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View Full Version : Gaza La sporca guerra di Hamas


EarendilSI
14-02-2009, 09:21
Gaza La sporca guerra di Hamas
Esecuzioni sommarie. Oppositori torturati o gambizzati. Civili usati come scudi umani. Aiuti umanitari sottratti all’Onu. Fondi per la ricostruzione pilotati verso i fedelissimi. E oltre un centinaio di desaparecidos. L’altra faccia del conflitto raccontata dalle prime vittime: i palestinesi.
«Morire con noi è un grande onore. Andremo in Paradiso assieme, oppure sopravviveremo fino alla vittoria. Sia fatta la volontà di Allah». Così reagivano i miliziani di Hamas alle suppliche dei civili palestinesi di non usare le loro case come postazioni durante la terribile offensiva israeliana nella Striscia di Gaza dal 27 dicembre al 18 gennaio.

Ora che i riflettori internazionali si sono spenti, Panorama è andato a vedere cosa succede a Gaza. E ha scoperto l’altra faccia della guerra, altrettanto sporca, che non ci è stata raccontata: interi palazzi presi in ostaggio, la popolazione utilizzata come scudo umano e, per i dissidenti, ancora oggi il rischio di beccarsi un proiettile in quanto «collaborazionisti».

Pericolo tutt’altro che teorico: dalla fine di dicembre 181 palestinesi sono stati sommariamente giustiziati, gambizzati o torturati perché contrari a Hamas. Ma non è finita: oggi il movimento islamico che governa Gaza con Corano e moschetto vuole controllare tutto, compresi gli aiuti e la ricostruzione.

Il palazzo Andalous, nel quartiere al-Karama di Gaza City, è ridotto a uno scheletro di cemento. Gli israeliani hanno pestato duro e a questa coppia di palestinesi di mezza età non resta che raccogliere i cocci di un appartamento ancora da pagare. Ci accompagnano su quel che resta delle scale interne, a patto che Panorama usi solo i soprannomi di famiglia. «Sapevamo che andava a finire così. Fin dai primi giorni dell’attacco i muqawemeen (i partigiani della “resistenza” palestinese, nda) si erano piazzati al dodicesimo e al tredicesimo piano, con i cecchini. Ogni tanto cercavano invano di sparare a uno di quegli aerei senza pilota che usano gli israeliani» racconta Abu Mohammed, scuotendo il capo. Nel palazzo, non ancora finito, vivevano 22 famiglie: oltre 120 civili, compresi donne e bambini. Gli israeliani hanno cominciato a telefonare sui cellulari degli inquilini intimando l’evacuazione. Poi, ai miliziani è arrivato un messaggio più esplicito: un caccia ha sganciato una bomba nel cortile deserto dall’altra parte della strada, senza fare vittime, ma aprendo un cratere enorme. «Una delegazione di capifamiglia ha scongiurato i miliziani di andarsene» riprende l’inquilino. «La risposta è stata: “Morirete con noi o sopravviveremo assieme”».

Il 13 gennaio gli F16 israeliani hanno centrato il palazzo alle 9 e mezzo di sera. «Di notte andavamo a dormire da parenti: ci siamo salvati, ma non abbiamo più la casa e dobbiamo pagare ancora 9 anni di mutuo» si dispera Om Mohammed, un velo sul capo. La Banca islamica non concede deroghe.

In un altro palazzo di Gaza, nel quartiere al-Nasser, vivevano circa 170 civili divisi su otto piani. Quando i miliziani si sono piazzati sul tetto, un ex colonnello palestinese è andato a parlamentare spiegando che avrebbero attirato le bombe israeliane sui bambini del palazzo. «Sarà un grande onore se morirete con noi» hanno risposto i difensori di Gaza. L’ufficiale ha insistito: per toglierselo di torno gli hanno sparato una raffica di kalashnikov sopra la testa.

A Sheik Zayed, 20 chilometri a nord, un farmacista palestinese era barricato con la famiglia al secondo piano del suo condominio. I militanti islamici hanno piazzato una trappola esplosiva sulla strada di fronte e si sono nascosti al terzo piano con il detonatore. «Volevano far saltare in aria il primo carro armato israeliano che passava. Ho cercato di spiegare che la reazione sarebbe stata furiosa e avrebbero colpito anche i nostri appartamenti. Alla fine, per salvarci, ce ne siamo dovuti andare» accusa il farmacista con un velo di rassegnazione negli occhi.

