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View Full Version : Bene, bravo ma scelgo un altro


gugoXX
20-10-2008, 19:00
Ecco uno dei motivi per cui non sono li' vicino a voi.
Direi che viene ben riassunto di seguito


In Italia il merito non viene premiato. Nella scuola. Come pure nella vita professionale. In uno studio la diagnosi impietosa dei 50 migliori laureati italiani Quell'estate passata sui test di Medicina per finire ammesso alla facoltà di Giurisprudenza. E quella volta che i compagni copiarono e presero per beffa un voto più alto. Il professore che dava 30 e lode a chi per tutto l'anno faceva sì dai primi banchi. E l'esame che era un terno al lotto solo per tenere alta la fama del docente.

Non è un paese per bravi. Lo sapevamo, ma ora arriva una nuova conferma. E non da sfaticati cronici inclini alle giustificazioni. Ma dai più bravi di tutti: i 50 migliori neolaureati italiani selezionati dalla scuola di specializzazione Alma Graduate School di Bologna, in occasione del Best 2008 (Bologna Experience for Superior Talents), l'iniziativa che assegna cinque borse di studio ai più talentuosi in assoluto. Ragazzi di 23-24 anni che il merito lo hanno visto riconosciuto e premiato. E che per questo hanno la credibilità necessaria a un resoconto ancora più disincantato.

Il risultato è l'indagine 'Il merito e le regole': fotografia di un'eccellenza di giovani, diversi per provenienza e per studi, concordi però sul fatto che il sistema formativo valorizzi poco o per nulla il merito. Che un mix di furbizia e accondiscendenza verso il docente siano più utili dell'effettiva preparazione. E che l'intero sistema dell'istruzione sia poco trasparente.

"Che in Italia il merito non sia un valore di riferimento è cosa nota", dice Massimo Bergami, docente di Organizzazione aziendale e direttore della Scuola: "Ma la situazione non è così generalizzata: ci sono ambiti nei quali la creatività, il talento, la capacità di innovare trovano il modo di imporsi. Nel sentire comune, tuttavia, il merito è poco valorizzato. Ed è necessario riportarlo al centro dell'attenzione. Servono regole chiare: se sono esplicite sin dall'inizio, fisse, tutto funziona. Ma se non ci sono, o sono troppe, o non trasparenti, è normale che si ricorra alle scorciatoie. Con un senso di ingiustizia per tutti".


Raccomandazioni, favoritismi, meccanismi baronali nella costruzione delle carriere. La cultura del compromesso si è fatta strada nella società. E ora i ragazzi ne affrontano la convivenza con un gigantesco realismo: contano le raccomandazioni? Decisamente sì per il 58 per cento. Il sapersi arrangiare? Altrettanto: dice l'86 per cento. Obbedire, per fare carriera? Moderatamente per il 28,6 per cento; molto per il 40 per cento; moltissimo per il 14,3 per cento. Nelle aziende sono preferiti criteri di selezione diversi dal merito? Sì, dice il 57 per cento. L'Italia, in generale, è orientata al merito? Per nulla, risponde il 35,7 per cento. Poco, insiste il 45,2.

"Dipende dalle università e dalle facoltà: ma le discriminazioni ci sono, e spesso", dice Alberto Grimod di Aosta, laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino e tra i 5 premiati: "A me non è mai capitato di viverle, ma mi sento un'eccezione: i 'figli di', i raccomandati sono sempre favoriti. Del resto, lo vediamo nel mondo professionale: per perpetuare il potere, chi è al vertice assegna il lavoro senza tenere in gran conto il merito". L'83,3 per cento degli intervistati sottoscrive: dicendosi d'accordo sul fatto che l'attuale classe dirigente non abbia convenienza ad applicare il criterio del merito. "La meritocrazia non è conveniente", ribadisce Rita Contini, di Cagliari, laureata in Economia: "Ho visto riconosciuti i miei meriti. Ma ho l'impressione che un'esperienza così positiva non sia tanto frequente".

Tratto comune, la sensazione di privilegiati, in uno scenario generale di disfunzioni e malcontento. "Ci sono docenti con poca voglia di fare, difficilissimi da cacciare", racconta Silvia Piovesan, di Castelfranco Veneto, laurea in Economia a Venezia: "In più, i corsi sono troppo brevi per darci il tempo di individuare i più bravi insegnanti, e quelli che potrebbero essere per noi anche dei modelli umani".

