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View Full Version : Ingegneri elettronici: sempre più "informatici"?


~FullSyst3m~
03-03-2009, 19:48
Oggi mi è capitato due volte di sentire alla tv di ingegneri elettronici che fanno i programmatori o i consulenti informatici. Cosi mi sono chiesto: "ma ad elettronica cosa fanno fare?" Se è cosi ingegneria informatica, e magari anche informatica, non sono superflue?

Voi che ne pensate?

Homra
03-03-2009, 20:24
Oggi mi è capitato due volte di sentire alla tv di ingegneri elettronici che fanno i programmatori o i consulenti informatici. Cosi mi sono chiesto: "ma ad elettronica cosa fanno fare?" Se è cosi ingegneria informatica, e magari anche informatica, non sono superflue?

Voi che ne pensate?
Il mercato del lavoro italiano ha bisogno di persone che senza doti eccelse possano programmare... se ti va bene ricoprire questo ruolo basta candidarsi e stop. A nessuno uinteressa che tu abbia competenze diverse e potenzialità maggiori in altri campi. Alla società X importa solo se sai scrivere le tue 100 righe di codice al giorno senza fare casini...
E' brutto scoprirlo, ma è così

~FullSyst3m~
03-03-2009, 20:50
Il mercato del lavoro italiano ha bisogno di persone che senza doti eccelse possano programmare... se ti va bene ricoprire questo ruolo basta candidarsi e stop. A nessuno uinteressa che tu abbia competenze diverse e potenzialità maggiori in altri campi. Alla società X importa solo se sai scrivere le tue 100 righe di codice al giorno senza fare casini...
E' brutto scoprirlo, ma è così

Questo vuol dire che da arte la programmazione è diventata una cosa comune a tutti e che può fare chiunque.

E riguardo la consulenza informatica invece?

pietro84
03-03-2009, 21:03
Questo vuol dire che da arte la programmazione è diventata una cosa comune a tutti e che può fare chiunque.

E riguardo la consulenza informatica invece?

ah in quel settore ci sono anche laureati in economia, anzi spesso è sufficiente una laurea in una qualsiasi materia scientifica .

pietro84
03-03-2009, 21:05
Il mercato del lavoro italiano ha bisogno di persone che senza doti eccelse possano programmare... se ti va bene ricoprire questo ruolo basta candidarsi e stop. A nessuno uinteressa che tu abbia competenze diverse e potenzialità maggiori in altri campi. Alla società X importa solo se sai scrivere le tue 100 righe di codice al giorno senza fare casini...
E' brutto scoprirlo, ma è così

spesso è molto più importante la quantità che la qualità
d'altro canto però la "persona" è molto più importante del tipo di laurea, chi è bravo ed ha sviluppato una certa forma mentis si adatta a compiti di natura sempre diversa

Homra
03-03-2009, 21:07
spesso è molto più importante la quantità che la qualità

pietro ti quoto in toto;)

gpc
03-03-2009, 21:34
Le risposte e le ragioni sono varie, con più o meno peso a seconda dei casi.
Prima di tutto: insegnare elettronica è difficile perchè le pippe mentali "all'universitaria" arrivano solo fino ad un certo punto e ci vuole gente che sappia fare le cose, oltre alle chiacchiere, per poterla insegnare. E nella nostra università, mancano.
Quindi si preferisce trastullarsi con l'informatica, molto più flessibile da questo punto di vista, dato che nel computer tutto funziona a prescindere, basta seguire le regole.
Ecco quindi che la figura dell'elettronico sfuma perchè, prima di tutto, nelle università italiane viene fatta scomparire (esempio pratico, ingegneria elettronica VO si è trasformata in ingegneria delle telecomunicazioni, dell'informazione, dell'automazione, di tutto e di tutti ma non più di elettronica).
Poi c'è un secondo aspetto, che è la grande ignoranza che regna nel mondo del lavoro, e non solo, riguardo alle competenze di un elettronico. "Cosa fai?" "Ingegnere elettronico" "Ah allora sei bravo col computer", scambio tipico con tipico conseguente versamento di bile da parte mia...
Un elettronico si occupa di hardware, il software di basso livello viene come esperienza a parte e il computer è solo un utile strumento, non è certamente il fine ultimo del suo lavoro.
Risultato: la maggior parte delle offerte di lavoro cercano elettronici per posti di informatici, con la conseguenza che, chi cerca di fare l'elettronico ossia fare progettazione hardware, ha più probabilità di trovare quello che cerca digitando "sex" in google e sfogliando i risultati uno per uno che cercare "elettronico" in un sito di offerte di lavoro e trovare qualcosa di correlato con la sua vera professione.
Poi c'è un terzo aspetto: il 99,9% degli elettronici che ho conosciuto, per incapacità sua o per mancanza di istruzione corretta, di elettronica non sa un'emerita sega. Partendo dall'elettronica analogica ("roba superata") di cui proprio non ha nemmeno un'idea delle basi, si ricicla nell'elettronica digitale, dove finchè si tratta di giocare tirando righe in orcad tra un componente e l'altro può anche campare, ma al primo effetto induttivo va in crisi (d'altra parte, più che seguire le istruzioni del datasheet non sa fare) e quindi si butta sul software, incrementando l'equazione "elettronica=informatica".

Insomma, c'è tutta una serie di ragioni, tra cui non ultima la richiesta preponderante di "carne da macello" per aziende di consulenza informatica, che spingono verso questa equazione.
Che la figura dell'elettronico sia in fase di estinzione lo vedo come una cosa molto concreta, sarà anche perchè la richiesta è sicuramente più bassa rispetto al passato, però è paradossale perchè, senza un hardware su cui funziona il software, tutti gli informatici si ritroverebbero a fare filosofia.

Finora, nelle mie esperienze lavorative, ho avuto e ho attualmente a che fare solo con pseudo elettronici che, quando va bene, sono in grado di fare un circuito digitale, ma che già a proporgli un caricabatterie senza l'integrato tuttofare vanno in crisi nera.
D'altra parte, quando ti senti sostenere da una persona con già diversi anni di lavoro alle spalle che "no no, nel diodo non hai perdita di potenza, non puoi mica considerarlo come una resistenza e fare P=VI, lo puoi mettere in serie all'alimentazione e non succede niente" e andare avanti mezz'ora a sostenerlo... beh... forse è un bene che ci estinguiamo. (ok, questa era solo per chi conosce l'elettronica, gli altri non la capiranno)

~FullSyst3m~
03-03-2009, 21:52
ah in quel settore ci sono anche laureati in economia, anzi spesso è sufficiente una laurea in una qualsiasi materia scientifica .

Come mai? Non serve avere conoscenze specifiche? Altrimenti a che servono i corsi di informatica ed ingegneria?

spesso è molto più importante la quantità che la qualità
d'altro canto però la "persona" è molto più importante del tipo di laurea, chi è bravo ed ha sviluppato una certa forma mentis si adatta a compiti di natura sempre diversa

Si, ma se uno studia elettronica si suppone che debba sapere cose del suo campo. Altrimenti questo vuol dire che chiunque, di qualunque settore, può fare il programmatore o l'informatico.

Le risposte e le ragioni sono varie, con più o meno peso a seconda dei casi.
Prima di tutto: insegnare elettronica è difficile perchè le pippe mentali "all'universitaria" arrivano solo fino ad un certo punto e ci vuole gente che sappia fare le cose, oltre alle chiacchiere, per poterla insegnare. E nella nostra università, mancano.
Quindi si preferisce trastullarsi con l'informatica, molto più flessibile da questo punto di vista, dato che nel computer tutto funziona a prescindere, basta seguire le regole.
Ecco quindi che la figura dell'elettronico sfuma perchè, prima di tutto, nelle università italiane viene fatta scomparire (esempio pratico, ingegneria elettronica VO si è trasformata in ingegneria delle telecomunicazioni, dell'informazione, dell'automazione, di tutto e di tutti ma non più di elettronica).
Poi c'è un secondo aspetto, che è la grande ignoranza che regna nel mondo del lavoro, e non solo, riguardo alle competenze di un elettronico. "Cosa fai?" "Ingegnere elettronico" "Ah allora sei bravo col computer", scambio tipico con tipico conseguente versamento di bile da parte mia...
Un elettronico si occupa di hardware, il software di basso livello viene come esperienza a parte e il computer è solo un utile strumento, non è certamente il fine ultimo del suo lavoro.
Risultato: la maggior parte delle offerte di lavoro cercano elettronici per posti di informatici, con la conseguenza che, chi cerca di fare l'elettronico ossia fare progettazione hardware, ha più probabilità di trovare quello che cerca digitando "sex" in google e sfogliando i risultati uno per uno che cercare "elettronico" in un sito di offerte di lavoro e trovare qualcosa di correlato con la sua vera professione.
Poi c'è un terzo aspetto: il 99,9% degli elettronici che ho conosciuto, per incapacità sua o per mancanza di istruzione corretta, di elettronica non sa un'emerita sega. Partendo dall'elettronica analogica ("roba superata") di cui proprio non ha nemmeno un'idea delle basi, si ricicla nell'elettronica digitale, dove finchè si tratta di giocare tirando righe in orcad tra un componente e l'altro può anche campare, ma al primo effetto induttivo va in crisi (d'altra parte, più che seguire le istruzioni del datasheet non sa fare) e quindi si butta sul software, incrementando l'equazione "elettronica=informatica".

Insomma, c'è tutta una serie di ragioni, tra cui non ultima la richiesta preponderante di "carne da macello" per aziende di consulenza informatica, che spingono verso questa equazione.
Che la figura dell'elettronico sia in fase di estinzione lo vedo come una cosa molto concreta, sarà anche perchè la richiesta è sicuramente più bassa rispetto al passato, però è paradossale perchè, senza un hardware su cui funziona il software, tutti gli informatici si ritroverebbero a fare filosofia.

Finora, nelle mie esperienze lavorative, ho avuto e ho attualmente a che fare solo con pseudo elettronici che, quando va bene, sono in grado di fare un circuito digitale, ma che già a proporgli un caricabatterie senza l'integrato tuttofare vanno in crisi nera.
D'altra parte, quando ti senti sostenere da una persona con già diversi anni di lavoro alle spalle che "no no, nel diodo non hai perdita di potenza, non puoi mica considerarlo come una resistenza e fare P=VI, lo puoi mettere in serie all'alimentazione e non succede niente" e andare avanti mezz'ora a sostenerlo... beh... forse è un bene che ci estinguiamo. (ok, questa era solo per chi conosce l'elettronica, gli altri non la capiranno)

Tu sei un elettronico allora.
Quello che non mi spiego è: basandomi su quello che hai detto, se un elettronico non ha studi e basi, nonchè conoscenze, di informatica, come fa ad arrivare e programmare e diventare programmatore?
Stessa cosa mi chiedo, dato che ci siamo, come è possibile che persone a 30 anni che non hanno mai toccato un pc, fanno un corso di 30 ore e diventano programmatori.

killercode
03-03-2009, 22:01
Perchè uscendo dalla triennale le tue conoscenze sono pari a (quasi) 0, quindi all'azienda non gli interessa minimamente se tu vieni da elettronica, telecomunicazioni, informatica, fisica o matematica, basta che sia uno un pò sveglio con il computer. Infatti sarebbero tutti corsi di laurea da raggruppare insieme mettendo solo alcuni corsi facoltativi a scelta dello studente. La specializzazione dopo, alla specialistica, lo dice anche il nome.

