View Full Version : Università occupate: si comincia da Pisa...
DarKilleR
08-10-2008, 19:50
Allora non so se sete più o meno informati sulla gravità del decreto legge approvato il 6 agosto 2008, il numero 133..
Dove in un semplice articolo di questo decreto legge si mette in discussione l'università pubblica nella sua interezza.
Tutti gli atenei d'Italia sono sul piede di guerra, e nel loro piccolo in attesa di un movimento unitario e nazionale per fermare questa finanziaria, si sono messi in opera.
Oggi a Pisa sono state effettuate assemblee ad ingegneria ed altre facoltà, un consiglio straordinario della facoltà di ingegneria, ed una mega assemblea (si parla di Piazza dei Cavalieri completamente occupata...) e quindi circa 10.000 studenti che si sono riversati in piazza...
Le decisioni prese sono:
-Tutti i professori e ricercatori si asterranno da effettuare compiti non previsti nel loro contratto (come ricevimenti e lezioni)
-Il preside di Ing. ha preso atto che con questo provvedimento non è fisicamente possibile portare avanti gli oltre 100 corsi esistenti, e quindi ci sarà una sospensione della didattica, e revisione dell'organizzazione didattica nei prossimi mesi...
-OCCUPAZIONE DEL RETTORATO E DELLA SALA STAMPA DELLO STESSO, occupazione del polo Carmignani come centro di incontro e discussione ed organizzazione della protesta..
Quindi organizzazione di siti di informazione, volantinaggio e qualsiasi altra opera atta ad informare la cittadinanza sulla gravità della situazione...
Intanto è stato fatto questo, anche Firenze da oggi dovrebbe aver iniziato qualche occupazione...
-Si è proposto di creare un testo unico degli studenti/docenti/ricercatori e personale tecnico amministrativo, da spedire a livello nazionale (quindi si parla di centinaia mi migliaia di mail e lettere a:
-Presidente della Repubblica (dovrebbe essere il nostro garante?? :muro: :muro: )
-Presidente del Consiglio, Camera e Senato
-Tutti i quotidiani nazionali e locali
-TV
-Beppe Grillo
-Annozero
-Travaglio
-TUTTI I PARTITI....
-Sindacati
-Manifestazione Roma
se i MEDIA continueranno nel loro assordante silenzio e aggiungerei anche vergognoso riguardo le varie manifestazioni e soprattutto a tacere su questa gravissima riforma, è stato proposto da viarie voci durante l'assemblea (di cui io riporto solamente quello che è stato detto) di produrre atti di maggiore scompiglio a livello sociale....del tipo:
-Occupazione della stazione di Pisa centrale e Firenze (così verrà bloccato il corridoio tirrenico ed appenninico tagliando di fatto in 2 l'Italia)
-Oppure protese con auto a passo d'uomo sulle varie autostrade....
Ci terrei che tutti i vari studenti dei vari atenei Italiani riportassero qui la loro situazione, e soprattutto se ci fosse la possibilità di mettere in comunicazione le associazioni studentesche ed universitarie a livello nazionale...
P.S. Per dare idea della gravità della situazione, Pisa NON E' STATA OCCUPATA NEANCHE NEL '68
oggi a Pisa è stato un giorno memorabile... qualcosa si muove, piazza cavalieri era PIENA di studenti di tutti gli orientamenti politici. posso dire con orgoglio che ho partecipato alla mobilitazione. BISOGNA FARSI SENTIRE COLLEGHI! :cool:
DarKilleR
08-10-2008, 20:01
per dare un'idea della folla (che è aumentata man mano che passava il tempo) in piazza prima dell'inizio dell'assemblea:
http://associazione-aut-aut.noblogs.org/gallery/572/assemblea%20in%20cavalieri2.jpg
http://associazione-aut-aut.noblogs.org/gallery/572/assemblea%20cavalieri.jpg
http://associazione-aut-aut.noblogs.org/gallery/572/assemblea%20cavalieri%203.jpg
idt_winchip
08-10-2008, 20:02
Noi stiamo cercando di occupare a firenze, per ora siamo solo a due sedi.
Lo stesso rettore della nostra università ha incitato ad occupare, per il semplice fatto che noi non abbiamo proprio i soldi per andare avanti e la nostra università sta per fallire.
Abbiamo un debito mostruoso che non risuciamo più a ripianare, per ora abbiamo venduto immobili.
La cosa che mi fa incazzare è la scarsità di interesse che hanno molti giovani di fronte a questa situazione drammatica, appunto.
DarKilleR
08-10-2008, 20:05
oggi a Pisa è stato un giorno memorabile... qualcosa si muove, piazza cavalieri era PIENA di studenti di tutti gli orientamenti politici. posso dire con orgoglio che ho partecipato alla mobilitazione. BISOGNA FARSI SENTIRE COLLEGHI! :cool:
Puoi dirlo forte....ohi ma io son pure intervenuto all'assemblea di ingegneria ed in piazza...come minimo ho fatto pure una figura di merda :mc:
Puoi dirlo forte....ohi ma io son pure intervenuto all'assemblea di ingegneria ed in piazza...come minimo ho fatto pure una figura di merda :mc:
com'eri vestito? :D
Le decisioni prese sono:
-Tutti i professori e ricercatori si asterranno da effettuare compiti non previsti nel loro contratto (come ricevimenti e lezioni)
-
e quindi da domani cosa fanno?
e quindi da domani cosa fanno?
non faranno più i tappabuchi ai professori come hanno fatto fin'ora... sarà impossibile fare lezione praticamente.
Le decisioni prese sono:
-Tutti i professori e ricercatori si asterranno da effettuare compiti non previsti nel loro contratto (come ricevimenti e lezioni)
.
non faranno più i tappabuchi ai professori come hanno fatto fin'ora... sarà impossibile fare lezione praticamente.
a parte il fatto che i ricercatori devono fare (per contratto) un certo numero di ore di insegnamento, i primi cosa sono pagati a fare quindi?
^TiGeRShArK^
08-10-2008, 20:38
azz sui tg zero? :eek:
si, figurati se sulla PRAVDA fanno vedere cose contrarie al regime :asd:
e il bello è che hanno pure il barbaro coraggio di prendermi per il culo quando dico che siamo in pieno regime mediatico :asd:
DarKilleR
08-10-2008, 20:50
a parte il fatto che i ricercatori devono fare (per contratto) un certo numero di ore di insegnamento, i primi cosa sono pagati a fare quindi?
scusami ma non sono stato chiaro...
Allora non tutti i professori ma i professori associati, con l'appoggio personale di qualche professore ordinario...non è che non faranno lezione, ma faranno solo quello di cui sono tenuti da contratto...
i ricercatori, NON sono tenuti a fare lezione, ma solo per "beneficienza" lo fanno, poi io per fortuna ho qualche bravo ricercatore che dice, ragazzi siccome mi dispiace buttarvelo anche io in cu*o visto che già come studenti siete vittime di questo, ufficialmente faccio sciopero, ma ufficiosamente vengo a farvi lezione, per non farvi rimettere sull'insegnamento...
O Comunque se non viene tenuta lezione viene comunque dedicato il tempo all'informazione dei vari aspetti della riforma e protesta..
Comunque non è un discorso di i professori non voglio fare lezione e guadagnare e gli studenti sono fancazzisti, qui ci stiamo trovando di fronte al più grave attacco al sistema dell'istruzione e dell'università pubblica della storia d'Italia per non dire d'Europa...
Poi certo ci sono milioni di difetti nell'università, nepotismo, baroni, prolificazione di corsi inutili etc etc, ma qui si sta mettendo in discussione gli ideali sul quale si sono sempre basati nel mondo dell'istruzione nella nostra civiltà...
Trasformare le università in fondazioni private significa:
-Non ci sarà più un consiglio didattico, ma di amministrazione e l'università sarà gestita come una SPA.
-Le poche aziende che ci saranno ad investire (se ci saranno) indirizzeranno verso se stesse ed a proprio vantaggio l'istruzione e la ricerca.
Un esempio pratico, le facoltà di Farmacia e medicina saranno laboratori delle multinazionali farmaceutiche e sanitarie, ing. farà ricerca solo negli ambiti che interessano agli azionisti e soprattutto l'università sarà una società privata che come tale dovrà produrre profitto.
Questo comporterà la soppressione di quasi tutti i corsi letterali e umanistici...che nell'immediato non portano alcun profitto, e soprattutto non ci sarà un tetto massimo alle tasse per gli studenti.
Per Pisa con i tagli previsti, per mantenere l'attuale numero di corsi e servizi e con l'attuale numero di iscritti, si parla di circa 7.500/8.000€ di tasse a testa all'anno....!!!!!!!!!! :muro:
Io personalmente con cifre del genere non mi posso permettere di frequentare l'università...e non sono un fancazzista perchè sono in pari ad ing. civile e con una ottima media...se poi considero che dal prossimo anno avrei pure una sorella all'università... :muro:
Quindi prima di guardare la pagliuzza e i vari sprechi che indubbiamente ci sono nell'università, guardiamo a quello che potrebbe succedere da qui a gennaio....:mc:
P.S. per T3D ho parlato in piazza dopo ad un po' di gente li davanti al cancello di piazza di cavalieri e poi la mattina all'assemblea..cmq maglia beige della champion ;)
Dream_River
08-10-2008, 20:52
Non sono molti informato sulla Alma Mater, però mi sembra che qualcosa stia fomentanto all'interno, ma non so bene se sia solo una cosa a livello collettivi pseudo-anarchici o proprio del personale universitario.
Comunque, vi esprimo la mia più totale solidarietà, fate tutto quello che è in vostro potere per farvi sentire, e spero proprio che anche a Bologna si arrivi a occupare:)
La cosa che mi fa incazzare è la scarsità di interesse che hanno molti giovani di fronte a questa situazione drammatica, appunto.
*
killercode
08-10-2008, 21:04
A Parma non sò cosa faranno ci sarà una riunione del dipartimento di fisica la settimana prossima probabilmente; poi vi informo
i ricercatori, NON sono tenuti a fare lezione, ma solo per "beneficienza" lo fanno,
articolo 32, dpr 11 luglio 1980
I ricercatori universitari contribuiscono allo sviluppo della ricerca scientificauniversitaria e assolvono a compiti didattici integrativi dei corsi di insegnamentoufficiali. Tra tali compiti sono comprese le esercitazioni, la collaborazione con glistudenti nelle ricerche attinenti alle tesi di laurea e la partecipazione allasperimentazione di nuove modalità di insegnamento ed alle connesse attivitàtutoriali....
.... Possono altresì svolgere, oltre aicompiti didattici, di cui al precedente comma, cicli di lezioni interne ai corsi attivati eattività di seminario secondo modalità definite dal consiglio di corso di laurea ed’intesa con i professori titolari degli insegnamenti ufficiali. Possono altresìpartecipare alle commissioni d’esame di profitto come cultori della materia.
.....Per le funzioni didattiche il ricercatore è tenuto ad un impegno per non più di 250 ore annue annotate dal ricercatore medesimo in apposito registro.
eccetera eccetera
Poi é vero che spesso i ricercatori tengono corsi completi e non solo attività di integrazione
_Magellano_
08-10-2008, 21:22
Scusate abbiate pazienza io sarei molto interessato a questa problematica ma proprio come avete fatto notare i media non stanno dando molto spazio e non nego di essere ignorante in materia,a grandi linee come stanno attaccando l'università?
Mia sorella è a Pisa, ma non è molto informata:
Per Pisa con i tagli previsti, per mantenere l'attuale numero di corsi e servizi e con l'attuale numero di iscritti, si parla di circa 7.500/8.000€ di tasse a testa all'anno....!!!!!!!!!!
Ditemi che non è vero, in tal caso sarà costretta a ritirarsi, e anche per me l'università resterà un sogno.
Eccomi. Presente anche io. Sto ad ing. informatica 3° anno a pisa. Facciamoci sentire e speriamo che non mandino un anno scolastico a farsi benedire. :mad:
greasedman
08-10-2008, 21:35
La cosa che mi fa incazzare è la scarsità di interesse che hanno molti giovani di fronte a questa situazione drammatica, appunto.
Mbè, e voi ditegli che il decreto 133 mira ad espropriargli l'iphone.
Sei veramente perfido! :D
stbarlet
08-10-2008, 21:45
Come ho già scritto nell'altro topic, noi abbiamo le lezioni sospese da lunedì 6 (e non essendoci avvisi on line/mail molti han perso tempo). Mi è giunta notizia che domani riprenderemo.
pegasoalatp
08-10-2008, 21:46
Magari e' anche un bene che l' Universita' si ripensi.
Almeno per ingegneria, tutto il proliferare di corsi di laurea assurdi ha solo provocato un abbassamentpo del livello qualitativo degli ingegneri, con uno svilimento della figura professionale.
Come fate a stupirvi se vi offrono un tozzo di pane quando iniziate a lavorare ?
A mio parere dovreste manifestare per questo, non per mantenere questa situazione (tanti corsi = tanti professori) che e' solo origine di baronie universitarie.
DarKilleR
08-10-2008, 21:55
Magari e' anche un bene che l' Universita' si ripensi.
Almeno per ingegneria, tutto il proliferare di corsi di laurea assurdi ha solo provocato un abbassamentpo del livello qualitativo degli ingegneri, con uno svilimento della figura professionale.
Come fate a stupirvi se vi offrono un tozzo di pane quando iniziate a lavorare ?
A mio parere dovreste manifestare per questo, non per mantenere questa situazione (tanti corsi = tanti professori) che e' solo origine di baronie universitarie.
Si hai ragione, ma il problema qui è ben più grosso di questo, serve una riforma dell'università ma questo è secondario...altrimenti qui
è come se stiamo a parlare se meglio bere acqua minerale leggermente effervescente o acqua minerale naturale...quando siamo nel mezzo del deserto ed abbiamo solo acqua motosa.. se l'abbiamo :mc:
Leggiti il DL 133 del 6 agosto 2008, art. 16 e credo che ti vergognerai di essere italiano :muro:
gabi.2437
08-10-2008, 21:59
A Pavia niente :D
pegasoalatp
08-10-2008, 22:16
Si hai ragione, ma il problema qui è ben più grosso di questo, serve una riforma dell'università ma questo è secondario...altrimenti qui
è come se stiamo a parlare se meglio bere acqua minerale leggermente effervescente o acqua minerale naturale...quando siamo nel mezzo del deserto ed abbiamo solo acqua motosa.. se l'abbiamo :mc:
Leggiti il DL 133 del 6 agosto 2008, art. 16 e credo che ti vergognerai di essere italiano :muro:
Letto e cosi' su due piedi non mi vergogno.
Il fatto che divengano fondazioni di diritto privato quali problemi creerebbe ?
Mica significa che diventeranno private "modello america" e tu ti debba pagare l' intera retta
pegasoalatp
08-10-2008, 22:17
A Pavia niente :D
Quello e' un posto serio :D
sfflakfjlaksjflakf
08-10-2008, 22:21
A firenze la situazione è la seguente:
I ricercatori hanno ritirato la diponibilità all'insegnameto volontario, mettendo a rischio lo svolgimento di 150 corsi in quest'anno accademico.
il polo scientifico con i corsi di laurea in Fisica, chimica e biotecnologie è occupato da lunedì, e sicuramente lo sarà fino a venerdì, con conseguente sospensione della didattica. Anche il polo della facoltà di Agraria è occupato da martedì, architettura è stata sospesa la didattica. Si stanno per una settimana. organizzando una manifestazione con tutto il reparto scuola, striscioni appesi ai ponti della città, lezioni tenute invece che in un'aula in centro, per esempio sul ponte vecchio, in piazza della signoria ecc, volantinagigo "selvaggio" per informare quante più persone possibili.
L'atteggiamento dei professori pur (ovviamente) non sostenendo l'occupazione, non osteggiano le proteste, anzi, sono i primi insieme con i ricercatori a proporre assemblee aperte a tutti e a rendersi disponibili per esempio per le lezioni in piazza e per approfondire l'argomento.
Purtroppo però la situazione è sentita veramente tanto soltanto nelle facoltà di scienze e di agraria, facoltà in cui la compenetrazione tra didattica e ricerca è massiccia. Studenti di altre facoltà come quelle delle scienze sociali, di ingegneria, medicina e affini sono meno informati e meno interessati alle dinamiche dell'università, penso non guardino più in là di 1-2 anni a questo punto. C'è da dire che l'università di Firenze è una delle più in crisi dal punto di vista finanziario, con circa 50mln di euro di debito strutturale, che non andrà migliorando sicuramente se si tagliano i fondi.
Va bene come dice qualcuno ripensare l'università, ma il ripensamento deve essere fatto basandosi esclusivamente su un sitema meritocratico, non tagliando indiscriminatamente soldi a tutti e non investendo sul capitale umano.
Non so come sia da voi la situazione, ma da me nell'ambito di fisica ci lavorano 240 persone tra docenti, ricercatori e personale, di cui circa 100 andranno in pensione nel giro di 3-5 anni, e secondo questa legge il massimo che si potrà ottenere è l'inserimento al massimo di 20 persone. Si capisce bene che per una facoltà così incentrata e famosa per la ricerca, diminuire fondi e personale equivale a farla morire.
Per quanto riguarda i troppi professori, secondo quello che ho trovato il rapporto studenti-docenti in italia è circa 20, il più alto tra i paesi nostri "rivali", Germania (12), Francia(17), Gran Bretagna (16), Usa (15); ed anche la spesa pubblica per studente è la più bassa (5400$) contro, Germania (10200$), Francia(9300$,), Gran Bretagna (9400$), Usa (8400$).
Senza investire sulla ricerca il nostro paese non potrà veramente più competere sul piano internazionale con il resto del mondo industrializzato.
Letto e cosi' su due piedi non mi vergogno.
Il fatto che divengano fondazioni di diritto privato quali problemi creerebbe ?
Mica significa che diventeranno private "modello america" e tu ti debba pagare l' intera retta
Adesso c'è un limite massimo per le tasse che è pari al 20% dell'FFO (le sovvenzioni annuali statali delle università)
Con la trasformazione in fondazioni private, questo limite verrà abolito e le tasse verranno gestite con l'unico fine di non generare perdite nella società che ha inglobato l'ateneo. Inoltre con la trasformazione in enti privati, l'attività di ricerca verrà dirottata su materie di interesse della società privata e quindi non sarà più libera.
pegasoalatp
08-10-2008, 22:29
Adesso c'è un limite massimo per le tasse che è pari al 20% dell'FFO (le sovvenzioni annuali statali delle università)
Con la trasformazione in fondazioni private, questo limite verrà abolito e le tasse verranno gestite con l'unico fine di non generare perdite nella società che ha inglobato l'ateneo. Inoltre con la trasformazione in enti privati, l'attività di ricerca verrà dirottata su materie di interesse della società privata e quindi non sarà più libera.
In che articolo e' previsto ?
Quanto alla ricerca, perche' lo vedi come sbagliato che vengano date delle direzioni ?
samuello 85
08-10-2008, 22:29
A Pavia niente :D
uff... qua da noi non succede mai niente, non è che in centrale sta succedendo la rivoluzione ed io che sono in nave, isolato dal resto del mondo, non me ne sono accorto?
pegasoalatp
08-10-2008, 22:34
.......Per quanto riguarda i troppi professori, secondo quello che ho trovato il rapporto studenti-docenti in italia è circa 20, il più alto tra i paesi nostri "rivali", Germania (12), Francia(17), Gran Bretagna (16), Usa (15); ed anche la spesa pubblica per studente è la più bassa (5400$) contro, Germania (10200$), Francia(9300$,), Gran Bretagna (9400$), Usa (8400$).
Senza investire sulla ricerca il nostro paese non potrà veramente più competere sul piano internazionale con il resto del mondo industrializzato.
Tieni conto che in queste statistiche, in genere vengono considerati anche i fuoricorso. All' estero sono un numero basso, mentre in Italia sono una piaga, con percentruale elevata sul numero degli studenti.
Credo se si considerasse solo chi realmente frequenta, ci sarebbe un buon riallineamento.
Gelmini DIMETTITI!
Stai portando alla sfascio scuola e università!
Torna da dove sei venuta... dal nulla..
pegasoalatp
08-10-2008, 22:37
uff... qua da noi non succede mai niente, non è che in centrale sta succedendo la rivoluzione ed io che sono in nave, isolato dal resto del mondo, non me ne sono accorto?
ma se adesso ci sono parecchie facolta' scientifiche (e la nave manco si vede piu'). In centro dovrebbero essere rimasti solo quei casinari degli umanisti.
In che articolo e' previsto ?
Quanto alla ricerca, perche' lo vedi come sbagliato che vengano date delle direzioni ?
Perchè la ricerca produce buoni risultati se è frutto della libertà mentale di ogni ricercatore. Se ti vengono imposti limiti ai tuoi pensieri o se questi devono essere indirizzati su una materia che non è di tuo stretto interesse viene a mancare ciò che alla base della ricerca stessa: la libertà di pensiero. Tieni conto che i ricercatori vengono pagati 1100€ al mese e hanno a disposizione solo 2000€ l'anno di sovvenzioni statali. Il resto dei fondi devono procurarselo da soli. Se gli togli la libertà mi sembra giusto che cambiano aria, mandando all'aria il sistema universitario.
Per le tasse se ne parla nell'articolo 16 della legge 133: http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm
Dal punto 8 in poi.
DarKilleR
08-10-2008, 22:38
Letto e cosi' su due piedi non mi vergogno.
Il fatto che divengano fondazioni di diritto privato quali problemi creerebbe ?
Mica significa che diventeranno private "modello america" e tu ti debba pagare l' intera retta
l'ho scritto sopra nel secondo topic lungo cosa significa che una università diventa privata...
Perchè la ricerca produce buoni risultati se è frutto della libertà mentale di ogni ricercatore. .
fai il ricercatore?
secondo te come si sceglie un tema di ricerca?
l'ho scritto sopra nel secondo topic lungo cosa significa che una università diventa privata...
vuol dire che forse inizieranno ad assumere gente che vale davvero (e non uno ogni tanto come accade oggi)?
sfflakfjlaksjflakf
08-10-2008, 22:46
Tieni conto che in queste statistiche, in genere vengono considerati anche i fuoricorso. All' estero sono un numero basso, mentre in Italia sono una piaga, con percentruale elevata sul numero degli studenti.
Credo se si considerasse solo chi realmente frequenta, ci sarebbe un buon riallineamento.
Non sono completamente d'accordo, ma supponiamo che sia in parte vero.
Le affermazioni che dicono che l'università pubblica costa un'esagerazione sono comunque false, al massimo è uguale agli altri paesi (ma non lo è, visto che i soldi destinati alla ricerca da noi sono una frazione rispetto all'estero).
Si può anche pensare di rivedere la distribuzione dei soldi alle università, su questo sono molto favorevole, per esempio togliendo l'autonomia finanziaria e incentivando con più soldi chi è più produttivo su base meritocratica, ma sicuramente non sparando sul mucchio come sta accadendo adesso.
Non faccio il ricercatore ma tramite i miei professori ho raccolto molte esperienze dirette.
Il tema di ricerca si sceglie in totale libertà consigliandosi con il proprio tutor all'inizio del dottorato di ricerca.
