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View Full Version : E intanto l'evasione riprende quota..


er-next
26-02-2009, 08:33
IL CONTRASTO ALL'EVASIONE? SINTETICO
di Silvia Giannini e Maria Cecilia Guerra 25.02.2009

Smantellati in nome della semplificazione gli strumenti che potevano permettere di ottenere, per via telematica, informazioni utili per il contrasto all'evasione, soprattutto di lavoratori autonomi e Pmi, E nella ricerca dei grandi evasori si procede in modo selettivo. La strategia del governo rende esplicito un patto di non belligeranza nei confronti dei piccoli e medi contribuenti. Però permette di quantificare aleatori aumenti di gettito. Intanto, diminuiscono le entrate dell'Iva. Anche per la consapevolezza che l'evasione è un'attività sempre meno rischiosa.

La Finanziaria estiva (decreto legge 112/2009) e i provvedimenti che l’hanno seguita hanno messo in luce in modo molto evidente quale sia la strategia del governo e dell’amministrazione finanziaria, nei confronti dell’evasione fiscale.
È stata ben sintetizzata dalla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, che ha “manifestato grande apprezzamento per gli sforzi dell’Agenzia delle Entrate in materia di lotta all’evasione e nella predisposizione di modelli d’accertamento non invasivi nei confronti delle piccole e medie imprese, che sono, invece, diretti a contrastare l’evasione fiscale dei soggetti che presentano elevati indici di capacità contributiva (tutoraggio delle grandi imprese e accertamento sintetico)”. (1)
Ma in cosa consiste, più in dettaglio, questa strategia?

LASCIARE IN PACE I LAVORATORI AUTONOMI E LE PICCOLE-MEDIE IMPRESE

La volontà di distogliere l’attenzione dai lavoratori autonomi, dai professionisti e dalle piccole e medie imprese, che pure sono indicati da tutti gli studi sul tema come i soggetti a cui è imputabile la fetta di gran lunga più rilevante dell’evasione nel nostro paese, ha preso le forme di una esplicita inversione di rotta rispetto all’azione intrapresa dal governo precedente. Si è infatti proceduto a un sistematico smantellamento, presentato come “semplificazione”, di un insieme di strumenti, in parte non ancora operativi, introdotti nella legislatura precedente, che potevano permettere all’amministrazione finanziaria di ottenere, per via telematica, informazioni utili ai fini del contrasto all’evasione. Èstato soppresso l’obbligo di allegare alla dichiarazione Iva gli elenchi clienti/fornitori, che pure, come sostenuto dalla Corte dei Conti, “in ragione dell’ormai generalizzata informatizzazione nella tenuta delle contabilità, non avrebbe provocato particolari complicazioni gestionali ed oneri aggiuntivi ai contribuenti”. Sono state abolite le limitazioni nell’uso di contanti e di assegni; la tracciabilità dei pagamenti e la tenuta da parte dei professionisti di conti correnti dedicati. Èstato soppresso l’obbligo di comunicazione preventiva per compensare crediti di imposta superiori ai 10mila euro. Eppure si trattava di uno strumento importante: l’istituto della compensazione ha reso possibile recuperare con molta facilità eventuali crediti Iva, come è giusto avvenga in un paese civile. Allo stesso tempo, però, la forte dinamica delle compensazioni Iva richiede un attento monitoraggio, in quanto i più importanti meccanismi di frode fiscale, ad esempio le cosiddette frodi carosello, consistono nel rendere possibile la detrazione dell’imposta all’acquirente (che vanta quindi un credito), pure a fronte di un’Iva non versata dal venditore. Èstata significativamente ridimensionata la solidarietà in materia di versamento di contributi e ritenute tra committente, appaltatore e subappaltatore. Viene in particolare meno la corresponsabilità del committente per quanto riguarda gli adempimenti fiscali relativi alle prestazioni lavorative che riguardano l'oggetto del contratto. La responsabilizzazione di un soggetto terzo, il committente appunto, poteva invece rendere più difficoltosi eventuali accordi elusivi tra appaltatore e subappaltatore.
Un ammiccamento nei confronti dei “piccoli” viene anche sul fronte degli studi di settore: è stato previsto l’obbligo della loro pubblicazione entro il 30 settembre dell’anno a cui devono applicarsi, invece che entro il 31 marzo dell’anno successivo. In questo modo, il contribuente è sempre in grado di conoscere in corso d’opera quali sono le aspettative del fisco nei sui confronti e di adeguarvisi. Peccato però che il nostro sistema fiscale non richieda al contribuente di adeguarsi agli studi di settore, che sono solo uno strumento di controllo, ma di dichiarare correttamente il proprio reddito effettivo.
Un ulteriore trattamento di favore viene riservato alle imprese dei distretti industriali alle quali, rispolverando una vecchia normativa mai attuata, viene consentita la possibilità di effettuare un concordato preventivo triennale (cioè di concordare, in anticipo, per tre anni, le imposte dovute) anche per i tributi locali, specificando che “in caso di osservanza del concordato i controlli sono eseguiti unicamente a scopo di monitoraggio”.

