View Full Version : Riflessione sul Razzismo
Ciao ragazzi,
l'altro giorno facevo con i miei amici un discorso sul razzismo o sarebbe meglio dire sulla discriminazione in ogni sua forma.
A mio modo di vedere tutte le persone del mondo chi più chi meno hanno per loro insita natura dei preconcetti e quindi delle discriminazioni nei confronti del diverso.
Attenzione non sto parlando solo di colore della pelle, la discriminazione non è solo quella, può essere anche una discriminazione per idee religiose, per luogo di provenienza o altro.
Sta di fatto che a mio modo di vedere tutte le persone almeno all'inizio hanno dei preconcetti nei confronti del diverso e quindi si può dire che in ogni uno di noi è insita anche se inconscia una certa forma di razzismo, quindi nessuno di noi può dire che non sia razzista o quanto meno discriminante nei confronti del diverso.
Concordate?
Pindol
dave4mame
25-09-2008, 10:24
di fatto è così.
la xenofobia (latu sensu) è insita nell'uomo da tempi ancestrali.
però è contro natura.
voglio dire... l'avversione verso il brutto, il grasso, il nanerottolo, quello con i denti storti ha un "suo perchè"; dal punto di vista meramente utilitaristico peggiorano il pool genetico.
gli "scambi" tra ceppi diversi portano a migliorie del patrimonio genetico tanto quanto scambi che si limitano a comunità assai circoscritte lo peggiorano.
posso solo immaginare che già in tempi remoti l'aspetto culturale abbia avuto il soppravvento su quello "selettivo"...
John Cage
25-09-2008, 11:18
Ciao ragazzi,
l'altro giorno facevo con i miei amici un discorso sul razzismo o sarebbe meglio dire sulla discriminazione in ogni sua forma.
A mio modo di vedere tutte le persone del mondo chi più chi meno hanno per loro insita natura dei preconcetti e quindi delle discriminazioni nei confronti del diverso.
Attenzione non sto parlando solo di colore della pelle, la discriminazione non è solo quella, può essere anche una discriminazione per idee religiose, per luogo di provenienza o altro.
Sta di fatto che a mio modo di vedere tutte le persone almeno all'inizio hanno dei preconcetti nei confronti del diverso e quindi si può dire che in ogni uno di noi è insita anche se inconscia una certa forma di razzismo, quindi nessuno di noi può dire che non sia razzista o quanto meno discriminante nei confronti del diverso.
Concordate?
Pindol
Concordo. Aggiungo però che a mio avviso la vera differenza la fa l'elemento razionale. Ovvero, una volta raggiunta la consapevolezza su un dato tipo di razzismo, questo diventa una vera e propria scelta consapevole. Quindi è più grave del razzismo che tu chiami "inconscio".
Non c'è nulla di strano nella discriminazione (nel senso etimologico del termine).....ma quando diventa SISTEMATICA, voluta e cercata, allora le cose cambiano.
Hai ragione, questo però non deve essere una giustificazione per dire "ah ok, allora siamo razzisti nel DNA, checcivuoi fare". L'intelligenza sta proprio nel lasciarsi alle spalle pregiudizi e paura del diverso e utilizzare la ragione. :)
dave4mame
25-09-2008, 11:57
Non c'è nulla di strano nella discriminazione (nel senso etimologico del termine).....ma quando diventa SISTEMATICA, voluta e cercata, allora le cose cambiano.
va beh, che ci fosse differenza tra "mi sta sulle scatole lo zingaro che bivacca alla stazione" e il membro del kkk mi pare sia dato consolidato...
va beh, che ci fosse differenza tra "mi sta sulle scatole lo zingaro che bivacca alla stazione" e il membro del kkk mi pare sia dato consolidato...
No no, non intendo sistematica a livello di organizzazione (come il KKK), intendo come "non sei dei miei QUINDI perforza di cose sei diverso (e peggio)"; la discriminazione invece è semplicemente dire "tu sei come me, tu no".
dave4mame
25-09-2008, 12:17
beh, avrei facile gioco a dimostrare che
"non sei dei miei QUINDI perforza di cose sei diverso (e peggio)"
riesca a scattare all'interno di una comunità di n individui già quando n > 100 :)
trallallero
25-09-2008, 12:24
beh, avrei facile gioco a dimostrare che
"non sei dei miei QUINDI perforza di cose sei diverso (e peggio)"
riesca a scattare all'interno di una comunità di n individui già quando n > 100 :)
E quando n > 1 parliamo di schizofrenia :D
dave4mame
25-09-2008, 12:29
schizofrenia non dovrebbe essere quando N < 2 ?