"Io, anzi, ero il più ottimista", dice Francesco Tarantino, ingegnere informatico di Palermo: "Ma la maggior parte dei miei compagni era demoralizzata. Anche perché copiare nei compiti è un'abitudine diffusa. Si va all'esame tentando la sorte. Ci si presenta con cellulari, libri, fotocopie: al massimo, ti buttano fuori. Ma la punizione finisce lì. E poi è evidente la disomogeneità nei criteri di valutazione da università e università: dai bonus, che in certi casi valgono di più, ai criteri per la lode".


di Sabina Minardi
l'Espresso.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Bene-bravo-ma-scelgo-un-altro/2045294&ref=rephpsp2

Lucrezio
20-10-2008, 19:19
Capite perché la rivolta è partita da scienze?
Il motivo per cui a noi girano gli zebedei è che i tagli previsti puniscono indiscriminatamente sia le facoltà che stanno andando a scatafascio che quelle che sono riconosciute come un punto di forza della formazione in tutto il mondo.

Incidentalmente, di scienze non c'era nessuno fra quelli che hanno parlato in questo articolo...

P.S.: non sto, ovviamente, dicendo che scienze è la perfezione e che è immune da ogni difetto, ma è una facoltà che nel panorama italiano spicca solo in eccellenza. Perché castigarla? Perché tagliare le gambe a chi lavora per davvero? Se proprio si vuole fare un po di pulizia iniziamo ad eliminare un po' di dirigenti amministrativi che non fanno nulla dalla mattina alla sera :muro:

entanglement
20-10-2008, 19:34
Capite perché la rivolta è partita da scienze?
Il motivo per cui a noi girano gli zebedei è che i tagli previsti puniscono indiscriminatamente sia le facoltà che stanno andando a scatafascio che quelle che sono riconosciute come un punto di forza della formazione in tutto il mondo.

Incidentalmente, di scienze non c'era nessuno fra quelli che hanno parlato in questo articolo...

P.S.: non sto, ovviamente, dicendo che scienze è la perfezione e che è immune da ogni difetto, ma è una facoltà che nel panorama italiano spicca solo in eccellenza. Perché castigarla? Perché tagliare le gambe a chi lavora per davvero? Se proprio si vuole fare un po di pulizia iniziamo ad eliminare un po' di dirigenti amministrativi che non fanno nulla dalla mattina alla sera :muro:
perchè in ambito scientifico è più facile valutare i risultati.
nel senso: un numero è o giusto o sbagliato alla fine no ?
un trattato letterario è giusto o sbagliato ?

giannola
20-10-2008, 19:38
perchè in ambito scientifico è più facile valutare i risultati.
nel senso: un numero è o giusto o sbagliato alla fine no ?
un trattato letterario è giusto o sbagliato ?

mica tanto...quando ho spiegato analisi matematica ad alcuni miei colleghi loro hanno preso un voto più alto del mio. :asd:

Ziosilvio
20-10-2008, 19:39
Se proprio si vuole fare un po di pulizia iniziamo ad eliminare un po' di dirigenti amministrativi che non fanno nulla dalla mattina alla sera :muro:
Assolutamente.

Per il resto: l'articolo è bello, ma mi sembra basato soprattutto sulle impressioni personali e sul "sentito dire".

Willy McBride
20-10-2008, 20:57
mica tanto...quando ho spiegato analisi matematica ad alcuni miei colleghi loro hanno preso un voto più alto del mio. :asd:

È successo anche a me, praticamente in tutti gli esami di matematica "pura". Non sono mai stato in grado di fare calcoli complessi bene e in fretta: o bene o in fretta, e in un esame di tempo non ce n'è molto... :muro:

Lucrezio
20-10-2008, 21:28
perchè in ambito scientifico è più facile valutare i risultati.
nel senso: un numero è o giusto o sbagliato alla fine no ?
un trattato letterario è giusto o sbagliato ?

Però è una pubblicazione!
3 pubblicazioni sono più di zero, sia a lettere che a scienze.

Trabant
20-10-2008, 21:36
Lucrezio, ma ti sei mai chiesto quanti sono quelli che ci governano che vengono da facoltà scientifiche?

Abbiamo di tutto, avvocati, giornalisti (che sono la stragrande maggioranza), pubblicitari, forse qualche economista ... l'unico ingegnere che mi ricordi era Castelli, ministro della giustizia :stordita:

Abbiamo pure una parlamentare laureata in lettere che si mette a scrivere di fisica ai premi Nobel :muro:

Che ti aspetti da questa gente che non ha manco idea di cosa sia un'equazione di primo grado?

Marils0n
20-10-2008, 21:47
Capite perché la rivolta è partita da scienze?
Il motivo per cui a noi girano gli zebedei è che i tagli previsti puniscono indiscriminatamente sia le facoltà che stanno andando a scatafascio che quelle che sono riconosciute come un punto di forza della formazione in tutto il mondo.