ALLA RICERCA DEI GRANDI EVASORI

La seconda parte della strategia del governo mira a recuperare gettito sottoponendo a controllo soggetti che potrebbero essere grandi evasori.
Curiosamente, questa parte della strategia non si appoggia su vere e proprie innovazioni normative, ma sull’insolita approvazione per legge di linee guida per l’azione di accertamento che sono generalmente fornite per via amministrativa.
L’attenzione è rivolta principalmente alle persone fisiche diverse da impresa. Si prevede un piano straordinario triennale di controllo attraverso un massiccio ricorso a strumenti di accertamento sintetico, peraltro già in uso. Consistono, ad esempio, nell’incrociare informazioni su diversi indici di capacità di spesa - possesso di auto di lusso, immobili, imbarcazioni, eccetera - con i redditi dichiarati. Oppure nel confrontare sempre con i redditi dichiarati gli “incrementi patrimoniali” che risultano da atti di registro. L’uso di questi strumenti sarà principalmente rivolto a soggetti che non abbiano dichiarato nessun debito di imposta e che si configurino quindi come possibili evasori totali.
Saranno poi oggetto di particolare attenzione i soggetti che spostano fittiziamente la propria residenza all’estero (uno, cento, mille Valentino Rossi?) In entrambi i casi si intende far leva sulla compartecipazione dei comuni all’attività di accertamento. Ma anche questa è già prevista, in questi come in altri settori dell’attività di contrasto all’evasione, dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 3 dicembre 2007, in attuazione dei disposti di cui all’articolo 1 del decreto legge n. 203/2005.
Il decreto anticrisi (185/2008) volge l’attenzione anche sulle grandi imprese, con volume d’affari superiore a 300 milioni di euro, fino a scendere, progressivamente a 100 milioni di euro entro il 2011, disponendo che siano sottoposte a un controllo sostanziale “di norma” annuale. Il controllo non potrà coinvolgere tutte queste imprese, ma sarà attuato in modo selettivo, si dice, sulla base di specifiche analisi di rischio. Saranno sottoposte a “tutoraggio”: una vigilanza costante, finalizzata a garantire la compliance.

PIÙ CONSENSO E PIÙ GETTITO. DA SPENDERE

La funzione delle norme richiamate, molte delle quali non aggiungono granché alla normativa preesistente, è duplice. In primo luogo, sul piano politico, del consenso, si rende esplicito un patto di non belligeranza nei confronti dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese.
In secondo luogo, disciplinando per legge le nuove linee d’azione dell’amministrazione finanziaria, è possibile quantificare, nelle relazioni tecniche, le entrate attese dagli accertamenti e dalle riscossioni ad esse imputabili e utilizzarle a copertura di altri provvedimenti di minori entrate o maggiori spese. Si tratta, però, di previsioni che andrebbero sempre fatte con molta cautela, in quanto difficilmente definibili ex ante e verificabili ex post. Particolarmente discutibile è l’iniziativa fatta propria dal decreto anticrisi: quantificare, anche il maggior gettito imputabile all’effetto deterrenza delle azioni di tutoraggio nei confronti delle grandi imprese e il conseguente aumento degli adempimenti spontanei da parte dei contribuenti.