concordo con voi sul fatto che non bisogna cadere nell'errore di definire "peggio" quello diverso da noi, anche se non sempre ci riesce visto che sopratutto in italia l'informazione alle volte lascia trasparire i diversi come peggio, sopratutto in questo periodo dove a mio avviso i rom sono veramente tartassati...
però è anche strano notare come gli individui più simili siano votati a stare insieme l'uno con l'altro, ad esempio a scuola, le ragazze belle solitamente creano un gruppetto di belle, le brutte anche, come gli "sfigati" o i "fighi"...
vorrei provare a fare un esperimento, mettere una stanza 100 italiani senza particolari forme di razzismo nei confronti degli altri, 20 bianchi e 80 neri, io sono convinto che per il primo quarto ci sarebbero due gruppi ben divisi. Sec voi anche sarebbe così?
Pindol
vorrei provare a fare un esperimento, mettere una stanza 100 italiani senza particolari forme di razzismo nei confronti degli altri, 20 bianchi e 80 neri, io sono convinto che per il primo quarto ci sarebbero due gruppi ben divisi. Sec voi anche sarebbe così?
Pindol
E' già stato fatto un esperimento simile in America negli anni '70 (ma con i gruppi GIA' divisi) ed è stato bloccato per eccesso di coercizione e sintomi di esaurimento mentale da parte di alcuni, dopo POCHISSIMO tempo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_carcerario_di_Stanford
I risultati di questo esperimento sono andati molto al di là delle previsioni degli sperimentatori, dimostrandosi particolarmente drammatici. Dopo solo due giorni si verificarono i primi episodi di violenza: i detenuti si strapparono le divise di dosso e si barricarono all'interno delle celle inveendo contro le guardie; queste iniziarono a intimidirli e umiliarli cercando in tutte le maniere di spezzare il legame di solidarietà che si era sviluppato fra essi. Le guardie costrinsero i prigionieri a cantare canzoni oscene, a defecare in secchi che non avevano il permesso di vuotare, a pulire le latrine a mani nude. A fatica le guardie e il direttore del carcere (lo stesso Zimbardo) riuscirono a contrastare un tentativo di evasione di massa da parte dei detenuti. Al quinto giorno i prigionieri mostrarono sintomi evidenti di disgregazione individuale e collettiva: il loro comportamento era docile e passivo, il loro rapporto con la realtà appariva seriamente compromesso da seri disturbi emotivi, mentre per contro le guardie continuavano a comportarsi in modo vessatorio e sadico. A questo punto i ricercatori interruppero l'esperimento suscitando da un lato la soddisfazione dei carcerati, ma dall'altro, un certo disappunto da parte delle guardie.
Più chiaro di così.....si muore (e non è una battuta).
trallallero
25-09-2008, 13:06
schizofrenia non dovrebbe essere quando N < 2 ?
uhm ... forse hai ragione ... N = 1 :stordita:
Per essere precisi (o rompicazzo :D) la scissione della personalità non è necessaria per parlare di schizofrenia (uno schizofrenico non è per forza uno con molteplici personalità) ;)
trallallero
25-09-2008, 13:15
Giusto per curiosità, ricordi dove hai sotterrato il corpo della prof di matematica dopo averla straziata? :D
dici a me ? o a me ? :D
E' già stato fatto un esperimento simile in America negli anni '70 (ma con i gruppi GIA' divisi) ed è stato bloccato per eccesso di coercizione e sintomi di esaurimento mentale da parte di alcuni, dopo POCHISSIMO tempo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_carcerario_di_Stanford
I risultati di questo esperimento sono andati molto al di là delle previsioni degli sperimentatori, dimostrandosi particolarmente drammatici. Dopo solo due giorni si verificarono i primi episodi di violenza: i detenuti si strapparono le divise di dosso e si barricarono all'interno delle celle inveendo contro le guardie; queste iniziarono a intimidirli e umiliarli cercando in tutte le maniere di spezzare il legame di solidarietà che si era sviluppato fra essi. Le guardie costrinsero i prigionieri a cantare canzoni oscene, a defecare in secchi che non avevano il permesso di vuotare, a pulire le latrine a mani nude. A fatica le guardie e il direttore del carcere (lo stesso Zimbardo) riuscirono a contrastare un tentativo di evasione di massa da parte dei detenuti. Al quinto giorno i prigionieri mostrarono sintomi evidenti di disgregazione individuale e collettiva: il loro comportamento era docile e passivo, il loro rapporto con la realtà appariva seriamente compromesso da seri disturbi emotivi, mentre per contro le guardie continuavano a comportarsi in modo vessatorio e sadico. A questo punto i ricercatori interruppero l'esperimento suscitando da un lato la soddisfazione dei carcerati, ma dall'altro, un certo disappunto da parte delle guardie.
