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View Full Version : I penalisti contro il governo: “Intollerabile svolta autoritaria”


-Ivan-
14-03-2009, 12:35
Riporto un articolo che ho trovato interessante, era un po' che volevo sentir parlare di aumenti o diminuzione di reati con delle cifre per vedere quanta propaganda o quanta realtà ci fosse dietro alle riforme del governo, di meglio non ho trovato. Se sapete dove si possano reperire dati più precisi mi piacerebbe conoscerli.


Pubblichiamo il documento diffuso dalla Giunta dell'Unione Camere Penali contro le misure del governo in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale.

SICUREZZA: EMERGENZA O VOGLIA “D’ORDINE”?
I dati ufficiali diffusi dal Ministero dell’Interno danno conto di una costante e progressiva diminuzione del fenomeno criminale sin dal secondo semestre dell’anno 2007.
Nell’anno 2008 gli omicidi volontari sono al minimo storico, i furti sono diminuiti del 39,72% rispetto all’anno precedente, le rapine del 28,8%, l’usura del 10,4%, la ricettazione del 31,6%, il riciclaggio del 5,8%, le minacce del 22,1%; diminuiti anche estorsioni e danneggiamenti.
Sempre gli stessi dati ci dicono che anche i reati di violenza sessuale sono diminuiti: -8,4%. Non solo, la maggior parte degli “stupri” si consuma entro le mura domestiche: i dati relativi al 2007 ci dicono che il 69,7% è opera di partner, il 17,4% di un conoscente e solo il 6,2% è opera di estranei.

La sicurezza delle persone è dunque oggi maggiormente assicurata rispetto al passato e se un bisogno di sicurezza emerge esso sta nell’assicurare la tutela delle donne dalle offese delle persone a loro più vicine.

EPPURE

* dalla primavera scorsa l’“emergenza sicurezza” occupa pressoché interamente l’agenda del parlamento ed in nome della sicurezza si sono varate, spesso con il beneplacito dell’opposizione, norme, quali l’“aggravante di clandestinità”, di intollerabile eccezionalità rispetto al sistema dei valori costituzionali;

* dalle pagine della stampa uomini politici di più parti, cogliendo a pretesto dolorosi fatti di cronaca, si lanciano in scriteriati attacchi all’indipendenza dei giudici, invocano di sostituirsi ad essi per comminare solo carcere per legge agli indagati, e per legittimare le proprie istanze confondono le carte e deliberatamente promuovono per “certezza” della pena ciò che altro non è che “certezza della anticipazione di una pena” ancora tutta da decidere, sacrificando il valore costituzionale della presunzione di non colpevolezza;

* in nome della sicurezza il governo approva un decreto che rischia di agevolare l’istinto dei cittadini a dar sfogo ad insane voglie di ritorsioni, sminuendo l’operato delle forze dell’ordine, impone la totale privazione della libertà personale degli indagati per pericolosità presunta senza che nessun giudice l’abbia realmente accertata, invoca l’eliminazione delle misure alternative al carcere laddove è noto che esse “disincentivano” la recidiva in misura di gran lunga superiore alla detenzione;

* in nome della sicurezza, il governo chiede oggi ai medici di violare il “giuramento di Ippocrate”; sollecita le vittime di reato a divenire delatori pena la perdita di legittime facoltà; impone ai detenuti il sacrificio di diritti umani elementari; introduce una sorta di schedatura in ragione della “diversità” di chi, per scelta o per necessità, non ha stabile dimora; utilizza norme di dubbia legittimità costituzionale, quali i delitti di apologia e di istigazione, come pericoloso strumento di limitazione del diritto di libera associazione e di libera manifestazione del pensiero.

Se i dati del Ministero dell’interno non dicono il falso, le pretese misure sulla sicurezza dei cittadini, talune delle quali avallate dalla stessa opposizione (che in passato ha “cavalcato” secondo modalità analoghe l’esigenza sicurezza), costituiscono un inganno ai danni dei cittadini medesimi e, lungi dal garantire più sicurezza celano, soltanto una forte voglia di “ordine pubblico” a tutti i costi.