Per fare chiarezza sul funzionamento dell'università vi riporto quanto detto a lezione da un mio professore, che ha saltato due ore per parlare di questo problema. Riporto quanto ho scritto in un forum di miei amici di Pisa:
Per capire i motivi della protesta partiamo innanzi tutto dalla struttura attuale dell'Università:
L'università in Italia si divide in due rami:
Ricerca
Didattica
Uno studente che volesse entrare nel mondo dell'università deve seguire questo iter:
Laurea (5 anni - Età 24-25 anni)
Dottorato di ricerca (3 anni - Età 28-29 anni)
Vi si accede tramite un concorso
Durante i 3 anni si fa
Studio
Ricerca
Didattica
Al termina dei 3 anni si fa una tesi
Assegni di ricerca (2 anni + 2 - Età 32-33 anni)
E' una delle tante forme di precariato in cui si ricevono finanziamenti (assegni di ricerca) per fare ricerca con progetti a tempo determinato
Ricercatore
Vi si diventa tramite un concorso per titoli (pubblicazioni) ed esami
Dopo 3 anni si deve sostenere un esame di conferma
Superato l'esame si diventa ricercatore confermato
Professore Associato (Età media 40+ anni)
Vi si diventa tramite un concorso per titoli ed esami
Dopo 3 anni si deve sostenere un esame di conferma
Professore Ordinario (Età media 50+ anni)
Vi si diventa tramite un concorso per titoli
Dopo 3 anni si deve sostenere un esame di conferma
Analizziamo adesso i vari step della carriera:
Dottore di ricerca
E' il più alto titolo di studio a livello accademico (PhD)
Ha uno stipendio di circa 1000€ al mese
Lavora in totale autonomia, sia per trovare fondi per le sue ricerche che nella scelta della materia di ricerca
Fa didattica praticamente gratis. Prende infatti circa 500€ all'anno per svolgere oltre 40 ore di lezione
Ricercatore
Se nei 3 anni di conferma ha uno stipendio di circa 1100€ al mese con aumenti nell'ordine dell'8% ogni due anni
Ha a disposizione circa 2000€ l'anno per fare ricerca (Si esauriscono solo per andare ad un congresso in america o per cambiare il pc)
Fa ricerca
Non è tenuto a fare didattica, ma nel momento in cui accetta l'incarico è tenuto a svolgere un numero minimo di ore di lezione
Dopo la conferma (35-38+ anni) ha uno stipendio di circa 1500€ al mese
Prof. Associato
Ha uno stipendio che parte da circa 2000€ al mese con aumenti dell'ordine dell'8% ogni due anni
Fa ricerca
E' tenuto a fare didattica per un numero minimo di ore prestabilite
Prof. Ordinario
Ha uno stipendio che parte da circa 2700€ al mese con aumenti dell'ordine dell'8% ogni due anni
Fa ricerca, anche se in misura minore rispetto ai gradi più bassi della gerarchia
Ha il compito di organizzare il corso di studio
E' tenuto a fare didattica per un numero minimo di ore prestabilite
Vediamo adesso da dove escono i soldi per l'università.
I finanziamenti arrivano dal Fondo Ordinario per le Università (FFO) e dalle tasse pagate dagli studenti. Per l'università di Pisa l'FFO è ripartito in questo modo:
Il 92% è utilizzato per pagare gli stipendi
L'8% è utilizzato per la ricerca e tutto il resto (dalle pile per i micriìofoni alla carta igienica)
Le tasse che pagano gli studenti non possono eccedere il tetto massimo del 20% dell'FFO
Arriviamo adesso alla legge 133. I due punti che stanno alla base delle proteste sono essenzialmente questi:
Blocco del turn-over sulle teste al 20%
Posso assumere 1 ricercatore/docente o farne progredire in carriera uno che già è nell'università ogni 5 che vanno in pensione
Essendo il blocco sulle teste, non posso assumere finchè non ci sono stati 5 pensionamenti
I soldi che vengono risparmiati restano all'uni che può usarli come vuole, ma non per fare assunzioni
La conseguenza di questo primo punto è che non ci sarà più ricambio generazionale.
Pesante riduzione dell'FFO nei prossimi 5 anni
La conseguenza sarà la percentuale di distribuzione dell'FFO (92%-8%) peggiorerà ulteriormente. Nella norma dovrebbe essere nell'ordine del 70%-30%.
Si rischierà quindi non avere più soldi per pagare gli stipendi. In questo modo i ricercatori che già sono sotto pagati e con pochi fondi verranno completamente tagliati fuori. Essendo poi parecchi corsi portati avanti da loro un'ulteriore conseguenza sarà quella di vedere l'offerta didattica pesantemente ridotta. La riduzione avverrà in maniera del tutto indiscriminata, in quanto non si terrà conto del rapporto docenti/studenti dei vari corsi. Quindi potrebbe resistere (previa riorganizzazione) un corso di cucina (sparo a caso per non offendere nessuno) a scapito di ingegneria informatica.
Trasformazione delle Università in fondazioni private
Con questa misura lo stato in pratica esce fuori dal sistema universitario lasciando la possibilità agli atenei di vendersi a fondazioni private per poter tirare avanti. Come detto da Federico, e come peraltro scritto chiaramente nella legge, basterà una votazione a maggioranza assoluta per attuare la trasformazione. In questo modo la società privata acquisterà sia le proprietà intellettuali che i beni immobili dell'ateneo. La legge prevede inoltre che il passaggio di proprietà sia totalmente esentasse, e che essendo la nuova entità una fondazione non commerciale, non potra trarre benefici economici dalle sue attività di ricerca. Tutti i ricavi andranno alla società che l'ha acquisita che potra inverstirli come meglio crede.
La conseguenza che ci riguarderà personalmente sarà quella dell'abolizione del tetto massimo delle tasse fissato al 20% dell'FFO.
Come si può notare dall'elenco dei vari step di avanzamento di carriera, un docente universitario deve essere per forza di cosa una persona altamente qualificata nel suo ambiente lavorativo (poi ovviamente ci sarà sempre qualche eccezione, ma il sistema intrinsecamente non ne consente molte). Non credo che esistano altre realtà in cui una persona viene continuamente esaminata come in questo caso. Penso che se venissero introdotti questi controlli in tutti i settori lavorativi pubblici, si inizierebbero a tagliare fuori tanti enti che non sono altro che enormi buchi neri per l'economia e che ospitano montagne di lavativi.
Spero di aver riportato correttamente le cose ascoltate a lezione. Se trovate incongruenze segnalate pure.
BYEZZZZZZZZZZZ!!!!!!!!!!! :)
EDIT:
Mi ero dimenticato di aggiungere qualcosa...
Con il taglio all'FFO, non essendoci i fondi per pagare gli stipendi, non ci saranno nemmeno quelli per assumente nuovo personale quando possibile. Già oggi ci sono solo 2 o 3 posti disponibili (tramite concorsi che sono di pari numero dei posti disponibili) all'anno per i dottorandi/ricercatori. Figuriamoci dopo....
pegasoalatp
08-10-2008, 22:47
Perchè la ricerca produce buoni risultati se è frutto della libertà mentale di ogni ricercatore. Se ti vengono imposti limiti ai tuoi pensieri o se questi devono essere indirizzati su una materia che non è di tuo stretto interesse viene a mancare ciò che alla base della ricerca stessa: la libertà di pensiero. Tieni conto che i ricercatori vengono pagati 1000€ al mese e hanno a disposizione solo 2000€ l'anno di sovvenzioni statali. Il resto dei fondi devono procurarselo da soli. Se gli togli la libertà mi sembra giusto che cambiano aria, mandando all'aria il sistema universitario.
Per le tasse se ne parla nell'articolo 16 della legge 133: http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm
Dal punto 8 in poi.
Sulla ricerca, scusa ma sono solo chiacchere demagogiche.
Per di piu', dai per scontato che nel dare una direzione alla ricerca si perda sempre l' interesse generale (nel senso di potenziale beneficio per la collettivita'): il che non e' vero.
Ancora, per un ricercatore non interessato in quel specifico argomento, ce ne potrebbero essere due interessati (e anche fare il ricercatore non e' un obbligo medico).
Per le tasse, ancora non trovo nulla: anzi il punto 9 dell' art. 16 fa mantenere il contributo pubblico, che quindi escluderebbe la retta interamente privata
chi è più produttivo su base meritocratica,
é già cosi in parte. Ma chi/come si stabiliscono i criteri?gira gira...
la legge 133 del 6 agosto è enorme, l'articolo sull'università è uno dei tanti lì si parla di tutto e di più. ho fatto una ricerca e ho trovato solo questo thread
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1836073 ma c'è tanto altro da dire su quella legge, forse si è parlato delle singole questioni in thread separati
una breve lettura mi fa capire che le università avranno facoltà di trasformarsi in fondazioni private, il che significa che non è automatico lo facciano tutte.
quello che vorrei capire e che ovviamente non è indicato nel testo di legge (riporto il link per comodità http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm) è quando incidono i tagli di cui si parla nell'articolo 66 (turn over) alla didattica e alla ricerca. mediamente quanto perde ogni ateneo? di quanto deve tirare su le tasse in media?
Non faccio il ricercatore ma tramite i miei professori ho raccolto molte esperienze dirette.
Il tema di ricerca si sceglie in totale libertà consigliandosi con il proprio tutor all'inizio del dottorato di ricerca.
:
ecco, quel "consigliandosi" elimina il concetto di libertà. Forse bisognerebbe avere una visione meno idilliaca delle cose come stanno oggi.
Nella tua tabella emerge già una malattia del sistema: ricercatore confermato a 35-38 anni é una cosa che si vede solo in Italia, e sempre per i soliti motivi.
sfflakfjlaksjflakf
08-10-2008, 22:52
vuol dire che forse inizieranno ad assumere gente che vale davvero (e non uno ogni tanto come accade oggi)?
Forse sono io che vivo in un posto anomalo, ma tutti i professori e ricercatori che ho conosciuto nei dipartimenti di fisica qua da noi, si sono dimostrati veramente validi.. Personaggi di spicco e che in quanto a competenza non avevano niente da invidiare a nessuno, inseriti in progetti di ricerca internazionali e validi nella didattica. Esisteranno certo anche il baronato e le spintarelle, ma nelle materie scientifiche sono in un numero assolutamente piccolo, rispetto magari a medicina, giurisprudenza e compagnia..
pegasoalatp
08-10-2008, 22:54
l'ho scritto sopra nel secondo topic lungo cosa significa che una università diventa privata...
Ribadisco che parecchi coincetti riportati in quel post mi sembrino delle forzature, rispetto a quanto descritto nella legge.
Sulla ricerca, scusa ma sono solo chiacchere demagogiche.
Per di piu', dai per scontato che nel dare una direzione alla ricerca si perda sempre l' interesse generale (nel senso di potenziale beneficio per la collettivita'): il che non e' vero.
Ancora, per un ricercatore non interessato in quel specifico argomento, ce ne potrebbero essere due interessati (e anche fare il ricercatore non e' un obbligo medico).
Per le tasse, ancora non trovo nulla: anzi il punto 9 dell' art. 16 fa mantenere il contributo pubblico, che quindi escluderebbe la retta interamente privata
Stai scherzando spero... oggi il ricercatore lo fa solo una persona che ha passione per quello che fa. Altrimenti con 1100€ se mi togli la possibilità di scegliere la mia materia di ricerca io cambio aria. E' molto più che semplice demagogia.
sfflakfjlaksjflakf
08-10-2008, 22:59
é già cosi in parte. Ma chi/come si stabiliscono i criteri?gira gira...
Non mi risulta che lo stato differenzi i contributi alle università e ai gruppi di ricerca in base al numero di pubblicazioni e di progetti completati negli anni precedenti. L'ateneo ha dei soldi e decide come spenderli. Se li spende male sempre quei soldi lì ha l'anno dopo.
Invece bisognerebbe innescare una competizione anche tra gli atenei per chi prende più soldi.
E comunque la soluzione non sta sicuramente nel tagliare tutto il possibile indiscriminatamente. Se pensi che tutto sia da buttare ti sbagli di grosso, Le eccellenze all'interno delle università italiane ci sono, generalizzare è veramente poco sensato in realtà così grandi e variegate.
ecco, quel "consigliandosi" elimina il concetto di libertà. Forse bisognerebbe avere una visione meno idilliaca delle cose come stanno oggi.
Nella tua tabella emerge già una malattia del sistema: ricercatore confermato a 35-38 anni é una cosa che si vede solo in Italia, e sempre per i soliti motivi.
Il consiglio non è un vincolo. Non fare forzature...
oggi a Pisa è stato un giorno memorabile... qualcosa si muove, piazza cavalieri era PIENA di studenti di tutti gli orientamenti politici. posso dire con orgoglio che ho partecipato alla mobilitazione. BISOGNA FARSI SENTIRE COLLEGHI! :cool:
anche sabato scorso a torino, 40 mila in piazza
http://www.youreporter.it/view_video.php?viewkey=16abfc7e46c70871e042a016c7368e18
mi spiegate dove c'è tutta questa liquidità in italia per mantenere in piedi queste fantomatiche fondazioni private? ditemi se il sistema americano possa essere applicato ad un paese come l'italia...
stiamo correndo verso il burrone e nemmeno ce ne accorgiamo... IN ITALIA NON ESISTONO GLI INVESTIMENTI PRIVATI NELLA RICERCA LO VOGLIAMO CAPIRE?
gabi.2437
09-10-2008, 06:16
Ma chissenefrega, tanto all'università ci vanno solo i gggiovani che, come lucignolo insegna, sono tutti una gioventù bruciata!
Non hai 8000€ per pagar le tasse? Peggio per te, vuol dire che non sei produttivo, via dall'italia, che qua si sta cercando di sistemar le cose eh, mica di aiutare te vile cittadino che non sei altro!
(e anche qua sul forum tira più il topic sui pianisti e quello dle papa che parla di contraccettivi che questo!)
85francy85
09-10-2008, 06:30
Gelmini DIMETTITI!
Stai portando alla sfascio scuola e università!
Torna da dove sei venuta... dal nulla..
Bravo ciccio vedo che sei molto informato. Il sistema universitario è con il cappio al collo da almeno 10-15 anni. Questa è stata solo l'ultima goccia. Lo scorso anno (e non mi pare che ci fosse berlusca lo scorso anno :rolleyes: ) ad esempio c'e stato il congelamento degli scatti di anzianità. Cosa significa? che per l'aumento della retribuzione è come se nel 2007-2008 non avessero lavorato:doh:.
e qui stai a parlare di dx e sx? va a lavorare nei campi che è meglio.. Qui si deve parlare di ITALIA e di giovani che hanno voglia di farsi il mazzo!
85francy85
09-10-2008, 06:33
Non mi risulta che lo stato differenzi i contributi alle università e ai gruppi di ricerca in base al numero di pubblicazioni e di progetti completati negli anni precedenti. L'ateneo ha dei soldi e decide come spenderli. Se li spende male sempre quei soldi lì ha l'anno dopo.
Invece bisognerebbe innescare una competizione anche tra gli atenei per chi prende più soldi.
E comunque la soluzione non sta sicuramente nel tagliare tutto il possibile indiscriminatamente. Se pensi che tutto sia da buttare ti sbagli di grosso, Le eccellenze all'interno delle università italiane ci sono, generalizzare è veramente poco sensato in realtà così grandi e variegate.
è questa una delle cose piu schifose dell'universita italiana. I soldi vengono dati a tutti indipendentemente dalla redditività dell'ateneo. E' una cosa scandalosa che alcune micro università o micro corsi abbiano a momenti piu docenti che studenti.
85francy85
09-10-2008, 06:37
A Parma non sò cosa faranno ci sarà una riunione del dipartimento di fisica la settimana prossima probabilmente; poi vi informo
A parma non si sa ancora cosa fare. A parte il volantinaggio con blocco delle strade per 2 ore ( tra l'altro la stampa locale non ne ha quasi parlato mettendo in bella vista emmanuel in prima pg a tutto campo :muro: ), non sanno nemmeno i prof cosa voler fare soprattutto per non ledere gli studenti che non c'entrano proprio una mazza. Volete sapere alcuni dati? C'e da coprire un corso e ci sono 2 possibilita o un prof interno se lo accolla oppure viene chiamato uno esterno.
Un prof ESTERNO che viene da fuori provincia prende per un corso di 4 ore settimanali pari a 5 crediti poco meno di 2000 euro LORDI. Lordi che diventano qualcosa come 1200-1000 netti e se viene da fuori provincia quanto spende di benzina?
Un prof interno quanto prende ? 0. :doh:
Gargoyle
09-10-2008, 08:01
L'università fa schifo: fa schifo perché è una entità amministrata da feudatari di stampo medievale che si trasmettono il posto da padre in figlio e che gestiscono una struttura pubblica come fosse di loro proprietà.
L'università è dunque inefficiente, la docenza a volte impreparata e gli studenti che ne escono talvolta in 5 anni di studio non hanno imparato niente.
Eppure l'università va salvata. Da che cosa? Da una riforma che sta per ucciderla cancellando anche quello che di buono produce.
Una legge, fatta passare in sordina dal ministro Gelmini ad agosto mentre i nostri media erano impegnati a ciarlare di sciocchezze (come voto in condotta e maestro unico) permette agli atenei di trasformarsi in fondazioni private.
Nulla di male in sè, se non che i fondi pubblici subiscono anche il più enorme decurtamento di sempre e si bloccano le assunzioni: per ogni 5 docenti che vanno in pensione al massimo se ne potrà creare uno nuovo.
Il senso di questi due provvedimenti combinati assieme è chiaro: il governo vuole sbarazzarsi una volta per tutte dell'istruzione pubblica, strangolando poco a poco le università che resteranno pubbliche e spingendo le altre a trasformarsi in atenei privati.
Ma i privati possono sostenere i nostri atenei? Di certo non gli attuali 80 e più atenei, un numero "esploso" sotto il ministero di Letizia Moratti.
Ma a conti fatti non potranno sostenere neppure dieci atenei: se questo progetto andrà avanti un patrimonio di cultura e preparazione verrà mandato in fumo.
Il blocco delle assunzioni frustra in primo luogo quei tanti che per anni ed anni hanno lavorato duramente mandando avanti quella enorme baracca che è l'università avendone come comprenso meno di mille euro il mese.
Per formare questi dottorandi ed assegnisti lo stato ha pagato, noi abbiamo speso fior di quattrini per dare loro una formazione post-laurea: se ora diciamo loro "trovatevi un lavoro da un'altra parte" aspettiamoci migrazioni di massa di "cervelli" a vantaggio delle economie di paesi a noi concorrenti.
Perché questi ragazzi "bamboccioni" non lo sono davvero, e se noi chiudiamo loro le porte in faccia questi qua non è che si arrangeranno a fare gli operai o i lavavetri qua in Italia, questi qua hanno contatti all'estero e se ne andranno, lasciando noialtri in mutande nel Bel Paese con un sistema dell'istruizione raso al suolo.
Non si creda, poi, che le nuove università private che nasceranno saranno prive dei problemi di nepotismo e clientelismo di quelle attuali: anzi, libere da ogni controllo statale, esse diverranno anche de jure dei feudi privati da gestire nell'interesse di una ristretta cerchia di docenti che faranno il buono ed il cattivo tempo.
E' bene che sia chiaro a tutti che un'Italia con al massimo quattro o cinque atenei privati e rette ben superiori ai ventimila euro l'anno sarà il nostro futuro prossimo se il governo manterrà gli attuali provvedimenti.
Cosa questo comporti è facile da immaginare: una università ancora più classista, una classe docente ancor più selezionata in base a parentele e amicizie personali ed alla fine dei laureati perfino più impreparati di quelli attuali.
Se la meritocrazia in Italia non è mai stata in auge, questo ne segnerà la definitiva scomparsa.
Per l'università andava fatto da qualcosa, è chiaro: ma questi due provvedimenti puntano ad ucciderla, e se l'università va uccisa allora tanto vale dirlo chiaramente ed ammettere che all'Italia non importa avere una classe dirigente propria.
Si sta cercando di buttare via il bambino con l'acqua sporca: un omicidio premeditato mascherato da intervento di igiene.
pegasoalatp
09-10-2008, 08:02
Stai scherzando spero... oggi il ricercatore lo fa solo una persona che ha passione per quello che fa. Altrimenti con 1100€ se mi togli la possibilità di scegliere la mia materia di ricerca io cambio aria. E' molto più che semplice demagogia.
Tu fai sembrare il lavoro del ricercatore come una specie di presa dei voti (nel senso religioso): hai una visione troppo idealistica e mica e' cosi' che deve andare il mondo.
In primis, non e' che puoi pensare di fare il cavolo che ti pare anche nella ricerca.
In piu' non e' obbligatorio neppure fare il ricercatore nella stesso posto per l' eternita'.
Se non ti piace l' indirizzo impresso in quella sede, puoi sempre cambiarla o cambiare lavoro.
Lucrezio
09-10-2008, 08:13
oggi a Pisa è stato un giorno memorabile... qualcosa si muove, piazza cavalieri era PIENA di studenti di tutti gli orientamenti politici. posso dire con orgoglio che ho partecipato alla mobilitazione. BISOGNA FARSI SENTIRE COLLEGHI! :cool:
In dipartimento a Chimica ci sono diversi professori fra gli organizzatori, oggettivamente c'e' abbastanza movimento anche fra la gente piu' tranquilla!
Si spera che serva a qualcosa...
P.S.: come va con quantistica? E per la tesina che hai deciso? Fatti sentire ogni tanto, debosciato!
per dare un'idea della folla (che è aumentata man mano che passava il tempo) in piazza prima dell'inizio dell'assemblea:
Indovina un po' a chi e' stato impedito l'accesso al palazzo della carovana da un muro umano di gente?
:cry:
Dovevo andare a ricevimento!!!
Io vi bannerebbi tutti :O
Scherzi a parte... facciamoci sentire.
Vi dico solo che con il blocco dei turnover in tre anni il mio dipartimento si ritrovera' senza piu' un ordinario di Chimica Teorica, con i gruppi di ricerca (e parlo incidentalmente di uno dei gruppi piu' importanti al mondo sulla teoria della solvatazione, non roba da ridere!) lasciati allo sbaraglio e completamente senza soldi.
Bello schifo...
Lucrezio
09-10-2008, 08:20
Sulla ricerca, scusa ma sono solo chiacchere demagogiche.
Per di piu', dai per scontato che nel dare una direzione alla ricerca si perda sempre l' interesse generale (nel senso di potenziale beneficio per la collettivita'): il che non e' vero.
Ancora, per un ricercatore non interessato in quel specifico argomento, ce ne potrebbero essere due interessati (e anche fare il ricercatore non e' un obbligo medico).
Per le tasse, ancora non trovo nulla: anzi il punto 9 dell' art. 16 fa mantenere il contributo pubblico, che quindi escluderebbe la retta interamente privata
Scusa, ma di ricerca di base ne hai mai sentito parlare?
Credi che la teoria dei campi abbia davvero delle applicazioni cosi' evidenti? Che lo studio di metodi quantomeccanici correlati in chimica teorica produrra' mai nuovi materiali commercialmente appetibili?