~FullSyst3m~
03-03-2009, 22:14
Perchè uscendo dalla triennale le tue conoscenze sono pari a (quasi) 0, quindi all'azienda non gli interessa minimamente se tu vieni da elettronica, telecomunicazioni, informatica, fisica o matematica, basta che sia uno un pò sveglio con il computer. Infatti sarebbero tutti corsi di laurea da raggruppare insieme mettendo solo alcuni corsi facoltativi a scelta dello studente. La specializzazione dopo, alla specialistica, lo dice anche il nome.

Al giorno d'oggi tutti sono almeno un pò svegli con il pc, che vuol dire che possono lavorare tutti come programmatori, analisti ecc?

Per me programmare è una cosa complessa, non è il solo scrivere codice. Serve una base e una preparazione. Altrimenti possiamo togliere informatica, ed ingegneria e andare tutti ad elettronica. Non ha senso questa cosa.

pietro84
03-03-2009, 22:23
Come mai? Non serve avere conoscenze specifiche? Altrimenti a che servono i corsi di informatica ed ingegneria?

ma di solito le aziende hanno bisogno di software semplice dal punto di vista concettuale, non è che ci vogliono dei premi nobel con chissà quali competenze.
spesso non serve chi pensa a soluzioni innovative, creative o di elevata qualità, serve chi produce il maggior numero possibile di righe di codice al giorno :)

la situazione è diversa nel campo della ricerca scientifica, ma anche lì ci sono grossi problemi di altra natura.

ps: se ti piace l'informatica, studia informatica e fallo con passione, non pensare al mercato lavorativo. secondo me chi è bravo e fa il proprio lavoro con passione ha buone possibilità di emergere.

gpc
03-03-2009, 22:28
Perchè uscendo dalla triennale le tue conoscenze sono pari a (quasi) 0, quindi all'azienda non gli interessa minimamente se tu vieni da elettronica, telecomunicazioni, informatica, fisica o matematica, basta che sia uno un pò sveglio con il computer. Infatti sarebbero tutti corsi di laurea da raggruppare insieme mettendo solo alcuni corsi facoltativi a scelta dello studente. La specializzazione dopo, alla specialistica, lo dice anche il nome.

Sì ma comunque è anche perchè sono più i corsi a sfondo informatico di quelli a sfondo elettronico. Già io, nel VO, avevo più annualità che facevano riferimento all'informatica che all'elettronica. Se poi si vuole sparare sulla croce rossa, nella sgangherata realtà della parte pratica di ingegneria, avevamo diversi laboratori di informatica (così a memoria, info I e II, automatica, elettronica II che aveva una parte di simulazione, poi ce n'erano sicuramente altri ma non mi vengono in mente) mentre di elettronica c'era una sola mezza annualità (laboratorio di elettronica, per l'appunto) svolto in maniera vergognosa -5, 10 persone per strumento-.
Figurati che, al cambio di ordinamento, finchè sono stato io dentro l'università il laboratorio di elettronica era stato smantellato e utilizzato per ampliare quello di informatica... questo già ti dice molto.

~FullSyst3m~
03-03-2009, 23:04
ma di solito le aziende hanno bisogno di software semplice dal punto di vista concettuale, non è che ci vogliono dei premi nobel con chissà quali competenze.
spesso non serve chi pensa a soluzioni innovative, creative o di elevata qualità, serve chi produce il maggior numero possibile di righe di codice al giorno :)

la situazione è diversa nel campo della ricerca scientifica, ma anche lì ci sono grossi problemi di altra natura.

ps: se ti piace l'informatica, studia informatica e fallo con passione, non pensare al mercato lavorativo. secondo me chi è bravo e fa il proprio lavoro con passione ha buone possibilità di emergere.

Grazie ne farò tesoro di questo consiglio.

killercode
04-03-2009, 00:00
Sì ma comunque è anche perchè sono più i corsi a sfondo informatico di quelli a sfondo elettronico. Già io, nel VO, avevo più annualità che facevano riferimento all'informatica che all'elettronica. Se poi si vuole sparare sulla croce rossa, nella sgangherata realtà della parte pratica di ingegneria, avevamo diversi laboratori di informatica (così a memoria, info I e II, automatica, elettronica II che aveva una parte di simulazione, poi ce n'erano sicuramente altri ma non mi vengono in mente) mentre di elettronica c'era una sola mezza annualità (laboratorio di elettronica, per l'appunto) svolto in maniera vergognosa -5, 10 persone per strumento-.
Figurati che, al cambio di ordinamento, finchè sono stato io dentro l'università il laboratorio di elettronica era stato smantellato e utilizzato per ampliare quello di informatica... questo già ti dice molto.

laboratori? cosa sono? menomale che sono passato a fisica va, li si che si fa attività sperimentale

Al giorno d'oggi tutti sono almeno un pò svegli con il pc, che vuol dire che possono lavorare tutti come programmatori, analisti ecc?

Per me programmare è una cosa complessa, non è il solo scrivere codice. Serve una base e una preparazione. Altrimenti possiamo togliere informatica, ed ingegneria e andare tutti ad elettronica. Non ha senso questa cosa.

Purtroppo non è il pensiero comune nelle aziende, sono molto rari i casi di triennalisti che siano andati a fare un lavoro che un perito informatico non sia in grado di fare ugualmente bene, il bagagio fornito ad un laureato (sopratutto in ingegneria che sono in taaaaanti) è assolutamente teorico, e viene visto tutto come una corsa al credito, dopo l'esame c'è il reset totale, tanto non si forma un gran intreccio logico tra i vari corsi.


p.s. tra elettronica, telecomunicazioni e informatica in tre anni ci sono, se va bene 5-6 corsi differenti, infatti vedi la gente passare da un corso all'altro per seguire la ragazza di turno o l'amico....

~FullSyst3m~
04-03-2009, 00:10
laboratori? cosa sono? menomale che sono passato a fisica va, li si che si fa attività sperimentale



Purtroppo non è il pensiero comune nelle aziende, sono molto rari i casi di triennalisti che siano andati a fare un lavoro che un perito informatico non sia in grado di fare ugualmente bene, il bagagio fornito ad un laureato (sopratutto in ingegneria che sono in taaaaanti) è assolutamente teorico, e viene visto tutto come una corsa al credito, dopo l'esame c'è il reset totale, tanto non si forma un gran intreccio logico tra i vari corsi.


p.s. tra elettronica, telecomunicazioni e informatica in tre anni ci sono, se va bene 5-6 corsi differenti, infatti vedi la gente passare da un corso all'altro per seguire la ragazza di turno o l'amico....

Però non si possono paragonare le conoscenze di un perito con quelle di un laureato.
Oltretutto ingegneria dà un bagaglio di studi più ampio, informatica invece tratta specificatamente questa scienza.

P.S: tra elettronica e telecomunicazioni 5-6 corsi differenti soltanto con informatica mi sembrano proprio pochi, considerando, come ho detto, che ad informatica si fa esclusivamente questa materia, a differenza di altre facoltà dove si toccano anche altri campi.

killercode
04-03-2009, 00:24
Però non si possono paragonare le conoscenze di un perito con quelle di un laureato.
Oltretutto ingegneria dà un bagaglio di studi più ampio, informatica invece tratta specificatamente questa scienza.

P.S: tra elettronica e telecomunicazioni 5-6 corsi differenti soltanto con informatica mi sembrano proprio pochi, considerando, come ho detto, che ad informatica si fa esclusivamente questa materia, a differenza di altre facoltà dove si toccano anche altri campi.
no, io parlo di ingegneria informatica che ha 7 corsi di differenza rispetto a ingegneria elettronica e ingegneria delle telecomunicazioni, informatica vera è molto diversa, nonostante questo non c'è differenza per il mondo del lavoro, sempre lo stesso lavoro andrai (probabilmente) a fare.

~FullSyst3m~
04-03-2009, 02:12
no, io parlo di ingegneria informatica che ha 7 corsi di differenza rispetto a ingegneria elettronica e ingegneria delle telecomunicazioni, informatica vera è molto diversa, nonostante questo non c'è differenza per il mondo del lavoro, sempre lo stesso lavoro andrai (probabilmente) a fare.

Sul mondo del lavoro concordo, ma come basi e conoscenze è molto più completa.

Io mi chiedo solo come sia possibile che persone che non hanno mai toccato un pc, non trovano lavoro e allora decidono di fare un corso e diventare programmatori da un mese all'altro, come se è un lavoro che possono fare tutti. La stessa cosa per chi frequenta ad esempio elettronica o facoltà non pertinenti con l'informatica pura.

gpc
04-03-2009, 08:45
Sul mondo del lavoro concordo, ma come basi e conoscenze è molto più completa.

Io mi chiedo solo come sia possibile che persone che non hanno mai toccato un pc, non trovano lavoro e allora decidono di fare un corso e diventare programmatori da un mese all'altro, come se è un lavoro che possono fare tutti. La stessa cosa per chi frequenta ad esempio elettronica o facoltà non pertinenti con l'informatica pura.

Senti, e com'è possibile che una ragazza che non ha mai visto in vita sua un componente elettronico e l'unica volta che prende in mano una resistenza la guarda come se fosse un artefatto alieno prenda il titolo di ingegnere elettronico con 110 e lode?

Traveller23
04-03-2009, 08:53
Senti, e com'è possibile che una ragazza che non ha mai visto in vita sua un componente elettronico e l'unica volta che prende in mano una resistenza la guarda come se fosse un artefatto alieno prenda il titolo di ingegnere elettronico con 110 e lode?

Sei gia' la seconda persona che sento a dire questo... spero che almeno si tratti della stessa ragazza :D

gpc
04-03-2009, 08:56
Sei gia' la seconda persona che sento a dire questo... spero che almeno si tratti della stessa ragazza :D

Non so se sia la stessa, però questa fu oggetto di un memorabile "Ma perchè ha fatto elettronica? Non era meglio stare a casa a stirare?" da parte del professore del laboratorio di elettronica :asd:

Traveller23
04-03-2009, 09:04
Non so se sia la stessa, però questa fu oggetto di un memorabile "Ma perchè ha fatto elettronica? Non era meglio stare a casa a stirare?" da parte del professore del laboratorio di elettronica :asd:

E ha preso 110 e lode? Davvero una laurea non si nega a nessuna :asd:

Professore idolo :D

~FullSyst3m~
04-03-2009, 11:44
Non so se sia la stessa, però questa fu oggetto di un memorabile "Ma perchè ha fatto elettronica? Non era meglio stare a casa a stirare?" da parte del professore del laboratorio di elettronica :asd:

E le hanno dato 110L? Scusate, vado a buttarmi dalla finestra.

gpc
04-03-2009, 11:57
E le hanno dato 110L? Scusate, vado a buttarmi dalla finestra.

