DarKilleR
01-11-2008, 18:18
2 PROTOTIPI PISANI TRA I MIGLIORI 10 al MONDO.
Nella finale dell'Esa Lunar Challenge il robot di Ingegneria si piazza al secondo posto
Ad un passo dalla luna. L’impresa del team della facoltà di Ingegneria, impegnato nella prova finale dell’”ESA Lunar Challenge”, si è interrotta sul secondo gradino del podio. Il robot David si è arreso con onore di fronte alla macchina realizzata dall’Università di Brema, a causa di un telo di nylon che, impigliandosi nelle ruote, ne ha bloccato il movimento. La vittoria, dunque, è sfumata per un telo.
Il luogo. La gara tra prototipi lunari promossa dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) allo scopo di individuare veicoli innovativi, in grado di muoversi agevolmente sulla superficie lunare e prelevare materiale roccioso, si è tenuta lo scorso fine settimana nell’isola di Tenerife. Il suggestivo paesaggio del vulcano Teide è stato individuato dagli organizzatori come l’ambiente ideale per ricostruire condizioni analoghe a quelle della superficie lunare.
http://ilgiornale.unipi.it/wordpress/wp-content/uploads/2008/10/david_tenerife.jpg
David. I propositi di vittoria del team pisano erano affidati alle capacità di David, un robot di dimensione ridotte (circa mezzo metro cubo), ma con grandi potenzialità. L’arma in più del prototipo era rappresentata da un braccio meccanico a motore dotato di un cavo. Attraverso un sofisticato sistema di lancio David era in grado di gettare il cavo nel cratere e di recuperare il materiale senza effettuare interamente la discesa nella cavità. Ma purtroppo, nei giorni precedenti la gara, il motore del braccio si è guastato, e i giovani ingegneri pisani hanno dovuto riconfigurare il veicolo.
La gara. I robot in gara avrebbero dovuto scendere in notturna il cratere del vulcano, con una pendenza di oltre 40 gradi, trovare il campione di materiale predisposto dall’ESA, prelevarlo e risalire. Alcune squadre hanno rinunciato prima di iniziare la discesa, altre sono arrivate sul fondo della cavità senza però trovare il materiale campione. David, invece, è riuscito a raggiungere e recuperare l’obiettivo ma, purtroppo, nella risalita ha agganciato un telo di nylon che ESA aveva messo sotto al materiale del campione, per evitare l’inquinamento ambientale. Il telo si è attorcigliato intorno ad un motore e lo ha fatto bruciare. Il veicolo si è così dovuto fermare, perché in base al regolamento, il robot poteva essere comandato solo in remoto, senza nessun intervento umano.
http://ilgiornale.unipi.it/wordpress/wp-content/uploads/2008/10/david-sulla-piattaforma.jpg
Derby pisano. Nella classifica finale, dunque, David è risultato secondo, dietro al veicolo dell’Università di Brema. Il prototipo pisano e quello tedesco sono stati gli unici a trovare il campione di materiale. Ma la delusione per la vittoria sfumata a causa della sfortuna è stata in parte compensata per la supremazia dimostrata nel derby con i cugini della Scuola Superiore Sant’Anna. Tra gli otto veicoli selezionati dall’ESA, infatti, ben due erano italiani – o meglio – pisani. Oltre al prototipo del dipartimento di Ingegneria era presente anche “PesaPOD”, il robot progettato dalla squadra della prestigiosa scuola di piazza Martiri della libertà, che si è classificato al settimo posto.
Gioie e rimpianti. In ogni caso la soddisfazione al dipartimento di Ingegneria è grande, come spiega il team leader Adriano Fagiolini: “Abbiamo dovuto affrontare sul campo molti imprevisti, dimostrando di saper sempre risolvere i problemi che si presentavano. La gara e le condizioni sul vulcano erano molto difficili, ma le prestazioni del robot sono state ottime”. Bene così, dunque, con la speranza che quel pizzico di delusione per la vittoria sfiorata si trasformi in uno stimolo per affrontare le prossime sfide.
http://ilgiornale.unipi.it/wordpress/wp-content/uploads/2008/10/pronti_per_cominciare.jpg
QUI ALTRE FOTO in alta definizione: http://www.piaggio.ccii.unipi.it/~alessandra/FOTO_TENERIFE/
QUI I VIDEO: http://www.piaggio.ccii.unipi.it/~alessandra/VIDEO%20TENERIFE/
POI DICONO CHE LE UNIVERSITA' ITALIANE FANNO SCHIFO! :mc: :mc:
Scusatemi ma è una questione che mi fa girare le palle! Ci venissero i politici a vedere cosa facciamo veramente in università!