Più chiaro di così.....si muore (e non è una battuta).
ah come nel film the experiment, pensavo fosse solo un film :D
in ogni caso questo è forse un esperimento un po' diverso da quello che intendevo io, qui si parla di carcere simulato, io parlo di due gruppi di persone appartenenti alla stessa nazione e che parlano la stessa lingua ma di colore diverso, messi in una stanza, per vedere cosa succede nei primi minuti.
Pindol
ah come nel film the experiment, pensavo fosse solo un film :D
in ogni caso questo è forse un esperimento un po' diverso da quello che intendevo io, qui si parla di carcere simulato, io parlo di due gruppi di persone appartenenti alla stessa nazione e che parlano la stessa lingua ma di colore diverso, messi in una stanza, per vedere cosa succede nei primi minuti.
Pindol
Beh nei primi minuti niente, ma aspetta che spuntino i "ruoli" o le "miei tradizioni" e poi vedi.
dave4mame
25-09-2008, 13:20
E' già stato fatto un esperimento simile in America negli anni '70 (ma con i gruppi GIA' divisi) ed è stato bloccato per eccesso di coercizione e sintomi di esaurimento mentale da parte di alcuni, dopo POCHISSIMO tempo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_carcerario_di_Stanford
I risultati di questo esperimento sono andati molto al di là delle previsioni degli sperimentatori, dimostrandosi particolarmente drammatici. Dopo solo due giorni si verificarono i primi episodi di violenza: i detenuti si strapparono le divise di dosso e si barricarono all'interno delle celle inveendo contro le guardie; queste iniziarono a intimidirli e umiliarli cercando in tutte le maniere di spezzare il legame di solidarietà che si era sviluppato fra essi. Le guardie costrinsero i prigionieri a cantare canzoni oscene, a defecare in secchi che non avevano il permesso di vuotare, a pulire le latrine a mani nude. A fatica le guardie e il direttore del carcere (lo stesso Zimbardo) riuscirono a contrastare un tentativo di evasione di massa da parte dei detenuti. Al quinto giorno i prigionieri mostrarono sintomi evidenti di disgregazione individuale e collettiva: il loro comportamento era docile e passivo, il loro rapporto con la realtà appariva seriamente compromesso da seri disturbi emotivi, mentre per contro le guardie continuavano a comportarsi in modo vessatorio e sadico. A questo punto i ricercatori interruppero l'esperimento suscitando da un lato la soddisfazione dei carcerati, ma dall'altro, un certo disappunto da parte delle guardie.
Più chiaro di così.....si muore (e non è una battuta).
ci hanno fatto un bellissimo film (tedesco, mi pare)
the experiment
lo consiglio tantissimo....
dave4mame
25-09-2008, 13:21
Giusto per curiosità, ricordi dove hai sotterrato il corpo della prof di matematica dopo averla straziata? :D
senz'altro erano almeno 30 in classe.... :E
trallallero
25-09-2008, 13:23
L'ho appena messo in groppa al mulo: occhio che sono molto ma molto critico eh? :O
Mi pare che sia anche in vendita nei migliori negozi :fiufiu:
dave4mame
25-09-2008, 13:25
non credo di conoscere molto bene il significato della parola sottolineata....
:D
(ad ogni modo l'hanno passato anche in tv)
edit:
la trama non è simile all'esperimento standford... E' BASATO sull'esperimento stanford
The movie is based on the infamous "Stanford Prison Experiment" conducted in 1971. A makeshift prison is set up in a research lab, complete with cells, bars and surveillance cameras. For two weeks 20 male participants are hired to play prisoners and guards. The 'prisoners' are locked up and have to follow seemingly mild rules, and the 'guards' are told simply to retain order without using physical violence. Everybody is free to quit at any time, thereby forfeiting payment. In the beginning the mood between both groups is insecure and rather emphatic. But soon quarrels arise and the wardens employ ever more drastic sanctions to confirm their authority.