Credo che il voto più basso che avesse fosse 30.
La vidi una volta piangere per un 28... che rifiutò. :rolleyes:

gpc
04-03-2009, 12:15
vabbè, se uno prende tutti 30 non è che è il primo pirla che passa però... mi sembra che si voglia far passare il concetto che l'unica cosa che conti è saper fare il lavoro pratico, far funzionare un oscilloscopio, riconoscere una resistenza al volo da un colore (tutte cose che se non hai fatto un tecnico ma un liceo quando vai all'uni non puoi saper fare, nessuno nasce imparato come si suol dire) piuttosto che fare una carriera universitaria di alto livello, che non è diciamo "facile"...

Se parliamo di filosofia, sì.
Già parlare di fisica, se si va fuori da quella teorica, inizia a diventare un discorso più complesso.
Ma dato che l'ingegneria ha una parte pratica fondamentale (che non è far funzionare un oscilloscopio... :rolleyes: ), il lavoro pratico è altrettanto fondamentale rispetto alla teoria.
Per prendere 30 e lode basta impararsi a memoria le nozioni, non c'è altro da fare. La tipa in questione sicuramente avrà avuto memoria, metodo di studio, tutto quello che vuoi, ma non aveva la più pallida idea di come trasferire dal mondo teorico astratto ciò che aveva imparato al mondo reale.

~FullSyst3m~
04-03-2009, 12:29
a ingegneria? mi sa che la fai un pò troppo semplice. e poi comunque ingegneria ha si una parte pratica ma non è discriminante... almeno io lo dico, nel mio caso, per esempio, tra 2 esami finisco la specialistica in elettronica, non ho mai preso in mano in vita mia un saldatore, ho usato l'oscilloscopio 2 volte in un laboratorio, ho realizzato dei progetti per l'università alla specialistica ma l'unico strumento che ho utilizzato è sempre il computer e software annessi, magari con l'ausilio di strumenti per programmare un microcontrollore ecc. sarò anche limitato non conoscendo la parte prettamente pratica, ma cosa avrei potuto farci non avendo fatto il tecnico? :stordita:

Ma allora a cosa serve di preciso elettronica?

gpc
04-03-2009, 12:30
a ingegneria? mi sa che la fai un pò troppo semplice. e poi comunque ingegneria ha si una parte pratica ma non è discriminante... almeno io lo dico, nel mio caso, per esempio, tra 2 esami finisco la specialistica in elettronica, non ho mai preso in mano in vita mia un saldatore, ho usato l'oscilloscopio 2 volte in un laboratorio, ho realizzato dei progetti per l'università alla specialistica ma l'unico strumento che ho utilizzato è sempre il computer e software annessi, magari con l'ausilio di strumenti per programmare un microcontrollore ecc. sarò anche limitato non conoscendo la parte prettamente pratica, ma cosa avrei potuto farci non avendo fatto il tecnico? :stordita:

Non farmi parlare del NO altrimenti parte il flame, già chiamarla laurea mi fa rabbrividire...
Cioè, bisogna togliersi dalla testa che ingegneria sia prettamente teorica, è una aberrazione che esiste solo in Italia. Senza arrivare agli estremi dei paesi anglosassoni, tanto per parlare per esperienza personale qui in Spagna quando feci l'erasmus ogni corso aveva il 50% di laboratorio. Ma perfino i corsi di matematica avevano i laboratori! Immaginati quelli di elettronica...
Quindi, non è che avere conoscenze pratiche sia da "tecnici", detto in chiaro senso dispregiativo, è fondamentale per essere veri *ingegneri* e non persone che non sanno fare niente. Perchè quando si esce dall'università, poi, e si viene in contatto con il mondo reale, l'unica cosa che si ricevono sono sonore -e sane- legnate nei denti.
E se si sopravvive dentro l'università è solo perchè da una parte non esiste riconoscimento del merito, da noi, e dall'altra perchè si resta dentro un sistema malato in cui il non saper fare nulla viene mascherato da vuota teoria.
Parliamo di matematica, filosofia o fisica teorica? Benissimo, il "saper fare" è opzionale, a volte non esiste. Ma qui parliamo di ingegneria, una materia che ha come unico sbocco la produzione di qualcosa di pratico, di reale, di funzionante: il saper usare strumenti di laboratorio non è un optional, è parte fondamentale; il saper conoscere la componentistica è la base per qualunque tipo di progetto; il saper sporcarsi le mani in un laboratorio non è qualcosa di degradante.
Siamo arrivati ad un punto dove fisica è diventata più concreta dell'ingegneria, aberrante...

pierpo
04-03-2009, 12:39
io mi sono laureato nel 2000 in elettonica (tesi in microelettronica) e ho sempre fatto l'informatico....

gpc
04-03-2009, 12:55
io posso anche condividere le tue considerazioni, ma attualmente, con NO ecc.ecc., è questo quello che passa il convento.:D se non hai fatto il tecnico, ma come me hai fatto solo il liceo, esci dall'università che sai tante cose ma in pratica non hai visto quasi nulla men che meno ci hai messo sopra le mani...

Io ho fatto il liceo scientifico e sicuramente sono partito svantaggiato nella parte pratica rispetto ad uno che abbia fatto un istituto tecnico, e chiaramente nella parte teorica ho vissuto di rendita almeno il primo anno e tutto il resto è venuto da solo con il metodo di studio.
Però la pratica me la sono fatta per conto mio, un po' grazie ai corsi all'estero, un po' grazie al fatto che ho scelto elettronica perchè mi piaceva l'elettronica, un po' appoggiandomi a gente che di elettronica ne sapeva.
Il problema reale è che chi sa lavorare, nell'università, è visto come un "impuro". Io mi sono sentito rispondere da una profe di mate, ma che credevi che ti dessero il cacciavite in mano?, figurati...

~FullSyst3m~
04-03-2009, 12:56
io mi sono laureato nel 2000 in elettonica (tesi in microelettronica) e ho sempre fatto l'informatico....

In che settore? Programmazione?

Studiato nella tua facoltà o da autodidatta?

pierpo
04-03-2009, 15:35
In che settore? Programmazione?

Studiato nella tua facoltà o da autodidatta?

software embedded per apparati di telecomunicazione.
totalmente autodidatta, pero' il collega a cui mi hanno affinacato 8 anni fa, mi ha insegnato tutto.

~FullSyst3m~
04-03-2009, 15:49
software embedded per apparati di telecomunicazione.
totalmente autodidatta, pero' il collega a cui mi hanno affinacato 8 anni fa, mi ha insegnato tutto.

Studiare in una facoltà per studiare da autodidatta un altro lavoro. E sei fortunato che magari ti piace o hai avuto un'infarinatura all'uni.

sasa83
05-03-2009, 00:20
p.s. tra elettronica, telecomunicazioni e informatica in tre anni ci sono, se va bene 5-6 corsi differenti, infatti vedi la gente passare da un corso all'altro per seguire la ragazza di turno o l'amico....

la ragazza? ma che università fai? sei sicuro di fare elettronica?

sasa83
05-03-2009, 11:04
:asd:

il primo giorno di lezione (lontano 2002) mi è quasi venuto da piangere...:cry:
ma forse adesso la situazione è cambiata :rolleyes:

keneso
27-04-2010, 10:52
Ciao!
Devo fare una scelta e sono indeciso. Ho appena concluso la scuola dell'obbligo. In Svizzera, dove abito, c'è la scuola d'arti e mesteri che permette di diplomarti in varie professioni tra cui l'informatico e l'elettronico. Permette anche di ottenere la maturità professionale tecnica che ti apre la porta verso le scuole universitarie professionali(SUP). Ora, non riesco a tirare un quadro generale dell'elettronico, in quanto mi sembra che possa fare anche il programmatore e dunque avere conoscenze informatiche(hardware, software..), correggetemi se sbaglio! Allora mi chiedo che seneso ha studiare l'informatica!. Preciso, che entrambi i diplomi mi permettono di andare alla SUP e scegliere una facoltà tra Ingegneria Informatica o Ingegneria Elettronica.
Qualcuno puo' chiarirmi la differenza tra elettronico e informatico?

grazie!

gpc
27-04-2010, 15:01
Premesso che sapere l'elettronica sarebbe più che sufficiente per riempire almeno due o tre professioni, un elettronico può anche occuparsi di software, ma dovrebbe essere sempre a basso livello.
Insomma, scrivere firmware...

yorkeiser
27-04-2010, 15:25
Premesso che sapere l'elettronica sarebbe più che sufficiente per riempire almeno due o tre professioni, un elettronico può anche occuparsi di software, ma dovrebbe essere sempre a basso livello.
Insomma, scrivere firmware...

Mah, diciamo che non sono pienamente d'accordo. Un elettronico deve avere di certo principalmente conoscenze e mansioni di basso livello, ma non dovrebbe prescindere dal saper trattare i dati anche a più alto livello (e quindi sostanzialmente conoscere i relativi strumenti, ovvero almeno un linguaggio tale e una quantomeno minima conoscenza dei database).
Riguardo tutto il thread, direi che gli elettronici italiani, come succede anche per altri campi del resto, soffrono della cronica mancanza di offerte nel settore. In Italia, fino ad una decina di anni fa, esisteva un discreto mercato elettronico (ad esempio c'era un buon polo in Abruzzo), ma ora sono soltanto antichi ricordi. Chiaro che poi spesso, a malincuore, molti elettronici si riconvertano nel settore a loro più vicino, ovvero quello informatico, dove tutto sommato l offerta non manca mai. Che poi diciamocelo, a quel punto programmare un PLC piuttosto che lavorare in C# (per fare un esempio) cambia poco.

gpc
27-04-2010, 16:34
Mah, diciamo che non sono pienamente d'accordo. Un elettronico deve avere di certo principalmente conoscenze e mansioni di basso livello, ma non dovrebbe prescindere dal saper trattare i dati anche a più alto livello (e quindi sostanzialmente conoscere i relativi strumenti, ovvero almeno un linguaggio tale e una quantomeno minima conoscenza dei database).

Ma non è il lavoro dell'elettronico...
Voglio dire, l'elettronico deve occuparsi della parte fisica (nel senso di tangibile), e ce n'è più che abbastanza sia che si tratti di elettronica digitale che di elettronica analogica.
Poi, lavorando con l'elettronica digitale può essere necessario che scriva del firmware (ma anche qui ribadisco, non è il suo mestiere), ma da qui a passare alla programmazione ad alto livello ce ne passa molto. Cioè, magari l'infarinaturina ci può pure stare, ma non gli compete.

yorkeiser
27-04-2010, 18:01
Ma non è il lavoro dell'elettronico...
Voglio dire, l'elettronico deve occuparsi della parte fisica (nel senso di tangibile), e ce n'è più che abbastanza sia che si tratti di elettronica digitale che di elettronica analogica.
Poi, lavorando con l'elettronica digitale può essere necessario che scriva del firmware (ma anche qui ribadisco, non è il suo mestiere), ma da qui a passare alla programmazione ad alto livello ce ne passa molto. Cioè, magari l'infarinaturina ci può pure stare, ma non gli compete.

