View Full Version : Comincia la spinta inflazionistica..??
Impenna la sterlina dopo dato inflazione
(Teleborsa) - Roma, 24 mar - Si apprezza notevolmente la divisa britannica contro il dollaro, dopo la diffusione delle statistiche sull'inflazione della Gran Bretagna risultate più alte delle attese. L'indice dei prezzi al consumo ha mostrato una crescita del 3,2%, in aumento rispetto al 3% di dicembre. Su base mensile i prezzi al consumo hanno registrato una variazione pari al +0,9%. Le attese degli analisti erano per un +2,5% tendenziale e per un +0,2% congiunturale.
Il cross GBP/USD è schizzato a 1,4739, mostrando un rialzo del'1,3% circa.
A forza di buttare soldi nel sistema prima o poi doveva capitare.
dave4mame
24-03-2009, 12:16
beh, tieni presente che la sterlina vale una pipa di tabacco.
tutto quello che importano lo pagano caro...
nascimentos
24-03-2009, 12:35
Giusto per capire, ma gli indici dei prezzi prima (2008) a quanto stavano?
beh, tieni presente che la sterlina vale una pipa di tabacco.
tutto quello che importano lo pagano caro...
si è vero e potrebbe essere una spiegazione..
ma per la crisi che c'è la in questo momento direi che il dato sia da tenere in considerazione..
potino78
24-03-2009, 15:13
GRAN BRETAGNA, INFLAZIONE A DOPPIA FACCIA
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/03/gran-bretagna-inflazione-deflazione.shtml?uuid=8d9d02aa-1867-11de-af9b-3f8b9a21104e&DocRulesView=Libero
Inflazione zero in Gran Bretagna: l'attesa e temuta deflazione sta arrivando. Secondo i dati resi noti stamattina, martedi 24 marzo, dall'Office of National Statistics (Ons) l'indice dei prezzi al dettaglio (Rpi) e' sceso a zero in febbraio, per la prima volta da 49 anni. La causa e' la strategia di riduzione dei tassi della Banca d'Inghilterra: l'Rpi comprende infatti anche il costo dei mutui immobiliari, che negli ultimi mesi si sono drasticamente ridotti.
L'altro dato sull'inflazione reso noto oggi, pero', l'indice dei prezzi al consumo (Cpi), racconta un'altra storia. Il Consumer price index, il classico paniere che comprende i generi alimentari ma esclude i mutui, e' salito al 3,2% in febbraio dal 3% registrato in marzo. Un aumento inatteso a oltre un punto sopra il tasso di inflazione programmato, che ha costretto Mervyn King a seguire le regole e scrivere un'altra lettera di spiegazioni al cancelliere Alistair Darling, la quinta da quando e' governatore della Banca d'Inghilterra.
Si tratta del primo aumento dell'inflazione da cinque mesi, mentre gli economisti avevano previsto un calo al 2,6 per cento. Il Cpi aveva toccato il massimo del 5,2% in settembre. Secondo l'Ons l'incremento e' stato dovuto soprattutto all'aumento dei prezzi dei generi alimentari. L'indebolimento della sterlina inoltre ha impedito ai consumatori britannici di ricevere i benefici del calo dei prezzi di molte materie prime.
Nonostante la sorpresa del dato di febbraio, le prospettive sono di un continuo rapido calo dell'inflazione, ha dichiarato King, dato che la domanda e' in flessione, l'economia rallenta e le compagnie che forniscono sia elettricita' che gas stanno riducendo i prezzi delle bollette. "E' probabile che nel prossimo anno l'inflazione Cpi scenda sotto l'obiettivo programmato," ha detto il governatore. Il messaggio implicito e' quindi che la Banca d'Inghilterra manterra' i tassi d'interesse al minimo storico dello 0,5% per diverso tempo e proseguira' con la sua strategia di quantitative easing, la creazione di moneta virtuale per rilanciare l'economia e arginare gli effetti negativi della recessione.
"Il quadro generale resta invariato, la deflazione e' in arrivo, - ha commentato stamani Vicky Redwood, UK economist di Capital Economics. – Dopo tutto l'indice Rpi a zero in febbraio e' il piu' vicino possibile alla deflazione. Il calo dei prezzi dell'energia e dei generi alimentari spingera' il tasso Rpi a una cifra negativa molto presto."
GRAN BRETAGNA, INFLAZIONE A DOPPIA FACCIA
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/03/gran-bretagna-inflazione-deflazione.shtml?uuid=8d9d02aa-1867-11de-af9b-3f8b9a21104e&DocRulesView=Libero
Esattamente proprio per questo motivo è un dato da tenere in considerazione.. xkè è molto strano quello che è avvenuto.. proprio in inghilterra tra l'altro dove la crisi batte duro.. Dall'articolo sembra che siano stati i beni alimentari a tenere su i prezzi, boh.. qui non si capisce più nulla..
Cmq la banca centrale deve dire cosi se no dovrebbe cambiare politica monetaria. E non è certo quello che vuole in questo momento..
potino78
24-03-2009, 19:34
Già... anche il titolo stesso, inflazione a doppia faccia, è un po' cervellotico...
marchigiano
25-03-2009, 13:51
Nonostante la sorpresa del dato di febbraio, le prospettive sono di un continuo rapido calo dell'inflazion[/COLOR][/B]e, ha dichiarato King, dato che la domanda e' in flessione, l'economia rallenta e le compagnie che forniscono sia elettricita' che gas stanno riducendo i prezzi delle bollette.
ma a questi grandi economisti sfugge il fatto che il petrolio sta ri-aumentando? o l'inghilterra è più autosufficiente di noi?
superkoala
25-03-2009, 14:07
Mi sono già espresso in proposito:
finché la gente continuerà a spendere poco (e se non raddoppiano gli stipendi, dubito che riprenderà a spendere), NON CI PUO' ESSERE ALCUNA INFLAZIONE E AUMENTO DEI PREZZI!!!
:O
ultimo aggiornamento: 31 marzo, ore 14:44
Bruxelles, 31 mar. - (Adnkronos) - "Sono preoccupato per l'inflazione, c'e' il forte rischio che al termine della crisi possa diventare galoppante, come ci mostra la storia". Ad affermalro e' stato il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker, intervenendo al Parlamento europeo. La nuova stima di Eurostat diffusa Bruxeles vede un crollo record dell'inflazione allo 0,6% a marzo
sempreio
02-04-2009, 14:35
per salvare banche è sistema hanno pompato tanto di quel denaro che ora mi pare logico riparta l' inflazione.
superkoala
02-04-2009, 16:03
ultimo aggiornamento: 31 marzo, ore 14:44
Bruxelles, 31 mar. - (Adnkronos) - "Sono preoccupato per l'inflazione, c'e' il forte rischio che al termine della crisi possa diventare galoppante, come ci mostra la storia". Ad affermalro e' stato il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker, intervenendo al Parlamento europeo. La nuova stima di Eurostat diffusa Bruxeles vede un crollo record dell'inflazione allo 0,6% a marzo
Ok, ne riparleremo verso il 2011-2012!!!
;)
P.S. Anche perché, se il rischio fosse davvero imminente, avrebbe ragione a preoccuparsi...
:rolleyes:
nascimentos
02-04-2009, 16:19
Si, ma quando riparte questa spinta inflazionistica? :D
DvL^Nemo
02-04-2009, 21:50
Impenna la sterlina dopo dato inflazione
(Teleborsa) - Roma, 24 mar - Si apprezza notevolmente la divisa britannica contro il dollaro, dopo la diffusione delle statistiche sull'inflazione della Gran Bretagna risultate più alte delle attese. L'indice dei prezzi al consumo ha mostrato una crescita del 3,2%, in aumento rispetto al 3% di dicembre. Su base mensile i prezzi al consumo hanno registrato una variazione pari al +0,9%. Le attese degli analisti erano per un +2,5% tendenziale e per un +0,2% congiunturale.
Il cross GBP/USD è schizzato a 1,4739, mostrando un rialzo del'1,3% circa.
A forza di buttare soldi nel sistema prima o poi doveva capitare.
Mah l'Inghilterra da quello che mi sembra di ricordare altro che +2,2, l'altro giorno si parlava di prezzi in crescita praticamente 0.. Poi il fatto che la BOE stia emettendo moneta non fa altro che rafforzare l'euro.. Sicuramente fa bene alle loro esportazioni, anche se con la poca industria che hanno si fa dura.. Piu' che altro siamo noi italiani IMHO che abbiamo un euro troppo forte per la nostra economia "vecchia"..
marchigiano
02-04-2009, 22:09
Ok, ne riparleremo verso il 2011-2012!!!
;)
P.S. Anche perché, se il rischio fosse davvero imminente, avrebbe ragione a preoccuparsi...
:rolleyes:
non sorrideresti tanto se sapessi cosa c'è nel paniere ufficiale dell'inflazione: roba tipo le chiavette usb, il cellulare, le tariffe telefoniche, i prezzi delle crociere e altre menate simili...
cerca la tendenza dei prezzi di roba più seria e necessaria...
superkoala
03-04-2009, 00:42
cerca la tendenza dei prezzi di roba più seria e necessaria...
Appunto... tutto fermo, immobile, congelato (anche perché tutto costa già più del dovuto)!!!
:D
Quando i BOT torneranno a salire e avremo interessi del 5-10% (come a metà degli anni '80), si potrà parlare di spinta inflazionistica!!!
;)
Ma ci vorranno anni...
per salvare banche è sistema hanno pompato tanto di quel denaro che ora mi pare logico riparta l' inflazione.
Eh infatti.. anche a me pare logico..
non sorrideresti tanto se sapessi cosa c'è nel paniere ufficiale dell'inflazione: roba tipo le chiavette usb, il cellulare, le tariffe telefoniche, i prezzi delle crociere e altre menate simili...
cerca la tendenza dei prezzi di roba più seria e necessaria...
Beh si però ad ogni voce è collegato un peso per calibrare l'importanza del bene osservato.
Cmq a riguardo delle rivelazioni istat, non c'è molto da eccepire sinceramente. I beni rilevanti ci sono tutti e l'indagine campionaria Istat è in assoluto la più completa e capillare. Credo che la metodologia seguita da istat sia corretta, poi se ci sono dei taroccamenti artificiali questo non so e tutto puo essere, però ripeto che sul piano metodologico è tutto corretto e tutto correttamente pesato. Non ci sono beni di primaria importanza che non sono contenuti nel paniere istat.
(forse non tiene conto dei prezzi delle compravendite immobiliari ma per il resto c'è tutto)
Altro esempio di incongruenza:
ISTAT:
prezzi al consumo +1,6%
Prezzi alla produzione -3,3%
Boh..
Evidentemente questa di chiama inflazione da profitto come si diceva con dave4mame..
sempreio
05-04-2009, 07:55
guardate che l' inflazione si vedrà a reve, al g20 gli stati uniti e l' inghilterra hanno già detto che stimoleranno l' economia con 5000miliardi di dollari e seppure l' europa se ne è stata zitta dovrà fare altrettanto, quindi perciò già il prossimo anno vedremo le spinte inflattive, per noi italiani sarà come un nuovo passaggio dalla lira all' euro, con pensioni dimezzate e verà povertà
DvL^Nemo
05-04-2009, 08:25
guardate che l' inflazione si vedrà a reve, al g20 gli stati uniti e l' inghilterra hanno già detto che stimoleranno l' economia con 5000miliardi di dollari e seppure l' europa se ne è stata zitta dovrà fare altrettanto, quindi perciò già il prossimo anno vedremo le spinte inflattive, per noi italiani sarà come un nuovo passaggio dalla lira all' euro, con pensioni dimezzate e verà povertà
Uno degli obiettivi ( se non forse il primo ) della BCE e' quello di tenere a bada l'inflazione come hanno detto piu' volte.. Secondo me sara' dura per l'italia stare nell'euro sperimo mi sbaglio..
(ANSA) - BERLINO, 13 APR - L'aumento della moneta in circolazione provochera' con 'grande probabilita'' un'inflazione globale, afferma il centro studi tedesco Diw. Intervistato da Handelsblatt, il presidente Klaus Zimmermann non ha risparmiato critiche al governo tedesco che - ha detto - non e' riuscito ad arginare la crisi.La situazione, secondo Zimmermann, e' 'infiammabile':le nuove regole per i mercati sono arrivate 'troppo tardi' e i titoli tossici 'non sono stati ancora eliminati con lo strumento delle bad bank'.
superkoala
14-04-2009, 23:29
(ANSA) - BERLINO, 13 APR - L'aumento della moneta in circolazione provochera' con 'grande probabilita'' un'inflazione globale, afferma il centro studi tedesco Diw....
E cioè???
:confused:
Milioni di famiglie europee che, ridotte alla fame, metteranno a ferro e fuoco le città come in Argentina?
:mbe:
Ma, per favore... siamo realisti!!!
:rolleyes:
sempreio
15-04-2009, 07:58
E cioè???
:confused:
Milioni di famiglie europee che, ridotte alla fame, metteranno a ferro e fuoco le città come in Argentina?
:mbe:
Ma, per favore... siamo realisti!!!
:rolleyes:
la realtà è che in eurpoa ci sono troppi vecchi, in qualche modo li si vuole ridurre sul lastrico
superkoala
15-04-2009, 10:53
la realtà è che in eurpoa ci sono troppi vecchi, in qualche modo li si vuole ridurre sul lastrico
Si, ma come ho già detto, l'Europa non si può permettere una situazione del genere, per cui non ci sarà alcuna 'iperinflazione'!!!
;)
sempreio
15-04-2009, 13:17
Si, ma come ho già detto, l'Europa non si può permettere una situazione del genere, per cui non ci sarà alcuna 'iperinflazione'!!!
;)
il tuo è un timore o una previsione?
marchigiano
15-04-2009, 20:09
iperinflazione non so, ma inflazione normale già si inizia ad avvertire... poi bisogna vedere se come nel 2002 i prezzi sono raddoppiati ma l'indice istat segnava il 3-4%... ne riparliamo tra 2 anni, di sicuro quando sarà evidente la cosa, non si potrà tornare indietro
Prospettiva80
16-04-2009, 00:11
temo anch'io che assisteremo ad un'aumento dell'inflazione (non iperinflazione però) oltre il target di riferimento della bce. La contromisura sarebbe poi una restrizione della base monetaria attraverso l'aumento dei tassi d'interesse che potrebbe "raffreddare" l'economia già messa in crisi nel biennio 2008/2009. Sarebbe interessante osservare i grafici relativi all'espansione monetaria ed al moltiplicatore monetario dell'area euro per farsi un'idea più concreta. Magari qualcuno ha trovato i link relativi. Nell'altro thread su zeitgeist ecc. io ed edo4444 abbiamo messo quelli usa:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1945673&page=15
DvL^Nemo
16-04-2009, 09:51
L'inflazione in Italia (+1,2%) tocca i minimi dal 1969
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/04/inflazione-prezzi-Istat-marzo.shtml?uuid=d8b3fd60-2a60-11de-95fd-04f27e4a2759&DocRulesView=Libero
marchigiano
16-04-2009, 14:01
L'inflazione in Italia (+1,2%) tocca i minimi dal 1969
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/04/inflazione-prezzi-Istat-marzo.shtml?uuid=d8b3fd60-2a60-11de-95fd-04f27e4a2759&DocRulesView=Libero
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/ARCH_Immagini/Economia%20e%20Lavoro/2009/04/indici-nazionali-prezzi-consumo-marzo-2009.jpg
notare bene a quanto è l'inflazione sui beni di prima necessità
abitazione, acqua elettricità +3.4%
alimentari bevande +3%
superkoala
16-04-2009, 15:57
il tuo è un timore o una previsione?
Direi una certezza!!!
;)
Perché... secondo te, se lo può permettere???
:rolleyes:
E cioè???
:confused:
Milioni di famiglie europee che, ridotte alla fame, metteranno a ferro e fuoco le città come in Argentina?
:mbe:
Ma, per favore... siamo realisti!!!
:rolleyes:
E cioè cosa?
ho riportato 1 ansa.. Sei il mago del cambia discorso tu!!
Se quando avevo introdotto io il discorso avevi ampie possibilità di farla passare come una baggianata e ti bastava dire eh ma le famiglie non spendono.
Ora davanti a parole autorevoli cosa fai? come antitesi tiri fuori le famiglie ridotte alla fame .. per carità tutto può essere ma ogni tanto qualche riflessione supportata da un briciolo di dati sarebbe carino.. non trovi?
Mi sembra giusto mettere i grafici anche in questo 3d dove sono molto più perinenti:
http://research.stlouisfed.org/fred2/data/BASE_Max_630_378.png
http://research.stlouisfed.org/fred2/data/MULT_Max_630_378.png
Vedete che (almeno per il mercato americano) le paure mie e di qualcun'altro sono fondate, infatti come si vede dal primo grafico la base monetaria è aumentata di circa un trillione di dollari e ed più che raddoppiata (scusate se è poco).
Dall'altro lato dal grafico sotto si vede come questi effetti (allargamento della base monetaria) non si possono ancora riversare nell'economia per via dell'atteggiamento delle banche, che per il momento mi sembrano (ma devo ancora studiare il dato xkè non ho tempo in questi giorni) molto preoccupate ad aumentare le riserve non obbligatorie più che a espandere la moneta.
Chi ha commenti mi può aiutare a capire in particolare il secondo grafico, come puo essere il moltiplicatore della moneta sotto a 1?? Cosa stanno combinando le banche americane?
marchigiano
16-04-2009, 21:56
forse dico una baggianata ma potrebbe essere che zero vuol dire nessuna moltiplicazione, 1 vuol dire il raddoppio della M1, 2 il triplo e così via
in pratica a quanto ammontano i soldi "finti" rispetto a quelli veri.
comunque sia il primo grafico fa paura :eek: quanti cacchio di soldi hanno buttato dentro? non è un caso che gli ammerigani hanno ricominciato a spendere i soldi nelle baggianate come sempre :D
Prospettiva80
16-04-2009, 23:13
se il moltiplicatore è minore di 1 vuol dire che l'espansione monetaria attuata dalla banca centrale perde effetto in quanto le banche private trattengono parte della moneta ad esempio per ripianare i propri bilanci. Per chiarire se il moltiplicatore è pari a 0,9 per ogni dollaro immesso dalla FED solo 0,90 cent vengono resi disponibili dalle banche al sistema economico. Un valore di 2 significa raddoppio e così via. Un articolo interessante a riguardo e da dove avevo tratto il grafico è questo: http://phastidio.net/2009/01/06/il-moltiplicatore-scomparso/
Per quanto riguarda l'area euro ho trovato questo primo grafico:
Prospettiva80
16-04-2009, 23:17
ma anche questo che mi sembra in contraddizione:http://sdw.ecb.europa.eu/servlet/DisplayChart?filename=sdwPivot-85017.png
fonte: http://sdw.ecb.europa.eu/home.do?chart=t1.2
ps ma come si fa a mettere le immagini nei messaggi come edo4444? sarò fuso io!
dave4mame
16-04-2009, 23:24
io il primo grafico l'avevo visto in un articolo in cui si parlava dell'esplosione del denaro inteso come "scrittura contabile" (non saprei come altro definirlo...) assunto dai derivati.
quel blob mostruoso che ammonterebbe a n volte il pil mondiale e che di fatto è praticamente "virtuale")....
forse dico una baggianata ma potrebbe essere che zero vuol dire nessuna moltiplicazione, 1 vuol dire il raddoppio della M1, 2 il triplo e così via
in pratica a quanto ammontano i soldi "finti" rispetto a quelli veri.
comunque sia il primo grafico fa paura :eek: quanti cacchio di soldi hanno buttato dentro? non è un caso che gli ammerigani hanno ricominciato a spendere i soldi nelle baggianate come sempre :D
No non credo sai? fa esplicitamente riferimento al moltiplicatore della moneta. 1/R le riserve. Le banche in pratica stanno tenendo a riserva più del 100%!!! Gugoxx prova a chiedere agli estimatori delle teorie Zeitgest, come te lo spiegano questo?
Cmq credo sia corretto quello scritto da Prospettiva80, ogni 1 dollaro stampato solo 0,9 finisce nel sistema.
Cmq è da notare che anche nel periodo precedente alla crisi il dato non fosse chissa che.. credevo più alto in effetti..
In pratica la FED sta avendo l'effetto contrario al momento.. fagocitano tutto le banche!!
L'articolo postato da Prospettiva80 è interessante e di fatto preannuncia quello che è da un po di tempo il mio timore.. ormai lo sapete. Riporto il passaggio preciso:
"Il giorno in cui le banche commerciali realizzeranno che la ripresa è iniziata, questo enorme ghiacciaio di riserve si scioglierà e franerà a valle sotto forma di prestiti a tutti, per tutto. In quel momento le banche centrali (la Fed, soprattutto) dovranno rapidamente drenare liquidità dal sistema, ma visti i volumi di fondi coinvolti ciò dovrà avvenire anche con forti rialzi dei tassi, con elevato rischio di strangolare in culla la ripresa. Per tutti gli ottimisti, diciamo che potremmo vivere una breve primavera tra due glaciazioni.
"
Dice che in pratica c'è un accumulo di dollari in seno alle banche, questi potrebbero essere sputati fuori dalle banche quasi improvvisamente una volta finita la crisi e per arginare questa spinta inflattiva la FED dovrà far rientrare un bel trillione di dollari (come se fosse facile). La stretta monetaria potrebbe avere il controeffetto di rispedirci in una recessione ancora più profonda di questa.
Bernanke ostenta cmq fiducia:
L'inflazione
"Per combattere il rischio inflazione interverremo «al momento opportuno», ha detto Bernanke che spiega come la banca centrale americana «ha a disposizione una serie di strumenti per drenare l'eccesso di liquidità e iniziare ad elevare i tassi di interesse al momento opportuno"
PS per Prospettiva80
Io premo su inserisci immagine e copio il link..ah le immagini conviene prenderle direttamente dal sito FED, trovi un sacco di grafici molto dettagliati, pero dell'M3 no xkè hanno smesso di calcolarlo nel 2006..
superkoala
17-04-2009, 00:47
E cioè cosa?
ho riportato 1 ansa.. Sei il mago del cambia discorso tu!!
Se quando avevo introdotto io il discorso avevi ampie possibilità di farla passare come una baggianata e ti bastava dire eh ma le famiglie non spendono.
Ora davanti a parole autorevoli cosa fai? come antitesi tiri fuori le famiglie ridotte alla fame .. per carità tutto può essere ma ogni tanto qualche riflessione supportata da un briciolo di dati sarebbe carino.. non trovi?
MA NON HO AFFATTO CAMBIATO DISCORSO... ti ho già spiegato mille volte che la situazione da te prospettata non è sostenibile!!!!
Possibile che debba ripetermi ogni volta???
:confused:
Allora, ti ho già detto che non ci può essere alcuna inflazione, dato che i consumi sono fermi.... ma tu sostieni che dovrà per forza esserci a causa dell'aumento (forzato) della moneta circolante... ma se i consumi sono fermi o in calo (perché le famiglie non hanno soldi), cosa potrebbe accadere in caso di inflazione? All'inizio, le famiglie ridurranno ulteriormente i consumi (finché possono) e poi non arriveranno più alla fine del mese...
:mbe:
Per cui non ci si può permettere alcuna iperinflazione, è chiaro adesso o vuoi un disegnino???
:O
MA NON HO AFFATTO CAMBIATO DISCORSO... ti ho già spiegato mille volte che la situazione da te prospettata non è sostenibile!!!!
Possibile che debba ripetermi ogni volta???
:confused:
Allora, ti ho già detto che non ci può essere alcuna inflazione, dato che i consumi sono fermi.... ma tu sostieni che dovrà per forza esserci a causa dell'aumento (forzato) della moneta circolante... ma se i consumi sono fermi o in calo (perché le famiglie non hanno soldi), cosa potrebbe accadere in caso di inflazione? All'inizio, le famiglie ridurranno ulteriormente i consumi (finché possono) e poi non arriveranno più alla fine del mese...
:mbe:
Per cui non ci si può permettere alcuna iperinflazione, è chiaro adesso o vuoi un disegnino???
:O
Mi sembra troppo banale e semplicistica la tua tesi. Anche perchè non credi che il centro studi tedesco non farebbe certi comunicati se le cause dell'inflazione fossero cosi semplici e lineari come dici te? com'era? secondo il principio della parsimonia?
Ascolta i consumi sono fermi da almeno tutto il 2008 e l'inflazione c'era e andava sempre più su. Ad un certo punto era arrivata al 4% e i consumi al contrario e nello stesso tempo calavano.. Come te lo spieghi questo?
sempreio
17-04-2009, 11:08
MA NON HO AFFATTO CAMBIATO DISCORSO... ti ho già spiegato mille volte che la situazione da te prospettata non è sostenibile!!!!
Possibile che debba ripetermi ogni volta???
:confused:
Allora, ti ho già detto che non ci può essere alcuna inflazione, dato che i consumi sono fermi.... ma tu sostieni che dovrà per forza esserci a causa dell'aumento (forzato) della moneta circolante... ma se i consumi sono fermi o in calo (perché le famiglie non hanno soldi), cosa potrebbe accadere in caso di inflazione? All'inizio, le famiglie ridurranno ulteriormente i consumi (finché possono) e poi non arriveranno più alla fine del mese...
:mbe:
Per cui non ci si può permettere alcuna iperinflazione, è chiaro adesso o vuoi un disegnino???
:O
tu presupponi che il sistema economico basi la propria politica economica sugli indicatori dei consumi delle famiglie, non rendendoti conto che questi possono influenzarla solo in percentuali minime. il sistema economico attuale è diverso e per certi versi indipendente dai valori reali. cioè, non so
superkoala
17-04-2009, 14:19
Mi sembra troppo banale e semplicistica la tua tesi. Anche perchè non credi che il centro studi tedesco non farebbe certi comunicati se le cause dell'inflazione fossero cosi semplici e lineari come dici te? com'era? secondo il principio della parsimonia?
Ascolta i consumi sono fermi da almeno tutto il 2008 e l'inflazione c'era e andava sempre più su. Ad un certo punto era arrivata al 4% e i consumi al contrario e nello stesso tempo calavano.. Come te lo spieghi questo?
Azz... eppure mi sembra di parlare italiano.... i consumi calavano proprio perché i prezzi aumentavano, per questo NON POSSONO più aumentare!!!
:mbe:
superkoala
17-04-2009, 14:22
tu presupponi che il sistema economico basi la propria politica economica sugli indicatori dei consumi delle famiglie, non rendendoti conto che questi possono influenzarla solo in percentuali minime. il sistema economico attuale è diverso e per certi versi indipendente dai valori reali. cioè, non soTu invece dovresti tenere conto anche del sistema sociale, che non è AFFATTO una cosa a parte... anzi!!!
;)
Azz... eppure mi sembra di parlare italiano.... i consumi calavano proprio perché i prezzi aumentavano, per questo NON POSSONO più aumentare!!!
:mbe:
vabbè dai lasciamo perdere. Non cercherò di rovinare i tuoi punti fermi dell'economia.. ne potresti uscire traumatizzato..
Ti indico solo alcuni siti che potresti leggere..
http://en.wikipedia.org/wiki/Inflation
Attento che se non vuoi rovinarti la giornata non ti consiglio di seguire il link.. potresti scoprire che non ci sono solo i consumi che possono influenzare l'inflazione..
superkoala
18-04-2009, 00:27
vabbè dai lasciamo perdere. Non cercherò di rovinare i tuoi punti fermi dell'economia.. ne potresti uscire traumatizzato..
Ti indico solo alcuni siti che potresti leggere..
http://en.wikipedia.org/wiki/Inflation
Attento che se non vuoi rovinarti la giornata non ti consiglio di seguire il link.. potresti scoprire che non ci sono solo i consumi che possono influenzare l'inflazione..
E' inutile sei proprio irrecuperabile... eppure non dovrebbe essere difficile capire che se mai si dovessero manifestare segni di iperinflazione, verrebbe imediatamente bloccata, così come è stata (forzatamente) provocata!!!
:D
superkoala
18-04-2009, 00:31
Ti indico solo alcuni siti che potresti leggere..
http://en.wikipedia.org/wiki/Inflation
Io, invece, ti consiglio di leggere qualcosa di sociologia (per es. le basi per il buon funzionamento di una società e le cause di possibili crolli), perché ti trovo carente...
;)
MA NON HO AFFATTO CAMBIATO DISCORSO... ti ho già spiegato mille volte che la situazione da te prospettata non è sostenibile!!!!
Possibile che debba ripetermi ogni volta???
:confused:
Allora, ti ho già detto che non ci può essere alcuna inflazione, dato che i consumi sono fermi.... ma tu sostieni che dovrà per forza esserci a causa dell'aumento (forzato) della moneta circolante... ma se i consumi sono fermi o in calo (perché le famiglie non hanno soldi), cosa potrebbe accadere in caso di inflazione? All'inizio, le famiglie ridurranno ulteriormente i consumi (finché possono) e poi non arriveranno più alla fine del mese...
:mbe:
Per cui non ci si può permettere alcuna iperinflazione, è chiaro adesso o vuoi un disegnino???
