View Full Version : Aperto il passaggio a nord-ovest-nord-est
Per la prima volta a memoria d'uomo.
Non c'è da essere catastrofisti, noooo, però è un evento che da da pensare purtroppo :(
http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/ambiente/polo-nord-ghiacci/artico-isola/artico-isola.html
Scioglimento record della calotta polare: aperti i passaggi di Nord Ovest e di Nord Est
Lo provano le foto dei satelliti. Studiosi: oceano senza ghiacci d'estate entro il 2030
L'Artico può essere circumnavigato
è la prima volta in 125mila anni
LONDRA - Per la prima volta a memoria d'uomo sarà possibile cirumnavigare l'intero Polo Nord. Foto satellitari scattate due giorni fa mostrano, scrive oggi l'Independent, che lo scioglimento dei ghiacci verificatosi la settimana scorsa ha finalmente aperto contemporaneamente sia il favoleggiato Passaggio a Nord-Ovest che il passaggio a Nord-Est. A dimostrarlo sono immagini scattate da satelliti Nasa. Il Passaggio Nord Ovest, nel territorio canadese, si è aperto nello scorso fine settimana, mentre l'ultima lingua di ghiaccio che ostruiva il Mare di Laptev, in Siberia, si è disciolta qualche giorno dopo.
È un evento clamoroso che, se da un lato corona il sogno secolare di generazioni di esploratori, navigatori e viaggiatori, dall'altro rappresenta un preoccupante segnale dell'accelerarsi del processo del riscaldamento globale. Sul breve periodo, naturalmente, la novità dovrebbe portare soltanto vantaggi alle varie compagnie di navigazione che per la prima volta nella storia potranno tagliare migliaia di miglia marine lungo le rotte tra il nord del Canada e la Russia.
Negli scorsi decenni, in varie occasioni si è verificata la situazione dell'apertura dell'uno o dell'altro passaggio ma mai, come in questi giorni, era accaduto che entrambe le due misteriose porte dell'artico si dischiudessero simultaneamente.
E' questo solo l'ultimo segnale della crisi dell'intero ecosistema artico. Solo pochi giorni fa, il National snow and ice data center (NSIDC) statunitense ha informato che quest'anno l'estensione globale del ghiaccio artico è prossima a battere il record record negativo, dello scorso anno, di 4,14 milioni di chilometri quadrati: un valore inferiore di oltre un milione di metri cubi al record precedente, fissato nell'estate 2005. In due anni, i ghiacci del Polo Nord si sono ritirati per un'estensione grande quattro volte l'Italia.
Quattro settimane fa, i turisti sono stati fatti evacuare dal Parco Nazionale Auyuittung, nell'Isola di Baffin, la grande isola del Nunavut canadese situata a occidente della Groenlandia, a causa dello scioglimento dei ghiacci: "Auyuittung", in lingua inuit, significa "terra che non scioglie mai"... E' di pochi giorni fa la vicenda dei nove orsi polari rimasti senza habitat e visti nuotare in mare aperto, seguita a breve da un immenso crollo nel ghiacciaio Petermann, in Groenlandia, in un'area che si riteneva ancora immune dagli effetti del global warming.
Ma la simultanea apertura del Passaggio Nord Ovest, intorno al Canada, e del Passaggio Nord Est, intorno alla Russia, a costituire un vero e proprio choc. Non accadeva, secondo i climatologi, da almeno 125mila anni. Dall'inizio dell'ultima era glaciale erano rimasti entrambi bloccati: nel 2005 si era aperto solo il Passaggio Nord Est, l'estate seguente era accaduto il contrario.
"I passaggi sono aperti, è un evento storico, ma con il quale dovremmo abituarci a convivere nei prossimi anni - ha confermato il professor Mark Serreze, uno specialista di mari ghiacciati del NSIDC, sottolineando però che le autorità marine dei Paesi interessati potrebbero essere riluttanti ad ammetterlo, per evitare di essere citate a giudizio dalle compagnie di navigazione, le cui imbarcazioni dovessero incontrare ghiaccio e subire danni".
Gli armatori però sono tutt'altro che disinteressati. Il "Beluga Group" di Brema, ad esempio, ha già fatto sapere che manderà navi dalla Germania al Giappone via Passaggio Nord Est, con un taglio netto di 4000 miglia nautiche, quasi 7.500 km, rispetto alla rotta tradizionale. E il premier canadese Stephen Harper ha già fatto sapere che chiunque volesse attraversare il Passaggio Nord Ovest dovrebbe fare riferimento ad Ottawa: un punto di vista, questo, che non piace agli Usa, che considerano quella parte di Artico acque internazionali.
I climatologi però rimarcano che simili dispute potrebbero essere irrilevanti, se il ghiaccio continuasse a sciogliersi al ritmo attuale. In tal caso, infatti, sarebbe possibile navigare direttamente attraverso il Polo Nord, completamente liberato dai ghiacci. Evento questo, che fino a poco tempo fa si riteneva possibile che dal 2070. Ora, però, molti studiosi indicano il 2030 come l'anno entro il quale l'Oceano Artico sarà completamente fluido in estate, mentre uno studio del professor Wieslaw Maslowski, della Naval Postgraduate School di Monterey, California, arriva a concludere che già dal 2013 il mare sarà completamente aperto da metà luglio a metà settembre. Il "punto di rottura", l'evento che ha ulteriormente accelerato il processo di scioglimento, è costituito dalla perdita-record di massa ghiacciata, dello scorso anno: le masse solide sono scese a un livello che non si attendeva fino al 2050, mandando all'aria tutti i calcoli prodotti fino a quel momento.
Quest'anno è andata un po' meglio, l'inverno è stato più freddo, e per un po' è sembrato che i ghiacci potessero difendere meglio le loro posizioni. Ma in agosto lo scioglimento ha subito un'improvvisa accelerazione e la scorsa settimana la superficie globale dell'Artico ricoperto di bianco era già al di sotto del livello minimo del 2005. Secondo l'Agenzia spaziale europea (Esa), in qualche settimana anche il record del 2007 sarà battuto. Uno studio recente dell'Università dell'Alberta dimostra che lo spessore dei ghiacci artici si è assottigliato della metà in soli sei anni. Ed è un processo che alimenta se stesso, perché man mano che la superficie bianca viene rimpiazzata dal mare, la superficie di quest'ultimo, più scura, assorbe via via più calore, contribuendo a riscaldare l'oceano e a sciogliere altro ghiaccio.
(31 agosto 2008)
http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/ambiente/polo-nord-ghiacci/artico-isola/este_31154849_49460.jpg
Un'immagine di pochi giorni fa, con il Passaggio Nord Ovest quasi completamente libero dai ghiacci
CarloR1t
31-08-2008, 22:23
EDIT data la piega che ha preso la discussione riporto qui (e nella mia firma) la videoconferenza sulle controversie riguardanti riscaldamento globale causato dall'uomo, che invito cortesemente a seguire con molta attenzione prima di postare fonti meno qualificate (non climatologi, romanzieri ecc.)
Riscaldamento planetario: CO2 colpevole o innocente?
http://www.rtsi.ch/trasm/impulsoscienza/welcome.cfm?idg=0&ids=3044&idc=24086
e vedete questo post riassuntivo:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=23925864&postcount=36
Ovviamente ognuno ha diritto alle proprie opinioni e dubbi e di esprimerli anche qui se sono costruttivi. Per me direi pure che son benvenuti anche i negazionisti ad oltranza, a patto che le loro opinioni si facciano riconoscere per quello che sono e citino le loro fonti senza fare disinformazione su un argomento purtroppo di vitale importanza per tutti che richiede soluzioni positive e concrete, non di perdere tempo con presunti complotti e osservazioni del tipo 'ieri ha fatto più freddo del solito dunque son tutte balle...'
Segue il post originale sull riscaldamento dell'artico...
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Avevo appena aggiornato un vecchio thread dove c'era anche un documentario...
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=23896946&postcount=30
http://www.rtsi.ch/trasm/falo/welcome.cfm?idc=22035
ma l'argomento vale una nuova discussione. ;)
Aggiornamenti
Un bell'articolo illustrato in inglese
http://amap.no/acia/GraphicsSet2.pdf
Avevo appena aggiornato un vecchio thread dove c'era anche un documentario...
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=23896946&postcount=30
ma l'argomento vale una nuova discussione. ;)
Si, ho visto dopo, incredibile, stesso minuto!
markus_81
31-08-2008, 22:26
comunque se il polo nord è in difficoltà ,prima che qualcuno parli di fine del mondo, diciamo che lo stesso non si può per quello sud
Dicembre 2007: estensione record per la banchisa antartica
Che il Polo Sud vivesse una situazione ben più rosea dell'Artico era noto, ma che in tempi di global warming segnasse addirittura un record trentennale era decisamente meno scontato. Gli ultimi dati dell'NSIDC, relativi al mese di Dicembre, ci mostrano una vera e propria esplosione della banchisa antartica che ha raggiunto la ragguardevole estensione di 11.1 milioni di chilometri quadrati. Questa superficie, se paragonata alla media trentennale attesa per Dicembre, risulta superiore di ben 1.5 milioni di kmq. Per capire gli ordini di grandezza in gioco basta pensare a nazioni sconfinate come Libia o Iran.
In barba al riscaldamento globale, quindi, il pack antartico ha riscritto una pagina dell'impolverato libro dei record positivi. Il dato fornito dall'NSIDC, infatti, rappresenta per il mese di Dicembre il maggior saldo positivo dal 1979 ad oggi, ovverosia da quanto vengono rilevati i dati via satellite. Il guadagno percentuale è stato pari ad un +14% e stacca di due punti il precedente record datato 1984. Erano esattamente vent'anni che il pack dicembrino oscillava entro scarti positivi del 3% e negativi del 6%, il tutto dopo una stagione particolarmente vivace tra il 1979 e il 1988, quando a picchi da +9/11% si alternavano minimi di pari entità. Va ricordato, infatti, che la 'salute' del pack polare è direttamente proporzionale alla sua elasticità interannuale, se quest'ultima viene meno è il segno che il sistema non riesce a reagire ai cambiamenti esterni.
Le aree periferiche dell'Antartico dove si sono rilevati i maggiori progressi sono quelle prospicienti il Mare di Ross, il Mare di Weddell e quello di Amundsen; la banchisa di Weddell, in particolare, ha mostrato un incremento rispetto al dicembre 2006 di quasi un terzo. A tal proposito è interessante evidenziare il progresso complessivo rispetto ad un anno fa: +2.1 milioni di chilometri quadrati. In termini percentuali rappresenta un sonoro +17%, che diventa +25% se confrontato col minimo storico risalente al lontano 1982. Allora il pack si fermò a 9.9 milioni di kmq, ben 2.9 in meno rispetto al mese scorso. Normalmente questi paragoni si fanno al contrario, ovvero confrontando i fasti del passato con la decadenza attuale; per fortuna questo non accade col Polo Sud, notoriamente plastico ai cambiamenti climatici. La controprova che quella che abbiamo sotto gli occhi sia un'avanzata 'sana' ce la dà la concentrazione media delle aree affette da surplus: questa oscilla tra il 20 e il 50% con punte del 70-80% (in zone che, di norma, dovrebbero essere libere dai ghiacci).
Ma come è stato possibile registrare un record positivo così netto e consolidato? La risposta la si trova nell'estrema dinamicità invernale e primaverile che ha caratterizzato il vortice antartico, soventemente scisso e foriero di profonde ondulazioni meridiane. In pratica l'anomala intensità delle avvezioni fredde ha fatto sì che masse gelide stazionassero maggiormente al di sopra della superficie marina. Ovviamente ciò ha avuto un prezzo nelle aree continentali, dove si sono registrate spesso anomalie positive anche superiori ai 5-7°C. Tuttavia dubitiamo che su medie di -50°C una manciata di gradi possa avere una qualche influenza, pertanto ben vengano gli scarti positivi sul Plateau se poi risultano decisivi a rinforzare il delicato paesaggio della banchisa
Gennaio 2008: è ancora record per la banchisa antartica
L'estensione dei ghiacciai antartici ha raggiunto un valore record per il mese di Gennaio. Dal 1979, primo anno di registrazione puntuale, ad oggi, mai si era registrato un valore simile, pari a circa 6.8 milioni di chilometri quadrati. Per meglio rendere l'idea, basti pensare che l'Italia ha una superficie di 300mila chilometri quadrati, 22 volte inferiore. L'incipit del 2008, quindi, da chiari segnali di un netto rallentamento del Riscaldamento Globale sebbene un solo dato non sia ancora significativo per ipotizzare un'inversione di tendenza. Certo è che lo stato di salute dell'Antartide ha sempre destato minor preoccupazione rispetto a quello dell'Artico e, in generale, di tutto l'emisfero settentrionale e questi ultimi dati non fanno che confermare il suddetto trend.
