View Full Version : ISTOGRAMMA
Qualcuno ha voglia di spiegarmi come interpretare l'istogramma o segnalarmi un tutorial dove viene spiegato bene il suo scopo?
Grazie in anticipo ;)
Saluti
ilguercio
22-12-2008, 21:18
L'istogramma rappresenta la distribuzione dei toni(colori)all'interno del range nero puro-bianco puro.
E' rappresentato come un grafico che ha sulle ascisse i valori da 0 a 255(8 bit),ma che rappresenta anche immagini a bittaggio maggiore.
http://www.zmphoto.it/articoli/2003_Istogrammi/istogrammi.php
L'istogramma rappresenta la distribuzione della luminanza nell'immagine, quindi quanti pixel prendono un certo valore. Piu' e' alta la ogni singola barra piu' pixel hanno quella certa luminanza (o luminosita' per semplficiare).
Il modo piu' semplice per usare l'istogramma e' capire la sovraesposizione e la sottesposizione. Se l'istogramma ha una gobba tutta a sinistra vuol dire che tanti pixel sono molto scuri quindi l'immagine e' sottoesposta (low-key). Se l'istogramma ha una gobba tutta a destra vuol dire che tanti pixel sono luminosi quindi l'immagine e' sovraesposta (high-key). Questo e' anche utile per giudicare quando l'immagine sta "saturando" i bianch, ovvero quando molto pixel sono totalmente bianchi senza rappresentare alcun colore: avviene quando l'istogramma e' tutto "schiacciato" verso destra, invece di avere una gobba che tocca "dolcemente" il lato destro. In questa situazione e' probabile che vedrai grandi porzioni dell'immagine totalmente bianche.
La distribuzione "ideale" di uno scatto e' una campana piu' o meno centrale, non troppo stretta, che tocca dolcemente sia a destra sia a sinistra e senza "buchi" (zone dove non ci sono pixel con una certa luminanza): in questo scenario stai usando al massimo la precisione a disposizione ed hai una gradazione dei toni dal nero al bianco. E' una situazione "ideale", non vuol dire che sia la situazione che ti serve in ogni immagine, ma ti da' un'idea di come stai usando la precisione a disposizione.
Se hai a disposizione anche tre istogrammi per il rosso, verde e blu oltre a quello per la luminanza puoi cercare da qui di giudicare eventuali "color cast" sull'immagine. Ad esempio, immagina di avere gli istogrammi rosso e blu a forma di campana ben centrata e l'istogramma verde schiacciato a destra: probabilmente avrai un "color cast" verde nell'immagine.
ilguercio
23-12-2008, 14:51
Grazie ;)
Da considerare poi che in condizioni di luce forte o insufficiente l'istogramma si rivela essere l'unico riferimento certo per l'esposizione,dato che viene a mancare affidabilità da parte dell'lcd.
code010101
23-12-2008, 16:50
aggiungerei che la cosa migliore è guardare, se possibile (dipende cioè dalla macchina),
l'istogramma nei tre canali R G B, perchè può succedere che saturi anche un solo canale... :oink:
R.Raskolnikov
23-12-2008, 17:05
aggiungerei che la cosa migliore è guardare, se possibile (dipende cioè dalla macchina),
l'istogramma nei tre canali R G B, perchè può succedere che saturi anche un solo canale... :oink:
Bravo, mi hai tolto le parole di bocca...perchè dalla media fra i tre canali ci possono scappare errori di una certa entità. Direi che avere la possibilità sulla reflex di poter vedere i 3 istogrammi dei tre rispettivi colori...beh, queste sì, che sono funzioni interessanti in una macchina fotografica.
Da considerare poi che in condizioni di luce forte o insufficiente l'istogramma si rivela essere l'unico riferimento certo per l'esposizione,dato che viene a mancare affidabilità da parte dell'lcd.
Beh, ci sono altri metodi per capire perfettamente come uno scatto risulterà esposto...del resto gli istogrammi sono metodi recentissimi. Intendiamoci...saper leggere un istogramma è un grande aiuto, ma non è che non si possa farne a meno.
mai trovato spiegazione migliore di questa:
http://www.corsofotodigitale.it/acm-on-line/Home/Angolodellesperto/articolo4519.html
sara lando spacca :)
ilguercio
23-12-2008, 17:17
Beh, ci sono altri metodi per capire perfettamente come uno scatto risulterà esposto...del resto gli istogrammi sono metodi recentissimi. Intendiamoci...saper leggere un istogramma è un grande aiuto, ma non è che non si possa farne a meno.
Beh,intendevo che di certo è meglio che guardare nell' lcd.
R.Raskolnikov
23-12-2008, 17:29
La distribuzione "ideale" di uno scatto e' una campana piu' o meno centrale, non troppo stretta, che tocca dolcemente sia a destra sia a sinistra e senza "buchi" (zone dove non ci sono pixel con una certa luminanza): in questo scenario stai usando al massimo la precisione a disposizione ed hai una gradazione dei toni dal nero al bianco.
Io proprio l'altro giorno stavo leggendo un manuale che mi sono recentemente comprato...ed ero proprio al capitolo che riguardava gli istogrammi, e più nello specifico quelle pagine trattavano del'istogramma ideale.
Beh, si scriveva che la gobba non dev'essere esattamente al centro...per capirci, quella campana dev'essere come dici tu, ma leggermente più cicciottella verso destra.
Quello che mi chiedevo è:
questo leggero ingobbimento verso destra è perchè i sensori sono più "inclini" alla sovraesposizione, oppure è un altro motivo che ignoro?
Attendo lumi (ho ancora parecchio da imparare sul digitale). Grazie.
P.S.: Il libro sul quale ho letto questo è: "Fotografia digitale. Una guida completa" di Ang Tom
ilguercio
23-12-2008, 17:32
Io proprio l'altro giorno stavo leggendo un manuale che mi sono recentemente comprato...ed ero proprio al capitolo che riguardava gli istogrammi, e più nello specifico quelle pagine trattavano del'istogramma ideale.
Beh, si scriveva che la gobba non dev'essere esattamente al centro...per capirci, quella campana dev'essere come dici tu, ma leggermente più cicciottella verso destra.
Quello che mi chiedevo è:
questo leggero ingobbimento verso destra è perchè i sensori sono più "inclini" alla sovraesposizione, oppure è un altro motivo che ignoro?
Attendo lumi (ho ancora parecchio da imparare sul digitale). Grazie.
Mah,che io sappia non c'è una legge che dica come deve essere un' istogramma.
