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La Camera manda avanti il DDL anti-blog
Roma - Era ottobre 2007. Il consiglio dei ministri approvava il cosiddetto "DdL Levi-Prodi", disegno di legge che prevedeva per tutti i blog l'obbligo di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione e la conseguente estensione sulle loro teste dei reati a mezzo stampa.
La notizia, scoperta del giurista Valentino Spataro e rilanciata da Punto Informatico, fece scoppiare un pandemonio. Si scusarono e dissociarono i ministri Di Pietro e Gentiloni, ne rise il Times, Beppe Grillo pubblicò un commento di fuoco sul suo blog. Il progetto subì una brusca frenata e dopo un po' le acque si calmarono. Cadde il governo Prodi.
Un anno dopo: novembre 2008. Un altro giurista, Daniele Minotti, si accorge che il progetto di legge gira di nuovo nelle aule del nostro Parlamento, affidato in sede referente alla commissione Cultura della Camera (DdL C. 1269).
Minotti ne fa una breve analisi sul proprio blog, marcando le diversità fra il nuovo testo e quello precedente. Abbiamo tuttavia alcune differenze di interpretazione. Diamo insieme un'occhiata ai punti salienti del progetto di Legge per capire cosa possono aspettarsi i navigatori e i blogger italiani:
Art. 2.
(Definizione di prodotto editoriale).
1. Ai fini della presente legge, per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.
Qualsiasi blog rientra in questa definizione.
Art. 8.
(Attività editoriale sulla rete internet).
1. L'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale sulla rete internet rileva anche ai fini dell'applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.
3. Sono esclusi dall'obbligo dell'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un'organizzazione imprenditoriale del lavoro.
All'apparenza il comma 3 escluderebbe la maggioranza dei blog dall'obbligo di registrazione e dai correlati rischi legali. Ma non è così. Ecco alcuni esempi pratici.
Il blog di Beppe Grillo ha una redazione, ha banner pubblicitari, vende prodotti. In parole povere: sia secondo il Codice Civile, sia secondo la comune interpretazione dell'Agenzia delle Entrate, fa attività di impresa. Se il progetto di legge fosse approvato, perciò, Beppe Grillo avrebbe con tutta probabilità l'obbligo di iscriversi al ROC. Non solo: sarebbe in questo modo soggetto alle varie pene previste per i reati a mezzo stampa.
Affari suoi, diranno forse alcuni. Eppure non è l'unico a doversi preoccupare. Nella stessa situazione si troverebbero decine, probabilmente centinaia di altri ignari blogger. Infatti: chiunque correda le proprie pubblicazioni con banner, promozioni, o anche annunci di Google AdSense, secondo la comune interpretazione dell'Agenzia delle Entrate, fa attività di impresa.
Il ragionamento è semplice. L'apposizione di banner è un'attività pubblicitaria continuativa che genera introiti; una prestazione continuativa è un'attività di impresa; chi fa impresa grazie alle proprie pubblicazioni deve registrarsi al ROC; chi è registrato al ROC può incorrere nei reati di stampa. Chi invece è in questa situazione e non si registra al ROC, può essere denunciato per stampa clandestina (ricordiamo un caso recente).
Per quanto in nostra conoscenza, manca ancora un pronunciamento strettamente ufficiale dell'Agenzia delle Entrate (interpello) se l'uso di qualche banner rientri nelle attività dell'impresa (ma l'orientamento è piuttosto chiaro: banner = attività lucrosa continuativa; attività lucrosa continuativa = impresa).
Per questa ragione, se il progetto di Legge venisse approvato come è ora proposto, saremmo nel migliore dei casi di fronte ad una legge passibile di più interpretazioni e quindi potenzialmente molto pericolosa. Facciamo un esempio di fantasia, ambientato a Paperopoli.
Rockerduck: "Se non cancelli l'articolo sul tuo blog che parla male di me, ti trascino in tribunale per diffamazione a mezzo stampa."
Paperino: "Ma il mio blog non è una testata!"
Rockerduck: "Però hai un banner pubblicitario, quindi potresti essere un'impresa, e quindi devi iscriverti al ROC. Anzi, se non togli l'articolo ti denuncio pure per stampa clandestina."
Paperino: "Ok. Sob."
Provate a sostituire "Rockerduck" con "picciotto" e "Paperino" con "cittadino" e il gioco è fatto.