zerothehero
25-09-2008, 13:59
concordo con voi sul fatto che non bisogna cadere nell'errore di definire "peggio" quello diverso da noi
Pindol
Secondo me invece non è un errore. Una persona deve sempre avere bene in mente una gerarchia di valori ed un giudizio che per forza di cosa "discrimina" quello che si reputa "giusto" e quello che si reputa "sbagliato" (oppure migliore/peggiore). Un regime liberaldemocratico (che necessita di una costituzione materiale e di valori all'interno del corpo sociale stesso) è migliore di un regime teocratico, quindi di per sè io pongo una discriminazione tra due modi di organizzare una sintesi politica che sono in perfetta antitesi (e che non possono essere conciliati). E' illusorio mettersi a fare gli arbitri avalutativi, perchè tutti sanno che non può essere così.
Trovo anche molto pernicioso l'uso estensivo di termini che hanno un significato preciso: il razzismo è il razzismo, non è "altro".
Non ho neanche l'imbarazzo di fare una gerarchia tra i popoli più civili e quelli meno civili, ad es.
E' ovvio cmq che non si può fare discriminazione all'interno di uno stato in base all'etnia, ma questo non c'entra nulla con la capacità critica e di giudizio, che DEVE sempre essere, a mio avviso, presente.
trallallero
25-09-2008, 14:05
Non ho neanche l'imbarazzo di fare una gerarchia tra i popoli più civili e quelli meno civili, ad es.
In quanto italiano io un pò ne avrei :stordita:
Il resto lo quoto tutto.
zerothehero
25-09-2008, 14:08
E' già stato fatto un esperimento simile in America negli anni '70 (ma con i gruppi GIA' divisi) ed è stato bloccato per eccesso di coercizione e sintomi di esaurimento mentale da parte di alcuni, dopo POCHISSIMO tempo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_carcerario_di_Stanford
I risultati di questo esperimento sono andati molto al di là delle previsioni degli sperimentatori, dimostrandosi particolarmente drammatici. Dopo solo due giorni si verificarono i primi episodi di violenza: i detenuti si strapparono le divise di dosso e si barricarono all'interno delle celle inveendo contro le guardie; queste iniziarono a intimidirli e umiliarli cercando in tutte le maniere di spezzare il legame di solidarietà che si era sviluppato fra essi. Le guardie costrinsero i prigionieri a cantare canzoni oscene, a defecare in secchi che non avevano il permesso di vuotare, a pulire le latrine a mani nude. A fatica le guardie e il direttore del carcere (lo stesso Zimbardo) riuscirono a contrastare un tentativo di evasione di massa da parte dei detenuti. Al quinto giorno i prigionieri mostrarono sintomi evidenti di disgregazione individuale e collettiva: il loro comportamento era docile e passivo, il loro rapporto con la realtà appariva seriamente compromesso da seri disturbi emotivi, mentre per contro le guardie continuavano a comportarsi in modo vessatorio e sadico. A questo punto i ricercatori interruppero l'esperimento suscitando da un lato la soddisfazione dei carcerati, ma dall'altro, un certo disappunto da parte delle guardie.
Più chiaro di così.....si muore (e non è una battuta).
L'esperimento descrive qualcosa che è relativamente banale: la dinamica "politica" dell'amico/nemico e la costruzione di gruppi (con "discriminazioni" di carattere etnico/nazionale/religioso e via dicendo) antagonisti.
L'ultima idiozia:
http://milano.blogosfere.it/2008/08/guerra-fra-gang-sudamericane-gli-ms13-massacrano-a-colpi-di-machete-un-connazionale-di-una-gang-riva.html
zerothehero
25-09-2008, 14:14
Beh nei primi minuti niente, ma aspetta che spuntino i "ruoli" o le "miei tradizioni" e poi vedi.
Potrebbe capitare che i neri inizino a parlare con i neri e i bianchi con i bianchi...perchè ci si fida di chi è più simile a sè.
Boh..fate sto esperimento e poi ditemi che succede. :sofico:
Secondo me invece non è un errore. Una persona deve sempre avere bene in mente una gerarchia di valori ed un giudizio che per forza di cosa "discrimina" quello che si reputa "giusto" e quello che si reputa "sbagliato" (oppure migliore/peggiore). Un regime liberaldemocratico (che necessita di una costituzione materiale e di valori all'interno del corpo sociale stesso) è migliore di un regime teocratico, quindi di per sè io pongo una discriminazione tra due modi di organizzare una sintesi politica che sono in perfetta antitesi (e che non possono essere conciliati). E' illusorio mettersi a fare gli arbitri avalutativi, perchè tutti sanno che non può essere così.
