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View Full Version : Obama disdegna i Blog


pegasoalatp
09-03-2009, 21:52
LINK (http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_09/obama_blog_fuorvianti_farkas_80cfc8fc-0cd5-11de-aa9b-00144f02aabc.shtml)


Barack Obama (Ap)
NEW YORK - Il presidente eletto grazie a internet fa arrabbiare i blogger. «Li leggo molto raramente perché sono semplicistici e fuorvianti» ha dichiarato Barack Obama in un’intervista concessa al New York Times a bordo dell’Air Force One. La boutade non è andata a genio all’influente blogosfera di sinistra che l’ha aiutato ad arrivare alla Casa Bianca. «Se è stato eletto - punta il dito Raw Story -, Obama può ringraziare la straordinaria abilità di comunicazione e raccolta-fondi di internet». Il voltafaccia ha lasciato di stucco anche i suoi fan. Prima e dopo le elezioni di novembre, Obama si è distinto per la sua determinazione a usare il web per parlare direttamente agli americani, proprio come Franklin D. Roosevelt usava la radio e John F. Kennedy la televisione. Ma se nessuno mette in dubbio che il presidente continuerà ad influenzare l’America attraverso la Rete, Raw Story dubita che avverrà mai il contrario.
<<La sua mancanza di rispetto per i blogger suggerisce che egli userà il web più per trasmettere i suoi messaggi che per riceverli o incorporarli nelle sue decisioni politiche», spiega. Essere stato il primo presidente della storia a dare spazio a un reporter online dell’Huffington Post, Sam Stein, nella sua prima conferenza stampa all’inizio di febbraio non significa, insomma, che Obama legga il blog di Stein per vedere cosa ha da dire.


La mia riflessione e' la seguente.
Vista la presunta importanza che era stata data ai blog (e ad Internet in generale) nell' elezione di Obama, non e' che "il popolo di Internet" in realta' si sopravvaluta ?
Secondo l' articolo, verrebbe trattatato da Obama come mezzo o come un settore da cui cercare di attingere voti: ci sono gli operai di Detroit, la casalinga dell' Iowa (lo stato rurale per antonomasia degli USA), il popolo di internet ecc....
Insomma Internet non riuscirebbe a influenzare le scelte politiche.

tdi150cv
09-03-2009, 22:05
LINK (http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_09/obama_blog_fuorvianti_farkas_80cfc8fc-0cd5-11de-aa9b-00144f02aabc.shtml)


Barack Obama (Ap)
NEW YORK - Il presidente eletto grazie a internet fa arrabbiare i blogger. «Li leggo molto raramente perché sono semplicistici e fuorvianti» ha dichiarato Barack Obama in un’intervista concessa al New York Times a bordo dell’Air Force One. La boutade non è andata a genio all’influente blogosfera di sinistra che l’ha aiutato ad arrivare alla Casa Bianca. «Se è stato eletto - punta il dito Raw Story -, Obama può ringraziare la straordinaria abilità di comunicazione e raccolta-fondi di internet». Il voltafaccia ha lasciato di stucco anche i suoi fan. Prima e dopo le elezioni di novembre, Obama si è distinto per la sua determinazione a usare il web per parlare direttamente agli americani, proprio come Franklin D. Roosevelt usava la radio e John F. Kennedy la televisione. Ma se nessuno mette in dubbio che il presidente continuerà ad influenzare l’America attraverso la Rete, Raw Story dubita che avverrà mai il contrario.
<<La sua mancanza di rispetto per i blogger suggerisce che egli userà il web più per trasmettere i suoi messaggi che per riceverli o incorporarli nelle sue decisioni politiche», spiega. Essere stato il primo presidente della storia a dare spazio a un reporter online dell’Huffington Post, Sam Stein, nella sua prima conferenza stampa all’inizio di febbraio non significa, insomma, che Obama legga il blog di Stein per vedere cosa ha da dire.