Beh, ciononostante se non fosse per la ricerca di base la ricerca applicata - che e' importantissima, bada, non lo sto certo negando! - non avrebbe fondamenta su cui appoggiarsi e crollerebbe miserrimamente.
Questo e' quello che succedera' in italia.
E non e' un discorso di destra o di sinistra...
^TiGeRShArK^
09-10-2008, 08:24
In che articolo e' previsto ?
Quanto alla ricerca, perche' lo vedi come sbagliato che vengano date delle direzioni ?
:muro::muro::muro::muro::muro:
e tu saresti un ingegnere? :rolleyes:
E non sai nemmeno la differenza che passa tra ricerca pura e ricerca indirizzata al profitto? :rolleyes:
Secondo te, tanto per fare un esempio di ricerca pura, l'LHC sarebbe stato fatto con questa logica? :rolleyes:
SE non hai la benchè minima idea di cosa sia la ricerca, per favore, è meglio se taci per evitare figure ancora + barbine di questa.. :rolleyes:
^TiGeRShArK^
09-10-2008, 08:26
vuol dire che forse inizieranno ad assumere gente che vale davvero (e non uno ogni tanto come accade oggi)?
:rotfl:
:rotfl::rotfl:
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
E magari tu eri uno di quelli che sostenenevano la "flessibilità" del lavoro e poi TUTTI abbiamo visto com'è andata a finire :asd:
buffo vedere come in Francia, per una riforma molto + blanda della nostra sulla flessibilità del lavoro, hanno messo a ferro e fuoco le città.
Qua invece c'è gente che è addirittura contenta se il pluri-prescritto ultra-menzognero che hanno votato gli dice quali sono le cose buone.. :rolleyes:
^TiGeRShArK^
09-10-2008, 08:32
ecco, quel "consigliandosi" elimina il concetto di libertà. Forse bisognerebbe avere una visione meno idilliaca delle cose come stanno oggi.
Nella tua tabella emerge già una malattia del sistema: ricercatore confermato a 35-38 anni é una cosa che si vede solo in Italia, e sempre per i soliti motivi.
ecco, risolviamo la malattia col blocco del turn-over così avremo solo 1/5 dei ricercatori oggi presenti. :)
^TiGeRShArK^
09-10-2008, 08:35
Scusa, ma di ricerca di base ne hai mai sentito parlare?
Credi che la teoria dei campi abbia davvero delle applicazioni cosi' evidenti? Che lo studio di metodi quantomeccanici correlati in chimica teorica produrra' mai nuovi materiali commercialmente appetibili?
Beh, ciononostante se non fosse per la ricerca di base la ricerca applicata - che e' importantissima, bada, non lo sto certo negando! - non avrebbe fondamenta su cui appoggiarsi e crollerebbe miserrimamente.
Questo e' quello che succedera' in italia.
E non e' un discorso di destra o di sinistra...
no, mi sa che è proprio quello il problema.
Parla di cose di cui non ha la benchè MINIMA idea sentendosi un super-esperto solo per una laurea senza magari aver mai partecipato ATTIVAMENTE al mondo della ricerca.. :rolleyes:
pegasoalatp
09-10-2008, 09:39
:muro::muro::muro::muro::muro:
e tu saresti un ingegnere? :rolleyes:
E non sai nemmeno la differenza che passa tra ricerca pura e ricerca indirizzata al profitto? :rolleyes:
Secondo te, tanto per fare un esempio di ricerca pura, l'LHC sarebbe stato fatto con questa logica? :rolleyes:
SE non hai la benchè minima idea di cosa sia la ricerca, per favore, è meglio se taci per evitare figure ancora + barbine di questa.. :rolleyes:
L' LHC e' fatto da una singola universita' ?
Oppure e' un progetto internazionale di una organizzazione creata appositamente per quel genere di ricerche ?
Poi secondo dai dai per scontato il fatto che dare un orientamento alla ricerca significhi SEMPRE avere un profitto.
Per me puo' essere una razionalizzazione e proprio come ingegnere dovresti avere sempre chiaro questo obbiettivo.
Personalmente non sono un fan della mitizzazione della ricerca pura a tutti i costi.
Un po' di concretezza ci vuole sempre: nella mia esperienza, il "proteggere la possibilita' della ricerca pura" talvolta nascondeva "il fare che cavolo pare senza avere controlli".
Tu libero di pensarla differentemente.
pegasoalatp
09-10-2008, 09:48
Scusa, ma di ricerca di base ne hai mai sentito parlare?
Credi che la teoria dei campi abbia davvero delle applicazioni cosi' evidenti? Che lo studio di metodi quantomeccanici correlati in chimica teorica produrra' mai nuovi materiali commercialmente appetibili?
Beh, ciononostante se non fosse per la ricerca di base la ricerca applicata - che e' importantissima, bada, non lo sto certo negando! - non avrebbe fondamenta su cui appoggiarsi e crollerebbe miserrimamente.
Questo e' quello che succedera' in italia.
E non e' un discorso di destra o di sinistra...
Quello che contesto e' la logica del discorso. Perche' l' istituzione di fondazioni private dovrebbe automaticamente cancellare la ricerca di base ?
Questo non capita neppure in America dove le universita' sono totalmente private: rette pagate dagli studenti e aziende che danno finanziamenti.
La legge poi prevede esplicitamente ancora un finanziamento pubblico.
Si ridurra' il numero dei ricercatori ? Rimarranno i migliori con piu' strumenti a disposizione.
Ti tieni i ricercatori immanicati e incapaci ? Dopo un po' avrai problemi a trovare fondi (a parte quelli pubblici....) .
pegasoalatp
09-10-2008, 09:50
no, mi sa che è proprio quello il problema.
Parla di cose di cui non ha la benchè MINIMA idea sentendosi un super-esperto solo per una laurea senza magari aver mai partecipato ATTIVAMENTE al mondo della ricerca.. :rolleyes:
La vita e' bella perche' e' varia, e altrattanto le opinioni.
:D
Killer Application
09-10-2008, 09:52
qui a bologna ancora non si è visto nessun agitazione, e la cosa è strana visto che i movimenti sinistro-anarcoidi per ogni foglia mossa fanno un casino bestiale.
per quanto riguarda la ricerca io sono dell'idea che quella pura e filantropica deve essere fatta quando ci sono i soldi per farla, viste le condizioni da malato ternimale dell'università italiana non sarebbe una cattiva cosa per un decennio fare solo ricerca produttiva e accantonare quella filantropica per quando saranno tempi di vacche grasse.
poi se vogliamo continuare a sognare e lamentarci che in italia non si fa ricerca continuiamo pure, ma al giorno d'oggi tutto si fa per $$ e la ricerca non esce "dal tutto"
L'università fa schifo: fa schifo perché è una entità amministrata da feudatari di stampo medievale che si trasmettono il posto da padre in figlio e che gestiscono una struttura pubblica come fosse di loro proprietà.
L'università è dunque inefficiente, la docenza a volte impreparata e gli studenti che ne escono talvolta in 5 anni di studio non hanno imparato niente.
Eppure l'università va salvata. Da che cosa? Da una riforma che sta per ucciderla cancellando anche quello che di buono produce.
Una legge, fatta passare in sordina dal ministro Gelmini ad agosto mentre i nostri media erano impegnati a ciarlare di sciocchezze (come voto in condotta e maestro unico) permette agli atenei di trasformarsi in fondazioni private.
Nulla di male in sè, se non che i fondi pubblici subiscono anche il più enorme decurtamento di sempre e si bloccano le assunzioni: per ogni 5 docenti che vanno in pensione al massimo se ne potrà creare uno nuovo.
Imho, giustissimo, e lo dico da studente universitario. Almeno da me alla facoltà di economia della sapienza ogni prof ha non so quanti assistenti, e generalmente il prof di ruolo fa lezione si e no due volte l'anno, e moltissime volte sono dei vecchi rincoglioniti che non sanno spiegare nemmeno come si fa 2+2. Praticamente il prof di ruolo viene pagato per metterti la firma sulla ricevuta dell'esame dopo averlo conseguito. Giusto levare un pò di gente di mezzo.
Qui, in ogni caso, nessuna agitazione al momento
Imho, giustissimo, e lo dico da studente universitario. Almeno da me alla facoltà di economia della sapienza ogni prof ha non so quanti assistenti, e generalmente il prof di ruolo fa lezione si e no due volte l'anno, e moltissime volte sono dei vecchi rincoglioniti che non sanno spiegare nemmeno come si fa 2+2. Praticamente il prof di ruolo viene pagato per metterti la firma sulla ricevuta dell'esame dopo averlo conseguito. Giusto levare un pò di gente di mezzo.
Qui, in ogni caso, nessuna agitazione al momento
che nell'università ci siano molti problemi e baronati non ci piove.. ma la soluzione che questo governo e questo pessimo ministro IMPONGONO puntualmente è colpire l'anello debole del personale.. solo per fare CASSA e senza il benchèminimo progetto culturale e di riforma..con una precarizzazione selvaggia e infinita.. così come si sta facendo nella scuola.. invece di spingere proprio quei giovani di cui tu stesso hai espresso la necessità...
Non mi risulta che lo stato differenzi i contributi alle università e ai gruppi di ricerca in base al numero di pubblicazioni e di progetti completati negli anni precedenti. .
chi pubblica e fa del lavoro di qualità puo' accedere ad altri fonti di finanziamento, leggasi progetti europei (per esempio)
Il consiglio non è un vincolo. Non fare forzature...
detto chiaramente, il dottorando lavora su quello che dice il prof, che gli piaccia o meno.
:rotfl:
:rotfl::rotfl:
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
quindi il sistema va bene cosi com'e', secondo te? tu cosa proponi visto che a quanto pare partecipi ATTIVAMENTE al mondo della ricerca?bloccare completamente le assunzioni é sbagliato, questo é chiaro, ma sai che per esempio (visto che la tiri fuori tu..) in Francia nella ricerca ormai assumono 1 su 2 (in teoria, in pratica molto meno) e che il prossimo anno ci sarà un taglio di 900 posti?
sfflakfjlaksjflakf
09-10-2008, 10:49
chi pubblica e fa del lavoro di qualità puo' accedere ad altri fonti di finanziamento, leggasi progetti europei (per esempio)
L'hai detto tu ALTRE fonti di finanziamento europee, non italiane. E sopratutto se si fa parte di progetti di ricerca internazionale, vedi CERN.
detto chiaramente, il dottorando lavora su quello che dice il prof, che gli piaccia o meno.
Ma scusa, vuoi che un dottorando che sta studiando per imparare a fare ricerca possa fare di testa sua?
E comunque non siamo più ai tempi di newton, i ricercatori non studiano per conto loro e non aspettano ispirazioni dall'alto. Adesso la ricerca si fa in gruppo, sempre, molto spesso associandosi ad altri gruppi, per progetti che durano anni. E i dottorandi vengono inseriti in gruppi di ricerca con cui parteciperanno attivamente. Per la ricerca serve anche personale oltre ai soldi.
la questione della ricerca, per quanto sembra esposto, mi sa tanto di auto-referenziale.
Voglio dire: in italia non si fa ricerca anche perché sono pochi i ricercatori che sanno lavorare per obiettivi, sapendo quando é il caso di interrompere qualcosa che non porta a nulla e quando invece puntare su qualcosa di "spendibile".
Che poi, progetti spendibili ci sono, ma spesso poi vengono "assimilati" dal professore, e venduti personalmente.
Giusto non abbandonare la ricerca pura (ma quella vien fatta comunque), ma é bene iniziare con un equilibrio e un metodo che porti ad avvicinare università ed aziende, cosa che ora come ora non vedo (e si, noi facciamo nel nostro piccolo ricerca, come azienda, ed abbiamo anche ricercatori provenienti dall' università, che però si son trovati a riiniziare da zero per metodo).
giuste certe cose che vengon dette a difesa dell' università, ma son dette senza riscontro con il mondo "esterno", con l' idea quindi di avere come scopo non la ricerca tout-court ma la ricerca universitaria e basta.
L'hai detto tu ALTRE fonti di finanziamento europee, non italiane. E sopratutto se si fa parte di progetti di ricerca internazionale, vedi CERN.
guarda che stiamo dicendo la stessa cosa: solo che ad oggi, chi vale puo' comunque trovare i fondi per altre vie (come avviene ovunque del resto). Il problema é che i criteri di valutazione non sono mai oggettivi al 100% (e del resto i vari concorsi fanno leva proprio su questo aspetto)
E i dottorandi vengono inseriti in gruppi di ricerca con cui parteciperanno attivamente. Per la ricerca serve anche personale oltre ai soldi.
ergo, il dottorando non ha scelta intesa come "negoziazione" col tutor. O detto in altri termini, uno inizia a fare un dottorato se l'argomento proposto gli sta bene.
Tu fai sembrare il lavoro del ricercatore come una specie di presa dei voti (nel senso religioso): hai una visione troppo idealistica e mica e' cosi' che deve andare il mondo.
In primis, non e' che puoi pensare di fare il cavolo che ti pare anche nella ricerca.
In piu' non e' obbligatorio neppure fare il ricercatore nella stesso posto per l' eternita'.
Se non ti piace l' indirizzo impresso in quella sede, puoi sempre cambiarla o cambiare lavoro.
non sono d'accordo.
per come è strutturata l'attività, è necessari abnegazione impegno spirito di sacrificio, pià che in altre professioni.
non puoi staccare alle 17, per capirci.
è frutto di una scelta, un privilegio IMHO, però non è "un mestiere come un altro".
A Torino è stata occupata la facoltà di Agraria, questa è la mail che mi è arrivata:
Ciao!
Sono Fulvio del Collettivo IL FAGGIO della Facoltà di Agraria.
Forse ne sapete già qualcosa per via di alcuni articoli di giornale comparsi su La Stampa, Luna Nuova e Torino Cronaca... o per le interviste radiofoniche su RadioFlash eBlackOut.
E' tutto vero: Agraria è occupata, anche se in un modo diverso da solito intendere l'occupazione.
Noi stiamo occupando la Facoltà di Agraria da martedì 7 notte, come deciso in assemblea di facoltà il 2 ottobre: abbiamo montato le tende sui prati e abbiamo una media di 50 presenze a notte. Questo perchè riteniamo che il diritto allo studio debba essere garantito a tutti: chi si sveglia al mattino in tenda, poi va a lezione e torna per pranzo, stiamo facendo i turni, ci stiamo organizzando sempre meglio.
Noi al corteo saremo in pochi, proprio per questo motivo: dobbiamo presidiare la nostra Facoltà, la nostra mobilitazione non può essere interrotta.
Vi allego i documenti che abbiamo preparato per la nostra mobilitazione. C'è anche un comunicato che avevamo preparato per l'assemblea di scipol, ma sappiamo che non è stato letto. Lo invieremo a tutte le assemblee delle altre sedi per far conoscere la nostra mobilitazione: perciò se qualcuno sa di qualche assemblea in giro, me lo faccia sapere, grazie!
Appena avremo foto e video del nostro campeggio (ne stiamo facendo a vagonate!), inseriremo tutto quanto sul nuovo blog del Collettivo IL FAGGIO: www.ilfaggiounito.blogspot.com
Invito TUTTI,in base e alla propria sede universitaria di appartenenza e accordandosi con le organizzazioni studenetsche lì presenti, a dare luogo a iniziative simili: dobbiamo presidiare anche di notte, democraticamente e senza interrompere l'attività didattica, tutte le sedi universitarie di Torino. In questo modo presideremo l'intero Ateneo.
Dobbiamo VIVERE in Facoltà.
Da noi funziona e c'è anche molta gente che da fuori viene a chiederci informazioni.
Buono studio e buona lotta!
Fulvio
pegasoalatp
09-10-2008, 12:58
non sono d'accordo.
per come è strutturata l'attività, è necessari abnegazione impegno spirito di sacrificio, pià che in altre professioni.
non puoi staccare alle 17, per capirci.
è frutto di una scelta, un privilegio IMHO, però non è "un mestiere come un altro".
Non volevo assolutamente affermare questo.
credo che nel rimbalzo tra le discussioni si sia perso il flusso del concetto.
In piu', abnegazione e un certo spirito di sacrificio dovrebbero essere usati sempre anche se non si fa ricerca. :)
pegasoalatp
09-10-2008, 13:03
A Torino è stata occupata la facoltà di Agraria, questa è la mail che mi è arrivata:
Ciao!
Sono Fulvio del Collettivo IL FAGGIO della Facoltà di Agraria.
...cut....
Buono studio e buona lotta!
Fulvio
Spero che almeno a Torino il tempo sia clemente, almeno non prenderanno il raffreddore a campeggiare fuori stagione.
Ma trovare un modo piu' moderno per dimostrare la propria opposizione ad un progetto pare brutto ?
vuol dire che forse inizieranno ad assumere gente che vale davvero (e non uno ogni tanto come accade oggi)?
sarebbe una bella cosa, non ne posso più degli incompetenti che popolano la mia facoltà. Sono loro a gestire il tutto, eppure nessuno sa mai nulla. I docenti che cadono vittime di malattie varie più volte durante l'anno senza poi recuperare le lezioni perse sono la ciliegina sulla torta. Se dovessi fare una lista dei disservizi e della mancanza di serietà da parte dei docenti non mi basterebbe una giornata :rolleyes:
Oggi a Pisa sono state effettuate assemblee ad ingegneria ed altre facoltà, un consiglio straordinario della facoltà di ingegneria, ed una mega assemblea (si parla di Piazza dei Cavalieri completamente occupata...) e quindi circa 10.000 studenti che si sono riversati in piazza...Ho seri dubbi che Piazza dei Cavalieri possa contenere 10000 persone, ma vabbé...
-Beppe Grillo
-Annozero
-Travaglio
-TUTTI I PARTITI....Tutti i partiti, perché la polemica è bipartizan, giusto?
Esattamente come le tre voci precedenti :asd:
-Occupazione della stazione di Pisa centrale e Firenze (così verrà bloccato il corridoio tirrenico ed appenninico tagliando di fatto in 2 l'Italia)
-Oppure protese con auto a passo d'uomo sulle varie autostrade....Assolutamente contrario a queste iniziative, che vedo del tutto antidemocratiche ed inutilmente lesive della libertà altrui.
Spero che almeno a Torino il tempo sia clemente, almeno non prenderanno il raffreddore a campeggiare fuori stagione.
Ma trovare un modo piu' moderno per dimostrare la propria opposizione ad un progetto pare brutto ?
no in questi giorni c'è il sole non piove
pegasoalatp
09-10-2008, 15:31
Digli di mettersi la maglietta della salute lo stesso, che a ottobre il tempo e' ingannatore
:D :D
85francy85
09-10-2008, 15:42
A Torino è stata occupata la facoltà di Agraria, questa è la mail che mi è arrivata:
Ciao!
Sono Fulvio del Collettivo IL FAGGIO della Facoltà di Agraria.
Forse ne sapete già qualcosa per via di alcuni articoli di giornale comparsi su La Stampa, Luna Nuova e Torino Cronaca... o per le interviste radiofoniche su RadioFlash eBlackOut.
E' tutto vero: Agraria è occupata, anche se in un modo diverso da solito intendere l'occupazione.
Noi stiamo occupando la Facoltà di Agraria da martedì 7 notte, come deciso in assemblea di facoltà il 2 ottobre: abbiamo montato le tende sui prati e abbiamo una media di 50 presenze a notte. Questo perchè riteniamo che il diritto allo studio debba essere garantito a tutti: chi si sveglia al mattino in tenda, poi va a lezione e torna per pranzo, stiamo facendo i turni, ci stiamo organizzando sempre meglio.
Noi al corteo saremo in pochi, proprio per questo motivo: dobbiamo presidiare la nostra Facoltà, la nostra mobilitazione non può essere interrotta.
Vi allego i documenti che abbiamo preparato per la nostra mobilitazione. C'è anche un comunicato che avevamo preparato per l'assemblea di scipol, ma sappiamo che non è stato letto. Lo invieremo a tutte le assemblee delle altre sedi per far conoscere la nostra mobilitazione: perciò se qualcuno sa di qualche assemblea in giro, me lo faccia sapere, grazie!
Appena avremo foto e video del nostro campeggio (ne stiamo facendo a vagonate!), inseriremo tutto quanto sul nuovo blog del Collettivo IL FAGGIO: www.ilfaggiounito.blogspot.com
Invito TUTTI,in base e alla propria sede universitaria di appartenenza e accordandosi con le organizzazioni studenetsche lì presenti, a dare luogo a iniziative simili: dobbiamo presidiare anche di notte, democraticamente e senza interrompere l'attività didattica, tutte le sedi universitarie di Torino. In questo modo presideremo l'intero Ateneo.
Dobbiamo VIVERE in Facoltà.
Da noi funziona e c'è anche molta gente che da fuori viene a chiederci informazioni.
Buono studio e buona lotta!
Fulvio
vediamo come va a finire... io ho poca fiducia in queste persone che si organizzano nei collettivi. Vediamo se la didattica andra avanti io penso di no.
^TiGeRShArK^
09-10-2008, 15:47
L' LHC e' fatto da una singola universita' ?
Oppure e' un progetto internazionale di una organizzazione creata appositamente per quel genere di ricerche ?
Poi secondo dai dai per scontato il fatto che dare un orientamento alla ricerca significhi SEMPRE avere un profitto.
Per me puo' essere una razionalizzazione e proprio come ingegnere dovresti avere sempre chiaro questo obbiettivo.
Personalmente non sono un fan della mitizzazione della ricerca pura a tutti i costi.
Un po' di concretezza ci vuole sempre: nella mia esperienza, il "proteggere la possibilita' della ricerca pura" talvolta nascondeva "il fare che cavolo pare senza avere controlli".
Tu libero di pensarla differentemente.
In america, proprio per questioni di "profitto" non è stato realizzato il "concorrente" dell'LHC.
Non è questione di singola università/vs. progetto internazionale.
E' proprio la modalità di ricerca imposta dalle aziende che de facto taglierebbe fuori ricerche prive di profitto immediato, del tipo di quelle dell'LHC.
_Magellano_
09-10-2008, 15:47
Paralizzare le vie di comunicazione lasciando negozi e attività senza rifornimenti o semplicemente facendo incazzare la gente è il modo migliore per passare dalla parte della ragione a quella del torto e inimicarsi la gente(che già sapendo poco di questa faccenda non si è fatta un opinione).
Ricordo ancora quando tempo fa i cobas o chi era aveva bloccato le grandi arterie di comunicazione di fatto impedendo i rifornimenti con decine e decine di animali d'allevamento morti di fame soltanto nei dintorni di casa dei miei.
Anche qui ripeto cosa ho detto precedentemente ad altri,ci si toglie la croce di ferro o il fascio dalla divisa e si mette un altro simbolo ma di fatto ci si comporta allo stesso modo e con gli stessi metodi.
Complimenti.
^TiGeRShArK^
09-10-2008, 15:49
quindi il sistema va bene cosi com'e', secondo te? tu cosa proponi visto che a quanto pare partecipi ATTIVAMENTE al mondo della ricerca?bloccare completamente le assunzioni é sbagliato, questo é chiaro, ma sai che per esempio (visto che la tiri fuori tu..) in Francia nella ricerca ormai assumono 1 su 2 (in teoria, in pratica molto meno) e che il prossimo anno ci sarà un taglio di 900 posti?