Dipende da cosa intendi per "lavoro". Un ingegnere, a prescindere dalla specializzazione, è in primis un ingegnere, e come tale spesso e volentieri è costretto a lavorare per modelli, costruiti ovviamente a partire da parametri reali.
Ad esempio, perchè non ha i "pezzi" del sistema reale a disposizione, o perchè costano troppo, o semplicemente per la difficoltà di realizzare il sistema.
Va da sè che poi un modello lo puoi anche costruire/calcolare su foglio oppure simulare con Excel o Matlab, ma con il crescere della complessità dubito riuscirai a stargli dietro.
Poi ovvio che se la tua mansione è impilare bjt per ottenere una determinata curva d'uscita non te ne fai nulla, ma mi pare un po' semplicistico come visione dei compiti di un ingegnere, a prescindere dalla sua specializzazione.

Questo non vuol dire ovviamente che un ingegnere debba fare il programmatore, ma che tra le sue skill debba esserci (a mio avviso) anche quella, perlomeno parlando di ingegneri dell'informazione.

yorkeiser
27-04-2010, 18:03
:cry:

Eh, a chi lo dici, siamo conterranei; quando iniziai elettronica, eoni fa ormai, lo feci soprattutto guardando a quel polo, per poi vederlo crollare miseramente nel corso degli anni.

gpc
27-04-2010, 21:51
Dipende da cosa intendi per "lavoro". Un ingegnere, a prescindere dalla specializzazione, è in primis un ingegnere, e come tale spesso e volentieri è costretto a lavorare per modelli, costruiti ovviamente a partire da parametri reali.
Ad esempio, perchè non ha i "pezzi" del sistema reale a disposizione, o perchè costano troppo, o semplicemente per la difficoltà di realizzare il sistema.
Va da sè che poi un modello lo puoi anche costruire/calcolare su foglio oppure simulare con Excel o Matlab, ma con il crescere della complessità dubito riuscirai a stargli dietro.
Poi ovvio che se la tua mansione è impilare bjt per ottenere una determinata curva d'uscita non te ne fai nulla, ma mi pare un po' semplicistico come visione dei compiti di un ingegnere, a prescindere dalla sua specializzazione.

Questo non vuol dire ovviamente che un ingegnere debba fare il programmatore, ma che tra le sue skill debba esserci (a mio avviso) anche quella, perlomeno parlando di ingegneri dell'informazione.

Ah beh ma per me l'elettronico non è un ingegnere dell'informazione... è elettronico e basta.
Poi uno si potrà specializzare nell'elettronica per le comunicazioni e cose simili, ma viene dopo.
In ogni caso, il mio discorso è questo: io programmo in C i microcontrolli, ma lo faccio a "naso". Ossia, il mio programma andrá bene finchè vuoi, ma non sarà mai ottimizzato e strutturato come dovrebbe farlo un informatico... perchè non è il mio lavoro. Io ho studiato e voglio lavorare per fare hardware, non software.
E fare hardware bene richiede esperienza e conoscienze che sono più che sufficienti per riempire più di una professione, non so se riesco a spiegarmi bene...

blindwrite
27-04-2010, 21:59
Ah beh ma per me l'elettronico non è un ingegnere dell'informazione... è elettronico e basta.
Poi uno si potrà specializzare nell'elettronica per le comunicazioni e cose simili, ma viene dopo.
In ogni caso, il mio discorso è questo: io programmo in C i microcontrolli, ma lo faccio a "naso". Ossia, il mio programma andrá bene finchè vuoi, ma non sarà mai ottimizzato e strutturato come dovrebbe farlo un informatico... perchè non è il mio lavoro. Io ho studiato e voglio lavorare per fare hardware, non software.
E fare hardware bene richiede esperienza e conoscienze che sono più che sufficienti per riempire più di una professione, non so se riesco a spiegarmi bene...

Qui da me si fa hardware... e si passa la giornata al pc chi a fare cad, chi a fare estrazioni e chi scrive regole...
Si passa più tempo a modificare script in tcl o a scriverne di nuovi che a pensare all'elettronica.

Poi se vuoi andare in sala bianca è un altro conto, ma li non servono ing. bastano dei tecnici supervisionati da ing che fanno manutenzione.

Le placchette le portano i robot, le infilano nei macchinari, e le estraggono.

Quello che rimane da fare è fare modelli matematici per quello che è il processo, e fare misure su silicio.

gpc
27-04-2010, 22:20
Qui da me si fa hardware... e si passa la giornata al pc chi a fare cad, chi a fare estrazioni e chi scrive regole...
Si passa più tempo a modificare script in tcl o a scriverne di nuovi che a pensare all'elettronica.

Poi se vuoi andare in sala bianca è un altro conto, ma li non servono ing. bastano dei tecnici supervisionati da ing che fanno manutenzione.

Le placchette le portano i robot, le infilano nei macchinari, e le estraggono.

Quello che rimane da fare è fare modelli matematici per quello che è il processo, e fare misure su silicio.

Ma anche no :D
I prototipi e la progettazione non le fanno nè i robot nè i macchinari, le fanno gli ingegneri.
E usare CAD non è "programmazione", è usare un computer come strumento semplicemente, non come fine del lavoro.
Ìo faccio hardware per ricerca e sviluppo e per me il tempo è equamente diviso tra carta e penna per gli schemi e le idee, PC per il disegno, laboratorio per il montaggio e i test.

blindwrite
27-04-2010, 22:33
Ma anche no :D
I prototipi e la progettazione non le fanno nè i robot nè i macchinari, le fanno gli ingegneri.
E usare CAD non è "programmazione", è usare un computer come strumento semplicemente, non come fine del lavoro.
Ìo faccio hardware per ricerca e sviluppo e per me il tempo è equamente diviso tra carta e penna per gli schemi e le idee, PC per il disegno, laboratorio per il montaggio e i test.

Le strutture di test vengono disegnate col cad per testare aspetti del processo, in modo tale da dare un design kit ai designer che corrisponda a quello che è possibile fare in produzione e che abbia le regole necessarie per garantire la funzionalità in tutti i corner di processo.

Non so in quale settori lavori, ma in grandi aziende nessuno con carta e penna disegna qualcosa. Già a disegnare su un foglio l'elemento base di una cella di memoria si diventa scemi.

I test "logici" di funzionamento si fanno in automatico, il packaging si fa in Asia, il montaggio lo fanno i produttori finali (in catena di montaggio).

L'elettronico programma, per fare le celle base ad esempio si programma in skill, quindi anche la parte cad diventa programmazione.


EDIT:
Anche io ero convinto che il lavoro dell'elettronico fosse più del tipo: si pensa ad un circuito, si butta giù lo schema e poi si monta.
In realtà l'elettronica è già bella che fatta quando si arriva a fare una architettura.
Il mio esame preferito ad ing. elettronica è stato Architecture of integrated radio systems, che è esattamente quello che descrivi tu. Ma il mondo del silicio sto sperimentando che è tutt'altra cosa.

javaboy
27-04-2010, 23:39
Oggi mi è capitato due volte di sentire alla tv di ingegneri elettronici che fanno i programmatori o i consulenti informatici. Cosi mi sono chiesto: "ma ad elettronica cosa fanno fare?" Se è cosi ingegneria informatica, e magari anche informatica, non sono superflue?

Voi che ne pensate?

Tutti gli ing. elettronici che conosco fanno i programmatori. Perchè dovrebbero essere superflue ing. informatica e e informatica? Al massimo si potrebbe dire che elettronica è inutile perchè non ci sono i giusti sbocchi nel mondo del lavoro.

gpc
28-04-2010, 06:40
Le strutture di test vengono disegnate col cad per testare aspetti del processo, in modo tale da dare un design kit ai designer che corrisponda a quello che è possibile fare in produzione e che abbia le regole necessarie per garantire la funzionalità in tutti i corner di processo.

Non so in quale settori lavori, ma in grandi aziende nessuno con carta e penna disegna qualcosa. Già a disegnare su un foglio l'elemento base di una cella di memoria si diventa scemi.

I test "logici" di funzionamento si fanno in automatico, il packaging si fa in Asia, il montaggio lo fanno i produttori finali (in catena di montaggio).

L'elettronico programma, per fare le celle base ad esempio si programma in skill, quindi anche la parte cad diventa programmazione.


EDIT:
Anche io ero convinto che il lavoro dell'elettronico fosse più del tipo: si pensa ad un circuito, si butta giù lo schema e poi si monta.
In realtà l'elettronica è già bella che fatta quando si arriva a fare una architettura.
Il mio esame preferito ad ing. elettronica è stato Architecture of integrated radio systems, che è esattamente quello che descrivi tu. Ma il mondo del silicio sto sperimentando che è tutt'altra cosa.

Vabbé ma parliamo di due cose diverse... io ti sto parlando di sviluppo di applicazioni, tu mi parli di progettazione di integrati, è chiaro che siano due cose completamente diverse.
Io lavoro, come dicevo, nel settore di ricerca e sviluppo per robotica sottomarina, mi occupo in generale anche di strumentazione oceanografica. Nel momento in cui c'è da disegnare qualcosa sempre parto su carta... io disegno circuiti, non integrati :D E anche quando mi occupo di applicazioni spaziali per i miei studi è sempre così, ed era così anche quando lavoravo all'università.
Poi si disegna lo stampato, poi si manda a fare e lo si monta, si verifica, si aggiusta, etc, (si rimanda a rifare :D ) e quando è tutto a posto, allora si manda alla fabbrica che lo stampa e lo monta a macchina, ma quello già è fuori dalla parte che mi riguarda, visto che lì si parla di produzione.

blindwrite
28-04-2010, 08:38
Vabbé ma parliamo di due cose diverse... io ti sto parlando di sviluppo di applicazioni, tu mi parli di progettazione di integrati, è chiaro che siano due cose completamente diverse.
Io lavoro, come dicevo, nel settore di ricerca e sviluppo per robotica sottomarina, mi occupo in generale anche di strumentazione oceanografica. Nel momento in cui c'è da disegnare qualcosa sempre parto su carta... io disegno circuiti, non integrati :D E anche quando mi occupo di applicazioni spaziali per i miei studi è sempre così, ed era così anche quando lavoravo all'università.
Poi si disegna lo stampato, poi si manda a fare e lo si monta, si verifica, si aggiusta, etc, (si rimanda a rifare :D ) e quando è tutto a posto, allora si manda alla fabbrica che lo stampa e lo monta a macchina, ma quello già è fuori dalla parte che mi riguarda, visto che lì si parla di produzione.

Si ma nel punto in cui lavori tu, l'elettronica é già bella che fatta, senza offesa ma si tratta di "bricolaggio" anche se di alto/altissimo livello.

Alla fine tu vai ad utilizzare l'elettronica per fare qualcosa, non fai l'elettronica.