La mia riflessione e' la seguente.
Vista la presunta importanza che era stata data ai blog (e ad Internet in generale) nell' elezione di Obama, non e' che "il popolo di Internet" in realta' si sopravvaluta ?
Secondo l' articolo, verrebbe trattatato da Obama come mezzo o come un settore da cui cercare di attingere voti: ci sono gli operai di Detroit, la casalinga dell' Iowa (lo stato rurale per antonomasia degli USA), il popolo di internet ecc....
Insomma Internet non riuscirebbe a influenzare le scelte politiche.

bravo questo e' il punto ...
ti basta guardare in questo forum , trovi della gente che si ritiene intellettualmente superiore a chiunque ... leggi i loro siti e i loro blog ti viene solo che da vomitare !
Direi che internet piu' che semplicistico e fuorviante sta diventando un covo per i nuovi carbonari digitali ...
Peccato che sti carbonari digitali non hanno nemmeno idea di quale sia la strada da percorrere ! Quello che conta e' andare contro a chi ha il potere ... :rolleyes:

Imp
09-03-2009, 22:09
Obama non ha detto niente di male... sono i blogger americani a essere isterici.
L'affermazione di Obama non sminuisce l'importanza che hanno giocato nella sua campagna elettorale, non è neppure attinente.
Se fossero un po' meno orgogliosi riuscirebbero ad ammettere che lo sterminato mare dei blog è composto essenzialmente di futili chiacchiere, e che il loro amato presidente non ha probabilmente tempo di leggere tutte le ciance che si trovano fra una "quasi" notizia e un'altra.

Per chi non lo ricordasse il dicembre scorso (http://blogs.wsj.com/biztech/2008/12/04/obama-zunegate-day-two/) i suoi elettori erano andati in panico perché il presidente aveva usato uno ZUNE (e non l'ipod) mentre faceva ginnastica in palestra.

Mordicchio83
09-03-2009, 22:22
Azz'... permalosetto il popolo di internette :O

_Magellano_
09-03-2009, 22:26
Un oca che starnazza in internet alla fine non è molto diversa da una che starnazza per strada,fra le tante similitudini c'è appunto come è stato detto la presuzione di essere portatrice "del verbo" e il mettere il muso se la si ignora.

Fedozzo
09-03-2009, 22:48
bravo questo e' il punto ...
ti basta guardare in questo forum , trovi della gente che si ritiene intellettualmente superiore a chiunque ... leggi i loro siti e i loro blog ti viene solo che da vomitare !
Direi che internet piu' che semplicistico e fuorviante sta diventando un covo per i nuovi carbonari digitali ...
Peccato che sti carbonari digitali non hanno nemmeno idea di quale sia la strada da percorrere ! Quello che conta e' andare contro a chi ha il potere ... :rolleyes:

*

Stigmata
09-03-2009, 23:05
bravo questo e' il punto ...
ti basta guardare in questo forum , trovi della gente che si ritiene intellettualmente superiore a chiunque ... leggi i loro siti e i loro blog ti viene solo che da vomitare !
Direi che internet piu' che semplicistico e fuorviante sta diventando un covo per i nuovi carbonari digitali ...
Peccato che sti carbonari digitali non hanno nemmeno idea di quale sia la strada da percorrere ! Quello che conta e' andare contro a chi ha il potere ... :rolleyes:

Pensa te che c'è gente che stappa lo spumante (virtuale, eh!) quando cade il governo!
:eek: :eek: :eek:

nekromantik
09-03-2009, 23:41
Mannaggia a 'sti carbonari de internette che vanno solo contro chi ha il potere...
Ma chiudamola sta internette che non serve a niente!

LUVІ
10-03-2009, 06:12
Mannaggia a 'sti carbonari de internette che vanno solo contro chi ha il potere...
Ma chiudamola sta internette che non serve a niente!

Ce pensa la Carlucci a chiude internette e sti blogghe di terrroristi carbonari digggitali! :O la paladina di tdi! :asd: :asd:

Sulla "non notizia", mi sembra ovvio che non perda tempo a leggersi un miliardo di blog e che non possano condizionare le sue scelte di politica.

Ma, del resto, i due campioni qui sopra nel thread, che vogliono chiudere "i blogghe, internette e i carbonari diggggitali" :asd: hanno un capo che, palesemente, non sa manco che sia internette :asd: :asd: altro che leggere un blog :asd: un unghia di Obama è un sysadmin nei confronti del loro presidente del consiglio :asd:

LuVi

Andala
10-03-2009, 07:18
In fondo ha ragione:

OBAMA? SEGUITE I SOLDI

Una delle regole più note del giornalismo anglosassone è ‘follow the money’, cioè segui i soldi se vuoi capire come realmente funzionano le cose. Nel caso dell’elezione a presidente degli Stati Uniti di Barack Obama, è istruttivo applicare quella regola... purtroppo. Il Democratico ha raccolto un gran totale di 640 milioni di dollari per la sua corsa alla Casa Bianca, di cui una larghissima parte dai cosiddetti contributi individuali. Certamente in essi vi è una gran massa di donazioni di singole persone comuni, attivisti, gruppi di volontari, che è innegabile siano stati determinanti per il successo del loro beniamino. Ma non ci è dato sapere quale percentuale di quei fondi proveniva invece da settori un po’ meno ‘puliti’. Ricordo anche, è doveroso, che l'afroamericano ha rifiutato del tutto i contributi federali alla sua campagna elettorale. Quest’ultima nota è di sicuro molto edificante, ma se si dà un’occhiata ad altri dettagli, ahimè, il quadro cambia. Si scoprono cose che preoccupano, e che confermano quello che ho scritto in “Obama? Gioire con prudenza, molta”.