Nel quartiere Tel al-Awa di Gaza, invaso dall’incursione terrestre degli israeliani, c’è chi ha fatto l’ostaggio due volte. «Chiamami Naji, che significa sopravvissuto, perché se scrivi il mio vero nome mi ammazzano» scongiura il capofamiglia palestinese. «Quelli di Hamas arrivavano di notte a dormire nel sottoscala. Prima in uniforme, poi con abiti civili e le armi nascoste. Abbiamo cercato di sprangare il portone, ma non c’è stato nulla da fare. L’intero palazzo era usato come scudo dai miliziani, che avrebbero potuto essere bombardati in qualsiasi momento».

Quando gli uomini di Hamas vinsero le elezioni nella Striscia, Naji era contento del cambiamento, ma ora li odia. «Lanciano i razzi (su Israele, nda) senza alcun risultato militare, se non l’autodistruzione» spiega il sopravvissuto. «Lo fanno per ottenere soldi dai loro padrini iraniani e siriani». All’arrivo degli israeliani, nel quartiere i partigiani della «resistenza» erano spariti. Per trovarli i soldati sono entrati nel palazzo. Assieme agli altri uomini del condominio, il palestinese è stato tenuto prigioniero per un giorno e una notte. «Per due volte ho fatto l’ostaggio nella stessa guerra» sospira Naji. «E quelli di Hamas mi hanno addirittura minacciato che avremmo fatto i conti alla fine delle ostilità, perché protestavo».

In altri casi gli sgherri delle brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, non si sono limitati alle minacce. Usama Atalla aveva 40 anni e cinque giorni prima gli era nata l’ultima figlia, Iman. L’hanno ammazzato il 28 gennaio, 11 giorni dopo il cessate il fuoco. Atalla era maestro elementare e attivista di al-Fatah, il partito del presidente palestinese moderato Mahmoud Abbas, meglio conosciuto come Abu Mazen. «Criticava apertamente Hamas, ma non ha mai imbracciato un’arma contro di loro» sostiene Mohammed Atalla, familiare della vittima.

Gli assassini sono andati a prenderlo a casa con due fuoristrada pieni di gente armata. Con il volto mascherato hanno mostrato dei tesserini della sicurezza interna palestinese. «Solo alcune domande di routine. Fra mezz’ora ve lo riportiamo» hanno detto alla famiglia. Il maestro elementare è stato torturato per una notte intera. Poi l’hanno ucciso con un proiettile nel fianco sparato a bruciapelo, poco prima di abbandonarlo agonizzante davanti all’ospedale Shifa.

«Dall’inizio della guerra abbiamo documentato 27 esecuzioni sommarie. Altre 127 persone sono state rapite, torturate o gli hanno sparato nelle gambe. Almeno 150 costrette agli arresti domiciliari. Di un centinaio di prigionieri di Hamas non sappiamo nulla. I numeri potrebbero essere più alti, ma molti casi non vengono denunciati perché la gente è terrorizzata». La denuncia sulla sporca guerra di Hamas contro i suoi oppositori arriva da Salah Abd Alati, della Commissione indipendente sui diritti umani di Gaza. Da Ramallah, capoluogo della Cisgiordania dove governa Abu Mazen, sono stati resi pubblici i nomi di 58 gambizzati. Ad altri 112 palestinesi hanno spezzato le gambe a colpi di spranga o con blocchi di cemento. In gran parte sono sostenitori di al-Fatah: li accusano di collaborare con Israele contro Hamas. Da Ramallah il ministro palestinese per i Prigionieri e i rifugiati, Ziyad Abu Ein, ha parlato di «terrorismo» e «di crimini commessi contro il popolo palestinese».

Una delle vittime è Aaed Obaid, ex poliziotto militare fedele ad al-Fatah. Occhi azzurri, barbetta rossa e volto scavato, è disteso dolorante su un divano di casa a Gaza City. Sotto la coperta nasconde la gamba sinistra fasciata. «Il 26 gennaio, verso le 7 di sera, ero seduto fuori del portone e parlottavo con mio fratello» racconta. «È arrivato un fuoristrada color argento, come quelli che usa Hamas, con quattro uomini armati e mascherati. Mi hanno preso, incappucciato e trascinato via. Non avevo fatto nulla». Prima l’hanno portato a un centro di addestramento dei miliziani dicendogli che lo avrebbero giustiziato. Poi lo hanno fatto pregare e ricaricato in macchina. «A un certo punto si sono fermati vicino all’ospedale Shifa facendomi sdraiare a terra. Mi hanno sparato due colpi di kalashnikov nella gamba sinistra, senza neppure dirmi di cosa mi accusavano».

Il fratello del gambizzato, Adel Obaid, è uno dei prigionieri di al-Fatah rilasciato dal carcere di Saraia, nel centro di Gaza, prima che gli israeliani lo bombardassero. Baffi curati, ha l’ira negli occhi. «Alcuni prigionieri sono rimasti feriti sotto le bombe e portati allo Shifa. Ne hanno uccisi almeno sette sui letti d’ospedale».