Anche io ho fatto in cad il mio bravo mixer attivo, ottimizzato, stampato e costruito. Ma comprarlo integrato costa 1 millesimo del tempo e denaro che impiego a farmelo da me (ma mi da anche un quarto della soddisfazione, ma non é quello che conta purtroppo).
Ovvio che per progetti complessi o ad alto budget a volte ci scappa il custom chip, ma in generale non credo che sia cosi'.

Comunque molto bello il lavoro che fai, decisamente più attivo di quello che sto cominciando a fare io

gpc
28-04-2010, 16:44
Si ma nel punto in cui lavori tu, l'elettronica é già bella che fatta, senza offesa ma si tratta di "bricolaggio" anche se di alto/altissimo livello.

Alla fine tu vai ad utilizzare l'elettronica per fare qualcosa, non fai l'elettronica.

Anche io ho fatto in cad il mio bravo mixer attivo, ottimizzato, stampato e costruito. Ma comprarlo integrato costa 1 millesimo del tempo e denaro che impiego a farmelo da me (ma mi da anche un quarto della soddisfazione, ma non é quello che conta purtroppo).
Ovvio che per progetti complessi o ad alto budget a volte ci scappa il custom chip, ma in generale non credo che sia cosi'.

Comunque molto bello il lavoro che fai, decisamente più attivo di quello che sto cominciando a fare io

Beh vabbè è chiaro che io lavoro ad un livello diverso dal tuo, ma senza qualcuno che mette assieme i pezzi, i tuoi integrati non sono altro che simpatici pezzettini di silicio con tante zampette :D
In realtà io non vedo tanto l'elettronica come "bricolaggio"... è progettazione ad un livello diverso. Di fatto anche tu usi macchine che sono già state inventate, procedimenti che sono stati sviluppati da altri e teorie che non avete inventato voi... insomma, praticamente potresti essere lo sgargino di un qualche fisico :asd: :sofico:
In realtà la progettazione elettronica, a qualunque livello, non è un "mettere assieme i pezzi" (cosa che spesso non è nemmeno così banale), ma creare qualcosa di nuovo usando componenti esistenti. Chiaro che tu sei ad un livello più basso (non in senso dispregiativo, eh :D ) del mio, ma sempre di progettazione si tratta.

blindwrite
28-04-2010, 19:23
Beh vabbè è chiaro che io lavoro ad un livello diverso dal tuo, ma senza qualcuno che mette assieme i pezzi, i tuoi integrati non sono altro che simpatici pezzettini di silicio con tante zampette :D
In realtà io non vedo tanto l'elettronica come "bricolaggio"... è progettazione ad un livello diverso. Di fatto anche tu usi macchine che sono già state inventate, procedimenti che sono stati sviluppati da altri e teorie che non avete inventato voi... insomma, praticamente potresti essere lo sgargino di un qualche fisico :asd: :sofico:
In realtà la progettazione elettronica, a qualunque livello, non è un "mettere assieme i pezzi" (cosa che spesso non è nemmeno così banale), ma creare qualcosa di nuovo usando componenti esistenti. Chiaro che tu sei ad un livello più basso (non in senso dispregiativo, eh :D ) del mio, ma sempre di progettazione si tratta.

Certo sono due realtà differenti.
Quello che volevo dire che una grandissima parte dell'ing. elettronica è quella che si fa in fonderia e per la fonderia (quindi tutte le cellule di base e tutto l'affinamento di processo).
Tutto quello che viene dopo è architettura, che è quello che fai tu, ed è un aspetto dell'ing elettronica molto specialistico e molto interessante (ma è secondo me una piccola parte), in cui le conoscenze di elettronica ti consentono di creare qualcosa con l'elettronica, ma non l'elettronica stessa che è già pronta.

Da quando è pronto un chip al tempo di ingegnerizzare tutto quello che gli sta attorno passano mesi.
Per mettere in linea un nuovo processo ci vogliono anni e molte migliaia di persone. Il grosso dell'elettronica è lì.

Almeno io la vedo così

gpc
28-04-2010, 19:37
Certo sono due realtà differenti.
Quello che volevo dire che una grandissima parte dell'ing. elettronica è quella che si fa in fonderia e per la fonderia (quindi tutte le cellule di base e tutto l'affinamento di processo).

Hm, boh, io avrei giurato il contrario.
Un componente ha migliaia se non milioni di possibili applicazioni, per cui io vedo il grosso dell'ingegneria elettronica più verso l'hardware che la componentistica nello specifico.
Poi che un singolo componente richieda mille persone per essere sviluppato è fuor di dubbio, così come che una applicazione possa richiedere anche una persona sola... però le applicazioni sono così tante che il numero complessivo di persone è sicuramente moooolto più grande.
Comunque c'è un problema di fondo: tu chiami elettronica quello che io chiamo componentistica. Per me l'elettronica è un qualcosa formato da componenti, per te sono i componenti stessi.
Insomma, è come se parlassimo di case e mattoni...

blindwrite
28-04-2010, 20:58
Hm, boh, io avrei giurato il contrario.
Un componente ha migliaia se non milioni di possibili applicazioni, per cui io vedo il grosso dell'ingegneria elettronica più verso l'hardware che la componentistica nello specifico.
Poi che un singolo componente richieda mille persone per essere sviluppato è fuor di dubbio, così come che una applicazione possa richiedere anche una persona sola... però le applicazioni sono così tante che il numero complessivo di persone è sicuramente moooolto più grande.
Comunque c'è un problema di fondo: tu chiami elettronica quello che io chiamo componentistica. Per me l'elettronica è un qualcosa formato da componenti, per te sono i componenti stessi.
Insomma, è come se parlassimo di case e mattoni...

punti di vista differenti;)

yorkeiser
29-04-2010, 09:27
Tutti gli ing. elettronici che conosco fanno i programmatori. Perchè dovrebbero essere superflue ing. informatica e e informatica? Al massimo si potrebbe dire che elettronica è inutile perchè non ci sono i giusti sbocchi nel mondo del lavoro.

E senza elettronica come li famo girare i computer ?
Torniamo alle valvole meccaniche? :asd:
Al massimo possiamo dire che il mercato elettronico è scarso in Italia, come tanti altri mercati del resto, ma non generalizziamo.

durbans
29-04-2010, 10:17
Voi che ne pensate?

Nella mia breve esperienza ho visto:

matematici -> programmatori,consulenti
fisici-> programmatori,consulenti
laureati in economia e commercio -> programmatori,consulenti
diplomati -> programmatori,consulenti
laureati in filosofia -> programmatori,consulenti
laureati in lettere -> programmatori,consulenti

informatici -> programmatori,consulenti
ingegneri XXX -> programmatori,consulenti

dove XXX è un qualsiasi tipo di ingegneria

Fai un po' te.

eletto666
29-04-2010, 11:05
quoto durbans, la situazione lavorativa in italia è così....

1) l'elettronica in Italia è morta , se uno vuole fare l'ingegnere elettronico devo andare in India o Cina. Qualcuno faceva riferimento al polo all'Aquila, io ho avuto la fortuna di starci per un pò e fa rabbia vedere come è ridotto. Da 4000/5000 persone durante il boom dell'elettronica negli anni '90 a quasi 0 di adesso...forse a Catania è rimasta qualcosina
La colpa è anche del crollo delle storiche aziende Olivetti, Italtel, Telecom, ecc..

2) gli informatici sono gli operai degli anni 70, invece delle catene di montaggio ci sono gli open space dove si sviluppa.
Il lavoro c'è ma il 90% è di basso profilo, basta un corso di programmazione e fare esperienza.

durbans
29-04-2010, 11:43
Il lavoro c'è ma il 90% è di basso profilo, basta un corso di programmazione e fare esperienza.

Purtroppo a volte c'è gente che non ha fatto nemmeno quello e viene scaraventata a fare cose di cui non sa una mazza.

Quello che ho visto io (ambito sviluppo) è:

1) Pochissimi corsi di formazione fatti fare ai dipendenti: gente che conosceva il C, C++ 15 anni fa (e ora magari si usa il Java) NON viene riconvertita o viene riconvertita male o viene messa a fare documentazione (spreco di risorse umane, si direbbe in termini aziendali)

2) Nessuna pianificazione a medio termine

3) Molta approssimazione : codice scopiazzato a destra e a manca, che funziona alla meglio

4) Completo disinteresse per la qualità del lavoro

blindwrite
29-04-2010, 17:57
quoto durbans, la situazione lavorativa in italia è così....

1) l'elettronica in Italia è morta , se uno vuole fare l'ingegnere elettronico devo andare in India o Cina. Qualcuno faceva riferimento al polo all'Aquila, io ho avuto la fortuna di starci per un pò e fa rabbia vedere come è ridotto. Da 4000/5000 persone durante il boom dell'elettronica negli anni '90 a quasi 0 di adesso...forse a Catania è rimasta qualcosina
La colpa è anche del crollo delle storiche aziende Olivetti, Italtel, Telecom, ecc..

2) gli informatici sono gli operai degli anni 70, invece delle catene di montaggio ci sono gli open space dove si sviluppa.
Il lavoro c'è ma il 90% è di basso profilo, basta un corso di programmazione e fare esperienza.

A Catania sono circa 6000, 4000 ad Agrate e qualche migliaio a Castelletto, e parlo solo di ST...
Se uno vuole trovare lavoro nel campo non è impossibile (io sono stato chiamato da loro, non avevo neppure richiesto il posto)

Andy1984
07-05-2010, 14:29
Ma anche no :D
I prototipi e la progettazione non le fanno nè i robot nè i macchinari, le fanno gli ingegneri.
E usare CAD non è "programmazione", è usare un computer come strumento semplicemente, non come fine del lavoro.
Ìo faccio hardware per ricerca e sviluppo e per me il tempo è equamente diviso tra carta e penna per gli schemi e le idee, PC per il disegno, laboratorio per il montaggio e i test.
Sarebbe il lavoro della mia vita...magari a trovare un lavoro così!
Io mi sono laureato in "ingegneria" elettronica laurea triennale ma alle scuole superiori ho fatto il tecnico industriale come perito elettronico e tlc.

Devo dire che all'univ di laboratorio non si fa una emerita mazza. Nelle scuole superiori ho imparato molto di più (a livello pratico), anche perchè fortunatamente avevo un prof. con i contro c....ni! All'univ studiando analisi, fisica e compagnia bella riesci a capire il perchè delle cose che hai visto nelle scuole superiori. Ora la domanda che uno si pone è ma chi viene dal liceo e sceglie ing elettronica? Semplicemente, come dice gpc, non diventerà mai un VERO ing elettronico perchè essere un ing elett vuol dire fare HW e di HW all'univ non se ne vede nemmeno l'ombra. Oggi come oggi chi vuole fare questa professione ed intrapende questo tipo di studi universitari deve si studiare ma anche abbonarsi alla rivista "Nuova Elettronica" e mettersi a "smanettare" con i vari componenti elettronici.

Ora sono in cerca di lavoro, sempre nel campo dell'elettronica, per mantenermi gli studi della cosiddetta Laurea Magistrale, ma non si riesce a trovare nulla. Tutti programmatori, tutta programmazione e all'HW chi ci pensa? Perchè siamo arrivati a questo punto? Sarà colpa di questa riforma del cavolo?