Un primo sguardo ai dati pubblicati dalla Federal Election Commission americana fa risaltare la presenza dei ‘falchi’ della finanza di Wall Street fra i maggiori gruppi che hanno versato nelle casse del neo presidente, gli stessi che hanno giocato a biglie col futuro economico dell’intero pianeta, fino al collasso di questi giorni: Goldman Sachs, JPMorgan Chase, Citigroup, Morgan Stanley fra gli altri. Nel paragone fra i due contendenti alla Casa Bianca, Obama batte McCain per 2.938.556 dollari a 2.185.869 ricevuti delle banche commerciali. Quando poi si considerano gli speculatori più selvaggi della finanza americana, e cioè gli Hedge Funds, il presidente nero batte lo sconfitto bianco con un margine notevole: 2.637.578 dollari a 1.561.865. Questo forse spiega uno dei dettagli meno edificanti del passato politico di Obama: il suo voto al Congresso a favore del pacchetto di salvataggio sborsato direttamente dai contribuenti americani nelle tasche di Wall Street poche settimane fa, che non solo costerà sudore e pene a milioni di cittadini per anni a venire, ma che non risolve neppure uno dei problemi strutturali della finanza impazzita di quel Paese.

Proseguiamo. Da notare, fra le righe, quei 34.454 dollari che Barack Obama ha intascato dall’industria del tabacco. Non proprio morale per chi si presenta come ‘pulito’, per motivi persino troppo ovvi per essere citati. Ma una bruttissima sorpresa arriva quando si incontrano le voci relative ai colossi farmaceutici: Obama si è preso 1.662.280 dollari da questi giganti della speculazione sulla salute, contro i miseri 579.013 di McCain. La cosa è grave, poiché gli interessi di Big Pharma sono direttamente collegati al mantenimento del sistema Sanitario privatizzato americano, causa di ineguaglianze sociali orrende. Inoltre, visto ciò che le multinazionali del farmaco stanno facendo nel Terzo Mondo, dove negano ancora farmaci salvavita o sconti sui brevetti a tanti popoli disperati, di nuovo si fatica a trovare una moralità in questo aspetto di Obama. Si comincia qui a sbirciare qualcosa della realtà dietro i suoi proclami retorici.

Alla voce Comunicazioni ed Elettronica si rimane di sasso. Il Democratico straccia McCain con una somma ben cinque volte superiore, 21.600.186 dollari contro 4.308.349. La cosa grave in questo caso sta nella comprensione di chi in realtà milita in quella categoria: alcune fra le più micidiali industrie di Guerre Stellari americane, di spionaggio e di intercettazioni. Forse è per questo che Obama votò al Congresso la famigerata legge FISA, quella cioè che permette lo spionaggio di immigrati o di americani considerati ‘alieni’, politicamente scomodi, e che fu aspramente contestata da tutti i maggiori gruppi per i Diritti Civili. Inoltre, alla voce più specifica sui finanziatori della campagna elettorale provenienti dall’industria bellica, di nuovo Obama batte il Repubblicano, con 870.165 dollari contro 647.313.

Un altro settore di finanziamenti che preoccupa, è quello del comparto salute e assicurazioni. Ho già detto e scritto che la riforma sanitaria ipotizzata dal neo presidente lascia in sostanza le cose come stanno, con solo ritocchi cosmetici. Tradotto, significa che le grandi compagnie di assicurazione rimarranno gli arbitri della salute degli americani, in particolare dei 44 milioni di essi che oggi non hanno alcuna assistenza. I cittadini di quel Paese invocano in maggioranza e disperatamente un sistema sanitario pubblico, gratuito e finanziato dalle tasse, cosa riportata con chiarezza dai sondaggi ma non dalla stampa americana né dalla nostra. Obama ha ricevuto un gran totale di 49.408.792 dollari dal comparto salute e assicurazioni, McCain 33.286.626. Non sono spiccioli, e soprattutto non vengono donati a fondo perduto. Mi state capendo?