Incidentalmente, di scienze non c'era nessuno fra quelli che hanno parlato in questo articolo...

P.S.: non sto, ovviamente, dicendo che scienze è la perfezione e che è immune da ogni difetto, ma è una facoltà che nel panorama italiano spicca solo in eccellenza. Perché castigarla? Perché tagliare le gambe a chi lavora per davvero? Se proprio si vuole fare un po di pulizia iniziamo ad eliminare un po' di dirigenti amministrativi che non fanno nulla dalla mattina alla sera :muro:

la riforma è partita da scienze perchè vi vogliono togliere anche quel misero assegno da ricercatore a tempo determinato.. tutto qui. Sia chiaro, per quello che mi riguarda tutti voi vi meritereste 10k al mese (come avviene un po' ovunque nel mondo, dove chi si fa il culo nei laboratori viene ripagato profumatamente). Ma siamo in italia, e vi tocca fare crociate anche per prendere quella miseria.. allucinante

gabi.2437
20-10-2008, 22:12
Bah, saranno tutti bamboccioni e fannulloni :mad:

(no beh se vengono da LUISS e Bocconi in effetti non è un gran pulpito :asd: )

Fradetti
20-10-2008, 22:23
Lucrezio, ma ti sei mai chiesto quanti sono quelli che ci governano che vengono da facoltà scientifiche?

Abbiamo di tutto, avvocati, giornalisti (che sono la stragrande maggioranza), pubblicitari, forse qualche economista ... l'unico ingegnere che mi ricordi era Castelli, ministro della giustizia :stordita:

Abbiamo pure una parlamentare laureata in lettere che si mette a scrivere di fisica ai premi Nobel :muro:

Che ti aspetti da questa gente che non ha manco idea di cosa sia un'equazione di primo grado?

ma se c'eran quelli che non sapevano pronunciare afghanistan o dire cos'è la consob??? come vuoi che arrivano a un equazione di primo grado.

Onisem
20-10-2008, 22:26
Assolutamente.

Per il resto: l'articolo è bello, ma mi sembra basato soprattutto sulle impressioni personali e sul "sentito dire".

Un "sentito dire" che fa sistema paese, purtroppo.

Lucrezio
21-10-2008, 09:47
Lucrezio, ma ti sei mai chiesto quanti sono quelli che ci governano che vengono da facoltà scientifiche?

Abbiamo di tutto, avvocati, giornalisti (che sono la stragrande maggioranza), pubblicitari, forse qualche economista ... l'unico ingegnere che mi ricordi era Castelli, ministro della giustizia :stordita:

Abbiamo pure una parlamentare laureata in lettere che si mette a scrivere di fisica ai premi Nobel :muro:

Che ti aspetti da questa gente che non ha manco idea di cosa sia un'equazione di primo grado?

Quoto, purtroppo.
In ogni caso strano che nessuno dei premiati venisse da Normale o Sant'Anna...

gugoXX
21-10-2008, 09:58
Lucrezio, ma ti sei mai chiesto quanti sono quelli che ci governano che vengono da facoltà scientifiche?

Abbiamo di tutto, avvocati, giornalisti (che sono la stragrande maggioranza), pubblicitari, forse qualche economista ... l'unico ingegnere che mi ricordi era Castelli, ministro della giustizia :stordita:

Abbiamo pure una parlamentare laureata in lettere che si mette a scrivere di fisica ai premi Nobel :muro:

Che ti aspetti da questa gente che non ha manco idea di cosa sia un'equazione di primo grado?

Gia'. Sono poi quelli che usano cellulari e computer senza chiedersi nulla sul loro funzionamento, e che pero' poi leggono e seguono gli oroscopi.
E ci sono leggende metropolitane che dicono come il futuro di aziende intere (e magari ministeri) venga mosso proprio in base alle frasette scritte dal Bronco di turno.

Marils0n
21-10-2008, 11:27
Quoto, purtroppo.
In ogni caso strano che nessuno dei premiati venisse da Normale o Sant'Anna...


uno dei pochi "di loro" ad essere passato da Pisa era Marcello Pera, ex presidente del Senato, normalista e prof. in normale (capirai, non faceva MAI lezione :rolleyes: ). Ma ora pare anche lui sia all'opposizione con casini :stordita:

ferste
21-10-2008, 11:34
Accidenti, ci volevano i migliori di tutti, i Best, i più bravi (come le classifiche delle natiche di Studio Aperto) per dirci queste ovvietà..........

