.
Ad oggi molta gente semplicemente sostituisce l'OS e non si mette a far casino per riavere indietro i soldi, e questo perché anche il tempo (d'andare dietro ad HP, Acer, Asus e via dicendo) è denaro.

:dissident:
25-04-2009, 19:58
Prova, e vedrai che funziona e senza grossi sbattimenti ;)

ConteZero
25-04-2009, 19:59
Prova, e vedrai che funziona e senza grossi sbattimenti ;)

Yeah, sure... c'avessi tempo e voglia per mettermi a discutere con quelli di MSI o HP... il portatile l'ho pagato 350 euro e di avere indietro quei 30-40 euro per Windows non me ne frega niente.

:dissident:
25-04-2009, 20:04
Io non ho mai avuto da discutere, basta una raccomandata :confused:

cdimauro
25-04-2009, 20:52
Ogni utente dovrebbe avere la possibilità di rinunciare a comprare anche del software all'acquisto di hardware

Perchè dovrei essere obbligato a prendere anche del software (Microsoft in questo caso, Apple nel caso di mac)? :confused:
Come ti è stato già detto, è così.

Ma anche se non fosse così, non vedo perché dovresti andare a comprare un PC sapendo che ha già Windows: ti fai una ricerca e vedi chi te lo vende senza, oppure te lo assembli. E hai risolto il problema.
Da quando in qua quello che dicono i garanti ha qualche importanza ?
Quindi se il garante della privacy afferma che leggere le email è violazione della privacy e si rischia il carcere, tu te ne freghi e lo fai lo stesso?
Ad oggi paghi anche se hai bisogno dei DVD d'installazione dell'OS che hai in licenza (anche perché oramai anziché darti i DVD ti schiaffano l'installer in una partizione del disco, col risultato che se lo cambi e/o lo bruci sei nella cacca... ed hai sempre quei 5GB occupati per qualcosa che normalmente non ti serve).
5GB con gli HD capienti di oggi non sono nulla.

Poi è anche perché non si mette un DVD in ogni PC venduto che il loro prezzo è sceso.
Che poi sia possibile avere indietro qualcosa dopo aver combattuto per due settimane con le poste ed il produttore sarà pur vero, ma questo non è sufficiente.
Ad oggi molta gente semplicemente sostituisce l'OS e non si mette a far casino per riavere indietro i soldi, e questo perché anche il tempo (d'andare dietro ad HP, Acer, Asus e via dicendo) è denaro.
Non è così, come ti è stato detto. Quello che riporti è roba vecchia quanto il cucco, che purtroppo continua a circolare.

E ripeto: anche quando era come dici tu, se non t'interessava il s.o. col PC, non te ne compravi uno che ne era già dotato.

ConteZero
25-04-2009, 21:32
Quindi se il garante della privacy afferma che leggere le email è violazione della privacy e si rischia il carcere, tu te ne freghi e lo fai lo stesso?

Leggere un email è violazione della privacy, che è un reato secondo legge.
Quel che dice il garante ha un valore, quello che ha valore di legge un altro.

5GB con gli HD capienti di oggi non sono nulla.

Questo lascia che lo decida io.

Poi è anche perché non si mette un DVD in ogni PC venduto che il loro prezzo è sceso.

Non credo sia quella la causa che ha determinato il calo dei prezzi, anche perché i portatili costano un terzo di quanto costavano ANNI addietro.

Non è così, come ti è stato detto. Quello che riporti è roba vecchia quanto il cucco, che purtroppo continua a circolare.

Già.
Il fatto che non parli per esperienza diretta non vuol dire che non racconti di cose accadute a gente che conosco eh.

E ripeto: anche quando era come dici tu, se non t'interessava il s.o. col PC, non te ne compravi uno che ne era già dotato.

In effetti... no.
Partendo dai netbook, dove gli allestimenti hardware cambiano insieme all'OS installato (per cui alla fine alcune cose le trovi solo nella versione con Linux ed altre solo nella versione con Windows).
Esempio classico: gli ASUS EEE 900 (allestimenti diversi a seconda dell'OS), ma anche l'EEE 1000 che è disponibile con un solo OS (Linux in questo caso).

Tra l'altro portatili senza OS sono rarissimi (al di là di qualche Acer) e sono pochini anche quelli con Linux.
Credo che il carrello online di Dell neanche permetta di NON mettere un OS.