:O
tralasci tante variabili degne di nota...
l'aumento della moneta circolante si tramuta in un aumento della richiesta di titoli che a sua volta ne alza il prezzo abbassando i tassi di interesse...
tassi di interesse finanziari bassi rendono convenienti investimenti che prima non erano convenienti e quindi aumentano gli investimenti.
un aumento degli investimenti si traduce in un aumento della produzione che significa anche aumento dei posti di lavoro e del reddito.
piu reddito significa piu consumi e piu gente che lavora significa piu acquirenti.
eccoci alla conclusione teorica: con piu occupati e piu reddito il tasso di inflazione cresce poiche c'è piu domanda di beni e piu reddito per comprarli.
in macroeconomia devi considerare l'economia nel suo complesso, se ti metti a guardare ai casi speciali come a qualche famiglia che non arriva alla fine del mese non ci cavi piu i piedi e giungi a conclusioni fuorvianti
questa è la teoria sviluppata analizzando gli ultimi 100 anni di storia economica globale, se tu hai significative evidenze circa il fatto che siamo davanti a una svolta sociale epocale allora forse non funziona quanto ho detto... ma io non credo proprio che ci troviamo difronte a una situazione del genere.
superkoala
18-04-2009, 14:53
eccoci alla conclusione teorica: con piu occupati e piu reddito il tasso di inflazione cresce poiche c'è piu domanda di beni e piu reddito per comprarli.
Sono assolutamente d'accordo, ma poiché nel breve periodo non prevedo alcun aumento degli occupati (anzi, c'è un aumento dei disoccupati e/o cassaintegrati), tanto meno del reddito, non vedo alcuna iperinflazione imminente!!!
;)
Magari, tra 3 o 4 anni, quando i tassi dei bot ricominceranno a salire in modo significativo...
Sono assolutamente d'accordo, ma poiché nel breve periodo non prevedo alcun aumento degli occupati (anzi, c'è un aumento dei disoccupati e/o cassaintegrati), tanto meno del reddito, non vedo alcuna iperinflazione imminente!!!
;)
Magari, tra 3 o 4 anni, quando i tassi dei bot ricominceranno a salire in modo significativo...
allora si, detta così concordo... prima di vedere un aumento dei prezzi l'espansione monetaria deve fare effetto sull'economia reale... però non saprei dire fra quanto tempo, anche perche se lo sapessi starei per diventare ricco :D
tralasci tante variabili degne di nota...
l'aumento della moneta circolante si tramuta in un aumento della richiesta di titoli che a sua volta ne alza il prezzo abbassando i tassi di interesse...
tassi di interesse finanziari bassi rendono convenienti investimenti che prima non erano convenienti e quindi aumentano gli investimenti.
un aumento degli investimenti si traduce in un aumento della produzione che significa anche aumento dei posti di lavoro e del reddito.
piu reddito significa piu consumi e piu gente che lavora significa piu acquirenti.
eccoci alla conclusione teorica: con piu occupati e piu reddito il tasso di inflazione cresce poiche c'è piu domanda di beni e piu reddito per comprarli.
in macroeconomia devi considerare l'economia nel suo complesso, se ti metti a guardare ai casi speciali come a qualche famiglia che non arriva alla fine del mese non ci cavi piu i piedi e giungi a conclusioni fuorvianti
questa è la teoria sviluppata analizzando gli ultimi 100 anni di storia economica globale, se tu hai significative evidenze circa il fatto che siamo davanti a una svolta sociale epocale allora forse non funziona quanto ho detto... ma io non credo proprio che ci troviamo difronte a una situazione del genere.
Ci sono teorie che dicono esattamente il contrario.
Cmq in genere mi pare che nel "consensus" generale un espanzione monetaria abbia effetti reali ma solo per il breve termine. Poi nel medio-lungo la moneta risulta neutrale e si riflette solo (o cmq nella massima parte) in un aumento dei prezzi.
E' inutile sei proprio irrecuperabile... eppure non dovrebbe essere difficile capire che se mai si dovessero manifestare segni di iperinflazione, verrebbe imediatamente bloccata, così come è stata (forzatamente) provocata!!!
:D
Da chi verrebbe bloccata? da mago merlino?
Non giudico realistica una inversione a U della politica monetaria sobito dopo la recessione. E sinceramete non conosco i metodi per cui si possano eliminare un trillione di dollari in poco tempo. Non dubito però che qualche modo si potrebbe anche trovare, ma a chi gioverebbe?? mah..
superkoala
18-04-2009, 18:24
Da chi verrebbe bloccata? da mago merlino?
Ma su, non sottovalutarti... sono certo che se ci rifletti un pò, ci arrivi!!!
:D
Non giudico realistica una inversione a U della politica monetaria sobito dopo la recessione.
L'inversione a U, semmai, ci sarebbe se scatta l'iperinflazione!!!
:O
Non dubito però che qualche modo si potrebbe anche trovare...
Ah, ecco, vedi che se ti impegni...
;)
...ma a chi gioverebbe?? mah..
Io, piuttosto, mi chiederei a chi gioverebbe l'iperinflazione...
:confused:
Ma su, non sottovalutarti... sono certo che se ci rifletti un pò, ci arrivi!!!
:D
L'inversione a U, semmai, ci sarebbe se scatta l'iperinflazione!!!
:O
Ah, ecco, vedi che se ti impegni...
;)
Io, piuttosto, mi chiederei a chi gioverebbe l'iperinflazione...
:confused:
Se strozzi l'economia sul nascere della ripresa ritorni nel baratro più di prima.
Cmq non credo che sia facile ritirare mille miliardi di dollari, però non so.. tu lo sai? e se si come?
Intendo a chi gioverebbe ricadere nel baratro di una recessione ancora più forte?
Cmq mi sono pentito di aver introdotto per primo la parola iperinflazione, intendevo molta inflazione senza pensare alla definizione di iperinflazione che è decisamente esagerata.. cmq la possiamo sempre usare basta considerarlo come per dire tanta inflazione (tra il 10 e il 20%, che non sarebbe iper)
superkoala
18-04-2009, 18:48
Intendo a chi gioverebbe ricadere nel baratro di una recessione ancora più forte?
E' per questo che non ci sarà, sarebbe assurdo cadere nel baratro dell'iperinflazione!!!
;)
P.S. Il discorso vale anche per un'inflazione del 10-20%, dato che in tal caso quella reale sarebbe almeno del 50%...
:rolleyes:
E' per questo che non ci sarà, sarebbe assurdo cadere nel baratro dell'iperinflazione!!!
;)
Eh si infatti ma le premesse ci sono tutte!! sperem..
Cmq si passa da un baratro all'altro, dal rischio deflazione si rischia l'iper che poi si rischia le recessione..
Insomma una specie di barzelletta.. che palle.. e la morale della favola è che chi sbaglia non paga.. Bailout!!
Chi si incazza forse non ha tutti i torti, però forse le conseguenze sarebbero peggiori..
Buona serata!
sempreio
20-04-2009, 08:53
poso un bellissimo articolo che ben evidenzia chi la vuole la iperinflazione e invece chi la teme
Liquidità a go-go e rischi d’inflazione!
Scritto da Luigi Palamara in data aprile 1st, 2009 Nessun Commento Versione-Stampabile
Liquidità a go-go e rischi d’inflazione!
Mario Lettieri, già sottosegretario all’Economia nel governo Prodi
Paolo Raimondi, economista
Roma, 1 aprile 2009
Questa volta bisogna stare con la Germania.
Anche se nel recente passato il governo tedesco è andato spesso per conto suo nel prendere decisioni importanti relative alla crisi economica e finanziaria globale, Berlino ha assolutamente ragione di rifiutare l’iniziativa del premier inglese Gordon Brown e della Federal Reserve americana di stampare moneta e immettere massicce quantità di liquidità nel sistema per salvare le banche comprando anche i loro titoli tossici. Ciò determinerebbe un’ondata di inflazione che darebbe il colpo finale al sistema economico produttivo, alla stabilità e al benessere sociale. Questo sembra contraddire i più recenti dati sul contenimento dei prezzi negli ultimi mesi, ma la statistica guarda al passato e noi, oggi più che mai, dobbiamo intuire il futuro per prevenire altri nefasti sconvolgimenti.
Il 5 marzo Gordon Brown ha invitato i governi a farsi promotori di un “global bail out” del sistema bancario in crisi, e invitandoli cioè a farsi garanti dei debiti delle banche. Subito dopo attraverso l’emissione di nuova moneta, quella moderna e virtuale creata al computer più che nella forma tradizionale di banconote di carta, la Bank of England ha acquistato una prima tranche di asset privati (compresi quelli tossici) e anche di obbligazioni del Tesoro per 2 miliardi di sterline, parte di un pacchetto di 75 miliardi. Sarebbe a dire che i governi e le banche centrali dovrebbero stampare soldi per comprare carta in gran parte senza valore, ma a prezzi sufficientemente alti da far contenti banchieri e speculatori, sperando che simili mosse possano riattivare i canali del credito e stimolare l’economia. Anche se il premier britannico non lo dice, ma tra i titoli tossici ci sono anche pacchetti dei famosi derivati OTC che vantano un valore nozionale di 600.000 miliardi di dollari.
Alla vigilia dell’incontro a Bruxelles del Consiglio Europeo del 19-20 marzo, in preparazione del Summit del G-20 del 2 aprile a Londra, la Fed americana ha immesso altra liquidità nel sistema per oltre 1.000 miliardi di dollari: 250 per comprare titoli sovrani, i suoi Buoni del Tesoro, 750 miliardi per acquistare dalle banche debiti e titoli tossici, come i MBS (mortgage-backed securities) legati ai mutui casa inesigibili e un centinaio di miliardi per imprevisti! Anche l’economista dell’Università di New York, Roubini ha recentemente detto in una conversazione con il Sole 24 Ore che “Fed, BCE e altri istituti centrali dovranno essere disposti a comprare assets anche di scarsa qualità, ed accollarsi rischi di credito più elevati per riaprire il mercato dei corporate bond e delle cartolarizzazioni”. E c’è chi, come il guru della finanza speculativa George Soros, propone di riattivare la stamperia dei Diritti Speciali di Prelievo del Fondo Monetario Internazionale per immettere nuova liquidità per trilioni di dollari. A nostro avviso sono ricette suicide, con alti rischi di iperinflazione.
Il governo tedesco è invece sceso in campo con assoluta determinazione per denunciare questa pazzia. La stampa tedesca, a cominciare dal settimanale Der Spiegel fino al quotidiano popolare Build Zeitung, ha scritto che la decisione americana di stampare soldi rappresenta un grave pericolo di inflazione. Tutta la Germania, sia i suoi cittadini che la dirigenza economica e politica, a prescindere dai colori di appartenenza, hanno un’assoluta fobia e un sacro terrore dell’inflazione, avendola tristemente sperimentata negli anni 1923-4 della Repubblica di Weimar che sprofondò la Germania nella povertà e nella disperazione, foriera poi della più spaventosa deriva autoritaria che portò alla Seconda Guerra Mondiale.
Londra, la Fed, i banchieri e i loro esperti economici dicono che il pericolo odierno maggiore è la cosiddetta deflazione, cioè la discesa dei prezzi combinata con la contestuale caduta della domanda, del consumo, della produzione e del commercio dei beni. Loro propongono di rispondere a questa fase di crisi stampando soldi, immettendo nuova liquidità che dovrebbe sostenere la domanda e anche creare nuova inflazione, ma che sarebbe, secondo loro, in seguito riportata sotto controllo.
Sarebbe come versare benzina sul fuoco, mentre si parla di approntare i mezzi per spegnere l’incendio! L’inflazione è una brutta bestia da non provocare; non si comporta mai in modo prevedibile.
Servirebbe invece un intervento globale da “curatore fallimentare” condiviso dai governi, liberi da qualsiasi condizionamento delle banche in fallimento. Occorrerebbe congelare i titoli tossici, che non possono essere salvati con i soldi dello stato, e condurre l’economia reale, l’occupazione e il benessere collettivo fuori dalla palude della depressione economica, con nuove linee di credito mirate a progetti di crescita.
poso un bellissimo articolo che ben evidenzia chi la vuole la iperinflazione e invece chi la teme
Liquidità a go-go e rischi d’inflazione!
Scritto da Luigi Palamara in data aprile 1st, 2009 Nessun Commento Versione-Stampabile
Liquidità a go-go e rischi d’inflazione!
Mario Lettieri, già sottosegretario all’Economia nel governo Prodi
Paolo Raimondi, economista
Roma, 1 aprile 2009
Questa volta bisogna stare con la Germania.
...CUT...
Grazie per averlo postato.
Molto interessante e devo dire che in larga parte mi trova d'accordo su tutto.
Solo che non sono sicuro al 100% che se non si fosse cercata la via dell'inflazione inondando il sistema di moneta si sarebbero raggiunti i risultati che sembrano essere stati raggiunti.
Cmq bell'articolo che probabilmente si deve leggere in parallelo e si deve collegare all'articolo ansa che ho postato qualche giorno fa.
"(ANSA) - BERLINO, 13 APR - L'aumento della moneta in circolazione provochera' con 'grande probabilita'' un'inflazione globale, afferma il centro studi tedesco Diw. Intervistato da Handelsblatt, il presidente Klaus Zimmermann non ha risparmiato critiche al governo tedesco che - ha detto - non e' riuscito ad arginare la crisi.La situazione, secondo Zimmermann, e' 'infiammabile':le nuove regole per i mercati sono arrivate 'troppo tardi' e i titoli tossici 'non sono stati ancora eliminati con lo strumento delle bad bank'."
Un altro interessante articolo è questo di Guido Ascari sul sito lavoce.
Da notare il CREDIT EASING adottato dalla FED..:eek:
E LA BANCA CENTRALE VA IN TERRITORI INESPLORATI
di Guido Ascari 17.04.2009
Le normali politiche monetarie adottate dalle banche centrali non funzionano in una crisi economica come quella attuale. Sono necessarie misure non convenzionali: come aumentare la qualità di moneta comprando titoli di stato. E' quanto ha fatto la FED che ha seguito una strategia basata su tre misure: prestare alle istituzioni finanziarie, fornire liquidità direttamente ai mercati monetari e del credito, acquistare titoli a lungo termine.. La BCE. Invece, non ha intrapreso questa via. Il motivo? Il prestatore di ultima istanza è uno solo, lo Stato. Difficile svolgere questo ruolo senza un'autorità fiscale alle spalle, che ripiani eventuali perdite.
Il 2 aprile la BCE ha tagliato il tasso d’interesse di riferimento all’1,25%, accumulando un impressionante taglio complessivo di 300 punti base da ottobre 2008. Ci stiamo avvicinando al livello minimo, ossia zero, già raggiunto dall’americana Federal Reserve (Fed). Concentrare l’attenzione sui tassi, come in tempi normali, è però fuorviante. In tempo di crisi, il classico meccanismo di trasmissione della politica monetaria non funziona: da un lato l’aumento della base monetaria non si trasmette in aumento della quantità di moneta, perché le banche tesaurizzano la liquidità presso i depositi della banca centrale; dall’altro, i movimenti del tasso EONIA non si riflettono sugli altri tassi.
IL BILANCIO DELLA FED IN TEMPI NORMALI
La politica monetaria in tempo di crisi si attua mediante misure non convenzionali, che vanno sotto il nome di quantitative easing o, nella versione più aggressiva, di credit easing. Sommariamente, quantitative easing significa “rilassare” la quantità di moneta, ossia aumentarla, comprando assets, tendenzialmente titoli di Stato. Le maggiori banche centrali del mondo (tranne la BCE) lo stanno facendo. La Fed si è spinta più di ogni altra nell’uso di queste misure non convenzionali, seguendo una strategia che Bernanke chiama credit easing. Questa si basa sulla variazione della dimensione e della composizione del lato dell’attivo del bilancio della Fed. Per comprendere come la politica monetaria agisca in tempo di crisi si deve, quindi, guardare al bilancio della Fed. La Tabella 1 mostra il lato delle attività del bilancio della Fed in varie date.
Tabella 1
http://www.lavoce.info/binary/la_voce/articoli/ascari.1239974214.jpg
Prima della crisi il totale delle attività della Fed è di circa 880 miliardi di dollari. A fronte di passività consistenti sostanzialmente in larghissima parte di circolante, la banca centrale detiene una quantità di titoli in portafoglio, pari a circa il 90% del budget totale. Le altre componenti sono una componente minima.
FASE 1 (AGOSTO 2007- 15 SETTEMBRE 2008): QUANTITATIVE EASING
La crisi scoppia nell’agosto del 2007 e subito le banche centrali di tutto il mondo iniettano grandi masse di liquidità nel sistema. Il problema da risolvere è quello della carenza di liquidità da parte degli istituti bancari e finanziari. Nel dicembre del 2007 la Fed istituisce:
533 Term Auction Facility (TAF) fornendo base monetaria attraverso aste e a fronte di collaterali di diverse tipologie di titoli;
534 Liquidity Swap Lines in valuta con BCE e SNB (poi nel 2008 allargato ad altre 12 banche centrali) per fornire dollari alle banche estere.
Il problema successivamente si aggrava. Le banche non si prestano più fondi sul mercato interbancario ed accettano come collaterali solo i titoli di Stato. Nel marzo del 2008, la Fed attua due nuove misure, con lo scopo di chiudere lo spread fra gli Asset-Based-Securities (ABS) o i Mortgage- Asset-Based-Securities (MBS) e i titoli di Stato:
535 Term Securities Lendig Facilities (TSLF) si prestano titoli del Tesoro in cambio di collaterali in molti altri titoli possibili (ABS e MBS);
536 Primary Dealer Credit Facility: senza precedenti recenti, il ruolo di prestatore di ultima istanza è esteso anche a 19 investment banks and brokers.
Alla fine di questa prima fase della crisi, il TAF assorbe circa 150 miliardi, gli swap in valuta 62 e il TSLF 114. È variata la composizione del bilancio della Fed, ma non la sua dimensione totale.
FASE 2 (15 SETTEMBRE 2008-OGGI) : CREDIT EASING
Il 15 settembre Lehman Brothers fallisce. In soli due mesi il bilancio della Fed più che raddoppia raggiungendo 2231 miliardi di dollari a metà novembre. È evidente che il quantitative easing non è sufficiente: l’aumento della base monetaria non si trasforma in aumento della quantità di moneta, ossia, questo aumento di liquidità non è trasferito dalle banche al mercato del credito, ma tesaurizzato in riserve in eccesso presso le banca centrale (vedi ultima Figura).
Il primo problema urgente è il mercato monetario, dove i fondi monetari, che detengono molti titoli emessi da Lehman, fronteggiano crescenti riscossione delle quote e non trovano finanziamenti. Il 19 settembre, la Fed crea l’Asset-backed Commercial Paper Money Market Mutual Fund Liquidity Facility (AMLF): si presta direttamente ai fondi monetari per far fronte al rimborso delle quote, accettando come collaterale asset-backed commercial paper (ABCP).
Il secondo problema è quello del mercato del credito. La Fed istituisce:
537 7 ottobre, il Commercial Paper Funding Facility (CPFF): tramite un veicolo la FED acquista sul mercato commercial papers (titoli di debito a breve termine emessi dalle imprese).
538 25 novembre, il Term Asset Backed Securities Loan Facility (TALF) per far fluire il credito alle famiglie ed alle imprese (senza ricorrere ai prefetti!). Il TALF presta contro ABS garantiti da prestiti a studenti, al consumo, alle carte di credito e Small Business Administration e dal 10 Febbraio 2009 è esteso anche a MBS.
L’obiettivo è quello di diminuire lo spread fra ABS sul credito o i commercial papers ed i titoli di Stato, col fine di far ridurre i tassi pagati da imprese e famiglie su prestiti a lunga scadenza. Un altro modo per raggiungere questo scopo è quello di abbassare, a parità di spread, il sottostante, ossia il rendimento dei titoli di Stato. Come? Comprando titoli di Stato.
Il 18 marzo 2009: la FED annuncia che acquisterà 300 miliardi di dollari di titoli di stato a diversa scadenza, 1.25 miliardi (da 500) di MBS, e titoli di debito di Fannie Mae e Freddie Mac fino a 200 miliardi (da 100).
Queste misure determinano l’esplosione del bilancio della Fed, soprattutto a causa di tre voci: il TAF, il CPFF e gli swap in valuta (Tabella 2).
http://www.lavoce.info/binary/la_voce/articoli/ascari2.1239975059.jpg
LE DIVERSE POLITICHE ADOTTATE DA FED E BCE
In tempi normali la politica monetaria è controllo dei tassi d’interesse, in tempi di crisi è essenzialmente gestione del ruolo di prestatore di ultima istanza. La Fed ha dimostrato fantasia e prontezza nel percorrere terreni inesplorati, seguendo una strategia di politica monetaria basata su tre misure: prestare alle istituzioni finanziarie, fornire liquidità direttamente ai mercati monetari e del credito, acquisto di titoli a lungo termine. Queste misure determinano un aumento della dimensione e una diversa composizione del bilancio della Fed.
Speriamo che Bernanke non se ne debba pentire, e le banche centrali dovranno pensare ad una exit strategy. Ma la priorità oggi è generare aspettative d’inflazione futura, per tenere bassi i tassi d’interesse reali futuri attesi. In tempo di crisi, eventuali pericoli di inflazione futura assumono, importanza secondaria. Inoltre, dopo l’esperienza degli anni ’70, le banche centrali sono molto più attrezzate per combattere l’inflazione, piuttosto che la deflazione.
E la BCE? Anch’essa ha iniziato misure non convenzionali, le quali si limitano ad allargare senza limiti i prestiti alle banche. Nonostante Trichet abbia dichiarato che prossimamente si potrebbero assumere misure di quantitative easing, la giustificazione per non averlo finora fatto si basa su due fatti veri: il sistema economico europeo è più bancocentrico e meno finanziarizzato, e il budget della BCE rispetto al PIL dell’Eurozona è più grande di quello della Fed rispetto al PIL USA. Il vero motivo per cui ad oggi la BCE rimane l’unica banca centrale dei paesi sviluppati a non aver adottato misure di quantitative easing appare però un altro. Il prestatore di ultima istanza, in fin dei conti, è uno solo: lo Stato. Difficile svolgere appieno questo ruolo senza un’autorità fiscale alle spalle, che possa appianare eventuali perdite.
Si veda:
Board of Governors of the Federal Reserve System, Monetary Policy Report to the Congress, Febbraio 2009,
http://federalreserve.gov/monetarypolicy/mpr_default.htm.
http://www.federalreserve.gov/newsevents/speech/bernanke20090113a.htm
http://www.clevelandfed.org/research/trends/2009/0209/02monpol.cfm
Fonte: Board of Governors of the Federal Reserve System; Cecchetti: “Crisis and Response: Central Banks and the Financial Crisis”, 2009.
Poi allego un commento di un signore qualsiasi che secondo me ha individuato bene qual'è il problema (o almeno il prossimo problema da affrontare)
E la via d'uscita?
Nome: Massimiliano Guttadauro Data: 17.04.2009
Il suo commento "speriamo che Bernanke non se ne debba pentire" fa sorgere il dubbio che lei si preoccupi molto di quale potrebbe essere l'evoluzione della crisi. Tamponate le falle, quali potrebbero essere le conseguenze di questa soluzione? Una nuova crisi? E quanto tempo ci vorrà perché il bilancio della Fed ritorni a dimensioni coerenti con il suo ruolo nell'economia? E' possibile che non si contrarrà mai più? Quali le conseguenze, per l'economia, di un bilancio di queste dimensioni?
Scusate la domanda molto banale:ma investire adesso in prodotti legati all'andamento dell'inflazione dite che sarebbe conveniente?
DvL^Nemo
20-04-2009, 22:19
Il prezzo del petrolio chiude in forte calo, sotto i 46 dollari al barile a New York, sulla scia del rafforzamento del dollaro e sui timori legati all'incertezza dello scenario economico. Il greggio con consegna a maggio e' scambiato a 45,88 dollari, con un ribasso dell'8,84%.
Spettro deflazione..
superkoala
20-04-2009, 23:24
Ma ancora state a sentire gli economisti?
:confused:
Non avete sentito Giovanni Sartori?
:rolleyes:
BERLINO, 17 aprile (Reuters) - Le aspettative di inflazione stanno muovendosi verso l'alto nell'euro zona, in Gb e in Usa e non ci sono aspettative di deflazione. E' scritto in alcune slide che Lorenzo Bini Smaghi ha presentato nel corso del convegno Aspen a Berlino.
"Le aspettative di inflazione stanno muovendo al rialzo (nella zona euro, Usa e Uk); non ci sono aspettative di deflazione", ha detto nel testo della presentazione.
Intanto cmq l'inflazione in UK scende..
LONDRA (Reuters) - L'inflazione di marzo in Gran Bretagna non ha disatteso le previsioni degli analisti e a livello tendenziale ha toccato il minimo da un anno.
Su mese l'indice dei prezzi al consumo è sceso a +0,2% da +0,9% di febbraio; su anno è passato da 3,2% a 2,9%, come da previsioni.
Negativo per la prima volta in quasi 50 anni l'indice inglese dei prezzi retail, a -0,4% su anno (-0,5% il consensus).
superkoala
21-04-2009, 11:50
BERLINO, 17 aprile (Reuters) - Le aspettative di inflazione stanno muovendosi verso l'alto nell'euro zona, in Gb e in Usa e non ci sono aspettative di deflazione. E' scritto in alcune slide che Lorenzo Bini Smaghi ha presentato nel corso del convegno Aspen a Berlino.
"Le aspettative di inflazione stanno muovendo al rialzo (nella zona euro, Usa e Uk); non ci sono aspettative di deflazione", ha detto nel testo della presentazione.
Intanto cmq l'inflazione in UK scende..
LONDRA (Reuters) - L'inflazione di marzo in Gran Bretagna non ha disatteso le previsioni degli analisti e a livello tendenziale ha toccato il minimo da un anno.
Su mese l'indice dei prezzi al consumo è sceso a +0,2% da +0,9% di febbraio; su anno è passato da 3,2% a 2,9%, come da previsioni.
Negativo per la prima volta in quasi 50 anni l'indice inglese dei prezzi retail, a -0,4% su anno (-0,5% il consensus).
Non ci sono aspettative???
:confused:
Ahahah... ancora parlano di aspettative, di previsioni, etc, etc???
:D
Ma per favore...
;)
Le previsioni fallite
di Giovanni Sartori
Sulla pericolosissima crisi economica in corso finora non ho fiatato. Aspettavo lumi dagli economisti. Speravo, tra l'altro, in un loro mea culpa.
Perché il fatto è che il grosso della loro disciplina non ha previsto la catastrofe in arrivo. Era impossibile prevederla? Balle. Non solo era prevedibilissima, ma il punto di principio è che una scienza economica che non sa prevedere è una scienza da poco, quasi da punto.
Science for what? Un sapere «pratico» che consiglia male e che prevede altrettanto male, produce guai o comunque ci lascia nei guai.
Molti economisti se la cavano scaricando la colpa sul liberismo «selvaggio » che ha predicato la
deregulation, l'abbattimento delle regole. A suo tempo — e cioè in tempo — scrivevo che se le regole sono malfatte, allora sono regole da eliminare; ma «sregolare» è solo un rimedio a breve, e un vuoto di regole non toglie che dobbiamo avere regole. Anzi, oggi, le regole ridiventano più necessarie che mai. Le banche non sorvegliate sono libere di fallire a danno dei loro depositanti. Il mercato finanziario è sempre più infestato da imbroglioni che vanno imbrigliati. L'alternativa non è tra intervenire o no, ma tra capacità di «buon intervento» o no.
Leggo che le crisi finanziarie sono intrinseche al capitalismo, che pensare di eliminare il rischio è una sciocchezza e che per ogni regola esiste un modo di aggirarla. Ma spero proprio che non sia così. Il mercato è un meccanismo che, per esistere e funzionare, deve essere protetto da leggi che vietano i monopoli e che puniscono i falsi garantendo la autenticità delle merci. Addio mercato se io posso impunemente spacciare per oro un qualsiasi metallo giallo. Così come vanno controllate le medicine e, oramai, persino la produzione industriale del cibo. Pertanto l'argomento «fatta la legge trovato l'inganno» è suicida. Né ritengo che i collassi «alla 29» siano fisiologici. Siccome il sistema di mercato è un automatismo che procede per auto-correzione, è normale che il suo andamento sia ciclico e che includa recessioni. Ma se un sistema di mercato che si auto-distrugge facendo collassare tutto il sistema economico fosse «normale», allora siamo al cospetto di un sistema mal congegnato.
Torno al quesito che è la madre di tutti gli altri: perché gli economisti non hanno adeguatamente previsto e denunciato la follia dei subprime, dei mutui senza sufficiente copertura? Sono quei prestiti che hanno scavato la voragine nella quale stiamo ora affondando. Eppure tutti zitti e pronti a bere la favola (all'oppio) dei «derivati», e cioè che il rischio veniva minimizzato distribuendolo a tutti in tutto il mondo. Ovviamente (al solito, elementare buon senso) può essere così solo se il «debito cattivo » non diventa gigantesco. Invece nessuno lo ha controllato, è diventato gigantesco, e così siamo tutti a rischio.
