View Full Version : One Laptop Per Child guarda ad ARM
Redazione di Hardware Upg
13-03-2009, 10:24
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/sistemi/one-laptop-per-child-guarda-ad-arm_28351.html
L'abbandono di x86 per archietture ARM è una possibilità che OLPC sta prendendo in seria considerazione. Minor costo e minor consumo, ma anche impossibilità di utilizzare Windows
Click sul link per visualizzare la notizia.
EskevarMkDrake
13-03-2009, 10:36
Uhmm mi sa che quelli della Microsoft piuttosto di creare appositamente una versione Windows per gli ARM, mettono le palle nel tritarifiuti.... :D
Anche se non sono un esperto di programmazione, mi sa che ce ne sarebbe di codice da riscrivere... per non parlare delle performance... ma 5W sono cosi' tanti? Cavolo... quando si fanno le recensioni dei pc gamer si parla di consumi superiori a 300W come biscotti...
II ARROWS
13-03-2009, 10:44
Bha, se il sistema costa di meno... e poi non è che ci perdano molto a non usare Windows.
Credo che per i paesi emergenti Windows non sia una cosa indispensabile, Linux credo sia più che valido...
Certo che i SO di casa M$ sono sempre sati un pò limitati dal punto di vista di compatibilità architetture, solo x86 e di recente x86_64 che io sappia...
Ma dov'è il problema a renderlo compatibile con altre architetture? Ok, bisogna riscrivere tutto ma se lo fanno quelli di Linux che lavorano "a gratis" non credo sia un problema per M$, e magari vendono qualche copia in più di Windows.
E poi se è per una buona causa mi sembra un motivo valido in più!
dadolino
13-03-2009, 10:56
Ma scusate già adesso si trovano soluzione su base Atom e Linux embedded nei mercatoni a circa 169€.
E parliamo di prodotti per il grande pubblico.
Perchè non utilizzare questi netbook da modificare opportunamente per il progetto OLPC?Nel frattempo il tempo scorre...
leddlazarus
13-03-2009, 10:57
secondo me rinunciando a guadagni, a costi di licenza del so, tasse, il + scarso netbook arriva vicino ai 100$.
almeno è un vero pc, piccolo ma un vero pc non quell'XO che sembra + un pc giocattolo per bambini piccoli.
certo che in simili scenari un po' di beneficienza si puo' anche fare o no?
il problema grosso è la corrente. perchè altrimenti vecchi pc tipo p2 o p3 con il w98 non costano di certo 100$. ed anzichè rottamarli si possono regalare a queste associazioni. lo so bene lavorando in un ced pubblico, quando si svecchia il parco macchine, interi lotti ormai da rottamare, sono cmq funzionanti.
qualcuno l'abbiamo preparato per medici che poi li portano in ospedali in africa. roba che qui non vorremmo neanche regalata, potrebbe essere ben accetta.
leddlazarus
13-03-2009, 11:00
Ma scusate già adesso si trovano soluzione su base Atom e Linux embedded nei mercatoni a circa 169€.
E parliamo di prodotti per il grande pubblico.
Perchè non utilizzare questi netbook da modificare opportunamente per il progetto OLPC?Nel frattempo il tempo scorre...
mi hai anticipato.
cmq se da 170€ togli il costo della licenza, il guadagno per il costruttore, quello per il distributore, quello per il dettagliante, tasse e tassine, penso si arrivi traquillamente sui 100$ o giù di lì.
certo che se vogliono guadagnarci anche qui allora che vadano a farsi benedire.
essential__60
13-03-2009, 11:09
Si come no, prima che sia pronto sto cavolo di OLPC
i bambini, almeno quelli che non saranno morti di fame aids o scannati da "guerriglieri" di qualche fazione, saranno già vecchietti.
Che grandissima boiata questo progetto ...
:nonsifa:
Certo che i SO di casa M$ sono sempre sati un pò limitati dal punto di vista di compatibilità architetture, solo x86 e di recente x86_64 che io sappia...
Vabbè, ti spei perso i vari Windows NT e 2000 compatibili con i porcessori Power PC, MIPS, Alpha e Itanium.
Opteranium
13-03-2009, 11:27
semmai un vantaggio..
[p.s. uso windows]
ma per quelle realtà va benissimo linux o qualsiasi altro arnese che possa definirsi S.O.
basta che faccia girare quei 3 programmi in croce..
e poi, senza costi di licenza si abbassa il prezzo ;-)
Opteranium
13-03-2009, 11:28
ottima la scelta ARM!
mi piace
Eraser|85
13-03-2009, 11:53
ma scusate ci mettono su una versione di Windows CE, con tanto di .NET Framework e le limitazioni dell'architettura ARM vengono notevolmente ridimensionate..