Dopo avere utilizzato la guerra per regolare i conti interni, ora Hamas vuole controllare la distribuzione degli aiuti e la ricostruzione. Per farlo ha provato a confiscare gli aiuti dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.

Il 4 febbraio i poliziotti di Hamas hanno sequestrato 406 razioni di cibo e 3.500 coperte destinate a 500 famiglie palestinesi. Il giorno dopo il capo dell’Onu a Gaza, John Ging, ha dichiarato duro a Panorama: «È la prima e sarà l’ultima volta che rubano i nostri aiuti. Devono restituirli senza discutere». Nella notte, poche ore più tardi, sono state sequestrate altre 300 tonnellate di rifornimenti alimentari». L’Unrwa ha deciso di sospendere l’arrivo di aiuti a Gaza fino a quando non venisse riconsegnato il maltolto. Il 9 febbraio i fondamentalisti hanno ceduto e restituito tutto, ma puntano sempre a gestire il consenso attraverso gli aiuti.

«Quello che passa da Rafah, il valico con l’Egitto, finisce in mano a Hamas. Della distribuzione si occupano i Comitati sociali delle moschee, per il 90 per cento controllate dal movimento islamico» spiega Mkhaimer Abusada, docente di scienze politiche all’Università al-Azhar di Gaza. Le liste di distribuzione, che favoriscono chi appoggia Hamas, sono l’arma del consenso in cambio di aiuti. A fine gennaio la polizia ha fermato le autobotti di un’organizzazione umanitaria locale, che lavora per una ong italiana. Volevano le liste della distribuzione dell’acqua.

Per incontrare il responsabile di una ong palestinese, finanziata dall’Unione Europea e dall’agenzia americana Us Aid, giriamo guardinghi di notte. L’appuntamento è a Jabaliya. Il presidente dell’ong ha paura di Hamas, non degli israeliani. «Vogliono imporci i loro uomini per controllare la distribuzione» accusa la fonte di Panorama. «Ci hanno intimato di non condurre statistiche sulle case distrutte: metteranno le mani anche sulla ricostruzione. Conosco decine di famiglie che hanno subito l’aggressione israeliana, ma sono discriminate negli aiuti perché non appoggiano Hamas».

A Beit Lahiya, nel nord della Striscia, Fatima ha la casa semidistrutta. «Sono andata dalla Società islamica, un’organizzazione vicina a Hamas che si occupa di aiuti e ricostruzione. Non voto per loro. Guarda caso non ero registrata nella lista di distribuzione» riferisce la donna di mezza età avvolta in un velo multicolore.

A Gaza un giornalista ha perso una bella casa di due piani. Si è visto consegnare 380 euro per trovare una prima sistemazione. «Gli amici di Hamas si sono intascati 4 mila euro. A un mio vicino che ha avuto solo i vetri rotti, ma è dei loro, gli aiuti sono arrivati subito» protesta il giornalista.

Nonostante il disastro, il movimento islamico ha dichiarato vittoria. Fra i palestinesi della Striscia gira una battuta amara: «Ancora un paio di vittorie come questa e Gaza scompare dalla Terra». Ma qualcosa sta cambiando: un sondaggio del Centro Beit Sahour per l’opinione pubblica palestinese rivela che il consenso per Hamas nella Striscia è crollato dal 51 per cento di novembre al 27,8 dopo la guerra.
di FAUSTO BILOSLAVO

www.panorama.it

Ecco cos'è Hamas...non sono altro che terroristi e criminali che uccidono e torturano anche la propria popolazione...
Questi sono i terroristi criminali che alcuni utenti di questo forum hanno anche il coraggio di difendere...

M@aster
14-02-2009, 10:12
Tanto la colpa è di Israele che non apre i valichi e fa il muro contro i kamikaze.

La colpa è dei cattivi coloni che dal deserto ottengono verdura e frutta.

che cattivoni questi israeliani.

Dream_River
14-02-2009, 10:12
www.panorama.it

Ecco cos'è Hamas...non sono altro che terroristi e criminali che uccidono e torturano anche la propria popolazione...
Questi sono i terroristi criminali che alcuni utenti di questo forum hanno anche il coraggio di difendere...