Dunque — lo ripeto — quel che è successo era facilmente prevedibile. Io mi sono spaventato quando ho vissuto (negli Stati Uniti) il bombardamento delle offerte di credito facile, troppo facile. Ma ora sono gli economisti che non si sono spaventati a tempo e che devono fare l'esame di coscienza e rivedere le proprie bucce. Perché chi non sa prevedere, nemmeno sa prevenire.
16 ottobre 2008
Fonte: Corriere della Sera
http://www.corriere.it/editoriali/08_ottobre_16/previsioni_economia_24654d80-9b47-11dd-a5ca-00144f02aabc.shtml
DvL^Nemo
21-04-2009, 16:22
Gran Bretagna in deflazione dopo quasi 50 anni
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/04/granbretagna-ingresso-deflazione.shtml?uuid=5691f6fa-2e5e-11de-9377-2859422f9e5c&DocRulesView=Libero
I prezzi al dettaglio sono crollati in Gran Bretagna nei primi mesi dell'anno in corso fino a far scendere l'indice di riferimento al livello negativo del -0,4% e comportando così, di fatto, l'ingresso del Paese in deflazione, per la prima volta dal 1960.
Dopo un totale appiattimento del Rpi (Retail price index) raggiunto nel corso di febbraio, infatti, l'indice è arrivato in marzo a perdere lo 0,4% su base annua, evidenziando chiaramente come nelll'economia inglese si stia registrando il più grave periodo di recessione a partire dalla seconda guerra mondiale.
Sceso anche il Cpi (Consumer price index), l'indice che misura l'inflazione dei prezzi al consumo, che passa dal 3,2% al 2,9%. Bank of England ha stimato una riduzione del livello di inflazione nei prossimi anni, con valori che dovrebbero avvicinarsi allo zero entro il 2011.
Ma per l'Rpi poteva andare molto peggio, almeno a giudicare dai giudizi espressi in quesi giorni da numerosi analisti europei. Per Colin Ellis, economista della Daiwa Secuirtiies, un aggravamento nell'andamento dell'indice dei prezzi al dettaglio è solo rimandato: «Il record negativo riferibile all'indice Rpi registrato a partire dal secondo dopoguerra risale al giugno del '59, quando si scese al -0,8%. Ma su questi fronte si tratta solo di una questione di tempo: si toccheranno presto nuovi record». «L'indice dei prezzi al datteglio è stato trascinato in basso dal costante declino del mercato ipotecario». sostiene Ellis. «Molti proprietari di case hanno assistito una continua discesa delle rate dei loro mutui dopo lo storico taglio dei tassi - portati allo 0,5% - operato da Bank of England. Ma sono certamente scesi i prezzi di pane, prodotti ortofrutticoli e in quello dei trasporti pubblici».
21 aprile 2009
superkoala
21-04-2009, 23:51
Gran Bretagna in deflazione dopo quasi 50 anni
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/04/granbretagna-ingresso-deflazione.shtml?uuid=5691f6fa-2e5e-11de-9377-2859422f9e5c&DocRulesView=Libero
Appunto... e meno male che "Le aspettative di inflazione stanno muovendo al rialzo (nella zona euro, Usa e Uk); non ci sono aspettative di deflazione"!!!
:asd:
DvL^Nemo
22-04-2009, 08:10
Appunto... e meno male che "Le aspettative di inflazione stanno muovendo al rialzo (nella zona euro, Usa e Uk); non ci sono aspettative di deflazione"!!!
:asd:
Sai perche' al momento e' difficile che si crei inflazione.. Perche' le varie banche centrali sarebbero costrette ad alzare i tassi con conseguente crollo dei consumi.. E' quello che in Giappone e' in atto da almeno 20 anni, i tassi sono prossimi allo 0
DvL^Nemo
22-04-2009, 16:28
Fmi, Pil Italia -4,4% nel 2009, salgono debito
e deficit. Economia globale in recessione
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/04/Fmi-Italia-outlook.shtml?uuid=2541cb7a-2f3f-11de-90c6-2fe15c88b793&DocRulesView=Libero
Il Fmi vede ancora dense nubi sul futuro dell'economia italiana, penalizzata come tutta l'Europa, dalla crisi. Nel «World Economic Outlook» di primavera, diffuso mercoledì 22 aprile a Washington, il Fondo monetario ha riveduto drasticamente la stima di crescita per l'Italia, abbassandola per il 2009 a -4,4 per cento. Il taglio é di ben 2,3 punti percentuali rispetto al -2,1% stimato soltanto tre mesi fa, a fine gennaio quando era stato diffuso l'ultimo aggiornamento dell'Outlook. Per il 2010 il peggioramento, stimato allo 0,1% in gennaio, é stato portato a -0,4 per cento.
Il Pil mondiale scenderà dell'1,3% quest'anno, stretto nella morsa di «una grave recessione» dovuta a «una massiccia crisi finanziaria» e a «un'acuta perdita di fiducia». È questa la previsione del Fmi che, nel «World Economic Outlook» di primavera, annuncia ufficialmente che ci troviamo nel mezzo della «peggiore recessione globale dalla Grande Depressione» dal 1929. Per il 2010 è previsto soltanto un modesto rimbalzo del pil mondiale dell'1,9%. Si tratta di una pesante revisione rispetto alle stime di gennaio che erano di un +0,5% quest'anno e di un +3% nel 2010.
Anche l'Italia, come il resto del globo, è nella morsa di quella che il Fondo descrive come «la peggiore recessione dalla Grande Depressione» del 1929, innescata da «una massiccia crisi finanziaria» e da «un'acuta perdita di fiducia» a tutti i livelli del sistema economico. Il rapidissimo peggioramento della congiuntura è evidente nel confronto con il Pil 2008 (-1%) e 2007 (+1,6%). Per l'Italia la crisi si tradurrà anche in un balzo in avanti della disoccupazione che continuerà a salire, passando dal 6,8% del 2008 all'8,9% previsto per quest'anno e al 10,5% nel 2010. Il fortissimo calo di prezzo delle materie prime, soprattutto del petrolio, e il collasso della domanda, stanno invece, facendo scendere «in modo molto rapido», anche in Italia le pressioni inflative: il tasso di inflazione é, infatti, previsto allo 0,7% quest'anno, una discesa verticale dal 3,5% del 2008, con un ulteriore lieve assestamento allo 0,6% nel 2010.
Sulla politica di bilancio, il Fondo sottolinea come i Governi di tutto il mondo, con il peggiorare della crisi economica e i crescenti limiti della politica monetaria, abbiano fatto ricorso alla politica fiscale per sostenere la domanda. Oltre a lasciar agire, in Europa, gli stabilizzatori automatici, sono stati varati ampi pacchetti di sostegno congiunturale i cui pieni effetti si faranno sentire nel
2009 e nel 2010. Tuttavia, osserva il rapporto del Fondo, i disavanzi pubblici hanno iniziato a crescere già nel 2008, con un aumento complessivo, nelle economie avanzate, di oltre 2 punti percentuali. Sono in ascesa anche i livelli del debito pubblico a causa del sostegno al settore bancario e in alcuni Paesi lo spazio per le manovre di bilancio viene ulteriormente limitato dall'andamento dei rendimenti sui titoli di Stato, messi sotto pressioni dai timori sulla sostenibilità di lungo termine di manovre così straordinarie.
In Italia «non raccomandiamo ulteriori stimoli fiscali» contro la crisi economica. Lo ha detto Jorg Decressin, capo deglistudi economici nel dipartimento di ricerca del Fondo, a margine della conferenza stampa di presentazione dell'Outlook primaverile. Come in tutti i Paesi con un debito pubblico elevato, gli spazi per manovre anti-crisi aggiuntive «sono limitati» perché «bisogna tenere conto dei rischi sui mercati» e l'Italia, ha sottolineato l'economista, «corre dei rischi».
DvL^Nemo
22-04-2009, 16:37
Gb, un 2009 da brividi: la deflazione toccherà il 3% in settembre
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/04/gran-bretagna-deflazione-tre-per-cento-settembre.shtml?uuid=ea0dc314-2f49-11de-90c6-2fe15c88b793&DocRulesView=Libero
ondra – Con un occhio ai numeri e uno alle elezioni il Cancelliere dello Scacchiere Alistair Darling ha presentato un Budget da brividi. Il quadro economico della Gran Bretagna centra tutte le peggiori previsioni. L'economia si contrarrà, quest'anno, del 3,5% (per l'Fmi del 4,1), il deficit pubblico sfonderà il 12% del Prodotto interno lordo per due anni di seguito, l'indice dei prezzi al dettaglio che ieri aveva fatto segnare per la prima volta in 60 anni un segno negativo dello 0,4% arriverà a meno 3% in settembre in una spirale deflattiva evidente, nonostate il tasso d'inflazione ufficiale si fermerà al più 1 per cento. E il debito nazionale schizzerà fino all'80% del Pil. Poi il quadro delle prev isioni del Cancelliere andrà migliorando con una aspettativa di crescita del piL dell'1,25% già nel 2010.
Se il quadro macro è questo la ricetta per uscirne è un mix di tagli e di tasse. Alcune efficaci altre più "politiche". E' il caso dell'aliquota del 50% che Alistair Darling ha annunciato sarà introdotta per i redditi al di sopra dei 150 mila pound. Un tassa sui ricchi che avrà limitato impatto sui conti ma forse un buon impatto elettorale in questa congiuntura che vede le fasce più alte di redditto messe all'indice nel grande caos sociale ed economico del post credit crunch. Più gettito garantiranno invece le imposte (più 2 %) su alcol e tabacco e quelle sul carburante. Come previsto saranno intodotti tagli alla spesa pubblica – sanità ed educazione saranno le più colpite - per una decina di miliardi di sterline oltre a ulteriori misure di risparmio negli anni a venire.
Le reazioni sono state diverse. I mercati hanno accolto con freddezza le misure: la sterlina ha perso qualche punto e il Ftse ha mantenuto l'intonazione negativa della giornata. L'opposizione Tory ha invece lanciato un attacco durissimo ricordando al Cancelliere e al Premier, Gordon Brown, che nei dodici anni di governo laburista il debito nazionale è raddoppiato e denunciando la cattiva gestione economica del Paese. Fra gli analisti prevale la sensazione che Darling sia stato troppo ottimista. Non solo perchè immagina una ripresa già alla fine dell'anno, ma per avere tracciato un cammino verso l'uscita dalla crisi che pare troppo agevole. E' l'opinione di Richard Lambert direttore generale di Cbi (la Confidustrai inglese) che ha salutato con soddisfazione le agevolazioni per gli investimenti celle imprese, di fatto raddoppiate, senza nascondere però il timore per la tenuta della finanza pubblica britannica.
22 aprile 2009
superkoala
22-04-2009, 17:36
A questo punto, propongo di modificare il titolo della discussione in "Comincia la spinta deflazionistica..??"
:D
sempreio
22-04-2009, 17:59
A questo punto, propongo di modificare il titolo della discussione in "Comincia la spinta deflazionistica..??"
:D
ma guarda che tutti concordano col dire che la deflazione è peggio dell' inflazione
marchigiano
22-04-2009, 20:22
l'inflazione ufficiale potrà stare anche a -20% ma io vedo che aumenta tutto... anche la benzina l'ho pagata 0,99 a dicembre ora 1,15
i beni di prima necessità stanno aumentando
nel paniere dell'inflazione ci sono le chiavette usb e l'iphone :muro: propondo di metterci anche gli ssd :mbe:
dave4mame
22-04-2009, 20:29
c'era un bell'articolo sul sole di oggi... purtroppo ho fatto a tempo a leggerne solo una parte.
si riscontrava in effetti una deflazione negli stati uniti, ma a fronte del calo dei prezzi delle materie prime; i prezzi al consumo erano in aumento.
dal poco altro che ho fatto tempo a leggere mi è parso di capire che lo scenario non è molto chiaro... dipenderà molto dalle scelte di politica economica e da quanta libertà di manovrà lascerà il deficit.
mentre scendevo dal treno mi è PARSO di aver letto che ci sono previsioni di un balzo dal 40% del pil fino addirittura all'80%.
superkoala
22-04-2009, 23:42
ma guarda che tutti concordano col dire che la deflazione è peggio dell' inflazione
Si, ma qui non si stava mica facendo la gara a quale è peggio tra i due!!!
:mbe:
Qui si sostiene semplicemente che è in arrivo una mostruosa iperinflazione, mentre io sostengo che non è affatto vero!!!
;)
superkoala
22-04-2009, 23:51
l'inflazione ufficiale potrà stare anche a -20% ma io vedo che aumenta tutto... anche la benzina l'ho pagata 0,99 a dicembre ora 1,15
i beni di prima necessità stanno aumentando
nel paniere dell'inflazione ci sono le chiavette usb e l'iphone :muro: propondo di metterci anche gli ssd :mbe:
Ancora con queste chiavette usb???
:confused:
Guarda che i beni di prima necessità NON stanno affatto aumentando, anzi sono in diminuzione...
Basta prendere la pasta, che nell'ultimo anno era raddoppiata, arrivando a una media di 70-80 cent. per un pacco da 1/2 Kg di marca.... mentre adesso in tutti i supermercati abbondano offerte a 40-50 cent. (sempre di marca)!!!
;)
P.S. Se vuoi ti linko pure i volantini dei supermercati!!!
:D
dave4mame
23-04-2009, 08:07
Ancora con queste chiavette usb???
:confused:
Guarda che i beni di prima necessità NON stanno affatto aumentando, anzi sono in diminuzione...
Basta prendere la pasta, che nell'ultimo anno era raddoppiata, arrivando a una media di 70-80 cent. per un pacco da 1/2 Kg di marca.... mentre adesso in tutti i supermercati abbondano offerte a 40-50 cent. (sempre di marca)!!!
;)
P.S. Se vuoi ti linko pure i volantini dei supermercati!!!
:D
di, marca, a 40 centesimi il mezzo chilo sarei proprio curioso di sapere dove;
io il meglior prezzo che ho visto è 1 euro al chilo (di produttore medio)...
e dire che è uno dei 7-8 prodotti che tengo sempre sott'occhio come cartina di tornasole...
DvL^Nemo
23-04-2009, 08:31
di, marca, a 40 centesimi il mezzo chilo sarei proprio curioso di sapere dove;
io il meglior prezzo che ho visto è 1 euro al chilo (di produttore medio)...
e dire che è uno dei 7-8 prodotti che tengo sempre sott'occhio come cartina di tornasole...
Non so per la marca di qualita' ,ma in citta' abbiamo una societa' che produce pasta, l'anno scorso era arrivata anche ad 85c a chilo, oggi sta intorno ai 40/45..
Comunque il grosso della deflazione si deve agli
1) immobili
2) prezzi energia
dave4mame
23-04-2009, 08:57
45 cent al chilo voglio la scansione....
a quel prezzo non c'è nemmeno nel peggior discount cinese...
DvL^Nemo
23-04-2009, 09:39
45 cent al chilo voglio la scansione....
a quel prezzo non c'è nemmeno nel peggior discount cinese...
Puo' essere che mi sbaglio, ma mi sembra di ricordare che quelli fossero i prezzi..
Appena devo comprare qualcosa ti faccio sapere quanto costa
dave4mame
23-04-2009, 09:49
Puo' essere che mi sbaglio, ma mi sembra di ricordare che quelli fossero i prezzi..
Appena devo comprare qualcosa ti faccio sapere quanto costa
secondo me è il prezzo del pacco da mezzo chilo...
sempreio
23-04-2009, 10:26
sono stupidaggini il prezzo della pasta o i generi di prima necessità, sono le tasse che ci massacrano
superkoala
23-04-2009, 10:30
di, marca, a 40 centesimi il mezzo chilo sarei proprio curioso di sapere dove...
Premesso che qui NON si fa un discorso di qualità (perché si andrebbe fuori tema), ma di marca (che sia più o meno nota e non di hard discount), questo è il primo che ho trovato (pag. 7):
http://www.tuttiprezzi.it/conad.html
ma ne puoi trovare a decine e te lo dice uno che fa la spesa tutti i giorni!!!
;)
E tieni presente che i volantini valgono in TUTTA Italia...
P.S. Ieri ho acquistato la pasta Buitoni da 1 Kg. a 89 cent. (ovvero 1/2 Kg. = 44,5 cent.)
:D
superkoala
23-04-2009, 10:34
sono stupidaggini il prezzo della pasta o i generi di prima necessità, sono le tasse che ci massacrano
Stupidaggini???
:confused:
I beni di prima di necessità si acquistano tutti i giorni... prova a fare il conto di quanto ti viene a costare un mese di consumo di pasta a 50 cent. al pacco e a 1 euro al pacco!!!
;)
C'è gente che non compra più il giornale per risparmiare 30 euro al mese...
C'è gente che non compra più il giornale per risparmiare 30 euro al mese...
per legger poi certe boiate, fanno bene... tanto ormai la carta stampata è solo disinformazione allo stato puro... tanto vale sorbirsi il TGx che è gratis
dave4mame
23-04-2009, 11:09
Premesso che qui NON si fa un discorso di qualità (perché si andrebbe fuori tema), ma di marca (che sia più o meno nota e non di hard discount), questo è il primo che ho trovato (pag. 7):
http://www.tuttiprezzi.it/conad.html
ma ne puoi trovare a decine e te lo dice uno che fa la spesa tutti i giorni!!!
;)
E tieni presente che i volantini valgono in TUTTA Italia...
P.S. Ieri ho acquistato la pasta Buitoni da 1 Kg. a 89 cent. (ovvero 1/2 Kg. = 44,5 cent.)
:D
su quello che hai postato ho visto la divella a 50 cm...
effettivamente il miglior prezzo che ho visto sulla pasta di "marchio medio" è sempre 89 centesimi/kilo, mai meno...
sempreio
23-04-2009, 11:23
Stupidaggini???
:confused:
I beni di prima di necessità si acquistano tutti i giorni... prova a fare il conto di quanto ti viene a costare un mese di consumo di pasta a 50 cent. al pacco e a 1 euro al pacco!!!
;)
C'è gente che non compra più il giornale per risparmiare 30 euro al mese...
ma cosa stai dicendo, stai mettendo in confronto un bene di prima necessità con un giornale che per moltissimi italiani è sempre stato relegato agli ultimi posti, nella categoria delle spese quotidiane.
superkoala
23-04-2009, 11:37
ma cosa stai dicendo, stai mettendo in confronto un bene di prima necessità con un giornale che per moltissimi italiani è sempre stato relegato agli ultimi posti, nella categoria delle spese quotidiane.
Non sto mettendo nulla sullo stesso piano... ho semplicemente fatto un esempio sulle piccole cose che si acquistano tutti i giorni, quando si esce di casa... latte, pane, pasta, giornale...
:)
superkoala
23-04-2009, 11:44
su quello che hai postato ho visto la divella a 50 cm...
effettivamente il miglior prezzo che ho visto sulla pasta di "marchio medio" è sempre 89 centesimi/kilo, mai meno...
Scusa, ma non avevi appena finito di dire che saresti curioso di sapere dove e che ti sembrano prezzi fuori dalla realtà???
:confused:
Comunque... fino a 6 mesi fa, quella pasta ormai la trovavi a non meno di 70-75 cent, mentre adesso la ritrovi tranquillamente a 45-50 cent... i prezzi hanno chiaramente subito una contrazione e mi pare pure ovvio, dato che la gente ha diminuito pure il consumo di pasta!!!
:O
sempreio
23-04-2009, 12:01
Non sto mettendo nulla sullo stesso piano... ho semplicemente fatto un esempio sulle piccole cose che si acquistano tutti i giorni, quando si esce di casa... latte, pane, pasta, giornale...
:)
si, ma il giornale è stato soppiantato ormai da un pezzo da internet, anche in treno giovani e adulti si guardano le notizie sul cellulare o sul notebook.
superkoala
23-04-2009, 12:34
si, ma il giornale è stato soppiantato ormai da un pezzo da internet, anche in treno giovani e adulti si guardano le notizie sul cellulare o sul notebook.
Gli anziani, invece, quando vanno a farsi la passeggiata, si prendono giornali gratuiti come LEGGO o CITY, per risparmiare sulla pensione!!!
;)
sempreio
23-04-2009, 12:36
Gli anziani, invece, quando vanno a farsi la passeggiata, si prendono giornali gratuiti come LEGGO o CITY, per risparmiare sulla pensione!!!
;)
si, ma lo fanno per risparmiarsi i soldi per andare a mignotte:rolleyes:
marchigiano
23-04-2009, 12:47
Basta prendere la pasta, che nell'ultimo anno era raddoppiata, arrivando a una media di 70-80 cent. per un pacco da 1/2 Kg di marca.... mentre adesso in tutti i supermercati abbondano offerte a 40-50 cent. (sempre di marca)!!!
;)
anche se sono italiano non è che mangio solo la pasta, tra l'altro spendo più in benzina che pasta, ma poi la carne i salumi la frutta la verdura i dolci il pesce i crostacei il vino ecc...
si, ma lo fanno per risparmiarsi i soldi per andare a mignotte:rolleyes:
tipo nonno anselmo
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/bin/58.$plit/C_35_news_3419_GroupNews_listatakes_itemTake_5_fotoposizione_foto.jpg
:sofico:
dave4mame
23-04-2009, 13:06
Gli anziani, invece, quando vanno a farsi la passeggiata, si prendono giornali gratuiti come LEGGO o CITY, per risparmiare sulla pensione!!!
;)
allora sono pensionato...
potino78
23-04-2009, 13:14
Vedo che questo topic si sta lentamente infiammando, i protagonisti sono più o meno gli stessi del mitico "Aspettando fiduciosi il crollo .. :fiufiu: " :D
Parlate, parlate pure.... tanto lo sappiamo benissimo che tifosi inflazione = tifosi mattone e viceversa....
...state come sempre discutendo dei prezzi delle case sotto mentite spoglie, ma vi ho sgamato......
:D :cool: :D
superkoala
23-04-2009, 13:14
si, ma lo fanno per risparmiarsi i soldi per andare a mignotte:rolleyes:
Uhmm... quelli con 700 euro al mese (la maggior parte), dubito che se lo possano permettere, anche risparmiando sui giornali!!!
;)
superkoala
23-04-2009, 13:18
anche se sono italiano non è che mangio solo la pasta, tra l'altro spendo più in benzina che pasta, ma poi la carne i salumi la frutta la verdura i dolci il pesce i crostacei il vino ecc...
Certo, ma io non posso mica farti un esempio per ogni genere di prima necessità che acquisti!!!
:D
P.S. E comunque anche la benzina è diminuita rispetto a prima, anche se non come avrebbe dovuto (almeno per ora), ma c'è tempo!!!
;)
superkoala
23-04-2009, 13:23
Vedo che questo topic si sta lentamente infiammando, i protagonisti sono più o meno gli stessi del mitico "Aspettando fiduciosi il crollo .. :fiufiu: " :D
Parlate, parlate pure.... tanto lo sappiamo benissimo che tifosi inflazione = tifosi mattone e viceversa....
...state come sempre discutendo dei prezzi delle case sotto mentite spoglie, ma vi ho sgamato......
:D :cool: :D
Ma no... è che qualcuno sostiene che è in arrivo una forte inflazione, quando:
i) tutti i prezzi si stanno contraendo;
ii) i consumi sono ridotti al minimo;
iii) i rendimenti dei bot sono praticamente a zero!!!
:D
Ma no... è che qualcuno sostiene che è in arrivo una forte inflazione, quando:
i) tutti i prezzi si stanno contraendo;
ii) i consumi sono ridotti al minimo;
iii) i rendimenti dei bot sono praticamente a zero!!!
:D
Hai detto bene.. in arrivo, non che è arrivata. Ogni tanto fa bene anche rileggersi..
Vedo che questo topic si sta lentamente infiammando, i protagonisti sono più o meno gli stessi del mitico "Aspettando fiduciosi il crollo .. :fiufiu: " :D
Parlate, parlate pure.... tanto lo sappiamo benissimo che tifosi inflazione = tifosi mattone e viceversa....
...state come sempre discutendo dei prezzi delle case sotto mentite spoglie, ma vi ho sgamato......
:D :cool: :D
:D :D :D
c'era un bell'articolo sul sole di oggi... purtroppo ho fatto a tempo a leggerne solo una parte.
si riscontrava in effetti una deflazione negli stati uniti, ma a fronte del calo dei prezzi delle materie prime; i prezzi al consumo erano in aumento.
dal poco altro che ho fatto tempo a leggere mi è parso di capire che lo scenario non è molto chiaro... dipenderà molto dalle scelte di politica economica e da quanta libertà di manovrà lascerà il deficit.
mentre scendevo dal treno mi è PARSO di aver letto che ci sono previsioni di un balzo dal 40% del pil fino addirittura all'80%.
:eek: :eek: :eek:
Ricordi di chi era l'articolo? il titolo o qualche riferimento?
dave4mame
23-04-2009, 15:44
:eek: :eek: :eek:
Ricordi di chi era l'articolo? il titolo o qualche riferimento?
articolo di fondo (o quel che è quello nella colonna di sinistra della prima pagina).
se vai in biblioteca e sfogli i numeri di questa settimana (alla peggio di sabato scorso) lo trovi di sicuro...
superkoala
23-04-2009, 16:15
Hai detto bene.. in arrivo, non che è arrivata. Ogni tanto fa bene anche rileggersi..
Non ho bisogno di rileggermi, tu dici che è in arrivo e io dico di no... mi pare chiaro il concetto!!!
;)
almeno concordate sul fatto che prima o poi arriverà un'inflazione superiore al 2% che vorrebbe mantenere la bce??:fagiano:
Black Dawn
23-04-2009, 16:51
almeno concordate sul fatto che prima o poi arriverà un'inflazione superiore al 2% che vorrebbe mantenere la bce??:fagiano:
Ah già...dimenticavo quello che "vorrebbe fare" la bce per il nostro "bene"...:rolleyes:
In pratica ci stai chiedendo di concordare un'aumento dei prezzi stabile al 2% e oltre...
:rolleyes:
dave4mame
23-04-2009, 22:26
almeno concordate sul fatto che prima o poi arriverà un'inflazione superiore al 2% che vorrebbe mantenere la bce??:fagiano:
la risposta è dentro di te... ed è, abbastanza inevitabilmente, corretta :)
superkoala
23-04-2009, 22:31
almeno concordate sul fatto che prima o poi arriverà un'inflazione superiore al 2% che vorrebbe mantenere la bce??:fagiano:
Ne riparleremo quando i rendimenti dei BOT torneranno ai livelli di un anno fa (3-4% lordo), ma ce ne vuole di tempo!!!
;)
Ne riparleremo quando i rendimenti dei BOT torneranno ai livelli di un anno fa (3-4% lordo), ma ce ne vuole di tempo!!!
;)
Chissà xkè tiri sempre in ballo sti benedetti BOT..
dave4mame
24-04-2009, 08:01
Premesso che qui NON si fa un discorso di qualità (perché si andrebbe fuori tema), ma di marca (che sia più o meno nota e non di hard discount), questo è il primo che ho trovato (pag. 7):
http://www.tuttiprezzi.it/conad.html
ma ne puoi trovare a decine e te lo dice uno che fa la spesa tutti i giorni!!!
;)
E tieni presente che i volantini valgono in TUTTA Italia...
P.S. Ieri ho acquistato la pasta Buitoni da 1 Kg. a 89 cent. (ovvero 1/2 Kg. = 44,5 cent.)
:D
prima che qualcuno mi becchi in castagna lo faccio io.
offerta pasta esselunga (fatta da un buon produttore, non mi ricordo quale)
500 grammi, 37 centesimi
lonza di porco... 4 euro al chilo.
trallalleeeeeeroooo..... ciapa e porta a cà, magnacrauti del menga! :D :D :D
trallallero
24-04-2009, 08:25
prima che qualcuno mi becchi in castagna lo faccio io.
offerta pasta esselunga (fatta da un buon produttore, non mi ricordo quale)
500 grammi, 37 centesimi
lonza di porco... 4 euro al chilo.
trallalleeeeeeroooo..... ciapa e porta a cà, magnacrauti del menga! :D :D :D
Uhm ... vogliamo parlare degli scandali alimentari in Italia ? :fiufiu:
Sarà sicuramente farina di grano cancerogeno e porco radioattivo :D
superkoala
25-04-2009, 12:38
prima che qualcuno mi becchi in castagna lo faccio io.
offerta pasta esselunga (fatta da un buon produttore, non mi ricordo quale)
500 grammi, 37 centesimi
lonza di porco... 4 euro al chilo.
trallalleeeeeeroooo..... ciapa e porta a cà, magnacrauti del menga! :D :D :D
Direi che sarebbero i prezzi giusti... è che ormai se non ci sono ricavi del 100-200% non va bene!!!
:rolleyes:
DvL^Nemo
28-04-2009, 10:39
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/04/btp-cento-anni-uscire-crisi_2.shtml
L'inflazione arriverà più tardi di quanto si aspetti il mercato. Perché l'alta inflazione possa tornare occorrerebbe eliminare l'output gap, l'eccesso di domanda rispetto all'offerta. Ci vorrebbe la piena occupazione, condizioni di accesso al credito allentate: tutte eventualità che impiegheranno svariati anni per concretizzarsi.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/04/btp-cento-anni-uscire-crisi_2.shtml
Fisher - che è anche co-responsabile del portafoglio fixed income di BlackRock - ha suggerito al Tesoro italiano, come ha già fatto con il Treasury Department Usa, di emettere titoli di Stato a cento anni, con rimborso del capitale in tranche attraverso piano di ammortamento per domare i timori inflazionistici degli investitori. Sul rischio inflazione tuttavia Fisher getta acqua sul fuoco: «L'inflazione arriverà molto più tardi di quanto il mercato si aspetti».
