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View Full Version : Il prezzo del grano scende, quello del pane sale


toms
09-10-2008, 12:00
Il prezzo del grano scende, quello del pane sale

Dall'inizio dell'anno le quotazioni del grano sono calate del 40 per cento, ma i prezzi di pane e pasta non accennano a diminuire con una divaricazione degli andamenti molto piu' evidente di quella della benzina nei confronti del petrolio. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che sia il grano tenero destinato principalmente alla produzione del pane che quello duro per la pasta da mesi mostrano un andamento discendente che non trova riscontro nei prezzi di vendita di pane e pasta.

Nel dettaglio - sottolinea la Coldiretti - il grano duro è oggi quotato attorno ai 30 euro al quintale con un calo del 40 per cento rispetto all'inizio dell'anno mentre il grano tenero oscilla attorno ai 20 euro al quintale con una riduzione del 35 per cento. Caduto l'alibi che per mesi ha giustificato i rincari, i prezzi non accennano a diminuire e hanno raggiunto valori medi di 2,85 euro al chilo per il pane e di 1,5 euro al chilo per la pasta, secondo il servizio Sms consumatori del Ministero delle Politiche Agricole.

Si tratta di una evidente dimostrazione che a favorire la crescita dei prezzi nell'agroalimentare - continua la Coldiretti - sono soprattutto le distorsioni e i troppi passaggi esistenti nel percorso dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale i prezzi moltiplicano e i centesimi si trasformano in euro. Il prezzo del latte moltiplica del 241 per cento nel suo percorso dalla stalla allo scaffale mentre il grano subisce aumenti del 369 per cento nel diventare pasta e addirittura del 1.325 per cento se si trasforma in pane, secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati del servizio Sms consumatori del Ministero delle Politiche Agricole.

La Coldiretti sta lavorando ad una strategia per semplificare e razionalizzare la filiera per rispondere alle esigenze degli agricoltori e nell'interesse dei consumatori. “Vogliamo affrontare l'emergenza inflazione – afferma – con un piano che vede il coinvolgimento, oltre che delle imprese agricole, del sistema dei consorzi agrari (Assocap), dai quali passa oltre il 40 per cento dei mezzi tecnici, lo stoccaggio e la trasformazione dei prodotti, di CoopColdiretti (sono 1300 ad oggi le cooperative socie di Coldiretti) e del sistema dei farmers market. Per la definizione del piano – aggiunge il Presidente di Coldiretti - auspichiamo, e in tale maniera ci attiveremo, la fattiva e necessaria partecipazione del sistema della trasformazione artigianale e industriale e della piccola e grande distribuzione. Il nostro progetto, che intendiamo presentare al Governo nei prossimi mesi – conclude Marini – vuole essere l'impegno concreto di Coldiretti per il rilancio dei consumi e il contenimento dell'inflazione legata all'alimentare nel nostro Paese”.

L'ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONI DEL GRANO

GRANO DURO
GENNAIO 2008 0,5 EURO AL KG
SETTEMBRE 2008 0,3 EURO AL KG

GRANO TENERO
GENNAIO 2008 0,3 EURO AL KG
SETTEMBRE 2008 0,2 EURO AL KG

Variazione - 40 % - 33 %

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

LA MOLTIPLICAZIONE DEI PREZZI DAL CAMPO ALLA TAVOLA

PREZZO MEDIO RINCARI DA CAMPO A TAVOLA
PASTA (0,75 euro al chilo) + 369 per cento
PANE (2,85 euro al chilo) + 1.325 per cento

Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Sms Consumatori del Ministero Politiche Agricole


http://alimentazioneenutrizione.myblog.it/archive/2008/09/05/il-prezzo-del-grano-scende-quello-del-pane-sale.html

Tefnut
09-10-2008, 12:04
era già uscito in sezione, ma non ritrovo il thread.

quando cresceva il costo del grano, subito sono cresciuti tutti.. poi ora invece vengono a dire che non sono correlati.
troppo comodo.
il nostro "libero" mercato è ridicolo

Il meglio è stata la scusa "se guardiamo l'ultimo mese " .. ahahah guardavano l'andamento del grano nel giro di un mese solo e della pasta di quel mese.. troppo comodo

dave4mame
09-10-2008, 12:13
qualcuno mi dice dove cavolo trova la pasta a 75 centesimi al chilo?

la barilla è a 1,65-1,70 e l'unica che davvero costa quella cifra è schifezza che non regge la cottura.

sider
09-10-2008, 12:17
La risposta è semplice: sono aumentati acqua, lievito e sale :rolleyes:

Alien
09-10-2008, 12:24
La risposta è semplice: sono aumentati acqua, lievito e sale :rolleyes:

e il gasolio per portare la materia prima e il metano per far andar i forni?
non son aumentati pure quelli?
Da cui si potrebbe collegare a: "Scende il prezzo del petrolio ma non quello dei carburanti"

MaxArt
09-10-2008, 12:54
Alla fine è colpa della rivalutazione del dollaro sull'euro.
Credo che sia una serie di concause, più che altro.