C'è chi in questo Forum difende Hamas?:mbe: Mha, sara che le discussione su certe questioni non le seguo con impegno ma non mi sembrava :fagiano:

Comunque Hamas sarebbe sicuramente da distruggere, il problema e che non mi pare un accettabile farlo massacrando i palestinesi:read:

dantes76
14-02-2009, 10:31
C'è chi in questo Forum difende Hamas?:mbe: Mha, sara che le discussione su certe questioni non le seguo con impegno ma non mi sembrava :fagiano:

Comunque Hamas sarebbe sicuramente da distruggere, il problema e che non mi pare un accettabile farlo massacrando i palestinesi:read:

non ho mai sentito e letto una sola parola di condanna contro hamas, dai tanti, che invece sono pronti a sindacare l'esistenza dello stato Israeliano, ma non quella di hamas...

seb87
14-02-2009, 10:31
ma un po' di vergogna prima di dire che nel forum si difende Hamas no ??

:rolleyes:

è stato criticato il modo di fare informazione , santificando Israele.

dantes76
14-02-2009, 10:38
ma un po' di vergogna prima di dire che nel forum si difende Hamas no ??

:rolleyes:

è stato criticato il modo di fare informazione , santificando Israele.

Santificando Israele? qualcuno ha letto delle scuse dell'onu, a Israele, per non aver bombardato la scuola onu?

qualcuno ha letto delle esecuzioni che sta facendo hamas "OGGI" contro chi e' definito collaborazionista???

Dream_River
14-02-2009, 10:44
non ho mai sentito e letto una sola parola di condanna contro hamas, dai tanti, che invece sono pronti a sindacare l'esistenza dello stato Israeliano, ma non quella di hamas...



Comunque Hamas sarebbe sicuramente da distruggere, il problema e che non mi pare un accettabile farlo massacrando i palestinesi:read:

Ora va meglio? :D

shambler1
14-02-2009, 12:31
Ovviamente non possono essere delle evidenti cazzate di propaganda , deve essere vero per forza.

knivv
14-02-2009, 12:49
ma un po' di vergogna prima di dire che nel forum si difende Hamas no ??

:rolleyes:

è stato criticato il modo di fare informazione , santificando Israele.

Qualche TG o Articolo dove santificano Israele..no perchè da quello che ho visto io sembra che a passare da vittime sacrificali per gli israeliani cattivi siano quelli di Hamas...

Lucrezio
14-02-2009, 12:54
Non sono nemmeno minimamente stupito.
Spero solo che la popolazione civile inizi ad odiarli al punto da sostenere Israele e collaborare con loro: sarebbe finalmente la svolta definitiva...

Lorekon
14-02-2009, 13:11
www.panorama.it

Ecco cos'è Hamas...non sono altro che terroristi e criminali che uccidono e torturano anche la propria popolazione...
Questi sono i terroristi criminali che alcuni utenti di questo forum hanno anche il coraggio di difendere...

nessuno ha mai detto che Hamas è fatto di brave persone, mi pare.

Lorekon
14-02-2009, 13:14
non ho mai sentito e letto una sola parola di condanna contro hamas, dai tanti, che invece sono pronti a sindacare l'esistenza dello stato Israeliano, ma non quella di hamas...

quando Hamas invaderà Israele bombardando i civili lo leggerai
(ah, i due razzetti Qassam sistematicamente fuori bersaglio NON SONO l'equivalente di quello che ha fatto Israele a Gaza)

entanglement
14-02-2009, 17:52
à la guerre...

zerothehero
14-02-2009, 18:04
Ovviamente non possono essere delle evidenti cazzate di propaganda , deve essere vero per forza.

Il golpe a Gaza Hamas l'ha fatto spargendo fiori e lanciando gesti ammiccanti dalle macchine per irretire quelli di Hamas..lo sanno tutti. :O

zerothehero
14-02-2009, 18:06
quando Hamas invaderà Israele bombardando i civili lo leggerai
(ah, i due razzetti Qassam sistematicamente fuori bersaglio NON SONO l'equivalente di quello che ha fatto Israele a Gaza)

Beh, non credo che si debba aspettare quel punto, visto che Hamas già così va cancellata militante per militante senza indugio come organizzazione terroristica.

shambler1
14-02-2009, 18:59
Beh, non credo che si debba aspettare quel punto, visto che Hamas già così va cancellata militante per militante senza indugio come organizzazione terroristica.

Perchè "ci odiano". Mentre li bombardano quelli dovrebbe uscire per strada e gridare :" io ti amooooooooooooooo"

easyand
15-02-2009, 00:35
Ovviamente non possono essere delle evidenti cazzate di propaganda , deve essere vero per forza.

primo teorema fondamentale di Shambler:

quello che viene da israele o è a suo favore è tutta propaganda, quello che viene dai palestinesi (hamas) è sempre vero ed affidabile

shambler1
15-02-2009, 00:44
primo teorema fondamentale di Shambler:

quello che viene da israele o è a suo favore è tutta propaganda, quello che viene dai palestinesi (hamas) è sempre vero ed affidabile

Teorema fondamentale : in guerra contano i fatti non quello che si "dice"

ConteZero
15-02-2009, 00:48
Nessuno di noi è fisicamente nella striscia di Gaza, per cui "i fatti" non li possiamo sapere.