Cosa intende dire?
L'inflazione arriverà più tardi di quanto si aspetti il mercato. Perché l'alta inflazione possa tornare occorrerebbe eliminare l'output gap, l'eccesso di domanda rispetto all'offerta. Ci vorrebbe la piena occupazione, condizioni di accesso al credito allentate: tutte eventualità che impiegheranno svariati anni per concretizzarsi.
Nel primo quote vedi l'obiettivo del suointervento, creare bond a 100 anni per domare i timori inflazionistici.
Ma... a 100 anni?? va bene che la vita media si è allungata ma mi pare esagerato..
Poi nel seconod quote la frase in neretto credo sia sbagliata, avranno sbagliato a tradurla. Sarà ecceso di offerta rispetto alla domanda!
Cmq l'opinione del signor Fischer è contraddittoria, prima dice che bisogna emettere un bond a 100 anni (:eek: ) per domare l'inflazione poi dice che non c'è peridolo di inflazione.
Boh..
Cmq mi fa piacere registrare (si vede dalle domande del giornalista) che il mercato in generale abbia paura dell'inflazione. Almeno non sono solo io..
DvL^Nemo
28-04-2009, 11:37
Nel primo quote vedi l'obiettivo del suointervento, creare bond a 100 anni per domare i timori inflazionistici.
Ma... a 100 anni?? va bene che la vita media si è allungata ma mi pare esagerato..
Poi nel seconod quote la frase in neretto credo sia sbagliata, avranno sbagliato a tradurla. Sarà ecceso di offerta rispetto alla domanda!
Cmq l'opinione del signor Fischer è contraddittoria, prima dice che bisogna emettere un bond a 100 anni (:eek: ) per domare l'inflazione poi dice che non c'è peridolo di inflazione.
Boh..
Cmq mi fa piacere registrare (si vede dalle domande del giornalista) che il mercato in generale abbia paura dell'inflazione. Almeno non sono solo io..
Da quello che mi pare di capire lui dice che prima o poi l'inflazione arrivera' ( dato scontato ), quindi meglio emettere adesso bond a 100 anni coi tassi bassi che quando inizieranno a salire..
Da quello che mi pare di capire lui dice che prima o poi l'inflazione arrivera' ( dato scontato ), quindi meglio emettere adesso bond a 100 anni coi tassi bassi che quando inizieranno a salire..
Si ma all'obiezione del giornalista che gli chiede ma chi compra una roba del genere se c'è il pericolo inflattivo lui che dice? "Gli Stati potrebbero emettere bond centenari indicizzati all'inflazione"..
Quindi sinceramente non ho capito praticamente nulla dell'articolo, magari mi sono svegliato male e sono in coma..
DvL^Nemo
28-04-2009, 12:00
Si ma all'obiezione del giornalista che gli chiede ma chi compra una roba del genere se c'è il pericolo inflattivo lui che dice? "Gli Stati potrebbero emettere bond centenari indicizzati all'inflazione"..
Quindi sinceramente non ho capito praticamente nulla dell'articolo, magari mi sono svegliato male e sono in coma..
Dal titolo dell'articolo mi pare che si parlasse di BTP che in genere sono a tasso fisso, esistono anche quelli legati all'inflazione, ma hanno sempre una parte "fissa"
Dal titolo dell'articolo mi pare che si parlasse di BTP che in genere sono a tasso fisso, esistono anche quelli legati all'inflazione, ma hanno sempre una parte "fissa"
Si dal titolo si, ma poi dalle affermazioni viene fuori che dovrebbero essere una specie di BTPi a 100 anni..
Vabbè dai.. vedremo che succede, intanto possiamo solo ragionare sui dati che abbiamo e che arriveranno..
dave4mame
28-04-2009, 17:07
Nel primo quote vedi l'obiettivo del suointervento, creare bond a 100 anni per domare i timori inflazionistici.
Ma... a 100 anni?? va bene che la vita media si è allungata ma mi pare esagerato..
mica li sottoscrivi per portarli a scadenza... te li tieni per un tot periodo di tempo con l'idea di rivenderli quando ti servono.
certo che l'effetto leva su 100 anni è devastante....
dave4mame
28-04-2009, 17:09
Da quello che mi pare di capire lui dice che prima o poi l'inflazione arrivera' ( dato scontato ), quindi meglio emettere adesso bond a 100 anni coi tassi bassi che quando inizieranno a salire..
per lo stato senz'altro: però voglio vedere chi se li accatta (e a che prezzo)
DvL^Nemo
28-04-2009, 17:09
mica li sottoscrivi per portarli a scadenza... te li tieni per un tot periodo di tempo con l'idea di rivenderli quando ti servono.
certo che l'effetto leva su 100 anni è devastante....
Gia' quelli a 30 anni sono per speculatori, figurarsi questi...
superkoala
29-04-2009, 01:32
Ma... darsi all'ippica???
:D
mica li sottoscrivi per portarli a scadenza... te li tieni per un tot periodo di tempo con l'idea di rivenderli quando ti servono.
certo che l'effetto leva su 100 anni è devastante....
Con tutti i rischi che ne derivano però.. non hai la certezza di riportare a casa il capitale ovviamente.. che avresti solo a scadenza..
Ma... darsi all'ippica???
:D
per una volta ti quoto, e pensare che sto tizio è anche stra pagato.. bah..
marchigiano
01-05-2009, 22:42
http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE53T09B20090430
superkoala
01-05-2009, 22:58
http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE53T09B20090430
Ahahahah... ma non avevi detto che questi indici non sono realistici???
:D
nel paniere dell'inflazione ci sono le chiavette usb e l'iphone :muro: propongo di metterci anche gli ssd :mbe:
:read:
Ahahahah... ma non avevi detto che questi indici non sono realistici???
:D
:read:
Dai su.. siamo seri. Ha postato un articolo pertinente. che c'entra adesso fare inutili polemiche?
L'ISTAT effettivamente calcola l'inflazione in modo rigoroso sotto il profilo statistico ma poi in pratica il dato che risulta è influenzato da talmente tanti fattori che probabilmente non è poi cosi veritiero come dovrebbe essere.
Magari volutamente.. questo non posso saperlo.
Ma almeno sulla tendenza credo che sia attendibile. Cmq per l'inflazione dobbiamo aspettare la fine della crisi.. in effetti è ancora un po presto oggi, prima deve arrivare quella in USA, poi in UK e poi in EU.. ma non è neanche detto dipende da tante cose..
Cmq arriverà, per conto mio è solo questione di tempo, ma neanche tanto tempo.
Cos'è che non hai capito del mio post sull'3d del mercato immobiliare? inflazione come metodo per far girare i soldi? beh è noto che con inflazione crescente la velocità della moneta aumenta. Oggi la velocità della moneta è scesa e stimolare l'inflazione è un buon metodo per farla ripartire. Non riposndo nell'altro 3d perche sarei OT.
superkoala
02-05-2009, 14:01
Dai su.. siamo seri. Ha postato un articolo pertinente. che c'entra adesso fare inutili polemiche?
Beh, mi sembrava chiaro che si parlasse di inflazione 'reale' e non di indici!!
:rolleyes:
Cos'è che non hai capito del mio post sull'3d del mercato immobiliare? inflazione come metodo per far girare i soldi? beh è noto che con inflazione crescente la velocità della moneta aumenta. Oggi la velocità della moneta è scesa e stimolare l'inflazione è un buon metodo per farla ripartire. Non riposndo nell'altro 3d perche sarei OT.
Ho capito benissimo, ma direi che è l'esatto contrario: l'inflazione è l'effetto, non la causa, della velocità della moneta, la causa dell'inflazione, quando arriverà, sarà il blocco totale dei consumi!!!
;)
marchigiano
02-05-2009, 14:34
Ahahahah... ma non avevi detto che questi indici non sono realistici???
:D
:read:
e continuo a sostenerlo, cioè che l'inflazione reale, quella che colpisce la fascia debole (che non compra pennette usb quindi :D ), è superiore a quella ufficiale
quindi se quella ufficiale si assesta sul 0,3 mensile chissà quella reale...
Beh, mi sembrava chiaro che si parlasse di inflazione 'reale' e non di indici!!
:rolleyes:
Ho capito benissimo, ma direi che è l'esatto contrario: l'inflazione è l'effetto, non la causa, della velocità della moneta, la causa dell'inflazione, quando arriverà, sarà il blocco totale dei consumi!!!
;)
Si vabbene.. ma almeno il trend l'ISTAT riuscirà ad azzeccarlo no?
Poi il dato dell'articolo è quantomeno significativo per fatto che c'è stata un inversione di trend era 6 mesi che non accadeva.. sarà un caso, sarà importante? boh.. Qualcosa lo dice..
Per l'altro discorso no sbagli tu, i due fenomeni non sono legati da una legge di causa effetto. Si influenzano a vicenda, ma non puoi dire che è la velocità della moneta che causa l'inflazione. Nella storia la velocità della moneta è pressochè costante, ed è cosi considerata dalle maggiori teorie.
Presumo che sia diminuita per via della crisi (se no perchè l'inflazione sarebbe scesa?), ma immagino che aumenterà fino a riportarsi ai valori normali appena finito il momento critico. Poi se l'inflazione andasse a livelli molto elevati la velocità della moneta aumenterebbe anch'essa di conseguenza facendo a sua volta aumentare l'inflazione.. si creerebbe un circolo da cui difficilmente si uscirebbe.
Immagino tu non sia d'accordo.
superkoala
03-05-2009, 00:00
Immagino tu non sia d'accordo.
Scusa, ma da 'buon' economista, non ti pare un pò 'miope' pensare che l'unico scenario possibile sia quello dell'iperinflazione???
:confused:
Il Giappone, per esempio... non ti dice nulla?
:mbe:
Scusa, ma da 'buon' economista, non ti pare un pò 'miope' pensare che l'unico scenario possibile sia quello dell'iperinflazione???
:confused:
Il Giappone, per esempio... non ti dice nulla?
:mbe:
Non sono miope, sono un piccolo e insignificante economista che dopo anni di sutdi fa tutt'altro nella vita (purtroppo) ma in ogni caso rimango sempre interessato all'economia in generale. Mi piace essere come la maggior parte degli economisti d'Italia se non del mondo. Mi piace ragionare sul presente, creare scenari verosimili sul futuro e ragionare su tutti i possibili effetti che si potrebbero avere.
In particolare mi piace capire come si cerca di combattere una crisi per eccesso di liquidità con nuova e massicce dosi di liquidità. Il ragionamento no sense ma non accetto di catalogare con stupido e da imbecilli le politiche intraprese dalle banche centrali. Se fanno in questo modo ci sarà un motivo e se c'è un motivo c'è sempre qualcosa da imparare.
Il danno dell'attuale crisi è nato dalla possibilità di ampliare la moneta in modo quasi esponenziale, si è creato un sistema inteconnesso in cui tutti sono collegati e interdipendenti. Siamo arrivati a tal punto che non si possono far fallire alcune banche se no il sistema crollerebbe in toto.
Qualcosa è sbagliato, magari nella creazione della moneta, nella riserva frazionaria (molto probabile), nel moltiplicatore monetario, ma anche la stessa definizione di moneta!! Cos'è la moneta?? ve lo siete mai chiesti? la moneta è tutto o è solo quella vera più quella elettronica?
Boh tante cose non le capisco ancora. Sta di fatto che tutta questa moneta che buttano dentro prima o poi da qualcuno dovrà essere pagata (in termini di inflazione o tassa da inflazione), se no c'è qualcosa che (mi) sfugge.
Bello che tu sia cosi legato alla legge della domanda e offerta.. ma le povere casalinghe e i poveri cassaintegrati non contano assolutamente nulla se non nel subire fenomeni a loro svantaggiosi, il mercato da solo come ha più volte dimostrato non riesce a trovare il famoso equilibrio e non riesce ad autoregolamentarsi. Ci vogliono nuove regole del gioco (CIT), se queste mancassero anche dopo questa crisi, allora semplicemente le attuali politiche rimanderebbero più avanti la vera crisi totale e globale del sistema.
Detto questo me ne vo a letto.
superkoala
03-05-2009, 12:19
Mi piace essere come la maggior parte degli economisti d'Italia se non del mondo...
Male... e comunque non lo sei abbastanza, se ignori completamente situazioni come quella del Giappone (che hai fatto finta di non vedere)!!!
:rolleyes:
Detto questo me ne vo a letto.
Buonanotte!!!
;)
Come lettura mattutina ti consiglio questo:
http://delleconomia.it/articoli/2009-04/il-fmi-vede-nero-il-futuro-dell-italia.php
:read:
Il Fmi vede nero il futuro dell'Italia
Fondo Monetario Internazionale
Le previsioni contenute nel World Economic Outlook prevedono per il 2009 un calo del Pil del 4,4%, seguito da un ulteriore decremento nel 2010, sebbene più contenuto (- 0,4%)
Il Fondo monetario internazionale vede nero il futuro dell'Italia. Le previsioni contenute nel World Economic Outlook risultano particolarmente negative al capitolo Italia. Gli analisti di Washington, che si riuniranno sabato e domenica con quelli della Banca mondiale per una relazione congiunta sullo stato dell'economia globale, prevedono un calo del Pil italiano nel 2009 pari al 4,4%, cui farà seguito nel 2010 un'ulteriore flessione - sebbene più contenuta - dello 0,4%.
Le stime dell'Fmi sono sostanzialmente in linea con quelle diffuse alla fine del mese scorso dall'Ocse, ma si discostano decisamente da quelle presentate dal governo italiano, che prevede un calo del Pil contenuto al 2% quest'anno e una ripresa dello 0,3% nel 2010. C'è da aggiungere che il documento appena licenziato da Washington non risparmia sentenze negative a nessuno, soprattutto nell'Eurozona, dove l'unico spiraglio di luce dovrebbe baciare la Francia, di cui il Fondo monetario prevede il rilancio nel 2010, con un modesto ma significativo + 0,4% (a fronte di un - 3% quest'anno).
In Italia, prosegue il World Economic Outlook, il deficit di quest'anno è destinato a sforare in maniera significativa il limite nel rapporto debito pubblico-Pil imposto dal Trattato di Maastricht, raggiungendo il 115,3% nel 2009 (era il 105,8% nel 2008). Nel 2010 la situazione dovrebbe peggiorare ulteriormente, con il deficit in crescita del 121,1%, per arrivare a sfiorare il 130% (129,4, per la precisione) nel 2014. Proprio in virtù del suo elevato debito pubblico, Washington ritiene che il nostro Paese goda di margini di manovra "quasi inesistenti" nell'ambito delle politiche di stimolo all'economia.
A parte l'inflazione, che dovrebbe continuare a calare per tutto il 2009 e anche l'anno prossimo, il Fondo monetario internazionale non prevede buone notizie neppure sul fronte del lavoro: il tasso di disoccupazione nel nostro Paese - che nel 2008 era stato pari al 6,8% - potrebbe salire quest'anno all'8,9%, per passare in doppia cifra (10,5%) nel 2010.
A livello globale, il World Economic Outlook prevede una contrazione dell'1,3% quest'anno ("per effetto di una crisi internazionale finanziaria più severa di quanto si poteva ipotizzare e per la caduta della fiducia"), ma nel 2010 la situazione migliorerà, tornando a crescere dell'1,9%. I dati appena diffusi sono comunque più positivi di quelli emessi dagli stessi analisti dell'Fmi a gennaio, quando vaticinarono un calo dell'1,8% nel 2009 e dell'1,1% l'anno seguente. Da segnalare infine - per la serie "mal comune, mezzo gaudio" - il sorpasso operato proprio ai danni dell'Italia da parte della Germania, il cui debito pubblico è ora per dimensione il terzo al mondo, dopo Usa e Giappone.
16:04 - 22 aprile 2009
Male... e comunque non lo sei abbastanza, se ignori completamente situazioni come quella del Giappone (che hai fatto finta di non vedere)!!!
:rolleyes:
Buonanotte!!!
;)
Come lettura mattutina ti consiglio questo:
http://delleconomia.it/articoli/2009-04/il-fmi-vede-nero-il-futuro-dell-italia.php
:read:
No dai non cominciamo a parlare del Giappone per favore.. ne avevamo gia discusso se non sbaglio, la situazione li è talmente diversa che non possiamo paragonarla alla crisi di oggi. Tutto è diverso, ma anche la loro struttura del debito pubblico è diversa, hanno un diverso sistema di tassazione, tutto. insomma è interessante parlare dei motivi del decennio perduto ma non è applicabile e non ci sono similitudini con la situazione odierna.
Riguardo all'articolo, si beh potrebbe essere vero ma mi piacerebbe leggere anche le motivazioni per cui hanno spinto l'FMI a dire che non vi è possiblità di inflazione ne nel 2009 (che ci puo stare) ne nel 2010 (mah..)
Se vuoi ti tiro fuori una fila di opinioni contrarie a questa.
L'interessante tutto sommato è proprio vedere cosa li spinge a fare certe affermazioni, messe cosi per carità sonoaffermazioni interessanti..ma fino ad un certo punto.. l'analisi su cosa si basa? sull'output gap o sull deleverage colossale di banche e affini o sulla capacità di misure eccezzionali nel distruggere parte della moneta creata dalle banche centrali? (sempre che si possa fare)
Questo dovrebbero spiegarci, se no andiamo avanti a forza di spot.
In ogni caso tutte le operazioni che si sono fatte e che si stanno facendo sono orientare all'alimentazione dell'inflazione a manetta. Poi vedremo..
superkoala
03-05-2009, 23:20
Riguardo all'articolo, si beh potrebbe essere vero ma mi piacerebbe leggere anche le motivazioni per cui hanno spinto l'FMI a dire che non vi è possiblità di inflazione ne nel 2009 (che ci puo stare) ne nel 2010 (mah..)
Io, invece, sarei curioso di conoscere le motivazioni che spingono te e altri 'esperti' del settore, come chi consiglia di emettere bot a 100 o 1000 anni, a sostenere il contrario!!!
:D
In ogni caso tutte le operazioni che si sono fatte e che si stanno facendo sono orientare all'alimentazione dell'inflazione a manetta. Poi vedremo..
Ah, già, la tua amata politica monetaria... leggiti pure questo va...
http://delleconomia.it/articoli/2009-04/pericolo-deflazione.php
:read:
Pericolo deflazione
Può essere il segnale di una lunga depressione mondiale dagli effetti economici devastanti
Con la deflazione scende la domanda, scendono i prezzi e aumentano i disoccupati. La riduzione generalizzata dei prezzi, dagli economisti evocata come ipotesi accademica, sta diventando un pericolo via via più concreto. Secondo un recente comunicato Istat, in Italia, i prezzi alla produzione nei primi di marzo 2009 sono scesi dello 0,8 per cento rispetto a dicembre dello scorso anno.
Il fatto che più preoccupa è che i prezzi si sono ridotti della stessa misura, anche scorporando il fattore energia: segno che il trend ha intaccato i fondamentali processi produttivi, al di là delle variazioni del prezzo del petrolio. La deflazione si accoppia e si moltiplica con la recessione, come sta già avvenendo in Italia e altrove: aumentano i disoccupati, diminuiscono i redditi, scendono ancora i prezzi. La spirale è avviata e il credito vi gioca un ruolo perverso.
La politica monetaria contro la deflazione è un'arma spuntata: una volta che il tasso è sceso a zero, le opzioni sono finite, poiché sotto zero il tasso non può scendere. Per uscire dalla spirale della deflazione, il Giappone ha rilanciato, sia pure precariamente, le esportazioni. A preoccupare è che nessuno, Cina compresa, si candida al ruolo di locomotiva mondiale. Nessuno può dunque pensare di uscire dalla spirale, agganciandosi ad un rilancio delle esportazioni.
Infatti in Cina, uno dei grandi motori dell'economia mondiale, i prezzi al consumo sono crollati dell'1,6 per cento rispetto ad un anno fa. C'è chi, ormai, prevede una lunga depressione globale ed una deflazione contro la quale poche e di incerta riuscita sono i rimedi. "La crisi è grave" ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "e bisogna dire la verità".
07:04 - 30 aprile 2009
"Il secondo, indubbiamente compiacendo l’amministrazione Obama, sta perseguendo una condotta monetaria forsennatamente espansiva: basti pensare che dall’inizio dell’autunno a oggi le riserve bancarie negli Stati Uniti sono passate da 8 ad 800 miliardi di dollari, sono cioè centuplicate in sei mesi!| Se ancora non si registrano aumenti dell’inflazione è solo per via della recessione da un lato e del normale ritardo degli effetti delle scelte di politica economica dall’altro. Ma, prima o poi, non appena il rallentamento dell’attività produttiva si sarà attenuato, l’inflazione inevitabilmente esploderà. E sarà accompagnata dal ristagno produttivo prodotto dall’aumento delle tasse necessario a pagare le stravaganze di Obama."
Dall'articolo: http://www.libero-news.it/articles/view/542419
Certo vi metto anche uno che dice che l'inflazione non c'è: "L'inflazione nell'Eurozona potrebbe risultare negativa a metà anno. "
E intanto anche in Europa iniziano a stampare.. "La Banca centrale europea varerà altre misure «non convenzionali» di politica monetaria a sostegno dell'economia"
Entrambe dall'articolo del sole: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/05/trichet-taglio-tassi-rifinanziamento.shtml?uuid=d2442e1c-3b06-11de-9f71-0cbe0d0ff47d&DocRulesView=Libero
marchigiano
07-05-2009, 22:09
con il rischio inflazione che c'è hanno abbassato ancora i tassi... per me sono matti, sentirai che botto tra un po
spero almeno che vietino alle banche di ricominciare a dare i soldi agli spiantati...
con il rischio inflazione che c'è hanno abbassato ancora i tassi... per me sono matti, sentirai che botto tra un po
spero almeno che vietino alle banche di ricominciare a dare i soldi agli spiantati...
Vedremo..
Mi permetto di aggiungere che non solo hanno abbassato i tassi, ma anche anche incominciato a intraprendere "misure non convenzionali". Stanno seguendo le orme della FED com'era inevitabile per non rischiare di trovarsi con un euro che vale 2 dollari..:muro:
marchigiano
07-05-2009, 22:51
in pratica fed e bce fanno a gara a chi si svaluterà di più :sofico:
devo assolutamente comprare un po di krogerrand, 50 pesos e 20 dollari...
segnalo che il petrolio ha rialzato la testa. Siamo a 60.. (quasi 58 per la precisione..)
http://finanza.lastampa.it/Notizie/0,346266/Petrolio_ancora_in_crescita_sui_mercati.aspx
Futures sul petrolio in subbuglio e riprendono le speculazioni sulle materia prima.. la storia si ripete.. non è cambiato nulla, se non che siamo tutti più poveri. Nessuna regola è stata riscritta e se tutto andrà avanti cosi sarà la crisi più profonda e più corta della storia..
C'è il rischio che riparta anche l'inflazione da costi..
segnalo che il petrolio ha rialzato la testa. Siamo a 60.. (quasi 58 per la precisione..)
http://finanza.lastampa.it/Notizie/0,346266/Petrolio_ancora_in_crescita_sui_mercati.aspx
Futures sul petrolio in subbuglio e riprendono le speculazioni sulle materia prima.. la storia si ripete.. non è cambiato nulla, se non che siamo tutti più poveri. Nessuna regola è stata riscritta e se tutto andrà avanti cosi sarà la crisi più profonda e più corta della storia..
C'è il rischio che riparta anche l'inflazione da costi..
sarebbe interessante vedere se il prezzo è aumentato per una diminuzione dell'offerta o per un aumento della domanda... perche i due scenari porterebbero a previsioni completamente diverse ;)
sarebbe interessante vedere se il prezzo è aumentato per una diminuzione dell'offerta o per un aumento della domanda... perche i due scenari porterebbero a previsioni completamente diverse ;)
Magari si potesse guardare la domanda e l'offerta per fare previsioni sul petrolio. Ci sono speculazioni da più parti che falsano completamente i giochi.
Cmq questo rialzo a detta degli esperti e per via delle previsioni ottimistiche della crisi economica. Prevedono che la domanda aumenterà presto..
Prospettiva80
08-05-2009, 17:09
un effetto diretto del prezzo del barile di petrolio basso è che rende le esplorazioni di nuovi pozzi non più convenienti economicamente, il che nel medio/lungo periodo comporta una diminuzione dell'offerta globale. Mesi fa seguendo un approfondimento su bloomberg i loro analisti concordavano sul fatto che il prezzo di equilibrio si dovrebbe attestare attorno ai 100 dollari a barile.
superkoala
08-05-2009, 18:25
Per tutto il 2009 sarà calma piatta, a metà 2010 si potrebbe cominciare a tornare ai tassi di qualche anno fa...
;)
un effetto diretto del prezzo del barile di petrolio basso è che rende le esplorazioni di nuovi pozzi non più convenienti economicamente, il che nel medio/lungo periodo comporta una diminuzione dell'offerta globale. Mesi fa seguendo un approfondimento su bloomberg i loro analisti concordavano sul fatto che il prezzo di equilibrio si dovrebbe attestare attorno ai 100 dollari a barile.
E' assolutamente vero, per esempio alcuni progetti sull'oceano Atlantico mi sembra siano stati sospesi in attesa di tempi migliori..
E' il primo articolo che posto del giornale..
Serpeggia, insidiosa, la preoccupazione che, passata la bufera della recessione, si dovrà affontarne un’altra: quella dell’inflazione. La autorità monetarie ne sono consapevoli, ma in questo momento minimizzano il futuro allarme con una constatazione elementare: non è questa la priorità, la priorità è condurre definitivamente le economie e i mercati fuori dalla depressione. C’è chi scommette: tra un anno il costo della vita avrà una crescita a due cifre, come negli anni Settanta, o come - peggio - nelle economie turbolente dell’America latina. Si può ricordare, estremizzando, che tra il 1980 e il 1989 il Brasile registrò un’inflazione di 37milioni per cento: chi partiva cioè con 37 milioni di cruzeiros, dopo dieci anni se ne ritrovò 100; un deprezzamento del 260% all’anno in media. In Argentina andò ancora peggio: nello stesso periodo, 208 milioni per cento. In quegli anni gli Stati Uniti registrarono l’85% e l’Italia il 190 per cento.
Sono spauracchi, certo: ma non per questo l’investitore, il risparmiatore, la famiglia, devono sottovalutare i pericoli; anzi, se possibile, devono trasformarli in un’opportunità. Inflazione vuol dire rincaro dei prezzi e perdita di potere d’acquisto, con effetti sociali redistributivi che vanno a svantaggio delle classi meno agiate.
Se gli esperti sono piuttosto concordi nella convinzione che alla crisi seguirà una fiammata inflazionistica, le ragioni ci sono e sono facilmente individuabili nelle manovre di politica economica messe in atto negli ultimi 12-18 mesi. Lo scoppio delle varie bolle speculative ha messo in profonda crisi il sistema bancario, che si è trovato in difetto di liquidità, con il rischio di non poter far fronte ai suoi impegni. Per sostenerlo, le Banche centrali e gli organismi sovranazionali hanno adottato misure aggressive di politica monetaria, inondando di liquidità il sistema in vari modi: con storno di risorse pubbliche, con la stampa di nuova moneta, con una drastica riduzione dei tassi d’interesse - oggi ai minimi storici: negli Stati Uniti addirittura prossimi allo zero -; cosa, quest’ultima che ha permesso alle banche di abbattere i costi della raccolta nel momento in cui gli istituti, che non si fidavano l’uno dell’altro, avevano di fatto gelato l’interbancario.
Gli effetti si sono visti e si vedono. Le banche hanno superato l’emergenza, nel sistema si è ricreata fiducia, si è stimolata la spesa, elemento essenziale per la redistribuzione del reddito. Franklin Delano Roosevelt, in pieno new deal, nel 1936, raccomandava: «Comprate, non importa cosa, ma comprate!».
La crisi non è ancora finita, ma quasi tutti ormai concordano che il peggio è passato. E dunque, in un futuro imprecisabile ma non troppo lontano, gli strumenti che l’hanno frenata provocheranno, come un boomerang, effetti contrari: l’eccesso di liquidità, che crea illusione monetaria, genererà un eccesso di domanda, e i prezzi aumenteranno. Impossibile dire quando questo avverrà e quale sarà la sua dimensione: quanto più l’aumento del carovita sarà improvviso, tanto più pericolosi saranno i suoi danni. Dipenderà molto, ovviamente, da come le autorità monetarie sapranno tenere in mano le redini di un cavallo che, specie se imbizzarrito, sarebbe devastante lasciar scappare.