Per concludere, si arriva al tema dell’influenza sui candidati da parte delle lobby e delle professioni che contano. Barack Obama si è sforzato di rassicurare l’America che lui era il candidato degli interessi della persona media, della famiglia media, ma anche dei poveri, degli svantaggiati. Ok, senza perdere altro tempo ecco le cifre. Gli influenti lobbisti americani e gli studi legali (che negli USA hanno un potere enorme) hanno dato al giovane candidato vittorioso il triplo di quanto hanno dato a McCain: 37.122.161 dollari per il primo e solo 10.765.423 per il secondo. Questi non sono idealisti con lo sguardo perso nelle nuvole, sono personaggi, anzi, rapaci che ci vedono benissimo… Perché hanno premiato Obama?

Ripeto. Gioire, con prudenza. Moltissima.

Paolo Barnard

fonte: Federal Election Commission USA

http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=53

matteo10
10-03-2009, 07:23
Trovo che non abbia detto assolutamente niente di strano.

Ritengo che il 99.99% dei blog sia spazzatura, un diario online dove riversano o scemate o frustrazioni persone che nella vita reale non ascolteremmo neanche sotto tortura. :D

Ci mancherebbe altro che il presidente degli Stati Uniti si metta a leggerli per decidere come mandare avanti la baracca...

tdi150cv
10-03-2009, 08:05
Pensa te che c'è gente che stappa lo spumante (virtuale, eh!) quando cade il governo!
:eek: :eek: :eek:

virtuale ?

ma tu scherzi ... era verissimo ...

se vuoi ti spiego anche dove sono andato la sera e cosa ho stappato ! :cool: :D

Stigmata
10-03-2009, 08:09
virtuale ?

ma tu scherzi ... era verissimo ...

se vuoi ti spiego anche dove sono andato la sera e cosa ho stappato ! :cool: :D


Vittoria! :yeah:

cdimauro
10-03-2009, 08:10
Mi piacerebbe sapere perché avere una buona opinione di internet debba necessaria portare ad avere la stessa buona opinione di TUTTO quello che si sta dentro (quindi anche dei blog).

dave4mame
10-03-2009, 08:29
abbastanza d'accordo.
non che ne legga molti (anzi) ma tra quei pochi la maggior parte mi sembra curata da gente tanto tronfia ed egotica quanto ignorante.

poi, ovviamente, ci sono le eccezioni.

tdi150cv
10-03-2009, 08:32
Mi piacerebbe sapere perché avere una buona opinione di internet debba necessaria portare ad avere la stessa buona opinione di TUTTO quello che si sta dentro (quindi anche dei blog).

perchè internet e' fatta da persone moralmente e intellettualmente superiori !
gente che non guarda amici , gente che non guarda il grande fratello , gente che non guarda Fede o legge il giornale ! Questi sono quelli che ascoltano Grillo , che venerano Travaglio , insomma ... vuoi mettere ?

Stigmata
10-03-2009, 08:39
E' evidente che parli, con la solita aria da presa per il culo, di chi vota diversamente da te e che tu identifichi come quelli che non fanno una serie di cose.
Ne dobbiamo dedurre quindi che sei un appassionato di amici, del grande gratello e di fede. Che ci trovi di divertente?

Banus
10-03-2009, 09:07
Vista la presunta importanza che era stata data ai blog (e ad Internet in generale) nell' elezione di Obama, non e' che "il popolo di Internet" in realta' si sopravvaluta ?
Penso che parlare di "popolo di Internet" sulla falsariga del "popolo di Seattle" sia un errore, dal momento che il gruppo dei blogger non ha né obiettivi né ideologie omogenee.

La frase di Obama era riferita ai blogger sull'economia in particolare:
http://www.businessinsider.com/obama-says-economics-blogs-arent-reliable-2009-3

ed è particolarmente infelice, perché molti di essi sono professori o consulenti, e quindi hanno una preparazione approfondita. Le ragioni portate da Obama sono in parte condivisibili - gli autori spesso portano analisi e proposte diametralmente opposte - ma ci sono casi in cui sono quasi unanimi, e forse è il caso di dare loro ascolto. Un esempio è quello della nazionalizzazione delle banche nelle condizioni più critiche, che al contrario di quello che dice Obama, ha un consenso trasversale fra i blogger.

LUVІ
10-03-2009, 09:22
Penso che parlare di "popolo di Internet" sulla falsariga del "popolo di Seattle" sia un errore, dal momento che il gruppo dei blogger non ha né obiettivi né ideologie omogenee.