Mai detto di partecipare ORA attivamente al mondo della ricerca.
Ho lavorato per un anno nell'unica realtà italiana in cui ancora si fa ricerca, anche se sta andando scemando sempre + anche lì.
Tagliare nella ricerca è proprio il modo giusto per fare affondare un paese.
E infatti la fuga dei cervelli che già oggi è abnorme, arriverà a dimensioni assurde.
E fidati che ne conosco un bel pò di miei ex-colleghi in gamba che se ne sono scappati da questa mentalità aberrante.
kaysersoze
09-10-2008, 16:22
Solidale con gli studenti universitari, La gelmini deve dimettersi subito prima che safsci completamente il sistema scolastico e universitario.....:read:
Ho seri dubbi che Piazza dei Cavalieri possa contenere 10000 persone, ma vabbé...
3-4 persone per mq, quindi se la piazza misura metri 50x50 è plausibile che fossero stati in 10K!!
pegasoalatp
09-10-2008, 16:33
.....
3-4 persone per mq..... !
:mbe:
Per quanto possa concordare su alcuni punti della protesta per me l'occupare impedendo lo svolgimento regolare delle lezioni (se sono i prof a farlo, ancora peggio) è una cosa che fa passare automaticamente nel torto.
Già alle superiori è odioso, ma all'università dove ci sono vincoli strettissimi nello svolgimento delle lezioni e nelle finestre per gli esami, è pura follia.
Spero non occupino qui, che trovino forme di protesta più sensate (se vuoi far rumore, i modi ci sono), perchè a me di mandare a puttane (scusate il tono) esami manca proprio la voglia, per quanto sia grave questa situazione.
(Parlo da studentessa di ingegneria, quindi capite quanto siano vitali per me le lezioni, soprattutto di alcune materie)
Dream_River
09-10-2008, 16:58
Spero non occupino qui, che trovino forme di protesta più sensate
Tipo?
Tipo?
Per quanto riguarda Bologna un Sit-In non stop in piazza maggiore, in piazza verdi, in tutta via zamboni, cose del genere.
Lo stesso tipo di protesta che faresti dentro l'università ma fuori.
Ripeto, le occupazioni all'università sono pericolosissime per lo svolgimento degli esami.
Con tutto il rispetto, ci sono facoltà che possono permetterselo e facoltà che non possono.
Sinceramente io posso anche protestare, ma non mando a puttane 4 esami per farlo :muro: . E soprattutto non costringo gente che o non vuole protestare o vuole protestare in altre maniere a mandare a puttante degli esami.
Lo trovo profondamente incivile e lesivo delle libertà altrui.
Ho sempre sfondato il picchetto alle superiori. A maggior ragione lo faccio all'università. Anche se concordo con le motivazioni della protesta.
Comunque a Bologna non vedo un granchè.
Possibile che qualche collettivo si stia muovendo, ma noi in facoltà meno di zero.
kaysersoze
09-10-2008, 17:12
:mbe:
cosa non ti è chiaro??? E' il sistema studiato per fare stime nelle manifestazioni, non penserai mica che li contino a gruppetti!!!
Prova a fare in terra un quadrato di 1mx 1m e vedi se dentro ci stanno 3-4 persone (in piedi ovviamente), poi moltiplichi per i mq della piazza ed hai una stima delle persone, facile no???:D
cosa non ti è chiaro??? E' il sistema studiato per fare stime nelle manifestazioni, non penserai mica che li contino a gruppetti!!!
Prova a fare in terra un quadrato di 1mx 1m e vedi se dentro ci stanno 3-4 persone (in piedi ovviamente), poi moltiplichi per i mq della piazza ed hai una stima delle persone, facile no???:DTi contesta i 3-4 persone a metro quadrato... E' roba da scatola di sardine. Nella foto vedo una folla di studenti ma sono seduti per terra, non certo occupano appena 0.25 metri quadrati.
Pisa:
http://www.youreporter.it/smart/image/ab89f473e71b98d51e3ae419349653d1.jpg
quanti erano erano, pochi non erano
http://www.youreporter.it/view_photo.php?viewkey=ab89f473e71b98d51e3ae419349653d1
gabi.2437
09-10-2008, 19:37
Nessuno voleva finanziare l'LHC ma un sacco investiranno per produrre roba che sfrutterà le scoperte dell'LHC... avvoltoi
Erian Algard
09-10-2008, 20:38
Qui la situazione si fa triste.....
killercode
09-10-2008, 21:03
Sinceramente spero non occupino le facoltà ma propongano qualcosa di più rompicoglioni che chiudersi delle proprie fortezze......su dai....voglio un pò di sangue http://fc91.deviantart.com/fs9/i/2006/060/8/5/_Viking_Salute__by_ChaosMole.gif
Dream_River
09-10-2008, 21:09
......su dai....voglio un pò di sangue http://fc91.deviantart.com/fs9/i/2006/060/8/5/_Viking_Salute__by_ChaosMole.gif
http://digilander.libero.it/FRANCOINFERNO/FOTO%20SUL%20BLOG/sangue3.jpg
Eccotelo, contento ora?:O
Sinceramente spero non occupino le facoltà ma propongano qualcosa di più rompicoglioni che chiudersi delle proprie fortezze......su dai....voglio un pò di sangue http://fc91.deviantart.com/fs9/i/2006/060/8/5/_Viking_Salute__by_ChaosMole.gif
addirittura?
killercode
09-10-2008, 21:22
http://digilander.libero.it/FRANCOINFERNO/FOTO%20SUL%20BLOG/sangue3.jpg
Eccotelo, contento ora?:O
una decina di globuli rossi? bah ho bisogno di sangue tutte le notti io!! portamene ancora :O .......e che sia di una vergine mi raccomando:read:
Blue Spirit
09-10-2008, 21:41
l premier auspica un alleggerimento del fisco per far emergere il Pil sommerso
"E' pari al 22%, l'erario incasserebbe ogni anno 100 miliardi in più"
Berlusconi: "Ora tagliare le tasse
per sostenere l'economia reale"
Il Cavaliere difende la scelta dei decreti e chiude al Pd: "Dialogo impossibile"
Poi annuncia la linea dura contro le occupazioni all'Università: "Basta con l'anarchia"
Berlusconi: "Ora tagliare le tasse per sostenere l'economia reale"
ROMA - Lo spettro di un contagio della crisi dal settore finanziario all'economia reale agita i sonni del governo. "Dobbiamo sostenere l'economia reale", dice Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi. Per questo, spiega il premier, l'obiettivo "è la riduzione della pressione fiscale". "Tutti - precisa - ci stiamo domandando come fare" a uscire dalla crisi economica mondiale e uno dei modi è di "avere il coraggio di ridurre la pressione fiscale".
Nemico sommerso. La crisi fa cambiare anche il giudizio sull'evasione fiscale. Se un paio di anni fa il presidente del Consiglio si mostrava comprensivo con gli evasori, giustificando il loro comportamento con l'eccessiva pressione fiscale, ora il premier ne parla in termini diversi, sottolineando quanto una sua eliminazione potrebbe contribuire alla ricchezza del Paese. "Il 22% del Pil italiano - afferma Berlusconi - è sotto il tavolo. Se si pagassero le tasse su questo 22%, l'erario incasserebbe ogni anno 100 miliardi in più".
L'esempio romeno. I due punti secondo il presidente del Consiglio sono legati, anche perché quando parla di alleggerimento della pressione fiscale spiega di pensare soprattutto al mondo delle imprese. "Questa mattina - sottolinea - i romeni mi raccontavano che per far ripartire la loro economia hanno portato le tasse sulle imprese al 16% e hanno ottenuto quasi il raddoppio delle entrate".
Esperto di corruzione. Esternazioni legate alla presentazione del nuovo "Servizio centrale anticorruzione", che nelle promesse di Berlusconi dovrebbe svolgere anche mansioni "di accertamento delle dichiarazioni dei redditi". "Conosco bene il problema della corruzione", ha aggiunto il premier sfiorando la gaffe, visto che il processo avviato nei suoi confronti dal tribunale di Milano e sospeso in virtù del Lodo Alfano è proprio per corruzione.
La Milano delle tangenti. Ovviamente in quel caso l'accusa è di corruzione in atti giudiziari, mentre al centro dell'iniziativa odierna c'è la corruzione della pubblica amministrazione. "Io - ricorda ancora il Cavaliere - smisi di costruire a Milano, perché a Milano non si poteva costruire niente se non ti presentavi con l'assegno in bocca... Questo, per fortuna, avveniva molti anni fa".
Basta anarchia. Il presidente del Consiglio ha poi toccato anche altri temi di attualità, dall'ordine pubblico allo scontro con il Quirinale sull'eccessivo ricorso ai decreti d'urgenza. "Gli italiani - afferma - avevano voglia di avere uno Stato che facesse lo Stato. Chi vuole occupare un'università, un aeroporto non lo potrà fare più. Basta con l'anarchia. Continuiamo in questa direzione".
"Dialogo impossibile". "Varare decreti legge - aggiunge poi il premier - non significa dittatura. I decreti legge vengono prima vagliati dal Quirinale e poi esaminati dal Parlamento che ha 60 giorni di tempo per approvarli, correggerli o bocciarli. Non è vero che stiamo portando il Paese alla dittatura".
La possibilità di un clima più disteso e collaborativo con l'opposizione, secondo Berlusconi, rimane però al momento irraggiungibile. "Per aiutarci a risolvere la crisi - dice - c'è chi va in piazza a protestare contro il governo. Da questa opposizione non c'è mai stato un suggerimento". "Non bastano le parole, nei fatti non c'è alcuna possibilità concreta di dialogo con questa sinistra", conclude il premier.
Opposizione allarmata. Alle parole del presidente del Consiglio l'opposizione ha reagito con grande preoccupazione. Ad allarmare sono state soprattutto le affermazioni sull'ordine pubblico. "Quando il presidente del Consiglio parla di caos e anarchia a cosa si riferisce esattamente? Si riferisce forse a chi manifesta o sciopera? Cosa intende?", si domanda il viceministro ombra del Pd Cesare Damiano. "L'Italia - aggiunge - è una democrazia parlamentare, dove il diritto a manifestare è sancito, al pari di quello di scioperare, dalla Costituzione. Credo sia necessario che il presidente del Consiglio chiarisca il senso delle sue parole che si possono prestare a preoccupanti equivoci sulle intenzioni del governo".
Il ministro ombra della Giustizia Lanfranco Tenaglia interviene invece sulle dichiarazioni del premier relative alla corruzione. ''Il presidente del consiglio - dice - parla di corruzione endemica nella pubblica amministrazione: si dimostri allora, per una volta, coerente con le parole pronunciate e non impedisca l'uso delle intercettazioni per i reati nella pubblica amministrazione".
( 9 ottobre 2008)
:help:
http://giuba47.blog.lastampa.it/photos/uncategorized/2007/06/05/tienanmen.jpg
Ciao a tutti, studio al quinto anno di geometra e l'anno prossimo vorrei andare all'università ma la storia si sta mettendo maluccio quindi, dal momento che anche le superiori sono coinvolte, vorrei cercare di organizzare qualcosa nella mia scuola però non ho esperienza ed avrei bisogno di consigli :)
Ringrazio in anticipo chi mi aiuterà. ;)
killercode
09-10-2008, 21:52
Ciao a tutti, studio al quinto anno di geometra e l'anno prossimo vorrei andare all'università ma la storia si sta mettendo maluccio quindi, dal momento che anche le superiori sono coinvolte, vorrei cercare di organizzare qualcosa nella mia scuola però non ho esperienza ed avrei bisogno di consigli :)
Ringrazio in anticipo chi mi aiuterà. ;)
Basta? :asd:
Costruire una bomba atomica
*
sapendo che molti amano il bricolage o fai-da-te
ed in questo mondo sempre più violento e irrazionale sentono la necessità di difendersi, condivido con voi queste semplici istruzioni, grazie alle quali potrete rendere più sicura la vostra famiglia e passare un pomeriggio piacevole rilassandovi a costruire la vostra Bomba Atomica personale.
*
un consiglio fatelo prima che lo faccia il vostro vicino, fatelo crepare di invidia vantandovene al bar.
* INTRODUZIONE
Il progetto di cui ci occupiamo ora è la costruzione di un ordigno termonucleare in poche semplicissime fasi, alla portata di tutti.
E' sufficiente una discreta manualità, molta buona volontà ed un po' di entusiasmo.
Il costo del progetto si aggira tra i 5 e i 40 mila Euro, a seconda della potenza desiderata.
* COSTRUZIONE
Per prima cosa occorre procurarsi circa 110 kg di plutonio per ordigni presso il vostro fornitore locale (vedi nota).
Non fate affidamento sulle vendite per corrispondenza o tramite internet di residuati bellici sovietici, sono solo scarti il meglio l'ha già comprato Saddam.
Rapinare una centrale nucleare non è raccomandato perché la scomparsa di grandi quantità di plutonio tende ad innervosire gli ingegneri della centrale.
E' preferibile contattare l'organizzazione terroristica locale.
Ricordiamo che il plutonio, specialmente puro e raffinato è leggermente pericoloso, lavatevi perciò accuratamente le mani con sapone e acqua calda dopo averlo maneggiato.
Tenetelo fuori dalla portata dei bambini.
Resti di polvere di plutonio residui della lavorazione sono un ottimo insetticida, non si spreca nulla!
* Per la conservazione del plutonio usate preferibilmente un contenitore di piombo, ma anche un vecchio barattolo metallico farà allo scopo.
* Costruiamo adesso un contenitore metallico per alloggiare l'ordigno.
Molti oggetti comuni possono essere adattati per questo scopo come per esempio una buca per lettere, un baule o un'auto.
* Sistemate il plutonio in due semisfere cave, distanti circa 4 cm.
* Assicurate il tutto con della colla universale.
* Procuratevi adesso circa 20 kg di esplosivo al plastico o di trinitrotoluene (TNT).
La gelignite è molto migliore ma meno malleabile.
* Avvolgete il TNT intorno alle semisfere di cui sopra.
Il TNT appare di colore grigio e se non fosse di vostro gradimento lo potrete sempre colorare con della pittura acrilica.
* Racchiudete la struttura nel contenitore precedentemente preparato.
Usate una colla potente per assicurare stabilità al tutto e prevenire detonazioni accidentali provocate dalle vibrazioni.
* Per detonare l'ordigno procuratevi un radiocomando per aereomodelli.
Con un piccolo sforzo fate in modo che il comando attivi un detonatore commerciale.
Questi detonatori possono essere acquistati al supermercato al reparto elettricità.
E' consigliato l'uso dei "Blast-O-Mactic" perché venduti con vuoto a perdere.
* Nascondete adesso il tutto dai bambini e dai vicini di casa.
Il garage non è raccomandato a causa dell'alta umidità e della forte escursione termica.
Gli ordigni nucleari rischiano di esplodere spontaneamente in queste condizioni instabili.
Quindi tutto sommato nascondere la bomba in salotto o sotto il lavandino in cucina sarà l'ideale.
* Adesso anche voi possedete un ordigno termonucleare.
Oltre che per spettacoli pirotecnici lo potete anche usare per la difesa nazionale o per festeggiare la vittoria nel Derby.
* UN PO' DI TEORIA
Ecco il principio di funzionamento: quando il TNT esplode comprime il plutonio in una massa critica.
La massa critica produce una reazione a catena simile al gioco del domino.
La reazione a catena produce quasi istantaneamente una grande reazione termonucleare... e ci siamo: ecco 10 megatoni.
* NOTA
Il Plutonio (Pu), numero atomico 94, è un elemento metallico radioattivo formato dal decadimento del Nettunio ed ha una struttura chimica simile all'Uranio, al Giovio, al Venerio e al Marzio.
gabi.2437
09-10-2008, 21:56
Ciao a tutti, studio al quinto anno di geometra e l'anno prossimo vorrei andare all'università ma la storia si sta mettendo maluccio quindi, dal momento che anche le superiori sono coinvolte, vorrei cercare di organizzare qualcosa nella mia scuola però non ho esperienza ed avrei bisogno di consigli :)
Ringrazio in anticipo chi mi aiuterà. ;)
Bah, pensa all'esame e basta, l'unico risultato che otterresti a organizzare qualcosa è al più inimicarti prof e preside :rolleyes:
Basta? :asd:
Lol, mi hai fatto morire dal ridere :D
Bah, pensa all'esame e basta, l'unico risultato che otterresti a organizzare qualcosa è al più inimicarti prof e preside :rolleyes:
Quindi ce ne freghiamo e lasciamo che tutto vada in malora?
Quindi ce ne freghiamo e lasciamo che tutto vada in malora?
O protesti sotto casa dei ministri o non otterrai risultati positivi oKKupando la scuola, manifestando per la città.
O protesti sotto casa dei ministri o non otterrai risultati positivi oKKupando la scuola, manifestando per la città.
Non ho capito perchè hai messo le k e, soprattutto, perchè le hai messe mauiscole :stordita:
Comunque non mi va bene arrendermi senza lottare! :muro:
_Magellano_
09-10-2008, 22:36
Basta? :asd:Peccato fosse solo una burla all'inizio un pensierino ce lo avevo fatto visto anche il costo contenuto,daltronde la mia famiglia ha dei terreni agricoli che producono in abbondanza e visto il periodo di crisi non vorrei lo stato ottenesse confische con dei "pagherò" per il futuro.
Daltronde con una bomba nucleare montata sul trattore il nostro credito politico sarebbe aumentato esponenzialmente :asd:
killercode
09-10-2008, 22:39
Peccato fosse solo una burla all'inizio un pensierino ce lo avevo fatto visto anche il costo contenuto,daltronde la mia famiglia ha dei terreni agricoli che producono in abbondanza e visto il periodo di crisi non vorrei lo stato ottenesse confische con dei "pagherò" per il futuro.
Daltronde con una bomba nucleare montata sul trattore il nostro credito politico sarebbe aumentato esponenzialmente :asd:
Se fosse stata possibile da costruire ora avresti una mia immagine sopra ogni porta :D
video del corteo a pisa
http://www.youreporter.it/view_video.php?viewkey=10a1d9504cef7ffeb04a50f0241a2c1d
Torino: facoltà di agraria occupata
http://it.youtube.com/watch?v=9iq7IHZ7DaI
^TiGeRShArK^
10-10-2008, 02:23
Se fosse stata possibile da costruire ora avresti una mia immagine sopra ogni porta :D
Non è poi così impossibile da costruire..
il problema + grande sono le materie prime e il know how....
Se l'hanno costruita 60 anni fa ormai a livello tecnologico dovrebbe essere quasi *banale* :fagiano:
Io saprei già come usarla :Perfido:
pegasoalatp
10-10-2008, 08:38
Ciao a tutti, studio al quinto anno di geometra e l'anno prossimo vorrei andare all'università ma la storia si sta mettendo maluccio quindi, dal momento che anche le superiori sono coinvolte, vorrei cercare di organizzare qualcosa nella mia scuola però non ho esperienza ed avrei bisogno di consigli :)
Ringrazio in anticipo chi mi aiuterà. ;)
Ma pensa a studiare !
Farai solo un favore a te stesso e alla collettivita'.
Il concetto e' queelo del tenere pulito davanti casa: di poco impegno e di grande risultato. Con l' esempio, il comportamento si espande e il mondo e' piu' pulito.
DarKilleR
10-10-2008, 10:51
Allora, vorrei sapere da tutti quei gentili signori che stanno dicendo corna e peste dell'università Italiana, cosa pensano di questa riforma...
Perchè qui mi sembra che stiamo parlando se è meglio bere l'acqua frizzante o naturale quando siamo nel mezzo al deserto e senza acqua...
Ossia, è vero che l'università Pubblica ha bisogno di una riforma migliorativa, che di difetti ce ne sono tanti, e ovunque (anche se io fortunatamente vengo da una realtà abbastanza fortunata e buona rispetto ad altri posti, e sono uno fiero della mia Ing. e soprattutto Pisa in generale, per le varie figure importanti del mondo scientifico che ho avuto modo di conoscere di persona e di lavorarci assieme, e per l'importanza internazionale dei loro lavori..)...
Quindi ok, bisogna metterci ad un tavolo e fare una riforma sensata dell'università, e per esempio togliere tutti quei corsi INUTILI che esistono, in Germania esistono 2000 corsi diversi, in Italia quasi 3000..e cercare di diminuire il nepotismo e spendere i soldi in modo migliore..
Ma questa è una riforma MESCHINA dell'università perchè taglia le gambe indiscriminatamente a tutti, non ci sarà più un'ottica nazionale dell'uni e della ricerca, ma solo in modo feudale...(per non parlare del fatto che se il nepotismo esiste ora, mi immagino con le uni private cosa succede, entreranno solo e chi vuole l'azienda azionaria...)
Le cose da fare sono andare in qualche milione di persone a Roma il 30 ottobre!! E sperare che si accolgano di noi, e capiscano che gli studenti stanno facendo sul serio...
P.S. per quel ragazzo che fa geometra, faccia dei volantini e proponga una discussione informativa con l'aiuto dei vari professori, qui a Pisa noi ci siamo organizzati per andare nelle rispettive superiori di provenienza ad informare, ed una decina di scuole si sono decise a fare addirittura un'assemblea pubblica di tutto l'istituto...:cool:
Per i menefreghisti e chi dice che non c'è niente da fare..ricordo che Dante gli ignavi li aveva messi nell'inferno :sofico: :sofico:
DarKilleR
10-10-2008, 10:57
Pisa:
http://www.youreporter.it/smart/image/ab89f473e71b98d51e3ae419349653d1.jpg
quanti erano erano, pochi non erano
http://www.youreporter.it/view_photo.php?viewkey=ab89f473e71b98d51e3ae419349653d1
Questa foto è di quando l'assemblea doveva iniziare...anche perchè dopo la scala della Normale era completamente ostruita, c'era gente affacciata alle finestra, e mancavano sempre gli studenti di Agraria, Medicina, Infermieristica e del polo Fibonacci (dove ci sono le materie "pure" ed un po' di Giurisprudenza (ma a questi ultimi non fregava tanto)..e gli autobus di linea (quelli più piccoli) avevano problemi a passare, tanto che poi il traffico è stato deviato dietro la piazza..
Per il resto come media 3 studenti al mq è plausibile..quelli seduti stavano zippati veramente uno sopra l'altro, e la cifra l'ho sparata pensando al fatto che qualche anno fa per un concerto in piazza c'erano 8000 persone con il palco...e visto che sta volta il palco non c'era...:sofico:
Questa foto è di quando l'assemblea doveva iniziare...anche perchè dopo la scala della Normale era completamente ostruita, c'era gente affacciata alle finestra, e mancavano sempre gli studenti di Agraria, Medicina, Infermieristica e del polo Fibonacci (dove ci sono le materie "pure" ed un po' di Giurisprudenza (ma a questi ultimi non fregava tanto)..e gli autobus di linea (quelli più piccoli) avevano problemi a passare, tanto che poi il traffico è stato deviato dietro la piazza..