Io personalmente sono convinto che Israele abbia torto marcio nell'agire per come agisce, ma sono altrettanto convinto di non avere la Verità in tasca.


Tra l'altro trovo abbastanza sterile dibattere sui FATTI, specie sui fatti di questi giorni, anche perché quello che accade oggi è riflesso di quanto avvenuto nel passato.
Se si vuol parlare d'Israele sarebbe più sensato parlare di RAGIONI.

shambler1
15-02-2009, 00:57
Nessuno di noi è fisicamente nella striscia di Gaza, per cui "i fatti" non li possiamo sapere.

Io personalmente sono convinto che Israele abbia torto marcio nell'agire per come agisce, ma sono altrettanto convinto di non avere la Verità in tasca.


Tra l'altro trovo abbastanza sterile dibattere sui FATTI, specie sui fatti di questi giorni, anche perché quello che accade oggi è riflesso di quanto avvenuto nel passato.
Se si vuol parlare d'Israele sarebbe più sensato parlare di RAGIONI.
I fatti sono stati gli scontri LIEVEMENTE asimmetrici e il volume di propaganda come fosse uno scontro eroico del bene contro il male, col risultato opposto (in termini di immagine) a quello che si voleva raggiungere.
Ovvio che la situazione si trascina da decenni ,ormai non vedo soluzioni accettabili , che consentano di salvare almeno la faccia.

Mi hanno chiamato "conte" oggi, lo sai?

ConteZero
15-02-2009, 01:10
Shambler, hai sbagliato paese.
Qui stiamo nel blocco dei paesi cristiani & civilizzati, che per qualche ragione ha deciso di stare dalla parte d'Israele in modo quasi del tutto acritico.
Dalla parte dei palestinesi ci sono solo i palestinesi (gli stessi paesi arabi se ne fottono allegramente).

Se la cosa ti da fastidio puoi andare in uno dei pochi paesi che ancora difende le posizioni dei palestinesi: l'Iran.
Occhio però che se vai da quelle parti devi abbracciare completamente la loro visione del mondo, religione compresa.

shambler1
15-02-2009, 01:18
Shambler, hai sbagliato paese.
Qui stiamo nel blocco dei paesi cristiani & civilizzati, che per qualche ragione ha deciso di stare dalla parte d'Israele in modo quasi del tutto acritico.
Dalla parte dei palestinesi ci sono solo i palestinesi (gli stessi paesi arabi se ne fottono allegramente).

Se la cosa ti da fastidio puoi andare in uno dei pochi paesi che ancora difende le posizioni dei palestinesi: l'Iran.
Occhio però che se vai da quelle parti devi abbracciare completamente la loro visione del mondo, religione compresa.

Per qualche misteriosa ragione, I GOVERNI hanno deciso...e vabbè accodiamoci anche noi gente comune. Chi ha voglia di uscire fuori dal coro al giorno d'oggi?

ConteZero
15-02-2009, 01:24
Vedi, la tua libertà d'uscire fuori dal coro è garantita.
Puoi farlo quando ti pare.
Analogamente però aspettati lo stesso trattamento che tu stesso riservi a chi esce dal coro su argomenti che a te non piacciono.
Visto che non sei (a quel che vedo) una persona molto tollerante nei confronti delle realtà diverse dalla tua è giusto che, parimenti, ti aspetti un opposizione decisamente serrata.

E'il prezzo da pagare per la libertà di dissentire.
Per me è un prezzo molto basso in quanto io tollero chi la pensa in modo diverso dal mio e quindi sopporto chi non la pensa come me, nel tuo caso ho paura che si parli di un prezzo decisamente maggiore.

Se non vuoi pagare quel prezzo puoi solo andare in un paese dove la gente abbia la tua idea e non sia permesso (in quanto vietato) il diritto di dissentire.

shambler1
15-02-2009, 01:35
Vedi, la tua libertà d'uscire fuori dal coro è garantita.
Puoi farlo quando ti pare.
Analogamente però aspettati lo stesso trattamento che tu stesso riservi a chi esce dal coro su argomenti che a te non piacciono.
Visto che non sei (a quel che vedo) una persona molto tollerante nei confronti delle realtà diverse dalla tua è giusto che, parimenti, ti aspetti un opposizione decisamente serrata.

