Hal2001
02-09-2008, 19:10
I risultati ad un anno dal Codice per combattere mafia e racket
Tra le note positivi i 64 industriali che collaborano con la giustizia
Confindustria Sicilia contro il pizzo
Espulsi 10 imprenditori, 30 sospesi
Il presidente Lo Bello: "Serve più incisività dalla politica e dalle amministrazioni"
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/cronaca/confindustria-sicilia/confindustria-sicilia/lann_13806883_14250.jpg
Il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello
PALERMO - Continua la lotta della Confindustria siciliana a mafia e pizzo. In una conferenza stampa il presidente Lo Bello ha diffuso i primi risultati del Codice Etico emanato lo scorso anno: 51 provvedimenti avviati contro altrettanti imprenditori, di cui 10 espulsioni, 30 richieste di sospensione (che anticipano l'espulsione) e 10 allontanamenti volontari. Ma c'è spazio anche per note positive, come i 64 industriali che stanno collaborando con la magistratura.
Il Codice. I provvedimenti decisi dall'associazione sono il risultato di una forte campagna contro il racket avviata lo scorso anno. In seguito alle intimidazioni subite da Andrea Vecchio e dal presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta Marco Venturi, gli industriali decisero l'emanazione di un "Codice Etico" che prevedeva l'espulsione di quei membri che pagavano il pizzo senza aver chiesto il supporto delle forze dell'ordine. Il Codice prevede infatti" l'incompatibilità tra l'iscrizione all'associazione degli industriali e forme di collusione o di assoggettamento al potere delle cosche".
La geografia del racket. Secondo Confindustria le province dove con più forza si registra una "rivoluzione" contro il pizzo sono Agrigento e Caltanissetta, con il caso emblematico di Gela, comune del Nisseno, occupato da due cosche. "Nonostante la presenza di due mafie, gli imprenditori che collaborano con magistratura e forze dell'ordine sono 90 - spiega il presidente degli industriali dell'isola Ivan Lo Bello - dei quali una ventina nostri associati. E' un dato formidabile, è come se a Palermo o Catania collaborassero in tremila". Un risultato raggiunto anche grazie all'azione dell'amministrazione: "A Gela, il sindaco Rosario Crocetta non fa antimafia di bandiera".
E' proprio l'esempio del sindaco di Gela che Lo Bello sprona ad imitare: "Purtroppo non ci sono solo sindaci coraggiosi, esistono anche timidezze e silenzi. Il mio non è un rimprovero ai sindaci dell'isola, non è un'accusa. Ma c'è un modello, come quello di Gela, che ha funzionato. Quindi chiedo agli altri sindaci un impegno costante".
I prossimi mesi. Confindustria prepara una seconda fase per smantellare i legami tra imprenditori collusi e burocrazia: "Il secondo pilastro della nostra azione - ha concluso Lo Bello - sarà la collaborazione con i magistrati e le forze dell'ordine sul versante della lotta al riciclaggio e all'aggressione dei patrimoni degli imprenditori collusi con la mafia".
(2 settembre 2008)
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/cronaca/confindustria-sicilia/confindustria-sicilia/confindustria-sicilia.html
Ogni tanto do anche io qualche bella notizia :)
Tra le note positivi i 64 industriali che collaborano con la giustizia
Confindustria Sicilia contro il pizzo
Espulsi 10 imprenditori, 30 sospesi
Il presidente Lo Bello: "Serve più incisività dalla politica e dalle amministrazioni"
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/cronaca/confindustria-sicilia/confindustria-sicilia/lann_13806883_14250.jpg
Il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello
PALERMO - Continua la lotta della Confindustria siciliana a mafia e pizzo. In una conferenza stampa il presidente Lo Bello ha diffuso i primi risultati del Codice Etico emanato lo scorso anno: 51 provvedimenti avviati contro altrettanti imprenditori, di cui 10 espulsioni, 30 richieste di sospensione (che anticipano l'espulsione) e 10 allontanamenti volontari. Ma c'è spazio anche per note positive, come i 64 industriali che stanno collaborando con la magistratura.
Il Codice. I provvedimenti decisi dall'associazione sono il risultato di una forte campagna contro il racket avviata lo scorso anno. In seguito alle intimidazioni subite da Andrea Vecchio e dal presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta Marco Venturi, gli industriali decisero l'emanazione di un "Codice Etico" che prevedeva l'espulsione di quei membri che pagavano il pizzo senza aver chiesto il supporto delle forze dell'ordine. Il Codice prevede infatti" l'incompatibilità tra l'iscrizione all'associazione degli industriali e forme di collusione o di assoggettamento al potere delle cosche".
La geografia del racket. Secondo Confindustria le province dove con più forza si registra una "rivoluzione" contro il pizzo sono Agrigento e Caltanissetta, con il caso emblematico di Gela, comune del Nisseno, occupato da due cosche. "Nonostante la presenza di due mafie, gli imprenditori che collaborano con magistratura e forze dell'ordine sono 90 - spiega il presidente degli industriali dell'isola Ivan Lo Bello - dei quali una ventina nostri associati. E' un dato formidabile, è come se a Palermo o Catania collaborassero in tremila". Un risultato raggiunto anche grazie all'azione dell'amministrazione: "A Gela, il sindaco Rosario Crocetta non fa antimafia di bandiera".
E' proprio l'esempio del sindaco di Gela che Lo Bello sprona ad imitare: "Purtroppo non ci sono solo sindaci coraggiosi, esistono anche timidezze e silenzi. Il mio non è un rimprovero ai sindaci dell'isola, non è un'accusa. Ma c'è un modello, come quello di Gela, che ha funzionato. Quindi chiedo agli altri sindaci un impegno costante".
I prossimi mesi. Confindustria prepara una seconda fase per smantellare i legami tra imprenditori collusi e burocrazia: "Il secondo pilastro della nostra azione - ha concluso Lo Bello - sarà la collaborazione con i magistrati e le forze dell'ordine sul versante della lotta al riciclaggio e all'aggressione dei patrimoni degli imprenditori collusi con la mafia".
(2 settembre 2008)
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/cronaca/confindustria-sicilia/confindustria-sicilia/confindustria-sicilia.html
Ogni tanto do anche io qualche bella notizia :)