Tutto dipende dai toni della foto,può darsi che in un determinato soggetto manchino le ombre e sarà tutto a destra.Come può accadere il contrario...
Non è stato detta però una cosa immediata. Gli istogrammi sono divisi in sezioni (5 mi sembra) e se non ci sono le divisioni nei programmi bisogna farsele in testa. La prima sezione sta ad indicare le ombre, la seconda le luci, le altre due in sequenza l'esposizione delle luci (e qui si regola l'esposizione) e l'ultima eventuali sovraesposizioni/bruciature. Se il picco va oltre l'istogramma significa che è il colore/luce è fuori gamma. Un metodo di lettura molto veloce ed immediato, e ci tenevo a sottolineare che se ne può fare a meno di questo arnese. Diventa utile solo per trovare la corretta esposizione altrimenti a volte è meglio non vederli perchè ci accorgeremmo che le foto sono venute con colori bruciati o con saturazioni strane...
Scusate.... ho scattato foto con istogramma tutt'altro che una campana come dite, tuttavia le foto erano belle :confused:
Grazie ancora a tutti ;)
R.Raskolnikov
23-12-2008, 18:33
Sono appena rincasato e mi sono messo subito alla ricerca del capitolo sugli istogrammi di cui parlavo prima.
Il manuale è: Camera oscura digitale - L'arte della conversione RAW di U.Steinmueller e J. Gublins. Ora copio fedelmente un estratto di un trafiletto intitolato "Esponete a destra" a pag.27:
"L'istogramma ideale non dovrebbe indicare alcuna sovraesposizione, nè alte luci mancanti, ma nemmeno sottoesposizione: potrebbero andare perduti i dettagli nelle ombre, e soprattutto aumenterebbero il disturbo.
L'istogramma dell'esposizione digitale perfetta ha un picco il più possibile a destra, ma senza sovraesposizione. LA forma generale dell'istogramma non ha alcuna importanza, in quanto riflette semplicemente la distribuzione tonale della scena fotografata (ovviamente in modo molto semplificato)."
Poi continua affrontando il clipping delle alte luci.
Che ne pensate? Mi sembra molto diverso da alcune altre "teorie sugli istogrammi" che si trovano in giro. Come mai questa forte differenza di valutazione?
Sono appena rincasato e mi sono messo subito alla ricerca del capitolo sugli istogrammi di cui parlavo prima.
Il manuale è: Camera oscura digitale - L'arte della conversione RAW di U.Steinmueller e J. Gublins. Ora copio fedelmente un estratto di un trafiletto intitolato "Esponete a destra" a pag.27:
"L'istogramma ideale non dovrebbe indicare alcuna sovraesposizione, nè alte luci mancanti, ma nemmeno sottoesposizione: potrebbero andare perduti i dettagli nelle ombre, e soprattutto aumenterebbero il disturbo.
L'istogramma dell'esposizione digitale ha un picco il più possibile a destra, ma senza sovraesposizione. LA forma generale dell'istogramma non ha alcuna importanza, in quanto riflette semplicemente la distribuzione tonale della scena fotografata (ovviamente in modo molto semplificato)."
Poi continua affrontando il clipping delle alte luci.
Che ne pensate? Mi sembra molto diverso da alcune altre "teorie sugli istogrammi" che si trovano in giro. Come mai questa forte differenza di valutazione?
Sono sempre più confuso....
Partiamo dal problema...
Dov'è la confusione ?
R.Raskolnikov
23-12-2008, 20:28
joeb:L'importante è che non ci siano picchi a sinistra od a destra...poi dice anche che non ha nessuna importanza la forma dell'istogramma.
Sai che consiglio, in generale, mi sento di darti?
Non farti troppo prendere da discussioni finemente teoriche, perchè se ci sono teorie diverse significa che ci sono soluzioni diverse...quindi io non ci perderei troppo tempo su certe cose. A me il discorso teorico interessa solo per pura curiosità, ma poi quando prendo la reflex in mano è un'altra cosa e certi discorsi passano decisamente in secondo piano. L'importante è impratichirsi e con il digitale è molto facile, perchè se sbagli uno scatto non lo paghi com'era una volta. Poi, in base all'esperienza trarrai le tue conclusioni...e sarà solo in funzione delle tue esperienze che migliorerai nel tuo fotografare.
Poi, se ti interessa il discorso teorico nei minimi particolari, come interessa a me, cioè con lo stesso tipo d'importanza al quale do io, beh...allora ti quoto e ti dico che anch'io su questo punto sono perplesso. Ma questa mia perplessità vive solo in un contesto molto marginale...del resto io ho fotografato per anni senza istogrammi e le foto mi sono sempre venute come volevo.
A me, degli istogrammi, affascina molto il fatto di poter valutare l'esposizione solo guardando un grafico, anzi tre grafici. Mi piacerebbe molto riuscire un giorno ad arrivare a questo, e farlo in maniera quasi automatica...ma, ripeto, lo ritengo solo un qualcosa in più.
Io, l'esposizione l'ho sempre misurata in due maniere: o con varie letture spot, oppure con il cartoncino grigio al 18%.
:)
Partiamo dal problema...
Dov'è la confusione ?
La citazione che ho riportato dal libro genera confusione, se la si confronta con altri modi di interpretare gli istogrammi. Solo il titolo di quel trafiletto è diverso da quello che c'è scritto negli interventi sopra...fra i quali c'è un link che riporta ad un grafico concettualmente diverso da quello del mio libro.
Cioè questo:
http://www.corsofotodigitale.it/acm-on-line/Home/Angolodellesperto/articolo4519.html
Io sinceramente, da come sono abituato ad interpretare l'istogramma e da come mi sembra di aver spiegato sopra, la trovo l'unica spiegazione vera e sensata da dare. :D L'istogramma serve realmente per colmare le lacune dei monitor in termini di esposizione, è lo spettro della foto praticamente. Mi riferivo ai dubbi e ai problemi espressi da joeb...
R.Raskolnikov
23-12-2008, 20:42
Io sinceramente, da come sono abituato ad interpretare l'istogramma e da come mi sembra di aver spiegato sopra, la trovo l'unica spiegazione vera e sensata da dare. :D L'istogramma serve realmente per colmare le lacune dei monitor in termini di esposizione, è lo spettro della foto praticamente. Mi riferivo ai dubbi e ai problemi espressi da joeb...