Trovo anche molto pernicioso l'uso estensivo di termini che hanno un significato preciso: il razzismo è il razzismo, non è "altro".
Non ho neanche l'imbarazzo di fare una gerarchia tra i popoli più civili e quelli meno civili, ad es.
E' ovvio cmq che non si può fare discriminazione all'interno di uno stato in base all'etnia, ma questo non c'entra nulla con la capacità critica e di giudizio, che DEVE sempre essere, a mio avviso, presente.
Potrebbe capitare che i neri inizino a parlare con i neri e i bianchi con i bianchi...perchè ci si fida di chi è più simile a sè.
Boh..fate sto esperimento e poi ditemi che succede. :sofico:
quindi tu non sei razzista ma nazista disciamo ... ;)
x zerothero:
concordo con te sul fatto che bisogna essere critici nella vita e stabilire che valori o che standard sono migliori per se.
io intendevo che non bisogna cadere nell'errore di escludere a priori un diverso (per colore, razza, etnia ecc) perchè questo si che sarebbe sbagliato, come il fatto che è sbagliato generalizzare anche se alle volte è indispensabile farlo perchè sarebbe impossibile prendere caso per caso.
Poi ogni persona sicuramente ha una certa mentalità più ristretta o più aperta verso quello che è diverso, ma come dici giustamente tu, ogniuno ha delle regole di vita generale che ha maturato crescendo, però una persona intelligente come dicevo prima non dovrebbe cadere nell'errore di farsi trasportare troppo da questi valori e cercare per quanto nelle sue possibilità di conoscere la diversità per poi poter esprimere un giudizio più "giusto"...
Pindol
zerothehero
25-09-2008, 14:20
quindi tu non sei razzista ma nazista disciamo ... ;)
Si, al20000..continua da solo con le tue inutili provocazioni da quattro soldi. :Prrr:
zerothehero
25-09-2008, 14:24
x zerothero:
concordo con te sul fatto che bisogna essere critici nella vita e stabilire che valori o che standard sono migliori per se.
ok.
Poi ogni persona sicuramente ha una certa mentalità più ristretta o più aperta verso quello che è diverso, ma come dici giustamente tu, ogniuno ha delle regole di vita generale che ha maturato crescendo, però una persona intelligente come dicevo prima non dovrebbe cadere nell'errore di farsi trasportare troppo da questi valori e cercare per quanto nelle sue possibilità di conoscere la diversità per poi poter esprimere un giudizio più "giusto"...
Pindol
Io le diversità le accetto, finchè esse sono compatibili con le mie. :D
Non sono tollerante con chi ad es. vuole la distruzione di Israele, ad es o vuole portare in ITalia la sharia.
Con questa gente c'è prima un confronto dialettico, ma se tentassero colpi di mano ci sarà inevitabilmente dell'altro. :fagiano:
La sharia in Italia non è e non sarà tollerabile neanche se la maggioranza degli italiani lo vorrà-
Potrebbe capitare che i neri inizino a parlare con i neri e i bianchi con i bianchi...perchè ci si fida di chi è più simile a sè.
Boh..fate sto esperimento e poi ditemi che succede. :sofico:
A mio avviso non è che potrebbe capitare,
secondo me capiterebbe al 99% (ovviamente non ne posso essere sicuro) sto parlando ovviamente di mettere delle persone che non si conoscono altrimenti il test sarebbe falsato dall'amicizia, e secondo me capiterebbe proprio questo.
inconsciamente i bianchi e i neri comincerebbero a parlare e socializzare prima fra di loro, formando due gruppi distinti, poi è normale che con l'andare del tempo i due gruppi comincerebbero a interagire fra di loro. Questo perchè una persona è portata dall'istinto a cercare sicurezza e la trova prima nelle persone con cui vede più affinità, in questo caso il colore della pelle, poi una volta appianata la differenza di carnagione le persone cominceranno a cercare quelle con il carattere più simile al loro e via dicendo.
Pindol
ok.
Io le diversità le accetto, finchè esse sono compatibili con le mie. :D
Non sono tollerante con chi ad es. vuole la distruzione di Israele, ad es o vuole portare in ITalia la sharia.