EDIT: Andato sul sito Dell, per moltissimi sistemi si può scegliere solo che versione di Windows Vista mettere, non c'è l'opzione per avere il PC senza SO o con SO non Microsoft (denunciali al garante :asd:)... immagino che non ci sia nulla di strano nell'ordinare un PC con Windows per poi rimandarlo indietro per avere un refund, sicuramente è più logico di non mettere l'OS nel configuratore quando personalizzi il sistema :rotfl:

elect
25-04-2009, 23:17
Io non ho mai avuto da discutere, basta una raccomandata :confused:

Esperienza personale? Marca?

Come ti è stato già detto, è così.

Ma anche se non fosse così, non vedo perché dovresti andare a comprare un PC sapendo che ha già Windows: ti fai una ricerca e vedi chi te lo vende senza, oppure te lo assembli. E hai risolto il problema.

I fissi ok, (e cmq chi non ha le competenze tecniche per montarselo?) ma il mio discorso era riferito principalmente ai portatili :p

ginogino65
26-04-2009, 06:38
Scusa ma allora è stata sbagliata dall'inizio la scelta Oracle. Se non si hanno soldi per aggiornare, la società non è gestita bene e sarebbe stato meglio scegliere open dall'inizio.
Anche perchè, se non sbaglio, il supporto e la garanzia di Oracle per la 7.0 te le scordi.

Quando è stato scelto oracle, la versione più aggiornata era appunto la 7.0, poi su questa versione, sono stati sviluppati vari applicativi importanti, quindi nel costo dell'aggiornamento ad una nuova versione, bisogna tenere conto anche di questi applicativi.

ginogino65
26-04-2009, 06:39
Scusa, perchè allora non lo fate voi il passaggio all'Open se è così semplice e conveniente?

Perché essendo una PA, la scelta è politica, non pratica o purtroppo economica.

cdimauro
26-04-2009, 06:51
Leggere un email è violazione della privacy, che è un reato secondo legge.
Quel che dice il garante ha un valore, quello che ha valore di legge un altro.
Non mi risulta che i garanti parlino all'infuori da ciò che dice la legge.
Questo lascia che lo decida io.
5GB su 160GB (che è il taglio minimo ormai, se si trova ancora in giro) sono oggettivamente una briciola.
Non credo sia quella la causa che ha determinato il calo dei prezzi, anche perché i portatili costano un terzo di quanto costavano ANNI addietro.
Non ho detto che è stata quella, ma che è stata ANCHE quella.
Già.
Il fatto che non parli per esperienza diretta non vuol dire che non racconti di cose accadute a gente che conosco eh.
Forse non erano a conoscenza di come stanno le cose ormai. Perché c'è anche una sentenza dietro a queste nuove disposizioni, che ha stabilito il diritto di recesso, a cui tutti i produttori si sono ormai adeguati.
In effetti... no.
Partendo dai netbook, dove gli allestimenti hardware cambiano insieme all'OS installato (per cui alla fine alcune cose le trovi solo nella versione con Linux ed altre solo nella versione con Windows).
Esempio classico: gli ASUS EEE 900 (allestimenti diversi a seconda dell'OS), ma anche l'EEE 1000 che è disponibile con un solo OS (Linux in questo caso).

Tra l'altro portatili senza OS sono rarissimi (al di là di qualche Acer) e sono pochini anche quelli con Linux.
Credo che il carrello online di Dell neanche permetta di NON mettere un OS.

EDIT: Andato sul sito Dell, per moltissimi sistemi si può scegliere solo che versione di Windows Vista mettere, non c'è l'opzione per avere il PC senza SO o con SO non Microsoft (denunciali al garante :asd:)... immagino che non ci sia nulla di strano nell'ordinare un PC con Windows per poi rimandarlo indietro per avere un refund, sicuramente è più logico di non mettere l'OS nel configuratore quando personalizzi il sistema :rotfl:
Non ho detto che TUTTI i produttori offrano TUTTI i loro modelli senza s.o.. Ho detto che c'è qualcuno che lo fa. Basta cercare e comprare, se l'offerta è ritenuta valida.
I fissi ok, (e cmq chi non ha le competenze tecniche per montarselo?)
Si paga l'assemblaggio.
ma il mio discorso era riferito principalmente ai portatili :p
Non lo metto in dubbio. Qui sono ancora pochi a venderne senza s.o., e nemmeno per tutti i modelli.

Ma l'offerta c'è, se si cerca.

Il problema è che, trattandosi di poche configurazioni, non ci si accontenta e si pretenderebbe di poter fare lo stesso con TUTTI i modelli di TUTTI i produttori.