Joeb è confuso perchè sul mio libro c'è scritto questo:
"L'istogramma dell'esposizione digitale perfetta ha un picco il più possibile a destra, ma senza sovraesposizione. LA forma generale dell'istogramma non ha alcuna importanza..."
mentre qui http://www.corsofotodigitale.it/acm-on-line/Home/Angolodellesperto/articolo4519.html
il discorso mi pare un po' diverso.
Per quanto mi riguarda, non m'interessa tanto il discorso monitor, ma mi affascina molto il fatto di poter calcolare una perfetta esposizione attraverso la sola visione di 3 grafici. E questa possibilità è contemplata sempre dal libro che ho sotto mano.
Il picco tutto a destra senza sforare indica che è stata raccolta quanta più luce possibile senza perdere informazioni prezione (alias bruciature): questo in generale può consentire in post-produzione recupero totale e maggiore definizione poichè il sensore è stato "saturato" senza però superare la sensibilità concessa.
Partiamo dal problema...
Dov'è la confusione ?
Fotografo da una vita e non ho mai utilizzato l'istogramma. Naturalmente, prima, con l'analogico la possibilità non esisteva.
Successivamente con il digitale ho trascurato questo aiuto. In primo luogo perchè le spiegazioni delle mie macchine non illustrano bene il suo utilizzo e secondariamente perché nel mio piccolo le foto mi sono sempre venute :D .
Pochi giorni fa, leggendo una rivista specializzata, ho trovato il suggerimento di utilizzare l'istogramma per non sbagliare gli scatti ...
Pensando che potesse permettermi di migliorare le mie performances ho deciso di chiedere aiuto a persone più capaci, visto che le istruzioni al riguardo sono molto stitiche....
Joeb è confuso perchè sul mio libro c'è scritto questo:
"L'istogramma dell'esposizione digitale perfetta ha un picco il più possibile a destra, ma senza sovraesposizione. LA forma generale dell'istogramma non ha alcuna importanza..."
mentre qui http://www.corsofotodigitale.it/acm-on-line/Home/Angolodellesperto/articolo4519.html
il discorso mi pare un po' diverso.
Si, hai centrato in pieno.
Per quanto mi riguarda, non m'interessa tanto il discorso monitor, ma mi affascina molto il fatto di poter calcolare una perfetta esposizione attraverso la sola visione di 3 grafici. E questa possibilità è contemplata sempre dal libro che ho sotto mano.
Quoto.
ilguercio
23-12-2008, 22:21
Io la vedo cosi,forse l'autore intendeva che fra uno scatto chiaro e uno scuro il primo è da preferire perchè in fase di pp il rumore non aumenta mentre nel secondo caso si.Tutto qua,poi come già detto ci sono alcuni istogrammi che fanno già capire che la foto è sbagliata nell'esposizione e altri che anche non essendo a campana vanno bene comunque SE la foto aveva quei toni...
R.Raskolnikov
23-12-2008, 23:14
Il picco tutto a destra senza sforare indica che è stata raccolta quanta più luce possibile senza perdere informazioni prezione (alias bruciature): questo in generale può consentire in post-produzione recupero totale e maggiore definizione poichè il sensore è stato "saturato" senza però superare la sensibilità concessa.
Perfetta spiegazione. Ho capito in pieno...in sostanza era quello che pensavo, magari l'ho detto in maniera un po' rozza.
E cioè appunto che questo spostamento a destra era legato al discorso che nel digitale la sottoesposizione è pericolosa e si dovrebbe tendere, piuttosto, a sovraesporre (per poi recuperare a livello software), senza ovviamente bruciare.
Come dici tu, si cerca di "raccogliere quanta più luce possibile".
Cavolo è proprio il contrario di quello che facevo io con la pellicola...sono sempre stato un'integralista della sottoesposizione leggera...ho sempre avuto macchine e flash tarate a 1/2 stop di meno, nei paesaggi di default 2/3 sotto.
Già che ci siamo ti potrei chiedere quanto, abitualmente, in termini di stop si usa sovraesporre? Cioè, tu o voi, tarate le reflex per una leggera sovraesposizione?
Grazie.
P.S.: Cmq era più comodo sottoesporre come facevo io, almeno quando ci si avvicinava a tempi pericolosi. :stordita:
Io la vedo cosi,forse l'autore intendeva che fra uno scatto chiaro e uno scuro il primo è da preferire perchè in fase di pp il rumore non aumenta mentre nel secondo caso si.
Sì esatto..parla anche di rumore. Quindi sottoesponendo e correggendo in PP si ha rumore, mentre sovraesponendo e correggendo in PP non lo si ha? Detto in maniera un po' grezza è così?
Ma lo chiedo anche a te. Quanto si tende a sovraesporre una foto?
Grazie.
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E già che ci siamo vorrei fare un'altra domanda (sempre sul rumore). A me piace usare esposizioni lunghe, ed ho letto che i tempi lunghi fanno aumentare la grana digitale.
Quindi, qual'è il tempo massimo (cioè più lungo) al di sopra del quale avrò sicuramente un po', anche un minimo, di rumore digitale? Cioè qual'è il tempo di sicurezza più lungo? E' possibile quantificarlo? Se ci dovessero essere troppe variabili, mi date un dato approssimativo (il meno possibile)?
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No non si può quantificare, e mi sembra che le reflex abbiano una riduzione del rumore digitale specifica per le pose lunghe. Ritornando all'istogramma secondo me siamo in alto mare, non pensavo ci potessero essere tutti questi problemi nell'interpretazione... :D
Già che ci siamo ti potrei chiedere quanto, abitualmente, in termini di stop si usa sovraesporre? Cioè, tu o voi, tarate le reflex per una leggera sovraesposizione?
Grazie.
Ciao, di mio sovraespongo appositamente soltanto quando rientro in tempi di sicurezza per quanto riguarda il mosso e sopratutto nei casi in cui sono sicuro che successivamente ritoccherò la foto per vari motivi. Non penso sia sensato sovra esporre di proposito le foto delle vacanze ad esempio, toccherebbe di volta in volta sistemarle tutte.
Dopodichè, la tecnica per la giusta sovraesposizione è sempre da ricercarsi nella lettura dell'istogramma..
Vi lascio questo link che secondo me è come manna dal cielo, risolve tutti i dubbi: http://www.juzaphoto.com/it/articoli/esposizione_ed_istogramma.htm
E' evidente che l'istogramma non è il santo graal, in condizioni normali è sicuramente utile ma esistono tipologie di scatto piuttosto comuni che esulano dalla classica gobba centrale ;)
Ciao
R.Raskolnikov
24-12-2008, 12:37
Ritornando all'istogramma secondo me siamo in alto mare, non pensavo ci potessero essere tutti questi problemi nell'interpretazione... :D
Io invece, dopo gli ultimi interventi, il discorso lo trovo chiarissimo.