Viste tutte queste premesse, l’accorto buon padre di famiglia può prendere delle misure difensive per tempo. In queste due pagine si mettono a fuoco i vari impieghi protettivi, finanziari e patrimoniali. In tempi d’inflazione conviene avere (vecchi) debiti, se i tassi sono bloccati: la casa - che sul lungo termine si rivaluta sempre, e le rivalutazioni nei tempi d’inflazione si accelerano - resta sempre l’investimento principe. Un mutuo ai tassi fissi di oggi potrebbe essere una manna domani; se non per la casa, almeno per un garage. Stesso discorso, seppure in proporzioni diverse, vale per gli acquisti di beni durevoli: l’auto, il frigorifero, se pagati a rate fissando il prezzo in anticipo, potrebbero rivelarsi un affare. Beni rifugio come oro, opere d’arte, francobolli e collezionismo liquido (cioè rivendibile in qualunque momento) sono altri esempi di qualcosa che l’inflazione aiuta a rivalutarsi. Da un punto di vista finanziario, il mercato mette a disposizione titoli di Stato legati all’inflazione (i Btpei), emessi da Italia, Francia, Grecia e pochi altri Stati. All’inflazione sono legati i rendimenti di obbligazioni bancarie, postali e di enti sovrannazionali come la Bei.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=350148&START=1&2col=
superkoala
11-05-2009, 13:23
Alcune informazioni utili su come comportarsi prossimamente...
;)
http://www.affaritaliani.it/economia/portafoglio-deflazione020109.html
Approfittate della deflazione
La deflazione può essere vissuta come opportunità piuttosto che come malanno? E’ una domanda intrigante visto che tutti ora scommettono che questo sarà il ciclo per i prossimi anni. Quanti? Meglio non fare previsioni.
Anche il gufo numero uno, Roubini, scrive: "Vista la severa recessione globale la deflazione sarà presto realtà negli Stati Uniti, in Giappone, in Svizzera, nel Regno Unito e anche nell’Eurozona". Le ragioni? "Il crollo della domanda globale – ci dice Roubini - ridurrà il prezzo di beni e servizi nonché quello delle materie prime, mentre la crescente disoccupazione allevierà le pressioni sul fronte salariale".
Eccesso di capacità produttiva rispetto a consumi e ad acquisti di beni durevoli che vanno in caduta libera, deboli pressioni salariali indotte dalla crescente disoccupazione e caduta dei prezzi delle materie prime (a cominciare dal petrolio) è indubbio sono un habitat ideale per il virus della deflazione (discesa del livello dei prezzi). Insomma un calo dei prezzi generalizzato e i tassi a zero sono un fatto molto negativo visto che si innesca il meccanismo del “cane che morde la sua coda”. In sostanza l’aspettativa di ulteriori ribassi nei prezzi induce a differire le decisioni di consumo perché si è consapevoli che comprare oggi costerebbe di più che tra sei mesi. Così si compra sempre di meno, la produzione rallenta con effetti circolari su prezzi e occupazione.
Ma la deflazione ha effetti diversi per i prestatori e i prenditori di danaro. Mentre chi presta beneficia di tassi reali crescenti, chi prende denaro a prestito vede aggravarsi nel tempo l’onere del loro debito e così aumenta il rischio di default. Insomma in deflazione c’è un aumento del potere reale del danaro dovuto alla caduta dei prezzi e, contemporaneamente, un aumento del valore reale dei nostri debiti. Il tasso di interesse reale è il rendimento espresso in termini reali che un prestatore ottiene dal suo investimento, vale a dire il rendimento deflazionato con la variazione dell’indice dei prezzi attesa tra il momento in cui i fondi vengono concessi in prestito e quello in cui sono restituiti.
I tassi zero hanno effetti negativi sui mercati finanziari e sui contraenti di prestiti. Quando il tasso di interesse nominale e’ ridotto a zero in una situazione di deflazione il tasso di interesse reale pagato da chi ha contratto prestiti e’ uguale “all’atteso tasso deflativo”. In pratica, se si contrae un mutuo per pagare una casa a tasso zero o si devono acquistare macchinari per l’azienda con un una deflazione del 5% a fine anno il costo reale del prestito e’ stato del 5% e non dello zero. In un periodo con una severa deflazione, il costo reale dei prestiti diventa proibitivo. Gli investimenti, l’acquisto di case e altri tipi di spese calano, peggiorando la situazione economica.
In questo momento il vero problema che blocca il sistema economico con rischi enormi è lo stock di debito. E in questo senso come spiega Roubini per fronteggiare l’attuale scenario di recessione e deflazione la politica monetaria tradizionale è un’arma spuntata: occorre ideare soluzioni creative a problemi inediti.Le banche non fanno circolare l’enorme liquidità immessa perché non si fidano delle controparti, banche incluse e in questo bisogna intervenire con strumenti nuovi per sbloccare tale situazione altrimenti saranno guai per tutti, anche per gli emittenti sovrani. Infatti è di questi giorni una curiosa polemica sul rischio Argentina per l’Italia innescata dal ministro Sacconi. Tale polemica prontamente sedata dal ministro Tremonti con uno spot per gli acquisti di titoli di stato italiani, pur correttamente denunciando l’alto stock di debito del nostro paese, va spiegata e non liquidata.
Quindi va detto che in una situazione deflativa il forte stock di debito è pericoloso -un debito nominale acquisisce un peso crescente nel tempo- e che le sole società con buon rating (“investment grade”) e gli stessi stati con buon rating riescono a finanziarsi sul mercato. Pertanto per quanto sia possibile approfittare di una situazione deflativa, il risparmio incontra evidenti difficoltà nella sua collocazione al fine di avere una remunerazione e limitare i rischi default.
Ma quali investimenti finanziari fare in caso di scenario di deflazione? Innanzi tutto, facendo tesoro della recente esperienza giapponese, limitare gli investimenti sul mercato azionario tramite lo stock picking ovvero la selezione accurata e rigorosa delle azioni da comprare, e immobiliare; privilegiare titoli a tasso fisso a lunga scadenza (se un titolo trentennale con cedola al 3% vale 100, con i tassi al 3%, potrebbe arrivare a valere fino a 170, con tassi allo 0,5%), facendo attenzione alle capacità di rimborso del creditore.
Un ottimo strumento per cavalcare la deflazione (se ci sarà) e mantenere il proprio stock di liquidità al sicuro sono sicuramente i PCT, i pronti contro termine. I pronti contro termine sono contratti (solitamente della durata di uno, tre, sei mesi, massimo un anno) in cui una banca riceve liquidità contro la vendita di titoli impegnandosi al contempo con il cliente al loro riacquisto a termine e a un prezzo prefissato, che incorpora un rendimento prestabilito.
Questo strumento va però usato con molta attenzione e senza dare per scontato nulla. Per prima cosa bisogna sempre valutare attentamente la situazione patrimoniale di chi propone il PCT, che è solitamente una banca e la solidità patrimoniale dell’emittente il titolo sottostante.
In sintesi quando si stipula un contratto di pronti contro termine superato il fatto che la propria banca è affidabile, nel senso che difficilmente fallirà, bisogna prestare la massima attenzione al titolo che viene posto a base del PCT, che può essere un titolo di Stato o obbligazioni spesso emesse dalla stessa banca (qui c’è conflitto di interessi) presso la quale si fa l’operazione o una sua controllata o collocato dalla stessa banca o una del gruppo, o obbligazioni corporate, cioè emesse da aziende quotate. In tutti questi casi va valutata l’affidabilità ovvero la solidità ovvero la capacità di rimborso dell’emittente il titolo e va verificato se si tratta di un titolo quotato o no.
La prima istruzione è che ci si deve fare specificare per bene dall’operatore della banca o dal consulente qual è il titolo sottostante l’operazione di pronti/termine in base a quanto specificato prima.
La seconda istruzione è pretendere che il titolo venga contestualmente specificato sull’ordine d’acquisto che poi si firma.
La terza istruzione è pretendere sempre titoli quotati e con elevato merito di credito, possibilmente evitando, in questa fase di incertezza i titoli corporate.
Bisogna fare attenzione ai pronti contro termine perché dal lato delle garanzie lo strumento presenta note dolenti perché questi contratti in base alla MIFID non rientrano tra gli investimenti dotati di prospetto. Inoltre il pronti termine non gode delle tutele del Fondo interbancario di garanzia. Insito nel pronto contro termine vi è anche il rischio emittente e il rischio intermediario.
Il rischio intermediario è che se la banca fallisce non ci restituisce i soldi. In questo caso esiste la possibilità di vendere i titoli che la banca ci ha ceduto direttamente sul mercato se i titoli posti come sottostante dell’operazione sono quotati su un mercato regolamentato; ma se abbiamo come sottostante titoli emessi dalla stessa banca fallita abbiamo carta straccia in mano. Una precisazione va fatta sulle obbligazioni bancarie “senior” e “junior”, sorvolo sulle specifiche tecniche relative alle due tipologie di emissioni ma raccomando, nel caso l’operazione va fatta con tale sottostante, di scegliere obbligazioni senior perché più sicure.
Il secondo rischio è il rischio emittente. Ovvero l'emittente delle obbligazioni sulle quali è fatto il PCT fallisce. In questo caso, essendo la banca contrattualmente obbligata a riacquistare i titoli ceduti, ci restituisce i soldi, e si tiene l'obbligazione dell'emittente fallito. Ma anche qui qualche rischio ci sarebbe perché in caso di fallimento dell’emittente la banca potrebbe anche ritenersi sollevata dall'obbligo di restituire quanto a noi dovuto, essendo venute meno le condizioni iniziali di stipula del contratto.
Pasquale Della Torca
BASILEA - Vicini alla ripresa? A sostenerlo, sia pure con molta prudenza, è il presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet. "Ci stiamo avvicinando, per quanto riguarda la crescita, a un punto di svolta - ha detto Trichet a margine della riunione dei banchieri centrali del G10 presso la sede della banca dei regolamenti internazionali - In ogni caso stiamo osservando una frenata della caduta del Pil, e in alcuni casi si vede già una ripresa".
Anzi, secondo Trichet, "ci sono molti segnali incoraggianti, anche se non è il momento di compiacersi". E neanche di stare con le mani in mano: rivolgendosi ai banchieri centrali, il presidente della Bce ha posto l'accento sulla persistente necessità di "strategie d'uscita", anche per evitare che la ripresa dell'economia coincida con l'inflazione.
L'inflazione, infatti, a detta di Trichet, è un rischio più che concreto, considerato l'eccesso di liquidità immesso nel sistema dai governi e dalle autorità monetarie per contrastare la crisi. "E' essenziale - ha ribadito il presidente della Bce - essere pienamente coscienti della necessità di una 'exit strategy', o più in generale di un percorso verso la sostenibilità. E' un elemento essenziale della fiducia ed è stato al centro delle discussioni di oggi".
"Dobbiamo essere certi - ha sottolineato Trichet - di poter garantire la stabilità dei prezzi nel medio e nel lungo termine" ed è per questo che "tutte le banche centrali insistono sulla necessità di una 'exit strategy".
(11 maggio 2009)
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/economia/crisi-32/trichet-g10/trichet-g10.html
superkoala
12-05-2009, 23:25
Eheheh...come prevedevo, inflazione in diminuzione almeno fino al 2010!!!
;)
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/economia/crisi-32/fmi-12mag/fmi-12mag.html
Fmi, ripresa in Europa a metà 2010
Pil italiano nel 2009 a -4,4%
Ma il Fondo avverte: per uscire dal tunnel necessarie nuove misure
NEW YORK - La crisi economica dovrebbe durare in Europa fino a metà 2010. Poi probabilmente inizierà "una graduale ripresa che dovrà essere sostenuta da nuove misure di stimolo, soprattutto nel settore finanziario". La previsione è del Fondo monetario internazionale, nel suo Regional Economic Outlook diffuso oggi a Parigi. Per l'Italia il documento prospetta un pil in calo del 4,4% nel 2009 e dello 0,4% nel 2010; mentre l'inflazione dovrebbe assestarsi allo 0,7% nell'anno in corso e allo 0,6% in quello successivo.
In generale, secondo l'Fmi, lo scenario economico rimane orientato al ribasso perché "se da un lato i consumatori potrebbero riprendere fiducia grazie anche al basso livello di inflazione, dall'altro la continua debolezza della domanda globale potrebbe allungare e aggravare la recessione in atto".
"Le misure prese sino ad ora per contrastare la grave recessione in Europa hanno fornito una buona base per una ripresa graduale - ha dichiarato Marek Belka, direttore del dipartimento europeo del Fondo - ma ora servono nuove azioni, specie nel settore finanziario, per ristabilire la fiducia dei mercati e per accelerare il passo della ripresa". Secondo Belka, queste misure dovrebbero includere un continuo sostegno al credito, ulteriore chiarezza nel riconoscere le perdite del sistema finanziario, la ricapitalizzazione, anche con denaro pubblico, delle istituzioni sane del settore privato, e la rimozione degli asset sofferenti, preferibilmente tramite la costituzione di bad bank gestite da privati ma con supporto e finanziamenti governativi.
Secondo il Fondo, inoltre, serve un maggiore coordinamento tra Paesi. "L'Europa - ha aggiunto Belka - è l'economia di mercato più integrata del mondo eppure le politiche per contrastare la crisi vengono prese a livello nazionale. Senza uno sforzo ben coordinato, né gli sforzi di politica monetaria né quelli di politica fiscale potranno dimostrarsi tanto efficaci quanto potrebbero per assicurare che l'europa torni tanto forte e prospera dopo la crisi come lo era negli anni passati".
(12 maggio 2009)
DvL^Nemo
13-05-2009, 14:14
Usa, vendite al dettaglio in calo dello 0,4% ad aprile
Reuters - 13/05/2009 15:11:59
(Notizia in italiano con dettagli)
WASHINGTON, 13 maggio (Reuters) - Le vendite al dettaglio negli Usa sono scese ad aprile per il secondo mese consecutivo, appesantite dal calo degli acquisti di carburante e di prodotti elettronici.
Il dipartimento per il Commercio ha reso noto che le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,4% dopo il -1,3% di marzo, rivisto da un preliminare -1,2%.
Esclusi i veicoli a motore e componenti, la flessione è pari allo 0,5% contro -1,2% del mese precedente.
Le vendite di veicoli e componenti sono cresciute dello 0,2% dopo il calo del 2% di marzo.
Gli analisti interpellati da Reuters avevano previsto un dato complessivo piatto ad aprile; escludendo il settore automotive, stimavano un incremento dello 0,2%.
Le vendite di benzina sono scese del 2,3% ad aprile dopo il calo del 3,2% del mese precedente. L'elettronica ha segnato un calo del 2,8% dal tonfo del 7,8% registrato a marzo, mentre i materiali da costruzione sono saliti dello 0,3% dopo un -0,8%.
E adesso che i tassi sono fermi a zero voglio vedere che si inventano negli USA per far ripartire i consumi..
DvL^Nemo
14-05-2009, 11:03
Buona lettura :asd:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/05/Bce-bollettino-mensile-marzo.shtml?uuid=151187e2-405e-11de-a314-81acbb5c5d72&DocRulesView=Libero
superkoala
14-05-2009, 14:05
Buona lettura :asd:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/05/Bce-bollettino-mensile-marzo.shtml?uuid=151187e2-405e-11de-a314-81acbb5c5d72&DocRulesView=Libero
Che vuoi che ti dica, è chiaro che chi parla di inflazione cerca solo (inutilmente) di 'spingere' i consumi!!!
:D
Bce, per l'economia dell'Eurozona «incerti segnali di stabilizzazione»
I dati economici più recenti dall'Eurozona e i risultati delle ultime indagini congiunturali «forniscono incerti segnali di stabilizzazione su livelli molto contenuti, dopo un primo trimestre nettamente più negativo delle attese». Lo scrive la Bce nel Bollettino mensile di maggio, aggiungendo che l'inflazione complessiva viene prevista «in ulteriore contrazione» fino a toccare livelli temporaneamente negativi per qualche mese a meta' anno, per poi riprendere a crescere e attestarsi in terreno positivo e sotto il 2% nella media del 2010.
Rimangono invariate, invece, le previsioni a lungo termine: nel 2013 le stime restano ferme all'1,9 per cento. Quando miglioreranno le condizioni macroeconomiche, il Consiglio direttivo della Bce «assicurerà che le misure intraprese e la liquidità erogata possano essere rapidamente riassorbite, al fine di contrastare in modo efficace e tempestivo qualsiasi rischio per la stabilità dei prezzi nel medio-lungo periodo».
L'economia mondiale, inclusa quella dell'area euro, permane in «forte rallentamento, con la prospettiva di un continuo marcato ristagno della domanda sia interna che esterna nel 2009 e di una sua graduale ripresa nel corso del 2010». In effetti gli economisti della Banca centrale europea hanno rivisto al ribasso le stime di crescita dell'Eurozona per il 2009 e il 2010. Le nuove previsioni indicano una contrazione del Pil nell'ordine del 3,4% nel corso del 2009 rispetto al -1,7% precedentemente stimato.
Peggiorano anche le previsioni per il prossimo anno: in ragione di una revisione al ribasso dello 0,4% le nuove stime di crescita per il 2010 indicano ora un aumento dello 0,2% per i prossimi 12 mesi invece del +0,6% stimato ad inizio 2009. Tra le ragioni alla base della revisione, si legge nel bollettino, c'è «un rallentamento generalizzato dell'economia contraddistinto da una debolezza della domanda sia interna che esterna».
Quanto ai tassi dopo il taglio di un ulteriore quarto di punto all'1% deciso giovedì scorso, «l'attuale livello risulta adeguato tenendo conto di tutte le informazioni e le analisi disponibili». Grazie all'insieme delle misure adottate dall'inizio della crisi, da ultimo l'acquisto da parte dell'Eurosistema di obbligazioni garantite in euro emesse nell'area, «la politica monetaria ha fornito un continuo sostegno alle famiglie e alle imprese», sostiene l'Eurotower.
Un sostegno che però non si rifletterà troppo positivamente sul mercato del lavoro: si prevede, infatti, un incremento della disoccupazione - ora all'8,4% - nel 2009 e nel 2010. «Ci si attende in media che il tasso raggiunga il 9,3% nel 2009 (con una revisione al rialzo di 0,6 punti percentuali) per poi aumentare ulteriormente al 10,5% nel 2010 (con una revisione al rialzo di 1,1 punti percentuali».
14 maggio 2009
BASILEA - Vicini alla ripresa? A sostenerlo, sia pure con molta prudenza, è il presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet. "Ci stiamo avvicinando, per quanto riguarda la crescita, a un punto di svolta - ha detto Trichet a margine della riunione dei banchieri centrali del G10 presso la sede della banca dei regolamenti internazionali - In ogni caso stiamo osservando una frenata della caduta del Pil, e in alcuni casi si vede già una ripresa".
Anzi, secondo Trichet, "ci sono molti segnali incoraggianti, anche se non è il momento di compiacersi". E neanche di stare con le mani in mano: rivolgendosi ai banchieri centrali, il presidente della Bce ha posto l'accento sulla persistente necessità di "strategie d'uscita", anche per evitare che la ripresa dell'economia coincida con l'inflazione.
L'inflazione, infatti, a detta di Trichet, è un rischio più che concreto, considerato l'eccesso di liquidità immesso nel sistema dai governi e dalle autorità monetarie per contrastare la crisi. "E' essenziale - ha ribadito il presidente della Bce - essere pienamente coscienti della necessità di una 'exit strategy', o più in generale di un percorso verso la sostenibilità. E' un elemento essenziale della fiducia ed è stato al centro delle discussioni di oggi".
"Dobbiamo essere certi - ha sottolineato Trichet - di poter garantire la stabilità dei prezzi nel medio e nel lungo termine" ed è per questo che "tutte le banche centrali insistono sulla necessità di una 'exit strategy".
(11 maggio 2009)
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/economia/crisi-32/trichet-g10/trichet-g10.html
Segnalo questo articolo perchè è la prima dichiarazione di trichet dall'inizio della crisi in cui parla di rischio inflattivo. Era il primo a dire che non c'erano aspettative di infalzione e infatti ha continuato a tagliare i tassi.
Ora qualcosa è cambiato.
Il documento è interessante anche sotto questo profilo.
PS che si ripartano i consumi non è un male..
DvL^Nemo
14-05-2009, 14:58
Segnalo questo articolo perchè è la prima dichiarazione di trichet dall'inizio della crisi in cui parla di rischio inflattivo. Era il primo a dire che non c'erano aspettative di infalzione e infatti ha continuato a tagliare i tassi.
Ora qualcosa è cambiato.
Il documento è interessante anche sotto questo profilo.
PS che si ripartano i consumi non è un male..
Trichet e' dall'inizio della crisi che dice che e' finita lol :sofico:
Trichet e' dall'inizio della crisi che dice che e' finita lol :sofico:
che la crisi sia finita? non mi risulta. link?
superkoala
14-05-2009, 23:02
Segnalo questo articolo perchè è la prima dichiarazione di trichet dall'inizio della crisi in cui parla di rischio inflattivo. Era il primo a dire che non c'erano aspettative di infalzione e infatti ha continuato a tagliare i tassi.
Ora qualcosa è cambiato.
Il documento è interessante anche sotto questo profilo.
PS che si ripartano i consumi non è un male..
Certo, ma i consumi non sono affatto ripartiti e l'inflazione continua a diminuire... ne riparliamo tra un annetto!!!
;)
Certo, ma i consumi non sono affatto ripartiti e l'inflazione continua a diminuire... ne riparliamo tra un annetto!!!
;)
i segnali ci sono, vedremo mio caro deflazionista..:)
superkoala
14-05-2009, 23:15
i segnali ci sono, vedremo mio caro deflazionista..:)
Certo, sono così forti i segnali che ormai stanno chiudendo tutti...
:O
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/economia/crisi-32/botteghe-cancellate/botteghe-cancellate.html?ref=search
Nei prossimi 5 anni a rischio 62mila negozi e 150mila posti
i consumatori sono cambiati: non agiscono di impulso e confrontano i prezzi
Recessione e supermercati cancellano l'Italia delle botteghe
di BARBARA ARDU'
ROMA - C'è un grande palazzo a Roma dove le saracinesche del piano terra si sono abbassate anni fa e sono ancora giù, mangiate dalla ruggine. È andata via la merceria, il tappezziere, il casalinghi. Resiste un negozio di scarpe, ma da qualche giorno c'è un cartello: liquidazione totale. I due anziani che lo gestiscono non hanno saputo o voluto rinnovarlo. Andranno in pensione. Un'altra saracinesca tirata giù. Negozi morti per sempre, che difficilmente riprenderanno vita. La crisi economica, l'avanzata della grande distribuzione, il reddito degli italiani in discesa perenne, hanno cancellato nel 2008 30mila negozi.
"È la prima volta che si assiste a un saldo negativo - spiega Marco Venturi, presidente della Confesercenti - di solito tanti ne chiudevano, tanti ne riaprivano". E il 2009 sarà peggio: nei premi tre mesi 20mila commercianti hanno chiuso bottega. E se continua di questo passo nel giro di cinque anni si perderebbero 150mila posti di lavoro.
La crisi colpisce tutto il commercio: ristoranti, bar e negozi. Negli ultimi due anni s'è accanita sulle drogherie (-14,1%), sulle mercerie (-11,9) e sui fruttivendoli (-8,2). Crisi e grande distribuzione sono i maggiori imputati della morte delle botteghe. "Discount e ipermercati sono stati i killer della drogheria sotto casa - commenta Giuseppe Roma, direttore generale del Censis - ma non dimentichiamo realtà come Ikea, che ha dato un colpo al negozio di mobili, i megastore di elettronica, che hanno messo in crisi il rivenditore di radio e tv. Un gigantismo che tra l'altro fa soffrire il negoziante, costretto a pagare affitti impossibili per uno spazio in un centro commerciale, e il piccolo imprenditore".
Ma i mall in aperta campagna non sono gli unici imputati. "Il fuoco della crisi non è nella grande distribuzione - spiega Luigi Taranto, direttore generale di Confcommercio - ma nella congiuntura, nei redditi bassi e in un'assenza totale di politiche attive a favore del commercio. La liberalizzazione di Bersani aveva due corollari: aumentare la concorrenza e mettere in atto politiche di sostegno, dai consorzi fidi, alla formazione, ai centri di assistenza per snellire le pratiche burocratiche. Di questo però s'è visto poco o nulla. È rimasta la liberalizzazione, che non vedo tra l'altro così spinta in altri settori".
Una liberalizzazione un po' selvaggia che non piace nemmeno al direttore del Censis. "S'è passati da un eccesso all'altro - spiega Roma - ci sono troppi negozi vicini, senza una logica, mentre sarebbe necessaria una politica urbanistica che faccia "vivere" la bottega, rendendola parte della città. Al contrario vince solo chi è più forte. E va detto che 30mila negozi in meno significano 30mila persone a spasso, ma anche un pezzo di tessuto cittadino che scompare".
L'altro mattone che ha colpito in pieno i commercianti è stata la crisi del credito, con le banche che hanno chiuso i rubinetti. "Molti piccoli imprenditori - sostiene Venturi - si stanno mettendo nelle mani degli usurai: la nostra associazione ha segnalato un aumento del fenomeno". E in ultimo c'è il cliente. È cambiato anche lui. Finita l'abbuffata consumista s'è ritrovato più povero, ma anche più informato. "I consumatori - spiega Roma - non agiscono più d'impulso.
Confrontano merci e prezzi, anche su Internet che non sempre è affidabile, ma c'è". Consumatori più diffidenti e più cauti, che acquistano con la testa e se possono allungano la strada e vanno ai mercatini, tant'è che tra gli ambulanti la crisi è meno sentita. Categoria destinata a crescere (in uno scenario da qui a cinque anni), insieme gli acquisti su Internet e ai negozi non specializzati, tipo bazar. È la bottega a essere in crisi. Aveve l'anima del commerciante non basta più. "Oggi - conclude Roma - è diventato un mestiere molto più difficile e costoso di un tempo".
(11 maggio 2009)
DvL^Nemo
15-05-2009, 08:26
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/05/pil-germania-primo-trimestre-forte-calo.shtml?uuid=e011917a-4118-11de-bcb6-e2592521560f&DocRulesView=Libero
Il Pil tedesco nel I trimestre del 2009 ha registrato una contrazione del 3,8% rispetto al quarto trimestre 2008 (che aveva segnato una flessione del 2,2%). Su base annuale la flessione è del 6,9 per cento. Un risultato peggiore delle stime degli analisti che indicavano un calo del 3,3%. Lo riferisce l'Ufficio federale di statistica di Wiesbaden.
Si tratta del calo peggiore da almeno quasi quarant'anni, da quando cioè, nel 1970 sono iniziate le prime rilevazioni statistiche. È inoltre la prima volta che si registrano quattro contrazioni consecutive del Pil. Il dato del I trimestre è anche peggiore rispetto alle previsioni degli analisti.
DvL^Nemo
15-05-2009, 09:33
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/economia/conti-pubblici-84/pil-primo-trimestre/pil-primo-trimestre.html
Pil primo trimestre -5,9% E' il dato peggiore dal 1980
Se anche nei prossimi periodi non ci fossero variazioni
il calo già acquisito sarebbe comunque del 4,6%, rileva l'Istat
Pil primo trimestre -5,9%
E' il dato peggiore dal 1980
Rispetto ai tre mesi precedenti si registra una diminuzione del 2,4%
Pil primo trimestre -5,9% E' il dato peggiore dal 1980
ROMA - Il Prodotto interno lordo dell'Italia è calato nei primi tre mesi dell'anno del 5,9% rispetto allo stesso trimestre del 2008. Il calo rispetto al trimestre precedente è del 2,4%. Lo rileva l'Istat, che precisa che dati tanto negativi non si registravano dal 1980, cioè dall'inizio della serie storica. Peraltro, quattro trimestri consecutivi di calo non si vedevano dal 1992-1993, quando i cali furono sei, ma di minori entità.
Sulla base degli attuali dati, è del 4,6% il calo della crescita già acquisito per il 2009. In pratica, spiega l'Istat, anche se i prossimi trimestri vedranno una variazione nulla, si registrerà un calo del Pil pari al 4,6%.
(15 maggio 2009)
E parlate di iperinflazione ? PIL a picco=meno consumi...Ora bene o male un po' salgono perche' c'e' stato il taglio dei tassi ma siamo prossimi allo 0, poi voglio vedere..
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/economia/conti-pubblici-84/pil-primo-trimestre/pil-primo-trimestre.html
Pil primo trimestre -5,9% E' il dato peggiore dal 1980
E parlate di iperinflazione ? PIL a picco=meno consumi...Ora bene o male un po' salgono perche' c'e' stato il taglio dei tassi ma siamo prossimi allo 0, poi voglio vedere..
Discesa inflazione finta per Codacons
(Teleborsa) - Roma, 15 mag - Secondo il dato reso noto oggi dall'Istat, l'inflazione nel mese di aprile sarebbe rimasta stabile all'1,2%, confermando il dato di marzo.
Per il Codacons, nonostante il ribasso rispetto alla stima preliminare, il dato definitivo conferma che la discesa dell'inflazione si è già fermata e che nei mesi scorsi sbagliavano tutti quelli che avevano cantato vittoria per il calo parziale dell'inflazione, festeggiando come se il problema dell'aumento dei prezzi fosse stato risolto.
