PDA

View Full Version : Soru segue le linee imprenditoriali più consone. L'Unità non ci stà


MARCA
03-03-2009, 21:01
Il patron Soru non vuole procedere alla ricapitalizzazione necessaria
I giornalisti dell'Unità in sciopero,
il giornale rischia la chiusura
Mercoledì non sarà in edicola. (http://www.corriere.it/economia/09_marzo_03/sciopero_giornalisti_unita_21b6aa5a-07d7-11de-805b-00144f02aabc.shtml) Bocciato il piano dell'azienda che prevedeva tagli e riduzione degli stipendi
ROMA - Mercoledì l'Unità non sarà in edicola: è il primo sciopero della nuova era del quotidiano, quella iniziata con Renato Soru e Concita De Gregorio. Una crisi scoppiata come un fulmine a cielo sereno e che riporta il giornale in uno stato di incertezza profonda: le speranze della redazione si sono infrante contro l'indisponibilità dell'editore a immettere denaro fresco nelle casse del quotidiano. A questo punto occorrerebbe un altro investitore ma, nel frattempo, la Nie (Nuova iniziativa editoriale, società editrice del giornale) ha presentato un piano di abbattimento dei costi respinto dal Cdr. Ma, sottolinea la proprietà, in assenza di interventi drastici si rischia il fallimento. TUTTI I TENTATIVI - Il Comitato di Redazione è impegnato in una azione complessa e delicata: incontri, contatti, assemblee si sono susseguiti da venerdì scorso, il giorno in cui si è abbattuta la notizia della crisi. Sabato la rappresentanza sindacale è volata a Cagliari per incontrare il segretario della Federazione Nazionale della Stampa, Franco Siddi. Lunedì faccia a faccia informale con l'ad e presidente della Nie, Antonio Saracino. A seguire è stata riunita l'assemblea di redazione. In tarda serata l'annuncio dello sciopero seguito da un comunicato: «L'assemblea respinge i tempi, strettissimi, indicati dall'azienda per la trattativa. E, in particolare, ritiene inaccettabile la data ultimativa del 23 marzo, fissata come termine ultimo per scongiurare lo stato di insolvenza. Si ricorda che i tempi e le modalità per dichiarare lo stato di crisi sono indicati dal contratto e che, in ogni caso, la dinamica di una trattativa non può essere condizionata da scadenze ultimative». E martedì è stato il giorno della solidarietà per i colleghi impegnati nella lotta che sono sostenuti dalla Federazione Nazionale della Stampa, dall'Associazione Stampa Romana, da Articolo 21, dai giornalisti di Liberazione. E c'è anche l'invito del segretario della Cgil Fulvio Fammoni a tutti i soggetti in campo a cercare una soluzione. Dal Partito Democratico parla solo il segretario del Lazio, Roberto Morassut.

Ha scelto la via più facile, quella che percorrono la stragrande amggioranza degli imprenditori, tagliare i costi, stipendi e personale.
Non voglio fargliene una colpa, a volte certe decisioni sono necessarie.
Ma è casuale che "questo fulmine a ciel sereno" avvenga a 2 settimane dala sconfitta sarda?
Ditemi la vostra.

ConteZero
03-03-2009, 21:03
Il patron Soru non vuole procedere alla ricapitalizzazione necessaria
I giornalisti dell'Unità in sciopero,
il giornale rischia la chiusura
Mercoledì non sarà in edicola. (http://www.corriere.it/economia/09_marzo_03/sciopero_giornalisti_unita_21b6aa5a-07d7-11de-805b-00144f02aabc.shtml) Bocciato il piano dell'azienda che prevedeva tagli e riduzione degli stipendi

Ha scelto la via più facile, quella che percorrono la stragrande amggioranza degli imprenditori, tagliare i costi, stipendi e personale.
Non voglio fargliene una colpa, a volte certe decisioni sono necessarie.
Ma è casuale che "questo fulmine a ciel sereno" avvenga a 2 settimane dala sconfitta sarda?
Ditemi la vostra.

"la vostra".

Kivron
03-03-2009, 21:07
Soru è un imprenditore, sta facendo quello che farebbe/fa ogni imprenditore.
Forse all'Unità credevano fosse solo un benefattore... :stordita:

ConteZero
03-03-2009, 21:11
Soru stà agendo da imprenditore dentro l'Unità.
L'ha già fatto in passato (cambiando direttore) e lo farà ancora in futuro... nessuno s'aspettava qualcosa di diverso.
Di sicuro non è una sorta di rappresaglia.

MARCA
03-03-2009, 21:13
Soru stà agendo da imprenditore dentro l'Unità.
L'ha già fatto in passato (cambiando direttore) e lo farà ancora in futuro... nessuno s'aspettava qualcosa di diverso.Di sicuro non è una sorta di rappresaglia.