La frase di Obama era riferita ai blogger sull'economia in particolare:
http://www.businessinsider.com/obama-says-economics-blogs-arent-reliable-2009-3

ed è particolarmente infelice, perché molti di essi sono professori o consulenti, e quindi hanno una preparazione approfondita. Le ragioni portate da Obama sono in parte condivisibili - gli autori spesso portano analisi e proposte diametralmente opposte - ma ci sono casi in cui sono quasi unanimi, e forse è il caso di dare loro ascolto. Un esempio è quello della nazionalizzazione delle banche nelle condizioni più critiche, che al contrario di quello che dice Obama, ha un consenso trasversale fra i blogger.

Troppo buonsenso in questo post, dai, non esageriamo, il thread è quello che è ;)

LuVi

pegasoalatp
10-03-2009, 11:17
Penso che parlare di "popolo di Internet" sulla falsariga del "popolo di Seattle" sia un errore, dal momento che il gruppo dei blogger non ha né obiettivi né ideologie omogenee.

La frase di Obama era riferita ai blogger sull'economia in particolare:
http://www.businessinsider.com/obama-says-economics-blogs-arent-reliable-2009-3

ed è particolarmente infelice, perché molti di essi sono professori o consulenti, e quindi hanno una preparazione approfondita. Le ragioni portate da Obama sono in parte condivisibili - gli autori spesso portano analisi e proposte diametralmente opposte - ma ci sono casi in cui sono quasi unanimi, e forse è il caso di dare loro ascolto. Un esempio è quello della nazionalizzazione delle banche nelle condizioni più critiche, che al contrario di quello che dice Obama, ha un consenso trasversale fra i blogger.

Non so se i due articoli riportino la stessa cosa.
A meno di distorsioni giornalistiche, l' articolo del Corriere da' un tono molto piu' generico al discorso di Obama.
Anche le reazioni riportate non accennano alla limitazione del mondo economico.
Il taglio dell' articolo del Corriere e' che Obama veda internet solo come un mezzo di pubblicizzazione di idee, (in questo similare alla tv, radio giornali, ecc) e non come strumento di interazione tra societa' civile e politica.
E' per questo che mi domando se il concetto in se' di "popolo di Internet" (che avrebbe un senso piu' ampio rispetto al popolo di Seattle) sia sopravvalutato.

Tefnut
10-03-2009, 11:23
Forse perchè internet è piena di gente oramai :)
E' normale trovarci di tutto, soprattutto tanti blogger

Capisco l'intervento di OBAMA, è corretto e preciso.. anche perchè la voce di 1 blog equivale a quella di una persona in un bar, non molto di più... se questo blog è molto seguito sicuramente sarà un grande bar, ma sicuramente non sarà un posto di decisioni, è un posto di pareri.. tutto li



Per quanto riguarda i moralmente superiori, covo di carbonari e cazzate varie concordo..
leggere certi commenti fa vomitare
Internet è fatta da molte persone.. so che è brutto leggere pareri di altri, ma è peggio ascoltarsi chi vuole inculcarti la sua opinione, o chi lo fa col manganello

Banus
10-03-2009, 12:29
Non so se i due articoli riportino la stessa cosa.
A meno di distorsioni giornalistiche, l' articolo del Corriere da' un tono molto piu' generico al discorso di Obama.
Sono distorsioni giornalistiche :D
Nell'articolo del NY Times (http://www.nytimes.com/2009/03/08/us/politics/08obama-text.html?pagewanted=all) Obama parla precisamente dei blog dedicati all'economia e all'interno di un discorso sulla situazione dei mercati finanziari. Il Corriere ha voluto dare alle parole un tono e una portata che non c'è nell'articolo originale, e per la verità neppure in quello di RawStory:
http://rawstory.com/news/2008/Websavvy_Obama_rarely_read_blogs_often_0308.html

gigio2005
10-03-2009, 14:55
prima di entrare in questo 3d ho pensato:

ora ci trovo un post di tdi....questi 3d sono l'humus ideali per farli uscire dalle tane :D

ultimamente non postano piu'....forse hanno intrapreso la giusta strada redentoria della vergogna.... ma quale migliore occasione di un 3d denigratorio alla vecchia maniera per fare una puntatina allo scoperto?






deh ih ih ih

luxorl
10-03-2009, 15:49
virtuale ?

ma tu scherzi ... era verissimo ...

se vuoi ti spiego anche dove sono andato la sera e cosa ho stappato ! :cool: :D

E poi ti lamenti che altri si definiscono superiori moralmente a te...