:(
gearkratos
10-11-2008, 02:01
domanda stupida da ignorante in materia: e se uno piazza il suo sito/blog all'estero?
domanda stupida da ignorante in materia: e se uno piazza il suo sito/blog all'estero?
fa tutto quello che vuole e non gli succede nente! Percio non fanno la legge.
la rete, per ora, conta poco, non da' troppo fastidio.
forse vogliono portarsi avanti...
Non ci riusciranno a bloccare la rete.
Mi dispiace per loro ma è troppo tardi. La rete gli è già esplosa in mano.
In ogni caso non bisogna MAI rilassarsi. Combattiamo per difendere la rete.
"Mi preoccupo della mia bambina e di internet, anche se lei è così piccola che non si è ancora collegata... Mi preoccupo che, tra dieci o quindici anni, lei venga da me e mi dica: -Papà, tu dov'eri quando hanno tolto la libertà di informazione da Internet?" (Mike Goodwin)
Ci vuole poco a spostarlo all'estero, anche se comunque è una proposta a dir poco pessima.
Non ci riusciranno a bloccare la rete.
Mi dispiace per loro ma è troppo tardi. La rete gli è già esplosa in mano.
In ogni caso non bisogna MAI rilassarsi. Combattiamo per difendere la rete.
La rete li seppellirà. (cit.)
domanda stupida da ignorante in materia: e se uno piazza il suo sito/blog all'estero?
fanno come con i siti edonkey perseguono il titolare che è in italia.
la rete, per ora, conta poco, non da' troppo fastidio.
forse vogliono portarsi avanti...
a me pare invece che gli bruci il culo .. :cool:
ConteZero
10-11-2008, 08:34
Ennesima legge che verrà bocciata per incostituzionalità (o verrà comunque ignorata).
Io mi chiedo quanto siano contenti i provider italiani nel veder fuggire i propri clienti verso l'estero, là dove non c'è bisogno di 1kg di carta per aprire un sito web.
Già diversi siti italiani sono hostati all'estero proprio per "tagliar corto" con le lungaggini burocratiche.
...e per fortuna che questo sarebbe il governo delle imprese...
whistler
10-11-2008, 09:20
ci tenteranno in tutti i modi di stroncare la rete , la prossima sarà la legge che è stata adottata in francia , antip2p vedrete....
per colpa della gente che li ha votati , grazie.
Come definii la definii con il governo precedente, lo faccio anche per questa: è vergognosa! :rolleyes:
ora non mi metto a cercare la proposta del 2007 ma le differenze quali sono? non è indicato
inoltre non mi è chiara una cosa: chiunque ha un banner nel proprio sito/blog è esclulo dalla casistica del comma 3?
perché c'è una bella differenza. se il banner che mi piazza libero, tiscali ecc. rende il mio blog "attività di impresa" ci siamo di mezzo tutti ed è assurdo, se invece devi mettere esplicitamente la tua pubblicità e ricavarne dei soldi il numero si riduce drasticamente. un sito come questo avrebbe l'obbligo di registrarsi, i blog che abbiamo tutti no
altra domanda: oggi che succede in caso di diffamazione? si può fare a cuor leggero, tanto il blog non è "mezzo stampa" oppure è ugualmente punibile ma in maniera differente?
oscureranno i siti agli ip italiani come avevano fatto per the pirate bay.
per colpa della gente che li ha votati , grazie.
il cosiddetto "DdL Levi-Prodi",
Non è un caso di omonimia, era prorpio Romano.
whistler
10-11-2008, 14:02
infatti io al contrario dei silvio boys non accetto tutte le porcate fatte da destra e sinistra. massima libertà per la rete!! MASSIMA. censuri mediaset...
infatti io al contrario dei silvio boys non accetto tutte le porcate fatte da destra e sinistra. massima libertà per la rete!! MASSIMA. censuri mediaset...
I silvio boys accettano le porcate fatte dalla sinistra?:confused:
Questa mi giunge nuova...:rolleyes:
Per inciso, la tua libertà finisce quando ledi la mia.