(Anzi, no, è colpa di Berlusconi :help:)

gigio2005
09-10-2008, 13:07
ma se il pane sale....il sale che fa?
:fagiano:
:help:
auto:banned:


cmq
qualcuno mi dice dove cavolo trova la pasta a 75 centesimi al chilo?

la barilla è a 1,65-1,70 e l'unica che davvero costa quella cifra è schifezza che non regge la cottura.
:confused: :confused: :confused: :confused: :confused: :confused:

la pasta DICO costa 0,47€ (pacco da 500g)

cocis
10-10-2008, 07:48
la farina sale ... il pane sale ..
la farina scende .. il pane sale ..

come il petrolio :stordita:

sider
10-10-2008, 07:53
Alla fine è colpa della rivalutazione del dollaro sull'euro.
Credo che sia una serie di concause, più che altro.

(Anzi, no, è colpa di Berlusconi :help:)

Ti tiro fuori i thread dove "era colpa di prodi" ? (non scherzo)

MaxArt
10-10-2008, 09:50
Ti tiro fuori i thread dove "era colpa di prodi" ? (non scherzo)Tira fuori i thread dove IO ho detto che era colpa di Prodi.
Ma in un thread a parte, qui finiamo OT.

sider
10-10-2008, 09:53
Tira fuori i thread dove IO ho detto che era colpa di Prodi.
Ma in un thread a parte, qui finiamo OT.

Non era colpa di prodi così come ora non è colpa di berlusconi, ovviamente.

Gli speculatori sono troppo potenti.

dave4mame
10-10-2008, 09:53
ma se il pane sale....il sale che fa?
:fagiano:
:help:
auto:banned:


cmq

:confused: :confused: :confused: :confused: :confused: :confused:

la pasta DICO costa 0,47€ (pacco da 500g)

a casa mia 47 centesimi al mezzo chilo fa 94 al chilo...(comunque di più degli 89 della auchan ;))

MaxArt
10-10-2008, 10:09
Non era colpa di prodi così come ora non è colpa di berlusconi, ovviamente.

Gli speculatori sono troppo potenti.Esatto.
Comunque qualcosa, a livello di semplificazione della filiera, si potrebbe fare...

SaettaC
10-10-2008, 10:49
Il punto è che i consumatori (NOI) sono troppo deboli, e sono visti solo come pecore da tosare.

Se fossimo tutti ben organizzati, potremmo decidere di colpire le "aziende" che più lucrano su questo simpatico discorso, facendole fallire. Poi vedi che la concorrenza funzionerebbe di più, invece di fare cartelli come quelli delle compagnie di distribuzione del carburante... :rolleyes:

A.L.M.
10-10-2008, 10:55
Il prezzo del grano scende, quello del pane sale

Dall'inizio dell'anno le quotazioni del grano sono calate del 40 per cento, ma i prezzi di pane e pasta non accennano a diminuire con una divaricazione degli andamenti molto piu' evidente di quella della benzina nei confronti del petrolio. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che sia il grano tenero destinato principalmente alla produzione del pane che quello duro per la pasta da mesi mostrano un andamento discendente che non trova riscontro nei prezzi di vendita di pane e pasta.

Nel dettaglio - sottolinea la Coldiretti - il grano duro è oggi quotato attorno ai 30 euro al quintale con un calo del 40 per cento rispetto all'inizio dell'anno mentre il grano tenero oscilla attorno ai 20 euro al quintale con una riduzione del 35 per cento. Caduto l'alibi che per mesi ha giustificato i rincari, i prezzi non accennano a diminuire e hanno raggiunto valori medi di 2,85 euro al chilo per il pane e di 1,5 euro al chilo per la pasta, secondo il servizio Sms consumatori del Ministero delle Politiche Agricole.

Si tratta di una evidente dimostrazione che a favorire la crescita dei prezzi nell'agroalimentare - continua la Coldiretti - sono soprattutto le distorsioni e i troppi passaggi esistenti nel percorso dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale i prezzi moltiplicano e i centesimi si trasformano in euro. Il prezzo del latte moltiplica del 241 per cento nel suo percorso dalla stalla allo scaffale mentre il grano subisce aumenti del 369 per cento nel diventare pasta e addirittura del 1.325 per cento se si trasforma in pane, secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati del servizio Sms consumatori del Ministero delle Politiche Agricole.