+34%: ecco l'incremento sorprendente dell'estensione della banchisa antartica nel mese di Gennaio appena concluso. Un valore record che va a rimpinguare i già lusinghieri dati dai mesi precedenti. Eppure soli 12 mesi fa la situazione era molto differente: 'solamente' 4.9 milioni di chilometri quadrati erano ricoperti dal ghiaccio del pack, un dato inferiore alla media di circa il 3%. Ma come è possibile che nel breve volgere di un solo anno vi sia stato un aumento di 1.9 milioni di chilometri quadrati nell'estensione del ghiaccio? La risposta è certamente lungi dall'essere compresa appieno, tuttavia l'estrema dinamicità del Vortice Polare ha fatto si che avvezioni d'aria gelida si ripetessero, con continuità, dal plateau continentale verso le zone costiere. Certamente si è dovuto pagare dazio nel cuore del Polo Sud dove le temperature sono state superiori alle medie, tuttavia senza registrare valori preoccupanti.
Scendendo maggiormente nel particolare, si registrano anomalie negative nell'estensione dei ghiacci sulle coste del Queen Maud Land, della Terra di Graham e della Terra di Marie Byrd. Nei primi due casi lo scostamento dalla media raggiunge valori vicini al 30% con punte del 50% sulla parte orientale del Mare di Amundsen. Tuttavia, sono nettamente maggiori le zone con un saldo positivo: dal Mare di Ross a tutte le coste che si affacciano sull'Oceano Indiano al Mare di Weddell. L'incremento medio è pari al 40% pur con diverse aree che superano il 50% in particolar modo a largo della Terra di Coats, della Terra di Mac Robertson e sulla Piattaforma di Amery. Il saldo finale stacca un valore assolutamente record di +34%
Andando ad analizzare la serie storica, ci rendiamo conto che il dato in questione è assolutamente eccezionale: il precedente record spettava al 1996 con un'estensione del 23% superiore alla media e pari a 6.2 milioni di chilometri quadrati, avvicinata solo dal 2003 con 6.1 milioni. Nel decennio 1997/2007 solo in tre occasioni si erano registrati avanzamenti del fronte dei ghiacci: nel già citato 2003, nel 2004 (+15%) e nel 2001 (+5%) In tutti le altre annate solo valori negativi con due picchi: nel 1997 e nel 2006 (-17%). Va comunque segnalato che, per quanto la serie storica sia molto esigua, il suo trend sia verso un lieve rialzo pari al +1.9% per decade. In un periodo di Global Warming conclamato, questi dati ci devono far riflettere su come sia ancora misteriosa la macchina climatica ed i meccanismi che la regolano
Polo Sud: banchisa mai così estesa in 30 anni
L'estensione della banchisa antartica nel mese di Marzo ha raggiunto i 5.5 milioni di chilometri quadranti, polverizzando il record del 1994. In base alle rilevazioni ufficiali del National Snow and Data Center il surplus di ghiaccio rispetto alla media è di 1.2 milioni di kmq, pari a 2 volte la superficie della Francia. Questo dato non solo prosegue la scia record cominciata nel Dicembre scorso, ma arriva in corrispondenza della fine dell'estate australe. Ciò significa che gli 1.2 milioni kmq in più di pack hanno davanti a sé 4 mesi di notte polare e quindi la quasi matematica certezza di rimanere intatti fino al prossimo Ottobre. In parole povere l'attuale record o rimane 'congelato', o migliora ulteriormente, il tutto con conseguenze non indifferenti sull'inverno antartico.
Mentre nel resto del mondo il riscaldamento globale sembra riprendersi dal torpore degli ultimi mesi in Antartide prosegue l'aggiornamento del libro dei record. Con 5.5 milioni di chilometri quadrati di banchisa Marzo 2008 annienta il record di 14 anni fa entrando nella storia trentennale delle rilevazioni satellitari. Per il pack antartico Marzo rappresenta il secondo mese, dopo Febbraio, con la minima estensione annuale; ebbene quest'anno non solo ha fatto registrare un +29% rispetto alla media, ma ha anche battuto la superficie attesa di Gennaio (normalmente più vasta) di ben 400.000 chilometri quadrati. Non solo, se andiamo a paragonare il record attuale con quello del 1994 vediamo che la correzione al rialzo è stata di ben 400.000 chilometri quadrati, vale a dire un perentorio +7.3%.
Quanto riportato sin ora si inserisce nella più significativa fase di surplus glaciale degli ultimi 30 anni, ovverosia da quanto vengono sistematicamente fatte rilevazioni satellitari. E' dal mese di Dicembre, infatti, che la banchisa del Polo Sud fa registrare scostamenti fortemente positivi rispetto alla media, quasi tutti oltre il milione di chilometri quadrati e quasi tutti da record. Eccoli in sequenza con accanto l'anomalia percentuale: Dicembre 11.1 milioni (+14%); Gennaio 6.8 milioni (+34%); Febbraio 3.7 milioni (+27%); Marzo 5.5 milioni (+29%). Il surplus medio negli ultimi quattro mesi è stato pari al 26%.
Ma cosa ha prodotto una scia positiva così costante ed importante? E soprattutto, quali conseguenze potrebbe avere per l'ormai imminente inverno australe? Alla prima domanda si può rispondere citando l'intensa NINA presente sul Pacifico tropicale meridionale e il minimo undecennale -e forse secolare- dell'attività solare. La prima mantiene basse le temperature superficiali dell'oceano permettendo alla banchisa di estendersi più del normale, il secondo incentiva ulteriormente l'azione della NINA apportando minor calore alle acque. Per quanto riguarda le possibili conseguenze sull'inverno australe è lecito attendersi temperature al di sotto della norma nelle aree periferiche del Polo Sud e quindi una maggiore spinta delle masse d'aria fredda verso le medie latitudini.
L'Antartide dà spettacolo, l'Artide prova ad imitarlo
L'estensione della banchisa antartica segna il 4° record storico in cinque mesi, confermando un trend che non ha eguali da quando vengono rilevati i dati via satellite. Con 1.3 milioni di chilometri quadranti di ghiaccio in più rispetto alla media, Aprile 2008 polverizza il record del 1982 quando lo scarto positivo si fermò al milione di kmq. Se il Polo Sud mostra muscoli mai visti prima, il Polo Nord sembra volerlo, almeno in parte, imitare. Infatti non solo ha recuperato il pesantissimo gap formatosi tra Luglio e Ottobre, ma ha anche segnato, per il mese di Aprile, il maggior recupero degli ultimi 30 anni. Rispetto allo scorso anno il tartassato pack artico ha acquistato qualcosa come 600000 kmq di ghiaccio, portandosi a 'soli' 500000 chilometri dalla media storica.
Mentre l'attività solare stenta a riprendere e le correnti oceaniche navigano compatte verso il loro minimo termico secolare, i due Poli fanno festa alla faccia di un addormentato global warming. Come sempre accade è la banchisa antartica a rubare la scena, segnando il quarto record storico in cinque mesi; le osservazioni satellitari mostrano un'estensione totale pari a 8.6 milioni di kmq, con un surplus di 1.3 milioni di chilometri (3 volte l'Italia). Il dato polverizza il record del 1982 quando in tempi non affetti da riscaldamento globale la superficie del pack toccò gli 8.3 milioni. Se quanto detto fin'ora non è sufficiente a sottolineare la storicità dell'evento basta riportare il progresso che la banchisa ha realizzato in un solo anno. Nel 2007 l'estensione del pack in Aprile si fermò a 6.8 milioni di kmq, in 365 giorni il recupero è stato pari a 1.8 milioni di kmq con un guadagno percentuale del 23%! A parte Penisola Antartica e Mare di Amundsen, tutto il Polo Sud è andato in surplus, col Mar di Weddell e Mar di Ross a fare da mattatori.
Come già ipotizzato nei precedenti articoli la causa principale di questo exploit va ricercata nell'intensa Nina che per mesi ha mantenuto basse le temperature dei oceani australi. Tuttavia non basta, specie considerando che in anni non certo eccezionali come il 1999, il 1985 e il 1995 la Nina non aveva nulla da invidiare a quella occorsa quest'anno. Non solo, anche puntando il dito contro il minimo undecennale della radiazione solare non riusciremmo a spiegare del tutto queste estensioni. Il motivo è semplice: le riduzioni dell'intensità solare impiegano dai 12 ai 24 mesi a ripercuotersi del tutto sul sistema climatico terrestre. In parole povere non ci sono ancora motivazioni completamente soddisfacenti che giustifichino i dati fin qui riportati.
Giusto per aumentare l'imbarazzo concludiamo con le estensioni relative al Polo Nord. Mai in 30 anni di rilevamenti satellitari si era registrato, in aprile, un simile progresso interannuale. Stiamo parlando di 600000 kmq, che hanno spinto la banchisa artica a soli 500000 chilometri dalla media storica. Un dato che completa lo storico recupero iniziato lo scorso Dicembre a seguito dei paurosi deficit autunnali del 2007. Tra ottobre e aprile (7 mesi) la superficie è più che raddoppiata, passando da 6.8 milioni di kmq -minimo assoluto per ottobre- a 14.5; un incremento che neppure il più ottimistico dei modelli matematici avrebbe potuto prevedere.
markus_81
31-08-2008, 22:34
http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-7381.htm
http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-7478.htm
http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-7718.htm
http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-7835.htm
CarloR1t
31-08-2008, 22:36
comunque se il polo nord è in difficoltà ,prima che qualcuno parli di fine del mondo, diciamo che lo stesso non si può per quello sud
Fine del mondo magari no, e ben venga se ci fosse davvero un meccanismo naturale (che bisognerebbe conoscere) che compensa le temperature tra i due emisferi, pur non negando il deciso cambiamento climatico che sta avvenendo nel resto dei due emisferi, ma il punto che mi ponevo l'altra volta è: se la causa dello scioglimento del passaggio a nord ovest è il riscaldamento globale umano, una volta che si sarà aperta l'autostrada del mare e pienamente sfruttata commercialmente, che di questi tempi è enorme a causa della macchina produttiva spostata nel continente asiatico, quali paesi accetteranno una politica di riduzione del riscaldamento climatico e dei gas serra se questo mettesse a rischio il canale, dato che tornerebbe lentamente a richiudersi tra i ghiacci?
Edit qui spiega un po' vagamente...
http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-7381.htm
Ma come è stato possibile registrare un record positivo così netto e consolidato? La risposta la si trova nell'estrema dinamicità invernale e primaverile che ha caratterizzato il vortice antartico, soventemente scisso e foriero di profonde ondulazioni meridiane. In pratica l'anomala intensità delle avvezioni fredde ha fatto sì che masse gelide stazionassero maggiormente al di sopra della superficie marina. Ovviamente ciò ha avuto un prezzo nelle aree continentali, dove si sono registrate spesso anomalie positive anche superiori ai 5-7°C. Tuttavia dubitiamo che su medie di -50°C una manciata di gradi possa avere una qualche influenza, pertanto ben vengano gli scarti positivi sul Plateau se poi risultano decisivi a rinforzare il delicato paesaggio della banchisa.
Non si capisce però se è un fenomeno locale climatico temporaneo o un processo stabile quanto quello del polo nord...
comunque se il polo nord è in difficoltà ,prima che qualcuno parli di fine del mondo, diciamo che lo stesso non si può per quello sud
Non vale più.