Per il resto come media 3 studenti al mq è plausibile..quelli seduti stavano zippati veramente uno sopra l'altro, e la cifra l'ho sparata pensando al fatto che qualche anno fa per un concerto in piazza c'erano 8000 persone con il palco...e visto che sta volta il palco non c'era...:sofico:
eravamo in tanti :cool:
oggi, notizia di prima mano... a fisica quasi sicuramente ci sarà la sospensione della didattica per qualche settimana, in quanto ieri docenti e ricercatori hanno votato a favore di dare la possibilità appunto di non fare lezione. Se lo sciopero sarà consistente, allora il preside dovrà sospendere interamente la didattica per riformulare tutti gli orari. RICORDO che questa iniziativa è partita DAI PROFESSORI e non dagli stereotipati studenti fancazzisti!!!
DarKilleR
10-10-2008, 13:01
BELLISSIMA L'INFORMAZIONE DI REGIME!!!!
Solo ad un TG nazionale hanno accennato 3 secondi a parlare delle manifestazioni studentesche, praticamente oggi a Roma hanno fatto una manifestazione terminata davanti a Montecitorio...
Ed hanno detto che a Pisa è stata fatta la più grande manifestazione dal 68 e che vari atenei sparsi per l'Italia sono occupati...
Ma lo sapete per quale motivo???????????
PERCHE' GLI STUDENTI NON VOGLIONO LE UNIVERSITA' A NUMERO CHIUSO....:mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc:
Ammetto che mi sono seccate le @@
P.S. Comunque l'unica cosa che possono fare con un elevato peso politico è la dimissione in massa di tutti i rettori di tutti gli atenei d'Italia, storicamente è stata l'unica mossa che si sono cagati i politici...
irenezzz
10-10-2008, 13:07
Oggi c'era una manifestazione a Firenze in piazza San Marco. Qualcuno sa darmi notizie in proposito?
DarKilleR
10-10-2008, 13:13
Oggi c'era una manifestazione a Firenze in piazza San Marco. Qualcuno sa darmi notizie in proposito?
http://firenze.repubblica.it/dettaglio/Il-corteo-anti-Gelmini-i-liceali-si-alleano-con-i-grandi/1525254
Parla di Firenze ed in parte Pisa
PERCHE' GLI STUDENTI NON VOGLIONO LE UNIVERSITA' A NUMERO CHIUSO....:mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc:
democrazia? ma quale democrazia... qua c'è gente che manda avanti le università italiane che si ritroveranno per strada. tasse aumentate in modo esponenziale per ripianare i buchi di bilancio... aziende per il diritto allo studio che collasseranno una dopo l'altra se le rette aumenteranno così tanto. meno borse di studio, meno qualità della didattica. INSOMMA UN CATACLISMA per l'università italiana.
blamecanada
10-10-2008, 13:51
Magari e' anche un bene che l' Universita' si ripensi.
Almeno per ingegneria, tutto il proliferare di corsi di laurea assurdi ha solo provocato un abbassamentpo del livello qualitativo degli ingegneri, con uno svilimento della figura professionale.
La causa di tutto ciò è l'autonomia universitaria.
L'università riceve piú soldi se ha piú iscritti, quindi le unviersità aprono corsi inutili per non andare in bancarotta.
Bisogna smetterla di gestire le università come se fossero delle aziende.
Le università devono essere finanziate dallo Stato, avere dei programmi uguali in tutta Italia (in prospettiva di uniformare i programmi a livello europeo), con al limite una MINIMA parte di autonomia didattica, ed essere di qualità: bisogna smetterla di dare i soldi in base al numero di iscritti o sciocchezze simili.
Non per questo deve diventare un'università elitaria, ma bisogna smetterla di regalare i 18: chi prende 18 deve avere una preparazione sufficiente.
In ogni caso i provvedimenti della Gelmini vanno nella direzione sbagliata, affossando ulteriormente il nostro sistema.
P.S. per quel ragazzo che fa geometra, faccia dei volantini e proponga una discussione informativa con l'aiuto dei vari professori, qui a Pisa noi ci siamo organizzati per andare nelle rispettive superiori di provenienza ad informare, ed una decina di scuole si sono decise a fare addirittura un'assemblea pubblica di tutto l'istituto...:cool:
Per i menefreghisti e chi dice che non c'è niente da fare..ricordo che Dante gli ignavi li aveva messi nell'inferno :sofico: :sofico:
Oggi a scuola ne abbiamo parlato parecchio e ci stiamo organizzando per fare incontri informativi (perchè i ragazzi non ne sanno nulla!!!! :muro: ), discussione e, se lo riterremo necessario, l'occupazione (senza sospensione della didattica ne per noi ne per quelli del serale).
BELLISSIMA L'INFORMAZIONE DI REGIME!!!!
Solo ad un TG nazionale hanno accennato 3 secondi a parlare delle manifestazioni studentesche, praticamente oggi a Roma hanno fatto una manifestazione terminata davanti a Montecitorio...
Ed hanno detto che a Pisa è stata fatta la più grande manifestazione dal 68 e che vari atenei sparsi per l'Italia sono occupati...
Ma lo sapete per quale motivo???????????
PERCHE' GLI STUDENTI NON VOGLIONO LE UNIVERSITA' A NUMERO CHIUSO....:mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc:
Ammetto che mi sono seccate le @@
P.S. Comunque l'unica cosa che possono fare con un elevato peso politico è la dimissione in massa di tutti i rettori di tutti gli atenei d'Italia, storicamente è stata l'unica mossa che si sono cagati i politici...
Posso sapere a che quale tg nazionale se n'è parlato?
Lucrezio
11-10-2008, 09:17
eravamo in tanti :cool:
oggi, notizia di prima mano... a fisica quasi sicuramente ci sarà la sospensione della didattica per qualche settimana, in quanto ieri docenti e ricercatori hanno votato a favore di dare la possibilità appunto di non fare lezione. Se lo sciopero sarà consistente, allora il preside dovrà sospendere interamente la didattica per riformulare tutti gli orari. RICORDO che questa iniziativa è partita DAI PROFESSORI e non dagli stereotipati studenti fancazzisti!!!
Che cazz... lo scrivono sul sito eventualmente?
Idem da noi... non hanno ancora deciso niente in modo definitivo, ma sono pronti a una qualche manifestazione.
In compenso sono sicuro che non occuperanno, sarebbe troppo pericoloso ;)
BELLISSIMA L'INFORMAZIONE DI REGIME!!!!
Solo ad un TG nazionale hanno accennato 3 secondi a parlare delle manifestazioni studentesche, praticamente oggi a Roma hanno fatto una manifestazione terminata davanti a Montecitorio...
Ed hanno detto che a Pisa è stata fatta la più grande manifestazione dal 68 e che vari atenei sparsi per l'Italia sono occupati...
Ma lo sapete per quale motivo???????????
PERCHE' GLI STUDENTI NON VOGLIONO LE UNIVERSITA' A NUMERO CHIUSO....:mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc:
Ammetto che mi sono seccate le @@
P.S. Comunque l'unica cosa che possono fare con un elevato peso politico è la dimissione in massa di tutti i rettori di tutti gli atenei d'Italia, storicamente è stata l'unica mossa che si sono cagati i politici...
Infatti la manifestazione si è tenuta in piazza dei cavalieri ed è stata appoggiata in tutto e per tutto dai Normalisti che, si sa, detestano il numero chiuso e lo ritengono una grave forma di ingiustizia :O
C'era anche sul giornale un documento che i "vecchi" hanno letto per la cerimonia di consegna dei diplomi...
Non ho parole :muro:
La causa di tutto ciò è l'autonomia universitaria.
L'università riceve piú soldi se ha piú iscritti, quindi le unviersità aprono corsi inutili per non andare in bancarotta.
Bisogna smetterla di gestire le università come se fossero delle aziende.
Le università devono essere finanziate dallo Stato, avere dei programmi uguali in tutta Italia (in prospettiva di uniformare i programmi a livello europeo), con al limite una MINIMA parte di autonomia didattica, ed essere di qualità: bisogna smetterla di dare i soldi in base al numero di iscritti o sciocchezze simili.
Non per questo deve diventare un'università elitaria, ma bisogna smetterla di regalare i 18: chi prende 18 deve avere una preparazione sufficiente.
In ogni caso i provvedimenti della Gelmini vanno nella direzione sbagliata, affossando ulteriormente il nostro sistema.
Ho sempre pensato che le cose da cambiare nella nostra università siano queste:
- obbligare i professori a timbrare il cartellino: almeno sei ore al giorno obbligatorie per tutti.
- Permettere alle università di chiamare i professori autonomamente: in questo modo chi chiama gli amici degli amici si riduce ad essere un'università di livello zero e chiude i battenti nel giro di 10 anni, chi invece cerca la gente figa tira avanti
- Introdurre delle agevolazioni finanziarie per merito e delle penalizzazioni per demerito (in modo da rimuovere un po' di parassiti), tenendo presente la situazione più delicata degli studenti lavoratori
- L'università non è scuola dell'obbligo: il livello va tenuto alto, per chi non ce la fa c'è il mondo del lavoro. Dunque sono perfettamente d'accordo con te: smettiamola di dare i finanziamenti in base al numero di iscritti.
- I finanziamenti da parte dei privati vanno benissimo: esistono MOLTI gruppi di ricerca che lavorano su tecnologie con un potenziale futuro di applicabilità. Se l'azienda è abbastanza lungimirante da decidere di investire in ricerca ben venga!
Gargoyle
11-10-2008, 10:33
- Permettere alle università di chiamare i professori autonomamente: in questo modo chi chiama gli amici degli amici si riduce ad essere un'università di livello zero e chiude i battenti nel giro di 10 anni, chi invece cerca la gente figa tira avanti
Basterebbe introdurre concorsi fatti a livello nazionale da commissioni integrate con membri stranieri.
Dopo il concorso si stila una graduatoria nazionale e chi è in cima alle classifiche si sceglie l'ateneo dove andare.
Un po' come in Francia con l'accademia per l'amministrazione pubblica...
Lucrezio
11-10-2008, 10:42
Basterebbe introdurre concorsi fatti a livello nazionale da commissioni integrate con membri stranieri.
Dopo il concorso si stila una graduatoria nazionale e chi è in cima alle classifiche si sceglie l'ateneo dove andare.
Un po' come in Francia con l'accademia per l'amministrazione pubblica...
Parto dal presupposto che in Italia i concorsi sarebbero comunque... beh, diciamo "manipolati"...
blamecanada
11-10-2008, 11:26
Ho sempre pensato che le cose da cambiare nella nostra università siano queste:
- obbligare i professori a timbrare il cartellino: almeno sei ore al giorno obbligatorie per tutti.
Sono d'accordo sul cartellino, per quanto riguarda le ore, secondo me bisogna valutare il monte ore annuale, e non creare rigidità nell'orario, purché si lavori il dovuto.
Permettere alle università di chiamare i professori autonomamente: in questo modo chi chiama gli amici degli amici si riduce ad essere un'università di livello zero e chiude i battenti nel giro di 10 anni, chi invece cerca la gente figa tira avanti
Su questa non sono convintissimo, perché è anche vero che in questo modo:
1. una parte di amici la si può comunque chiamare, e si è anche legittimati a farlo;
2. favorisce comunque gli amici preparati, rispetto ai non amici altrettanto preparati.
Credo che vi dovrebbe essere un meccanismo di valutazione degl'insegnanti combinato: una valutazione degli studenti (che valutino piú che altro la comprensibilità ed il corretto atteggiamento del docente - certi docenti trattano con sufficienza o con scarsa professionalità gli studenti, senza rendersi conto che loro lavorano PER gli studenti), una valutazione dei risultati degli studenti, ed una valutazione delle conoscenze del docente.
Sono favorevole all'istituzione di concorsi a livello nazionale. Ovviamente il rischio di imbroglio c'è sempre, ma ritengo sia comunque il metodo migliore. A questo andrebbe aggiunta la verifica delle pubblicazioni e dei riconoscimenti internazionali.
- Introdurre delle agevolazioni finanziarie per merito e delle penalizzazioni per demerito (in modo da rimuovere un po' di parassiti), tenendo presente la situazione più delicata degli studenti lavoratori
Dipende da cosa intendi per merito e demerito.
Se intendi: facciamo pagare a chi passa le giornate a cazzeggiare sono d'accordo, l'importante è che non si crei un'università élitaria in cui entrano solo i genî ed i ricchi.
Ad esempio io sono contrario al numero chiuso se non necessario, ma favorevole al test d'ingresso.
Ad esempio: se a lettere ci sono un sacco di posti, ma uno non sa esprimersi in italiano, non ci può entrare, finché non impara a esprimersi in italiano.
- L'università non è scuola dell'obbligo: il livello va tenuto alto, per chi non ce la fa c'è il mondo del lavoro. Dunque sono perfettamente d'accordo con te: smettiamola di dare i finanziamenti in base al numero di iscritti.
Bene.
- I finanziamenti da parte dei privati vanno benissimo: esistono MOLTI gruppi di ricerca che lavorano su tecnologie con un potenziale futuro di applicabilità. Se l'azienda è abbastanza lungimirante da decidere di investire in ricerca ben venga!
L'importante secondo me è che l'università non diventi schiava dell'azienda, ed in ogni caso se l'azienda paga il 50% delle spese non può pretendere di ottenere il 100% dei profitti relativi, ma deve ottenerli in proporzione a quanto ha pagato.
Poi vabbè, nel socialismo non ci sarebbe questo problema, ma nel frattempo... :D
In secondo luogo bisogna mantenere i finanziamenti statali per tutte quelle cose che non hanno un'applicazione immediata e che difficilmente le aziende finanzierebbero.
Venerdì notte hanno affisso un crocefisso di cartapesta alla statua del granduca, in Piazza dei Cavalieri. Con lo scotch :muro:
Ricordo che quella statua è del 1596. Volevo chiamare il 113 ma poi me ne sono andato disgustato. Scusate, ma non sono abituato ad assistere a queste scene.
Spero che l'abbiano rimossa subito. C'era gente che è salita fisicamente sulla statua, non oso immaginare se si fosse rotto qualcosa.
Si protesti pure, ma non si facciano i vandali.
Venerdì notte hanno affisso un crocefisso di cartapesta alla statua del granduca, in Piazza dei Cavalieri. Con lo scotch :muro:
Ricordo che quella statua è del 1596. Volevo chiamare il 113 ma poi me ne sono andato disgustato. Scusate, ma non sono abituato ad assistere a queste scene.
Spero che l'abbiano rimossa subito. C'era gente che è salita fisicamente sulla statua, non oso immaginare se si fosse rotto qualcosa.
Si protesti pure, ma non si facciano i vandali.
Purtroppo certa gente non imparerà mai a stare al mondo :rolleyes:
DarKilleR
12-10-2008, 09:44
Venerdì notte hanno affisso un crocefisso di cartapesta alla statua del granduca, in Piazza dei Cavalieri. Con lo scotch :muro:
Ricordo che quella statua è del 1596. Volevo chiamare il 113 ma poi me ne sono andato disgustato. Scusate, ma non sono abituato ad assistere a queste scene.
Spero che l'abbiano rimossa subito. C'era gente che è salita fisicamente sulla statua, non oso immaginare se si fosse rotto qualcosa.
Si protesti pure, ma non si facciano i vandali.
Quando fanno così andrebbero picchiati! :muro:
Cmq (io sono malato :muro: :mc: ) spero abbiano mantenuto l'ordine dentro al polo carmignani, che avevano promesso, i primi 3 giorni sono stati buoni e bravi senza danneggiare e scrivere niente..
anzi avevano messo su anche un servizio d'ordine..
A parte quella bravata era tutto tranquillo, sembrava un venerdì sera qualunque. Poi non ti so dire, non sono andato davanti al Carmignani.
So che la statua del granduca è stata sempre oggetto di goliardia, ma ripeto che - sarà una questione personale - non ci sono abituato, perché vengo da una città (Cagliari) che le bellezze e le opere d'arte di Pisa se le scorda :(
Gargoyle
12-10-2008, 10:45
Parto dal presupposto che in Italia i concorsi sarebbero comunque... beh, diciamo "manipolati"...
Però manipolare un ipotetico concorso su scala nazionale in presenza di osservatori stranieri la vedo difficile.
Dream_River
12-10-2008, 10:52
Ciao a tutti, studio al quinto anno di geometra e l'anno prossimo vorrei andare all'università ma la storia si sta mettendo maluccio quindi, dal momento che anche le superiori sono coinvolte, vorrei cercare di organizzare qualcosa nella mia scuola però non ho esperienza ed avrei bisogno di consigli :)
Ringrazio in anticipo chi mi aiuterà. ;)
Cosa vorresti organizzare? Un sindacato degli studenti? Una Manifestazione?
Sii più chiaro
a torino la facoltà di agraria continua ad essere occupata
http://www.youreporter.it/view_video.php?viewkey=b6d5568bc725a22a500b2df855bb3895
Lucrezio
12-10-2008, 14:30
Però manipolare un ipotetico concorso su scala nazionale in presenza di osservatori stranieri la vedo difficile.
Non sottovalutare gli italiani :rolleyes:
Siamo capaci di tutto...
:muro:
Sull'home page di Ingegneria di Pisa è apparso questo avviso:
Segnaliamo che, nonostante siano circolate voci in merito, NON è prevista alcuna sospensione della didattica per lunedì 13/10/2008.
DarKilleR
15-10-2008, 01:08
Università, protesta permanente
Prof e studenti: "No alla Gelmini"
OMA - Nelle università e scuole italiane ormai è "mobilitazione permanente". A 'La Sapienza' dopo il corteo per i viali dell'ateneo romano di ieri, oggi nuove proteste. Durissimo il preside di Scienze umanistiche, Roberto Antonelli: "Non è né una riforma né una controriforma è un omicidio che ha per vittima l'università e la ricerca". A Milano presidio alla Statale, a Napoli l'assemblea 'Stop Gelmini' ha interrotto il normale svolgimento del senato accademico dell'università Orientale. Mobilitazione anche a Firenze. Domani cortei e iniziative in tutta Italia.
Per il 30 ottobre è in programma lo sciopero unitario contro i tagli e la riforma Gelmini indetto da FlcCgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda e nella stessa giornata si terrà anche una manifestazione nazionale a Roma. Il segretario della Cisl Raffaele Bonanni ha però ribadito la sua disponibilità a revocarlo "in presenza di un incontro con il governo" e in serata è andato a Palazzo Chigi dove ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e il ministro del Welfare Maurizio Sacconi.
Roma. Un gruppo di circa duemila ragazzi ha manifestato oggi all'interno della cittadella universitaria contro l'annunciata riforma dell'università da parte del ministro per l'istruzione Maria Stella Gelmini. Gli studenti hanno via via interrotto le lezioni delle diverse facoltà, da Lettere a Scienze politiche per sollecitare i colleghi a unirsi alla protesta.
Finito il giro delle aule, i ragazzi hanno toccato anche altre facoltà, prima di tornare a Lettere, sedersi davanti agli uffici della presidenza e cominciare un'assemblea spontanea che chiede di "ufficializzare" il blocco della didattica. "Il sapere non è una mercanzia, Tremonti e Gelmini li spazzeremo via" e "non pagheremo la vostra crisi" gli slogan più gettonati. Nel mirino - spiegano i promotori - una legge che "tra i tagli ripetuti, blocco del turnover del personale docente e possibilità per gli ateni di trasformarsi in fondazioni di diritto privato" promette di "sferrare l'attacco definitivo all'Università pubblica e alla ricerca".
I presidi. Durissimo il giudizio sulla riforma, espresso dal preside di Scienze umanistiche Roberto Antonelli: "Una riforma da bocciare che deve essere ritirata. Non è né una riforma né una controriforma è un omicidio che ha per vittima l'università e la ricerca: stanno facendo cose tremende anche al Cnr". Concetti che il professor Antonelli ha esposto anche durante l'assemblea degli studenti: "All'assemblea ho detto che sono contrario ai provvedimento del governo distruttivi dell'università e per la ricerca italiana, eliminando qualsiasi possibilità di innovazione e sviluppo economico". Il preside ha annunciato che parteciperà all'assemblea indetta dagli studenti per giovedì prossimo "e ho invitato i docenti, con una circolare, a valutare secondo il loro punto di vista l'opportunità di sospendere le lezioni e di discutere con gli studenti la situazione determinata dai tagli operati alle risorse dal governo".
Il preside della facoltà di Lettere, Guido Pescosolido, non sembra aver intenzione di bloccare la didattica, ("Siamo di fronte - ha detto il preside - ad una mobilitazione che non mi sembra avere un grande riscontro di massa, perché la maggior parte dei ragazzi vuole seguire le lezioni"), ma ricorda che martedì prossimo si riunirà il senato accademico per valutare e discutere il decreto 133/2008 che prevede tagli alle risorse destinate all'università. E' da questa riunione che potrebbe scaturire il blocco della didattica alla Sapienza.
"Il decreto - ha aggiunto Pescosolido - deve essere oggetto di ridiscussione e di trattativa perché finora è stato un provvedimento imposto". Tra i punti che "mettono in crisi l'università" ha citato il blocco del turn-over del personale docente che va in pensione. "Si tratta di un taglio duro e pesante, che avviene in modo uniforme, prescindendo da misure di interpretazione qualitativa, per cui alcuni settori scientifico-disciplinari potrebbero restare senza personale".
Alla Sapienza, dopo l'assemblea pacifica della settimana scorsa e l'occupazione del Rettorato, adesso sono in programma un'assemblea a psicologia nel pomeriggio di oggi, una alla facoltà di scienze politiche domani e un'assemblea da ateneo giovedì sempre a lettere. Per venerdì 17 è previsto uno sciopero generale, con obiettivo dichiarato "il blocco immediato dell'anno accademico".
Napoli. Anche a Napoli sono in corso proteste: l'assemblea 'Stop Gelmini' ha interrotto il normale svolgimento del senato accademico dell'università Orientale portando in quella sede "le ragioni e le rivendicazioni" degli studenti e delle studentesse in mobilitazione da settimane. "Abbiamo consegnato a tutti i senatori una lettera aperta in cui chiediamo di passare finalmente dalle parole ai fatti, pronunciandosi ufficialmente e pubblicamente sulle nostre richieste. Il termine ultimo per tale presa di posizione - dicono - sarà l'assemblea di ateneo che abbiamo richiesto per il 22 ottobre".
L'assemblea 'Stop Gelmini' ha proclamato la continuazione dello stato di agitazione che avrà come prossimo passaggio la partecipazione all'assemblea pubblica indetta per il 15 ottobre, alle 11, presso la facoltà di lettere e filosofia dell'università Federico II di Napoli.
Firenze. Ieri sera 35.000 lavoratori della scuola, genitori, studenti, cittadini, esponenti delle istituzioni, a Firenze hanno partecipato alla fiaccolata cittadina in difesa della scuola pubblica. Un'adesione - spiega una nota della Cgil - largamente superiore alle aspettative. Sempre a Firenze, il prossimo 16 ottobre, in 14 piazze si terranno lezioni universitarie per sensibilizzare la cittadinanza contro i tagli nel settore. L'iniziativa è organizzata dagli Studenti di sinistra e coinvolgerà professori e ricercatori di tutte le facoltà.