E'il prezzo da pagare per la libertà di dissentire.
Per me è un prezzo molto basso in quanto io tollero chi la pensa in modo diverso dal mio e quindi sopporto chi non la pensa come me, nel tuo caso ho paura che si parli di un prezzo decisamente maggiore.

Se non vuoi pagare quel prezzo puoi solo andare in un paese dove la gente abbia la tua idea e non sia permesso (in quanto vietato) il diritto di dissentire.Quale è la libertà allora? Ripetere a pappagallo quello che si deve dire oppure tacere?
Io sono libero di uscire dal coro e di avere tutto il coro dei conformisti che mi viene contro, non mi pare sia una grande libertà.
E' un tuo modo di dire che il dissenso non è ammesso, va bene. Ne prendo atto.
La mia idea..ma lol :D

ConteZero
15-02-2009, 01:40
Quale è la libertà allora? Ripetere a pappagallo quello che si deve dire oppure tacere?
Io sono libero di uscire dal coro e di avere tutto il coro dei conformisti che mi viene contro, non mi pare sia una grande libertà.
E' un tuo modo di dire che il dissenso non è ammesso, va bene. Ne prendo atto.
La mia idea..ma lol :D

Il dissenso è ammesso ed ammissibile.
Dico solo che tu sei discretamente critico sulle posizioni che non sono in linea con la tua e, come tale, è ovvio che ti debba aspettare un livello di "resistenza" pari almeno al tuo relativamente a quando sei tu a dissentire.

shambler1
15-02-2009, 01:48
Di certo dissentire dalla massa, fregartene del conformismo e difendere un principio , è una fattispecie che a te non capita . Mi chiedo quanto debba sembrarti un comportamento blasfemo.

ConteZero
15-02-2009, 01:54
Di certo dissentire dalla massa, fregartene del conformismo e difendere un principio , è una fattispecie che a te non capita . Mi chiedo quanto debba sembrarti un comportamento blasfemo.

E'un po'che giro da queste parti ed i lettori sanno perfettamente che non sono un conformista.

shambler1
15-02-2009, 01:58
Bè ai tempi miei anche i paninari si consideravano anticonformisti.

zerothehero
15-02-2009, 11:07
Perchè "ci odiano". Mentre li bombardano quelli dovrebbe uscire per strada e gridare :" io ti amooooooooooooooo"

Per me quelli di Hamas non hanno alcun diritto all'esistenza fisica.
Anzi mi stupisco come mai in Israele, col potenziale militare che hanno, cerchino una tregua di 18 mesi con loro. :fagiano:
Invece di farli a pezzi in modo definitivo (come stanno facendo i cingalesi in questi giorni con i tamil) per salvare la vita di un soldato (Shalit), permettono a questa gente di continuare a sopravvivere.
Indecente.

ConteZero
15-02-2009, 11:18
Per me quelli di Hamas non hanno alcun diritto all'esistenza fisica.
Anzi mi stupisco come mai in Israele, col potenziale militare che hanno, cerchino una tregua di 18 mesi con loro. :fagiano:
Invece di farli a pezzi in modo definitivo (come stanno facendo i cingalesi in questi giorni con i tamil) per salvare la vita di un soldato (Shalit), permettono a questa gente di continuare a sopravvivere.
Indecente.

Lanciamo il piano "Zero": mandiamo dieci soldati israeliani armati a Gaza, chiediamo i documenti dei palestinesi porta a porta e se hanno la tessera di Hamas li secchiamo sul colpo ? :muro:

zerothehero
15-02-2009, 11:24
Lanciamo il piano "Zero": mandiamo dieci soldati israeliani armati a Gaza, chiediamo i documenti dei palestinesi porta a porta e se hanno la tessera di Hamas li secchiamo sul colpo ? :muro:

Questo è il tuo piano..il mio è guerra ad oltranza fino alla liberazione di Gaza da Hamas.
Invece di procrastinare la guerra tra 18 mesi, meglio farla subito approfittando del fatto che i militanti di Hamas hanno mostrato una totale impreparazione militare.

Purtroppo Israele è israele e quindi ha i riflettori puntati addosso..altri stanno facendo il giusto lontano dai riflettori.

http://blog.panorama.it/mondo/2009/02/11/sri-lanka-la-fine-delle-tigri-tamil/

ConteZero
15-02-2009, 11:31
Questo è il tuo piano..il mio è guerra ad oltranza fino alla liberazione di Gaza da Hamas.
Invece di procrastinare la guerra tra 18 mesi, meglio farla subito approfittando del fatto che i militanti di Hamas hanno mostrato una totale impreparazione militare.