INTANTO L’EVASIONE RIPRENDE QUOTA

Mentre è ancora presto per valutare gli effetti di gettito dell’attività rivolta ai grandi evasori, primi segnali di una riduzione della tax compliance da parte dei piccoli e medi contribuenti sembrano emergere dai dati sulle entrate tributarie relative ai primi dieci mesi del 2008. Particolarmente indicativo è l’andamento del gettito Iva sugli scambi interni, che è risultato decrescente, pure a fronte di un aumento dei consumi e delle vendite al dettaglio cui l’imposta si applica, con un’accentuazione nei mesi da luglio a ottobre. Questo andamento si ripercuoterà inevitabilmente anche sulle entrate relative all’Irap e alle imposte sui redditi del 2009, e troverà maggior forza nella consapevolezza che l’evasione è un’attività sempre meno rischiosa: non solo perché è minore la probabilità di essere scoperti, ma anche perché nel disgraziato caso in cui ciò avvenga, le sanzioni sono state dimezzate. Ma a questo tema dedicheremo un altro approfondimento.

(1) Comunicato del 27 gennaio 2009 dell'Agenzia delle Entrate.


http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000965.html

Crazy rider89
26-02-2009, 09:04
"...l’evasione è un’attività sempre meno rischiosa: non solo perché è minore la probabilità di essere scoperti, ma anche perché nel disgraziato caso in cui ciò avvenga, le sanzioni sono state dimezzate. Ma a questo tema dedicheremo un altro approfondimento."

Incoraggiante!

Di Pietro ha parlato di 200 miliardi di € di evasione...Possibile??? sembrerebbe assurdo :eek:

er-next
26-02-2009, 09:08
"...l’evasione è un’attività sempre meno rischiosa: non solo perché è minore la probabilità di essere scoperti, ma anche perché nel disgraziato caso in cui ciò avvenga, le sanzioni sono state dimezzate. Ma a questo tema dedicheremo un altro approfondimento."

Incoraggiante!

Di Pietro ha parlato di 200 miliardi di € di evasione...Possibile??? sembrerebbe assurdo :eek:

non l'ha detto di pietro, ma ahinoi

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1930856

GT82
26-02-2009, 09:09
CVD

io ho un casino di amici/conoscenti che hanno votato PDL/Lega tenendo come primo punto dei propri interessi l'imposizione fiscale...

ci vorrebbe il sistema anglosassone in ci sono le autorità locali (i Comuni) che conoscendo molto meglio i propri residenti vanno a stanare i "furbetti"

in Italia invece ci sono dentisti con dichiarazioni dei redditi di insegnanti delle scuole elementari...

GT82
26-02-2009, 09:11
Sorry, doppio post

Mauri1971
26-02-2009, 09:24
i furbetti in Italia sono anche quei privati cittadini come, pensionati, impiegati e dipendenti vari , che al momento dell'acquisto del bene o prestazione, sono i primi a chiedere di non fatturare per risparmiare.

bjt2
26-02-2009, 09:24
Il gettito fiscale non è sceso perchè sono crollati i consumi, diminuiti i posti di lavoro, fallite aziende, bruciati miliardi in borsa a seguito della crisi... Ma perchè è aumentata l'evasione! :O
Geniale! :O

EDIT: poi si dice che il gettito IVA è diminuito nonostante siano aumentati i consumi... Ma dove?!?! :mbe:

er-next
26-02-2009, 09:28
Il gettito fiscale non è sceso perchè sono crollati i consumi, diminuiti i posti di lavoro, fallite aziende, bruciati miliardi in borsa a seguito della crisi... Ma perchè è aumentata l'evasione! :O
Geniale! :O

non mi va di sforzarmi.. rileggi e troverai le risposte..

poi commentiamo anche la riduzione delle sanzioni..

GT82
26-02-2009, 09:28
i furbetti in Italia sono anche quei privati cittadini come, pensionati, impiegati e dipendenti vari , che al momento dell'acquisto del bene o prestazione, sono i primi a chiedere di non fatturare per risparmiare.