Fino a fine giugno l'stensione dell'antartide era ben maggiore della media degli ultimi 20 anni, però poiu c'è stata una flessione ed ora è sottomedia
E se parte sottomedia , a febbraio pure lei potrebbe fare il record di minimo
http://nsidc.org/data/seaice_index/images//daily_images/S_timeseries.png
CarloR1t
31-08-2008, 22:59
Non vale più.
Fino a fine giugno l'stensione dell'antartide era ben maggiore della media degli ultimi 20 anni, però poiu c'è stata una flessione ed ora è sottomedia
E se parte sottomedia , a febbraio pure lei potrebbe fare il record di minimo
http://nsidc.org/data/seaice_index/images//daily_images/S_timeseries.png
Ecco, spero ne abbia accumulato abbastanza per compensare il cambiamento climatico in atto altrove, se a questo può servire, in attesa di politiche ambientali migliori.
http://en.wikipedia.org/wiki/Antarctica#Effects_of_global_warming
Effects of global warming
Ayanna M. Howard, Associate Professor at the Georgia Institute of Technology, with a SnoMote robot designed to study the impact of global warming on the Antarctic ice shelfs.[58]Most of the continent's icy mass has so far proven largely impervious to climate change, being situated on solid rock; its deep interior is actually growing in volume.[59] The Antarctic contribution to sea-level rise has long been uncertain. A recent report by CPOM suggests that Antarctica has provided, at most, a negligible component of observed sea-level rise - indeed a survey of 72% of the Antarctic ice suggests an attributable short-term lowering of global sea levels by 0.08 mm per year. [60]
However, Antarctica's periphery, has been warming up, particularly on the Antarctic Peninsula and in Pine Island Bay which together are contributing to a rise in sea levels.[59] In 2003 the Larsen-B ice shelf collapsed. This was initialy thought to be a result of global warming, but has since been proven to be the result of natural process. [61] Between February 28 and March 8, 2008, about 570 square kilometers of ice from the Wilkins Ice Shelf in Western Antarctica collapsed, putting the remaining 15,000 square kilometers of the ice shelf at risk. The ice is being held back by a "thread" of ice about 6 km wide.[62][63] According to NASA, the most significant Antarctic melting in the past 30 years occurred in 2005, when a mass of ice comparable in size to California briefly melted and refroze; this may have resulted from temperatures rising to as high as 5 °C (41 °F).[64]
In contrast to the break up of some ice shelves (ice that formed on land and has now moved so it is floating on the sea) along the peninsula, the amount of sea ice (ice formed by freezing ocean water) around Antarctica has remained stable, or even increased some, over the past 30 years.[65] The average extent of Antarctic sea ice in one month can differ by as much as 1 million square kilometers from the long-term average for that month. The area covered by Antarctic sea ice has shown a small increasing trend (0.8% per decade).[66] The sea ice concentration of Antarctica in June 2008 is virtually the same as that in June 1979.
stbarlet
31-08-2008, 23:16
Ecco, spero ne abbia accumulato abbastanza per compensare il cambiamento climatico in atto altrove
Mi sa che non funziona così..
comunque se il polo nord è in difficoltà ,prima che qualcuno parli di fine del mondo, diciamo che lo stesso non si può per quello sud
Dicembre 2007: estensione record per la banchisa antartica
...
==> finalmente hanno sturato lo scarico nord-sud :D
CarloR1t
31-08-2008, 23:20
Mi sa che non funziona così..
L'ho detto per scaramanzia, ci vorrebbe un meteorologo...
Per la prima volta a memoria d'uomo.
Non c'è da essere catastrofisti, noooo, però è un evento che da da pensare purtroppo :(
...
stai tranquillo luvo, che muori(amo) prima ... :D
ZITTI!!! Ambientalisti Bolscevichi! Berlusconi ha risolto il problema di Napoli, l'effetto serra è una bubbola....:D :) :stordita: :cry:
Scioglimento record della calotta polare: aperti i passaggi di Nord Ovest e di Nord Est
Lo provano le foto dei satelliti. Studiosi: oceano senza ghiacci d'estate entro il 2030
L'Artico può essere circumnavigato
è la prima volta in 125mila anni
Che sia un problema e pure grave direi che è assodato, ma trovo quantomeno strana l'affermazione che è la prima volta che succede da 125mila anni.
Nel medioevo ( attorno ai tempi delle prime crociate ), in Gran Bretagna si coltivava la vite, la Groenlandia era chiamata così per le sue immense vallate verdi, si dice che la prima crociata sia stata favorita anche da un clima straordinariamnte mite con ottimi raccolti e boom di nascite, da qui il bisogno di nuove terre da colonizzare.
Presumo che in quell'epoca il pack artico d'estate fosse praticamente inesistente.
stai tranquillo luvo, che muori(amo) prima ... :D
Gia', son sempre piu' convinto che siamo una delle ultime generazione che se la gode
ziozetti
01-09-2008, 14:56
Azz... cambieranno il nome del programma?!? :stordita:
Chissà se è veramente parte del ciclo naturale o sta iniziando un gran casino...
CarloR1t
01-09-2008, 21:05
Che sia un problema e pure grave direi che è assodato, ma trovo quantomeno strana l'affermazione che è la prima volta che succede da 125mila anni.
Nel medioevo ( attorno ai tempi delle prime crociate ), in Gran Bretagna si coltivava la vite, la Groenlandia era chiamata così per le sue immense vallate verdi, si dice che la prima crociata sia stata favorita anche da un clima straordinariamnte mite con ottimi raccolti e boom di nascite, da qui il bisogno di nuove terre da colonizzare.
Presumo che in quell'epoca il pack artico d'estate fosse praticamente inesistente.
Non so vicino ai poli, la Groenlandia ha una notevole estensione in latitudine le zone del centro sud potrebbero essere state più fortunate in quell'epoca. Comunque sia potrebbe essere meglio o peggio, se ci sono periodiche piccole glaciazioni (http://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_era_glaciale) e scongelamenti, in epoche prive di significativo intervento dell'uomo, oggi i due effetti dello scioglimento potrebbero compensarsi ma anche sommarsi in certi periodi. Se il riscaldamento umano dei gas serra va a sommarsi a un generale riscaldamento naturale in corso non sarebbe certo un bene ma una ragione in più per limitare il primo in questo periodo. Cmq son solo speculazioni, speriamo di sentire esperti con conoscenze più approfondite su questo argomento, finchè dura l'attenzione dei media.
dave4mame
01-09-2008, 22:43
20 anni fa ci devestarono le gonadi con il buco dell'ozono, pontificando che la colpa era del grasso uomo orientale, dei suoi frigoriferi e, forse, delle scoregge delle sue vacche.
ci vennero a dire che avremmo preso terrificati forme di cancro e che saremmo morti in modi più terrificanti che non bela lugosi sotto il sole tropicale
adesso che il frigorifero ce l'hanno anche miliardi di cinesi e di indiani (che, per inciso, si fanno molto meno scrupoli per le emissioni di cfc) il buco si sta restringendo.
vigliacco mondo se qualcuno si sia alzato e abbia chiesto scusa per la marea di minchiate che ha sparato nel corso di 4 lustri.
no, adesso giù di global warming.
CarloR1t
01-09-2008, 23:43
20 anni fa ci devestarono le gonadi con il buco dell'ozono, pontificando che la colpa era del grasso uomo orientale, dei suoi frigoriferi e, forse, delle scoregge delle sue vacche.
ci vennero a dire che avremmo preso terrificati forme di cancro e che saremmo morti in modi più terrificanti che non bela lugosi sotto il sole tropicale
adesso che il frigorifero ce l'hanno anche miliardi di cinesi e di indiani (che, per inciso, si fanno molto meno scrupoli per le emissioni di cfc) il buco si sta restringendo.
vigliacco mondo se qualcuno si sia alzato e abbia chiesto scusa per la marea di minchiate che ha sparato nel corso di 4 lustri.
no, adesso giù di global warming.
Guarda che il problema del buco c'è ancora, anche per altre sostanze, vallo dire agli australiani e vedi cosa rispondono. Idem per il riscaldamento globale, che il 99% dei meteorologi e scienziati vedono tranne pochi pochi ideologi incompetenti o venduti all'industria. Come quel professore dell'amministrazione Bush, che a suo tempo da insegnante negava che i continenti fossero mai stati uniti... :D
Perchè poi lamentarsi se son stati messi al bando i cfc sostituendoli con altri gas? Nessuno ha mai voluto proibire i frigoriferi. In ogni caso di fronte a un sospetto pericolo che risulta ragionevolmente preeoccupante, in base ai dati che si dispongono mica per far dispetto alla domanda (quella reale!) di benessere dei cittadini consumatori, che cosa si deve fare? Ignorarlo a priori o studiarlo cercando una soluzione?
http://it.wikipedia.org/wiki/Buco_nell'ozono
Le ricerche sui danni provocati dai raggi ultravioletti non schermati dall'ozono sono recenti e non hanno ancora dato risultati definitivi. È comunque un dato di fatto che le radiazioni ultraviolette, soprattutto quelle a più alta energia, abbiano effetti di mutazione genetica e siano quindi causa di tumori. Già nel 1987, sotto la pressione delle associazioni ambientaliste, della comunità scientifica, dell'opinione pubblica e dell'UNEP, venne firmato il protocollo di Montreal, che imponeva la progressiva riduzione della produzione di CFC. L'accordo rimase tuttavia debole e poco efficace, anche perché molti paesi industrializzati non lo firmarono.
Si avevano da un lato grandi aziende dei paesi occidentali (tra esse la DuPont) che esitavano a rinunciare agli investimenti dedicati alla produzione di CFC, dall'altro paesi ad economia pianificata che denunciavano difficoltà di altro tipo: l'URSS, ad esempio, esitava sostenendo che il piano quinquennale in corso non consentiva variazioni repentine, la Cina aveva in corso la diffusione di frigoriferi in milioni di abitazioni.
Gli Stati Uniti e l'Unione Europea dichiararono nel 1989 che avrebbero cessato la produzione dei cinque più comuni CFC entro il 2000, e la decisione venne poi condivisa a Londra nel 1990 da altri 90 paesi, grazie anche alla costituzione di un fondo per sostenere la conversione dai CFC ad altri prodotti.
Ulteriori misurazioni di satelliti mostrarono però l'anno dopo che la distruzione dell'ozono procedeva più velocemente di quanto si fosse stimato ed altri paesi si impegnarono a cessare la produzione di CFC entro il 2010.
Bisogna comunque tenere presente che il cloro contenuto nei CFC (che è quello che provoca la distruzione delle molecole di ozono) è altamente stabile, si stima infatti che una molecola di cloro possa trasformare in ossigeno 40 000 molecole di ozono.
Il meccanismo della reazione è il seguente:
CFC → Cl° + FC
Cl° + O3 → ClO + O2
ClO + O3 → ClO2 + O2
ClO2 + raggi UV → Cl° + O2
Il radicale monoatomico cloro si rigenera alla fine del ciclo, quindi può ripetere la sequenza di reazioni e reagire con altre molecole di ozono prima di disperdersi.
Negli ultimi anni si sono avuti sia ulteriori, più rigorosi, accordi internazionali (Copenaghen 1992, Vienna 1995, Montreal 1997, ecc.), sia periodiche verifiche scientifiche.[2]
Nel 2000 la produzione di CFC è scesa dal suo massimo di un milione di tonnellate (raggiunto nel 1988) a meno di 100.000 tonnellate per anno, grazie anche all'introduzione dei meno dannosi idroclorofluorocarburi (HCFC); per alcune applicazioni (come i condizionatori per automobili), si è passati anche all'uso di idrofluorocarburi (HFC) che, non contenendo atomi di bromo o di cloro, non sono dannosi per lo strato di ozono (ma che sono comunque dei potenti gas serra).