Praticamente l'istogramma con la gobba esattamente al centro è l'istogramma ideale senza post-produzione, mentre quello spostato a destra è migliore ma solo dopo aver fatto un lavoro di PP.
Quindi tra i due, considerando che la PP (anche velocissima), è quasi consequenziale nei vari step , il migliore in termini assoluti è quello con la curva a destra. Se al posto del sensore ci fosse la pellicola sarebbe il contrario, cioè con la curva a sinistra. Ma, appunto, senza nessun tipo di correzione è logico pensare che la pancia della curva dovrebbe essere al centro.
Sono discorsi teorici che non identificano nella maniera più assoluta la giustezza di una foto. Anche perchè uno scatto paesaggista è normalmente sottoesposto (per far sembrare i colori più saturi)...e se non fosse così sarebbe sbagliato. Anche il primo piano di un africano sarà una foto molto scura...e poi ci sono le famose tecniche dell'high-key o del low-key e qui i grafici risulteranno molto spostati a destra od a sinistra, ma la foto sarà "giusta".
Veramente non ci perderei troppo tempo con gli istogrammi, o meglio non affiderei a loro il risultato di una foto.
L'unico aspetto veramente interessante è capire se nei tre colori dell'RGB ci siano sottoesposizioni o sovraesposizioni, entrambe non correggibili...il resto, secondo me, conta poco...e la cosa che veramente non conta nulla, in assoluto, è appunto la forma del grafico.
Ciao
code010101
24-12-2008, 12:59
Joeb è confuso perchè sul mio libro c'è scritto questo:
"L'istogramma dell'esposizione digitale perfetta ha un picco il più possibile a destra, ma senza sovraesposizione. LA forma generale dell'istogramma non ha alcuna importanza..."
mentre qui http://www.corsofotodigitale.it/acm-on-line/Home/Angolodellesperto/articolo4519.html
il discorso mi pare un po' diverso.
Il picco tutto a destra senza sforare indica che è stata raccolta quanta più luce possibile senza perdere informazioni prezione (alias bruciature): questo in generale può consentire in post-produzione recupero totale e maggiore definizione poichè il sensore è stato "saturato" senza però superare la sensibilità concessa.
mi sembra ci sia un poco di confusione....
la forma dell'istogramma (cioè le varie "gobbe") rappresenta la distribuzione percentuale delle zone chiare e scure
e non è modificabile all'atto dello scatto, ma eventualmente in PP agendo sulla curva tonale
quindi dire che l'istogramma perfetto è quello che ha il picco il più possibile spostato a destra non ha senso...
il picco (o i picchi) è li dove deve essere, in funzione della scena inquadrata
sovraesporre o sottoesporre non produce altro che uno spostamento verso sinistra o destra dell'istogramma nel
suo complesso senza variarne la forma, che dipende appunto dalla distribuzione delle luci nella scena inquadrata
detto questo dovrebbe essere ovvio che per non bruciare uno scatto bisognerebbe evitare che l'istogramma
"sfori" sulla destra, o quanto meno valutare in che percentuale questo "sforamento" è accettabile:
se faccio una foto notturna è assai probabile che le luci dei lampioni saturino,
ma trattandosi di pochi pixel localizzati, chissene
se invece faccio un panorama non voglio assolutamente che il bianco delle nuvole si bruci,
la foto risulterebbe brutta con una perdita di dettaglio in una regione ampia
in generale quindi direi che non bisognerebbe mai sovraesporre (ovvero esporre più del dovuto),
salvo rari casi in cui la sovraesposizione è inevitabile e fotograficamente accettabile
Ste
R.Raskolnikov
24-12-2008, 12:59
Ciao, di mio sovraespongo appositamente soltanto quando rientro in tempi di sicurezza per quanto riguarda il mosso e sopratutto nei casi in cui sono sicuro che successivamente ritoccherò la foto per vari motivi. Non penso sia sensato sovra esporre di proposito le foto delle vacanze ad esempio, toccherebbe di volta in volta sistemarle tutte.
Dopodichè, la tecnica per la giusta sovraesposizione è sempre da ricercarsi nella lettura dell'istogramma
Facendo l'ipotesi che tu sia sempre in totale sicurezza con i tempi e che qualcun altro :D si occuperà della post-produzione (facendolo in maniera impeccabile), tu di quanto sovraesporresti (in termini di stop)?
Quello che voglio capire è, in pura linea teorica, se per raccogliere tutta la luce possibile, bisogna sovraesporre fino al massimo possibile (per poi correggere in PP)? Cioè, per capirci, un mezzo stop di meno della bruciatura, oppure basta di meno? Cioè un mezzo stop, od uno stop in più del valore medio?
Io considero sempre una tolleranza di 6 stop (come per la pellicola)...cioè lo zero è il valore medio e +2,5 stop è il max raggiungibile, ad un 1/2 stop dalla bruciatura. +3 bruci senza recupero, con - 3 è come se non esponessi il sensore alla luce.
So bene che i sensori attuali hanno più tolleranza dei 6 stop (mi pare sui 7), ma è solo per capirsi.
P.S.: Spero di essermi spiegato :p
quindi dire che l'istogramma perfetto è quello che ha il picco il più possibile spostato a destra non ha senso...
In linea teorica ed ideale la cosa è, invece, sensatissima. Poi tutti i discorsi del tipo di curva legato al tipo di foto (quindi nella pratica), quello che dici è giustissimo... è ovvio. Se rileggi l'avevo scritto pure io...magari mi sono spiegato male.
LA confusione è generata dal sovrapporre un discorso generale e puramente teorico, con i millemila casi che avvengono nell'uso pratico.
code010101
24-12-2008, 13:30
In linea teorica ed ideale la cosa è, invece, sensatissima. Poi tutti i discorsi del tipo di curva legato al tipo di foto (quindi nella pratica), quello che dici è giustissimo... è ovvio. Se rileggi l'avevo scritto pure io...magari mi sono spiegato male.