D'accordissimo ;)

Gig4hertz
26-02-2009, 09:41
forse prima ancora di aumentare i controlli (giustissimi) bisognerebbe aumentare la percentuale di soldi che torna indietro al cittadino sottoforma di beni e servizi dello stato, se io dò 100 per vedermi tornare indietro 2 dopo 3 anni perchè 50 se li sono mangiati e 48 li hanno sperperati è chiaro che uno non avrà mai l'incentivo a pagare le tasse e uno che se li tiene non può certo considerarsi un malvivente

flisi71
26-02-2009, 09:56
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000965.html

L'ho letto anche io nei giorni scorsi, e anche l'analisi del NENS sull'andamento delle entrate fiscali.
:mad:

Il gettito fiscale non è sceso perchè sono crollati i consumi, diminuiti i posti di lavoro, fallite aziende, bruciati miliardi in borsa a seguito della crisi... Ma perchè è aumentata l'evasione! :O
Geniale! :O
EDIT: poi si dice che il gettito IVA è diminuito nonostante siano aumentati i consumi... Ma dove?!?! :mbe:

Che fa il paio con
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=25914414&postcount=9

:rolleyes:
Consiglio di informarsi meglio.

Dall'articolo di apertura della discussione:

....dati sulle entrate tributarie relative ai primi dieci mesi del 2008. Particolarmente indicativo è l’andamento del gettito Iva sugli scambi interni, che è risultato decrescente, pure a fronte di un aumento dei consumi e delle vendite al dettaglio cui l’imposta si applica, con un’accentuazione nei mesi da luglio a ottobre.

E' VERO.


Come si può leggere nel Bollettino del Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia, il gettito IVA dei primi 10 mesi del 2008 (rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente) è aumentato dello 0,7% SOLO GRAZIE all'aumento della parte relativa alla tassazione delle importazioni, mentre la parte relativa all’IVA sugli scambi interni é diminuita. Questo risultato NON è spiegabile con l’andamento economico, perchè in termini nominali i consumi e le vendite al dettaglio sono aumentati.

Si noti e si comprenda la parola evidenziata in rosso.



Ciao

Federico

gugoXX
26-02-2009, 10:32
CVD

io ho un casino di amici/conoscenti che hanno votato PDL/Lega tenendo come primo punto dei propri interessi l'imposizione fiscale...

ci vorrebbe il sistema anglosassone in ci sono le autorità locali (i Comuni) che conoscendo molto meglio i propri residenti vanno a stanare i "furbetti"

in Italia invece ci sono dentisti con dichiarazioni dei redditi di insegnanti delle scuole elementari...

Se alzare la pressione fiscale e' un modo per stimolare e incrementare l'evasione, abbassare la pressione fiscale e' un modo per disincentivarla.
I partiti che promuovono bassi regimi di tasse combattono anche indirettamente l'evasione.

I problemi dell'Italia sono nelle persone che ci vivono e che votano. Non nei partiti, che ne sono solo una rappresentanza.

sider
26-02-2009, 10:35
Se alzare la pressione fiscale e' un modo per stimolare e incrementare l'evasione, abbassare la pressione fiscale e' un modo per disincentivarla.
I partiti che promuovono bassi regimi di tasse combattono anche indirettamente l'evasione.

Infatti per il momento la pressione fiscale è aumentata.

gugoXX
26-02-2009, 10:40
Infatti per il momento la pressione fiscale è aumentata.

Sara' anche cosi', anche se non mi sembra siano cambiate le aliquote recentemente. Ci sarebbe comunque da chiedersi il perche', e la risposta e' anche abbastanza semplice.

Voleva essere una risposta al post precedente.

flisi71
26-02-2009, 11:04
Se alzare la pressione fiscale e' un modo per stimolare e incrementare l'evasione,


Si, c'è correlazione diretta.


abbassare la pressione fiscale e' un modo per disincentivarla.
I partiti che promuovono bassi regimi di tasse combattono anche indirettamente l'evasione.


Questo NON è automatico, se non consideri altri fattori quali la frequenza e capillarità dei controlli e l'entità delle sanzioni che sono state dimezzate.