luxorl
10-03-2009, 15:52
Sono distorsioni giornalistiche :D
Nell'articolo del NY Times (http://www.nytimes.com/2009/03/08/us/politics/08obama-text.html?pagewanted=all) Obama parla precisamente dei blog dedicati all'economia e all'interno di un discorso sulla situazione dei mercati finanziari. Il Corriere ha voluto dare alle parole un tono e una portata che non c'è nell'articolo originale, e per la verità neppure in quello di RawStory:
http://rawstory.com/news/2008/Websavvy_Obama_rarely_read_blogs_often_0308.html

Tanto per cambiare :rolleyes:

pegasoalatp
10-03-2009, 16:12
Sono distorsioni giornalistiche :D
Nell'articolo del NY Times (http://www.nytimes.com/2009/03/08/us/politics/08obama-text.html?pagewanted=all) Obama parla precisamente dei blog dedicati all'economia e all'interno di un discorso sulla situazione dei mercati finanziari. Il Corriere ha voluto dare alle parole un tono e una portata che non c'è nell'articolo originale, e per la verità neppure in quello di RawStory:
http://rawstory.com/news/2008/Websavvy_Obama_rarely_read_blogs_often_0308.html

Be, mi sono letto l' articolo del Ny Times e secondo me il Corriere riporta correttamente. Obama parla della nazionalizzazione delle banche come esempio di notizie dei "blog cattivi" , ma mi pare esprima il concetto in termini molto piu' generali e non limitati a blog economici. Infatti appena sopra sta parlando di Guantanamo.
Comunque non cambierebbe molto e la mia domanda rimane.
Il popolo di internet sopravvaluta la sua capacita' di influenzare la politica, visto che i suoi mezzi sono principalmente blogs ?

pegasoalatp
10-03-2009, 16:17
prima di entrare in questo 3d ho pensato:

ora ci trovo un post di tdi....questi 3d sono l'humus ideali per farli uscire dalle tane :D

ultimamente non postano piu'....forse hanno intrapreso la giusta strada redentoria della vergogna.... ma quale migliore occasione di un 3d denigratorio alla vecchia maniera per fare una puntatina allo scoperto?


deh ih ih ih

Se ti riferisci a me, posso dirti che io non mi sono rintanato ne' ho vergogne da nascondere . E' che trovo inutile dialogare con certe "teste quadre" e neppure divertente: quindi scrivo piu' raramente.
Poi chi avrei voluto denigrare ? Obama ? Il popolo di internet ? La casalinga dello Iowa o di Voghera ?

^TiGeRShArK^
10-03-2009, 16:22
virtuale ?

ma tu scherzi ... era verissimo ...

se vuoi ti spiego anche dove sono andato la sera e cosa ho stappato ! :cool: :D

anche alla impregilo e molto probabilmente nelle varie cosche hanno stappato :)
e avevano 6,1 miliardi di buoni motivi per farlo. :)

lowenz
10-03-2009, 16:28
Io direi di non ascoltare né i blogger né i giornalisti (che parlano dei blogger) :D

luxorl
10-03-2009, 16:29
Io direi di non ascoltare né i blogger né i giornalisti (che parlano dei blogger) :D

Io direi di ascoltare tdi :O

Banus
10-03-2009, 18:25
Obama parla della nazionalizzazione delle banche come esempio di notizie dei "blog cattivi" , ma mi pare esprima il concetto in termini molto piu' generali e non limitati a blog economici. Infatti appena sopra sta parlando di Guantanamo.
Probabilmente è questione di interpretazione.
La notizia prima ancora che nel Corriere l'ho vista riportata nei blog dedicati all'economia. Blog dedicati a diversi campi tendono ad avere una diversa impostazione, e nel caso dell'economia hanno prevalentemente un taglio molto accademico; se Obama è passato da Guantanamo al discorso sulla nazionalizzazione immagino che abbia in mente questo particolare tipo di blog.

Il popolo di internet sopravvaluta la sua capacita' di influenzare la politica, visto che i suoi mezzi sono principalmente blogs ?
Prendendo come rappresentante del "popolo di Internet" Tim'O'Reilly e la corrente di pensiero che ha costruito sul Web 2.0, la mia impressione è che vorrebbe poter influenzare la politica, ma sa di avere ora un ruolo marginale.
Il motivo si basa sull'idea che dare la possibilità di esprimersi al maggior numero di voci possibile permetta di trovare soluzioni più originali ed efficaci ai problemi che la politica si trova a dover risolvere, e questa idea (+ l'infrastruttura tecnologica) nella forma più sofisticata è definita "Government 2.0". E' in quest'ottica che deve essere letta la reazione dei blogger a Obama: dopo aver promesso trasparenza e ascolto ai cittadini in campagna elettorale, ora bolla come "semplicistiche" le opinioni critiche verso il suo operato invece di dare una motivazione argomentata delle sue scelte.