LA confusione è generata dal sovrapporre un discorso generale e puramente teorico, con i millemila casi che avvengono nell'uso pratico.
ok ;)
bisogna tener conto anche di un'altro fattore, gli istogrammi visualizzati dalla macchina,
sia in luminanza, sia R-G-B, vengono calcolati convertendo l'immagine RAW ad 8-bit (jpeg),
quindi con una perdita di informazione rispetto ai dati registrati dal sensore (12 o anche 14-bit),
è per questo che partendo da un RAW si possono ancora recuperare dettagli in zone apparentemente sovraesposte
mi sembra ci sia un poco di confusione....
la forma dell'istogramma (cioè le varie "gobbe") rappresenta la distribuzione percentuale delle zone chiare e scure
e non è modificabile all'atto dello scatto, ma eventualmente in PP agendo sulla curva tonale
quindi dire che l'istogramma perfetto è quello che ha il picco il più possibile spostato a destra non ha senso...
il picco (o i picchi) è li dove deve essere, in funzione della scena inquadrata
sovraesporre o sottoesporre non produce altro che uno spostamento verso sinistra o destra dell'istogramma nel
suo complesso senza variarne la forma, che dipende appunto dalla distribuzione delle luci nella scena inquadrata
detto questo dovrebbe essere ovvio che per non bruciare uno scatto bisognerebbe evitare che l'istogramma
"sfori" sulla destra, o quanto meno valutare in che percentuale questo "sforamento" è accettabile:
se faccio una foto notturna è assai probabile che le luci dei lampioni saturino,
ma trattandosi di pochi pixel localizzati, chissene
se invece faccio un panorama non voglio assolutamente che il bianco delle nuvole si bruci,
la foto risulterebbe brutta con una perdita di dettaglio in una regione ampia
in generale quindi direi che non bisognerebbe mai sovraesporre (ovvero esporre più del dovuto),
salvo rari casi in cui la sovraesposizione è inevitabile e fotograficamente accettabile
Ste
Mi sento di aggiungere qualcosa. L'istogramma deve tendere verso destra e questo è vero però senza sforare oltre i 4/5 dello stesso, tutto ciò che è oltre è sovraesposto o bruciato in quanto esposizione di luce. Però la dove troveremo, da perfetto esempio, un lampione bruciato come è giusto che sia in una foto notturna troveremo un picco verso l'alto dell'istogramma e tendermo ad escludere quest'ultimo dai 4/5 dell'istogramma stesso per avere una corretta esposizione. In questo caso avremo un punto luce troppo saturo, che esce dalla gamma dell'istogramma. Le sezioni dell'istogramma le possiamo vedere qui:
http://www.photorevolt.com/articoli/andrea_olivotto/esposizione/istogramma1.jpg
Alcuni programmi un po' vecchiotti non le hanno, allora è opportuno dividerlo visiamente. Le prime due, da sinistra verso destra, corrispondono rispettivamente ai toni scuri e ai toni chiari della foto: nel grafico notiamo che c'è un'assenza di curva al lato sinistro dell'istogramma (infatti la foto è sovraesposta ma ci concentriamo più avanti su questo). I seguenti due controllano l'esposizione stessa della foto ed è correttissimo far rientrare più curve possibile in prossimità della linea che demarca la quarta sezione. In questo modo avremo una foto correttamente esposta come gamma cromatica. Possiamo trovare un picco eccessivamente saturo e sovraesposto che esce dall'istogramma, non fa niente se questo è circoscritto ad un'area voluta e necessaria all'interno della foto. In questo istogramma notiamo l'assenza di ombre e sarebbe opportuno diminuire un po' l'esposizione. I picchi non si possono modificare come ha fatto notare Stefano, in questo caso interveniamo manualmente sul Tone Curve per fare qualcosa. In Hi-Key infatti si tende a far sparire completamente il picco alla sinistra della foto e sovraesporre dove necessario scientificamente parlando.
Mi autoquoto riportando un precedente intervento:
Non è stato detta però una cosa immediata. Gli istogrammi sono divisi in sezioni (5 mi sembra) e se non ci sono le divisioni nei programmi bisogna farsele in testa. La prima sezione sta ad indicare le ombre, la seconda le luci, le altre due in sequenza l'esposizione delle luci (e qui si regola l'esposizione) e l'ultima eventuali sovraesposizioni/bruciature. Se il picco va oltre l'istogramma significa che è il colore/luce è fuori gamma. Un metodo di lettura molto veloce ed immediato, e ci tenevo a sottolineare che se ne può fare a meno di questo arnese. Diventa utile solo per trovare la corretta esposizione altrimenti a volte è meglio non vederli perchè ci accorgeremmo che le foto sono venute con colori bruciati o con saturazioni strane...
Questo è un metodo scientifico ed anche chi ha il monitor sfasato può trovare una corretta esposizione della foto. E' importante questo siccome il monitor oggi è diventato lo strumento primario per la visualizzazione della foto.
Ciao code010101, non avendo ancora capito (sarò tardo) ti chiedo: puoi commentarmi l'istogramma raffigurato?
La parte luminosa (creata dal monitor) è maggiore rispetto a quella scura, perché la zona bianca dell'istogramma è minore??
Foto scattata al monitor del PC. Successivamente, con un'altra macchina, ho fotografato il display della prima che riproduceva la foto scattata al monitor.
http://img181.imageshack.us/img181/6750/img1332fd6.jpg (http://imageshack.us)
Grazie ;)
Perchè l'istogramma funziona a sezioni! Vedi due enormi picchi sulla sinistra perchè non ci sono passaggi tonali (leggasi passaggi di luce in questo caso) nella foto, vedi solo un forte contrasto chiaro/scuro correttamente indicato. Poi c'è la curva che indica l'esposizione della luce e siccome c'è il monitor di mezzo che spara forte è correttamente piazzata entro i 4/5 dello stesso istogramma. Se vogliamo essere pignoli si potrebbe sovraesposrre manualmente di poco. Chiedo scusa se mi sono intromesso, Stefano ti darà sicuramente la risposta.
R.Raskolnikov
24-12-2008, 13:50
joeb:L'unica cosa d'interesse, e che risalta, è che c'è una zona sottoesposta. Il resto, cioè la forma dell'istogramma non conta nulla perchè ogni foto è diversa! L'avevo riportato nella citazione in grassetto. Che non ci siano passaggi tonali, come fa notare giustamente Raziel7, non è per forza un difetto, ma anzi magari è un pregio di quel tipo di foto.
Ovviamente si possono fare mille considerazioni e probabilmente qualcuno lo saprà leggere molto meglio di me, ma sono le zone attaccate ai bordi quelle pericolose, cioè da evitare assolutamente. Tutto il resto non si puo' valutare se non con la foto davanti, quindi non è più teoria, ma pratica.