La Coldiretti sta lavorando ad una strategia per semplificare e razionalizzare la filiera per rispondere alle esigenze degli agricoltori e nell'interesse dei consumatori. “Vogliamo affrontare l'emergenza inflazione – afferma – con un piano che vede il coinvolgimento, oltre che delle imprese agricole, del sistema dei consorzi agrari (Assocap), dai quali passa oltre il 40 per cento dei mezzi tecnici, lo stoccaggio e la trasformazione dei prodotti, di CoopColdiretti (sono 1300 ad oggi le cooperative socie di Coldiretti) e del sistema dei farmers market. Per la definizione del piano – aggiunge il Presidente di Coldiretti - auspichiamo, e in tale maniera ci attiveremo, la fattiva e necessaria partecipazione del sistema della trasformazione artigianale e industriale e della piccola e grande distribuzione. Il nostro progetto, che intendiamo presentare al Governo nei prossimi mesi – conclude Marini – vuole essere l'impegno concreto di Coldiretti per il rilancio dei consumi e il contenimento dell'inflazione legata all'alimentare nel nostro Paese”.

L'ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONI DEL GRANO

GRANO DURO
GENNAIO 2008 0,5 EURO AL KG
SETTEMBRE 2008 0,3 EURO AL KG

GRANO TENERO
GENNAIO 2008 0,3 EURO AL KG
SETTEMBRE 2008 0,2 EURO AL KG

Variazione - 40 % - 33 %

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

LA MOLTIPLICAZIONE DEI PREZZI DAL CAMPO ALLA TAVOLA

PREZZO MEDIO RINCARI DA CAMPO A TAVOLA
PASTA (0,75 euro al chilo) + 369 per cento
PANE (2,85 euro al chilo) + 1.325 per cento

Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Sms Consumatori del Ministero Politiche Agricole


http://alimentazioneenutrizione.myblog.it/archive/2008/09/05/il-prezzo-del-grano-scende-quello-del-pane-sale.html

Purtroppo il discorso è molto più complesso di quelli che ho letto finora.
Bisogna vedere su quali mercati ci sono stati certe diminuzioni, ed in quali si approvvigionano i diversi produttori di pasta.
Negli ultimi 2-3 anni il grano era salito di tantissimo, ed i produttori di pane/pasta non erano riusciti a ribaltare tutto l'incremento di costi sui consumatori (questo è certo, è una cosa che ho dovuto "studiare" per lavoro), quindi diciamo che ora si stanno in parte rivalendo di quelle perdite di margini.

Il discorso del petrolio è ben diverso, perchè quello è un mercato scarsamente concorrenziale quasi ad ogni livello della filiera. ;)

Tefnut
10-10-2008, 10:58
teoricamente l'antitrust può intervenire o non è suo ambito?

dave4mame
10-10-2008, 11:00
io ribadisco il concetto.

MANDATE SULLA TAZZA le marche commerciali e cominciate a valutare quelle del distributore.
testate i discount; molti prodotti sono validi.
se dalla vostre parti ci sono, iscrivetevi a un G.A.S.....

A.L.M.
10-10-2008, 11:08
teoricamente l'antitrust può intervenire o non è suo ambito?

Dipende da cosa è dovuto un certo incremento di prezzi.
L'ambito in cuil'antitrust può operare è grossomodo quello sancito nell'art.81 del trattato di Roma, ed in particolare in questa frase:
"Sono incompatibili con il mercato comune e vietati tutti gli accordi tra imprese, le decisioni di associazioni di imprese e le pratiche concordate che possano pregiudicare il commercio tra gli Stati membri e che abbiano per oggetto o effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all'interno del mercato"

Direi proprio di no, quindi, visto e considerato anche quello che ho detto prima, ossia che non è scritto da nessuna parte che i prezzi dei beni debbano istantaneamente seguire quelli dei fattori di produzione, soprattutto quando si parla di ribassi (e, aggiungerei io, per di più probabilmente temporanei).

Black Dawn
10-10-2008, 11:09
io ribadisco il concetto.

MANDATE SULLA TAZZA le marche commerciali e cominciate a valutare quelle del distributore.
testate i discount; molti prodotti sono validi.
se dalla vostre parti ci sono, iscrivetevi a un G.A.S.....

Hai visto che prima o poi sarebbe successo? :mc:

Ti ho quotato di brutto. :O http://blackdawn.interfree.it/lol_01.gif

dave4mame
10-10-2008, 11:21
era inevitabile che prima o poi, in un senso o nell'altro, sarebbe successo :)

er-next
10-10-2008, 11:24
io ribadisco il concetto.

MANDATE SULLA TAZZA le marche commerciali e cominciate a valutare quelle del distributore.




che intendi con marche del distributore? mi daresti qualche info in più?

dave4mame
10-10-2008, 11:35
che intendi con marche del distributore?

intendo quelle che "si chiamano" con il nome del punto vendita.

per intenderci la pasta coop, l'olio auchan, gli yogurt esselunga.

buona parte sono fatti dagli stessi produttori "noti"; gli altri da aziende locali con capitolati di fornitura rigidissimi...