Ora la produzione di CFC è nulla e le emissioni sono quindi quasi nulle (a parte i vecchi impianti frigoriferi ed antiincendio ancora in esercizio). Il "buco nell'ozono" sta però continuando ad aumentare data la stabilità della molecola di cloro * e probabilmente a causa del massiccio uso del bromuro di metile come pesticida "fumigante" in agricoltura.
Va peraltro osservato come anche l'idrogeno sia fortemente sospettato di interagire con l'ozono nella stratosfera.[3] L'idrogeno è uno dei gas meno densi, assieme all'elio, e raggiunge quindi più rapidamente dei CFC e degli HCFC gli strati più alti dell'atmosfera. Attualmente, la produzione mondiale di idrogeno è pari a 50 milioni di tonnellate all'anno e qualora l'idrogeno venisse proposto come vettore energetico e combustibile per il futuro (idricità, hydricity) la sua produzione dovrebbe salire di almeno un fattore 100 (5 miliardi di tonnellate all'anno); secondo varie stime dall'1% al 7-8% dell'idrogeno prodotto viene disperso nell'ambiente in conseguenza di perdite varie (trasporto, stoccaggio, utilizzo).
* Pensa un po' se nell'1988 ce ne fregavamo del problema continuando la produzione di cfc come stavamo ora, invece è stato almeno contenuto il fenomeno, questo è male? Non capisco perchè odiare e screditare tanto Greenpeace e ambientalisti, in maggioranza scienziati seri, che informano e cercano soluzioni, studiando le cose senza volerli screditare a priori.
Comunque anche grazie alle decisioni prese ce la caveremo in 50-60 anni se va bene...
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_758732658.html
BUCO OZONO SI RICHIUDERA' NEL GIRO DI 50-60 ANNI
ROMA - Il buco dell'ozono dovrebbe richiudersi nel giro dei prossimi 50-60 anni. Una previsione che arriva utilizzando modelli matematici negli anni sempre più precisi, anche grazie a potenti pc, ma che soprattutto deve molto alle campagna di misurazione condotte da progetti internazionali ai quali ha partecipato in prima fila l'Italia.
A fare il punto su dieci anni di lavoro in questo campo sarà la presentazione del Cnr al quarto Simposio internazionale Sparc (Stratospheric Processes and their Role in Climate), un progetto internazionale del Wcrp (World Climate Research Programme), che vedrà 400 scienziati ed esperti da tutto il mondo confrontarsi dal 31 agosto al 5 settembre presso l'area della ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna. Al centro dei lavori lo studio della stratosfera, la regione atmosferica compresa fra 12 e 60 km di altezza.
"Negli ultimi dieci anni abbiamo utilizzato un ex aereo spia russo, l'M55, per volare fra i 15 e i 20 km di quota, sopra gli aerei di linea - spiega Federico Fierli, dell'Isac Cnr - in Artide e Antartide dedicandoci ai meccanismi alla base del buco dell'ozono, come la composizione chimica dell'atmosfera e gli aerosol". Altre misurazioni sono state condotte nella fascia equatoriale dei tropici "su Brasile, Africa, Australia e Seychelles - aggiunge l'esperto - per lo studio dei sistemi convettivi, cioé grossi sistemi nuvolosi importanti per definire lo scambio di inquinanti prodotti dal suolo e poi trasportati in parti più alte della troposfera (sotto 12 km)". In particolare "si è misurato quanto queste grosse nubi - afferma Fierli - abbiano un impatto sulla composizione atmosferica, trasportando materiale fino a 16 km di altezza e aumentando il contenuto di vapore acqueo, uno dei gas serra più potenti. La loro variazione cambia l'equilibrio del clima". Dove possono arrivare queste nubi? "Possono essere molto alte e raggiungere i 19 km di altezza, cioé la stratosfera (sopra 16 km ai tropici e sopra i 12 km alle nostre latitudini) - aggiunge l'esperto - alterandone il clima. Fino ad oggi non si pensava potessero superare i 16 km: la nuova ipotesi è che quanto avviene sopra i 12 km possa avere un impatto sui regimi meteorologici al suolo, anche nel meteo delle medie latitudini, un fattore importante per le previsioni su scala stagionale". (ANSA).
20 anni fa ci devestarono le gonadi con il buco dell'ozono, pontificando che la colpa era del grasso uomo orientale, dei suoi frigoriferi e, forse, delle scoregge delle sue vacche.
ci vennero a dire che avremmo preso terrificati forme di cancro e che saremmo morti in modi più terrificanti che non bela lugosi sotto il sole tropicale
adesso che il frigorifero ce l'hanno anche miliardi di cinesi e di indiani (che, per inciso, si fanno molto meno scrupoli per le emissioni di cfc) il buco si sta restringendo.
vigliacco mondo se qualcuno si sia alzato e abbia chiesto scusa per la marea di minchiate che ha sparato nel corso di 4 lustri.
no, adesso giù di global warming.
basta documentarsi e scoprire che questi effetti non sono immediati ma si manifestano col tempo...
una malattia non esiste finchè non si scopre... e la stessa cosa succede alla Terra.
Solo che siamo noi la causa, troppi, ignoranti, pseudocivilizzati, incuranti di qualsiasi meccanismo biologico, troppo pieni della nostra genialità umana...
Ma tranquillo, anche se fosse, siamo così egoisti che lasceremmo tale problema ai nostri figli o nipoti.
dave4mame
02-09-2008, 00:07
con questo discorso fai due errori, ahimè molto comuni.
il primo relativo al buco dell'ozono, che DI FATTO si sta richiudendo (di tanto in tanto la notizia timidamente appare sui giornali) ... e non certo perchè, a livello mondiale, la produzione di cfc sia diminuita.
il secondo è invece più subdolo e in buona parte fomentato da chi sta facendo dell' ecoterrorismo un business da miliardi di dollari.
in primo luogo perchè sono vaccate le sparate di estati "più calde di sempre".
la rilevazione sistematica non di variabili meterelogiche accurate ma della SEMPLICE TEMPERATURA compre un lasso di tempo inferiore ai due secoli; un nulla.
anche con questi dati non è ben evidenziabile alcun trend ben definito (tanto per cadere nel banale l'estate appena trascorsa è stata tutto fuorchè torrida).
in secondo luogo perchè, comunque, fenomeni di sbalzi di temperatura e di scioglimenti massicci di masse ghiacciate sono stati rilevati con relativa certezza.
non sappiamo quanto siano stati repentini, ma abbiamo l'assoluta sicurezza che non siano stati causati dall'attività umana.
e nel mentre quel mezzo rimbambito di al gore si becca un nobel (per la pace, poi!) con fantacongetture che hanno come unico punto incontrovertibile la contrazione delle masse polari.
salvo poi indire conferenze sul global warming che vanno deserte perchè in quel giorno la temperaratura è stata -15 gradi e sono fioccati 50 cm di neve.
edit:
manco a fare apposta... come dire, per rimanere in tema? fresca fresca?
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_758732658.html
CarloR1t
02-09-2008, 00:19
con questo discorso fai due errori, ahimè molto comuni.
il primo relativo al buco dell'ozono, che DI FATTO si sta richiudendo (di tanto in tanto la notizia timidamente appare sui giornali) ... e non certo perchè, a livello mondiale, la produzione di cfc sia diminuita.
il secondo è invece più subdolo e in buona parte fomentato da chi sta facendo dell' ecoterrorismo un business da miliardi di dollari.
in primo luogo perchè sono vaccate le sparate di estati "più calde di sempre".
la rilevazione sistematica non di variabili meterelogiche accurate ma della SEMPLICE TEMPERATURA compre un lasso di tempo inferiore ai due secoli; un nulla.
anche con questi dati non è ben evidenziabile alcun trend ben definito (tanto per cadere nel banale l'estate appena trascorsa è stata tutto fuorchè torrida).
in secondo luogo perchè, comunque, fenomeni di sbalzi di temperatura e di scioglimenti massicci di masse ghiacciate sono stati rilevati con relativa certezza.
non sappiamo quanto siano stati repentini, ma abbiamo l'assoluta sicurezza che non siano stati causati dall'attività umana.
e nel mentre quel mezzo rimbambito di al gore si becca un nobel (per la pace, poi!) con fantacongetture che hanno come unico punto incontrovertibile la contrazione delle masse polari.
salvo poi indire conferenze sul global warming che vanno deserte perchè in quel giorno la temperaratura è stata -15 gradi e sono fioccati 50 cm di neve.
Scusa ma stai riportando un sacco di superficiali falsità, i 'dubbi teorici' di cui parli sono stati messi in giro ad arte da pochi per contraddire quanto in realtà è condiviso da tutti gli scienziati al mondo, e per verificarlo basta navigare in rete su siti seri, posta i link di chi sostiene queste cose almeno così li riconosciamo, possibilmente non siti di scie chimiche per favore...
Francamente poi che il business stia nell'ambientalismo e non in chi semmai lo mette a repentaglio sostenendo un'economia di crescita illimitata e puramente speculativa è la più grossa vaccata più che si sente dire, non meno di quando al tg2 parlano delle 'lobby del solare' che sarebbero capaci di insidiare e sconfiggere quelle dei petrolieri... :sofico:
dave4mame
02-09-2008, 00:36
Scusa ma stai riportando un sacco di falsità, posta i link di chi sostiene queste cose che almeno così li riconosciamo per stargli alla larga...
dimmi quali.
della riduzione del buco dell'ozono ho appena postato.
dall'assoluta mancanza di profondità storica dei dati ELEMENTARI delle condizioni metereologiche non ho bisogno di produrre prove; ci pensano già i catastrofisti.
prova a cercare tu una serie storica prodotta da questi signori lunga più di un paio di secoli.
del ridicolo di cui si è coperto gore porta pazienza ma temo di non riuscire a recupare la fonte del trafiletto a cui faccio riferimento
Francamente poi che il business stia nell'ambientalismo e non in chi semmai lo mette a repentaglio sostenendo un'economia di crescita illimitata e puramente speculativa è la più grossa vaccata più che si sente dire, non meno di quando al tg2 parlano delle 'lobby del solare' che sarebbero capaci di insidiare e sconfiggere quelle dei petrolieri... :sofico:
e questo è il terzo errore, simpaticamente fomentato da chi sta facendo dell'ecoterrorismo un business.
adoperarsi per avere "un mondo più pulito" è cosa buona e giusta (anche se poi però, chissà perchè, al condizionatore d'estate, al termosifone d'inverno e all'auto tutto l'anno non ci vuole rinunciare nessuno).
Però violentare il concetto di cui sopra con lo spauracchio del global warming è una menzogna.
perchè, anche posto che sia vero (e, ripeto: non esiste alcun dato in grado nè di confermare nè di smentire tale teoria), non esiste alcuna prova in grado di correlare il fenomeno all'attività umana.
con questo discorso fai due errori, ahimè molto comuni.
il primo relativo al buco dell'ozono, che DI FATTO si sta richiudendo (di tanto in tanto la notizia timidamente appare sui giornali) ... e non certo perchè, a livello mondiale, la produzione di cfc sia diminuita.
il secondo è invece più subdolo e in buona parte fomentato da chi sta facendo dell' ecoterrorismo un business da miliardi di dollari.
in primo luogo perchè sono vaccate le sparate di estati "più calde di sempre".
la rilevazione sistematica non di variabili meterelogiche accurate ma della SEMPLICE TEMPERATURA compre un lasso di tempo inferiore ai due secoli; un nulla.
anche con questi dati non è ben evidenziabile alcun trend ben definito (tanto per cadere nel banale l'estate appena trascorsa è stata tutto fuorchè torrida).
in secondo luogo perchè, comunque, fenomeni di sbalzi di temperatura e di scioglimenti massicci di masse ghiacciate sono stati rilevati con relativa certezza.
non sappiamo quanto siano stati repentini, ma abbiamo l'assoluta sicurezza che non siano stati causati dall'attività umana.
e nel mentre quel mezzo rimbambito di al gore si becca un nobel (per la pace, poi!) con fantacongetture che hanno come unico punto incontrovertibile la contrazione delle masse polari.
salvo poi indire conferenze sul global warming che vanno deserte perchè in quel giorno la temperaratura è stata -15 gradi e sono fioccati 50 cm di neve.
edit:
manco a fare apposta... come dire, per rimanere in tema? fresca fresca?