Purtroppo Israele è israele e quindi ha i riflettori puntati addosso..altri stanno facendo il giusto lontano dai riflettori.

http://blog.panorama.it/mondo/2009/02/11/sri-lanka-la-fine-delle-tigri-tamil/

Capisco che l'italiano diventa sempre più un opinione ma la "guerra" la si fa fra due eserciti.
Hamas non ha/è un esercito in senso stretto, quindi sarebbe il caso di parlare di "guerriglia".

sander4
15-02-2009, 11:36
Per me quelli di Hamas non hanno alcun diritto all'esistenza fisica.
Anzi mi stupisco come mai in Israele, col potenziale militare che hanno, cerchino una tregua di 18 mesi con loro. :fagiano:
Invece di farli a pezzi in modo definitivo (come stanno facendo i cingalesi in questi giorni con i tamil) per salvare la vita di un soldato (Shalit), permettono a questa gente di continuare a sopravvivere.
Indecente.

Certamente se dopo la tregua ricominciano a combattere a Gaza non sembra nemmeno a me una grande mossa....sarebbe una procastinazione inutile dando tempo ad Hamas di riorganizzarsi.

zerothehero
15-02-2009, 11:40
Capisco che l'italiano diventa sempre più un opinione ma la "guerra" la si fa fra due eserciti.
Hamas non ha/è un esercito in senso stretto, quindi sarebbe il caso di parlare di "guerriglia".

Guerriglia deriva dallo spagnolo e non è altro che "piccola guerra"..il termine nasce per la prima volta a seguito del conflitto tra filo-francesi napoleonici e "nazionalisti" spagnoli di inizio 800.

Guerra è un termine adeguato.
Si può muovere guerra (che alcuni chiamano guerra asimmetrica) anche contro gli irregolari. :D

shambler1
15-02-2009, 11:42
Questo è il tuo piano..il mio è guerra ad oltranza fino alla liberazione di Gaza da Hamas.
Invece di procrastinare la guerra tra 18 mesi, meglio farla subito approfittando del fatto che i militanti di Hamas hanno mostrato una totale impreparazione militare.

Purtroppo Israele è israele e quindi ha i riflettori puntati addosso..altri stanno facendo il giusto lontano dai riflettori.

http://blog.panorama.it/mondo/2009/02/11/sri-lanka-la-fine-delle-tigri-tamil/
Però se fanno mezzo milione di morti "concentrati" poi sarà dura passare per quelli buoni per definizione e . Gia con mille duemila è stato molto difficile.

ConteZero
15-02-2009, 11:44
Guerriglia deriva dallo spagnolo e non è altro che "piccola guerra"..il termine nasce per la prima volta a seguito del conflitto tra filo-francesi napoleonici e "nazionalisti" spagnoli di inizio 800.

Guerra è un termine adeguato.
Si può muovere guerra (che alcuni chiamano guerra asimmetrica) anche contro gli irregolari. :D

Forse sei rimasto fermo all'800, oggi "guerra" e "guerriglia" designano cose molto diverse.

zerothehero
15-02-2009, 11:45
Certamente se dopo la tregua ricominciano a combattere a Gaza non sembra nemmeno a me una grande mossa....sarebbe una procastinazione inutile dando tempo ad Hamas di riorganizzarsi.

Forse hanno valutato che è più conveniente il seguente schema: invasione militare-tregua-invasione militare-tregua, aspettando che Hamas (?) si rovesci da sola. :sofico:

zerothehero
15-02-2009, 11:47
Forse sei rimasto fermo all'800, oggi "guerra" e "guerriglia" designano cose molto diverse.

None.
Guerriglia è un sottoinsieme del genus "guerra".
Israele ha mosso guerra contro Hamas, una guerra fatta con i carri armati, gli aerei, l'embargo commerciale, le tattiche network centric, l'uso di informatori e gli omicidi mirati.

Non ha fatto guerriglia.
E neanche Hamas ha fatto guerriglia, visto la totale incapacità mostrata da loro. :D

zerothehero
15-02-2009, 11:51
Però se fanno mezzo milione di morti "concentrati" poi sarà dura passare per quelli buoni per definizione e . Gia con mille duemila è stato molto difficile.

Evidentemente pensano che è meglio fare tante piccole guerre ogni tot anni, invece di farne una sola con decine di migliaia di militanti uccisi ed essere poi costretti a rioccupare il territorio.
Magari la loro è una tattica migliore, chissà. :fagiano:
E' evidente però che tra qualche anno sarò costretto a riaprire un thread col titolo "invasione militare della striscia"..lo diamo tutti per scontato, no? (qualora rimanesse Hamas).