(Rete 4 sul satellite! :D)
Comunque il provvedimento serve più che altro a colpire chi guadagna bei soldi dalla pubblicità/banner che ha nei suoi blog, insomma colpisce gli evasori...
whistler
10-11-2008, 14:14
mi sono spiegato male. io (parlo per me) se c è un qualcosa che non mi piace anche fatta dalla sinistra (non sono proprio di sinistra o un mio punto di vista ;) ) non difendo e sono sempre a favore di tutto quello che fà prodi. i silvio boys anche se trovassero berlusconi con un mitra lo difenderebbero a spada tratta...
stesio54
10-11-2008, 14:18
a me và bene... però se mi devo registrare al ROC, voglio che mi sia attribuita la qualifica di PUBBLICISTA, senza seguire l'iter previsto dalla legge.
Personalmente mi sembrerebbe una cosa che fila come ragionamento " devo essere un mezzo di comunicazione registrato? bene allora volgio che mi sia riconosciuto il titolo che ne consegue".
Sò di aver detto una cazzata abnorme, in quanto chi è pubblicista ha seguito il suo iter e giustamente mi dirà... " si guarda ti appoggio, in fondo io mi son dovuto sbattere per farmi riconoscere gli articoli pubblicati , dopo un tot di tempo e tu giustamente vuoi fregiarti del titolo di pubblicista senza tanti problemi,.... avrai sicuramente ilmio appoggio guarda....."
è per questo che quanto da me affermato è pura fantasia e se si arriverà a quella legge... bè... siccome i miei 6,43$ che google mi deve dopo solo 3 anni di iscrizione a google adsense fanno del mio blog personale " attività d'impresa "... aspetterò trepidante che l'agenzia delle entrate esiga ill mio tributo su questo ingente " reddito d'impresa" :asd:
Ennesima legge che verrà bocciata per incostituzionalità (o verrà comunque ignorata).
Sìsì. Passano le leggi ad personam, passa il lodo-alfano, e non fanno passare questa.
Ma certo, di sicuro :rolleyes:
a me và bene... però se mi devo registrare al ROC, voglio che mi sia attribuita la qualifica di PUBBLICISTA, senza seguire l'iter previsto dalla legge.
Personalmente mi sembrerebbe una cosa che fila come ragionamento " devo essere un mezzo di comunicazione registrato? bene allora volgio che mi sia riconosciuto il titolo che ne consegue".
Sò di aver detto una cazzata abnorme, in quanto chi è pubblicista ha seguito il suo iter e giustamente mi dirà... " si guarda ti appoggio, in fondo io mi son dovuto sbattere per farmi riconoscere gli articoli pubblicati , dopo un tot di tempo e tu giustamente vuoi fregiarti del titolo di pubblicista senza tanti problemi,.... avrai sicuramente ilmio appoggio guarda....."
è per questo che quanto da me affermato è pura fantasia e se si arriverà a quella legge... bè... siccome i miei 6,43$ che google mi deve dopo solo 3 anni di iscrizione a google adsense fanno del mio blog personale " attività d'impresa "... aspetterò trepidante che l'agenzia delle entrate esiga ill mio tributo su questo ingente " reddito d'impresa" :asd:
:rotfl: :rotfl:
dasdsasderterowaa
10-11-2008, 15:20
Ottimo, finalmente hanno apportato quelle modifiche al DDL voluto e promosso da Levi e Prodi: ora i siti personali e i blog senza scopo di lucro non rischiano più la chiusura. :)
Ottimo, finalmente hanno apportato quelle modifiche al DDL voluto e promosso da Levi e Prodi: ora i siti personali e i blog senza scopo di lucro non rischiano più la chiusura. :)
a tu ci leggi quello?
dasdsasderterowaa
10-11-2008, 15:29
a tu ci leggi quello?
Beh, se questo DDL non passasse proprio sarebbe meglio, ma rispetto al DDL stilato da Levi e Prodi è un gran passo avanti: almeno mette al riparo la maggioranza di siti e blog personali. ;)
Beh, se questo DDL non passasse proprio sarebbe meglio, ma rispetto al DDL stilato da Levi e Prodi è un gran passo avanti: almeno mette al riparo la maggioranza di siti e blog personali. ;)
Già.. Però basta avere una minipubblicità, e sei fregato.. :fagiano:
nn funziona cosi.
funziona che se scrivi qualcosa di fastidioso...prima di sequestrano tutto a casa e poi chiudono preventivamente il sito....poi dopo 4 anni di lungaggini burocratiche risulti innocente ma intanto ti rovinano.