In realtà si tratta di un dato molto preoccupante. Se i prezzi, infatti, non scendono nemmeno a fronte di un calo del Pil del 5,9% su base annua e del 2,4% rispetto al trimestre precedente, ci domandiamo cosa succederà quando finalmente l'economia italiana ricomincerà a marciare e le vendite risaliranno. Lo si legge in una nota del Codacons. Se il Governo non approfitta della crisi per dare una sterzata decisiva all'inflazione, che, lo ricordiamo, anche quando è bassa significa che i prezzi continuano a salire, le famiglie non potranno mai arrivare alla fine del mese.
Preoccupa il Codacons la conferma dell'aumento dei prezzi nel settore più delicato, quello degli alimentari, che ha il record di aumento con + 2,7% (battuto solo dalle bevande alcoliche). Una stangata che, per la sola voce alimentari, significa che su base annua le famiglie italiane spenderanno in media 429 euro in più rispetto al 2008.
Considerando poi anche tutti gli altri aumenti si tratta di una spesa media aggiuntiva di 678 euro, sempre rispetto allo scorso anno.
http://finanza.repubblica.it/News_Dettaglio.aspx?del=20090515&fonte=TLB&codnews=752
superkoala
16-05-2009, 14:46
Discesa inflazione finta per Codacons
(Teleborsa) - Roma, 15 mag - Secondo il dato reso noto oggi dall'Istat, l'inflazione nel mese di aprile sarebbe rimasta stabile all'1,2%, confermando il dato di marzo.
Per il Codacons, nonostante il ribasso rispetto alla stima preliminare, il dato definitivo conferma che la discesa dell'inflazione si è già fermata e che nei mesi scorsi sbagliavano tutti quelli che avevano cantato vittoria per il calo parziale dell'inflazione, festeggiando come se il problema dell'aumento dei prezzi fosse stato risolto.
In realtà si tratta di un dato molto preoccupante. Se i prezzi, infatti, non scendono nemmeno a fronte di un calo del Pil del 5,9% su base annua e del 2,4% rispetto al trimestre precedente, ci domandiamo cosa succederà quando finalmente l'economia italiana ricomincerà a marciare e le vendite risaliranno. Lo si legge in una nota del Codacons. Se il Governo non approfitta della crisi per dare una sterzata decisiva all'inflazione, che, lo ricordiamo, anche quando è bassa significa che i prezzi continuano a salire, le famiglie non potranno mai arrivare alla fine del mese.
Preoccupa il Codacons la conferma dell'aumento dei prezzi nel settore più delicato, quello degli alimentari, che ha il record di aumento con + 2,7% (battuto solo dalle bevande alcoliche). Una stangata che, per la sola voce alimentari, significa che su base annua le famiglie italiane spenderanno in media 429 euro in più rispetto al 2008.
Considerando poi anche tutti gli altri aumenti si tratta di una spesa media aggiuntiva di 678 euro, sempre rispetto allo scorso anno.
http://finanza.repubblica.it/News_Dettaglio.aspx?del=20090515&fonte=TLB&codnews=752
Ahahah... sono perfettamente d'accordo.... il Codacons ha sempre detto che i prezzi devono scendere almeno del 20%... evidentemente sono ancora calati poco ed è per questo che l'inflazione dovrà ancora scendere a lungo (anche per 3 anni)!!!
;)
Forse ti eri perso questo:
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/economia/crisi-consumi/calo-stime/calo-stime.html?ref=search
:read:
Le stime di Confcommercio: meno 0,5 per cento nel 2008 e 2009, meno 0,4 nel 2010
La crisi colpirà prima il settore alimentare, poi sarà il turno dei beni "voluttuari"
Consumi, andrà peggio del previsto "Caleranno per tre anni di fila"
La replica del Codacons: "Preoccupati? Abbassate i prezzi del 20 per cento"
ROMA - I consumi delle famiglie italiane diminuiranno per tre anni consecutivi, segnando un calo dello 0,5% quest'anno, dello 0,5% nel 2009 e dello 0,4% nel 2010. E' la previsione di Confcommercio secondo la quale "non ci saranno dei crolli, ma l'Italia patirà una crisi più lunga"
Secondo le stime dell'associazione dei commercianti per il comparto abbigliamento e calzature la contrazione sarà dello 0,5% quest'anno, dello 0,6% l'anno prossimo e dello 0,8% nel 2010. Per ricreazione, tempo libero e consumi fuori casa la crisi si aggraverà progressivamente con cali nei tre anni dell'ordine dello 0,5%, dell'1,4% e del 2%. Anche considerando i dati sul totale della spesa sul territorio (quelli cioè che considerano non solo la domanda delle famiglie italiane ma anche dei turisti stranieri che spendono nel nostro paese) lo scenario è tutt'altro che positivo: nel 2008 è infatti stimato un calo dello 0,7%, seguito da un -0,5% per l'anno prossimo e da un -0,6% nel 2010.
Nell'anno in corso, secondo l'ufficio studi della Confcommercio, la flessione più marcata si registrerà nel comparto degli alimentari e bevande (-1,2%), seguita dal comparto trasporti, comunicazioni e altro (-0,8%) e dai tre comparti vestiario e calzature, abitazione e durevoli casa, ricreazione, tempo libero e consumi fuori casa, tutti con -0,5% per l'anno in corso. "Gli aspetti più problematici - spiega la Confcommercio - riguardano abbigliamento e calzature, alberghi, bar, ristoranti e spese per il tempo libero. Per questi è possibile che il peggio debba ancora venire".
"La crisi italiana - commenta Confcommercio - non è come le altre; semplicemente perché c'era prima e non ha quindi nulla, o quasi, a che vedere con la congiuntura dei mercati internazionali. Certo, gli eventi di questi mesi enfatizzano le nostre strutturali debolezze, tutte ma proprio tutte italiane". Secondo l'associazione c'è poco da essere ottimisti per il futuro: "quando gli altri ricominceranno a crescere noi continueremo a barcamenarci con le variazioni decimali di prodotto interno lordo e consumi, come accade da 20 anni a questa parte e in particolare dagli anni 2000".
Le elaborazioni della Confcommercio prevedono infatti che, rispetto all'Italia che soffrirà per tre anni il calo dei consumi, Francia e Germania se la caveranno meglio. La prima resisterà con un aumento quest'anno dello 0,9%, l'anno prossimo dello 0,5% e nel 2010 ancora dello 0,9%, mentre in Germania dopo un calo dello 0,5% previsto nel 2008 dovrebbero susseguirsi un +0,2% nel 2009 e un +0,7% nel 2010.
Polemico il commento della Codacons rispetto a questi dati. "Quello che però la Confcommercio non è in grado di spiegare è perché i suoi iscritti, invece di ridurre i prezzi, continuano ad aumentarli, nonostante il calo della domanda da loro stessi evidenziato - è il commento. "Per il Codacons i commercianti, dopo l'allarme lanciato da questo loro studio, dovrebbero coerentemente abbassare i prezzi degli alimentari di almeno il 20%, considerato che dall'introduzione dell'euro ad oggi li hanno raddoppiati, contribuendo a mandare sul lastrico le famiglie italiane. Invitiamo pertanto la Confcommercio ad inviare ai suoi iscritti una circolare per invitarli ad abbassare i prezzi, unico modo per rilanciare i consumi ed evitare la crisi in atto. Inoltre dovrebbe unirsi alla richiesta del Codacons di anticipare i saldi al 15 dicembre, se non vogliono avere un Natale magro".
(19 novembre 2008)
(Teleborsa) - Roma, 22 mag - I rischi di inflazione sono più elevati di quanto molti possano pensare. Questo il commento rilasciato ieri dal Presidente della FED di Philadelphia, Charles Plosser, secondo il quale nel breve termine l'inflazione resta un problema serio. Plosser, dunque, ritiene che la FED dovrà tornare a preoccuparsi presto delle questioni dei prezzi, certamente prima dell'anno venturo.
superkoala
25-05-2009, 18:26
(Teleborsa) - Roma, 22 mag - I rischi di inflazione sono più elevati di quanto molti possano pensare. Questo il commento rilasciato ieri dal Presidente della FED di Philadelphia, Charles Plosser, secondo il quale nel breve termine l'inflazione resta un problema serio. Plosser, dunque, ritiene che la FED dovrà tornare a preoccuparsi presto delle questioni dei prezzi, certamente prima dell'anno venturo.
Certo che è un problema serio... e siccome si può avere ripresa solo con la stabilità dei prezzi, possiamo stare tranquilli per almeno qualche anno!!!
;)
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/economia/crisi-33/trichet-g30/trichet-g30.html
ll presidente della Bce alla riunione del G30 a Roma, in Banca d'Italia
"C'è un progressivo rallentamento della caduta dell'attività economica"
Trichet: "Ripresa solo nel 2010. Cruciale la stabilità dei prezzi"
ROMA - La caduta dell'economia sta rallentando, ma questo non significa che la crisi sia terminata. Lo ha ribadito il presidente della Banca Centrale Europea Jean Claude Trichet, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Roma al termine della riunione del gruppo del G30 in Banca d'Italia.
"Siamo in una situazione in cui registriamo un progressivo rallentamento della caduta del pil nei paesi industrializzati", ha ripetuto Trichet. I numeri restano negativi anche se probabilmente "vedremo cifre più contenute" dopo la contrazione del primo trimestre.
"C'è un progressivo rallentamento nella caduta dell'attività economica - ha rimarcato il numero uno dell'istituto di Francoforte - tuttavia il trend è ancora negativo, i numeri positivi si vedranno solo l'anno prossimo. Non dico nulla di nuovo".
In questo momento, ha aggiunto il presidente della Bce, la stabilità dei prezzi è fondamentale per la fiducia nel riattivare l'economia. E questo rimane l'obiettivo principale di Francoforte della Banca: "Le banche centrali esistono per assicurare la stabilità dei prezzi che è un elemento cruciale per la fiducia". Inoltre nel medio-lungo termine la stabilità dei prezzi ha fornito un decisivo supporto per la crescita economica.
(23 maggio 2009)
dave4mame
25-05-2009, 19:33
a priori non si può dire nulla.
storicamente c'è stata inflazione a 3 cifre (o 4?) in periodo di stagnazione.
se, quando dovesse esserci ripresa la BCE non manovrerà con rapidità ed efficienza sui tassi tenendoli troppo a lungo ai livelli attuali l'inflazione partirà a razzo.
di fatto, ora come ora, IMHO potrebbe accadere di tutto...
e la stabilità dei prezzi e come la fidanzata ricca, intelligente e porca.
un conto è desiderarla; un altro è averla...
superkoala
25-05-2009, 20:46
a priori non si può dire nulla.
storicamente c'è stata inflazione a 3 cifre (o 4?) in periodo di stagnazione.
se, quando dovesse esserci ripresa la BCE non manovrerà con rapidità ed efficienza sui tassi tenendoli troppo a lungo ai livelli attuali l'inflazione partirà a razzo.
di fatto, ora come ora, IMHO potrebbe accadere di tutto...
e la stabilità dei prezzi e come la fidanzata ricca, intelligente e porca.
un conto è desiderarla; un altro è averla...
Beh, se si arriva alla stagflazione, vedrai che ripresa ci sarà!!!
:rolleyes:
Se, poi, vogliamo un decennio di recessione...
:mbe:
Beh, se si arriva alla stagflazione, vedrai che ripresa ci sarà!!!
:rolleyes:
Se, poi, vogliamo un decennio di recessione...
:mbe:
stagflazione di solito si puo verificare quando c'è un aumento generale dei costi di produzione... ad esempio il petrolio l'ha causata negli anni 70.
non credo ci troviamo in questa situazione...
secondo me questa crisi è figlia della drastica riduzione dei tassi di interesse avvenuta nella precedente crisi di inizio secolo in cui la fed passò dal 6-7% all' 1% (una riduzione storica), aprendo la strada la strada a finanziamenti e prestiti (ovviamente a tasso variabile visto che le banche devono sempre consigliare cio che fa comodo loro ) facili per poi richiuderla alzando il tasso dopo qualche anno e creando insolvenze.
questa volta i tassi sono ancora piu giu, spero si riesca a gestire il mondo dei prestiti in modo migliore e a rialzare il tasso in tempi ragionevoli...
Crisi: Onado, il rischio di inflazione esiste (Sky Tg24)
MILANO (MF-DJ)--"Il rischio di inflazione sicuramente esiste. Abbiamo un'enorme quantita' di liquidita' immessa nel mercato per salvare le banche e un eccesso di debiti".
Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky Tg24 Economia Marco Onado, economista della Bocconi di Milano, aggiungendo che "i venti di ottimismo" sulla ripresa "derivano dal fatto che c'e' un rafforzamento della fiducia" ma "siamo ancora in una situazione in cui e' troppo presto per cantar vittoria".
Il professor Vaciago, economista dell'universita' Cattolica di Milano, ha invece sottolineato che "la ripresa e' un fenomeno ciclico macroeconomico e io la prevedo gia' nel 3* trimestre del 2009. I paesi Emergenti si riprenderanno prima, mentre per l'Europa il problema e' la crescita".
Vaciago ha concluso dicendo che "i Paesi emergenti devono aiutarci a crescere" dal momento che "usciremo dalla crisi con una montagna di debiti che passeranno ai nostri figli che si ritroveranno in un mondo piu' povero". red/em
(END) Dow Jones Newswires
May 26, 2009 13:15 ET (17:15 GMT)
Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl.
superkoala
27-05-2009, 23:54
Crisi: Onado, il rischio di inflazione esiste (Sky Tg24)
MILANO (MF-DJ)--"Il rischio di inflazione sicuramente esiste. Abbiamo un'enorme quantita' di liquidita' immessa nel mercato per salvare le banche e un eccesso di debiti".
Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky Tg24 Economia Marco Onado, economista della Bocconi di Milano, aggiungendo che "i venti di ottimismo" sulla ripresa "derivano dal fatto che c'e' un rafforzamento della fiducia" ma "siamo ancora in una situazione in cui e' troppo presto per cantar vittoria".
Il professor Vaciago, economista dell'universita' Cattolica di Milano, ha invece sottolineato che "la ripresa e' un fenomeno ciclico macroeconomico e io la prevedo gia' nel 3* trimestre del 2009. I paesi Emergenti si riprenderanno prima, mentre per l'Europa il problema e' la crescita".
Vaciago ha concluso dicendo che "i Paesi emergenti devono aiutarci a crescere" dal momento che "usciremo dalla crisi con una montagna di debiti che passeranno ai nostri figli che si ritroveranno in un mondo piu' povero". red/em
(END) Dow Jones Newswires
May 26, 2009 13:15 ET (17:15 GMT)
Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl.
Ahahah... anche il rischio di uscire per strada e beccarsi un vaso che cade in testa esiste!!!
:D
In Germania, comunque, sono già più avanti di noi... lo saprà Onado???
:read:
http://www.asca.it/news-GERMANIA__A_MAGGIO_NUOVO_CROLLO_DELL_INFLAZIONE__PREZZI_VERSO_ZERO-833818-ORA-.html
27-05-09
GERMANIA: A MAGGIO NUOVO CROLLO DELL'INFLAZIONE. PREZZI VERSO ZERO
(ASCA) - Roma, 27 mag - A maggio inflazione fredda in Germania.
I dati dei lander, che fin qui hanno diffuso i dati, evidenziano una nuova frenata dei prezzi al consumo.
Nel Nord-Reno Westfalia -0,1% mensile, +0,1% annuale, Baden-Wuertemberg -0,1% su mese, 0% su mese, Assia 0% su mese, -0,4% su anno, Brandenburgo +0,1% su mese, -0,1% su anno, Sassonia +0,1% su mese, +0,2% su anno, Baviera -0,1% su mese, +0,3% su anno.
Le previsioni degli economisti sull'inflazione di maggio in Germania indicano +0,1% su base mensile, +0,2% su base annua. Lo scorso mese di aprile i valori erano stati 0% su base mensile +0,7% su base annuale.
Probabile che, alla luce dei dati fin qui usciti dai Laender, l'inflazione di maggio risulti inferiori alle attese.
Ci si chiede se prezzi al consumo negativi anticipino l'arrivo della deflazione. Finora, la Bce ha escluso questo scenario e prefigurato sona una fase temporanea di disinflazione.
Black Dawn
28-05-2009, 09:11
Fà piacere vedere come l'utente edo4444 riceva sonore bastonate anche in questo thread. :asd:
Black Dawn
28-05-2009, 09:13
questa volta i tassi sono ancora piu giu, spero si riesca a gestire il mondo dei prestiti in modo migliore e a rialzare il tasso in tempi ragionevoli...
Quasi ti invidio :asd: il tuo ottimismo nei confronti del sistema bancario è quasi metafisico. :asd:
DvL^Nemo
28-05-2009, 12:20
C'e' poco da fare, se i consumi non aumentano l'inflazione non puo' che restare bassa.. E visto ch il PIL e' in picchiata vorrei proprio vedere come ci sara' iperinflazione senza avere un correlato aumento di produttivita'..
marchigiano
28-05-2009, 13:33
C'e' poco da fare, se i consumi non aumentano l'inflazione non puo' che restare bassa..
l'hai studiato su topolino?
http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-707397/inflazione-riepilogo-capoluoghi/
questo è il primo articolo che mi capita per le mani, considerando poi che l'inflazione reale è ben più elevata di quella istat, vedo se riesco a trovare qualche tabella
http://www.vostrisoldi.it/articolo/inflazione-quella-a-tavola-viaggia-a-velocita-piu-che-doppia/14015/
eccone uno tanto per dire, che impatta sulla gente comune, che non gliene frega una mazza se l'iphone cala di prezzo abbassando la media dell'inflazione
Fà piacere vedere come l'utente edo4444 riceva sonore bastonate anche in questo thread. :asd:
Almeno io ho le mie idee,le porto avanti anche in mezzo alle critiche. I documenti che posto sono sulla mia stessa linea di pensiero quindi non sono l'unico scemo come vuoi far credere. La cosa importante è avere idee proprie, non da copia incolla come si vede spesso. Poi non capisco come tu te ne possa uscire con queste esternazioni assolutamente gratuite. Sei ancora offeso xke ho detto che marco saba è un militante di estrema destra che non capisce molto di economia? Non credevo fosse un tuo idolo. Se l'avessi saputo mi sarei comportato di conseguenza.
E cmq il mercato lancia segnali che indicano un aumento dell'inflazione in vista, io li commento in un modo altri in altro come è normale che sia. Tu invece porti semplicente avanti la polemica su marco saba. Fai come vuoi, anzi continua così! Non mi fa ne caldo ne freddo..
DvL^Nemo
28-05-2009, 13:49
l'hai studiato su topolino?
http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-707397/inflazione-riepilogo-capoluoghi/
questo è il primo articolo che mi capita per le mani, considerando poi che l'inflazione reale è ben più elevata di quella istat, vedo se riesco a trovare qualche tabella
http://www.vostrisoldi.it/articolo/inflazione-quella-a-tavola-viaggia-a-velocita-piu-che-doppia/14015/
eccone uno tanto per dire, che impatta sulla gente comune, che non gliene frega una mazza se l'iphone cala di prezzo abbassando la media dell'inflazione
Stai facendo un po' troppa confusione.. Si parla di inflazione e non di inflazione di soli bene di prima necessita' per i quali la domanda comunque non puo' diminuire oltre una certa soglia.. Comunque come ti e' stato gia' dimostrato in Germania e Spagna la deflazione e' arrivata..
superkoala
28-05-2009, 14:21
l'hai studiato su topolino?
http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-707397/inflazione-riepilogo-capoluoghi/
questo è il primo articolo che mi capita per le mani, considerando poi che l'inflazione reale è ben più elevata di quella istat, vedo se riesco a trovare qualche tabella
http://www.vostrisoldi.it/articolo/inflazione-quella-a-tavola-viaggia-a-velocita-piu-che-doppia/14015/
eccone uno tanto per dire, che impatta sulla gente comune, che non gliene frega una mazza se l'iphone cala di prezzo abbassando la media dell'inflazione
Guarda che stai dicendo proprio quello che diciamo noi...
;)
Nell'articolo che hai postato (www.vostrisoldi.it) si dice che i prezzi sono ancora troppo alti e quindi, con il calo dei consumi, DOVRANNO ULTERIORMENTE DIMINUIRE (l'opposto dell'iperinflazione)!!!
:D
marchigiano
28-05-2009, 14:24
http://translate.google.it/translate?u=http%3A%2F%2Fwww.finanzinform.de%2Fwirtschaftsnews%2F2676%2FUPDATE%3A-Inflation-in-Deutschland-so-niedrig-wie-zuletzt-1987.html&sl=de&tl=it&hl=it&ie=UTF-8
http://translate.google.it/translate?u=http%3A%2F%2Fwww.handelsblatt.com%2Fpolitik%2Fkonjunktur-nachrichten%2Fdeutsche-verbraucherpreise-stabil-wie-lange-nicht%3B2232457&sl=de&tl=it&hl=it&ie=UTF-8
superkoala
29-05-2009, 10:41
Alla faccia... dell'iperinflazione!!!!
:D
http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/economia/inflaistat-6/inflazione-zero/inflazione-zero.html
:read:
Crollano i prezzi: in Europa allo 0%
In Italia inflazione ai minimi dal '68
Inflazione ai minimi da oltre 30 anni a maggio in Italia mentre in Europa l'indice arriva addirittura a 0%. Preoccupa l'ansdamento dei prezzi, nuovo segnale di calo di consumi per la crisi economica.
In base ai dati preliminari diffusi dall'Istat, l'indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% rispetto al mese precedente portando il dato tendenziale annuo dal +1,2% di aprile a +0,9%.
Gli aumenti congiunturali più significativi dell'indice per l'intera collettività si sono verificati per i capitoli comunicazioni (più 0,9 per cento), trasporti (più 0,6 per cento) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 0,3 per cento); una variazione nulla si è registrata nel capitolo istruzione. Una variazione negativa si è verificata nel capitolo ricreazione, spettacoli e cultura (meno 0,3 per cento).
Nuovo crollo si è registrato nell'Eurozona a maggio. I prezzi al consumo sono rimasti fermi rispetto al mese precedente, secondo la prima stima pubblicata oggi da Eurostat. Nel mese di aprile l'inflazione era allo 0,6%.
(29 maggio 2009)
marchigiano
29-05-2009, 12:43
titolone "inflazione ZERO"
poi vai a leggere +0.2 mensile che portata in annuale è 2.4%
ad aprile era stata +0.3%
per alcuni evidentemente la matematica è un opinione
superkoala
29-05-2009, 13:26
titolone "inflazione ZERO"
poi vai a leggere +0.2 mensile che portata in annuale è 2.4%
ad aprile era stata +0.3%
per alcuni evidentemente la matematica è un opinione
Scusa, ma sai leggere???
:confused:
C'è scritto: "in Europa allo 0%"!!!
:rolleyes:
Tra l'altro, è chiaro che si tratta di una media....
;)
marchigiano
29-05-2009, 21:47
si ho letto ma a parte che se l'inflazione è zero i prezzi al massimo sono stabili, non crollano
inoltre ripeto che non ho capito come fanno i conti perchè 0.1 di quà 0.2 di la ma poi le somme non portano... mah
invece di fare i titoloni secondo me sarebbe meglio fare l'indice analitico dei beni principali almeno
tipo alimenti, energia, trasporti, edilizia, sanità ecc... le rare volte che mettono le tabelle dei beni si vedono aumenti da paura, ma poi la somma di questi aumenti stranamente è ZERO :mbe:
superkoala
29-05-2009, 23:46
si ho letto ma a parte che se l'inflazione è zero i prezzi al massimo sono stabili, non crollano
inoltre ripeto che non ho capito come fanno i conti perchè 0.1 di quà 0.2 di la ma poi le somme non portano... mah
invece di fare i titoloni secondo me sarebbe meglio fare l'indice analitico dei beni principali almeno
tipo alimenti, energia, trasporti, edilizia, sanità ecc... le rare volte che mettono le tabelle dei beni si vedono aumenti da paura, ma poi la somma di questi aumenti stranamente è ZERO :mbe:
I valori di cui parli si riferiscono all'Italia (la somma è 0.2), mentre la somma dei valori di tutti i paesi europei è pari a zero!!!
;)
I valori di cui parli si riferiscono all'Italia (la somma è 0.2), mentre la somma dei valori di tutti i paesi europei è pari a zero!!!
;)
Si ma caro mio i dati bisogna saperli leggere.
Il dato 0.0% STIMATO, vedremo il 16 giugno per il dato ufficiale, non significa nulla se non si analizza le sue componenti.
Guardiamo al comparto che da inizio crisi ha spinto in giu l'inflazione? mi sai dire quale sia?
Te lo dico io, i TRASPORTI. Bene tutto il resto eccetto le comunicazioni, ma che hanno nu peso molto basso, sono aumentati. I trasporti pesano per 0.6 punti percentuali per l'ultimo dato disponibile di Aprile (fatti un po le somme). Per i trasporti pesa molto il prezzo del petrolio giusto? allora guardiamo il suo andamento.
Il petrolio continua a scendere? :nono: ora è a 65 dolalri.
http://www.oil-price.net/1y_small.gif
E i nostri amici dicono:L’OPEC, Organization Of Tthe Petroleum Exporting Countries, di cui fanno parte numerosi paesi medio orientali esportatori di petrolio oltre che a paesi africani e sudamericani, ha dichiarato che entro l’anno il petrolio verrà portato a 75-80 $ al barile.
ciao.
superkoala
30-05-2009, 14:09
Si ma caro mio i dati bisogna saperli leggere.
Il dato 0.0% STIMATO, vedremo il 16 giugno per il dato ufficiale, non significa nulla se non si analizza le sue componenti.
Mi dispiace, che ti piaccia o no è così (anche se il finale fosse 0.1%)!!!
:asd:
Oggi ho comprato 500 gr. di pasta di marca a 39 cent. (se vuoi ti linko puro il volantino)... è da 2 anni che non c'erano prezzi così!!!
:)
P.S. Che, poi, debbano ancora diminuire - come dice il Codacons - non ci piove!!!
:D
Mi dispiace, che ti piaccia o no è così (anche se il finale fosse 0.1%)!!!
:asd:
Oggi ho comprato 500 gr. di pasta di marca a 39 cent. (se vuoi ti linko puro il volantino)... è da 2 anni che non c'erano prezzi così!!!
:)
P.S. Che, poi, debbano ancora diminuire - come dice il Codacons - non ci piove!!!
:D
Bene mi fa piacere che le analisi economiche si basino sui volantini della pasta. Non lo sapevo.
Io mi baso sui dati ufficiali.. e ripeto, il dato in se non conta nulla se non lo si analizza nel dettaglio. E il dettaglio non è il volantino del supermercato..
Poi non capisci e non capite che non si parla di quello che succede oggi, si discute su quello che accadrà domani.
Sempre aproposito di "saper leggere i numeri"...:read:
Bruxelles: Da agosto tornerà a crescere nell'Eurozona
Al momento pesa confronto con impennata prezzi dell'anno scorso
Bruxelles, 29 mag. (Apcom) - L'inflazione nella zona euro - scesa allo zero per cento annuo a maggio secondo le stime odierne di Eurostat - tornerà a salire a partire dal mese di agosto. E' quanto ha sostenuto Amelia Torres, portavoce del commissario Ue agli Affari economici Joaquin Almunia, sottolineando che sui dati attuali influisce il confronto con la situazione di dodici mesi fa, quando i prezzi alimentari e del petrolio erano saliti alle stelle. "Questo effetto dovrebbe invertirsi intorno ad agosto", quando "torneremo a vedere livelli più alti di inflazione", ha riferito Torres. La portavoce ha ricordato che Almunia aveva già avvertito che l'inflazione sarebbe scesa "nel secondo e nel terzo trimestre di quest'anno", fino a toccare il segno negativo in alcuni Stati membri. Ma si tratta di un effetto "temporaneo" che verrà cancellato nei prossimi mesi, ha insistito Torres, sottolineando che nel frattempo la frenata dei prezzi è "un toccasana" per le famiglie, vista l'attuale congiuntura di crisi. Secondo le ultime previsioni economiche di Bruxelles, l'inflazione nell'eurozona si attesterà allo 0,4% nel 2009 e all'1,2% nel 2010. Torres ha schivato le domande sulla possibilità di un'ulteriore taglio dei tassi d'interesse da parte della Banca centrale europea (Bce), visto che i prezzi sono così 'freddi'. "Non commentiamo mai la politica monetaria", ha tagliato corto.
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=737666
superkoala
30-05-2009, 18:45
Bene mi fa piacere che le analisi economiche si basino sui volantini della pasta. Non lo sapevo.
Beh, magari così ti rendi conto che non si tratta solo dei trasporti...
:D
Poi non capisci e non capite che non si parla di quello che succede oggi, si discute su quello che accadrà domani.
Certo, ma è da mesi che stai parlando di quello che accadrà domani...
:asd:
E, intanto, fino al 2010 inflazione e consumi rimarranno al palo...
;)
Beh, magari così ti rendi conto che non si tratta solo dei trasporti...
:D
Certo, ma è da mesi che stai parlando di quello che accadrà domani...
:asd:
E, intanto, fino al 2010 inflazione e consumi rimarranno al palo...
;)
Domani?