Milano. Presidio degli studenti nella sede della Statale di Milano contro i tagli all'università. Manifestazione di un gruppo di studenti di fronte al rettorato, durante la riunione del senato accademico, per chiedere una posizione su un loro documento. 'Fermiamo la Gelmini, la vostra crisi non la pagheremo noi', recita uno striscione che porta la firma dei collettivi dell'accademia di Brera, delle facoltà di scienze politiche, mediazione culturale, del Politecnico della Bicocca e di Uniriot Milano. Ieri il rettorato era stato occupato da un gruppo di studenti.
Palermo. Assemblea permanente, stato d'agitazione e massiccia presenza all'assemblea di ateneo del 17 ottobre e un corteo cittadino il 20 in occasione della visita a Palermo del ministro Gelmini.Sono le decisioni assunte dall'assemblea della Facoltà di Lettere e Filosofia, che si è tenuta oggi contro "lo smantellamento in atto dell'intero sistema nazionale di istruzione e formazione".
Domani. Manifestazioni sono previste domani a Roma, Bologna, Torino, Napoli, Parma, Genova, Perugia, Milano, Viareggio, Brescia e Castrovillari. Nella capitale sono previsti, al momento, nove concentramenti con cortei e fiaccolate che invaderanno strade e marciapiedi della città. Altre iniziative sono previste all'interno delle singole scuole.
(14 ottobre 2008)
Fonte Repubblica...
gigio2005
15-10-2008, 23:05
Concorsi per residenti. Sarà molto difficile, quasi impossibile, in futuro che un giovane residente a Messina possa vincere un concorso per un posto a Milano. E' l'ennesimo emendamento-sorpresa comparso a corredo dell'articolo 37 ed è un'idea della Lega. Stabilisce che d'ora in poi ci sarà una corsia preferenziale, una vera e propria precedenza, nei concorsi pubblici per i residenti della regione dove si svolge il concorso. Una norma su cui pesa in modo palese un vizio di incostituzionalità. La Lega aveva avuto anche un'altra idea: non si doveva tener conto del titolo di studio nella formazione delle graduatorie dei concorsi. Via libera agli asini, o quasi. L'aula l'ha bocciata.
tralasciando l'ultima parte.... veramente senza vergogna questa destra italiana
da oggi in poi un aspirante pediatra napoletano dovra'
1) rinunciare alla pediatria (causa "numeri chiusi" a napoli dei "figli" aspiranti pediatri)
2) farsi la residenza a milano
caidominici
15-10-2008, 23:16
Io studio a Prato, anche qui la disinformazione è tanta. Ci stiamo organizzando per manifestare anche noi. Una parte di Firenze e Sesto Fiorentino sono già in mobilitazione...
Due link...: Petizione http://cga.di.uniroma1.it
Forum università di prato : http://lapratostudiosa.forumfree.net/
DarKilleR
16-10-2008, 21:03
a Pisa salta l'inaugurazione dell'anno accademico...
Assemblea di oltre 6000 persone secondo le autorità....
Ecco qui l'interessante link a tutto quello che è successo sul nostro giornale d'ateneo:
http://ilgiornale.unipi.it/?p=1030
P.S. addirittura 200 ragazzi delle superiori e qualche universitario hanno bloccato la stazione di Pisa centrale (nodo ferroviario fondamentale per la rete italiana) per 20 minuti..e poi sono stati evacuati dalla polizia, polizia ferroviaria e vigili urbani...
killercode
16-10-2008, 21:07
Da noi ieri sera notte bianca nella mia vecchia scuola con dibattiti e un concerto poca gente a dire la verità. Ancora nessuna notizia da parte del corpo docente e ricercatori in facoltà, però ho letto sul giornale locale che si dovrebbe riunire a breve il consiglio per discuterne
Dream_River
16-10-2008, 22:01
Finalmente anche all'Alma Mater ci siamo svegliati! Scienze Politiche e una delle aule più grandi di Lettere e Filosofia sono state occupate!!!
DarKilleR
16-10-2008, 22:24
Interessante video di una conferenza stampa del Rettore di Pisa che parla delle decisioni prese e delle cose da fare a livello nazionale:
http://tv.unipi.it/eventi/panoramadialtrieventi/20081016.html/
oppure: http://xserra.unipi.it/unimedia/eventi/panorama/Rettore.mp4
a Torino docenti fanno lezione in strada per protesta
http://www.youreporter.it/view_video.php?viewkey=7ffc1db38e6ec749eab881cfc71f5849
DarKilleR
17-10-2008, 00:44
Il rettore di Pisa si è impegnato a portare a livello nazionale nel CRUI che è l'organo massimo che può parlare direttamente con il governo le questioni della protesta...
I rettori sono probabilmente disposti a dimettersi in massa...con un atto storicamente clamoroso...
Addirittura anche Normale e Sant'Anna che sono l'eccellenza dell'eccellenza in Italia, si sono dichiarate contrarie alle riforme e hanno ufficialmente preso posizione contro i vari DL ed a favore degli studenti...questo è un fatto storico importantissimo, perchè questi istituti storiacamente in 800 anni di università si sono sempre comportati come la svizzera, rimanendo al di fuori dei meriti delle decisioni...
Per rendere l'idea quello che sta succedendo nel mondo universitario in Italia non è visto lontanamente neanche nel '68...infatti ne parlano pure all'estero su giornali e telegiornali nazionali, in germania la questione è molto dibattuta...ed accennata a livello nazionale sia in Inghilterra e Francia...ed in Spagna..
Lucrezio
17-10-2008, 07:27
Il rettore di Pisa si è impegnato a portare a livello nazionale nel CRUI che è l'organo massimo che può parlare direttamente con il governo le questioni della protesta...
I rettori sono probabilmente disposti a dimettersi in massa...con un atto storicamente clamoroso...
Addirittura anche Normale e Sant'Anna che sono l'eccellenza dell'eccellenza in Italia, si sono dichiarate contrarie alle riforme e hanno ufficialmente preso posizione contro i vari DL ed a favore degli studenti...questo è un fatto storico importantissimo, perchè questi istituti storiacamente in 800 anni di università si sono sempre comportati come la svizzera, rimanendo al di fuori dei meriti delle decisioni...
Per rendere l'idea quello che sta succedendo nel mondo universitario in Italia non è visto lontanamente neanche nel '68...infatti ne parlano pure all'estero su giornali e telegiornali nazionali, in germania la questione è molto dibattuta...ed accennata a livello nazionale sia in Inghilterra e Francia...ed in Spagna..
Confermo che in normale c'e' molta agitazione.
Probabilmente verra' dichiarato lo stato di assemblea permanente, in ogni caso si cerchera' di collaborare il piu' possibile con l'universita' di pisa, sfruttando al contempo il "nome" della scuola che garantisce una certa visibilita' anche a livello nazionale.
Spero solo che non buttino tutto in politica :sob:
Comunque questo pomeriggio, per chi e' di pisa, c'e' lezione in piazza!
Noi di chimica veniamo muniti di vetreria e mettiamo su una o piu' reazioni... mi piacerebbe portare anche un computer e far vedere un po' di molecole ed orbitali, ma temo che non mi riusciro' ad organizzare per tempo...
Gargoyle
17-10-2008, 07:57
A Firenze alcuni docenti di chimica fanno lezione in piazza.
Che dire, fossi in loro eviterei: tra analfabeti cattedratici ed altri che comunque non sono capaci di organizzare un discorso con un minimo di filo logico, ci si fa una figura di merda.
Se il contribuente medio vede a chi sta pagando lo stipendio da professore viene in facoltà con le fiaccole per bruciare tutto.
Blue Spirit
17-10-2008, 08:01
A Firenze alcuni docenti di chimica fanno lezione in piazza.
Che dire, fossi in loro eviterei: tra analfabeti cattedratici ed altri che comunque non sono capaci di organizzare un discorso con un minimo di filo logico, ci si fa una figura di merda.
Se il contribuente medio vede a chi sta pagando lo stipendio da professore viene in facoltà con le fiaccole per bruciare tutto.
adesso non esageriamo...
killercode
17-10-2008, 08:21
http://www.nature.com/news/2008/081015/full/455840b.html :sob: se qualcuno ha l'accesso lo legga per intero e dica cosa scrivono:sob:
Killer Application
17-10-2008, 09:02
Finalmente anche all'Alma Mater ci siamo svegliati! Scienze Politiche e una delle aule più grandi di Lettere e Filosofia sono state occupate!!!
c'è un qualche sito per rimanere informati della vicenda per la zona di Bologna?
Non vorrei alzarmi la mattina e farmi 30 minuti di viaggio per divertimento.
Lucrezio
17-10-2008, 09:57
http://www.nature.com/news/2008/081015/full/455840b.html :sob: se qualcuno ha l'accesso lo legga per intero e dica cosa scrivono:sob:
http://linuz.sns.it/~lucrezio/nature.pdf
Metto il link, lo tolgo a breve perche' credo non sia proprio lecitissimo...
Lucrezio
17-10-2008, 09:58
A Firenze alcuni docenti di chimica fanno lezione in piazza.
Che dire, fossi in loro eviterei: tra analfabeti cattedratici ed altri che comunque non sono capaci di organizzare un discorso con un minimo di filo logico, ci si fa una figura di merda.
Se il contribuente medio vede a chi sta pagando lo stipendio da professore viene in facoltà con le fiaccole per bruciare tutto.
Da me quelli che fanno lezione sono tutti e due molto in gamba, specie quello che parlera' di chimica ambientale ;)
Dream_River
17-10-2008, 10:32
c'è un qualche sito per rimanere informati della vicenda per la zona di Bologna?
Non vorrei alzarmi la mattina e farmi 30 minuti di viaggio per divertimento.
Non saprei, al massimo posso indirizzarti qui (http://www.uniriot.org/index.php?option=com_frontpage&Itemid=100) che è il sito di coordinamento dell'azione di protesta universitaria
Il rettore di Pisa si è impegnato a portare a livello nazionale nel CRUI che è l'organo massimo che può parlare direttamente con il governo le questioni della protesta...
I rettori sono probabilmente disposti a dimettersi in massa...con un atto storicamente clamoroso...
Dubito che tutti i rettori saranno disposti
Esiste un organo staccato dal CRUI composto dai rettori delle università ritenute più prestigiose (Quelle che sfornano maggiori laureati, quelli con una situazione economica buona, ecc ecc), che probabilmente non sono per niente decisi a prendere posizione, anzi, perchè sarebbero quelli che più di tutti hanno qualche speranza di guadagnarci dalla privatizzazione delle università
"Le ragioni della protesta francamente non le comprendo, e sono sempre più convinta che molti di coloro che scendono in piazza non hanno letto il provvedimento. Protestano nelle Università e nelle scuole secondarie, quando il provvedimento non li tocca minimamente, perché riguarda prevalentemente la scuola elementare e media", dice il ministro sulle proteste nei confronti della riforma del sistema scolastico.
http://www.rai.it/news/articolornews24/0,9219,4698394,00.html
Senza parole. :muro:
Killer Application
17-10-2008, 14:37
Non saprei, al massimo posso indirizzarti qui (http://www.uniriot.org/index.php?option=com_frontpage&Itemid=100) che è il sito di coordinamento dell'azione di protesta universitaria
oggi era chiuso il dipartimento di matematica nonostante le lauree, mi immagino l'incazzatura.
killercode
17-10-2008, 14:46
http://linuz.sns.it/~lucrezio/nature.pdf
Metto il link, lo tolgo a breve perche' credo non sia proprio lecitissimo...
:fagiano: sono tornato a casa adesso....riassuntino?
Lucrezio
17-10-2008, 14:59
:fagiano: sono tornato a casa adesso....riassuntino?
C'e' ancora :D
Lo tolgo stasera ;)
Comunque la lezione in piazza e' andata abbastanza bene, c'era molta gente!
85francy85
17-10-2008, 15:00
C'e' ancora :D
Lo tolgo stasera ;)
Comunque la lezione in piazza e' andata abbastanza bene, c'era molta gente!
e me non scarica nulla :confused:
killercode
17-10-2008, 15:09
C'e' ancora :D
Lo tolgo stasera ;)
Comunque la lezione in piazza e' andata abbastanza bene, c'era molta gente!
mi dice che non ho i permessi per accedere
non so se frega a qualcuno, ma ieri in piazza dei miracoli ho fatto qualche foto alle "lezioni in piazza" tenute da alcuni professori di fisica e chimica
http://www.flickr.com/photos/riccardovandoni/
buona visione :D
Rik`[;24620837']non so se frega a qualcuno, ma ieri in piazza dei miracoli ho fatto qualche foto alle "lezioni in piazza" tenute da alcuni professori di fisica e chimica
http://www.flickr.com/photos/riccardovandoni/
buona visione :D
bellissime!!! Shore è un grandissimo....
mi raccomando, anche lunedì alle due... ci saranno le lezioni in piazza. chiunque possa, venga... non se ne pentirà!
bellissime!!! Shore è un grandissimo....
mi raccomando, anche lunedì alle due... ci saranno le lezioni in piazza. chiunque possa, venga... non se ne pentirà!
grazie! :)
vedrò di esserci, se posso :)
Lucrezio
19-10-2008, 09:48
bellissime!!! Shore è un grandissimo....
mi raccomando, anche lunedì alle due... ci saranno le lezioni in piazza. chiunque possa, venga... non se ne pentirà!
Preferisco Persico :O
(Anche perché, quando dovrai fare Astrofisica I, voglio proprio riesumare questo thread con le tue dichiarazioni :asd: I miei compagni d'anno dicono che all'esame sia terribile!)
Dream_River
19-10-2008, 09:55
oggi era chiuso il dipartimento di matematica nonostante le lauree, mi immagino l'incazzatura.
E bhè, quello è perchè c'era lo sciopero del personale, anche la mia facoltà è rimasta chiusa
Preferisco Persico :O
(Anche perché, quando dovrai fare Astrofisica I, voglio proprio riesumare questo thread con le tue dichiarazioni :asd: I miei compagni d'anno dicono che all'esame sia terribile!)
ehi, mai detto che insegnasse Astrofisica I :Perfido:
Lucrezio
19-10-2008, 11:38
ehi, mai detto che insegnasse Astrofisica I :Perfido:
:asd:
Vedrai, vedrai :O
Persico, tra il resto, si è visto dare del professore di Chimica dell'Ambiente e dei beni culturali dal tirreno :asd:
Se consideri che è un teorico (chimica fisica) gli sarà venuto un colpo!
Qui a Bologna, rispetto ad altri atenei italiani, non sta succedendo niente.
Sono state occupate sc. pol e lettere, ma non è nulla di nuovo sotto il sole, hanno deciso di prolungare ai WE occupazioni che già ci sono per tutto il resto dell'anno.
Si vede qualche assemblea spuntare ogni tanto, ma nulla di più.
Tutto paralizzato per interessi politici, perchè c'è l'elezione del rettore (e fare casino potrebbe svantaggiare l'elezione di un rettore amico dell'UDU), perchè c'è l'elezione del sindaco, e fare del casino andrebbe a fare il gioco di qualsiasi candidato che non sia di sinistra, visto che l'abitante medio di Bologna darebbe fuoco a tutta la zona universitaria con le sue mani.
E poi io, contraria praticamente in toto alla 'riforma' universitaria, dovrei prendere in seria considerazione chi mi dice che sta lottando per noi?
Quando basta un minimo interesse di partito o di baronato per bloccare tutto?
Anche le occupazioni degli istituti scolastici sono già terminate. Sia mai, una gita è molto più importante di qualcosa in cui si '''''crede'''''.
Lucrezio
21-10-2008, 18:23
Qui a Bologna, rispetto ad altri atenei italiani, non sta succedendo niente.
Sono state occupate sc. pol e lettere, ma non è nulla di nuovo sotto il sole, hanno deciso di prolungare ai WE occupazioni che già ci sono per tutto il resto dell'anno.
Si vede qualche assemblea spuntare ogni tanto, ma nulla di più.
Tutto paralizzato per interessi politici, perchè c'è l'elezione del rettore (e fare casino potrebbe svantaggiare l'elezione di un rettore amico dell'UDU), perchè c'è l'elezione del sindaco, e fare del casino andrebbe a fare il gioco di qualsiasi candidato che non sia di sinistra, visto che l'abitante medio di Bologna darebbe fuoco a tutta la zona universitaria con le sue mani.
E poi io, contraria praticamente in toto alla 'riforma' universitaria, dovrei prendere in seria considerazione chi mi dice che sta lottando per noi?
Quando basta un minimo interesse di partito o di baronato per bloccare tutto?
Anche le occupazioni degli istituti scolastici sono già terminate. Sia mai, una gita è molto più importante di qualcosa in cui si '''''crede'''''.
Questo è il rischio. Grazie a dio da noi la "rivolta" non è ancora politicizzata, quindi tiene botta!
85francy85
21-10-2008, 18:31
Domani a Parma succede qualcosa. Speriamo che non fermino le lezioni perchè mi girerebbero molto i coglioni.
DarKilleR
21-10-2008, 18:49
Noi siamo messi male ad ingegneria, in nostro preside (mitico Prof. Vitale) che ha sempre appoggiato gli studenti nei loro interessi, è caduto in modo durante una competizione...
ha subito un trauma cranico, amputazione di un piede e di una gamba ed ora è in coma...era uno con le palle quadre sotto tutti i punti di vista per le sue collaborazioni dall'aereonautica alla ferrari in F1 alla Aprila e Piaggio...
Oggi il nostro vicepresidente è stato colpito da un aneurisma...
Quindi a ing. ai livelli alti non ci siamo più :(
Per il resto volevo ricordare che a milano ci sono stati scontri tra studenti e poliziotti in tenuta antisommossa..
Dream_River
21-10-2008, 19:16
Oggi grandissima manifestazione a Bologna, un sacco di partecipanti (Per essere una manifestazione organizzata molto di fretta) tutti carichissimi, abbiamo persino invaso viale indipendenza e abbiamo occupato i binari 1 e 2 della stazione di bologna per 5-10 minuti (è il tempo che la polizia ci ha concesso per evitare che la situazione degenerasse)
Personalmente sono soddisfattissimo, i miei complimenti agli organizzatori e alla forze dell'ordine che hanno saputo amministrare bene la situazione
L'unica nota negativa sono stati quelli che poi sono rimasti in via Zamboni a bloccare il traffico ascoltando musica e bevendo in mezzo alla strada:muro:
L'università che ho fatto io (anni 90') era un insieme di baronaggio, inefficienze, disorganizzazione, sprechi, posti di lavoro (specie nel personale non docente) assegnati per far clientela.
Non credo che oggi le cose siano molto cambiate.
Per fare un esempio stupido ma lampante ancora oggi la mia università non ha praticamente servizi online e uno straccio di sito decente (http://www.unipg.it/ sito casereccio, dal mio punto di vista una vergogna), da noi in azienda con poco più 10 mila euro abbiamo fatto fare ad un azienda specializzata un portale basato su un CMS coi controfiocchi con areee riservate clienti agenti fornitori quality assurance e-commerce circuito di pagamento.
la riforma è sbagliata ? ok ma chi protesta proponga qualcosa di concreto perchè l'università è rimasta quella di 100 anni fa.
da parte mia penso che solo la scuola dell'obbligo debba essere in mano allo stato.
Ma davvero molte università chiuderanno nei prossimi anni o e' la solita storiella che si racconta ?
killercode
21-10-2008, 22:16
Domani a Parma succede qualcosa. Speriamo che non fermino le lezioni perchè mi girerebbero molto i coglioni.
sai qualcosa di concreto?
Noi siamo messi male ad ingegneria, in nostro preside (mitico Prof. Vitale) che ha sempre appoggiato gli studenti nei loro interessi, è caduto in modo durante una competizione...
ha subito un trauma cranico, amputazione di un piede e di una gamba ed ora è in coma...era uno con le palle quadre sotto tutti i punti di vista per le sue collaborazioni dall'aereonautica alla ferrari in F1 alla Aprila e Piaggio...
Oggi il nostro vicepresidente è stato colpito da un aneurisma...
Quindi a ing. ai livelli alti non ci siamo più :(
Per il resto volevo ricordare che a milano ci sono stati scontri tra studenti e poliziotti in tenuta antisommossa..
terribile, che situazione :eek:
L'università che ho fatto io (anni 90') era un insieme di baronaggio, inefficienze, disorganizzazione, sprechi, posti di lavoro (specie nel personale non docente) assegnati per far clientela.
Non credo che oggi le cose siano molto cambiate.
Per fare un esempio stupido ma lampante ancora oggi la mia università non ha praticamente servizi online e uno straccio di sito decente (http://www.unipg.it/ sito casereccio, dal mio punto di vista una vergogna), da noi in azienda con poco più 10 mila euro abbiamo fatto fare ad un azienda specializzata un portale basato su un CMS coi controfiocchi con areee riservate clienti agenti fornitori quality assurance e-commerce circuito di pagamento.
quindi dato che alcune realtà non funzionano, via con l'eutanasia del sistema universitario. almeno ci leviamo il problema alla radice... :asd:
ma possibile che al governo non riescano a proporre una seria riforma con tema centrale i sistemi di valutazione della qualità del singolo ateneo? possibile che l'unica risposta sia quello di un taglio orizzontale senza un minimo di selettività?
non sono stupidi, lo sanno benissimo cosa stanno facendo. il disegno è chiarissimo... non sono errori ma scelte precise. PER QUESTO PROTESTIAMO!
la riforma è sbagliata ? ok ma chi protesta proponga qualcosa di concreto perchè l'università è rimasta quella di 100 anni fa.
da parte mia penso che solo la scuola dell'obbligo debba essere in mano allo stato.
ok... un altro innamorato del privato. mi spieghi dove sta in italia tutta la liquidità necessaria per mantenere in piedi il sistema universitario? non siamo negli stati uniti, cazzo, non abbiamo il loro tessuto industriale... senza sovvenzioni statali, TU, figlio di operaio col cazzo che potrai studiare...
85francy85
22-10-2008, 06:22
sai qualcosa di concreto?
terribile, che situazione :eek:
No. So solo che domani inizia una manifestazione verso le 14 a partire da chimica al campus. Poi si vedrà.
85francy85
22-10-2008, 06:25
ok... un altro innamorato del privato. mi spieghi dove sta in italia tutta la liquidità necessaria per mantenere in piedi il sistema universitario? non siamo negli stati uniti, cazzo, non abbiamo il loro tessuto industriale... senza sovvenzioni statali, TU, figlio di operaio col cazzo che potrai studiare...
Non so come funziona da voi ma qui il 90% delle tesi sperimantali e con progetto funzionano perche è una ditta esterna che ci mette i danari :read: . Mi piacerebbe sapere se all'estero ci sono 30 miliardi di laureati ogni anno in scienze della comunicazione o psicologia, se ci sono corsi di laurea tipo ingegneria dello spettacolo, ingegneria delle scienze investigative.