A fronte di una simile impennata autoritaria, cui fa da emblema la proposta reintroduzione del delitto di oltraggio a pubblico ufficiale, la Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane

* sottolinea come sia compito dello Stato farsi carico della sicurezza dei cittadini, ma come sia per converso contrario all’etica della politica strumentalizzare lo strepitus suscitato da pur odiosi fatti di cronaca per ragioni di sola propaganda,

* ricorda che lo Stato forte non è quello che viene meno al rispetto dei valori costituzionali del processo penale, ma è tout court lo stato di diritto, che applica severamente le regole esistenti e che garantisce la certezza della pena non con una condanna preventiva ed aprioristica, ma con un percorso processuale di ragionevole durata senza alcun sacrificio delle regole di accertamento dei fatti. Processi di piazza e processi esemplari (concetti che per molti versi coincidono) sono fenomeni che rischiano di sfuggire di mano, e di politici apprendisti stregoni la storia fornisce fulgidi esempi,

* esprime tutto lo sconcerto e lo sdegno dei penalisti italiani per le norme regressive ed illiberali adottate dal Governo e per quelle attualmente in discussione in Parlamento,

* ribadisce ancora una volta la propria assoluta indisponibilità a consentire la continua lesione dei diritti costituzionali dell’individuo, la sistematica opera di devastazione del sistema penale e la crescente compromissione delle garanzie nel processo ad opera di interventi legislativi estemporanei ed emotivi, dettati dal clamore assunto da isolati, seppure gravi, fatti di cronaca e privi di qualsivoglia utilità e di garanzia in termini di “certezza della pena”,

* fa appello al Presidente della Repubblica, al Governo, ai Presidenti di Camera e Senato, a tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione ed alla pubblica opinione affinché si ripensi interamente l’opportunità di adottare provvedimenti ingiustificati ed inefficaci, ma per converso “eversivi” del sistema dei valori costituzionali, destinati a determinare una profonda regressione del livello di civiltà e un’intollerabile svolta autoritaria del nostro ordinamento.

Roma, 23 febbraio 2009

La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane
Il Presidente Il Segretario
Prof. Avv. Oreste Dominioni Avv. Lodovica Giorgi

Lagun85
14-03-2009, 12:45
Incredibile il numero di comunisti che ci sono in questo paese!

MadJackal
14-03-2009, 13:17
Avvocati COMUNISTI! :asd:

Allora, presunti "destri", qualcosa da dire a riguardo?
E' un parere tecnico, non di gente che fa di cognome Gasparri...

Fabryce
14-03-2009, 13:48
Se si aggiunge che in nome della privacy dei cittadini si mette il bavaglio alle intercettazioni allora :Puke:



Prevedo un anno di intenso lavoro per la Corte Costituzionale.

Kratos
14-03-2009, 13:55
* ricorda che lo Stato forte non è quello che viene meno al rispetto dei valori costituzionali del processo penale, ma è tout court lo stato di diritto, che applica severamente le regole esistenti e che garantisce la certezza della pena non con una condanna preventiva ed aprioristica, ma con un percorso processuale di ragionevole durata senza alcun sacrificio delle regole di accertamento dei fatti. Processi di piazza e processi esemplari (concetti che per molti versi coincidono) sono fenomeni che rischiano di sfuggire di mano, e di politici apprendisti stregoni la storia fornisce fulgidi esempi.

Il succo è tutto qui.
Ma a quanto pare gran parte del paese non ha le capacità o la voglia di riconoscerlo.

s12a
14-03-2009, 14:19
Effettivamente molti degli ultimi provvedimenti presi dal governo hanno una allarmante tendenza autoritaria. Anche il concetto di "pena esemplare", invocato pure da molti utenti di sinistra sfegatata di questo forum ha poco senso: ogni pena dovrebbe essere in realta` sempre certa e senza sconti (la cosiddetta certezza della pena), i quali dovrebbero essere l'eccezione e non la normalita`.