Eh vabbè.. c'è chi ha fatto un 3d sul crollo nel 2006..
Cmq vedremo, l'USA anticiperà sicuramente l'europa per via di inflazione. Staremo a vedere, certo le analisi fatte sui volantini trovano il tempo che trovano.
E cmq visto che tutti o quasi parlano di exit strategy vorrà dire che qualcosa sarà da fare per contrastare la spinta inflattiva no?
Intanto guardati questo:
http://www.lavoce.info/binary/la_voce/articoli/ascari.1239974214.jpg
e questo:
http://www.lavoce.info/binary/la_voce/articoli/ascari2.1239975059.jpg
Come gia detto il problema è appunto l'exit strategy. Come ma soprattutto quando farla è il punto centrale. Se no inflazione sia. O meglio se si aspetta troppo inflazione sia, se lo si fa troppo presto non si riuscirebbe uscire dalla crisi.
Quindi non è un problema del se ci sarà forte inflazione, ma è sul come fare per impedirlo.
superkoala
31-05-2009, 14:00
Staremo a vedere, certo le analisi fatte sui volantini trovano il tempo che trovano.
E' inutile che ti 'attacchi' ai volantini, i link non li hai visti?
:asd:
Quindi non è un problema del se ci sarà forte inflazione, ma è sul come fare per impedirlo.
Bene, vedo che alla fine ti sei risposto da solo:
se da mesi sto dicendo che l'Europa non si può permettere alcuna iperinflazione, è chiaro che si farà in modo di evitarla e quindi non ci sarà alcuna iperinflazione!!!
;)
P.S. A proposito, se il problema non è se ci sarà, ti consiglio di cambiare il titolo, dato che non ci sarà!!!
:D
E' inutile che ti 'attacchi' ai volantini, i link non li hai visti?
:asd:
Bene, vedo che alla fine ti sei risposto da solo:
se da mesi sto dicendo che l'Europa non si può permettere alcuna iperinflazione, è chiaro che si farà in modo di evitarla e quindi non ci sarà alcuna iperinflazione!!!
;)
P.S. A proposito, se il problema non è se ci sarà, ti consiglio di cambiare il titolo, dato che non ci sarà!!!
:D
Superkoala, non ho mai preteso che capissi veramente il problema.
Se a te basta che il solo fatto che l'Europa non si possa permettere molta inflazione sia un deterrente sufficiente non ho altro da dire.
E' una cosa che non possiamo permetterci, quindi non accadrà mai. Già..:doh:
L'argomentazione è in linea con i tuoi profondi principi econometrici di parsimonia. Aggiungerei un nuovo principio complicatissimo e profondissimo che richiede anni per la sola comprensione ma che hai fatto tuo in modo assoluto. La banalizzazione delle argomentazioni, sei uno specialista affermato a livelli notevoli.
Ma l'Europa si puo permettere una forte crescita della disoccupazione invece?
Oppure si puo permettere un abbassamento del pil cosi forte?
Si puo permettere una tale dipendenza dal petrolio?
Si puo permettere un dollaro troppo debole?
Si puo permettere una produttività del lavoro cosi bassa?
Oppure si puo permettere di non riuscire a regolare il valore dell'euro con le altre valute?
La lista è lunga, non vado oltre. A tutte le domande la risposta è: NO non puo permetterselo, ma non ci sono strumenti nel breve/medio per evitarlo. Se no saremmo nel paese delle meraviglie.
superkoala
01-06-2009, 13:05
Superkoala, non ho mai preteso che capissi veramente il problema.
Se a te basta che il solo fatto che l'Europa non si possa permettere molta inflazione sia un deterrente sufficiente non ho altro da dire.
E' una cosa che non possiamo permetterci, quindi non accadrà mai. Già..:doh:
E' inutile, sei irrecuperabile... come al solito tralasci il passo più importante:
"l'Europa non si può permettere alcuna iperinflazione, è chiaro che si farà in modo di evitarla..."!!!
:read:
Se, poi, vuoi fare una discussione su come evitare l'iperinflazione è un'altra cosa; questa è dedicata al quesito se ci sarà o no e quindi ho risposto di conseguenza!!!
;)
Black Dawn
02-06-2009, 10:55
:asd:
Caro SuperKoala, come mai questa gentile signora ha fatto queste affermazioni secondo te?
Bce piegata a pressione internazionale su covered bond - Merkel
martedì 2 giugno 2009 12:10
BERLINO, 2 giugno (Reuters) - Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha espresso scetticismo sulla risposta fornita da alcune banche centrali alla crisi finanziaria e ha chiesto un ritorno alla "ragione" nella politica monetaria, esprimendo anche una critica diretta alla condotta della Bce.
"Guardo con grande scetticismo l'ampiezza dei poteri della Fed e il fatto che la Banca d'Inghilterra abbia fatto piccoli passi da sola", ha detto la Merkel.
"La Bce inoltre si è, in una certa misura, piegata alla pressione internazionale con l'acquisto di covered bond".
"Insieme dobbiamo tornare a politiche delle banche centrali indipendenti e a politiche ragionevoli", ha aggiunto.
superkoala
03-06-2009, 18:26
Caro SuperKoala, come mai questa gentile signora ha fatto queste affermazioni secondo te?
Ancora???? Ahahah... ma lo vuoi capire o no che il problema è come evitare la deflazione?
:D
Altro che iperinflazione...
:rolleyes:
http://dalleconomiallapolitica.blogspot.com/2009/05/se-leuropa-va-in-deflazione.html
sabato 30 maggio 2009
Se l'Europa va in Deflazione...
Come il Governatore Mario Draghi ha riportato nelle considerazioni finali della Banca d'Italia "la probabilità di una deflazione (...) appare oggi modesta, anche perché le aspettative d’inflazione a medio e a lungo termine si mantengono vicine al 2 per cento. Tuttavia, il rischio che permane sull’evoluzione della congiuntura richiede, per la sua gravità, che si continui a sostenere l’economia con decisione e con tutti gli strumenti a disposizione". Insomma, è un segnale tranquillizzante, ma neanche troppo.
Il periodo non è dei migliori, anche se i media interpretando male i dati e zelanti per un tenue mancato peggioramento parlano attivamente di "uscita dalla crisi". Non voglio fare il millenarista urlando il classico "memento mori" ad indicare un necessario peggioramento della crisi, però il sistema per ora non è cambiato. E la crisi non è finita.
"Tanto odiata e tanto benvenuta inflazione" potrebbe sembrare il mantra della Banca Centrale Europea, che da Francoforte si propaga nel resto d'Europa. In questo momento la tanto combattuta inflazione sarebbe un bene economico, perché? In sostanza significherebbe aspettative di crescita (indicatore molto generale), ma soprattutto un'inflazione negativa (cioè un abbassamento del livello generale dei prezzi) limerebbe i margini delle imprese che di fronte ad un calo della domanda e dei prezzi di riferimento in caduta, rimanderebbero il ciclo degli investimenti, aggravando questo circolo di virtuoso di "meno spendi, meno investo, meno spendo..." e così via. Ci sono chiaramente altri pericoli relativamente ai tassi d'interesse reali, che pur essendo zero (in termini nominali, cioè i tassi BCE o FED) diverrebbero positivi quando considerati al netto dell'inflazione e quindi parteciperebbero in maniera formidabile a questo circolo vizioso restringendo implicitamente l'accesso al credito per via dei margini.
L'inflazione dell'Eurozona è al minimo storico comparabile dal 1991, e le prospettive per il breve termine a cui Draghi non ha fatto riferimento sono negative, a causa di un'ulteriore caduta del reddito (guidata largamente dal calo dei consumi americani) ed un calo ulteriore dei prezzi del petrolio (previsto).
Secondo Eurostat il tasso annuale d'inflazione dei 16 stati dell'Euro è diminuito dallo 0.6% di Aprile allo 0% di Maggio (questo è il link al documento, molto interessante). Le previsioni sono di ingresso tecnico in deflazione da Giugno (con un tasso d'inflazione negativo), rendendo più complessa l'attività di superamento della crisi messa in pratica dall'autorità monetaria europea (c'è da registrare che già ad oggi Germania e Spagna sono in deflazione).
La paura principale, che si sussurra solamente ma non si pronuncia, è l'esplosione di una deflazione generalizzata che renda ancora più dura la fuoriuscita dalla crisi. Jean-Claude Trichet all'inizio di questo mese, in uno dei tradizionali incontri con la stampa, aveva avvertito che l'inflazione sarebbe potuta essere negativa per "qualche mese", attribuendo questo calo passeggero all'effetto benefico dello sgonfiamento della bolletta petrolifera e delle altre materie prime... riportando infine che l'inflazione prevista resta "in linea con i nostri obiettivi, bassa ma vicina al 2%".
Dietro questo specchio necessariamente ottimistico giacciono alcuni problemi. Il primo è della "sovrapproduzione", ovvero della necessità di ri-allocamento dei prezzi relativi. Infatti la severa contrazione dei consumi e degli investimenti di questi mesi, ha portato una formidabile capacità produttiva inutilizzata che determina chiaramente una spinta verso il basso sui prezzi.
Vari sono gli indicatori di "paura", dagli indici di "confidenza" del business (che a me personalmente non fanno impazzire), al più rilevante tasso annuale di crescita dei mutui e credito al consumo, che nell'Unione Monetaria Europea è per la prima volta dal 1999 andato in negativo. Le famiglie rientrano dai mutui (abbassando i consumi) per paura, le banche ritirano i prestiti, e giustamente la gente non spende perché non sa come va a finire.
Soluzioni alla dinamica deflativa? Le politiche espansive monetarie non funzionano, in quanto ci troviamo in un classico caso di trappola della liquidità... allora servirebbero politiche fiscali espansive, come Investimenti pubblici o Spesa pubblica (o abbassamento delle tasse che potrebbe però aumentare i risparmi senza agire sulla domanda)... in qualunque caso, la crescita dei deficit fiscali degli Stati e la quantità di nuovi titoli di debito pubblico emessi sta già facendo parlare del prossimo mercato instabile: quello dei debiti degli Stati. Come sempre, sarebbe positivo avere delle Istituzioni Europee con vera capacità di spesa e possibilità di politica attiva... Europa, aspettando Godot.
marchigiano
03-06-2009, 19:50
...ed un calo ulteriore dei prezzi del petrolio...
solo questa frase mi fa capire che l'autore non capisce una mazza di economia quindi probabilmente accadrà il contrario di quello che dice
a parte che secondo me guardare il dato finale non serve a niente, perchè ci sono in paniere beni assolutamente ridicoli tipo la crema pasticciera, le chiavette usb, i decoder sky ecc... cioè roba superflua a cui viene dato un peso notevole
attualmente fare i confronti con lo stesso mese del 2008 porta ovviamente a dati molto bassi perchè un anno fa il petrolio era in piena bolla speculativa al rialzo, dato che già verso novembre 2008 il petrolio era calato notevolmete, che dati inflazionistici verranno fuori questo autunno? in pratica facciamo i belli oggi ma ripagheremo tutto con gli interessi a novembre
chissà poi le risate che ci faremo a febbraio 2010, quando dovremo confrontare i prezzi con febbraio 2009...
Super xkè non rispondi alla domanda?
La domanda è:
Caro SuperKoala, come mai questa gentile signora ha fatto queste affermazioni secondo te?
Che mi frega l'ennesimo articolo che dice che siamo un deflazione?
Commentami i discorsi della Merkel per favore. Per fortuna non esistono articoli credo sulle sue parole, quindi spero di sentire un po la tua idea.
solo questa frase mi fa capire che l'autore non capisce una mazza di economia quindi probabilmente accadrà il contrario di quello che dice
a parte che secondo me guardare il dato finale non serve a niente, perchè ci sono in paniere beni assolutamente ridicoli tipo la crema pasticciera, le chiavette usb, i decoder sky ecc... cioè roba superflua a cui viene dato un peso notevole
attualmente fare i confronti con lo stesso mese del 2008 porta ovviamente a dati molto bassi perchè un anno fa il petrolio era in piena bolla speculativa al rialzo, dato che già verso novembre 2008 il petrolio era calato notevolmete, che dati inflazionistici verranno fuori questo autunno? in pratica facciamo i belli oggi ma ripagheremo tutto con gli interessi a novembre
chissà poi le risate che ci faremo a febbraio 2010, quando dovremo confrontare i prezzi con febbraio 2009...
Ma certo, questo vuol dire saper leggere i numeri e leggere gli articoli.
Poi non capiscono che la deflazione (che non è enanche vero) è spinta dai trasporti. Contano 0,6 punti percentuali sul totale dell'indice, sono la voce più importante.
Ma loro guardano solo gli aritcoli che dicono che siamo in deflazione.
Non guardano neanche i bilanci della fed e le misure non convenzionali che ha adottato la BCE.
Non ce lo possiamo permettere!!! quindi non puo avvenire!!!! :D
superkoala
03-06-2009, 21:11
Super xkè non rispondi alla domanda?
Perché tanto non leggi quello che scrivo (o fai finta di non leggerlo)...
:D
Leggiti questo che è meglio, va...
;)
Almeno riuscirai a capire perché non capisci!!!
:asd:
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788888774626/Bluff/Cobianchi_Marco.html?prkw=economia%20globale&srch=9&cat1=1
:read:
http://img26.imageshack.us/img26/1556/copj13q.jpg (http://img26.imageshack.us/my.php?image=copj13q.jpg)
Black Dawn
03-06-2009, 21:13
Grande superkoala...:D
No ma scusa ho letto quello che dici, ho capito quello che dici. Ma perchè non rispondi a quella semplice domanda? cosa c'è di male nel farti una domanda? hai anche la claque, non avrai problemi a rispondere no?
"Questo libro raccoglie stralci di editoriali, dichiarazioni e interviste dei più importanti economisti italiani apparsi sui maggiori quotidiani, contiene un'impressionante sequela di clamorosi errori di valutazione dei migliori cervelli italiani. E proprio per questo è la dimostrazione del bluff di questa disciplina di studio e delle sue formule matematiche. È evidente, leggendo gli articoli scritti prima e durante lo scoppio della crisi, quanto le teorie abbiano azzerato la capacità di un'intera classe di studiosi di elaborare i dati che la realtà metteva a loro disposizione. Non li capivano? Li sottovalutavano? Oppure, semplicemente, era meglio non approfondirli?" Marco Cobianchi"
Attento Black Dawn che stai quotando un giornalista che è stato nella redazione di Avvenire per diversi anni, ora è in panorama. Forse con Marco Saba non andrebbe d'accordo.
In ogni caso dire che l'economia è una disciplina bluff mi pare grossa!!:read:
superkoala
03-06-2009, 22:00
In ogni caso dire che l'economia è una disciplina bluff mi pare grossa!!:read:
Mi dispiace per te, ma è un dato oggettivo il fatto che abbiano 'toppato' e che continuino (ostinatamente) a 'toppare'!!!
:asd:
Mi dispiace per te, ma è un dato oggettivo il fatto che abbiano 'toppato' e che continuino (ostinatamente) a 'toppare'!!!
:asd:
Povera Merkel che centra lei? io ti ho chiesto di commentare un politico non un economista. Sono d'accordo con te che abbiano toppato cmq..
Cosa pensi di quello che dice la Merkel?
superkoala
03-06-2009, 22:19
Povera Merkel che centra lei? io ti ho chiesto di commentare un politico non un economista.
Infatti non c'entra nulla...
;)
Infatti non c'entra nulla...
;)
Finito gli argomenti eh?
Ma si puo sapre di cosa hai paura?
Vabbè mi sono rotto di aspettare un'altra tua ridicola risposta, o ci stai pensando o non so cosa ti ha bloccato nel commentare quella notizia.
In ogni caso hai mostrato di essere molto a corto di idee.. non hai trovato nessun articolo da incollare immagino.
Cmq la notizia è chiara e il messaggio della Merkel è altrettanto chiaro.
I tedeschi sono particolarmenti attenti all'andamento dell'offerta di moneta e dell'inflazione. La Merkel quindi è la prima a porre l'attenzione sui pericoli inflattivi di una tale politica.
Io sono della stessa opinione, aggiungo che per conto mio sarà molto difficile riuscire a scongiurare tale pericolo sopratuttto per la FED che ci ha dato dentro in modo elevato.
Aggiungo e rispondo indirettamente alla Merkel dicendo che la BCE è stata obbligata a seguire le orme delle altre BC, ne avrebbe fatto volentieri a meno. Era inevitabile e l'avevo detto tempo addietro in tempi non sospetti.
Cmq questo era per dire a voi che sapete tutto che sono in buona compagnia in fatto di rischi inflattivi, visto che un personaggio come la Merkel si è scomodata nel criticare aspramente la politica monetaria. Arrivare a una tale dichiarazione è un messaggio molto forte che si vuole dare, è noto che la BCE non deve essere influenzata dal volere politico degli stati membri quindi un messaggio del genere è ancor più da sottolineare. In più aggiungo che il finanziamento di covered bond andrebbe a benefizio quasi esclusivo delle banche tedesche quindi questo la dice lunga sui timori della Merkel.
La critica a una politica monetaria espansiva a tal punto è quello che sto portando avanti da tempo. Quindi tu e black down criticate quello che volete ma sappiate che non sono l'unico ad avere questi timori, l'ultimo della lista che si è agginto è giusto il cancelliere tedesco..
Ma com'era?? i volantini della pasta mostrano sconti elevatissimi!!!
e l'altra? ah si. "l'Europa non si può permettere alcuna iperinflazione, è chiaro che si farà in modo di evitarla..."!!!
Capisco tutto ma almeno siate decenti quando commentate, dite la vostra senza per forza pretendere che sia la verità assoluta. E se criticate abbiate l'accortezza di argomentare qualcosa di sensato. Se no la funzione ignore è a vostra disposizione.
Black dawn la usa ad intermittenza e ne fa pubblicità allegramente. Aggiungiti anche te se prorpio non riesci a sopportarmi.
superkoala
03-06-2009, 22:54
Finito gli argomenti eh?
Ma si puo sapre di cosa hai paura?
Paura? Ahahah... ma fammi il piacere... tu e le politiche monetarie "ragionevoli" della Merkel!!!
:asd:
superkoala
04-06-2009, 21:54
Ma com'era?? i volantini della pasta mostrano sconti elevatissimi!!!
e l'altra? ah si. "l'Europa non si può permettere alcuna iperinflazione, è chiaro che si farà in modo di evitarla..."!!!
Contento adesso??? Lo dicevo che, prima del 2010, non se ne parla...
:D
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/economia/bce-1/tassi-inv/tassi-inv.html
:read:
Trichet annuncia una revisione in peggio delle stime sulla crescita economica
Inalterati i tassi che restano all'1%, minimo storico come atteso dagli osservatori
La Bce taglia le stime 2009 "Pil Europa scenderà del 5%"
FRANCOFORTE - Netta revisione in peggio delle previsioni sulla crescita economica. I tecnici della Banca centrale europea stimano una recessione che si attesterà tra il -5,1% e il -4,1% del Pil, mentre una crescita economica è attesa solo dopo la metà del prossimo anno: nel 2010 la dinamica prevista è tra un -1% e un +0,4%. Lo ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, anticipando che l'inflazione nei prossimi mesi sarà negativa fino a fine 2009. "La ripresa dell'economia - ha detto Trichet mostrandosi "molto, molto cauto" - dipenderà dalla messa in pratica delle decisioni già prese e dalla capacità di ristabilire la fiducia, che è l'ingrediente più importante".
Nelle previsioni dello scorso marzo i tecnici della Bce indicavano per il 2009 una recessione più contenuta (tra il -3,2 e il -2,2%, mentre per il 2010 stimavano una dinamica tra il -0,7 e il +0,7%).
Resta invariato il costo del denaro all'1% in Eurolandia.
Come da attese, con voto unanime, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di confermare il livello di tassi di interesse che nel mese scorso, con un nuovo taglio dello 0,25% aveva portato il costo del denaro nell'Eurozona al suo minimo storico. Anche il tasso sui depositi e quello marginale sono rimasti rispettivamente allo 0,25% e all'1,75%. La decisione non ha provocato reazioni sul mercato dei cambi. Nessuna variazione di rilievo anche dell'euro rispetto al dollaro. La moneta unica passa di mano poco sopra quota 1,41 dollari.
(4 giugno 2009)
Black Dawn
04-06-2009, 21:56
Non vale m'hai lurkato la notizia nell'altro thread. :sofico: :Prrr:
Nel frattempo, ossequi doverosi a edo4444.
superkoala
04-06-2009, 21:56
Argh... non l'avevo vista!!!
;)
Le dichiarazioni del Tricheco si susseguono la penultima era:
BASILEA - Vicini alla ripresa? A sostenerlo, sia pure con molta prudenza, è il presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet. "Ci stiamo avvicinando, per quanto riguarda la crescita, a un punto di svolta - ha detto Trichet a margine della riunione dei banchieri centrali del G10 presso la sede della banca dei regolamenti internazionali - In ogni caso stiamo osservando una frenata della caduta del Pil, e in alcuni casi si vede già una ripresa".
Anzi, secondo Trichet, "ci sono molti segnali incoraggianti, anche se non è il momento di compiacersi". E neanche di stare con le mani in mano: rivolgendosi ai banchieri centrali, il presidente della Bce ha posto l'accento sulla persistente necessità di "strategie d'uscita", anche per evitare che la ripresa dell'economia coincida con l'inflazione.
L'inflazione, infatti, a detta di Trichet, è un rischio più che concreto, considerato l'eccesso di liquidità immesso nel sistema dai governi e dalle autorità monetarie per contrastare la crisi. "E' essenziale - ha ribadito il presidente della Bce - essere pienamente coscienti della necessità di una 'exit strategy', o più in generale di un percorso verso la sostenibilità. E' un elemento essenziale della fiducia ed è stato al centro delle discussioni di oggi".
"Dobbiamo essere certi - ha sottolineato Trichet - di poter garantire la stabilità dei prezzi nel medio e nel lungo termine" ed è per questo che "tutte le banche centrali insistono sulla necessità di una 'exit strategy".
(11 maggio 2009)
Invece visto che non sei in grado di tirarmi fuori un briciolo di antitesi me la tiro fuori da solo:
Pillole dai media esteri. L’inflazione scende, ma gli economisti lanciano l’allarme: attenti ai prezzi che crescono. Per Paul Krugman si tratta di un paradosso dietro al quale si nasconde un timore che ha a che fare più con la politica che con l’economia
di (a cura) Davide Orecchio e Martina Toti
Inflazione, la grande paura
Paul Krugman – New York Times
Mentre l’inflazione scende, gli economisti lanciano l’allarme: attenti ai prezzi che crescono. Per il premio nobel Paul Krugman si tratta di un paradosso dietro al quale si nasconde un timore che ha a che fare più con la politica che con l’economia. La paura dell’inflazione non avrebbe senso – spiega lo studioso in un editoriale pubblicato dal New York Times - in primo luogo perché, al momento, non c’è alcun segnale di pressioni inflazionistiche: i prezzi dei consumi sono più bassi rispetto a un anno fa e gli aumenti salariali si sono fermati davanti a un alto tasso di disoccupazione.
Come già in un articolo precedente, Krugman torna a sottolineare che il vero pericolo è la deflazione e non l’inflazione. “Alcuni sostengono – spiega l’articolo – che la Federal Reserve stia stampando un’enorme quantità di denaro, mentre altri ritengono che, alla fine, il deficit pubblico costringerà il governo statunitense a svalutare il proprio debito. La prima storia è semplicemente sbagliata, la seconda potrebbe essere corretta, ma non lo è.” Intanto perché i tempi – prosegue Krugman – non sono ordinari. Le banche non praticano prestiti, piuttosto li trattengono e quindi non circola una quantità eccessiva di denaro.
Sempre più, “gran parte dell’attuale discussione sull’inflazione ricorda quello che accadde nei primi anni della Grande Depressione quando tanti personaggi importanti allertavano sul pericolo inflazionistico persino quando i prezzi precipitavano.” All’epoca – racconta Krugman: “l’economista britannico Ralph Hawtrey scriveva: ‘venivano espresse paure fantastiche sull’inflazione. Era un lamento: fuoco, fuoco nell’alluvione di Noé’”.
Urlare all’incendio mentre piove. Perché? Secondo Paul Krugman la risposta è politica. “E’ difficile – spiega l’economista – fuggire dall’idea che l’attuale timore dell’inflazione sia parzialmente politico, venendo sollevato soprattutto da economisti che non avevano alcun problema con i deficit provocati dai tagli alle tasse ma che sono diventati improvvisamente fiscali quando il governo ha iniziato a utilizzare il denaro per salvare l’economia”. L’obiettivo dunque ci sarebbe: intimorire il presidente Obama e la sua amministrazione e convincerli ad abbandonare ogni tentativo di salvataggio.
Inutile dire che Paul Krugman non è d’accordo. “L’economia è ancora in grave difficoltà – chiude lo studioso – e ha bisogno di aiuto continuo.” Insomma, quando si parla di inflazione: l’unica cosa da temere per Krugman è la sua paura.
Farò i dovuti commenti domani se faccio tempo se no nei prossimi giorni, perchè ci sono cose che condivido ma altre su cui ho qualcosa da dire.
Super, posso chiederti una cosa? perchè il black dawn continua in questo modo? è una curiosità che mi chiedo io.. mi ha messo in ignore ma continua.. Capisco di stargli sulle palle, ma credo di battere tutti i record!:) Chiedo a te che magari lo conosci meglio di me. Se non lo conosci cancella quello che ti ho chiesto e amici come prima.
superkoala
05-06-2009, 13:15
Le dichiarazioni del Tricheco si susseguono la penultima era:
Quote:
BASILEA - Vicini alla ripresa? A sostenerlo, sia pure con molta prudenza, è il presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet. "Ci stiamo avvicinando, per quanto riguarda la crescita, a un punto di svolta - ha detto Trichet a margine della riunione dei banchieri centrali del G10 presso la sede della banca dei regolamenti internazionali - In ogni caso stiamo osservando una frenata della caduta del Pil, e in alcuni casi si vede già una ripresa".
Anzi, secondo Trichet, "ci sono molti segnali incoraggianti, anche se non è il momento di compiacersi". E neanche di stare con le mani in mano: rivolgendosi ai banchieri centrali, il presidente della Bce ha posto l'accento sulla persistente necessità di "strategie d'uscita", anche per evitare che la ripresa dell'economia coincida con l'inflazione.
L'inflazione, infatti, a detta di Trichet, è un rischio più che concreto, considerato l'eccesso di liquidità immesso nel sistema dai governi e dalle autorità monetarie per contrastare la crisi. "E' essenziale - ha ribadito il presidente della Bce - essere pienamente coscienti della necessità di una 'exit strategy', o più in generale di un percorso verso la sostenibilità. E' un elemento essenziale della fiducia ed è stato al centro delle discussioni di oggi".
"Dobbiamo essere certi - ha sottolineato Trichet - di poter garantire la stabilità dei prezzi nel medio e nel lungo termine" ed è per questo che "tutte le banche centrali insistono sulla necessità di una 'exit strategy".
(11 maggio 2009)
Beh, questa era una tua citazione, no?
:D
E comunque non fa altro che confermare i "problemi" (!?) degli economisti (vedi libro)!!!
:asd:
Super, posso chiederti una cosa? perchè il black dawn continua in questo modo? è una curiosità che mi chiedo io.. mi ha messo in ignore ma continua.. Capisco di stargli sulle palle, ma credo di battere tutti i record!:) Chiedo a te che magari lo conosci meglio di me. Se non lo conosci cancella quello che ti ho chiesto e amici come prima.
Spiacente, ma non conosco nessuno del forum... piuttosto ricordati quello che ho detto sui BOT: quando ricominceranno a salire, potremo 'iniziare' a discutere di un 'possibile' aumento dell'inflazione!!!
;)
Non so quanto attendibile come opinionista ma anche il presidente russo non esclude possibili spinte inflazioniste sul dollaro.
Per dire che la questione è aperta, non è scontato che tutto fili liscio. Dipende tutto da come si affronterà la strategia d'uscita dalla crisi.
5 giugno 2009 - 11.50
Medvedev: non escluse pressioni inflazione su dollaro
SAN PIETROBURGO (awp/ats/ans) - Il presidente russo Dmitri Medvedev non ha escluso che l'economia americana possa scontrarsi con forti pressioni inflazionistiche. Medvedev ha inoltre sostenuto che siano necessarie nuove forme di regolamentazione dei mercati e degli istituti finaziari per superare la crisi economica mondiale.
"Noi non possiamo escludere uno scenario per il quale anche il dollaro potrà essere sottoposto a forti pressioni inflazionistiche, cosa questa che avrà influenza su tutto il mondo circostante", ha detto Medvedev intervenendo oggi al Forum economico di San Pietroburgo.
"Questi processi vanno seguiti, come vanno seguiti gli sviluppi nel settore ipotecario degli Stati Uniti. Da lì è cominciato tutto, e lì la cosa non è ancora finita", ha aggiunto il leader del Cremlino.
Il presidente russo ha inoltre aggiunto l'importanza di "ritrovare la fiducia reciproca e avere regole del gioco chiare e trasparenti". A suo avviso è fondamentale al tempo stesso attuare le decisioni prese dal G20 di Londra sulla riforma delle organizzazioni finanziarie internazionali.