_fefe_
21-10-2008, 15:38
sono curioso

come le fanno le classifiche sui più bravi?
no perchè consco gente laureata in ingegneria informatica con 110 e lode in 5 anni (V.O.) che non sa masterizzare un cd, ne cosa sia una scheda madre.
E conosco pure uno che fa integrali a mente, calcoli complicatissimi in esadecimale e che ti smontava un SO e te lo rimontava in un attimo, ma che non so neanche se sia più uscito da ingegneria informatica (e all'epoca aveva si e no la media del 20). Però lui ha trovato lavoro l'altro no!

quindi ripeto, come le fanno le classifiche? sui voti? sulla pura teoria? o su quello che la gente sa fare davvero e su come è in grado di comunicarlo?

per carità, non voglio certo difendere il sistema di nepotismo che c'è in italia, dico solo che se uno vale va avanti (con mooooolta fatica ma va avanti), e dai 50 supergeni mi aspettavo di più. Poi è ovvio che se conosci la persona giusta, la tua carriera parte da dirigente (non che sia giusto eh)

ferste
21-10-2008, 15:46
sono curioso

come le fanno le classifiche sui più bravi?

quindi ripeto, come le fanno le classifiche? sui voti? sulla pura teoria? o su quello che la gente sa fare davvero e su come è in grado di comunicarlo?



ste classifiche sono delle "CAGATE PAZZESCHE", fatte a scopo pubblicitario, esattamente come le classifiche del più bello d'Italia o del più grasso di cui solitamente da notizia Studio Aperto. ;)

_fefe_
21-10-2008, 15:52
ste classifiche sono delle "CAGATE PAZZESCHE", fatte a scopo pubblicitario, esattamente come le classifiche del più bello d'Italia o del più grasso di cui solitamente da notizia Studio Aperto. ;)

ah ecco, mi pareva :D

Lucrezio
21-10-2008, 19:22
uno dei pochi "di loro" ad essere passato da Pisa era Marcello Pera, ex presidente del Senato, normalista e prof. in normale (capirai, non faceva MAI lezione :rolleyes: ). Ma ora pare anche lui sia all'opposizione con casini :stordita:

Non mi risulta che Pera abbia mai avuto niente a che fare con la normale :stordita:
Credo che abbia studiato a Pisa, ma in statale ;)

Dante1982
21-10-2008, 20:22
beh Ciampi ha fatto lettere alla Normale. E i risultati si vedono:)

Lucrezio
21-10-2008, 22:38
beh Ciampi ha fatto lettere alla Normale. E i risultati si vedono:)

Questo è vero!
E' l'unico (insieme a Modica, che però era una figura un po' più di secondo piano) che l'ha fatta e ne è uscito con un dilpoma (gli altri sono stati buttati fuori dal primo all'ultimo :asd: )

lowenz
21-10-2008, 22:41
http://it.wikipedia.org/wiki/Marcello_Pera

Diplomatosi in ragioneria all'Istituto "F.Carrara" di Lucca nel 1962, lavora prima alla Banca Toscana e poi alla Camera di Commercio di Lucca. Quindi decide di studiare filosofia. Si laurea all'Università di Pisa nel 1972 con 110 e lode.

Non mi pare c'entri con la Normale ;)

mt_iceman
21-10-2008, 22:42
Ecco uno dei motivi per cui non sono li' vicino a voi.
Direi che viene ben riassunto di seguito



di Sabina Minardi
l'Espresso.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Bene-bravo-ma-scelgo-un-altro/2045294&ref=rephpsp2

bergami!! è stato il mio prof di organizzazione :ave:

lowenz
21-10-2008, 22:48
Lucrezio, ma ti sei mai chiesto quanti sono quelli che ci governano che vengono da facoltà scientifiche?

Abbiamo di tutto, avvocati, giornalisti (che sono la stragrande maggioranza), pubblicitari, forse qualche economista ... l'unico ingegnere che mi ricordi era Castelli, ministro della giustizia :stordita:

Abbiamo pure una parlamentare laureata in lettere che si mette a scrivere di fisica ai premi Nobel :muro:

Che ti aspetti da questa gente che non ha manco idea di cosa sia un'equazione di primo grado?
E meglio che non dica quello che penso di Castelli che sto sentendo ora a Ballarò.....dal Polimi :cry: :cry: :cry: :muro: :muro: :muro:

Ed è meglio che non dica nemmeno cosa penso quando sento tutti dire "Bisogna tutelare la piccola azienda perchè ridistribuisce ricchezza".....e allora a che serve la grande ricerca e la formazione avanzata? :muro: :muro: :muro:
Un'azienda di 5 persone non la fa la fonderia di silicio.....