I problemi dell'Italia sono nelle persone che ci vivono e che votano. Non nei partiti, che ne sono solo una rappresentanza.

:read:
Permettimi di metterlo in evidenza.


Infatti per il momento la pressione fiscale è aumentata.

Così è scritto nel DPEF del governo.


Ciao

Federico

Mauri1971
26-02-2009, 11:15
I problemi dell'Italia sono nelle persone che ci vivono e che votano. Non nei partiti, che ne sono solo una rappresentanza.

hai ragione, ma purtroppo credo che attualmente in questo paese non ci sia scelta. "questo o quello, per me pari sono"

scorpionkkk
26-02-2009, 11:52
Il gettito fiscale non è sceso perchè sono crollati i consumi, diminuiti i posti di lavoro, fallite aziende, bruciati miliardi in borsa a seguito della crisi... Ma perchè è aumentata l'evasione! :O
Geniale! :O


Secondo te tutto questo è successo nei primi 10 mesi del 2008?
Autorisponditi

bjt2
26-02-2009, 12:05
L'ho letto anche io nei giorni scorsi, e anche l'analisi del NENS sull'andamento delle entrate fiscali.
:mad:



Che fa il paio con
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=25914414&postcount=9

:rolleyes:
Consiglio di informarsi meglio.

Dall'articolo di apertura della discussione:

....dati sulle entrate tributarie relative ai primi dieci mesi del 2008. Particolarmente indicativo è l’andamento del gettito Iva sugli scambi interni, che è risultato decrescente, pure a fronte di un aumento dei consumi e delle vendite al dettaglio cui l’imposta si applica, con un’accentuazione nei mesi da luglio a ottobre.

E' VERO.


Come si può leggere nel Bollettino del Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia, il gettito IVA dei primi 10 mesi del 2008 (rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente) è aumentato dello 0,7% SOLO GRAZIE all'aumento della parte relativa alla tassazione delle importazioni, mentre la parte relativa all’IVA sugli scambi interni é diminuita. Questo risultato NON è spiegabile con l’andamento economico, perchè in termini nominali i consumi e le vendite al dettaglio sono aumentati.

Si noti e si comprenda la parola evidenziata in rosso.



Ciao

Federico

Quel post che quoti parla di tabelle pubblicate dal tizio stesso dell'espresso che criticava quella discesa.

Per la parte in grassetto: mettiamoci daccordo. I consumi sono calati o sono aumentati? Perchè c'è chi dice che c'è la crisi e i consumi sono crollati (tanto è vero che i prezzi stanno scendendo...), ora c'è questo che dice che i consumi sono aumentati, ma il gettito IVA è diminuito.

Ripeto: i consumi sono aumentati o diminuiti?

bjt2
26-02-2009, 12:07
Secondo te tutto questo è successo nei primi 10 mesi del 2008?
Autorisponditi

La benzina e l'energia in generale quando era ai massimi? Mi pare che a gennaio dell'anno scorso la benzina costasse 1,4 euro... E di conseguenza gasolio per riscaldameno (inverno?), gas, luce ecc... Poi i tassi dei mutui, poi la crisi bancaria che ha fatto saltare molti risparmi, poi i licenziamenti, le cassaintegrazioni, poi l'aumento dei prezzi (pasta ad esempio anche se l'aumento non incide poi tanto), inflazione oltre il 4% che solo ora sta calando... Certo. Il 2008 è stato fantastico. E' solo ora che c'è la crisi...

flisi71
26-02-2009, 12:14
...
Per la parte in grassetto: mettiamoci daccordo. I consumi sono calati o sono aumentati? Perchè c'è chi dice che c'è la crisi e i consumi sono crollati (tanto è vero che i prezzi stanno scendendo...), ora c'è questo che dice che i consumi sono aumentati, ma il gettito IVA è diminuito.

Ripeto: i consumi sono aumentati o diminuiti?

Ripeto: informati meglio.

Ti faccio un esempio che dovrebbe essere illuminante: se i consumi aumentano in valore nominale di X percento e il tasso di inflazione di Y percento, si dice che i consumi stagnano o diminuiscono per ogni X<Y.
In ogni caso mi aspetto che il valore nominale dell'IVA sugli scambi interni e sui consumi aumenti di un valore prossimo ad X.