AWP
Fmi, rischio inflazione a fine crisi
Dipende da rapidita' banche di sbarazzarsi degli asset tossici
(ANSA)- ROMA, 8 GIU- E' reale il rischio di vedere una rapida inflazione alla fine della crisi economica. Ha detto il direttore del Fondo monetario internazionale. Dominique Strauss-Khan ha parlato durante una conferenza stampa oggi a Montreal. Strauss-Khan ha aggiunto che la ripresa economica, prevista per il prossimo anno, dipende anche dalla rapidita' delle banche di sbarazzarsi di tutti gli asset tossici che hanno ancora in pancia, un processo questo, ha detto, che procede ancora a rilento.
superkoala
09-06-2009, 15:37
Fmi, rischio inflazione a fine crisi
Dipende da rapidita' banche di sbarazzarsi degli asset tossici
(ANSA)- ROMA, 8 GIU- E' reale il rischio di vedere una rapida inflazione alla fine della crisi economica. Ha detto il direttore del Fondo monetario internazionale. Dominique Strauss-Khan ha parlato durante una conferenza stampa oggi a Montreal. Strauss-Khan ha aggiunto che la ripresa economica, prevista per il prossimo anno, dipende anche dalla rapidita' delle banche di sbarazzarsi di tutti gli asset tossici che hanno ancora in pancia, un processo questo, ha detto, che procede ancora a rilento.
Nulla di nuovo, peccato che per la fine della crisi ci vorrà ALMENO un anno*!!!
;)
* Un anno se va bene (ma è la previsione più ottimistica)!!!
:D
"Crescono i timori legati a rialzo di prezzi e tassi, dopo che il rendimento del decennale del Tesoro e' schizzato sui massimi da ottobre. Il greggio supera quota $71, sostenendo gli energetici. Male invece industriali e societa’ al consumo.
I listini azionari hanno chiuso in ribasso di quasi un punto percentuale, dopo che la debole domanda riscontrata nell’asta dei titoli di Stato a lungo termine ha alimentato le preoccupazioni legate a inflazione e tassi di interesse. Il Dow Jones ha perso lo 0.27% a 8739, l'S&P500 lo 0.35% a 939, il Nasdaq e' arretrato dello 0.38% a 1853.
Gli investitori temono che l’enorme deficit di bilancio del governo provochera’ un innalzamento dell’inflazione e dei tassi di interesse. Un incremento dei tassi potrebbe compromettere la ripresa economica, alzando il costo del denaro per i consumatori, mentre un incremento dei prezzi potrebbe mettere pressione sulle spese. In maggio il disavanzo federale e' balzato alla cifra record di $189 miliardi, portando il deficit complessivo vicino ai $1000 miliardi quando mancano ancora quattro mesi alla chiusura dell'anno fiscale. "
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=741860
superkoala
11-06-2009, 22:02
Uhmm... a questo punto, temo che non se ne parlerà prima del 2011!!!
:D
http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/BCE-INFLAZIONE-EUROZONA-TORNERA-A-CRESCERE-A-FINE-ANNO/news-dettaglio/3677864
:read:
Roma, 10:44
BCE: INFLAZIONE EUROZONA TORNERA' A CRESCERE A FINE ANNO
Nell'area euro l'inflazione dovrebbe diminuire ulteriormente nei prossimi mesi, fino a diventare temporaneamente negativa, per poi tornare a crescere alla fine del 2009. Sono le stime degli esperti della Bce contenute nel bollettino di giugno. Secondo l'Eurostat, l'inflazione nell'Eurozona sarebbe calata in maggio allo 0,0% dallo 0,6% in aprile, un decremento che riflette principalmente le brusche variazioni dei prezzi delle materie prime a livello mondiale negli ultimi 12 mesi. Al forte calo dell'inflazione - si legge nel bollettino - non ha pero' corrisposto una flessione equiparabile del costo del lavoro. Nel primo trimestre 2009 la crescita delle retribuzioni contrattuali e' cresciuta del 3,2%, contro il +3,6% del trimestre precedente. Tuttavia - prosegue il bollettino - le informazioni disponibili segnalano un calo piu' pronunciato della dinamica dei redditi per occupato per via dell'introduzione di correttivi come la riduzione dell'orario. Gli esperti di Francoforte prevedono un'inflazione tra lo 0,1% e lo 0,5% nel 2009 e tra lo 0,6% e l'1,4% nel 2010.
(11 giugno 2009)
... piuttosto ricordati quello che ho detto sui BOT: quando ricominceranno a salire, potremo 'iniziare' a discutere di un 'possibile' aumento dell'inflazione!!!
;)
Ti comunico che hanno rialzato la testolina..
superkoala
12-06-2009, 13:47
Ti comunico che hanno rialzato la testolina..
Certo, infatti il tasso di rendimento annuo netto di questo mese è stato dello 0,6%!!!
:read:
Di questo passo, per tornare al 3-4%, ci vorranno 3-4 anni (altro che 2010)!!!
:asd:
Certo, infatti il tasso di rendimento annuo netto di questo mese è stato dello 0,6%!!!
:read:
Di questo passo, per tornare al 3-4%, ci vorranno 3-4 anni (altro che 2010)!!!
:asd:
Si è invertita la rotta?
Cmq quello a tre mesi è stato collocato per 4 miliardi e richiesto per 10,5 miliardi, è stato piazzato con un rendimento medio ponderato dello 0,991%.
Quello annuale offerto e collocato per 6 miliardi e richiesto per oltre 16 miliardi, è uscito con un rendimento medio lordo dell'1,272%
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/06/tabella-asta-bot-10giugno.shtml?uuid=5b3f7430-55ae-11de-8641-7073d85a2f75
sono molto bassi non c'è che dire ma la tendenza si è invertita. Eri tu che hai detto ne riparleremo quando cominceranno a salire.. sbaglio?
superkoala
12-06-2009, 23:47
Si è invertita la rotta?
Cmq quello a tre mesi è stato collocato per 4 miliardi e richiesto per 10,5 miliardi, è stato piazzato con un rendimento medio ponderato dello 0,991%.
Quello annuale offerto e collocato per 6 miliardi e richiesto per oltre 16 miliardi, è uscito con un rendimento medio lordo dell'1,272%
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/06/tabella-asta-bot-10giugno.shtml?uuid=5b3f7430-55ae-11de-8641-7073d85a2f75
sono molto bassi non c'è che dire ma la tendenza si è invertita. Eri tu che hai detto ne riparleremo quando cominceranno a salire.. sbaglio?
Ahahah... non ci provare, il valore che hai riportato è lordo e non netto!!!
:Prrr:
E, comunque, se anche il netto fosse maggiore dello 0,1% non cambia nulla, non si può mica avere il minimo storico ad ogni asta...
:D
Ad ogni modo, come promemoria, ti quoto questo mio post del 23-04-2009, 23:31:
Ne riparleremo quando i rendimenti dei BOT torneranno ai livelli di un anno fa (3-4% lordo), ma ce ne vuole di tempo!!!
;):read:
E pensa alle cose serie, ovvero che per almeno altri 6 mesi l'inflazione sarà negativa!!!
;)
Non te ne sarai mica già dimenticato???
:asd:
nascimentos
01-07-2009, 19:32
Ma insomma quando inizia 'sta spinta inflazionistica :confused: :stordita: :asd:
Suvvia Edo, lo sai che lo so che sei un bravo ragazzo :mano:
marchigiano
01-07-2009, 21:31
per almeno altri 6 mesi l[U]'inflazione sarà negativa
esagerato... a parte che in italia è ancora +0.5 a giugno e +0.9 a maggio...
ancora stiamo scontando l'effetto del superbarile dell'anno scorso, il problema sarà quando il barile tornerà sui 100$ forse anche più, a quel punto sconteremo quello che ci risparmiamo oggi
tra l'altro se coinciderà con fine anno, quando nel 2008 il barile era ai minimi, sai che botti
superkoala
02-07-2009, 11:51
esagerato... a parte che in italia è ancora +0.5 a giugno e +0.9 a maggio...
Appunto, è in diminuzione... e comunque, per quanto riguarda i valori negativi, mi riferivo all'UE nel complesso!!!
;)
http://www.corriere.it/economia/09_giugno_30/inflazione_istat_giugno_27491ec6-6556-11de-853b-00144f02aabc.shtml
Istat: a giugno inflazione a +0,5%
E' il livello più basso dal 1968. Nello stesso mese per la prima volta nell'Ue inflazione negativa (-0,1%)
ROMA - Il tasso di inflazione registrato a giugno, pari al +0,5% annuo, sulla base della stima preliminare diffusa dall'Istat, è il più basso da settembre 1968, quando si attestò al +0,4%. Lo sottolinea lo stesso Istituto di statistica. L'inflazione acquisita per il 2009, che si avrebbe, cioè, se si continuasse a registrare lo stesso livello rilevato a giugno (+0,5%), è pari al +0,7%.
INFLAZIONE NELLA UE - È negativa invece per la prima volta nella storia l'inflazione nella zona euro: a giugno 2009 il tasso annuale è sceso a -0,1%, segnalando cioè un lieve calo del livello dei prezzi rispetto al giugno dello scorso anno. Lo comunica Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Ue, nella sua prima stima che dovrà essere confermata il prossimo 15 luglio. A maggio la variazione dei prezzi era stata pari a zero e si era già trattato di un minimo storico.
30 giugno 2009
Ma insomma quando inizia 'sta spinta inflazionistica :confused: :stordita: :asd:
Suvvia Edo, lo sai che lo so che sei un bravo ragazzo :mano:
Aspetta aspetta..
bisogna tenere controllati il petrolio e le materie prime. Compbinati con l'inflazione monetaria potrebbero avere effetti molto negativi.
Cmq sta spinta inflazionistica dovrebbe arrivare, c'è chi dice a inizio 2010 chi più avanti:
"In particolare Nouriel Roubini e Marc Faber, conosciuti nella comunità degli analisti per aver previsto in anticipo la crisi finanziaria del 2008 e 2009, hanno rilasciato due interviste al network televisivo americano CNBC. Faber, nel corso della sua apparizione televisiva ha dichiarato:In ogni situazione dove vi sia un largo deficit fiscale, combinato con politiche monetarie di bassi tassi di interesse, le probabilità di un forte incremento dell'inflazione sono sempre molto alte, e questo di solito accade molto rapidamente." Secondo Faber, le probabilità di un forte rialzo dell'inflazione nei prossimi 5-10 anni negli Stati Uniti sono concrete e il tasso potrebbe facilmente raggiungere livelli tra il 10 e il 20%. L'analista ritiene che il governo americano sottostimi l’attuale livello di aumento dei prezzi, dal momento che l'indice su cui si basano le attuali statistiche e previsioni non tiene in dovuto conto i livelli dei costi accessori come ad esempio quelli per l'istruzione e per la salute. In sintesi secondo l'analista lo scenario che ci aspetta per i prossimi anni potrebbe portare ad una forte perdita del potere d'acquisto da parte della divisa americana, ma anche di molte altre principali valute internazionali. In questa congiuntura secondo Faber, i migliori investimenti a cui guardare per il futuro saranno le azioni e gli immobili. "Non sono molto rialzista riguardo ai prezzi degli immobili negli Stati Uniti, ha proseguito l'analista, ma preferirei comunque investire nell'immobiliare piuttosto che in obbligazioni governative trentennali".
http://www.informazione.it/c/E0AEB061-6B70-4C63-BED9-44EA0F7D410B/Inflazione-in-arrivo-Tre-societa-a-dividendo-raccomandate-dagli-analisti
Vedremo..
superkoala
02-07-2009, 12:28
Aspetta aspetta..
bisogna tenere controllati il petrolio e le materie prime. Compbinati con l'inflazione monetaria potrebbero avere effetti molto negativi.
Cmq sta spinta inflazionistica dovrebbe arrivare, c'è chi dice a inizio 2010 chi più avanti:
...
Vedremo..
Beh, certo... da qui, all'eternità, prima o poi arriverà (e anche la fine del mondo, se è per questo)!!!
;)
Finnikko
02-07-2009, 13:46
http://www.allthingsjimrogers.com/2009/03/12/jim-rogers-says-hyperinflation-will-consume-us/
;)
E' solo questione di tempo....
marchigiano
02-07-2009, 14:01
Beh, certo... da qui, all'eternità, prima o poi arriverà (e anche la fine del mondo, se è per questo)!!!
;)
ma nessuno aveva detto che sarebbe arrivata subito, si è sempre detto un generico "alla fine della crisi"
in realtà in inflazione già ci siamo ma siamo la differenza del petrolio rispetto all'anno scorso ci salva, ma questo potrebbe diventare un boomerang questo inverno
superkoala
02-07-2009, 14:52
ma nessuno aveva detto che sarebbe arrivata subito, si è sempre detto un generico "alla fine della crisi"
Ah, si???
:confused:
Strano, mi sembrava che il titolo della discussione (aperta quasi 5 mesi fa) fosse "Comincia la spinta inflazionistica..??"
:D
Aspetta aspetta..
bisogna tenere controllati il petrolio e le materie prime. Compbinati con l'inflazione monetaria potrebbero avere effetti molto negativi.
Cmq sta spinta inflazionistica dovrebbe arrivare, c'è chi dice a inizio 2010 chi più avanti:
A proposito, pare che ormai pure Trichet si sia rassegnato!!!
:asd:
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/economia/crisi-36/disoccupazione-usa/disoccupazione-usa.html
Usa, record di disoccupati: 9,5%
Trichet: "ripresa a metà 2010"
WASHINGTON - Disoccupazione da record negli Usa nel mese di giugno. Il tasso è infatti salito al 9,5 per cento e sono stati persi 467 mila posti di lavoro. E' il livello massimo dal 1983.
Sussidi in calo. Un altro dato significativo è quello relativo alle richieste di sussidi di disoccupazione.Nella settimana fino al 27 giugno le nuove richieste di sussidi di disoccupazione in Usa sono scese di 16 mila unità a 614 mila, rispetto alle 630 mila della settimana precedente, dato rivisto al rialzo da quota 627 mila. Gli analisti prevedevano una flessione minore, a quota 615 mila. Le richieste complessive per la settimana conclusasi il 20 giugno sono scese a 6,702 milioni contro i 6,755 milioni della settimana precedente e i 6,74 milioni previsti dagli analisti.
Trichet: "Inflazione negativa continuerà". Il presidente della Banca centrale europea (Bce), Jean Claude Trichet ha affermato di attendersi una ripresa dell'economia intorno alla "metà del 2010". Trichet ha inoltre definito "appropriato" l'attuale livello dei tassi di interesse nell'Eurozona, fermo all'1 per cento. Poi una riflessione sull'inflazione: " Il suo calo a giugno, ( l'inflazione è scesa per la prima volta nella sua storia a -0,1 per cento ), era era atteso e resterà temporaneamente in terreno negativo anche nei prossimi mesi" - ha detto Trichet parlando da Francoforte e ha poi aggiunto: "Il mercato del lavoro si deteriorerà ancora".
Le Borse peggiorano. Dopo la pubblicazione dei dati relativi alla disoccupazione negli Stati Uniti e le dichiarazioni di Trichet, le Borse europee sono sensabilmente peggiorate. Francoforte è calata di due punti e mezzo e l'andamento dei titoli quotati sui listini europei segnala un peggioramento medio dell'1,59 per cento. Milano è a -1.12 per cento. Tra i titoli più colpiti quelli dell'automobile, le banche e le assicurazioni.
(2 luglio 2009)
marchigiano
03-07-2009, 13:07
Ah, si???
:confused:
Strano, mi sembrava che il titolo della discussione (aperta quasi 5 mesi fa) fosse "Comincia la spinta inflazionistica..??"
se il calendario non è un opinione dal 24 marzo sono passati 3 mesi e 9 giorni
c'è da dire che a marzo sembrava tutto finito e le borse ricominciavano a galoppare, poi da qualche settimana c'è un po di stasi e altri timori, questo ovviamente sposta più in avanti la ripresa e l'inflazione.
se guardi anche il petrolio risente di eventuali ritardi dell'inflazione, questo è ridicolo perchè se i consumi calano dai massimi del 7% perchè il prezzo è calato del 70%? questa speculazione è assurda...
nascimentos
03-07-2009, 15:32
se il calendario non è un opinione dal 24 marzo sono passati 3 mesi e 9 giorni
c'è da dire che a marzo sembrava tutto finito e le borse ricominciavano a galoppare, poi da qualche settimana c'è un po di stasi e altri timori, questo ovviamente sposta più in avanti la ripresa e l'inflazione.
se guardi anche il petrolio risente di eventuali ritardi dell'inflazione, questo è ridicolo perchè se i consumi calano dai massimi del 7% perchè il prezzo è calato del 70%? questa speculazione è assurda...
Ti stai focalizzando sulle cause che hanno determinanto la non-spinta inflazionistica da te e Edo (forse gli unici del pianeta) prevista
Il fatto che però non è arrivata mi sembra un dato di fatto. Anzi, ti chiedo: ma quando arriva? Io aspetto ansioso :D
marchigiano
04-07-2009, 12:58
e allora visto che sapevi tutto perchè non hai detto che il rally di marzo si sarebbe fermato subito?
comunque tranquillo che se il petrolio ritorna a 30-40$ l'inflazione sarà sotto controllo, ma se ritorna sui 70-100$ a marzo ci sarà o inflazione o stagflazione. deflazione è impossibile
sempreio
07-07-2009, 08:34
il 2010 sarà l' inizio della fine per molti paesi compreso il nostro, se già ora che l' inflazione è bassissima la gente fa fatica a tirare avanti non oso neppure immaginare cosa succederà fra 6 mesi
DvL^Nemo
07-07-2009, 16:05
e allora visto che sapevi tutto perchè non hai detto che il rally di marzo si sarebbe fermato subito?
comunque tranquillo che se il petrolio ritorna a 30-40$ l'inflazione sarà sotto controllo, ma se ritorna sui 70-100$ a marzo ci sarà o inflazione o stagflazione. deflazione è impossibile
Intanto oggi sta sui 63 dollari..
nascimentos
10-07-2009, 10:17
e allora visto che sapevi tutto perchè non hai detto che il rally di marzo si sarebbe fermato subito?
Non ti basta che io intenda "l'inflazione non segue un trend crescente"?
comunque tranquillo che se il petrolio ritorna a 30-40$ l'inflazione sarà sotto controllo, ma se ritorna sui 70-100$ a marzo ci sarà o inflazione o stagflazione. deflazione è impossibile
Se mio nonno aveva le ruote era una carriola
il 2010 sarà l' inizio della fine per molti paesi compreso il nostro, se già ora che l' inflazione è bassissima la gente fa fatica a tirare avanti non oso neppure immaginare cosa succederà fra 6 mesi
Già...:mc:
non credo si possa facilmente prevedere quando, ma tutta la liquidità pompata prima o poi causerà un'alta inflazione, mi sembra ovvio che si manifesti differita rispetto alle iniezioni.
Quanto alle previsioni degli istituti principali, vorrei ricordarvi le brillanti previsioni passate, giusto per darvi il grado di affidabilità.
Qualcuno è a conoscenza della teoria del ciclo economico della scuola di economia austriaca? No, perchè sono stati gli unici a prevedere questa crisi con molti anni di anticipo, fornendo una spiegazione con un'intera teoria, altro che improvvisazioni da mago del Roubini di turno...
nascimentos
31-07-2009, 10:22
Ragazzi ma allora quando è che arriva sta spinta inflazionistica? :asd:
http://www.corriere.it/economia/09_luglio_31/eurostat_inflazione_97b37cce-7db1-11de-9f17-00144f02aabc.shtml
Oggi si parlava di aumento imminente del prezzo del carburante e dei biglietti dei trasporti pubblici.
Come al solito aumentano le cose futili e che non interessano i poveri..:D
DvL^Nemo
31-07-2009, 10:31
Oggi si parlava di aumento imminente del prezzo del carburante e dei biglietti dei trasporti pubblici.
Come al solito aumentano le cose futili e che non interessano i poveri..:D
Per quanto riguarda i trasporti pubblici i treni hanno gia' avuto una bell'aumento delle tariffe, almeno gli IC e ES/AV, per fortuna almeno per quanto riguarda i trasporti locali qui nel lazio non sono aumentati..
In questi ultimi anni io ho visto degli aumenti sui trasporti pubblici.. ma la notizia era che ci saranno ulteriori aumenti generalizzati proprio in concomitanza con il periodo di maggior numero di partenze. :)
Lo stesso per la benzina.. quando la gente parte gli speculatori o le compagnie che fanno cartello ne approfittano per guadagnare di più, senza contare che la tassa per il finanziamento delle rinnovabile pare che ancora oggi la prendano i petrolieri ;)
Che dire, non appena è possibile fregare il prossimo, in qualunque modo, mai nessuno si tira indietro
DvL^Nemo
31-07-2009, 11:15
In questi ultimi anni io ho visto degli aumenti sui trasporti pubblici.. ma la notizia era che ci saranno ulteriori aumenti generalizzati proprio in concomitanza con il periodo di maggior numero di partenze. :)
Lo stesso per la benzina.. quando la gente parte gli speculatori o le compagnie che fanno cartello ne approfittano per guadagnare di più, senza contare che la tassa per il finanziamento delle rinnovabile pare che ancora oggi la prendano i petrolieri ;)
Che dire, non appena è possibile fregare il prossimo, in qualunque modo, mai nessuno si tira indietro
Infatti io non do la colpa a loro in quanto delinquenti per natura, ma a chi dovrebbe controllare.. Mister prezzi che fine ha fatto ? Si prende i suoi 10'000 euro al mese e non fa un ca...
Infatti non ha grandissime colpe chi alza i prezzi.. è il sistema che gli consente di fare come vuole senza che né i meccanismi di libero mercato né gli organismi do controllo possano far niente.
Oggi ad un programma che ho sentito in tv hanno detto una cosa.. che Mr Prezzi non ha gli strumenti per controllare REALMENTE le aziende che hanno i "monopoli" (magari non di nome ma di fatto), a differenza di altri paesi in europa.
Il problema principale in Italia è questo.. che c'è stata in molti casi una liberalizzazione fatta a metà.
O si decide che per certi servizi deve esserci un monopolio di stato, o si decide di liberalizzare realmente tutto o quasi, cosicché ci siano più aziende che erogano lo stesso servizio in competizione tra loro.. le vie di mezzo sono i monopoli privati.. che hanno lo svantaggio che molto spesso fanno il prezzo che vogliono..in barba a qualunque regola e perfino al mercato stesso ;)
DvL^Nemo
31-07-2009, 11:47
Infatti non ha grandissime colpe chi alza i prezzi.. è il sistema che gli consente di fare come vuole senza che né i meccanismi di libero mercato né gli organismi do controllo possano far niente.
Oggi ad un programma che ho sentito in tv hanno detto una cosa.. che Mr Prezzi non ha gli strumenti per controllare REALMENTE le aziende che hanno i "monopoli" (magari non di nome ma di fatto), a differenza di altri paesi in europa.
Il problema principale in Italia è questo.. che c'è stata in molti casi una liberalizzazione fatta a metà.
O si decide che per certi servizi deve esserci un monopolio di stato, o si decide di liberalizzare realmente tutto o quasi, cosicché ci siano più aziende che erogano lo stesso servizio in competizione tra loro.. le vie di mezzo sono i monopoli privati.. che hanno lo svantaggio che molto spesso fanno il prezzo che vogliono..in barba a qualunque regola e perfino al mercato stesso ;)
Ok allora se mister prezzi non puo' far nulla che lo licenzino, visto che e' solo una spesa inutile.. Altri soldi butati per aiutare i soliti amici ma andassero a zappare..
Infatti se è vero che non può far nulla dovrebbero toglierlo.. l'ideale sarebbe che in attesa di liberalizzare realmente le cose dessero agli organi appositi i poteri per poter svolgere le loro funzioni :D
Ma noi possiamo solo stare a guardare eh.. e lamentarci :( :D
marchigiano
31-07-2009, 13:05
Ragazzi ma allora quando è che arriva sta spinta inflazionistica? :asd:
io non riderei tanto se poi ripagheremo tutto con gli interessi quando il petrolio salirà
superkoala
31-07-2009, 13:47
Ma Edo4444 che fine ha fatto???
:D
http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/economia/inflaistat-6/infla-31lug/infla-31lug.html
:read:
Le stime provvisorie dell'Istat rivelano che i prezzi sono diminuiti
in settori come i combustibili, gli alimentari e i servizi sanitari
Inflazione azzerata a luglio
Non accadeva dal 1959
ROMA - Inflazione azzerata, nulla, nel mese di luglio: a rivelarlo, sono i dati dell'Istat. Si tratta del livello minimo da cinquant'anni; una cosa del genere, infatti, non accadeva dal settembre 1959.
In base alla stima provvisoria dell'Istittuto di statistica, infatti, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo registra in questo mese una variazione di meno 1,2 per cento rispetto al mese precedente; e una variazione di meno 0,1 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
Sulla base dei dati, gli aumenti congiunturali più significativi ci sono stati nei capitoli Trasporti e Ricreazione, spettacoli e cultura (più 0,4 per cento per entrambi), Altri beni e servizi (più 0,2 per cento); una variazione nulla si è registrata nel capitolo Abbigliamento e calzature. Variazioni negative si sono verificate nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (meno 0,6 per cento), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (meno 0,4 per cento) e Servizi sanitari e spese per la salute (meno 0,2 per cento).
L'istat rivela anche che l'inflazione acquisita per il 2009, quella che si avrebbe cioè se si continuasse a registrare lo stesso livello rilevato a luglio (0,0) è pari al +0,7%.
(31 luglio 2009)
potino78
31-07-2009, 16:55
Le stime provvisorie dell'Istat rivelano che i prezzi sono diminuiti
in settori come i combustibili, gli alimentari e i servizi sanitari
E le case?
:D
marchigiano
31-07-2009, 19:54
E le case?
:D
case dimezzate poti, mi dispiace per te :Prrr: :D
(ma la fai la detrazione 36% box?)
Penso che le case diminuiranno leggermente.. un 5-10 % credo nel prossimo anno.. per poi mantenersi su quei livelli.
Semplicemente perché ormai il mattone ha raggiunto un costo tale che nessuno, tranne i super ricchi, se lo può più permettere.
Ormai ci vuole mezzo milione di euro per comprarsi un buco.
il resto delle cose purtroppo credo, tranne interventi particolari e cose inaspettate, da Agosto ritorneranno ad aumentare.. mentre penso che i prossimi 2 anni le buste paga ancora con la scusa della crisi non aumenteranno :)
Non mi pare di metta molto bene per il paese in generale :fagiano:
potino78
31-07-2009, 21:21
case dimezzate poti, mi dispiace per te :Prrr: :D
(ma la fai la detrazione 36% box?)
Ci proverò!
Da quel che ho capito la quota del box va versata tassativamente tramite bonifico il giorno primo del rogito... queste sono le condizioni...
Il problema è che, pagando la casa a stato avanzamento lavori, sono continuamente "asciutto" sul conto corrente (praticamente ho fatto coincidere gli acconti con la scadenza dei bot... scadono i bot e pago 2-3 giorni dopo) e l'ultima tranche dell'avanzamento lavori la faccio grazie al mutuo... ma può essere che il giorno prima dell'atto non abbia la possibilità economica di avere i quattrini, mentre invece il giorno dopo l'atto, ce li avrei (in quanto il mutuo lo faccio ovviamente "un po' di più" di ciò che mi serve).
Diversamente sarebbe se potessi far passare, anche 2 mesi prima del rogito, il box nello stato avanzamento lavori...
Forse sono stato un po' caotico e sono ANCHE SPUDORATAMENTE OT...
Se hai consigli puoi mandarmi un mp... ;)
PS: domani mattina parto per una settimana...
marchigiano
31-07-2009, 21:28
ti dico come ho fatto io, se siamo ot apriamo un thread apposito?
1) negli anticipi non devi menzionare minimamente il box sennò sei fregato
2) se hai registrato l'atto meglio se ci scrivi che il box lo pagherai alla fine e gli acconti riguardano solo il resto
3) il box lo paghi il giorno stesso del rogito, mica il giorno prima
4) il costruttore ti deve fare un foglio intestato dove indica i costi materiali e di manodopera separati
5) il notaio deve scrivere tutto per bene, che paghi con bonifico per usufruire della detrazione in base alla legge XYZ...
6) il funzionario di banca ti deve fare il bonifico precompilato per la legge XYZ in cui c'è la P.I. e il numero fattura del costruttore (ti fai mandare una copia della fattura la mattina del rogito)
se fai una cazzata ti scordi la detrazione, la legge è a trabocchetto purtroppo
superkoala
01-08-2009, 15:32
Penso che le case diminuiranno leggermente.. un 5-10 % credo nel prossimo anno.. per poi mantenersi su quei livelli.
Semplicemente perché ormai il mattone ha raggiunto un costo tale che nessuno, tranne i super ricchi, se lo può più permettere.
Ormai ci vuole mezzo milione di euro per comprarsi un buco.
Ma no... considerato che si dovrà tornare ai valori in lire (come sono rimasti gli stipendi), le case diminuiranno ancora un bel pò!!!
;)
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