Se si aggiunge che in nome della privacy dei cittadini si mette il bavaglio alle intercettazioni allora
Qui secondo me dipende: se ci sono indagini in corso andrebbero favorite quanto piu` possibile con ogni strumento. Viceversa, se le intercettazioni sono preventive per cercare qualcosa che "potrebbe esserci" le trovo una pericolosa invasione della privacy, e bada che le intercettazioni possono non essere solo le "solite" (quelle di cui si sente parlare piu` spesso) sonore ambientali o telefoniche, ma riguardare anche il traffico telematico di ogni tipo e quello "fisico" mediante telecamere, ecc.

Comunque quanto a censura Internet, vedendo quello che sta succedendo o per succedere in UK od in Australia, siamo ancora fortunati. Per ora, s'intende.

ronin17
14-03-2009, 15:20
ecchissenefrega dei penalisti

"ribadisce ancora una volta la propria assoluta indisponibilità a consentire la continua lesione dei diritti costituzionali dell’individuo,"..un marea di boiate tipo questa, franceschini dice cose piu intelligenti 10 volte di piu

dantes76
14-03-2009, 20:31
gli avvocati, la classe meglio rappresentata da questo governo..

rip82
14-03-2009, 20:40
ecchissenefrega dei penalisti

"ribadisce ancora una volta la propria assoluta indisponibilità a consentire la continua lesione dei diritti costituzionali dell’individuo,"..un marea di boiate tipo questa, franceschini dice cose piu intelligenti 10 volte di piu

La tua affermazione dovrebbe essere: "chi se ne frega degli operatori del settore", ossia chi se ne frega se avvocati, giudici e magistrati ritengono che le mosse del governo in materia di giustizia e sicurezza siano cagate, in fondo chi sono loro per dare un giudizio in merito al proprio lavoro?
Dai, sii serio...

first register
14-03-2009, 21:05
putroppo non ho dei dati più precisi sulla diminuzione o sull'aumento del numero dei reati. Noto però con fastidio che la maggior parte delle persone continua a credere che il governo non sappia quello che sta facendo.
Ora secondo voi, un governo che approva il lodo Alfano per salvare il presidente del consiglio da una condanna, un governo che propone uno sconto agli evasori fiscali, un governo che propone uno sconto agli abusivi (ricordiamo che il 20%dell'abuso edilizio sarebbe "tollerato d'ufficio"), un governo che tenta in tutti i modi di censuare internet, un governo che tenta di dare i fucili da caccia ai ragazzini di 16 anni... ma io dico ancora c'è qualcuno che può credere che questo governo non sappia cosa sta facendo ?
ancora c'è qualcuno che crede che questo governo possa rappresentare i cittadini onesti ?

TOWERTORRE
14-03-2009, 21:13
mi sembra pura e semplice retorica, da dei soggetti che con il penale ci campano.

Piccolo esempio pratico: qualsiasi penalista dirà che il rito abbreviato (quello che concede un terzo secco di sconto sulla pena, QUALUNQUE sia il reato commesso) sia una gran cosa, perchè è deflattivo del dibattimento ecc ecc ecc...secondo la mia modesta opinione è solo un pessimo modo di risolvere, in parte, il problema della durata dei processi. Tenete conto che il rito abbrevviato viene chiesto su richiesta dell'indagato e DEVE sempre essere concesso. Per qualunque reato. Tutto ciò per dire che, secondo me, i penalisti non hanno una voce molto obiettiva in materia: sono solo interessati ad avere quante più scappatoie possibili per i loro assistiti.

ConteZero
14-03-2009, 21:24
mi sembra pura e semplice retorica, da dei soggetti che con il penale ci campano.

Piccolo esempio pratico: qualsiasi penalista dirà che il rito abbreviato (quello che concede un terzo secco di sconto sulla pena, QUALUNQUE sia il reato commesso) sia una gran cosa, perchè è deflattivo del dibattimento ecc ecc ecc...secondo la mia modesta opinione è solo un pessimo modo di risolvere, in parte, il problema della durata dei processi. Tenete conto che il rito abbrevviato viene chiesto su richiesta dell'indagato e DEVE sempre essere concesso. Per qualunque reato. Tutto ciò per dire che, secondo me, i penalisti non hanno una voce molto obiettiva in materia: sono solo interessati ad avere quante più scappatoie possibili per i loro assistiti.

Anzi, dovrebbero essere contenti.
Pensa a quante belle cause penali per imbrattamento dei muri...