Con questa gente c'è prima un confronto dialettico, ma se tentassero colpi di mano ci sarà inevitabilmente dell'altro. :fagiano:
La sharia in Italia non è e non sarà tollerabile neanche se la maggioranza degli italiani lo vorrà-
si però qui tu stai già parlando di un tipo diverso di discriminazione, io parlavo di cose più terra terra come colore della pelle, etnia ecc...
Tu stai parlando di idee politiche o religiose, e li la cosa si fà più complicata, li si parla di diversità di idee, e sotto questo punto di vista tutti potrebbero essere attaccati da tutti, perchè nessun uomo avrà mai idee uguali ad un'altro...
Pindol
:Prrr:
ti prude caro, ma una 70ina di anni fa saresti stato sempre dalla parte "giusta" ... :ciapet:
Grossomodo direi di sì
si, ed è pure un meccanismo evolutivo ceh ci ha permesso nei milioni d'anni di difendere il villaggio, la prole i raccolti il territorio da nemici esterni...
il meccanismo di base non è sbagliato, sbagliato è quando si passa da una posizione di "dubbio/difesa" a una di "attacco preventivo ingiustificato" e peggio quando si vuole difendere con argomentazioni tali attacchi preventivi ingiustificati...
insomma quando si elaborano teorie razziste.
Una persona deve sempre avere bene in mente una gerarchia di valori ed un giudizio che per forza di cosa "discrimina" quello che si reputa "giusto" e quello che si reputa "sbagliato" (oppure migliore/peggiore).
Una persona DEVE? :D Al massimo è consigliabile che abbia.
Ma allora la libertà di non-scelta o la sospensione di giudizio non esisterebbero :p
http://milano.blogosfere.it/2008/08/guerra-fra-gang-sudamericane-gli-ms13-massacrano-a-colpi-di-machete-un-connazionale-di-una-gang-riva.html
Anche questi hanno scelto il "giusto/sbagliato" come appartenenza ad una gang (le gang hanno le loro scale - assurde - di valori, ma sempre valori sono).....e puoi vedere che casini combinano.
nomeutente
25-09-2008, 16:03
Concordate?
Ad un livello superficiale, sì.
Se però vuoi approfondire il tema, Wieviorka (ne "lo spazio del razzismo") individua quattro livelli di razzismo:
1) infrarazzismo: diffusione disarticolata di teorie razziste e atteggiamenti xenofobi legati a identità comunitarie; presenza di sporadica violenza;
2) il razzismo è ancora frammentato, ma più nettamente preciso e affermato: è misurabile nei sondaggi d'opinione; teorie dichiaratamente razziste fanno breccia in alcuni ambienti culturali e la violenza diventa più diffusa e organizzata; la segregazione e la discriminazione sono materialmente percepibili in diverse realtà;
3) il razzismo è principio ispiratore di una forza politica, è in grado di mobilitare ampi settori di popolazione e si verificano episodi di violenza di massa;
4) lo stato si ispira ai principi del razzismo.
Il fenomeno di cui parli tu non è vero e proprio razzismo se lo intendi in senso scientifico, in quanto per razzismo si intende (più o meno) una teoria volta a biologizzare le differenze. Il timore degli estranei è uno dei fenomeni che concorrono alla fortuna del razzismo, ma non è ancora razzismo in senso stretto.
Fra l'altro una definizione scientifica di razzismo è molto ardua non solo per l'estrema varietà di teorie razziste, ma anche perché la nozione centrale di qualsiasi teoria razzista (la razza) è un concetto arbitrario e astratto, visto che si riferisce a qualcosa di non scientificamente identificabile.
Cmq visto che è stata citata la MS-13, ecco l'articolo originale dal quale ha preso quello italiano:
http://www.altereddimensions.net/crime/MS13Gang.htm
Questa è gente che pesta a sangue bambini di 11 anni apposta per accoglierli nel gruppo (nemmeno per trarne qualche forma perversa di piacere, ma solo come rito di iniziazione).....ma perchè non si scatena una bella caccia alle streghe contro questi, una volta che servirebbe? :muro:
Il sito sarà un po "così" ma almeno cita le fonti:
Sources
(1) The Brownsville Herald, 2004
(2) The Washington Post, August 12, 2002
(3) The Washington Post, December 10, 2004
(4) The Washington Times, September 28, 2004
zerothehero
26-09-2008, 18:26
Una persona DEVE? :D Al massimo è consigliabile che abbia.
Ma allora la libertà di non-scelta o la sospensione di giudizio non esisterebbero :p
Su tutto, no però.
Altrimenti si diventa Cerchiobott. :D
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