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View Full Version : DIAZ: depositata motivazione:"Violenze perché certi dell'impunità"


FabioGreggio
11-02-2009, 09:16
http://www.alessandrorobecchi.it/UserFiles/Image/diaz.jpg

Depositate dal presidente della prima sezione penale del Tribunale di Genova Gabrio Barone le motivazioni della sentenza emessa il 13 novembre.

Le violenze alla Diaz furono commesse nella "consapevolezza da parte degli operatori di agire in accordo con i loro superiori che comunque non li avrebbero denunciati".
Ma solo 13 dei 29 imputati sono stati condannati


Quanto accaduto nella scuola Diaz durante il G8 è "inaccettabile in uno stato di diritto, proprio perché posto in essere proprio da coloro che dovrebbero essere i tutori dell'ordine e della legalità".
E tuttavia, nel novembre passato solo 13 dei 29 imputati sono stati condannati. Ieri i giudici di Genova hanno spiegato: tutti super-poliziotti sono stati assolti perché contro di loro erano stati raccolti solo "semplici indizi, per di più non univoci".

E' vero, i funzionari firmarono un firmarono un verbale farcito di falsi che in qualche modo "giustificò" il massacro e l'arresto illegale di 93 no-global inermi: ma non sapevano di quelle bugie, furono tratti in inganno da altri. Da chi, allora? Mistero.

Il tribunale non dice chi portò le false molotov dentro l'istituto, non approfondisce - e inevitabilmente, non aiuta a chiarire - i passaggi più delicati ed inquietanti di questa brutta storia. Si limita a sostenere che gli agenti del Reparto Mobile picchiarono con violenza inaudita e che qualcuno truccò le carte.

Argomenta quindi le condanne inflitte all'allora dirigente della "Celere" romana, Vincenzo Canterini, e al vice-questore Pietro Troiani, l'uomo che portò le bottiglie incendiarie nel cortile della scuola giurando di averle trovate nei pressi. Ma non spiega le mosse successive, che inevitabilmente coinvolsero tutti gli imputati.

In un documento di 372 pagine il presidente della prima sezione, Gabrio Barone, usa più volte due formule.

"Non può dunque escludersi", e ancora:

"Non è provato con la dovuta certezza".

In questo modo ai lettori della motivazione resta la consapevolezza che quella notte maledetta sia accaduto qualcosa di molto più nero del bestiale pestaggio: ma che secondo il tribunale sia stato impossibile dimostrarlo nel dibattimento.

E le considerazioni finali sono ancora più inquietanti, perché i giudici sottolineano come la Polizia di Stato "non abbia proceduto con la massima efficienza nelle indagini volte ad individuare gli autori e ad accertare le singole responsabilità. (...)

Tutto questo dimostra quando meno un certo distacco rispetto all'indagine in corso. La giustificazione di un simile atteggiamento potrebbe rinvenirsi in un malinteso senso di tutela dell'onore dell'istituzione".



Nella motivazione il tribunale insieme alla conclusiva valutazione delle responsabilità dedica alcuni capitoli agli episodi-chiave della notte del 21 luglio 2001: tra questi il presunto accoltellamento dell'agente Nucera - non a caso definito "aggressione" -, le molotov

http://genova.repubblica.it/dettaglio/Diaz-depositate-le-motivazioni-Erano-certi-dellimpunit%C3%A0/1588686?ref=rephp

חוה
11-02-2009, 09:46
Fra tanti dubbi la corte pare avere anche qualche certezza


NESSUN COMPLOTTO - Le violenze alla Diaz, si legge ancora, non furono però frutto di «un complotto in danno degli occupanti» della scuola, né ebbero carattere «di spedizione punitiva» o di «rappresaglia». «A parte la carenza di prove concrete - scrivono i giudici - appare assai difficile che un simile progetto possa essere stato organizzato e portato a compimento con l'accordo di un numero così rilevante di dirigenti, funzionari e operatori della polizia». Piuttosto si ritiene «che i dirigenti fossero convinti che l'operazione avrebbe avuto un rilevante successo e si sarebbe conclusa con l'arresto dei responsabili delle violenze e delle devastazioni dei giorni precedenti», anche perché «ben difficilmente La Barbera, Luperi e Gratteri avrebbero avvisato i giornalisti di quanto si stava compiendo».

GianoM
11-02-2009, 09:47
Una vergogna.

Ma tenendo conto che qualcuno entra in polizia proprio per questo motivo, pestare i rossi drogatoni con i capelli lunghi, non c'è molto da stupirsi.

FabioGreggio
11-02-2009, 09:49
Una vergogna.

Ma tenendo conto che qualcuno entra in polizia proprio per questo motivo, pestare i rossi drogatoni con i capelli lunghi, non c'è molto da stupirsi.

Cosa ci faceva Fini alla caserma Bolzaneto?

fg

-kurgan-
11-02-2009, 13:40
Cosa ci faceva Fini alla caserma Bolzaneto?

fg

buttava benzina sul fuoco, ma la casta come ben sappiamo è intoccabile.

LUVІ
11-02-2009, 13:46
Non l'avrei mai detto :stordita:

-kurgan-
11-02-2009, 14:02
c'è pure chi prende spunto dall'impunità dei politici italiani.. questi ci hanno provato ad esempio :O

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/maschera-berlusconi/1.html

entanglement
11-02-2009, 14:10
c'è pure chi prende spunto dall'impunità dei politici italiani.. questi ci hanno provato ad esempio :O

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/maschera-berlusconi/1.html

point break ?

lol