PS Anche all'università da me è successo come quella ragazza. Esame di elettrotecnica (laurea di secondo livello) il prof. mette sul tavolo un oggetto (era un trasformatore 220/12 V) e chiede allo studente che cos'è questo? E lo studente con sguardo atterrito gli fa: "Bhè prof. questo è un transistor NPN!". Il professore sconcertato e con le braccia che toccavano terra gli disse: "Scusi ma Lei ha fatto tre anni di studi di ing elettronica e non ha mai visto un trasformatore o un transistor? Che pensa che uscendo dall'università andrà a vendere le mozzarelle? Se ne vada che è meglio..."

yorkeiser
07-05-2010, 14:53
Sarebbe il lavoro della mia vita...magari a trovare un lavoro così!
Io mi sono laureato in "ingegneria" elettronica laurea triennale ma alle scuole superiori ho fatto il tecnico industriale come perito elettronico e tlc.

Devo dire che all'univ di laboratorio non si fa una emerita mazza. Nelle scuole superiori ho imparato molto di più (a livello pratico), anche perchè fortunatamente avevo un prof. con i contro c....ni! All'univ studiando analisi, fisica e compagnia bella riesci a capire il perchè delle cose che hai visto nelle scuole superiori. Ora la domanda che uno si pone è ma chi viene dal liceo e sceglie ing elettronica? Semplicemente, come dice gpc, non diventerà mai un VERO ing elettronico perchè essere un ing elett vuol dire fare HW e di HW all'univ non se ne vede nemmeno l'ombra. Oggi come oggi chi vuole fare questa professione ed intrapende questo tipo di studi universitari deve si studiare ma anche abbonarsi alla rivista "Nuova Elettronica" e mettersi a "smanettare" con i vari componenti elettronici.

Ora sono in cerca di lavoro, sempre nel campo dell'elettronica, per mantenermi gli studi della cosiddetta Laurea Magistrale, ma non si riesce a trovare nulla. Tutti programmatori, tutta programmazione e all'HW chi ci pensa? Perchè siamo arrivati a questo punto? Sarà colpa di questa riforma del cavolo?

PS Anche all'università da me è successo come quella ragazza. Esame di elettrotecnica (laurea di secondo livello) il prof. mette sul tavolo un oggetto (era un trasformatore 220/12 V) e chiede allo studente che cos'è questo? E lo studente con sguardo atterrito gli fa: "Bhè prof. questo è un transistor NPN!". Il professore sconcertato e con le braccia che toccavano terra gli disse: "Scusi ma Lei ha fatto tre anni di studi di ing elettronica e non ha mai visto un trasformatore o un transistor? Che pensa che uscendo dall'università andrà a vendere le mozzarelle? Se ne vada che è meglio..."

Non ti offendere, ma te mi dai l'idea di confondere la figura dell'ingegnere con quella del tecnico di laboratorio.

Andy1984
07-05-2010, 15:07
No non mi offendo... mi sono espresso male... quello che intendo dire è che un Ing. elettronico DEVE anche saper fare il lavoro che spetterebbe ad un tecnico elettronico. Non sei d'accordo su questo? Perchè è impensabile che magari un perito elettronico con un'esperienza di 4 o 5 anni ne sappia più di un Ingegnere neolaureato e ti posso assicurare che è così ad oggi!

yorkeiser
07-05-2010, 15:43
No non mi offendo... mi sono espresso male... quello che intendo dire è che un Ing. elettronico DEVE anche saper fare il lavoro che spetterebbe ad un tecnico elettronico. Non sei d'accordo su questo?
Certo che sono d'accordo, non è possibile progettare o gestire qualcosa se non sai di cosa stai parlando.
Per inciso, se nell'IT italiano venisse applicata questa regola ci sarebbero file spaventose alla Caritas.

Perchè è impensabile che magari un perito elettronico con un'esperienza di 4 o 5 anni ne sappia più di un Ingegnere neolaureato e ti posso assicurare che è così ad oggi!
Perchè è impensabile secondo te? E' normale che un neo-laureato, sia ingegnere o avvocato o tettologo, ne sappia meno, a livello pratico, di una persona già skillata a livello lavorativo. La laurea è (beh, almeno lo era prima della riforma...) una garanzia di crescita veloce in termini quantitativi e qualitativi da parte di un lavoratore, ma non è di per sè un corso professionalizzante.
Detta in altri termini, la laurea ti deve dare le basi per inserirti in un ambito lavorativo e, con l'esperienza, crescere maggiormente di altri lavoratori che hanno una formazione di livello inferiore; ma nessuno pretende che un neo-laureato sia, appena uscito, già più produttivo di un lavoratore esperto; altrimenti i neo-laureati verrebbero assunti a 3000 euro al mese, piuttosto che a botte di stage gratuiti e contratti cocominchia come avviene attualmente.

blindwrite
07-05-2010, 17:10
No non mi offendo... mi sono espresso male... quello che intendo dire è che un Ing. elettronico DEVE anche saper fare il lavoro che spetterebbe ad un tecnico elettronico.

Io ho fatto elettronica (provenendo dal classico) perchè interessato all'argomento, ma con un approccio totalmente diverso dal: mi faccio il circuitino carino che funziona, quindi conosco come si salda, come si assembla e come si testa.

L'ingegnere dovrebbe fare i componenti, dovrebbe conoscere come si disegna in layout un transistor, non riconoscerlo dallo scatolino.

E ci sono ing. decennali che fanno fatica a riconoscere strutture complesse dal layout, se non provvisto di label, figurati cosa può mai capire un tecnico che probabilmente non ha mai visto un layout.


Non sei d'accordo su questo? Perchè è impensabile che magari un perito elettronico con un'esperienza di 4 o 5 anni ne sappia più di un Ingegnere neolaureato e ti posso assicurare che è così ad oggi!

ma poi secondo te ne sa più di cosa? Riconoscere il valore delle resistenze al volo? Conoscere il circuito base base base, che non viene implementato da alcuna azienda al mondo.
Dai non scherziamo;)

Sono due lavori complementari entrambi necessari, quello dell'ing. è decisamente molto più teorico e di concetto, quello del tecnico è esecutivo applicativo.

L'ing. non è McGayver che con una forcina e uno sputo apre la cassaforte

gpc
07-05-2010, 17:37
L'ingegnere dovrebbe fare i componenti, dovrebbe conoscere come si disegna in layout un transistor, non riconoscerlo dallo scatolino.

Senza voler ritornare nel discorso percedente, però questa è una visione mooolto parziale. Quello che dici tu è una specializzazione dell'ingegneria elettronica, ma non è certamente nè l'unica nè la più grande.
Un po' come dire che l'unico informatico è quello che fa BIOS e firmware perchè tutto il resto sono applicazioni basate su quel livello :D


ma poi secondo te ne sa più di cosa? Riconoscere il valore delle resistenze al volo? Conoscere il circuito base base base, che non viene implementato da alcuna azienda al mondo.
Dai non scherziamo;)

Sono due lavori complementari entrambi necessari, quello dell'ing. è decisamente molto più teorico e di concetto, quello del tecnico è esecutivo applicativo.


Sì ma in mezzo di manca tutto il progetto che va dal componente (fatto) all'applicazione. E quello non è per i periti, è per gli ingegneri elettronici.


L'ing. non è McGayver che con una forcina e uno sputo apre la cassaforte

Veramente quello è il mio idolo di ingegnere :D

gpc
07-05-2010, 17:41
mah, io non sono affatto d'accordo. è come dire che un ingegnere meccanico deve saper smontare un carburatore... :mbe:

Smontare un carburatore no, ma sapere che c'è e a cosa serve magari sì.
Comunque l'esempio non è proprio calzante, l'ing. meccanico non è il superiore del meccanico d'officina :D

blindwrite
07-05-2010, 17:55
Senza voler ritornare nel discorso percedente, però questa è una visione mooolto parziale. Quello che dici tu è una specializzazione dell'ingegneria elettronica, ma non è certamente nè l'unica nè la più grande.
Un po' come dire che l'unico informatico è quello che fa BIOS e firmware perchè tutto il resto sono applicazioni basate su quel livello :D



Sì ma in mezzo di manca tutto il progetto che va dal componente (fatto) all'applicazione. E quello non è per i periti, è per gli ingegneri elettronici.



Veramente quello è il mio idolo di ingegnere :D

Avevo già inteso dal tuo discorso precedente che per te l'ing. elettronico è un tecnico molto avanzato.
Per me non è così

gpc
07-05-2010, 18:06
ti rifaccio un esempio... sto facendo uno stage in una azienda al momento per preparare la tesi... devo progettare alcune cose che poi vengono assemblate dai periti al piano di sotto (non è proprio così ma per il discorso va bene così)... bene, se mi dici "come si fa" io ti guardo fisso negli occhi con aria assente... :D però sono in grado di capire il "perchè" si fa così...

Sí, infatti il compito principale dell'ingegnere è la progettazione.
Però progettare senza avere esperienza di come poi si deve realizzare ciò che si ha in mente, ovvero sia senza conoscerne le problematiche reali e tutto ciò che differisce tra la teoria e la pratica, significa progettare male.
Per questo io ritengo che un ingegnere debba avere comunque delle conoscenze pratiche, perchè altrimenti non può fare bene il suo lavoro.

Avevo già inteso dal tuo discorso precedente che per te l'ing. elettronico è un tecnico molto avanzato.
Per me non è così

In che senso tecnico molto avanzato?
L'ingegnere è un progettista, poi ci sono tanti ambiti dove progettare e quello dei semiconduttori è uno di questi... ma non è certamente l'unico, anzi.

blindwrite
07-05-2010, 18:17
Sí, infatti il compito principale dell'ingegnere è la progettazione.
Però progettare senza avere esperienza di come poi si deve realizzare ciò che si ha in mente, ovvero sia senza conoscerne le problematiche reali e tutto ciò che differisce tra la teoria e la pratica, significa progettare male.
Per questo io ritengo che un ingegnere debba avere comunque delle conoscenze pratiche, perchè altrimenti non può fare bene il suo lavoro.



In che senso tecnico molto avanzato?
L'ingegnere è un progettista, poi ci sono tanti ambiti dove progettare e quello dei semiconduttori è uno di questi... ma non è certamente l'unico, anzi.

mettere insieme componenti è una cosa progettarli è altro.

nel fare un'auto l'ing. meccanico fa il carburatore, il motore e le sospensioni, il designer fa la carrozza e il tecnico monta l'auto .

nel fare un sistema di comunicazione wireless l'ing elettronico progetta il dsp, il mixer e gli ampli. Quello delle telecomunicazioni farà l'architettura e il tecnico assembla.

A me sembra chiaro.