Il silenzio del Pd effettivamente fa pensare che la cosa fosse risaputa...l'importante è crederci.

ConteZero
03-03-2009, 21:26
Il silenzio del Pd effettivamente fa pensare che la cosa fosse risaputa...l'importante è crederci.

Oramai il PD s'esprime a silenzi.
Non ha nulla da dire neppure quando gli ballano il tip-tap in testa... e tu pensi che dietro a questo particolare silenzio ci sia qualche oscura macchinazione ? :mbe:

MARCA
03-03-2009, 21:28
Nessuna macchinazione,
ma qual'è il giornale del Pd?:confused:
Non è forse l'unità?

rip82
04-03-2009, 00:23
Nessuna macchinazione,
ma qual'è il giornale del Pd?:confused:
Non è forse l'unità?

No, l'Unita' era il giornale dei ds prima che fallisse, da quel momento ha cessato di essere un giornale di partito. Anzi, l'Unita' di Colombo e Padellaro ha piu' volte schiaffeggiato ds prima e pd poi, era malvisto tanto a desra quanto a sinistra.

Kivron
04-03-2009, 18:26
No, l'Unita' era il giornale dei ds prima che fallisse, da quel momento ha cessato di essere un giornale di partito. Anzi, l'Unita' di Colombo e Padellaro ha piu' volte schiaffeggiato ds prima e pd poi, era malvisto tanto a desra quanto a sinistra.

Non sarà del PD, ma forse forse vorrebbe esserlo...

Il comunicato dell'assemblea dell'Unità

Mercoledì l'Unità non sarà in edicola e martedì il sito on line non verrà aggiornato. È stato proclamato, infatti, il primo dei cinque giorni di sciopero messi a disposizione del cdr. Lo ha deciso all'unanimità l'assemblea delle redazioni di Roma, Bologna, Firenze, Milano e dell'on-line, per respingere l'ipotesi di drastico ridimensionamento aziendale prospettato dall'amministratore delegato. Che provocherebbe gravissime ripercussioni sugli organici e sulla fisionomia stessa del prodotto.

Tutto questo malgrado i positivi risultati di vendita e i piani di rilancio della testata messi in atto non più di quattro mesi fa.
L'assemblea respinge i tempi, strettissimi, indicati dall'azienda per la trattativa. E, in particolare, ritiene inaccettabile la data ultimativa del 23 marzo, fissata come termine ultimo per scongiurare lo stato di insolvenza. Si ricorda che i tempi e le modalità per dichiarare lo stato di crisi sono indicati dal contratto e che, in ogni caso, la dinamica di una trattativa non può essere condizionata da scadenze ultimative.

La redazione dell'Unità assieme alla Fnsi e alle associazioni di stampa regionali non si sottrarrà ad un confronto di merito sulle prospettive dell'azienda che parta, però, dalla difesa della qualità del prodotto, della sua articolazione territoriale, dei livelli occupazionali e dalla tutela del precariato, dalla salvaguardia della professionalità e delle retribuzioni dei giornalisti.

L'assemblea invita il Pd, le forze di sinistra, il sindacato, l'opinione pubblica democratica, i propri lettori ad adoperarsi perché l'Unità possa superare anche questo difficile momento, continuando ad assolvere al suo ruolo e alla sua funzione.

L'ASSEMBLEA DELL'UNITA'

P.S. Aggiungo, che in qualche modo deve risultare "di partito", come disse il paladino Grillo
http://beppegrillo.meetup.com/633/messages/boards/thread/3757139
"E i giornali dichiaratamente di partito?
Se vogliono i contributi oggi devono essere appoggiati da un gruppo parlamentare che è formato da almeno dieci deputati.
In questa categoria il giornale che prende di più è L'Unità: 6.400.000 euro all'anno, ma i suoi lettori non lo sanno."

E poco sotto

L'Unità vende 60.000 copie, ma ne stampa più del doppio e il suo contributo viene calcolato anche su queste copie di scarto, causa le linee di stampa vecchie, che sono 16.000 su 140 mila.
Per queste 16 mila copie al giorno che vanno al macero L'Unità incassa 250.000 euro in più all'anno.
La cosa strana è che i giornali che prendono il finanziamento per il partito a cui appartengono dicono che non sono giornali di partito.

MARCA
04-03-2009, 18:42
La cosa strana è che i giornali che prendono il finanziamento per il partito a cui appartengono dicono che non sono giornali di partito.
Sono i politici che fanno il favore* ai giornalisti in modo che prendano uno stipendio :D

*aggratisss