Gnubbolo
13-03-2009, 12:09
finito il colonialismo i latifondi hanno ridotto la produzione e la popolazione, ok ora libera, è sprofondata nella denutrizione.
se anche un solo bambino potrà imparare la rotazione delle culture o saper affrontare un parassita o come organizzare una attività produttiva, allora il progetto di informatizzazione avrà vinto, perchè i supporti cartacei sono eccessivamente costosi.
la povertà si sconfigge solo combattendo l'ignoranza.
è per questo motivo che prima o poi l'italia diverrà paese terzomondista.
Mr Resetti
13-03-2009, 12:12
Io caccerei dentro a questo OLPC 3 o 4 Zii, che oltre a essere potenti, a basso costo e basso consumo, sono anche riprogrammabili a piacere! Sono dei SoC, a mio avviso, perfetti per questo utilizzo!!!
zephyr83
13-03-2009, 13:04
il problema nn è soltanto windows come sistema operativo ma anche tutti i programmi! Inutile fare una versione di windows per arm se poi le varie software house nn adeguano il proprio software anche per questa architettura! Oltre a windows per arm ci vuole anche tutto il resto! non so se siano tutti così propensi a "sbattersi" a realizzare programmi a volte anche costosi per piattaforme a basso costo dove molto probabilmente nn si ha tanta voglia di spendere soldi per software (che magari già si possiede). Mi sa che una versione di windows per amr senza altri software sarebbe inutile! A sto punto meglio linux dove nn è davvero un problema! oppure non è tatno sbagliato adottare windows mobile dove al più si possono migliorare di molti i software già esistenti.
Opteranium
13-03-2009, 14:25
che esula dal contesto, ma mi chiarisce le idee:
se la base è ARM (quindi non x86), e ci metto su un OS che lo supporta (poniamo linux), allora i programmi normali ci girano o no?
cioè, è sufficiente che il SO sia compatibile con l' hardware per far funzionare i programmi o devono essere riscritti anche loro su base ARM?
e se si, perchè? ;-)
zephyr83
13-03-2009, 14:28
che esula dal contesto, ma mi chiarisce le idee:
se la base è ARM (quindi non x86), e ci metto su un OS che lo supporta (poniamo linux), allora i programmi normali ci girano o no?
cioè, è sufficiente che il SO sia compatibile con l' hardware per far funzionare i programmi o devono essere riscritti anche loro su base ARM?
e se si, perchè? ;-)
no anche i programmi devono essere compilati per quell'architettura!
Opteranium
13-03-2009, 15:23
ok, ne ho imparata un' altra, danke!
Chiancheri
13-03-2009, 15:55
mettere windows su un sistema che non fa girare applicazioni professionali mi sembra proprio frutto di una politica commerciale schifosa. Tanto per far abituare i bambini a windows per poi costringerli a pagare per le licenze quando saranno più grandi, senza dargli la possibilità di imparare un sistema libero, che potranno sfruttare in ambito lavorativo e senza pagare niente a nessuno. Un sistema che è stato pensato per i paesi emergenti non può non avere linux. Questi sono manovre da monopolista. E' proprio come la politica insomma...... Un sistema pessimo che si autosostiene e si auto promuove per rendersi indispensabile ed immortale.
Vabbè, ti spei perso i vari Windows NT e 2000 compatibili con i porcessori Power PC, MIPS, Alpha e Itanium.
ah questa non la sapevo, ma cmq non sono versioni da server o per meglio dire poco adatte all'utilizzo da desktop?
chaosbringer
13-03-2009, 20:12
Vi è tuttavia un inconveniente: il passaggio a soluzioni ARM impedirebbe ai sistemi XO di prossima generazione di poter utilizzare sistemi operativi Microsoft Windows.
e l'inconveniente quale sarebbe?
orami sono passati 3 anni con questa storia di One Laptop Per Child sarebbe e ora di fare qualche bilancio. quanti bambini hanno imparato a leggere, scrivere e far di conto con questo accrocco?
ah questa non la sapevo, ma cmq non sono versioni da server o per meglio dire poco adatte all'utilizzo da desktop?