Cosa che ha poco senso, perché è già tanto che un vendor metta a disposizione modelli senza s.o., e non si può mica pretendere che duplichi l'intera linea produttiva per accontentare una sparuta minoranza di clienti.

Attualmente le quote di mercato di Linux sono di poco inferiori all'1%. Mettetevi nei panni dei vendor: al loro posto duplichereste l'intera linea produttiva per soddisfare questa irrisoria quota di mercato?

Capisco che ognuno vorrebbe essere libero di comprare il prodotto che vuole come vuole lui, ma un produttore vede il mercato in maniera diversa e si adegua alla legge della domanda e dell'offerta.

Io ho dovuto comprare la mia auto con l'autoradio della casa, perché faceva parte di un'offerta che mi era conveniente. L'alternativa era non comprare l'auto. Secondo te cos'ho fatto? ;)

ConteZero
26-04-2009, 07:25
Non mi risulta che i garanti parlino all'infuori da ciò che dice la legge.

I garanti si limitano ad esprimere i loro pareri, ma non è detto che poi i tribunali gli diano ragione.

5GB su 160GB (che è il taglio minimo ormai, se si trova ancora in giro) sono oggettivamente una briciola.

Sui netbook anche 5 su 80, il mio HP (ha un annetto) 5 su 120.

Non ho detto che è stata quella, ma che è stata ANCHE quella.

Gli infiniti infinitesimi.

Forse non erano a conoscenza di come stanno le cose ormai. Perché c'è anche una sentenza dietro a queste nuove disposizioni, che ha stabilito il diritto di recesso, a cui tutti i produttori si sono ormai adeguati.

Forse c'hanno provato e dopo tante tribolazioni hanno rinunciato ?

Non ho detto che TUTTI i produttori offrano TUTTI i loro modelli senza s.o.. Ho detto che c'è qualcuno che lo fa. Basta cercare e comprare, se l'offerta è ritenuta valida.

Ma che senso ha non mettere nel configuratore l'opzione "senza SO" se poi il garante ribadisce il diritto di avere una macchina senza SO :asd:

Non lo metto in dubbio. Qui sono ancora pochi a venderne senza s.o., e nemmeno per tutti i modelli.

Ma l'offerta c'è, se si cerca.

Il problema è che, trattandosi di poche configurazioni, non ci si accontenta e si pretenderebbe di poter fare lo stesso con TUTTI i modelli di TUTTI i produttori.

Cosa che ha poco senso, perché è già tanto che un vendor metta a disposizione modelli senza s.o., e non si può mica pretendere che duplichi l'intera linea produttiva per accontentare una sparuta minoranza di clienti.

Attualmente le quote di mercato di Linux sono di poco inferiori all'1%. Mettetevi nei panni dei vendor: al loro posto duplichereste l'intera linea produttiva per soddisfare questa irrisoria quota di mercato?

Capisco che ognuno vorrebbe essere libero di comprare il prodotto che vuole come vuole lui, ma un produttore vede il mercato in maniera diversa e si adegua alla legge della domanda e dell'offerta.

Io ho dovuto comprare la mia auto con l'autoradio della casa, perché faceva parte di un'offerta che mi era conveniente. L'alternativa era non comprare l'auto. Secondo te cos'ho fatto? ;)

Guarda che le macchine senza SO non vanno assemblate in strutture ad hoc... basta che verso la fine del montaggio non gli schiaffi dentro l'immagine col preistallato.
Un vendor come Dell che già offre la possibilità di scegliere che OS mettere in buona parte delle sue macchine non dovrebbe avere (a rigor di logica) nessun problema ad offrire la stessa soluzione SENZA OS.

cdimauro
26-04-2009, 08:29
Quando è stato scelto oracle, la versione più aggiornata era appunto la 7.0, poi su questa versione, sono stati sviluppati vari applicativi importanti, quindi nel costo dell'aggiornamento ad una nuova versione, bisogna tenere conto anche di questi applicativi.
Provate con questo (http://www.janus-software.com/fb_fyracle.html).
I garanti si limitano ad esprimere i loro pareri, ma non è detto che poi i tribunali gli diano ragione.
Questo vale sempre allora, anche per la lettura di una mail privata. Di recente c'è stato un thread in cui il marito NON è stato condannato per averla letta, in barba alla legge sulla privacy.
Sui netbook anche 5 su 80, il mio HP (ha un annetto) 5 su 120.
Parlavo della situazione attuale, dove non vedo più tagli inferiori ai 160GB.