Ma hai ancora la pellicolina attaccata allo schermo della tua compatta??? :D :D :D
ok ;)
bisogna tener conto anche di un'altro fattore, gli istogrammi visualizzati dalla macchina,
sia in luminanza, sia R-G-B, vengono calcolati convertendo l'immagine RAW ad 8-bit (jpeg),
quindi con una perdita di informazione rispetto ai dati registrati dal sensore (12 o anche 14-bit),
è per questo che partendo da un RAW si possono ancora recuperare dettagli in zone apparentemente sovraesposte
Non mi è tutto chiaro. Perchè parli di jpeg? L'istogramma non è riproducibile in RAW? Io, il jpeg, non lo prendo manco in considerazione...parlo sempre ovviamente di RAW, altrimenti la PP va a farsi benedire :D
ilguercio
24-12-2008, 16:01
Non mi è tutto chiaro. Perchè parli di jpeg? L'istogramma non è riproducibile in RAW? Io, il jpeg, non lo prendo manco in considerazione...parlo sempre ovviamente di RAW, altrimenti la PP va a farsi benedire :D
Credo che Stefano si riferisca al fatto che ogni RAW ha una preview jpeg...questa viene usata per la visualizzazione sull'lcd della reflex e per indicare il relativo istogramma.
Stefano ha ragione,anche una zona a 255 può rivelare dettaglio se recuperata...
E' come se un immagine a 12 bit(raw,quindi con 4096 colori) rappresentabili)venga suddivisa in 256 zone che rappresentano un colore.
Ora,mentre nell'istogramma a 8 bit un pixel a 255,255,255 viene dato per bruciato e irrecuperabile nel raw invece corrisponde a un intervallo di toni che vanno da 4096-16 a 4096.
Se ho sparato minchiate correggimi Stè,ma deduco funzioni così.
Da cui deduco ancora che un'immagine a 14 bit ha una gamma di toni 4 volte più precisa di quella a 12.
Bravo. ;) I maggiori bit sul raw li avverto più che altro sulle zone d'ombra che sui toni alti ed ho sentito diversi pareri a riguardo e dicono tutti la stessa cosa.
ilguercio
24-12-2008, 19:05
Però allo stesso tempo mi sorge una domanda.
Il sensore è analogico giusto?Per cui tutta la GD che si perde è da imputare alla conversione A/D...
Ora se ciò è vero,il sensore in teoria non ha grossi problemi a rendere in foto una grande GD a causa del bittaggio ancora non all'altezza o è un suo limite per ora non superabile?Non so se avete capito il dubbio.
Ritornando al discorso istogramma,non ho mai trovato un riferimento a ciò che dici tu Raziel,cioè la tua suddivisione dell'istogramma in 5 zone ciascuna con quel particolare significato.
Io avevo letto che ogni zona corrisponde a uno stop,e fin qua mi quadra perchè man mano che si va da sx a dx i toni vanno da nero a bianco passando per una scala di grigi.Magari tu dici la stessa cosa che dico io solo in termini diversi.
Ti scoccia farmi un'esempio?
ilguercio
24-12-2008, 19:16
Poi,anche se in camera ci accontantiamo dell'istogramma a 8 bit,perchè PS non ne genera uno a 12 o 14 bit?E' difficile o cosa?
Ti scoccia farmi un'esempio?
Preparo qualcosa, mi chiedi qualcosa di complesso al momento.
Faccio un paio di immagini ed uppo quanto prima su photobucket.
;)
ilguercio
24-12-2008, 19:42
Preparo qualcosa, mi chiedi qualcosa di complesso al momento.
Faccio un paio di immagini ed uppo quanto prima su photobucket.
;)
Senza fretta ovviamente;)
Allora vediamo un po', siamo belli pieni e ingrassati dopo la cena di Natale...Foto di partenza e relativo istrogramma:
FULL VIEW + ISTOGRAMMA (schermata LR2) (http://i48.photobucket.com/albums/f212/Raziel7/Immagine1copia.jpg)
http://i48.photobucket.com/albums/f212/Raziel7/DSC_0286.jpg
Analizzando l'istogramma notiamo subito che c'è una buona assenza di parti scure, ma questo significa che la foto non è necessariamente sovraesposta. La foto presenta una luce molto costante per tutto il fotogramma e un buon equilibrio tra luce ed ombra. Tutte cose riscontrabili direttamente nell'istogramma di partenza. Fare molta attenzione al picco dove si nota con chiarezza l'istogramma RGB.
- Passo 1: andiamo a modificare le ombre e notiamo che il resto dell'istogramma rimane invariato (ISTOGRAMMA 1 (http://i48.photobucket.com/albums/f212/Raziel7/Immagine2copia.jpg)).
Notiamo un vero e proprio cambiamento della parte all'estrema sinistra dello stesso quella che come ho detto regola principalmente le ombre.
- Passo 2: andiamo a toccare le luci di riempimento con un valore considerevole (ISTOGRAMMA 2 (http://i48.photobucket.com/albums/f212/Raziel7/Immagine3copia.jpg)).
Rispetto all'istogramma di partenza il settore che controlla le ombre è invariato, si può notare un leggero appiattimento del picco che regola l'esposizione. Attenzione, su questo aspetto bisogna soffermarsi un pochettino: notiamo che la "zona d'ombra" si è legermenta spostata ma il picco dell'esposizione rispetto all'istogramma iniziale è nella stessa posizione.
- Passo 3: sottoesponiamo lo scatto (ISTOGRAMMA 3 (http://i48.photobucket.com/albums/f212/Raziel7/Immagine4copia.jpg)).
Notiamo solo lo schiacciamento delle prime curve tonali (quelle che controllano quantità d'ombra e quantità di luce ndr) mentre il picco dell'esposizione non cambia per niente la sua forma, si sposta soltanto. Ovviamente notiamo dei cambiamenti nella forma stessa dei primi picchi poichè essi rappresentano lo spettro della quantità di luce/ombra presente in quel momento nella foto quindi notiamo un incremento notevole della zona d'ombra.
- Passo 4: sovraesponiamo lo scatto (ISTOGRAMMA 4 (http://i48.photobucket.com/albums/f212/Raziel7/Immagine5copia.jpg)).
Nessun cambiamento particolare se non quello che il picco che regola l'esposizione ha cambiato posizione ma non forma. Attualmente nella foto non troviamo nessun tipo di bruciatura ne troppa saturazione dei colori stessi.