Per inciso - ma andiamo OT - Obama ha dato una risposta (http://abcnews.go.com/Politics/Business/Story?id=6844314&page=2) sulla questione della nazionalizzazione, ma è molto semplicistica, ed è stata ovviamente criticata.

pegasoalatp
10-03-2009, 21:44
Bel post Banus.
Finalmente qualcuno che discute.
Non conosco i dettagli che riporti, ma sono d'accordo sulle linee generali.
In piu', per me sono i blogger che si sono costruiti il loro "castello in aria" pensando di poter influenzare: Obama sa usare la tecnologia, ma questo non ne fa in automatico un sostenitore della corrente di pensiero di Internet.
Per lui Internet e' semplicemente un mezzo.

jan
10-03-2009, 23:02
perchè internet e' fatta da persone moralmente e intellettualmente superiori !
gente che non guarda amici , gente che non guarda il grande fratello , gente che non guarda Fede o legge il giornale ! Questi sono quelli che ascoltano Grillo , che venerano Travaglio , insomma ... vuoi mettere ?

si infatti leggevo proprio il pezzo in cui parlava di travaglio e grillo e dei blog italiani con le loro abitudini ....
ma non avrai tirato un po troppo l'acqua al tuo mulino interpretando obama? :rolleyes:

jan
10-03-2009, 23:07
Bel post Banus.
Finalmente qualcuno che discute.
Non conosco i dettagli che riporti, ma sono d'accordo sulle linee generali.
In piu', per me sono i blogger che si sono costruiti il loro "castello in aria" pensando di poter influenzare: Obama sa usare la tecnologia, ma questo non ne fa in automatico un sostenitore della corrente di pensiero di Internet.
Per lui Internet e' semplicemente un mezzo.
credo sia giusto cosi , non si può pensare che un presidente dedichi il suo tempo interamente a leggere i blog . ci sarà chi per lui li osserva e magari trova qualche spunto interessante , ma i problemi a cui deve pensare ora hanno priorità su tutto

tdi150cv
10-03-2009, 23:11
si infatti leggevo proprio il pezzo in cui parlava di travaglio e grillo e dei blog italiani con le loro abitudini ....
ma non avrai tirato un po troppo l'acqua al tuo mulino interpretando obama? :rolleyes:

no , mi limito a esporre i miei punti di vista ...
che possono essere piu' o meno condivisi.
Se non ti sta bene contesta ma esponimi i tuoi perchè.
Magari potrebbe valere la pena confrontarsi.

tdi150cv
10-03-2009, 23:12
Io direi di ascoltare tdi :O

secondo me e' la prima volta che dici qualcosa di giusto ... :cool:

atinvidia284
11-03-2009, 15:25
"Obama ammette placidamente di non leggere i blog economici perché confondono"

Barack Obama ha ammesso di leggere raramente i blog, poiché a volte semplicistici. Ovviamente la comunità blogger più accreditata ha reagito diluendo litri di bile online. "Signor presidente, se non fosse per noi, lei non sarebbe presidente", si legge su Raw Story, l'influente blog investigativo, segnalato dallo stesso Corriere della Sera.

Già, peccato che Obama si riferisse ad un settore specifico: l'Economia. Lo scoop fasullo che ha incendiato la Rete nasce da una lunga intervista (http://www.nytimes.com/2009/03/08/us/politics/08obama.html?pagewanted=1&_r=1) di Jeff Zeleny e Peter Baker, realizzata per il New York Times, durante un volo sull'Air Force One.

Obama avrebbe dichiarato che i blog non sono affidabili, citando come esempio l'ambito economico. "Una delle motivazioni per cui non passiamo molto tempo sui blog è perché se non si trattano con molta attenzione, si rischia di avere l'impressione che in qualche modo esistano risposte nette verso una cosa o un'altra – del tipo basta nazionalizzare tutte le banche, oppure lasciamole da sole e saranno a posto", ha dichiarato il Presidente ai giornalisti.

Ora, il dibattito da qui in poi può anche accendersi. Ma a mio personale parere sarebbe più preoccupante se la linea della politica economica fosse dettata dai blog.