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_758732658.html
benissimo, allora possiamo dormire sonni tranquilli ;)
buonanotte.. ci vediamo tra 30-40 anni, periodo medio della comparsa di fenomeni più diffusi e marcati.
dimmi quali.
della riduzione del buco dell'ozono ho appena postato.
dall'assoluta mancanza di profondità storica dei dati ELEMENTARI delle condizioni metereologiche non ho bisogno di produrre prove; ci pensano già i catastrofisti.
prova a cercare tu una serie storica prodotta da questi signori lunga più di un paio di secoli.
del ridicolo di cui si è coperto gore porta pazienza ma temo di non riuscire a recupare la fonte del trafiletto a cui faccio riferimento
e questo è il terzo errore, simpaticamente fomentato da chi sta facendo dell'ecoterrorismo un business.
adoperarsi per avere "un mondo più pulito" è cosa buona e giusta (anche se poi però, chissà perchè, al condizionatore d'estate, al termosifone d'inverno e all'auto tutto l'anno non ci vuole rinunciare nessuno).
Però violentare il concetto di cui sopra con lo spauracchio del global warming è una menzogna.
perchè, anche posto che sia vero (e, ripeto: non esiste alcun dato in grado nè di confermare nè di smentire tale teoria), non esiste alcuna prova in grado di correlare il fenomeno all'attività umana.
infatti è molto più comodo ignorare tutti i modi con cui si sono documentati gli effetti del nostro "progresso" e modo di vivere sull'ecosistema terra..
un po' ipocrita non trovi?
Non ci vuole uno scienziato per capire che con tutte le automobili che ci sono stiamo distruggendo l'ecosistema.
fossero solo quello... abbiamo inventato un milione id modi per rovinare il nostro habitat.
siamo l'unica specie che non è compatibile con l'ecosistema.
ma siamo così avanzati che ci piace anche affermare : non ce ne sono prove che la colpa è nostra se si sta inquinando..infatti la terra si inquina da sola.
Meglio di così, non abbiamo manco i sensi di colpa secondo questa pseudo ipocrisia.
Ma d'altronde... è come nella politica: va tutto bene, sono i soliti giustizialisti che rovinano tutto, i comunisti...
Va tutto bene, non ci rompete le scatole e fateci vivere la nostra vita felice senza questi catastrofismi!
La verità è questa: finchè l'essere umano (di solito italiano) non tasta sulla sua pelle gli effetti negativi di qualsiasi cosa fa finta di nulla, critica chi gliene parla perchè disturba la propria serenità e il proprio quieto vivere...
Ah che bel popolo che siamo...
dave4mame
02-09-2008, 06:07
e stai perserverando nell'errore di legare a doppio filo inquinamento (su cui nessuno dice nulla) a riscaldamento globale (che è l'argomento di discussione).
con che alterigia, poi....
con questo discorso fai due errori, ahimè molto comuni.
il primo relativo al buco dell'ozono, che DI FATTO si sta richiudendo (di tanto in tanto la notizia timidamente appare sui giornali) ... e non certo perchè, a livello mondiale, la produzione di cfc sia diminuita.
il secondo è invece più subdolo e in buona parte fomentato da chi sta facendo dell' ecoterrorismo un business da miliardi di dollari.
in primo luogo perchè sono vaccate le sparate di estati "più calde di sempre".
la rilevazione sistematica non di variabili meterelogiche accurate ma della SEMPLICE TEMPERATURA compre un lasso di tempo inferiore ai due secoli; un nulla.
anche con questi dati non è ben evidenziabile alcun trend ben definito (tanto per cadere nel banale l'estate appena trascorsa è stata tutto fuorchè torrida).
in secondo luogo perchè, comunque, fenomeni di sbalzi di temperatura e di scioglimenti massicci di masse ghiacciate sono stati rilevati con relativa certezza.
non sappiamo quanto siano stati repentini, ma abbiamo l'assoluta sicurezza che non siano stati causati dall'attività umana.
e nel mentre quel mezzo rimbambito di al gore si becca un nobel (per la pace, poi!) con fantacongetture che hanno come unico punto incontrovertibile la contrazione delle masse polari.
salvo poi indire conferenze sul global warming che vanno deserte perchè in quel giorno la temperaratura è stata -15 gradi e sono fioccati 50 cm di neve.
edit:
manco a fare apposta... come dire, per rimanere in tema? fresca fresca?
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_758732658.html
e stai perserverando nell'errore di legare a doppio filo inquinamento (su cui nessuno dice nulla) a riscaldamento globale (che è l'argomento di discussione).
con che alterigia, poi....
:ave:
che il riscaldamento globale non dipenda dall'aumento dell'anidiride carbonica prodotta dall'uomo è una cosa che ormai sanno pure i piccirilli.
d'altronde l'aumento di anidride carbonica globale (non solo quella prodotta dall'uomo ma anche quella prodotta dagli oceani che è 5 volte maggiore) è conseguenza (e non causa) del riscaldamento globale.
quest'ultimo dipende invece (a sentire le teorie più accreditata) dall'attività solare, ed in particolare, dal fenomeno delle macchie solari.
cmq qualcuno dice che è tempo di rispolverare i giacconi e i cappotti:http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/natura/20080423180234639843.html
giannola
02-09-2008, 07:52
dico poi ce lo ricordiamo che che la terra ogni tot k anni inverte il proprio asse ?
La prossima dovrebbe essere il 21/12/2012.
Inoltre ricordiamoci che la terra continua a rallentare nella propria rotazione.
in effetti il tutto sembra riconducibile ad una maggiore attività solare...
anceh gli altri pianeti di questo sistema stanno aumentando la loro temperatura media e non credo ceh lì il motore a scoppio c'entri qualcosa...
maggiore irradiazione = sfasamento del campo elettromagnetico terrestre = probabile inversione dei poli.
le cronache cinesi e mesoamericane narrano della "RINASCITA DEL PIANETA VENERE dovuto a suo ribaltamento sull'asse in epoca per noi storica"
si spiega così anceh cetacei, uccelli e api che letteralmente perdono la strada di casa e avnno a morire ...
si spiega così la variazione delle correnti merine e dei venti, insomma della climatologia totale della terra...
ricordiamoci che i mammuth che vivevano in foreste tropicali furono gelati all'istante con tanto di erba in bocca che stavano ruminando ...
fino a uqalche decennio fa in ex urss era possibile consumare carne di mammouth scongelata dopo tempi immani...ergo quegli esseri son stati surgelati vivi in brevissimo tempo.
succede, è successo, succederà.
quando non si sa.
Stigmata
02-09-2008, 08:38
20 anni fa ci devestarono le gonadi con il buco dell'ozono, pontificando che la colpa era del grasso uomo orientale, dei suoi frigoriferi e, forse, delle scoregge delle sue vacche.
ci vennero a dire che avremmo preso terrificati forme di cancro e che saremmo morti in modi più terrificanti che non bela lugosi sotto il sole tropicale
adesso che il frigorifero ce l'hanno anche miliardi di cinesi e di indiani (che, per inciso, si fanno molto meno scrupoli per le emissioni di cfc) il buco si sta restringendo.
vigliacco mondo se qualcuno si sia alzato e abbia chiesto scusa per la marea di minchiate che ha sparato nel corso di 4 lustri.
no, adesso giù di global warming.
*
dave4mame
02-09-2008, 08:43
dico poi ce lo ricordiamo che che la terra ogni tot k anni inverte il proprio asse ?
beh... ma non lo sai che quello è dovuto alla progressiva obesità della popolazione dell'emisfero boreale?
non vedo dove sia il problema...
che stessimo uscendo dall'ultima era glaciale è una cosa nota, che la temperatura continuerà ad alzarsi anche.
poi che l'uomo stia accellerando o meno questo processo è evidente ma la cosa molto incerta secondo me è la portata che l'uomo riesce ad avere.
blackgnat
02-09-2008, 14:34
http://www.climatemonitor.it/Download/Vigo%2029082008.pdf
è una rotta di palle perchè le sue argomentazioni non sono riassunte in una righetta :) .... ma come contributo alla discussione mi sembra ottimo !!!
... prima di valutare la qualità della fonte ( ... è il metodo più efficace ma concettualmente il più disonesto .. per criticarne il contenuto) si dia un letta !!!
CarloR1t
02-09-2008, 19:16
dimmi quali.
della riduzione del buco dell'ozono ho appena postato.
dall'assoluta mancanza di profondità storica dei dati ELEMENTARI delle condizioni metereologiche non ho bisogno di produrre prove; ci pensano già i catastrofisti.
prova a cercare tu una serie storica prodotta da questi signori lunga più di un paio di secoli.
del ridicolo di cui si è coperto gore porta pazienza ma temo di non riuscire a recupare la fonte del trafiletto a cui faccio riferimento
e questo è il terzo errore, simpaticamente fomentato da chi sta facendo dell'ecoterrorismo un business.
adoperarsi per avere "un mondo più pulito" è cosa buona e giusta (anche se poi però, chissà perchè, al condizionatore d'estate, al termosifone d'inverno e all'auto tutto l'anno non ci vuole rinunciare nessuno).
Però violentare il concetto di cui sopra con lo spauracchio del global warming è una menzogna.
perchè, anche posto che sia vero (e, ripeto: non esiste alcun dato in grado nè di confermare nè di smentire tale teoria), non esiste alcuna prova in grado di correlare il fenomeno all'attività umana.
Colpa del business dell'ecoterrorismo, mentre il resto del business che inquina no? :sofico:
Mi rivolgo a tutti e nessuno perchè non è colpa dei singoli essere traviati dalla disinformazione, è chi diffonde e persevera nel diffondere menzogne che andrebbe fermato.
Il 99% dei climatologi concordano sul riscaldamento globale causato dall'uomo, leggete cose serie invece di sentire quattro gatti come Zichichi. solo perchè è una verità che scassa il business della crescita infinita!
http://www.ipcc.ch/
http://www.rtsi.ch/trasm/impulsoscienza/welcome.cfm?idg=0&ids=3044&idc=24086
Questo video di una conferenza autorevole in più parti spiega molto bene i termini della discussione e come le falsità negazioniste che si raccontano provengono solo da quattro ideologi venduti o in cerca di notorietà o tecnicamente incompetenti in materia GUARDATELO TUTTO e non inquiniamo il thread con fonti NON AUTOREVOLI IN MATERIA CLIMATOLOGICA prego...ma vedo che tranne uno non ne sono stati postati affatto, sono solo opinioni o siamo tutti esperti del clima?
Ecco da chi sono pagate e smascherate le voci contrarie:
http://it.wikipedia.org/wiki/Riscaldamento_globale#Dibattito_scientifico
Va altresì rilevato che numerosi ricercatori ed organizzazioni "scettiche" sul ruolo umano nei fenomeni di riscaldamento globale, si sono spesso rivelate essere finanziate da compagnie energetiche o petrolifere fra le quali spicca la ExxonMobil (Esso in Italia). Secondo un dossier della "Union of Concerned Scientists" la Exxon ha finanziato campagne di disinformazione elargendo dal '98 al 2005 ben 16 milioni di dollari a decine di organizzaznoni, gruppi e ricercatori "scettici" al fine di minimizzare il problema del riscaldamento globale.[15] Tali finanziamenti a ricerche negazioniste sono stati condannati dalla Royal Society (l'accademia nazionale inglese delle scienze). [16]
Science
http://www.sciencemag.org/cgi/content/full/306/5702/1686
Many details about climate interactions are not well understood, and there are ample grounds for continued research to provide a better basis for understanding climate dynamics. The question of what to do about climate change is also still open. But there is a scientific consensus on the reality of anthropogenic climate change. Climate scientists have repeatedly tried to make this clear. It is time for the rest of us to listen.
Nessuna teoria e formule che riguardano sistemi complessi come l'ecosistema planetario sono mai perfette al 100%, ma a furia di speculare poi sugli inevitabili difetti e limiti di ogni teoria, invece di analisi oneste e costruttive sui fatti concreti, si può arrivare dimostrare che la terra è piatta:
http://www.alaska.net/~clund/e_djublonskopf/Flatearthsociety.htm
Fonti migliori? Altrimenti tornerei all'argomento Artico.