- Passo 5: sovraesposizione e prima bruciatura (ISTOGRAMMA 5 (http://i48.photobucket.com/albums/f212/Raziel7/Immagine6copia.jpg)).
Volutamente ho ecluso una parte del picco dalla figura dell'istogramma per cominciare a mostrare il significato di quel picco (che ricordo comprende 2/5 dell'istogramma stesso ndr). Evidentemente quel picco erano le luci di una parte dello sfondo, molto probabilmente escludendo anche l'altro picco avremo praticamente tutta la foto bruciata.
- Passo 6: sovraesposizione e seconda bruciatura (ISTOGRAMMA 6 (http://i48.photobucket.com/albums/f212/Raziel7/Immagine7copia.jpg)).
Volutamente portato fuori dall'istogramma i 2/5 di esposizione, notare come tutta la foto sia praticamente bruciata. La zona delle ombre mantiene ancora la sua forma seppur allungata in quanto ci troviamo ormai a zone di luce vista l'esposizione forzata.
Purtroppo non sempre si può stabilire con precisione dove comincia o finisce un picco. Questa è una fotografia e un istogramma che mostrano chiaramente il fattore delle "zone" come ho detto in precedenza, ed attualmente ACR e LR (ma và!) funzionano alla stessa maniera. Ma sorge spontanea una domanda: perchè per modificare le ombre e le luci utilizziamo i comandi Black/Fill Light e non il Tone Curve? Sostanzialmente perchè il secondo è un metodo più invasivo di quuanto faccia l'altro comando, quindi per ottenere dei low-key o degli hi-key è necessario utilizzare il solo Tone Curve. Il comando "Shadow" del Tone Curve assume particolare importanza perchè in questo caso viene usato per marcare le zone ombra e luce all'interno della foto (ISTOGRAMMA 7 (http://i48.photobucket.com/albums/f212/Raziel7/Immagine8copia.jpg) ed ISTOGRAMMA 8 (http://i48.photobucket.com/albums/f212/Raziel7/Immagine9copia.jpg)). Da questi due ultimi istogrammi notiamo come andiamo a misurare col bilancino la presenza di contrasti nella foto senza andare a toccare minimamente la luce che ne regola l'esposizione.
Concludendo la foto risulta correttamente esposta secondo l'istogramma, non secondo gusti personali o situazioni che vogliamo andare a ricreare. Se ne può fare a meno e diventa uno strumento utile se non fondamentale quando il monitor può tradire o quando vogliamo forzare la luce creando dei low-key/hi-key corretti. Spero sia tutto chiaro e spero che qualcuno legga tutto ciò. :D
ilguercio
24-12-2008, 21:55
Vediamo se ho interpretato bene.
Nei tuoi scatti hai mostrato i diversi tipi di istogramma in base a situazioni di illuminazione diversi.
Da quanto ho capito se si tocca la voce exposure l'istogramma se ne va TUTTO verso destra o sinistra in base al valore impostato.
Viceversa,toccando solo i valori di blacks e fill light si va a modificare solo la parte sinistra del grafico,lasciando intatto il resto.
Fin qui tutto chiaro,alla fine quello che importa è capire che ogni scena dovrebbe uscire con un certo istogramma e per vari motivi non ci riesce.In PS poi si possono fare regolazioni più o meno fini,resta il fatto che se una scena ha un certo istogramma solo quello è valido per ricrearla come nella realtà.
Sono stato un pò contorto ma il discorso è che non si può valutare un istogramma senza avere l'immagine davanti.Però dai tuoi esempi,Raziel,si intuisce che quel picco rappresenta appunto l'esposizione corretta(come infatti risulta dall'immagine).Per questo motivo possiamo dire che solo in alcuni casi e solo riguardo l'esposizione si può valutare l'istogramma senza immagine e dire a priori se è esposta bene?Non so se mi sono spiegato.
Io per esempio ho trovato utile il comando Curve per agire sui mezzitoni senza toccare bianchi e neri e lo trovo superbo come comando.
Rifaccio la domanda...perchè l'istogramma rimane a 8 bit in PS?Non si potrebbe sforzare a darcelo in 12-14 bit?
Diciamo che sarà la quinta volta che lo ripeto dall'inizio del topic: l'istogramma serve soprattutto ed esclusivamente per valutare la corretta esposizione della foto escludendo eventuali errori legati al monitor. Chiunque anche con un monitor vecchio quanto gli anni che ho sulla carta d'identità può esporre correttamente la propria foto utilizzando l'istogramma e guardare la quantità di luce ed ombra all'interno della stessa. In linea generale hai compreso quello che volevo dire però la suddivisione dei quinti quella è e quella rimane (ombra, luce, esposizione, esposizione e sovra-sposizione). Se la zona d'ombra sconfina in quella della luce significa che nella foto i toni d'ombra ormai sono talmente luminosi che sconfinano in quella della luce.
Dobbiamo anche tenere presente che all'interno di una foto generalmente non tutto è esposto alla stessa maniera. Se si decide di salvare il soggetto della foto sicuramente trovaremo dei picchi indesiderati o addirittura delle zone proprio fuori istogramma. Lì ci troviamo di fronte ad un istogramma piatto, di per se sfalzato che non presenterà mai una corretta esposizione. Dobbiamo valutare con il nostro occhio l'esposizione migliore e quella che riteniamo corretta (troveremo una puntina verso sinistra nel maggiore dei casi, e quella sarà fondamentale ndr).
Si dice anche che la suddivisione rappresenta i 5 stop d'esposizione ma sinceramente non ho trovato riscontro, l'istogramma in questo caso dovrebbe muoversi in maniera uniforme senza subire modificazioni di forma nei picchi.
R.Raskolnikov
25-12-2008, 00:10
Diciamo che sarà la quinta volta che lo ripeto dall'inizio del topic: l'istogramma serve soprattutto ed esclusivamente per valutare la corretta esposizione della foto escludendo eventuali errori legati al monitor
Boh, secondo quello che ho capito io di tutta la faccenda, l'istogramma serve solo e soprattutto per individuare zone completamente bruciate o completamente nere nei 3 colori/canali dell'RGB. E questo è utile nella fase di scatto, perchè dopo si puo' fare molto poco, diciamo nulla.
Quello che sto cercando di far capire, è solo, che è impossibile con qualsiasi altro metodo individuare una sovraesposizione del canale blu, per esempio. Tutto il resto si puo' rimediare in altre maniere.