Erano le normali versione desktop (o workstation, per meglio dire).
killercode
13-03-2009, 22:37
E' una buona decisione, il risparmio energetico per questo prodotto è fondamentale visto che andrà ad essere impiegato in zone non sempre fornite di corrente. Inoltre si elimina windows, un'altro punto favorevole
macfanboy
14-03-2009, 20:04
che esula dal contesto, ma mi chiarisce le idee:
se la base è ARM (quindi non x86), e ci metto su un OS che lo supporta (poniamo linux), allora i programmi normali ci girano o no?
cioè, è sufficiente che il SO sia compatibile con l' hardware per far funzionare i programmi o devono essere riscritti anche loro su base ARM?
e se si, perchè? ;-)
La domanda non è banale, anche se la risposta "classica" sarebbe quella di Zephir83: "no anche i programmi devono essere compilati per quell'architettura!"
Il fatto è che oggi questa cosa sta per essere superata.
Il progetto che risolve la questione e che mi piace molto e seguo ormai con interesse da tempo è LLVM (http://llvm.org/).
Anche se la descrizione del sito non è immediata da capire, L'LLVM è un processore virtuale per il quale GCC (il compilatore usato da Linux e dal OS X) può compilare pseudo-codice oggetto che a sua volta l'LLVM compila in JIT (Just-In-Time) o staticamente per tutti i processori fisici (VERI) supportati.
Il codice oggetto del processore virtuale dell'LLVM (chiamato "bitcode") può essere visto come una 'lingua franca' che può essere praticamente eseguito direttamente (tramite compilazione JIT) su qualsiasi architettura reale supportata (al momento PowerPC, Intel, Arm in modo completo, più altre in sviluppo).
Tecnicamente LLVM è un back-end di GCC, perchè anche GCC utilizza una rappresentazione intermedia durante la fase di compilazione, anche se specifica per ogni processore. Per il front-end si continua ad utilizzare GCC anche se è in sviluppo parallelamente a LLVM un front-end completamente nuovo e molto più efficiente chiamato per ora CLANG. Ma ad oggi non è ancora maturo come l'LLVM.
Tengo a precisare (prima che questa cosa esca fuori) è che il concetto è differente da Java e da .NET perchè qui non viene implementato un AMBIENTE virtuale, ma viene virtualizzato (per così dire) il solo processore. Si può quindi continuare ad usare l'ambiente di sviluppo che si preferisce.
Pur essendo nato come progetto open-source e continui ad esserlo, ora è fondamentalmente un progetto portato avanti da Apple che lo utilizza sull'iPhone e opzionalmente/parzialmente da un po' di tempo anche su Mac.
Anche se le sue vere caratteristiche innovative (il bitcode, con JIT collegato) ancora non sono pienamente sfruttate (vedremo con Snow Leopard).
Ma essendo, appunto, opensource e compatibile al 100% con GCC può essere utilizzato indifferentemente anche da Linux.
Se questo nuovo compilatore prende definitivamente piede anche su Linux (e non c'è motivo perché non lo faccia) il problema di utilizzare architetture diverse praticamente svanirebbe. I programmi "bitcode" potrebbero girare indifferentemente su qualsiasi architettura supportata da LLVM senza che il programmatore faccia nulla. Anche architetture future.
Questo approccio inoltre comporta che si possano realizzare back-end particolarmente ottimizzati per diverse VERSIONI dei processori (già ora accade alcuni x86), garantendo quindi che il codice sia sempre il migliore possibile per la macchina che si sta usando (normalmente si compila ottimizzando il codice per una specifica implementazione, a scapito delle altre).
Insomma con questo compilatore l'utilizzo di architetture diverse da x86, come l'ARM, non comporterebbero alcun aggravio per i programmatori e anche progetti magari abbandonati potrebbero in futuro girare su architetture del tutto nuove (cosa oggi impossibile con l'approccio attuale, a meno di ricorrere ad emulatori).
zephyr83
14-03-2009, 21:16
La domanda non è banale, anche se la risposta "classica" sarebbe quella di Zephir83: "no anche i programmi devono essere compilati per quell'architettura!"
Il fatto è che oggi questa cosa sta per essere superata.
Il progetto che risolve la questione e che mi piace molto e seguo ormai con interesse da tempo è LLVM (http://llvm.org/).
Anche se la descrizione del sito non è immediata da capire, L'LLVM è un processore virtuale per il quale GCC (il compilatore usato da Linux e dal OS X) può compilare pseudo-codice oggetto che a sua volta l'LLVM compila in JIT (Just-In-Time) o staticamente per tutti i processori fisici (VERI) supportati.
Il codice oggetto del processore virtuale dell'LLVM (chiamato "bitcode") può essere visto come una 'lingua franca' che può essere praticamente eseguito direttamente (tramite compilazione JIT) su qualsiasi architettura reale supportata (al momento PowerPC, Intel, Arm in modo completo, più altre in sviluppo).