Ciao

Federico

bjt2
26-02-2009, 13:07
Ripeto: informati meglio.

Ti faccio un esempio che dovrebbe essere illuminante: se i consumi aumentano in valore nominale di X percento e il tasso di inflazione di Y percento, si dice che i consumi stagnano o diminuiscono per ogni X<Y.
In ogni caso mi aspetto che il valore nominale dell'IVA sugli scambi interni e sui consumi aumenti di un valore prossimo ad X.


Ciao

Federico

Ho capito. Ma si può sapere quanto sono variati i consumi? In valore assoluto? Perchè qui la stanno facendo nera, ma mi pare di aver capito che tu dici che i consumi, in termini di valore nominale non sono calati, ma aumentati, comunque meno dell'inflazione... E allora perchè rompono dicendo che i consumi sono crollati? Io ho letto valori negativi dell'andamento dei consumi. E presumevo che fossero valori nominali...

flisi71
26-02-2009, 13:34
Ho capito. Ma si può sapere quanto sono variati i consumi? In valore assoluto?


Non trovo consuntivi per tutto l'anno 2008, le correlazioni fra consumi e entrate dello stato sono basate sui dati relativi ai primi 10 mesi del 2008 rispetto all'analogo periodo del 2007 (come accennato anche nell'articolo di apertura della discussione).
Sto ancora cercando qualcosa con link.

Edit: la tabella a pag.4 della nota informativa 2009-2011 del governo
http://www.lavoce.info/binary/la_voce/articoli/nota_informativa_2009_2011.1234873829.pdf
è interessante.
Dagli studi del NENS avevo letto un incremento nominale dei consumi (però relativo ai soli primi 10 mesi del 2008) del 3%, la tabella del governo indica un deflatore da applicare ai consumi al 3,6%. A spanne (visto che non trattano periodi omogenei) si direbbe che i consumi REALI non possono essere aumentati.
Edit2: mi sono accorto che nel documento del governo si riportava una stima della crescita media del Pil 2008 allo -0,6%, ma da successive elaborazioni ISTAT
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/economia/pil-istat/pil-istat-feb/pil-istat-feb.html
sembra che tale valore sarà allo -0,9%.
Questo ovviamente avrà anche qualche implicazione sulle finanze pubbliche.




Perchè qui la stanno facendo nera, ma mi pare di aver capito che tu dici che i consumi, in termini di valore nominale non sono calati, ma aumentati, comunque meno dell'inflazione...


Ricordati che se i consumi in valore nominale aumentano di meno dell'inflazione, IN REALTA' i consumi sarebbero DIMINUITI, perchè per comprare lo stesso paniere di beni serve che i valori nominali aumentino di pari passo.


Ciao

Federico

dave4mame
26-02-2009, 13:48
Così è scritto nel DPEF del governo.


Ciao

Federico

se il reddito NOMINALE aumenta e le aliquote e gli scaglioni non vengono riviste, direi che è abbastanza inevitabile....

flisi71
26-02-2009, 14:11
se il reddito NOMINALE aumenta e le aliquote e gli scaglioni non vengono riviste, direi che è abbastanza inevitabile....

Correggimi se sbaglio, immagino che ti riferisca al fiscal drag.


Ciao

Federico

cocis
26-02-2009, 14:17
tolleranza 00000 :O :O :O :O

bjt2
26-02-2009, 17:10
Ricordati che se i consumi in valore nominale aumentano di meno dell'inflazione, IN REALTA' i consumi sarebbero DIMINUITI, perchè per comprare lo stesso paniere di beni serve che i valori nominali aumentino di pari passo.