Visto che è stato citato anche Al Gore, qui c'è una recensione competente del suo documentario "Una scomoda verità" An inconvenient truth), che anche sarebbe meglio vedere prima di giudicarlo solo per sentito dire, anche in rete purchè in versione integra. (visto che lui è d'accordo...)
http://www.realclimate.org/index.php/archives/2006/05/al-gores-movie/
Il paladino delle convinzioni negazioniste è il romanziere Crichton che non scrive gratis, ma se lo dice lui sarà verissimo a chi piace credere a ecoterroristi che creano uragani per tenerci tutti quanti nella paura!
http://www.michaelcrichton.com/books-stateoffear.html
http://ideazione.blogspot.com/2005/08/state-of-fear.html
Par condicio e vostra rassicurazione, lo 'stato di paura' ampiamente smontato...
http://www.peacelink.it/ecologia/a/11311.html
http://www.realclimate.org/index.php?p=74
Un bell'articolo di una rivista 'scettica' per natura...
http://www.skeptic.com/the_magazine/featured_articles/v14n01_human_induced_climate_change.html
Groenlandia, polo nord e metano idrato
http://amap.no/acia/GraphicsSet2.pdf
dave4mame
02-09-2008, 19:29
deve esserci stata molta attività umana "sporca" nell'alto medioevo, visto che ci sono cronache di temperatura assai più mite rispetto a quella che si è registrata dal 1500 fino al 1800...
^TiGeRShArK^
02-09-2008, 19:39
dico poi ce lo ricordiamo che che la terra ogni tot k anni inverte il proprio asse ?
La prossima dovrebbe essere il 21/12/2012.
Inoltre ricordiamoci che la terra continua a rallentare nella propria rotazione.
dimmi che è una battuta :asd:
CarloR1t
02-09-2008, 19:45
deve esserci stata molta attività umana "sporca" nell'alto medioevo, visto che ci sono cronache di temperatura assai più mite rispetto a quella che si è registrata dal 1500 fino al 1800...
Non puoi basarti su una osservazione così limitata per mettere in discusisone tutto il resto dei dati. Il clima non è statico ci sono state variazioni di cui si consocono anche le ragioni, ma la temperatura non è il solo fattore e non è mai stata a rischio a livello planetario quanto oggi.
Hai postato prima di aver visto la conferenza che risponde anche a questi punti, ti prego di seguirla attentamente e solo dopo ne possiamo discutere in modo più concreto.
In generale ci sono un sacco di false speculazioni che abusano del campo di osservazione limitato della gente di cui non ci possiamo sempre rendere conto di quanto siano farraginose per via della nostra incompetenza su un dato argomento, ma che agli esperti suonano più o meno così:
Secondo la teoria della terra sferica, e non piatta, un uomo al polo nord verrebbe attratto dalla gravità in direzione del polo sud. Ma allora come fa un uomo che sta al polo sud a non cascare?
Non è uno scherzo ci sono associazioni che al mondo fanno obiezioni del genere, il link è sopra... :D
Stigmata
02-09-2008, 19:48
Secondo la teoria della terra sferica, e non piatta, un uomo al polo nord verrebbe attratto dalla gravità in direzione del polo sud. Ma allora come fa un uomo che sta al polo sud a non cascare?
Ma scherzi?!? E' verissimo: se la terra fosse rotonda tutta l'acqua andrebbe sotto!!! :O
CarloR1t
02-09-2008, 19:57
dimmi che è una battuta :asd:
Invece è verissimo! :sofico:
http://www.dnamagazine.it/2012.html
Che poi sarebbe dell'asse magnetico ma intanto fa tutto brodo...
Incredibile come molte volte siano gli stessi che negano gli 'allarmismi' scientifici, intrinsecamente affrontabili e risolvibili, a sostenere inesorabili catastrofismi religiosi.
CarloR1t
02-09-2008, 20:03
Ma scherzi?!? E' verissimo: se la terra fosse rotonda tutta l'acqua andrebbe sotto!!! :O
Eggià! :doh: Un'altra formidabile prova della cospirazione e del pensiero unico degli scienziati eco-bisniss-terroristi... :read:
Charonte
02-09-2008, 20:09
io capisco tutti i problemi , ecc. ma noi comuni mortali oltre ad apprendere la notizia che possiamo fare?
come quando ci sono servizi sullo smog
si , capito io la macchina , e il buco che si allarga ecc.
io che devo farci?
si ok mi sono sensibilizzato ora che apprendo la notizia , e poi?
boh
dovrebbero farli vedere alle persone che veramente contano sti servizi
CarloR1t
02-09-2008, 20:18
io capisco tutti i problemi , ecc. ma noi comuni mortali oltre ad apprendere la notizia che possiamo fare?
come quando ci sono servizi sullo smog
si , capito io la macchina , e il buco che si allarga ecc.
io che devo farci?
si ok mi sono sensibilizzato ora che apprendo la notizia , e poi?
boh
dovrebbero farli vedere alle persone che veramente contano sti servizi
In teoria (perchè purtroppo vale solo in teoria) le persone che contano le votiamo noi e questo dovrebbe essere uno dei motivi per chi votare purchè non facciano solo allarmismo strumentale ma propongano soluzioni concrete. Perchè nemmeno l'amministrazione Bush nega il problema in sè ma evita il discorso delle cause limitandosi a dire che 'occorrono soluzioni'...
Cmq il video che ho postato indica qualcosa sulle soluzioni ma non molto è più dedicato a quanto ufficialmente viene sostenuto dai climatologi e dalla comunità scientifica e da dove invece provengono le poche contestazioni.
CarloR1t
02-09-2008, 21:11
Si, ho visto dopo, incredibile, stesso minuto!
Incredibile si, che piega ha preso la discussione un po' invece me l'aspettavo, spero di rimediare editando il secondo post, vediamo se servirà... ;)
dave4mame
02-09-2008, 21:32
comincio a capire come è saltata fuori la storia della terra piatta.
incredibile quello che google riesce a trovare quando si cercano news sul riscaldamento globale, vero?
quello che non riesco a trovare è la serie storica di 500 (!) anni che viene indirettamente citata dal tizio che hai in firma.
CarloR1t
02-09-2008, 21:45
comincio a capire come è saltata fuori la storia della terra piatta.
incredibile quello che google riesce a trovare quando si cercano news sul riscaldamento globale, vero?
Potrei risponderti con una battuta uguale e contraria che l'ho trovata facilmente nell'ambito del negazionismo ambientale, ok? ;)
Invece no, l'ho cercata apposta ben sapendo che esiste anche quella dimostrazione di ostinata negazione anche delle evidenze scentifiche più consolidate. Quali sono quelle sul clima per la comunità scientifica internazionale che piacciano o no. Che poi perchè non dovrebbe piacere se si cercano possibili soluzioni non lo capisco...
quello che non riesco a trovare è la serie storica di 500 (!) anni che viene indirettamente citata dal tizio che hai in firma.
Non è che ti riferisci a quella dei 650 mila anni?
http://news.bbc.co.uk/1/hi/sci/tech/4467420.stm
http://www.ldesign.com/Images/Essays/GlobalWarming/Part3/650000YearsCO2MixTo2007Events.jpg
http://static.flickr.com/12/69613802_b6fcf99980_o.gif
Stigmata
02-09-2008, 21:49
Eggià! :doh: Un'altra formidabile prova della cospirazione e del pensiero unico degli scienziati eco-bisniss-terroristi... :read:
Sinceramente credo che la storia del global warming sia gonfiata, ma sono molto ignorante in materia... come il buco dell'ozono: prima ne parlavano tutti i giorni e ora non si sente più.
Lo vedo molto come un modo per tenere in apprensione la gente.
Ciò non toglie che un comportamento responsabile in questo senso sia del tutto auspicabile...
CarloR1t
02-09-2008, 22:20
Sinceramente credo che la storia del global warming sia gonfiata,
ma sono molto ignorante in materia...
Posso prima chiederti se hai visto quella videconferenza?
Mi chiedo perchè ci facciamo questa o quell'altra convinzione su cose così impersonali, una discussione dovrebbe chiarirlo, senza la dialettica del pelo nell'uovo, citando fonti e fatti sapendo che tutto ha un margine di approssimazione anche grande ma cercando di capire quali tesi sono più concrete e fondate e chi le sostiene e perchè.
In fondo non si tratta di questioni intime comportamentali molto personali su cui l'opinione di ognuno è una parte importante della verità, ma di fatti scientifici piuttosto neutrali e estranei. Vorrei sperare che sia tutto sbagliato e che l'umanità possa reggere 50 miliardi di persone che consumano come noi oggi anche grazie a miracoli tecnologici. Ma ci possiamo permettere tale illusione? Perchè la politica come constatiamo sovente dalla storia sa portare i popoli al baratro con la peggiore cecità e distruttività. Dobbiamo rischiare ancora o prevenirlo in qualche modo? Non ci possiamo permettere dubbi infondati su una tesi condivisa dal 99% degli scienziati al mondo. Perchè mai tutti loro vorrebbero gonfiare il problema?
come il buco dell'ozono: prima ne parlavano tutti i giorni e ora non si sente più.
Però scusa ma se con 'tutti' intendiamo l'attenzione dei giornali e i mass media...
Il fatto è che c'è gente che continua ad aoccuparsi di problemi che noi non sappiamo o non ci interessiamo, come per tutte le attività umane. I giornali presto dimenticheranno anche gli stupri di qualche giorno fa, che però purtroppo continuano ad accadere, ignoriamo il problema come fosse risolto o mai esistito solo perchè non ne parlano più alla tv? Non credo.
Lo vedo molto come un modo per tenere in apprensione la gente.
E a quale scopo? Dove si va a parare con l'allarmismo ambientale se non a soluzioni necessariamente tecnologiche e costruttive che se fossero attuate alla svelta permetterebbero prima possibile di lasciarci il problema alle spalle e dedicarci a cose migliori? Sono i negozionisti che creano apprensione continuando a trascurare una ferita aperta che non si rimargina mai.
Ciò non toglie che un comportamento responsabile in questo senso sia del tutto auspicabile...
D'accordo! :) Però se il problema fosse gonfiato non sarebbe necessario, potremmo ignorarlo quasi completamente, dire che ci vuole un comportamento adatto al problema presume che ci sia un certo problema serio e che non è falso o troppo gonfiato, no? ;)
zerothehero
02-09-2008, 22:55
Ottimo per chi ha delocalizzato in CIna..adesso il percorso è di 3000 km inferiore..che culo :sbonk:
CarloR1t
02-09-2008, 22:56
Aggiungo, se serve a chiarirci...
Non è che non so che ogni argomento è possibile fonte di strumentalizzazione politica, industriale, finanziaria, ecc. e questo è valso e vale sempre anche per l'ambiente come tanti prodotti 'verdi' e 'biologici' che sono entrati ormai a far parte della spesa al supermarket. Ma non confonderei quanto sostengono tutti gli scienziati climatologi con le speculazioni di alcuni, a cui certamente bisogna fare molta attenzione.
Esagerando un po' l'esempio. non inciterei mai a mettere tutti quanti dei pannelli solari fotovoltaici sul tetto oggi, che ci siano alcuni che iniziano a sperimentare, soprattutto quelli termici si, e fa anche bene culturalmente, ma per il resto della popolazione aspettarei che certe tecnologie migliorino, talvolta per piccoli accorgimenti mai pensati prima per il target limitato/industriale che avevano, e siano disponibili a basso costo e con una durata che sia reale ben integrabili nella contesto civile.
Che non succeda che un giorno arrivano tegole solari fotovoltaiche a nanocristalli efficienti al 50% ed esteticamente gradevoli, economiche e tutti lì a rimuovere il vecchio e costoso tetto solare fatto di antiestetici, inefficienti pannelli neri al silicio cristallino/amorfo ancora prima di averlo ammortizzato.