Non so come funziona da voi ma qui il 90% delle tesi sperimantali e con progetto funzionano perche è una ditta esterna che ci mette i danari :read: . Mi piacerebbe sapere se all'estero ci sono 30 miliardi di laureati ogni anno in scienze della comunicazione o psicologia, se ci sono corsi di laurea tipo ingegneria dello spettacolo, ingegneria delle scienze investigative.
non so come funziona da voi, ma i soldi necessari per svolgere una tesi sono di qualche ordine di grandezza inferiore a quelli necessari per pagare la TUA intera carriera universitaria. parli di contratti da quanto? 20mila, 30mila euro massimo? TU costi allo stato mezzo milione di euro... ti farai un mutuo?
sui corsi di laurea farlocchi sono d'accordo.... MA FACCIAMO UNA LEGGE PER ABOLIRLI, non una legge che di fatto distrugge TUTTO quello che c'è invece di buono...
Gargoyle
22-10-2008, 07:28
Vi ammanisco qualche post dal sito di Libero di Vittorio Feltri.
Sono divertenti e danno l'idea di come l'elettore medio di questa destra reagisce alle riforme di scuola ed università:
http://www.libero-news.it/comments/index/4139/pills/5/1/
21/10/08 19:33
somari a spasso.
La scuola è una fabbrica di somari. L'università è feudo di cosiddetti baroni, anche nepotisti. Un feudo chiuso ai giovani intelletti anche se più validi dei baroni. E gli stupidi studenti cosa fanno? invece di aiutare a cambiare e smascherare le inefficienze ed i furti di meritocrazia che vanno a loro svantaggio, vanno in corteo per supportare chi li frega......sono proprio dei somari....
21/10/08 17:52
benito dove sei finito!
I bambinu non si possono toccare, lo schiaffo è un reato , la punizione roba da trogloditi, il rimprovero mancanza di tatto e conoscenza, le argomentazioni roba da intellettuali, la naia abolita, su con gli orecchini! vai con gli auricolari! e passami sta canna! Ecco i risultati: generazione di coglioni srevita e riverita da ignobili e squallidi rossi, cervello zero programmi sottozero. Benito, Benito, dove sei finito!!
Blue Spirit
22-10-2008, 07:47
Vi ammanisco qualche post dal sito di Libero di Vittorio Feltri.
Sono divertenti e danno l'idea di come l'elettore medio di questa destra reagisce alle riforme di scuola ed università:
http://www.libero-news.it/comments/index/4139/pills/5/1/
menzogne su menzogne, perchè dalla legge 133 i primi che verrano inc*lati a sangue saranno proprio i giovani ricercatori meritevoli e senza raccomandazioni...come gli si può chiedere, magari dopo anni di precariato con stipendi da fame, senza diritti sindacali e copertura pensionistica (dato che i contributi che lo stato si pappa per la famigerata "gestione separata" a quanto pare vanno perduti non appena si passa alla gestione ordinaria, e cmq sono di efficacia ridicola), di restarlo per altri 20-30 anni, per via del famigerato taglio al turnover (senza contare che cmq col taglio ai fondi di finanziamento, sarà impossibile portare avanti le attività di ricerca che già adesso soffrono di una gravissima carenza di fondi)? ma stiamo scherzando? ma i fanboy del governo non si vergognano ad essere così disinformati o, peggio, in malafede???:muro:
killercode
22-10-2008, 09:20
non so come funziona da voi, ma i soldi necessari per svolgere una tesi sono di qualche ordine di grandezza inferiore a quelli necessari per pagare la TUA intera carriera universitaria. parli di contratti da quanto? 20mila, 30mila euro massimo? TU costi allo stato mezzo milione di euro... ti farai un mutuo?
sui corsi di laurea farlocchi sono d'accordo.... MA FACCIAMO UNA LEGGE PER ABOLIRLI, non una legge che di fatto distrugge TUTTO quello che c'è invece di buono...
Quoto, se sulla legge ci fosse scritto "eliminazione di tutti i corsi di psicologia del cavallo" sarei stato d'accordo; ma tagli così indiscriminati vuol dire meno soldi alle facoltà con meno studenti e guarda a caso da noi a fisica sono in 30 mentre a scienze della comunicazione in 600...chi è che si beccherà meno soldi fregandosene dell'importanza dello studio?
^TiGeRShArK^
22-10-2008, 09:31
menzogne su menzogne, perchè dalla legge 133 i primi che verrano inc*lati a sangue saranno proprio i giovani ricercatori meritevoli e senza raccomandazioni...come gli si può chiedere, magari dopo anni di precariato con stipendi da fame, senza diritti sindacali e copertura pensionistica (dato che i contributi che lo stato si pappa per la famigerata "gestione separata" a quanto pare vanno perduti non appena si passa alla gestione ordinaria, e cmq sono di efficacia ridicola), di restarlo per altri 20-30 anni, per via del famigerato taglio al turnover (senza contare che cmq col taglio ai fondi di finanziamento, sarà impossibile portare avanti le attività di ricerca che già adesso soffrono di una gravissima carenza di fondi)? ma stiamo scherzando? ma i fanboy del governo non si vergognano ad essere così disinformati o, peggio, in malafede???:muro:
no, sono tutti finocchi col culo degli altri.
Solo quando è il LORO culo a bruciare allora iniziano a rendersi conto di quello che accade.
E nemmeno troppo in fretta.
85francy85
22-10-2008, 10:35
non so come funziona da voi, ma i soldi necessari per svolgere una tesi sono di qualche ordine di grandezza inferiore a quelli necessari per pagare la TUA intera carriera universitaria. parli di contratti da quanto? 20mila, 30mila euro massimo? TU costi allo stato mezzo milione di euro... ti farai un mutuo?
sui corsi di laurea farlocchi sono d'accordo.... MA FACCIAMO UNA LEGGE PER ABOLIRLI, non una legge che di fatto distrugge TUTTO quello che c'è invece di buono...
Guarda che io ho solo risposto alla tua affermazione che gli interventi dei privati non fossero necessari. Molta della ricerca è praticamente finanziata da privati.
Ovvio che la legge per come è fatta non mi va giu nemmeno a ficcarla con un forcone :stordita:
Blue Spirit
22-10-2008, 11:48
no, sono tutti finocchi col culo degli altri.
Solo quando è il LORO culo a bruciare allora iniziano a rendersi conto di quello che accade.
E nemmeno troppo in fretta.
purtroppo è uno dei problemi principali dell'itaGlia:(
85francy85
22-10-2008, 15:54
Non ho idea di cosa sia successo questo pomeriggio al campus. Non si è sentita mosca volare e di questo mi meraviglio. Che sia stata la prima manifestazione ordinata che abbia mai visto? :fagiano:
DarKilleR
22-10-2008, 16:59
LE DECISIONI DEL SENATO ACCADEMICO DI PISA:
Si propone un tavolo di discussione nazionale per una riforma seria dell'università, ma partendo dall'abolizione del DL 133
Ecco qui cosa riporta il giornale dell'ateneo:
Il Senato Accademico, riunitosi il pomeriggio del 21 ottobre nell’aula Gerace del Polo Fibonacci (ex Marzotto), in merito alle “iniziative in ordine alle conseguenze della L. 133/2008″, ha deliberato una mozione di cui si riporta il testo integrale.
“Il Senato Accademico
- ribadisce che i provvedimenti di legge (taglio indiscriminato del Fondo di Finanziamento Ordinario, blocco indiscriminato del turn over) condurranno in brevissimo tempo a conseguenze disastrose per il normale funzionamento dell’Università affossandone contemporaneamente ogni prospettiva di riforma;
- ritiene che solo la non applicazione dei provvedimenti stessi possa essere il punto di partenza di una discussione sui problemi reali dell’università;
- si impegna a sostenere le forme di pressione di docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti volti ad ottenere questo obiettivo, auspicandone la continuazione e l’allargamento in un’ottica unitaria.
Per quanto riguarda le sue specifiche responsabilità e competenze si impegna, insieme con il rettore, a far passare a livello di tutti gli organi di governo delle università italiane una posizione altrettanto decisa che giunga a prevedere anche le dimissioni collettive da ogni carica ricoperta.”
22 Ottobre 2008
DarKilleR
22-10-2008, 17:00
I Consigli di facoltà
sulla legge n. 133
Pubblichiamo i testi integrali delle mozioni approvate nei giorni scorsi
Logo Università di PisaIn questa pagina del nostro giornale raccogliamo le mozioni approvate nelle scorse settimane da alcuni Consigli di facoltà dell’Ateneo pisano, riunitisi per discutere ed esprimere in via ufficiale la propria preoccupazione in merito alle conseguenze che la legge n. 133 potrebbe avere sul futuro dell’Università pubblica italiana.
Facoltà di Ingegneria, mozione approvata l’8 ottobre
Il Consiglio della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa, riunitosi Mercoledì 8 Ottobre 2008 in seduta straordinaria aperta alla partecipazione degli studenti e del personale tecnico-amministrativo, ha sviluppato un ampio ed articolato dibattito sugli effetti della legge 133/2008.
Dal dibattito è emersa una valutazione fortemente critica dei pesanti e indiscriminati tagli ai finanziamenti delle Università e degli strettissimi vincoli imposti sul turn-over del personale, tagli e vincoli che rischiano di “strangolare” il sistema universitario, già sofferente per il cronico sottofinanziamento che relega l’Italia alle ultime posizioni nello sforzo per il raggiungimento degli obiettivi comunitari in tema di investimenti per la ricerca.
Da tale tipo di provvedimenti non possono infatti che derivare nel medio termine pesanti ripercussioni sulla quantità e qualità della didattica e della ricerca sviluppate dalle Università, che si vedranno costrette a ridurre gli organici e dovranno confrontarsi con una inevitabile disaffezione dei docenti di seconda e terza fascia, ai quali viene in pratica negata ogni opportunità di progressione di carriera, a prescindere dal merito.
I Ricercatori, in particolare, evidenziano la frustrazione derivante dal vedere del tutto ignorato il loro l’impegno, quotidianamente profuso per lunghi anni per assicurare il buon funzionamento delle strutture universitarie, ben al di là, nella grande maggioranza dei casi, dei loro compiti ordinari.
E’ stato inoltre evidenziato come i tagli in questione:
- comporteranno gravi danni per gli studenti, minando alla base i presupposti per poter mantenere i requisiti di qualità, efficienza ed efficacia recentemente messi a punto, con notevole sforzo, in sede di attivazione della riforma DM 270/2004; si assisterà infatti ad una riduzione del ventaglio dell’offerta didattica, ad un suo peggioramento qualitativo ed alla possibile introduzione del numero chiuso in ingresso per insufficienza di risorse umane, in piena contraddizione con la sempre crescente richiesta di ingegneri altamente qualificati.
- allontaneranno ancor di più dall’università i neolaureati eccellenti, in quanto risulteranno ulteriormente ristrette le già scarse opportunità di ingresso nel sistema universitario, andando così ad alimentare il fenomeno della “fuga dei cervelli”, identificato come problema sistemico del Paese da contrastare prioritariamente.
La strada della trasformazione in fondazioni private, indicata dalla legge 133 come possibile soluzione dei problemi di gestione, oltre a snaturare l’Università come servizio pubblico, punto di forza del sistema italiano apprezzato anche a livello internazionale, presenta contorni indefiniti e preoccupanti su aspetti chiave, quali i metodi di selezione e progressione dei docenti, l’effettiva autonomia nelle scelte didattiche e di ricerca, l’assicurazione del diritto allo studio, l’omogeneità a livello nazionale ed il valore legale dei titoli di studio.
Per quanto suddetto, pur riconoscendo l’esistenza di aspetti di inefficienza e disfunzione gestionale all’interno dell’attuale sistema universitario, che in casi isolati sono degenerati fornendo il pretesto per una campagna mediatica denigratoria che ha ingiustamente offuscato il prestigio dell’intera Università italiana, il Consiglio ha espresso la propria forte contrarietà ai contenuti sia finanziari che normativi della legge 133/2008, stigmatizzando in particolare la reiterazione di interventi legislativi estemporanei e non ponderati, nè tantomeno discussi con gli organi di rappresentanza istituzionali, su un sistema delicato ed essenziale per lo sviluppo del paese come quello universitario, tanto da apparire dettati dalla mera intenzione di riduzione della spesa, anziché da una seria e costruttiva volontà di riforma.
In tale scenario, si ritiene necessaria una sospensiva del provvedimento e l’avvio, invece, di una seria riforma strutturale che, affrontando organicamente tutti i nodi irrisolti, quali lo stato giuridico dei docenti e le procedure di ingresso e progressione nella carriera, l’adeguato finanziamento delle attività didattiche e di ricerca e la definizione di regole efficaci per la gestione degli atenei, sia capace di disegnare uno scenario credibile e condiviso di sviluppo sostenibile di medio-lungo termine, consono alle necessità di un paese che voglia legittimamente definirsi moderno.
Il Consiglio di Facoltà ha quindi espresso auspicio che:
• gli organi istituzionali dell’Ateneo, in particolare Consigli di Facoltà, il Consiglio di Amministrazione e il Senato Accademico, prendano ufficialmente posizione sull’argomento, assumendo in tempi brevi deliberazioni che mettano chiaramente in evidenza i gravi problemi derivanti dall’applicazione della legge 133/2008 e invitino il Consiglio Universitario Nazionale e la Conferenza dei Rettori ad operare una più risoluta azione di denuncia e contestazione del provvedimento.
• le istituzioni locali, in particolare Comune e Provincia di Pisa e Regione Toscana, si pronuncino sugli effetti che la contrazione e l’impoverimento culturale dell’istituzione universitaria pisana potrebbero avere sul tessuto socio-economico del territorio;
• la sensibilizzazione verso le problematiche evidenziate si estenda, sia a livello locale che nazionale, coinvolgendo tutte le componenti del mondo universitario, docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo;
• Rettori e Presidi di Facoltà, quali figure istituzionali accademiche rappresentative, manifestino pubblicamente la piena disponibilità a dimettersi in mancanza di segnali positivi da parte del Governo.
• le problematiche evidenziate vengano riprese ed analizzate seriamente dai mezzi di comunicazione e che gli stessi diano adeguato risalto alle forme di protesta che saranno adottate a sostegno delle richieste di revisione della legge 133/2008, al fine di portare la questione alla ribalta dell’opinione pubblica e quindi all’attenzione del Governo, che ha sinora dimostrato un deplorevole disinteresse verso le sorti del sistema universitario nazionale.
Per quanto attiene la Facoltà di Ingegneria di Pisa, molti docenti e ricercatori hanno manifestato la volontà di procedere a forme di protesta volte a sensibilizzare il mondo politico-istituzionale nazionale e la stampa, inclusa la sospensione della didattica ed il rifiuto dei compiti non istituzionali. Pur consapevoli dei disagi che saranno inevitabilmente arrecati agli studenti, essi ritengono al momento necessario esercitare il proprio incontestabile diritto a manifestare il dissenso ed ad evidenziare le conseguenze del provvedimento di legge, proprio al fine di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul un problema di così grande rilevanza per il futuro del Paese.
Preso atto delle suddette dichiarazioni, e tenuto conto delle forme di protesta già in corso e di quelle che si stanno coordinando a livello di Ateneo, il Consiglio di Facoltà ha invitato il Preside a monitorare la situazione nei prossimi giorni, dandogli mandato di procedere alla sospensione delle attività didattiche, nel caso non ne sia garantita la regolarità e per la messa a punto dei necessari provvedimenti.
Facoltà di Lettere e Filosofia, mozione approvata il 9 ottobre
Viste le mozioni e le successive prese di posizione approvate sin dall’emanazione del Decreto Legge 112 del 18 giugno 2008, convertito il 6 agosto nella Legge 133/2008, dalla CRUI e dal CUN, ovvero, i maggiori organi di rappresentanza delle Università Italiane, da diverse Conferenze dei Presidi, dai Senati Accademici e dai Consigli di amministrazione della maggior parte degli Atenei Italiani;
Vista la posizione espressa dai Senati Accademici delle Università Toscane riunitisi per via straordinaria in seduta congiunta;
Viste le prese di posizione di molti organi collegiali della Facoltà e dei Dipartimenti dell’Ateneo pisano e toscani;
Vista la forte denuncia all’opinione pubblica fatta dall’assemblea generale del personale dei tre Atenei pisani rivolta ad evidenziare il rischio dello smantellamento dell’Università pubblica;
Vista la rilevante, giustificata protesta studentesca e la profonda preoccupazione dei giovani laureati e dei giovani docenti che svolgono con sacrificio e senza la giusta rimunerazione tanta parte delle funzioni didattiche nel momento attuale;
Vista l’attuale sordità da parte del Governo nei confronti dei pareri negativi delle rappresentanze dei docenti e delle associazioni di dottori di ricerca, dei dottorandi, contrattisti, precari e studenti, della CRUI e del CUN, delle Conferenze dei Presidi, dei Senati Accademici e consigli di amministrazione della maggior parte degli atenei italiani;
Considerato che l’Italia, in buona posizione per produzione scientifica, è già molto lontana dagli obiettivi europei sulla formazione, perché molto indietro (malgrado tentativi maldestri di mostrare il contrario) per spesa annua per studente, ed ultima in Europa per spesa totale destinata all’Università rispetto alla PIL (0,9 % contro 1,3% della media UE), per la quota di spesa pubblica per l’università (1,6% contro 2,8% della media UE), per spesa totale destinata alla ricerca rispetto al PIL (1,09% contro 2,26% della media UE);
Considerato che, approfittando di attacchi mediatici (spesso diffamatori) su caratteri pur discutibili della gestione dell’Università, viene colpito il sistema pubblico nel suo insieme penalizzando anche gli atenei con maggiore tradizione nella ricerca e nell’insegnamento;
Considerato che il sistema universitario e di ricerca italiano esige un’analisi critica approfondita e un ampio confronto per giungere ad una vera riforma che, superando operazioni strumentali e di dubbio conio, pervenga ad una riaffermazione del fine di alta formazione e di cultura critica, dia maggior rilievo alla ricerca, premi il merito e apra talenti dei “capaci e meritevoli”;
Rilevato che la legge 1338/2008 (conversione del DL 112/2008) condanna alla fine il sistema pubblico universitario e di ricerca prevedendo i seguenti effetti:
• una riduzione annuale fino al 2013 del Fondo di Finanziamento Ordinario di 467 milioni di euro (taglio del 6%) e un taglio del 46% sulle spese di funzionamento;
• una riduzione del turn /over al 20% per l’università (su 5 che vanno in pensione uno solo verrà assunto) nel periodo 2009-2013 (in termini finanziari-64 milioni di euro nel 2009,-190 milioni di euro nel 2010,- 316 milioni di euro nel 2011, - 417 milioni di euro nel 2012,- 455 milioni di euro nel 2013);
• un taglio complessivo di quasi 4 miliardi di euro in 5 anni;
• la trasformazione delle Università pubbliche in fondazioni di diritto privato;
Rilevato che gli effetti combinati dell’art.49 della Legge 133/2008 (divieto di ricorrere al medesimo lavoratore con più tipologie contrattuali per periodi di servizio superiori al triennio nell’ultimo quinquennio), e del 37-bis inserito nel ddl 1441 in corso d’approvazione parlamentare, (cancellazione della procedura delle stabilizzazioni) produrranno il blocco delle forme contrattuali a tempo determinato in enti dove la frequenza di concorsi è scarsa e il licenziamento in tronco (dopo tre mesi dall’eventuale entrata in vigore del ddl 1441) di chi aveva già ricevuto garanzie dallo Stato di un percorso per andare a stabilizzare la propria attività professionale;
Ritenuto che le misure descritte mettono a rischio il normale esercizio della didattica e della ricerca nelle università e nei centri di ricerca, aggravano il problema del numero e della media anagrafica del personale, tradiscono gli accordi europei e il dettato costituzionale sulla necessità della natura pubblica dell’istruzione, compresa quella universitaria; difatti:
• i tagli indiscriminati senza accenni a criteri di valutazione, sono insopportabili per un settore già in grave sofferenza e sottovalutato rispetto a quanto succede nel mondo;
• vengono chiuse le porte ai giovani talenti, una delle risorse più pregiate del nostro Paese;
• il taglio indiscriminato delle risorse unito alla possibilità di trasformazione in fondazione rischia di modificare il sistema Universitario nazionale in un sistema di formazione debole e con accessi differenziati in base al censo (nessun tetto per le tasse universitarie). Inoltre, senza riferimento alla valutazione si selezioneranno le discipline e le sedi universitarie non sulla base del loro valore, ma in ragione del contesto socio economico in cui operano;
• lo Stato non può garantire un percorso di acquisizione di diritti e al tempo stesso tradire quella garanzia mettendo in gioco la reputazione delle istituzioni e le basi di solidità civile dei cittadini.
Il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia
Facendo propria la mozione dell’assemblea tenutasi in Piazza dei Cavalieri l’8 ottobre 2008, afferma con forza la propria contrarietà ai provvedimenti adottati dal Governo, evidenziando i gravi rischi legati ad un indebolimento del ruolo complessivo della produzione e fruizione del sapere nel nostro paese.
Chiede:
• che il Governo riveda i propri orientamenti;
• che il Parlamento non approvi il ddl n. 1441;
• che, a partire dalla discussione parlamentare della Legge finanziaria, si riaffermino gli obiettivi europei e siano corrette le norme previste dalla Legge 133/2008;
• che, dato il carattere strategico delle politiche sulla formazione universitaria e la ricerca, tale materia non venga trattata con decreti e a colpi di maggioranza, ma con un serio confronto, con il coinvolgimento degli esponenti della cultura italiana e di tutti i soggetti interessati.
• Impegna il Preside a farsi interprete in ogni sede delle posizioni espresse, a prendere contatto tempestivamente con i rappresentanti istituzionali dell’Università di Pisa e a farsi promotore di iniziative congiunte con la Provincia e la Regione.
Decide una settimana di sospensione della normale attività didattica con un impegno dei docenti strutturati e precari, del personale tecnico amministrativo e degli studenti, a discutere e ad approfondire i problemi riguardanti la programmazione didattica alla luce della situazione venutasi a creare nella Facoltà e nell’Università.
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, mozione approvata il 10 ottobre
Il Consiglio della Facoltà di Scienze MFN, ritiene forma incisiva di protesta contro la Legge che vuole distruggere l’Università pubblica attraverso lo strumento finanziario, quella di mettere in chiara evidenza quanto la disponibilità su base volontaria del personale docente e ricercatore sia indispensabile e determinante allo svolgimento di una attività didattica completa e di qualità quale è quella offerta nei nostri corsi di studio. Invita quindi il personale della Facoltà a dichiarare la propria indisponibilità a svolgere attività didattiche e istituzionali che non siano quelle richieste dal proprio stato giuridico. Invita nel contempo il Preside della Facoltà a valutare la situazione che verrebbe ad ingenerarsi senza escludere la possibilità di una riprogrammazione didattica dei vari Corsi di Studio.