Che poi in Italia, nelle piccole realtà, si prenda l'elettronico per far tutto è vero, ma non è quello il suo lavoro

gpc
07-05-2010, 18:21
mettere insieme componenti è una cosa progettarli è altro.

non c'è dubbio, ma progettare l'insieme non è certamente minore che progettare le singole parti. Anzi, molto spesso progettare le singole parti è più semplice che progettare l'insieme.
È che tu hai l'idea del progetto hardware un po' da "scatola di montaggio", ma è proprio molto molto lontano dalla realtà.


nel fare un'auto l'ing. meccanico fa il carburatore, il motore e le sospensioni, il designer fa la carrozza e il tecnico monta l'auto .


No, se il tecnico non ha un ingegnere che fa il progetto dell'auto completa, non può montare nulla. Non si tratta di mettere le viti nei buchi...


nel fare un sistema di comunicazione wireless l'ing elettronico progetta il dsp, il mixer e gli ampli. Quello delle telecomunicazioni farà l'architettura e il tecnico assembla.

Assolutamente no.
Ci saranno industrie che avranno progettato i singoli componenti, poi ingegneri che faranno il progetto (e i prototipi, le prove, i cambi, etc) dell'hardware e, una volta che ci sarà un prodotto commerciale, le macchine l'assembleranno.

supalova10
07-05-2010, 18:27
mi iscrivo al 3d poi lo leggo dopo meglio.... sono ing delle TLC e attualmente sto facendo la specialistica...

Il mio porfessore di Elaborazione numerica mi ha consigliato di imparare per bene java come un buon inizio per lavorare. Specialmente per i primi lavori una base di programmazione è ormai fondamentale

blindwrite
07-05-2010, 18:33
non c'è dubbio, ma progettare l'insieme non è certamente minore che progettare le singole parti. Anzi, molto spesso progettare le singole parti è più semplice che progettare l'insieme.
È che tu hai l'idea del progetto hardware un po' da "scatola di montaggio", ma è proprio molto molto lontano dalla realtà.



No, se il tecnico non ha un ingegnere che fa il progetto dell'auto completa, non può montare nulla. Non si tratta di mettere le viti nei buchi...



Assolutamente no.
Ci saranno industrie che avranno progettato i singoli componenti, poi ingegneri che faranno il progetto (e i prototipi, le prove, i cambi, etc) dell'hardware e, una volta che ci sarà un prodotto commerciale, le macchine l'assembleranno.

Secondo te gli ing. di fiat powertrain quando devono fare un nuovo motore lo fanno per una sola auto?

No i meccanici fanno il loro lavoro su motori cambio e sospensioni seguendo le specifiche.
Gli ing. dei materiali si occuperanno dello chassis, il designer delle forme e i tecnici assemblano.

Ovvio che c'è poi per ogni auto un progetto di base ben definito (che non è detto che lo debba fare un ing. meccanico o quantomeno assolutamente non da solo), ma il progetto e legato a quello che si sa fare in produzione, nè più nè meno.

Non è il meccanico che fa l'auto, il meccanico fa la meccanica dell'auto, che è cosa bene differente.

Allo stesso modo secondo te chi ha bisogno di ing. elettronici Nokia o una azienda di semiconduttori?

Nokia quando progetta il suo cellulare avrà dei telecomunicazionisti che progettano la catena radio, e ordinerà l'elettronica adeguata.

Ripeto quello che dici tu è valido per piccole imprese. Dove si prende una figura e gli si fa fare un po' di tutto.

Bello per chi è interessato e per chi ha una formazione trasversale, ma non è assolutamente un lavoro specialistico, è un tuttofare.

Ciccio17
07-05-2010, 18:36
mi iscrivo al 3d poi lo leggo dopo meglio.... sono ing delle TLC e attualmente sto facendo la specialistica...

Il mio porfessore di Elaborazione numerica mi ha consigliato di imparare per bene java come un buon inizio per lavorare. Specialmente per i primi lavori una base di programmazione è ormai fondamentale

Ma da Ing. TLC non ti piacerebbe fare qualcos'altro piuttosto che scrivere software?
Semplice curiosità eh...

supalova10
07-05-2010, 18:39
Ma da Ing. TLC non ti piacerebbe fare qualcos'altro piuttosto che scrivere software?
Semplice curiosità eh...

certo anzi diciamo che programmare non è propio la mia passione...

come tesi ho fatto il progetto di un'antenna a larga banda (UWB) e diciamo che mi è piaciuto molto, se potessi trovare uno sbocco lavorativo nella progettazione sarebbe fantastico.

blindwrite
07-05-2010, 18:51
quindi secondo te l'unico sbocco naturale per un elettronico è andare a lavorare per una ditta che fa semiconduttori? :mbe:

Esattamente lo sbocco naturale è quello, è li che si fa l'elettronica

L'elettronico dovrebbe sapere come è fatta una cella di memoria, cos'è una rom, una ram, come fare un mixer, come fare un amplificatore, cos'è uno stadio differenziale, come si evita il crosstalk in una struttura, quali sono gli effetti RLC che rendono non ideale il funzionamento di un circuito.

Tutti gli altri lavori richiedono le competenze dell'elettronico, ma non si può dire di fare elettronica.


Esempio:
Se vuoi fare l' architetto radio va bene aver fatto elettronica, ma non è quello il suo sbocco principale (magari facevi meglio a fare telecomunicazioni e non ti sorbivi noiosissimi corsi di dispositivi)

Se vuoi fare automatica, va bene aver fatto elettronica, ma non puoi dire di star facendo elettronica (stai appunto utilizzando l'elettronica)

Allo stesso modo non credo che lo sbocco naturale di un ing. meccanico sia di studiare la lega da usare per fare il blocco motore, lui si occupa di termodinamica, un ing. dei materiali conoscerà quale materiale usare per rispettare le specifiche.

supalova10
07-05-2010, 18:54
Esattamente lo sbocco naturale è quello, è li che si fa l'elettronica

L'elettronico dovrebbe sapere come è fatta una cella di memoria, cos'è una rom, una ram, come fare un mixer, come fare un amplificatore, cos'è uno stadio differenziale, come si evita il crosstalk in una struttura, quali sono gli effetti RLC che rendono non ideale il funzionamento di un circuito.

Tutti gli altri lavori richiedono le competenze dell'elettronico, ma non si può dire di fare elettronica.


Esempio:
Se vuoi fare l' architetto radio va bene aver fatto elettronica, ma non è quello il suo sbocco principale (magari facevi meglio a fare telecomunicazioni e non ti sorbivi noiosissimi corsi di dispositivi)

Se vuoi fare automatica, va bene aver fatto elettronica, ma non puoi dire di star facendo elettronica (stai appunto utilizzando l'elettronica)

Allo stesso modo non credo che lo sbocco naturale di un ing. meccanico sia di studiare la lega da usare per fare il blocco motore, lui si occupa di termodinamica, un ing. dei materiali conoscerà quale materiale usare per rispettare le specifiche.

ma un minimo di flessibilità ormai si deve avere... cioé a me piacerebbe molto fare progettazione (sistemi RF, antenne o cmq qualcosa di legato alle TLC) ma purtroppo al giorno d'oggi non si possono avere queste pretese

blindwrite
07-05-2010, 19:00
ma un minimo di flessibilità ormai si deve avere... cioé a me piacerebbe molto fare progettazione (sistemi RF, antenne o cmq qualcosa di legato alle TLC) ma purtroppo al giorno d'oggi non si possono avere queste pretese

Ovvio e concordo perfettamente, io ho deciso di fare il mio ultimo anno di uni facendo ing. dei sistemi di comunicazione, in modo tale da slegarmi il più possibile da elettronica, ed acquisire efficacemente nozioni che mi permettano di fare una architettura radio, e non di improvvisarmi capace, come un elettronico che ha passato 5 anni a vedere quali sono le fonti di offset in un differenziale o a studiare l'isa di un processore;)

EDIT: per quanto riguarda quello che vuoi fare prova a vedere se a Eutelsat hanno dei posti aperti, e se devi continuare a studiare ancora, prova a monitorare la situazione.

Ho conosciuto una ragazza che lavora lì, si occupava di ratificare standard per le telecomunicazioni, mi sembrava molto soddisfatta

^TiGeRShArK^
07-05-2010, 22:02
Ma da Ing. TLC non ti piacerebbe fare qualcos'altro piuttosto che scrivere software?
Semplice curiosità eh...

beh dipende..
io per esempio ho fatto ing TLC ma in realtà la mia vocazione è il software :D
..e vi giuro che ancora non ho capito quale dovrebbe essere il compito di un ing delle TLC.. :mbe:

^TiGeRShArK^
07-05-2010, 22:04
Esattamente lo sbocco naturale è quello, è li che si fa l'elettronica

L'elettronico dovrebbe sapere come è fatta una cella di memoria, cos'è una rom, una ram, come fare un mixer, come fare un amplificatore, cos'è uno stadio differenziale, come si evita il crosstalk in una struttura, quali sono gli effetti RLC che rendono non ideale il funzionamento di un circuito.

Tutti gli altri lavori richiedono le competenze dell'elettronico, ma non si può dire di fare elettronica.


Esempio:
Se vuoi fare l' architetto radio va bene aver fatto elettronica, ma non è quello il suo sbocco principale (magari facevi meglio a fare telecomunicazioni e non ti sorbivi noiosissimi corsi di dispositivi)

Se vuoi fare automatica, va bene aver fatto elettronica, ma non puoi dire di star facendo elettronica (stai appunto utilizzando l'elettronica)

Allo stesso modo non credo che lo sbocco naturale di un ing. meccanico sia di studiare la lega da usare per fare il blocco motore, lui si occupa di termodinamica, un ing. dei materiali conoscerà quale materiale usare per rispettare le specifiche.
E quelli li so anch'io avendoli studiati in dettaglio ad ing TLC.
Ma questo non fa di me assolutamente un elettronico.
Io vedo come il lavoro di un elettronico quello che fa gpc..
poi magari sbaglio io.. boh...

^TiGeRShArK^
07-05-2010, 22:06
ma un minimo di flessibilità ormai si deve avere... cioé a me piacerebbe molto fare progettazione (sistemi RF, antenne o cmq qualcosa di legato alle TLC) ma purtroppo al giorno d'oggi non si possono avere queste pretese

tutte le antenne possibili e immaginabili sono già state progettate...
per quanto mi sia piaciuto molto il corso di antenne, non riesco a vedere un'utilità pratica in quello che ho studiato... :mbe:
vabbè che io sono partito di base con altri presupposti.... ma mi sa che il discorso non cambia poi molto visto che a quanto pare non sono l'unico ad avere questi dubbi.. :fagiano:

limpid-sky
07-05-2010, 22:06
io comincio a non capire + cosa distingue un ing informatico da un programmatore qualsiasi. ormai assumono entrambi per fare la stessa cosa. :muro:
ormai tutti sis tanno buttando sul software eheh.

