View Full Version : [C] mi spiegate un passaggio?
Il codice è il seguente
void cp2(char n,unsigned char *ncp2)
{
if(n<0)
*ncp2=(pow(2,(sizeof(char)*8)))+n;
else
*ncp2=n;
}
in pratica l'algoritmo prende in input un intero e lo passa alla funzione sopra descritta per calcolare la sua rappresentazione in complemento a due.
Mi spiegate la logica della funzione? Perché aggiunge il numero in input a 256?? grazie
DanieleC88
28-09-2008, 21:45
Non capisco l'elevazione a potenza, non bastava uno shift? Più in generale, bastava un cast... :D
Vabbe', in ogni caso il codice guarda il numero n: se è positivo, lo salva così com'è in ncp2. Altrimenti, se è negativo salva (256-n) in ncp2 (questo nel caso che char sia grande un byte, come di solito è negli x86). In pratica ricrea il meccanismo del complemento a 2, che magari può essere utile per un fine "didattico" (ma fatto così manco tanto, IMHO), almeno è l'unica possibilità che vedo. :p
ciao ;)
ti ringrazio ma quello che volevo capire è appunto perché fa 256-n per ottenere il complemento a due...
DanieleC88
29-09-2008, 10:59
Sai come funziona il complemento a due? Su una generica parola di n bit, consideri tutti gli (n-1) bit iniziali con peso positivo e il bit più significativo (MSB) con peso negativo. Detto in parole povere, il bit più significativo è il "bit del segno" (2^n è maggiore della somma di tutti i 2^k con 0 < k < n, quindi, se è attivo, il numero dev'essere per forza negativo).
Un paio di esempi su 4 bit:
0101 = 2^0 + 2^2 = 1 + 4 = 5
e questo era uguale alla codifica in binario naturale.
Con il "bit del segno" attivo:
1101 = 2^0 + 2^2 - 2^3 = 1 + 4 - 8 = 5 - 8 = -3
Se questo numero fosse invece stato in binario naturale, sarebbe stato uguale a 13. Quindi, essendo il valore in complemento a due uguale a -3 ed essendo 2^n = 2^4 = 16 in questo caso, il numero che rappresenta in binario naturale le stesse cifre usate dalla rappresentazione in complemento a due di -3 è dato da 16 + (-3) = 16 - 3 = 13. Come vedi i conti tornano. ;)
E se ci fai caso, è proprio lo stesso meccanismo del codice:
(pow(2, (sizeof(char) * 8))) + n
il quale non è altro che:
2^n + x
con n il numero di bit nella parola, ed x il numero codificato in complemento a due.
Ora, il problema è che in complemento a due su n bit puoi rappresentare i numeri compresi tra (-2^n) e (2^n - 1). Ma essendo il massimo rappresentabile pari a (2^n - 1), sommare 2^n al numero *ncp2 non ha alcun effetto visibile, dal momento che il numero sarà poi troncato al solo intervallo rappresentabile (se hai un po' di dimestichezza con le operazioni sui numeri binari, lo puoi verificare tu stesso molto facilmente). È per questo che il codice di prima si riduce a questo:
void cp2(char n,unsigned char *ncp2)
{
if(n<0)
*ncp2=0+n;
else
*ncp2=n;
}
Quindi un semplice *ncp2 = n in entrambi i casi. Perciò dico che bastava un cast...
ciao ;)
DanieleC88
29-09-2008, 11:11
Vabbe', visto che mi trovo ti dico anche "banalmente" perché il cast bastava: la variabile n in quel codice rappresenta una zona di memoria contenente una stringa di bit, che nel nostro caso verrà interpretata come un numero segnato (in complemento a due) su sizeof(char) * 8 bit. Quindi, per n, se è attivo il bit più significativo, il numero è negativo (infatti l'intervallo per i signed char è solitamente da -128 a 127). Quando tu invece fai un cast ad unsigned char, stai soltanto dicendo al tuo programma: "la zona di memoria che ha inizio in questo punto trattala come se fosse grande sizeof(unsigned char) * 8 bit, e contenente un unsigned char". Quindi, con un cast non cambierai la memoria che è conservata lì, ma semplicemente la tratterai come qualcosa di diverso. Un numero non segnato è codificato come un numero in binario naturale.
Perciò, assegnare *ncp2 = (unsigned char) n aveva lo stesso identico effetto; il codice di prima non ha fatto nient'altro che "ricreare il ragionamento" che è già naturalmente in una macchina. Quindi ne deduco che il suo scopo può essere al massimo didattico. :D
ciao ;)
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