Nei casi che hai citato, puoi sempre effettuare il backup della partizione e liberare quello spazio, se ne hai proprio la necessità.
Gli infiniti infinitesimi.
Tutto fa brodo per un produttore.
Forse c'hanno provato e dopo tante tribolazioni hanno rinunciato ?
E' possibile, non lo nego, ma mi sembra molto strano, perché dopo la sentenza non ci sono più ampii spazi di manovra per i produttori.
Ma che senso ha non mettere nel configuratore l'opzione "senza SO" se poi il garante ribadisce il diritto di avere una macchina senza SO :asd:
Perché il garante stabilisce il diritto al recesso per il s.o, che è cosa ben diversa. :O
Guarda che le macchine senza SO non vanno assemblate in strutture ad hoc... basta che verso la fine del montaggio non gli schiaffi dentro l'immagine col preistallato.
Un vendor come Dell che già offre la possibilità di scegliere che OS mettere in buona parte delle sue macchine non dovrebbe avere (a rigor di logica) nessun problema ad offrire la stessa soluzione SENZA OS.
Dovrebbe modificare la sua catena produttiva per tutti i modelli, e questo ha un costo.

Non è che puoi dire "basta che non metti l'immagine del s.o." alla fine. Non conosci le implicazioni che ha un'operazione del genere né nella fase di cui parli né in tutto il resto (marketing, creazione del sito, customer care, et similia).

riaw
26-04-2009, 08:36
non ho capito come si è passati a parlare di come farsi rimborsare windows xp home o vista basic nei portatili, al di là di questo vi perdete, nel ragionamento, un punto fondamentale: che l'offerta la crea il mercato.
il 99.9% del mercato vuole un portatile con s.o. microsoft,installato e pronto all'uso. lo 0.1% lo vuole senza sistema operativo o con linux (tra l'altro secondo me questa è una previsione ottimistica, nel senso che quello 0.1% è ampiamente sopravvalutato).
se voi foste un produttore cosa fareste? modifica di tutti i listini e dei processi produttivi per aggredire lo 0.1% del mercato???

ConteZero
26-04-2009, 08:47
non ho capito come si è passati a parlare di come farsi rimborsare windows xp home o vista basic nei portatili, al di là di questo vi perdete, nel ragionamento, un punto fondamentale: che l'offerta la crea il mercato.
il 99.9% del mercato vuole un portatile con s.o. microsoft,installato e pronto all'uso. lo 0.1% lo vuole senza sistema operativo o con linux (tra l'altro secondo me questa è una previsione ottimistica, nel senso che quello 0.1% è ampiamente sopravvalutato).
se voi foste un produttore cosa fareste? modifica di tutti i listini e dei processi produttivi per aggredire lo 0.1% del mercato???

Le stime del 99.9% e dello 0.1% da dove le hai tirate fuori ?

cdimauro
26-04-2009, 08:52
Le stime sulla diffusione dei s.o. danno Linux sotto l'1% come quota di mercato. Segue Mac OS X (ma non ricordo se la quota è sul 5 o 7%), poi una percentuale per sistemi "unknown" e infine Windows con circa il 90%.

ConteZero
26-04-2009, 09:02
Le stime sulla diffusione dei s.o. danno Linux sotto l'1% come quota di mercato. Segue Mac OS X (ma non ricordo se la quota è sul 5 o 7%), poi una percentuale per sistemi "unknown" e infine Windows con circa il 90%.

Che già è dieci volte sopra lo 0.1% dato in prima battuta.
Strano però, io sapevo che stava fra il 2 ed il 3%.

Ferdy78
26-04-2009, 09:19
E' valido per tutti i computer con installato windows che io sappia, e il fatto che sia magari laboriosa come prrocedura non vuol dire che sia impossibile come sostenevi ;)

Il rimborso della licenza di WIndows lo puoi effettuare all'atto dell'acquisto, rifiutando seduta stante l'eula di Windows.

Per rifiutare tale licenza:
1) non devi avviare il pc
2) devi farti carico delle spese di spedizione alla sede della casa madre del pc appena acquistato (...:asd:...), la quale è l'unica autorizzata a rimborsatrti ila licenza brasandoti windows. Loro si terranno anche le eventuali certificazioni e manuali.
3) dopo due settimane se ti va bene te lo ritornano...

4) alias colossale presa per i fondelli...perchè il costo della spedizione e il rischio di perdere il PC non valgono certamente quei 100 e o giù di li del rimborso, per quanto si possa essere open sorsiani incalliti...

All'atto pratico trovo sta notizia INFONDATA non solo perchè i pc alle amministarzioni costano la metà (windows annesso ovviamente), ma ora voglio vedere se hanno un problema a chi chiameranno per mantenergli il PC.