I blog possono essere uno specchio dell'opinione pubblica, un megafono per le minoranze, uno stimolo al confronto democratico, milioni di ottime cose. L'autorevolezza, però, non ha nulla a che fare con le piattaforme digitali, bensì con le persone.
http://www.tomshw.it/news.php?newsid=17346

pegasoalatp
11-03-2009, 16:27
http://www.tomshw.it/news.php?newsid=17346

giusto per non lasciare l' ultima parola.
leggendo l' intervista del NY che riporti, estraggo

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Even so, he said he did not find blogs to be reliable, citing the economy as one example.
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il riferimento e' in generale, e non limitato ai blog economici che sono UN esempio riportato.

Poi sono perfettamente d' accordo che "L'autorevolezza, però, non ha nulla a che fare con le piattaforme digitali, bensì con le persone."

atinvidia284
12-03-2009, 14:09
Non fidandomi molto dell'articolo del Corriere,ho visto la trascrizione dell'intervista.

Ora il giornalista riporta la parola reliable (affidabile) che mi sembra essere una sua interpretazione visto che dopo riporta il virgolettato di Obama che non usa la stessa espressione.

[giornalista]Even so, he said he did not find blogs to be reliable, citing the economy as one example.
[Obama]“Part of the reason we don’t spend a lot of time looking at blogs,” he said, “is because if you haven’t looked at it very carefully, then you may be under the impression that somehow there’s a clean answer one way or another — well, you just nationalize all the banks, or you just leave them alone and they’ll be fine.”

Ora dando uno sguardo veloce alla trascrizione dell'intervista in cui egli parla dei blogs,c'è scritto:

Q: No blogs?

A: I rarely read blogs.

Q: No reality shows with your girls?

A: No. They watch them, but I don’t join them. I watch basketball. That’s what I watch.

Q: Have you gotten a new appreciation at all, or maybe a little sympathy for what your predecessors went through in terms of a president can’t control all the events?

A: Oh, absolutely. Look, I actually appreciated that before I took office. I always felt that a president is accountable for making the best decisions, but that there are going to be a lot of unexpected twists and turns along the way. And as I said recently, this is still a human enterprise and these are big, tough, complicated problems. Somebody noted to me that by the time something reaches my desk, that means it’s really hard. Because if it were easy, somebody else would have made the decision and somebody else would have solved it. So typically, if something’s in my folder, it means that you’ve got some very big, difficult, sticky, contradictory issues to be wrestled with.

Q: Has anybody said to you, No, sir, you can’t do that? Has there been a moment in these last six weeks where you tried to do something and somebody said, Sorry, sir, it doesn’t work that way?

A: Well, I mean, I think what we were talking about earlier in terms of Guantanamo. People didn’t have to tell me, No you can’t do that. It was simply, Well, sir, here are the challenges that we face in terms of making a decision about that. In the entire banking sector – we spend every day, myself, Rahm Emanuel, Tim Geithner, Larry Summers, Christina Romer, every single day, we will spend at least an hour of my time just talking through how we are approaching the financial markets.

And part of the reason we don’t spend a lot of time looking at blogs is because if you haven’t looked at it very carefully then you may be under the impression that somehow there’s a clean answer one way or another – well, you just nationalize all the banks, or you just leave them alone and they’ll be fine, or this or that or the other. The truth is this is a very complex set of problems and bad decisions can result in huge taxpayer expenditures and poor results.
http://www.nytimes.com/2009/03/08/us/politics/08obama-text.html?pagewanted=5


C'è qualche altro spezzone che mi è sfuggito dove esce fuori dalla bocca di Obama la parola "reliable" visto che ho dato solo uno sguardo veloce??

jan
12-03-2009, 15:32
no , mi limito a esporre i miei punti di vista ...
che possono essere piu' o meno condivisi.
Se non ti sta bene contesta ma esponimi i tuoi perchè.
Magari potrebbe valere la pena confrontarsi.
beh direi che i punti di vista di quelli che : no GF o reality corrispondono anche con quelli di obama , quindi direi che questo dubbio sui blogs non ha niente a che vedere con la visione che hai sostenuto essere parallela a quella del presidente .
lui contesta unicamente la visione che certi blogs offrono e certamente non per screditarli tutti , non è cosi stupido dal momento che sono stati il suo pane.
ci sono blog autorevolissimi anche in america come in italia e generalizzare è davvero l'operazione più dannosa che si possa fare

zerothehero
12-03-2009, 16:07
Fa bene..molti blog (ovviamente non tutti) sono una concentrazione di idiozia, populismo e isterismo. :fagiano:
Non si governa con il famigerato (e inesistente) popolo di internet, nè leggendo i blog.