^TiGeRShArK^
07-05-2010, 22:09
io comincio a non capire + cosa distingue un ing informatico da un programmatore qualsiasi. ormai assumono entrambi per fare la stessa cosa. :muro:
ormai tutti sis tanno buttando sul software eheh.

vabbè..
il mercato italiano non puoi prenderlo come termine di paragone...
un ing TLC e un ing elettronico NON sono assolutamente programmatori...
...ma cmq a me ancora sfugge cosa dovrebbe fare un ing delle TLC.. :fagiano:
Dei miei colleghi andavano a fare misurazioni e progettazioni per gli operatori di telefonia mobile..
ma a me sinceramente non sembrava molto un lavoro da ingegnere.. :fagiano:

limpid-sky
07-05-2010, 22:16
vabbè..
il mercato italiano non puoi prenderlo come termine di paragone...
un ing TLC e un ing elettronico NON sono assolutamente programmatori...
...ma cmq a me ancora sfugge cosa dovrebbe fare un ing delle TLC.. :fagiano:
Dei miei colleghi andavano a fare misurazioni e progettazioni per gli operatori di telefonia mobile..
ma a me sinceramente non sembrava molto un lavoro da ingegnere.. :fagiano:

e appunto che non posso prenderlo come paragone però così non resta che una sola cosa: emigrare. un po triste come cosa.:)
beh sui TLC non so che dirti ma una volta in treno un ragazzo mi disse che tantovale era meglio fare informatica ed evitarsi esami pesanti e a suo modo di dire troppo slegati dalla realtà. mo non mi chiedere però perchè lo pensava che non ho avuto modo di approfondire che ero arrivato (e dopotutto era il suo parere da prendere per quello che era).

^TiGeRShArK^
07-05-2010, 22:21
e appunto che non posso prenderlo come paragone però così non resta che una sola cosa: emigrare. un po triste come cosa.:)
beh sui TLC non so che dirti ma una volta in treno un ragazzo mi disse che tantovale era meglio fare informatica ed evitarsi esami pesanti e a suo modo di dire troppo slegati dalla realtà. mo non mi chiedere però perchè lo pensava che non ho avuto modo di approfondire che ero arrivato (e dopotutto era il suo parere da prendere per quello che era).

beh... te l'ho detto..
io non ho ancora capito cosa dovrebbe fare un ing TLC..
un mio amico è andato in accenture per fare la carriera da business sarcazzo e ora è in reply, un'altro mio amico con la triennale ora fa il controllore di volo (e guadagna MOLTO di + di quanto avrei guadagnato io restando in italia e dell'altro mio amico di cui sopra :asd: ), alcuni che erano assistenti dei miei professori lavoravano a roma o milano per società di consulenza che operavano con gli operatori di telefonia mobile ma non mi hanno mai dato l'impressione di essere al di sopra del livello del "tecnico senior", altri sono finiti a fare i programmatori (senza capirne un emerito di informatica)...
Alla fine, a distanza di 5 anni, ancora non ho capito cosa dovrebbe fare *realmente* un ing delle TLC... :fagiano:
Cmq informatica posso solo sconsigliartela visto il mercato pessimo del lavoro italiano in quel ramo..
se trovi qualsiasi altra cosa credo che sia meglio... :doh:

limpid-sky
07-05-2010, 22:33
beh... te l'ho detto..
io non ho ancora capito cosa dovrebbe fare un ing TLC..
un mio amico è andato in accenture per fare la carriera da business sarcazzo e ora è in reply, un'altro mio amico con la triennale ora fa il controllore di volo (e guadagna MOLTO di + di quanto avrei guadagnato io restando in italia e dell'altro mio amico di cui sopra :asd: ), alcuni che erano assistenti dei miei professori lavoravano a roma o milano per società di consulenza che operavano con gli operatori di telefonia mobile ma non mi hanno mai dato l'impressione di essere al di sopra del livello del "tecnico senior", altri sono finiti a fare i programmatori (senza capirne un emerito di informatica)...
Alla fine, a distanza di 5 anni, ancora non ho capito cosa dovrebbe fare *realmente* un ing delle TLC... :fagiano:
Cmq informatica posso solo sconsigliartela visto il mercato pessimo del lavoro italiano in quel ramo..
se trovi qualsiasi altra cosa credo che sia meglio... :doh:

troppo tardi ormai ci sono dentro. c'è sempre la specialistica che posso cambiare ma è una cosa da valutare. intanto cerco di mantenermi allenato con l'inglese non si sa mai.
che poi io non capisco. Il livello di competenza richiesto deve essere così basso che tutti ci si infilano. poi la programmazione ad oggetti non è mica una sciocchezza, architettura dei calcolatori per sapere cosa succede quando scrivi il codice...cioè se poi il codice non funge so cazzi....
cioè le competenze richieste devono essere proprio da livello pessimo...non so bene non essendomi ancora affacciato al mondo del lavoro. Giorni fa il prof se ne esce con questa frase,"ormai gli unici posti dove serve quello che state studiando sono i software per cellulari, e i dispositivi embedded. il resto lasciatelo agli smanettoni"
cmq se qualcuno sa ci levi sto dubbio sui TLC. per rimanere intopic confermateci almeno che non fanno elettronica...ehehe

blindwrite
07-05-2010, 22:53
E quelli li so anch'io avendoli studiati in dettaglio ad ing TLC.
Ma questo non fa di me assolutamente un elettronico.
Io vedo come il lavoro di un elettronico quello che fa gpc..
poi magari sbaglio io.. boh...

cmq se qualcuno sa ci levi sto dubbio sui TLC. per rimanere intopic confermateci almeno che non fanno elettronica...ehehe

So bene cosa si fa a TLC (in pratica il mio ultimo anno è stato TLC), e credimi come elettronica si fa poco più che gli esami di base. Un ing. TLC conosce bene modulazioni, tecniche di accesso al canale, problemi di propagazione, e architettura radio. Inoltre è esperto in tutto ciò che è legato alla teoria dei segnali e studia e conosce approfonditamente la rete IP e GSM/UMTS. Soprattutto in riferimento alla rete IP e alla sua gestione un TLC mediamente è abbastanza ferrato in programmazione, molto più che un elettronico.

Poi per fare ciò ha bisogno dell'elettronica, e si basa sull'elettronica, ma non è certamente la sua specialità.

gpc
07-05-2010, 23:33
Io vedo come il lavoro di un elettronico quello che fa gpc..
poi magari sbaglio io.. boh...

L'unica volta che la dici giusta, non puoi avere dubbi :sofico:

August@1
08-05-2010, 11:06
meglio ingegneria edilizia, su una palazzina di 10.000.ooo euro
il guadagno è nettamente superiore.
(e ovviamente guardacaso le universitette, stanno limitando l'accesso...)

caurusapulus
08-05-2010, 11:56
E quelli li so anch'io avendoli studiati in dettaglio ad ing TLC.
Ma questo non fa di me assolutamente un elettronico.
Io vedo come il lavoro di un elettronico quello che fa gpc..
poi magari sbaglio io.. boh...

Pensa che quella roba l'ho fatta anche io ad ing. informatica :doh:
Ormai è un potpourri di roba...

Cmq tornando brevemente al discorso del mestiere del "programmatore" basti pensare che in parecchie offerte trovo come requisiti (oltre ovviamente ai classici ingegneria *diqualsiasitipoessasia*) "laureato in Matematica, Fisica, ... " :eek: cose veramente da far accapponare la pelle...
Potrei capire magari un matematico che lavora non so su robe algoritmiche e cmq su cose prettamente attinenti a quello che ha studiato durante la sua carriera universitaria, ma un FISICO che cazz ci fa dietro a un monitor a scrivere codice in java o a mettere mani su DBMS o altro? mah..

SparrowM
08-05-2010, 18:00
Pensa che quella roba l'ho fatta anche io ad ing. informatica :doh:
Ormai è un potpourri di roba...

Cmq tornando brevemente al discorso del mestiere del "programmatore" basti pensare che in parecchie offerte trovo come requisiti (oltre ovviamente ai classici ingegneria *diqualsiasitipoessasia*) "laureato in Matematica, Fisica, ... " :eek: cose veramente da far accapponare la pelle...
Potrei capire magari un matematico che lavora non so su robe algoritmiche e cmq su cose prettamente attinenti a quello che ha studiato durante la sua carriera universitaria, ma un FISICO che cazz ci fa dietro a un monitor a scrivere codice in java o a mettere mani su DBMS o altro? mah..


chi ha detto che ti fanno fare tutte queste cose...
molte volte per "programmare" viene richiesta anche semplice laurea nel campo scientifico...mica ti fanno fare chissà cosa eh...molte volte ti puoi trovare a fianco nella stessa azienda un perito che ha fatto lo stage come il matematico che prende come primo lavoro quello che capita......
molte volte per quello che ti viene richiesto di fare non devi essere un "navigato" nel settore...basta bassa manovalanza che sappia inserire anche semplici dati.

Samos87
08-05-2010, 20:25
Il punto non è che un fisico non sa fare, è che NON dovrebbe fare bassa manovalanza di questo genere!

limpid-sky
08-05-2010, 22:35
chi ha detto che ti fanno fare tutte queste cose...
molte volte per "programmare" viene richiesta anche semplice laurea nel campo scientifico...mica ti fanno fare chissà cosa eh...molte volte ti puoi trovare a fianco nella stessa azienda un perito che ha fatto lo stage come il matematico che prende come primo lavoro quello che capita......
molte volte per quello che ti viene richiesto di fare non devi essere un "navigato" nel settore...basta bassa manovalanza che sappia inserire anche semplici dati.

scusate ma ormai che si fa tutti gli ingegneri informatici? capisco che il livello richiesto è ridicolo ma noi futuri ing cosa facciamo stiamo a guardare?
ci fregano il lavoro qualsiasi esso sia senza manco sbattersi a fare tutti gli esami.:muro:

^TiGeRShArK^
08-05-2010, 22:45
Il punto non è che un fisico non sa fare, è che NON dovrebbe fare bassa manovalanza di questo genere!

Il punto è che solo in italia la programmazione è bassa manovalanza.
E la figura degli analisti che non hanno la benchè minima idea di come andrà a funzionare il sistema è vista come fosse dio.
E poi ci si lamenta che non funziona un cazzo in italia. :asd:

SparrowM
09-05-2010, 10:39
scusate ma ormai che si fa tutti gli ingegneri informatici? capisco che il livello richiesto è ridicolo ma noi futuri ing cosa facciamo stiamo a guardare?


beh voi ing. dell'informazione (inteso tlc, info, elettro e automaz) non dovreste trovare troppi problemi per quanto riguarda i posti di lavoro...
certo all'inizio potreste trovarvi ad un colloquio di lavoro con persone di tutt'altro ramo, ma credo che alla fine i conpiti saranno differenti...esempio nel campo della consulenza.

la cosa brutta a mia avviso è che comunque la maggior parte degli ing info ed elettro (suppongo anche tlc) si ritroveran a fare solo e semplicemente programmazione (per la maggior parte).....poichè è questa che serve al giorno d'oggi nelle grandi aziende (per questo alla fine in molti annunci vengon ricercate persone anche senza troppa esperienza...tanto ti viene "somministrato" un periodo di training al mestiere)...

ci fregano il lavoro qualsiasi esso sia senza manco sbattersi a fare tutti gli esami.

questo è brutto, posso capire...