Facoltà di Scienze politiche, mozione approvata il 14 ottobre
Il Consiglio di Facoltà si è riunito in data 14 ottobre 2008 in seduta straordinaria e allargata a una rappresentanza dei precari della ricerca e dell’area tecnico-amministrativa della Facoltà e a una rappresentanza degli studenti di Scienze Politiche del Polo Carmignani occupato per discutere gli effetti della legge 133/2008. Il Consiglio di Facoltà auspica una riforma del sistema universitario che preveda interventi selettivi per ridurre gli sprechi, migliorare la qualità della governance, introdurre parametri efficaci di valutazione della didattica e dell’attività di ricerca; istituire meccanismi concorsuali trasparenti. La legge 133/2008 non risponde affatto a queste esigenze. La legge 133/2008 prevede soltanto:
- un taglio indiscriminato e progressivo delle risorse destinate al fondo di finanziamento ordinario (art. 66, comma 13)
- la limitazione del turn-over al 20% delle unità del personale docente e amministrativo fino al 2012 (art. 66, comma 13 e comma 7);
- la possibilità data agli atenei di trasformarsi in fondazioni private con un semplice voto del Senato accademico, attraverso il quale si avrebbe il trasferimento a titolo gratuito dell’intero patrimonio degli atenei pubblici in mani private (art. 16).
Questi interventi, posti in essere senza alcun effettivo confronto con i rappresentanti delle diverse componenti del sistema universitario, hanno un carattere strutturale e incidono pesantemente sul finanziamento della ricerca, sulla possibilità di reclutamento e di avanzamento di carriera, sugli assetti istituzionali, sulla natura stessa dell’Università quale soggetto pubblico. Le conseguenze saranno infatti l’inevitabile dequalificazione dell’attività di ricerca, con una ricaduta negativa sulla didattica; la drastica riduzione del personale docente e tecnico-amministrativo; l’affossamento definitivo delle speranze di ingresso di molti giovani e di carriera per ricercatori e professori associati; la contrazione dell’offerta formativa e dei servizi amministrativi e di sostegno alla didattica garantiti agli studenti. Lo scenario alternativo è la trasformazione delle Università in fondazioni di diritto privato, con prevedibili conseguenze negative in termini di lievitazione delle tasse universitarie, caduta della qualità dell’offerta formativa, ulteriore precarizzazione dell’attività di docenza, mortificazione della ricerca. Al di là della prevedibile privatizzazione dei rapporti di lavoro, infatti, rimane del tutto indeterminato il futuro assetto organizzativo e gestionale dei nuovi soggetti privati, che andrebbero a subentrare alle Università rilevandone il patrimonio.
La legge produce effetti particolarmente penalizzanti per gli Atenei storici, tra i quali l’Università di Pisa, caratterizzati da una più marcata necessità di ricambio del corpo docente. La Facoltà di Scienze politiche, storicamente sottodimensionata, presenta sotto questo profilo una situazione di assoluta emergenza. A fronte di 14 pensionamenti previsti nei prossimi 4 anni, pari a circa il 25% del corpo docente, saranno infatti possibili soltanto 2,8 operazioni di reclutamento o avanzamento di carriera.
I ricercatori della Facoltà di Scienze politiche, riuniti in assemblea il 13 ottobre 2008, hanno approvato un documento con il quale esprimono la loro protesta nei confronti della legge 133/2008 e deliberano lo stato di agitazione, rinunciando agli affidamenti didattici aggiuntivi e invitando le altre componenti del corpo docente ad aderire alla loro mobilitazione.
Il Consiglio di Facoltà a maggioranza, con un voto contrario:
- manifesta la propria solidarietà ai ricercatori;
- prende atto della rinuncia dei ricercatori agli affidamenti didattici aggiuntivi e dell’intenzione manifestata da numerosi docenti di I e II fascia di rinunciare ad incarichi eccedenti i loro doveri contrattuali;
- chiede al Preside di sospendere la normale attività didattica allo scopo e per il tempo utile a consentire la necessaria e conseguente rimodulazione dell’offerta didattica;
- invita tutte le componenti presenti al Consiglio di Facoltà ad organizzare incontri e seminari di discussione sui contenuti della legge 133/2008;
Il Consiglio di Facoltà invita il Preside a chiedere agli organi di governo dell’Ateneo di riunirsi per valutare ed esprimersi in merito alla situazione di disagio che si è venuta configurando.
Facoltà di Farmacia, mozione approvata il 15 ottobre
Il Consiglio della Facoltà di Farmacia nella seduta del 15 ottobre 2008 dopo una lunga e motivata discussione alla quale hanno partecipato nella seduta allargata la componente studentesca ed il personale tecnico amministrativo ha deliberato presenti solo gli appartenenti al Consiglio di Facoltà il seguente documento:
Vista la delibera del Consiglio di facoltà di Farmacia del 18.07.2008
Vista il documento approvato dal Senato della Università di Pisa nella seduta del 7.10.2008.
Vista la posizione espressa dai Senati Accademici delle Università Toscane riunitisi per via straordinaria in seduta congiunta il 14.7.2008
Viste le prese di posizione di alcune Facoltà e Dipartimenti dell’Ateneo pisano e toscani;
Visto il documento dell’Assemblea tenutasi a Pisa il 8.10.2008
Vista la protesta studentesca, la profonda preoccupazione dei giovani laureati e di tutti coloro che svolgono attività di ricerca nell’Università senza una reale prospettiva futura,
Il Consiglio della Facoltà di Farmacia, pur nella piena consapevolezza della grave situazione economica del Paese, e delle criticità, anche di ordine finanziario, esprime una valutazione estremamente negativa relativamente ai contenuti che si riferiscono all’Università della legge 6 agosto 2008 n. 133.
Nello specifico, il Consiglio di Facoltà di Farmacia ribadisce che gli interventi previsti per l’Università costituiscono una profonda alterazione dei caratteri e dei connotati del sistema, nonché delle capacità operative delle Università.
La riduzione del Fondo di Finanziamento Ordinario e più complessivamente delle risorse disponibili, realisticamente non compensabili con nuove e diverse entrate, che si aggiungono ad un pregresso conclamato sottofinanziamento, provocherà un rapido ed inevitabile deterioramento della didattica, della ricerca e dei servizi.
La limitazione improvvisa del turn-over, pesante e senza una preventiva valutazione, contraddice l’esigenza di un ricambio generazionale della docenza e colpisce ancor più il personale tecnico-amministrativo, comportando il peggioramento indiscriminato degli Atenei pubblici.
Il Consiglio della Facoltà di Farmacia non può non rilevare che tale provvedimento si caratterizza per una totale assenza di valutazione e motivazione.
Il Consiglio di Facoltà non può inoltre non rilevare che l’incapacità di operare scelte razionali e motivate, basate su indicatori oggettivi d’efficacia e qualità dell’Università, è ormai una costante che sembra aver caratterizzato i diversi governi.
Viene inoltre sottolineato come l’opinione pubblica non sia sensibile alle tematiche dell’Università a causa di una campagna mediatica che ha evidenziato i casi di inefficienza e corruzione, comunque presenti nell’Università, senza considerare l’altra parte maggioritaria del mondo accademico che si impegna affinché gli Atenei continuino a mantenere standard elevati.
Il Consiglio di Facoltà esprime pertanto la sua profonda perplessità verso una classe politica che complessivamente non ha saputo, negli ultimi anni, comprendere le potenzialità reali della formazione avanzata per lo sviluppo sociale ed economico del paese.
Il Consiglio di Facoltà afferma che solo una discussione approfondita e condivisa a livello nazionale delle misure, che si ritengano necessarie ed opportune per un miglioramento e avanzamento dell’Università pubblica, sia l’unico strumento che permetta, nel rispetto dell’autonomia, una riforma efficace e produttiva.
Afferma altresì che non è attraverso la “strada delle Fondazioni” che tale risultato possa essere raggiunto ma anzi si perderebbe la vocazione pubblica e si provocherebbe al tempo stesso un aumento delle pesanti disparità dovute alle diverse realtà socio-economiche del Paese nonché si peggiorerebbero le condizioni di accesso al diritto allo studio.
Il Consiglio della Facoltà di Farmacia chiede pertanto :
− che gli organi istituzionali dell’Ateneo prendano una decisa posizione contro i provvedimenti del Governo, eventualmente anche attraverso la pubblica manifestazione della disponibilità di remissione del proprio mandato (Rettore, Presidi di Facoltà e componenti del Senato Accademico);
− la predisposizione di metodi di pubblicizzazione di questa protesta attraverso il sito della Facoltà, dei Dipartimenti e di tutti i docenti;
− che il Governo divenga consapevole che l’Università è settore strategico per il rilancio del paese e per tanto riveda i propri orientamenti politici;
− che tutti i parlamentari, indipendentemente dalla appartenenza politica, nella discussione della prossima Legge finanziaria, prendendo coscienza degli obiettivi che sarebbe opportuno raggiungere di utilizzo del PIL destinato all’alta formazione e alla ricerca al pari degli altri paesi della comunità europea provvedano a sospendere e correggere le norme previste dalla Legge 133/2008.
Il Consiglio di Facoltà dichiara inoltre la propria disponibilità a partecipare a manifestazioni condivise dall’intero Ateneo e del mondo universitario allo scopo di recuperare il consenso dell’opinione pubblica e produrre un ripensamento generale del governo.
Ritiene che sia indispensabile per questo che la CRUI si adoperi perché si inizi una trattativa con il governo per una riforma dell’Università che parta da una valutazione analitica dello stato delle Università e proponga misure che studiando nuovi meccanismi di reclutamento del personale docente e modifiche dello status giuridico del personale universitario arrivi ad una razionalizzazione delle risorse disponibili ed ad un potenziamento degli investimenti sulla ricerca.
Il Consiglio di Facoltà, approva all’unanimità questa mozione.
Facoltà di Lingue e Letterature straniere, mozione approvata il 15 ottobre
I professori, ricercatori, lettori, tecnici e amministrativi, dipendenti precari, dottorandi, assegnisti, contrattisti e studenti di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa chiedono che il Rettore, il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione, raccogliendo la vibrante protesta della comunità universitaria pisana contro la legge 133/2008, che sta trovando crescente rispondenza nelle iniziative in atto in altri Atenei, esprimano una netta opposizione nei confronti di una politica mirata alla sistematica destrutturazione dell’Università pubblica mediante iniziative legislative disorganiche basate su tagli finanziari e tagli al turn-over.
A tale scopo, chiedono:
1) che il Rettore si faccia portavoce presso la CRUI e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca della richiesta di pervenire a sostanziali ed immediate modifiche legislative che escludano il sistema dell’università e della ricerca dall’ambito di applicazione della legge 133/2008, e della improcrastinabile necessità di apertura di un serio tavolo di trattativa istituzionale per la definizione di una riforma organica e condivisa dell’Università;
2) che quanto sopra venga dibattuto quanto prima in una seduta del Senato Accademico aperta a tutte le componenti del mondo accademico;
3) che, come segno visibile della posizione dell’Ateneo pisano, il Rettore assuma immediatamente la decisione di non procedere all’inaugurazione dell’Anno Accademico e che nella data originariamente prevista per tale evento tutte le attività dell’Ateneo vengano sospese in segno di protesta, dando il massimo rilievo attraverso i mass media a tali iniziative.
In considerazione di quanto sopra, l’Assemblea s’impegna :
- a non attivare una sospensione generalizzata dell’attività didattica, bensì una mirata a consentire la partecipazione di studenti e docenti a iniziative di protesta indette a livello locale e nazionale, purché comunicate con non meno di 5 giorni di anticipo al fine di consentire la pubblicizzazione delle stesse;
nel contempo, le attività didattiche prevederanno anche forme alternative, quali :
- lezioni all’aperto,
- lezioni concordate fra docenti e studenti, parzialmente o integralmente dedicate all’illustrazione dei contenuti della Legge 133/2008 e del funzionamento globale dell’Università,
- attività di autoformazione con la collaborazione dei docenti della Facoltà.
Facoltà di Agraria, mozione approvata 16 ottobre
Il Consiglio della Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa, riunito il giorno 16 ottobre 2008 CONDIVIDE le mozioni e le successive prese di posizione approvate sin dall’emanazione del Decreto Legge 112 del 25 giugno 2008, convertito il 6 agosto nella Legge 133/2008, dalla CRUI e dal CUN, dai maggiori organi di rappresentanza delle Università Italiane, da diverse Conferenze dei Presidi, dai Senati Accademici delle Università Toscane riunitisi per via straordinaria in seduta congiunta, che esprimono preoccupazione per la gravità degli effetti che i provvedimenti riguardanti l’Università potranno produrre sul funzionamento degli Atenei;
RITIENE che la formazione universitaria di qualità sia minacciata dalla proposta di ulteriori, pesanti e indiscriminate riduzioni del fondo di finanziamento ordinario e del riassorbimento da parte dello Stato delle economie, con ripercussioni negative che colpiranno in particolar modo gli studenti, che vedranno aumentare le tasse e diminuire i servizi;
RITIENE che il drastico blocco del turnover al 20%, penalizzi soprattutto i giovani ricercatori;
DENUNCIA il rischio che le misure contenute nella legge 133, riguardo alla possibilità di trasformazione delle Università in Fondazioni di diritto privato, compromettano l’esistenza stessa dell’Università pubblica italiana, aprendo scenari imprevedibili sulla libertà di ricerca e di insegnamento, sullo stato giuridico del personale docente e tecnico amministrativo, sul governo delle Università, sui criteri di finanziamento, sulle tasse universitarie;
PRENDE ATTO delle posizioni espresse dall’Assemblea di Facoltà del 15 ottobre 2008;
AUSPICA che la Preside sospenda, a partire da venerdì 17 ottobre fino a venerdì 24 ottobre 2008, tutte le attività didattiche, come richiesto dall’Assemblea di Facoltà del 15 ottobre 2008;
CHIEDE al Rettore di farsi promotore di una proposta di rilancio e di miglioramento del sistema universitario pubblico, perseguita attraverso maggiori finanziamenti per l’Alta formazione e la Ricerca, maggiori risorse per il diritto allo studio e il reclutamento di giovani ricercatori, attraverso la riforma della docenza, distinguendo nettamente il reclutamento dall’avanzamento di carriera, e attraverso la riaffermazione del principio del merito.
Facoltà di Medicina Veterinaria, mozione approvata il 16 ottobre
Il Consiglio della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Pisa, riunitosi giovedì 16 Ottobre 2008 in
seduta aperta, nella fase di discussione, alla partecipazione degli studenti e del personale tecnicoamministrativo,
ha sviluppato un ampio ed articolato dibattito sugli effetti della legge 133/2008.
Dal dibattito è emersa una valutazione fortemente critica dei pesanti e indiscriminati tagli ai finanziamenti
delle Università e degli strettissimi vincoli imposti sul turn-over del personale dai quali deriveranno, già nel
breve termine, pesanti ripercussioni sulla quantità e qualità della didattica e della ricerca sviluppate dalle
Università.
Un giudizio negativo è stato espresso in particolare sulla possibilità della trasformazione delle Università in
fondazioni private, indicata dalla legge 133/2008 come possibile soluzione dei problemi di gestione. Questa
soluzione, infatti, oltre a snaturare l’Università come servizio pubblico e come strumento di garanzia della
stessa democrazia, presenta contorni indefiniti e preoccupanti su aspetti chiave, quali i metodi di selezione e
progressione dei docenti, l’effettiva autonomia nelle scelte didattiche e di ricerca, l’assicurazione del diritto allo
studio, l’omogeneità a livello nazionale ed il valore legale dei titoli di studio.
Per quanto suddetto, il Consiglio ha espresso la propria forte contrarietà ai contenuti sia finanziari che
normativi della legge 133/2008, stigmatizzando in particolare la reiterazione di interventi legislativi
estemporanei e non ponderati, né tantomeno discussi con gli organi di rappresentanza istituzionali, su un
sistema delicato ed essenziale per lo sviluppo del paese come quello universitario, tanto da apparire dettati dalla
mera intenzione di riduzione della spesa, anziché da una seria e costruttiva volontà di riforma.
Accogliendo con soddisfazione gli impegni presi dal Rettore nell’Assemblea dell’Università di Pisa da lui
convocata il 15 ottobre u.s., la Facoltà di Medicina Veterinaria rinnova l’invito al Rettore a:
- farsi portavoce presso la CRUI e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca della richiesta:
. di pervenire a sostanziali ed immediate modifiche legislative che escludano il sistema dell’università e della
ricerca dall’ambito di applicazione della legge 133/2008;
. di evidenziare la urgente necessità di apertura di un serio tavolo di trattativa istituzionale per la definizione
di una riforma organica e condivisa dell’Università;
. di farsi carico dell’improcrastinabile esigenza, richiamata anche dalla Dichiarazione di Lisbona, di
potenziare i finanziamenti per la ricerca, portandoli quanto più possibile vicini ai livelli di quelli degli altri
Paesi industrializzati, con il conseguente ampliamento del reclutamento di giovani ricercatori;
- convocare quanto prima una seduta del Senato Accademico aperta e allargata a tutte le componenti del mondo
accademico;
- non procedere all’inaugurazione dell’Anno Accademico come segno visibile della posizione dell’Ateneo
pisano e a sospendere, nella data originariamente prevista per tale evento, tutte le attività dell’Ateneo in segno
di protesta;
A sostegno delle forme di protesta già in corso in altre Facoltà e di quelle che si stanno coordinando sia a
livello di Ateneo che a livello nazionale, il Consiglio si impegna:
- a promuovere attività didattiche alternative come lezioni all’aperto e altre iniziative diffuse sul territorio
rivolte all’illustrazione del funzionamento e dei problemi dell’Università, nonché dei contenuti della Legge
133/2008;
- ad attivare una sospensione mirata dell’attività didattica al fine di consentire la partecipazione consapevole di
studenti e docenti a iniziative indette su questi temi a livello locale e nazionale.
21 Ottobre 2008
Lucrezio
22-10-2008, 18:32
Spero che Pasquali voglia andare fino in fondo, senza cercare di tenere i piedi in due paia di scarpe.
Lo conosco come mio professore di Chimica Generale ed è una persona in gamba... spero che non ci deluda.
Bastian UMTS
22-10-2008, 18:53
ha subito un trauma cranico, amputazione di un piede e di una gamba ed ora è in coma...era uno con le palle quadre sotto tutti i punti di vista per le sue collaborazioni dall'aereonautica alla ferrari in F1 alla Aprila e Piaggio...
Azz...ho lavorato con lui, sai dirmi se è ricoverato a Pisa?
Grazie
DarKilleR
23-10-2008, 22:11
Azz...ho lavorato con lui, sai dirmi se è ricoverato a Pisa?
Grazie
Allora l'incidente è avvenuto al Mugello (mi pare) e quindi dovrebbe essere a Firenze...ma c'era la previsione di trasferirlo a Pisa appena le condizioni si sarebbero ristabilizzate.
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Novità sulla manifestazione di oggi a Pisa?? Oggi in treno da Pisa Centrale si sentivano i cori che venivano dall'esterno...al TG3 hanno detto che è stata la più grande manifestazione che si sia mai vista a Pisa nella storia della città...qualcuno ha vociferato di oltre 30.000 persone...
Qualcuno ha qualche conferma/foto / esperienza diretta??
Io oggi son mancato a questa manifestazione, per motivi contingenti a cui oggi non potevo rinunciare...
F.I.G.A. :stordita: :stordita:
Al Poli a Torino oggi assemblea nel cortile centrale, un 2-3000 persone
Con grande tristezza il rettore non c'era fin dall'inizio, è venuto solo verso la fine, ma solo per far facciata, vista la quantità di studenti..:(
Ha detto tanto ma era poco o niente, parlava come un politico, cercava i 2 piedi una scarpa, che tristezza, non voleva prendere una posizione chiara sulla 133 di Tremonti
nel suo *inutile* discorso, raccontava di come i finanziamenti pubblici non bastano più e bisogna far ricorso anche a quella privati, peccato che GIA' oggi sia così al Poli, soprattutto con Microsoft e GM
E poi ha nominato le "banche", ed allora ha molti è venuto in mente che è il FRATELLO di Profumo dell'Unicredit, dalle voci è emerso che invece il vicedirettore Mezza Lama è nel CDA di Sanpaolo invece, CHE SCHIFO, le banche ci sono già dentro fino all'osso nella nostra Università OGGI, figuriamoci con la 133 :(
Ora mi spiego perchè tutti quei banchetti della carta "replay" dell'unicredito in giro per i corridoi (cazzo, è come se la Nivea aprisse anche lei un banchetto per il Poli! :eek: ma vi pare?)
Ed anche tutte le nostre tasse, tutta la tesoriera del Poli gira intorno in conti Unicredito, insomma, GIA' oggi siamo culo e camicia con le BANCHE! :mad:
E mi fa una tristezza immensa vedere come ci sia un palese conflitto di interesse anche a questi livelli, in questo mondo, nel mondo dell'università di Torino :(
Era così distante dagli studenti Profumo..
Si è parlato anche da noi della sospensione della cerimonia dell'anno didattico, ma purtroppo gli interessi in gioco sono altissimi, vedi collaborazioni e scambi internazionali..
Però ci proviamo, raccoglievano infatti le firme degli studenti a favore dell'abolizione della cerimonia
Ed il 28 arriverà la Gelmini, le faremo capire che non siamo 2 gatti..
Concorsi per residenti. Sarà molto difficile, quasi impossibile, in futuro che un giovane residente a Messina possa vincere un concorso per un posto a Milano. E' l'ennesimo emendamento-sorpresa comparso a corredo dell'articolo 37 ed è un'idea della Lega. Stabilisce che d'ora in poi ci sarà una corsia preferenziale, una vera e propria precedenza, nei concorsi pubblici per i residenti della regione dove si svolge il concorso. Una norma su cui pesa in modo palese un vizio di incostituzionalità. La Lega aveva avuto anche un'altra idea: non si doveva tener conto del titolo di studio nella formazione delle graduatorie dei concorsi. Via libera agli asini, o quasi. L'aula l'ha bocciata.
tralasciando l'ultima parte.... veramente senza vergogna questa destra italiana
da oggi in poi un aspirante pediatra napoletano dovra'
1) rinunciare alla pediatria (causa "numeri chiusi" a napoli dei "figli" aspiranti pediatri)
2) farsi la residenza a milano
Ci fosse stata questa legge la Gelmini forse avrebbe avuto qualche difficoltà in più ad andare a fare l'esame di stato giù... :read:
Perchè è sacrosanto essere contro i tagli, ma lo è ancor di più esserlo contro gli sprechi, è partita l'iniziativa 'Aste di beneficenza' :O
Vuoi comprare il buco dell'università di Siena?
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O il Polo di Novoli dell'università di Firenze?
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Oppure il corso di Scienze dell'Universo? Qui è più un gesto caritatevole verso i professori che si trovano sempre davanti aule vuote, o con uno studente quando va bene.
http://cgi.ebay.it/Scienze-dellUniverso-corso-inutile-delluniversita_W0QQitemZ220299888376QQihZ012QQcategoryZ1467QQssPageNameZWDVWQQrdZ1QQcmdZViewItem
A Bologna, invece, mettiamo all'asta la lussuosissima sede di Buenos Aires, con ermellino incluso per proteggersi durante i gelidi inverni argentini, e 1500 factotum sempre a disposizione direttamente dalla sede centrale del rettorato
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Alla sapienza mettono all'asta il nuovo sgargiante logo costato 186mila€+IVA
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A Torino i gioielli del rettore
http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&rd=1&item=250313405463&ssPageName=STRK:MESE:I
A Roma 3 i tipici agrumi, per una speciale spremuta universitaria
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Un pochino di goliardia non fa mai male
(spero si possano postare link di ebay :) )
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