Ciao

Federico

Si ma qua stiamo dicendo che il gettito IVA è diminuito, immagino nominalmente, altrimenti sarebbe normale se il anche il gettito fosse corretto per l'inflazione. Comunque se il PIL è diminuito NOMINALMENTE, così lo sono anche le entrate fiscali. Ma li si parlava specificamente di IVA.

claudioborghi
26-02-2009, 17:35
Particolarmente indicativo è l’andamento del gettito Iva sugli scambi interni, che è risultato decrescente, pure a fronte di un aumento dei consumi e delle vendite al dettaglio

Commercio, giu' vendite al dettaglio in Italia: nel 2008 -0,6%, record da '97

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_902655828.html

Spazzatura, suggerirei di passare oltre.

flisi71
26-02-2009, 17:45
Si ma qua stiamo dicendo che il gettito IVA è diminuito, immagino nominalmente, altrimenti sarebbe normale se il anche il gettito fosse corretto per l'inflazione. Comunque se il PIL è diminuito NOMINALMENTE, così lo sono anche le entrate fiscali. Ma li si parlava specificamente di IVA.

Telegraficamente: le stime del 2008 dicono che il PIL è aumentato NOMINALMENTE del +2,1% (vedi la tabella a pag.4 sopra citata e applica il nuovo dato ISTAT che parla di -0,9% invece che di -0,6%). Per le entrate guarda la tabella a pag.7
Rispetto al 2007 sono diminuite dello 0,1%, con quelle dirette aumentate del 3,8% e quelle indirette diminuite del 4,1%.
Guardando le serie storiche fino al 2001, il 2008 sarebbe l’unico anno in cui ad una variazione positiva del PIL nominale corrisponde una rilevante variazione negativa delle imposte indirette, di cui il gettito dell’IVA ne rappresenta da solo il 60% (Le imposte dirette invece sono per la maggior parte dovute dalle ritenute sui lavori dipendenti e aumentano).
Il gettito IVA nominale complessivo è aumentato dello +0,7% solo per l'aumento della parte relativa alla tassazione delle importazioni.
La parte relativa augli scambi interni, che è quella che si correla ai consumi é invece diminuita nominalmente di 800 milioni di € (-1,1%) e questo non si spiega visto che i consumi nominalmente sono intorno al 3%.
Addendum: l'articolo dell'ANSA che riporta la stima Istat indica, per le vendite al dettaglio nel 2008, una contrazione dello 0,6% rispetto alla media del 2007, registrando la peggiore performance dal 1997.
Se unisci a questo il deflatore dei consumi, sempre dalla tabella a pag.4, vedi che il valore di incremento nominale è appunto il +3%.


Ciao

Federico

claudioborghi
26-02-2009, 23:57
Addendum: l'articolo dell'ANSA che riporta la stima Istat indica, per le vendite al dettaglio nel 2008, una contrazione dello 0,6% rispetto alla media del 2007, registrando la peggiore performance dal 1997.
Se unisci a questo il deflatore dei consumi, sempre dalla tabella a pag.4, vedi che il valore di incremento nominale è appunto il +3%.


I dati delle vendite al dettaglio sono gia' nominali :rolleyes:

flisi71
27-02-2009, 07:26
Sarò più preciso:
dall'articolo di apertura:

Particolarmente indicativo è l’andamento del gettito Iva sugli scambi interni, che è risultato decrescente, pure a fronte di un aumento dei consumi e delle vendite al dettaglio cui l’imposta si applica, con un’accentuazione nei mesi da luglio a ottobre.


Riguardo ai consumi finali nazionali 2008, facendo sempre riferimento alla nota informativa 2009-2011 del 6 febbraio 2009
http://www.lavoce.info/binary/la_voce/articoli/nota_informativa_2009_2011.1234873829.pdf

Tav.1 a pag.4

2008

Consumi finali nazionali -0,1
Deflatore Consumi 3,6
variazione nominale annua dei consumi finali nazionali 3,5


Per la valutazione della variazione delle vendite al dettaglio, misurata in termini correnti , si fa riferimento all'Ansa
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_902655828.html


Per la dinamica del gettito IVA relativo agli scambi interni rimando alle valutazioni già espresse nel post #28.
----------------------------------------

La differenza tra dinamica delle vendite e dinamica del gettito Iva da scambi interni e’ REALE e secondo gli studi del NENS tende ad allargarsi nel corso degli ultimi mesi.