FastFreddy
10-11-2008, 16:15
Per come la vedo io "fare impresa" significa essere iscritti all'ufficio iva, alla camera di commercio, etc. etc.
Avere un banner non costituisce un impresa, a meno che non lo si faccia come ad esempio su questo sito, dove gli spazi pubblicitari sono messi regolarmente "in vendita" (e del resto hwupgrade.it è una società a tutti gli effetti, non è un sito personale)
FastFreddy
10-11-2008, 16:17
nn funziona cosi.
funziona che se scrivi qualcosa di fastidioso...prima di sequestrano tutto a casa e poi chiudono preventivamente il sito....poi dopo 4 anni di lungaggini burocratiche risulti innocente ma intanto ti rovinano.
Scusa, ma se ora con l'attuale legislazione diffami qualcuno su un sito, non possono dirti nulla? :confused:
A casa mia una diffamazione è una diffamazione, a prescindere che la si scriva su di un quotidiano, su un sito internet o su un muro..... :boh:
Scusa, ma se ora con l'attuale legislazione diffami qualcuno su un sito, non possono dirti nulla? :confused:
A casa mia una diffamazione è una diffamazione, a prescindere che la si scriva su di un quotidiano, su un sito internet o su un muro..... :boh:
e allora a che serve questa legge?
e allora a che serve questa legge?
Su PC professionale di questo mese si parla proprio di un tizio di Molfetta (mi pare) che è stato accusato di stampa clandestina per un precedente decreto del 2001, simile a questo, per un blog con, mi pare, qualche banner... Un giudice avrebbe esteso a internet le regole valide per la carta stampata. In sostanza se la pubblicazione è periodica, se c'è la data di pubblicazione e se c'è lucro (banner), devi essere iscritto all'albo della stampa ed avere almeno un giornalista iscritto all'ordine, pena l'accusa di stampa clandestina. Inutile dire che l'avvocato di PC Professionale è contro a questa interpretazione della legge del 2001, che vale per la carta stampata e la critica proprio per la sua genericità... Se poi dovesse passare questa legge, allora non sarebbe più una interpretazione della legge del 2001, ma proprio una nuova legge... L'avvocato suggerisce di togliere la data di pubblicazione dai propri blog, così da non potersi configurare come periodico, visto che non c'è la data... Ma comunque auspica una modifica della legge... Solo che qui la vogliono modificare in peggio!!!
La Rete è l’ultimo media libero rimasto in Italia. La politica lo sa e non rinuncia a sferrare il suo attacco dopo aver occupato giornali e televisioni. Mi ero dissociato a suo tempo dal disegno di legge Levi-Prodi che prevedeva per i blogger di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) e l’estensione dei reati a mezzo stampa. I contenuti del disegno di legge Levi relativi alla Rete erano degni di una dittatura. Per fortuna il disegno di legge nel 2007 non passò e tutto sembrava rimanesse come prima. Senonché il 6 novembre scorso nel silenzio più assoluto questa proposta con un nuovo testo (C-1269) è stata assegnata, in sede referente, alla VII Commissione Cultura della Camera.
I contenuti e gli attacchi alla libertà di informazione non sono cambiati, eccetto qualche distinguo inutile, operato dallo stesso Levi, presente in questa seconda versione. Su questo disegno di legge non ci sarà nessun margine di discussione né con il centrodestra né con il centrosinistra. Qualora dovesse passare potrebbe dare come unico risultato la disobbedienza civile.
E’ chiaro che la legge è stata fatta e modificata da chi non conosce la Rete oppure da chi la conosce troppo bene e proprio per questo la teme poiché la stragrande maggioranza dei blog contiene banner pubblicitari, ad esempio di Google Ads. Questi blogger sarebbero dunque per l’Agenzia delle Entrate assimilabili ad “attività di impresa”, dovrebbero iscriversi quindi al ROC rischiando di intercorrere in reati di stampa o , se non lo facessero in quelli di stampa clandestina.
L’Italia dei Valori offrirà tutta l’assistenza legale a chi verrà perseguito per la sua violazione. Le regole vanno rispettate, ma non quelle che mettano a rischio la democrazia e siano palesemente anticostituzionali, e questo perché non sono regole ma abusi e soprusi Questo disegno di legge è pura censura. L’Italia dei Valori si attiverà da subito con una serie di iniziative contro questo disegno di legge liberticida facendo appello anche alle istituzioni internazionali e i media esteri.