Attenderei la piena maturità per il mercato di massa, almeno quando ci sono tecnologie realmente promettenti, con tutta la ricerca possibile suscitando interesse della gente verso tali aspettative coi piedi per terra. Un po' com'è stato per l'alta definizione reale che si sapeva doveva presto arrivare facendo attenzione alle diciture 'alta definizione' che tali non sempre sono, evitando incauti acquisti. Sia nel pubblico che nel privato, tenendo un po' a bada la 'corsa' a soluzioni che sono ancora premature, o perchè ancora troppo costose o non sono le migliori che potremmo attenderci entro tempi ragionevoli magari di 5-10 anni. Certo se ci volesse molto di più meglio iniziare ad applicare le medicine applicabili ora.
Insomma un atteggiamento critico verso le possibili strumentalizzazioni che potrebbero affliggere anche le 'necessità' ambientali è certamente costruttivo, ma non negare l'intera questrione e le strumentalizzazioni o interessi che già sono in atto nella vecchia direzione e che sono già abbastanza difficili da convertire da permetterci di lasciare il tutto nelle mani di chi ha ben maggiori e potenti conflitti di interessi al riguardo.
CarloR1t
02-09-2008, 23:36
Ottimo per chi ha delocalizzato in CIna..adesso il percorso è di 3000 km inferiore..che culo :sbonk:
finchè resta aperto... :D
cmq sono 7000 km in meno (http://www.rtsi.ch/trasm/falo/welcome.cfm?idc=22035) ;)
CarloR1t
03-09-2008, 20:15
Per tornare in argomento, un bell'articolo illustrato sul riscaldamento dell'artico:
http://amap.no/acia/GraphicsSet2.pdf
dave4mame
03-09-2008, 22:33
Potrei risponderti con una battuta uguale e contraria che l'ho trovata facilmente nell'ambito del negazionismo ambientale, ok? ;)
Invece no, l'ho cercata apposta ben sapendo che esiste anche quella dimostrazione di ostinata negazione anche delle evidenze scentifiche più consolidate. Quali sono quelle sul clima per la comunità scientifica internazionale che piacciano o no. Che poi perchè non dovrebbe piacere se si cercano possibili soluzioni non lo capisco...
Non è che ti riferisci a quella dei 650 mila anni?
http://news.bbc.co.uk/1/hi/sci/tech/4467420.stm
http://www.ldesign.com/Images/Essays/GlobalWarming/Part3/650000YearsCO2MixTo2007Events.jpg
http://static.flickr.com/12/69613802_b6fcf99980_o.gif
che sono tuttavia dati relativi alla presenza di co2 nell'atmosfera, ricavati suppongo da carotaggi...
CarloR1t
03-09-2008, 22:45
che sono tuttavia dati relativi alla presenza di co2 nell'atmosfera, ricavati suppongo da carotaggi...
Quindi in che altro modo si può spiegare la causa del picco e della tendenza ripida all'aumento di co2 nel solo arco di tempo limitato dell'umanità industrializzata?
dave4mame
03-09-2008, 23:28
Quindi in che altro modo si può spiegare la causa del picco e della tendenza ripida all'aumento di co2 nel solo arco di tempo limitato dell'umanità industrializzata?
non giochiamo a mischiare le carte in tavola.
il tizio che porti in firma sostiene
Che il nostro pianeta si stia riscaldando è un fatto innegabile. In Svizzera gli ultimi 15 anni sono fra i più caldi degli ultimi 500 anni.
500 anni di serie storica delle temperature (massime? minime? medie? in quota? a valle?) non le ha nessuno.
e questo con l'innegabile aumento della CO2 ha ben poco da spartire.
CarloR1t
06-09-2008, 00:47
non giochiamo a mischiare le carte in tavola.
il tizio che porti in firma sostiene
500 anni di serie storica delle temperature (massime? minime? medie? in quota? a valle?) non le ha nessuno.
e questo con l'innegabile aumento della CO2 ha ben poco da spartire.
Scusa il ritardo, a me non va di prendermela con gente che nemmeno conosco ma per favore non dire a me che mischio le carte in tavola. Si cerca di capire come stanno le cose in modo costruttivo non con obiezioni del tipo 'ma qui fa più fresco o più caldo del solito, dunque son tutte balle!'
Il fatto che tu abbia estrapolato una considerazione particolare sul clima svizzero (che non l'avevi precisato prima) invece di un'ora di argomenti ben più significativi della conferenza non vedo cosa può cambiare. I climatologi non si basano certo solo su circostanze climatiche locali e variabilità minori, in cui si possono verificare anche inversioni di tendenza e si possono considerare come ipotesi aggiuntive solo subordinatamente al riscaldamento globale il cui discorso riguarda essenzialmente il grafico CO2 sopra di 650mila anni, è quello alla base del discorso sul cambiamento climatico. Contestiamo quello e ciò che ne consegue fisicamente.
Quanto al fatto che più CO2 implichi un riscaldamento di una qualche entità è legge della fisica visto che è quella la sua funzione di trattenere i raggi solari, e possiamo solo ringraziare 'il cielo' se per inerzia o altri fenomeni di compensazione il fenomeno è lento e ci da tempo per reagire, ciò non vuol dire che proseguendo con quel trend il risultato per miliardi di persone che oggi e domani popoleranno la terra, e hanno bisogno di mangiare, bere e consumare, sarebbe indifferente. Poi spero anch'io che il cambiamento sia meno critico e rapido e che risolveremo tutto tranquillamente malgrado le inerzie politico-culturali attuali grazie soprattutto alla tecnologia.
A proposito non vedo fonti scientifiche, non è che vista la retorica sugli 'ecoterroristi' tutte le argomentazioni negazioniste si basano solo sul romanzo di Crichton e di altri seguaci si sa come politicamente schierati? Vista la natura delle obiezioni che ignorano i dati più significativi e accusano agli altri di farlo, sarà il caso di provare a vedere anche il documentario Al Gore, per giudicarlo se è così infondato e eco-terrorista o non piuttosto il contrario.
PS Terrò aggirnato questo post con tutte le informazioni necessarie al riguardo:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=23925864&postcount=36
Qualcuno sa di quanto si alzerebbe il livello del mare se i ghiacciai si sciogliessero del tutto?
se fortunelli di soli 5-6m
CarloR1t
06-09-2008, 17:28
Riprendo il discorso dei grafici che ho già postato prima sulla rilevazione del CO2 nel ghiaccio dell'Antartide per un periodo fino a 650.000 anni fa, comprendente 6 ere glaciali per mettere in discussione le imprecisioni contenute nel documentario Una scomoda verità di Al Gore ma anche per far vedere la natura delle contestazioni che ha ricevuto dagli stessi climatologi su cui per il resto concordano.
In particolare nel documentario mostra questo grafico che mette in relazione la rilevazione del CO2 in Antartide con la parallela rilevazione della temperatura locale ricavata dagli isotopi dell'ossigeno:
http://img526.imageshack.us/img526/6255/algoreaninconvenienttruiv3.th.jpg (http://img526.imageshack.us/my.php?image=algoreaninconvenienttruiv3.jpg)
Ecco quello che gli viene contestato al riguardo in un articolo che sotto traduco per intero:
http://www.realclimate.org/index.php/archives/2006/05/al-gores-movie/
Several of my colleagues complained that a more significant error is Gore's use of the long ice core records of CO2 and temperature (from oxygen isotope measurements) in Antarctic ice cores to illustrate the correlation between the two. The complaint is that the correlation is somewhat misleading, because a number of other climate forcings besides CO2 contribute to the change in Antarctic temperature between glacial and interglacial climate. Simply extrapolating this correlation forward in time puts the temperature in 2100 A.D. somewhere upwards of 10 C warmer than present — rather at the extreme end of the vast majority of projections (as we have discussed here (http://www.realclimate.org/index.php/archives/2006/03/climate-sensitivity-plus-a-change/)). However, I don't really agree with my colleagues' criticism on this point. Gore is careful not to state what the temperature/CO2 scaling is. He is making a qualitative point, which is entirely accurate. The fact is that it would be difficult or impossible to explain past changes in temperature during the ice age cycles without CO2 changes (as we have discussed here). In that sense, the ice core CO2-temperature correlation remains an appropriate demonstration of the influence of CO2 on climate.
Questa parte è tradotta in grassetto sotto:
Il film di Al Gore di Eric Steig
Insieme a vari imprenditori e rappresentanti della comunità di Seattle, urbanisti, politici e un numeroso gruppo di scienziati dell'Università di Washington, hanno avuto l'opportunità di vedere la settimana scorsa in anteprima il nuovo film 'An inconvenient truth - Una scomoda verità'. Il film riguarda l'impegno di Al Gore di istruire il pubblico sul riscaldamento globale, con l'obiettivo di creare la necessaria volontà politica per gli Stati Uniti di passare in testa nell'impegno ad abbassare l'emissione di anidride carbonica globale. E' un film entusiasmante e innegabilmente bipartisan nella sua visione (sebbene ci siano alcuni sottili riferimenti alla mancanza di leadership dell'amministrazione Bush su questa e altre problematiche ambientali).
Dal momento che si dice che Gore sia un fan di RealClimate abbiamo pensato che era il caso di darvi le nostre prime impressioni.
Molte parti di Una scomoda verità mostrano Al Gore intento a proiettare diapositive sulla scienza del riscaldamento globale. Pare noioso? Beh si, un pochino. Ma è una proiezione molto buona, alla Carl Sagan (molte belle immagini, chiari grafici e animazioni digitali). E intercalato di riflessioni personali di Gore che aggiungono una simpatica componente umana. Gore che andava a nel 1968 e ascoltava il grande geochimico Roger Revelle che descriveva i primi anni di dati sull'aumento dell'anidride carbonica. Gore nella fattoria di famiglia, che parla dell'impresa di coltivazione del tabacco di suo padre, e come la chiuse quando sua figlia (e sorella di Al Gore) ebbe un cancro ai polmoni. Gore durante la campagna elettorale e la delusione per la decisione della Corte Suprema. Ma non è il Gore "legnoso" della campagna del 2000; qui si trova chiaramente a suo agio, parlando di qualcosa che ha profondamente a cuore da almeno 30 anni.
Come tratta la scienza il film? In modo mirabile, penso. E' notevolmente aggiornato, con riferimenti ad alcune delle ultime ricerche. Le discussioni sui recenti cambiamenti in Antartide e in Groenlandia sono spiegate in modo competente. Riesce anche a parlare molto bene della relazione tra la temperatura della superficie del mare e l'intensità degli uragani. Come ci si poteva aspettare usa il disastro di Katrina per sottolineare il punto che il cambiamento climatico può avere un grave impatto sulla società, ma non evidenzia la connessione più di quanto sia pertinente (vedi nostro post al riguardo qui (http://www.realclimate.org/index.php/archives/2005/09/hurricanes-and-global-warming/).
Ci sono alcuni errori scientifici che sono importanti nel film. A un certo punto Gore sostiene che si sono potuti vedere cambiamenti di concentrazioni di aerosol nei carotaggi di ghiaccio dell'Antartide "in appena due anni", in seguito all'approvazione della legge statunitense Clean Air Act. Non si possono vedere affatto aerosol e polveri nelle carote di ghiaccio Antartico - non a occhio nudo - e sono scettico che si possano definitivamente attribuire all'influsso del Clean Air Act. Mi chiedo da dove Gore abbia tratto questa informazione, e spero la crreggerà nelle future versioni della sua presentazione. Un'altra contestazione riguarda la giustapposizione di un'immagine riguardante le emissioni di CO2 e un'immagine che mostra l'invasione di varie specie di piante. Questo è fuorviante; il problema delle specie invasive è dovuto in misura predominante all'utilizzo della terra e all'importazione, non al "riscaldamento globale". Tuttavia questi sono sbagli alquanto minori. E' veritiero che l'effetto della riduzione di piombo nella benzina utilizzata negli USA è chiaramente visibile nelle carote di ghiaccio della Groenlandia.; ed è certamente vero anche che il riscaldamento globale può esacerbare il problema delle specie invasive.