Ciao

Federico

claudioborghi
27-02-2009, 08:38
Sarò più preciso:


Saro' piu' semplice:

Dall'articolo di apertura:

Particolarmente indicativo è l’andamento del gettito Iva sugli scambi interni, che è risultato decrescente, pure a fronte di un aumento dei consumi e delle vendite al dettaglio cui l’imposta si applica


Dato che le vendite al dettaglio sono diminuite a prezzi correnti quindi gia' includendo il fattore prezzi. e che non si puo' nemmeno giocare sull'equivoco dei dieci mesi perche' la "stimabile" autrice avrebbe potuto prendersi la briga di leggersi pure quelli:

http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/commdett/20081223_00/ (il dato gen-ott e' nel testo integrale ed e' -0.3)

QUINDI

essendo invalidato l'assunto iniziale se ne deduce che l'articolo e' una *ehm* come dire... "boiata"? E quindi non vale nemmeno la pena di perderci del tempo.

Come anche sugli studi del NENS, che suona bene come nome, sembra autorevole, ma trattandosi dell'associazionina di Visco mi sa che come fonte non e' il massimo

dave4mame
27-02-2009, 08:40
Correggimi se sbaglio, immagino che ti riferisca al fiscal drag.


Ciao

Federico


non ti correggo :)

flisi71
27-02-2009, 09:17
...
Dato che le vendite al dettaglio sono diminuite a prezzi correnti quindi gia' includendo il fattore prezzi.


Questo è vero, avevo unito i dati sull'andamento dei consumi finali con quelli delle vendite al dettaglio che però si basano su criteri differenti.

Sta il fatto che il gettito IVA sugli scambi interni è diminuito (-1,1%), molto di più della diminuzione delle vendite al dettaglio (-0,6%) mentre i consumi finali sono aumentati di circa il 3% (tutto armonizzato ai valori nominali).
Qualcosa non torna, evidentemente.
L'articolo di apertura accenna a questo aspetto, così come ricorda tutta quella serie di strumenti smantellati a seguito delle cosidette "semplificazioni" adottate nella Finanziaria Estiva.
Tutto questo non sono boiate ma FATTI.

Sull'autorevolezza o meno delle valutazioni del NENS (che non include il solo Visco...) non mi esprimo, opinioni personali, MA non posso esimermi dal ricordare che si è letto MOLTO di peggio, con articoli di vera propaganda spacciati per analisi, dove neanche i numeri riportati erano corretti (o erano omessi).
;)


non ti correggo :)


Bene, una l'ho azzeccata.
:D


Ciao

Federico

claudioborghi
27-02-2009, 12:06
Tutto questo non sono boiate ma FATTI.


Beh si, diciamo che e' molto logico.
Quando uno posta un articolo che contiene UN'EVIDENTE "boiata", invece di evidenziarla e' normale affrettarsi a giustificarne le conclusioni, aggiungendo la variabile del "nominale", mai citata dall'autrice e basandosi su grandezze che sono quanto meno ballerine come il "consumo nazionale" che comprende anche una fila di items dove l'iva non c'entra una mazza tipo la spesa che gli italiani effettuano all'estero o bazzecole come la spesa sanitaria delle p.a. (e che mi piacerebbe vedere con che accuratezza viene calcolato) ecc. ecc.


Diciamo quindi che se una "studiosa" scrive che con Prodi si evadeva di piu' perche' c'erano i Mondiali che facevano salire il pil e durante il suo governo l'uomo e' sbarcato sulla luna, il primo commento che viene in mente e' "e' vero, in effetti c'erano i mondiali..."

Ok, niente dai, sono io che sono un rompicoglioni. Fate come non letto. Scendo dal thread.

flisi71
28-02-2009, 07:17
Si eviti di fare del vittimismo totalmente fuori luogo.

La discussione, partita dall'articolo della Voce.info, è stata integrata con dati e cifre prese dalla nota informativa 2009-2011 del governo, dal Nens e dall'istat.
Si è evidenziata una anomalia sull'andamento di certe grandezze che sono fra di loro correlate con vari gradi.
Ogni altro dato utile alla discussione è assolutamente ben accetto.


Ciao

Federico