Antonio Di Pietro
http://www.antoniodipietro.com/2008/11/no_allammazza_blog.html
riformulo la mia domanda: che differenza c'è tra diffamazione "privata" e diffamazione a mezzo stampa? l'entità della pena? che altro?
intanto guardate che succede in Francia
http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie.jsp?id={5EF0C253-233A-47AA-A7E3-2D96A589BC50}
Su PC professionale di questo mese si parla proprio di un tizio di Molfetta (mi pare) che è stato accusato di stampa clandestina per un precedente decreto del 2001, simile a questo, per un blog con, mi pare, qualche banner... Un giudice avrebbe esteso a internet le regole valide per la carta stampata. In sostanza se la pubblicazione è periodica, se c'è la data di pubblicazione e se c'è lucro (banner), devi essere iscritto all'albo della stampa ed avere almeno un giornalista iscritto all'ordine, pena l'accusa di stampa clandestina. Inutile dire che l'avvocato di PC Professionale è contro a questa interpretazione della legge del 2001, che vale per la carta stampata e la critica proprio per la sua genericità... Se poi dovesse passare questa legge, allora non sarebbe più una interpretazione della legge del 2001, ma proprio una nuova legge... L'avvocato suggerisce di togliere la data di pubblicazione dai propri blog, così da non potersi configurare come periodico, visto che non c'è la data... Ma comunque auspica una modifica della legge... Solo che qui la vogliono modificare in peggio!!!
e se io ci scrivo data stellare 1945345qwecambiando solo le ultime 2 cifre in giorni.
e se io ci scrivo data stellare 1945345qwecambiando solo le ultime 2 cifre in giorni.
Ti accuserebbero di violazione di copyright di star trek... :O
dantes76
10-11-2008, 23:32
http://www.minotti.net/2008/11/09/play-it-again-levi/
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/apriTelecomando_wai.asp?codice=16PDL0014370
indignatissimo
11-11-2008, 02:48
****************
ATTENZIONE: IL DDL ANTI BLOG COINVOLGE ANCHE MIGLIAIA DI ALTRI SITI INTERNET!!!
RAGAZZI!!
Leggo ora sul sito di Luca Spinelli (quello della notizia su punto informatico) che la legge non coinvolge solo i blog, ma migliaia di altri siti!!
http://lucaspinelli.com/?p=225
ANDATE A LEGGERE E FATE GIRARE!!!!!!!
Penso che un incisivo tentatico di ostruzioine della rete ci farebbe incazzare tutti come iene.
Magari è la volta buona che qualche migliaio di persone va a ribaltare auto blu a Roma.
No. Su questa legge non ci deve essere nessuna trattativa.
Se mettono le mani sulla rete è la volta buona di scendere in piazza come si deve. :mad:
No. Su questa legge non ci deve essere nessuna trattativa.
Se mettono le mani sulla rete è la volta buona di scendere in piazza come si deve. :mad:
Ma quando mai, siamo 4 gatti.
Ma quando mai, siamo 4 gatti.
gia'.
anzi, due pirati e due hacker, per l'immaginario collettivo.
yossarian
11-11-2008, 13:20
fanno come con i siti edonkey perseguono il titolare che è in italia.
in che modo? Io sono libero di parlare con chi mi pare e di dire ciò che voglio e se lo faccio incontrando persone fisiche non sono soggetto ai vincoli a cui è soggetta la stampa (non sto facendo il giornalista ma scambio opinioni e commenti); se lo faccio su un blog su un sito estero non sono soggetto alle legge eventuale vigente in italia e quindi la cosa equivale a scambiare quattro chiacchiere con degli amici e il fatto che si sia on line non cambia nulla. Se, invece, il problema è cercare di bloccare l'informazione, allora devono perseguire anche chi quella informazione la fa circolare a voce; in tal caso siamo in un regime dittatoriale abusivo, ovvero in un regime governativo ILLEGALE, per cui ho tutto il diritto di usare la forza per far valere i miei diritti e combattwere l'illegalità :D
Vi segnalo un gruppo su facebook (creato da un mio amico, pioniere nella lotto contro i monopoli nel campo delle telecomunicazioni, con l'iniziativa notut) dove c'è una discussione che coinvolge anche alcuni parlamentari sull'argomento.
http://www.facebook.com/group.php?gid=32540852267
LuVi
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