Tecnicamente LLVM è un back-end di GCC, perchè anche GCC utilizza una rappresentazione intermedia durante la fase di compilazione, anche se specifica per ogni processore. Per il front-end si continua ad utilizzare GCC anche se è in sviluppo parallelamente a LLVM un front-end completamente nuovo e molto più efficiente chiamato per ora CLANG. Ma ad oggi non è ancora maturo come l'LLVM.
Tengo a precisare (prima che questa cosa esca fuori) è che il concetto è differente da Java e da .NET perchè qui non viene implementato un AMBIENTE virtuale, ma viene virtualizzato (per così dire) il solo processore. Si può quindi continuare ad usare l'ambiente di sviluppo che si preferisce.
Pur essendo nato come progetto open-source e continui ad esserlo, ora è fondamentalmente un progetto portato avanti da Apple che lo utilizza sull'iPhone e opzionalmente/parzialmente da un po' di tempo anche su Mac.
Anche se le sue vere caratteristiche innovative (il bitcode, con JIT collegato) ancora non sono pienamente sfruttate (vedremo con Snow Leopard).
Ma essendo, appunto, opensource e compatibile al 100% con GCC può essere utilizzato indifferentemente anche da Linux.
Se questo nuovo compilatore prende definitivamente piede anche su Linux (e non c'è motivo perché non lo faccia) il problema di utilizzare architetture diverse praticamente svanirebbe. I programmi "bitcode" potrebbero girare indifferentemente su qualsiasi architettura supportata da LLVM senza che il programmatore faccia nulla. Anche architetture future.
Questo approccio inoltre comporta che si possano realizzare back-end particolarmente ottimizzati per diverse VERSIONI dei processori (già ora accade alcuni x86), garantendo quindi che il codice sia sempre il migliore possibile per la macchina che si sta usando (normalmente si compila ottimizzando il codice per una specifica implementazione, a scapito delle altre).
Insomma con questo compilatore l'utilizzo di architetture diverse da x86, come l'ARM, non comporterebbero alcun aggravio per i programmatori e anche progetti magari abbandonati potrebbero in futuro girare su architetture del tutto nuove (cosa oggi impossibile con l'approccio attuale, a meno di ricorrere ad emulatori).
Su linux cmq nn è un gran problema, avendo il sorgente spesso e volentieri si fa presto a compilare per un'altra architettura. Il vero problema sarebbe su windows e questa soluzioni che hai esposto sarebbe davvero perfetta ma dubito prenderà piede facilmente sul mondo windows. Ma a livellodi prestazioni cambia qualcosa? e si si quanto?
macfanboy
15-03-2009, 04:52
Su linux cmq nn è un gran problema, avendo il sorgente spesso e volentieri si fa presto a compilare per un'altra architettura. Il vero problema sarebbe su windows e questa soluzioni che hai esposto sarebbe davvero perfetta ma dubito prenderà piede facilmente sul mondo windows. Ma a livellodi prestazioni cambia qualcosa? e si si quanto?
A livello di prestazioni pare già essere superiore al GCC classico nella maggior parte dei casi, anche perché (tra le altre cose) questo LLVM permette ottimizzazioni a vari livelli. In effetti Apple ci sta investendo molto e, come detto, questa tecnologia è già utilizzata su iPhone e tutti quelli che l'hanno provato sanno quanto le sue prestazioni siano abbastanza sorprendenti.
abassign
16-03-2009, 11:51
Cosa centra il SO quanto il problema del OLPC è quelle delle applicazioni ? Mi sembra che il SO sia solo il metodo per farlo accettare alle amministrazioni pubbliche di certi paesi che lo vedono più come un PC regalato per i propri dipendenti che un PC da dare ai propri pargoli... come dire Windows serve per poterlo gestire come tangente... è grave dire questo, ma per la proprietà transitiva si ottiene che:
OLPC si da solo se c'é Windows
Se c'é Windows OLPC potrà essere distribuito ai chi non è certo l'utente Child
Se è così significa che Windows si comporta esattamente come una tangente
Se è così significa che Negroponte sta facendo un gioco non del tutto pulito...
C'é da stare felici qui!
Datemi retta facciamo un bel progetto OS di un oggetto che abbia solo ciò che serve e che serva per i bambini, che possa essere prodotto da industrie locali e che non implementi Windows per evitare i costi di licenza... Non sarebbe la cosa più pulita ?
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