Alcuni miei colleghi hanno lamentato il fatto che un errore più significativo di Al Gore è l'uso delle registrazioni di lungo periodo di CO2 e temperatura (dalle misurazioni degli isotopi dell'ossigeno) dei carotaggi in Antartide per illustrare la correlazione tra i due. La contestazione è che la correlazione sia in qualche modo fuorviante, poichè numerosi altri eventi climatici al di là della CO2 contribuiscono al cambiamento della temperatura dell'Antartide tra le varie ere glaciali e interglaciali. Estrapolando semplicemente tale correlazione nel tempo futuro, avremmo che nel 2100 DC ci sarebbe una temperatura di 10°C superiore ad oggi - piuttosto che il limite estremo della stragrande maggioranza delle proiezioni (discusse qui (http://www.realclimate.org/index.php/archives/2006/03/climate-sensitivity-plus-a-change/)). Tuttavia non concordo proprio con la critica dei miei colleghi su questo punto. Gore è attento a non affermare quale sia la misura del rapporto temperatura/CO2. Pone solo un punto qualitativo che è del tutto corretto. Il fatto è che sarebbe difficile se non impossibile spiegare le variazioni della temperatura nel passato durante i cicli delle ere glaciali senza variazioni della CO2 (come discusso qui (http://www.realclimate.org/index.php/archives/2004/12/co2-in-ice-cores/)). In tal senso, la correlazione ricavata dai carotaggi tra CO2 e temperatura (http://www.realclimate.org/index.php/archives/2005/11/650000-years-of-greenhouse-gas-concentrations/) rimane una dimostrazione appropriata dell'influenza della CO2 sul clima.
Per la maggior parte, ritengo che Gore abbia compreso correttamente la scienza, come ha fatto ache Earth in Balance (La terra in bilico, libro del '92). I piccoli errori non sminuiscono il punto chiave di Gore, ovvero che noi negli Stati Uniti abbiamo le capacità tecnologiche e istituzionali di influenzare la traiettoria futura del cambiamento climatico. In effetti, questo non è del tutto un argomento scientifico, Gore afferma ripetutamente che è una questione morale, ma Gore attinge copiosamente al recente lavoro di Pacala e Socolow in base al quale la tecnologia c'è (vedi Science 305, p. 968 Stabilization Wedges: Solving the Climate Problem for the Next 50 Years with Current Technologies).
Ammetterò di esser stato un po' scettico sulla nostra capacità di intraprendere un'azione sostanziale, specialmente qui negli USA. L'obiettivo di Gore è di cambiare il nostro punto di vista, e dai colleghi con cui ho visto il film tutti sembrano d'accordo che ha successo.
In breve: vale la visione del film.
Come si vede non è che manchino punti di discussione, se la co2 causa il riscaldamento riscontrato o ne è in parte una conseguenza biologica e quanto e come spiegare il picco anomalo del nostro ultimo periodo ecc ecc. il discorso è aperto a possibili correzioni, non mi sembra si stia facendo allarmismo per le masse dato che si sostiene che possiamo tranquillamente superare il problema con la tecnologia di cui disponiamo oggi e nel prossimo futuro e non si grida certo al MORIREMO TUTTI a causa di cattivissimi ecoterroristi!
CarloR1t
06-09-2008, 20:27
Qualcuno sa di quanto si alzerebbe il livello del mare se i ghiacciai si sciogliessero del tutto?
se fortunelli di soli 5-6m
Forse il rischio è ridimensionato sotto a 1-2 metri, secondo un recente studio che ha considerato anche la velocità di avanzamento dei ghiacciai nel mare:
http://www.sciencedaily.com/releases/2008/09/080904145113.htm
Naturalmente c'è chi prende la palla al balzo (e con che stile...) come se il problema non esiste riducendo i 3-6 piedi a 'pochi centimetri'...
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=288393&START=0&2col=
Gli studi precedenti sono più pessimistici in base a quanto possono dedurre dai loro dati mica perchè lo fanno apposta: http://www.ucar.edu/news/releases/2006/melting.shtml
http://www.nsf.gov/news/news_summ.jsp?cntn_id=106798
http://news.nationalgeographic.com/news/2004/04/0420_040420_earthday.html
ben venga se il rischio è davvero ridimensionato.
Naturalmente c'è chi prende la palla al balzo (e con che stile...) come se il problema non esiste riducendo i 3-6 piedi a 'pochi centimetri'...
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=288393&START=0&2col=[/url]
ben venga se il rischio è davvero ridimensionato.
Naturale, si portano avanti, non sia mai qualcuno dovesse dare la colpa a ilviuccio loro :doh:
Comunque, passaggio o non passaggio, non ho mai sentito così caldo in montagna come questa estate.
E non c'è più l'ombra di un ghiacciaio, neppure sopra i 2500. :cry:
LuVi
CarloR1t
15-09-2008, 21:35
Naturale, si portano avanti, non sia mai qualcuno dovesse dare la colpa a ilviuccio loro :doh:
Comunque, passaggio o non passaggio, non ho mai sentito così caldo in montagna come questa estate.
E non c'è più l'ombra di un ghiacciaio, neppure sopra i 2500. :cry:
LuVi
Non vedo una nevicata degna di chiamarsi tale da non so quanto, ma almeno questo non so se dipende dal riscaldamento o da altro fenomeno. Giornali e tv li leggo ma solo ogni tanto, l'unica è informarsi direttamente in rete cercando le fonti originali e più affidabili che dimostrano in modo corretto quello che sostengono, cerco umilmente di capire come stanno le cose sbagliando anche, ma penso che sbagliando con la propria testa si impara molto di più a capire dove sta la verità o la natura delle controversie.
http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/scienza_e_tecnologia/infosondag/infosondag/infosondag.html
A proposito, pare che si possa vedere un opera audiovisiva purchè in accordo con le modalità previste dalla nuova legge del febbraio 2008, riportata qui sotto.
(Per correttezza aggiungo che in generale se un opera viene ritenuta valida andrebbe acquistata prima o poi in seguito per contribuire alla realizzazione di opere che altrimenti nessuno produrrebbe o più difficilmente potrebbero diffondersi).
Una scomoda verità (150MB)
http://www.sendspace.com/file/z1hgwu
Art. 2.
Usi liberi didattici e scientifici
1. Dopo il comma 1 dell'articolo 70 della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, e' inserito il seguente:
«1-bis. E' consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attivita' culturali, sentiti il Ministro
della pubblica istruzione e il Ministro dell'universita' e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all'uso didattico o scientifico di cui al presente comma».
http://www.giurdanella.it/8010
A proposito, pare che si possa vedere un opera audiovisiva purchè in accordo con le modalità previste dalla nuova legge del febbraio 2008, riportata qui sotto.
(Per correttezza aggiungo che in generale se un opera viene ritenuta valida andrebbe acquistata prima o poi in seguito per contribuire alla realizzazione di opere che altrimenti nessuno produrrebbe o più difficilmente potrebbero diffondersi).
Una scomoda verità (150MB)
http://www.sendspace.com/file/z1hgwu
Art. 2.
Usi liberi didattici e scientifici
1. Dopo il comma 1 dell'articolo 70 della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, e' inserito il seguente:
«1-bis. E' consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attivita' culturali, sentiti il Ministro
della pubblica istruzione e il Ministro dell'universita' e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all'uso didattico o scientifico di cui al presente comma».
http://www.giurdanella.it/8010
Senza entrare nel merito della questione ma solo parlando del film di Al Gore: pare (io non l'ho visto) che sia piuttosto fazioso
CarloR1t
15-09-2008, 21:55
Senza entrare nel merito della questione ma solo parlando del film di Al Gore: pare (io non l'ho visto) che sia piuttosto fazioso
Ogni critica è benvenuta ci mancherebbe, però andrebbe visto prima perchè altrimenti si rischia di discutere in base alle opinioni di terzi.
Faziosità in che senso non ne ho viste (a parte un paio di invevitabili battute en passant sull'amministrazione avversaria) perchè da una parte c'è l'ambiente che riguarda tutti quindi dall'altra che cosa ci sarebbe che viene trattato in modo sbagliato o tendenzioso?
Non mi riferisco a qualche affermazione magari un po' drastica o anche semplicistica essendo un documentario didattico e divulgativo alla climatologia in modo comprensibile a tutti, ma mi riferisco alla sua validità nell'insieme. Anche considerando le recensioni del documentario stesso che ho linkato nei post precedenti oltre ad altri documentari sull'argomento che confermano praticamente tutto il succo del discorso, nei limiti di quanto la scienza può spiegare tutt'oggi senza essere infallibile.
Comunque l'ho postato proprio proprio perchè si possa discuterlo nel merito scientifico e nello spirito come le altre fonti, e non solo con illazioni indirette quindi vediamolo e critichiamolo pure!
Ogni critica è benvenuta ci mancherebbe, però andrebbe visto prima perchè altrimenti si rischia di discutere in base alle opinioni di terzi.
Faziosità in che senso non ne ho viste (a parte un paio di battute en passant e di poco conto sull'amministrazione Bush) perchè da una parte c'è l'ambiente che riguarda tutti quindi dall'altra che cosa ci sarebbe che viene trattato in modo sbagliato o distorto?
Non mi riferisco a qualche affermazione magari un po' drastica o anche semplicistica essendo un documenatario didattico introduttivo alla climatologia che deve essere comprensibile a tutti, ma mi riferisco alla sua validità nell'insime. Anche considerando le recensioni del documentario stesso che ho linkato nei post precedenti oltre ad altri documentari sull'argomento che confermano praticamente tutto il succo, nei limiti di quanto la scienza spiega tutt'oggi senza essere infallibile.
Te l'ho detto, non avendolo visto posso riferire circa le opinioni di altri fisici (anche climatologi) più esperti di me nella materia specifica (io non sono un climatologo anche se maneggio abbastanza tutti i fondamentali).
A quanto mi è stato riferito il documentario in questione pende un pò troppo per le ipotesi un tantino pessimistiche e per la sicurezza (o la buona probabilità) della causa antropica con conseguente necessità impellente di interventi di una certa entità.
Visto che lo consigli per farsi un'idea della questione ho pensato di riferirlo in modo che chi si approccia all'argomento potesse scegliere qualcosa di più "neutro"
A proposito di Global Warming: http://www.flickr.com/photos/luvi/2860506612/
:(
CarloR1t
15-09-2008, 22:16
Te l'ho detto, non avendolo visto posso riferire circa le opinioni di altri fisici (anche climatologi) più esperti di me nella materia specifica (io non sono un climatologo anche se maneggio abbastanza tutti i fondamentali).
A quanto mi è stato riferito il documentario in questione pende un pò troppo per le ipotesi un tantino pessimistiche e per la sicurezza (o la buona probabilità) della causa antropica con conseguente necessità impellente di interventi di una certa entità.
Visto che lo consigli per farsi un'idea della questione ho pensato di riferirlo in modo che chi si approccia all'argomento potesse scegliere qualcosa di più "neutro"
Sono d'accordo con l'esaminare altre fonti, in parte ne ho postate già qui, testi e documentari, anche riguardo alla concordanza o meno tra i climatologi, se ti interessa dacci un'occhiata dato che non è una discussione lunga. C'è stata un po' di maretta nel thread, anche in risposta da parte mia, vorrei solo che non tornasse una discussione polemica e complottista ma si discutesse citando ognuno le proprie fonti. Intanto la verità sui fenomeni più profondi che non possiamo verificare e intenderci di persona non la si sa mai facilmente. Il discorso è molto precauzionale secondo me, convene prevenire o rischiare l'esistenza se ci sono mezzi e tecnologie per risolvere il problema atmosferico e altri riguardanti l'inquinamento nei prossimi decenni?
kintaro oe
15-09-2008, 23:23
io metto altra carna al fuoco....:D
http://www.torinoscienza.it/articoli/apri?obj_id=162
ci sono gia' stati periodi cosi' caldi....tanto e' vero che in piemonte si coltivavano ulivi....
tutto sta' a capire se questo surriscaldamento e' opera nostra...
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