Ho conosciuto chi lavorava su macchine solo SUN/LINUX/SOLARIS... ma la sua parcella era il DOPPIO rispetto a chi lavorava su MS....

PS parlo da user ANCHE di Ubuntu, per questo trovo RIDICOLA tale asserzione...quella cifra NON ha controparte nel mercato reale.

cdimauro
26-04-2009, 09:27
Che già è dieci volte sopra lo 0.1% dato in prima battuta.
Strano però, io sapevo che stava fra il 2 ed il 3%.
Anch'io pensavo così, poi ho visto delle stime qualche mese e sono rimasto così: :eek:

Comunque 0,1% o 1% per un vendor non cambia assolutamente, perché si tratta in ogni caso di una percentuale talmente bassa da poter essere tranquillamente esclusa dalle politiche di vendite.

Anzi, come dicevo prima, estendere "l'opzione Linux" all'intera catena produttiva comporterebbe di costi che molto probabilmente non verrebbero nemmeno coperti dalle vendite.

C'è poco da fare: nel campo dell'hardware, come in quello del software, ci si concentra su chi domina il mercato. E non ne faccio nemmeno un dramma, perché è la cosa più logica / sensata.
Il rimborso della licenza di WIndows lo puoi effettuare all'atto dell'acquisto, rifiutando seduta stante l'eula di Windows.

Per rifiutare tale licenza:
1) non devi avviare il pc
2) devi farti carico delle spese di spedizione alla sede della casa madre del pc appena acquistato (...:asd:...), la quale è l'unica autorizzata a rimborsatrti ila licenza brasandoti windows. Loro si terranno anche le eventuali certificazioni e manuali.
3) dopo due settimane se ti va bene te lo ritornano...

4) alias colossale presa per i fondelli...perchè il costo della spedizione e il rischio di perdere il PC non valgono certamente quei 100 e o giù di li del rimborso, per quanto si possa essere open sorsiani incalliti...
Eh? Ma sei sicuro? Io non ricordavo affatto così.

Messa in questi termini ti do ragione: rinunciare al s.o. e farsi rimborsare non sarebbe una scelta.
All'atto pratico trovo sta notizia INFONDATA non solo perchè i pc alle amministarzioni costano la metà (windows annesso ovviamente), ma ora voglio vedere se hanno un problema a chi chiameranno per mantenergli il PC.

Ho conosciuto chi lavorava su macchine solo SUN/LINUX/SOLARIS... ma la sua parcella era il DOPPIO rispetto a chi lavorava su MS....
Esattamente.
PS parlo da user ANCHE di Ubuntu, per questo trovo RIDICOLA tale asserzione...quella cifra NON ha controparte nel mercato reale.
Anche qui non si può che esser d'accordo.

Ferdy78
26-04-2009, 09:33
Che già è dieci volte sopra lo 0.1% dato in prima battuta.
Strano però, io sapevo che stava fra il 2 ed il 3%.

quando altri servizi annessi al mondo open source e che dovrebbero ALLEVIARE la mancanza di Windows, lascian a desiderare (vedi silverlight / moonlight) che può sembrare banale ma non lo è, e molte cose ti accorgi che su Linux sono infattibili e o più macchinose...ecco che linux CROLLA.

altresì la scelta dei vendor di auto castrasi, installando distro mai sentite e del tutto LIMITATE, ha fatto il resto.

Forse con i nuovi arm + ubuntu remix si assisterà a qualcosa di "grosso", ma ciò dimostra che se togli SHUTTERWORTH , il gates dell'open, LINUX, in ambito consumer, NON esiste;)

riaw
26-04-2009, 09:38
Ho conosciuto chi lavorava su macchine solo SUN/LINUX/SOLARIS... ma la sua parcella era il DOPPIO rispetto a chi lavorava su MS....

esattamente, ma in fondo è anche giusto.

chiama un tecnico perchè windows ha un problema, su 100 che chiami 99 dicono di saperlo fare.
fai la stessa cosa su solaris, e vediamo in quanti rispondo.
è la legge della domanda-offerta: su windows c'è attualmente un'offerta molto maggiore della domanda---> prezzi bassi. sul resto c'è una domanda molto superiore all'offerta---> prezzi alti.
ciò non vuol dire che, a conti fatti, un sistema unix/solaris COSTI DI PIU', perchè poi vengono coinvolti tantissimi altri fattori di cui il costo della manodopera specializzata è solo un aspetto.