Cito sempre il manuale: Camera oscura digitale - L'arte della conversione RAW di U.Steinmueller e J. Gublins.
E copio fedelmente un altro estratto di un trafiletto intitolato "E' veramente necessario l'istogramma?" a pag.29:
"Ciò che serve davvero dall'istogramma sono le informazioni su sovra e sottoesposizione: se si riuscirà ad ottenere questa informazione con altri mezzi l'istogramma diventerà obsoleto, ma per il momento è la chiave per ottenere un'esposizione giusta"
Poi un'altra frase interessante sulla quale riflettere è un altro estratto di un trafiletto intitolato: "Istogrammi prima e dopo" a pag.28:
"[...]Ovviamente l'istogramma "dopo" è utile solo se è possibile ripetere lo scatto[...]Il vantaggio principale dello schermo di una reflex è la visualizzazione dell'istogramma, che permette di vedere subito se l'esposizione è corretta: nel caso ci sia qualche problema potrete regolare le impostazioni necessarie e, se necessario, riscattare immediatamente."
Mi sembra veramente che non lasci spazio a nessun dubbio: E' chiarissimo!! No?...ma questo non vuole significare che l'istogramma serva solo a questo, ma che l'istogramma è necessario per quello che, appunto, ho scritto prima.
Sarò obsoleto io ma il manuale non ha detto nulla di nuovo a riguardo anzi... :D
AarnMunro
25-12-2008, 11:07
...l'istogramma serve solo e soprattutto per individuare zone completamente bruciate o completamente nere nei 3 colori/canali dell'RGB. E questo è utile nella fase di scatto, perchè dopo si puo' fare molto poco, diciamo nulla. ...
Questa è la mia posizione!
Una fanciulla nera vestita di nero su sfondo nero...avrà una esposizione corretta con istogramma tutto a sinistra...l'importante è che non ci siano (molte) zone 0,0,0 . E che la massima luce sia solo 200,200,200 non mi interessa...tranne che se nella foto sorride con splendidi denti bianchi.... ed allora potrei avere nell'istogramma una o due sottili colonne verso le alte luci.
Nei panorami ho avuto un fracasso di problemi perchè...benchè l'istogramma delle luci non fosse saturo in alto, quello del blu sforava!
Quindi vanno visti sempre tutt'eqquattro!
ilguercio
25-12-2008, 14:56
Rilancio la palla.
http://www.canonclubitalia.com/public/forum/Chiarimenti-merito-all-esposizione-t125278.html&view=findpost&p=896798#entry896798
Il buon Leo Soldati ci dà qualche info aggiuntiva che condivido.Ecco spiegato il senso dell'esporre a destra.
Semplicemente una zona con più luce "rende" meglio di una con meno luce.Ovviamente senza sforare e bruciare i bianchi.
Raziel,sei convinto di ciò?Per come la vedo io è meglio sovraesporre e abbassare dopo che sottoesporre e mettere una pezza artificiale perdendo però come dettagli e rumore...
Non vedo dove ho fatto riferimento a sovra/sotto esposizione in fase di acquisizione della foto secondo il mio metodo di far foto... ;)
Però ti posso dire che quel topic di canonclubitalia è molto molto contradditorio rispetto ad altre guide che si trovano per la rete.
ilguercio
25-12-2008, 19:38
Non vedo dove ho fatto riferimento a sovra/sotto esposizione in fase di acquisizione della foto secondo il mio metodo di far foto... ;)
Però ti posso dire che quel topic di canonclubitalia è molto molto contradditorio rispetto ad altre guide che si trovano per la rete.
Vedi che non ho detto altro che esporre a destra è sempre meglio che farlo a sinistra,zone con più luce escono meglio di quelle con meno luce...
Si quello indubbiamente, però scattando a 14 bit il divario viene colmato quasi del tutto. I dettagli delle zone scure che ti coglie un raw 14 bit sono paragonabili al dettaglio delle zone bruciate che poi andiamo a correggere in post produzione. Ho provato io stesso ed effettivamente la differenza c'è.
Stiamo entrando in discorsi parecchio tecnici riguardo all'istogramma...Le famose cinque sezioni rispondo a varie temperature cromatiche. I picchi che vediamo corrispondono alla saturazione del determinato colore all'interno del sensore al momento dello scatto stesso. Se una foto viene parzialmente scura perchè le condizioni ci obbligavano a fare ciò, poniamo caso i maggiori dettagli sono sui 2/5 dell'istogramma, è inutile andare a lavorare sulle altre zone non recupereremo nessun dettaglio significativo. Al contrario se lavoraremo su quella zona specifica andremo a toccare tutta la gamma cromatica della foto...Discorsi tecnici, avevo letto una spiegazione molto tempo fa con numeri e percentuali alla mano veramente da perdere la testa.
Il topic di canonclubitalia lo prenderei un po' con le pinze...personalmente.
http://www.corsofotodigitale.it/acm-...icolo4519.html
ragazzi alcuni di voi fanno confusione :)
date un'occhiata al link, e' spiegato benissimissimissimo :D
aarnmunro secondo me (e secondo saralando, ben piu' autorevole di me) ha dato la spiegazione piu' semplice.
Una foto prevalentemente scura produrra' un istogramma molto spostato a sinistra , probabilmente non molto a camapana, senza che questo indichi che la foto ha problemi di tagli verso destra. E viceversa.
In questo topic si sono sovrapposte alcune domande e le conseguenziali risposte:
Come funziona un istogramma?
Come possiamo corregere una foto guardando l'istogramma?
In quale occasione troveremo un istogramma di un certo tipo?
Come facciamo a capire se l'istogramma va bene per il tipo di foto scattata?
Stiamo rispondendo solo parzialmente a questo genere di domande...e sovrapponiamo risposte e quesiti. Capire che la foto più è buia e più l'istogramma è spostato verso sinistra non ci aiuta a capire come esso funziona o come possiamo migliorare lo scatto. Sono due cose diversissime.
ps: il link non si vede.
il sito e' down, ma tornera' :)
spero :O
uncletoma
26-12-2008, 20:14
il sito e' down, ma tornera' :)
spero :O
No, il link e' sbagliato :)
http://www.corsofotodigitale.it/acm-...icolo4519.html non ' una URL valida.
(si, comunque il sito e' giu', cercavo la URL corretta *_*)
http://www.corsofotodigitale.it/acm-on-line/Home/Angolodellesperto/articolo4519.html
adesso funziona!
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