Nella finale dell'Esa Lunar Challenge il robot di Ingegneria si piazza al secondo posto
Ad un passo dalla luna. L’impresa del team della facoltà di Ingegneria, impegnato nella prova finale dell’”ESA Lunar Challenge”, si è interrotta sul secondo gradino del podio. Il robot David si è arreso con onore di fronte alla macchina realizzata dall’Università di Brema, a causa di un telo di nylon che, impigliandosi nelle ruote, ne ha bloccato il movimento. La vittoria, dunque, è sfumata per un telo.
Il luogo. La gara tra prototipi lunari promossa dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) allo scopo di individuare veicoli innovativi, in grado di muoversi agevolmente sulla superficie lunare e prelevare materiale roccioso, si è tenuta lo scorso fine settimana nell’isola di Tenerife. Il suggestivo paesaggio del vulcano Teide è stato individuato dagli organizzatori come l’ambiente ideale per ricostruire condizioni analoghe a quelle della superficie lunare.
http://ilgiornale.unipi.it/wordpress/wp-content/uploads/2008/10/david_tenerife.jpg
David. I propositi di vittoria del team pisano erano affidati alle capacità di David, un robot di dimensione ridotte (circa mezzo metro cubo), ma con grandi potenzialità. L’arma in più del prototipo era rappresentata da un braccio meccanico a motore dotato di un cavo. Attraverso un sofisticato sistema di lancio David era in grado di gettare il cavo nel cratere e di recuperare il materiale senza effettuare interamente la discesa nella cavità. Ma purtroppo, nei giorni precedenti la gara, il motore del braccio si è guastato, e i giovani ingegneri pisani hanno dovuto riconfigurare il veicolo.
La gara. I robot in gara avrebbero dovuto scendere in notturna il cratere del vulcano, con una pendenza di oltre 40 gradi, trovare il campione di materiale predisposto dall’ESA, prelevarlo e risalire. Alcune squadre hanno rinunciato prima di iniziare la discesa, altre sono arrivate sul fondo della cavità senza però trovare il materiale campione. David, invece, è riuscito a raggiungere e recuperare l’obiettivo ma, purtroppo, nella risalita ha agganciato un telo di nylon che ESA aveva messo sotto al materiale del campione, per evitare l’inquinamento ambientale. Il telo si è attorcigliato intorno ad un motore e lo ha fatto bruciare. Il veicolo si è così dovuto fermare, perché in base al regolamento, il robot poteva essere comandato solo in remoto, senza nessun intervento umano.
http://ilgiornale.unipi.it/wordpress/wp-content/uploads/2008/10/david-sulla-piattaforma.jpg
Derby pisano. Nella classifica finale, dunque, David è risultato secondo, dietro al veicolo dell’Università di Brema. Il prototipo pisano e quello tedesco sono stati gli unici a trovare il campione di materiale. Ma la delusione per la vittoria sfumata a causa della sfortuna è stata in parte compensata per la supremazia dimostrata nel derby con i cugini della Scuola Superiore Sant’Anna. Tra gli otto veicoli selezionati dall’ESA, infatti, ben due erano italiani – o meglio – pisani. Oltre al prototipo del dipartimento di Ingegneria era presente anche “PesaPOD”, il robot progettato dalla squadra della prestigiosa scuola di piazza Martiri della libertà, che si è classificato al settimo posto.
Gioie e rimpianti. In ogni caso la soddisfazione al dipartimento di Ingegneria è grande, come spiega il team leader Adriano Fagiolini: “Abbiamo dovuto affrontare sul campo molti imprevisti, dimostrando di saper sempre risolvere i problemi che si presentavano. La gara e le condizioni sul vulcano erano molto difficili, ma le prestazioni del robot sono state ottime”. Bene così, dunque, con la speranza che quel pizzico di delusione per la vittoria sfiorata si trasformi in uno stimolo per affrontare le prossime sfide.
http://ilgiornale.unipi.it/wordpress/wp-content/uploads/2008/10/pronti_per_cominciare.jpg
QUI ALTRE FOTO in alta definizione: http://www.piaggio.ccii.unipi.it/~alessandra/FOTO_TENERIFE/
QUI I VIDEO: http://www.piaggio.ccii.unipi.it/~alessandra/VIDEO%20TENERIFE/
POI DICONO CHE LE UNIVERSITA' ITALIANE FANNO SCHIFO! :mc: :mc:
Scusatemi ma è una questione che mi fa girare le palle! Ci venissero i politici a vedere cosa facciamo veramente in università!