ConteZero
15-02-2009, 11:52
None.
Guerriglia è un sottoinsieme del genus "guerra".
Israele ha mosso guerra contro Hamas, una guerra fatta con i carri armati, gli aerei, l'embargo commerciale, le tattiche network centric, l'uso di informatori e gli omicidi mirati.

Non ha fatto guerriglia.
E neanche Hamas ha fatto guerriglia, visto la totale incapacità mostrata da loro. :D

http://it.wikipedia.org/wiki/Guerriglia

La guerriglia (o anche guerrilla, dal termine originale spagnolo) è una forma di conflitto armato in cui uno dei due avversari è troppo debole militarmente, o troppo poco organizzato, per sostenere degli scontri in campo aperto con l'esercito nemico. Data questa limitazione, il modo di combattere si trasforma: l'esercito guerrigliero eviterà ogni occasione di confronto diretto, e si nasconderà disperdendo le proprie forze in unità piccole e molto mobili, che impegneranno obiettivi secondari e poco protetti in continue azioni di disturbo. Lo scopo della guerriglia è quello di logorare le forze nemiche, di abbassarne il morale esponendole a rischi continui, obbligandole a consumare mezzi e risorse inutilmente e vanificando i loro sforzi bellici. Mao Tse Tung, grande esperto di questa forma di guerra, parlava della guerriglia come "l'arte di fiaccare il nemico con mille piccole punture di spillo".

Nel campo tattico, la guerriglia non si manifesta con azioni di massa, neanche quando ambiente e circostanze particolari favoriscono il concentramento di numerose unità, ma è sempre una lotta episodica, che può aumentare di intensità e in estensione, ma non evadere dal ristretto campo dell'azione minuta contro obiettivi limitati e poco robusti. Può manifestarsi durante un conflitto armato fra due o più belligeranti, e in tal caso si svolge di preferenza lontano dalle linee del fronte, ma nelle zone occupate dagli eserciti operanti, immediatamente alle spalle o sulle linee di comunicazione di uno degli avversari oppure, meno spesso, in zone lontane: quasi sempre, però, nei territori che sono stati occupati nel corso delle operazioni di guerra o che sono contesi.

zerothehero
15-02-2009, 11:56
Per l'appunto.
Israele non ha fatto guerriglia.
E neanche Hamas l'ha fatta.
A meno che non consideri l'uccisione di 5 soldati e il lancio di 10 razzi al giorno (con i quadri nei bunker) "guerriglia".

ConteZero
15-02-2009, 12:04
Per l'appunto.
Israele non ha fatto guerriglia.
E neanche Hamas l'ha fatta.
A meno che non consideri l'uccisione di 5 soldati e il lancio di 10 razzi al giorno (con i quadri nei bunker) "guerriglia".

Israele non "ha fatto" guerriglia.
S'è impelagata nella guerriglia, come gli americani in Vietnam.

shambler1
15-02-2009, 12:08
Evidentemente pensano che è meglio fare tante piccole guerre ogni tot anni, invece di farne una sola con decine di migliaia di militanti uccisi ed essere poi costretti a rioccupare il territorio.
Magari la loro è una tattica migliore, chissà. :fagiano:
E' evidente però che tra qualche anno sarò costretto a riaprire un thread col titolo "invasione militare della striscia"..lo diamo tutti per scontato, no? (qualora rimanesse Hamas).

Militanti da 0 a 80 anni :D , quel territorio sarà sgomberato prima o poi , il problema è che farne di chi la occupa. Una eliminazione porterebbe pessime conseguenze dal punto di vista dell'immagine.

ConteZero
15-02-2009, 12:17
Il giorno in cui non ci saranno più palestinesi Israele andrà a puttane.
La linea politica (e morale) del paese si basa solo su un punto: resistere ai palestinesi, unico collante in un paese che tende alla teocrazia fin dalla sua costituzione.

entanglement
15-02-2009, 12:18
uomocriceto, stai parlando di persone non di cetrioli

zerothehero
15-02-2009, 15:23
Israele non "ha fatto" guerriglia.
S'è impelagata nella guerriglia, come gli americani in Vietnam.

Falso anche questo.
Gaza non è occupata, quindi Tshal non si è impelagata proprio in un bel nulla.
E' Hamas ad essersi "impelagata" in un guerra da cui è uscita in meno di un mese con le ossa rotte.

ConteZero
15-02-2009, 15:43
Falso anche questo.
Gaza non è occupata, quindi Tshal non si è impelagata proprio in un bel nulla.
E' Hamas ad essersi "impelagata" in un guerra da cui è uscita in meno di un mese con le ossa rotte.

Le guerre (in questo caso la guerriglia) sono come i figli.
Per farli bisogna essere in due.